LIFE + Dott. Marco Venanzi Commissione Tecnico Scientifica Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio IPI, Roma 25 settembre 2006 Caratteristiche generali LIFE Programma: co-finanziamento di proposte progettuali presentate da proponenti pubblici e privati, Reg. CE/CEE Obiettivo generale – nel contesto dello sviluppo sostenibile contribuire - attraverso il co-finanziamento di appropriate proposte progettuali che propongano nuove soluzioni ai problemi ambientali rilevanti e ricorrenti - al miglioramento e, ove necessario, all’attuazione della politica e legislazione ambientale comunitaria favorendo l'integrazione delle considerazioni ambientali in altre politiche dell'UE. M. Venanzi CARATTERISTICHE GENERALI LIFE Attuazione - LIFE è stato realizzato in tre fasi: • LIFE I (1992-1995) sono stati stanziati 400 M€; • LIFE II (1996-1999) sono stati stanziati 450 M€; • LIFE III (2000-2006), sono stati stanziati 640 M€ (2000- 2004), e 317,2 (2005-2006) per un totale di 957,2 M€ M. Venanzi LIFE + Nel contesto delle nuove Prospettive finanziarie dell’Unione Europea 2007-2013 il finanziamento dell’ambiente verrà integrato in tutte le altre rubriche di spesa. In particolare nella rubrica 1 “Crescita sostenibile”, nella rubrica 2 “Conservazione e gestione delle risorse naturali”, nella rubrica 3 tramite il Fondo Sociale Europeo nonché nella rubrica 4 “Europa come partner globale”.A ciò si aggiungerà un fondo specifico dedicato all’ambiente (LIFE +) nel contesto della rubrica 2, complementare alle altre fonti di finanziamento. Il Regolamento del nuovo LIFE, se approvato entro dicembre 2006, sarà in vigore dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2013 con una dotazione finanziaria iniziale proposta di 2.190 milioni di euro. Attualmente, il testo approvato nel Consiglio Ambiente di giugno 2006 come pure gli emendamenti in seconda lettura del parlamento UE prevedono una dotazione vicina a 1.900 milioni di euro. Analoga dotazione di LIFE. M. Venanzi Genesi del Programma Programma LIFE : Ambiente, Natura (no Paesi Terzi) Quadro di cooperazione per lo sviluppo sostenibile dell’ambiente urbano Programma di azione per la promozione delle Organizzazioni non governative attive nel campo della protezione ambientale Forest Focus M. Venanzi Principali caratteristiche di LIFE+ Delega di gestione agli Stati membri?Solo per Natura? Programmazione pluriennale (2007-2010 e 2011-2013) congiunta Stati membri-UE; programmazione annuale nazionale (solo per Natura?) Non più concorso delle idee per Ambiente (?) ma anche diffusione delle migliori pratiche e/o attività di comunicazione e formazione? M. Venanzi Bozza Regolamento LIFE+ Posizione comune Consiglio Ambiente giugno 2006 Art. 1 “Finalità” Art. 3 “Criteri di ammissibilità” Art. 4 “Obiettivi specifici” Art. 5 “Tipologie di intervento” Art. 6 “Programmazione” Art. 7 “Procedure finanziarie e delega all’esecuzione del bilancio” Art. 10 “Complementarietà tra strumenti finanziari” Art. 1 “Finalità” Obiettivo generale di LIFE+: contribuire all’attuazione, all’aggiornamento e allo sviluppo della politica e della normativa comunitaria in materia di ambiente, compresa l’integrazione dell’ambiente in altre politiche, contribuendo in tal modo allo sviluppo sostenibile LIFE+ favorisce l’attuazione del 6EAP, comprese le strategie tematiche e finanzia misure e progetti con valore aggiunto europeo negli SM Art. 3 “Criteri di ammissibilità” Le misure e i progetti previsti dal LIFE+ (eventualmente nei Programmi pluriennali strategici e nei Programmi annuali di lavoro) dovranno soddisfare i seguenti criteri: 1) Essere di interesse comunitario 2) Essere coerenti e fattibili sotto il profilo tecnico e finanziario e dovranno presentare un rapporto costi-benefici soddisfacente Art. 3 “Criteri di ammissibilità” Inoltre al fine di assicurare un valore aggiunto europeo e per evitare che siano finanziate attività ricorrenti, le misure e i progetti attuati dovranno soddisfare almeno uno dei seguenti criteri. Saranno: a) misure e progetti riguardanti le migliori pratiche o misure e progetti di dimostrazione destinati a dare attuazione alla direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici o alla direttiva 92/43/CEE concernente la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche b) misure e progetti innovativi o misure e progetti di dimostrazione attinenti ad obiettivi comunitari in materia di ambiente, compresi lo sviluppo o la diffusione delle migliori pratiche in termini di tecniche, know-how o tecnologie c) campagne di sensibilizzazione e formazione specifica per gli agenti utilizzati nella prevenzione degli incendi boschivi d) misure e progetti finalizzati alla definizione ed alla realizzazione di obiettivi comunitari connessi con il monitoraggio a lungo termine e su vasta scala, armonizzato e completo, delle foreste e delle “interazioni” ambientali Art. 4 “Obiettivi specifici” Relativi a tre componenti: Natura e Biodiversità Attuazione e “Governance” Informazione e comunicazione Componente “Natura e Biodiversità” Obiettivi specifici contribuire all'attuazione della politica e della normativa comunitarie in materia di natura e biodiversità, in particolare delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE, compreso il livello locale e regionale, e sostenere l'ulteriore sviluppo e attuazione della rete Natura 2000, compresi gli habitat e le specie costiere e marine contribuire a consolidare la base delle conoscenze per la formulazione, la valutazione ex ante, il monitoraggio e la valutazione ex post della politica e della normativa comunitarie in materia di natura e biodiversità Componente “Natura e Biodiversità” Obiettivi specifici fornire un sostegno alla messa a punto e all'attuazione di approcci e strumenti strategici per il monitoraggio e la valutazione ex ante della natura e della biodiversità e dei fattori, delle pressioni e delle risposte che esercitano un impatto su di esse, specialmente in rapporto con il raggiungimento dell'obiettivo di bloccare la perdita di biodiversità nella Comunità entro il 2010 fornire un sostegno al miglioramento della “governance” ambientale, favorendo una maggiore partecipazione dei soggetti interessati, comprese le organizzazioni non governative, al processo di consultazione e all'attuazione della politica e della legislazione in materia di natura e biodiversità Componente “Attuazione e Governance” Obiettivi specifici contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di approcci, tecnologie, metodi e strumenti innovativi contribuire a consolidare la base delle conoscenze per la formulazione, la valutazione ex ante, il monitoraggio e la valutazione ex post della politica e della legislazione ambientale fornire un sostegno alla messa a punto e all'attuazione di approcci per il monitoraggio e la valutazione ex ante dello stato dell'ambiente e dei fattori, delle pressioni e delle risposte che esercitano un impatto su di esso Componente “Attuazione e Governance” Obiettivi specifici agevolare l'attuazione della politica comunitaria in materia di ambiente, soprattutto a livello locale e regionale fornire un sostegno al miglioramento della governance ambientale, favorendo una maggiore partecipazione dei soggetti interessati, comprese le organizzazioni non governative, al processo di consultazione e all'attuazione delle politiche Componente “Informazione e comunicazione” Obiettivi specifici assicurare la diffusione delle informazioni e sensibilizzare alle tematiche ambientali, inclusa la prevenzione degli incendi boschivi fornire un sostegno alle misure di accompagnamento, quali informazione, azioni e campagne di comunicazione, conferenze e formazione, inclusa la formazione in materia di prevenzione degli incendi boschivi Art. 5 “Tipologie di intervento” Il finanziamento comunitario può assumere una delle seguenti forme: a) Convenzioni di sovvenzione: b) Sovvenzioni di azioni: fino a 50% ( “Natura e biodiversità” eccezionalmente fino al 75% per i progetti riguardanti specie prioritari) Sovvenzioni di funzionamento: per le ONG fino al 70% Contratti di appalto pubblico Ecc. habitat o Art. 6 “Programmazione” La Commissione elabora un Programma pluriennale strategico per il periodo 2007-2010 ed un secondo Programma per il periodo 2011-2013. Tali Programmi definiscono gli obiettivi principali (in accordo agli art. 1, 3 e 4), i settori prioritari di azione, le tipologie di misura e i risultati attesi. Nel quadro dei Programmi pluriennali strategici gli Stati Membri , per la parte di bilancio gestita tramite delega trasmettono, per ogni anno, le bozze dei Programmi di lavoro annuali nazionali nei quali dovranno essere definiti: i settori prioritari, gli obiettivi specifici nazionali, le misure, i criteri di ammissibilità, le stime dei costi ed il quadro di monitoraggio Art. 7 “Procedure finanziarie e delega dell’esecuzione del bilancio” Due forme di attuazione a livello finanziario: 1) Gestione centrale diretta del bilancio comunitario (Commissione europea) fino ad massimo del 20% della dotazione finanziaria del Programma LIFE+ 2) Gestione centrale indiretta (delega agli SM) ex art. 54, paragrafo 2, lett. c) del Regolamento CE n. 1605/2002 fino ad massimo dell’80% della dotazione finanziaria del Programma LIFE+ Modalità di attuazione Art. 54 del Regolamento finanziario 1605/2002 1. La Commissione non può affidare a terzi i poteri di esecuzione di cui è titolare in forza dei trattati, ove implichino un ampio margine di discrezionalità tale da esprimere scelte politiche. Le funzioni di esecuzione delegate devono essere esattamente definite e il loro uso deve essere rigorosamente controllato. 2. Nei limiti previsti al paragrafo 1, la Commissione quando esegue il bilancio in modo centralizzato indiretto secondo l’art. 53, paragrafo 2, può affidare funzioni d’esecuzione del bilancio: a) alle agenzie di diritto comunitario di cui all’art. 55 (in proseguo: “Agenzie esecutive”); b) ad organismi creati dalle Comunità, di cui all’art. 185 nella misura in cui vi sia compatibilità con la missione dell’organismo definita dall’atto di base: c) ad organismi nazionali pubblici o a entità di diritto privato investiti di attribuzioni di servizio pubblico che presentano sufficienti garanzie finanziarie nelle condizioni previste dalla modalità di esecuzione Modalità di attuazione AgenziaNazionale ? Stato Membro Commissione Modalità di attuazione Agenzia Nazionale: è responsabile dell’attuazione del Programma a livello nazionale, poiché la parte delegata del bilancio assegnata allo SM viene gestita dall’agenzia (predisposizione bandi per le proposte progettuali, selezione delle proposte, firma dei contratti di finanziamento, monitoraggio dei progetti, pagamenti dei beneficiari, relazioni, rendicontazioni) ed è responsabile finanziariamente (irregolarità, negligenze e frodi) Stato Membro: funzioni di indirizzo politico-strategico, programmazione (elaborazione del Piano annuale di lavoro) Commissione: coordinamento, sorveglianza, valutazione e controllo dell’esecuzione delle funzioni delegate alla Agenzia (principio della sana gestione finanziaria) Art. 10 “Complementarietà tra strumenti finanziari” LIFE+ non finanzia misure che ottemperano ai criteri di ammissibilità di altri strumenti finanziari comunitari, tra cui il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo, il Fondo di coesione, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, il Programma quadro per la competitività e l'innovazione, il Fondo europeo della pesca e il settimo programma quadro di ricerca, o che ricevono assistenza per i medesimi obiettivi da detti strumenti. Programma pluriennale strategico Il primo (2007-2010) definisce il quadro strategico per i primi quattro anni di LIFE+ e servirà come base per i Programmi annuali di lavoro nazionali. Il Programma è sottoposto alla consultazione degli SM e verrà adottato dal Comitato previsto dall’art. 12 del Regolamento entro tre mesi dall’approvazione del Regolamento Il quadro finanziario del Programma con la ripartizione per SM della parte di bilancio gestita tramite delega sarà indicato nell’Allegato II del Programma strategico pluriennale 2007-2010 Dotazione finanziaria 1.861 (o 1.911 o X.XXX?) Meuro Quota del bilancio comunitario gestita in maniera centralizzata indiretta La ripartizione tra gli SM della parte di bilancio gestita tramite delega tiene conto dei seguenti criteri: Popolazione complessiva di ciascun SM (50% o X% ); Densità demografica di ciascun SM (5% Y%); Superficie totale nazionale dei siti di importanza comunitaria (inclusi ZPS) (25% o Z%) rispetto alla superficie media comunitaria (normalizzata); Percentuale del territorio di uno SM coperta dai SIC[o ZPS] (20%) rispetto alla superficie media comunitaria (normalizzata);