VENEZIA CLASSICI Little Bear Films Nan Bush presentano let’s get lost un film di BRUCE WEBER con CHET BAKER durata 120 min materiali stampa scaricabili dal sito www.luckyred.it (sezione luckypress) ufficio stampa Alessandra Tieri (+39 335.8480787 [email protected]) Georgette Ranucci (+39 335.5943393 [email protected]) Olga Brucciani (+39 345.8670603 [email protected]) A volte Chet ci raccontava certe storie da lasciarci a bocca aperta, ma il giorno dopo scoprivamo che non c’era nulla di vero. Ciò malgrado, credo tutt’ora in alcune di quelle storie. Forse era un buon attore, forse era davvero la verità, forse mentiva quando sosteneva di dire il falso… Credo che i documentari a volte si basino eccessivamente su fatti e verità fino a non lasciare alcun mistero irrisolto… Nan Bush, produttore 2 CREDITI NON CONTRATTUALI PERSONAGGI CAROL BAKER E’ stata la terza moglie di Chet Baker; lei e Chet si sono separati ma non hanno mai divorziato. Oggi vive a Stillwater, in Oklahoma, con i tre figli avuti da Chet VERA BAKER Madre di Chet PAUL, DEAN & MISSY BAKER I tre figli di Chet e Carol Baker DICK BOCK Fondatore della Pacific Jazz, prima etichetta di Chet WILLIAM CLAXTON Il fotografo le cui foto di Chet negli anni '50 contribuirono a promuovere l'immagine del giovane musicista come “il James Dean del Jazz” FLEA Membro del gruppo rock dei Red Hot Chilli Peppers, fan e sosia di Chet Baker HERSH HAMEL Musicista, suonò con Chet agli inizi della sua carriera CHRIS ISAAK Cantante, ha partecipato alle sessioni di registrazione del film ANDY MINSKER Pugile e sosia di Chet Baker; protagonista di Broken Noses, primo film di Bruce Weber JACK SHELDON Virtuoso trombettista, amico di Chet agli inizi della sua carriera LAWRENCE TRIMBLE Sceneggiatore e fan di Chet Baker JOYCE NIGHT TUCKER Cantante e fidanzata di Chet agli inizi della carriera CHERRY VANILLA Ex cantante, ha realizzato alcune delle interviste del film DIANE VAVRA Batterista, ultima compagna di Chet RUTH YOUNG Cantante, compagna di Chet per dieci anni Appaiono solo in fotografia CHARLAINE BAKER Prima moglie di Chet HALIMA BAKER Seconda moglie di Chet CHESNEY BAKER Figlio di Chet e Halima 3 CREDITI NON CONTRATTUALI CAST TECNICO Diretto e prodotto da BRUCE WEBER Direttore della fotografia JEFF PREISS Montaggio ANGELA CORRAO Montaggio suono MAURICE SCHELL Montaggio dialoghi LAURA CIVIELLO Montaggio musiche JOSEPH S. DEBEASI Musicisti FRANK STRAZZERI/ PIANO JOHN LEFTWICH/ BASSO RALPH PENLAND/ BATTERIA NICOLA STILO/ CHITARRA Mixer LEE DICHTER Produttore esecutivo NAN BUSH Produttore associato ITAKA SCHLUBACH-HICKS Produttore delegato EMIE AMEMIYA Prodotto da LITTLE BEAR FILMS, INC. restauro a cura di Cinema Arts and Little Bear Inc 4 CREDITI NON CONTRATTUALI LET'S GET LOST – PERDIAMOCI LET’S GET LOST, secondo film di Bruce Weber, fotografo e regista famoso in tutto il mondo, ha ottenuto una candidatura agli Oscar come miglior documentario. Il film racconta la vita del grande musicista jazz scomparso Chet Baker. Alla sua uscita LET’S GET LOST si è rivelato subito un evento nei molti festival cinematografici ai quali ha partecipato, tra cui la rassegna del Museum of Modern Art di New York “New Directors/New Films” del 1989 e la Mostra del Cinema di Venezia, dove ha vinto il prestigioso Premio della critica. LET’S GET LOST, che è anche il titolo di un brano di Baker rimasto a lungo fuori catalogo, trasmette efficacemente l'energia espressa da Baker e dalla sua musica. Il suo look alla James Dean e il suo modo di suonare hanno reso Baker unico tra i musicisti del suo tempo, ma la sua perenne dipendenza dalle droghe ha fatto anche da apripista per un'intera generazione di fan del jazz, che hanno vissuto - a modo loro - una “gioventù bruciata”. La vita di Chet Baker sembra uscita dalle pagine di un libro di Kerouac, così come la sua morte (è precipitato da una finestra di un hotel di Amsterdam un venerdì 13 del 1988, all'età di 58 anni). Ma il risultato di questa vita sono alcuni tra i brani per tromba e di musica jazz più lirici e appassionati mai sentiti. Cercando di star dietro ad un protagonista sfuggente e imprevedibile, Weber, il direttore della fotografia Jeff Preiss e la troupe hanno seguito Baker dalla Costa Ovest fino a quella Est e poi in Europa, durante quello che si è poi rivelato l'ultimo anno di vita del musicista. Weber è riuscito a catturare alcune delle ultime sessioni di registrazione di Baker e a mescolare estratti da B-movies italiani in cui recitava un giovane e prestante Chet, rare riprese d'epoca delle sue performance, a interviste improvvisate a Baker, a musicisti, amici, ex-mogli battagliere e figli. Questi diversi elementi danno vita ad una dimensione visiva che si è rivelato essere il segno distintivo del cinema di Weber. L'album della colonna sonora, “Chet Baker Sings and Plays from the album “LET’S GET LOST”, è uscito in LP e CD pubblicato dalla RCA/Novus Records. Questa colonna sonora, che comprende musica prodotta durante la realizzazione del film, contiene con tutta probabilità le ultime registrazioni di Chet Baker. L'album è stato registrato a Hollywood e a Parigi ed è stato missato a New York. Comprende brani indimenticabili come “Imagination”, “My One and Only Love”, “Almost Blue” e “You’re my Thrill”. A Film Journal, il libro di Bruce Weber che ha accompagnato LET’S GET LOST, con foto di Weber, William Claxton (che per primo immortalò la star del jazz negli anni '50) ed altri, è stato pubblicato dalla Little Bear Press. 5 CREDITI NON CONTRATTUALI NOTE DI PRODUZIONE “Non è che ci siamo seduti dicendo ‘faremo un film di due ore su Chet Baker’ - dice Nan Bush, produttore esecutivo di LET’S GET LOST - tutta questa cosa è nata per caso...” “Bruce stava preparando una mostra per la Biennale del Whitney e voleva inserirci una foto di Chet, che in quello stesso periodo stava facendo qualcosa in un piccolo locale di New York. Così siamo andati lì e lo abbiamo incontrato. Adoravamo Chet e la sua musica – era davvero un idolo per noi. E quando Bruce ha ritirato le fotografie, era così emozionato che ha chiamato il suo operatore, Jeff Preiss, e gli ha chiesto di recarsi all'appartamento di Chet e di girare qualcosa con la sua Bolex.” La scintilla dell'eccitazione causata da altre riprese fatte in uno studio di registrazione di Los Angeles li ha portati a decidere di realizzare un progetto più maturo. Ha anche portato Bruce Weber e Nan Bush ad avere a che fare con il meno affidabile tra i protagonisti. “Era sempre molto complicato rintracciarlo” dice Nan Bush. “Dovevamo preparare la troupe e uno studio, pianificare la logistica, ma non eravamo mai sicuri che alla fine ce l'avrebbe fatta. Chet non viveva secondo le regole seguite dalla maggior parte della gente. Avevamo un produttore delegato, una donna, la cui pazienza è stata messa alla prova oltre ogni limite. Lei lo chiamava, parlava con lui qualche volta per tutta la notte, chiacchierando, parlando con la sua fidanzata, di tutto. Una volta la troupe ha trascorso un giorno intero a prepararsi per una ripresa, e invece Chet è tornato dall'Europa con un giorno di ritardo. Poi alla fine delle riprese girate a Los Angeles, ci ha detto: “al diavolo tutto questo” e anche Bruce a quel punto era pronto a mollare. Ma un attimo dopo Chet ha dato a Bruce una pacca sulla spalla, in un modo davvero carino, si è ricomposto ed era di nuovo pronto a partire. In qualsiasi momento poteva succedere che si alzasse e se ne andasse, che se la prendesse con qualcuno o che ti desse un pugno, o che invece si sedesse tranquillo e fosse gentile da morire”. L’imprevedibilità di Baker era aggravata dai suoi fallimenti nel business, che hanno impedito alla produzione di usare molti dei brani che Bruce Weber aveva selezionato per il film. Qualche volta il corso delle riprese è stato deviato anche dalla memoria selettiva di Baker. “C'è una scena verso la fine del film in cui gli chiediamo se i suoi figli sono interessati alla musica”, ricorda Nan Bush, “e lui ha risposto che pensava di no, ma che un altro figlio avuto da un'altra moglie probabilmente sì. A Bruce è quasi caduta dalle mani la macchina da presa. Nessuno ci aveva mai detto che lui avesse avuto un figlio da un'altra moglie. Chet non ci aveva mai parlato di lui. E questo genere di cose ci hanno davvero spossato, perché passavamo il tempo a chiedergli: 'C'è qualcuno che dovremmo cercare di trovare per il film?’ Ma Chet non era tipo da dare molte informazioni”. I problemi nella realizzazione di LET’S GET LOST hanno avuto come effetto di far immergere ancora di più Bruce Weber nel film, offrendogli l'opportunità di fare scelte poco ortodosse, così come aveva fatto Baker con la sua musica. 6 CREDITI NON CONTRATTUALI IL COMMENTO DI BRUCE WEBER TUTTI HANNO UNA STORIA DA RACCONTARE SU CHET Bill Claxton, il fotografo, mi ha detto che quando Charlie Parker ha sentito per la prima volta suonare Chet, ha chiamato Miles Davis e Dizzie Gillespie e ha detto loro: “C'è un jazzista bianco qui fuori che vi darà un bel po' di filo da torcere”. Charlaine, la prima moglie di Chet, ci ha raccontato di come Chet suonasse la tromba nella doccia perché era convinto che il suono ne guadagnasse. Negli anni '50 Marilyn Monroe e Jane Russell erano solite sedersi ad un tavolo in prima fila al The Haig per sentir suonare insieme Chet e Gerry Mulligan. Qualcuno mi ha detto che per calmarsi Chet andava a piedi da Parigi a Roma. Sam Shepard mi ha raccontato di quando una volta è andato a casa di Charlie Mingus e vi ha trovato quest'uomo che si aggirava in pantaloni da cavallerizzo e frustino, senza camicia. Ovviamente si trattava di Chet. Si dice che una volta gli abbiano presentato James Dean per strada a New York all'inizio degli anni '50. E che lui gli abbia semplicemente detto “salve” per poi andarsene. Dico nel film: “Tutti hanno una storia da raccontare su Chet Baker”. Ho fatto il film con Chet perché volevo avere anch'io qualcosa da raccontare su di lui. QUALCOSA DEL SUO MODO DI MUOVERSI E DI PARLARE All'inizio volevo fargli più foto, ma sembrava un po' poco, allora ho pensato che con lui sarebbe stato meglio girare un filmino di tre minuti, perché non avevo alcuna certezza di rivederlo il giorno dopo. Spariva, se ne andava per le strade, senza numeri di telefono, senza indirizzi, nessun modo di mettersi in contatto con lui. Ho pensato che facendo questo film avrei mostrato qualcosa del suo modo di muoversi e di parlare, oltre alla sua musica. AMORE E FASCINAZIONE Conosco Chet Baker da quando avevo quattordici anni, da quando ho comprato l'album “Let’s Get Lost & Other Songs”. La foto della copertina era stata scattata da William Claxton. Conoscevo bene lui e la sua musica molto prima di incontrarlo, per cui il mio modo di accostarmi alla storia di Chet è stata molto simile alla canzone “Love and Fascination”. Si tratta solo di questo in fondo. Il film ha significato il coinvolgimento di tutto il cast e di tutta la troupe quanto di Chet. E' stato un continuo passare dall'illusione alla disillusione e poi di nuovo ad un'illusione creata da un eroe. Niente è andato come avevamo immaginato, ma credo che il desiderio maggiore di Chet fosse quello di creare musica meravigliosa, non importa quali problemi avesse nella sua vita personale. CHET E' STATO LA STORIA DEL JAZZ Dick Bock, il fondatore della Pacific Jazz Records, pensava che Chet suonasse come se fosse la storia del jazz. Era Louis Armstrong, Bix Beiderbecke e Bunny Berrigan messi insieme. La sua musica comunica il romanticismo di una spiaggia, il mare e il chiaro di luna, in qualsiasi parte del mondo ti trovi mentre la ascolti. VERITA' O BUGIE Sono un grande fan di alcuni documentari di David Wolper, e dell'idea che i documentari dovrebbero essere come i film, dovrebbero intrattenere il pubblico e non solo esporre un fatto dopo l'altro. Qualche volta Chet raccontava una storia e noi restavamo incantati, ma il giorno dopo scoprivamo che non c'era niente di vero. Eppure, io continuo a credere ad alcune di quelle storie. Forse era un buon attore, forse diceva la verità, e forse era proprio la persona che ci diceva il contrario ad aver mentito. Credo che talvolta i documentari siano talmente basati sulla verità e sui fatti da non lasciare alcuno spazio al mistero. 7 CREDITI NON CONTRATTUALI LASCIARE CHE LE COSE ACCADANO Nel film non abbiamo creato nessuna situazione per Chet; abbiamo lasciato che le cose accadessero. Una volta avevamo stabilito di girare sulla spiaggia, ma Chet è arrivato talmente tardi che abbiamo trovato alcuni cuccioli randagi e abbiamo girato con quelli invece che con lui. In un certo senso mi facevano venire in mente tutti quei giovani jazzisti della Costa Ovest che avevano creato una musica tanto speciale. GIOVANE DENTRO Perché i ragazzi a Venice Beach? Vedi Chet a 24 anni, un giovane musicista che suonava con Charlie Parker, e poi a 58 anni era come se dentro ne avesse ancora 24. Se avessi riunito un mucchio di vecchi musicisti per suonare con lui, se ne sarebbe andato via subito. Non vedeva se stesso come un cinquantottenne rugoso. Si vedeva come uno di quei ragazzi. IL LOOK Il direttore della fotografia Jeff Preiss ed io abbiamo lavorato a stretto contatto per rendere il film un misto tra una pellicola a inversione in bianco e nero, e un po' di 8mm. Volevamo che il film risultasse omogeneo con i filmati d'archivio. WILLIAM CLAXTON Conosco William Claxton da quando avevo 19 anni e frequentavo la Film School dell'Università di New York. Mi ha fotografato e mi ha inserito in uno dei suoi cortometraggi. Le prime copertine degli album di Chet mi hanno fatto conoscere le fotografie di Bill sul mondo del jazz. IL PROCEDIMENTO La gente qualche volta pensa che il tuo lavoro come fotografo e quello come regista non dovrebbero scontrarsi. Comincio sempre un film scattando delle fotografie e facendo delle riprese allo stesso tempo. Il mio desiderio era di fare film che avessero lo stesso contenuto delle mie fotografie – qualsiasi cosa fosse. Ma non mi piace parlarne troppo. IL PROGETTO SUCCESSIVO Robert Mitchum era l'attore preferito da Chet e da me, così quando ho finito di girare LET’S GET LOST, ho cominciato a lavorare ad un musical su Bob. L'idea era nata da un libro scritto da Bob e da suo fratello John intitolato Them Ornery Mitchum Boys! Marianne Faithfull, Rickie Lee Jones e Dr. John si sono uniti a noi e la cosa si è trasformata in un'avventura pazzesca. Il film su Chet ha rappresentato il mio tirocinio ad Harvard, il mio addestramento nei marine: mi ha permesso di sentirmi pronto a fare un film sul primo ragazzaccio di Hollywood, il mio amico Bob Mitchum. 8 CREDITI NON CONTRATTUALI LET’S GET LOST Testo e musica di Chet Baker Touch me I'm cold, unable to control Touch me I'm golden and wild as the wind blows And tumbling, tumbling, don't go fascination If just for tonight, darling Let's get lost If just for tonight, darling Let's get lost Let me come closer, I'm not your shadow With our eyes shielding from the oncoming counts It's not hard for us to say what we should not If just for tonight, darling Let's get lost Just for tonight, darling Let's get lost Touch me I'm cold, unable to control Touch me I'm golden and wild as the wind blows And tumbling, tumbling, don't go fascination If just for tonight, darling Let's get lost Just for tonight, darling Let's get lost If just for tonight, darling Let's get lost Let's get lost Let's get lost Let's get lost Let's get lost 9 CREDITI NON CONTRATTUALI BIOGRAFIA DI CHET BAKER Nonostante Chet Baker abbia inciso quasi cento dischi col suo nome o come side player, e che a lungo negli anni '50 il suo nome fosse ai vertici delle classifiche internazionali come trombettista jazz, oggi solo pochi dei suoi dischi vengono ristampati. Ma la mitologia che ha accompagnato la vita tormentata di Baker nel corso dei suoi 58 anni è sempre stata a disposizione di tutti, anche quando l'uomo (e l'artista) nell'ultimo periodo della sua vita hanno cominciato a vacillare. Nato in Oklahoma nel 1929, gli inizi della sua carriera da trombettista furono contrassegnati da un successo fenomenale. A 24 anni Baker suonava con Charlie Parker a Los Angeles, ed era entrato a far parte del celebre quartetto senza pianoforte del sax baritono Gerry Mulligan. Il punto di forza di Baker erano i suoi fraseggi per tromba, lirici, fluidi e lamentosi; quando costituì i suoi gruppi, in particolare con compositori come Russ Freeman e Dick Twardzik, la poca tecnica e lo scarso repertorio di Chet – i musicisti lo definivano un suonatore d'istinto—crebbero, facendogli raggiungere l'apice della sua carriera alla metà degli anni '50, periodo in cui uscirono i suoi album migliori, tra cui “Chet Baker in Paris” (1955). Andato a vivere in Europa, la carriera di Baker cominciò a vacillare per la droga, gli arresti, i matrimoni falliti (dai quali nacquero quattro figli, con nessuno dei quali ha mai vissuto) e per una forte reazione negativa della critica alle sue sonorità “cool”. Tentò a più riprese di tornare in auge, registrò alcuni album per etichette europee – probabilmente anche per il bisogno di soldi – per poi, alla fine degli anni '60 e tornato negli Stati Uniti, subire un colpo decisivo per la sua carriera quando i suoi denti saltarono durante una rissa a San Francisco. Negli ultimi anni della sua vita, Baker si dedicò sempre più spesso al canto, e i brani da lui cantati hanno le stesse caratteristiche dolorose e intime del suono della sua tromba, mai abbandonata. Ma il mito, inseparabile dall'uomo, è sempre rimasto intatto. Il suo aspetto piacevole, giovane, fragile e introverso che lo aveva trasformato in un mito classico da anni '50 – e che nel corso della sua vita lui non fece che alimentare con il suo comportamento– sono le ragioni per cui il fotografo e regista Bruce Weber ha deciso di fare un film su Chet Baker nel 1987. Il risultato è nuova musica di Chet Baker e il rinnovarsi di un mito nella forma di LET’S GET LOST. 10 CREDITI NON CONTRATTUALI BIOGRAFIA DI BRUCE WEBER Bruce Weber è nato il 29 marzo 1946 a Greenburg, in Pennsylvania. Noto in tutto il mondo come fotografo e regista, ha scattato foto per le riviste più prestigiose e ha pubblicato 23 libri. A lui sono state dedicate mostre in oltre 60 gallerie e musei di tutto il mondo e le sue fotografie fanno parte di collezioni permanenti del Victoria and Albert Museum di Londra e della Photography Division di Parigi. Bruce Weber è ugualmente conosciuto per il suo lavoro di regista e ha prodotto un totale di cinque lungometraggi e cortometraggi. Il suo primo e il suo secondo film, BROKEN NOSES e LET’S GET LOST hanno vinto il premio come miglior documentario assegnato dalla International Documentary Association. LET’S GET LOST è stato candidato al premio Oscar. La colonna sonora del film è arrivata in vetta alle classifiche ed è la raccolta di brani di Chet Baker più venduta della storia. Il suo lavoro successivo è stato il tanto atteso film su Robert Mitchum. Weber ha diretto anche video musicali per Chris Isaac e i Pet Shop Boys, quest'ultimo vincitore del “Video dell'anno”. Ha diretto spot pubblicitari per Calvin Klein, Banana Republic, Jill Sander, Ralph Lauren, Abercrombie & Fitch, Volvo e Dior Homme. Bruce Weber vive a New York. FILMOGRAFIA DEL REGISTA Nice Girls Don’t Stay For Breakfast Con Robert Mitchum, Dr. John, Marianne Faithfull, Rickie Lee Jones Wine and Cupcakes 2007 (cortometraggio) Con Angela McCluskey e Paul Cantelon A Letter to True 2003 Con True, Tai, Dirk Bogarde Voci narranti di Marianne Faithfull e Julie Christie Chop Suey 2000 Vincitore – Menzione speciale Teddy Award – Festival di Berlino 2001 Con Peter Johnson e Frances Faye The Teddy Boys of the Edwardian Drape Society 1996 (cortometraggio) Gentle Giants 1994 (cortometraggio) Dedicato a River Phoenix Backyard Movie 1991 (cortometraggio) Let’s Get Lost 1988 Candidato all'Oscar – Miglior documentario Vincitore – Premio internazionale della critica – Mostra del Cinema di Venezia Vincitore – Premio International Documentary Association Con Chet Baker The Beauty Brothers 1987 (cortometraggio) Con i fratelli Dillon Broken Noses 1987 Vincitore – Premio International Documentary Association Sundance Film Festival 1988, candidato al Gran Premio della Giuria Con Andy Minsker e i ragazzi del Mt. Scott Boxing Club 11 CREDITI NON CONTRATTUALI PER LA PRIMA VOLTA IN DVD E BLU RAY DAL 17 DICEMBRE let’s get lost chet baker in un film di bruce weber Disponibile in DVD e BLU-RAY Lucky Red distribuito da CG Home Video, per Mustang Entertainment La storia. 25 anni fa Lucky Red inaugurava la sua carriera nel mondo della distribuzione cinematografica portando in sala Let’s get lost. Fu un’operazione coraggiosa: si trattava di un documentario, per di più in bianco e nero, su un musicista geniale sì ma anche “dannato”, firmato da un autore originale, Bruce Weber, ma ancora poco conosciuto in veste di regista. Ma il film era troppo bello per non vedere il buio della sala e la paura lasciò spazio all’amore totale per il cinema! Let’s get lost, ritratto emozionante e commovente di Chet Baker, uno dei musicisti più autentici del XX secolo, ottenne una candidatura agli Oscar e divenne presto un cult della cinematografia indipendente internazionale. A distanza di 25 anni Lucky Red celebra nuovamente quel magico incontro col cinema di Bruce Weber e la musica di Chet Baker facendo uscire il film per la prima volta in home video nella splendida versione restaurata presentata al Festival di Venezia 2013, correlata da un contributo extra inedito e da un libretto ricco di preziose informazioni, immagini e magnifici ricordi. Nel film non abbiamo creato nessuna situazione per Chet; abbiamo lasciato che le cose accadessero. Una volta avevamo stabilito di girare sulla spiaggia, ma Chet è arrivato talmente tardi che abbiamo trovato alcuni cuccioli randagi e abbiamo girato con quelli invece che con lui. In un certo senso mi facevano venire in mente tutti quei giovani jazzisti della Costa Ovest che avevano creato una musica tanto speciale. Bruce Weber Il film. Cercando di star dietro ad un protagonista sfuggente e imprevedibile, Bruce Weber, il direttore della fotografia Jeff Preiss e la troupe hanno seguito Baker dalla Costa Ovest fino a quella Est e poi in Europa, durante quello che si è poi rivelato l'ultimo anno di vita del musicista. Weber è riuscito a catturare alcune delle ultime sessioni di registrazione e a mescolare estratti da B-movies italiani in cui recitava un giovane e prestante Chet, rare riprese d'epoca delle sue performance, interviste improvvisate a musicisti, amici, ex-mogli battagliere e figli. Questi diversi elementi danno vita ad una dimensione visiva che si è rivelato essere il segno distintivo del cinema di Weber. Chet Baker, trombettista jazz, bianco, tre mogli, quattro figli, un numero incalcolabile di donne, amici, ammiratori. Sleale, infedele, affascinante, in rapporto costante solo con la musica e con l'eroina sembra uscito dalle pagine di un libro di Kerouac.. Le specifiche tecniche BLU RAY. Video 4/3 1,33:1 full frame 1080p@24fps, BD 50 regione B Audio Inglese dts-HD MA 2.0, Inglese PCM Sottotitoli Italiano Extra In cerca di Chet – making of 12 CREDITI NON CONTRATTUALI Le specifiche tecniche DVD. Video 4/3 1,33:1, PAL regione 2 dvd 9 Audio Inglese 2.0 Dolby Digital Sottotitoli Italiano Extra In cerca di Chet – making of