IL SOLE 24 ORE S.p.A. - Sede operativa - Via Carlo Pisacane 1, ang. SS Sempione - 20016 PERO (Milano) - Rivista mensile, una copia € 5,00 LEGGI PCB SFOGLIABILE E SEGUICI SU TWITTER n.9 LA PRIMA RIVISTA ITALIANA SUI CIRCUITI STAMPATI SETTEMBRE 2012 alpha® Fluitin XL-825V La nuova generazione di fili per saldatura : no-clean, senza alogeni, senza Piombo Bagnabilità molto rapida - ideale per l’assemblaggio manuale e tecnica “Solder Drag”, ad alta produttività Ridotto livello di spruzzi - utilizzabile in tutta sicurezza dagli operatori, minore quantità di residui sulle schede Buone caratteristiche di bagnanbilità - ottimi risultati al primo colpo che consentono una elevata produttività. JIS spread ≥ 80% Livelli molto bassi di fumi - ambiente di lavoro pulito, minore manutenzione per i dispositivi di aspirazione fumi Aroma di vaniglia - maggiore comfort per gli operatori Residui chiari e non appiccicosi - ideale per tutte le applicazioni No-clean s¬ Conforme ai requisiti JIS Classe AA, CONTENUTO¬DI¬ ALOGENURI¬¬PPM s¬ Disponibile con leghe SAC 305 e 307 SACX E¬ALTRE¬ SU¬RICHIESTA s¬ Elevata affidabilità elettrica : SUPERA¬REQUISITI¬3)2¬¬DI¬¬*)3¬ )0#¬E¬"ELLCORE¬ s¬ Elevata affidabilità chimica : SUPERA¬h#OPPER¬-IRROR¬4ESTv¬ E¬#OPPER¬#ORROSION¬4ESTv¬¬ *)3¬E¬)0#¬ Ottimo aspetto dei giunti di saldatura - facilita ispezioni visive Per maggiori informazioni sul filo Alpha Fluitin XL825V Cored Solder Wire visita il sito www.alphacpmd.com %UROPEAN¬(EADQUARTERS¬s¬&ORSYTH¬2OAD¬s¬3HEERWATER¬s¬7OKING¬'52:¬s¬5NITED¬+INGDOM¬s¬¬¬ 7ORLDWIDE!MERICAN¬(EADQUARTERS¬s¬¬#ORPORATE¬"OULEVARD¬s¬3OUTH¬0LAINlELD¬.*¬¬s¬53!¬s¬¬s¬WWWALPHACPMDCOM !SIA0ACIlC¬(EADQUARTERS¬s¬&¬"LOCK¬!¬s¬¬4UNG¬9UEN¬3TREET¬s¬9AU¬4ONG¬"AY¬s¬+OWLOON¬(ONG¬+ONG¬s¬¬ ▶ EDITORIALE Preoccupazioni condivise Quando si chiede come vanno le cose al rientro dalle vacanze, una delle risposte che più spesso riceviamo è: “Bene, grazie… finché i clienti che chiamiamo in questi giorni ci rispondono, non possiamo lamentarci”. È una risposta emblematica, meno umoristica di quanto possa sembrare, che dà motivo di capire quanto le preoccupazioni del settore - per un autunno che sembra prospettarsi critico - siano comunque evidenti. È una sensazione particolare quella che viene dal mondo dell’elettronica industriale in questo inizio di settembre, un mondo in cui non mancano le aziende che chiudono, ma dove molte delle realtà che resistono sembrano vivere momenti di grande soddisfazione. Il tenore delle interviste presenti in questo numero di PCB Magazine dimostra infatti come parte del tessuto industriale della filiera elettronica viva questo 2012 in modo molto positivo: il business non manca, i fatturati tengono e i grandi drammi della stretta creditizia sembrano essere vissuti con distacco e platonica indifferenza. Che sia il segnale di quanto sostiene il Presidente del Consiglio Mario Monti quando dichiara che “la ripresa non la si vede nei numeri, ma arriverà presto”? Non lo sappiamo. Sta di fatto che il clima di tensione imperante - almeno nel nostro settore - viene leggermente stemperato da un latente ottimismo, un ottimismo che certo non guasta, ma che forse non rispecchia in modo reale quella che è situazione generale. Notizie tutt’altro che rassicuranti - lo sappiamo tutti - provengono da comparti chiave dell’industria italiana, soprattutto da quello dell’automobile o degli elettrodomestici, bacini di sbocco importanti per l’industria elettronica del Paese. Tengono molto bene il settore militare e quello aerospaziale, certo, ma questi - si sa - sono settori di nicchia, che non sono rappresentativi per l’intero comparto elettronico. Sta di fatto che le aziende che al momento tengono sembra siano quelle meglio strutturate, quelle che operano in settori trainanti e che hanno trovato negli anni il giusto equilibrio fra flessibilità organizzativa e stabilità finanziaria. E le altre? Per le altre si attendono mesi difficili, un “autunno bollente” secondo quanto dichiarato dal Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha recentemente ammesso: «Ci sono migliaia di piccole e medie aziende che stanno soffrendo mediaticamente in silenzio, ma che sono la cosa che ci preoccupa di più». Come giornalisti del settore possiamo condividere questa preoccupazione, visto che le aziende che soffrono meritano di esprimere anche attraverso di noi le loro difficoltà. Le pagine di PCB Magazine saranno sempre aperte a chiunque voglia condividere i propri entusiasmi, ma anche a chi voglia esprimere e/o denunciare momenti di difficoltà come quelli che stiamo vivendo in questo periodo. PCB settembre 2012 5 ▶ SOMMARIO - SETTEMBRE 2012 IN COPERTINA agenda Eventi/Piano Editoriale _______________ 10 Lifetek si offre al mercato come realtà privilegiata atta a garantire la presenza e la competenza nella vita produttiva che consegue al processo di vendita. Infatti dispone di un team esperto di tecnici che non vi lascerà mai soli! I marchi in distribuzione non sono da meno: Asys-Labelling, LaserMarking,Depaneling ed Handling; Ekra-Macchine serigrafiche; Koh Young-Ispezione ottica SPIAOI; SMT-Forni a rifusione; Hover Davis-Feeders per macchine P&P; Asymtek-Dispensazione e Conformal coating; Universal-Linee di montaggio SMT e ad inserzione PTH; Meccanoidea-Macchine di inserimento Faston; Ovation-GridLok, Magna Print; EPM-Saldatrici ad onda; YXlon-Macchine di ispezione XRay. Lifetek Srl Via Gagarin ang. Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) Tel. 0362 771301 Fax 0362 344745 www.lifetek.it 6 PCB settembre 2012 a cura della Redazione ultimissime C.S. e dintorni _______________________ 12 a cura della redazione speciale Pick & Place La tecnologia aiuta a contenere i costi ____ 20 di Davide Oltolina La testa della Pick & Place _____________ 24 di Piero Bianchi Ottimizzazione della sequenza di lavoro __ 28 di Carla Fiorentino speciale aziende Una vita dedicata all’elettronica _________ 34 di Serena Bassi Come guardare oltre la crisi ____________ 38 di Riccardo Busetto Anno 26 - Numero 9 - Settembre 2012 www.elettronicanews.it speciale prodotti Soluzioni di alta flessibilità _____________ 42 a cura di Monica Polese DIRETTORE RESPONSABILE: Pierantonio Palerma REDAZIONE: Riccardo Busetto (Responsabile di Redazione) CONSULENTE TECNICO: Dario Gozzi Precisione svizzera, flessibilità italiana ____ 46 di Michele Mattei Concepita per le sfide del futuro _________ 50 a cura dell’ufficio tecnico Lifeproject COLLABORATORI: Serena Bassi, Piero Bianchi, Carla Fiorentino, Luca Fiorucci, Massimiliano Luce, Michele Mattei, Davide Oltolina, Paolo Paolucci, Paolo Sirtori, Richard Vereijssen UFFICIO GRAFICO: Elisabetta Delfini (coordinatore), Walter Tinelli, Elisabetta Buda, Patrizia Cavallotti, Elena Fusari, Laura Itolli, Cristina Negri, Diego Poletti, Luca Rovelli DIRETTORE EDITORIALE BUSINESS MEDIA: Mattia Losi Guardiamo… Advantis ________________ 52 di Paolo Sirtori Verso una nuova idea di Pick & Place ____ 56 PROPRIETARIO ED EDITORE: Il Sole 24 ORE S.p.A. SEDE LEGALE: Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano PRESIDENTE: Giancarlo Cerutti AMMINISTRATORE DELEGATO: Donatella Treu di Luca Fiorucci L’innovazione della produzione _________ 60 di Richard Vereijssen tecnologie Largo al factotum ____________________ 62 di Dario Gozzi SEDE OPERATIVA: Via Carlo Pisacane, 1 - 20016 PERO (Milano) - Tel. 02 3022.1 UFFICIO TRAFFICO: Tel. 02 3022.6060 STAMPA: Faenza Industrie Grafiche S.r.l. - Faenza (RA) Rinnovare per crescere ________________ 66 Prezzo di una copia 5 euro (arretrati 7 euro). Registrazione Tribunale di Milano n. 148 del 19/3/1994 ROC n. 6553 del 10 dicembre 2001 di Dario Gozzi SPC in rifusione _____________________ 72 Associato a: di Paolo Paolucci test & quality Qualità e controllo di processo __________ 76 di Piero Bianchi aziende e prodotti Quattro chiacchiere con Cabiotec________ 80 a cura di Riccardo Busetto fabbricanti Produttori di circuiti stampati in base al logo di fabbricazione ________________ 81 a cura della Redazione Informativa ex D. Lgs 196/3 (tutela della privacy). Il Sole 24 ORE S.p.A., Titolare del trattamento, tratta, con modalità connesse ai fini, i Suoi dati personali, liberamente conferiti al momento della sottoscrizione dell’abbonamento od acquisiti da elenchi contenenti dati personali relativi allo svolgimento di attività economiche ed equiparate per i quali si applica l’art. 24, comma 1, lett. d del D.Lgs n. 196/03, per inviarLe la rivista in abbonamento od in omaggio. Potrà esercitare i diritti dell’art. 7 del D.Lgs n. 196/03 (accesso, cancellazione, correzione, ecc.) rivolgendosi al Responsabile del trattamento, che è il Direttore Generale dell’Area Professionale, presso Il Sole 24 ORE S.p.A., l’Ufficio Diffusione c/o la sede di via Carlo Pisacane, 1 - 20016 PERO (Milano). Gli articoli e le fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Tutti i diritti sono riservati; nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in nessun modo o forma, sia essa elettronica, elettrostatica, fotocopia ciclostile, senza il permesso scritto dall’editore. L’elenco completo ed aggiornato di tutti i Responsabili del trattamento è disponibile presso l’Ufficio Privacy, Via Monte Rosa 91, 20149 Milano. I Suoi dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli ordini, al marketing, al servizio clienti e all’amministrazione e potranno essere comunicati alle società di Gruppo 24 ORE per il perseguimento delle medesime finalità della raccolta, a società esterne per la spedizione della Rivista e per l’invio di nostro materiale promozionale. Annuncio ai sensi dell’art 2 comma 2 del “Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio della attività giornalistica”. La società Il Sole 24 ORE S.p.A., editore della rivista PCB Magazine rende noto al pubblico che esistono banche dati ad uso redazionale nelle quali sono raccolti dati personali. Il luogo dove è possibile esercitare i diritti previsti dal D.Lg 196/3 è l’ufficio del responsabile del trattamento dei dati personali, presso il coordinamento delle segreterie redazionali (fax 02 3022.60951). PCB settembre 2012 7 ▶ SI PARLA DI - LE AZIENDE CITATE Azienda pag. Azienda pag. # 3M____________________ 66 K KIC ___________________ 75 A Aermacchi ______________ 66 L Lifeproject ___________ 14, 50 Apex Tool Group _____ 66-67 Lifetek ______________ 52, 55 Arme __________________ 12 Linea __________________ 12 ASM Assembly Systems __ 42, 44 M Avantec ________________ 66 Inserzionisti pag. A APEX TOOL .................................45 AREL ............................................81 ASM ASSEMBLY ....................II cop. AUREL AUTOMATION ................27 C Mager _________________ 12 CABIOTEC......................................4 Mentor Graphics ________ 14 COOKSON ELECTRONICS..............3 CORONA .....................................81 C Cabiotec __________28, 33, 80 Packtronic ___________ 56-58 E COE Elettronica____34, 36-37 Panasonic Factory Solutions _ 56-58 E.O.I. TECNE ................................59 Contact 3D _____________ 12 Parmi __________________ 12 F.P.E. ...................................... 19-41 Corona ________________ 12 Prodelec _____________ 34, 37 I Daewon SMT ___________ 38 Promosol _______________ 66 P F I-TRONIK ............................... 11-49 D E INVENTEC PERFORMANCE CHEMICALS ITALIA ............. IV cop. Dehon _________________ 66 R RS Components _________ 12 Dupont ________________ 66 S Samsung ____________ 39-40 L El.Bo. Service ___________ 16 Seica _______________ 18-19 LA TECNIKADUE .........................44 Ennegi _________________ 12 Serp ___________________ 12 O Essemtec ____________ 46-48 Siplace ____________42-43, 45 OSAI A.S. .............................. 70-71 Euroconnection __________ 12 Spea ___________________ 12 PACKTRONIC .................................9 Europlacer ______________ 50 Sotragal ________________ 66 PHOENIX CONTACT ....................33 ITECO TRADING ..........................63 LIFETEK............................. I cop.-65 P F Flowmaster _____________ 12 T FMI Technical Consulting _ 66 FPE ___________________ 12 TSM __________________ 40 U G Galileo Avionica _________ 66 V VTT/Electronics_________ 69 I i-tronic _____________ 46, 48 W Weller ______________ 66-68 Inventec ________________ 66 J PCB Universal ____________ 52-55 USI ___________________ 16 Frost & Sullivan ______ 18-19 8 T.L.M._________________ 12 Juki ______________34-35, 37 settembre 2012 Win-Tek ____________ 38, 40 Y Yamaha Motor IM Europe_ 60-61 PRODELEC ............................. 15-17 R RS COMPONENTS ................III cop. S SEICA ...........................................57 SPEA ............................................51 T TECNOMETAL ....................... 55-82 W WIN TEK ......................................13 Z ZUKEN .........................................31 /QNCTBSHNMÈMDDCRÈTR Soluzioni per aziende di successo. Costs? Excellence. Earnings! Costi? Eccellenza. Guadagno! Come si possono sostanzialmente ridurre i costi di produzione? Le macchine e i sistemi Ersa definiscono gli standard di settore in termini di tecnologie flessibili, risparmio energetico ed eco sostenibilità. Il disegno modulare permette soluzioni personalizzate e sostenibili e rappresenta la base per l’incremento della profittabilità nella vostra produzione elettronica. Macchine serigrafiche È5$12 /1(-3È2 È5$12 /1(-3È/ È5$12 /1(-3È% %NQMHÈCHÈQHETRHNMD È'.3%+.6È È'.3%+.6È È'.3%+.6È In qualità di produttore di macchinari e strumenti per l’industria dell’assemblaggio elettronico, Ersa si presenta ai propri clienti e a chi interessato come un partner altamente innovativo e un fornitore di tecnologie di saldatura con una gamma globale di prodotti unica nel suo genere. È5$12 %+.6 È$".2$+$"3ÈÈÈ È$"."$++ La visione aziendale si basa sul principio che “la nostra leadership tecnologica ottimizza la qualità e riduce i costi del processo di produzione dei nostri clienti”. Ersa è infatti costantemente focalizzata al miglioramento dei prodotti e dei processi a vantaggio dei propri clienti. È/.6$1%+.6 È/.6$1%+.6È- È$32È È$32È 2@KC@SQHBHÈRDKDSSHUD 2@KC@SQHBHÈ@CÈNMC@ 2HRSDLHÈCHÈ1DVNQJÈCHÈ(RODYHNMDÈDÈ3NNKRÈU@QHÈRNMNÈUHRHNM@AHKHÈRT VVVDQR@BNL VROX]LRQLSHUO¶HOHWWURQLFD 3DKÈÈ [email protected] Distributore esclusivo per l’Italia. ▶ AGENDA - FIERE E CONVEGNI Data e luogo 10 PCB Evento Segreteria 9-12 settembre Berlino Germania Electronics Goes Green 2012 MCC Agentur für Kommunikation Wölfertstraße 13 2101 Berlino - Germania www.egg2012.de 13-14 settembre Milano Italia EIPC Summer Conference EIPC Services B.V. PO Box 2060 6201 CD Maastricht - Olanda Tel. +31 43 34.40.872 www.eipc.org - [email protected] 17-19 settembre Amsterdam Olanda ECOC 2012 Nexus Business Media Suite 5, Building 60 - Churchill Square Kings Hill, West Malling - Kent - Gran Bretagna Tel. +44 (0) 1732 75.21.25 Fax +44 (0)1732 75.21.30 19-20 settembre Fredericksburg, VA USA IPC Workshop: Design for Manufacture IPC - Association Connecting Electronics Industries 3000 Lakeside Drive, 309 S, Bannockburn, IL - 60015 - USA Tel. +1 847 61.57.10.0 Fax +1 847 61.57.10.5 26 settembre Austin, TX USA Austin (CTEA) Expo and Tech Forum SMTA 5200 Willson Road Suite 215, Edina, MN 55424 - USA Tel. +1 952 92.07.682 Fax +1 952 92.61.819 www.smta.org Piano editoriale 2012 Editorial calendar 2012 Gennaio Test elettrico January Test equipment Febbraio Il rework e la saldatura manuale February Rework and hand soldering Marzo I sistemi di lavaggio March Cleaning systems Aprile Marcatura e tracciabilità April Labels and traceability Maggio Forni e profili termici May Reflow and wave soldering Giugno ESD June ESD Luglio - Agosto Materiali di consumo e attrezzature July - August Consumables Settembre Pick & Place September Pick & Place Ottobre I sistemi di serigrafia October Screen printing systems Novembre Produzione circuiti stampati November PCB manufacturing Dicembre Software di progettazione Dicember Design software for pcb settembre 2012 ▶ ULTIMISSIME - C.S. E DINTORNI a cura della Redazione Guida interattiva R S Components ha lanciato una nuova guida interattiva ai costruttori, in grado di coprire i 550.000 prodotti che compongono l’intera gamma dell’azienda. La guida ai costruttori offre ai clienti un nuovo modo di navigare: è possibile filtrare la ricerca per marchio attraverso la vasta lista di produttori e prodotti (disponibili per la consegna in 24 ore dallo stock di RS), migliorando nel contempo l’esperienza di ricerca e le potenzialità di acquisto da parte di tecnici e professionisti di tutto il mondo. La guida viene aggiornata costantemente con le ultime novità di prodotto: ciò consente agli utilizzatori di individuare più velocemente i prodotti per marchio, riducendo il tempo tra la ricerca dell’articolo e l’invio dell’ordine. RS Components www.rs-components.com SPEAnet, prima rete d’imprese italiana di macchine per industrie hi-tech È nata SPEAnet, la prima rete d’imprese italiana attiva nel settore delle macchine per le industrie elettroniche e dei semiconduttori. Si tratta di una rete di dieci aziende elettroniche e meccaniche altamente innovative, la cui capofila è SPEA Spa azienda di indubbia fama nel settore dei macchinari di collaudo per microchip, MEMS e schede elettroniche. Con la stipula del contratto di rete, le imprese di SPEAnet intendono accrescere individualmente e collettivamente la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato, dando ulteriore impulso ai progressi e al trend di crescita degli ultimi anni. Tra le aziende che fanno parte della filiera ne sono state individuate nove: SPEA, Arme, Contact 3D, Corona, Ennegi, Euroconnection, Linea, Mager, Serp e T.L.M. Aggregate in SPEAnet queste aziende collaboreranno per ottimizzare e favorire l’attività di ricerca e sviluppo finalizzata alla realizzazione di nuovi macchinari di collaudo (Automatic Test Equipment) e dei relativi componenti, ciò per incrementare la capacità produttiva e raggiungere un’ottimizzazione dei processi produttivi, per condividere una strategia di espansione sui mercati esteri, per garantire la condivisione e il rispetto di elevati standard di qualità e di sicurezza e – naturalmente – per individuare nuove sinergie commerciali e opportunità di mercato sui comparti di competenza. SPEAnet www.speanet.com Precisazione Nel numero di luglio-agosto, l’articolo “I vantaggi delle etichette in poliammide”, è stato preparato utilizzando materiale di proprietà della FPE di Bresso (MI), senza citarne la fonte. Ci scusiamo con FPE e con i lettori per l’inconveniente occorso. 12 PCB settembre 2012 Nuovo accordo L ife Project srl ha annunciato la distribuzione su tutto il territorio nazionale della società Parmi, azienda che opera nel settore della produzione di macchine SPI, che consentono l’interfaccia di controllo del processo di serigrafia, l’invio alla macchina serigrafica dei segnali di correzione off set e il comando del ciclo di pulizia stencil. La società coreana, fondata nel 1998 e cresciuta negli ultimi anni grazie all’innovativa tecnologia del sistema laser di illuminazione, vanta un installato di grandi proporzioni: 1800 unità presenti in tutto il mondo con importanti ricadute nel settore della produzione elettronica automotive, consumer e dei display e con un’organizzazione di vendita di ben 23 distributori. Parmi www.parmi.com Lifeproject www.lifeprojectsrl.com 14 PCB settembre 2012 Sw avanzato per la simulazione CFD 1D e 3D M entor Graphics presenta una soluzione software general-purpose per l’analisi fluidodinamica computazionale (CFD - Computational Fluid Dynamics) unica nel suo genere, in quanto capace di unire funzionalità di analisi 1D e 3D. Per la prima volta nel settore, un prodotto realizza uno stretto abbinamento di tecnologie software 1D e 3D grazie a un processo di ri-ingegnerizzazione che consente loro di operare congiuntamente in modo nativo e con codice sorgente integrato. Tale nuova combinazione è il primo risultato dell’attività d’integrazione tecnologica resa possibile dalla recente acquisizione, da parte di Mentor Graphics, di Flowmaster Ltd. Questo software consentirà ai clienti di velocizzare il processo di progettazione, assicurando nel contempo analisi preliminari accurate di sistema, basate sui dati di flusso dei fluidi e di trasferimento termico, grazie all’utilizzo della simulazione 3D a livello di componente. Con l’utilizzo di questa soluzione è possibile ottenere prodotti di miglior qualità, più competitivi e presenti sul mercato in tempi più brevi. Mentor Graphics www.mentor.com Atmosfere… esplosive A rgomento che tocca marginalmente il settore dell’elettronica, ma assai importante per le aziende che operano nel settore chimico della filiera, il tema della sicurezza in ambienti a rischio di esplosione è stato affrontato l’11 luglio scorso, presso l’Auditorium Centro IRCCS “Don Carlo Gnocchi” a Firenze, in occasione della terza edizione dell’ATEX Al convegno ATEX dell’11 luglio si è trattato anche di ESD. Nella foto Giuseppe A. Reina di El.Bo. Service 16 PCB settembre 2012 day, manifestazione annuale organizzata dall’Associazione U.S.I. (Unione Sicurezza Informazione). L’ATEX day ha accolto, in questa sua terza edizione, una selezione di tecnici esperti che hanno affrontato in modo concreto la tematica, fornendo le soluzioni operative, gettando uno sguardo sullo stato dell’arte della corretta gestione del rischio di esplosione e offrendo un panorama esaustivo delle normative attualmente in vigore sull’argomento. Il gran numero di partecipanti, gli importanti organismi di patrocinio e le numerose aziende che hanno contribuito attivamente alla giornata dimostrano l’importanza di questo argomento. USI www.safetyworkingareas.org Le più flessibili, le più affidabili, con il miglior rapporto prezzo/prestazioni Un leader mondiale nel settore delle pick & place per il montaggio SMD Grazie alla gamma di sistemi più completa sul mercato, JUKI offre la soluzione migliore per ogni esigenza produttiva. I sistemi JUKI offrono affidabilità senza paragoni ai più bassi costi di gestione – Lowest Cost of Ownership. L’acquisto di una pick & place JUKI non è solo un investimento in un sistema di qualità, ma è l’inizio di una partnership di lunga durata. Il nostro partner PRODELEC da sempre fornisce competenza pluriennale e un supporto costante e tempestivo su tutto il territorio italiano. www.prodelecgroup.com Around the world: Europe | America | Asia Juki Automation Systems AG Weissensteinstrasse 81 CH-4500 Solothurn Tel. +41 32 626 29 29 www.jas-smt.com Tutto sul collaudo a sonde mobili R ispetto alle classiche soluzioni celebrative, per il suo 25° anniversario Seica ha preferito organizzare a Bologna, lo scorso 3 di luglio, presso le sale convegno del Bologna Tower Hotel, un workshop interessante dedicato interamente a un soggetto a lei caro: la tecnologia flying probe. L’idea è stata quella di fare il punto sullo stato dell’arte di questa tecnologia, che negli anni si è evoluta in modo molto deciso e che ha visto Seica contribuire in modo importante al suo perfezionamento. L’azienda di Strambino è stata infatti una delle prime realtà in Europa a diffondere e a spingere sul mercato la tecnologia di test a sonde mobili. La storia della tecnologia flying probe, come quella di Seica, è ormai lunga: nel 1995 nasceva infatti la prima macchina a sonde mobili dell’azienda piemontese, una macchina che ancora oggi può essere utilizzata con adeguati aggiornamenti software, a dimostrazione che la flessibilità e la modularità sono state da sempre elementi fortemente perseguiti 18 PCB settembre 2012 dalla filosofia aziendale. Dal punto di vista commerciale Seica, nonostante la difficile congiuntura economica, conosce al momento importanti risultati avvallati, negli ultimi due anni, da una crescita prossima al 30%. Oggi più di 1000 ATE Seica sono installati in tutto il mondo e l’azienda, come hanno avuto modo di sottolineare i quadri aziendali in occasione del workshop bolognese, è a oggi “una realtà che assume”. Tecnologia su tutta la linea La giornata bolognese, come si è detto, è stata motivo di approfondimento e riproposizione delle tappe evolutive di una tecnologia fra le più interessanti nel mondo del test elettrico e che rappresenta il core business dell’azienda piemontese. La giornata, condotta da Luca Corli, colonna portante di Seica ed attualmente Direttore Commerciale che ha vissuto in prima persona tutte le fasi di sviluppo tecnologico e aziendale, è partita con la riproposizione storica della flying probe technology, risalendo a quell’ormai lontanissimo 1987 in cui in Giappone è nata la tecnologia che ancora oggi sta alla base delle sue macchine. Il fatto che fin dall’inizio Seica abbia creduto in questa tecnologia (metodo alternativo che evita l’uso delle fixture tipiche dei sistemi a letto d’aghi) è dimostrato dall’attività del suo titolare, Antonio Grassino, colui che Luca Corli di Seica ha condotto il workshop tecnico che si è tenuto il 3 luglio a Bologna ha contribuito – oltre che a una diffusione di questa tecnologia in Europa – anche alla sua introduzione sul mercato statunitense alla fine degli anni ’90. La carrellata cronologica dell’evoluzione della tecnologia, scandita dai diversi modelli e dalla diffusione delle differenti macchine prodotte da Seica nel corso degli anni, è stata seguita dalla presentazione pratica della piattaforma PILOT V8, a cura del product manager Walter Gueli, macchina progettata e prodotta interamente da Seica. Le fasi di collaudo e di reverse engineering su schede elettroniche sono state eseguite “dal vero” illustrando in modo preciso tutte le fasi e le operazioni necessarie per operare in modo efficace in questo settore. Più di 40 sono stati i partecipanti alla manifestazione bolognese provenienti da tutte le regioni d’Italia, a riprova del grande interesse e della diffusione di una tecnologia ormai all’avanguardia e insostituibile nelle moderne linee di produzione. Ne è risultato un percorso importante per capire quanto le regole siano cambiate nel tempo nel settore dell’ATE e quanto possa offrire oggi questa tecnologia a chi già operi o abbia intenzione di affacciarsi oggi al mondo della produzione elettronica. Seica www.seica.it ▶ SPECIALE - PICK & PLACE La tecnologia aiuta a contenere i costi L’utilizzo di P&P con prestazioni di alto livello agevola il ritorno dell’investimento nelle produzione di piccoli e medi lotti, là dove i tempi di set-up sarebbero sbilanciati rispetto a quelli di produzione di Davide Oltolina I l montaggio dei componenti è indubbiamente la tecnologia predominante su tutta la linea, se non altro perché è facilmente quantificabile. Il baricentro di discussione nell’acquisto di una P&P, tema da anni dibattuto, è costituito dal pun- to di incontro tra costo, efficienza e flessibilità. A influenzare la scelta di una pick and place, intervengono fattori quali la variazione dei riferimenti produttivi che in Europa ha visto emergere il modello “molti codici e bassi volumi” rispetto agli alti volu- Una caratteristica delle moderne P&P non è solo la velocità, ma anche la flessibilità e i ridotti tempi di set-up 20 PCB settembre 2012 mi che hanno tenuto banco fino alla fine degli anni novanta. La richiesta odierna si rivolge prevalentemente a sistemi capaci di gestire in macchina un notevole numero di caricatori intelligenti, con limitati tempi di setup macchina. Escludendo i sistemi entry level, la cui velocità è di poche migliaia di componenti/ora, normalmente le moderne Pick & Place viaggiano con velocità di montaggio superiori ai 10.000 componenti/ora, di conseguenza il tempo di configurazione assume un carattere prevalente rispetto al tempo globale di piazzamento. Sebbene lo standard IPC sia quello di riferimento nel calcolo della velocità di piazzamento, si trovano differenze tra la velocità dichiarata e quella raggiunta in produzione, che è poi la velocità utile su cui calcolare il fatturato. Questa discrepanza è a volte dovuta anche a schede non propriamente ingegnerizzate ai fini produttivi, tale per cui posizione e tipo di componenti introducono fattori di un più o meno marcato rallentamento. La riduzione dimensionale dei componenti ha progressivamente spostato il confine prima dal chip 0603 (1,5 x 0,8 mm) allo 0402 (1 x 0,5 mm), poi allo 0201 (0,6 x 0,3 mm) per approdare oggi allo 01005 (0,4 x 0,2 mm), mentre ultra-fine-pitch e microBGA sono i limiti dei componenti attivi. Le elevate prestazioni richieste in termini di risoluzione e accuratezza di piazzamento sono raggiunte attraverso precisi sistemi di visione e di movimentazione degli assi. Scende il valore del pitch dei componenti Le teste in linea sono quelle maggiormente adottate dai costruttori di P&P; possono essere a due, quattro o sei Ai fini funzionali ha progressivamente assunto un’importanza primaria anche il software di programmazione e di gestione del sistema, che attraverso un’interfaccia grafica evoluta consente di spaziare dall’importazione dei dati CAD al bilanciamento di linea. Tra le varie funzioni sviluppate, assume particolare rilevanza quella del riconoscimento ottico dei componenti finalizzato allo sviluppo della libreria, che consente un abbattimento notevole dei tempi di programmazione. La tendenza di mercato Molti prodotti destinati alle telecomunicazioni, all’information technology e al settore auto sono caratterizzati da un aumento delle funzioni e contemporaneamente da una diminuzione dimensionale. Questi mutamenti nelle caratteristiche funzionali e dimensionali inducono di conseguenza una miniaturizzazione dei componenti e del substrato. La tendenza alla miniaturizzazione dei componenti trova un limite nella capacità di manipolazione delle pick and place, che comunque negli ultimi dieci anni hanno raddoppiato e triplicato l’accuratezza di piazzamento. La differenziazione dei prodotti cresce e contemporaneamente diminuisce il time-to-market. La competizione sofferta a livello internazionale vede vincenti quelle aziende capaci di offrire il prodotto migliore, differenziato per fasce di consumatori, con la più alta velocità di innovazione. In questo contesto appare evidente come la flessibilità dei sistemi di produzione diventi un requisito fondamentale. È sempre più nella norma per la produzione elettronica europea, e lo sta diventando anche negli Stati Uniti, che le priorità cambino rapidamente, che la produzione riguardi piccoli e medi volumi. Indipendentemente dal nostro mercato domestico, i produttori di P&P si vedono costretti a sviluppare piattaforme con architettura modulare, con prestazioni che si possano ampliare mediante l’aggiunta di dispositivi nuovi o supplementari, in altre parole sono chiamati a sviluppare sistemi scalabili. Disponendo di sistemi di piazzamento poco flessibili, lo sbilanciamento tra l’attività di produzione (puro piazzamento del componente) e tempo di set-up cresce, impennandosi in presenza di una diminuzione del volume dei lotti da assemblare. I componenti passivi stanno r aggiungendo il limite minimo, definibile fisiologico, di producibilità. Il case 0201 (dimensione 0,6 x 0,3 mm) con buone probabilità rimarrà il componente discreto più piccolo per applicazioni standard. Ulteriori riduzioni oltre lo 01005 (0,4 x 0,2 mm), dovranno essere fatte ricorrendo all’inserimento dei passivi direttamente nei substrati, mediante la tecnologia embedded. Studi avanzati prevedono anche l’integrazione dei componenti passivi all’interno di un componente provvisto di bump di connessione, sullo stile dei componenti area array. Questi, come dimostra il sempre più frequente ricorso all’utilizzo dei BGA, stanno guadagnando terreno su una larga fascia di utilizzatori. Nei componenti provvisti della classica piedinatura laterale come i QFP, il passo minimo rimane presumibilmente lo 0,3 mm anche se il più diffuso nella pratica è il passo 0,4 mm perché molto meno delicato da maneggiare in produzione. L’accuratezza di piazzamento per i componenti passivi è passata dai 150 micron del 1996 agli attuali 50 micron; limite sceso da 75 a 40 micron per i circuiti integrati e addirittura da 50 a 10 micron per i flip-chip (vedi Tabella 1). Tabella 1 Componente Largh. Lungh. 0603 1,5 mm 0,8 mm 0402 1 mm 0,5 mm 0201 0,6 mm 0,3 mm 01005 0,4 mm 0,2 mm PCB settembre 2012 21 Il maggior livello tecnologico aiuta a contenere i costi La capacità tecnologica del sistema è il primo punto su cui riflettere nel caso si voglia acquistare una P&P. Il sistema di piazzamento deve poter montare su qualsiasi substrato un numero estremamente elevato di package, dai chip di ogni dimensione agli IC ad elevato pin count, dai connettori ai componenti con geometria non standard. Questo richiede una buona capacità di handling, di allineamento, di accuratezza di piazzamento, di controllo dell’asse z per la forza di posa e la disponibilità di un’ampia scelta di nozzle. La P&P deve disporre delle risorse per lavorare sulle diverse applicazioni tecnologiche oggi richieste dal mercato. Deve possedere un’elevata accuratezza di piazzamento, deve poter leggere ogni geometria dei fiducial, anche ai capi dei componenti più complessi. Diversi sono i fattori che entrano in gioco nella valutazione del costo economico. Oltre alle variabili legate al capitale d’investimento come il costo d’acquisto, il deprezzamento e gli interessi, vanno considerati anche il costo dell’operatore, i costi di fermo macchina per manutenzione ordinaria e stra- La complessità costruttiva non inficia l’affidabilità dei sistemi di piazzamento, che usano motori di ultima generazione e sistemi sempre più all’avanguardia ordinaria, la programmazione coi suoi cambi feeder. Una leva per agire sulla riduzione dei costi di produzione è in prima istanza la riduzione dei prodotti di scarto e da rilavorare, ma anche l’eliminazione delle perdite di tempo dovute alle operazioni di manutenzione, che si ottiene con una buona formazione dell’operatore. Quando la dimensione lo consente si montano pcb quadrottati perchè i sw di programmazione facilitano la multiplazione dei programmi di piazzamento 22 PCB settembre 2012 L’obiettivo dello zero difetti è ovviamente il miglior modo per eliminare il costo dovuto agli scarti di produzione e alla rilavorazione dei prodotti eventualmente recuperabili; la direttrice è quella di avere un sistema integrato per la verifica del set-up e il controllo del piazzamento. L’efficienza del piazzamento si ottiene soprattutto abbattendo i tempi morti. Un’opportunità al riguardo è data dal trasporto del pcb in due tempi: attesa e lavoro. Un ulteriore vantaggio è offerto dalle P&P che agevolano il cambio veloce dei feeder mediante trolley o cassetti e utilizzando feeder intelligenti. Notevoli vantaggi si hanno dal centraggio dei componenti in tempo mascherato, cioè durante lo spostamento dal punto di presa del componente a quello di posa e mediante l’ottimizzazione dei percorsi di piazzamento. Anche il cambio bit può avvenire in tempo mascherato. Un’alta velocità di piazzamento si ottiene sia agendo sulla velocità e sull’accelerazione, sia adottando mac- chine col doppio gantry o costituite da più sistemi modulari in cascata. I tempi di intervento dell’operatore li si riduce aumentando il numero di feeder a bordo macchina, che non solo alza il livello di autonomia del sistema, ma ne aumenta anche la flessibilità. Un contributo in questa direzione arriva anche dall’utilizzo dei feeder intelligenti, con la possibilità della loro sostituzione mentre la macchina continua nella sua attività di piazzamento. La necessaria manutenzione del sistema incide negativamente sulla produttività e sui costi di gestione. L’utilizzo di motori lineari e dalla movimentazione degli assi su cuscinetti d’aria contribuisce a mantenere basso il livello di manutenzione necessaria, dovuta soprattutto agli organi in movimento. Le moderne Pick & Place usufruiscono comunque della manutenzione assistita da computer, del tipo definita pro-attiva, e di una capace diagnostica remota. Questa capacità diagnostica è parte di quella potente interfaccia operatore di tipo grafico ormai elemento standard di ogni sistema, la cui interattività agevola non solo una veloce programmazione (eseguibile anche fuori linea), ma ogni intervento dell’operatore sulla macchina. I feeder intelligenti Il caricamento dei reel di componenti sui feeder e il posizionamento di questi in macchina è un’operazione prettamente manuale, di conseguenza il set-up dei feeder è un’operazione del processo particolarmente esposta agli errori, a maggior ragione se nel prodotto da assemblare c’è un numero particolarmente alto di componenti tra loro diversi e con lunghi codici di identificazione. Il ricorso all’utilizzo degli smart feeder riduce il margine di errore e allo stesso tempo offre i vantaggi di semplificare il lavoro all’operatore, renden- I nozzle sono sempre più sofisticati, soprattutto per il montaggio dei componenti delicati e difficili da manipolare come per esempio i LED ad alta luminosità do più efficiente la tracciabilità e più accurato l’inventario delle parti utilizzate. Nei sistemi più sofisticati i feeder possono essere messi in ogni locazione e sarà il sistema a riconoscerli e a identificarli, avvisando l’operatore per ogni minimo errore. Questa prerogativa ha come tutte le cose il suo rovescio della medaglia; il tempo di piazzamento può risultare più lungo se il posizionamento dei feeder non è ottimizzato. È anche vero che per certe produzioni il tempo di set-up è di gran lunga più lungo che non quello di reale piazzamento. Su una linea smt, una delle più comuni operazioni è quella di sostituzione di una rolla di componenti esaurita. Con i feeder intelligenti il sistema “sente” la manovra in atto e procede a spostare la presa sul componente successivo, riservandosi di completare l’operazione di piazzamento del componente mancante a quando la nuova bobina sarà correttamente posizionata. Questo modo di operare preserva da spiacevoli quanto dannosi inconvenienti, contribuendo a mantenere un accurato controllo sulle operazioni di macchina. Equipaggiando la Pick & Place con un lettore di codici a barre e apponen- do sulle schede un numero di serie si ottiene la piena tracciabilità per ogni lotto di produzione, perché si possono associare i dati distintivi dei vari componenti alla relativa scheda su cui vengono montati. Tutta una serie di informazioni statistiche su come si è svolta la produzione è scaricabile su di un software di datawarehouse e comunque interfacciando il sistema con un software di gestione della produzione, i feeder intelligenti possono scaricare le quantità di componenti utilizzati direttamente dal database e comunicare la rimanenza. Per fronteggiare il problema della concorrenza dei paesi a basso costo di manodopera è sì importante puntare sulla produttività, ma per farlo bisogna poterla adeguatamente monitorare. Strategico è anche saper minimizzare i costi, ma sebbene sembri una contraddizione, questa direttrice non sempre risulta in un aumento dei profitti, perlomeno non se è l’unica strategia seguita. L’adozione di feeder intelligenti, sebbene comporti maggiori investimenti, consente un controllo accurato nella fase più delicata che è quella di set-up, per via dell’alto grado di manualità che comporta. PCB settembre 2012 23 ▶ SPECIALE - PICK & PLACE La testa della Pick & Place Tra i parametri di acquisto dei sistemi di piazzamento, in coda al costo iniziale e alla precisione, c’è il numero dei codici potenzialmente ospitati a bordo macchina; un dato che ha assunto una rilevanza a volte maggiore rispetto alla velocità di piazzamento L’importanza della precisione di piazzamento L’ingresso sul mercato dei componenti 0201 e a maggior ragione per i componenti 01005, ha spinto verso una maggiore attenzione nei confronti dei sistemi deputati al movimento, perché siano in grado di garantire un’elevata precisione di presa prima e poi di posa sull’intera area di lavoro XY. Per avere un termine di padi Piero Bianchi ragone si pensi che una normale pasta saldante di tipo 3 contiene sfere di lega le cui dimensioni spaziano da si sempre del tipo intelligente. Il loro 45 a 25 micron mentre una pasta di tipo a prima P&P era costituita da cambio deve essere infatti veloce, pra4 varia da 38 a 20 micron, le diuna singola testa con centragtico e sicuro; l’evoluzione avviene in mensioni di un chip 01005 sono di gio meccanico e una velocità di direzione dell’affidabilità e della sem0,4 x 0,2 mm ovvero 400 x 200 micron. piazzamento inferiore ai 2000 complicità, con sempre più un occhio di Poiché la tecnologia dei motori liponenti ora. riguardo al fattore costo. neari ha raggiunto un ottimo livello di Da questo primo modello, risalente sviluppo, molti costruttori di agli inizi degli anni ’80, è partiP&P la privilegiano per ragta l’evoluzione che ha condotgiungere le massime prestato alla differenziazione degli zioni di precisione e ripetibiliattuali modelli. Con singolo o tà. Questo risultato è raggiundoppio gantry, a testa singola to anche mediante il controlo multipla, a revolver, in linea lo a loop chiuso realizzato con o rotante, il centraggio è pasencoder lineari, che vengono sato da meccanico a laser per montati direttamente sull’asse poi essersi consolidato full vidi movimento. sion, eseguito sempre in temQuesta tecnologia di mopo mascherato. vimento non è senza probleIl range di componenti che mi, basti pensare alla generaè possibile montare spazia zione di calore che affligge aldai quasi invisibili 01005 ai cuni modelli. Il calore generaμBGA, dai connettori ai comto determina espansione terponenti odd-form, contenuti mica che influisce negativanei blister o sui vassoi. I codici mente sulla precisione di posiin macchina raggiungono quo- La testa rotante a revolver è una delle più sofisticate zionamento. Per capire quanta 100-120, tra feeder e vassoi, e veloci teste di montaggio che oggi offre il panorama delle P&P to siano limitati i margini di per i feeder lo standard è qua- L 24 PCB settembre 2012 Perché una testa possa svolgere al meglio il suo scopo necessita di una nutrita quanto differenziata disponibilità di nozzle manovra si pensi che la tolleranza di piazzamento di un chip 0201 è di soli +12 micron. Per contrastare il problema, alcuni costruttori montano motori autoventilati e altri utilizzano cuscinetti d’aria. Un sistema significativamente preciso innalza automaticamente la sua produttività effettiva, non richiedendo fermi macchina dovuti alle continue calibrazioni. La stabilità meccanica della struttura portante è fondamentale, ma non è di per sé sufficiente a garantire la precisione richiesta. Un accorgimento sempre più utilizzato è quello di dotare i sistemi gantry di un doppio sistema di azionamento del ponte dell’asse Y; in presenza dell’azionamento su di uno solo dei lati (dove l’altro è semplicemente costituito da una guida di scorrimento), si potrebbero innescare effetti di assestamento del lato non motorizzato dovuti a possibili oscillazioni innescate dalla differenza di forza di movimento tra le due estremità del ponte. Questo comportamento è più evidente su pcb di grandi formati con la presenza di componenti di ridotte dimensioni come appunto gli 0201 e i 01005, che vengono depositati solo quando le oscillazioni scendono al di sotto del valore di tolleranza consentita per il dato componente. I componenti 0201 sono ormai alla portata di un numero sempre crescente di pick and place, anche se nella realtà quotidiana il limite di montaggio si va lentamente spostando dallo 0603 allo 0402. Le pick and place si sono evolute per compiere le operazioni di prelievo e posa anche dei componenti più piccoli alla stessa velocità e con la stessa precisione di quelli ormai consolidati. I sistemi di ultima generazione arrivano a montare lo 01005 che potrebbe essere considerato il limite fisiologico nella dimensionale dei chip. Diverse tecnologie per la testa di piazzamento Il vuoto e il controllo dell’asse Z Il tipo di testa adottata contribuisce nel definire la velocità di posizionamento. In una testa in linea del tipo multi-nozzle si deve tener conto degli off-set meccanici e della possibilità di visione on-fly. Nel caso si voglia effettuare un prelievo multiplo dei componenti, bisogna tener presente la loro dimensione perché tanto più è ridotta, tanto più accurato deve essere il posizionamento dell’ugello al loro centro, ma anche l’ingombro del componente da prelevare la cui dimensione non deve eccedere l’interasse tra un nozzle e il successivo. La testa rotante ha il vantaggio di effettuare la presa sempre nella medesima posizione, ma è penalizzata nel costo dovendo dotarsi di un numero di sensori di controllo (delle sue funzioni) decisamente superiore. La testa a revolver, versione verticale di una testa rotante, coniuga la flessibilità di una testa in linea con la velocità della testa rotante. Per contenerne i costi è possibile dotarla di un unico azionamento sull’asse Z, capace di posizionare un ampio spettro di componenti, indipendentemente dal numero di ugelli che possono arrivare a essere anche di alcune decine. La formazione del vuoto è un aspetto che è spesso trascurato nell’analisi delle prestazioni di una P&P. Se c’è troppa distanza tra la valvola che crea il vuoto e il nozzle, interviene un rallentamento dell’intero ciclo, in particolare del tempo di rimozione del vuoto; un percorso breve comporta una risposta più affidabile sia nel prelievo che nel rilascio del componente. I bancali sono un ausilio prezioso per velocizzare i tempi di cambio codice prodotto PCB settembre 2012 25 Z ha spesso rappresentato un Questa necessità è una variaproblema per i costruttori di bile teoricamente indipendenp&p, a cui si è cercato di dare te dalla dimensione del comrisposta mediante l’utilizzo di ponente. In realtà per i chip micro celle di carico, molle di di ridotte dimensioni, dove anreazione, calcolo della corrente che l’altezza è minima, nel moassorbita o il calcolo matemamento di presa il nozzle si trotico in base all’altezza del comva praticamente a ridosso del ponente. nastro di alimentazione, mentre nel momento di posa sulle piazzole, in presenza del depoRiassumere le variabili sito di pasta saldante, esiste un in un foglio excel per pericolo di contaminazione del facilitare la scelta circuito di aspirazione. Un percorso breve favoriPer la scelta è consuetudine sce l’azione di separazione del crearsi una matrice a punti docomponente dal nozzle, meve poter riportare, per un facidiante l’inversione di forza, anle confronto, le diverse variabili Quando i componenti, per ragioni varie, che nel caso in cui siano preritenute critiche ai fini del ragnon sono correttamente prelevati, interviene senti cariche elettrostatiche, giungimento degli obiettivi alil sw a correggere automaticamente il punto che diversamente favorirebbela base della decisione d’acquidi prelievo ro la permanenza del chip sulsto. Alle caratteristiche desila bocca dell’ugello. I vantaggi derate viene attribuito un pebiamenti d’altezza nell’area di posa: si ottengono anche nel caso dei comso espresso numericamente, questo se il piano di posa è inferiore a quello ponenti più grandi perché aumenta lo per ogni potenziale modello che enprevisto, si rischia di lasciare il comspettro di applicazione di ogni singotra nel novero dei candidati papabili. ponente in prossimità e non a contatlo nozzle, senza la necessità di rallenIl sistema consente di valutare anticito col deposito di pasta; nel caso contare la velocità per garantire la tenuta patamente, almeno in linea teorica, il trario la forza esercitata può rivelardel componente sull’ugello. livello dei vantaggi conseguiti con le si eccessiva, danneggiando il compoSe poco o nulla è l’incidenza della varie scelte. nente o causando una dispersione delsomma delle tolleranze dello spessore Accanto alla variabile velocità, è il la pasta nei dintorni delle piazzole. del nastro di alimentazione e dell’alnumero di feeder a occupare la seconIl calcolo corretto della posizione in tezza dei componenti più tradizionada posizione e subito dopo la pratili, nel caso di prelievo e di cità nel cambio di produposa dei componenti 0201 zione. Con la maggioranza e 01005 il controllo inadedelle aziende che operano guato dell’altezza è spesso la nell’ambito del “low volume causa di errori. È importante high mix”, il poter contenere per questi componenti la cai tempi e il numero dei fermi pacità del sistema di esercimacchina assume una riletare costantemente un movanza almeno pari alla velonitoraggio e un’autoregolacità di piazzamento, se non zione del prelievo. superiore. In quest’ottica diSupponendo che il preventa meno discriminante la lievo sia avvenuto corretdifferenza tra teste rotanti e tamente, il piazzamento teste in linea, ma assume più comporta un’ulteriore seimportanza la presenza di rie di variabili da soddisfare. motori lineari e soprattutto Deformazioni della scheda I feeder intelligenti consentono dei notevoli risparmi di di encoder ottici solidali con tempo ed evitano grossolani errori dell’operatore possono determinare camgli assi di movimento. 26 PCB settembre 2012 Linea sensori Linee automatiche per la produzione di sensori, circuiti microelettronici, solar cell. Carico automatico, serigrafica con allineamento ottico, ispezione post-print, forno, scarico automatico. Linea laser Linea Xcel Lasers per il trimming, marking e taglio. Serigrafiche Cella di lavoro per dispensazione, ink-jet, spraying, assemblaggi, ispezione ottica, conformal coating e altre applicazioni custom. Fino a 5 assi, movimentazione veloce, ripetibilità < 5 microns. Linee Roll-to-Roll Screen/stencil printer per SMT, film spesso, LTCC e celle solari. Allineamento ottico, meccanica di altissima precisione, risoluzione di 2 microns. Linee Roll-to Roll per depositi serigrafici ed ink-jet su circuiti flessibili AUREL AUTOMATION S.p.A. - Via Foro dei Tigli, 4 - 47015 Modigliana (FC) Tel. 0546 94.11.24 - Fax 0546 94.16.60 - [email protected] www.aurelautomation.com ▶ SPECIALE - PICK & PLACE Ottimizzazione della sequenza di lavoro Probabilmente nessun’altra area della produzione SMT, là dove le P&P rappresentano il cuore del sistema, è soggetta a tanti miti, idee sbagliate e malintesi quanto il concetto di ottimizzazione della sequenza di lavoro. Scegliere la strategia giusta non è purtroppo così semplice: spesso la scelta più intuitiva non è la migliore a cura di Carla Fiorentino, Cabiotec C hiunque abbia avuto modo di scontrarsi con la realtà della programmazione produttiva sa perfettamente che il più piccolo cambiamento nella strategia del cambio produzione può avere grande effetto sull’efficienza globale. Programmare la sequenza produttiva in un reparto SMT è già difficile senza tener conto di imprevisti quali la consegna in ritardo dei materiali o le urgenze da parte di clienti non programmate. A rendere più difficile il compito c’è poi anche la manodopera forzatamente ridotta al minimo a cau- 28 PCB settembre 2012 sa della scarse prospettive di crescita economica. Tutto ciò comporta grande pressione su chi deve programmare la produzione e decidere su quale linea quale lavoro produrre o in quale ordine. Una decisione giusta può fare la differenza tra una produzione strutturata e just in time e una situazione caotica che sfocia poi in ritardi nelle consegne. Il mercato offre parecchi strumenti software per aiutare chi deve prendere decisioni difficili e di grande responsabilità. Purtroppo non esiste software che possa considerare tutte le va- riabili in gioco. Fino a quando l’essere umano sarà coinvolto, non sarà possibile affidarsi alla pura ottimizzazione matematica. Una buona programmazione della produzione è il risultato della combinazione di esperienza e competenza con algoritmi matematici e buon senso. Lo scopo di questo articolo è quello di identificare alcuni tra i meccanismi più importanti che influenzano l’efficienza nel suo complesso e di spiegare i risultati delle diverse strategie. Il tutto con un obiettivo unico: quello di avere un lavoro pronto al meglio e nel minor tempo. Scegliere le strategie più efficaci Nella sua forma più semplificata, una sequenza di lavoro in una produzione SMT si articola nel preparare il kitting per il primo lavoro, eseguirlo, preparare quello per il secondo, eseguirlo e così via. Senza alcun tentativo di ottimizzare il carico di lavoro il numero totale dei caricatori da preparare sarebbe il numero di lavori da eseguire moltiplicato per i feeders necessari per ciascuno di essi. Questo approccio semplicistico è purtroppo ancora utilizzato in molte realtà produttive e, a volte, anche con buone ragioni. Ha il vantaggio di fornire un carico di lavoro prevedibile, dato che il tempo di preparazione del kitting e il tempo di assemblaggio sono sempre gli stessi indipendentemente dalla sequenza. Altre restrizioni potrebbero portare a questo tipo di organizzazione. Ad esempio quando il materiale è di proprietà del cliente, o dedicato a un lavoro specifico, ogni lavoro deve essere isolato. Fortunatamente oggi c’è grande libertà nelle realtà produttive nell’accorpare lavori diversi, ma con materiali comuni. E in un mondo in cui la competitività aumenta di giorno in giorno non si può ignorare la potenzialità della libertà di scelta per aumentare l’efficienza e la qualità produttiva. - scegliere la strategia di cambio produzione che permetta agli operatori di eseguire più operazioni possibili, mentre la linea sta producendo (“tempo mascherato”) cioè riducendo al minimo il tempo per il cambio produzione vero e proprio; - riutilizzare il kitting in uso per quanto possibile ogni volta che si deve introdurre un cambio produzione; - organizzare le operazioni manuali in modo che siano ergonomiche, facili da controllare e meno soggette a errori. La sfida che spesso chi programma la produzione si trova ad affrontare è che queste operazioni risultano in conflitto una con l’altra e non possono essere effettuate contemporaneamente. Scegliere quale adottare è sempre un compromesso tra conseguenze e risultati diversi. Con la tecnologia più avanzata, l’approccio più semplice è quello di affidare a un motore informatico l’esplorazione delle varie possibilità per ciascuna combinazione e poi scegliere quella che sem- bra più efficiente. Ma nessun computer riesce a considerare tutte le correlazioni esistenti tra carico feeder e sequenza di montaggio, dato che il numero di combinazioni, anche per poche commesse da eseguire, è praticamente illimitato. Pertanto, la pura ottimizzazione matematica deve essere combinata con ciò che proprio i matematici definiscono come “euristica”. L’euristica è essenzialmente una serie di regole definite in base all’esperienza in funzione dei risultati ottenuti. Quando la ricerca computerizzata raggiunge i propri limiti, il metodo euristico ha il compito di ricercare e individuare il risultato migliore osservando l’esperienza pregressa. Queste regole basate sul buon senso e sull’esperienza (‘rule-of-thumbs’ or ‘educated guesses’ in termine tecnico) devono essere integrate in qualsiasi algoritmo matematico computerizzato per renderlo più immediato ed efficace. Dopo tutto, a cosa servirebbe trascorrere giorni al computer per ottimizzare una sequenza che necessita di mezza giornata per essere eseguita? Le cinque fasi della programmazione Imprimere la massima efficienza nell’ottimizzazione si basa su cinque opportunità fondamentali: - ottimizzare la posizione dei feeder in macchina per garantire il ciclo di montaggio più veloce possibile; - ridurre il carico dei feeders non necessari sfruttando i component comuni tra i lavori; Fig. 1 - Il software di ottimizzazione migliora l’efficienza rendendo il lavoro manuale ergonomico e meno soggetto a errori PCB settembre 2012 29 Componenti comuni e dimensioni del lotto sono fattori chiave Il kitting di più lavori contemporaneamente, conosciuto anche come family kitting, è una soluzione ottimale per ridurre il carico dei feeders e il numero totale, dato che ogni componente deve essere caricato una sola volta, anche se usato per lavori diversi. Questo è lo strumento più usato soprattutto in caso di lotti medi e-piccoli. Ma il family kitting deve comunque essere usato con grande attenzione. Lo svantaggio maggiore è che il posizionamento dei feeder e il bilanciamento della linea non possono essere ottimizzati al meglio per tutti i lavori da eseguirsi contemporaneamente. Lasciare che sia uno dei lavori a imporre la disposizione dei feeder significa che quel lavoro particolare verrà eseguito alla velocità massima, mentre gli altri inclusi nel family kitting risulteranno più lenti della loro possibile e teorica ottimizzazione. In alternativa si può usare un algoritmo che distribuisca questa penalizzazione tra tutti i lavori inclusi nel family kitting. Indipendentemente dalla strategia per il caricamento feeder in macchina, scegliere i lavori da accorpare in un family kitting deve essere un’operazione eseguita con attenzione. Il criterio base è solitamente quello del numero di componenti comuni tra i lavori. Ma, a causa di quanto detto sopra sulla penalizzazione della velocità, non tutti i lavori sono idonei a essere accorpati, anche se un alto numero di componenti è in comune. Quando la dimensione del lotto oltrepassa certi limiti, un kitting separato e ben ottimizzato potrebbe essere la scelta migliore. È compito dell’algoritmo matematico confrontare e gestire il tempo di assemblaggio con il family kit o un buon setup singolo ben ottimiz- 30 PCB settembre 2012 Fig. 2 - Un flusso materiali affidabile è un pre-requisito per un buon utilizzo del tool di ottimizzazione zato. Se un lavoro particolare denuncia una penalizzazione nella velocità di assemblaggio che supera il tempo richiesto per un kitting ottimizzato, dovrebbe essere escluso dall’accorpamento. Molto probabilmente questo lavoro è un buon candidato per un setup singolo o per un family kitting diverso. I componenti comuni tra i lavori non devono quindi essere l’unico fattore da considerare. Un altro aspetto a volte trascurato è ad esempio la larghezza del convogliatore necessaria per più lavori, o lo stesso profilo di saldatura. Se l’algoritmo utilizzato non considera anche questi fattori in modo automatico, è indispensabile che il tool di ottimizzazione accetti un preaccorpamento manuale o che permetta diverse impostazioni di priorità. Preparare il kit successivo mentre la linea sta producendo Preparare un family kit significa spesso dover caricare un alto numero di feeders, anche perché normalmente si vuole utilizzare la linea nella sua totale capacità di feeder. Ciò significa che centinaia di feeder sono coinvolti nella preparazione. La strategia del family kit- ting è quindi spesso combinata con ciò che viene definito Pit stop in Formula1. In breve, questa strategia garantisce che la maggior parte del lavoro sia effettuata mentre la linea lavora per arrivare ad avere il kit pronto e impiegare solo pochi minuti quando il lavoro precedente è terminato. Come spesso succede anche nelle corse, chi è più veloce nell’operazione risulta vincente. Anche in questo caso però ci vuole attenzione. Il buon senso avverte che spesso la soluzione estrema non è quella ottimale. Facciamo un esempio: completare la preparazione al 100% in anticipo è un concetto attraente, ma può risultare anche dispendioso. In alcune realtà può significare aumentare il personale, investire nell’acquisto di più caricatori o di altri macchinari, con il risultato finale che il costo aggiuntivo non compensa il tempo risparmiato nel cambio produzione. La strategia ottimale è ricordarsi quanto sia importante decidere in funzione del costo del cambio produzione e non solo del tempo necessario ad attuarlo, a meno che la attrezzature disponibili e i software di gestione della produzione non garantiscano entrambi i vantaggi. Più capacità feeder significa cambio produzione più veloce Nel caso ci fossero limitazioni nel family kit a causa della capacità feeder non sufficiente, l’ottimizzatore potrebbe comunque continuare a utilizzare come fattore primario la quantità di componenti comuni nella definizione della sequenza di produzione, ma con una costrizione davvero importante. Intuitivamente si è portati infatti a pensare che più componenti in comune si hanno tra i lavori, più veloce sarà il cambio produzione. Ciò non sempre è completamente vero. Tale situazione potrebbe infatti entrare in conflitto con l’altro dei nostri obiettivi: fare più operazioni possibili mentre la linea sta producendo. Se i componenti necessari al lavoro successivo sono già caricati in macchina, sarà necessario aspettare che la linea termini il lavoro in esecuzio- ne per utilizzare quei componenti nel family kit successivo. L’unica eccezione è quando la capacità feeder è sufficiente per aggiungere nuovi componenti senza rimuovere magazzini, o altro. E qui inciampiamo sul principio generale che più capacità feeder si ha, più efficiente sarà il cambio produzione. Disporre di capacità feeder in abbondanza è sempre benefico per realtà multi-job. Tale strategia può essere utilizzata sia per creare family kit più completi sia per velocizzare il cambio produzione, o per entrambe le cose. Nella realtà, però, la capacità feeder viene limitata sia da questioni di spazio che di costo. Il conflitto relativo ai componenti comuni non può dunque essere totalmente superato, ma può essere ridotto al minimo utilizzando l’algoritmo più intelligente di ottimizzazione. Valutando fino a che punto il carico feeder può essere eseguito in tem- po mascherato e quanto dovrà essere fatto quando la linea è ferma, è possibile confrontare tra loro diverse soluzioni di sequenza della produzione. Se il cambio produzione fra due lavori appare troppo lungo, il motore di ottimizzazione può decidere se scegliere la strategia del pit stop. L’importante è che bisogna aggiungere ai calcoli matematici l’esperienza. Perfino nelle linee più flessibili potrebbe succedere infatti che evitare i componenti comuni possa risultare più vantaggioso dal punto di vista del cambio produzione. Un altro modo di gestire il conflitto sui componenti comuni è ovviamente utilizzare il numero più alto possibile di bobine attive parzialmente utilizzate, attribuendo loro lo stesso part number. Questo ci permette di prendere una bobina nuova dal magazzino ogniqualvolta ne abbiamo bisogno, senza aspettare che la macchina abbia terminato di utilizzare quel- Introducing CR-8000 World’s 1st system-level multi-board PCB design environment Three dimensions Two hands For more information visit: http://www.zuken.com/PCBdesign-revolution One environment la in uso. Però, oltre al problema evidente che potremmo non disporre più di altre bobine nuove, questa strategia potrebbe comportare problemi relativi alla tracciabilità, alla gestione di componenti sensibili all’umidità, e imporre una disciplina FIFO nel magazzino. Un’ottimizzazione adattiva Fino a questo punto siamo stati abbastanza vaghi su quello che deve essere considerata una sequenza ottimizzata. Ovviamente tutti desideriamo cambi produzione veloci, caricare meno feeder possibili e avere un’alta velocità produttiva, ma a volte scordiamo che questi obiettivi potrebbero non essere raggiunti tutti simultaneamente. Quindi, a quale di questi obiettivi dobbiamo dare la priorità? La risposta è: una combinazione di tutti insieme. Il software di ottimizzazione deve utilizzare una “funzione costo” ridotta al minimo dall’algoritmo che elabora l’ottimizzazione. Come spiegato precedentemente, la ricerca deve comunque essere indirizzata correttamente dall’euristica e il tool di ottimizzazione deve poterlo permettere. Una “funzione-costo” che rifletta la produzione reale deve considerare la somma del tempo necessario per il caricamento feeder, il tempo di cambio produzione, la velocità macchina, ma con pesi o priorità diversi. Al termine della giornata produttiva è il costo produttivo che vogliamo ridurre e ciascuna di queste operazioni ha un proprio costo. Il pianificatore della produzione deve poter impostare le diverse valenze e adattarle alla propria realtà produttiva anche in momenti diversi. L’approccio iniziale potrebbe essere quello di fare un’analisi economica del costo orario macchina, costo orario operatore ecc. e aggiornarla, anche quotidianamente, in base alla situazione della manodopera. Ad esempio, se un giorno si è a corto di personale si deve aumentare il costo o l’importanza attribuita al carico feeder in modo che l’ottimizzatore suggerisca una sequenza produttiva che minimizzi il lavoro manuale. Se in un giorno diverso si hanno picchi di lavoro e si è dovuto chiedere l’aiuto di un operatore di un altro reparto, il carico feeder non sarà più la priorità, ma lo diventerà la velocità macchina. A questa pun- Fig. 3 - I componenti in comune sono il criterio principale nella scelta dei lavori da accorpare in un family kitting 32 PCB settembre 2012 to la “funzione costo” sarà indirizzata diversamente e si otterranno soluzioni differenti che punteranno al massimo sfruttamento della velocità macchina Visibilità dei materiali e fermi macchina I software di ottimizzazione matematici sono senza dubbio tool molto potenti ai fini del bilanciamento linea e della sequenza di lavoro, ma non dimentichiamo che un buon flusso dei materiali è un pre-requisito per poter addirittura iniziare a usare questi strumenti. Nessun software può risolvere il problema se non disponiamo dei materiali necessari a completare la scheda. Il pianificatore della produzione può scegliere le soluzioni migliori per sfruttare al massimo la velocità macchina e minimizzare il carico di lavoro manuale, ma senza l’interazione con la gestione dei materiali in ingresso e uscita e, soprattutto, senza un accesso semplice e immediato delle informazioni, tutti gli sforzi della pianificazione potrebbero vanificarsi. Il responsabile della produzione deve quindi poter disporre in tempo reale di queste informazioni che devono essere immediatamente collegate sia al software di ottimizzazione che di gestione linea per scongiurare che almeno uno dei problemi evitabili sia effettivamente evitato: quello della mancanza di componenti o della loro locazione errata. La scelta quindi deve essere quella di utilizzare un software che combini ottimizzazione e funzionalità logistica per mantenere il tempo produttivo il più alto possibile e il suo costo il più basso possibile. Ecco quindi la necessità di un’ottimizzazione adattiva. Il vostro sofware ve la garantisce? Cabiotec www.cabiotec.it Tutta la potenza che serve Raggiungere certe performance è una questione di potenza Ovunque ci sia l'esigenza di gestire connessioni di potenza elevate, dai costruttori di inverter, UPS ed azionamenti, fino all’impiego nel più recente settore dell’energia fotovoltaica, la gamma di morsetti e connettori per circuiti stampati di Phoenix Contact garantisce performance di eccellenza. L’ampio catalogo dedicato prevede soluzioni come: • Morsetti e connettori di potenza con portata in corrente fino a 135 A • Morsetti e connettori di potenza con portata in tensione fino ai 1000 Volt omologati VDE • Gamma completa di connessioni a molla (di tipo classico, push-in e a leva) oppure a vite • Prodotti omologati secondo normativa e molto altro ancora. Scegli la potenza, scegli Phoenix Contact. Per maggiori informazioni: Tel. 02 66 05 91 [email protected] www.phoenixcontact.it ▶ SPECIALE AZIENDE - PICK & PLACE Una vita dedicata all’elettronica COE Elettronica è una realtà imprenditoriale che da trent’anni si dedica con passione alla produzione elettronica conto terzi, premiando con la fedeltà i sistemi che da anni contribuiscono al suo successo di Serena Bassi, Prodelec C OE Elettronica è nata nel 1982 dall’esperienza di Graziano Panighello, formatosi professionalmente per oltre 10 anni in un’azienda di produzione elettronica. Dopo un primo anno di attività “in solitaria”, nel corso del tempo sono stati via via assunti alcuni dipendenti, fino a giungere attualmente ad La sede di COE Elettronica a Mansué (TV) 34 PCB settembre 2012 un totale di circa 25 persone. Molte di esse sono state o sono attualmente dipendenti di COE da oltre 20 anni. L’attività di COE si basa inizialmente sul montaggio tradizionale manuale di componenti PTH, a partire dal 1987 vengono introdotti in azienda i primi robot assiali per automatizzare il processo. Due anni dopo vengono acquistati anche i primi sistemi SMD, quando la tecnologia comincia ad evolversi in quella direzione. La prima macchina acquistata, già all’epoca, era una Juki, conosciuta allora con il nome Zevatech, modello ASM800. Già allora questi sistemi erano all’avanguardia, perché già in grado di montare i componenti 0402. Negli anni successivi il lavoro cresce costantemente e COE si trasferisce in una sede produttiva più grande, per fare spazio ad altri 5 sistemi Juki e al potenziamento dei robot di montaggio di componenti assiali e radiali. La prima sede produttiva, situata a Mansué (TV), è passata nel corso degli anni da 280 mq agli attuali 2000 mq. Un’altra sede produttiva di 300 mq, dotata attualmente di due linee SMD, è stata aperta a Gorgo al Monticano (TV), e una terza sede è situata a Cimolais (PN), anch’essa con due linee produttive. La vostra attività è completamente dedicata alla produzione elettronica conto terzi. Come mai questa scelta? La scelta di dedicarci esclusivamente al montaggio elettronico conto terzi è stata attentamente ponderata. Abbiamo valutato la possibilità di realizzare prodotti di nostra concezione, ma per poter fare questo ci saremmo dovuti strutturare diversamente a livello aziendale e intervenire sull’organigramma. Abbiamo pertanto scelto di dedicare tutte le nostre energie al solo conto-lavoro, e la scelta si è rivelata I feeder elettrici I sistemi JUKI di questi ultimi anni hanno adottato feeders meccanici altamente affidabili in modo da garantire una costante e stabile performance di processo. JUKI ha recentemente introdotto il livello tecnologico successivo, i nuovi feeders elettrici (ETF) che consentono ancora più flessibilità e velocità. I nuovi feeders ETF sono compatibili con i modelli di pick & place FX-3, KE-3010 e KE-3020. Su queste macchine è anche possibile combinare trolley con feeders meccanici ed elettrici per l’utilizzo misto in modo da ottenere la massima flessibilità e di seguire la filosofia JUKI ‘Lowest Cost of Ownership’. Il nuovissimo design dei feeders ETF include alcuni miglioramenti che garantiscono velocità, flessibilità per la gestione di più tipologie di componenti, con caratteristiche avanzate di passo: - il movimento motorizzato garantisce il miglior handling in caso di componenti ultra piccoli, per qualità di pick e velocità di reazione; - il cambio del passo può essere effettuato attraverso semplici pulsanti; - lo stato del feeder è mostrato all’utente con l’ausilio di luci LED e display a sette segmenti LED; - il display LED mostra la posizione sulla bancata facilitando il set-up ed il controllo del feeder; - il nuovo DUAL ETF 8 mm nella stessa dimensione di una azzeccata, perché negli anni la crescita è stata costante. Questo ci ha permesso di poter “scegliere” i clienti, selezionando un certo tipo di clientela di prim’ordine, un privilegio non comune. Di che tipologia sono i vostri clienti? In che settori si collocano? Abbiamo due tipologie principali di clienti: quelli stagionali e quelli fissi. Abbiamo clientela stagionale invernale ed estiva, e questo ci permette di gestire al meglio i carichi di lavoro, e garantire così la qualità e i tempi di consegna richiesti. Inizialmente i settori di provenienza dei nostri clienti erano più standard, ad esempio comprendevano la produzione di schede per amplificato- - - - - - corsia 8 mm accoglie due rolle da 8 mm, anche di part numbers diversi; i feeders da 12 hanno la stessa dimensione di quelli da 8 consentendo all’utente di inserire una maggiore quantità di feeders da 12 mm sulla stessa bancata; è possibile rimuovere un feeder in qualsiasi momento in modo sicuro mentre la macchina è in funzione in quanto costruito con concetto a ‘slitta’; tutti i feeders ETF sono ‘spliceable’ senza costi aggiuntivi; la posizione di pick per ogni feeder è gestita in modo automatico. Gli offset sono calcolati e comunicati al sistema che provvede a correggere quanto necessario. Oltre ad un minore tempo di set-up, questa funzione consente l’ottimizzazione delle prese simultanee e quindi una maggiore resa in CPH; facendo riferimento al programma in funzione, i feeders ETF emettono un avviso quando il tipo di feeder o il suo passo sono sbagliati. Il pannello di controllo visualizza gli errori relativi ad ogni feeder, incluso il messaggio di ‘Rolla terminata’; i nuovi feeder ETF sono disponibili anche con l’opzione Closed Loop Intelligent Feeders IFS-X 2. ri d’antenna, il cosiddetto “montaggio componenti in aria”. Il lavoro era su chassis prima ancora che su circuiti stampati, perché sui trasmettitori e ricevitori televisivi le frequenze sono altissime ed è necessario evitare le ca- pacità parassite, per questo a tutt’oggi il montaggio in aria è utilizzato. Nel corso degli anni abbiamo colto l’evolversi delle tipologie di prodotto e ci siamo inseriti nelle lavorazioni alternative e innovative: a Allineamento automatico della pick position PCB settembre 2012 35 questo l’iter è iniziato già nel lontano 1994 e ci ha portato alla creazione di un manuale operativo realizzato completamente al nostro interno. La qualità ed il prezzo sono componenti fondamentali per mantenere alto il fatturato in un mercato che è diventato ormai poco prevedibile. Per un terzista è fondamentale anche un’altra caratteristica, conseguenza dei frequenti cambi di produzione: la flessibilità. Il just-in-time è una qualità che ci permette di fidelizzare i clienti che altrimenti sarebbero tentati di andare a produrre in Cina, dove però la qualità delle schede prodotte e i tempi di consegna sono troppo spesso incerti. Il reparto produttivo di COE partire dal 2007 ci siamo dedicati a tecnologie e a prodotti quali i LED, i trasmettitori e ricevitori nel settore automobilistico e nelle due ruote, il fotovoltaico. I clienti che richiedono questo tipo di lavorazioni fanno parte dei settori consumer, elettromedicale, militare, automotive. Quali sono le caratteristiche distintive della vostra azienda sul mercato? Essendo terzisti puri, abbiamo puntato tutto sulla realizzazione di un montaggio preciso e di qualità. COE è certificata dal 1996, siamo passati dall’ISO 9000 all’attuale ISO 2000. Abbiamo capito fin da subito l’importanza di essere certificati, per Come siete riusciti, nel corso degli anni, a mantenere la vostra posizione sul mercato? Quali strumenti vi hanno aiutato? Nel nostro lavoro abbiamo frequenti cambi di lavorazione, quindi velocità e flessibilità sono caratteristiche che ci contraddistinguono e che cerchiamo anche negli strumenti di supporto alla produzione. Fin dall’inizio abbiamo trovato nei si- La nuova FX-3 Modular Mounter FX-3 Modular Mounter offre due stazioni di posizionamento per un totale di 4 teste, equipaggiate con l’esclusivo sistema di allineamento laser LNC60 ad alta precisione. Con un totale di 24 nozzle (6 nozzle per testa) e 120 slot per alloggiare tape feeder da 8 mm, FX-3 è in grado di raggiungere una velocità di 60.000 cph (0,06 sec/chip) secondo lo standard IPC9850. La nuova chip shooter monta componenti che vanno da 01005 a 33,5 x 33,5 mm (di lunghezza diagonale fino a 47 mm) e permette di caricare schede di dimensioni pari a 410 x 360mm sul modello L, di 510 x 360 mm sul modello L Wide e di 610 x 510 mm su quello XL. 36 PCB settembre 2012 Due immagini dei feeder elettrici stemi Juki (prima chiamati Zevatech) i migliori riscontri in termini di flessibilità e affidabilità. Abbiamo iniziato con l’acquisto del modello ASM800, che già all’epoca era all’avanguardia nel montaggio SMD, poi siamo passati ai modelli KE-710 per il montaggio dei chip e KE-720, dotato di una camera di visione per il completamento. Successivamente siamo passati ai modelli KE-730, KE-740, KE-750 e KE-760. Solo della serie 7xx abbiamo avuto negli anni oltre 25 macchine. Gli ultimi due modelli di questa serie sono ancora oggi utilizzati: già all’epoca erano Pick & Place di altissima qualità e molto produttive, sono dei veri “cavalli da tiro” che danno ancora buoni risultati. Poi siamo passati alla serie 20xx con i modelli KE-2010, KE-2020 e KE-2030, che grazie al basso costo e all’alta velocità per l’epoca, in molto casi hanno fatto la nostra fortuna. Dopo il modello KE-2060 siamo passati alla serie FX con i modelli FX-1 e ora con la nuova FX-3. Quest’ultima è la prima in Italia ad essere stata acquistata per essere utilizzata con i feeder elettrici. Com’è nata l’esigenza dei feeder elettrici? L’attività del terzista richiede velocità e flessibilità nei cambi di produzione. Oltre ad aver confermato ne- gli anni la fiducia al marchio Juki proprio per queste caratteristiche, abbiamo deciso di scommettere su questa nuova tecnologia per essere ancora più veloci. I feeder elettrici, a differenza di quelli classici, non devono essere ricentrati nuovamente al cambio di ogni rolla, e questo consente tempi di produzione ancora più fluidi e senza interruzioni. Negli anni abbiamo avuto una crescita costante di fatturato, e quindi la possibilità di investire nelle nuove tecnologie per essere sempre all’avanguardia. COE può dirsi davvero un cliente fedele del marchio Juki. Nessuna tentazione verso altre soluzioni? Nel corso degli anni abbiamo avuto modo di provare praticamente tutti i modelli di Pick & Place Juki, e ne siamo sempre rimasti molto soddisfatti, al punto da non sentire l’esigenza di cambiare fornitore. Con oltre 35 sistemi acquistati a partire dal 1989 siamo il maggior cliente di Juki in Italia e tra i primi 3 in Europa. Ho scelto le Pick & Place Juki perché mi danno sicurezza e richiedono pochissima assistenza. Se la manutenzione ordinaria è rispettata, l’assistenza tecnica extra non è praticamente richiesta e questo comporta un enorme risparmio di tempo e denaro, che può essere reinvestito in nuove tecnologie e per l’ampliamento del parco macchine. Le prime Pick & Place acquistate sono state rivendute nel corso degli anni per essere sostituite con modelli più recenti a mano a mano che la tecnologia avanzava, alcuni vecchi modelli sono ancora in uso ed altri sono conservati in magazzino come parti di ricambio, perché Juki garantisce la compatibilità con i modelli delle serie precedenti, contribuendo ulteriormente alla riduzione delle spese di gestione. Come vede la situazione del mercato dell’elettronica italiana attuale e futura? Il mercato dell’elettronica è diventato molto imprevedibile, questi ultimi 3 anni hanno portato importanti cali di fatturato, anche del -20% / -30%, in molte aziende del settore. COE per fortuna ha sempre visto una crescita costante che solo negli ultimi due anni si è stabilizzata. Nel 2009 abbiamo avuto una leggera flessione del -2,9% ma nel 2010 abbiamo subito recuperato con un +15%. A causa della globalizzazione, molti clienti che richiedevano grossi volumi produttivi hanno guardato alla Cina, ma i volumi medio-piccoli ad alto contenuto tecnologico e i prodotti richiesti “just-in-time” continuano a trovare un’eccellenza in Italia. Prodelec www.prodelecgroup.com PCB settembre 2012 37 ▶ SPECIALE AZIENDE - PICK & PLACE Come guardare oltre la crisi A due anni dalla creazione della nuova realtà, Win-Tek si posiziona sul mercato della distribuzione come una realtà dinamica, caratterizzata da grande entusiasmo e che - a tutt’oggi - può vantare risultati di tutto rispetto. Il tutto permeato da un grande ottimismo per il futuro di Riccardo Busetto C on un’esperienza ventennale nel settore dell’elettronica, Maurizio Leimer è titolare di una delle realtà più giovani nel settore della distribuzione elettronica in Italia, Win-Tek. Una realtà che ha alla propria base un bagaglio di competenze tali da consentirle di entrare sul mercato con grande autorità anche in un momento che a molti sarebbe sembrato difficile. 38 PCB settembre 2012 Sono due anni ormai che voi di Win-Tek avete intrapreso questa avventura. Era un momento difficile quando avete iniziato. Com’è andata la cosa in breve? L’azienda è stata fondata nel febbraio 2010, anche se le attività di business sono state avviate a partire da maggio. Siamo partiti con questa nuova realtà proprio perché, in quel momento, avevamo capito che il mercato si stava avviando verso una ripresa, dopo i momenti difficili del biennio 2008-2009. Abbiamo rilevato tutto quello che era il pacchetto di Daewon SMT, che abbiamo pagato in cash e questa, lo possiamo dire, è stata la nostra forza. Siamo un’azienda di piccole dimensioni, è vero, ma la flessibilità è quello che abbiamo perseguito fin dall’inizio. Oggi siamo in tutto sei persone, con tre agenti esterni, e - nel settore di nostra competenza - copriamo tutto il territorio nazionale. L’azienda occupa uno spazio di 300 m², 140 m² fra magazzino e officina ricondizionamento macchine e 40 m² di uffici. Il resto è dedicato alla sala dimostrazioni. Quali sono stati i numeri aziendali a partire dal 2010 e, geograficamente parlando, come si colloca la vostra azienda? Negli ultimi due anni abbiamo avuto una crescita importante: siamo passati da 1,5 M€ nel 2010 ai 3,2 M€ dell’anno scorso. Quest’anno, che naturalmente si prospetta per tutti come un momento non facile da affrontare, contiamo di mantenerci mediamente in pareggio con i risultati del 2011. Per quello che riguarda l’area geografica su cui operiamo direi che il grosso del fatturato viene dal mercato italiano: un 35% dall’area del nord-est, in cui abbiamo una presenza “storica”, un buon 30% alla Lombardia e il resto suddiviso fra le restanti regioni italiane, con clienti importanti soprattutto nell’area emiliano-romagnola. A proposito di Emilia Romagna. Avete avuto delle difficoltà a seguito del terremoto di maggio? Certamente alcune delle aziende che seguiamo hanno avuto dei problemi, in particolare quelle aziende dell’area di Mirandola e Carpi che operano nel settore dell’elettromedicale. In realtà, se andiamo a vedere, vuoi per la collaborazione di aziende amiche, vuoi per le capacità reattive della Regione, quasi tutte le aziende hanno avuto uno stop relativamente minimo. Sono oggi tutte praticamente operative quasi al 100%. Ora si tratta solo di velocizzare gli iter burocratici, soprattutto per il rilascio dei permessi di agibilità degli stabilimenti. Noi, da parte nostra, abbiamo so- Fig. 1 - SM471 chip shooter da 75000 cph speso tutti gli incassi con i clienti che sono stati colpiti dal sisma. Abbiamo eseguito assistenze gratuite, sopralluoghi e abbiamo allungato i tempi di scadenza dei pagamenti. Si parla tanto della stretta creditizia: come azienda ‘giovane’ ci piacerebbe sapere come vedete la situazione dal vostro punto di vista. Dal nostro punto di vista, glielo assicuro, non ci sono problemi di credito. Lavoriamo da anni con le due più grandi realtà del settore bancario italiano e non abbiamo mai avuto difficoltà. Le banche chiedono oggi che chi si presenti a chiedere un prestito sia la persona che si mette in gioco personalmente, non una realtà non ben identificata, che non garantisca sicurezza per il futuro. Una volta era possibile ottenere prestiti dando minime garanzie, oggi la situazione è molto più controllata. Novità dal mondo Samsung Il mondo Samsung è in costante crescita e di questo non può che beneficiarne la divisione Samsung Techwin che ha l’onere e l’onore di occuparsi della produzione delle pick&place il cui risultato tecnologico produttivo è sotto gli occhi di tutti. Il recente lancio della serie EXCEN, la prosecuzione della Serie SM400 con la presentazione della SM471 nonché della SM451 dimostra quanto SAMSUNG voglia mantenere un livello dei propri prodotti molto elevato. La serie EXCEN è forte di una elevata capacità produttiva con 120.000 cph per unità raggiungendo il primato di produttività per m². L’architettura di macchina si basa su un sistema di 4 gantry a teste rotanti configurabili scegliendo tra la soluzione ‘High Speed’ a 16 spindle o ‘flexible’ ad 8 spindle. La visione dei componenti è potenziata dall’innovativo sistema SVS (Side View Vision System), che effettua un controllo pre e post placement del componente. La SM471 prosegue l’evoluzione della nota e consolidata serie SM. Oltre a riconfermare le caratteristiche di affidabilità e semplicità dei modelli precedenti, la SM471 presenta delle peculiarità di rilievo. La macchina è caratterizzata da un sistema a doppio gantry da 10 spindle che, grazie al prelievo simultaneo e alla visione fly, raggiunge una produttività di 75.000 componenti/ora. La SM471 mantiene la compatibilità con tutte le tipologie di feeders di tipo SM dai tradizionali elettropneumatici agli innovativi ELECTRIC e SMART. Gli ELECTRIC feeder sono caratterizzati da un avanzamento motorizzato, grazie al quale si ottiene una elevata ripetibilità della posizione di avanzamento e un azzeramento delle vibrazioni. Il tempo di feeding è notevolmente ridotto e il passo di avanzamento è selezionabile senza settaggi meccanici potendo così montare bobine passo 2 mm e passo 4 mm con lo stesso caricatore. La versione SMART possiede tutte le caratteristiche degli ELECTRIC feeders e offre l’ulteriore vantaggio dell’auto splicing. Questo sistema brevettato da Samsung consiste nell’accodare in una posizione di attesa il capo della nuova rolla. All’esaurimento della bobina, il nuovo nastro viene caricato e spellicolato automaticamente realizzando così un sistema automatico di cambio rolla non stop senza l’utilizzo di adesivi e pinze di giunzione dei nastri. A completare il panorama delle novità Samsung presenta la SM451 pensata per rispondere alle esigenze sempre più particolari per i quali il montaggio automatico fino ad oggi risultava proibitivo. Caratteristiche importanti per questo scopo sono le teste controllate in pressione e la gestione dei gripper. PCB settembre 2012 39 Parliamo di mercati: Win-Tek resterà sempre un’azienda impegnata esclusivamente sul mercato italiano o ci saranno possibilità per un’estensione delle vostre attività anche al di fuori dei confini nazionali? In realtà noi operiamo già come distributori europei: è il caso ad esempio dei prodotti di conformal coating automatizzato della TTnS che ci vedono da tempo nelle vesti di distributori per il sud Europa. Stiamo comunque finalizzando altri contratti con una serie di distributori locali europei per riuscire a commercializzare con maggiore incisività tali prodotti e creeremo nel futuro dei roadshow mirati sia per la tecnologia del conformal coating sia per l’AOI. Fig. 2 - SM471 dual lane dual gantry da 20 spindle Naturalmente chi parte, come è successo a noi, con uno storico importante e una capacità finanziaria stabile alle spalle, non ha problemi a collocarsi in un credit scoring privilegiato. Esperienza e curriculum, dunque, contano molto. Certamente alcuni dei nostri clienti vivono ancora oggi problemi di credito. Ma tocca a noi a questo punto farci avanti. Se si ha la forza di sostenere il costo di una macchina e la possibilità di attendere un eventuale pagamento in modo non immediato il business non si ferma. Fig. 3 - P&P serie EXCEN: una chip shooter da 120.000 cph 40 PCB settembre 2012 Due parole su Samsung, vostro fiore all’occhiello, e sui marchi presenti nel catalogo Win-Tek. Tutto quello che distribuiamo è consultabile liberamente sul nostro sito. Vorrei solo sottolineare i due modelli di p&p Samsung presentati recentemente a Norimberga, che sono molto interessanti e che stanno già riscuotendo un buon successo da parte della clientela: si tratta della SM471, una chip-shooter da 75.000 c/h, e della EXCN da 120.000 c/h, una p&p multifunzionale (si veda box nella pagina precedente). In quest’ultimo caso Samsung ha voluto appositamente inserirsi in un range alto di prodotto, seguendo naturalmente le richieste del mercato. Si tratta di macchine avanzate, già in corsa per il futuro, pronte per le future applicazioni della tecnologia LED. Per quello che riguarda i forni e le saldatrici, Win-Tek distribuisce TSM. In entrambi i settori abbiamo ottenuto grandi risultati: 150 saldatrici e una novantina di forni installati fino a questo momento. Nel settore delle selettive distribuiamo le macchine di Inter Select, mentre nel campo dell’ispezione 3D della pasta saldante siamo distributori dei prodotti di VIS Mecha. Possiamo tranquillamente offrire linee produttive complete. Il resto, come ho detto, è facilmente visibile nel nostro sito. Qualche impressione sul futuro, che - nonostante il vostro ottimismo - è pur sempre fonte di preoccupazioni. Quello che è indubbio è che nel futuro si assisterà a una forte selezione. Ma questo significa che ci saranno certamente nuove opportunità, opportunità che già si intravedono. Abbiamo già esempi di clienti che, dai lavori in conto terzi, si stanno muovendo ora verso la produzione diretta dedicata sia al mercato interno sia a quello internazionale. È vero che ci sono realtà che chiudono e che chiuderanno, ma ci sono anche molte aziende che nascono. E questo non può che essere considerato un segno positivo. Si tratta di un momento difficile, certo, ma io non la vedo affatto in modo così negativo. Win-Tek www.win-tek.eu ETICHETTE PER ALTA TEMPERATURA FPE è una società italiana leader nella produzione di etichette professionali per i sistemi di identificazione. Negli impianti di assemblaggio automatico dei PCB viene sempre più richiesto il monitoraggio della movimentazione dei pezzi nelle diverse fasi di processo. L’applicazione di un’etichetta su ogni PCB, all’inizio della linea, costituisce ancor oggi la soluzione più semplice ed economica per realizzare un sistema di rilevazioni dati. Ê Ê Ê L’etichetta assume una importanza fondamentale perché deve: UÊ À>iÀiÊi}}LiÊ`«ÊÌÕÌÌiÊiÊv>ÃÊ`Ê>ÃÃiL>}}]Ê>Ê«ÀViÃÃÊ`ÊÃ>`>ÌÕÀ>ÊiÊ`Ê>Û>}}Ê>`Ê>VµÕ>ÊiÉÊÃÛiÌ° Range di temperatura: -40°... +537°C UÊ À>iÀiÊ>`iÀiÌiÊ>>ÊÃÕ«iÀvViÊ`iÊ* UÊ Ê>ÌiÀ>ÀiÊiÊ«À«ÀiÊ`iÃÊ«iÀÊÊV«ÀiÌÌiÀiÊ>ÊÃÕ>ÊiÌÌÕÀ> UÊ À>iÀiÊ>ÌiÀ>Ì>Ê«iÀÊÌÕÌÌ>Ê>ÊÛÌ>Ê`iÊ* ° Ê Ê Ê I films di Polyimide bianco stampabili a trasferimento termico sono disponibili in tre spessori: UÊ £Ó]ÇÊÊ«ÀiÛÃÌÊ«iÀʽ>««V>âiÊ>Õ>iÊÃÕÊ* Ê`ÊÌÀ]Ê->ÀÌ« iÊiÊ/>LiÌà UÊ ÓxÊÊ«ÀiÛÃÌÊ«iÀʽ>««V>âiÊ>Õ>iÊÃÕÊ* UÊ xäÊÊ«ÀiÛÃÌÊ«iÀʽ>««V>âiÊ>ÕÌ>ÌV>ÊVÊÃÃÌiÊ*ÀÌÊEÊ««ÞÊiÉÊ>LiÊvii`iÀÊ«iÀÊ*VÊEÊ*>Vi° Ê FPE offre oltre al Polyimide bianco, sei colori (rosa, giallo, arancio, blu, verde e viola®Ê>`Ê>Ì>Ê«>VÌDÊVÊëiÃÃÀÊÓxÊiÊxäÊÊ ÃÌ>«>LÊ>ÊÌÀ>ÃviÀiÌÊÌiÀV°Ê,>}iÊ`ÊÌi«iÀ>ÌÕÀ>\Ê{äc°°°³ÊÓnÇc ° Tutti i materiali per alta temperatura in combinazioni con i nastri appropriati, sono approvati UL, MIL-STD-202G, MIL-STD-883E. Sono conformi alle Direttive RoHS e Reach. 6>ÊÊ`iÊÕV>]ÊÓäÊÓää£Ê,--"ÊÊÊ® /i°Ê³ÎÊäÓÊÈÈxä{{ÇÓÊ>ÊÊ>ÝʳÎÊäÓÊÈÈxän£nÎÊÊÜÜÜ°v«i°ÌÊÊÛi`ÌiJv«i°Ì 1 Ê Ê-"Êää£\Óään ▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE Soluzioni di alta flessibilità Un modulo di montaggio SMT che incontra le specifiche richieste del mercato e sfida gli incessanti sviluppi della tecnologia elettronica sfare entrambe le necessità in base alle esigenze produttive. Il concetto di Capacity on Demand, esprime infatti la capacità dei moduli SIPLACE SX di bilanciare le prestazioni di montaggio in base alle richieste della produzione. a cura di Monica Polese, ASM Assembly System P er affrontare le nuove sfide del mercato mondiale che richiede produzioni sempre più diversificate e personalizzate, ASM Assembly Systems, azienda tedesca leader del settore Pick&Place, propone una soluzione per l’assemblaggio SMT capace di adattarsi alle svariate richieste e necessità dell’industria elettronica. L’obiettivo è quello di eliminare le costrizioni imposte dall’hardware grazie all’integrazione di interfacce utenti e tools di programmazione intelligenti. Lo sviluppo di questo progetto ha portato alla creazione di una macchina di piazzamento come la SIPLACE SX, capace di rivoluzionare gli scenari delle attività produttive. Con la SIPLACE SX, il team SIPLACE ha aggiunto al suo parco macchine un sistema di montaggio rivoluzionario basato sul Capacity on Demand, un concetto pionieristico ed innovativo per la produzione di schede elettroniche. Il modello SIPLACE SX 42 PCB settembre 2012 Le prestazioni della SIPLACE SX possono aumentare o diminuire indipendentemente dalle capacità dei feeders, grazie all’uso di portali interscambiabili montati su guide mobili. La macchina rappresenta la prima stazione di montaggio al mondo i cui portali possono essere aggiunti o rimossi in meno di 30 minuti da un solo operatore. Questo nuovo approccio costruttivo permette di dissociare la performance di montaggio dalla capacità feeders, mettendo l’utilizzatore in condizione di soddi- Concetti e idee brillanti per soluzioni hardware intelligenti Lo spirito d’innovazione introdotto da ASM Assembly Systems non si ferma al solo concetto di macchina di montaggio. Grazie all’introduzione di concetti innovativi sia dal punto di vista hardware che software, le caratteristiche di flessibilità della SIPLACE SX vengono ampliate mettendo a disposizione dell’utilizzatore nuove funzionalità per il montaggio dei LED, l’assemblaggio di schede su doppio lato e la gestione di PCB pesanti e di grandi dimensioni oppure sottili e molto delicati. Una delle caratteristiche più innovative proposta dall’azienda tedesca è il cosiddetto SIPLACE LED Pairing. Per ragioni tecniche ben note, i LED devono essere montati in combinazione con una serie di resistenze che ne regolano la classe di luminosità come specificato dal costruttore. Con l’opzione SIPLACE LED Pairing, le combinazioni tra la classe dei LED ed i rispettivi valori di resistenza vengono associate tramite una specifica funzionalità del software di programmazione. Durante il processo di montaggio, SIPLACE LED Pairing semplifica la gestione dei programmi di lavoro modificando automaticamente la sequenza di piazzamento dei componenti al fine di associare la giusta resistenza a ciascun LED in base alla classe di luminosità dichiarata. L’efficienza e la qualità nel montaggio dei LED, è inoltre garantita da appositi sistemi di alimentazione dei componenti e da una serie di nozzles dedicati. L’opzione SIPLACE Precedence Finder consente di individuare la migliore sequenza di montaggio in considerazione della presenza di componenti Package-on-Package, schermature o nozzle speciali. Sopperisce inoltre a possibili interferenze tra componenti di dimensioni notevolmente differenti. Innovativa è anche l’opzione Wildcard che consente di scaricare verso le linee un programma di lavoro contenente oggetti come componenti o fiducials non completamente descritti durante la programmazione offline. Il processo di montaggio viene comunque avviato ed interrotto automaticamente dal sistema nel momento in cui la macchina debba trovarsi a processare uno di questi oggetti incompleti. L’operatore di linea viene quindi invitato a completare la descrizione dell’oggetto tramite delle semplice e veloci operazioni che sono guidate dal sistema di visione della macchina. Ad operazione conclusa, la sequenza di montaggio viene ripresa dal punto in cui era stata interrotta e le modifiche apportate vengono salvate nel database centrale. Tale opzione rende più flessibile l’introduzione di nuovi prodotti sulla linea di produzione, assicurando la correttezza del processo sin dall’assemblaggio della prima scheda. Tabella 1 - Capacity on Demand con SIPLACE SX1/2 Performance di montaggio Fino a 67.750 c/h Fino a 60.000 c/h (come punto di riferimento) Fino a 48.000 c/h (IPC) Teste di montaggio SIPLACE SpeedStar SIPLACE MultiStar SIPLACE TwinStar Capacità Feeder n. 120 slot 8 mm Capacità Tray (scambiatore di vassoi opzionale) 28 livelli con capacità 56 Trays JEDEC standard, funzione di ricarica non stop Range di componenti da 01005 fino a 200 x 110 mm Dimensioni di ingombro 1.500 mm L x 2.600 mm W Tempo di inserimento / rimozione del portale < 30 min SIPLACE Smart Pin Support, disposizione automatica dei pin di contrasto Nelle applicazioni industriali le schede di maggiori dimensioni devono spesso essere stabilizzate con pin di contrasto per evitare flessioni o vibrazioni. L’opzione SIPLACE Smart Pin Support rappresenta la soluzione ideale per automatizzare il posizionamento dei pin di contrasto, la cui disposizione viene definita trami- te l’interfaccia grafica 3D del software di programmazione. In questo contesto, è lo stesso programma che evidenzia la presenza di potenziali collisioni tra i pin e i componenti posti sulla parte inferiore della scheda e permette a priori di correggerne la posizione. Il funzionamento dell’opzione SIPLACE Smart Pin Support è molto semplice. Ad ogni cambio di prodotto il Pin Placer montato sulla testa della SIPLACE SX, preleva i pin dagli appositi magazzini e Smart Pin Support, disposizione automatica dei pin di contrasto PCB settembre 2012 43 li dispone all’interno delle guide del trasporto nelle posizioni predefinite dal programma in modo rapido e accurato. La precisione di posizionamento dei pin è garantita da una doppia azione della telecamera a bordo testa. Prima del posizionamento, la telecamera controlla che sulla superfice di contatto inferiore dei pin non ci sia presenza di eventuali contaminazioni e, nel caso venissero rivelate delle impurità, il Pin Placer andrà a rimuoverle tramite un getto d’aria compressa. Dopo il posizionamento, la stessa telecamera verifica la corretta posizione dei pin tramite il riconoscimento di un fiducial. Con l’opzione SIPLACE Smart Pin Support è possibile eliminare un processo manuale economicamente dispendioso in termini di tempo impiegato e possibile fonte di errori. STR. ARRIVORE, 31 10154 TORINO TEL. +39 011.242.59.05 FAX +39 011.242.59.40 E-mail: [email protected] http://www.latecnikadue.com Particolare del caricatore per dispensare punti colla SIPLACE Glue Feeder, un caricatoreper dispensare punti colla Quando si assemblano circuiti stampati nel processo a doppia rifusione, sono i componenti più grandi e pesanti a creare i maggiori problemi. Questi possono difatti muoversi o cadere dalla scheda durante la seconda fase di reflow. Per ovviare a tale inconveniente, sino ad oggi il processo di assemblaggio ha richiesto l’utilizzo di apposite stazioni di dispensazione o particolari processi di serigrafia. ASM Assembly Systems offre una valida alternativa grazie all’opzione AZIENDA CERTIFICATA UNI EN ISO 9001:2008 N. 1716 SIPLACE Glue Feeder. Questa soluzione consente di dispensare la colla direttamente sulla superfice inferiore dei componenti prima che questi vengano piazzati. Il sistema di visione SIPLACE inoltre, è in grado di valutare la qualità del punto colla verificando che la dispensazione sia avvenuta uniformemente e nella corretta quantità. Nel caso in cui il risultato del check ottico non risultasse soddisfacente, il componente verrebbe scartato evitando la fastidiosa fase di rimozione della colla dal PCB, inevitabile nel caso di imprecisione dei dispositivi di dispensazione tradizionali. Altro vantaggio notevole nell’utilizzo del SIPLACE Glue Feeder è legato proprio al fatto che si tratta di un feeder che occupa solo cinque slot da 8 mm. Ciò consente di posizionare il dispositivo di dispensazione su qualsiasi stazione all’interno della linea di montaggio o su qualsiasi linea all’interno dell’impianto di produzione. Siplace www.siplace.com <ŶŽǁͲ,Žǁ͕^ĞƌǀŝnjŝŽ͕ŝƐƉŽŶŝďŝůŝƚăĐŽŶŝŶŽƐƚƌŝ͞ŝƐƚƌŝďƵƚŽƌŝYƵĂůŝĮĐĂƟ͟ ĚŝŵƉĞdžͲEͲϬϳϭϳϮϭϬϵϭͻĂƌďŝĞƌŝͲdKͲϬϭϮϱϮϯϬϯϰϭͻΘů͘Ͳ'ͲϬϯϱϭϵϵ^ϱϬϭϭͻŝƐĐŽů͘Ͳ&ŝͲϬϱϱϯϱϮϴϲϱͻŝƐƚĞŬͲEͲϬϴϭϲϲϮϬϭϲ >KͲdsͲϬϰϯϴϰϱϳϮϭϳͻůĞĐƚƌŽŶŝĐĞŶƚĞƌDKͲK^ϵϯϭϱϴϬϮͻůĞĐƚƌŽŶŝĐWŽŝŶƚͲZDͲϬϲϱϱϬϬϮϭϴͻůŵŝͲD/ͲϬϮϮϲϵϰϭϭͻ'ĂƌĚĞůůĂů͘Ͳ'ͲK/Ϭϴϰϭϰϭ >ĂdĞĐŶŝŬĂĚƵĞͲdKͲϬϭϭϮϰϮϱϵϬϱͻZ^ŽŵƉŽŶĞŶƚƐͲD/ͲϬϮϲϲϬϱϴϭͻdĞĐŚŶŽůĂƐĂͲͲϬϰϳϭϯϬϱϰϬϬͻdĞĐŶŝŬĂĚƵĞͲD/ͲϬϮϵϱϵϱϵϯϭͻsĂůĐŚŝĂŶͲWͲϬϰϵϳϬϲϱϬϬ ▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE Precisione svizzera, flessibilità italiana La moderna produzione nel settore dell’elettronica deve essere flessibile e, ad oggi, nessun produttore ha dotato le sue macchine di maggior flessibilità della società svizzera Essemtec, come nel caso delle nuove Pick & Place ad alte prestazioni Paraquda e Cobra di Michele Mattei, i-tronik I l termine ‘flessibilità’ abbinato alle Pick & Place può riferirsi a elementi diversi: il cambio veloce di produzione tra una commessa e un’altra è uno di questi, così come la capacità della macchina di utilizzare molti componenti e substrati differenti fra loro. ‘Flessibilità’ significa anche integrare facilmente la macchina in una linea di produzione esistente, anche 46 PCB settembre 2012 se la più alta forma di flessibilità viene data dalla versatilità, dal fatto cioè che la macchina possa eseguire diverse operazioni come il piazzamento dei componenti e la dispensazione, rendendola così ideale anche per le nuove tecnologie di montaggio, il 3D primo fra tutti (un esempio di ciò sono le fanalerie a led delle moderne autovetture). Flessibilità e piazzamento ad alta velocità La velocità nel riallestimento macchina è una caratteristica importante. Nel passato questa funzione era disponibile quasi esclusivamente su macchine per piccole produzioni; oggi invece, anche nelle produzioni maggiori, la flessibilità delle macchine può migliorare l’utilizzo della linea, riducendone così i costi. Fino a poco tempo fa, tuttavia, la flessibilità e l’alta velocità difficilmente trovavano spazio sulla stessa macchina; grazie alle Pick & Place Paraquda e Cobra è stata eliminata la necessità di scegliere tra queste due caratteristiche: le macchine sono equipaggiate con 4 o 8 teste di montaggio, possono piazzare fino a 20.000 componenti/ora ed inoltre possono essere riallestite in tempi estremamente rapidi. Entrambe le macchine riducono al minimo il lavoro richiesto per un cambio prodotto e il loro software guida controlla l’operatore durante le varie fasi di riallestimento per assicurare che non ci siano errori. ePlace è una nuova interfaccia grafica, molto intuitiva, sviluppata da Essemtec. Il software si basa sulla eeztechnology e ottimizza le applicazioni per l’uso con sistemi touchscreen. Tale tecnologia assicura un più semplice inserimento dei dati, fornisce un aiuto relativo al contesto d’utilizzo, uno strumento che fornisce consigli e suggerimenti e, con la sua interfaccia grafica user-friendly, è simile ai moderni smartphone. sari alle produzioni. Ogni componente è identificato tramite un unico codice a barre, e lo stesso codice viene utilizzato sul caricatore che monta questo componente, garantendo così un controllo corretto del set-up; il carico delle bobine con il controllo del barcode elimina ogni possibile errore e consente inoltre la piena tracciabilità. Riconoscimento e creazione rapida dei feeders e dei componenti Fig. 1 – La Paraquda di Essemtec Tramite la eez-tecnology gli operatori possono imparare a operare con la macchina in un tempo estremamente limitato avendo la possibilità di operare come su un moderno tablet. Per lavorare sulle Paraquda o sulle Cobra non viene richiesto l’utilizzo del mouse e nemmeno della tastiera. Il software ePlace è controllato direttamente tramite un monitor touch screen da 19” con un utilizzo molto dinamico e facile, supportando l’operatore con un vasta funzionalità di zooming e visualizzazioni ottimizzate senza rincorrere a troppi scrolling e clicking. Riallestimento intelligente Preparare una macchina per un lavoro diverso impone il riallestimento dei caricatori, operazione questa che porta via la maggior parte del tempo ed è quella più soggetta a errori. Con i caricatori intelligenti disponibili sulle Pick & Place Essemtec si eliminano gli errori di attrezzaggio e si minimizza il cambio degli stessi. È possibile persino attrezzare la macchina e montare diversi tipi di pcb in un unico piazzamento, rendendo la produzione super flessibile e dinamica. Inoltre, la sostituzione di caricatori mentre la macchi- na sta lavorando minimizza il tempo di fermo linea aumentando notevolmente il rendimento a fine turno. Sia la Paraquda che la Cobra offrono una capacità fino a 240 caricatori e questo fa sì che gran parte di questi caricatori, in quanto ‘intelligenti’, possano rimanere permanentemente sulla macchina, consentendo alla Pick & Place di rilevare automaticamente dove sono posizionati e quale componente contengono. Grazie al software eMIS installato sulla macchina si può ridurre la loro sostituzione al minimo assoluto. Il suo modulo di pianificazione simula il set-up della macchina in diverse configurazioni e il responsabile della produzione può decidere “a video” se sia più efficiente il riposizionamento di alcuni caricatori o il completamento dell’attrezzaggio con i componenti mancanti negli slot liberi. Ci sono due strumenti disponibili per evitare gli errori di set-up: un sistema automatico di stoccaggio/fornitura componenti e il controllo attivo del set-up. L’armadio automatico i-storage, prodotto e commercializzato da i-tronik, è un armadio di stoccaggio completamente automatico che prepara e fornisce in automatico i componenti neces- La Cobra e la Paraquda di Essemtec possono gestire un’ampia gamma di componenti. La libreria standard include tutti i più diffusi tipi di componenti, dai QFN/BGA ai chip e ai QFP; le due macchine possono gestire componenti fino a 25 mm di altezza e piazzare una vasta tipologia di connettori e condensatori. Essemtec ha inoltre sviluppato un nuovo sistema di visione che può gestire tutte le possibili forme, anche quelle di componenti futuri, e ne semplifica l’autoapprendimento. Un sistema a Led programmabile usufruisce di diverse angolazioni di illuminazione per consentire un ottimo contrasto con tutti i tipi di componenti da centrare. Il sistema Cognex riconosce istantaneamente i modelli e li confronta in una frazione di secondo con quelli memorizzati nella libreria; nel caso non sia presente un modello uguale, il sistema è in grado di sviluppare modelli incompleti allo stesso modo in cui un programma di elaborazione testi può completare automaticamente parole digitate solo parzialmente. Il sistema di visione montato su Paraquda riconosce e centra quattro componenti contemporaneamente, mentre la macchina Cobra ne distingue otto. Il nuovo sistema di visione semplifica anche l’apprendimento di nuovi componenti: utilizza il primo campione PCB settembre 2012 47 Fig. 2 – Centraggio ottico di quattro componenti per apprendere un nuovo modello, eliminando la necessità di schede o dati CAD. Il campione viene fotografato e l’utente può identificare le caratteristiche direttamente sullo schermo. Paraquda e Cobra dispongono anche di una telecamera che memorizza automaticamente le posizioni dei caricatori e il centro del componente per effettuare il pick-up. Inoltre, un sensore sul vacuum consente di apprendere l’altezza del pick-up automaticamente e rilevare l’eventuale perdita del componente dopo il centraggio sulla camera. Grazie a queste caratteristiche le nuove tipologie di componenti non sono più un problema e gli utilizzatori di prodotti Essemtec possono essere certi che le loro Pick & Place saranno sufficientemente flessibili per gestire qualsiasi componente speciale richiesto dal cliente. Libertà di scelta del substrato In passato i pcb erano quasi esclusivamente rettangolari, ma oggi un substrato può avere qualsiasi forma soprattutto nelle applicazioni LED dove il substrato è parte del prodotto mentre la forma, lo spessore, il materiale e la resistenza alla flessione possono differire da prodotto a prodotto. Una Pick & Place moderna deve essere in grado di gestire tutto ciò e Essemtec garantisce, con le sue macchine, di potere piazzare i componenti praticamente ovunque. Ad esempio, si possono piazzare chip in cavità profonde di circuiti stampati complessi o sulla parte superiore di un substrato molto alto. È inoltre possibile applicare piani vacuum da montare su circuiti flessibili o fogli capton. L’assemblaggio 3D è una tecnologia in rapido sviluppo che permette di montare i componenti su diversi livelli, anche con diverse angolazioni. Tali applicazioni 3D-MID (Molded Interconnect Device) si trovano nel settore dell’illuminazione, nell’industria automobilistica, nelle applicazioni mediche e nel ramo dei sensori. Per questi settori, Essemtec ha sviluppato Hydra, una Pick & Place 3D equipaggiata con robot multi-asse, una testa di dispensazione e un dispositivo di curing con luce UV. La macchina Hydra è costruita sulla stessa base della Paraquda, pertanto è configurata con il software ePlace, utilizza gli stessi caricatori e gode di alta velocità, precisione e flessibilità. P&P con funzionalità estese La flessibilità delle macchine di Essemtec consente di andare oltre la loro funzione principale. Le opzioni permettono alla macchina di dispensare colla o pasta saldante, misurare i valori elettrici dei componenti o montare componenti through-hole. Il software ePlace offre molte interfacce e varie possibilità di integrazione. Per esempio, i dati CAD possono essere importati via rete e i dati di produzione possono essere trasmessi a un sistema EPR. Soluzioni personalizzate Le macchine Essemtec sono spesso configurate e personalizzate in base alle richieste specifiche dei clienti. Mentre parte dell’hardware e del software della macchina sono adattati per compiti specifici, la base macchina rimane standard. In questo modo i clienti possono beneficiare di costi minimi di sviluppo, di una macchina e un software affidabile e di pezzi di ricambio standard. La piattaforma Paraquda ha dimostrato di essere altamente adattabile ed è stata utilizzata per molte soluzioni, come ad esempio per la nuova serie di dosatori ad alta velocità Scorpion. Fig. 3 – La Paraquda prevede un touch screen che agevola le operazioni di controllo della macchina 48 PCB settembre 2012 i-tronik www.itronik.it ▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE iineo II ha 24 diferenti possibili configurazioni Possibilità di selezionare da 8 a 12 testine Concepita per le sfide del futuro La macchina di piazzamento iineo apporta numerosi miglioramenti all’interno della gamma di macchine Europlacer a cura dell’ufficio tecnico Lifeproject U n numero maggiore di slot per i feeder, schede di maggiori dimensioni e una maggiore altezza dei componenti. La macchina è dotata di elementi che si adeguano alla filosofia dell’intelligenza integrata: una testa di posizionamento robusta e flessibile, feeder intelligenti, il sistema esclusivo 3D, una dotazione software estremamente potente al servizio di una serie di nuove tecnologie avanzate, come i motori lineari e le telecamere per la tracciabilità. Le opzioni comprendono il dispensatore di colla, con 50 PCB settembre 2012 o senza la presenza di vite d’Archimede, il test elettrico, una telecamera fissa per componenti di grosse dimensioni o di dimensioni particolarmente minute, la regolazione automatica degli ingombri del nastro convogliatore, un magazzino a bus speciali, la testa di posizionamento Tornado, l’ottimizzazione multi- programma, il software di gestione della produzione Promon, i feeder intelligenti a cinghia per cambiamenti rapidi di lavorazione, il PoP e naturalmente moltre altre caratteristiche. Uno degli obiettivi più importanti del concetto Europlacer è sempre stato quello d’investire nella ricerca delle compatibilità prima e dopo i caricatori, sul software e sugli altri dispositivi secondari. Questo principio è stato applicato anche per la nuova base di lavoro dei modelli più recenti di iineo. Il che significa che gli utenti attuali possono utilizzare la loro dotazione di caricatori esistente, proteggendo il loro investimento, risparmiando sul costo di un nuovo sistema e riducendo il costo complessivo del piazzamento. Europlacer www.europlacer.com Lifeproject www.lifeprojectsrl.com ▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE Guardiamo… Advantis L’industria elettronica sta vivendo numerosi cambiamenti su tutti i fronti. A partire proprio dalle macchine Pick & Place, alle prese con esigenze produttive sempre più pressanti di Paolo Sirtori, Lifetek N egli ultimi anni l’industria elettronica si è trovata ad affrontare cambiamenti importanti dovuti alla crisi di mercato, all’uso di nuove tipologie di componenti SMD e a una tipologia produttiva che necessita di un numero crescente di cambi prodotto giornalieri. Nella linea di produzione, la macchina Pick & Place è l’anello della catena che più ha dovuto adattarsi a questi cambiamenti, al fine di garantire sempre maggiore qualità, flessibilità e velocità uniti a un software che gestisca e organizzi il flusso produttivo. Negli ultimi anni Universal ha investito molte risorse per far fronte alle nuove esigenze produttive, come dimostra la piattaforma Advantis 3. Questa prevede configurazioni macchina implementabili e il software di nuova generazione Dimensions Software Suite. nenti e soprattutto una gestione automatizzata della movimentazione del componente dal sistema ERP/MPS dell’azienda fino all’area produttiva. Un aspetto non meno importante della catena produttiva è sicuramente quello di poter realizzare un nuo- vo programma macchina in tempi rapidi, associato a un software che assista il personale all’avviamento produttivo. Nel processo di introduzione di un nuovo prodotto le problematiche da affrontare sono molteplici, dal riconoscimento dei nuovi componenti al corretto posizionamento e polarità degli stessi. Il software macchina deve essere in grado di assistere il personale tecnico nel debug del programma in area produttiva, garantendo che la prima scheda realizzata sia già quella valida e senza errori del lotto produttivo. Le prototipazioni e i bassi lotti di produzione sono sempre più frequenti e la conseguenza ovvia si traduce in un maggior numero di cambio prodotto - Dal file alla produzione Le produzioni attuali richiedono una sempre maggiore necessità di gestire in modo intelligente i compo- 52 PCB settembre 2012 Il software Dimensions Line Manager è composto da differenti moduli, tra cui Offline Changeover Il sw Dimensions NPI (New Product Introduction) è un software normalmente già integrato in macchina che assiste il personale nell’avvio di un nuovo prodotto product changeover - che, se non assistiti da un software adeguato, richiederebbe tempi molto lunghi di realizzazione e ottimizzazione. Dimensions Software Suite di Universal risponde proprio alle problematiche accennate e garantisce la connettività e la continuità dal file CAD al prodotto finito. Aumenta la produttività Il software è composto da diversi moduli o pacchetti che il cliente sceglie in base alle proprie esigenze: - Data Prep Studio che permette di effettuare l’importazione del file BOM dei componenti e del file CAD del prodotto per la generazione grafica del layout di scheda e relativi componenti; - Dimensions Programming and Optimization (DPO) è il modulo di ottimizzazione e bilanciamento del programma. DPO crea i programmi che saranno caricati via rete sulle singole macchine che compongono la linea, garantendo il bilanciamento del tempo ciclo di assemblaggio affinché non ci siano tempi morti sulla linea. DPO è inoltre in grado di ottimizzare la produzione creando gruppi di famiglie di prodotti in base a criteri di priorità e di importanza o di High-mix produttivo. - Consente infatti di effettuare in tempo reale eventuali modifiche su componenti e programma permettendo che la scheda di messa a punto o debug sia in effetti già la prima scheda valida della produzione a seguire. L’introduzione di nuovi prodotti e prototipazioni è ormai una costante del nuovo ambito produttivo; ciò prevede che vengano creati nuovi prodotti e relativi programmi rilasciati per assemblare lotti produttivi esigui. L’ausilio di NPI consente di far ciò in tempi rapidi e soprattutto senza errori. Utilizzo e visibilità Le fasi di programmazione, pianificazione e debug rivestono sicuramente un ruolo molto importante nell’attività produttiva, ma lo è altrettanto la gestione della stessa in modo “snello” ed “efficace”. Effettuare cambi prodotto veloci e avere al contempo la ragionevole sicurezza, e in modo automatico, che il caricamento dei feeder sia corretto, sapere dove si trova allocato un componente all’interno dell’azienda e in quale quantità, sono aspetti da considerare con particolare attenzione in un ambito a elevata competitività e spesso con una tipologia produttiva ad alto mix. Dimensions Line Manager ottimizza l’utilizzo della linea e consente di avere visibilità sulla produzione, riducendo tempi morti - downtime dei changeover -, cambi prodotto e aumentando l’efficienza generale. Il software è composto da moduli differenti che possono essere selezionati in base alle necessità: Feeder Preparation, Auto-Validation, Feeder and Component Tracking, Offline Changeover, Feeder Low, Traceability, Consumption Tracking, Reel Quantity Management, Bar Code Label Generator e Flexible Setup. Utilizzando questi moduli software si avrà il controllo in tempo reale della produzione minimizzando l’eventuale rallentamento fisiologico dovuto al cambio prodotto, alla ricerca di un componente e si beneficerà di un setup macchina certificato. Il modulo Auto-Validation mette al sicuro da possibili errori di caricamento dei feeders. Infatti, una volta che i feeders e i componenti, precedentemente associati, sono caricati in macchina, essi vengono automaticamente scansionati per certificarne il corretto caricamento. Se il software rilevasse dei codici non corretti, gli stessi saranno evidenziati in rosso nella schermata e non verrà dato il consenso all’avvio produttivo. La modalità Offline Changeover permette di organizzare i cambi produzione rendendoli veloci e dinamici. Universal prevede che il changeover possa essere gestito in due modi: Initial Setup Changeover e Current to Next Changeover. Initial Setup Changeover viene usato qualora la produzione prediliga il cambio delle bancate dei feeders PCB settembre 2012 53 Fuzion 37, ultima nata in casa Universal, unisce le due teste Universal a revolver Lightning e in linea IL7 in un’unica soluzione (Universal ne ha 4 per macchina). In questo caso il software segnalerà quali bancate dovranno essere rimosse e sostituite per il prodotto successivo. Current to next Changeover prevede il cambio del singolo feeder. Il software mostrerà automaticamente quali feeder devono essere spostati, rimossi o aggiunti per passare dal prodotto attualmente in produzione al prodotto successivo. Il modulo Flexible Setup consente di alloggiare i feeder in qualsiasi posizione, indipendentemente dal programma. Le modalità dei pacchetti software Feeder and Component Tracking, Consumption Tracking, Reel Quantity Management, Bar Code Label Generator permettono di gestire i componenti e la loro quantità. Ogni componente può essere identificato con una etichetta che contiene tutte le informazioni necessarie, vale a dire dall’identificazione ID del componente al lotto e alla quantità. Ogni componente viene associato a un feeder attraverso il quale saranno trasferite tutte le informazioni alle linee di produzione. L’integrazione completa avviene quando il Dimension Line Manager è interfacciato ai sistemi aziendali ERP o MPS per la gestione dei quantitativi e del relativo riordino o inventario dei componenti. 54 PCB settembre 2012 Anche la Pick & Place diventa intelligente Il software è una componente essenziale e contribuisce alla gestione intelligente della linea produttiva. Infatti, le macchine Pick & Place sono ancora il cuore pulsante della linea. Il software consente di ottimizzare la pianificazione della produzione e la sua gestione durante l’assemblaggio, ma si valorizza se abbinato a macchine Pick & Place che siano in grado di adattarsi con facilità ai cambiamenti produttivi. Inoltre sono queste ultime a dettare i tempi ciclo di produzione ed è fondamentale che esse rispettino i parametri dichiarati di velocità, di precisione e di flessibilità. Cambiare il programma e non la testa Universal offre un’ampia gamma di prodotti per l’assemblaggio delle schede elettroniche privilegiando la flessibilità, la produttività e la resa effettiva. Le macchine Universal sono in grado di posizionare dal più piccolo chip disponibile sul mercato fino al componente più complesso POP (Package on package). La nuova release Advantis 3 di Universal garantisce la necessaria flessibilità di configurazione di linea adatta ad affrontare le diverse sfide produttive, pur mantenendo le prestazioni dichiarate di velocità, Layout di Funzion 37 precisione e soprattutto senza la necessità di riconfigurazioni hardware o cambio teste. La caratteristica essenziale delle macchine Universal è quella di garantire l’assemblaggio della gamma completa dei componenti attualmente disponibili e previsti in ambito SMT attraverso l’utilizzo di solo due tipologie di teste differenti. Si evitano così tutte quelle costose attività di implementazione, riconfigurazione o sostituzione delle teste di posizionamento, al fine di garantire la copertura della diversa tipologia di componente che si presenta in ambito produttivo. In particolare la testa Universal a revolver Lightning Head con 30 torrette, dette spindles, consente di processare un range di componenti che va dallo 01005 al componente avente 30 mm x 30 mm di lato. La testa di completamento a 7 spindles in linea, IL7, copre un range di componenti dal chip 01005 al connettore da 150 mm. L’ampio spettro di componenti che garantisce la testa chipshooter Lightning Head permette di usufruire di un bilanciamento ottimale degli stessi, garantendo in ogni situazione una velocità di linea ottimale. Infatti, potranno essere assemblati componenti attivi IC anche tramite la testa Lightning Head, qualora un prodotto avesse una quantità di componenti di completamento superiore ai componenti chip con un adeguato bilanciamento di linea e preservando la velocità della stessa. Universal offre molteplici soluzioni che alloggiano le teste IL7 e Lightning; sono infatti disponibili unità di posizionamento ad asse singolo, doppio o multiplo. Universal utilizza i motori lineari VRM realizzati custom (non disponibili dai fornitori tradizionali di motori ) al fine di disporre di caratteristiche di bassissimo rilascio termico; il tutto è alloggiato su una struttura robusta che è garanzia di durata e precisione. Ogni macchina è dotata di bancate porta feeders estraibili e removibili tramite carrello. La nuova serie Advantis 3 è in grado di soddisfare ogni necessità produttiva di linea e il modello AI07S è la piattaforma Pick & Place di completamento da 15.300 cph; prevede testa a 7 spindle in linea, telecamera digitale di visione a bancate rimovibili e posizionamento ad asse singolo con motori lineare dual drive. I modelli chipshooter si dividono in tre configurazioni con velocità crescenti: - AC15 S è la macchina con testa a revolver Lightning da 15 spindles espandibile successivamente alla versione AC 30S a 30 spindles, con velocità rispettivamente di 16.000 cph e 34.500 cph; - AC30S è posizionata su asse singolo con motore lineare dual drive; - AC90T è la soluzione per chi ha necessità di velocità molto elevate. È configurata con tre teste Lightning da 30 spindles ciascuna e tre assi di movimentazione per una velocità complessiva di 102.500 cph. Tutto in uno Fuzion 37 è l’ultima nata in casa Universal. Unisce le due teste Universal a revolver Lightning e in linea IL7 in un’unica soluzione, offrendo velocità e multifunzionalità insieme a un elevato numero di feeders (272) in una sola macchina. La macchina così concepita è in grado di assemblare dal chip 01005 fino a componenti di 150 mm di lato e 25 mm di altezza, con la possibilità di applicare una forza di inserzione pari a 5 kg. Ove richiesto, è disponibile il nozzle gripper per le applicazioni Odd Form di completamento. Fuzion è dotata di due assi con motori lineari, uno per singola testa. Può ospitare schede fino a 1300 mm di lunghezza e dispone di un numero di posizioni feeder da 8 mm pari a 272 slot, distribuite su 8 bancate removibili. Tutto quanto è necessario per produrre ad alta velocità e posizionando una gamma ampia di componenti con un elevato numero di feeders, è ora possibile in soli 2.400 mm di lunghezza. Lifetek www.lifetek.it Universal Instruments www3.uic.com ▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE Verso una nuova idea di Pick & Place Andare oltre l’attuale concetto di P&P. È questa la strada intrapresa da Panasonic. Come? Esaltando il concetto di linea totale sviluppando la piattaforma NPM-W per l’intero processo di assemblaggio di Luca Fiorucci, Packtronic I l contesto SMT sta cambiando molto velocemente. L’incremento di performance degli apparati elettronici, siano essi dispositivi consumer (smartphone, tablet pc) oppure industriali e civili (oggetti per la domotica, antifurti, computer industriali che diventano vere e proprie stazioni di controllo multimediali, prodotti automotive sempre più sofisticati) implicano l’utilizzo di componenti elettronici complessi che 56 PCB settembre 2012 necessitano di composite operazioni di assemblaggio, ispezione e interconnessione. Si pensi ai chip formato 01005, al montaggio di componenti package-on-package, ai piccolissimi QFN oppure ai complessi flip chip. Gli operatori del settore devono quindi affrontare vari problemi associati al processo di montaggio, come l’aumento di nuovi componenti con un’ampia varietà di forme e dimensioni, un aumento del numero dei cambi di lot- to e una diminuzione del tasso di utilizzo della capacità totale a causa della riduzione delle dimensioni dei lotti. È necessario quindi affrontare e considerare questi aspetti nel momento della definizione e acquisto delle nuove attrezzature. In questa ottica, Panasonic con la piattaforma NPM ha inteso offrire la possibilità di costruire una linea adatta all’assemblaggio contemporaneo di prodotti differenti e una soluzione basata sul processo totale in-linea. Si è voluto così andare oltre al concetto di Pick & Place e si sono aumentate ed espanse le funzioni della Pick & Place modulare NPM-D (nata due anni fa allo scopo di diventare il nuovo standard di produzione modulare integrata di Panasonic) lavorando sul concetto di una piattaforma capace di gestire contemporaneamente differenti moduli e teste di montaggio e al contempo di effettuare operazioni assolutamente differenti tra loro quali ispezione pasta 3D, dispensazione, montaggio, ispezioni ottica 2D, introducendo così nuove funzioni che vanno oltre l’assemblaggio. Ne sono esempio la testa volumetrica a doppia siringa per la dispensazione di creme saldanti e/o colle, così come le teste di ispezione ottica 2D e di ispezione crema saldante 3D. Tutte unità che possono essere sostituite alle teste di montaggio tradizionali in meno di 5 minuti. La più grande caratteristica della piattaforma NPM-W è quindi la capacità di offrire una soluzione senza interruzioni che parte dalla stampa serigrafica con l’ispezione ottica 3D, passa per il montaggio e termina con il processo di ispezione ottica automatica (AOI). Integrazione dei concetti di gestione del “Multiprodotto” e soluzione totale “In linea” Con NPM-W Panasonic Factory Solutions si è focalizzata sul concetto di produzione del “multi-prodotto” e su quello del “processo totale in linea”. L’idea della gestione del multi-prodotto risponde all’esigenza di produzione flessibile, combinando la possibilità di avere un doppio convogliatore con le due teste (anteriore e posteriore). Il tutto affiancato da un sistema serigrafico a doppio telaio progettato per alimentare la doppia linea di montaggio. Quando i lotti di produzione sono piccoli e i cambi prodotto sono frequenti, è possibile fruire di una modalità di montaggio indipendente delle due teste del modulo, con la quale possono essere lavorati articoli diversi sui rispettivi convogliatori anteriore e posteriore. Se c’è molta differenza nel numero di componenti tra la parte anteriore e quella posteriore della scheda, può essere adottato il modo di montaggio alternato per raggiungere un equilibrio tra il doppio convogliatore e i due portali di montaggio anteriore e posteriore. Il montaggio alternato permette il posizionamento dei componenti sulle schede che viaggiano sui due convogliatori paralleli mantenendo lo stesso tempo ciclo. È possibile anche effettuare un montaggio misto, che combina l’operatività su entrambi i circuiti con entrambe le teste. Se invece il doppio convogliatore è sostituito da quello singolo possono poi essere gestite schede di grandi dimensioni fino a 1.200x550 mm. Normalmente la testa di controllo bidimensionale è utilizzata per controllare la qualità dei componenti montati e per effettuare, ad esempio, una verifica di presenza di oggetti estranei prima del montaggio di un Ball Grid Array (BGA). Mentre la testa di dispensazione della colla viene applicata per vari processi tra cui aumentare la forza adesiva del package BGA e dei chip CSP o per l’unione temporanea di grandi chip. Versatilità dei Modelli NPM Al fine di migliorare la qualità della linea nel suo complesso, la soluzione NPM offre un’ampia gamma di processi e controlli che vanno dal visualizzatore delle informazioni sulla qualità che si sta producendo, che si basa sui risultati dell’ispezione del montaggio e contemporaneamente visualizza i risultati del controllo della qualità della serigrafia; fino al sistema di Controllo di Processo Avanzato (APC), che aumenta la qualità di piazzamento dei piccolissimi componenti 01005 così come dei piccolissimi fine-pitch, tenendo come riferimento di piazzamento la posizione del deposito della crema saldante e non quella del centro del corpo. Testa di montaggio a 8, 12 e 16 ugelli La costante corsa alla riduzione dei costi Allo stesso tempo la riduzione del costo complessivo del manufatto è un’altra grande sfida per la maggior parte dei produttori che tuttora vivono il costante incremento del costo dei semiconduttori a elevato valore aggiunto. Inoltre, alla sfida della costante diminuzione dei costi si affianca la necessità di aumentare la densità dei componenti sui pcb e il necessario aggiornamento delle apparecchiature per rispondere a tali nuovi processi. Per rispondere adeguatamente a questa sfida, che richiede operazioni di delocalizzazione della produzione in aree con costi di manodopera inferiori, è necessario anche avvalersi di strumenti di produzione che non debbano dipendere dal grado di preparazione degli operatori e che quindi siano insensibili alla minore preparazione tecnica del personale presente in tali aree. Inoltre le attrezzature e gli impianti SMT, acquistati dalle aziende globali (cioè multinazionali con differenti stabilimenti localizzati in differenti aree del Globo), devono essere capaci di adattarsi e di soddisfare le specifiche necessità dei vari stabilimenti dove le caratteristiche dei materiali e dei processi variano da stabilimento a stabilimento. Diventa quindi importante per l’utilizzatore prevedere una linea di produzione ottimale, capace di combinare liberamente, con facilità e in qualsiasi momento, un’ampia varietà di funzioni atte a soddisfare le esigenze delle singole fabbriche di assemblaggio, oltre a essere capaci di rispondere con la necessaria flessibilità alle variazioni nelle quantità di produzione in funzione delle oscillazioni dei mercati. La piattaforma NPM-W ancora una volta, oltre al concetto di modularità, offre con il concetto di produzione su doppia linea la possibilità di assemblare lo stesso tipo di schede su due convogliatori paralleli eliminando così la perdita di tempo dovuta alla movimentazione delle schede rendendo perciò possibile la produzione di massa ad alta velocità. Tutto ciò grazie anche all’impiego della testa a 16 ugelli, oggi la più veloce sul mercato. In aggiunta va detto che grazie all’architettura della piattaforma NPM-W possono essere gestiti efficacemente in contemporanea alla produzione di massa anche cicli produttivi di piccoli lotti (campioni e preserie); si ha perciò la possibilità di usufruire di una linea di assemblaggio capace di gestire in contemporanea diverse tipologie di produzione, da quella di massa a quella dei piccoli lotti, caratterizzate da problematiche e aspetti assolutamente differenti e fino a oggi difficilmente coniugabili in un’unica macchina di montaggio. Infatti, in questo ultimo caso i lotti di produzione tendono a diventare sempre piccoli e diversificati, da qui la necessità di ridurre ulteriormente il tempo totale di cambio produzione, agendo su aspetti quali la generazione dei dati fino all’impostazione della macchina insieme alla commutazione automatica dell’attrezzaggio. E proprio a tale proposito, Panasonic Factory Solutions è costantemente impegnata ad ascoltare le richieste dei clienti, a promuovere una produzione sempre più tecnicamente avanzata e al contempo rispettosa dell’ambiente, e pronta a rivoluzionare la produzione in stretta collaborazione con i clienti. Packtronic www.packtronic.it Teste di ispezione 2D e 3D e dispensazione creme saldanti e colle 58 PCB settembre 2012 Panasonic Factory Solutions www.panasonicfa.com Valvole a coclea per la dosatura volumetrica di paste di saldatura. Robot per saldatura automatica La camera del fluido e la vite sono usa e getta Adesivi Delo per l’industria elettronica Adesivi UV Adesivi Conduttivi ResineEposidiche Maschere temporanee per saldatura Paste SMT per la saldatura senza a difetti > Tutte le leghe con e senza piombo nella formulazione, RMA – NC – WS. Pasta sintetica senza odore. Lattice di gomma naturale. > Confezionamento in siringa, cartuccia, barattolo, proflow®. > Formulazioni per dosatura e serigrafia. Flussanti per saldatura > Liquidi in pasta. Termoconduttori senza silicone > No Clean e VOC free. Per componenti elettronici che producono elevate temperature. Leghe in filo > Con e senza Pb. > Con 5 anime e diversi flussanti. ® Punte lunga durata per saldatori elettrici di ogni marca: Weller® - Pace® - Hakko® - Hexacon® - Etneo® - Ok ind.® Accessori per lavorazioni elettroniche. Plato Shear® Microcesoie Prodotti per la manutenzione e la pulizia Punte per saldatura e dissaldatura Punte per Weller WSP 80® Treccie dissaldanti Pozzetti termoregolati Oltre 600 prodotti, per la protezione, la pulizia, il coating, la lubrificazione. ▶ SPECIALE PRODOTTI - PICK & PLACE L’innovazione della produzione Cambia lo scenario della produzione e, di conseguenza, cambiano le macchine destinate alla produzione e al suo controllo. Si riducono le dimensioni per consentire il loro ingresso anche negli impianti di ridotte dimensioni e si concentrano le funzioni per dare maggiore potenzialità a livello di produttività e di flessibilità di Richard Vereijssen, Yamaha Motor IM Europe C on l’introduzione della serigrafica YSP20 DXD e della Pick & Place modulare YSM40 Yamaha propone una soluzione modulare capace di produrre alti volumi per via della velocità di piazzamento molto spinta; allo stesso tempo la flessibilità della configurazione a moduli garantisce ottime prestazioni per soluzioni highmix. A completamento dell’offerta c’è anche YC8, il sistema per il montaggio superficiale di componenti odd shape, pesanti e di grosse dimensioni che consente di conquistare un posto di rilievo nel segmento di mercato dell’assemblaggio elettronico. La qualità dell’innovazione traspare anche dall’avanzato controllo di processo raggiunto con l’utilizzo del sistema di ispezione combinato YSi-X dove coesistono distinte tecnologie di ispezione: 3D/2D X-ray, optical e laser. 60 PCB settembre 2012 Il sistema è disponibile anche nella versione in-line YSi-12 che utilizza il tool software QA (Quality Assistant) per un feedback in tempo reale sulla difettosità riscontrata. Fig.1 - La Yamaha YSi-X per il test a raggi X Tanto veloce quanto compatta La Pick & Place YSM40 monta quattro teste su di una piattaforma estremamente compatta di un metro di ampiezza, fattore che limitando la lunghezza della linea la rende particolarmente adatta nei casi in cui lo spazio sia un problema. Questo nuovo modello raggiunge una velocità di montaggio di 100.000 componenti/ora, secondo lo standard IPC9850. Questo nuovo modello è stato concepito non solo in termini di riduzione degli spazi, ma anche in termini di completezza in relazione all’ampia gamma di componente che è capace di montare sulla stessa piattaforma. Questa versatile configurazione la rende idonea per un’ampia gamma di applicazioni, in particolare per pcb di piccola e media dimensione come quelle per beni strumentali portatili o per dispositivi smart phones e tablet. Configurabile con due o quattro teste, singolo o doppio convogliatore, il sistema garantisce l’adattabilità a un alto numero di layout produttivi. Sono state studiate innumerevoli soluzioni per consentirne anche la gestione veloce nel momento del setup per il cambio di codice prodotto, come il tray-feeder per il cambio dell’intero bancale di feeder in un’unica operazione. Un ulteriore incremento di produttività si ottiene dall’utilizzo dei tape feeder ZS, azionati elettricamente consentono un veloce cambio mentre la macchina è in funzione. Sono intercambiabili tra il lato frontale e quello posteriore, garantendo un incremento di velocità pari al 30-40% rispetto alla precedente generazione. Serigrafica a doppio convogliatore La serigrafica YSP20 è a doppio stadio, doppio convogliatore e doppio stencil. Queste peculiarità gli consentono di raggiungere un tempo ciclo di soli cinque secondi. Questo nuovo concetto introdotto in serigrafia consente di avere il cambio di produzione senza fermo macchina, un processo asincrono o un processo parallelo su codici diversi. YSi-X il sistema di ispezione multifunzione In un unico sistema Yamaha ha concentrato l’ispezione dei pcb mediante la tecnologia X-ray 2D e 3D, il controllo ottico e con raggio laser. Questo sistema ibrido di ispezione può attivare i diversi dispositivi per la verifica più appropriata sole nelle aree di interesse. La laminografia computerizzata consente un’ispezione 3D reale che è possibile realizzare contemporaneamente con l’ispezione ottica. La cattura delle immagini 3D avviene con tecnica pulsata, in meno di quattro secondi sono verificate sia le sezioni orizzontali che verticali. La bassa potenza della sorgente pulsata a raggi x consente di allungare notevolmente il tempo di vita tanto della sorgente quanto del detector. Per esempio utilizzando il sistema 24 ora al giorno, tutti i giorni, si potrebbe contare su una durata di vita di almeno quattro anni. La telecamera del sistema AOI monta lenti telecentriche e lavora con illuminazione RGB disposte su tre angolazioni. La terza dimensione di questo sistema ibrido di ispezione è dato dal sensore laser che lavorando con la triangolazione permette di valutare la co-planarità dei terminali o la planarità dei componenti area array. Loop chiuso sui difetti di produzione Tutti i sistemi di ispezione sono in qualche misura capaci di trovare e rilevare i difetti nati nelle varie fasi dell’assemblaggio, la differenza sta poi nella capacità nell’identificarne la sorgente.L’opzione software del Quality Assistant allerta immediatamente l’operatore su eventuali problemi riscontrati, indirizzandolo sul sistema, sul componente, sul feeder, sulla testa o sul nozzle di pickup interessato. Questa soluzione lavora realmente, in tempo reale, per minimizzare il numero dei difetti che in- Fig. 2 - La YC8, sistema per il montaggio superficiale di componenti odd shape Fig. 3 - La Yamaha YSM40, macchina per il montaggio superficiale specifica per schede ad alta densità cidono sulla qualità del pcb prodotto, invece di limitarsi semplicemente ad individuarli. Innovazione di processo Massimizzare al meglio il piazzamento di componenti pesanti, di grosse dimensione o di tipo odd shape nel processo di montaggio SMT (o con inserzione a pressione) è compito del sistema YC8. Sviluppato su base modulare è capace di movimentare componenti con dimensioni di 100x100 mm e con altezza 45 mm, pesanti fino a un kg. Questo sistema rende possibile, con la stessa precisione e accuratezza connaturata agli altri modelli Yamaha, automatizzare processi che sistemi convenzionali non avrebbero la capacità di gestire. Sono per esempio posizionati i moduli di potenza utilizzati sia su macchine elettriche che ibride, piuttosto che grossi connettori a inserzione che richiedono ragguardevoli pressioni per il montaggio, o shielding per dispositivi di telecomunicazione o per tablet. Yamaha www.yamaha-motor-IM.eu PCB settembre 2012 61 ▶ TECNOLOGIE - LASER Largo al factotum Sempre più applicazioni nell’ambito della produzione elettronica ricorrono alla potenza e alla precisione del laser. Dalla misura al taglio, dalla taratura alla saldatura, la tecnologia laser permea ormai totalmente la tecnologia nel mondo dei pcb di Dario Gozzi L a capacità del fascio laser di focalizzare con estrema precisione notevoli quantità di energia su aree di ridotte dimensioni, ne ha fatto lo strumento di lavoro ideale in molte applicazioni del settore elettronico e microelettronico. Nei settori più tradizionali dell’elettronica il laser è impiegato quale strumento di misura, per lavorazione delle lamine serigrafiche e come sorgente termica per la saldatura. In microelettronica trova applicazione nella marcatura dei wafer o dei molding dei componenti, nella riparazione di maschere e microcircuiti, nella taratura di resistenze a film spesso o a film sottile, nel taglio incisione e foratura di basette ceramiche. Nel settore di produzione dei circuiti stampati è utilizzato per la microforatura e la marcatura. sti di produzione dei circuiti stampati e di aumentarne la qualità. Abbandonata la tecnologia del laser CO2, i cui effetti collaterali compromettevano qualitativamente il risultato finale, si è passati all’uso di laser UV YAG, la cui lunghezza d’onda è inferiore ai 400 micron, con diversi vantaggi qualitativi e operativi come ad esempio la riduzione dei diametri dei fori passanti e dei fori ciechi. Altro settore di impiego del laser è Il laser come strumento di controllo Dal circuito stampato al componente Il laser sta permeando diversi settori dell’elettronica, in molti impieghi comuni, ma non sempre evidenti. Nella produzione di circuiti stampati multilayer l’apertura di microvia mediante foratura laser ha permesso di ridurre i co- 62 PCB settembre 2012 la taratura dei componenti, dove per ablazione di materiale è possibile ottenere valori resistivi con tolleranze migliori dello 0,1%. In questo processo il film metallico è depositato con processo serigrafico su substrati di allumina; il componente resistivo è prodotto con il valore resistivo iniziale inferiore a quello desiderato. Tenendo costantemente sotto controllo il valore di resistenza del componente, vengono tracciati col laser uno o più tagli, così da aumentarne il valore sino ad arrivare a quello desiderato. La geometria del taglio più utilizzata è quella a L perché permette il raggiungimento graduale del valore finale desiderato e un più stretto controllo sulle tolleranze. Anche in questo caso si ricorre alla sorgente Nd YAG che rispetto a un laser CO2 poiché offre il vantaggio di una lunghezza di taglio inferiore, un migliore assorbimento da parte del film metallico e minore da parte del substrato. Lo stesso tipo di laser e la stessa procedura vengono utilizzati per realizzare capacità al tantalio in film sottile, raggiungendo capacità di 20 pF riproducibili con buone tolleranze. Testa di foratura laser per la produzione di stencil Molte Pick & Place utilizzano il centraggio dei componenti mediante teste dove è il laser a verificare la posizione del componente rispetto alle condizioni di posa. Il fascio scandisce il componente proiettandone l’ombra sul detector che trasmette le informazioni acquisite al computer per la loro analisi e l’eventuale generazione del comando di aggiustamento. STAZIONE DI TEST per bracciali e calzari Sistema di trimmatura mediante laser Nel processo SMT un’altra applicazione è il controllo tridimensionale dei depositi di pasta saldante. Lo scanner laser permette di acquisire informazioni tridimensionali sulla distribuzione della pasta saldante dopo la serigrafia. Dal generatore parte il raggio laser che passando sul deposito viene riflesso con una certa angolazione rispetto all’incidenza. Il raggio di ritorno è focalizzato sul fotodetector. L’altezza della superficie riflettente il raggio è determinata dal cambiamento del livello di energia che colpisce il fotodetector. Le informazioni raccolte vengono analizzate convertendo i dati analogici in digitale e poi in valori discreti di altezza. In appena un secondo vengono misurate milioni di altezze che, riunite in una mappa, danno come risultante un’immagine tridimensionale. L’ispezione non è solo un passa/non passa, ma è capace di eseguire accurate misure tridimensionali, tali da qualificare e caratterizzare il processo. Tanto più saranno accurate le prestazioni del sistema, tanto più veloce sarà l’affinamento del processo e tanto più breve il ciclo per portare a regime un nuovo prodotto con conseguenti minori costi di rilavorazione. Stencil serigrafici Lavorare con componenti della gamma ultra-fine-pitch, con passi di 0,4 e 0,3 mm, richiede elevata precisione nel depositare il volume di pasta saldante. Gli stencil devono allora avere aperture dalla geometria ben definita e il microtaglio laser è la tecnologia che permette di ottenere un prodotto qualitativamente elevato sia per la definizione che per precisione e ripetibilità. Si ottengono precisioni fino a 5 micron e cave particolarmente levigate che non richiedono ulteriori interventi. A differenza delle lavorazioni tradizionali, quali elettroformatura e fotoincisione, col taglio laser si può intervenire direttamente su lamine già tesate, talvolta che hanno già lavorato e che per esigenze particolari necessitano di aperture supplementari. Conforme alla IEC 61340-5-1: 2008 Tensione di misura 50V o 100V Test simultaneo braccialetto e calzari Completamente programmabile da tastiera Stazione di test da parete oppure su piedistallo Modalità "Hand Free Mode" iteco trading s.r.l. via Paisas n.1 10094 Giaveno (TO) Fax.011.93.65.631 Tel.011.93.63.013 Http:\\www.iteco.it E-mail:[email protected] ISO 9001:2008 ti più sensibili alla temperatura. Al riguardo si possono dividere i componenti in due famiglie, quelli con i bump e quelli con i pin, che hanno criteri di rilavorazioni diversi perché diverse sono le loro caratteristiche fisiche. Nei componenti coi piedini, inclusi i componenti j-lead e gull wing, il raggio laser è programmato per cadere solo sui terminali, evitando così di porSaldatura con laser Un moderno sistema di foratura di LPKF impegnato tare in temperatura sia i dispoSaldatura selettiva e rework nella preparazione del layout su uno stencil sitivi che i collegamenti interni hanno entrambi beneficiato serigrafico al componente. della tecnologia laser per appliRilevazioni di laboratorio cazioni che richiedono un prehanno evidenziato come nel caso di - tecnologia di saldatura senza conciso controllo di processo. Questo mecircuiti integrati la temperatura ragtatto; todo di operare saldature elimina l’utigiunta dal chip interno arrivi nei din- trasferimento termico preciso e rilizzo di numerosi ugelli o punte, astorni di 130 °C mentre arriva a 185 °C petitivo con qualità costate per tutsicura l’esatto trasferimento di enersui piedini e a circa 150 °C nei compoto il lotto gia termica per ogni giunto da creare e nenti posizionati in un raggio di 3 mm - assenza di stress meccanici, assenza non richiede la mascheratura a protedal punto in lavorazione. di stress termici, assenza di stress da zione dei componenti limitrofi all’area Componenti con massa ridothandling, assenza di stress da proin cui si opera la saldatura. L’area di rita quali i chip 0402 sono facilmente blemi ESD; spetto è definita come la minima dispostabili da una minima forza, ine- alta flessibilità, alta selettività; stanza che deve essere mantenuta tra sistente nel processo a laser in quanto - ideale per l’utilizzo di leghe Pb-free componenti attigui per effettuare lavosi tratta di un trasferimento di enersenza l’utilizzo di azoto e senza razioni o rilavorazioni senza danneggia radiante. Con la convezione di aria produzione di scorie; giare i componenti vicini. (azoto) in temperatura, c’è l’azione di - auto apprendimento del profilo terIl raggio laser è ampiamente proun fluido in temperatura che “tocca” mico e profilo termico personalizgrammabile, come direzione di percoril componente, a maggior ragione si zato per ogni giunto di saldatura. so, tempo di applicazione e l’intensità. tocca il componente lavorando per Completo controllo matematico L’aumento di temperatura trasferita al conduzione. del processo e feedback di controlgiunto si ottiene aumentando il temI tempi di rimozione sono indicatilo sulla temperatura durante l’esepo di permanenza del laser sul giunto. vi e sono influenzati dalla dimensione cuzione di ogni giunto di saldatura. Ogni giunto di saldatura gode di un del componente e dallo spessore delNelle operazioni di rework è chiesto proprio specifico profilo termico. I tila scheda. Alla fusione il componente è che venga riprodotto quanto più pospici settori applicativi sono tutti quelrimosso con un ugello di pickup a desibile il profilo termico originale con li che prevedono la saldatura di compressione. Le altre fasi inerenti la rilacui si è rifuso nel forno. La finestra di ponenti TH e più in generale di tutto vorazione come il posizionamento o la processo prevede che il giunto stia al quanto è tecnicamente definito oddserigrafia sono quelli tipici dei sistemi di sopra di questa temperatura per un form. La formazione del giunto avviedi rework. tempo variabile tra i 30 e i 90 seconne con l’apporto di lega in filo, sia per Tanto nelle operazioni di saldatudi. Le temperature devono essere ragapplicazioni lead-free che per SnPb. ra quanto in quelle di rilavorazione, giunte con una rampa inferiore ai 3 °C La saldatura laser è una tecnologia il processo è tenuto sotto stretto conal secondo. particolarmente indicata in presenza trollo mediante le rilevazioni di un piÈ preferibile che le operazioni avdi componenti sensibili alla temperarometro ottico che monitorizza con vengano nel più breve tempo possibile tura, ma più in generale offre i seguenstretta cadenza la temperatura. per evitare stress termici ai componenti vantaggi: Con questa tecnologia si possono ottenere dimensioni delle aperture più piccole dello spessore della lamina. Si utilizza una sorgente Nd YAG con potenza di circa 1000 W per lamine il cui spessore è di 200 micron o superiore, e potenze di 300 W per lamine spesse 150 micron o anche solo 100 micron. 64 PCB settembre 2012 ▶ TECNOLOGIE - AZIENDE Rinnovare per crescere Weller è sicuramente il marchio più diffuso nel mondo della saldatura elettronica. Lo si trova tanto nelle grosse aziende produttrici quanto nei piccoli laboratori dove si fa progettazione e sviluppo di nuovi prodotti, ma anche nelle realtà di service, dove confluiscono le riparazioni dei prodotti consumer più disparati di Dario Gozzi N otorietà e diffusione del marchio derivano non solo dalla pluridecennale presenza sul mercato, ma dalla capacità di aver sviluppato una gamma di 66 PCB settembre 2012 stazioni e saldatori capace di coprire ogni esigenza, dalle stazioni di saldatura alla dissaldatura, dalle soluzioni multifunzione per rilavorare e prototipare. Si può dire che Weller abbia accompagnato la nascita e lo sviluppo della produzione elettronica fino ai giorni nostri, superando indenne il travagliato passaggio al senza piombo e l’attuale situazione di crisi economica. Abbiamo incontrato Walter G. Chiara, direttore commerciale per il sud Europa di Apex Tool Group, che annovera Weller tra i suoi 36 marchi di proprietà. Come prima domanda abbiamo chiesto come vede lo scenario alla luce di quanto è rimasto dopo lo scossone del 2009, anno che ha visto uscire di scena numerose aziende sia produttrici che distributrici. La risposta è stata emblematica: ”Produzione, distribuzione, informazione: ad ognuno il suo mestiere”. Cosa intende dire con la frase “ad ognuno il suo mestiere”? Non sono più accettabili errori di percorso nell’erogare al mercato un servizio o nel distribuire un prodotto - precisa Chiara - di conseguenza bisogna rivolgersi necessariamente a specialisti di specifiche attività. Nel caso di Weller, noi come produttori abbiamo il doppio compito di realizzare prodotti che rispondano alle esigenze tecnologiche di questo segmento di mercato, sempre più spinte al limite, e di dare quel supporto tecnico necessario perchè i nostri clienti traggano il meglio e il massimo dalle nostre apparecchiature in ogni momento delle varie applicazioni. Sarebbe possibile citare qualche esempio pratico? Per quanto riguarda i prodotti i tempi di riscaldamento degli stili saldanti e dissaldanti sono decisamente più rapidi per poter permettere ogni tipo di rilavorazione economizzando i consumi. In termini di velocità operativa gli stili sono dotati di sensore di movimento che li svincola dai supporti stop-and-go. Parlando in termini di qualità abbiamo enfatizzato la possibilità di registrare i parametri di saldatura per la tracciabilità del prodotto finito, introdotto una memoria locale sullo stilo per dotarlo con specifici parametri di lavoro. Per quanto riguarda il supporto tecnico, forniamo in modo continuativo e capillare, corsi di formazione per l’uso corretto della nostre apparecchiature, consulenze, assistenza remota. Il tutto è finalizzato al risparmio, vogliamo portare i nostri clienti a risparmiare in ogni dove sia possibile, sia in termini di costi operativi che di materiale. ni. Attraverso una collaborazione continuativa sul campo, abbiamo selezionato strutture capaci di dare al mercato un ottimo servizio di distribuzione e di supporto tecnico-logistico-commerciale. Questo ha fatto sì che l’utente finale non abbia in mano solo il miglior prodotto, ma possa contare su di una struttura di distribuzione che lo possa fornire on time. Walter G. Chiara, direttore commerciale per il sud Europa di Apex Tool Group Sono indubbiamente obiettivi ambiziosi, che se in parte coinvolgono la casa madre, lasciano molto all’organizzazione locale. Come vi siete strutturati per seguire con capillarità il settore elettronico e le sue molteplici differenziazioni? Progettazione, ideazione del nuovo, trasferimento di know how, noi di Weller lo sappiamo fare e lo sappiamo fare molto bene, ma ad esempio – continua Chiara – non è nelle nostre corde la capacità di seguire con capillarità il mercato, almeno non con i nostri mezzi diretti. Noi non ci siamo strutturati per questo, ma abbiamo saputo circondarci di realtà che lo sanno fare da an- Immagino che la collaborazione avvenga attraverso dei distributori presenti sul territorio. Infatti la nostra strategia si fonda sulla sinergia con una rete di Distributori Qualificati, della quale oggi possiamo vantarci. Sono loro – prosegue Chiara – che ci danno la possibilità di rendere completo il servizio, perché per il distributore è la mission. Questo include un magazzino sempre ben fornito e un’adeguata conoscenza dei prodotti. Inoltre è sempre attivo un canale diretto con noi, di modo che per qualsiasi necessità al di fuori della capacità di supporto del distributore, il cliente possa essere indirizzato a noi con sollecitudine, per una rapida risposta. Si possono fare esempi che spieghino al lettore quali tipi di supporto siete in grado di offrire al mercato e come? Un esempio classico ed emblematico allo stesso tempo è dato dall’as- Lo staff di Apex Tool Group PCB settembre 2012 67 sistenza remota –racconta Chiara. Tempo fa è capitata una situazione veramente critica per un cliente impegnato in una rilavorazione conto terzi. Di fronte ad un problema con una nostra apparecchiatura di rework piuttosto datata, aveva la necessità di non fermare il lavoro per non tardare le consegne al cliente. In quell’occasione abbiamo potuto dare un supporto immediato al cliente collegandoci in remoto e valutando a distanza con l’ausilio di una web-cam il problema della sua stazione. Ciò ci ha permesso di comprendere velocemente il problema e di pianificare delle azioni che hanno permesso di non fermare il lavoro, consentendo al nostro cliente di non creare disagi al suo. Un altro esempio è l’uso di webinar, che utilizziamo sia per comunicare ai nostri distributori le novità, sia per fare corsi di aggiornamento. Come vede il futuro, almeno nel mondo Weller e a quello direttamente collegato? Come Weller abbiamo già un piede e mezzo nel futuro, come del resto molti dei nostri clienti. Questo grazie anche all’avvento di apparecchiature che hanno rivoluzionato il mondo della saldatura e della dissaldatura, mi riferisco in particolare alla nuova serie, anzi alla nuova piattaforma WX, con la quale stiamo supportando i nostri clienti nello sviluppo di molti prodotti che solo grazie a questa nuova tecnologia sono realizzabili. I sistema della piattaforma WX sono nati e stanno nascendo grazie all’attenta identificazione delle fu- Unità Weller con stilo saldatore WXP 65 ture necessità dei mercati a cui ci rivolgiamo, utilizzando VoC (Voice of the Customer) in modo sistematico. Attualmente in quanti e quali settori siete impegnati? Sembrerà banale, ma ovunque ci sia una scheda elettronica, un cablaggio, una scatola di derivazione noi ci siamo. Laddove si debba saldare o dissaldare un componente di qualsiasi forma e dimensione, a dispetto di ogni difficoltà di rilavorazione come sui BGA e μBGA, SMD, piuttosto che su masse termiche impegnative come per i pannelli fotovoltaici, trasformatori o alimentatori si potenza, Weller ha la risposta tecnicamente adeguata. Come azienda abbiamo inoltre un’ampia gamma di utensili manuali e automatici, adatti a tutta l’industria in generale, dall’aerospaziale all’automobilistica, dalla petrolifera alla meccanica alla cantieristica. WXDP 120 - Dissaldatore da 120 Watt 68 PCB settembre 2012 Ci sono settori/mercati in cui intendete potenziare la vostra presenza? In particolare ci sono applicazioni che presentano le migliori opportunità e che potranno continuare a trainare il vostro successo? Sicuramente ce ne sono: energia rinnovabile, medicale, automotive, per citarne alcuni, dove la saldatura e la rilavorazione in genere, richiede la traciabilità. Tutte le nostre apparecchiature di nuova generazione a partire dalla serie WD, sono dotate di porte USB per poter salvare tutti i dati e i parametri delle lavorazioni e delle rilavorazioni. Tutte le nostre apparecchiature di nuova generazione, sono state concepite per rispondere alle necesità di risparmio energetico e del rispetto ambientale. Il mercato elettronico è ormai maturo e di anno in anno è sempre più difficile produrre novità sostanziali. Che cosa significa per Weller rinnovare? Non credo che il mercato dell’elettronica sia abbastanza maturo per rallentare l’innovazione, e non lo sarà per ancora molto tempo. Sono convinto che la tecnologia elettronica abbia ancora in serbo meraviglie. Per noi, e mi ripeto, ma vale la pena farlo, rinnovare significa prestare attenzione ai mercati target per individuarne i bisogni e realizzare prodotti che non si fermino alla soluzione del problema del momento, ma che siano capaci di rispondere a bisogni di cui, in quel momento, se ne ignora la necessità. Weller www.weller-tools.com Il sito per i professionisti delle tecnologie elettroniche: le notizie più aggiornate sul mondo dell’elettronica, i mercati, le aziende, i prodotti e gli eventi di settore elettronicanews.it Visita il sito e iscriviti alla newsletter gratuita di Elettronicanews La flessibilità fa il salto tecnologico S e n z a s p e c i a l i z z a z i o n e S i s t e ma a u n line a t o ma t i c o i Taglio www.osai-as.it p c on s B C di P es so re a f ino 3m li Tag m oe e as s mb gi l ag od e in u B C iP ic n’un a h ma c c l o c c ag i na B gio del PCB p e r e l i mi n ar e v i b r a z i o n i m CONFIGURABLE OUTPUT PALLET BLISTER TAPE e c c ani c he ▶ TECNOLOGIE - PROFILI TERMICI SPC in rifusione Per ottenere la corretta formazione del giunto di saldatura, la crema saldante deve essere riscaldata e portata alla rifusione secondo un ben preciso profilo termico stabilito in base alle caratteristiche della crema, del pcb e dei componenti di Paolo Paolucci I l profilo termico è la rappresentazione dell’andamento della temperatura all’interno del tunnel di rifusione in funzione del trascorrere del tempo. In alcune situazioni, potrebbe verificarsi che il profilo si trovi fuori specifica, anche se il controllo del forno non rileva situazioni anomale. Per molto tempo si è considerata la rifusione come una delle operazio- 72 PCB settembre 2012 ni meno critiche dell’intero processo, dedicando poche risorse al controllo delle prestazioni dei forni e dei profili termici. Un processo termico fuori controllo spesso non è intercettabile al primo controllo della scheda, ma la sua precaria affidabilità si rivela nel tempo. Una fase liquida troppo lunga può accentuare la crescita dell’intermetal- lico, così come la temperatura troppo elevata durante la prima passata di una doppia rifusione, aumentando in questo caso anche il livello di ossidazione. Ci sono poi problemi di popcorning e di tombstoning. Il tombstone è uno dei difetti più comuni quando si saldano componenti passivi; consiste nel sollevamento di un’estremità del componente dovuta a forze di rifusione non bilanciate. Per i piccoli chip l’equilibrio tra lega rifusa, substrato e componente è molto delicato e può essere rotto da piccole differenza nella saldabilità dei terminali o se le due estremità iniziano a rifondere in tempi diversi. La tensione superficiale che agisce sui terminali del componente, se non equilibrata, è sufficiente a sollevarlo; le dimensioni ridotte dei componenti attuali (0402 o 0201), aumentano l’importanza della tensione superficiale nell’evitare la possibilità che si manifesti il tombstone. Per ridurre i difetti di tombstone, si possono utilizzare creme saldanti che abbiano una dimensione fine delle sfere (ad esempio di tipo IV) per aumentare la definizione di stampa e la viscosità. Un’altra soluzione è di aumentare la bagnabilità utilizzando componenti e substrati con buona saldabilità come la finitura in HASL, che non può però essere utilizzata con pad di ridotte dimensioni, o quella in OSP, protettivi organici che non possono essere usati nel caso di schede processate con doppia rifusione, oppure con finitura superficiale in nickel-oro o argento. Un altro metodo per aumentare la saldabilità è di utilizzare un forno con atmosfera inerte. L’azoto diminuisce infatti l’ossidazione delle superfici. Normalmente si cerca di avere un contenuto d’ossigeno nella zona di rifusione inferiore ai 100 ppm anche se la saldabilità non varia particolarmente tra i 500 ppm e 100 ppm d’ossigeno. Cresce l’esigenza di ottimizzare il profilo termico L’ottimizzazione del profilo termico diminuisce il rischio di tombstone; permette di ridurre le differenze di temperatura sulla scheda e la pendenza iniziale che potrebbe provocare la rapida evaporazione del flussante e quindi lo spostamento del componente o la formazione di solder ball. La complessità degli attuali pcb e la limitata finestra di processo della lega lead-free, richiedono profili termici sempre più precisi e ottimizzati. La temperatura di liquido di alcune paste senza piombo contrasta con quella massima consentita per alcuni componenti particolarmente sensibili. Si deve quindi mediare tra temperatura e tempo di processo per diminuire lo stress termico dei componenti (e del pcb) pur garantendo l’affidabilità del risultato. Il doversi confrontare con una più limitata finestra di processo richiede sicuramente un controllo più accurato e migliori prestazioni termiche del forno. Il processo di rifusione non è costituito solo da fasi termiche di riscaldamento, ma include anche una fase di raffreddamento. Alcuni studi hanno dimostrato come la velocità di raffreddamento influisca sull’affidabilità delle saldature perché è proprio in questa fase che si completa la formazione del giunto di saldatura. Una velocità di raffreddamento elevata crea una struttura granulare fine, indice di buona tenuta meccanica, ma i chip ceramici non sopportano pendenze (sia in salita sia in discesa) superiori ai 2-4 °C/s, questo per evitare rotture dovute ai diversi coefficienti d’espansione termica (CTE). In molte aziende la riduzione del personale o l’utilizzo di quello meno specializzato, volta a contenere i costi, ha creato la necessità di introdurre in azienda software di controllo del processo di rifusione, di semplice utilizzo e facile apprendimento. La Kic ha studiato l’introduzione di un indice per stimare le prestazioni del profilo termico, il PWI (Process window index=Indice della Finestra di Processo), che ha semplificato la preparazione del profilo e il controllo del processo di rifusione anche a operatori con poca esperienza. Indice della finestra di processo I metodi per quantificare le prestazioni delle serigrafie o delle pick and place sono spesso semplici, condivisi e di uso quotidiano; più difficile è stato individuare un metodo oggettivo per confrontare, e quindi quantificare, le prestazioni del profilo termico. Senza particolari strumenti è difficile stabilire oggettivamente quanto un profilo termico giudicato in specifica, sia buono, o molto buono. Attualmente gli sforzi per tracciare le prestazioni del processo in ambito SPC si focalizzano generalmente su una singola variabile o su un piccolo gruppo come per esempio la temperatura di picco rilevata da una o due termocoppie su una golden board. L’introduzione del Process Window Index è utile per quantificare le prestazioni non solo del singolo profilo, ma di tutto il processo termico. L’indice della finestra di processo misura quanto un profilo rientri nei limiti definiti dall’utente. La bontà di un profilo termico è ricondotta a un valore numerico mediante l’adozione dell’indice di processo PCB settembre 2012 73 Il sistema Kic24/7 consente di monitorare con continuità ogni pcb, fornendo i dati statistici e di tracciabilità I profili sono classificati sulla base di quanto le loro variabili concordino con le specifiche date. Un profilo, che produce un prodotto senza eccedere i limiti assegnati è detto essere all’interno della finestra di processo. Il centro della finestra di processo è definito a zero e il limite estremo della finestra fissato a 99%. Un PWI pari al 100% o superiore, indica che quel profilo non produce schede in specifica. Il PWI indica esattamente anche quale parte della finestra di processo è utilizzata. Minore è il PWI, migliore è il profilo. Un PWI del 99% è rischioso perché al limite e il processo potrebbe facilmente uscire dal controllo. Profili con un PWI compreso tra 50% e 60% sono comunemente ben accettati. Come indice della finestra di processo per un gruppo completo di variabili è assunto il numero più elevato (il caso peggiore). L’analisi del profilo termico mediante il PWI offre quattro benefici significativi. Il primo è che il profilo può essere facilmente comparato e l’utente è sicuro di ottenere il miglior profilo ottenibile dal processo, un passo significativo verso la produzione con zero difetti. Prima che il PWI fosse di- 74 PCB settembre 2012 sponibile sul mercato, il confronto dei profili era soggettivo e non si poteva mai essere certi di utilizzare il migliore risultato per quel dato prodotto. Come secondo beneficio si semplifica notevolmente il processo di profilatura. Tutte le variabili del profilo sono ridotte a un singolo numero, il PWI, comprensibile anche dall’operatore più inesperto. Significativo il risparmio in termini di costi di training e di riduzione dei difetti causati dagli errori degli operatori. Inoltre, in po- chi minuti, un operatore può impostare un forno con il profilo ottimale, un lavoro che normalmente richiede ore di prove. Come terzo beneficio, il PWI riflette le prestazioni dell’intero profilo, fornendo un indicatore della capacità dell’intero processo rispetto al confronto di una singola variabile. Il PWI quindi fornisce dati eccellenti per programmi di controllo SPC, parallelamente semplifica la raccolta dei dati e riduce i costi per il controllo. In ultimo è dato un metodo semplice per confrontare le prestazioni dei forni. I confronti possono essere condotti tra prodotti diversi in fase di acquisto, tra diverse linee di processo all’interno di una fabbrica o tra diversi plant produttivi. La semplicità del PWI lo rende un valido strumento statistico e la sua adozione, come standard industriale, offre chiaramente un’opportunità significativa per migliorare il processo di saldatura aprendo la porta a un controllo di precisione. Questo strumento permette una produzione più efficiente, un processo di controllo semplificato e un significativo miglioramento della qualità del prodotto finale. Con Kic24/7 si può monitorare sia il processo di rifusione che quello di saldatura, ricavandone dati preziosi anche per la progettazione e la R&D Tabella 1 - Carta che riporta le tolleranze di temperatura, con la massima durata in ogni specifica fase Configurazione SlimKIC 2000, 9CH senza schermo SlimKIC 2000, 12CH senza schermo Copertura LowRider Scudo termico 1/8” (3,2 mm), 9CH Scudo termico 1/8” (3,2 mm), 12CH LowRider e scudo termico 1/8” (3,2 mm) Scudo termico 1/4” (6,4 mm), 9CH Scudo termico 1/4” (6,4 mm), 12CH LowRider e scudo termico 1/4” (6,4 mm) Scudo termico di lunga durata Scudo termico Lead-free, 9CH Scudo termico Lead-free, 12CH Profilo termico e KIC 24/7 Il metodo di misura di un profilo termico consiste nel fissare le termocoppie sul pcb e di collegarle a un profilatore per registrarne le variazioni di temperatura mentre la scheda transita attraverso il tunnel di rifusione. Questa procedura è impiegata con cadenza periodica per verificare lo stato del processo di rifusione. Durante questa operazione si ha un fermo della produzione e ovviamente un dispendio di tempo. Inoltre si presuppone che nel tempo che intercorre tra due rilievi che abbiano avuto esito positivo, il prodotto mantenga inalterate le sue caratteristiche qualitative. Nel caso si riscontri una situazione anomala non si potrebbe, a priori, conoscere il numero delle schede potenzialmente fuori specifica prodotte. I sistemi di controllo installati sulla maggior parte dei forni non sono in grado di avvertire tutte le perturbazioni che potrebbero deviare il processo in una condizione di fuori controllo. L’ideale sarebbe misurare il profilo per ogni scheda prodotta e per non intralciare la produzione dovrebbe essere disponibile un mezzo per misurare il profilo termico senza dover attaccare le termocoppie su ogni pcb. Per questi Dimensioni (H x L x P mm) 260,4 x 79,0 x 19,9 260,4 x 99,4 x 19,9 260,4 x 76,2 x 19,9 319,0 x 86,4 x 26,4 319,0 x 108,0 x 26,4 323,9 x 86,4 x 26,4 330,2 x 93,0 x 34,3 330,2 x 115,6 x 34,3 330,2 x 95,3 x 34,3 381,0 x 139,7 x 76,2 348,0 x 93,0 x 30,0 348,0 x 114,0 x 30,0 150 °C 8,5 8,5 13,9 17,6 17,6 22,6 24,6 24,6 30,7 62,8 18,6 18,6 motivi KIC Thermal Profiling ha sviluppato un sistema integrato di controllo del forno in tempo reale, che consente di monitorare in continuazione tutte le schede prodotte dal forno. Il KIC 24/7 utilizza due sonde, installate in modo permanente all’interno del tunnel a livello scheda, contenenti ciascuna 15 termocoppie che coprono l’intero percorso; la lettura di queste termocoppie avviene ogni 25 secondi e fornisce un dato sulla stabilità del processo e sulle relative prestazione del forno. Inizialmente è creato un profilo virtuale eseguendo un profilo di riferimento della scheda con l’ausilio del profilatore mentre si registrano simultaneamente i dati in tempo reale tramite le sonde installate nel tunnel. Il software controlla e registra le variazioni della velocità del convogliatore e delle temperature del processo. Le temperature di processo non possono cambiare senza modificare la temperatura della scheda, gli algoritmi software estrapolano accuratamente le variazioni delle temperature in cambiamenti sul profilo del pcb. In questo modo si ottiene per ogni scheda prodotta un profilo accurato che è memorizzato permanentemente. Numerose analisi hanno dimostrato come la simulazione effettuata mediante 200 °C 5,5 5,5 8,3 11,0 11,0 15,1 15,5 15,5 22,6 42,2 12,7 12,7 250 °C 4,2 4,2 5,5 8,0 8,0 10,7 11,5 11,5 16,4 33,1 10,7 10,7 300 °C 3,5 3,5 4,7 6,4 6,4 8,7 9,8 9,8 12,2 29,7 9,1 9,1 350 °C –– –– –– –– –– –– –– –– –– –– 7,9 7,9 400 °C –– –– –– –– –– –– –– –– –– –– 7,6 7,6 il profilo virtuale sia accurata e ben correlata col controllo statistico. La visualizzazione delle carte di controllo relative al PWI generale del profilo e a ogni singola variabile del processo sono rese disponibili a monitor ogni volta che un pcb esce dal forno. Il software aggiorna il PWI generale, calcola il Cpk e visualizza i risultati e limiti di allarme. Una particolare funzione visualizza graficamente la deviazione delle misure effettuate dalle sonde e della velocità del convogliatore rispetto ai dati registrati durante il profilo di riferimento. Questi dati sono aggiornati automaticamente per ogni scheda in uscita dal forno oppure ogni 25 secondi. La possibilità di impostare allarmi e avvisi di allerta sulle statistiche del profilo, sul loro Cpk, sulle variazioni delle temperature e della velocità del convogliatore, permette un controllo statistico del processo in tempo reale garantendo che nessuna scheda sia prodotta fuori specifica. Al contempo sono valutate costantemente le prestazioni del forno e della sua efficienza, la qualità e la produttività, riducendo i costi di rework e degli scarti. KIC Thermal Prof iling www.kicthermal.com PCB settembre 2012 75 ▶ TEST & QUALITY – RACCOLTA DATI Qualità e controllo di processo La raccolta dati nell’ambito del controllo qualità è un lavoro da svolgere con metodica cura. Si misurano e si analizzano le variabili più significative per puntare a capire e controllare il comportamento di ogni fase del processo produttivo di Piero Bianchi I l controllo statistico di processo (SPC) e il controllo statistico della qualità sono due facce della stessa medaglia che ha caratterizzato la produzione di fine secolo. Le due tecniche sono state usate, e lo sono tuttora, per migliorare la qualità dei prodotti durante l’intero ciclo manifatturiero. Si utilizzano strumenti statistici e supporti grafici con l’obiettivo di ridurre scarti e difetti dovuti all’instabilità del processo. Una instabilità generata da eventi interni e perturbazioni esterne al processo stesso. Sequenza delle azioni che portano al miglioramento continuo della qualità di un prodotto 76 PCB settembre 2012 In particolare, il controllo statistico tende a essere parte integrante del processo produttivo, mentre il controllo della qualità è storicamente associato con la divisione test e CQ il cui obiettivo è l’individuazione dei difetti o delle non conformità del prodotto finale o del semilavorato in uscita dalla linea. Strumenti e tecniche sono potenzialmente equivalenti in ambedue i casi. L’idea di utilizzare il controllo statistico quale strumento produttivo è americana e risale agli anni Venti del secolo scorso. Un suo sistematico im- piego avvenne in Giappone durante la ripresa economica seguita alla fine della seconda guerra mondiale. In Europa è stato massicciamente utilizzato dall’inizio degli anni Ottanta e ha enormemente contribuito al miglioramento dei processi produttivi e alla crescita degli standard qualitativi e di affidabilità dei prodotti. Attualmente è utilizzato come strumento di monitoraggio e controllo in ogni moderna organizzazione produttiva. Prima dell’introduzione sistematica dell’SPC l’obiettivo qualità era perseguito mediante test e controlli a fine linea, che generavano un feedback sulla produzione che non era quasi mai in tempo reale. Eventuali errori e derive del processo venivano arginati e recuperati con un ritardo di ore se non di giorni, in particolare quando la sezione di test (usualmente test elettrico) era autonoma rispetto alla produzione. Lo scotto da pagare erano alti costi di riparazione e ritardi nelle consegne del prodotto. La filosofia del miglioramento continuo impegna l’ingegneria di processo in una progettazione, costruzione e controllo delle linee di produzione che abbiano per obiettivo di produrre correttamente sin dal primo pezzo (first pass yield). Variabili interne ed esterne al processo Ogni processo produttivo contiene delle variabili che gli sono connaturate. Queste variabili sono suscettibili di derive che devono essere individuate, imbrigliate ed eliminate quanto più e quanto prima possibile, per ridurre gli scarti o contenerli a poche parti per milione. L’applicazione del controllo statistico, col supporto di grafici e diagrammi, mira a misurare le variazioni, o gli scostamenti, rispetto al valore desiderato detto target, per poter introdurre di conseguenza le appropriate e necessarie misure tese a ridurre le variazioni al minimo fisiologico. Il beneficio derivante dall’introduzione del controllo statistico si evidenzia in modo particolare nei processi altamente ripetitivi, e per quei prodotti (usualmente ad alta tecnologia) che devono sottostare a tolleranze estremamente ridotte. Una volta individuate le principali variabili del processo, l’SPC lavora sul prelievo periodico dei dati per tracciare l’andamento (le variazioni) delle variabili principali del processo stesso o relative al prodotto in lavorazione. Ogni processo presuppone delle variabili. Il punto è definire quali gli siano naturalmente correlate e con quali limiti, e quali variabili siano diversamente da attribuire a disturbi e influenze esterne. Sulla capacità di discernere tra le due si valuta la bontà di un SPC. Perturbazioni al processo che possano derivare da cause esterne e innaturali sono per esempio la mancata manutenzione delle macchine di produzione, materiali di consumo scadenti, circuiti stampati o componentistica difettosi. Poste sotto monitoraggio le variabili di processo, il passo successivo è l’isolamento e l’eliminazione delle perturbazioni esterne. A questo punto rimangono solo le fluttuazioni interne al processo da analizzare, per poterle ridurre al minimo. Uno strumento di lavoro significativo è costituito dalle carte di controllo, che hanno il compito di rappresentare visivamente come si comporta il processo nel tempo. Pianificare, fare, verificare e agire sono le quattro tappe del percorso alla qualità Il percorso della qualità Il percorso che porta alla qualità parte dalla costruzione di un sistema aziendale improntato al “problem solving”. Attingendo dall’esperienza di chi ha intrapreso la politica del “doing it right the first time”, si evidenzia come i seguenti cinque elementi siano fondamentali per raggiungere l’obiettivo: - impegno del management. Raggiungere risultati rilevanti nel miglioramento produttivo e qualitativo richiede il completo coinvolgimento di tutta l’organizzazione. I manager devono sentirsi impegnati in prima persona per poter poi coinvolgere i loro collaboratori; - coinvolgimento dell’intero organigramma aziendale. È fondamentale il coinvolgimento attivo di tutta l’organizzazione aziendale; - promozione di un clima di collaborazione. Gli obiettivi devono essere spiegati, capiti e accettati a tutti i livelli. Devono essere appianate le rivalità e i campanilismi tra reparti e livelli gerarchici diversi. Le tecniche e gli strumenti adottati con l’SPC potrebbero evidenziare nuovi problemi e richiedere cambiamenti che solo la piena collaborazione tra funzioni aziendali può risolvere; - riconoscimenti per gli obiettivi raggiunti. Le aziende sono principalmente composte da persone che hanno bisogno di sentirsi parte dell’organizzazione, di essere stimate e di realizzarsi. Demotivarle significa deresponsabilizzarle; - tempo, energia e determinazione. Un miglioramento può essere misurato sulla base di settimane o mesi, ma consolidare un successo reale può richiedere anni. Assodata la volontà di percorrere la strada della qualità, il passo successivo consiste nell’identificare i nodi chiave del processo da controllare. Individuate le variabili si assegnano le priorità e si focalizzano quei problemi di qualità e produttività per cui è fondamentale individuare e analizzare le cause di devianze. Si ottiene dal processo il massimo che può dare allo stato attuale. Sono comunque sotto controllo le macchine, le competenze degli operatori, lo svolgimento del processo, i materiali, le condizioni ambientali e i metodi di controllo. Raggiunto un primo livello di ottimizzazione è ragionevole chiedersi se si sia raggiunto il massimo o se non ci sia un ulteriore spazio di miglioramento. Si paragonano le caratteristiche del prodotto con le specifiche tecniche. È questa la fase di indagine sulla capacità del processo (process capability). A fronte di una risposta negativa si stende un piano di miglioramento del processo. Nel caso che le specifiche non possano essere raggiunte è necessario scegliere tra una delle due alternative: - cambiare la filosofia di produzione per ottenere il prodotto con le caratteristiche richieste; - verificare se le caratteristiche riflettono realmente le necessità del prodotto e non siano sovradimensionate rispetto alle reali esigenze. Nel caso cambiare in senso meno stringente le caratteristiche. PCB settembre 2012 77 re di un evento straordinario, generatoLa seconda è in qualche caso teorire di difettosità estraneo al processo, che camente percorribile, ma praticamendi conseguenza richiede l’attivazione di te troppo costosa e per lo più illogica. un’azione correttiva. Le carte di conL’unica via realisticamente percorribile trollo sono strumenti che hanno lo scoè re-ingegnerizzare il processo produtpo di stabilire se una qualunque carattetivo, il che vuol dire intervenire sul seristica qualitativa o quantitativa, misutup delle macchine e sulle modalità del rata attraverso un prescelto indicatoloro utilizzo, magari cambiando quelre statistico, si mantiene o meno in le non adeguate allo scopo; istruiuno stato di controllo. re meglio il personale, miglioraUn processo è nel suo stato di re la scelta e il controllo del matecontrollo quando si riscontra la riale di base; migliorare l’ambienperfetta conformità della caratterite operativo o apportare modifiche stica considerata con le specifiche al flusso produttivo. Se il processo La piramide delle azioni documentali che accompagnano e certificano le varie fasi della qualità stabilite per quella caratteristica. è sotto controllo, l’SPC continuerà Quando la caratteristica da a costituire l’elemento portante per controllare è misurabile, le carte di un miglioramento continuo della su un processo sono collocati a diversi controllo maggiormente utilizzate sono produttività e della qualità che soggiace livelli ed esercitano influenze differenti la X-Chart e la R-Chart, che utilizzaa una evoluzione dinamica che si svilupsull’output finale. te nell’insieme caratterizzano adeguatapa nel tempo. I fenomeni variano nel tempo e nelmente il processo. X -Chart controlla lo spazio per cui la raccolta dati deve esla media della caratteristica di processere progettata con l’obiettivo di indiviProcesso e tracciabilità so evidenziandone le variazioni. Il valoduare il peso delle due componenti e di re di riferimento può essere derivato da conseguenza focalizzare la componenOperativamente è necessario idendati storici, piuttosto che fissato in bate prioritaria. tificare univocamente il percorso del se agli obiettivi da raggiungere. Anche prodotto lungo lo snodarsi del procesil tracciato dei limiti superiore e inferioso produttivo, ovvero stabilire la piena X-Chart e R-Chart re deve seguire la stessa logica. R-Chart tracciabilità. Tracciabilità significa percontrolla la variabilità della caratteristifetta corrispondenza e uguale rappreSi dice che non tutti i numeri possieca di processo e si costruisce con modasentatività tra condizioni operative sudano la dignità del dato statistico, cioè lità analoghe alla precedente. bite e caratteristiche misurate sul pronon tutti i valori collezionabili in proRicondotto il processo sotto controldotto. Diversamente non si potrebbe efduzione possiedono la giusta valenza lo, la fase successiva consiste nel produrficacemente identificare e ottimizzare i per essere rappresentativi del processo. re con caratteristiche che rispecchino le parametri essenziali del processo. Un dato risulta essere tanto più signispecifiche date. Lo studio della capaciIl campione deve inoltre essere rapficativo, quanto più è ricco di informatà del processo dà una misura del livello presentativo, cioè essere su scala ridotta zioni. Per conoscere un processo occorre di conformità dello stesso alle specifiche una copia fedele della realtà che si vuole raccogliere dati che siano effettivamendi progetto. Quanto più centrato sarà il indagare. Ogni elemento campione dete ricchi di informazione. processo, tante più saranno le possibilità ve avere la stessa probabilità di essere seNella carte di controllo è evidenziache il prodotto esca con le caratteristilezionato, pena la mancanza di rappreta una linea centrale di riferimento che che aderenti alle specifiche di progetto. sentatività. rappresenta un indicatore della caratMolte volte è importante controllaIl processo è un sistema complesso teristica di prodotto o di parametro di re la produzione mediante il monitoal cui interno si individuano diversi liprocesso, cui si riferiscono tutti i dati inraggio delle difettosità. Il diagramma di velli di gerarchia spaziale e temporale. trodotti. Ci sono inoltre due limiti, uno Pareto ordina i dati raccolti, relativi ai Questo presuppone che la raccolta dati inferiore e uno superiore, che indicano i vari difetti, per frequenza di accadimenavvenga considerando diversi fattori di valori minimo e massimo accettabili per to o per ordine di costo. Questa rapprestratificazione, infatti l’output del prola stima dell’indicatore, cioè separano le sentazione aiuta a decidere l’ordine gecesso è identificato da più caratteristivariabili ordinarie dagli eventi straorrarchico con cui affrontare la soluzione che, di cui alcune correlate tra loro. dinari. Ogni punto che cade all’esterdei problemi. I fenomeni casuali che intervengono no dei limiti è considerato l’indicato- 78 PCB settembre 2012 Visita il sito www.elettronicanews.it e sfoglia on-line la precedente edizione Il 2012 sarà l’anno della seconda edizione della Guida all’acquisto Ci sarai anche tu? Guida isto u q c a ’ all ateriali ture e m Attrezza r l’elettronica pe rials nd Mate ipment a u q E s ic Electron stampati Circuiti PCB Il progetto di “Guida all’acquisto”, organizzato dalla redazione di PCB Magazine, si basa sulla richiesta sempre più frequente da parte del mercato dell’elettronica di raccogliere in un chine ti e mac Strumen ondizionate ric hines and mac hed tool Refurbis unico manuale l’elenco delle categorie e dei settori merceologici che caratterizzano il mercato della produzione e della distribuzione elettronica in Italia. Visita il sito www.elettronicanews.it o mettiti in contatto all’indirizzo [email protected] ▶ AZIENDE E PRODOTTI - PARLIAMO DI… Quattro chiacchere con Cabiotec Azienda solida, con grande esperienza di mercato, fortemente attenta alle problematiche tecniche, Cabiotec costituisce un esempio di efficienza e capillarità distributiva. Ecco un paio di domande a Carla Fiorentino e Fabio Giuliani, distributori storici nel settore dell’elettronica industriale, due domande giusto per capire come vanno le cose in questo momento a cura di Riccardo Busetto Allora, come vanno le cose in quest’anno difficile? Non ci lamentiamo. Potremmo dire che al momento siamo in linea con la crescita del 2011. Se consideriamo che l’anno scorso abbiamo avuto una crescita del +38% rispetto al 2010 e che quest’anno siamo sostanzialmente alla pari, direi che nel complesso non ci possiamo lamentare. Al di là del mercato europeo, che dai dati conosciuti sta crescendo soprattutto nel nord Europa, come va il mercato italiano dal vostro punto di vista? Il settore dei materiali di consumo è emblematico a questo proposito: abbiamo notato una continua crescita negli ultimi mesi, segno questo che le linee stanno lavorando. Al di là delle difficoltà di questo momento, è comunque indubbio che ci sia attesa sul mercato: investire ora 80 PCB settembre 2012 su una linea da 200-300 mila euro è un passo che molti non si possono permettere o che non vogliono fare. Molte aziende optano quindi per gli aggiornamenti delle linee preesistenti più che investire sul nuovo. Certo è che notiamo sempre più quella scrematura che durerà ancora del tempo. Cosa intendete con questo? Chi ha fatto delle scelte sbagliate nel passato ha difficoltà oggi a sopravvivere: lo dimostrano le 2000 aziende chiuse nell’elettronica. Naturalmente chi ha lavorato bene nel passato oggi non solo lavora, ma lavora molto di più. Noi crediamo di esserci strutturati in modo ideale e i risultati non mancano, anche in questo momento difficile. Ricordiamo poi che un problema sono anche le dimensioni aziendali: le grandi aziende con molti dipendenti in questo momento sentono molto di più le difficoltà del periodo. Non parliamo solo di distribuzione: un esempio lampante a livello produttivo sono le numerose aziende che nel passato hanno investito in automazione e che oggi, limitando i costi di manodopera, possono permettersi di aumentare i margini di guadagno. E il problema dei crediti bancari? Sicuramente questo è un problema per alcuni, ma torniamo a quanto abbiamo già detto prima: certo è che se le aziende non sono capitalizzate, non si sono cioè strutturate in modo da avere una solidità di un certo tipo, i rubinetti bancari restano chiusi o si aprono con estrema difficoltà. È semplice anche per i crediti bancari: chi non ha lavorato con lungimiranza nel passato, difficilmente oggi ottiene crediti con facilità. E questo è un altro elemento che determina una scrematura del mercato. I vostri settori di riferimento restano sempre quelli del passato? Certamente: il militare in primo luogo, settore che è sempre in crescita e con cui abbiamo relazioni molto forti. Seguono poi l’automazione e il solare (principalmente per gli inverter). L’automotive lo vediamo invece un po’ in calo. In effetti il calo dei consumi e la contrazione del mercato dell’auto non può che riflettersi anche nel settore della produzione elettronica dedicata. Cabiotec www.cabiotec.it Fabbricanti di circuiti stampati Rubrica dedicata ai più importanti costruttori di PCB, provvista di singole schede personalizzate e descrizioni dettagliate delle attività di ogni produttore di circuiti stampati. Vengono raccolte in questa sezione aziende che operano su diverse tipologie di prodotti: dai monofaccia ai doppio strato, dai multistrato ai fessibili, dai rigidi-flessibili ai più avanzati prodotti della printed electronics. $5(/6UO9LD*'L9LWWRULR0D]]R'L5KR0, 7HO)D[ 7LSRORJLDGLSURGRWWL DUHO#DUHOVUOLWZZZDUHOVUOLW )LQLWXUH +DOKDOOHDGIUHHVWDJQRFKLPLFR DUJHQWRFKLPLFR 1L$XFKLPLFR1L$XHOHWWUROLWLFR *UDILWHLQFKVSHOO 2PRORJD]LRQH8/( &HUWLILFD]LRQH,6281,(1 8Q·RUJDQL]]D]LRQHHIILFLHQWHPROWR IOHVVLELOHXQSHUVRQDOHTXDOLILFDWRH DGGHVWUDWRFRVWDQWHPHQWHUHQGRQR O·D]LHQGDLQJUDGRGLUHDOL]]DUH FDPSLRQDWXUHLQRUHVRODUL ,VXRLSURFHVVLFHUWLILFDWLVRQRDGDWWLVLD DOODIDEEULFD]LRQHGLSH]]LXQLFLFKH DOODSURGX]LRQHGLSLFFROHHPHGLH TXDQWLWj &LUFXLWLVWDPSDWL PRQRIDFFLD GRSSLDIDFFLD PXOWLVWUDWL IOHVVLELOL ULJLGRIOH[ WHIORQ PHWDOFRUH GLVVLSDWRULGLFDORUHLQWHUQRHVWHUQR 2PRORJD]LRQH8/( &HUWLILFD]LRQH,62 7HO)D[ LQIR#FRURQDSFELWZZZFRURQDSFELW 7LSRORJLDGLSURGRWWR &HUWLILFD]LRQH(1 SHUDSSOLFD]LRQLDHURVSD]LDOL $VVRFLD]LRQH 3URGX]LRQH WRWDOPHQWH LQWHUQD SURWRWLSL H VHULH PXOWLVWUDWL IOHVVLELOL H ULJLGRIOHVVLELOL LPSHGHQ]D FRQWUROODWD GLVVLSDWRUL SUHVV ILW IRUL FLHFKL WDSSDWL FRQ UDPH HOHWWUROLWLFR LQWHUUDWL PLFURYLD WDSSDWL FRQ UHVLQD 1L$X FKLPLFR HG HOHWWUROLWLFRVSHVVRUHPD[PPDVSHFWUDWLRPLQLPRIRURPPPLQLPR WUDWWRPP &RQVXOHQ]D SHU SUREOHPL GL VLJQDO LQWHJULW\ H FRPSDWLELOLWj HOHWWURPDJQHWLFD PCB settembre 2012 81 6HUYL]L352727,3,0RQRH'RSSLD)DFFLDLQ+ 0XOWLVWUDWRLQ+352'8=,21,LQ** 7HFQRORJLDPLFURIRUDWXUDIRULFLHFKLHLQWHUUDWL ÀQHOLQHÀQHSLWFK%*$ 0DWHULDOL)5&(07HUPDOJODG,067HÁRQ ÁHVVLELOL.DSWRQHULJLGRÁH[ )LQLWXUH+$/(1,*6WDJQRFKLPLFR$UJHQWR FKLPLFR2632URHOHWWUROLWLFR5R+6 6WDQGDUG,3&$*&ODVVH $QDOLVLGLIDWWLELOLWjSHUSURGRWWLIXRULVWDQGDUG 2PRORJD]LRQH8/( &HUWLÀFD]LRQH,62 7HFQRPHWDO7HO)D[FRPPHUFLDOH#WHFQRPHWDOSFEFRP Produttori di circuiti stampati pubblicati in base al logo di fabbricazione Nel corso di tutto il 2012 questa sezione dedicata ai fabbricanti di circuiti stampati verrà aggiornata mensilmente. Se siete interessati a comparire su queste pagine per ulteriori informazioni contattare il numero 02 30.22.60.60 Informativa ex D. Lgs 196/3 (tutela della privacy). Il Sole 24 ORE S.p.A., Titolare del trattamento, tratta, con modalità connesse ai fini, i Suoi dati personali, liberamente conferiti al momento della sottoscrizione dell’abbonamento od acquisiti da elenchi contenenti dati personali relativi allo svolgimento di attività economiche ed equiparate per i quali si applica l’art. 24, comma 1, lett. d del D.Lgs n. 196/03, per inviarLe la rivista in abbonamento od in omaggio. Potrà esercitare i diritti dell’art. 7 del D.Lgs n. 196/03 (accesso, cancellazione, correzione, ecc.) rivolgendosi al Responsabile del trattamento, che è il Direttore Generale dell’Area Professionale, presso Il Sole 24 ORE S.p.A., l’Ufficio Diffusione c/o la sede di via Carlo Pisacane, 1 - 20016 PERO (Milano). Gli articoli e le fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Tutti i diritti sono riservati; nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in nessun modo o forma, sia essa elettronica, elettrostatica, fotocopia ciclostile, senza il permesso scritto dall’editore. L’elenco completo ed aggiornato di tutti i Responsabili del trattamento è disponibile presso l’Ufficio Privacy, Via Monte Rosa 91, 20149 Milano. I Suoi dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli ordini, al marketing, al servizio clienti e all’amministrazione e potranno essere comunicati alle società di Gruppo 24 ORE per il perseguimento delle medesime finalità della raccolta, a società esterne per la spedizione della Rivista e per l’invio di nostro materiale promozionale. Ritagliare e spedire per posta in busta chiusa all’indirizzo: Il Sole 24 ORE S.p.A. - Sede operativa ufficio traffico PCB Magazine via Carlo Pisacane, 1 (ang. SS Sempione) - 20016 PERO (Milano), oppure inviare via fax al numero 02 30.22.60.91 Cognome___________________________________________________________________________________ Nome ______________________________________________________________________________________ Sono interessato a conoscere i costi della seguente offerta: A 1 spazio (3 x 17,5 cm) per 11 uscite Il Nostro logo in b/n visibile nella tabella descrittiva oltre a un breve testo di 180 caratteri (spazi inclusi) nella colonna “tipologia di prodotto”. B 1 spazio (6 x 17,5 cm) per 11 uscite Il Nostro logo a colori in evidenza nel box oltre a un testo di 420/450 caratteri (spazi inclusi) con più eventuali altri loghi (es. omologazione, CSQ, UNI, ecc.). Professione_________________________________________________________________________________ Società _____________________________________________________________________________________ Via _________________________________________________________________ n. _____________________ CAP _____________ Città _________________________________________________Prov. _____________ Tel. ______________________________________ Cell._____________________________________________ e-mail _____________________________________________________________________________________ Il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali in base all’Art. 24, comma 1, lettera “d” del D.Lgs n. 196/03, per finalità di informazione e promozione commerciale nel rispetto delle disposizioni della vigente normativa. 82 C 1 spazio (6 x 17,5 cm) per 11 uscite in contemporarea sia sulla rivista sia su web Il Nostro logo a colori in evidenza nel box (offerta B) così come appare sulla rivista, per avere una maggiore visibilità, così apparirà anche su web con rimando al Nostro sito internet. Firma __________________________________________________________________________________data ______________________________________ PCB settembre 2012 Da 20 anni siamo il tuo partner affidabile. Un buon motivo per festeggiare insieme! rswww.it