MODIFICHE
Omologazioni
NON SI PUÒ
“RACCOLTA FIRME” superate le 5.000!
Elaborare ha avviato una raccolta firme on line dal sito
www.elaborare.com sul tema “RIFORMA PROCEDURE
OMOLOGAZIONI/CERTIFICAZIONI AUTOVEICOLI, MOTOVEICOLI,
COMPONENTI ED ENTITÀ TECNICHE”.
Le omologazioni facciamole in Italia! Con questa sottoscrizione si richiede alle
Istituzioni di affrontare il problema, mai risolto, delle omologazioni in Italia
riguardanti gli interventi per la personalizzazione dell’autoveicolo/motoveicolo,
visto che la strada dei Decreti intrapresa (freni e ruote) non è quella giusta/risolutiva.
La richiesta è quella di allineare le procedure a quelle tedesche con un ente autonomo (pubblico o privato) che
direttamente in Italia possa effettuare le dovute omologazioni e le certificazioni relativamente a componenti ed entità
tecniche da installare sugli autoveicoli, rivedendo tutte le attuali procedure italiane. Con la consapevolezza che questo
intervento porterà più lavoro in questo settore, contribuirà a far riprendere l’economia, migliorando al contempo la
sicurezza dei veicoli stessi. Questa sottoscrizione sarà consegnata al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo
Renzi, alla IX Commissione Camera dei Deputati, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, al Ministro
dell’Economia e delle Finanze Carlo Padoan. www.elaborare.com/63350-petizione-omologazioni-italia-raccolta-firme
[90]
ELABORARE 193
Jimmy Ghione mentre intervista uno
dei preparatori.
Canale 5 ha mandato in onda un servizio sulla “rimappatura”
della centralina, dichiarando illegale questo intervento, perché le
omologazioni in “Italia non si possono fare”. Ne parliamo proprio
con Jimmy Ghione, lanciando una raccolte di firme per
sensibilizzare i nostri politici e anche “Striscia La Notizia”
0di Giovanni Mancini 0foto di Roberto Brodolini
FARE
T
utto è nato da un
servizio andato in
onda su Canale 5
all'interno della
trasmissione
“Striscia La Notizia”, dove
veniva dichiarato illegale
l'intervento di rimappatura
delle centraline
elettroniche. Il servizio, da
quanto apprendiamo, è
partito da una denuncia di
alcune associazioni di
categoria indirizzata
direttamente a “Striscia La
Notizia” nella quale veniva
esposto un problema
assicurativo: ovvero in caso
di risarcimento del danno in
un incidente grave, le
assicurazioni potrebbero
richiedere la rivalsa
all'assicurato (problema sul
quale torneremo con un
approfondimento nei
prossimi numeri di questa
rivista). Ma torniamo a
quello che il servizio ha
messo in evidenza: il fatto
che “in Italia non si può
fare...” perché non c'è una
legge precisa che
regolamenta l'omologazione
di modifiche e
l'installazione di
componenti sulle auto, a
differenza della Germania
dove da sempre tutto ciò è
COSA DICONO GLI APPASSIONATI?
È ora che il Governo si svegli, il tuning non è
“
clandestinità, è passione... arredare la propria casa non
è illegale (per fortuna!), perché "arredare" la macchina
dovrebbe esserlo? Lottate con i denti, ne avete la
facoltà, fatevi valere a nome di tutti noi appassionati!”
(Massimo P.)
Speriamo che si sveglino, non si tratta solo di
“
velocità. Io in Svizzera avevo la centralina aggiuntiva
sul diesel permessa fino al 20% di cavalli in più, se
portata a libretto, con un risparmio di almeno un litro e
mezzo di carburante sui 100 km. Ho sempre avuto
anche l’assetto omologato dalla Casa per la mia
vettura e regolarmente portato a libretto. L’Italia è
l’unica nazione al mondo a non capire che il tuning è
anche cura dell'auto, della propria immagine, della
propria sicurezza: non ha niente a che fare con i
vandali della strada che non pagano bollo e
assicurazione e causano solo danni altrui”. (Egidio L.)
Ci sono rimasto veramente male quando ho visto il
“
servizio e scoprire poi che Ghione è anche un
appassionato di auto, per di più ha dato ragione
quando hanno definito queste auto pericolose... io non
ho parole!” (Arturo C.)
Ho già firmato la petizione proprio perché non è
“
giusto che in Germania si possa fare ogni singola
modifica sia estetica che meccanica, mentre in Italia ti
rompono le palle anche se hai il filtro a cono. Mi sono
praticamente possibile.
Jimmy Ghione di “Striscia la
Notizia”, martedì 18 marzo
su Canale 5, era
intervenuto chiedendo lumi
su questo tipo di interventi
a due Officine meccaniche
romane. Il servizio, dopo un
intervento del Presidente
dell'ACI Angelo Sticchi, si
chiudeva con l'invito a
correre in pista da parte di
Jimmy Ghione, ripreso in
tuta rossa sul rettilineo di
partenza dell'Autodromo di
Vallelunga. Allora abbiamo
“braccato” Jimmy Ghione e
finalmente siamo riusciti ad
incontrarlo per
sensibilizzarlo sulla
questione, cercando di
spiegare il potenziale di
lavoro e il business che ne
potrebbero derivare
riguardando le procedure
italiane delle omologazioni.
Jimmy, come è nata
l'idea di questo
servizio?
Lo abbiamo realizzato dopo
che in tanti ci hanno
segnalato (Associazione
vittime della strada,
associazioni di consumatori
e altri) un problema di base
che è quello più importante
e da non sottovalutare:
l'assicurazione. Come ha
detto anche il Presidente
dell'ACI, in caso di
incidente grave, l'auto viene
sequestrata. Laddove si
preveda un rimborso per la
vittima con centinaia di
migliaia di Euro, se
l'assicurazione fa degli
accertamenti sulla
macchina sequestrata e
scopre che è elaborata (e
tutto questo non si può
regolarizzare prima), allora
c'è il rischio di rivalsa su
chi ha causato l'incidente, il
quale oltre ad aver ucciso
una persona, rischia di
rovinare anche la sua vita.
Se il costo è di 1 milione di
Euro, gli tolgono la casa e
quant'altro. Sul servizio
voglio dire una cosa. Ci
sono molti vostri lettori e
telespettatori che ci hanno
scritto dicendo “Non sono
quei 20 cavalli in più a
salvare l'Italia”, ma nessuno
ha mai citato il problema
assicurativo.
Jimmy sei a
conoscenza del
problema
“Omologazioni” in
Italia?
Anch'io ho avuto questo
problema: sono un
appassionato delle due
sempre posto questa domanda, eppure in Italia ci sono
Aziende leader nel mondo delle corse come Sparco,
Brembo, OZ, OMP ecc. solo per citarne alcuni” (Fabio)
Chi governa in Italia non è in grado di capire che
“
come avviene in Germania, attraverso il TUV/Dekra
ecc., per noi giovani (chi scrive è un 29enne) si muove
qualcosa come 4 miliardi di euro al mese.
In Italia, nonostante una condotta esemplare,
minacciano sempre di togliermi auto (pezzo unico e
pregiato), patente (conseguita dopo studi e sacrifici) o il
sequestro preventivo della carta di circolazione (mi
farei togliere un rene ma non il libretto!). Se un giorno
le cose cambieranno (facciamo pur sempre parte
dell'Unione europea...), sicuramente è per merito di
quelli come noi, che ci hanno sempre creduto e hanno
una passione che come disse il buon Enzo Anselmo
Ferrari, “la si può solo vivere”. (Giuseppe Romano)
ELABORARE 193
[91]
MODIFICHE
Omologazioni
ruote, un “harleysta” con
moto “customizzata”, che è
stata omologata in
Germania e adesso può
circolare regolarmente in
Italia; ma per omologarla
all'estero ho sborsato un
sacco di soldi, che
potevano tranquillamente
restare in
Italia! Per
questo auspico che venga
presto risolto il problema
delle omologazioni, visto
che gli appassionati sono
tanti... così potremo stare
tranquilli anche a livello di
assicurazione! Da ragazzino
anch'io elaboravo il
motorino. Chi metteva la
marmitta, chi il
carburatore... tutti quanti
alla fine non siamo stati ligi
alle leggi!
Secondo te quale
dovrebbe essere una
struttura in Italia per
fare le stesse cose che
si fanno in Germania?
In Italia ci sono già delle
strutture, si chiamano
“CPA” della
Motorizzazione e si
potrebbero
utilizzare anche
per far lavorare
nuovi ingegneri; ci
sarebbe un grosso
indotto, con più
ricavi per lo Stato
che in questo
momento naviga in
cattive acque. Non
riesco a capire
come mai non si
possa emanare
un
regolamento
chiaro e far
sì che i
giovani possano andare in
giro tranquillamente con
una macchina
“leggermente” elaborata
con senso logico. Tutto
questo porterebbe nuovi
posti di lavoro e le officine
potrebbero lavorare
finalmente “alla luce del
sole”. Come abbiamo fatto
vedere noi di Striscia, i
preparatori ti vendono la
modifica per uso “pista”,
mentre in realtà si tratta di
macchine che vanno su
strada. Ma se
regolarizziamo tutto, alla
fine della fiera anche le
officine avrebbero più
lavoro.
C'è anche il problema
del parco circolante di
vecchie auto che
necessita un
aggiornamento e
potrebbe essere
“retrofittato” e reso
“pulito” montando un
motore completamente
elettrico oppure kit
retrofit elettrici che
conosci bene, tipo il
“kers” montato sulle
Kia del Trofeo BRC
dove tu corri.
Attualmente questo non
è possibile. Se si
sbloccano le
“omologazioni”
alla modalità
“tedesca”,
questo
inconveniente
si risolve.
COSA DICONO GLI APPASSIONATI?
Assolutamente sì!
In questo momento
dove c'è bisogno di
posti di lavoro, sicurezza e
onestà, ben vengano le
elaborazioni, ma le leggi
[92]
Ho visionato il video e sono profondamente
“
amareggiato per tutto: sono anni che elaboro il mio
mezzo e seguo sia il forum sia la rivista (praticamente
da quand'ero 15 enne). Non capisco il motivo di
quest'accanimento contro una passione genuina e
interessante sotto molti punti di vista, che creerebbe
lavoro, opportunità di divertimento e svago maggiori se
fosse possibile "alla luce del sole". (Stefano D.)
Vi faccio i complimenti per la risposta data al video
“
di Jimmy. Anch'io ho espresso il mio parere dopo la
puntata di ieri... perché ero amareggiato dalle cose
dette. Non hanno centrato il bersaglio: ricordo una
vignetta su FB dove il ladro scappa con il bottino
mentre il vigile multa un tuner.” (Giuseppe LF)
“
Grazie mille delle super notizie, sarebbe un modo
anche per noi meccanici e gommisti di lavorare un po'
ELABORARE 193
di più visto il periodo. Speriamo che qualcuno si accorga
anche del grande giro di soldi che potrebbe uscire, oltre
che finalmente girare in tutta tranquillità con auto come
la mia”. (Matteo G. - operatore del settore)
per creare un tavolo di concertazione che regoli questa
materia anche in Italia. Non si considera che ci
sarebbe un indotto produttivo per le aziende e per i
lavoratori Italiani”. (Eugenio O.)
“
Il mio problema è di avere una macchina “tuning” in
“
garage e non poterla usare proprio a causa di questa
Da oltre vent'anni sono nel campo della pratiche
automobilistiche, oltre che appassionato dall'infanzia.
Posso dire che noi italiani non ci entriamo niente con
l'Europa, in nessun campo, se non quello della
distruzione della nostra povera nazione, da parte di
lobby colluse con personaggi nord europei che stanno
facendo di tutto per portarla a termine”. (Antonio M.)
“
Ho visto quanto trasmesso sul programma “Striscia
la Notizia”. Come per altri argomenti c'è una disparità
di trattamento fra cittadini consumatori italiani e
cittadini consumatori europei. Sono convinto che la
petizione da voi presentata sia un primo giusto passo
legge che non prevede l'omologazione in Italia delle auto
con modifiche estetiche. Ho cercato di far omologare la
mia Peugeot 206 e non vi dico a quali ostacoli sono
andata incontro; la motorizzazione si rifiuta in maniera
tassativa di vedere la mia auto se non ha un certificato
di omologazione di ogni singolo pezzo montato sulla
vettura. Purtroppo non avendo le possibilità economiche
di far omologare in Germania la suddetta auto, sono
costretta a tenerla ferma in garage... senza considerare
quanto mi sta costando questa cosa sia riguardo alle
condizioni della macchina sia a livello economico visto
ELABORARE ha intervistato l'Ing.
Marco Mauri di Dekra Italia, la
maggiore struttura tedesca operante
anche in Italia nel settore Revisioni,
Omologazioni, Perizie e Gestioni veicoli.
DEKRA è l’acronimo di Deutscher Kraftfahrzeug Überwachungs
Verein, Associazione tedesca per il controllo dei veicoli
devono essere chiare.
Il nostro motto, sin dalla
nascita della rivista
Elaborare, è sempre
stato: “Corri in pista
non sulla strada”. Tu hai
chiuso il servizio,
cercando di
sensibilizzare i ragazzi a
correre in pista. Sollevo
un problema, quello dei
costi. Vorremmo
chiedere al Presidente
dell'ACI uno sconto
aggiuntivo per i
tesserati. Cosa ne
pensi?
COSA DICONO GLI APPASSIONATI?
In tanti mi scrivono,
dicendomi di fare qualcosa
perché è impossibile girare
in pista. In Germania la
situazione è diversa: i costi
sono inferiori perché ci
sono più macchine che
girano e le spese vengono
ammortizzate sui grandi
numeri. Se in Italia aprono
una pista e vanno a girare
in 50, il singolo prezzo del
turno è elevato perché i
costi dell'impianto, del
personale, dei commissari
di pista, dell'autoambulanza
e del medico ricadono
inevitabilmente su pochi
partecipanti. Ritengo,
quindi, che facendo
pubblicità e aumentando il
numero delle vetture in
pista, si possano ridurre
veramente le spese perché
“spalmate” su più persone.
Su strada io vado più piano
di un automobilista
normale: mia moglie
spesso mi dice “Ma perché
non lo superi?” Faccio un
esempio: se andate a 20
km all'ora con i pattini, vi
rovinate! Immagina a 70
km/h contro un muro.
Quindi il motto “Corri in
pista e non sulla strada” è
anche il mio, perché mi
diletto a correre
partecipando a diverse
competizioni come le Kia
nel Green Hybrid Cup
organizzato dalla BRC.
Jimmy prometti di dare
una “spinta” alla
risoluzione di questo
problema? Facciamo un
nodo nel fazzoletto e ci
riceviamo tra 6 mesi?
Promesso!
che sono disoccupata. Non credo che il servizio di
Striscia potrà cambiare qualcosa; penso che il nostro
rimarrà sempre un Paese di trogloditi rispetto alla
comunità europea e alla Germania... e poi vogliono la
parità nell'Europa... facciamo ridere i polli” (Simona)
“
“ Ho seguito tutto attivamente. Purtroppo non credo che
riusciremo mai a risolvere il problema. Te lo dico da
Ho firmato la petizione, consapevole di porre fine alle
fughe di euro e lavoro verso teutonici lidi!”. (Gianni S.)
Presidente di tuning club e da ragazza in procinto di
portare l'auto in Germania per le omologazioni per poi
riportarla in Italia e reimmatricolarla (che schifo!); inoltre
sono stata una delle prime a firmare la petizione. (Debora)
So benissimo di quello che parlavano nel servizio e
“
cosa intendevano; non sono un pischello di vent'anni e
OMOLOGAZIONI IN
ITALIA. Dopo diversi
anni di attesa da parte
del settore sono stati
emanati due Decreti
(freni e ruote) senza
risolvere nulla, anzi
hanno complicato le
cose.
In Italia questo rebus è
proprio irrisolvibile?
Sarebbe risolvibile
accettando le prove e i
certificati di omologazione
rilasciati dal KBA (Ministero
dei Trasporti tedesco) e
accettarne l’installazione dei
componenti così omologati.
C'è una grossa
esportazione di vetture
in Germania per
omologare componenti
ed entità tecniche e
successiva
reimmatricolazione in
Italia delle stesse per
avere sul libretto
l'elenco delle modifiche
approvate. Quanto
perde l'Italia in termini
di business?
di 2,5 milioni di euro col
gettito IVA di 500 milioni di
euro a cui aggiungiamo
altrettante ore lavorate e
stimate in almeno 2.000
posti di lavoro.
Quale dovrebbe essere
e con quale
organizzazione
dovrebbe operare una
eventuale struttura che
possa "OMOLOGARE"
in Italia allo stesso
modo in cui si opera in
Germania da decenni?
Sarebbe sufficiente
accreditare enti con le
caratteristiche adeguate che
possano assumersi la
responsabilità delle
modifiche , con componenti
omologati, perciò rispettosi
delle norme europee. Si
eliminerebbero
automaticamente anche i
componenti di scarsa qualità.
La necessità
obbligatoria del
nullaosta della casa
costruttrice utilizzato
per anni (concesso solo
da alcune case auto) è
stata abolita.
Sì, è stata abolita dove sia
attiva un norma che
regolamenta l’omologazione
del componente, in altri casi
il nullaosta è ancora attivo.
In Germania con un parco
circolante del 30% maggiore
all’Italia, il business del
tuning è di 4 miliardi di euro
(solo IVA sarebbe di 800
milioni di euro); nel nostro
Paese il potenziale sarebbe
ho avuto la fortuna di avere accanto qualcuno che, già
da adolescente, mi ha spiegato e portato a conoscenza
di queste macchine che venivano elaborate. Per
quanto riguarda le modifiche della centralina oggetto
del servizio, si parlava di tirar fuori dal motore circa 30
CV in più e ciò si può fare anche in maniera regolare,
l'unico problema è il costo. Faccio un esempio: se hai
un'Alfa da 100 CV e li vuoi aumentare, hai due opzioni:
la prima è quella di andare da qualcuno che lo fa
spendendo 100 euro senza nessuna certificazione
della modifica, oppure tramite la Casa madre pagando
1.000 euro dove ti rilasciano la certificazione,
ovviamente la trascrizione su libretto e quindi di
aumento della polizza assicurativa e via dicendo. Ora,
visto che per lo Stato ogni scusa è buona per
racimolare soldi, la gente che opzione sceglie visto che
vuole fare il povero-ricco? Ovvero avere una macchina
che su carta ha 100 CV, ma nella realtà è stata portata
a 130 CV... con un costo del bollo molto maggiore ma
pagare solo per 100 CV!
Per quanto mi riguarda ho già firmato la petizione
“
on line per le omologazioni e confermato con
documento. Trovo assurdo che in Italia, che vuole stare
al passo con l'Europa, non si possa adottare la stessa
politica... purtroppo siamo un Paese molto indietro da
molti punti di vista! In Italia siamo abituati così: se la
macchina non va si cambia, non si modifica o si
migliora, e così siamo "tentati" di comprare un'auto
nuova ogni 5 o 6 anni con i soliti "incentivi" statali che
poi più di tanto non servono perché anche questi non
vengono applicati solo alle macchine di produzione
italiana, se non sbaglio, e quindi, non fanno girare
l'economia del Paese. Mi dedicherò di più a questa
cosa, cercando di dare il mio contributo, anche solo
seguendo le questioni da "lontano". (Piergiorgio)
ELABORARE 193
[93]
Scarica

Elaborare (1)