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Anno LXXXV
Poste It. s.p.a. Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) art. 1, c. 2, DCB Bl
Dicembre 2010 - n. 2
BOLLETTINO delle parrocchie dei SS. Apostoli Pietro e Paolo in Sospirolo e di S. Stefano in Gron - 32037 Sospirolo (BL) - C.C.P. 10167328 - Tel. 0437/89168
Carissimi!
Eccovi tra le mani il nuovo bollettino
parrocchiale. Vi troverete quello che in
questi mesi è accaduto nella nostra terra.
Ma… la vita delle persone, delle famiglie,
della comunità civile, religiosa, sportiva,
ricreativa, culturale, politica, sociale,
lavorativa… nessun giornale, nessun libro,
nessun Sito può riportare. Non c’è
memoria di computer che possa custodire
ciò che in queste realtà accade e vive! Forse
Dio riesce a custodire e capire tutta la vita
e ogni vita… Anzi, credo proprio sia
l’Unico che la possa custodire tutta, perché
l’Unico ad amare tutta la vita dell’uomo, di
ogni uomo!
IL NATALE celebra questa verità. Dio si è
fatto uomo, veramente uomo, in tutto
uomo. Perciò niente di ciò che è umano, è
lontano dal Suo cuore e dalla Sua mente.
Soprattutto il pianto di chi soffre, il sorriso
di chi è felice, il sudore di che lavora, il
sospiro di chi ama, il rimorso di chi si
pente, il grido di chi dispera, la fatica di chi
è debole, la paura di chi è solo, l’impegno
di chi vuol crescere.Questo viene a dirci il
Bimbo!
Custodiamo questo annuncio di gioia! Ci
aiuterà nelle giornate faticose, buie, difficili.
In quei momenti il NATALE illumina, consola, sostiene, con la sua luce: Non aver
paura! Dio, è venuto per te; non disperare,
Dio ti è vicino; non cedere, Dio ti aiuta;
non rassegnarti, Dio viene a cercarti.
Carissimi vi auguro che questo NATALE illumini ciascuno e sia GLORIA A DIO E PACE
PER TUTTI.
Don Alfredo
Ascoltami!
Il Natale è la Festa ad un Bambino che
desidera essere accolto come DONO. Desidera che ci fermiamo in silenzio a contemplarlo e sentire LA PAROLA che è venuto a portarci. Mille saranno le cose che
ci distoglieranno da questo sguardo silenzioso e attento. Ma ancora una volta il
Bimbo ci “strattonerà”per farsi ascoltare!
Spero trovare un momento e un luogo,
dove il mio cuore possa guardare il NATO
A BETLEMME e il mio cuore possa sentite LA PAROLA di AMORE che è venuto a
portarmi.
E, come sempre, per imprimere nella
mente questo bel pensiero, mi è venuta in
mente questa semplice vicenda, che sa tanto di Natale.
Una giovane mamma, in cucina, preparava la cena con la mente totalmente concentrata su ciò che stava facendo: preparare
le patatine fritte. Stava lavorando sodo proprio per preparare un piatto che i bambini
avrebbero apprezzato molto. Le patatine fritte era il piatto preferito dai bambini.
Un piccolo di quattro anni aveva avuto una intensa giornata alla scuola materna e raccontava alla mamma quello che aveva visto e fatto. La mamma gli rispondeva distrattamente con monosillabi e borbottii. Qualche istante dopo si senti tirare
la gonna e udì: “Mamma..,”. La donna accennò di sì col capo e borbottò anche qual-
La madre ascolta “con gli occhi” il figlio.
che parola. Sentì altri strattoni alla gonna e di nuovo: “Mamma...,” Gli rispose ancora una volta brevemente e continuò imperterrita a sbu ciare le patate. Passarono
cinque minuti. Il bambino si attaccò alla
gonna della mamma e tirò con tutte le sue
forze. La donna fu costretta a chinarsi verso il figlio. Il bambino le prese il volto fra
le manine paffute, lo portò davanti al proprio viso e disse: “Mamma, ascoltami con
gli occhi!”.
Udire è raccogliere una informazione;
ascoltare è essere attento ad un’altra persona. Ascoltare qualcuno con gli occhi significa dirgli: “Tu sei importante per me”.
Tutte le cose importanti passano attraverso gli occhi... per arrivare al cuore.
IL PARROCO
Auguri a tutti di Buon Natale
e felice Anno Nuovo
“Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in Terra agli uomini che Egli ama”
La comunità parrocchiale
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Bollettino interparrocchiale
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ella
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CRONACA
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L’A
delle COMUNITÀ
Prendi la nota!
Hai mai cantato in un coro? Hai mai suonato con qualcuno? Hai mai assistito ad un
concerto di orchestra? …Se lo hai fatto, sai
quanto è importante DARE e PRENDERE LA
NOTA! Prendere una nota qualunque o prendere una nota sbagliata.., vuol dire rovinare
tutti e tutto. Prendere e accordare la propria
nota, accordandola a quella del Direttore, vuol
dire iniziare bene e con sicurezza. Se paragoniamo la nostra Diocesi ad una grande Orchestra, ogni Comunità Parrocchiale e ogni
membro di queste comunità dovrebbe accordare il proprio impegno alla Nota che ci dà
il Vescovo! Avremo una magnifica Orchestra
solo in questo modo. Se qualcuno, pur bravissimo nel suo campo, suonasse in dis-accordo…stonerebbe lui e farebbe piangere le
orecchie o il cuore di tutti!
È per questo che il 19 Settembre siamo stati convocati in Duomo a Belluno: per ricevere dal Vescovo la NOTA PASTORALE di quest’anno!
E nelle nostre Comunità cercheremo di partire sempre da questa nota, quando ci riuniamo e quando passeremo all’azione, cioè quan-
«Sul paellmlao mano»
d
Lasciamoci educare
Nota pastorale
per la Diocesi di Belluno-Feltre
La copertina della Nota pastorale.
do “suoneremo”… i vari strumenti pastorali. Il
timbro della Nota porta in sé un verbo:
ASCOLTARE. Prima di impegnarci nell’EDUCAZIONE, quest’anno ci eserciteremo nell’ACOLTARE. Ascoltare cosa ha da dirci la nostra vita personale, sia nel bene che nel male,
la Famiglia e la Parrocchia, la Società, il mon-
Domenica 7 novembre
Comunicato dei Vescovi del Triveneto
Anche dai 15 Vescovi del Nord-Est arriva l’invito a ad accordare la nostra Diocesi al cammino delle altre.
Così come le Diocesi del Nord-Est, accordano i loro programmi a quello della CHIESA ITALIANA-CEI,
che fissa per i prossimi dieci anni il tema dell’EDUCAZIONE.
Comunicato dei Vescovi del Triveneto
letto domenica 7 novembre 2010
al termine della Santa Messa
SECONDO CONVEGNO DELLE CHIESE DEL NORDEST
AQUILEIA, 13/15 APRILE 2012
I vescovi del Triveneto annunciano che
nella primavera del 2012, dal 12 al 15 Aprile,
si celebrerà, ad Aquileia, il secondo Convegno
ecclesiale delle quindici Diocesi del NordEst.
È questo un momento di sinodalità fra le
nostre Chiese che prevede due anni di preparazione nei quali siamo chiamati a vivere la
memoria e la verifica dei due decenni passati ed
il discernimento comunitario in vista delle
scelte pastorali per i prossimi anni. L’attenzione specifica al tema dell’educazione che
Chiesa italiana ha scelto di vivere nel decennio
2011-2020 farà da riferimento autorevole a
questo lavoro. Dal 1990, anno in cui si è celebrato il primo convegno di Aquileia, ad oggi
moltissimi sono stati i cambiamenti nella vita
ecclesiale e nella società civile. Far memoria e
raccontare ciò che ogni diocesi ha vissuto è soprattutto lettura fiduciosa e riconoscente delle
”grandi cose che il Signore ha fatto per noi”.
Questo primo anno vivrà un momento forte
e significativo: la visita che papa Benedetto
XVI farà proprio ad Aquileia il 7 maggio 2011.
Nell’anno che culminerà con la celebrazione del Convegno le diocesi cercheranno di
riconoscere le sfide e la complessità della vita
delle persone e delle comunità cristiane in dialogo con la cultura, la politica e l’economia del
nostro territorio. Sarà un tempo utile per aiutarci ad ascoltare la chiamata della storia, le domande dell’uomo e, soprattutto, ciò che “lo
do. Solamente se riusciamo ad ascoltare la domanda che sale da queste realtà, potremo, aiutare la sua educazione umana e cristiana, estremamente necessaria.
Saremo sostenuti da quattro schede, che ci
verranno consegnate nei tempi liturgici dell’Avvento-Natale, della Quaresima, della Pasqua
e del Tempo Ordinario.
ESORTO tutti a creare dei Gruppi di lettura della Nota Pastorale, oppure partecipare ai vari Gruppi Parrocchiali, dove la Nota
viene letta e commentata insieme. Soprattutto
i membri dei CONSIGLI PASTORALI, i CATECHISTI, gli ANIMATORI, ecc. dovrebbero
esercitarsi nel fare entrare questa NOTA in
tutte le riflessioni, iniziative, proposte che si
prendono. Quest’anno: ASCOLTIAMO il Signore. la nostra Vita, la nostra Famiglia, la
nostra Comunità, la Chiesa e la Società. Senza prevenzioni, pregiudizi, difese, fariseismi…
LO SPIRITO SANTO continua a parlare in mille modi, accordiamoci alla sua Parola. Nei
prossimi anni passeremo all’azione con più
serenità, convinzione ed entusiasmo.
DON ALFREDO
Spirito dice alle Chiese” (Ap 2, 7a).
Con questo secondo Convegno i nostri vescovi intendono confermare il vincolo di comunione che lega le Chiese del NordEst, rinnovare il mandato di annunciare a tutti il
vangelo e di riproporre l’incontro con Cristo
come senso e fine della vita.
Ai parroci, ai sacerdoti e diaconi permanenti, alle religiose e religiosi, alle associazioni e movimenti, a tutti i fedeli e a tutti coloro che sentono l’appartenenza alla nostra
Chiesa si chiede l’accompagnamento nella preghiera, la simpatia per le proposte che via via
verranno fatte, la speranza creativa per rinnovare il nostro stile di Chiesa in questo tempo.
Nella diocesi di Belluno-Feltre sarà il Consiglio Pastorale Diocesano, guidato dal Vescovo
Giuseppe Andrich, l’organismo di partecipazione chiamato ad assumere la ricerca delle
modalità con cui coinvolgere le varie componenti della comunità cristiana e sintonizzare le linee pastorali diocesane con le scelte che ad Aquileia emergeranno per una stagione di profezia del vangelo e di passione per
l’uomo e per la nostra terra.
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Sospirolo - Gron
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Libro su don CLAUDIO SACCO
ta sconosciuti della personaliÈ uscito in questi primi
tà del nostro Caro.
giorni di novembre un libroInfine, non vuole essere un
testimonianza sulla vita di don
libro triste, perché egli ora è
Claudio Sacco. Il due Dicembre
nella luce di Dio; e anche perprossimo, ricorrerà l’ anniverché egli vive in noi, nel nostro
sario della sua morte e la Paranimo, non con un volto merocchia di Mas-Peron si prepara
sto, ma con la sua vivacità, la
a ricordarlo nel migliore dei
sua gioia, il suo entusiasmo.
modi. Questo libro viene pubNelle nostre intenzioni,
blicato dai suoi famigliari,
questa pubblicazione ambiavendo avuto una enorme
rebbe assolvere a un altro scoquantità di testimonianze sulpo: testimoniare il grande afla vita e l’opera del loro Caro.
fetto di cui era circondato
Ecco quanto scrivono nella
La copertina del libro su Don Claudio .
don Claudio, la sua persona e
presentazione :
la sua attività. Ci accorgiamo ogni giorno di più
A tutti gli amici di don Claudio
È con grande piacere che noi famigliari pos- come egli abbia lasciato un segno spesso indesiamo presentare, a tutti coloro che hanno co- lebile in coloro che lo hanno avvicinato.
In qualche maniera il libro vorrebbe essere
nosciuto don Claudio, questo libro in suo onore; un libro senza grandi pretese, ma messo as- il prolungamento della sua voce e del suo cuore, per ringraziare coloro che hanno messo per
sieme con tanto affetto.
Non si tratta di una biografia del nostro fra- iscritto i loro ricordi e, in genere, tutti coloro che
tello, anche se gli scritti sono stati disposti su lo hanno amato e stimato in vita e che certaun filo cronologico della sua vita qui tra noi. mente non lo dimenticheranno mai.
Noi, famigliari di don Claudio, ci uniamo a
Non è neppure un libro scritto da un autore soltanto; è stato scritto, attraverso voci com- questo ringraziamento e di cuore diciamo a tutmosse, dalle comunità in cui don Claudio ha ope- ti: “Dio ve ne renda merito”.
rato; pertanto contiene scritti suoi, sue testimonianze, ma anche tante attestazioni di amici e co- Il libro si può acquistare anche presso la Canonica di Sospirolo. Conta più di 300 pagine. E’ curato dal fratello di don
noscenti, specie di parrocchiani, sia di Borgo PiaClaudio, don Sergio Sacco ed è edito dall’Istituto Bellunese di
ve, che di Mas-Peron. Non è nemmeno soltanto Ricerche Sociali e Culturali di Belluno. Il prezzo è di Euro
un libro di ricordi; sì, ricordi ce ne sono, di va- 15,00. L’utile servirà per una Fondazione con lo scopo di aiurio tipo, di varie persone: e sono belli, spesso toc- tare coloro che desiderano imparare a suonare uno strucanti, tutti veri, che lumeggiano aspetti talvol- mento musicale.
Maria Miglioli
È stata premiata con la medaglia d’oro per
i 30 anni di attività per la diffusione del settimanale “L’Amico del Popolo” nella nostra Comunità.
Arrivata a Maras di Sospirolo, da Cremona,
il 18 aprile 1963, Maria ha subito collaborato
con l’Azione Cattolica Parrocchiale con don Giuseppe De Toffol: l’incontro era fissato la domenica dopo messa. Avendo il giornale in casa,
ha avuto il modo di far conoscere agli altri l’importanza di questo mezzo di comunicazione sociale, quindi ha cominciato a frequentare anche il gruppo di collaboratori diocesani, una volta l’anno.
“Senza rendermi conto sono già passati
40 anni, ma io l’ho sempre fatto con il proposito di fare quello che sentivo e volentieri, approfittando di parlare con la gente e fare comunità” dice Maria.
Il suo senso di “comunità” è tale da collaborare nella sua realtà di Maras, tanto anni pas-
Maria Miglioli, mentre legge l’Amico del Popolo.
sati facendo catechismo ai bambini nella sua
casa, come adesso nell’attività di sacrestana nella chiesetta di S. Bartolomeo. Dice inoltre: “Ricevevo i bambini a casa mia, e dopo la morte di
mio marito mi hanno dato un gran supporto”.
Nella sua grande esperienza di vita comunitaria,
dà anche un consiglio a tutti noi: “Incoraggiate la gente a collaborare anche per le chiese frazionali: dobbiamo fare comunità non solo in parrocchia, ma anche in frazione!”
Complimenti da tutti noi, Maria! Un grande esempio di lavoro fedele, silenzioso, efficace
e concreto dato con tanta Fede e tanto Amore! GRAZIE! E… continuiamo imperterriti!
LUISA
Esperienza
a Lourdes
Luisa alla reception dell’Hospitalité a Lourdes.
Quest’anno è stato il 40° Pellegrinaggio
della Diocesi di Belluno-Feltre a Lourdes. Come
di consuetudine i pellegrini di Gron e Sospirolo hanno partecipato a questo significativo
traguardo.
Quest’anno il tema del pellegrinaggio era
“ Il segno della Croce” e durante la permanenza
ne abbiamo approfondito l’importanza ed il
significato.
Anche per me, quest’anno è stato un traguardo importante, si festeggiava il 125° anno
della fondazione de l’Hospitalitè Notre Dame
de Lourdes, dove io presto servizio.
Associazione questa che si occupa dell’accoglienza e cura dei malati e pellegrini che arrivano a Lourdes, e della quale sono 32 anni
che ne faccio parte.
Tutto iniziò quando avevo 19 anni, coinvolta dall’entusiasmo di mio padre già hospitalario, e dei 4 anni di pellegrinaggi precedenti. Dopo nove anni di servizio, come da
regola dell’associazione, mi è stata proposta la
Consacrazione a Gesù e la Madonna, che nella
spensieratezza della gioventù e il desiderio di
“grandi ideali”, ho accettato volentieri; ciò comporta servire i fratelli una volta all’anno a Lourdes, finchè le forze lo permettono e l’impegno
di servizio nella Chiesa del mondo.
Ho prestato servizio dovunque era richiesto: pulizie delle camerate, accoglienza, sacrestia, refettorio ma quello più coinvolgente
dal punto di vista fisico e spirituale, è stato
quello di aiutare i fratelli a entrare nelle cosidette “piscine”. E’ una grande Grazia poter accedervi! Ultimamente per problemi di salute
presto servizio alla reception de l’Hospitalitè
dove si accolgono “in primis” tutti quelli che
hanno bisogno di qualsiasi informazione, e
principalmente agli hospitalari.
Sono grata al Signore e alla Madonna, per
questa GRAZIA, che mi hanno concesso fin’ora
e che mi daranno negli anni a venire.
LUISA
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Bollettino interparrocchiale
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Ciao Romilda
Vogliamo ricordare la nostra amica Romilda che ci ha lasciati venerdì 10 settembre 2010
all'età di 94 anni, in silenzio, senza far rumore e senza che nessuno si rendesse conto che una
persona così grande si stesse spegnendo. Una
persona tenace, a volte severa, una che apparteneva a quella schiera di persone che danno il
cuore per gli altri.
Ha dedicato infatti buona parte della sua
vita a servire tanti bambini della nostra comunità (è stata la mamma di tutti noi!).
Diceva sempre: “io non ho avuto figli miei,
ma per contenere tutti i bambini che ho guidato e amato non basterebbe il Duomo di Milano
“... e sappiamo tutti che è vero!
Molti la ricorderanno infatti come collaboratrice parrocchiale a fianco di Don Giuseppe De Toffol nelle grandi celebrazioni come Comunioni, Cresime, Corpus Domini, con un notevole numero di bambini che preparava personalmente con rigore e fermezza , prima con
il catechismo e poi ad uno ad uno il giorno della celebrazione.
Ha collaborato anche presso l'asilo di Sospirolo come cuoca, come accompagnatrice nel
pulmino sempre in modo serio e diligente per
dare una educazione esemplare ai bambini.
E poi quanti campeggi in colonia al mare
e nelle sue amate montagne! Il Valles, Fiera Di
Primiero, Mis di Sagron...
Dice Itala Moretti: “di Romilda ricordo il coraggio, la forza, la fede, il sorriso e quegli occhi che sapevano ridere e nello stesso tempo incutere paura se si combinava qualcosa che non
andava bene. Il coraggio di organizzare un campeggio da sola, in luoghi privi di ogni comfort
(a Mis di Sagron ci si lavava nella fontana ghiacciata e si dormiva in stanzoni che qualche volta avevano i vetri delle finestre rotti), con una
quindicina di bambini dai 5 ai 16 anni, che sapeva nutrire, ma anche organizzare in modo che
Romilda a Mis di Sagron in campeggio.
i più grandi accudissero ed insegnassero ai piccoli. E badate , non erano campeggi di 5 o 6 giorni, ma di due settimane, che si concludevano con
l'immancabile gita in corriera “alla Fiera“
(Fiera di Primiero).
Ci caricava tutti nella corriera dell'Atesina,
e ci portava tutti nel negozietto a prendere un
regalino a mamma, poi a mangiare la pizza al
taglio (in pizzeria a quei tempi si andava raramente, immaginate la gioia ), poi tutti a giocare nel parco giochi fino a quando non era arrivata l'ora di rientrare. Ogni tanto mi capita
di passare per Fiera, e, se mi fermo porto a spasso i miei bimbi e ricordo loro i bei momenti passati con Romilda e tutti i miei compagni.
Ricordo l'ottimo rapporto che Romilda aveva instaurato con la gente di Mis, che mandava i figli a giocare con noi (come se non fossimo già abbastanza).
Ricordo le preghiere mattina e sera (molti
di noi le ha imparate da lei) e quando si andava
in passeggiata a Sagron si pregava anche al capitello nei pressi del primo curvone. Ricordo i
nomignoli che ci aveva dato, “Menegolin, Sbirulin, le Steline...”, segno che voleva bene a tut-
Romilda all’asilo parrocchiale (seduta).
ti ma anche che ognuno aveva un posto speciale
nel suo cuore.
Io penso che Romilda da lassù sia felice perchè tutti i suoi bambini sono cresciuti e si sono
formati una famiglia.
GRAZIE ROMILDA, sarai per sempre nei nostri cuori...”
La tua “Stelina“ ITALA M.
Sicuramente tante sono state le gratificazioni
per Romilda nel dedicarsi a tanti bambini ma
altrettante le hanno avute coloro che le sono stati vicini negli ultimi periodi della sua vita!
Niente infatti ripaga più di un ”sorriso felice di un bambino” o un “Grazie“ sincero di un
anziano solo!
Ci mancherai - ANNA M.
Serata con Antonia Arslan
Successo di pubblico per Antonia Arslan, ospite il 22 settembre a Sospirolo. Oltre cento persone,
molte da fuori Comune, ne hanno onorato la presenza, assistendo alla presentazione del suo ultimo
successo “La strada di Smirne” ma anche ascoltando i futuri progetti di scrittura.
La scrittrice - da poco medaglia d’oro a Los Angeles per il suo contributo alla diffusione della cultura armena nel mondo - ha calato la presentazioLa signora Arslan riceve il Premio.
ne nel contesto sospirolese, regalando in anteprima uno scorcio della sua infanzia a Sospirolo, dove è nata “La masseria delle allodole” perché proprio a Susin, alla piccola Antonia, fu raccontata la storia della sua famiglia dal nonno Yerwant, sotto i glicini dell’albergo Doglioni.
Una presenza sinceramente sentita. “Amici miei” così ha chiamato Antonia Arslan i cittadini. “Mi capita
spesso di raccontare, nelle molte serate che faccio, di Sospirolo e di come è nata questa storia, ma con voi c’è
un rapporto speciale. Tagliare quei glicini fu un grande delitto…”.
Molto applaudita la lettura teatrale di Cristina Gianni, accompagnata dal bravissimo Davide De Bona, del
“Racconto dell’estate”, il nuovo scritto della Professoressa Arslan che narra l’incontro fra il nonno paterno Yerwant l’armeno e quello materno Carlo, nella “chiesona” di Sospirolo.
La serata è stata aperta da Federico Brancaleone, in rappresentanza della Pro loco Monti del Sole che ha
organizzato la serata, con la collaborazione di Biblioteca civica e Circolo Auser. Proprio una rappresentante
dei volontari Auser, la Professoressa Giovanna Doglioni, ha introdotto la figura di Antonia Arslan, calando il
suo romanzo in un preciso contesto storico.
Nella serata anche una gradita sorpresa: è stata svelata in anteprima la notizia di una futura assegnazione di cittadinanza onoraria alla scrittrice, fortemente caldeggiata sia dall’Auser che dalla Pro Loco.
f.b.
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Sospirolo - Gron
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“Diario del mio viaggio”
di PIETRO DE CIAN (1941-1946)
Iniziamo la pubblicazione del “DIARIO DEL MIO VIAGGIO” di Pietro De Cian, già presentato nelle pagine dell’ultimo Bollettino. L’interessato e la sua famiglia si è detta disposta
a questa pubblicazione e di questo li ringraziamo. Ogni puntata vedrà inoltre una breve presentazione della Prof.ssa Alba Barattin che con grande gentilezza ci ha trasmesso anche le
foto che troveremo nel Diario. Le puntate saranno parecchie e tutte interessanti. (Vorremmo
invitare coloro che avessero conservato Scritti simili sul passato, a farceli avere per condividere pagine di storia vissuta, con tutti noi).
Nell’autunno del ’41 il Mediterraneo meridionale è un teatro di guerra in cui si confrontano italiani e tedeschi da un lato ed inglesi dall’altro.
Da pochi mesi il generale Rommel ha ripreso le terre libiche che gli inglesi avevano
sottratto agli italiani fra il dicembre del ’40
e i primi mesi del ’41. È perciò di vitale importanza ricevere rifornimenti per resistere alla
controffensiva inglese.
Gli inglesi cercano di ostacolare il passaggio dei convogli di armi, truppe, carburante,
mezzi militari diretti in Libia e lo fanno con
la guerra aerea e sottomarina.
Per parte italiana occorre sfuggire ai ricognitori e ai siluri del nemico e cercare di infliggere quante più perdite è possibile.
In questo quadro, per la motonave Veniero
– su cui è imbarcato Pietro - raggiungere la
costa libica si rivelerà un’impresa molto rischiosa e solo una provvidenziale tempesta permetterà alla nave di attraccare – indenne - nel
porto di Bengàsi il 1 dicembre 1941.
Una pagina autografa del diario.
“Diario del mio viaggio”
Con brevi e povere parole; uno sguardo al
lungo viaggio compiuto.
Non per bisogno di rinfrescare la memoria nel futuro, perché mai mi sfuggirebbe il minimo particolare di questo passato, troppo scolpito nella mia mente.
10-9-1941
Triste giorno che il dovere mi strappò dai
cari amati, per l’ultima volta dopo le poche ore
di permesso concessimi. Un ultimo abbraccio
ai famigliari e parenti. E il postale che giungeva il quel momento mi strappò da quella terra tanto amata, riportandomi al mio reparto.
A Palazzolo S.O. ripartendo subito ultimati i
preparativi di trasferimento destinati a Napoli.
19-11-1941
Dopo due mesi di soggiorno a Napoli, passati non tanto gradevoli sempre in attesa di
partire giorno per giorno.
Arriva l’ordine: tutto il battaglione parte
per la Sicilia esclusa una compagnia nella quale c’ero anch’io, che poi venne suddivisa in
quattro gruppi per imbarcarsi su rispettive navi
che formava il convoglio diretto a Tripoli.
Da qualche giorno le nostre armi erano già
piazzate a bordo delle navi per la loro difesa, ad un eventuale attacco nemico. Era vicino il tramonto quando salii per la scaletta
oscillante, tenuta sospesa con corde d’acciaio sopra l’acqua che si intravedeva nello spazio tra nave e panchina (sic).
Nello staccare i piedi dalla terra ferma mi
sentii un… non so come spiegare, cosa che può
capire soltanto chi à provato e specialmente in un periodo come quello.
Arrivato sul ponte mi diressi con i miei
compagni dove erano fissate le nostre armi.
I marinai e operai di bordo accorgendosi del nostro turbamento piantavano i suoi
sguardi tranquilli e sereni, pareva dicessero
De Cian Pietro.
non temete qui siete sicuri come in caserma.
Subito ci informarono della continua fortuna durante i dieci viaggi precedenti, e del bravo comandante che ci accolse come suoi figli, era un uomo sulla cinquantina bassotto
ma ben tarchiato, affabile nei modi ma severo
nei comandi, ci fece ridere: e nel medesimo
tempo rabbrividire nel modo che raccontò la
sua sorte durante il naufragio prima di assumere il comando di quest’altra (nave), ragazzi! ci disse: guardatemi e direte: come ò fatto a salvarmi così grosso? Eppure eccomi qui
dopo quattordici ore d’acqua sorretto da un
misero salvagente, sarà stato forse questo contorno voluminoso “ e indicò il grosso ventre”.
E finì col assicurarci un ottimo viaggio, sicuri
da parte della nave ch’era nuova e veloce.
Ecco, dopo gli ultimi preparativi eseguiti con sicura arditezza dai prodi marinai, giungere un rumore sordo accompagnato da un rotolio di grosse catene, la nave veniva liberata dall’ancoraggio i motori piano piano aumentarono la pressione obbligando l’elica di
smuovere una massa d’acqua spingendo così
lentamente il grosso galleggiante.
Dal mio posto di guardia con cuore gonfio, in silenzio osservavo nell’ombra della notte l’allontanarsi lentamente del porto.
Un’ora dopo all’altezza di Capri vedevo l’intera città di Napoli immersa nell’oscurità. Pochi minuti dopo cambiò aspetto, si presentava
una scena non tanto gradevole, un continuo luccichio di traccianti con una rete di lunghi raggi luminosi, indicavano l’allarme nella città venne poi rischiarata dai razzi luminosi lanciati dagli apparecchi. Poco dopo non restava in vista
che l’infuocato Vesuvio dileguandosi a poco a
poco dietro il promontorio che divide il golfo
di Napoli da quello di Salerno...
1° puntata... continua
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Bollettino interparrocchiale
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Orgoglio paesano
“Ho realizzato un mio sogno: ecco lo scarpone made in Sospirolo!”
Matteo Paniz ha sempre avuto una grande passione per la montagna, come molte persone che abitano le nostre valli, passione che
nel suo caso deve essere sempre declinata alla
“conquista con lo sforzo” nella migliore tradizione alpinistica: d’estate si guadagnano le
cime di corsa e d’inverno con sci e pelli di foca
(sintetiche, tranquilli!). Tre anni fa Matteo comincia a cimentarsi nelle competizioni di scialpinismo, e come tutti i suoi “colleghi” è sempre alla ricerca di qualche soluzione “casalinga” per migliorare le prestazioni del materiale tecnico specialmente per quanto riguarda lo scarpone, che in questo sport significa soprattutto maggior leggerezza, visto
che far fatica va bene, ma qui comincia ad entrare in gioco lo spirito di competizione!
Matteo si mette in testa di voler realizzare
“in proprio” il gambale dello scarpone e per di
più si intestardisce di volerlo fare in carbonio:
in assoluto il materiale più leggero e resistente disponibile sul mercato. E qua inizia la sfida, sembra una bizzarria, nessuno gli va più di
tanto dietro, visto che la lavorazione del carbonio
richiede conoscenze specifiche, abilità non comune e strumenti appositi. Dopo due anni due
anni, in cui Matteo si è impegnato dedicando
ogni momento libero allo studio del materiale,
alla costruzione degli strumenti necessari alla
lavorazione, alle prove, cercando informazioni da persone esperte di lavorazione del carbonio
in diversi ambiti ottiene via via i risultati che
si era prefissato. Così lo scorso anno ha fatto la
sua apparizione in sordina il gambale di design
e costruzione interamente “made in Matteo” che
è stato testato tutto l’inverno dagli amici “scavezzacollo” anche e soprattutto in gara senza
mai deludere le aspettative che aveva il suo costruttore: non rompersi, essere ultraleggero, avere altissimo comfort durante la prestazione.
E’ il momento di proseguire il cammino inseguendo un risultato più ambizioso: arrivare a
costruirsi da solo l’intero scarpone, naturalmente
MATURITA’ 2010
È con grande gioia che facciamo conoscere a tutta la
comunità di Sospirolo, il nome di coloro che hanno
raggiunto uno dei traguardi più importanti nella
vita dei giovani: quello della MATURITA’. Al
sentimento di gioia si unisce anche, l’augurio più
cordiale di portare a compimento questa tappa, nel
proseguimento degli Studi oppure nel lavoro. Un
PLAUSO a tutti loro e alle loro Famiglie che tanta
parte hanno in questo prezioso successo!
Ecco l’elenco che siamo riusciti a mettere insieme.
Se vi fossero delle dimenticanze involontarie,
aspettiamo volentieri di rimediare in seguito.
BIANCHET Elisa da Gron
Liceo Classico “Giorgio Dal Piaz” (Feltre)
Matteo Paniz con lo scarpone.
completamente in carbonio (!) come non l’aveva fatto finora nessuno: pezzo unico senza incollaggi e con un sistema di chiusura nuovo che
facilitasse il bloccaggio dello scarpone in gara.
Ed ecco, ad un anno di distanza, Matteo è orgoglioso di presentare “la sua creatura”, che è
stata battezzata “Aragon” dopo tanta dedizione
e una grandissima pervicacia. - “Questo scarpone
da scialpinismo mi è costato tanti sacrifici, sia
in senso economico che di energie personali; ma
di fronte al risultato raggiunto e ai primi entusiastici commenti che sto ricevendo, tutte le mie
fatiche sono ripagate”- commenta.
Insomma, per essere “un’opera prima” ci
sembra già un bel risultato, visto anche l’interesse che ha suscitato negli esperti ed appassionati del settore: non ci resta che augurare a
Matteo di potersi meritare altre soddisfazioni su
questa strada.
A noi che abbiamo seguito la vicenda, al di
là che si tratti di uno scarpone da sci (poteva
essere una motoscarpa o un pennello elettrico),
non possiamo non restare affascinati dai frutti che le vere passioni (sane e vitali) danno, e
non ci resta che augurarci che possa essere
d’esempio e di stimolo per i giovani: non importa quale sia il vostro sogno, ma mettetecela tutta per realizzarlo!
B.D.N.
BOITO Arianna da Mis
Istituto Professionale “Catullo” – (Belluno)
BUZZATTI Mauro da Rosolin
Istituto Tecnico Industriale “Segato” – (Belluno)
CASSOL Giada da Susin
Istituto Tecnico Commerciale “Calvi” – (Belluno)
COLLADON Simone da Tuses
Istituto I.P.I.A. “Andrea BRUSTOLON” – (Belluno)
GARLET Monica da S. Zenon
Istituto Professionale “Catullo” – (Belluno)
MENEGOLLA Eleonora da Oregne
Liceo Pedagogico “Vittorino da Feltre” - (Feltre)
MORO Aris da Piz
Liceo Scientifico “Galilei” – (Belluno)
NIKIC Nina da Sospirolo
Liceo Scientifico “Galilei” – (Belluno)
PARISSENTI Luana da Gron
Istituto Professionale “Catullo” – (Belluno)
REN Claudine da S. Zenon
Istituto Professionale “Catullo” – (Belluno)
RIPOSI Emanuele da Gron
Istituto Tecnico Industriale “Segato” – (Belluno)
RUGGERI Federico da Sopra Susin
Istituto Tecnico Industriale “Segato” – (Belluno)
RUGGERI Manuel da Sopra Susin
Istituto Tecnico Commerciale “Calvi” – (Belluno)
TROIAN Roberto da Col Molin
Istituto I.P.I.A. “Andrea BRUSTOLON” – (Belluno)
VEDANA Andrea da Oregne
Liceo Scientifico “Galilei” – (Belluno)
L’APERTURA DI UN SALONE DI PARRUCCHIERA
Sue Ellen Moretti 23 anni,dopo la scuola e un lungo apprendistato finalmente è riuscita a portare a Sospirolo, il suo paese natale, l’apertura di un salone di parrucchiera.
La crisi non la teme perchè quando si ha passione e si riesce a concretizzarla, anche gli
ostacoli più grandi sembrano perdere importanza e poi è sicura che a Sospirolo ci debba essere una parrucchiera visto che da almeno 7-8 anni non c’è più.
Il salone si troverà vicino al municipio, non avrà dipendenti e sarà aperto da giovedì
11 novembre.
Domenica 7 novembre c’è stata l’inaugurazione, con la partecipazione del sindaco
e il taglio del nastro.
ito dopo il taglio del naSue Ellen Moretti e il Sindaco sub
Salone di Parrucchiera.
vo
nuo
stro di inaugurazione del
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Sospirolo - Gron
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La scomparsa
di Romolo Vigne
All’età di 82 anni è scomparso il 6 luglio scorso Romolo Vigne,
un personaggio che con la sua laboriosità ha tenuto sempre alto il
buon nome della operosità e della
dedizione al lavoro dei Sospirolesi mettendosi, negli ultimi anni al
servizio della nostra comunità.
La sua vita lavorativa è iniziata
in giovane età, come del resto era
in uso a quei tempi, portando gli
animali al pascolo. Successivamente divenne apprendista falegname non potendo, a causa della guerra continuare con gli studi,
appena ne ebbe la possibilità, frequentò alcuni corsi serali impegnandosi nell’apprendimento della matematica, della geometria e del
disegno. Tale impegno gli consentì, all’età di 21 anni, di essere assunto presso la Girola di Milano,
una delle imprese italiane più apprezzate e prestigiose nel campo
della realizzazione di grandi infrastrutture sia in Italia che all’estero. Già all’età di 21 anni iniziò a ricoprire incarichi di responsabilità che via via con l’accrescersi
dell’esperienza divennero sempre
più importanti e delicati fino ad ar-
rivare al loro culmine a 43 anni
quando venne promosso a dirigente
responsabile del cantiere di Salto
Alto impegnato nella realizzazione della diga più grande al mondo costruita tra L’Uruguay e l’Argentina dove vi erano impiegati
4.800 dipendenti.
La vita lavorativa lo ha visto
impegnato in più parti del mondo, in Iran, in Ghana, in Nigeria,
in Colombia altro mega cantiere
con 3.700 dipendenti. In questa
sua lunga ed impegnativa, per certi versi di sfida nel realizzare
opere grandi dimensioni, ha sempre avuto un occhio di riguardo
alle problematiche legate alla sicurezza tanto da ricevere nel
1980, dal Consiglio Interamericano di Sicurezza degli Stati Uniti,
il premio al merito della sicurezza per l’attività formativa.
A riconoscimento di una carriera così brillante ed intensa, nel
1976 ebbe l’onore di ricevere la nomina a Cavaliere della Repubblica.
Fatto ritorno alla sua terra d’origine, ha messo la sua esperienza,
sua volontà di uomo del fare al servizio della comunità sospirolese, ri-
1967-69 Kainji (Nigeria): come si può notare dalla foto scattata in Africa, lontano
da controlli, con gente non certo abituata alla sicurezza nel lavoro, Romolo Vigne
esigeva da tutti il casco e le norme di sicurezza. Su questo era molto esigente ed era
fiero nel constatare che gli incidenti nei suoi cantieri erano ridottissimi anche in condizioni di disagio estremo.
coprendo prima la carica di consigliere di minoranza dal 1993 al
1998 e successivamente assumendo l’incarico di vice sindaco nella
prima amministrazione del Sindaco Massimo Tegner.
Pur nella lontananza e nel
continuo peregrinare per il mondo, Romolo Vigne ha sempre
sentito profondamente nel suo
animo il legame con la propria
terra. Grande amante delle nostre
montagne, ne conosceva ogni
sentiero, ogni asperità e non era
infrequente, scambiando con lui
quattro chiacchiere, udire racconti, a volte anche avventurosi,
vissuti lungo sentieri impervi che
immancabilmente, quando ve ne
era la possibilità, ne indicava
con la mano il tragitto percorso,
come a rimarcare che nonostante gli anni di lontananza lui era
sempre stato un Sospirolese.
Lascia la moglie Pia che ha
condiviso con lui 45 anni di matrimonio, due figli e tre nipotini.
Dbd
(Dalla moglie mi sono fatto mostrare alcune foto per poter documentare il lavoro del marito: ho
preso le prime che mi sono venute tra le mani, perché le dighe e le
opere alle quali ha partecipato sono
centinaia, in tutti i continenti e ci
vorrebbe un libro per riportare il
tutto. Riporto queste foto anche perché molti hanno lavorato con l’IMPREGILO e conoscono bene di cosa
si tratta.)
1949 Prima Diga in Sicilia. Dissueri. Gela.
1963 Diga a Kosombo
(Ghana).
1954-59 Diga di Pozzillo-Enna.
1980 Diga Paute (Equador).
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Bollettino interparrocchiale
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LOCALITÀ di RISTORO e RIPOSO a SOSPIROLO
Sospirolo è stato per tanti anni uno dei centri turistici più ricercati e frequentati da persone facoltose, rinomate e anche da famiglie della medio-borghesia. Il luogo è esposto al sole, la natura è rigogliosa,
non ci sono pericoli, il panorama è incantevole e riposante. Poi tutto è cambiato e gli Alberghi e le Pensioni hanno chiuso e così le strutture collaterali: negozi, servizi… Un grande rimpianto lo si scorge nel
cuore di tante persone anziane. Ultimamente sono
sorti gli AGRITURISMO. Ambienti adatti ad accogliere
persone di passaggio che desiderano vivere e assaporare non sono la buona cucina, ma anche respirare un’aria semplice e naturale. Vorremmo fare un
po’ di pubblicità e farli conoscere a più gente possibile. Anche a tanti originari di Sospirolo che ormai in
zona non hanno più la casa o una stanza e vorreb-
INES – CASA VACANZE
Molto accogliente, disposta su due luminosi piani, arredata con gusto e semplicità e fornita di tutti i comfort. E’ dotata di un suggestivo soppalco con
travi a vista. A disposizione coperte ed asciugamani.
Per grandi e piccini, sono a disposizione giochi di
società e piacevoli libri. INES è ubicata in una posizione particolarmente agiata per accedere alle
meraviglie ed ai servizi che il Comune di Sospirolo e le vicine città di Belluno e Feltre offrono.
INES CASA VACANZE è di Sanci Faustino
e si trova a Oregne in via Oregne 79 • Sospirolo • Belluno
Tel. +39- 368.7201292 • WWW.INESCASAVACANZE.IT
AGRITURISMO DAGAI
È ubicato a SUSIN di Sospirolo sul terreno di un antico pascolo bellunese di circa tre ettari.
La sua posizione dominante al confine con il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, rende questo
luogo un punto ideale di partenza per escursioni
naturalistiche, culturali e sportive.
Le camere, tutte con vista sono comode, spaziose,
con bagno riservato e offrono un ambiente rustico e curato. Possibilità di acquistare in loco i prodotti non trattati dell’azienda agricola.
L’AGRITURISMO DAGAI è in via Susin-Dagai 171
Sospirolo • Belluno • Tel. 0437-89473 • 338.6318297
WWW.AGRITURISMODAGAI.IT
AGRITURISMO AMERICAN SPIRIT RANCH
L’ambiente e la cordiale ospitalità, fanno dell’American Spirit Ranch il luogo ideale per pranzi e
cene speciali e raffinate, in compagnia di amici, con
menù personalizzati o a tema per occasioni speciali.
Adiacente alla proprietà c’e un allevamento di cavalli con annessa scuola monta western, confortevoli box con paddoch riservato, campi da lavoro
giostra, selleria, corso di equitazione per principianti
e molti altri servizi.
L’AGRITURISMO AMERICAN SPIRIT RANCH
si trova in via Campaz 18 • Sospirolo • Belluno
Tel. 0437-89729 • 335.5860386 • 338.9112973
WWW.ASRANCH.IT • [email protected]
bero passare alcuni giorni nella terra dei loro padri.
Non c’è che l’imbarazzo della scelta. In Internet poi
ci sono tutte le notizie che si possono desiderare.
Complimenti ai proprietari e gestori di queste preziose strutture di accoglienza, che possono portare
benefici, non solo a loro ma a tutta la comunità.
BRAVI E CHE ABBIATE GRANDE SODDISFAZIONE
PER IL VOSTRO CORAGGIO!
AGRITURISMO MAZZONCINI
Si trova ai margini del Parco Nazionale Dolomiti
bellunesi questo ambiente silenzioso e tranquillo, con ampi spazi, ideale per famiglie e bambini.
14 posti letto suddivisi in tre appartamenti recentemente ristrutturati, con entrate indipendenti
e ben arredati. Nelle vicinanze dell’agriturismo c’é
un maneggio e un campo di tennis.
Si trova in località Gron (strada per il
campo sportivo) – Sospirolo – Belluno
Tel. 0437-89225 • 329.7941430 • 336.494000
WWW.WEBDOLOMITI.NET/AGRITURISMO/MAZZONCINI.HTM
E-MAIL: [email protected]
VILLA FIOCCO Country House
Tipica casa di campagna, offre servizio di ristorante
e 3 camere. Aperto il mercoledì, giovedì, venerdì
e sabato. Domenica solo a pranzo. E’ gradita la prenotazione.
L’attività è condotta da Viviana e Italo che avevano già operato nel settore in Olanda, dov’è rimasto il figlio a gestire un ristorante che ha ricevuto
l’onorificienza del Presidente della Repubblica
Italiana come miglior ristorante italiano.
• Si trova in via Susin 3 • Sospirolo • Belluno
Tel. 0437-89139 • 328.3277745
WWW.VILLAFIOCCO.COM • [email protected]
AGRITURISMO LE BRANDERE
Si trova ai piedi dei Monti del Sole, sotto l’imponente
Spiz di Vedana a 540 m. di altezza. L’agriturismo Le
Brandere, condotto dalla signora Fiorella che propone
le migliori ricette con il valore aggiunto dei propri prodotti. Il menù varia a seconda della stagionalità: i primi, nobilitati dalla pasta fatta in casa. I fagioli varietà
Lamon e varietà Spagnolet. Le carni alla griglia o al
forno, e ancora la frutta dell’orto utilizzata per dolci. Infine i formaggi di malga e di latteria della zona.
L’AGRITURISMO LE BRANDERE, di Troian Fiorella,
si trova in Loc. Le Rosse, n. 69 • 32037 Sospirolo • Belluno.
Telefono 0437 843007 – Fax 0437 843007
(Nel caso avessimo dimenticato qualche altra struttura simile,
saremo lieti farla conoscere nel prossimo Bollettino).
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Sospirolo - Gron
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Annunci di nascite
MARCO PAVARINI
Le Bisnonne Liduina Lovat Centeleghe e Taddea David Pilotti e i
nonni Sergio e Danila Pilotti e
Iole Vedana Vavarini, annunciano
la nascita di MARCO PAVARINI di Francesco e di Monica Pilotti residenti a Sedico, avvenuta
il 22 Luglio 2010.
DE SALVADOR EMILY
I Nonni De Salvador Demetrio e
Cuccione Mariuccia annunciano
la nascita della nipotina, DE
SALVADOR EMILY di Flavio
e Villanova Francesca, avvenuta l’
8 Agosto 2010. Risiedono a Prà di
Vedana.
DIEGO RIPOSI
Riposi Giuseppe e De Donà Donatella annunciano la nascita del
nipotino DIEGO RIPOSI,
nato a Belluno il 17 ottobre 2010,
figlio di Riposi Eros e Casanova
Mery residenti a Bribano.
DIVENTARE NONNI - riflessioni
Quando si diventa genitori è perché si sceglie di far maturare il frutto di un sentimento d’amore condiviso, è perché si desidera veder sbocciare un nuovo fiore, è perché si ha la voglia di lasciare una impronta nel cammino della vita. A volte capita che non sia proprio così, capita che
succeda perché le passioni travolgono gli esseri umani oltre ogni razionalità. Comunque sia, la
nascita di un pargolo è sempre motivo di grande gioia. Ricordo di aver vissuto il periodo di attesa di mio figlio con grande entusiasmo, oserei dire quasi con spavalderia, certamente con molto orgoglio. Le preoccupazioni non erano molte anche in virtù di una gestazione senza problemi
se non quelli fisiologici pertinenti al periodo,la mia età di allora e quella di mia moglie non davano spazio a dubbi o paure, il coraggio e un po’ di spregiudicatezza sono nel bagaglio della
gioventù. L’attesa, il veder cambiare l’aspetto fisico di colei che nel suo grembo portava una vita
MIA GALLETTI
nuova, la voglia e la volontà di creare un nido accogliente per chi già c’era e per chi doveva arDomenica 12 settembre u.s. è
rivare, la curiosità crescente di sapere cosa mai sarebbe cambiato nel futuro. Questi erano i pennata a Feltre, MIA GALLETTI.
sieri che occupavano la mente e riempivano le giornate che correvano svelte verso il momenLo annunciano con gioia il papà
to tanto atteso. Finalmente è arrivato il giorno,finalmente abbiamo potuto vederti e conoscerti,
Gilles e la mamma Alexia Lazzafinalmente la gioia immensa della maternità e della paternità ha potuto esplodere in tutta la
rotto. A condividere la loro felicisua grandezza, senza confini, senza razionalità, come quando ci si innamora pazzamente. Quatà per il lieto evento ci sono i
le innamoramento può essere più grande di quello di vedere la propria creatura affacciarsi al
nonni Gabriele e Marisa Bridda.
balcone della vita. Pare di aver creato il mondo solo noi e in un solo momento, perché si è comGiorgio e Rosanna Lazzarotto; i bis
piuto un desiderio al quale noi stessi abbiamo dato luogo in virtù delle nostre scelte. Quando
nonni Teresa Roldo ed Emilio Bridsi diventa nonni i presupposti sono differenti. Non siamo noi a scegliere o a decidere. A scegliere
da,gli zii e straordinariamente
e a decidere sono i nostri figli, i quali dopo averci arricchiti con la gioia della maternità e delAdele Casanova Roldo la nonna
la paternità decidono di regalarci un’altra gioia immensa, un altro innamoramento senza fine.
“Dele” che alla bella età di 101 e
diventata trisavola. Nelle foto alI pensieri sono diversi quando si attende l’arrivo di un nipote, non si ha più la spensieratezza
legate si vede la piccola Mia in
e la spavalderia di quando i capelli erano più folti e meno grigi. La vita ci ha insegnato le prebraccio alla nonna “Dele” nata
occupazioni, abbiamo visto e sentito tante cose che in qualche maniera hanno lasciato il senel 1909 e Mia nel 2010. Mia ingno e qualche volta prima di dormire o appena svegli ci ritroviamo a pensare cose strane. Noi
sieme ai genitori Gilles e Alexia e
che stiamo per ricevere in dono una cosa meravigliosa coltiviamo la speranza e il desiderio non
le 5 generazioni. Adele Casanova
tanto che il dono sia bello, ma di “buona qualità”, intesa come buona salute. Noi facciamo le
Roldo; la figlia Teresa Roldo, Ganostre riflessioni, coltiviamo i nostri sogni di persone che si avviano ad avere un ruolo diverso
briele Galletti figlio di Teresa e
in seno alla famiglia, con discrezione e riservatezza. Non siamo noi i protagonisti principali, lo
papà di Gilles ed in fine Mia Galsiamo stati. Ora tocca agli altri. Ora i nostri timori, i nostri pensieri sono solo nostri,non hanletti figlia di Gilles e di Alexia Lazno la vigoria di quando ci sembrava di aver fatto il mondo noi, spesso li subiamo perché a volzarotto. Che grazia!
te troppi pensieri e troppe preoccupazioni fanno cattiva compagnia. Tutto passa quando l’evento si compie, quando ci annunciano che un nuovo alito di
vita ci ha raggiunti e che tutto è andato come doveva andare. La commozione insieme alla incredulità sono le prime cose che si fanno strada mandando avanti una lacrima che si incanala lungo qualche ruga del viso, e poi una
gioia infinitamente grande ma composta, non goliardica
come quella di quando si diventa genitori. Una gioia racchiusa dentro mille pensieri e sogni del futuro, ecco cosa
porta la nascita di un bambino. La voglia e la forza di guardare ancora avanti, malgrado le rughe sul viso, malgrado i capelli bianchi,malgrado qualche volta la sofferenza
accompagni le ore delle nostre giornate. Quale dono più grande si può ricevere dalla vita se non quello di vederla continuare per mezzo di coloro che sono la ragione vera del nostro essere; i nostri figli. Certo, non siamo più noi i protagonisti principali, certo dobbiamo
pensare di vivere la nostra gioia con discrezione,ma di certo non siamo scaduti al ruolo di semplici comparse. Abbiamo tanto da dare,tanto da ricevere fieri del posto occupiamo, immersi nell’incantesimo di guardare ogni giorno un fiore nuovo che sboccia al quale noi non
dobbiamo negare il nostro apporto perché sia sempre il più bello. Dobbiamo essere là pronti a prendere quelle piccole manine e contribuire a condurle per le strade della vita. Quelle mani cresceranno, diventeranno forti e vigorose, capaci di essere solidali nell’aiutare gli altri. Speriamo si ricordino ogni tanto di andare a regalare una carezza a nonni che non aspettano altro. Io sono diventato nonno da poco e ho la grazia di poter regalare ogni giorno una carezza a mia nonna ultra centenaria. A te Mia, che sei venuta a riempire
le nostre case di gioia, la promessa di amarti e l’augurio di un futuro pieno di cose buone.
NONNOGABRIELE
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Bollettino interparrocchiale
Lauree
RAMBALDI
MAURO
di GianPaolo e di Dal Pont Irma, residente ad Oregne,
si è laureato all’Università di Udine il 21 Luglio 2010
in Banca e Finanza (Laurea Magistrale) con la tesi: “LE
TECNICHE DI GESTIONE, IL MERCATO ITALIANO E LA VALUTAZIONE DEGLI ASSET”..
DE ZANET
DENISE
di Roberto e Capraro Raffaella, residente a Maras, si
è laureata all’Università di Padova il 27 settembre
2010 in Ingegneria Biomedica (Laurea Triennale) con
la tesi: “BIOREATTORI PER L’INGEGNERIA TISSUTALE
DELLA CARTILAGINE”.
L’angolo delle lauree è uno dei più importanti nel nostro bollettino, perché riporta i
risultati di tanti sacrifici e rinunce dei nostri giovani e anche delle loro famiglie. Sono un
segno anche di grande speranza per il futuro del nostro paese. Ed è per questo che vogliamo esprimere tutta la nostra gioia ai neo-laureati augurando loro di poter al più presto
mettere a frutto quanto hanno imparato in questi anni!
PARRINO
ALESSIA
di Andrea e Donatella Da Rold, residente a Le Rosse,
ha conseguito la Laurea Magistrale in Sociologia
presso l’Università degli Studi di Padova , con la tesi:
“HUMANE EDUCATION: L’IMPORTANZA SOCIOLOGICA
DI UN MODELLO EDUCATIVO”.
LOTTO
MORENO
di Franco e Silvana Baldi, residente a Rorei, ha conseguito la laurea (triennale) in Scienze dell’Architettura il giorno 1 ottobre 2010, presso l’Università
IUAV di Venezia, presentando il Portfolio, sintesi ragionata di un triennio.
BARP
ANDREA
di Fiorenzo e Giovanna Olivier, residente a Gron, ha
conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova il 23 settembre 2010, con la tesi
“ANALISI DELLA STORIA NATURALE E DEI MODIFICATORI
GENETICI NELLA DISTROFIA MUSCOLARE DI DUCHENNE”.
ROLDO
FEDERICA
di Walter e Mercedes Miotto residente a Torbe,si é laureata in Scienze Infermieristiche, il 29 Ottobre ,all’Università di Padova con la tesi: “IL TRAPIANTO DI
RENE DA DONATORE VIVENTE: DARE DELLE RISPOSTE
A DOMANDE CHE FANNO PAURA. Indagine in 2 Ospedali della provincia di Belluno”.
CIAO DON FRANCESCO!
Il ricordo di un amico, un consigliere, un volontario, un prete missionario
La notizia è piombata su tutti come una
mazzata, lasciandoci increduli, smarriti,
sgomenti. Don Franz ucciso in Puglia! Per
un paio d’ore i telefoni scottano. Nelle telefonate, però, spesso i silenzi sono lunghi
e dolorosi. Infatti, non ci sono molte parole per descrivere quello che ognuno prova
e sente in questi momenti. Il pensiero, inevitabilmente, va all’amico, al prete, al compagno di cammino di tante iniziative. Certamente possiamo dire, con commozione e
riconoscenza, che don Francesco è stato “un
grande amico” di “Insieme si può...”, anzi,
ci sentiamo di dire con orgoglio che lo sentivamo essere “uno di noi” e testimoniare
l’affetto e la partecipazione con cui aveva
seguito il nostro lavoro in questi anni, non
lesinandoci né i complimenti, in occasione
di alcune iniziative e prese di posizione, né
le critiche, per alcune cose che gli sembravano sbagliate, né i consigli, in momenti importanti nella vita dell’Associazione. Nel nostro archivio abbiamo numerose lettere
che documentano questa sua vicinanza e
partecipazione alla vita di “Insieme si
può...” e dei gruppi “Colibrì”, che seguiva
sempre con particolare attenzione. Il Suo spirito missionario (a tutti era noto il suo desiderio di “partire per l’Africa”) lo portava
a essere sempre aperto e disponibile nell’organizzare e ospitare in parrocchia iniziative di preghiera, informazione e solidarietà. Ricordiamo a questo proposito che, in
occasione de “Le Dolomiti abbracciano
l’Africa”, aveva affiancato l’iniziativa con un
girotondo attorno alla chiesa parrocchiale;
La foto nel santino di don Francesco.
il “mese di digiuno per la pace” organizzato da “Insieme si può...”, lo scorso mese di
gennaio, ha visto la sua conclusione proprio
con una Santa Messa celebrata nella chiesa di Longarone; l’incontro con Gregoire, il
“Buon samaritano della Costa d‘Avorio”,
ospitato in parrocchia durante una delle sue
ultime visite in Italia.
Uno spirito missionario, il suo, che in
una qualche misura ha saputo trasmettere
e infondere anche in famiglia dal momen-
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Sospirolo - Gron
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FELICI ANNIVERSARI
COMPLEANNO
58 ANNI DI MATRIMONIO
MENEGOLLA ATTILIO e NELLA CENTELLEGHE compiono gli anni nello stesso
giorno: il 27 settembre. Anche quest’anno lo hanno festeggiato con tutti i loro
familiari. Ancora tanti auguri dai loro 4 figli con le nuore e i generi, dagli 8 nipoti e dai 3 pronipoti!!
MARCOLIN ENRICO e TULLIA MENEGOLLA l’8 Novembre hanno festeggiato il 58°
Anniversario di Matrimonio. Tantissimi Auguri dal figlio Franco, dalla nuora Daniela e da tutti i parenti e paesani di Oregne.
25 ANNI DI MATRIMONIO
25 ANNI DI MATRIMONIO
DE PELLEGRINI RENATO e CALDART OLIVA hanno festeggiato con gioia e solennità il 25° di Matrimonio, il giorno 7 Marzo 2010 nella Chiesa di Gron.
RAFFAELLA CAPRARO e ROBERTO DE ZANET hanno raggiunto l’importante traguardo di 25 anni di Matrimonio il 26 ottobre 2010 (celebrazione domenica 31
ottobre nella Chiesa di Sospirolo). Ringraziano di cuore i parenti, tutta la Comunità, il Coro Giovani e quanti sono stati loro vicini nel festeggiare questo
giorno.
to che il fratello Paolo è stato per un paio d’anni volontario in Costa d’Avorio e la nipote Maria, da aprile a fine agosto ha svolto un periodo di volontariato in Karamoja (Nord
Uganda) con “Insieme si può...”.
La sua tragica scomparsa, al di là del dolore causato in
ciascuno di noi, ci rende orfani di un amico, di un consigliere, di un prete animato da spirito missionario e aperto
al mondo del volontariato e dell’impegno civile (pensiamo
solo al suo coinvolgimento con la comunità di Landris).
Solo la certezza che ora Don Francesco è cittadino di
quel “mondo migliore” per la realizzazione del quale ha speso la Sua vita, ci induce a guardare al domani con speranza,
sostenuti in questo dalla certezza che da lassù continuerà
a seguirci, a sostenerci, a “tirarci le orecchie”, così come faceva mentre era ancora tra noi.
Per ricordarlo quale “fonte d’acqua viva”, Il Comune di
Longarone e “Insieme si può…” hanno promosso una raccolta fondi per la realizzazione di un pozzo d’acqua potabile da realizzarsi in Benin, dove opera il missionario bellunese don Augusto Antoniol e dove si era recato don Francesco nel suo ultimo viaggio missionario in terra d’Africa
PIERGIORGIO DA ROLD
35 ANNI DI MATRIMONIO
FELICE NESELLO e NORMA PANIGAS hanno festeggiato i 35 anni di Matrimonio
il 28 Settembre 2010 nella Chiesetta delle Torbe.
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Bollettino interparrocchiale
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ellaCRONACA PARROCCHIALE
d
lo
o
g
Sospirolo
L’An
AGOSTO
Venerdì 6 agosto - è stata celebrata la messa
sul monte di S.Giuliana per festeggiare la Trasfigurazione del Signore.
Martedì 10 agosto - Festa di S.Lorenzo. Alle
ore 10 è stata celebrata la messa nell’omonima chiesetta.
Sabato 14 agosto - alle 18.45 è stata celebrata
la messa con la presenza degli Alpini nella
chiesetta a loro dedicata.
Lunedì 16 agosto – alle ore 10 celebrazione
della messa nella chiesetta di S. Rocco
Domenica 22 agosto – alle ore 11 è stata celebrata la messa a Maras, in occasione della
festa dei donatori del sangue di Sedico–Bribano–Mas -Sospirolo
Martedì 24 agosto – festa di S. Bartolomeo a
Maras: processione dalla chiesetta al tendone, dove è stata celebrata la Messa, seguita da
un rinfresco.
SETTEMBRE
Domenica 19 settembre - alle ore 15 in Duomo a Belluno, il Vescovo ha presentato la Nota
Pastorale “Sul palmo della mano”: guida per
l’anno liturgico 2010 – 2011.
Giovedì 23 settembre – alle ore 20.30 in Canonica, si è riunito il Consiglio Pastorale, per
riprendere le varie attività parrocchiali, dopo
la pausa estiva.
Mercoledì 29 settembre – è stata celebrata ai
Pascoli alle ore 10 la messa in onore a S. Michele Arcangelo
OTTOBRE
Venerdì 1 ottobre – festa di S. Remigio in Canal del Mis, alle ore 10 è stata celebrata la messa nell’omonima chiesetta.
Mercoledì 6 ottobre – alle ore 10 nella chiesetta della Certosa di Vedana è stata celebrata la messa per festeggiare S. Bruno, patrono della forania di Sedico. Alle ore 15, nella
chiesa parrocchiale di Sospirolo è iniziato solennemente l’anno catechistico per le classi
medie.
Giovedì 7 ottobre – apertura solenne dell’anno catechistico delle classi elementari.
Venerdì 8 ottobre – alle ore 20 in canonica
sono iniziati gli incontri sulla Parola di Dio
della domenica.
Sabato 9 ottobre – alle ore 14 si sono riprese
le attività dell’oratorio con Sara e Sonia per i
ragazzi che vogliono stare insieme in allegria.
Anche noi abbiamo detto: è bello per noi stare qui!
Sabato 16 ottobre – ripresa dell’attività Scout
per tutte le branche, terminata con la messa
delle ore 18, offerta al Signore perché benedica il prezioso impegno di tanti giovani–famiglie–educatori in favore dei giovani delle
nostre comunità.
Domenica 17 ottobre – nella chiesa parrocchiale di Sospirolo ha avuto inizio “LA SETTIMANA DI ADORAZIONE NELL’ ASCOLTO
DEL SIGNORE”
Domenica 24 ottobre – chiusura solenne della settimana di Adorazione.
Settimana di adorazione eucaristica
Dal 17 al 24 ottobre nella Parrocchia di
Sospirolo è stata vissuta una nuova esperienza, proposta da don Alfredo e approvata
dal Consiglio Pastorale: portare il Santissimo Sacramento del Corpo del Signore in tutte le chiesette frazionali.
L’iniziativa ha trovato spunto dall’annuncio del Vescovo, fatto in Duomo domenica 19 settembre, in occasione della presentazione della Nota Pastorale. Il Vescovo,
nel suo saluto ai presenti, ha riferito che durante il canto nella celebrazione della notte di Pasqua, nel buio della cattedrale, aveva vissuto un’esperienza intensa ed emotiva sentendo risuonare nel suo cuore come
un grido “La luce di Cristo!”. Gesù era presente lì e in tutte le chiese dove il suo Popolo stava celebrando la Santa Pasqua, con
tutta la Sua luce e la Sua forza. Ed è a Lui,
si raccomanda il Vescovo, che dobbiamo
guardare e saper ascoltare perché salvi ogni
persona.
La parrocchia di Sospirolo ha fatto proprio questo messaggio, e nella settimana di
adorazione continua, ha accolto Cristo con
silenzioso rispetto, pregando e meditando
con la lettura personale la Sua parola.
Ogni sera lungo il tragitto da una chiesetta frazionale all’altra, il Santissimo è stato accompagnato da una croce e da quattro ferai portati da cinque volontari che di
volta in volta si sono prestati.
I fedeli di ogni frazione si sono alternati
in adorazione per tutte le ventiquattro ore.
Il 17 ottobre ha avuto inizio la settimana di adorazione nella chiesetta dei Pascoli ed
a seguire nelle successive serate si sono
aperte le porte delle chiesette di Mis, San Rocco, Susin, Maras, S.Zenon e Oregne. Infine domenica 24 ottobre il Santissimo è ritornato
nella chiesa parrocchiale di Sospirolo con la
benedizione solenne.
Cristo non si è fermato solamente nelle
chiesette, ma anche nei cuori di chi ha saputo accoglierLo ed ascoltarLo.
Il silenzio di quell’ora o più tempo a Lui
dedicato, soprattutto durante la notte, ha certamente favorito riflessioni sulla nostra vita
e sulle nostre non sempre facili scelte.
DBD
Processione del SS. coi ferai.
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Pascoli
Mis
Sospirolo - S. Rocco
ALCUNE RIFLESSIONI di ADORATORI ANONIMI
La proposta della settimana di adorazione nelle chiesette è stata straordinaria! Grazie a
questa opportunità ho potuto riscoprire la preghiera nel silenzio e nella tranquillità. Sono così
poche le occasioni in cui ci si ferma a riflettere… Grazie don Alfredo! Speriamo che si possa ripetere il prossimo anno.
Dopo aver dato l’adesione per le ore notturne è subentrata la perplessità:”ce la faremo”?
Ebbene, oltre che farcela è stata una GRANDE esperienza.
Le ore sono passate in fretta, e quello che è rimasto in cuore è stata una grande serenità, abbiamo capito che solo dedicandoGLI del tempo e sopratutto nel silenzio della notte, la SUA Parola incide nella vita. GRAZIE SIGNORE.
Ringraziamo don Alfredo per questa opportunità, e speriamo di poterla ripetere.
Una bambina: Nel tempo in cui sono stata all’adorazione ho chiesto e pregato Gesù di
aiutarmi nei miei problemi e nelle mie paure più grandi. In quei lunghi istanti di preghiera
ho provato molta serenità e un senso di immensa tranquillità. Mi sono liberata da alcune
delle mie più grandi preocupazioni.
Se si ripeterà questa iniziativa consiglio a tutti di provare questa bella esperienza.
Questa nuova esperienza, è stata per me motivo di profonda riflessione. Ha accorciato di
un altro po’ la distanza tra me e il Signore. Ho capito che Lui si è avvicinato di più a me, mi
ha dato un’altra opportunità di conoscerLo ancor di più e di approfondire la mia relazione
con Lui e che è disposto a tutto pur di entrare nel mio cuore e nella mia anima confusa.
Il silenzio ha favorito questo nuovo rapporto interpersonale che a volte fatico a mantenere.
Il tempo che ho vissuto con tranquillità e serenità mi ha fatto capire che per guardarci dentro bisogna fare più spesso silenzio intorno a noi.
Susin
RIFLESSSIONE DEL PARROCO
Maras
S. Zenon
Oregne
Devo rendere grazie a Dio per il coraggio dato al Consiglio Pastorale Parrocchiale
nell’accogliere questa proposta della Settimana di Adorazione Continua. Si è scelta la
massima discrezione e semplicità. Adorare 24
ore il Signore in ogni frazione sembrava impossibile. Farlo in silenzio con il solo VANGELO in mano per ASCOLTARE, ancora di
più. Per me sono state giornate di grande consolazione spirituale nel vedere quanta Fede
e quanto Amore al Signore veniva manifestato nel SILENZIO dell’adorazione. Ma anche la grande partecipazione nel concordare l’ora della preghiera, nel preparare la chiesa,. Ricorderò a lungo i passi sicuri, decisi,
solerti di noi sei uomini, nelle notti sulle strade quasi deserte, nell’accompagnare il Santissimo da una Chiesa all’altra. Mi parevano i passi degli apostoli con Gesù nella Palestina del suo tempo! Oppure i passi dei Missionari che han portato il Vangelo nel mondo su tutte le strade. Non dimenticherò neppure la compostezza e il rispetto di anziani
ma anche di giovani che si alternavano all’Adorazione. Mi è stato chiesto di non lasciar
morire un fuoco così bello e luminoso.
Aspetto proposte e suggerimenti: ma almeno un pomeriggio di ADORAZIONE al mese
si potrebbe fare. Che ne dite? Magari ogni
mese cambiando Frazione…
Nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo: la chiusura.
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ellaCRONACA PARROCCHIALE
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Gron
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Grest di Gron 2010
Anche quest’anno la Parrocchia di Gron
ha organizzato il Grest dal 19 luglio fino a
metà agosto. Una trentina tra bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni ed un bel gruppo di
adulti e giovani animatori si sono ritrovati nei
locali della canonica per trascorrere insieme
delle ore in armonia. Tante le attività proposte: dalla cucina al ricamo, dalle candele ai lavoretti di legno fino alle proposte legate al
tema 2010, ovvero la Creazione, con la realizzazione di un libro in pannolenci e la decorazione di tante borse da vendere per finanziare l’adozione di Aiza.
Come gli anni scorsi ci sono state anche
due uscite sul territorio, una in montagna, una
al mare.
Abbinato al Grest anche il concorso “Crea
l’acrostico” con Grest Gron proposto dal Parroco
che ha visto impegnati bambini e giovani.
Il venerdì quest’anno è stato dedicato non
solo ai giochi ma anche alle danze in voga
quest’estate, come ad esempio “Waka Waka”,
ed ai canti religiosi.
Non è mancata neppure una ricca edizione
del Ricettario del Grest che quest’anno aveva la Ricotta come ingrediente conduttore di
tutte le specialità. La stampa del libricino ha
visto impegnate molte persone, in particolar
modo chi ha dato il tocco artistico con i disegni delle varie ricette. In ultima pagina vi
La copertina del nostro Ricettario ricco di idee per ottime prelibatezze.
Eccoci qui immortalati nella piazza del Villaggio S. Paolo con il direttore, don Sandro Gabrieli.
sono ritratti i protagonisti del Laboratorio di
cucina.
Conclusione con la Solennità di Maria Assunta in Cielo, titolare della nostra Chiesa parrocchiale. Alla Madonna abbiamo rivolto la
nostra preghiera, successivamente il momento della premiazione dell’acrostico più bello ed infine rinfresco per tutti con un arrivederci al prossimo anno.
Ecco alcuni tra gli acrostici più belli:
Giochiamo, Ridiamo E Scherziamo Tutti i Giorni Rimangono Ogni giorno impressi nel Nostro cuore. (SILVIA LOVAT)
Grande Ricreazione l’Estate con il Signore e
la Tranquillità. Gareggiare e Ricamare con
Onestà, ecco la Novità. (ARIANNA LOVAT)
Gioiose Ringraziamo Eternamente te o Signore,
Tu Grande Ritrovo Offri a Noi. (SILVIA DE DEA)
Altri acrostici ideati dai protagonisti di
ciascun Laboratorio:
Ricamo: Gioiose Ricamiamo Entusiaste
Stupendi Tovaglioli per bimbi.
Legno: Al Grest di Gron Ragazzi Estremamente Socializzati Tagliano tavole
Candele: Giriamo Ruotiamo Energicamente Stampini Tricolori
5 agosto: gli alpini in Parrocchia
Indispensabile anche quest’anno il contributo offerto dai nostri alpini alla Comunità di
Gron. Oltre al tradizionale taglio della siepe che
li vede impegnati ormai da anni, questa gior-
nata è stata caratterizzata da un surplus di lavoro: il taglio del secondo pino che oscurava
la facciata della parrocchiale. Ristorati da un
buon piatto di cervo e polenta preparato da Armando e dalle ricche insalate di Danilla.
Dopo aver accatastato la legna, in posa per la foto di rito.
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Coro e coretto insieme per festa dei nonni.
22 agosto:
La Comunità Parrocchiale di Santo Stefano
in Gron rimane colpita duramente dalla
scomparsa del suo amatissimo don Francesco
Cassol, parroco di Gron dal 25 ottobre 1998
all’ottobre del 2000. Tra lo sgomento iniziale ci stringiamo nella preghiera fiduciosa al
Padre.
24 agosto:
Affidiamo al Signore e alla Madonna don
Francesco Cassol con un S. Rosario recitato nella Parrocchiale alle 18. Siamo in tanti, segno
visibile di quanto ci ha amato e di quanto ha
fatto per noi. Guidati dal Parroco e dalle parole commuoventi del nostro Piergiorgio Da
Rold, siamo certi che l’abbraccio della preghiera
unisce terra e cielo, è dà forza a chi rimane per
continuare a camminare nell’amore.
Aiuto ai compiti
Alcuni giovani delle due parrocchie hanno organizzato quattro incontri per dare
una mano ai ragazzi alle prese con i compiti delle vacanze. E’ stato un servizio ben accettato e per questo motivo si è pensato di riproporlo durante tutto l’anno scolastico. Appuntamento allora per i bambini delle elementari in Canonica a Gron il sabato mattina dalle 9 alle 12. Non ci sarà solo lo studio
ma anche il tempo per giocare, parlare e anche di fermarsi per una pastasciutta insieme!
Calciatori e tifosi dopo le partite del torneo.
Coro e coretto
Sono riprese le varie attività della Parrocchia, tra queste le prove del coro e del coretto. Per il primo l’appuntamento è il mercoledì alle 20,30 e per il coretto animato da
Federica l’orario è quello dalle 15 del sabato. Sono gradite eventuali voci nuove!
Consiglio Pastorale Parrocchiale
Giovedì 30 settembre seduta del C.P.P. Siamo in pochissimi e per questo eventuali decisioni non possono essere prese. Il Parroco, dopo
la preghiera, chiede ai cinque presenti di preparare l’elezione per il rinnovo del Consiglio che
è decaduto da quasi un anno. Verranno valutate e rese note al più presto alla Comunità.
Mese di ottobre
Nella Chiesa di Gron alle 17 recita del S. Rosario per le Missioni per tutto il mese di ottobre.
6 ottobre
S. Messa alla Certosa in ricorrenza del Santo fondatore dell’Ordine monastico: san Brunone. La celebrazione presieduta dal Vicario
Foraniale don Cesare e concelebrata dai parroci di Gron e Sospirolo, di Mas-Peron e dal
vicario parrocchiale di Sedico don Giancar-
Festa dei nonni 2010.
lo, è stata ricca di canti e ben partecipata.
Gruppo Giovani Gron
Anche il Gruppo Giovani di Gron riprende a incontrarsi ogni venerdì sera dalle 20.30
alle 21.30. Quest’anno l’invito è rivolto a tutti i giovanissimi dalla prima superiore in su.
Guidati da Angelo insieme al gruppetto di giovani che due anni fa decisero di fare la Cresima a 18 anni, cercano di animare quell’oretta
del venerdì sera, preziosa occasione per discutere su un tema, guardare un film... e perché no organizzare e fare qualcosa per la Comunità che li ha generati nella fede.
24 ottobre: Festa dei nonni e bisnonni
Il 2 ottobre è la Festa dei Santi Angeli Custodi ed anche quella dei nonni ma le nostre
Comunità hanno celebrato la Festa a nonni e
bisnonni il 24 ottobre. Erano più di cento, con
ritrovo a Gron per la Santa Messa delle 11, animata dal coro e dai chierichetti. In questa celebrazione abbiamo ricordato anche don
Francesco Cassol a due mesi dalla scomparsa. Dopo la Santa Messa e la foto di gruppo,
trasferimento al Ristorante Bacchetti per il
pranzo al quale è seguita una ricca lotteria.
PAOLA CARLIN CALDART
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Il Laboratorio Missionario di Gron compie 30 anni
È nato per aiutare i tanti missionari partiti dalle nostre terre e per utilizzare la grande quantità di indumenti usati che arrivavano in Parrocchia. Questi venivano selezionati e, quelli più in ordine e più adatti,
mandati nelle varie Missioni, gli altri erano destinati a fare “scarpet”. Col ricavato
della loro vendita si pagavano le spese di
spedizione e si integravano i pacchi con
materiale sanitario, cancelleria ed alimentari: il traffico all’Ufficio Postale di Sospirolo era talmente aumentato in quel periodo
da far assumere una persona in più!
Col tempo però le spese postali sono diventate troppo onerose e sproporzionate al
valore del contenuto dei pacchi i quali, no-
nostante venissero confezionati correttamente con fodera di stoffa cucita addosso
ecc. (un bel lavoro!!!), spesso arrivavano
manomessi. E’ stato dunque deciso di inviare al loro posto dei soldi e così facciamo tutt’ora.
Oltretutto, nel frattempo, la Caritas ha
organizzato la raccolta sistematica degli abiti usati e quindi uno dei motivi per cui ha
avuto origine il Laboratorio è venuto meno,
mentre continua la produzione degli “scarpet” per la quale c’è materiale in abbondanza: quelle che mancano sono le mani
per farli! Il Gruppo infatti, dalle 13 persone dei tempi di massima partecipazione,
si è ridotto a 4, e per lo più anziane. Qual-
Le donne del Laboratorio, come ogni martedi, sempre al lavoro!
cuna, purtroppo, è mancata, altre hanno dovuto lasciare per età, salute ecc.. e nonostante i ripetuti appelli, non sono entrate
forze nuove. Questo è veramente un peccato, perché oltre ad un’attività benefica,
andrà perduta una forma tipica di artigianato delle nostre valli. Già oggi, se dovesse mancare uno qualsiasi dei quattro anelli che formano la “catena” di lavorazione
si bloccherebbe tutto.
Ovviamente, sebbene non per fortuna,
anche i Missionari che abbiamo assistito
in tutti questi anni hanno avuto la medesima sorte: qualcuno non c’è più, altri
sono tornati in sede per età o per malattia. Da 16 che erano, ne sono rimasti solo
5 in servizio attivo e così ce la facciamo
a continuare ad aiutarli lo stesso pur avendo diminuito la produzione dalle oltre 100
paia dei tempi d’oro alle 30 attuali, cui va
aggiunto però il ricavato del Mercatino dell’Immacolata, dove vendiamo tante belle
e buone cose fatte a mano da noi e da altre persone volenterose, e che, grazie alla
generosità della nostra Comunità, ci “rimpolpa” la cassa.
In conclusione, ci sembrava giusto informare della situazione in cui si trova una
delle realtà più longeve della nostra Parrocchia, ormai fatalmente arrivata alla
fine a meno che... .La speranza è l’ultima
a morire, ma siamo già in “zona Cesarini”
per dirla in gergo calcistico!
Grazie dell’attenzione.
LE DONNE DEL LABORATORIO
MISSIONARIO DI GRON
SARANNO FAMOSI
Questa volta il nostro vignettista Andrea cambia il tema della sua vignetta: ci presenta il manuale del perfetto PRESTIGIATORE! Speriamo sia più preparato del perfetto Pasticciere della prima serie! Ne ha combinate tante di malefatte! Ormai siamo abituati allo stile del nostro piccolo artista, quindi non ci è difficile seguirlo
in questa nuova avventura! Bravo Andrea, inventane sempre di nuove che ne siamo entusiasti!
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COMITATI FRAZIONALI
Una giornata di festa a Col Molin
A far da cornice alla 5° edizione della “Festa di Col Molin” anche quest’anno è stato il
“Cortiol de Bepi”, dove ci siamo ritrovati a
mangiare, chiacchierare e divertirci tutti insieme in compagnia. La festa si è svolta come
sempre l’ultimo sabato di Agosto. Purtroppo
per il secondo anno consecutivo la pioggia ha
rovinato il programma pomeridiano, costringendoci a stare al riparo. L’occasione è stata quindi favorevole per ascoltare con piacere dalla voce di Gianni Troian delle storie in
dialetto veneto. La giornata precedente, dedicata ai preparativi, è stata anch’essa molto
divertente. Tutti impegnati, grandi, bambini
e nonne nel preparare chi gli gnocchi, chi la
porchetta, chi il minestrone per la serata e chi
i giochi. Per non parlare poi degli uomini indaffarati a installare teli e sistemare tavoli e
panche, oltre a prestarsi “volontariamente” nella pulizia della nostra strada.
Sotto la sorveglianza della Dorina, arrivano gli gnocchi.
Il nonno con i trampoli, la nipotina al volante!
Pic-Nic con i Gos da Gron
Domenica 18 luglio in molti si sono dati
appuntamento alla Malga “Col de Mez” sul
San Pellegrino dove per il secondo anno i Gos
de Gron hanno organizzato un pic-nic con lo
scopo di passare in allegria una domenica estiva. Peccato per il tempo visto che il sole ha
pensato di farsi vedere altrove ma questo non
ha di certo fermato l’organizzazione pronta ad
ogni evenienza. Come tradizione vuole il menù
era semplice, pasta, pastin, polenta e capus ma
è stato pienamente apprezzato da grandi e pic-
L’augurio che tutti noi auspichiamo è quello di realizzare con continuità negli anni a venire questa giornata, segno di ritrovo per più
generazioni legate a questa parte di territorio sospirolese.
IL GRUPPO COL MOLIN
cini. Il pomeriggio è trascosro all’insegna di
musica, partite a carte, passegiate nelle malghe vicine e per i più pigroni un bicchiere di
vino e quattro chiacchere fra amici.
Un grazie alla malga “Col de Mez” per
l’ospitalità e a tutti coloro che hanno aiutato a rendere possibile tale giornata, in particolare al Bar Sport e a frutta e verdura Case,
con la speranza di trovarli ancora il prossimo anno magari con un sole splendente.
MONIA ARGENTA
SAGRE
Alcune Sagre non hanno la cronaca.
Un po’ perché i Comitati Frazionali non
ce l’hanno fatta pervenire; un po’ perché
le feste si sono svolte in una serena
normalità di festa, partecipazione, nelle
solite date. Eppure ci sarebbero da dire
tante cose sulla bellezza delle nostre
Sagre che portano un tocco di tradizione
e di novità ogni volta. Almeno una foto
per non dimenticarle credo sia doveroso
averle nel nostro giornalino e due righe
sull’aspetto religioso anche.
S. LORENZO10 agosto: Tempo splendido, bella la partecipazione e lo spirito di fede e di festa che si respirava.
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MARAS - Sagra di San Bartolomeo
Come ormai da anni, Maras ha festeggiato
il suo patrono: S. Bartolomeo.
I festeggiamenti sono iniziati mercoledì 18
agosto con una serata all’insegna dei Longobardi.
Sotto il capannone, l’architetto Mauro Vedana
ha tenuto una conferenza sui Longobardi e la
loro permanenza nel nostro territorio; è seguita poi una visita notturna guidata lungo il sentiero dei Longobardi durante la quale il maestro
Paolo Piccolo ha sottolineato l’ascolto dei suoni della notte illustrando la fauna del territorio.
In località Pilotti, tutti i partecipanti sono
stati accolti da Fioretto e Rosella e hanno gustato i “panojot” alla griglia, accompagnati da
un buon vino ed altre specialità locali.
La sagra è continuata nei giorni di giovedì e venerdì. Sabato si è tenuta, presso il “carrettodromo Le Pesine”, il VI campionato di corsa dei caret, quest’anno con l’aggiunta della categoria Senior.
Domenica 22 agosto si è tenuto il raduno
regionale degli appassionati delle moto Vespa,
con partecipanti da anche fuori regione. La bellissima giornata ha permesso loro di visitare e
godere delle bellezze del nostro comune. Hanno concluso il giro con il pranzo nel “loc delle Pesine”.
Sotto il capannone, dove è stata celebrata
anche la S.Messa, sono stati ospitati i donatori del sangue delle sezioni di Sedico, Mas-Peron e Sospirolo: essi si sono radunati in assemblea concludendo con il pranzo sociale.
Martedì 24 agosto, giorno del santo patrono, in processione dalla chiesetta di Maras, è stato raggiunto il “loc delle Pesine” dove è stata
celebrata la Santa Messa, concludendo le feste
con un generoso rinfresco.
Sagra di San Michele, San Rocco, Santa Teresa
S. ROCCO17 agosto: il nostro Santo ha sempre qualcosa di nuovo da proporci. Prendendo lo spunto dal suo cagnolino, è stata proposta per la festa del prossimo anno, anche la benedizione dei nostri cani, così preziosi amici
di tante persone.
“Corsa coi caret”
Splendida giornata di sole lo scorso sabato 21 agosto,
che ha fatto dimenticare le pene patite per colpa della pioggia nell’edizione 2009, per la oramai famosa corsa “coi caret” che si svolge tutti gli anni a Maras sulla pista del “Carettodromo Pesine” in occasione della sagra paesana di San
Bartolomeo. Impeccabile l’organizzazione, sia nella predisposizione di tutte le dotazioni di sicurezza che nell’organizzazione delle verifiche e controlli per un corretto svolgimento della gara, con la presenza di severi commissari
lungo il percorso ed un efficiente servizio di recupero. Il tracciato risulta modificato rispetto alle edizioni precedenti.
Infatti presenta un maggiore numero di curve e di varianti
che consentono ai piloti scelte di tratti di percorso per interpretare al meglio la competizione nell’intento di arrivare “giù” prima degli altri. Fondamentali pertanto le prove libere, che si sono svolte durante la mattinata, per testare la pista con le sue insidiose curve e per mettere a punto i mezzi. E proprio i mezzi possono fare la differenza in
un percorso così tecnico come quello di questa edizione.
Ai box si notano nuovi prototipi e caret visti in precedenti edizioni ma opportunamente modificati per rispettare
il regolamento che anno dopo anno diventa sempre più severo. La gara scorre via veloce senza incidenti e con grande divertimento del numerosissimo pubblico che per
tempo si è disposto lungo il percorso per godersi lo spettacolo e tifare per i propri beniamini. Dal mega impianto
di diffusione sonora giungono note di musica e la voce dello speaker che oltre ad annunciare i nominativi dei piloti
impegnati nella corsa annuncia i collegamenti esterni con
i media nazionali ed internazionali a dimostrazione dell’interesse che questa manifestazione riesce a riscuotere.
Terminata la gara, tutti i caret raccolti all’interno del parco chiuso sono stati verificati dai commissari che, riscontrandone la corretta punzonatura eseguita prima della gara,
danno finalmente il via libera alle premiazioni ufficiali ed
ai festeggiamenti sotto il tendone della sagra.
S. MICHELE 29 settembre: ci ha fatto penare! La vigilia un tempo orrendo, la mattina
della festa un sole caldo: ma ormai i preparativi per il pranzo erano spariti. Un bel rinfresco ha messo ogni cosa a posto.
TORBE 1 ottobre: come appare dalla foto la chiesetta accoglieva una bella comunità
devota.
Nel cuore della sagra delle Torbe.
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L’estate scorsa ha visto il nostro gruppo impegnato in varie iniziative organizzate sia dalla sezione di Belluno
che dal nostro gruppo.
La tradizionale S. Messa che viene celebrata 14 agosto alla chiesetta degli alpini quest’anno ha subito una variazione causa il maltempo. E’ stata celebrata sotto il tendone predisposto per il rinfresco. Buona nonostante il
cattivo tempo la presenza della gente e dei fedelissimi alpini.
Molto apprezzata è stata la nostra presenza alla festa degli Anziani organizzata
dall’amministrazione comunale. Il pranzo
preparato dai nostri cuochi è stato molto apprezzato! (del resto “con gli Alpini no se more
mai da fame”)
Una cinquantina di persone ha partecipato
alla gita sociale a Trieste ospiti della locale se-
VOLONTARIATO
ALPINI - Estate Alpina
FESTA degli ANZIANI... e non ancora.
zione alpini, andando a visitare il castello di
Miramare la Grotta gigante.
La nostra squadra “pensionati” è stata
impegnata per una settimana nella manutenzione straordinaria della nostra sede. Ri-
pristino della staccionata lungo la strada di
accesso, rifacimento della pavimentazione
del locale Cucina gli interventi di maggior
peso.
M. SOGNE
ABVS -Associazione Donatori di Sangue - Il Pic-Nic del donatore
Il pic-nic del donatore,
giunto ormai alla dodicesima edizione, si è svolto quest’anno a Maras, all’interno
della Sagra dei Panoiot organizzata dal Comitato di San Bartolomeo.
Presenti alla cerimonia del 22 agosto le
quattro sezioni dell’Abvs, con i rispettivi segretari: Sospirolo (Enzo De Cian), Sedico (Paolo Sponga), Mas-Peron (Federico Moretti) e Bribano (Aramis Bristot, in rappresentanza). “Il
pic-nic è un incontro molto importante” rivela Enzo De Cian. “Scopo principale è riunire persone che riconoscono e condividono
il valore della donazione”. Tra gli obiettivi principali c’è naturalmente quello di trovare
nuovi donatori, soprattutto tra i giovani. A
questi è dedicato il nuovo materiale informativo di Abvs che ha come protagonista il
simpatico Vamp, un pipistrello-mascotte, che
spiega ai giovani, in modo divertente, come
avvicinarsi al mondo dei donatori senza temere le punture! Può avvicinarsi alla donazione, spiega Vamp, chiunque abbia un’età
compresa tra i 18 e i 65 anni, con un peso superiore ai 50 kg. “Per quanto riguarda Sospirolo” spiega il segretario De Cian “abbiamo circa 130 donatori attivi; nel 2009 si sono
aggiunti 13 nuovi donatori, siamo positivi ma
dobbiamo impegnarci maggiormente”. Si è voluta continuare dunque con Maras una fortunata occasione di incontro, che aveva toccato nelle scorse edizioni diverse zone tra le
quali Passo Falzarego, Pian dei Castaldi, il Lago
del Mis e Gron. A Maras si è svolta anche la
Santa Messa sotto il tendone; inoltre si è voluto rendere omaggio con un minuto di si-
lenzio a don Francesco Cassol, scomparso proprio in concomitanza alla manifestazione.
Molte sono le attività collaterali promosse da
Abvs; tra queste, la tradizionale castagnata e
la realizzazione di una medaglietta per gli
alunni di terza media, personalizzata per ogni
studente.
IL SEGRETARIO
I segretari dell’ABVS.
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Anche da questo nostro
Angolo del Bollettino vogliamo ricordare don Francesco
Cassol. E’ al nostro Gruppo che don Francesco
ha indirizzato tanta attenzione quando era tra noi.
A noi, chierichetti di Gron, aveva dato un privilegio: lo potevamo chiamare “sio Checco”, come
a dire che ci voleva bene e che lo potevamo chiamare come si chiamano le persone a noi care.
Spesso giocava a calcio con noi, tant’è vero che
una volta gli abbiamo perfino procurato una frattura alla gamba che lo ha costretto per lunghi
giorni a letto: anche noi abbiamo lasciato segni
indelebili su di lui come lui ha lasciato il segno
in noi! Ci aveva poi insegnato a contare in una
maniera particolare...Unciari, donciari, trenciari oltre a metterci alla prova con ritornelli e scioglilingua da lui inventati. Immancabile al termine
di ogni celebrazione, l’inchino al Crocifisso in sacrestia. Proprio in quel momento, come per ringraziarci della nostra presenza all’altare, ad ognuno dava un piccolo calcio sul sedere. Ai più gran-
CHIERICHETTI
IL GRUPPO CHIERICHETTI GRON
di un po’ più forte, ai piccoli, meno forte. Era il
suo modo per farci ridere, per divertirci, per dirci che la S. Messa non è una noia ma un modo
anche piacevole di stare insieme attorno al nostro Signore. Non è mancato neppure alle prove del Gruppo: pensiamo a quella volta che, per
aiutarci a ricordare che quando in chiesa si passa davanti alla croce bisogna fare l’inchino, ci
aveva detto che quel gesto non va omesso neppure se... bisogna correre perché Ottavio, il nostro sacrestano, prendesse fuoco! Ecco, questo è
stato il nostro don Francesco. Così lo vogliamo
ricordare. In questi suoi gesti che non dimenticheremo mai. Certi che dall’alto ci aiuterà nel servizio di chierichetti e nelle nostre vite, lo prendiamo come esempio e lo ricordiamo nelle nostre preghiere. Ciao sio Checco dai tuoi chierichetti
di Gron, un giorno ci rivedremo.
Mercoledì 27 novembre 2010, dopo un lungo periodo di pausa estiva, ci siamo ritrovati come
Gruppo per riprendere il nostro impegno. Ci daremo così appuntamento il mercoledì dalle 16 alle
Don Francesco ed i chierichetti il giorno del suo 20° anniversario di Sacerdozio.
17 con scadenza quindicinale. Ma... prima di intraprendere una nuova avventura, vogliamo
farvi partecipi di quel momento in cui alcuni di
noi sono stati particolarmente gratificati per aver
raggiunto un numero considerevole di presenze.
Infatti quando prendiamo parte alle funzioni “registriamo” quella presenza su un apposito libretto
detto “Libretto delle presenze” che ognuno di noi
conserva gelosamente in sacrestia. Non si è trattato di un vanto da parte di pochi o di un elogio in favore di alcuni, ma di una sottolineatura per dire a noi tutti che ne vale la pena impegnarsi come Gruppo e che possiamo seguire Gesù
tutte le domeniche, in ogni occasione che la Parrocchia ci offre. Qui riportiamo i primi tre chierichetti che sono Livia Balzan, Matteo Bez e Antonio Balzan, ribadendo che nella “classifica” vi
entrano a far parte tutti i componenti del nostro
Gruppo! Ben si sa che spesso ad ogni impegno
corrisponde un “premio”. Così abbiamo deciso di
estendere quel “premio” per pochi in un “premio”
per tutti. Ma di questo ve ne parleremo nel prossimo numero del Bollettino.
Ora davanti a noi ci aspetta un tempo per servire. Abbiamo un nuovo “Libretto delle presenze”,
tutto personalizzato con il logo del nostro Gruppo sulla copertina. All’interno troviamo i nomi dei
nostri amici chierichetti, la data del loro compleanno ed il numero di vestina insieme ad altri dati
necessari per tenerci in contatto Ci eravamo lasciati con una speranza: quella di poterci ritrovare
tutti insieme attorno all’altare con amici nuovi disposti ad entrare a far parte del nostro Gruppo. Allora mettiamocela tutta affinché questo augurio
si avveri! Non ci resta che salutarvi, dandoci appuntamento ad ogni domenica, ad ogni momento di festa per la nostra Comunità!
GRUPPO CHIERICHETTI GRON
RESOCONTO RACCOLTA TAPPI
Dal 2006 sono stati raccolti Kg. 53.920 di TAPPI in PLASTICA per
un valore di 7.565,90 €
Segue elenco delle scuole e di altri enti coinvolti finora:
Nido di Sedico e Nido Integrato di Roe - Scuole D’Infanzia e Primarie
di TOMO – VELLAI – PASQUER – MUGNAI – VILLA BRUNA - VIGNUI ANZU’ - VILLA DI VILLA - CARVE DI MEL - SANTA GIUSTINA - MEANO
- FELTRE (sede centrale) - BOSCARIZ - NEMEGGIO VILLABRUNA – FOEN
– ARSIE’ - RASAI – SEREN DEL GRAPPA - VILLAPIANA - MUSSOI - CHIESURAZZA - MUR DI CADOLA - BORGO PIAVE – GOSALDO – S. FOSCA
di SALVA DI CADORE VALLE DI CADORE (suore Salesiane) – CASTELLAVAZZO FALCADE – SOSPIROLO – GIAMOSA CESIOMAGGIORE SAN
GREGORIO NELLE ALPI - BOLAGO – LIBANO– BRIBANO - SEDICO
Scuole Secondarie: S. STEFANO DI CADORE – CANDIDE – COMELICO SUPERIORE – PEDAVENA – MEL - SOSPIROLO - NIEVO MUR DI CA-
DOLA - CENCENIGHE – SEDICO - S. LORENZO DA BRINDISI di ROVIGO
Istituti: CANOSSIANO DI FELTRE - RENIER – CALVI – AGRARIO - IPSAA DI FELTRE - LICEO CLASSICO A. LOLLINO – LEONARDO DA VINCI - SCUOLE APORTIANE S. GIUSEPPE DI VERONA
Centri Estivi: Longarone - Mur di Cadola
Casa di riposo: di LAMON – Casa di riposo di LOZZO - Casa Sacra
Famiglia FRATTA POLESINE (RO) - Ristorante FIDELIO di Sedico – Cartoleria di Mussoi – Sede INPS Belluno – Vigili del Fuoco di Cortina
Distributori automatici: Fullin snc - Nuova Cooperativa di Tisoi
Amici dell’associazione UNITALSI di Belluno – Feltre e AUSER di
Feltre e Arsiè - dipendenti Luxotica, molte parrocchie, molti reparti
ospedalieri e molti privati.
I tappi arrivano anche dal Friuli, dal Piemonte, dalla Sardegna e
dalla Germania
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Vorremmo partire dalle parole del Papa Giovanni Paolo II nella F.C. (Familiaris Consortio)
al n. 36 dal titolo “Il diritto dovere educativo
dei genitori”. Dice così il Papa: “Il compito dell’educazione affonda le radici nella primordiale
vocazione dei coniugi a partecipare all’opera
creatrice di Dio: generando nell’amore e per
amore una nuova persona, i genitori si assumono perciò il compito di aiutarla efficacemente a vivere una vita pienamente umana”.
Poi riprende un’affermazione del Concilio Vaticano II: “I genitori, poiché hanno trasmesso
la vita, hanno l’obbligo gravissimo di educare la prole, vanno pertanto considerati come
i primi e principali educatori di essa. Questa loro
funzione educativa è tanto importante che se
manca può appena essere supplita. Questo per
l’unicità del rapporto d’amore che sussiste tra
genitori e figli, e pertanto non può essere delegata totalmente ad altri”.
Oggi purtroppo corriamo il rischio di delegare tale educazione ad altri: scuola, parrocchia, TV….La famiglia è la prima scuola dove
si formano le persone, dove vengono trasmessi
i veri valori come l’onestà, la solidarietà, la giustizia, il dialogo, la condivisione, il sacrificio
e anche la fede che è un valore supremo con
il quale tutti gli altri devono essere confrontati. E’ la fede infatti che ci aiuta a vivere con
pienezza questi valori che sono quelli ai quali un domani i nostri figli potranno fare riferimento. Tali valori, però, vengono trasmessi
dalla famiglia nella misura in cui li annuncia
e li vive essa stessa.
Oggi la famiglia corre il rischio del mito del
benessere, di una impostazione materialistica
della vita. L’impegno verso i figli è visto soprattutto come trasmissione di beni materiali, la mentalità consumistica suggerisce di mettere al primo posto il guadagno, sottovalutando
o perdendo di vista tutti gli altri valori. In un
ambiente familiare di questo tipo i miraggi
esclusivi dei figli potranno essere allora il denaro, il divertimento, lo star bene. Tutte cose
utili che però alla fine lasciano un vuoto interiore che nessuna di queste cose riuscirà a colmare, anzi, come è facile comprendere guardando all’attuale disagio minorile che si manifesta in comportamenti dannosi come l’uso
di droga, alcool….. Il Papa diceva che scopo dell’
educazione è formare i figli alla vita, è un dono
che noi genitori abbiamo ricevuto e dobbiamo
ridonarlo, consegnarlo ad altri, che sono i no-
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FAMIGLIA
L’educazione alla fede
stri figli, attraverso l’esempio di tutti e due.
A questo scopo sono importanti alcuni atteggiamenti pratici:
• La testimonianza di vita, altrimenti tutto
è vano, non serve dire ai figli: va a
messa… prega… spegni la televisione, dai
una mano…, ma dire: andiamo a messa,
preghiamo, spegniamo la televisione, aiutiamo quella persona…
• L’identità di vedute tra i due genitori, che
presuppone un concordato e sempre rinnovato progetto educativo
• Un rapporto educativo quasi alla pari, basato sul dialogo e sul reciproco rispetto.
Noi siamo convinti che, proprio per vivere meglio questi atteggiamenti, la famiglia debba essere la prima scuola di fede. Ci siamo mai
chiesti: che posto ha il Signore in casa nostra?
Ne parliamo? E come? Ogni avvenimento della vita familiare può diventare occasione per
parlare di fede, per suggerire un pensiero, per
dare una convinzione, per discutere, per suggerire dei comportamenti. Non si tratta di insegnare ai figli teorie su Dio o pretendere da
loro gesti religiosi che non comprendono, è uno
stile di vita da comunicare a loro, dobbiamo
essere testimoni e per essere testimoni dobbiamo anche prepararci. Tempo fa abbiamo letto una lettera che un Vescovo inviava ai genitori e affidava loro un metodo e un programma e diceva: ”evangelizzarsi prima per poter evangelizzare, testimoniare poi più che parlare, proporre prima che imporre, poiché Dio
non vuole servi ma amici. Tutti abbiamo bisogno di crescere nella fede, sempre, non solo
i giovani, non c’è età per accorgersi che abbiamo bisogno di Dio”.
Noi pensiamo che anche la preghiera fatta in famiglia sia molto importante, alle volte ci si vergogna, si ha pudore, ma se due sposi fin dal loro matrimonio si abituano a pregare insieme e poi con i loro figli nasce veramente una piccola chiesa. Noi cristiani abbiamo la certezza, perché Gesù ce l’ha promesso,
che dove due o tre sono riuniti nel suo nome
Lui è presente in mezzo a loro.
Quando si prega si fa una straordinaria
esperienza di Dio, la preghiera fa crescere un
rapporto umano nuovo tra genitori e figli, più
sereno, più aperto, più disponibile. La preghiera
diventa dialogo dei sentimenti, necessario per
una più profonda conoscenza reciproca, la preghiera aiuta a saper perdonare, che non è una
cosa facile, ci aiuta a dialogare con Dio, per ringraziarlo, lodarlo, dire a Lui i nostri bisogni,
chiedergli perdono.
Non consideriamolo come una ruota di scorta ma un Padre che ci accompagna in ogni istante della nostra vita. Un Padre sempre pronto a
tenderci la mano in ogni nostra necessità.
GIANNI E RITA
INIZIATIVE DI FORMAZIONE
PER FIDANZATI E SPOSI
Con l’aiuto di una coppia
animatrice, di un sacerdote e di relatori specialisti su
alcuni temi, il gruppo di fidanzati o di sposi viene guidato a scoprire e a far proprie alcune idee e alcuni atteggiamenti fondamentali per una corretta vita di coppia, alla luce del messaggio di Cristo, gratificante per entrambi i membri.
La convinzione che sta alla base del metodo è che
l’adulto, anche se non è sempre cosciente, ha un ricco bagaglio di conoscenze ed esperienze molto prezioso, da condividere utilmente con gli altri.
I prossimi incontri si svolgeranno a:
BELLUNO:
8 gennaio 2011
presso la parrocchia di Cusighe
9 aprile 2011
presso il “Centro Famiglia” di Piazza Piloni
Per informazioni tel. 0437-941275
SEDICO:
27 gennaio 2011
presso Casa “Giovanni Conz”
Per informazioni tel. 0437-852027
S.GIUSTINA:
da stabilire - presso oratorio parrocchiale
Per informazioni tel. 0437-858112
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Bollettino interparrocchiale
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Pedonata a Gron
Un sorprendente successo, lo scorso mese
di agosto, per la festa campestre organizzata dalla Pro Loco Monti del Sole al Prà de la Melia, a
Gron di Sospirolo. Diversi momenti, all’interno
della manifestazione, hanno richiamato l’attenzione del grande pubblico, come le gare di
Green Volley in due giornate, con il torneo
“Dama Carnet” che ha visto naturalmente anche
la presenza della “Volley Sospirolo”.
Oltre cento partecipanti, invece, per la terza edizione della pedonata nelle campagne di
Gron: una gara non competitiva di 4 e 10 km circa, organizzata dalla parrocchia di S. Stefano. Sul
podio dei 10 femminili, nell’ordine, si sono
classificate Paola Serafini, Enrica Casanova ed
Emanuela Zaetta; per i 10 maschili Andrea Tremea, Raul Barattin (Aldo Moro Paluzza) e, ex aequo, Marco Broi (Birre Medie) e Antonio Barp. Nei
4 femminili oro per Maria Chiara Celato (PascoliVolpez), seguita da Elena Roccon (La Piave) e da
Giulia Dal Farra; nei 4 maschili Alberto De Paris
(La Piave), poi Luca Dal Borgo e Luca Bridda. Premiati anche i gruppi più numerosi con il G.s. Poiana al primo posto con dodici componenti seguito dal gs Birre Medie (11) e dal gs Spirito Olimpico (5). Seguono in classifica i gruppi della parrocchia di Gron, Quantin, Pascoli Volpez e Polpet. A consegnare i premi sono intervenuti
l’assessore Fiorenzo Barp e il sindaco Renato
Moro. La manifestazione è stata organizzata grazie alla collaborazione del comitato dei Gos da
Gron, di Aib e della Pro Loco Monti del Sole; quest’ultima ha accolto la competizione all’interno
del programma della tradizionale festa campestre. Il ricavato è stato devoluto interamente
al restauro della chiesetta di S. Stefano.
“La somma raccolta, come i precedenti ricavi, saranno impiegati per ultimare gli intonaci” ha spiegato don Alfredo. “ Manca l’illuminazione e la chiesa è per ora vuota: sono da inserire l’altare, i banchi e mancano le suppellettili”. La prima spesa sarà ora destinata al pagamento di un architetto che si occupi del progetto
e successivamente si penserà ai permessi.
PRO LOCO “MONTI DEL SOLE”
Gara di “Triathlon del contadin”
La divertente gara si è svolta nell’ultima
giornata della Festa Campestre di Gron, nell’agosto scorso. Anche due ultra settantenni
tra i concorrenti dell’avvincente “Triathlon del
contadin”, gara che ha celebrato al meglio la
chiusura della festa campestre organizzata da
Pro Loco Monti del Sole.
La interessante gara ha animato l’ultima
giornata di appuntamenti; otto agguerriti partecipanti si sono sfidati, sotto un sole raggiante, per il duello all’ultimo colpo di falce.
“Segar, gusar e restelar” erano, infatti, le
tre prove in cui i provetti contadini, giovani
e meno giovani, si sono cimentati. E le più motivate sembravano proprio le “nonne”, che, alla
faccia dei concorrenti con meno anni sulle
spalle, si sono dimostrate combattive e in forma, anche grazie alla loro provate esperienza sui campi.
Su otto postazioni – dei rettangoli appositamente preparati con erba non tagliata - si
sono affrontati Fioretto Pilotti, Claudia De Bastiani, Vittorino Stach, Novella De Paris, Roberto Bortoluzzi, Elisa Ropele, Palmira Scariot
e Celestino Maoret.
La giuria, composta da Martina, Luigi e
Romeo, ha decretato due vincitori. Per la categoria maschile ha trionfato Vittorino Stach;
per la sezione femminile si è aggiudicata l’oro
Novella De Paris. La valutazione si è basata
sul tempo ma anche sulla migliore qualità del
lavoro.
Vincitori: il vicepresidente Enzo Caviola premia
Vittorino Stach e Novella De Paris (prima da sx).
“I concorrenti non erano molti” ha dichiarato a fine gara Mario Sogne, organizzatore e speaker d’eccezione della contesa. “Ma
la gara era molto qualificata, disputata con serietà ma anche con goliardia. Vi è tuttavia un
rammarico: i pochi concorrenti locali che hanno aderito”. Questi infatti erano solamente due;
i restanti erano parte del comitato di Pullir,
gruppo che ha animato la giornata della festa campestre con canti e tradizioni, mostrando
ai presenti come si faceva il “pajon” e quali
erano i giochi di un tempo.
A premiare i vincitori Enzo Caviola, vicepresidente della Pro Loco.
Partenza della pedonata.
Partecipanti: Palmira Scariot e gli altri concorrenti.
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Don Alfredo mi ha chiesto di scrivere su
questo bollettino parrocchiale qualche pagina
riguardante le meridiane, settore in cui nell’UAI (Unione Astrofili Italiani) ricopro il ruolo di responsabile della sezione di ricerca per
l’Italia. Lo faccio volentieri con la speranza che
l’argomento sia di interesse.
Le meridiane che ornano e abbelliscono le
pareti di chiese, palazzi e migliaia di case in Italia e nel mondo, sono dei formidabili strumenti didattici di Astronomia. Infatti, mentre è noto a tutti che con le linee orarie è possibile leggere l’ora solare, pochi sanno che le meridiane
hanno anche una funzione calendariale poiché con le linee equinoziale e solstiziali è sempre possibile sapere la stagione in cui ci troviamo. In futuro tratterò in dettaglio le meridiane
che si trovano nel comune di Sospirolo. Qui
parlerò delle meridiane in generale, della loro
storia e del loro funzionamento.
L’elemento fondamentale di ogni meridiana è lo gnomone. La parola gnomone [Dal
greco gnômôn, “indicatore”], in un quadrante solare è l’asta (o stilo) che serve a proiettare sul quadrante l’ombra del Sole. Nell’antichità, era invece il semplice bastone che
piantato verticalmente sul terreno proiettava
un’ombra che variava direzione col passare delle ore, costituendo, di per sé, l’orologio solare. I popoli antichi capirono che con lo gnomone era possibile individuare facilmente il
mezzogiorno. Al mattino col Sole basso a levante l’ombra proiettata dal bastone sul terreno è lunga. Poi, mentre lentamente il Sole
sale in cielo percorrendo il suo abituale tragitto, l’ombra del bastone sul terreno si accorcia
fino a raggiungere la lunghezza minima. In
quel momento il Sole si trova nel punto più
alto dell’arco diurno, la sua direzione è esattamente il Sud, e, dalla parte opposta, l’ombra sul terreno indica in modo rigoroso la direzione Nord. E’ mezzogiorno. La Piramide di
Cheope, i cui lati sono diretti verso i quattro
punti cardinali, fu probabilmente orientata
con questo sistema. La parola meridiana, oggi d’uso comune in tutti gli orologi verticali,
deriva da meridies, “mezzogiorno”. La linea
meridiana è quindi la linea che indica l’ora del
mezzogiorno locale o della culminazione del
Sole. Nelle meridiane a camera oscura, la linea è ubicata in un ambiente con poca luce
e l’ora è segnata dal transito dell’immagine del
Sole che penetra in un foro di dimensioni ri-
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ASTRONOMIA
a cura di Giuseppe De Donà
MERIDIANE
dotte che funge da gnomone. In alcune grandi chiese esistono importanti meridiane con foro gnomonico molto alto e conseguente linea
meridiana molto lunga. Queste meridiane furono usate, oltre che per regolare l’ora, anche
per altri importanti studi astronomici. In Italia sono celebri la meridiana di Cassini nella
chiesa di San Petronio a Bologna (1655) con
linea meridiana lunga ben 67 metri, quella
del Toscanelli a Santa Maria del Fiore a Firenze
(1475) con foro gnomonico alto 90 metri,
quella del Bianchini a Santa Maria degli Angeli a Roma (1702), di De Acerbis al Duomo
di Milano (1786), e dell’Abate Piazzi alla Cattedrale di Palermo (1801).
L’ora delle meridiane ha sempre imitato
l’ora civile. Ai giorni nostri l’orologio solare
riporta le cosiddette ore moderne o francesi, in
cui il giorno comincia a mezzanotte e l’ora 12
indica il mezzogiorno. Questo sistema orario è
in vigore in Italia solo dalla metà del XIX secolo (1850 circa). Le ore d’oltralpe, altro nome
delle ore moderne, sostituirono le ore italiche,
in vigore dal 1250 circa, che a loro volta avevano sostituito le ore temporarie o canoniche.
Le ore italiche segnavano l’ora dal tramonto del
Sole. Là, all’ora 24, terminava un giorno e, all’ora 0, iniziava il giorno successivo. Quel sistema
era comodo per i lavori all’aperto in quanto, in
ogni stagione, quando una meridiana segnava
le 23 significava che c’era ancora un’ora a disposizione prima del buio. Prima di allora vigevano in Italia le ore temporarie o diseguali,
che segnavano i momenti di preghiera del giorno e della notte. Andavano dall’alba al tramonto e viceversa, dividendo il giorno e la notte in due periodi di 12 ore, evidentemente diversi tra loro e variabili con le stagioni. Queste ore sono riportate anche nel Vangelo a proposito della Passione e morte di Gesù: si parla
infatti di Ora Terza, Ora Sesta ed Ora Nona.
Partendo dall’alba l’ora sesta era il mezzodì ed
è da là che arriva la parola “siesta” che indica
il sonnellino pomeridiano. Le ore temporarie
erano anche chiamate “canoniche” perché annunciavano col suono della campana l’ora del
Signore. Tre tocchi ad alba e tramonto, due a
metà mattina e metà pomeriggio, uno al mezzodì: “battere il tocco” indica appunto l’ora sesta o il mezzodì.
Come detto il mezzogiorno (e le altre ore)
indicato dall’ombra del Sole su una meridiana
è quello solare vero. L’orologio che portiamo al
Questa meridiana si trova sulla rampa del garage dell’abitazione dell’autore. Lo gnomone è posizionato
sulla colonna della fontana e la sua ombra, vicina al
mezzogiorno, tocca la lunga linea equinoziale. La foto
è stata scattata il 23 settembre a poche ore di distanza
dall’equinozio d’autunno.
polso indica invece un’ora media che non coincide mai con l’ora della meridiana. La differenza è dovuta a due fattori
• Longitudine della località. L’ora media
del nostro paese, cioè il TMEC, ha come meridiano di riferimento quello di longitudine 15°
Est. La Terra ruota da Ovest verso Est di 15° ogni
ora, di 1° ogni 4 minuti. Pertanto, per esempio
in una località posta a 12° Est, il Sole transita
in meridiano (e in un quadrante solare l’ombra
indica il mezzogiorno), dodici minuti dopo esser transitato e aver indicato il mezzogiorno
in un analogo quadrante posto a 15° Est.
• Equazione del tempo. Mentre il giorno medio ha una durata costante di 24 ore, a causa
della differente velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole durante l’anno e dell’obliquità dell’eclittica, l’intervallo tra due successivi passaggi del Sole su un meridiano qualsiasi non è mai uguale a 24 ore. La differenza
ammonta a pochi secondi ogni giorno che però, accumulandosi tra loro, arrivano nell’anno
a totalizzare differenze di ± 15 minuti che costituiscono la cosiddetta “equazione del tempo”.
L’osservatore di una meridiana solitamente ignora queste differenze per cui, quando
guarda l’orario segnato dall’ombra solare e lo
confronta con quello del suo orologio, vedendo una differenza pensa che l’orario dell’ombra
dello gnomone sia sbagliato. Non è così. L’ombra di una meridiana è molto precisa e il suo
mezzogiorno, al contrario delle ore 12 dell’orologio, è esattamente a metà del tragitto
del Sole dal sorgere al tramonto.
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ell’ICONOGRAFIA e dei SIMBOLI
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a cura della Prof. Attilia Troian
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Questa rubrica è dedicata all’iconografia cioè al modo di rappresentare - attraverso il linguaggio dell’Arte L
le Storie sacre (ma non solo) del Vecchio e NuovoTtestamento e le Storie dei Santi
desunte soprattutto dalla Leggenda aurea di Jacopo da Varagine
Santa Giuliana
Giuliana era fidanzata ad Eulogio prefetto di Nicomedia ma non voleva unirsi a
lui fino a che questi non avesse abbracciato
la fede cristiana.
Il padre furioso ordinò di spogliarla, di
batterla a sangue e di consegnarla poi al
prefetto.
Disse il prefetto: Mia dolcissima Giuliana, perchè mi hai ingannato con le tue
promesse dal momento che ora tq rifiuti il
mio amore? E quella: Se tu adorerai il mio
Dio sarò tua; altrimenti questo non potrà
mai avvenire. E il prefetto: Mia signora, io
non posso far Questo perchè l’imperatore
ordinerebbe di decapitarmi. Rispose a lui
Giuliana: Se tu tanto temi un imperatore
mortale come vuoi che io non abbia timore dell’imperatore immortale? Fa’ di me quel
che vuoi, ma non potrai piegare la mia volontà. Allora il prefetto ordinò che fosse battuta con le verghe e appesa per i capelli per
una mezza giornata: poi le fece versare sulla testa il piombo fuso. Quando si accorse
che non riusciva a farle alcun male ordinò che fosse legata e gettata in carcere: qui
venne a lei il diavolo sotto forma di angelo
e le disse: lo sono l’angelo che il Signore ti
ha mandato per esortarti a sacrificare agli
idoli onde non debba soffrire tanti tormenti
e infine una morte atroce. Giuliana si mise
a piangere ed esclamò: Signore non permettere che perisca: svelami chi è colui che
mi parla in tal modo. Ed ecco che una voce
la invitò a costringere alla confessione il visitatore. S. Giuliana l’afferrò e gli domandò chi fosse; quegli rispose di non essere
altro che un demone inviato dal padre suo
per ingannarla. E Giuliana: Chi è tuo padre?. Rispose il demone: Belzebù che ci guida nel male e che ci fa frustare tutte le volte che siamo vinti dai cristiani. Ed io per
la mia cattiva sorte sono venuto qui, dal momento che non ho potuto sopraffarti . Ed
aggiunse il demone che i diavoli soffrono
soprattutto mentre viene celebrata la messa e durante le prediche e le funzioni. Allora Giuliana legò al demone le mani dietro la schiena, lo gettò a terra e lo percosse con la catena che la legava. Il diavolo
gridava e supplicava dicendo: Giuliana mia
signora, abbi pietà di me. Aveva frattanto
il prefetto comandato che la fanciulla
fosse portata fuori dal carcere; escì questa
insime al demone che andava ripetendo:
Mia signora, non voler mi rendere
vieppiù ridicolo altrimenti non avrò più potere su alcuno. Si dice che i cristiani sono
misericordiosi ma tu non hai pietà di me.
Così la santa lo trascinò per tutto il foro e
poi lo gettò in una latrina. Quando fu giunta alla presenza del prefetto fu distesa su
di una ruota che le spezzò tutte le ossa fino
a farne uscire il midollo. Ma venne un angelo del Signore che distrusse la ruota e ri-
sanò la santa: e tutti coloro che videro il
miracolo credettero in Cristo onde ben cinquecento uomini e centotrenta donne ebbero la testa tagliata. Il prefetto fece poi immergere Giuliana in una caldaia di piombo fuso ma il piombo divenne tiepido come
l’acqua di un piacevole bagno; allora il prefetto maledisse i propri dei che non gli permettevano di punire una fanciulla che tanto li oltraggiava: poi la fece decapitare.
Mentre era condotta all’estremo supplizio
apparve il demone che la ‘Santa aveva percosso nell’aspetto di un giovane uomo e cominciò a gridare: Non risparmiatela perchè
ha bestemmiato i vostri dei e mi ha percosso
a sangue durante tutta la ‘notte : datele la
ricompensa· che merita! Giuliana aprì gli
occhi, che teneva chiusi, per vedere chi fosse colui che in tal modo parlava; ed ecco
che il demone cominciò a fuggire e a gridare: Ahimè ahimè, mi prende e’ di nuovo mi lega! Infine la beata Giuliana fu decapitata: ma il prefetto che era in viaggio
per mare fu sommerso durante una tempesta insieme a trentanove uomini; i loro
corpi gettati sulla spiaggia dalle onde, furono divorati dalle belve e dagli uccelli.
Dalla Leggenda Aurea
di Jacopo da Varagine
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Sospirolo - Gron
Il Limbo
dei bambini
A ridosso del muro di cinta del
cimitero di Sospirolo era stato ricavato un
angolino entro cui trovavano sepoltura i
bambini morti prima di ricevere il
Battesimo. Con l’abolizione da parte della
Chiesa di questa discriminazione il suo
utilizzo venne a cadere e diventò poco a
poco luogo dimenticato e ricettacolo di
immondizie.
Il Comune di Sospirolo ha deciso di
ridare dignità al luogo sistemandolo a
piccolo giardino con rose ed una panchina.
All’ingresso è stata posta una breve
dedica:
Questo spazio, dedicato agli “Infanti… che
non peccaro… ma non ebber battesmo”,
come li definisce Dante, era caduto nella
trascuratezza e nell’abbandono.
La Comunità di Sospirolo, convinta della
infinita misericordia di Dio, che è amore e
salvezza, ha voluto ridare a questo luogo
l’aspetto ridente che si conviene ad anime
innocenti, nella certezza che possano, in
un giardino celeste, intessere i sereni giochi
che non hanno potuto godere nella vita.
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Affreschi di santa Giuliana
Poche persone hanno avuto la possibilità di vedere gli affreschi della Chiesa di
Santa Giuliana a Regolanova di Mis. Essi, infatti, sono nascosti dalla Pala d’altare e da due lunette dipinte in epoca recentissima.
Li pubblichiamo affinché una larga fascia della popolazione ne venga a conoscenza, possa apprezzarli e sentirsene orgogliosa.
Sono distribuiti su più strati e comprendono un Cristo trionfante su un paesaggio
collinare e figure di Santi tra cui Santa Apollonia(o Lucia?) e Santa Giuliana.
L’immagine di Cristo è particolarmente raffinata e si fa il nome, come esecutore, di Giovanni di Francia o comunque affrescatori che impararono la lezione di
Antonio Vivarini e delle grandi botteghe veneziane della prima metà del 1400. Resta il fatto che questi affeschi testimoniano ancora una volta la ricchezza e la varietà del nostro patrimonio culturale.
Un nota importante sta nel paesaggio che fa da contorno all’immagine di Cristo. Infatti, poiché era in uso mostrare l’ambiente cui il dipinto era dedicato, non
sarebbe fuori luogo supporre che il castello qui riprodotto sia quello di Santa Giuliana di cui all’epoca dovevano essere ben visibili le tracce.
LA PRIMA PIOGGIA
Al Musée d’Orsay di Parigi è esposta un’opera del pittore Luigi Nono che ha per soggetto il Cimitero della vecchia Pieve di Sospirolo.
Si tratta di un’opera di notevoli dimensioni – 137 x 202 cm, realizzata a tempera su tela e
datata 1909.
Dopo essere stata esposta a Venezia è passata in Lussemburgo e poi in Francia dove è entrata a far parte del grande Museo dedicato alla pittura dell’Ottocento. Una donna – forse una
mamma – inginocchiata, copre con un grande ombrello la terra ancora smossa dove presumibilmente riposa il bimbo. Tutto intorno sono disposte delle banderuole (fino a qualche tempo fa qualcuna era ancora visibile anche se con forme diverse) che indicano le varie sepolture
e sono agitate dal vento. Il cielo carico di nuvole pare minacciare una pioggia imminente.
Dietro il muro del cimitero si intravede la sagrestia della Chiesa così come la ricordano gli
anziani del paese. Sullo sfondo il Monte Sperone e d i Monti del sole.
Non è l’unico dipinto di Luigi Nono che abbia per soggetto il paesaggio di Sospirolo; ve ne sono almeno altri due con varie repliche:
La Sepoltura di un bambino con l’ambientazione analoga alla Prima
pioggia conservato nella Collezione Nono a Venezia e Nozze d’oro con
la Chiesa di San Martino a Susin conservato sempre a Venezia nella
sala degli sposi in Municipio.
Ma perché queste scelte?
Luigi Nono, ( nonno di Luigi Nono - morto nel 1990 - che fu uno
dei massimi compositori musicali del Novecento ) era un pittore veneziano (nacque a a Fusina nel 1850 e morì a Venezia nel 1918); Professore all’Accademia di Belle Arti di Venezia, soggiornò a Susin per
due anni tra il 1907 e il 1909.
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FOTO
STORICHE
A cura di Benito Cadore
Visita pastorale
Siamo alla Visita Pastorale del Vescovo Mons. Girolamo Bortignon alla
Parrocchia di Sospirolo. Grande e coraggioso Vescovo, passato poi alla
Diocesi di Padova. Nella foto si riconoscono le soreller Dina e Roberta De
Donà, Quinto Dal Molin, Maria Sogne Bolzan. Se qualcuno riconosce le
due donne sulla porta sono grato se può farmelo sapere. Benito Cadore.
Donne vecchio stampo
Siamo a Gena Media prima della Seconda Guerra Mondiale, davanti alla casa di Luigi Case.
La foto ci è stata data da Natalina Tibolla, attualmente residente a Mis con i figli . La scena
è molto eloquente: siamo al ritorno dal lavoro sui prati. Le donne sono forti e non risentono della fatica sostenuta. Sono (da sinistra) CASANOVA MARIA (nata nel 1897) e LA SORELLA catereina, dei Cius. La terza è l’amica CASANOVA CARMELA dei Longhi. Chissà quanti
ricordi suscita la foto nei nostri anziani, soprattutto quelli partiti dalla Val del Mis!
Classe IV Elementare Mis di Sospirolo 1932 - Insegnante Clara Ferri
Prima fila da sinistra: Giovanni Roldo, Vilmo D’Incà, Gelindo Casanova, Beniamino De Donà, Ado Sandini, Guido Casagrande, Fiorindo Garlet, Cappellari.
Seconda fila da sinistra: Angelina Troian, Emma Mane, Maria Barp, Augusta Poloni, Augusta Soppelsa, Luigia De Nardin, Gina Troian, Rina Lovat.
Terza fila seduta da sinistra: Elisa Poloni, Elda Maraga, Nella De Donà, Angelina ed Elvezia Casagrande, Rosetta Troian, Maria De Min.
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Leo è un sedicenne scanzonato e brillante come tanti: ama le chiacchiere con
gli amici, le corse in bicicletta, le partite
a calcetto. Per Leo esistono solo due colori: il bianco e il rosso. Il bianco è il colore del silenzio, della solitudine, del
vuoto, della noia; l’adolescenza è bianca
perché quando si è giovani si attraversano momenti in cui tutto ciò che ci circonda
diventa estraneo e indifferente, silenzioso e angosciante. Il rosso, invece, è il colore del sangue, della passione, dell’amore; il rosso è il colore dei capelli di Beatrice, di cui Leo è innamorato pazzo, anche se lei ancora non lo sa. Nella vita di
Leo c’è anche Silvia, unica vera amica, presenza affidabile e serena nella sua vita.
Quando Leo scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con
quel bianco che tanto lo spaventa, egli dovrà cercare a fondo dentro di sé la forza
e il coraggio per affrontare la sofferenza
e lo sgomento, perché l’adolescenza è molto di più che un’età, è un vento inafferrabile e folle che scompiglia la vita.
Per un adolescente innamorato l’unica cosa che conti è la vita, una vita trepidante di emozioni, piena di esperienze
entusiasmanti. A volte, però, può succedere che tutto si sfaldi tra le mani, che
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RECENSIONE
a cura di Denise De Zanet
Bianca come il latte
rossa come il sangue
l’entusiasmo si spenga all’improvviso, che
il sogno di tutta una vita, quell’unica forza che faceva muovere ogni passo, esploda in faccia. Allora si rimane basiti, come
Leo, per il quale tutto diventa improvvisamente bianco, come quella malattia in
grado di spegnere e consumare tutto il
rosso che abbiamo nel corpo; bianco,
come il dolore di chi è impreparato ad una
sofferenza così grande; bianco, come la
paura che fa scappare.
Leo incarna la nostra ricerca di desideri, di un senso. Ci insegna che bisogna
amare la vita, che bisogna sanguinare e
rinascere per trovare il coraggio di credere in qualcosa di grande. L’adolescenza sembra essere il principale sfondo del
romanzo, ma in realtà tutti quanti ci dibattiamo tra questi poli opposti, tra il
bianco, che atterrisce e lacera, e il rosso,
che travolge e fa sognare. L’insegnamento
di questo libro si concentra sull’importanza di smuovere gli ostacoli che paralizzano il percorso della vita, sulla necessità di fuggire dalle ossessioni, sul bisogno di indagare profondamente la realtà. Leo affronta il dramma della malattia
di Beatrice, la ragazza tanto amata e desiderata, ma troppo presto strappata alla
vita. E non cede, perché a rappresentare
il futuro c’è Silvia, la quale ha sempre
scelto di stargli accanto leggendo tutti i
suoi pensieri, raccogliendo le sue lacrime
e placando le sue angosce.
La storia di Leo non è una la storia di
una vita perfetta ed è questo che rende meraviglioso il romanzo. Questo non è un libro dal quale è possibile trarre ragionamenti o risposte, non è un libro che dà una
spiegazione o un senso alla sofferenza; perché non è con un libro che dobbiamo materializzare una soluzione; è dal profondo di noi stessi che dobbiamo trovare il coraggio per rialzarci dopo ogni caduta. In
questa storia c’è il dolore, lacerante e silenzioso, ma c’è anche la ricchezza straordinaria della vita, dei legami, degli incontri, dell’amore. Un libro in cui si combinano quasi magicamente frasi tenerissime e saggezze disarmanti, indagini di
pensiero e scoperte incandescenti, per ricordarci che i sogni non possono e non de-
vono morire, ma trovare un maturo equilibrio con i tormenti umani e la complessità degli affetti della realtà. Perché la realtà è da accogliere così, densa di sapori
che conosciamo, di profumi che annusiamo, di ferite che si ritrovano tra le pieghe
della memoria. Vi lascio con una frase del
libro che mi ha colpito, ricca di speranza
e di fiducia nella vita. “Proprio quando ci
sentiamo più poveri la vita, come una madre, sta cucendo per noi il vestito più bello.” Un romanzo scorrevole e leggero, ma
che lascia il segno.
DENISE
Per maggiori informazioni sul libro:
“Bianca come il latte, rossa come il sangue” di Alessandro D’Avenia, Arnoldo
Mondadori Editore 2010, costo 19 euro.
“INSIEME PER IL BENE”
BOLLETTINO
INTERPARROCCHIALE
DI SOSPIROLO - GRON (BL)
Direttore responsabile:
don Alfredo Levis
Responsabile ai sensi di legge:
don Lorenzo Dell’Andrea
Iscrizione al Tribunale di Belluno n. 14/85
Stampa: Tipografia Piave srl – Belluno
Hanno collaborato:
Alba Barattin, Alessia Tibolla, Andrea
Manfroi, Antonio D’Incà, Attilia Troian,
Benito Cadore, Daniele Casanova, Delia
De Bon, Denise De Zanet, Elena Casanova, Elvio De Dea, Enzo De Cian, Federico Brancaleone, Fiorenza Da Rold,
Francesco Vedana, Gianni Piccolin, Itala Moretti, Loredana Benigno, Luigi
Cadore, Luisa Vedana, Mario Sogne, Monia Argenta, Nicola Cadore, Paola Carlin, Rita Lovatel, Teresa Vedana, Giuseppe De Donà.
Il bollettino è pubblicato anche sul sito:
www.sospirologron.it
NB: Tutti gli articoli dovrebbero essere firmati.
Quelli non firmati sono dell’Direttore.
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ell’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
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Scuola elementare rinnovata
SCUOLA ELEMENTARE RINNOVATA
Alla presenza del Sindaco, degli assessori, dei consiglieri e delle autorità scolastiche,
il 15 settembre scorso si è svolta l’inaugurazione della scuola elementare di Sospirolo a
seguito dei lavori di ristrutturazione eseguiti durante l’estate. Opere che sono state ultimate entro i tempi fissati, consentendo così
il regolare inizio dell’anno scolastico.
Continuano i lavori di ristrutturazione del MUNICIPIO
di Sospirolo.
LAVORI ULTIMATI
Alla cerimonia hanno partecipato anche
i diretti interessati, i 125 alunni accompagnati
dalle loro maestre, felici del variopinto impatto visivo della facciata. I colori, rosso, azzurro e giallo renderanno sicuramente più
spensierata e meno opprimente l’entrata mattutina a scuola dei ragazzi. Dopo la benedizione del parroco Don Alfredo, a cui ha fat-
to seguito l’immancabile taglio del nastro, i
presenti si sono portati all’interno della scuola dove il Sindaco ha manifestato il suo apprezzamento per tutti coloro che hanno collaborato al buon esito degli interventi effettuati.
Le opere realizzate hanno interessato il miglioramento dell’impiantistica e della sicurezza,
la manutenzione straordinaria per quanto riguarda l’eliminazione delle barriere architettoniche, la sostituzione delle finestre e il rifacimento del tetto e dei controsoffitti con particolare attenzione alle opere di isolamento termico per un miglior risparmio energetico.
L’importo complessivo dei lavori effettuati
è stato di 380.000,00= euro comprensivo di
un contributo regionale di €. 94.000,00.
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Seconda rassegna del
“PRESEPE POVERO MA BELLO”
SOSPIROLO NATALE 2010
Adulti, anziani e bambini sono invitati a dare vita al racconto della Natività nell’ambito di una originale iniziativa ideata e voluta dalle CATECHISTE
delle Elementari.
L’evento è già al suo secondo anno
e si intitola “Mostra del presepe povero ma bello” ed è un’esposizione di
presepi, che verranno allestiti nella chiesa Parrocchiale di Sospirolo e saranno
fatti con materiali semplici, poveri appunto.
Le opere dovranno essere composte ad esempio con carta, cartone, pasta, riso, tappi di sughero, gusci di noce,
pane, sassi, conchiglie, fili di ferro, lana, stoffe, paglia, legno, tappi di bottiglia, creta e tutti quei materiali possibilmente non comperati in bottega ma
riciclati da casa propria.
È un modo per dire no al consumismo esasperato e per ritrovare negli oggetti del quotidiano una poesia profonda. È lo spirito con cui la Parrocchia
invita i bambini e gli adulti a festeggiare insieme, all’insegna di valori importanti, come la pace, la solidarietà, la
semplicità, la nascita del Signore Gesù
C’è tempo fino al 24 dicembre per
dare vita al proprio presepe.
Le opere devono essere portate e allestite in chiesa entro la Vigilia di Natale. Resteranno esposte in chiesa fino
all’Epifania. Devono poggiare su una
base solida che la Parrocchia fornisce a
tutti i concorrenti.
Chi desidera partecipare alla rassegna, è pregato di ritirare la tavoletta
e dare il proprio nome, per avere poi un
riconoscimento alla Premiazione.
La premiazione dei migliori presepi
sarà effettuata il 6 gennaio 2011 al termine della Messa Parrocchiale.
Per informazioni sulla mostra e il regolamento dei presepi poveri, contattare
la Parrocchia o le Catechiste.
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ell’AGRICOLTURA & NATURA
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a cura di Francesco Vedana e Nicola Cadore
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L’origine del nome
“propoli” e controversa:
in greco il termine propolis indicava i sobborghi, le zone periferiche
della città e pare che sia
sembrato giusto dare questo nome a una sostanza che le api depositano più che altro nelle zone perimetrali delle arnie, dove i favi potrebbero subire attacchi o danni da parte di
parassiti. Altri ritengono che il nome derivi
da pro polis, cioè “a difesa della città”, “vantaggio della città”.
Altri ancora risalgono a un’etimologia latina, dalla preposizione pro (sempre con significato di difesa) e il verbo polire, cioè
“disinfettare” , quindi “per la pulizia”, “per
la disinfezione”.
Al di là delle discussioni dotte, resta il fatto che tutte e tre le etimologie ben si adattano a questa sostanza che in italiano può essere usata indifferentemente al maschile e al
femminile (il propoli, la propoli).
La propoli è una resina che le api raccolgono dalle gemme delle piante e che utilizzano per sigillare ogni fessura presente
I PRODOTTI DELL’ALVEARE: IL POLLINE
“Dott. G. Razzoli”
nell’alveare. La propoli si può raccogliere in
due modi: per raschiatura delle parti dell’arnia dove è depositato, oppure applicando una rete flessibile nell’alveare. Il primo metodo è più agevole e si può mettere in pratica durante l’inverno. Raschiando i melari
e i telaini depositati in magazzino si ottiene una propoli in scaglie che può essere raccolta in vasi di vetro e conservata in frigorifero per i più diversi utilizzi (preparazione
di vernici, farmaci naturali per i disturbi delle vie respiratorie, cosmetici, ecc.)
Nella cura dell’uomo si usa come antinfiammatorio, antibatterico, anestetizzante, cicatrizzante e disinfettante. In commercio la propoli viene proposta in soluzione alcolica al 35% ed anche in pomata.
La soluzione alcolica viene consigliata
nelle affezioni della bocca (mal di denti,
gengiviti, laringiti e stomatiti), nelle otiti,
nella profilassi delle malattie broncopolmonari e nell’asma bronchiale, nelle ulcere gastriche e duodenali.
La pomata invece viene indicata nelle
affezioni della pelle (eczemi, piodermiti, neurodermiti, pruriti, foruncoli, ascessi, scottature, punture d’insetti, herpes simplex, piaghe in genere, ulcere, screpolature alle mani, ecc.)
FRANCESCO VEDANA
La volpe rossa è un mammifero onnivoro. La lunghezza varia tra i 75 ed i 140 cm, per un peso che varia fra i 3 e gli 11 kg. Il colore è rossiccio con gradazioni che vanno dal giallo al marrone. La gola, il ventre e
l’estremità della coda sono bianche. La coda è lunga e
folta.
Il muso è allungato e le orecchie sono triangolari
ed estremamente mobili. La volpe è giocherellona e
molto furba. Si adatta facilmente all’ambiente - è diffusa sia in Europa che in Asia, America ed anche in Australia - trovandosi un posto anche nelle periferie delle aree urbane. Normalmente vive in coppia, con i cuccioli. Il maschio marchia il territorio in modo sistematico e comunica con i propri simili attraverso segnali sonori, visivi, tattili e olfattivi
La coppia di volpi tende a riformarsi ogni anno. Il
maschio partecipa attivamente alla cura e all’allevamento della prole, procurando il cibo e difendendo i cuccioli da possibili predatori. La volpe si nutre prevalentemente di conigli e roditori ma non disdegna uccelli,
pollame, insetti, lombrichi, frutta, carogne e persino pesci. La volpe caccia al calare della notte o all’alba e uti-
lizza vari metodi a seconda della preda: può sferrare un
attacco a sorpresa contro animali che escono dalla tana
o avvicinarsi ad essi quatta quatta fino a essere abbastanza vicina da saltar loro addosso. Scava nel terreno
o ficca il muso nelle cavità per catturare lombrichi. I parti avvengono generalmente tra marzo e aprile.
La femmina, dopo una gestazione di 7 settimane,
partorisce, in una tana, in media da 3 a 5 piccoli, che
vengono allattati per un mese dopo di che iniziano a
prendere i primi cibi solidi, costituiti da alimenti predigeriti dalla madre e poi rigurgitati. Durante le prime
due settimane di vita, la madre non abbandona i cuccioli, si dedica interamente al loro allattamento e viene nutrita dal maschio. La femmina non esita a trasportare in luoghi più sicuri i propri piccoli se, nei pressi della tana, vengono a crearsi fattori di disturbo.
I piccoli escono dalla tana per la prima volta intorno alla quarta o quinta settimana e sono molto giocherelloni. A dieci mesi di età, raggiungono la maturità sessuale. In natura, questa specie può raggiungere un’età di 12 anni
NICOLA CADORE
LA VOLPE ROSSA
Foto scattata il 9 giugno 2010 a Oregne di Sospirolo
(Nicola Cadore)
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L’A
Bellissima l’esperienza vissuta dal branco dei
“Lupi del Lago” e dal l Reparto “La Soffia”, del
gruppo scout Sospirolo Gron-1, che hanno fato
le loro vacanze di branco e campo estivo nello stesso luogo.
Sono partiti il giorno 17 luglio alla volta della casa scout di Torrate, in comune di
Chions (PN), meta prestabilita per vivere
l’esperienza estiva in un posto diverso dalle
nostre montagne, quindici lupetti, dodici tra
esploratori e guide seguiti da sette capi e un
cambusiere. Il filo conduttore dei due campi è stato quello dei Vichinghi . Il reparto ha
svolto le attività aiutando il capitano Leiff
Ericsson, figlio del grande Erik il rosso a costruire le navi e allenarsi per conquistare nuove terre, i lupetti invece hanno aiutato Torgad e le donne vichinghe a preparare la loro
nave , il Drakkar, i remi le spade gli scudi e
altre cose che servivano per poter salpare alla
conquista di nuove terre. Non sono mancati inoltre momenti forti della vita di reparto,
come la Promessa di un ragazzo, il raid di
squadriglia e la totemizzazione di alcuni ragazzi e di tre capi.
Uno dei momenti vissuti in comune di due
gruppi di ragazzi è stata la caccia Paolina che
ha molto impressionato sia i lupetti che gli
esploratori e le guide. Dopo aver partecipato alla S. Messa di chiusura del campo, officiata dal parroco del luogo e dopo aver pranzato tutti assieme con i genitori, tutti sono
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SCOUT
Bellissima l’esperienza
IL BRANCO “LUPI DEL LAGO.
rientrati a casa stanchi ma felici dell’intensa
esperienza vissuta.
Dopo aver chiuso l’anno scout con le vacanze di branco, il campo e la route, il gruppo si è ritrovato il 16 ottobre per la cerimonia
di apertura del nuovo anno. La cerimonia si è
svolta nel sentiero intitolato al fondatore degli scout Baden Powell. I lupetti, in cerchio hanno salutato i tre “grandi” del branco che sono
passati in reparto, che, in quadrato ufficiale,
dopo aver accolto i tre lupetti hanno salutato
due componenti che sono passati in noviziato. Prima di questa cerimonia, sono stati pre-
sentati i nuovi capi e quelli che hanno cambiato “branca” nonché salutato i capi che hanno scelto di non fare attività.
La giornata di apertura è stata una gioia
per tutti, soprattutto per i capi che nonostante
le difficoltà sono riusciti a partire anche quest’anno. Il gruppo comunque si trova lo
stesso in difficoltà poiché mancano ancora alcuni capi per poter fare attività al meglio!!
Chiunque voglia “mettersi in gioco” può cominciare questa bella avventura!!!
IL BRANCO “LUPI DEL LAGO”
IL REPARTO “LA SOFFIA”
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L’An
STATISTICA PARROCCHIALE
BATTESIMI: SOSPIROLO
BATTESIMI SOSPIROLO
FRANZOLIN EMILY, di Ermanno e di Speranza Deneriana. Nata a Belluno il 12 Ottobre 2009
e battezzata il 4 Luglio 2010.
MONAIA LINDA, di Giancarlo e
di Collet Monica. Nata a Feltre
l’8 Ottobre 2009 e battezzata il 30
Maggio 2010.
CAPUANI LORENZO, di Alessandro e di Bonetta Cristina. Nata a Belluno il 7 Dicembre 2009
e battezzato il 5 Settembre 2010.
BOLDO PATRIK, di Walter e Dalla Mora Kim. Nato a Feltre e battezzato il 1 Agosto 2010.
SITTA NICOLA, di Fabrizio di
Triches Nadia. Nato a Feltre il 4
Marzo 2010 e battezzato il 18
Settembre 2010.
VERDICCHIO ALESSIA, di JanClaude e di Casanova Liliana.
Nata a Feltre il 7 Giugno 2010 e
battezzata il 1 Agosto 2010.
BOGO ARIANNA, di Massimiliano e di Anamaria Tanase. Nata l’8 Novembre 2009 e battezzata il 26 Settembre 2010.
DE VALLIER MARTINO, di Ptrik
Gianluca e di Pellizzari Laura.
Nata l’11 Febbraio 2010 e battezzato il 17 Ottobre 2010
DA ROLD ALESSIO GIOVANNI,
di Claudio e di Croda Giuseppina. Nato il 24 Giugno 2010 a
Padova e battezzato il 24 Ottobre 2010.
DA ROLD VALERIA GIOVANNA,
di Claudio e di Croda Giuseppina. Nata il 24 Giugno 2010 a Padova e battezzata il 24 Ottobre
2010.
l miglior consiglio su come allevare i figli è di goderseli finché sono ancora accanto a te.
Ogni bambino che nasce porta al mondo la notizia che Dio non è ancora stanco degli uomini.
Il vero incanto è guardare il mondo con le lenti magiche di un bambino
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MATRIMONI
CASAGRANDE ALBERTO (Sedico) e CASANOVA ELENA (Maras)
hanno celebrato il Matrimonio il 10 Ottobre 2010
nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo.
MENEGOLLA ALESSANDRO (Casai) e LOVAT VIVIANA
(Belluno-Mussoi) hanno celebrato il Matrimonio
il 31 Luglio 2010 nella Chiesa Parrocchiale di Mussoi.
VEDANA LUCA (Piz) e ZAMPIERI ELISA (Belluno
hanno celebrato il Matrimonio il 28 Agosto 2010
nella Chiesa di Mussoi-Belluno.
DE ZANET MAURO (Capoluogo) e NARDEI MARZIA
hanno celebrato il Matrimonio nella Chiesa di Cadola
il 25 Settembre 2010.
DAL MOLIN ALBERTO (Belluno) e ZANIN ELENA (Belluno)
hanno celebrato il Matrimonio nella Chiesa Parrocchiale di
Gron il 10 Luglio 2010.
PINALI OMAR (S. Zenon) e GOSETTI ERIKA (Foen)
hanno celebrato il Matrimonio nella Chiesa di San Pietro
a Foen di Feltre l’11 Settembre 2010.
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DEFUNTI: SOSPIROLO
DE DONA’ ROSANGELA
nata il 25 Gennaio 1952 e deceduta il 5 Luglio 2010.
VIGNE ROMOLO
nato il 21 Settembre 1928 e deceduto il 6 Luglio 2010 .
D’ISEP SERGIO
nato il 12 Settembre 1945 e
deceduto il 10 Luglio 2010.
SOVILLA FRANCESCO
nato il 7 Maggio 1929 e deceduto il 15 Luglio 2010.
GATTI ANTONIO
nato il 16 Settembre 1914 e
deceduto il 1 Agosto 2010.
ZAGO GIUSEPPINA
nata il 16 Agosto 1923 e deceduta il 15 Agosto 2010.
SUSANA CARLO
nato il 18 Settembre 1933 e
deceduto il 17 Agosto 2010.
RONZONI ADELE
nata il 9 Luglio 1921 e deceduta il 23 Agosto 2010.
LISE ALBINA
nata il 24 Agosto 1922 e deceduta il 23 Agosto 2010.
ZANIN IVA
nata il 25 Settembre 1929 e
deceduta il 24 Agosto 2010.
CASANOVA ESANDRINA
nata il 12 Ottobre 1920 e deceduta il 2 Settembre 2010.
CACCO ROMILDA
nata il 19 Dicembre 1915 e deceduta il 10 Settembre 2010.
DONATINI BERTA
nata il 28 Giugno 1925 e deceduta il 16 Settembre 2010.
LOVAT ORAZIO
nato il 12 Giugno 1924 e deceduto il 5 Ottobre 2010.
CIET ERMINIA
nata il 23 Marzo 1922 e deceduta il 12 Ottobre 2010.
VEDANA IOLE
nata il 26 Luglio 1946 e deceduta il 24 Ottobre 2010.
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SOSPIROLO
CASANOVA ADELE
nata il 3 Ottobre 1909 e deceduta il 4 Novembre 2010.
DEFUNTI: FUORI PARROCCHIA GRON
ZANOLA ALMA
nata il 5 Febbraio 1920 e deceduta l’8 Novembre 2010.
VEDANA TERESA
di fu Fioretto e Viel Angela,
vedova Forini.
Deceduta il 29 settembre 2010,
nella sua casa di Brusaporto presso Bergamo, serenamente circondata dall’affetto della sua famiglia. Originaria di Gron, dopo
il matrimonio si era trasferita a
Bergamo col marito e le figlie.
Rimasta molto legata alla terra
natale, trascorreva volentieri
d’estate col marito alcuni giorni
a Sospirolo. I nipoti ed i parenti
tutti la ricordano a coloro che
l’hanno conosciuta e le hanno
voluto bene
DEFUNTI: GRON
MIORANZA MARGHERITA
NATA 4 Giugno 1913 e deceduta il 17 Giugno 2010.
DE MIN LUCIANO
nato il 11 Marzo 1946 e deceduto il 27 Giugno 2010.
RIPOSI ANGELO
nato il 14 Ottobre 1923 e deceduto il 21 Agosto 2010.
VEDANA MARINA
nata il28-Maggio 1915 e deceduta il 23 Agosto 2010.
TEGNER GIOVANNI
nato l’ 11 Novembre 1935 e
deceduto il 14 Settembre 2010.
CASANOVA LUIGI
nato il 5 Novembre 1924 e deceduto il 9 Ottobre 2010.
DE DONA’ BENIAMINO “Bini”
nato l’8 Dicembre 1921 e deceduto il 3 Novembre 2010
TEGNER MARIA
nata il 17 Luglio 1929 e deceduta il 9 Novembre 2010.
Ho ricevuto
il mio congedo.
Ditemi addio,
fratelli miei!
M’inchino a voi tutti
e me ne parto.
Ecco io
rendo le chiavi
della mia porta
e rinuncio
a ogni diritto
sulla mia casa.
Solo vi chiedo
buone parole
di commiato.
Per molto tempo
siamo stati vicini,
ma ho ricevuto
più di quanto
potessi dare.
Ora è sorto
il giorno
e il mio lume
che rischiarava
il mio angolo buio
è spento.
Risuona l’appello:
Io sono pronto
per il viaggio.
Tagore
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OFFERTE
OFFERTE SOSPIROLO:
PER CHIESA
E OPERE PARROCCHIALI
OFFERTE ANNO 2009
(che per un disguido, del quale ci scusiamo, non
sono state pubblicate sul precedente numero):
Com. S.Pietro per ch. S.Rocco; nel matr. Nesi e Galliazzo; in mem. De Bon Virginio e Sovilla Aida figlia Delia; 60° Centelleghe Italo e Eugenia; mem.
Marin Arcangelo la fam Mem; Benvegnù Maurizio la moglie; idem per ch. Di Susin; mem. Benvegnù M. Fabrizia, Piero e Massimo; mem. Moretti Giovanna i figli;M. Umberta; in mem. Casal
Gino la fam.; mem. Frescura Fabio la fam. Mem.
Troian Girolamo la moglie; mem. Caduti di Gena
M° V.Casanova; mem. M.Grazia Cadore i gen.;
mem. def. Triches Angelina; mem. Moretti Angelo
e Ottavia fratello Danilo; mem. Triches Bruno i figli; mem. Caldart (Maras) i fam.; P. G. R: da
N.N;Batt. Iacopo Dall’O fam e nonni; 45° matr.
Giotto Annibale e G.Carla; Com S.Barbara; mem.
Brancher Primo la fam; Venz Berta; mem. Moretti Narcisa dal marito; Zorzi Onorato ; Lovat Giacomina; mem. Lovat Emilio e Gianni la fam.; Batt.
De March Angelica i gen.; idem le nonne; Don.
Sangue; mem. Lise Angela e Vedana Luigi la fam;
De Donà Irene; N.N. per ch. S.Giuliana; Paolo Edotti; Luisa e Annamaria; 50° matr. Casanova Luigi
e Teresa, 35° Giotto Cesare e V.; 45° Menegolla
Bruno e Barbara; mem. Def. De Zanet Adolfo e
Chiara; mem. Sanniti Romeo la moglie; De Zanet
Benigno; 50° Cadore G. e Rambaldi; per nascita
nipotine i nonni De Donà Luciano e Marisa; Elio
e Anna Olivotto; Nessenzia Albina; Nessenzia
Adriana;mem. Def. Fam. Crosato De Donà; Linda
e Bruno (Maras); idem per missioni; mem. Troian Tommaso il figlio; N.N.; Com S.Barbara; Meneghel Guido la fam. Mem. Daniele e Virginia la
fam. batt. Menegolla Sofia i nonni; N.N. Maras;
G: Nova Cantica; Alpini per festa; mem. Cassol Giuseppe la fam. Rosa Di Misa; N:N; N.N.
OFFERTE ANNO 2010
( da Giugno al 31/10 )
Batt. Mossa Nicolò i gen; mem. De Salvador Bruno la moglie; Paolina; mem. Mezzacasa Carlo i
cugini; mem. Da Gioz Mario la moglie; mem. Ferigo Ugolina amica Dina; Sogne Cesare; batt. Franzolin Emily i gen. ; mem. Sofia Burlon per ch. Susin Carlo Vedana; idem in mem. Maria Visentini; N.N. ch. S.Zenon; Rosa Di Misa; mem. Def. Nessenzia la fam; mem. Tibolla Cipriano i gen;
mem. Pison Anna i figli; 25° Centelleghe- Casanova; mem. Def. Ponzio Selle Mirella (CH); mem.
Romolo Vigne la moglie; idem la sorella; mem.
Brancher Primo la moglie; Batt. Figlia Alessia fam.
Verdicchio; Batt. Figlio Patrick i gen.;idem nonna De Boni ; mem. Sovilla Francesco la moglie;
mem. Viel Rosina la fam. Mem. D’Isep Sergio zia
Mirella (CH); in on. S:Lorenzo N.N. mem. Carlo
Zasso la moglie; mem. Def. Cugnac Mario (Mi);
50° matr. N.N.; mem. Da Rold Agnese i fam.; Louisette Lise; Giulia per S.Rocco; mem. Susana Carlo fam. Palla; N.N.per Pakistan; mem. De Donà
Vigile la fam.; Alpini per festa; in mem. Zago Giuseppina; mem. Caldart Rina e Alvise i figli;
mem. Casanova Essandrina i nipoti; fam. Olivotto;
N.N. per Pakistan; mem. De Cesero Maria il marito; mem. Benigno Arcangelo la moglie; mem.
Def. Brancaleone Ester; batt. Capuani Lorenzo i
gen.; mem. Zanin Iva la fam.; mem. Cacco Romilda sorella Lina; mem. Tegner Giovanni sorella
Lidia; N.N. per ch. Susin; mem. Ronzoni Adele Vedana Enrico e Francesco; N:N. mem def.; mem.
Donatini Berta figlio Oscar; mem. Lise Albina figlio Valerio; mem. D.Mario Moretti la sorella; batt.
Bogo Arianna fam. e nonni; mem. Lovat Orazio
la fam.; batt. Monaia Linda I gen.; mem Burlon
Mario la moglie; batt. Sitta Nicola i gen; mem.
De Donà Rosangela la mamma; Troian Angelo i
fratelli; mem. Def. Caviola la fam;mem. Tegner
Giovanni la sorella; batt. De Valier Martino il padrino Pellizzari Davide; Burlon Renata per ch. Susin;com. S.Pietro per ch. S.Rocco; batt. Da Rold
Alessio e Valerio i gen.; batt. Da Rold Alessio e Valerio i nonni; nascita nip. Marco nonne Liduina
e Taddea; mem. Vedana Iole i figli;Lovat Luigi;
batt. Casanova Arianna i nonni Dino e Giovanna;
batt. Casanova SArianna i gen.; N.N.; 25° De Zanet - Capraro.
OFFERTE GRON:
PER CHIESA
E OPERE PARROCCHIALI
OFFERTE ANNO 2009
(non pubblicate nel numero precedente a causa di
un disguido del quale ci scusiamo)
Mem. Sogne Elisabetta; batt. Da Rold Gabriele i
gen.; mem. Bacchetti Roberto la fam.; Fam. De
Donà Italo; batt. Triches Edoardo nonna De Donà
Rosa; Romana Dal Molin.
OFFERTE ANNO 2010
( da Giugno al 31/10)
Mem. De Poi Ugo N.N.; G. S. Antonio di Piz; mem.
Mioranza Margherita le nip. Flora e Anna; mem.
Riposi Pietro e Fagherazzi maria la figlia; nascita nipoti Alessio e Valerio i nonni Croda; fam. Riposi Angelo; Matteo Collostide; mem. Riposi
Angelo la fam.; 40° matr. Da Rif Antonio e Vedana
M.Teresa; 35° matr. Nesello Felice e Norma;
mem. Casanova Luigi la fam.
OFFERTE SOSPIROLO:
BOLLETTINO
(solo da offerte fuori Parrocchia o consegnati in
mano al Parroco) fino al 31/10
Tibolla Sonia (D); Carlo Lovat (BL); N.N. Pro
Loco;Brancaleone Laura; Gaini Giglio; Darman Elena Sedico; Vigne Angelica; Dolores Mezzacasa (Zurigo); Giustina Mezzacasa (Zurigo); Poloni Carlo
e Augusto (CH); Lovatel Flavio Sedico; Ida Welti
Argenta; Canali Marina Meolo; Caranova Davide
(RE); fam. Hutten (D); Viel Luigia Paderno; CUAS;
Mazzucco Lorena; Cadore Giuseppina (CH) ;N.N:
Burlon Renata Feltre;
OFFERTE GRON:
BOLLETTINO
(solo offerte fuori Parrocchia o consegnati a mano
al Parroco) fino al 31/10
Hunzicher-Troian(CH); Bolzan Angelina; Visentini Carlo (TO)
A cura di Luigi Cadore e Monastier Franca
Note di Redazione:
A tutti i collaboratori
del Bollettino
interparrocchiale:
Vi informiamo che è stata creata una
casella di posta elettronica apposita
per il bollettino.
Vogliate mandare il materiale (che
potrete far pervenire in qualsiasi
momento dell’anno) per i prossimi
numeri a questo indirizzo:
[email protected]
Grazie per la preziosa collaborazione.
ATTENZIONE
Il Bollettino “Insieme per il Bene” viene spedito a più di 400 persone. Siccome
non si ha un riscontro se arriva a tutti,
se è gradito, e se spese aumentano, con
il prossimo numero verrà inviato solo
agli indirizzi di cui c’è sicurezza.
Ci aspettiamo una conferma (non un
Abbonamento!). Solo un segno di accettazione. Grazie.
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