I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D.P.I.) ing. Massimiliano Granata Coordinatore tecnico area edilizia Romeo Safety Italia srl 1 SOMMARIO DELLA PRESENTAZIONE A. B. SCELTA DEI DPI SCELTA DEI SISTEMI DI ANTICADUTA 2 1 A. SCELTA DEI DPI 3 “LA REPUBBLICA” 4 2 “IL CENTRO” 5 I DPI – UN SIMBOLO 6 3 I DPI – UN SIMBOLO 7 USO DEI DISPOSITIVI DIPROTEZIONE INDIVIDUALE art. 74 D.Lgs. 81/08 s.m.i. DEFINIZIONE Si intende per dispositivo di protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. ESCLUSIONI: -indumenti e uniformi di lavoro -attrezzature dei servizi di soccorso e delle forze dell’ordine e proprie dei mezzi di trasporto -materiali sportivi per l’autodifesa -rivelatori portatili di fattori di rischio 8 4 CATEGORIE DEI D.P.I. 1° rischi minori 2° tutti gli altri rischi 3° rischi di morte o lesioni gravi 9 LA PROTEZIONE DAI RISCHI URTI E COLPI AL CAPO RUMORE CASCHI DI PROTEZIONE OTOPROTETTORI SCIVOLAMENTO, CADUTA DI MATERIALI SUI PIEDI SCARPE ANTINFORTUNISTICHE FERITE E TAGLI A MANI ED AVAMBRACCIO GUANTI E MANICOTTI ANTITAGLIO INFEZIONI DELLE VIE RESPIRATORIE DISPOSITIVI ANTIPOLVERE 10 5 SCELTA DEI DPI TITOLO III, CAPO II – OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Art. 77. - Obblighi del Datore di lavoro. 1. Il datore di lavoro ai fini della scelta dei DPI: a) effettua l'analisi e la valutazione dei rischi che non possono essere evitati con altri mezzi; b) individua le caratteristiche dei DPI necessarie affinché questi siano adeguati ai rischi di cui alla lettera a), tenendo conto delle eventuali ulteriori fonti di rischio rappresentate dagli stessi DPI; c) valuta, sulla base delle informazioni a corredo dei DPI fornite dal fabbricante e delle norme d'uso di cui all'art. 45 le caratteristiche dei DPI disponibili sul mercato e le raffronta con quelle individuate alla lettera b); d) aggiorna la scelta ogni qualvolta intervenga una variazione significativa negli elementi di valutazione [....] 11 PROTEZIONE DELLA TESTA CASCHI DI PROTEZIONE WARNING THIS IS NOT AN INDUSTRIAL SAFETY ELMET This bump cup does not provide protection aganinst the effect of falling of thrown objects, or suspended loads. 12 6 CASCHI DI PROTEZIONE In caso di rischi multipli che richiedono l'uso simultaneo di più DPI, questi devono essere tra loro compatibili e tali da mantenere, anche nell'uso simultaneo, la propria efficacia nei confronti del rischio e dei rischi corrispondenti. 13 CASCHI DI PROTEZIONE mi annoto la data di costruzione 14 7 PROTEZIONE DELL’UDITO OTOPROTETTORI Gli otoprotettori devono essere scelti anche in funzione dell’esito della valutazione dei rischi da esposizione a rumore 15 OTOPROTETTORI CUFFIE 16 8 ADDESTRAMENTO INSERTI PER LA PROTEZIONE DELL’UDITO 17 PROTEZIONE ARTI INFERIORI SCARPE ANTINFORTUNISTICHE 18 9 PROTEZIONE ARTI INFERIORI SCARPE ANTINFORTUNISTICHE 19 PROTEZIONE ARTI SUPERIORI GUANTI 20 10 MARCATURA CE GUANTO DI PROTEZIONE PER RISCHI CHIMICI E MECCANICI N° di riconoscimento dell’organismo notificato che è intervenuto per la certificazione o che provvede al controllo del prodotto Marcatura secondo D.Lgs n° 475 (requisiti essenziali di salute e sicurezza) XX YY ZZ A B C D 0000 Norma europea armonizzata di riferimento modello T 9 Taglia Pittogramma per microorganismi Pittogramma per rischi meccanici Livelli prestazionali per rischi meccanici Marchio o nome del fabbricante 2142 EN 388:94 Pittogramma per rischi chimici 21 ESEMPI GUANTI 22 11 MANUTENZIONE DEI D.P.I. GUANTI ANTITAGLIO 23 PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE MASCHERE DISPOSITIVI ANTIPOLVERE RESPIRATORI ED AUTORESPIRATORI 1. respiratori a filtro: dipendenti dall’aria esterna 2. respiratori isolanti: indipendenti dall’aria esterna 24 12 PROTEZIONE CADUTA DALL’ALTO CINTURE DI SICUREZZA L’unica cintura conforme, detta a “bretelle e cosciali” (EN 361) NOOOOOOO !!!!!!! È indispensabile quando c’è pericolo di caduta nel vuoto con sospensione dell’operatore. 25 CINTURE DI SICUREZZA 26 13 C. I DPI di anticaduta CINTURE DI SICUREZZA Verifica Modalità Cadenza Responsabile Verifica cuciture Visivo Prima dell’uso Operatore Verifica integrità bretelle (tagli, lacerazioni, …) Visivo Prima dell’uso Operatore Verifica stato anelli metallici (saldature, ..) Visivo Prima dell’uso Operatore Verifica dello stato di fibbie (deformazioni ..) Visivo Prima dell’uso Operatore Verifica a cura di tecnico abilitato ______ Annuale Personale competente Verifica ancoraggi permanentemente installati Strumentale Annuale o a seconda di quanto indicato su libretto Personale competente Verifica dispositivi di arresto di caduta Strumentale Annuale o a seconda di quanto indicato su libretto Personale competente Intervalli e modalità indicate dal fabbricante e presenti nel libretto d’uso e manutenzione 27 MASCHERE RESPIRATORI A FILTRO ¹ concentrazione ossigeno > 17% v/v ¹ si conosce natura e concentrazione massima degli agenti chimici pericolosi ¹ si opera in ambienti aperti, ¹ non confinati 28 14 MASCHERE RESPIRATORI ISOLANTI Da utilizzare obbligatoriamente quando: • la concentrazione di ossigeno sia inferiore al 17% • non sia nota la natura dell’inquinante • la concentrazione dello stesso sia troppo elevata per poter utilizzare un dispositivo a filtro • la natura e la concentrazione dell’inquinante sia tale da costituire pericolo anche a brevi esposizioni. 29 Respiratori a filtro MASCHERE PER GAS E VAPORI I filtri per gas e vapori contengono carboni attivi trattati in grado di trattenere composti chimici per assorbimento fisico (vapori organici non bassobollenti) o reagire chimicamente con i contaminanti (filtri B,E,K). e) Classi di filtri 30 15 CERTIFICAZIONE VERIFICA DEI REQUISITI ESSENZIALI DI SALUTE E DI SICUREZZA. I° categoria DiDicompetenza competenzaesclusiva esclusivadel delfabbricante fabbricante II° categoria Intervento Interventoobbligatorio obbligatoriodell’Organismo dell’OrganismodidiCertificazione Certificazione solo in fase di progettazione solo in fase di progettazione III° categoria Intervento Interventoobbligatorio obbligatoriodell’Organismo dell’OrganismodidiCertificazione Certificazione con sorveglianza (controllo con sorveglianza (controllosul sulprodotto prodottooosul sulsistema sistemadidi garanzia della qualità garanzia della qualità I requisiti essenziali possono essere determinanti facendo ricorso ai seguenti strumenti (indicati nella direttiva europea) che possono essere impiegati indifferentemente: NORME NORMETECNICHE TECNICHEARMONIZZATE ARMONIZZATE(EN) (EN) qualora qualoranon nonfossero fosserodisponibili disponibili NORME TECNICHE NAZIONALI (UNI-DIN, ecc) qualora NORME TECNICHE NAZIONALI (UNI-DIN, ecc) qualoranon nonfossero fosserodisponibili disponibili Riferimenti Riferimentitecnici tecniciidentificati identificatidal dalfabbricante fabbricanteeeconcordati concordaticon conl’Organismo l’Organismo31didi Certificazione Certificazione MARCATURA = GARANZIA DI QUALITA’ ? NO SIGNIFICA SIGNIFICASOLO SOLOGARANZIA GARANZIADEL DELRISPETTO RISPETTODEI DEI REQUISITI ESSENZIALI REQUISITI ESSENZIALI DI DISALUTE SALUTEEEDI DISICUREZZA SICUREZZA 32 16 D.P.I. CON MARCATURA = CERTEZZA DI D.P.I. ADEGUATO ? NO IL ILDATORE DATOREDI DILAVORO LAVORODEVE DEVECONFRONTARE CONFRONTARELE LE CARATTERISTICHE CARATTERISTICHEDEL DELD.P.I. D.P.I.EEVERIFICARE VERIFICARECHE CHE SIANO SIANOIDONEE IDONEEAL ALPROPRIO PROPRIORISCHIO RISCHIO 33 B. SCELTA DEI SISTEMI DI ANTICADUTA 34 17 A. Analisi di rischi di caduta z 2. Caduta prevenuta/ trattenuta z 3. Caduta libera limitata (max 60 cm) z 4. Caduta libera (max 150 cm) EFFICACIA PROTEZIONE • 1. DPC Caduta impossibile GRAVITÀ EVENTO IMPORTANZA DEI LIVELLI DI PROTEZIONE 35 A. Analisi di rischi di caduta LIVELLI DI PROTEZIONE EFFICACIA PROTEZIONE GRAVITÀ EVENTO • 1. DPC Caduta impossibile 36 18 A. Analisi di rischi di caduta LIVELLI DI PROTEZIONE 2. Caduta prevenuta/trattenuta EFFICACIA PROTEZIONE GRAVITÀ EVENTO z 37 A. Analisi di rischi di caduta LIVELLI DI PROTEZIONE 3. Caduta libera limitata (max 60 cm) EFFICACIA PROTEZIONE GRAVITÀ EVENTO z 38 19 A. Analisi di rischi di caduta LIVELLI DI PROTEZIONE 4. Caduta libera (max 150 cm) EFFICACIA PROTEZIONE GRAVITÀ EVENTO z 39 A. Analisi di rischi di caduta QUALE SCEGLIERE? NON ESISTE UNA MISURA DI SICUREZZA, UNO STRUMENTO, UN SISTEMA SEMPRE ADEGUATO BISOGNA SCEGLIERLO IN FUNZIONE DELLA SITUAZIONE TENENDO CONTO CHE NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI PER UTILIZZARE UNO STRUMENTO DI PREVENZIONE E’ SEMPRE NECESSARIO USARE PRIMA UNO STRUMENTO DI PROTEZIONE 40 20 A. Analisi di rischi di caduta QUALE SCEGLIERE? NON ESISTE UNA MISURA DI SICUREZZA, UNO STRUMENTO, UN SISTEMA SEMPRE ADEGUATO BISOGNA SCEGLIERLO IN FUNZIONE DELLA SITUAZIONE TENENDO CONTO CHE NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI PER UTILIZZARE UNO STRUMENTO DI PREVENZIONE E’ SEMPRE NECESSARIO USARE PRIMA UNO STRUMENTO DI PROTEZIONE 41 A. Analisi di rischi di caduta TIRANTE D’ARIA Cordino 1,5 m + Dissipatore 1,0 m + TA = 5,00 M Persona 1,5 m + Margine sic. 1,0 m 42 21 UNI EN 795 A1 La classe A1 comprende ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a superfici verticali, orizzontali ed inclinate, per esempio pareti, colonne, architravi. PROVA STATICA 10 KN PER 3 MINUTI PROVA DINAMICA 1 KN LASCIATO CADERE A 2,5 M 43 DOPPIO CORDINO Attraverso il doppio cordino, procedendo “IN FERRATA”, ci si sposta nello spazio. I punti a cui agganciarsi devono essere posti entro 2 metri massimo 44 22 C. I DPI di anticaduta DPI AVVOLGITORE RETRATTILE (EN 360) L’ assorbitore di energia, è interno 45 C. I DPI di anticaduta SISTEMA A FUNE Copertura a forte pendenza – inclinazione maggiore di 15° 46 23 C. I DPI di anticaduta DPI CONNETTORI (EN 362) LA FETTUCCIA DI ANCORAGGIO (EN 795 classe B) ... UNO STRUMENTO POTENTISSIMO ... Caratterizzati da resistenza statica e dinamica 47 C. I DPI di anticaduta LINEA VITA LINEA VITA DEFINITIVA Progetto delle linea vita da tecnico abilitato LINEA VITA TEMPORANEE “ARTIGINALE” Progetto delle linea vita da tecnico abilitato UNI EN 795 CLASSE B Utilizzo secondo libretto di manutenzione ed uso 48 24 C. I DPI di anticaduta LINEA VITA “ARTIGIANALE” NECESSITANO DI PROGETTO CHE DEFINISCA LA DIMENSIONE DEL CAVO D’ACCIAIO E I LIMITI DI UTILIZZO DELLA LINEA VITA DIFFICILI DA MONTARE PER I LAVORATORI 49 C. I DPI di anticaduta LINEA VITA UNI EN 795 CLASSE B Fune d’ancoraggio orizzontale regolabile CINGHIA IN POLIESTERE 50 25 C. I DPI di anticaduta LINEA VITA Fune d’ancoraggio orizzontale regolabile NON NECESSITANO DI PROCETTO AD ECCEZIONE DELLA VERIFICA DEL PUNTO DI ANCORAGGIO 51 C. I DPI di anticaduta L’IMPORTANTE E’ TENERE CONTO DELL’ “EFFETTO PENDOLO” 52 26 C. I DPI di anticaduta IL PENDOLO E’ SOLO UNO DEI COMPONENTI DEL TIRANTE D’ARIA ? 53 Ringrazia 54 27