Convegno Cori Ambrosiani
S. Messa vigiliare
solenne nella
IV domenica dopo
il Martirio di
S. Giovanni il
precursore
Presiede Sua Ecc.za mons. Mario Delpini
Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Milano
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Rito della Luce
O Dio, tu sei la mia luce.
Dio mio, rischiara le mie tenebre.
Per te sarò liberato dal male.
Dio mio, rischiara le mie tenebre.
O Dio, tu sei la mia luce.
Dio mio, rischiara le mie tenebre.
Inno
Deus, creator omnium
polique rector, vestiens
diem decoro lumine,
noctem soporis gratia.
Artus solutos ut quies
reddat laboris usui
mentesque fessas allevet
luctusque solvat anxios.
Grates, peracto iam die
et noctis exortu preces,
voti reos ut adiuves,
hymnum canentes solvimus.
Te cordis ima concinant,
te vox sonora concrepet,
te diligat castus amor,
te mens adoret sobria.
Ut, cum profonda clauserit
diem caligo noctium,
fides tenebras nesciat
et nox fide reluceat.
Dormire mentem ne sinas,
dormire culpa noverit:
castos fides refrigerans,
somni vaporem temperet.
Exuta sensu lubrico
te cordis alta somnient,
ne hostis invidi dolo
pavor quietos suscitet.
Christum rogemus et Patrem,
Christi Patrisque Spiritum;
unum potens per omnia,
fove precantes, Trinitas.
Dell’universo Artefice,
che il giorno di bellissima
luce rivesti e il placido
sonno alla notte prodighi.
Tu nel sopor ritempraci
le stanche membra all’opera,
i cuori oppressi allevia
e d’ogni affanno libera.
Ora che è giunto il Vespero
e calano le tenebre
dei tuoi favori memori
a te sciogliamo un cantico.
Te il cuore nostro celebri,
alte le voci cantino;
te cerchi il casto anelito,
la mente adori sobria.
E quando l’ombre scendono
la lunga notte a cingere,
pura la fede sfolgori
a vincere le tenebre.
Dorma la colpa, vigili
senza torpori l’anima;
la fede fresca e limpida
i sogni ardenti temperi.
I cuori lieti e liberi
nel sonno in te riposino
e del demonio gli incubi
la pace non insidino.
Preghiamo il Padre e il Figlio,
preghiamo il Santo Spirito;
o Trinità dolcissima,
tu veglia chi ti supplica.
Deo Patri sit gloria
eiusque soli Filio
cum Spiritu Paraclito
in sempiterna saecula. Amen.
Al Padre eterna gloria
e al Figlio suo unigenito
insieme al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
Responsorio
Cfr. Sal 62 (63), 3-4
Così nel santuario ti ho cercato, Dio mio, *
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Alleluia, alleluia.
Perché la tua grazia vale più della vita,*
le mie labbra diranno la tua lode.
Alleluia, alleluia.
Annuncio della Risurrezione
Gv 20, 11-18 (non si risponde: Gloria a te, Signore.)
Cristo Signore è risorto!
Rendiamo grazie a Dio!
Salmello
Cfr. Ap 2, 7; Sal 35 (36), 10
Così lo Spirito dice alle Chiese:
«Al vincitore darò da mangiare dell’albero della vita, *
che sta nel paradiso di Dio». Alleluia.
In te è la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce, *
che sta nel paradiso di Dio. Alleluia.
Orazione
Dio di misericordia, dona ai tuoi figli, che già si allietano di aver
oltrepassato nella grazia pasquale la miseria della debolezza umana,
di aderire sempre più, nella fede e nella carità, a Cristo risorto e
Signore che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti
i secoli dei secoli. Amen.
Il sacerdote bacia l’altare, mentre si esegue un canto.
1. La pietra fu tolta dalla porta del sepolcro.
2. Chi cerchi o donna? Un vivente coi morti?
3. Non piangere, Maria, il Signore è risorto.
Alla sede il sacerdote recita o canta l’Orazione all’inizio dell’assemblea liturgica.
All’inizio dell’Assemblea Liturgica
Preghiamo.
Apri, o Dio, all’ascolto della tua voce
gli animi dei tuoi figli
perché si accresca la nostra fede
e si mantenga pura da ogni colpa la nostra vita.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
Si proclama solo l’Epistola, segue il Canto al Vangelo e si proclama il Vangelo della Domenica.
Dopo il Vangelo
Fratelli miei e amici miei,
venite al regno del Padre mio,
dice il Signore.
Offertorio
O sacro convito,
di Gesù Cristo ci nutri;
sei viva memoria della sua passione;
all’anime nostre dona la vita divina
e il pegno della gloria futura,
alleluia. [* in quaresima si omette l’alleluia].
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
O sacro convito!..
Credo
Santo
Allo Spezzare del Pane
Il tuo Corpo viene spezzato, o Cristo,
il calice viene benedetto.
O Dio nostro, il tuo sangue
sia per noi sempre vita e salvezza dell’anima.
(Alleluia.)
Canti di Comunione
Sei tu, Signore, il pane.
Sei tu, Signore, il pane,
tu cibo sei per noi.
Risorto a vita nuova,
sei vivo in mezzo a noi.
È Cristo il pane vero
diviso qui tra noi:
formiamo un solo corpo,
la Chiesa di Gesù.
Nell'ultima sua Cena
Gesù si dona ai suoi:
«Prendete pane e vino,
la vita mia per voi».
Se porti la sua Croce,
in lui tu regnerai.
Se muori unito a Cristo,
con lui rinascerai.
«Mangiate questo pane:
chi crede in me vivrà.
Chi beve il vino nuovo
con me risorgerà».
Verranno i cieli nuovi,
la terra fiorirà.
Vivremo da fratelli,
e Dio sarà con noi.
Cœnæ Tuæ
Oggi, Figlio dell’Eterno, come amico
al banchetto tuo stupendo mi accogli.
Non affiderò agli indegni il tuo mistero
né ti bacerò tradendo come Giuda,
ma ti imploro, come il ladro sulla croce,
di ricervermi, Signore, nel tuo regno.
Dopo la Comunione, omessi i salmi, si concludono i Vespri con il
Cantico della Beata Vergine Maria
Antifona:
Uniti a Cristo, sacerdote eterno, *
fino al Padre leviamo la nostra voce supplice.
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.*
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,*
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,*
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,*
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,*
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,*
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria.
L’anima mia magnifica il Signore.
Antifona:
Uniti a Cristo, sacerdote eterno, *
fino al Padre leviamo la nostra voce supplice.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
La celebrazione si conclude con l’orazione dopo la comunione e la benedizione, prima della quale
si potranno dare eventuali avvisi.
Dopo la Comunione
Preghiamo.
O Dio, che ci hai chiamato
a celebrare nella concordia
la cena del tuo Figlio,
ricolmaci della sua carità
perché ci serbiamo tutti uniti col vincolo dell’amore
in lui che ci ha reso fratelli,
e vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
Cantico finale
Stabat Mater dolorosa,
iuxta crucem lacrimosa,
dum pendebat Filius.
Chiusa in un dolore atroce
eri là sotto la croce,
dolce Madre di Gesù.
Cuius animam gementem,
contristatam et dolentem,
pertransivit gladius.
Il tuo cuore desolato
fu in quell’ora trapassato
dallo strazio più crudel.
O quam tristis et afflicta
fuit illa benedicta
Mater Unigeniti!
Quanto triste, quanto affranta
ti sentivi, o Madre santa
del divino Salvator.
Quae moerebat et dolebat
Pia Mater, dum videbat
Nati poenas incliti.
Con che spasimo piangevi,
mentre trepida vedevi
il tuo Figlio nel dolor.
Quis est homo qui non fleret,
Matrem Chisti si videret
in tanto supplicio?
Se ti fossi stato accanto
forse che non avrei pianto,
o Madonna, anch’io con te?
Quis non posset contristari,
Christi Matrem contemplari
dolentem cum Filio?
Dopo averti contemplata
col tuo Figlio addolorata,
quanta pena sento in cuor!
Pro peccatis suae gentis
vidit Iesum in tormentis
et flagellis subditum.
Santa Vergine, hai contato
tutti i colpi del peccato
nelle piaghe di Gesù.
Vidit suum dulcem Natum,
moriendo desolatum,
dum emisit spiritum.
E vedesti il tuo Figliuolo
così afflitto, così solo,
dare l’ultimo respir.
Eia, Mater, fons amoris,
me sentire vim doloris
fac, ut tecum lugeam.
Dolce Madre dell’amore,
fa’che il grande tuo dolore
io lo senta pure in me.
Fac ut ardeat cor meum
in amando Christum Deum,
ut sibi complaceam.
Fa che il tuo materno affetto
per il Figlio benedetto
mi commuova e infiammi il cuor.
Sancta Mater, istud agas,
crucifixi fige plagas
cordi meo valide.
Le ferite che il peccato
sul suo corpo ha provocato,
siano impresse, o Madre, in me.
Tui nati vulnerati,
tam dignati pro me pati,
poenas mecum divide.
Del Figliuolo tuo trafitto
per scontare ogni delitto
condivido ogni dolor.
Fac me tecum pie flere,
crucifixo condolere,
donec ego vixero.
Di dolori quale abisso!
Presso, o Madre, al Crocifisso
voglio piangere con te.
Iuxta Crucem tecum stare,
et me tibi sociare
in planctu desidero.
Con amor filiale, voglio
fare mio il tuo cordoglio:
rimanere accanto a te.
Quando corpus morietur,
fac ut animae donetur
paradisi gloria.
O Madonna, o Gesù buono,
vi chiediamo il grande dono
dell’eterna gloria in ciel.
Amen.
Amen.
Basilica San Vittore
Varese
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