II di Coper tina Lidiano Balocchi è nato a Castell’Azzar a (GR) nel 1942. E’ nel Cor po di Polizia Municipale di Roma dal 1967. Ricopr e incar ichi di polizia amministr ativa per il contr ollo del ter r itor io della I Cir coscr izione. E’ laur eato in sociologia. E’ iscr itto all’or dine dei gior nalisti pubblicisti. Ha pubblicato: Vigile ur bano: Analisi di una Pr ofessione; Vigili Ur bani, Tr affico e Inquinamento; Br uno Montesi e IV Mostr a d’Ar te tr a Vigili Ur bani; VI Rassegna d’Ar te tr a Vigili Ur bani “Br uno Montesi”; Ha collabor ato con r iviste e gior nali per ar ticoli tecnici e d’opinione. Ha scr itto: Diagnosi e Pr ognosi di una Cor po di Polizia Municipale (inedito). E’ dir ettor e r esponsabile de l’ARVU, mensile per gli oper ator i di polizia municipale Sig. Comandante, durante la ricerca per documentare il Calendario 2006 sul periodo della Polizia Municipale nel periodo del Comune sotto il Papato, ho trovato materiale utile e abbondante da consigliare uno studio più approfondito. Già in occasione della pubblicazione da parte di codesto Comando del Il Corpo delle Guardie Municipali di Roma nel 1870 mi fu consigliato questo argomento dall’allora Direttore Generale Barrera. Oggi posso dire che si può fare e lo studio potrebbe seguire questo piano: La Polizia Municipale del Senatore di Roma, Il Comune di Roma sotto i Papi: 1143 – 1870 ­ Il Comune di Roma – Gli Statuti. ­ La Polizia Municipale nel I Statuto, I codice di “procedura”: i Marescalchi. ­ Gli altri Statuti: i Capotori. ­ Il Municipio prima del 1848 – Le riforme liberali in Italia. (1) ­ Il Motu­Proprio di Pio IX. ­ Il Comune, i suoi organi, i controlli dello Stato. ­ La Polizia Giudiziaria Amministrativa – Funzioni e Funzionamento ­ Atti di Polizia Giudiziaria ­ Controversie – Polemiche. ­ Definizione della figura dei Commissari municipali. ­ Conclusione: Transizione alla Polizia Giudiziaria Amministrativa del Regno d’Italia. (1) In subordine si può partire da qui con il titolo: La Polizia Municipale di Pio IX, 1848 – 1870 Qualora il Corpo non possa affrontare l’impegno economico, si potrebbe chiedere aiuto al Comune. Per quanto riguarda il mio lavoro, penso non sia difficile trovare un accordo. Cordialmente la mia stima Lidiano Balocchi Roma 20 settembre 2005
1 Associazione Romana Vigili Ur bani Maur o Cor dova, pr esidente Lor enzo Car ones, segr etar io gener ale Aur elio Scutellà, segr etar io amministr ativo Consiglier i: Cesar e Daniele Remo Pr ocacci Sandr o Ronci Giuseppe Br acci Maur izio Guidobaldi Gaetano Gr andizio Domenico Dinoja Stefano Delli Santi Maur o Venditti Anna Laur a Angeli Leandr a Mar tino Rober ta Nicoli Gabr iella Rondini Rober to Noccioli Olindo Colantuono Giovanni Mancini Patr izio Pompili Costantino Piacenti Liliana Di Ior io Stefano Giammei Enr ico Badioli Divio Pinzi Pasquale Rotonda Antonio Capodanno Guido Pezzuti Nemezio Or tu Mar io Micali Pr imo For cone Giovanni Bassetti altr i comuni “ “ Revisor i dei Conti: Mar cello Rascioni Cr escenzo Di Lella Claudio Lattanzi Soci Fondator i: Car lo Cipr iani Alber to Galanti Angelo Mar chetti Aur elio Scutellà
2 Lidiano Balocchi UNA POLIZIA MUNICIPALE PER LA CAPITALE Ottobr e 1995 125° Anniver sar io della Costituzione 50° Anniver sar io della Ricostituzione LA SUA STORIA: excursus sinottico
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(Presentazione dr Guarino) Il titolo del volume “Una Polizia Municipale per la Capitale” lascia trasparire l’auspicio che la città di Roma possa finalmente disporre di una efficiente organizzazione a tutela della vita cittadina, e, nel contempo, sintetizza in un ricco excursus sinottico, la storia di una benemerita istituzione le cui radici concorrono ad esaltare i valori, i sacrifici, i meriti, e contribuiscono a rinsaldare nelle fondamenta uno spirito di corpo ed un orgoglio di funzioni che spesso, in assenza di cultura storica, vengono ad inaridirsi. Lidiano Balocchi con la sua meticolosa ricerca si propone di condurre per mano lo studioso e l’operatore all’interno di un mondo di cui si può interpretare lo spirito dopo averne conosciuto le memorie storiche che ci portano a comprendere il Corpo nella odierna realtà. Interessanti, ed ai più sconosciuti, i riferimenti storici della vigilanza e della Polizia Urbana fin dall’antica Roma e di puntuale illuminante informazione la cronologia dei vari avvenimenti, anche apparentemente secondari, che hanno cadenzato la vita del Corpo non solo sul piano normativo ma anche della evoluzione tecnico­ logistica e dello sviluppo del ruolo dei sindacati nell’ambito dell’organizzazione. Il lettore quindi che si proponga di penetrare nel mondo, molto spesso esclusivo, anche se funzionalmente a stretto contatto con il cittadino, della P.M., trova nel lavoro di Balocchi una guida meticolosa, completa, organica, dalla quale trapela una naturale passione per la ricerca ma anche un profondo e nobile amore per il Corpo nel quale Lidiano Balocchi ha profuso le sue migliori energie professionali ed umane. Comandante Responsabile Operativo Dr. Rodolfo Guarino Il 1996 segnerà la storia del Corpo di Polizia Municipale di Roma, infatti ricorre il 125° anno della sua costituzione e il 50° della ricostituzione. Il Comandante Generale del Corpo ha voluto spostare tutte le manifestazioni, che di solito avvengono il 21 aprile, per farne una grande e significativa nel mese di ottobre. Anche l’Associazione Romana Vigili Urbani, che ha presentato all’Amministrazione un corposo programma, è parte del comitato promotore di queste. Il 1996, però, è anche l’anno della riorganizzazione del Corpo che prenderà nome Istituzione. L’ARVU ha incoraggiato l’edizione di questo libro per mettere un punto fermo sul cammino che i vigili urbani hanno compiuto fin qui. Poi ha proposto e proporrà una serie di iniziative a tutela della categoria. Stiamo gettando le basi per avere una polizia municipale più adeguata ai tempi. I nostri obiettivi sono di ottenere un contratto di lavoro fuori da quello degli Enti Locali che oggi ci equipara agli altri dipendenti comunali. Abbiamo ottenuto la costituzione della Consulta Regionale, dove a giorni presenteremo una proposta per la riorganizzazione dei corpi di P.M. con il coordinamento nazionale. Vertenza salute: c’è poca attenzione per i vigili urbani. Organizzeremo una nuova manifestazione nazionale per essere riconosciuti categoria a rischio. Contiamo su una risoluzione definitiva del problema armamento. Stiamo per presentare una bozza di modifica della Legge n. 65/86. Abbiamo chiesto al legislatore di avere lo stesso trattamento dei lavoratori privati circa l’acconto fino all’80% della liquidazione anticipata. Questi sono gli obiettivi che il Consiglio dell’ARVU si è prefissato di raggiungere. I tempi non saranno brevi. Non sarà nemmeno facile, ma la spinta che ci arriva dai soci è forte da convircerci di un buon esito finale. Con la stampa di “Una Polizia Municipale per la Capitale” l’ARVU ha voluto ricordare ai Vigili, agli Amministratori, ai Lettori il tortuoso percorso che negli anni i vigili urbani, spesso anche a danno della propria vita, hanno dovuto praticare per dare la giusta sicurezza ai cittadini. E’ quindi grata alle Arti Grafiche Scalia, che da sempre dànno fiducia al Corpo di P.M. di Roma favorendo la stampa di testi per l’aggiornamento e la cultura dei suoi dipendenti, come del presente. E’ poi non meno grata a quei privati che con pari fiducia si sono caricati buona parte di questa spesa editoriale in tempi non proprio favorevoli, sostituendosi alla pubblica amministrazione di cui il testo documenta il lavoro e il bene prodotto in questi 125 anni. Il presidente dell’ARVU Mauro Cordova
5 Pr e­Histor ia VIGILANZA E POLIZIA URBANA A ROMA A) I Corpi dei Vigili istituiti da Ottaviano Augusto Presso i Romani la parola vigilia significa veglia, sentinella. Le vigiliae erano anche le ore della notte, o meglio, erano i turni di guardia, di ronda che dalle sei pomeridiane si succedevano fino al mattino: una ogni tre ore. Prima, secunda, tertia e quarta vigilia . La parola vigiles fu coniata per indicare un’istituzione ­ militia vigilum ­ voluta da Ottaviano Augusto nel 6 d.C., con il suo programma di riforme amministrative e dei pubblici servizi. Il vasto programma di riforme del fondatore dell’Impero Romano era iniziato nel 22 a.C. Esso prevedeva, tra l’altro, funzioni nuove che aiutavano l’opera dell’Imperatore, con a capo funzionari di sua fiducia: ­ Un Praefectus praetorio, il comandante dei Pretoriani, corpo di guardia dell’Imperatore; ­ Un Praefectus urbi, capo della polizia di Roma, con poteri vastissimi; ­ Un Praefectus annonae, capo di chi sovrintendeva agli approvvigionamenti; ­ Un Praefectus vigilum, il capo dei pompieri e delle guardie di pubblica sicurezza (un capo dipartimento già allora!); ­ Un Magister officiorum, capo di tutta la burocrazia imperiale. La prima istituzione fu protagonista di molti fatti che incisero sulla vita dello Stato e dello stesso Imperatore. Della seconda sappiamo che parte dei locali biblioteca del Forum Pacis, ricostruito da Settimio Severo dopo un incendio, venne adibito ad aula delle udienze del praefectus urbi ­ oggi chiesa dei Ss. Cosma e Damiano ­, ci giunge poi la bella memoria di S. Sebastiano, prefetto martirizzato durante l’impero di Diocleziano e ci è noto che sotto l’Imperatore Maiorano nel 457 le mansioni delle cohortes urbanae furono ampliate con la vigilanza sui monumenti e le antichità cittadine; dopo, di loro non ci restano altre notizie. Della terza abbiamo ricordi indiretti (magazzini, cocci); mentre della quarta ci restano molti segni del suo passaggio (stazioni, caserme, attrezzi), forse perché ha inciso di più sulla vita quotidiana. Le mansioni delle cohortes urbanae per intero e parte di quelle della militia vigilum oggi sono rivestite dal Corpo dei Vigili Urbani; inoltre dalla crasi dei nomi delle due antiche istituzioni risulta il nome della nuova. Poiché il misto degli incarichi delle coorti urbane e dei vigili oggi li ritroviamo nelle mansioni della Polizia Municipale, andiamo sulle tracce delle due professioni progenitrici della P.M. Ricorderò le mansioni della Militia Vigilum per la parte che riguarda la polizia municipale. Quella, oltre a garantire la città di Roma dagli incendi, provvedeva al servizio di polizia notturna contro gli incendiari, gli scassinatori, i ladri, i ricettatori. Quindi possiamo semplificare dicendo che il lavoro della militia genericamente destinata a mantenere l’ordine pubblico, oggi è svolto da due Corpi: dei Vigili del Fuoco e dei Vigili Urbani, dei Pompieri e della Polizia Municipale. L’organico della Militia Vigilum (ma anche delle Cohortes Urbanae). Era un Corpo organizzato militarmente, contava 7.000 uomini, divisi in 7 coorti, una ogni due regiones (rioni); ogni coorte era suddivisa in 7 centurie (nell’esercito erano 10). Forse perché operava solo a livello locale (ogni città aveva il suo corpo), era ritenuta una milizia minore, però i suoi ufficiali potevano far carriera negli altri corpi. Il solo servizio antincendio in origine era affidato a 600 schiavi pubblici. Con l’istituzione della militia il reclutamento avvenne tra i liberti ­ cosa non possibile per le altre e dunque tra cittadini con minori diritti ­. I suoi dipendenti dopo sei anni ­ poi ridotti a tre ­ potevano ottenere la piena cittadinanza romana. Non si conosce l’ammontare del loro salario, però Augusto lo provvide a mezzo di una tassa del 4% sulla vendita degli schiavi. A) 1 ­ Gerarchia e Organizzazione Il comando del Corpo era affidato al Praefectus Vigilum a tempo indeterminato, selezionato dall’ordine equestre. Tra i pubblici dipendenti copriva une delle più alte cariche della Capitale imperiale. Aveva il titolo di vir perfectissimus; in seguito, con la decadenza dell’ordine equestre, la sua scelta ricadde tra i senatori e prendeva il titolo di vir clarissimus. In ultimo più semplicemente prese l’appellativo di vir spectabilis. La sua, quindi, era una carica militare, ma aveva anche poteri giurisdizionali limitati a reati inerenti il servizio di pubblica sicurezza. Il suo giudizio pertanto si esercitava contro gli incendiari, i rapinatori, i ladri, i danneggiatori di magazzini e luoghi pubblici. Così poteva condannare alla fustigazione coloro che non custodivano con accortezza il fuoco nella propria casa, poteva far torturare i servi negligenti e riacciuffare i fuggitivi per ricondurli ai padroni. Aveva facoltà di intervento circa la proprietà e l’uso delle acque, poteva emettere sentenze per furti perpetrati nelle terme dove i vigili pure avevano compiti di polizia.
6 Nella gerarchia seguiva il subpraefectus, coadiuvante nel comando generale, poi i tribuni vigilum (i dirigenti) a capo delle sette coorti della città di Roma che contavano 1000 ­ 1200 uomini ciascuna. Il secutor (il funzionario direttivo) faceva le veci del tribuno. I centuriones (gli istruttori direttivi) comandavano le centurie, ognuna delle quali comprendeva 120 ­ 160 tra sottufficiali, graduati e soldati: principales e milites. L’optio era il sottufficiale che sostituiva il centurione durante le sue assenze. I sottufficiali, secondo l’incarico, si qualificavano diversamente. Il cornicularius era responsabile della fureria del prefetto, del subprefetto e dei tribuni; l’arcarius era il cassiere della coorte; il librarius era l’addetto al libro ­ paga; i tabularii erano gli archivisti; i codicillarii o tesserarii facevano prendere visione ai militi degli ordini impartiti; il vexillarius era il portainsegne, l’alfiere; il victimarius era il preposto al rito ed ai sacrifici (il cappellano); i bucinatores erano i trombettieri. I commentariores erano i graduati addetti alla segreteria del prefetto (l’ufficio affari generali), che tenevano aggiornato il diario del corpo; alle dirette dipendenze dei più alti gradi vi erano pure i beneficiarii che potevano ricoprire mansioni diverse. Ogni coorte aveva a disposizione quattro medici (un pronto intervento sanitario), indice del pericolo insito nella professione e dell’elevato numero di incidenti durante il lavoro (la P.M. è sempre stata una categoria a rischio!). Vi erano poi i vigili specializzati: i siphonarii, addetti alle pompe; gli aquarii, addetti alle prese d’acqua per la parte della professione antincendio, mentre per le mansioni più specificatamente di pubblica sicurezza vi erano i carcerarii, addetti alla sorveglianza delle carceri; gli horrearii comandati alla sorveglianza dei magazzini ­ viveri dello Stato e dei privati; i balnearii addetti alla vigilanza ai bagni pubblici; i sebacearii incaricati al servizio di illuminazione pubblica: gli emitularii che collaboravano con questi alla illuminazione pubblica. Gli incarichi avevano la durata di un mese. A fine turno se scrivevano omnia tuta (tutto a posto) o feliciter (senza inconvenienti), potevano dirsi contenti per come erano andate le cose. Se invece si erano “rotti...”: lassus sum, successorem date (sono stanco, datemi il cambio), significava che non tutto era andato liscio, che era un turno da dimenticare. Vi erano poi i vigiles e basta, la massa... Questi correvano qua e là, su e giù per il territorio di competenza senza onori e senza gloria, pronti ad ogni chiamata e ad ogni intervento. Come si può immaginare, le galoppate ed i rischi dovevano essere non all’ordine del giorno, ma ad ogni istante, se pensiamo che il fuoco, la fiamma nelle case era sempre presente per cucinare, per illuminare; se pensiamo che in prevalenza le abitazioni erano baracche strette, una addossata all’altra e dove il materiale prevalente era il legno. Né vi era l’acqua corrente dentro simili case, anzi la razione quotidiana era raccolta in brocche da pochi litri. Ciò nonostante contro il fuoco era dovere tenerne una riserva di circa otto giare. Vi erano invece, durante il periodo di maggior splendore dell’Impero, gli acquedotti pubblici e le fontane cui si poteva attingere ed in alcuni punti attaccare delle pompe. Il lavoro dei vigili, perciò, erano corse a secchi di vimini e pece per portare acqua, sabbia, aceto e colpi di picca e pala per abbattere pareti, scoprire tetti al fine di tagliare la strada agli incendi che si propagavano da un’insula all’altra con grandi falò. Anche loro avevano il problema dei senza tetto ­ si direbbe oggi ­ da sistemare e dovevano vigilare sui fenomeni di sciacallaggio. Ed i piromani o i cacciatori di pizzo e di tangenti? Non erano rari, anzi... Ricordate Nerone? Fu il piromane per eccellenza (secondo il popolo), di cui la storia documenti la folle mania. E contro Nerone i vigili poco poterono... L’incendio del 20 luglio del 64 d.C. fu il più terribile che Roma abbia subito: durò nove giorni, investendo dieci regioni. A) 2 Le lor o Caser me “Roma venne da Augusto totalmente ristrutturata e divisa in quattordici regioni con una organizzazione che costituì la base dei vari servizi urbani, primo fra tutti quello contro gli incendi”. Stabilì che ognuna delle sette coorti di vigili garantisse il servizio nel territorio di due regioni confinanti. In una regione poi costruì la caserma (statio) della coorte, nell’altra un corpo di guardia (excubutorium) collegato con la prima. Oggi scavi e ricerche scientifiche possono dirci con quasi assoluta certezza l’ubicazione di ciascuna statio e di qualche excubitorium della capiatale augustea. La I coorte per la VII regione aveva la caserma nel luogo vicino all’attuale chiesa dei SS. Apostoli. La II coorte per la V regione aveva sede principale vicino all’odierno viale Manzoni. La III coorte per la VI regione si dice che avesse la caserma sul Quirinale, anche se ancora non ne è stato individuato il punto preciso. La IV coorte per la XII regione ha avuto la caserma sotto quello che oggi è il convento di S. Saba. La V coorte per la I e la II regione ha avuto la caserma a sud della chiesa di S. Maria in Damnica, vicino alla Navicella: questa coorte ha dedicato a Caracalla delle basi marmoree dalle cui iscrizioni si appreso l’organizzazione del Corpo. La caserma della VI coorte per la VIII regione viene ipotizzata tra il Foro e Piazza della Consolazione, dove oggi ha sede il nuovo Corpo dei
7 Vigili Urbani. Per la VII coorte riferita alla XIV regione abbiamo il corpo di guardia in Trastevere, l’edificio meglio conservato e visitabile a Roma, appunto in via della VII coorte: per quanto riguarda la loro caserma non abbiamo nulla di definito, perché alcuni studiosi la collocano nella IX regione (Largo di Torre Argentina), altri nella XI (Circo Massimo). B) La Milizia Urbana dei Papi “...Una delle istituzioni più antiche della città di Roma è quella della milizia urbana, che si mantenne sostanzialmente inalterata fino alla riforma attuata da Pio IX nel 1847. Fu Cola di Rienzo a ricostruirla, dopo aver abolito la compagnia dei banderesi, ponendola sotto il comando dei Constabili e dei loro ufficiali, detti Capotori. A capo di ciascun rione veniva eletto un Capo rione, il quale era appunto assistito da cittadini scelti e nobili che, in numero di 240, sotto il nome di Capotori, mantenevano la “pubblica tranquillità”. Ogniqualvolta le circostanze lo richiedavano i Capi rione riunivano i Capotori e con l’aiuto di ogni altro cittadino si formava una forza urbana, che veniva chiamata Milizia Urbana, o Capitolina del Popolo Romano, o anche Guardia del Popolo Romano. Ma sempre furono conosciuti sotto la denominazione di Capotori. Il loro quartiere era nel Portico del Palazzo dei Conservatori, ma venivano decentrati in altri piccoli quartieri nei rispettivi 14 rioni. Solo nel 1740 la Milizia del Popolo Romano ebbe un’uniforme ed un distintivo, come si può leggere da un’iscrizione lapidaria sita sul palazzo dei Conservatori ed il 27 settembre 1775 i Capotori ottennero una nuova uniforme, coi colori rosso e giallo, per merito del Conservatore...”. (Rita Verga: L’Arvu n. 1/94) C) Segnaletica stradale del ‘600: l’H di hospital In via della Consolazione in prossimità dell’incrocio con via del Foro Romano sul muro dell’edificio oggi sede del Comando del Corpo è fissata una lapide di marmo che in lingua latina avvisa: Ad Alessandro VII P.O.M. ­ regnante ­ il quale, per aiutare la guarigione del corpo con la sua paterna carità, come quotidianamente vigila con pastorale sollecitudine sulla salute delle anime, per sua disposizione ha concesso a questo ospedale che la adiacente strada durante le ore notturne venga sbarrata da catene, affinché la quiete, amica del silenzio, a causa del chiasso provocato dal traffico non venga meno ai malati. Per eterno ricordo del beneficio posero questa lapide: I Custodi: Francesco Capizucchi, Achille Maffei, Carlo Gavotti Il Camerlengo: Curzio Boccapaduli L’Anno del Signore 1661, il VII del suo Pontificato L’edificio in questione era appunto l’Ospedale dell’Arciconfraternita della Consolazione. La lapide era insieme segnale stradale ­non molto conciso­ di divieto di transito (transito limitato) e ordinanza istitutiva. D) Regolamento di Polizia Urbana e Igiene nel ‘700: divieto di scarico, gettito rifiuti, giuochi proibiti D’ordine dell’ill. e rev. Mons. Gov. di Roma si proibisce di poter giuocare a veruna sorte di giuoco anche lecito in questa piazza e sue pertinenze e botteghe sotto pene ad arbitrio. (Tabella marmorea sul fronte del Portico D’Ottavia) Capita piscium hoc marmoreo schemate longitudine maiorum usque ad primas pinnas inclusive conservatoribus danto. Le teste dei pesci maggiori per lunghezza di questo disegno sul marmo fino alle prime pinne incluse siano date ai conservatori. (Disposizione marmorea affissa sui pilastri del Portico d’Ottavia, davanti al quale si svolgeva il mercato ittico. La pietra con il disegno di uno storione unità di misura è conservata in Campidoglio) Si ordina espressamente a qualunque persona che non ardisca di fare il mondezzaro e gettare l’immondizie intorno questa casa sotto pena di scudi dieci ed altre ad arbitrio come per editto di monsig.e ill. e r.mo presid. delle strade Sotto il di XVI maggio 1742 Per l’atti dell’Orsini. (Tabella marmorea in vicolo Sciarra, 55) P. ordine del mr. Presidente delle strade si proibisce di fare il mondezzaro nel presente luogo e per tutto il tratto di questo vicolo sotto pena di scudi 25 et altre pene corporali in conformità dell’editto pubblicato per gli atti dell’Orsini not.o delle strade Li 9 agosto 1757. (Tabella marmorea in via S. Maria in Via, angolo via delle Muratte)
8 Si proibisce di fare il mondezzaro nel presente luogo sotto pena di scudi dieci et altre pene anche corporali in conformità dell’editto pubblicato per gli atti dell’Orsini Not. (Data illeggibile.) (Tabella marmorea in via Teatro di Marcello, ang. Via Montanara) D’ordine di Monsg. Ill.mo e r.mo presidente delle strade si proibisce a qualsivoglia persona di gettare in q.sto sito qualunque sorte d’immondizie sotto pene di scudi XXV m.ta oltre le pene corporali comminate nell’editto di d.° monsig.re ill.mo e r.mo presid.te pubblicato lì XXI marzo 1758 negl’atti d’Orsini not.° delle strade. (Tabella marmorea affissa in via della Dogana Vecchia civ. 12) Per ordine di Monsignore presidente delle strade si proibisce di fare il mondezzaro in questo luogo sotto pena di scudi quindici et altre pene in conformità dell’editto emanato lì 22 maggio 1761. (Tabella marmorea affissa in via di Montoro, angolo via di Monserrato) D’ ordine di monsig. Ill.mo presidente delle strade si proibisce a qualunque persona di qualsivoglia grado di gettare e fare gettare in questo sito immondezza di sorte alcuna e molto di più di farvi mondezzaro sotto pena di scudi 15 per qualunque volta oltre l’altre pene ad arbitrio di sua sig. Ill.ma com.nate nell’editto pubblicato lì 30 agosto 1765. (Tabella marmorea affissa in via Monterone, angolo via di Torre Argentina) D’ordine dell’illmo Tribunale delle strade e di mons illmo Presidente si comanda che niuno ardisca di portare e adunare paglia e fieno o altre immondezze nel vicolo detto delle Colonnelle per tutta la sua estenzione e molto meno di lasciar cavalli fermi ed assicurati al muro V. Archi.le di S. Giacomo sotto qualunque pretesto altrimenti si procederà contro li trasgressori etiam per inquisitionem colle solite pene del suddetto illmo Tribunale in vigore. Dell’ordine, in data lì 30 ottobre 1771. (Tabella marmorea affissa in via Antonio Canova, fronte al civ. 27) “...Era abituale gettare per le strade, dalle finestre, la sciacquatura dei piatti e perfino il contenuto dei vasi da notte. La norma che vietava il gettito di tali liquidi sulla pubblica via era stata preceduta da quella che prescriveva che l’individuo guardasse intorno e gridasse attenzione(!) per non sporcare gli abiti dei passanti...”. (Rita Verga: L’Arvu n. 1/94) E) Regolamento di Polizia Urbana del 1871 e del 1946 Rita verga scrive nel L’Arvu n. 1/94 a pag. 23: “Nel titolo V del Regolamento (di Polizia Urbana) del (giugno) 1871, ralativo alle disposizioni sul “decoro pubblico, alla decenza, alla quiete e all’ordine pubblico” vi si legge che: è espressamente vietato pettinarsi o pattinare sul suolo pubblico; è vietato tosare sul suolo pubblico animali; è proibito soddisfare alle naturali occorrenze fuori dei cessi e orinatoi pubblici. Da una minuziosa e pedante descrizione di previsti comportamenti che strutturano il regolamento del 1871, con ben 217 articoli in 15 titoli, si giunge a formulare quello del 1946 (tuttora vigente n.d.r.), in forma più asciutta e prescrittiva, in 4 titoli per 69 articoli. Testismonianza che molte norme regolamentari erano divenute nel tempo controllo interiore di maturati comportamenti individuali e collettivi...”
9 0 ­ Presentazione Ricordare in breve 125 anni di vita di un’esistenza non sarebbe semplice; ricordare la vita di circa 20.000 uomini del periodo storico 1870 ­ 1995 è impossibile. La formula della “fredda” elencazione dei fatti, per lo più positivi, in cui il Corpo per mezzo dei suoi uomini si è trovato protagonista è una scelta volutamente contraria all’apologia: la concretezza è la storia. Cercherò di rendere la lunga litania meno distaccata possibile dal lettore: eppure di fatti da ricordare si compone una storia. Forse il libro non sarà “bello”, ma certamente utile, augurandomi che i colleghi vigili urbani ed i colleghi giornalisti, come i superiori responsabili, me ne siano grati e ne facciano buon uso. Quest’anno ­ Ottobre 1995 ­ ricorre il 125° anniversario della costituzione ed il 50° della ricostituzione del Corpo di Polizia Municipale di Roma. Sarà anche l’ultimo? Noi infatti contemporaneamente dovremmo celebrare la sua trasformazione nell’Istituzione Corpo di P.M. con nuovo Regolamento e nuova organizzazione. Per dare un senso alla storia intanto è bene tenere a mente che, tra i tanti appartenenti alla istituzione i quali hanno prodotto “fatti” dal 1 gennaio 1966 al 31 dicembre 1995, n. 554 tra circa 9.500 non hanno raggiunto il godimento della pensione, perché la morte si è frapposta a questa giusta aspettativa di ogni lavoratore. Cause prevalenti: tumori, malattie cardiocircolatorie. Dal 1954 al 31 dicembre 1995 sono venuti a mancare per morte violenta in servizio Michele Bova, Mario Tobia, Mario Cascherini, Cesare Marzulli, Giorgio Rovini ­ riconosciuto vittima del dovere in servizio ­ , Valter Procaccini, Elio Sinceri; altri due dipendenti hanno riportato danni fisici gravissimi in servizio o a causa di servizi; un attentato ad un dipendente è costato la vita a due suoi familiari. Inoltre dal 1977 al 1980 ­ c. d. anni di piombo ­ n. 10 dipendenti hanno subìto danni a cose personali in modo doloso; n. 12 sedi o edifici, ov’erano presenti appartenenti al Corpo, sono stati danneggiati con atti incendiari; sono stati compiuti n. 8 attentati contro mezzi del Corpo in servizio o in sosta; n. 6 volte dipendenti in servizio sono stati oggetto di danni fisici dolosi. Negli ultimi venti anni due Vigili Urbani sono stati insigniti di medaglia d’argento al valore civile. Ad un alto numero di appartenenti al Corpo è stato tributato encomio di I e II grado dall’Amministrazione Comunale per meriti di servizio; il Corpo stesso è stato insignito di 5 medaglie d’oro da parte di istituzioni pubbliche e private per benemerenze acquisite tramite il lavoro dei suoi dipendenti.
10 1 ­ Il Cor po di Polizia Municipale L’invenzione moderna del Corpo di Polizia Municipale di Roma si deve ai Piemontesi, a loro si deve l’inserimento di questa polizia nel Regno d’Italia dei Savoia, che da Torino ne portarono l’idea ed il regolamento prima a Firenze, poi sul Colle Capitolino. Ogni Comune accolse molto volentieri la possibilità di un corpo di polizia a sua disposizione: era forse l’unico simbolo di potere, di libertà e di autonomia che ereditava dal Medio Evo. Ne ebbe (e ne ha) molti vantaggi, sicché in genere ne fu (e ne è) pure molto geloso ed orgoglioso. 2 ­ Atti Costitutivi Sono gli atti del Comune adottati per creare un organismo di controllo alle dirette dipendenze. E’ da notare il mese di ottobre nella ricorrente casualità delle due date. 15 ottobre 1870 Viene organizzato dalla Giunta Provvisoria del Governo della Provincia di Roma ( Roma era stata presa dalle truppe del Regno d’Italia il 20 settembre 1870) un servizio di Guardie Municipali che sarà soppresso con Regio Decreto del 18 ottobre 1925 n. 1846. 19 ottobre 1945 E’ ricostituito con Deliberazione di Giunta Municipale n. 3411 il Corpo dei Vigili Urbani, viene definitivamente omologato dal Ministero dell’Interno il 31 marzo 1946.
11 3 ­ Nome, Regolamenti, Mansioni Nel corso degli anni il Corpo si è rinnovato con Regolamenti aggiornati ai tempi; ha modificato il nome secondo il suggerimento dell’evoluzione moderna; ha adeguato le sue mansioni al mutare della vita e delle abitudini. 19 luglio 1871 Viene approvato il Regolamento del Corpo delle Guardie di Città, adottando quello delle Guardie di Firenze “...con ordinamento militare dipendente dall’autorità del Municipio, aventi la missione di vigilare l’osservanza e il rispetto delle leggi municipali, di tutelare l’ordine e la sicurezza in tutto ciò che da Governo sia affidato alla cura ed alla responsabilità del Comune”. Le guardie fanno parte della forza pubblica e si devono considerare sempre in servizio. Infatti ­verrà ribadito in quello del 1875­ esercitano, “...in qualità di agenti di pubblica sicurezza una vigilanza attenta e continua affinché siano osservate esattamante le disposizioni dei Regolamenti di Polizia Urbana e le Ordinanze del Sindaco, la sorveglianza alla pubblica sicurezza nella parte assegnata al Comune.” Passo curioso, visto con gli occhi di poi, è l’art. 6 del Regolamento del 1875: “niuno potrà ottenere la nomina di guardia se prima non abbia depositato presso la cassa del Comune di Roma la somma di £ 200 a titolo di cauzione”. Il medesimo articolo in quello del 1910 correggerà il tiro: ad ogni allievo il Comune assegna come premio la somma di £.200 che diventerà proprietà dell’individuo quando, dopo un triennio di esperimento, verrà nominato guardia. Questa somma rimarrà a costituire il fondo di garanzia delle armi e del corredo fornito fino a che l’agente rimarrà in servizio; 25 anni nel massimo. 1889 E’ istituito il “libro degli avvertimenti” per infrazioni alle norme dei regolamenti comunali. Esso consiste nell’annotare nome, cognome e domicilio del trasgressore nell’apposito libro sezionale. Scopo dell’avvertimento è quello del prevenire. Di fatto comporta una notevole diminuzione dei reati di oltraggio ed occupazione abusiva del suolo. Gennaio 1910 Entra in vigore un nuovo Regolamento “...il più efficiente, il più umano ed il più giuridico”. Il nuovo nome del servizio è Corpo delle Guardie Municipali, viene smilitarizzato e gli appartenenti hanno diritto al voto (non i militari), si concede lo stato coniugale. Prevede che le Guardie siano nominate guardie di PS previo riconoscimento del Prefetto e che, in concorso con le altre forze di polizia, effettuino interventi sui tranvai, al mattatoio, contro l’accattonaggio e in altre funzioni, che diverranno di competenza degli enti locali solo con il DPR n. 616/77. 16 luglio 1920 All’unanimità il Consiglio Comunale approva un nuovo regolamento del Corpo, che assume la denominazione di Corpo dei Vigili Urbani fino al 18 ottobre 1925, data della sua soppressione. Questa denominazione “di classica memoria” era stata auspicata già dalla Commissione d’inchiesta del 10 giugno 1908. All’Ufficio di Polizia Urbana vengono assegnate nuove funzioni con l’istituzione delle Delegazioni Municipali “veri organi di decentramento, anche se in forma embrionale, destinati ad un grande avvenire e ad assumenere maggiore importanza”. L’Ufficio di Polizia Urbana ­ Ripartizione VII ­ è ripartito in: Direzione di P.U., una Divisione che comprende il Corpo dei Vigili Urbani, il Corpo dei Vigili del Fuoco e il Servizio Contravvenzioni che era stato istituito nel 1908. Ai vigili urbani spetta anche accompagnare i feriti all’ospedale con la vettura pubblica. Ognuno di loro porta con sé un libretto di buoni che stacca e consegna alla suora addetta all’accettazione, la quale paga la corsa al vetturino. Serve anche per giustificare l’abbandono del posto di servizio. 22 dicem. 1925 Entra i vigore la modificazione dei servizi statali e municipali di polizia, posti alle dipendenze del Questore, espletati dal Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza per i Servizi Metropolitani. 19 ottobre 1945 Viene ricostituito il Corpo dei Vigili Urbani che “... ha il compito di fare osservare nell’ambito del territorio... i regolamenti comunali e le ordinanze del Sindaco, provvedendo ai relativi servizi di polizia stradale, edilizia, igiene, annonaria e di pubblica sicurezza nella parte demandata all’autorità municipale. Attende altresì ai servizi di carattere amministrativo”. 3 maggio 1977 Il Comune di Roma con la Deliberazione n. 1484 emana un Regolamento d’esecuzione del decentramento amministrativo, come voluto dalla Legge n. 278/76. Di conseguenza tutti gli uffici e servizi dovranno essere adeguati. Da qui nasce la Proposta di Ristrutturazione del Corpo dei Vigili Urbani, la cui funzione “deve sempre più sviluppare il processo di inserimento nelle strutture
12 decentrate dell’Amministrazione, perdendo alcuni aspetti peculiari da corpo militarizzato”. Gli scopi del Corpo devono essere intesi non solo come garanzia di ordine pubblico, ma “fondamentalmente come garanzia del corretto svolgimento delle attività sociali ed economiche ... Il Vigile Urbano, primo operatore sociale, specie nelle zone eccentriche... deve divenire il costante punto di riferimento di un’azione che lungi dell’essere repressiva...” deve soddisfare tempestivamente i bisogni dei cittadini. La sua azione si svolge nella Circoscrizione, “la più importante unità amministrativa cittadina, momento di mediazione e di sintesi delle proposte e delle aspettative della popolazione e delle nuove strutture di base, quali i comitati di quartiere, i centri culturali”. “ Ciò implicherà per il Vigile Urbano la necessità di una maggiore preparazione culturale e professionale, per cui sarebbe forse opportuno elevare il titolo di studio per l’immissione in carriera (diploma di istruzione secondaria)”. “Il personale in servizio... logicamente dovrà essere diviso tra i gruppi mediante un esatto criterio selettivo, sia per numero che per la qualità (uomini, donne, età...). Uno studio effettuato dal comando del Corpo unitamente ai gruppi circoscrizionali ha consentito di dividere il territorio comunale in 1191 settori di servizio... Naturalmente i vigili non saranno destinati sempre al medesimo settore, ma... tra di essi sarà effettuata una rotazione...”. Per questi scopi “si ritiene necessario configurare un nuovo modello di vigile, il quale inserendosi in un ben definito settore territoriale, deve assicurare la presenza costante in tutta la sfera di azione assegnata alla Polizia Urbana, evitando in tal modo una parcellizzazione di competenze. E’ infatti un vigile che non opererà come in precedenza, per materie, ma eliminando i vari compartimenti ­ stagni in cui era divisa l’attività del Corpo, svolgerà tutti i compiti di istituto nel territorio cui viene assegnato”. 24 luglio 1977 Con il D. P. R. n. 616 vengono trasferite alle Regioni le funzioni amministrative dello Stato nelle materie di Polizia Locale Urbana e Rurale. Da ciò consegue che (art. 19) “sono attribuite ai Comuni le seguenti funzioni di cui al Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (R.D. 18 giugno 1931 n. 773): licenze per la raccolta di fondi e questue, registrazioni di mestieri ambulanti; provvedimenti prefettizi per le fabbriche i depositi di materie insalubri e pericolose; licenze per il mestiere di guida, rappresentazioni teatrali, feste da ballo, licenze di agibilità per teatri e luoghi di pubblico spettacolo, licenze per impianto di ascensori, licenze temporanee per esposizioni di rarità, gabinetti ottici, licenze per vendita alcoolici e superalcoolici; licenze per alberghi, trattorie, caffè, sale pubbliche per biliardi ed altri giuochi leciti, per autorimesse e simili, licenze per esercizio di arte tipografica, o di stampa o riproduzione meccanica; provvedimenti per assistenza agli inabili senza mezzi di sussistenza; dichiarazione di commercio di cose antiche, licenze d’iscrizione per portieri. Oltre queste funzioni il Comune deve rilasciare autorizzazioni all’installazione di distributori di carburante, di giornali e provvede all’assistenza economica in favore di famiglie bisognose dei detenuti, assistenza postpenitenziaria, in favore di minorenni soggetti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria minorile. Ai vigili urbani di conseguenza si è ampliato un orizzonte di competenze da controllare altamente qualificante, ma anche di grande responsabilità, soprattutto se consideriamo il fatto delle novità delle materie e quindi della esperienza da formare al riguardo. L’organico stesso ha dovuto essere ridistribuito. A scapito del controllo della circolazione, attività che in precedenza assorbiva il prevalente impegno dell’istituzione. Soprattutto il personale addetto ha dovuto maturare una mentalità nuova, in rispondenza di interessi rilevanti ed ha dovuto agire con maggiore circospezione. Nondimeno ha dovuto continuare a vigilare su molti avvenimenti pubblici, quali gli itinerari di varie personalità politiche e religiose, avvenimenti sportivi e di pubbliche manifestazioni e più che mai di grande attenzione è stato il delicato momento caratterizzato da frequenti tentativi di perturbamento dell’ordine costituito. Particolare attenzione è rivolta al Corpo dei vigili urbani dalla Amministrazione politica ora che tutta passa tramite loro. Le stesse elezioni politiche nell’esecuzione operativa (notificazione dei certificati, consegna e raccolta plichi dei seggi) avvengono con servizio organizzato dal Corpo. Il regolare svolgimento delle sedute dei Consigli Comunali e Circoscrizionali è salvaguardato dal servizio d’ordine predisposto dalla Vigilanza Urbana. 18 luglio 1978 Il Consiglio Comunale con Deliberazione n. 3307 approva il nuovo Regolamento di servizio riscritto in funzione del decentramento. Con questo atto abrogando il Regolamento speciale per il Corpo dei Vigili Urbani adottato con Deliberazioni della Giunta Municipale Provvisoria n. 3411 del 19 ottobre 1945 e n. 649 dell’8 marzo 1946 si instaura un nuovo concetto di “Regolamento di Servizio che disciplina strutture e competenze del Corpo”, figurando il suo ordinamento “nell’ambito della nuova organizzazione municipale con rinvio al Regolamento Generale per il Personale della normativa per quanto attiene allo stato giuridico ed economico dei dipendenti”. Il Corpo “svolge servizi di Polizia Urbana in attuazione dei criteri di programmazione... Cura il territorio del Comune di Roma in primo luogo con un’attenta azione preventiva, l’osservanza dei regolamenti comunali, delle ordinanze del Sindaco, dei provvedimenti dell’Amministrazione Comunale. Gli appartenenti al
13 Corpo sono pubblici ufficiali e, ai sensi e per gli effetti dell’art. 221 C.P.P. (poi art. 57 del Nuovo C.P.P. e art. 5 legge n.65/86) e dell’art. 137 del T.U. 15 giugno 1959 n. 393 (poi art. 12 del D. L.vo 30 aprile 1992 n. 285) sono ufficiali o agenti di polizia giudiziaria e polizia stradale; ai sensi e per gli effetti della norma contenuta nella legge 31 agosto 1907 n. 690 possono altresì rivestire (poi art. 5 legge 65/86) la qualifica di agenti di pubblica sicurezza”. Inoltre ai sensi dell’art. 273 del R.D. 3 marzo 1934 n. 383 i Vigili Urbani possono essere nominati Messi Comunali con Decreto Prefettizio. (Tale articolo verrà abilito. Il vigile urbano coprirà la funzione di messo notificatore in forza dell’art.14 della legge 24 novembre 1989 n. 689 e dell’art. 201 del D.L.vo 30 aprile 1992 n. 285). 7 marzo 1986 Viene approvata la Legge quadro sulla Polizia Municipale n. 65, che all’art. 7 dà potere ai comuni con almeno sette addetti al servizio di istituirli in Corpo di P.M. In conseguenza tutti i corpi dei vigili urbani d’Italia per legge assumono l’attribuzione di Polizia Municipale. La Legge all’art. 5 ribadisce: “Il personale che svolge servizio di polizia municipale... esercita anche: a) funzioni di polizia giudiziaria... ; b) servizio di polizia stradale...; c) funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza...”. Con queste qualifiche la P.M. ha competenze sui reati previsti dal Codice Penale, da inosservanza alle norme del Codice della Strada e comunque inerenti i veicoli in circolazione; accertamenti per evasione alle leggi sulla finanza locale; per inosservanza alle norme di sicurezza contro gli infortuni sul lavoro; inosservanza alle leggi in materia edilizia; inosservanza e prevenzione per norme sanitarie sulle persone e cose; inquinamento di ogni genere nell’ambiente; per inosservanza alle leggi metriche, al Testo unico della legge comunale e provinciale, alla legge e al regolamento di pubblica sicurezza; per l’inosservanza di norme sul trasporto di beni viaggianti; per infrazioni ai regolamenti comunali di polizia urbana, edilizia, cimiteriale, igiene, del mattatoio, delle affissioni e pubblicità, per l’ingrosso di prodotti ortofrutticoli, dei prodotti ittici, dei fiori, degli oggetti rinvenuti. In conseguenza di tali atti possono scaturire sequestri giudiziari e amministrativi di beni di vario genere. Al lato degli atti preventivi o repressivi dovuti dalla Pubblica Amministrazione, secondo le norme citate, i Vigili Urbani effettuano informazione per l’assistenza agli indigenti, per il rilascio di licenze, autorizzazioni, iscrizioni agli albo artigianali e professionali , per la concessione di libertà provvisoria, per adozione di minori e per affidamento di podestà tutoria; accertamenti di consistenza economica per somme dovute all’Esattoria Comunale, all’Intendenza di Finanza, accertamenti anagrafici; notificazioni di atti amministrativi del Comune e di altri enti, di ordinanze, di diffide, di verbali contravvenzionali, di illeciti depenalizzati, di certificati elettorali. 22 marzo 1989 Il Comune di Roma presenta una bozza di regolamento del Corpo di P.M. in applicazione degli artt.5 e 7 della legge 65/86. Riveduto più volte, è giunto forse (dicembre 1995) alla fase finale ma per dare vita ad una nuova Istituzione. Giugno 1989 Ad un quesito dell’Associazione Romana Vigili Urbani circa l’interpretazione dell’art. 57 del Codice di Procedura Penale, che andrà in vigore dal 24 ottobre 1989, dove si prevedono limitazioni spazio­ temporali alla qualità di agente di polizia giudiziaria per le “guardie delle province e dei comuni”, il Ministro di Grazia e Giustizia precisa: la limitazione è finalizzata al loro intervento in attività che esulano dall’ambito delle competenze specifiche a “quando sono in servizio”; mentre non vi sono limitazioni temporali per quanto attiene le competenze derivate loro dalla dipendenza dal Municipio. L’ufficio legislativo dello stesso Ministero con Prot. 5113 ­ 1314 ­ 1U.L. il 7. 8. 1993 ribadirà questa interpretazione. Né vi sono limitazioni, aggiungerà, per interventi in materia di traffico in virtù del nuovo Codice della Strada; anzi all’art. 12 il servizio è attribuito ai corpi ed ai servizi di polizia municipale in via generale. 24 febbraio 1990 Come l’art. 6 della legge 65/86 prevede, la Regione Lazio ha emanato la legge n. 20 sulla disciplina delle funzioni di polizia locale, che dovrebbe uniformare comportamenti e intenti della P.M. nella regione. Gennaio 1992 Il Ministro degli Interni propone il Dipartimento di pubblica sicurezza, che dovrebbe coordinare e ridistribuire gli incarichi e le specializzazioni tra le varie forze di polizia dello Stato, e il Dipartimento di polizia metropolitana. Questo sarebbe complementare al primo e dovrebbe collaborare con quello per combattere la microcriminalità nella città. Poiché sarebbe stato fuori da quanto fin qui leggi e regolamenti affidano ai Corpi di polizia municipale, e poiché sarebbe stata definitivamente sanzionata la subordinazione di questa alle altre polizie di Stato, è bene che questa idea fino ad oggi non abbia avuto attuazione. Infatti va contro l’idea che ogni polizia deve avere il proprio campo di azione per poter godere idi pari dignità e merito di fronte al cittadino ed allo Stato.
14 15 febbraio 1995 Il Consiglio Comunale con la Deliberazione n. 38 approva il Nuovo Regolamento del Decentramento Amministrativo con la quale è istituita presso le circoscrizioni l’unità organizzativa di polizia municipale da strutturarsi in conformità all’ordinamento del Corpo ed è prevista la partecipazione del dirigente di questa unità al consiglio di coordinamento nella Circoscrizione. 10 aprile 1995 Il Consiglio Comunale con la Deliberazione n.73 approva il Regolamento per l’organizzazione degli Uffici e dei Servizi dell’Amministrazione Comunale e per l’ordinamento della dirigenza. Questo e il precedente atto istituiscono il Dipartimento per le politiche della sicurezza; il “comandante di gruppo” si trova inquadrato a pari livello del dirigente amministrativo e di quello tecnico. Inoltre, tramite tale dirigenza, la polizia municipale ha voce decisiva sulla disciplina del traffico e la segnaletica stradale nel cui ambito viene collocata. 1 gennaio 1996 Ulteriore e conseguente passo verso la riorganizzazione del Corpo in forza della legge 8 giugno 1990 n. 142 (Ordinamento delle autonomie locali) e del Decreto Legislativo n. 29/93 sulla privatizzazione del rapporto di pubblico impiego è intrapreso tramite la individuazione di un nuovo strumento amministrativo per la gestione dei servizi comunali: l’Istituzione. Il servizio di P.M. del Comune di Roma non di modeste dimensioni, non può più essere gestito “in economia”. La forma di gestione chiamata “Istituzione, prevista ai sensi dell’ art. 22 della L. 142/90, è compatibile con la normativa speciale in materia (legge n. 65/86) e con quella di carattere generale, anzi è la preferibile”, secondo la bozza di costituzione per la Giunta Comunale del 31.7.1995. E’ previsto un Consiglio d’Amministrazione. Guarda il caso dei ricorsi storici: già il Regolamento del Corpo del 1920 prevedeva un consiglio d’amministrazione composto da un rappresentante per ogni grado della gerarchia di carriera e da quattro per la base. Il seguito si dovrà vedere. Comunque a seguito di intesa tra l’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali del 7 marzo 1996, i dipendenti riuniti in assemblee per Gruppi Circoscrizionali approveranno a maggioranza il progetto di passaggio alla nuova forma costitutiva del Corpo.
15 4 ­ Ar r uolamenti e Assunzioni. Or ganici e Popolazione. Statistiche Con l’aumento della popolazione ed il mutare delle incombenze il Corpo ha adeguato gli organici al modificarsi della forza effettiva, reintegrandola con nuove immissioni di personale. Il Comune di Roma è pari a 1285 kmq con un perimetro di 250 km; la città è suddivisa in 22 rioni (entro le Mura Aureliane, kmq 15), 32 quartieri, 6 suburbi; l’Agro Romano è suddiviso in 59 zone, 3 quartieri balneari; la città è attraversata da 15.350 strade e piazze. 15 ottobre 1870 L’originario nucleo delle Guardie di città è formato da elementi raccogliticci, o, forse, da militari delle stesse forze di occupazione all’uopo trasferiti da qualche reparto dell’esercito. Si compone di 196 guardie e 33 graduati. 17 luglio 1871 L’Assessore Alceo Feliciani dichiara: “...Dal quadro ufficiale delle incombenze affidate giornalmente alle guardie risulta che il numero degli svariatissimi servizi supera di gran lunga l’azione possibile degli individui che fino ad oggi compongono il Corpo.” L’organico perciò viene portato a 350; l’arruolamento ha la durata di quattro anni con un periodo di prova di sei mesi. Roma conta 213.633 abitanti residenti. Giugno 1885 L’organico del Corpo è portato a 400 dipendenti di cui 50 a cavallo; devono essere in possesso di licenza della sesta elementare; devono aver adempiuto agli obblighi militari; una commissione di arruolamento esamina le graduatorie; la ferma è portata a sette anni. La popolazione è di 315.000. 1901 ­ 1911 Al primo censimento del secolo Il Comune di Roma conta 424.943 abitanti, al secondo 522.123. 10 giugno 1908 Secondo l’organico le guardie dovevano essere 779 ed invece sono 553. Per di più molte di queste non sono impiegate nei servizi attinenti alla polizia urbana. Infatti 28 sono addette al Verano, 18 al mattatoio, 10 alle farmacie notturne, 10 alla stazione ferroviaria, 22 ai giardini e viali alberati. Quindi, tolti gli assenti per malattia ed altre giustificazioni, neppure 200 guardie sono adibite al vero e proprio lavoro di polizia urbana, ovvero il “servizio di posa”. 1914 Il Corpo delle Guardie Municipali ha un organico di 900 tra cui una compagnia di 90 ciclisti per i servizi più dinamici. Il servizio copre le 24 ore giornaliere: comincia il controllo della vita notturna. Roma conta 600.000 abitanti. 1915 ­ 1918 Molte guardie municipali sono tra i richiamati e volontari al primo conflitto mondiale; gli effettivi si riducono a 400 pur essendo aumentate le esigenze ed i servizi. La febbre spagnola che colpisce cittadini e guardie produce la restante decimazione. 16 luglio 1920 L’organico è portato a 1000 unità, oltre i sottufficiali e ufficiali, anche se la forza effettiva è di 700. Si riconosce a carico dell’Amministrazione la prima vestizione degli allievi e contemporaneamente è riconosciuta la necessità di erogare l’indennità di servizio per tutti. Con l’assunzione dei nuovi vincitori di concorso si attua una nuova disposizione strategica del personale: gli allievi sono impiegati al centro della città, gli anziani nei quartieri periferici maggiormente bisognosi di una vigilanza specializzata. Novembre 1921 Roma rallenta la crescita, al censimento ha 663.848 abitanti. 22 dicem. 1925 Da ora ad ottobre 1946 non è possibile conoscere l’organico del Corpo degli agenti di pubblica sicurezza per i servizi metropolitani, stando questi inseriti in quelli della Questura di Roma. Comunque gran parte delle Guardie Municipali opta per la nuova organizzazione. Novembre 1931 A Roma sono censiti 937.177 abitanti. Novembre 1946 L’organico della ricostituzione è di 600 unità da reperirsi tramite il primo concorso interno. Alla prima chiamata ne sono reperite 113, alla seconda 97, tra cui 10 ufficiali, 20 sottufficiali. Quasi quanti alla costituzione del Corpo delle Guardie di Città dopo la breccia di Porta Pia, ma non si riesce a coprire i posti riservati.
16 1948 L’organico stabilito alla ricostituzione del Corpo è di 2207 dipendenti, pertanto con un secondo concorso interno ed il primo concorso esterno si amplia la forza effettiva di 885 unità. 1950 Si svolge il secondo concorso esterno con la conseguente ulteriore immissione di 883 persone. 1951 Al censimento, Roma conta 1.651.754 abitanti ed un Corpo di Vigili Urbani di 1950 dipendenti. 1954/1959/1961 Terzo, quarto, quinto concorso esterno ed assunzione di 238, 503, 114 vigili. A questi ultimi è richiesto il titolo di licenza di scuola media inferiore; si ha così la prima riqualificazione del Corpo, passando i suoi dipendenti dalla categoria salariati a quella di impiegati del Comune di Roma. Al censimento Roma ha 2.188.160 abitanti, il Corpo 2.500 dipendenti. 2 maggio 1962 L’organico già stabilito in 2607 unità con la Deliberazione n. 365 del 17.4.1958, con la n. 1282 viene portato a 2829. Marzo 1967 Entro quest’anno vengono assunti 303 vincitori del settimo concorso esterno (nel 1965 era stato annullato il sesto per inadempienze burocratiche) e la forza effettiva si avvicina all’organico stabilito. 1971 L’organico già di 3029 nel 1969, viene portato a 3329 e vengono assunti 275 vincitori dell’ottavo concorso esterno. (Nel 1970 c’era stata l’immissione di altre 49 unità assunte dalle c.d. categorie privilegiate in applicazione della legge 2.4.1968 n. 482). Al censimento Roma conta 2.781.993 abitanti, il Corpo 2950 vigili urbani. 1972 Entrano a completamento del precedente concorso 103 unità, fra le quali ­il 18 gennaio­ Angela Gasperini, la prima donna vigile urbana ed altre tre a settembre come parte di “categorie privilegiate”. L’organico è portato a 4729, dopo aver superato nel 1969 il criterio che determina la presenza di un vigile urbano ogni mille abitanti e viste le crescenti esigenze cittadine in concomitanza dei compiti da demandarsi al Corpo con l’attuazione del Decentramento Amministrativo. 1973 Finalmente il Corpo ottiene un cospicuo apporto di giovani con l’assunzione di 934 vincitori del non concorso, completata da 89 unità nel 1974 e 52 nel 1975. 1976 Vengono assunti 973 vincitori del decimo concorso, ai quali andranno aggiunti 199 nel 1977 e 451 nel 1978. Ma un avvenimento anomalo si verifica in questo anno: l’aumento dell’organico nella qualifica “ufficiali” e “Capi Reparto” e un ridimensionamento in quella di “Vigile Urbano”. L’organico è fissato a 4133, giusta la Deliberazione n. 3202 del 17. 1. 1977, e la forza effettiva lo sopravanza di 374 unità così distribuite: 1 Comandante, 31 Capi Gruppo, 50 Capi Sezione, 450 Capi Reparto, 3591 Vigili Urbani. 1979 Conseguentemente con la Deliberazione 1871 del 5. 5. 1978 l’organico è ritoccato a 4370, non solo, ma a causa di elevato numero di pensionamenti per raggiunti limiti di età vengono assunte 68 persone, cui si uniranno altre 55 nel 1980. 15/16 gen. 1981 Si svolgono le prove scritte per il concorso pubblico a 86 posti nella qualifica di vigile urbano nel Corpo di Roma. Inizia l’era dei mega­concorsi e quello per il posto da vigile urbano è tra i più tentati dai giovani in cerca di occupazione. Ne fanno richiesta 32.000 e se ne presentano effettivamente in 18.000, numero sproporzionato rispetto all’offerta dei posti di lavoro. Ottobre 1981 Il censimento della popolazione di Roma è di 2.840.259, la forza effettiva del Corpo è di 4300. 1983 Si ha l’ampliamento dell’organico a 5805, secondo la Deliberazione 2203 del 19 aprile, attuativa del D.P.R. 810/80 (contratto nazionale di lavoro), e conseguente assunzione di 1277 vincitori dell’undicesimo concorso distinto tra personale esterno ed interno. 9 marzo 1988 Con la Deliberazione 1034 la Giunta Municipale modifica le consistenze organiche dell’Istruttore di Vigilanza Urbana di 975 unità e quella del Vigile Urbano di 375, sicché l’organico totale è portato a 7.073, sebbene al 30 settembre 1989 la forza effettiva sarà ancora di 4.465 così ripartita: 1 Comandante; 19 I Dirigente; 40 Funzionario Direttivo; 263 Istruttore Direttivo; 4160 Istruttore di
17 Vigilanza Urbana; 0 Vigile Urbano. Come opportunamente non distinto, fanno parte del Corpo 724 donne. Aprile 1990 In vista dei Mondiali di Calcio che si svolgeranno a Roma nel mese di luglio, vengono assunti 2202 vigili urbani vincitori del dodicesimo concorso. Ottobre 1991 Al censimento la popolazione di Roma risulta di 2.775.250 abitanti; il Corpo di 6.400 dipendenti. 31 dicem. 1995 L’organico del Corpo è di 7.073, ma sono effettive 6.077 unità così ripartite secondo le qualifiche previste dal D.P.R. 343/84 e dalla Deliberazione Consiliare n. 2564/84: 1 Comandante; 16 Dirigenti; 54 Funzionari Direttivi; 406 Istruttori Direttivi; 3.427 Istruttori di V.U.; 2.173 Vigili Urbani.
18 5 ­ Caser me, Comandi, Sedi, Uffici Parliamo di edifici e strutture attrezzate per lo svolgimento dell’attività di polizia: semplici luoghi di ricovero o luoghi di burocrazia. 1871 Inizialmente le Guardie di Città trovano sede provvisoria nel Convento di S. Maria in Ara Coeli, già requisito con altri beni ecclesiastici dallo Stato Italiano appena conquistata Roma. Giugno 1885 Sono istituite tre Caserme. Come sappiamo, la Polizia Municipale è servizio militare e pertanto sia gli agenti scapoli che ammogliati faranno vita di caserma fino alla riforma del 1910. Gli addetti al servizio di viabilità sono dislocati nell’ex convento dei Filippini alla Chiesa Nuova, in un edificio alla Traspontina in Borgo S. Angelo poi distrutto per lasciare posto a Via della Conciliazione, in Via Goito. Gennaio 1910 Sappiamo che all’entrata in vigore del nuovo regolamento del Corpo delle Guardie Municipali le caserme sono quattro per un totale di 470 posti di alloggio e che il costo del vitto per gli accaresermati è di £ 2,20 al giorno. Gennaio 1926 I Metropolitani conducono vita comune con le altre Guardie di Pubblica Sicurezza. Novembre 1946 Al Corpo dei Vigili Urbani ricostituito viene assegnato come sede del Comando e caserma l’ex Ospedale dell’Arciconfraternita della Consolazione chiuso nel 1936. Luogo di lunga e nobile tradizione medica, specializzato in cura delle malattie traumatiche, toccava punte di affollamento durante il periodo di carnevale: fratture e ferite per risse tra persone alticce; dal 1930 era ridotto a semplice Pronto Soccorso. Gli viene inoltre assegnata la cd. Caserma dell’Orto Botanico in Clivo di Scauro. I due edifici sono tuttora a disposizione della Polizia Municipale come Comandi e Sedi di Gruppo, dopo che è stata eliminata anche la minima vita di caserma rappresentata dalla riserva di camere per alcuni scapoli fino al 1980. Nella prima hanno sede: l’Ufficio Gestione Amministrativa del Personale con l’Ufficio dello stato giuridico e Affari generali, l’Ufficio coordinamento, l’Ufficio studi, documentazioni e pubbliche relazioni, Il Gabinetto fotografico, l’Ufficio economato, la Centrale Operativa, l’Ufficio vestiario ed equipaggiamento, l’ Ufficio Assistenza, il Fondo Assistenza, la Mensa, l’IPA ­ International Police Association, la Cassa Cavur e ­ fino a luglio 1995 ­ la Barberia e lo Spaccio. Nella seconda fanno capo: il Gruppo di Intervento Traffico, la Squadra di Controllo Vetture Pubbliche, la Banda. 31 dic. 1995 Per quanto attiene ai servizi decentrati, il Corpo di Polizia Municipale, dopo i primi accoppiamenti alle sedi delegazionali, oggi segue le sedi circoscrizionali. La necessità di ricercare una posizione funzionale nel territorio non sempre ha fatto ricadere la scelta in una sede di facile accesso per la popolazione, dato pure che le circoscrizioni hanno dovuto adattare il loro uffici in edifici preesistenti. Sicché, dopo quel primo tentativo, oggi in poche circoscrizioni il Gruppo di polizia Municipale convive con gli uffici circoscrizionali, bensì ha sede separata. Le sedi di Comandi di Gruppo e gli uffici di Sezioni sono aumentati con lo sviluppo del Corpo e al dilatarsi delle esigenze del servizio. Pertanto le riassumiamo elencandole. Gruppo Intervento Traffico: Via Volpicelli, 1 ­ Via Parco del Celio, 2; I Gruppo Circ.le: Via Montecatini,11; I Gruppo Circ.le: Via Monserrato, 25 ­ Via della Greca, 5; I Gruppo Circ.le: Via Ferruccio, 9; II Gruppo Circ.le: Via Spalato, 16; III Gruppo Circ.le: Via Goito, 35; IV Gruppo Circ.le: Via I. Baccini, 80; V Gruppo Circ.le: Via Frantoio, 44/A; VI Gruppo Circ.le: Via Torre Annunziata, 1; VII Gruppo Circ.le: Via P. Togliatti, 987; VIII Gruppo Circ.le: Via Cambellotti, 11; IX Gruppo Circ.le: Via Fortifiocca, 31; X Gruppo Circ.le: Piazza Cinecittà, 11; XI Gruppo Circ.le: Via degli Armatori, 13; XII Gruppo Circ.le: Via Canzone del Piave, 16; XIII Gruppo Circ.le: Lungomare Toscanelli, 180; XIV Gruppo Circ.le (dal 1992 Comune di Fiumicino): Via Re di Puglia, 53; XV Gruppo Circ.le: Via Vaiano, 53; XVI Gruppo Circ.le: Via P. Falconieri, 38; XVII Gruppo Circ.le: Via Crescenzio, 9; XVIII Gruppo Circ.le: Via G. Pagano, 47; XIX Gruppo Circ.le: Via F. Borromeo, 47; XX Gruppo Circ.le: Via F. Caprilli,11; Scuola Preparazione e Aggiornamento Professionale: Via Tuscolana, 174.
19 Un discorso a parte va fatto per I Gruppo Circoscrizionale. Infatti per motivi strategici si è visto suddiviso in tre sedi e in tre comandi distinti. Il tentativo di unificarli non si è mai potuto realizzare con razionalità, data la mole e la capillarità dei servizi richiesti dal Centro Storico di Roma e quindi dall’elevato numero di dipendenti da gestire e organizzare. Li spedali de Roma Cqua avemo sei spedali, e tutti granni! Che cce sei medicato e stai bbenone. Si ttrovi cuarchiduno che tte scanni, ciai lo Spedar de la Consolazzione... (12. Dicembre 1833: Giuseppe Gioacchino Belli)
20 6 ­ I Mezzi Trattasi di mezzi a disposizione del Corpo necessari a facilitare i compiti di istituto: sono tecnici propriamente detti o di relazione, di cultura. Nel tempo, più è avanzata la disponibilità e la capacità dei mezzi, più è salito all’avanguardia il servizio prestato. a) Strumenti Novembre 1946 L’organizzazione di una istituzione si qualifica con il progresso nell’uso dei mezzi della tecnologia sempre più aggiornati. I vari Corpi di Polizia Municipale che si sono succeduti dal 1870 fino alla Ricostituzione non sono stati dotati di mezzi da classificare come strumenti particolarmente utili a facilitare il servizio ed il lavoro. Sicuramente anche cento anni fa avranno avuto in dotazione macchine da scrivere. Sappiamo che nel 1885 fu istituita una compagnia di cinquanta Guardie a cavallo, che nel 1914 fu istituita una compagnia di novanta ciclisti. Negli anni venti sono documentate sidecar per il trasporto degli ufficiali comandanti e di ispezione. Nel 1926 alcune pattuglie di Metropolitani sono state dotate di biciclette per la sorveglianza del Lungomare di Ostia, mentre altre hanno avuto in dotazione il cavallo. Dal 1946 i vigili urbani usufruiscono di un ammodernamento dei mezzi di trasporto secondo quanto l’industria automobilistica e le risorse economiche del Comune offrono. 1 luglio 1948 Dall’iniziale possesso di jeep e sidecar a disposizione degli ufficiali, in questa data viene istituita una compagnia ciclisti che in pattuglia “sorvegliano il traffico cittadino e le soste degli autoveicoli”. 14 aprile 1948 Viene costituito l’autodrappello del Corpo, mentre ha inizio un corso di guida presso l’autoparco comunale. 22 ottobre 1952 “Iniziano la loro attività per le vie di Roma due auto munite di altoparlanti per la regolamentazione del traffico”. 8 marzo 1957 Gli annuari annotano l’“Esperimento di controllo del traffico mediante l’impiego di un apparecchio TV piazzato sulla Torre dei Conti, sede della Ripartizione­traffico”. 27 aprile 1959 “Entrano in funzione cinque autovetture Fiat 600 collegate radiotelefonicamente con il Comando di Via della Consolazione”. 22 agosto 1960 “Entrano in funzione altre diciannove radio riceventi e trasmittenti su autovetture Fiat 600 e collegate tra loro e con la centrale radiotelefonica ...” istallata presso il Comando del Corpo. 24 agosto 1960 Viene assegnato in dotazione al Corpo un carro attrezzi per la rimozione degli automezzi lasciati in divieto di sosta”. 22 luglio 1964 Sono istituite speciali pattuglie di vigili urbani motociclisti per la repressione dei rumori sia di notte che di giorno”. 21 aprile 1965 Viene inaugurato il primo tratto del sottovia veicolare di Corpo d’Italia “il più moderno sottovia europeo, affidato ai vigili urbani che controllano il traffico da una sala di comando attrezzata con i più aggiornati sistemi...”. Ogni 24 ore da piazza Fiume a Porta Pia transitano più di 80.000 autoveicoli. E viene inaugurato il cavalcavia di via R. Lanciani. Sono opere stradali del nuovo sistema viario di scorrimento veloce tangenziale al centro storico e periferico previsto dall’Amministrazione Comunale. 31 dicem. 1965 Quanto fin qui enumerato ed altro ancora costituisce il seguente parco di dotazione: 50 autovetture; 5 autobus; 11 autocarri; 4 autogrù; 158 moto; 214 biciclette con i quali sono stati percorsi, durante l’anno, km 1.776.071. 10 dicem. 1970 E’ costituito il Nucleo motorizzato radiomobile operante alla diretta dipendenza del Corpo in tutto il territorio di Roma...”.
21 1971 La Centrale Radiofonica, mediante collegamenti effettuati da radio portatili, diviene sostegno per tanti dipendenti che prestano servizio isolati e a piedi. 5 ottobre 1971 In diversi incroci della città vengono istallate cabine protettive per i vigili urbani addetti alla viabilità, come in piazza di Porta Capena, in via C. Colombo (altezza via Laurentina). 27 luglio 1972 Il Comune acquista la prima Alfa Romeo Giulia 1300 per il Corpo dei vigili urbani, che viene assegnata al Nucleo Radiomobile per i servizi d’istituto. 22 luglio 1974 Entrano in servizio speciali pattuglie di Vigili Motociclisti per la repressione dei rumori molesti. 1979 La Centrale Operativa usufruisce di terminali collegati con l’Anagrafe del Comune e la Questura di Roma. 2 settem. 1980 Inizia la vigilanza aerea da parte del Gruppo Speciale Antiabusivismo Edilizio contro le nuove lottizzazioni. Il territorio dell’agro romano è sottoposto a metodica sorveglianza con la collaborazione delle Guardie Forestali munite di elicottero. Tale azione di vigilanza ha l’intento di prevenire sul nascere i tracciati stradali interni ed le opere di sterro. 1981 Il Corpo ha avviato per una prima fase sperimentale su elaboratore “90/70 Sperry” l’automazione degli illeciti amministrativi. E’ stato memorizzato l’archivio delle infrazioni al Codice della Strada (DPR 393/59) ed alcuni articoli del regolamento di polizia urbana inerenti la circolazione. Questo sistema è appunto attivato in tutti i gruppi circoscrizionali, che possono digitare in proprio i processi verbali di accertamento dei loro dipendenti. I Gruppi quindi che hanno a disposizione il terminale lo possono usare per due scopi diversi: Procedura A = Anagrafe dei cittadini, Procedura B = Contravvenzioni. Un altro servizio computerizzato riguarda le auto rimosse per sosta d’intralcio: i depositi e gli uffici interessati sono automatizzati, tramite collegamento alla rete del Centro Elettronico Unificato ­ CEU. 9 marzo 1982 Alla presenza del sindaco Ugo Vetere viene inaugurata la nuova Centrale Operativa, tecnologicamente moderna ed avanzata. 1983 Nell’ambito dell’Ufficio Studi, Documentazioni e Pubbliche Relazioni viene creato un settore “Informatica” che prende personale, con deroga alle disposizioni, fra quello di nuova assunzione avente già esperienza in materia. Il settore Informatica studia un programma per la gestione parziale dell’Ufficio Stato Giuridico del Comando del Corpo, come pure fornisce alla Centrale Operativa un programma su personal per gestire la reperibilità di tutti i dipendenti. 30 sett. 1989 I mezzi tecnici del Corpo sono così censiti: autovetture 391; bus 3; autocarri 23; autogrù 8; moto 164; autocaravan 10; biciclette 27. Poi: 396 ricetrasmittenti su automezzi; 164 su moto; 232 ricetrasmittenti portatili; 28 apparati radio installati presso i gruppi circoscrizionali e uffici del Comune. Il cuore è dunque la Centrale Operativa composta da un centralino telefonico e da una sala operativa. “Il centralino... consta di due consolle e lavora su circa 200 linee interne e 15 esterne. La sala operativa... opera su quattro consolle corrispondenti a quattro canali, cui fanno capo gli apparati radio... Le trasmissioni avvengono su frequenze VHF. Inoltre la stessa è fornita di due telex, uno collegato con il Centro Elettronico Unificato del Comune di Roma, l’altro con la Criminalpool... Ruolo predominante della Centrale è il coordinamento volto ad assicurare pur nell’autonomia territoriale dei vari gruppi, l’omogeneità dei servizi svolti, oltre che fornire assistenza ai dipendenti in servizio... Un altro compito lo possiamo ricondurre ai contatti con le altre forze di polizia... E’ stata fornita di un ponte radio mobile installato su Fiat 228 Camper il quale riesce ad assicurare una copertura su tutto il territorio comunale”. 1991 Vengono effettuate prove pratiche dell’accertamento degli illeciti al Codice della Strada in modo dinamico, mediante apparecchio computerizzato portatile, ma non avrà seguito, perché poco sicuro e molto dispendioso. 31 dicem. 1995 Il censimento degli autoveicoli e motoveicoli in dotazione al Corpo dà questi numeri: auto 436, moto 305, autocarro 24, autobus 2, autogrue 7, uffici mobili 31, camper 4, carrello 1, altri 1: tot: 811.
22 Il Corpo per i collegamenti radio lavora su due frequenze d’onda: VHF e UHF. Per la prima ha: 33 apparati fissi, 416 veicolari, 81 portatili, 104 motociclati, (tot. 634); per la seconda: 23 apparati fissi, 218 portatili (tot. 241). L’automatizzazione informatica fruisce di una rete di collegamenti con l’Elaboratore 1100 Sperry Mapper , ha unificato le procedure. Esso ai fini del servizio della P.M. semplifica la procedura contravvenzionale in: 1) elaborazione e stampa dei processi verbali; 2) riscontro degli avvenuti pagamenti degli stessi (in fase avanzata); 3) emissione dei ruoli esattoriali per i non pagati dopo 60 gg dalla notificazione. Il settore Informatica del Corpo ha studiato un programma per la gestione dell’Ufficio stato giuridico, che ha in dotazione un Personal Computer ed un terminale collegato con il Centro Elettronico Unificato del Comune. Il Corpo poi ha un elaboratore BULL, che si collega direttamente con la MCTC e sviluppa le statistiche sulle rilevazioni e la stampa delle cartoline degli assenti alla notificazione (art. 140 CPC). Inoltre il Gruppo di Intervento Traffico ha una procedura propria per l’intestazione dei verbali di accertamento con l’autovelox. b) Pubbliche Relazioni Le pubbliche relazioni sono un mezzo “tecnico”, che unisce nell’istituzione aziendale, i mezzi tecnici propriamente detti, le strutture, gli addetti ai cittadini fruitori del servizio. Le visite scolastiche alle strutture del Corpo, gli scambi di visite e sostegno per qualsiasi necessità che associati all’Internatinal Police Association si mutuano, la partecipazione a Conferenze o Convegni in forma attiva da parte di dipendenti, i contatti con la stampa, l’istituzione e l’assegnazione di premi, le riunioni conviviali, le feste del Corpo, i corsi di aggiornamento tenuti da ufficiali o dirigenti del Corpo sono veicolo di pubbliche relazioni: fanno conoscere e apprezzare all’esterno l’istituzione. Ad impersonare queste idee, a portarle alla concretizzazione ed al loro massimo sviluppo è il dr. Francesco Andreotti futuro comandante del Corpo. Sicuramente si deve in gran parte alla sua intensa attività l’attuale riconoscimento dell’opera e dei “mille altri compiti qualificanti che rendono i Vigili Urbani veri e propri cirenei delle Amministrazioni Comunali” in un livello dignitoso. “Un poliziotto dev’essere l’esempio dell’ordine della vita sociale; ordine che significa non soltanto senso dello Stato, rispetto della Legge, autodisciplina, coscienza professionale, ma armonia di rapporti con tutti i cittadini, con i superiori, con i colleghi, con i dipendenti ed è questa la sintesi delle Pubbliche Relazioni”. 30 settem. 1950 Primo supporto a questa attività ante litteram viene costituito l’Ufficio Studi del Corpo che ha il compito di curare l’elaborazione statistica degli incidenti, di studi sul traffico cittadino “per rispondere alle necessità di dati precisi in tal senso”. Ottobre 1950 Esce il primo numero della rivista Semaforo dei vigili urbani di Roma. La testata al 31 dicembre 1995 sarà ancora presente tra le pubblicazioni specializzate, ma non sarà più edita dal Corpo. 1 luglio 1953 Una rappresentanza del Corpo si reca a Monaco di Baviera, il 1 febbraio 1954 in USA per scambi tecnico ­ professionali e culturali con quelle amministrazioni e quelle comunità. 6/13 aprile 1954 180 vigili urbani italiani partecipano a Parigi alla settimana della polizia urbana , regolando il traffico nelle zone più movimentate della capitale francese. La manifestazione è organizzata dal Corpo di Roma mediante l’opera del capitano dr. Francesco Andreotti. 4 giugno 1957 Ufficiali del Corpo partecipano ad un congresso ad Anversa, poi a Stresa ed in Olanda, il 9 maggio 1959 in Marocco, il 25 settembre ad Essen. 28 maggio 1959 Una delegazione di ufficiali del Corpo partecipa ai lavori del I Convegno Nazionale e Congresso Internazionale di polizia municipale che si svolge a Napoli. 7 giugno 1960 Appartenenti al Corpo sono ospiti prima a Bruxelles e a Quebec, poi nel Principato di Monaco; il 5 settembre 1961 a Losanna con lo scopo di accrescere il bagaglio culturale dei dipendenti e l’immagine positivadi una capitale d’Italia rinnovata. 14 febbraio 1962 Oggi abbiamo la prima visita guidata da parte di una scolaresca romana al comando del Corpo ed alla centrale radio. I giovani dimostreranno di gradire queste visite e questa ospitalità, sicché simili
23 visite non saranno più interrotte durante i futuri anni scolastici. Il Corpo gradisce le visite e accoglie tutti mettendo a disposizione personale, strutture e simpatia. 25 maggio 1962 Nella riunione del comitato direttivo della Federazione Internazionale di Funzionari Superiori di Polizia a Dublino il dr. Francesco Andreotti è eletto membro della Commissione per la circolazione stradale. 19 settem. 1962 Il comandante del Corpo dr. Umberto Sacchetti tiene un ciclo di conferenze sui servizi di polizia municipale per le viceispettittrici e assistenti di pubblica sicurezza. 10 gennaio 1963 Una rappresentanza dei vigili urbani di Roma partecipa alla manifestazione il Mese di Milano, dirige il traffico in piazza del Duomo ed è coinvolta negli avvenimenti salienti della città. 27 febbraio 1963 Vengono tenute in TV dal capitano Giovannicola Nicolai, ufficiale del Corpo, un ciclo di lezioni dedicate al traffico ed all’educazione stradale dei ragazzi. 9 marzo 1963 Il Comune di Roma promuove una campagna di Educazione stradale durante la quale “vigili si limitano a consegnare stampati propagandistici e preavvisi. L’azione dei vigili urbani viene fiancheggiata da un’intensa campagna propagandistica”. 27 febbraio 1963 Il dr. Giovannicola Nicolai, ufficiale del Corpo, tiene alla televisione un ciclo di lezioni dedicate al traffico ed alla educazione stradale dei ragazzi. 25 marzo 1963 Il vicecomandante Francesco Andreotti tiene presso l’Ufficio Studi e Documentazioni de Comando una conferenza sul tema “Vigili Urbani e la loro attività al servizio della comunità” ai componenti del Club Associazioni Relazioni Pubbliche. 20/23 dic. 1963 Un vigile urbano del Corpo, dietro invito delle autorità municipali di Bruxelles, dirige il traffico per le vie principali della capitale belga. 1966 L’Ufficio Studi e Documentazioni aggiunge la denominazione “e Pubbliche Relazioni”, le cui idee e la cui opera sono concretizzate e portate al massimo sviluppo appunto dal dr. Francesco Andreotti, ufficiale della prima ora e poi Comandante del Corpo fino al 1979. Maggio 1967 Sotto il patrocinio dell’Ente Nazionale Italiano per il Turismo ­ ENIT ­ alcuni vigili urbani di Roma si recano per un mese in varie città del Nord America: dirigono il traffico a Montreal, a Toronto, a Chicago, a New York, a Boston ed altre. Nello stesso periodo poliziotti del traffico di quelle città sono presenti a Roma. 14 maggio 1967 Le pattuglie scolastiche in rappresentanza di quattordici nazioni visitano Roma ed in particolare sono ricevute presso l’ufficio studi del Comando del Corpo dal personale incaricato. 27/29 ott. 1967 Quale delegato della Federazione Internazionale dei Funzionari Superiori di Polizia il dr. Francesco Andreotti è relatore al Simposio Europeo sull’educazione stradale promosso dalla Confederazione Europea delle Autoscuole. 15 dicem. 1967 Tre vigili urbane, donne, rappresentanti la polizia di Israele per 15 giorni lavorano in pattuglia con i vigili urbani del Corpo regolando il traffico per le via centrali di Roma. 10 giugno 1968 Scrive l’Annuario del Corpo 1969: “Riprendono le visite guidate degli alunni delle scuole romane al Comando dei vigili urbani in via della Consolazione. La simpatica iniziativa, presa dall’assessorato comunale per la gioventù d’intesa con il provveditorato agli studi e con il Comando del corpo, ha lo scopo di avvicinare, in una moderna concezione di relazioni pubbliche... i giovani utenti della strada (gli automobilisti di domani) alla figura del vigile urbano...” 12 ottobre 1969 Ufficiali superiori delle Forze Armate sono in visita al comando del Corpo. Tra questi, il Capo di Stato maggiore dell’esercito ed il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri.
24 30 aprile 1971 Il vicecomandante del Corpo dr. Francesco Andreotti a Parigi prende parte ai lavori del comitato internazionale di studi sulla polizia della circolazione quale delegato della Federazione Internazionale dei Funzionari Superiori di Polizia. Nell’occasione presenta il progetto del volume “Rapporti tra pubblico e polizia del traffico ne mondo”. 29 febbraio 1979 Inizia la campagna di educazione stradale nelle scuole elementari della Capitale. Al termine avremo questi risultati: 25.000 ragazzi romani saranno nominati “ausiliari del traffico”; l’8 maggio sarà aperta una mostra dei loro elaborati in piazza S. Eligio nella sede del Museo del Folklore. 8 giugno 1982 Presso il Provveditorato agli studi di Roma in via Pianciani viene consegnata al Corpo dei vigili urbani una targa “per aver considerato il settore dell’educazione stradale elemento prioritario nell’assolvimento dei compiti istituzionali del Corpo, concedendo sempre una preziosa e fattiva collaborazione per la realizzazione dei programmi annualmente indetti dalla scuola romana”. 31 dicem. 1995 Dal 1978 il Corpo dispone ufficialmente di un Ufficio di Pubbliche Relazioni. Cura i rapporti con tutti i cittadini per le necessità più varie: dall’ascolto di contestazioni, alle richieste di informazioni, all’accoglimento di apprezzamenti. Ma l’attività prevalente con gli anni è divenuta la cura dei rapporti con i mass media. Da qui può dipendere l’immagine pubblica dell’istituzione. E’ da precisare che un ufficio stampa non è mai stato creato nel Corpo, forse perché si ritiene sufficiente quello esistente alle dipendenze dirette del Comune di Roma. Dal 1978 nell’ufficio di pubbliche relazioni, poi comunemente detto ufficio stampa, vi lavorano due addetti, i quali si sono “resi conto che gli organi di informazione non erano soddisfatti del servizio che tale (del Comune) Ufficio Stampa forniva sui vigili urbani... ed hanno instaurato ... rapporti ufficiosi coi giornalisti creando un ufficio che, senza inficiare le prerogative di quello ufficiale, fornisse un servizio utile ed immediato ai giornali, alle tv, alla radio, con un ritorno se non altro contenitivo sul piano dell’immagine”. L’ufficio di pubbliche relazioni dal 1983 cura un notiziario sul traffico emesso in giorni di particolare caos per le strade della città e comunicato agli organi di stampa. Esso “ha permesso di far capire a stampa e cittadini che se a Roma il traffico è un dramma, ciò non dipende dai vigili urbani, ma da semafori guasti, dai lavori in corso, dai chiusini ostruiti, dalle manifestazioni...”. (L’ARVU n. 2 1994). Oggi dunque le pubbliche relazioni fanno quello che possono nel tenere i contatti con la stampa, la buona immagine della categoria e la credibilità del Corpo. Ma in mancanza di uomini simbolo nel Corpo, che di per sé facevano immagine, si hanno molti contatti mediante singoli, alla spiccialata, che sminuiscono la veduta d’insieme. Il Decalogo del Vigile Ur bano I Il tuo lavoro si svolge con il pubblico e per il pubblico ed è perciò tuo dovere cercare di conoscerlo al fine di adattare il il tuo comportamento al suo carattere, alle sue esigenze ed al suo modo di pensare. II In tutte le tue attività lo scopo per cui operi è la difesa del benessere del cittadino. III Tutti i cittadini devono essere uguali di fronte alla legge e, perciò, hai l’obbligo di trattarli tutti nello stesso modo, senza particolarsmi e favoritismi. IV Il tuo dovere deve essere compiuto con il massimo impegno. Ricordati che, quando si tratta di tutelare i diritti e la sicurezza dei cittadini, sei sempre in servizio. V La divisa che indossi ti deve onorare, è il simbolo della autorità che possiedi e ti impone dei doveri che devi adempiere nel miglior modo possibile. VI Il cittadino si rivolge a te con fiducia e, perciò, devi impegnarti a soddisfare nel modo migliore le sue richieste per non tradire quella fiducia. VII Ogni tua azione deve essere improntata ad un grande senso di responsabilità, specie quando la vita dei cittadini è nelle tue mani.
25 VIII Nel trattare con il pubblico devi agire con certezza, attenzione e molta cortesia, dando la sensazione di andargli incontro, e di essere veramente a sua disposizione. IX Allorché il tuo dovere riguarda il controllo del traffico devi preoccupartidi tutti gli utenti della strada: perciò ti devi dedicare, in uguale misura, alla tutela dei pedoni e dell’automobilista. X Il pubblico giudica l’Amministrazione da cui dipendi dal tuo comportamento: perciò devi agire in modo da farle acquisire il massimo prestigio. (Da “il Vigile Urbano ed il Pubblico” ed. a cura dell’Associazione Italiana Relazioni Pubbliche. L’Arvu n.4/87)
26 7 ­ Divise, Unifor mi La divisa è parte integrante della personalità dell’uomo pubblico. La forma è anche sostanza nel caso dell’agente di polizia: qualifica il suo impatto con il cittadino. E’ misura del rispetto per la propria e per l’altrui persona. Ottobre 1870 L’origine militare del servizio di polizia municipale ne caratterizza la presenza, i gesti. Avanti a tutto questo è il modo di proporsi uniforme del vestiario. 1870 ­ 1895 Il vestiario delle prime Guardie di Città forse è lo stesso, riadattato, dei militari “conquistatori” di Roma. Ma in questo periodo il Corpo subisce aggiustamenti di continuo, secondo le necessità che la situazione in evoluzione richiede. Per quanto attiene all’uniforme nell’arco dei venticinque anni si va definendo in una divisa con il cappello piumato a feluca, popolarmente chiamato “pizzarda”, giubba a tunica, lunga, abbondante e scura, colletto chiuso, doppia bottoniera, cordelline, cinturone; pantaloni azzurri, ampi su scarpe nere; sciabola. 1895 ­ 1910 Colori unificati tra pantaloni e giacca, scuri; una sola bottoniera dorata, come la fibbia del cinturone e le spalline; appaiono le mostrine sul colletto. Nel 1910 le spese di vestiario saranno riconosciute a carico dell’Amministrazione, ma il Comune si tratterrà una cauzione di £. 200. 12 febbraio 1911 Dopo la smilitarizzazione dei Corpo, il RD. N. 297, regolamento d’esecuzione della Legge 269/908, all’art. 104 conferma: “per gli agenti comunali non si possono adottare divise e distintivi di grado simili a quelli dell’esercito, della marina e di altri corpi armati in servizio dello Stato”. 1910 ­ 1925 In ossequio di quanto sopra, si semplifica e si rende pratica la divisa: scompare la pizzarda e si adotta un berretto a visiera con fregi municipali; giubba nera, corta a colletto chiuso; mostrine dorate; gambali; scompaiono tutti i bottoni, dorature ed accessori. E’ abolito il sottogola, accessorio che costringeva alla rigidità il corpo, simbolo appunto dell’autorità concepita come rigido comportamento. 1925 ­ 1946 Regime governatoriale per Roma. I Metropolitani di P. S. Hanno per copricapo il casco coloniale; giubba chiusa; bandoliera a tracolla; stivaloni; sfollagente; per le pattuglie a cavallo: casco a bordo dorato e piume; sciabola. Novembre 1946 Ricostituzione del Corpo. L’Amministrazione comunale è in gravi difficoltà economiche, sicché i primi vigili urbani prestano servizio in abiti civili muniti di fascia di riconoscimento. Nel regolamento si prevede la prima elargizione di capi di vestiario agli allievi per una sola volta (cosa peraltro mai messa in pratica): ognuno si sarebbe dovuto pagare i rinnovi.E’ prevista, però, una indennità per la sua manutenzione e pulizia che verrà sempre corrisposta. Al 31 dicembre 1995 sarà di lire novecento a presenza giornaliera in servizio. 1946 ­ 1949 Nell’uniforme di questo periodo torna il berretto con visiera a forme più moderne del precedente Corpo (1910­1925). Per i servizi ordinari: giubba a collo chiuso, pantaloni lunghi, rivoltella a sinistra, clavetta nera (poi bianca) a destra del cinturone; casco coloniale e guantoni bianchi per la viabilità. 1948 ­ 1958 Riforma generale in chiave più moderna; giubba aperta sul collo; cravatta nera e camicia bianca; vengono eliminati i numeretti sul colletto; si adotta la placca dorata sul petto; nel 1950 verrà abolito il cinturone; scompare lo “sfollagente”, appare il fischietto. 29 aprile 1958 Vengono posti bottoni dorati sulla giacca; si adotta il caschetto nero all’inglese (nel 1966 diverrà bianco). Giugno 1970 Eliminazione della divisa estiva di tela completamente bianca, sostituita da una spezzata con giacca bianca, berretto bianco e pantaloni blu con scarpe nere, già sperimentata per i servizi ordinari dal 20 settembre 1969. 1972 Un discorso a parte merita la divisa femminile per le donne entrate nel Corpo quest’anno. Da una iniziale, parallela a quella maschile, si passerà ad una nuova disegnata da grandi firme dell’alta
27 moda, adottando nel 1984 il “modello Fendi” ed altre case di moda. La adozione non conseguirà il pieno della funzionalità, ma con la “firma” raggiugerà lo scopo di avere una divisa di elevato stile. Questa appare molto complessa da descrivere e da portare, sicché al 31 dicembre 1995 per tutti i servizi, per uomini e donne, vi sarà ampia libertà di scelta nella vestizione dell’uniforme, rimanendo fermo il modello standard usato solo per le cerimonie ufficiali. 14 luglio 1973 I vigili urbani in servizio sulle spiagge libere e negli arenili del litorale vengono autorizzati a prestare servizio senza giacca. 12 febbraio 1974 E’ approvata la nuova divisa estiva: camicia bianca, invece della giacca, pantaloni blu e borsello , berretto bianco al posto del casco. A giugno 1975 verrà ancora semplificata in senso pratico, eliminando pure la cravatta durante i servizi ordinari (dal 1982 la camicia sarà a maniche corte). 27 novem. 1979 Dopo aver adottato per tutti il berretto in materiale plastico, l’Amministrazione fornisce nuovi caschi protettivi ai vigili urbani motociclisti, necessari per accrescere la sicurezza del personale in servizio. A conclusione possiamo dire che la divisa della polizia municipale di Roma, tra tutte, è stata ed è la più originale e lontana da quelle delle forze armate dello Stato. A questo si ritiene che ponga limite la Legge regionale per il Lazio del 24 febbraio 1990 n. 20 sulla “disciplina delle funzioni di polizia locale” che all’art. 17 prevede l’uniformità in tutto il suo territorio delle caratteristiche delle divise, dei modelli, dei colori e dei distinti di grado. Ma è sempre stata anche la più bella cui la stampa ed il pubblico non hanno mai lesinato apprezzamenti. A questo proposito è simpatico riportare quanto Italo Gayno, ufficiale del Corpo tra il 1904 ed il 1910, nel suo libro “Pizzardone che fu...” (ed. Italstampa 1953), comandato con un suo collega per la messa solenne in suffragio di re Umberto I al Pantheon, racconta: “Grande uniforme, naturalmente, feluca impennacchiata, oro alla cintola, alle maniche, al colletto, mantello rosso di dentro, scarpine lucide, guanti di pelle bianca immacolata... Al nostro ingresso un presentat ­ arm improvviso ed imprevisto e tutti a piantarci gli occhi addosso... ci intrufolammo dentro sperando di essere in porto. Ma ecco due staffieri di corte in giubba rossa, calzoni corti di velluto blu, calze bianche, in polpe, come si dice a Roma, che si precipitano: ­ Eccellenze...da qui...­. In quattro e quattr’otto chiarii l’equivoco. Tornando al Comando con un diavolo per capello fummo avvicinati sulla piazza del Campidoglio, sotto il naso di Marc’Aurelio da due allampanate ladies che, Dio le benedica sempre, si credettero in dovere di farci interminabili elogi per la nostra jolie uniforme. In una giornata di corse, alle Capannelle, il conte di Torino mi scambiò per un ufficiale belga e volle conoscermi personalmente, insistendo con principesca cortesia, anche quando gli fu probabilmente sussurrato da qualcuno che ero un semplice pizzardone romano”.
28 8 ­ Ar mi, Difesa L’arma “d’ordinanza” è il mezzo a disposizione del pubblico ufficiale per respingere una violenza o per vincere una resistenza o quanto meno per uso di legittima difesa e deterrente contro malintenzionati. 1870 ­ 1910 Per gli appartenenti al Corpo delle Guardie di città il lavoro di polizia urbana è considerato servizio militare, vale a dire servizio di guardia armato. Le armi sono la sciabola, la rivoltella e il moschetto. 31 agosto 1907 Il R. D. n. 690 “Testo unico della legge sugli ufficiali ed agenti di pubblica sicurezza” stabilisce che il prefetto rilascia la qualifica di agente di pubblica sicurezza alle guardie dei comuni dietro espressa richiesta del sindaco. 10 giugno 1908 La Commissione d’inchiesta risolve la questione dell’armamento, già da ora molto dibattuta, con questa logica: “Il Corpo delle Guardie Municipali né in Roma né in altra città è o fu mai un corpo militare perché non ha né lo scopo né la funzione, né la base giuridica dell’ordinamento disciplinare. Viceversa, se in un lato e generoso senso della parola vuol dirsi militare qualsiasi corpo organizzato con superiori di diverso grado, che abbia una divisa e che porti un’arma, allora il corpo delle Gurdie Municipali non può essere che militare inquantoché non può non portare una divisa un agente, il quale spiega la sua azione sulla pubblica via e in contatto col pubblico e questo agente non può non essere armato, mentre non di rado gli avviene di dover contrastare elementi riottosi o violenti.” 1915 ­ 1918 Per adeguare il servizio alle esigenze di controllo nelle periferie, si modifica il regolamento del Corpo all’art. 26 dove si dice che “tutti hanno l’obbligo di vestire la divisa prescritta, di andare armati di rivoltella ed anche di fucile per servizi nelle borgate e nel suburbio”. 6 maggio 1940 L’art. 73 del R. D. n. 635 “Regolamento d’esecuzione TLPS precisa che le guardie comunali, comunemente chiamate vigili urbani, sono autorizzate a portare senza licenza le armi di cui sono munite a termini dei rispettivi regolamenti”. Si deve notare che la legge parla dei vigili urbani, mentre in questo periodo il Governo centrale nelle principali città ­ Roma, Napoli, Palermo ­ ne ha soppresso i corpi. 1946 ­ 1948 I vigili urbani del Corpo appena ricostituito sono armati di moschetto e portano lo sfollagente (clavetta). Verranno sostituiti ambedue con la pistola. 1948 ­ 1975 Viene adottata la pistola Beretta calibro 7.65 e fornita in dotazione a tutti i dipendenti del Corpo, previa richiesta nominativa del Sindaco al Prefetto della qualifica di pubblica sicurezza e previo ulteriore accertamento da parte delle autorità di pubblica sicurezza del possesso dei requisiti morali e psichici fissati. 1976 La Giunta Municipale interrompe le richieste di qualifica di pubblica sicurezza per i suoi agenti. 7 marzo 1986 La legge quadro sulla polizia municipale n. 65 all’art. 5 detta: “... Il prefetto conferisce..., previa comunicazione del sindaco, la qualità di agente di pubblica sicurezza. Gli addetti al servizio di polizia municipale, ai quali è conferita la qualità di agente di P. S. portano senza licenza le armi di cui possono essere dotati in relazione al tipo di servizio, anche fuori servizio, purché nell’ambito territoriale”. 4 marzo 1987 Il Ministero dell’Interno con proprio decreto emana in relazione all’art. 5, 5° comma della Legge 7 marzo 1986 n. 65 il Regolamento concernete l’armamento degli appartenenti alla polizia municipale, ai quali è conferita la qualità di agenti di pubblica sicurezza. Esso prevede l’armamento dei dipendenti “in relazione al tipo di servizio e alle necessità di difesa personale” (art. 6). 1988 Il Sindaco rinnova la richiesta al Prefetto della qualifica di pubblica sicurezza per circa 300 dipendenti appartenenti al Gruppo Centrale Operativa in quanto impegnati nei servizi più esposti a rischio e notturni. Questi vigili vengono forniti di pistola. In seguito verrà richiesta la qualifica per tutti gli altri, ma l’Amministrazione comunale non fornirà più le armi.
29 31 dicem. 1995 Hanno la qualità di agente di pubblica sicurezza 6.047 vigili urbani, di questi 1390 sono dotati di pistola cal. 7.65. Il regolamento sulle armi che l’Amministrazione si appresta ad approvare, ispirato alla legge n. 65/86, affermerà il principio: i vigili urbani dovranno essere armati nei servizi notturni, per quelli diurni, invece, saranno armati secondo l’incarico da specificare a priori.
30 9 ­ I Comandanti L’ufficio di comandante della polizia municipale di Roma è un posto ambito da molti, ma da pochi conseguito e chi l’ha ricoperto, ha avuto poca gloria e molti dolori. In passato i regolamenti del Corpo stabilivano che esso “è alle dirette dipendenze del Sindaco, dell’Assessore e del Direttore alla Ripartizione VII”, oggi la Legge n. 65/86 precisa che esso “è responsabile verso il Sindaco...”. Di seguito annotiamo i nomi ed il periodo di comando affidato a ciascuno. 1871 ­ 1873 Prof. Giuseppe Pacca, ufficiale di cavalleria, benemerito delle guerre d’indipendenza. 1873 ­ 1874 Cap. Alessandro Rebaudengo. Preso dall’Arma dei Carabinieri, sostituì il prof. Pacca perché con l’aiuto di una commissione specifica fosse organizzato il Corpo. 1874 ­ 1881 Cav. Luigi Brusoni 1881 ­ 1883 Cav. Benigno Lepri 1883 ­ 1903 Cav. Ennio Lupi 1903 ­ 1919 Cav. Uff. Salvatore Piscitello, uomo dal polso forte ed energico militare, fu comandante delle grandi riforme; portò il Corpo a ottimi risultati e meritati riconoscimenti. Nel 1910 la figura del Comandante è sostituita con quella di Ispettore­Capo. 1919 ­ 1923 Cav. Attilio Panataro 1923 ­ 1925 Cav. Umberto Colucci 1925 ­ 1946 Periodo del Governatorato. Il servizio di vigilanza urbana è affidato agli Agenti di P. S. per i servizi Metropolitani. I loro comandanti sono quindi dipendenti della Questura di Roma. 1947 ­ 1949 Ten. Col. Silvio Santucci, già maggiore dell’esercito, assunto dall’esterno, ma esautorato per aver punito un dipendente con modi “familiari”, non previsti dal regolamento. Rimase nei ranghi quale ufficiale del Corpo per molti anni ancora. 1949 ­ 1962 Gen. Mario Tobia, vincitore di concorso esterno, ucciso da un dipendente cui veniva contestato un richiamo disciplinare. 1962 ­ 1973 Gen. Umberto Sacchetti, già ufficiale vicecomandante del Corpo. Assunse l’incarico per anzianità di graduatoria nella qualifica inferiore. 1973 ­ 1979 Gen. Francesco Andreotti, uomo della ricostituzione, quindi, di lunga militanza ed esperienza, ma anche delle riforme in senso democratico. Già ufficiale vicecomandante, ai suoi ordini il Corpo ha conseguito meritati successi e pubblici riconoscimenti. Assunse l’incarico per anzianità di graduatoria nella qualifica inferiore. 1979 ­ 1981 Gen. Ivo Mangiacapra, già ufficiale vicecomandante del Corpo. Assunse l’incarico per anzianità di graduatoria nella qualifica inferiore. 1981 ­ 1982 Gen. Alberto de Rossi, già ufficiale vicecomandante del Corpo. Assunse l’incarico per anzianità di graduatoria nella qualifica inferiore. 1983 dr. Luciano Massarotti (interinale), già ufficiale vicecomandante. Non gli fu assegnato l’incarico nonostante l’anzianità di graduatoria. 1983 ­ 1992 Gen. Francesco Russo, già ufficiale del Corpo, comandante di gruppo circoscrizionale. Per lui l’assegnazione dell’incarico fu una scelta politica dell’Amministrazione comunale. 1992 ­ 1994 Gen. Alberto Capuano, già vicequestore di P. S. a Nuoro. L’Amministrazione comunale gli assegnò l’incarico, individuando il lui doti manageriali superiori a quelle possedute dai dipendenti aventi diritto in ordine graduatoria.
31 1994 Ing. Arcangelo Sepe Monti, già vicecomandante dei Vigili del Fuoco di Roma e direttore generale del Ministero ai Beni Culturali e Ambientali. L’Amministrazione comunale gli assegnò l’incarico individuando in lui alte doti di managerialità. 15 luglio 1995 L’ing. Arcangelo Sepe Monti, comandante generale in carica, viene nominato pure capo del Dipartimento per le politiche della Sicurezza; il dr. Rodolfo Guarino, già generale ausiliare di Corpo d’Armata dei Carabinieri in pensione, viene nominato comandante operativo del Corpo, figura professionale creata in preparazione della riorganizzazione prevista per il Corpo: Istituzione. Avrà funzioni di comando, coordinamento e controllo. Si deve notare il ricorso all’Arma dei Carabinieri dopo 123 anni per lo stesso incarico di riordinamento del Corpo. Il Car abinier e 4 luglio 1874 n. 160 Giornale Militare pag. 3 ­ Notizie Diverse Missione ­ Il Capitano Signor Rebaudengo, comandante dell’Arma nella provincia di Padova, ha posto termine alla sua missione del riordinamento delle Guardie Minicipali di Roma, e parte domani per rientrare in residenza.
32 10 ­ Democr atizzazione e Sindacato In una società la misura della maturità conseguita sta nel confronto delle idee e dunque nel livello di democratizzazione che quella comunità ha raggiunto. Il Corpo di polizia municipale lo sappiamo nato da regole militari, anche se sempre un po’ anomale, ai margini. La lotta per uno status più partecipato di vita pubblica e di vita lavorativa, tramite iniziative autonome di base o tramite gli istituti sindacali, è sempre stata sentita dai suoi appartenenti ed ha caratterizzato questo gruppo di persone unite da un medesimo ordinamento. Di conseguenza al miglioramento di una gestione democratica è seguita la crescita dei buoni rapporti tra i vertici e la base e il benessere economico. 1870 Il Corpo con ordinamento militare, ha la diretta dipendenza dall’autorità del Municipio. Solo per un quarto degli appartenenti viene tollerato lo stato civile di ammogliato. Vige l’obbligo dell’accasermamento, di ricovero nell’infermeria della caserma in caso di malattia lieve o di ricovero nell’ospedale Fatebenefratelli in caso di malattia grave (La tradizione di rapporto privilegiato con questo nosocomio continuerà fino al 31 dicembre 1995 per proseguire sempre). Giugno 1885 Primo miglioramento del rapporto economico per le guardie, che possono essere collocate in congedo con diritto alla pensione “a metà soldo” dopo dieci anni di servizio. Il diritto aumenta con gli anni. 1900 Periodo di fermenti anarchici che investono tutta l’Italia: si estendono anche a Roma. Nel Corpo delle Guardie di città, dopo essere stato ridotto il numero degli ufficiali, inizia un cedimento dei vincoli disciplinari. Subentra un certo lassismo, disordine amministrativo, malcontento. Il Corpo entra in crisi anche a causa di infiltrazioni degli elementi anarchici. La mano ferma necessaria verrà trovata nel nuovo comandante Salvatore Piscitello (1903). 18 febbraio 1905 Si tiene un riunione delle Guardie di Città “in un locale di Piazza S. Dorotea per discutere le condizioni create dal nuovo regolamento. Furono pronunciati discorsi molto vivaci che si conclusero con la nomina di una commissione che... intendeva formulare ed esporre direttamente i propri desideri all’Amministrazione. Tale adunanza però fu giudicata una grave mancanza disciplinare...” 27 agosto 1906 In questi i tempi si va ingrossando il movimento dei lavoratori, i quali si raccalgono intorno alle idee di emancipazione, tanto che, in occasione delle elezioni amministrative nel Corpo vi è chi si fa promotore di una sottoscrizione per le spese elettorali dell’unione liberal­popolare. Italo Gayno racconta di una mezza sommossa degli allievi accasermati alla Traspontina: causa complicazioni nella contabilità non avrebbero potuto riscuotere la intera paga. “Il capitano ordinò la sospensione della paga e comandò a tutti di prendere servizio in attesa di nuove disposizioni. (Il de Rossi dice che a causa di un’imposta, ricusavano le paghe...). Gli agenti, invece, in perfetta uniforme, armati, “scalmanati”, “tumultuanti”, in gruppi disordinati e vocianti da corso Vittorio Emanuele si portarono in Campidoglio. La gente si preoccupò; si parlò persino di rivoluzione..., ribellione, sciopero delle guardie municipali. Piovvero telefonate ai commissariati di P. S. Il Ministero degli Interni dettò istruzioni precise: arrestate tutti, evitate scandali. Fu mobilitato un battaglione di Bersaglieri che con i fucili carichi uscirono di corsa dalla caserma di S. Francesco a Ripa. Sentito, però, che gli agenti volevano solo parlare con l’Assessore alla polizia urbana, furono convogliati con uno stratagemma negli uffici del Comando, dove furono chiusi a chiave. A notte alta furono spogliati della divisa, ammanettati e portati a Regina Coeli. Dagli interrogatori venne fuori l’esistenza di qualche caporione che approfittava del disagio morale serpeggiante nell’ambiente. Seguirono ripercussioni disciplinari ed un giudizio penale. Si cominciò a parlare di smilitarizzazione del Corpo che di militare aveva solo qualche apparenza esteriore”. 7 dicem. 1907 Il sindaco Prospero Colonna nomina una commissione d’inchiesta per studiare le cause del disagio che serpeggia nel Corpo delle Guardie di città. Essa deve proporre provvedimenti atti a “ricondurre stabilmente al regolare funzionamento (il Corpo) nell’interesse dei pubblici servizi”. 10 giugno 1908 E’ terminato il rapporto sul funzionamento e l’ordinamento ­definiti deplorevoli­ delle guardie municipali. Esso attribuisce le deficienze “assai più che a difetto di buon volere degli agenti... alla insufficienza del loro numero”. La Commissione dice tra l’altro: “non puossi disconoscere che (alle deficienze del servizio) contribuisce la sfiducia, lo scoramento e quindi lo scarso zelo di non poca parte degli agenti. Non si può ottenere un buon servizio da personale malcontento della sua condizione”. Tra le riforme al Regolamento propone l’abolizione del sistema vessatorio delle
33 rafferme; vale a dire, la riconferma in servizio dietro giudizio del superiore gerarchico. Suggerisce che alla sansione disciplinare pecuniaria debba corrispondere un aumento, in pari numero, di premi e di encomi. Infine propone che le guardie dipendano dal Capo delle Delegazioni per quanto riguarda il servizio di polizia urbana, dal Comando per quanto riguarda la disciplina e la carriera. La dipendenza dai Capi delle Delegazioni “non deve però lasciare neppure lontanamente sussistere la possibilità di adibire gli agenti a servizi di carattere burocratico. Un siffatto servizio disorganizza il Corpo e vizia gli agenti.” Luglio 1908 “In occasione del Congresso Nazionale Italiano tenuto a Roma dai sindacati dei salariati comunali, ritennero le guardie che il permesso loro dato di partecipare al Congresso contenesse implicita l’autorizzazione a costituirsi anch’essi in Associazione di miglioramento. Fu opposto un formale divieto e furono impedite adunanze. Di qui nuove punizioni...”. Ma l’antimilitarismo si va sviluppando fino alla deliberazione del nuovo Regolamento del 1909. Gennaio 1910 Entra in vigore il regolamento deliberato nel 1909. Con questo si riorganizza il Corpo, si sistemano i servizi, si concede alle guardie lo stato coniugale, si semplifica l’uniforme abbandonando anche la storica pizzarda, si cambia nome. Viene ridotto l’orario di servizio da nove ad otto ore; è riconsciuto il pagamento anticipato dello stipendio; la facoltà di vestire l’abito civile nelle ore libere dal servizio; la licenza annuale di 25 giorni (30 per i graduati); il riposo settimanale. 1920 Una Equa rappresentanza di classe viene ammessa a partecipare alla Commissione, nominata per elaborare le riforme da introdursi nel nuovo Regolamento, vale a dire: anche la base del Corpo può dare il suo parere. 16 luglio 1920 Viene approvato il Regolamento che prevede l’amministrazione del Corpo da parte di un consiglio composto da un rappresentante per ogni grado gerarchico e da quattro per il grado base “vigile”. E’ una “Istituzione” ante litteram e più democratica? 1923 Con l’avvento del fascismo si manifesta l’intento nemmeno malcelato di accentrare i poteri: si facilita il ritiro del Comandante anticipandogli il pensionamento. Il comando viene assunto dal direttore della Ripartizione VII. Il Corpo, privo del suo diretto responsabile, cade in uno stato di indisciplina e di disordine. “Elementi perturbatori ed agitatori di professione facevano aperta azione di critica all’Amministrazione (Commissariata) e per essa al Comando”. Il Corpo verrà sciolto nel 1925. 1946 ­ 1950 Nei primi anni del Corpo ricostituito da uomini che in maggioranza per lungo tempo avevano “indossato l’uniforme militare, con a capo un comandante ex ufficiale superiore dei reparti ”celere” della Polizia, qualsiasi tentativo di associazionismo, anche il più innocuo come quello delle ACLI dava ombra...”. Perciò il “tentativo per svolgere qualche attività sindacale fu più volte ripetuto e altrettante fallito... Quando si voleva bollare con una specie di marchio infamante un dipendente lo si qualificava “sindacalista” e si trovava il modo per infliggergli punizioni, abbassargli le note di qualifica, addirittura bloccargli la promozione, come capitò ad un tenente per aver partecipato ad una riunione di sindacati a Bologna”. Naturalmente l’ambiente esterno della città, in continua evoluzione, non poteva non esercitare la propria influenza sui fenomeni sociali interni al Corpo. Luglio 1950 Si costituisce in seno alla CGIL Enti Locali una sezione Vigili Urbani, ma l’adesione al sindacato da parte dei vigili rimane un fatto strettamente personale in quanto diritto garantito dalla Costituzione, ma osteggiato in vari modi dalle autorità politiche comunali e dalla dirigenza del Corpo. 3/5 maggio 1951 A Merano si raduna il I Convegno dei vigili urbani d’Italia. Dal Corpo di Roma è inviata una rappresentanza a parteciparvi. 1952 In occasione del Congresso CGIL Enti Locali tenuto a Venezia la sezione Vigili Urbani chiede di essere rappresentata. La Confederazione non nega la possibilità, purché, date le scarse disponibilità economiche, vi sia l’autofinanziamento. Per reperire soldi ed inviare alcuni rappresentanti, è organizzata una sottoscrizione sui posti di lavoro. L’organizzatore Renato Molina viene denunciato per questua non autorizzata. 1956 Il sindacato della CGIL (non esistono altre sigle) conta 357 iscritti su circa 2000 vigili effettivi, percentuale molto elevata anche rispetto ad oggi.
34 1958 Il sindacato CGIL Vigili Urbani, conscio dell’impossibilità di organizzare uno sciopero per la categoria, allo scopo di rivendicare l’immissione nella carriera esecutiva ­ Gruppo C ­ mette in atto un’originale forma di protesta, cui le cronache danno ampio risalto. Predispone una petizione ciclostilata che ogni vigile urbano dei 2200 firma e spedisce a ciascuno degli ottanta consiglieri comunali. Di questi, alcuni in particolare sono sommersi di lettere. Maggio 1958 Viene riconosciuto il passaggio nella carriera esecutiva a tutta la categoria. Crescono le sigle sindacali organizzate nel Corpo. 1 febbraio 1961 Questo passaggio porta con sé la riduzione dell’orario di lavoro da sette a sei ore giornaliere. Il Comando invece impone un orario di otto ore; l’ultima da considerarsi protrazione straordinaria. Il sindacato organizza dall’ 1 al 9 febbraio una protesta, proponendo alla categoria di astenersi dalla protrazione straordinaria stabilita nelle ore settima e ottava. 11 febbraio 1961 Viene riconosciuto ai vigili urbani il diritto a prestare la loro opera per 36 ore settimanali. Frattanto la sanzione disciplinare proposta a carico di circa 500 dipendenti viene archiviata. In concomitanza dei riconoscimenti migliorativi l’attività sindacale prende piede e agisce a viso aperto. 30 giugno 1965 L’ 1 luglio i sindacati costituiti in seno al Corpo organizzano il primo sciopero per la categoria, motivato da rivendicazioni economiche; riescono a riunire un forte consenso ed una larga adesione di gran lunga al di sopra degli iscritti. Allo sciopero aderiscono circa 800 dipendenti dei 2500 effettivi: 192 addetti alla viabilità vengono denunciati per abbandono collettivo di pubblico ufficio (art.330 CP) 21 luglio 1966 Gli imputati vengono assolti con motivazione piuttosto sibillina, infatti la contestazione è riconosciuta limitata a rivendicazioni di natura economica. Resta fermo il fatto che i vigili urbani non possono aderire ad alcuna forma di sciopero. Nella fattispecie essi credevano di fruire di un diritto. Questo diritto non lo avevano, quindi non sapevano di compiere un atto vietato dalla legge... 13 marzo 1967 Il Comune di Roma in attuazione della Deliberazione 27. 4. 1966 n. 2030 definisce il riassetto delle carriere per il Corpo dei vigili urbani, ponendo gli ufficiali nella carriera direttiva, i sottufficiali ed i vigili in quella esecutiva. 1968 ­ 1972 I vigili urbani partecipano compatti ad ogni manifestazione di natura sindacale che porta al rinnovamento, alla democratizzazione della società ed al loro miglioramento economico, anche se i più anziani nel servizio, meno avvezzi ai gesti di contestazione, sentono lo spirito nuovo del movimento sessantottino. 16 settem. 1968 Il sindacato CGIL, sezione vigili urbani di Roma, organizza il convegno sul tema: Vigili Urbani, traffico e interessi della cittadinanza. E’ il primo tentativo di un’organizzazione dei lavoratori di uscita pubblica su argomento di interesse generale, rendendo manifesti il suo impegno e le sue idee. 23 dicem. 1970 La Legge n. 1054 detta le norme per il riordinamento dell’indennità mensile per i servizi di istituto dovuta alle forze di polizia ed al personale dell’amministrazione penitenziaria (c.d. indennità di P.S.). L’art. 1 di questa legge è dichiarato incostituzionale per i vigili urbani, motivando che l’attività di pubblica sicurezza è per loro “eccezionale sporadica” dalla quale non può discendere una loro parificazione o assimilazione alle forze di polizia di Stato. I vigili urbani in molti comuni d’Italia avevano già ottenuto il riconoscimento di questa indennità. 1978 E’ iniziato un vasto processo di sindacalizzazione nella categoria, aumentano le presenze di nuove sigle sindacali anche a carattere autonomo. Il diritto allo sciopero, autoregolamentato dalle stesse OO.SS. prevede la garanzia dei servizi essenziali da parte dei vigili urbani al fine di mantenere l’ordine pubblico. La percentuale delle adesioni a dichiarazioni di sciopero è fortemente diminuita rispetto agli anni settanta. Ciononostante, in contrapposizione al passato, il sindacato è divenuto un interlocutore insostituibile per ogni iniziativa in ordine all’organizzazione del lavoro. 16 maggio 1978 I sindacati unitari dei vigili urbani dopo i ripetuti attentati di terrorismo politico ad uomini e cose della polizia urbana ed in particolare dopo l’ultimo contro il comando del Corpo indicono
35 un’assemblea aperta a tutti gli operatori. Nel salone dell’ufficio studi sono palpabili i timori che pesano sul lavoro di ognuno, non di meno è d’obbligo l’invito ad una vigilanza democratica. 28 giugno 1979 Gli assessori alle Ripartizioni I e VII fanno pervenire per la pubblicazione sull’ o.d.g. del Corpo: “Ci è gradito comunicare a tutti gli appartenenti al Corpo dei vigili urbani che il Consiglio Comunale ha approvato nella seduta del 28 giugno u.s. la proposta di deliberazione concernente la Ristrutturazione degli uffici e dei servizi... Il provvedimento, che interessa l’Amministrazione nel suo complesso, assume particolare valore per il Corpo in quanto a tutti i vigili urbani è assegnato il livello £ 2.400.000, inoltre è stato previsto un aumento dell’organico che consentirà l’assunzione di 455 vigili urbani. Questo risultato è frutto sia delle lotte dei lavoratori e delle OO.SS...”. 19 maggio 1979 Le delegazioni ANCI, UPI, FLEL affrontano i problemi riguardanti la vigilanza urbana. Decidono di sottoporne alcuni a verifica governativa, tra cui: “uno specifico livello funzionale; provvidenze specifiche in caso di incidenti e infortuni in servizio; formazione e aggiornamento professionale; individuazione degli aspetti di rischio e disagio insiti nel servizio”. 27 gennaio 1981 In applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro recepito dal DPR del 7.11.1980 n. 810, i vigili urbani sono inquadrati nei livelli retributivi previsti. In prima attuazione la base è ascritta alla qualifica di Funzionario di vigilanza urbana con un compenso economico di £ 4.140.000. 9 ottobre 1981 A Lido di Camaiore il Congresso dell’Associazione Nazionale Vigili Urbani ANVU conclude i suoi lavori chiedendo una legge cornice sulla Polizia Locale che tenga conto delle sue definizioni e competenze, individui chiaramente il ruolo del sindaco quale autorità di polizia svincolata dal potere centrale statale. 25 giugno 1983 Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli Enti Locali, DPR. N. 347, in sede di applicazione decentrata porta elementi innovativi per la categoria: la collocazione della figura del vigile urbano in campo nazionale nell’area ex concetto dopo aver adottato il titolo di studio di scuola media superiore; l’indennità annua di £ 600.000 alla funzione, riconoscendo la strada come posto di lavoro. Inoltre: l’indennità di turnazione, di servizio notturno, di servizio festivo, di reperibilità. Altre innovazioni sono: l’istituzione di mense aziendali, l’aumento e la quantificazione del lavoro straordinario, compensi incentivi della produttività, la medicina preventiva. 3 aprile 1984 Presso l’Hotel Ergife si tiene un convegno di studio organizzato dalla FIDEL ­ CISL a livello nazionale sulla legge­quadro per la polizia municipale che si ritiene di prossima approvazione dal Parlamento. 8 febbraio 1985 Sul supplemento al n.39 dell’Ordine del Giorno per il Corpo viene pubblicato il Protocollo d’Intesa tra l’Amministrazione Comunale e la FLEL ­ Vigili Urbani, dove si leggono concetti come: 1) “I delegati sindacali sui posti di lavoro sono il momento applicativo e di verifica della contrattazione a livello centrale; 2) l’Assessore alla Rip.VII si impegna a fornire alle Federazioni tutte le informazioni e gli atti dei provvedimenti che attengono il personale, l’organizzazione del lavoro...; 3) l’orario di lavoro presso i Gruppi potrà essere modificato per esigenze di servizio, sentite le OO.SS...”. 28 febbraio 1985 Dietro richiesta delle Organizzazioni Sindacali FLEL ­ CGIL; CISL, UIL, l’Amministrazione capitolina tiene nella Sala Protomoteca una Conferenza di Servizio sul futuro del Corpo per progettarne uno nuovo. 13 giugno 1986 A Roma si tiene un Convegno Regionale sulla polizia locale con tema: “Dimensione e sviluppo professionale per una società che cambia”, organizzato dalle Confederazioni sindacali unitarie. Vi partecipano autorità regionali, comunali e dell’ANCI. Si confrontano per affrontare nel concreto la fase applicativa della legge­quadro con particolare attenzione ai problemi degli operatori del settore. 11 luglio 1986 La Deliberazione n. 867 recepisce il DPR n. 347/83 e stabilisce che la qualifica di vigile urbano si ponga al V livello economico. Perciò con il bando di concorso prossimo verrà richiesta la licenza di scuola media superiore per l’accesso alla qualifica. 12 novem. 1986 L’Associazione Romana Vigili Urbani stringe i tempi per il riconoscimento della polizia municipale quale categoria a rischio. Per portare l’attenzione sull’allarme inquinamento, organizza un’insolita
36 manifestazione. Alcuni dipendenti vigili urbani aderenti all’ARVU si presentano sui posti di lavoro calzando una mascherina sul volto. Le immagini sulla stampa fanno il giro del mondo. La comunità mondiale è sensibilizzata al problema. Con il dibattito, però, arrivano le contestazioni dei responsabili e delle autorità comunali ai dipendenti autori del gesto. I mass media titolano: “Clamorosa iniziativa dei vigili urbani: tutti con l’antismog”; “I vigili in mascherina tutti fuori legge”. Ma lo scopo è ormai raggiunto: sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema. L’ARVU pubblicherà un dossier dedicando l’intero numero della sua rivista di Gennaio 1987, affrontando tutte le sfaccettature del tema con dati e fatti. Contemporaneamente partono le contestazioni disciplinari a carico di coloro che si sono presentati sul posto di lavoro con la mascherina. Il Consiglio Comunale, dopo un serrato dibattito, garantisce l’archiviazione degli addebiti e della vicenda. 24 dicem. 1986 La Legge n. 958 prevede il riconoscimento gratuito ai fini previdenziali del periodo di servizio militare, quale anzianità lavorativa per il pubblici impiego. Per i vigili urbani è una opportunità per accorciare il tempo al pensionamento. 14 gennaio 1987 Viene steso un Protocollo d’Intesa. Si sono incontrate le Federazioni CGIL CISL UIL e gli assessori alla I e VII Ripartizione del Comune di Roma e il Direttore alla Ripartizione ed hanno concordato di discutere la piattaforma della polizia municipale di Roma nei punti: ­ Il Regolamento del Corpo alla luce della legge­quadro n. 65/86; ­ La qualifica di pubblica sicurezza (l’Amministrazione si impegna ad attivare le procedure per farla riconoscere ai vigili urbani); ­ Reperibilità; ­ Orario di lavoro (7x5: 36 ore settimanali in 5 gg. lavorativi);­ Medicina preventiva; ­ Notifiche (aumento del compenso); ­ Onnicomprensività; ­ Servizio prestato presso altri enti. 30 aprile 19987 L’Associazione Romana Vigili Urbani chiede al Comune di Roma l’applicazione della Circolare del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 5314/277720/02/1986 inerente la corresponsione degli interessi legali e rivalutazione monetaria sugli emolumenti arretrati spettanti ai pubblici dipendenti. 19 febbraio 1988 4.000 vigili urbani di Romaaderenti e simpatizzanti delle Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL si sono radunati nei pressi della Stazione Termini per una grande manifestazione. Dopo la sfilata per le strade del centro, si sono recati per un’assemblea in piazza del Campidoglio. Vengono decisi scioperi più duri. Rivendicano il rispetto dell’accordo siglato il 14 gennaio 1987, l’assunzione di nuove forze, il passaggio dal V al VI livello per gli ultimi vigili urbani, i pagamenti delle indennità previste dal Contratto di Lavoro, i pagamenti di spettanze arretrate. La manifestazione ha ampio risalto sulla stampa. 28 ottobre 1988 L’Associazione Romana Vigili Urbani organizza al Midas Palace Hotel il I convegno Nazionale della polizia municipale con tema la Legge 7.3.1986 n. 65 Legge ­ quadro sull’ordinamento della polizia municipale; prospettive contrattuale; prepensionamento. E’ il primo atto per il riconoscimento della P.M. quale categoria a rischio stante la strada quale luogo del suo lavoro. 26 gennaio 1989 Una nuova Intesa tra la Commissione di Giunta e le OO.SS. prevede il ripristino dell’indennità di vigilanza urbana a tutto il personale, passaggio dal V al VI livello economico ed altro. 11 gennaio 1990 La Pretura di Roma riconosce al dipendente il diritto al patrocinio legale da parte dell’Amministrazione Comunale. L’Associazione Romana vigili urbani in quanto assiste legalmente in giudizio i suoi aderenti per fatti accaduti in servizio, ha diritto ad essere risarcita dal Comune quale datore di lavoro del socio per le spese sostenute. Luglio 1991 Le Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL compilano una Proposta di per la Riorganizzazione del Corpo, documento preliminare al nuovo regolamento in fase di elaborazione. L’iniziativa pur valida non sortirà effetti particolari. Sebbene Vi siano affrontati tutti i temi: l’organico, i mezzi, il vestiario, il rilancio dell’istituzione, il Comando, i Gruppi Circoscrizionali, le turnazioni, gli orari, gli incentivi, le presenze ed i controlli, i minori aggravi, la mobilità, la salute, la scuola, l’armamento, non si approderà al risultato finale. Gennaio 1992 Viene applicato nella contrattazione locale il c.d. Livello Economico Differenziato ­LED­ previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro n. 333. Il 60% dei dipendenti è posto al VI livello, di questi il 60% ha diritto a fruire del LED. La graduatoria per coloro che ne hanno diritto è stilata valutando
37 l’anzianità ed i titoli di studio di ciascuno. E’ quindi un riconoscimento alla riqualificazione e al merito, ma in fase di prima applicazione è difficile presentare una graduatoria incontestabile. 21 giugno 1993 Il Ministero della Sanità a firma del direttore generale in una risposta ufficiale all’Associazione Romana Vigili Urbani ed ai ministeri interessati lascia intendere che l’inserimento della polizia municipale tra le categorie a rischio, secondo il DPR. N. 304/56 ed il DL n.277/91 è cosa possibile. 1 aprile 1994 Un accordo è siglato tra le Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL ed il Comune di Roma: Protocollo d’intesa tra gli assessori preposti alla mobilità Valter Tocci e al personale Fiorella Farinelli e le stesse organizzazioni. Le parti istituiscono gruppi di lavoro sui temi: produttività, qualità del servizio, strumenti di lavoro; inoltre sul servizio notturno, sull’indennità di disagio, sull’armamento. 14 luglio 1994 Le Rappresentanze Sindacali CGIL CISL UIL riunite con il vicesindaco Valter Tocci e il comandante Arcangelo Sepe Monti in riferimento all’applicazione del protocollo d’intesa del 1. 4. 1994 concordano quanto segue: a) per l’indennità di disagio £ 70.000 nel turno festivo, £ 80.000 nel turno notturno; b) il progetto produttività; c) per la qualità del servizio e dirigenza: l’Amministrazione istituisce il Dipartimento per le politiche della sicurezza; d) per l’armamento viene sottoscritta la copia del regolamento; e) per le dotazioni e la sicurezza l’Amministrazione si impegna a migliorare le strutture tecnologiche (acquisto di radio portatili, Centrale Operativa); f) il fondo assistenza del Corpo per il 1994 avrà stanziato £ 100.000.000, per il 1995 lo 0,8% di quanto previsto dall’art. 208 del Codice della Strada. 24 novem. 1994 L’Associazione Romana Vigili Urbani prepara e coordina il III Convegno Nazionale sui temi: Professione vigile urbano: categoria a rischio; Tutela della salute e riconoscimento della strada come posto di lavoro. Nella sala delle conferenze della Regione Lazio sfilano alte autorità del mondo politico di Roma e autorità amministrative. Sono resi pubblici dati statistici e ricerche mediche, i risultati sulle patologie più frequenti a carattere professionale, tendenti a dimostrare che l’attività del vigile urbano ha patologie proprie e ricorrenti. E’ quindi da ritenersi indifferibile il riconoscimento di talune di queste come professionali e come la professione porti insiti determinati rischi. A seguito e confortato da queste risultanze scientifiche, l’ARVU comunica al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, al Ministero del Tesoro, al Ministero della Funzione Pubblica le conclusioni del convegno. 7 mqggio 1995 E’ istituita nel Comune di Roma la struttura della Rappresentanza Sindacale Unitaria ­RSU­ composta da eletti dalla base totale in tutte le unità organizzative dell’ente. 29 maggio 1995 Tra l’Amministrazione nelle persone degli assessori Tocci, Lusetti, il comandante Sepe Monti e le segreterie di CGIL, CISL, UIL Enti Locali di Roma è firmato un protocollo d’intenti sulla riforma e la valorizzazione del Corpo. Le parti concordano di perseguire un miglioramento dell’assetto organizzativo e gestionale del Corpo. A tal fine: 1) sarà costituito un organismo strumentale dotato di autonomia gestionale e sottoposto alla vigilanza ed all’indirizzo del Comune...; 2) saranno adottati i regolamenti previsti dalla legge ­ quadro n. 65/86. Le parti convengono di istituire un Ufficio Ispettivo Centrale con funzione di “osservatorio” per il controllo generale sul Corpo. L’Amministrazione si impegna a ripristinare le visite di medicina preventiva. 1 ottobre 1995 La triplice sindacale in attuazione dell’art. 5 del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro al fine di una riorganizzazione del Corpo propone i seguenti punti: 1) I regolamenti per il Corpo: a) dello stato giuridico; b) di organizzazione; c) di servizio; 2) Norme di accesso e progressione in carriera; 3) Ordinamento professionale per superare l’attuale sistema di qualifiche funzionali e profili professionali. 31 dicem. 1995 Le Sigle Sindacali CGIL, CISL, UIL tra gli appartenenti al Corpo contano 1846 iscritti.
38 11 ­ Pr epar azione, Aggior namento Poche notizie abbiamo circa l’organizzazione della scuola di preparazione e aggiornamento professionale nei Corpi passati prima del 1946. In seguito però il Corpo di Polizia Municipale di Roma è sempre risultato all’avanguardia nell’insegnare un’adeguata professionalità al personale. Tanto che a Roma hanno fatto capo Vigili Urbani di altre Amministrazioni per essere aggiornati in materia. Funzionari del Corpo sono stati invitati in qualità di istruttori presso scuole di altre Regioni, rappresentanti del Corpo hanno esportato anche all’estero la loro preparazione per organizzare l’attività di vigilanza in paesi nuovi ai problemi della motorizzazione e viabilità. Si sa poi che dal 1946 al 1959 i vigili urbani erano considerati in prova con la qualifica di Allievi per due anni, al termine dei quali dovevano sostenere un apposito esame che non sempre tutti superavano. Inoltre presso i locali di Via Parco del Celio esisteva una scuola di preparazione funzionante ad ogni immissione di personale nuovo e per ogni suo aggiornamento. Le particolari esigenze evidenziate da una continua produzione di Leggi e Regolamenti sulle materie di competenza della vigilanza urbana, come pure il continuo contatto con il pubblico che ha seguito una notevole evoluzione culturale, hanno imposto al personale l’obbligo di aggiornamento e riqualificazione quotidiani. Infatti, come raccomandava Alberto de’ Rossi nella Breve Storia del Corpo (ed. Abruzzetti 1953), “non s’improvvisa una guardia idonea a soddisfare completamente ai suoi molteplici doveri. Bisogna formarla, curandone bene l’addestramento, bisogna istruirla, studiare il suo carattere, utilizzare le sue attitudini, arricchire la sua preparazione...”. E’ noto che il Comune di Roma per la preparazione dei suoi vigili urbani appena assunti in servizio non è mai ricorso a istituti esterni. Raramente alla collaborazione di istruttori esterni. Di seguito elenco alcuni dei principali corsi di aggiornamento o riqualificazione messi in atto dopo il 1950 a favore del personale sia dall’Amministrazione che da altri enti con l’assenso di questa. Tralascio i corsi di preparazione. 1 dicem. 1955 Il Corpo istituisce il I Corso Antinfortunistico per i suoi dipendenti con l’intento di aggiornarli. Il corso si svolge nei locali di via della Consolazione. 5/21 luglio 1959 Una missione di vigili urbani di Roma si reca in Libano per addestrare, a richiesta di quel Governo, i poliziotti addetti al traffico nella città di Beirut. 1959 Vengono organizzati i Corsi per tutti i vigili urbani in preparazione all’applicazione del prossimo Nuovo Codice Stradale. 17 giugno 1959 I vigili urbani frequentano un corso di lingua inglese in vista delle prossime Olimpiadi a Roma. 16 febbraio 1960 Vigili del reparto motociclisti e conducenti d’autovetture frequentano un Corso per radartachimetristi, aggiornamento su strumenti nuovi in supporto alle norme sulla circolazione stradale. 15 aprile 1962 Vigili Urbani del Corpo di Reggio Calabria sono ospiti del Corpo di Roma, dove prendono cognizione dei servizi di viabilità e di polizia urbana della Capitale. 7 settem. 1962 Allievi vigili urbani del Corpo de L’Aquila presso il Comando del Corpo di Roma frequentano un corso di specializzazione insieme ai loro colleghi ospiti. 11 dicem. 1962 Presso la sede dell’ACI di Roma alcuni dipendenti frequentano un corso di Infortunistica Stradale. 1 marzo 1963 Per vigili volontari viene organizzato un altro corso di lingua inglese. 4 marzo 1963 L’Associazione dei Medici e dei Veterinari prepara in un corso teorico­pratico di specializzazione per i vigili urbani addetti al controllo di attività commerciali. 2 dicem. 1964 Viene tenuto un corso di aggiornamento sulla prevenzione degli infortuni. 12 dicem. 1964 Presso l’ufficio studi del Comando del Corpo si tiene il I corso di perfezionamento per i vigili urbani.
39 29 gennaio 1965 L’Automobil Club Italiano di Roma allo scopo di prevenire all’unificazione nazionale dei criteri di preparazione dei vigili urbani, presso il Comando di via della Consolazione organizza delle giornate di studio per i comandanti dei corpi di polizia municipale dei comuni d’Italia. 27 febbraio 1965 In via Boncompagni presso la sede dell’Ente Nazionale di Prevenzione degli Infortuni ad alcuni vigili urbani vengono rilasciati i diplomi per aver frequentato un corso di aggiornamento sull’infortunistica nel lavoro. 3 ottobre 1970 Viene istituita presso il Comando del Corpo la Scuola di Perfezionamento. Vengono organizzati corsi di un mese cui tutti i dipendenti vigili urbani devono partecipare almeno una volta all’anno, secondo la mansione svolta. Docenti molto qualificati ed estranei al Corpo tengono lezioni su Costituzione dello Stato e Diritto Amministrativo, Diritto Urbanistico, Diritto Penale, Procedura Penale, Leggi di Pubblica Sicurezza, Norme di circolazione e Segnaletica Stradale, sulla Tecnica del Rilievo e dell’Accertamento dei sinistri stradali, sulla Procedura Contravvenzionale e Depenalizzazione, sulle Normative inerenti il Commercio, sulle Procedure di Notificazione, sulla Storia di Roma attraverso i Monumenti. Per l’anno 1971 quei corsi saranno inaugurati nella Sala Protomoteca il 12 maggio. 30 agosto 1976 Inizia il corso di perfezionamento per l’anno ‘76 con gli stessi criteri dei precedenti: i corsi sono tenuti da docenti esterni ed interni, per i vigili urbani la frequenza è obbligatoria, in aule poco numerose e viene considerata come presenza in servizio. Il corso avrà la durata di tre settimane per un totale di 126 ore di lezioni. Il 2 novembre si aprirà i corsi per il 1977, anch’essi di tre settimane per 120 ore di lezioni. Dopo il 1975, però, la scuola era entrata in declino fino alla sua chiusura. 29 ottobre 1979 Viene aperto nella Sala della Protomoteca l’anno di studio 1979 ­ 1980 dopo che 15 gennaio era stato costituito l’ufficio della rifondata Scuola Permanente di Preparazione e Aggiornamento del Corpo dei Vigili Urbani, così come voluta dal Regolamento di Servizio approvato il 18 luglio 1978. Inizialmente avrà sede presso il comando del Corpo, le lezioni saranno tenute nella sala studi all’uopo attrezzata. In seguito avrà sede propria in via Tuscolana. Dall’autunno 1979 al dicembre 1982 la Scuola ha attuato 76 corsi per complessive 2500 presenze in aula. Inoltre negli anni 1980 ­ 1981 ha organizzato e gestito due campagne di educazione stradale in collaborazione con il Provveditorato agli studi di Roma ed il Ministero dei Lavori Pubblici. Le campagne hanno interessato 100 circoli didattici contattando 43.000 bambini delle scuole elementari. Dal gennaio 1983 al 31 dicembre 1985 sono stati effettuati altri 25 corsi per 1.110 presenze in aula distinti tra corsi di aggiornamento e corsi di formazione professionale. In questo periodo (1979 ­ 1985) la Scuola a realizzato diciotto pubblicazioni di supporto didattico e documentazione. 6 febbraio 1982 Nella Sala Protomoteca si inaugura l’anno studi 1982 della Scuola del Corpo dei Vigili Urbani. Alla solenne cerimonia sono presenti magistrati , personalità della cultura, alti funzionari dello Stato, la Stampa e la Televisione romana. 1987 L’attività didattica ha ripreso con una nuova organizzazione, anche in ottemperanza al dettato della Legge n. 65/86. Da allora al 30 settembre 1989 sono stati portati a termine quattro corsi di formazione e diciotto di aggiornamento. 1990 La Scuola di Preparazione ed Aggiornamento con sede in via Tuscolana tiene i corsi di prassi ai 2200 vincitori di concorso, assunti in questo anno nel Corpo, molti dei quali saranno pronti alle loro funzioni già in occasioni dei Campionati mondiali di calcio che si terranno a Roma nei mesi giugno e luglio. 1992 Sono organizzati e programmati dalla Scuola in ripetuti cicli i corsi di aggiornamento professionale per gli Istruttori Direttivi vincitori di concorso, avanti di assumere l’incarico di nomina. Parimenti vengono effettuati i corsi di aggiornamento per tutti gli agenti in vista dell’entrata in vigore del Nuovo Codice della Strada stabilita per il 1 gennaio 1993. 19/21 dic. 1994 Presso la Scuola si tiene un corso pilota di tre giorni sulla “Comunicazione assertiva nel rapporto con la cittadinanza”.
40 15/23 mag. 1995 In questo periodo si svolgono dei corsi di preparazione per il personale della Polizia Municipale da preporre ai Nuclei Assistenza agli Emarginati da costituire presso i gruppi circoscrizionali. Vi partecipano 200 dipendenti. Giugno 1995 Vengono tenuti n. 18 corsi di Primo Soccorso della durata di un giorno. Vi partecipano 180 dipendenti. I corsi sono preparati in collaborazione con il Gruppo Intervento Patologie Cardiologiche. Più in generale tra il mese di novembre 1994 e il 31 dicembre 1995 la Scuola nella sua sede, per il personale dipendente ascritto alla V, VI, VII, VIII qualifica funzionale ha tenuto : ­ Un seminario di aggiornamento professionale e formazione per i Primi Dirigenti e Funzionari Direttivi della Polizia Municipale (questo svolto presso lo I.A.F.E. di Castelgandolfo); ­ N.7 corsi in materia di Edilizia e Tutela Ambiente, della durata di un mese ciascuno con la partecipazione di 200 dipendenti: questi corsi sono stati seguiti anche da personale della polizia municipale di Grottaferrata e Monterotondo; ­ Un corso sulla Violenza alle Donne. Il corso si è articolato in 5 cicli della durata di 3 giorni ciascuno con la partecipazione di 125 vigili urbani. L’organizzazione del corso è stata dell’Ufficio Progetto Donna del Comune in collaborazione con l’Associazione Differenza Donna ed è stato finalizzato ad un’iniziativa concreta per fronteggiare episodi di violenza fisica e psicologica; ­ Un corso sulla Devianza Minorile ed i Minori a Rischio. Il corso è stato articolato in 5 cicli, ad ognuno dei quali hanno preso parte 12 istruttori direttivi di vigilanza urbana. Il corso riservato al personale ascritto alla VII qualifica funzionale, ha avuto la finalità di preparare ad affrontare le problematiche attinenti i minori; ­ Una Conferenza di servizio riservata ai Primi Dirigenti tenuta dal Presidente e da Magistrati del Tribunale per i Minorenni sul tema “La Devianza Minorile ed i Minori a Rischio”; ­ Una Conferenza di servizio per i Primi Dirigenti e Funzionari Direttivi inerente “L’Applicazione dell’art. 58 della Legge 8.6.1990 n. 142 nell’ambito della polizia municipale” tenuta da Magistrati della Corte dei Conti.
41 12 ­ Motor izzazione e Viabilità (segnaletica) della città Compito esclusivo del vigile urbano non è il controllo della viabilità cittadina, ma un’infinita gamma di altre attività che ineriscono gli interessi e i rapporti tra pubblica amministrazione, altri enti ed i privati cittadini; nondimeno il traffico veicolare della città, dall’invenzione dell’autovettura ad oggi, è quello che ne impegna maggiori energie ed è quello che maggiormente lo caratterizza tra tutti gli altri agenti di polizia. Seguiamo lo sviluppo del traffico e dei suoi annessi nella città di Roma. 4 ottobre 1895 Per la prima volta un’automobile circola per le strade di Roma. La “carrozza automatica” è una Benz Roger modello Landaulet e costava novemilalire. L’autovettura fa un giro di presentazione nella città. Parte dal Pantheon dove un gran numero di persone in attesa ne impedisce l’uscita dalla rimessa; giunge in Piazza Colonna, dove l’aspetta un ressa di curiosi e dove i vetturini le indirizzano grida ostili ed altro ­ forse colgono nella travolgente novità un segno premonitore, che li avrebbe relegati al posto di ricordo del passato ­; imbocca via del Corso, fa il giro dell’obelisco di Piazza del Popolo; da via del Babbuino raggiunge piazza di Spagna. Qui all’incrocio con Via Due Macelli rischia il primo incidente stradale: si presentano insieme un tram a due carrozze, un omnibus e un paio di carrozzelle. “Ma la vettura automatica ­ scrive Gaudolin ­ sebbene precipiti di gran carriera, quasi in ragione di 20 km all’ora...”, inchioda e alla barba del futuro codice della strada premette ad ogni mezzo di sgombrare l’incrocio senza danni. Da Via Due macelli prosegue poi per Via del Tritone, Piazza e Via Barberini fino a Piazza dei Cinquecento. Ancora un giro panoramico, una discesa trionfale per Via Nazionale e giunge in Piazza Venezia. Da qui si dirige a Corso Vittorio Emanuele, a Largo Torre Argentina, imbocca Via de Cestari per rientrare nella rimessa al Pantheon. La passerella è finita. Totale: 25 minuti, un’inezia rispetto all’ora e più di una carrozzella a cavallo. Quale brutto presagio questo giro! Chi potrà farlo ancora e fino a quando? Avranno immaginato i vigili urbani in servizio questa mattina cosa capiterà ai loro futuri commilitoni per colpa di quest’invenzione? 1908 A Roma sono rilasciate licenze ai primi tre taxi: di conseguenza ed in risposta entrano in sciopero tremila vetturini. 1911 Si festeggia l’inaugurazione del servizio tranviario municipale con la linea Piazza Colonna ­ Piazza Santa Croce in Gerusalemme e successivamente di altre cinque linee. Alleggerire, “fluidificare” il traffico a Roma sarà sempre un problema: la crescita della città è avvenuta seguendo l’antica urbanizzazione prima, una urbanizzazione casuale, disordinata poi. Nondimeno il gusto dello “struscio”, della passeggiata al “centro” è sempre stato nelle abitudini dei Romani. Nel periodo 1900 ­ 1920 ogni pomeriggio si snoda un lungo corteo di carrozze che per via del Corso si porta al Pincio. 1914 A Roma circolano già 30 taxi. 1919 Hanno la concessione di esercizio 2711 vetture da piazza, quando vengono concesse altre 400 licenze di taxi del tipo “landaulet”. 10 agosto 1924 Mussolini inaugura la ferrovia Roma ­ Ostia ed i primi due stabilimenti balneari Urbinati e Salus con strutture su palafitte e cabine in legno. 15 marzo 1927 ROMA 1. Prima targa per un’autovettura. Questo significa che il numero di veicoli in circolazione è divenuto un problema per la loro identificazione ed è un problema la regolazione del traffico agli incroci. Proprio in questo periodo i Metropolitani vengono dotati di una clavetta che può essere sfollagente, ma all’occorrenza con gesti convenzionali può dare l’Alt o l’Avanti nei crocevia. 1929 Breve storia della nascita del semaforo: prime sperimentazioni. L’ing. Filippo Ugolini, vicecomandante dei vigili del fuoco, già inventore del tassametro (uomini di grandi iniziative questi vigili!) propone dei segnali luminosi ­ rosso o verde ­ per aiutare i Metropolitani agli incroci. La cosa non funziona, perché il passaggio dal verde al rosso e viceversa è troppo rapido: impazziscono agenti della strada e automobilisti. Si sperimenta un segnalatore acustico, martellante, tipo quello dei passaggi a livello da aggiungere quando dal verde si sta passando al rosso, percepibile da almeno cento metri. Nelle vicinanze non si campa più. Viene abolita la suoneria, però i conducenti fermi al rosso, prima di riprendere la marcia, dovranno dare un segnale di tromba. Peggio che mai.
42 1 gennaio 1930 Entra in vigore una riforma tranviaria (il traffico ha raggiunto proporzioni rilevanti): vengono modificati i percorsi delle linee, le lettere sostituiscono in numeri ad indicare la linea. E’ un gran guazzabuglio che ricade sul lavoro dei Metropolitani. 20 giugno 1930 In largo Tritone viene installato un semaforo regolato manualmente dal marciapiedi, ma crea più confusione che benefici. La sovrapposizione del giallo sulle quattro facciate permette l’attraversamento pedonale, ma è causa di enormi ingorghi. Che fare? 11 gennaio 1934 A largo Goldoni viene installato un semaforo che segnala il passaggio dal verde al rosso e viceversa mediante il progressivo spengersi di una fila di lampadine. E’ la svolta. Sul finire del 1934 vengono installati altri quindici semafori in altrettanti incroci importanti. 1946 ­ 1848 Per la regolazione del traffico nella Roma postbellica vengono istituite tre pedane agli incroci di Piazza Venezia (al 31 dicembre 1995 ancora esistente), di Via dei Fori Imperiali, di Via Teatro Marcello ­ Vico Jugario. 1947 Oggi è data l’immatricolazione della targa ROMA 100000 a venti anni dalla prima. 1951 Immatricolazione della targa ROMA 200000: in quattro anni a Roma sono raddoppiate le immatricolazioni di nuovi veicoli in prevalenza circolanti entro le Mura Aureliane. 1 luglio 1954 Viene attivata una nuova disciplina per la circolazione: il quadrilatero di scorrimento. I veicoli se vogliono transitare nella zona centrale di Roma si devono incanalare a senso unico di marcia in Via del Tritone, Via Due Macelli, Piazza di Spagna, Via Condotti, Via del Corso, Largo Chigi. L’esperimento porta superlavoro ai Vigili Urbani: confusione, caroselli inutili di curiosi, filobus che scarrucolano. Ma dopo un battesimo sfavorevole, reggerà per molti anni. Dicembre 1954 Durante il periodo natalizio, causa il traffico sempre più intenso sul quadrilatero, in Via del Corso angolo Piazza del Parlamento viene installata una pedanina metallica sopraelevata a muro, affinché da lassù il Vigile possa dirigere il traffico. Quella pedanina, coma l’altra in Piazza Fiume, durerà poco. 1958 Viene targata l’auto ROMA 400000. 1 luglio 1958 All’interno del quadrilatero di scorrimento viene istituita la “zona­disco” che limita la sosta degli autoveicoli ad un’ora e mezza: molto lavoro e molta produzione delle pattuglie di vigili urbani incaricate al controllo. 16 luglio 1958 In via Cristoforo Colombo e in via Nomentana vengono istallati sui semafori in modo sperimentale dei pulsanti per permettere l’attraversamento dei pedoni. 15 giugno 1959 Viene approvato il DPR n. 393, testo unico delle norme sulla circolazione stradale, che subentra ai regolamenti comunali sulla materia. Sono uniformati per l’Italia segnaletica orizzontale e verticale e le disposizioni. 28 luglio 1960 Sono aperti i sottovia veicolari di Piazzale Brasile, Piazza della Libertà, lungotevere Arnaldo da Brescia ­ Ponte Umberto. 31 luglio 1960 Entra in vigore la nuova disciplina del traffico in Piazzale Flaminio, che elimina l’imbuto di Piazza e Porta del Popolo e viene istituito il piccolo quadrilatero di scorrimento intorno a piazza Augusto Imperatore. 6 agosto 1960 Viene inaugurata la Via Olimpica ed aperto al traffico il viadotto sopraelevato di Corso Francia. 23 marzo 1961 Al km 13 della Via Cristoforo Colombo entra in funzione il primo semaforo elettronico per la regolazione automatica del traffico.
43 Dicembre 1962 Viene sperimentato l’isolamento dal traffico delle strade tradizionalmente commerciali nel Centro Storico: Via Frattina, Via Condotti. La prova porta un ricarico di traffico nelle strade limitrofe, ma i vigili se la cavano bene. 27 aprile 1964 Viene studiato e posto in opera dall’Amministrazione il “Piano emergenza Traffico”: la “zona­disco” viene estesa a tutto il centro urbano entro le Mura Aureliane, il divieto di sosta e fermata in 14 strade centrali, i limiti di tempo e spazio alle operazioni di carico e scarico merci in quasi tutte le strade e piazze centrali, vengono istituiti grandi parcheggi tangenziali al Villaggio Olimpico, in viale di Porta Ardeatina. La riuscita del piano è affidata agli addetti alla viabilità. 25 marzo 1965 Sono chiusi al traffico ed al transito di veicoli in modo definitivo alcuni viali di Villa Borghese. 20 settem. 1965 Viene inaugurato il sottovia veicolare di corso Italia munito di impianto televisivo a circuito chiuso per il suo controllo viabilistico. E’ un’opera di grande rilievo tecnico, che si pone all’avanguardia europea. Insieme al cavalcavia di via Rodolfo Lanciani costituisce il nuovo sistema viario di scorrimento veloce tangenzial al centro storico e perferico previsto dall’Amministrazione Comunale. 27 novem. 1965 Vengono istituiti dieci “itinerari attrezzati” di scorrimento che sono illustrati alla stampa presso l’ufficio studi. Il nuovo piano di regolamentazione del traffico attraversa la città in più direzioni, dove il transito dei veicoli sarà programmato elettronicamente. 20 dicem. 1965 Via Frattina viene chiusa al traffico veicolare dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 21 per le feste natalizie. L’esperimento ha lo scopo di decongestionare il centro storico. Il 27 p.v., a seguito dell’esperienza fatta a via Frattina, verrà istituito un’isola pedonale nel quadrilatero via del Corso ­ Convertite ­ DueMacelli ­ Spagna ­ Babbuino ­ piazza del Popolo. L’ufficio studi del Comando del Corpo rilascerà i permessi di circolazione agli abitanti. A questa iniziativa in materia di traffico la stampa non lesina critiche in parte accolte dai responsabili; quella mondiale invece si mostra molto interessata ai nuovi esperimenti. 1965 Statistiche. A Roma entrano in circolazione centomila veicoli all’anno. Il 25 gennaio viene targata l’auto ROMA 800.000. Durante l’anno sono accaduti 273 incidenti mortali, 15.806 con feriti, 39. 355 con danni alle cose. I vigili urbani hanno conciliato 176.296 fatti contravvenzionali, e ne hanno verbalizzato 1.367.846. 15 aprile 1967 Entrano in funzione a servizio del pubblico a titolo sperimentale i “treni per la città” predisposti dalle Ferrovie dello Stato. 30 maggio 1967 L’istituzione dell’ “itinerario preferenziale” semaforizzato in viale Marconi fino a piazza della Radio è complementare, in un’opera di miglioria a vasto raggio, alla nuova disciplina del traffico adottata dal Comune nella zona di Ponte Matteotti e del Ministero della Marina. 12 luglio 1967 La Ripartizione XIV, con il suggerimento dei vigili urbani, istituisce i sensi unici sui lungotevere attraversanti il centro storico. La viabilità circostante subisce le conseguenti e notevoli modifiche. Un bel segnale verso un amore alla salvaguardia dei monumenti è dato con la chiusura al traffico del Ponte S. Angelo. 23 agosto 1967 Viene consegnata la targa ROMA B00000 corrispondente al 1.100.000° veicolo in circolazione. La targa ROMA A00000 era stata assegnata nove mesi fa. Settembre 1967 In città viene realizzata la semaforizzazione per grandi snodi di smistamento del traffico: a Ponte Milvio, a piazza S. Giovanni in Laterano, in piazza Ungheria, sulla circonvallazione Gianicolense, a piazza Pitagora. I veicoli in movimento dalla periferia al centro e viceversa sono un fiume continuo. 11 ottobre 1967 Viene semaforizzato l’itinerario sulla via Ostiense, partendo da piazza di Porta S. Paolo. 8/14 marzo 1968 Viene esteso l’esperimento della “Zona Disco” per disciplinare il traffico nel Quartiere Trionfale, mentre nei dintorni di corso Francia si adotta una nuova segnaletica di viabilità.
44 1 agosto 1968 L’Amministrazione capitolina studia e realizza nuovi provvedimenti sul traffico per un’ampia zona del centro storico allo scopo di ridurre i disagi provocati dallo sviluppo della motorizzazione. Qui la sosta è vietata dalle ore 7 alle 10 e dalle 15 alle 17. Nelle adiacenze di questa zona viene istituita la “Zona Disco”. Sono predisposti percorsi lungo i quali è facilitata o riservata la circolazione dei mezzi di pubblico trasporto, come l’ “Itinerario di penetrazione Trastevere”. Una innovazione portata dai media a risonanza mondiale è l’istituzione dell’isola pedonale in piazza Navona e in via dei Coronari, per la quale il pubblico torna a godere con tranquillità una delle meraviglie architettoniche della Capitale barocca. 4 luglio 1969 L’Amministrazione comunale prosegue il recupero alla godibilità turistica e dei cittadini con l’attuazione dell’isola pedonale in piazza di S. Maria in Trastevere. 17 gennaio 1970 Si attua l’isola pedonale in piazza Margana e in piazza Fontana di Trevi, tra tutte le piazze la più bisognosa di un simile provvedimento: le ridà risalto e giusto apprezzamento dai suoi ammiratori di tutto il mondo. 7 febbraio 1970 In viale Maresciallo Pilsudski viene istallato a titolo di esperimento un congegno elettronico che fotografa i veicoli che transitano con il segnale rosso, rilevandone automaticamente il numero di targa. La cosa desta curiosità e polemiche, tanto che non avrà alcun seguito. 30 maggio 1970 E’ intenzione di tutti restituire ai Romani ed ai turisti angoli di Roma sparita, luoghi suggestivi, di interesse artistico e ambientale da valorizzare, perciò si crea un’isola pedonale in via Margutta e fra qualche giorno in piazza Farnese. 30 luglio 1970 Studiosi e amministratori di metropoli come New York e Tokio sono a Roma per visionare l’impatto delle isole pedonali quali mezzi d’emergenza per diminuire l’inquinamento atmosferico. 11 settem. 1970 Con l’apertura al traffico veicolare degli ultimi sei km del Gran Raccordo Anulare tra la via Cassia e la via Flaminia, l’importante sistema viario è completato. La Capitale potrà essere risparmiata dal traffico di attraversamento. Ottobre 1970 Ad ogni inizio d’anno scolastico il problema traffico a Roma è sul tavolo dell’Amministrazione di turno. Quest’anno si attua la completa revisione della disciplina viaria in tutto il centro storico, ancora una volta prossima al collasso. Vengono create numerose corsie preferenziali per ATAC e Taxi, come nelle quartieri Prati e Flaminio o come i tratti Ostiense ­ Testaccio ­ Aventino e Via Induno ­ Ponte Sublicio ­ Lungotevere Aventino. Via Nazionale, via del Corso ed altre vie di scorrimento sono rese a senso unico di marcia, altre ancora sono chiuse al traffico veicolare. Viene intensificato il controllo della “zona disco” e il servizio rimozioni delle soste d’intralcio. Ma pure la viabilità per i lunghi collegamenti trova benefici con l’inaugurazione dell’autostrada A/24 Roma ­ L’Aquila. La motorizzazione civile emette la targa ROMA G00000. 7 giugno 1971 Viene assegnata la targa ROMA H00000 pari alla 1.600.000 esima. A marzo prossimo avremo ROMA K00000, a novembre la ROMA L00000, a luglio 1973 sarà la volta di ROMA M00000 per altri trecentomila veicoli nuovi. Questo è il ritmo di crescita della motorizzazione degli abitanti della Capitale; con questo ritmo crescono gli interessi alla mobilità ed alla sosta dei veicoli nelle sue strade. 28 aprile 1972 Va in atto l’itinerario di scorrimento in via Nomentana con corsie riservate per i veicoli ATAC e Taxi. Tra sette giorni sarà la volta via Tiburtina partendo da piazzale del Verano. 14 dicem. 1972 Dopo l’attuazione della nuova disciplina del traffico del 7 dicembre tra la Stazione Termini, viale Castro Pretorio e strade limitrofe, viene inaugurato il parcheggio sotterraneo del Galoppatoio a Villa Borghese, il più grande d’Italia e dei più capaci al mondo con i suoi 36.000 metri quadri di superficie ed i suoi 2.000 posti auto su due piani. 7 aprile 1973 Per i lavori nella galleria della metropolitana in costruzione viene chiusa al traffico viale Giulio Cesare. Di conseguenza tutta la viabilità delle strade limitrofe subisce una profonda revisione. 28 giugno 1973 E’ istituita l’isola pedonale in piazza del Campidoglio. Ha lo scopo di tutelare il complesso monumentale e architettonico. Riescono valorizzati particolari aspetti del Colle e si evitano le
45 vibrazioni dannose alla sua stabilità. La soluzione è ben accetta da tutti, con qualche mugugno da parte di chi vi ha riferimento fisso. 28 luglio 1973 Con l’entrata in funzione del 1° e 7° settore nei quali è suddiviso il centro storico di Roma viene realizzata una particolare disciplina del traffico: pedonalizzazione nelle ore giornaliere, permessi di transito e sosta agli abitanti. A novembre il provvedimento si stenderà al 2° settore, a maggio prossimo sarà la volta del 3°, finché a gennaio 1975 con la chiusura del 4° settore comprendente i palazzi Montecitorio e Madama sarà completato il programma di una prima graduale attuazione. 14 dicem. 1974 Nell’approssimarsi dell’anno santo 1975 viene istituita un’isola pedonale intorno alla Basilica di S. Pietro, partendo da via della Conciliazione alla zona dei Borghi confinanti. 22 marzo 1975 E’ aperto al traffico il primo tronco della Tangenziale Est, attraversante quartieri ad alta densità abitativa; ha una lunghezza di 4 km. 6 marzo 1976 Un grande sollievo al traffico veicolare privato è dato dall’apertura dell’itinerario preferenziale di scorrimento per BUS e Taxi in via Greogorio VII. 1 giugno 1976 Con modalità e fini simili agli altri è chiuso al traffico indiscriminato il 5° settore, che si stende intorno a piazza Navona e via dei Coronari. A marzo prossimo con la chiusura del 6° settore comprendente il territorio intorno a piazza Farnese e Campo de’ Fiori, saranno sottratti al traffico privato dei giorni feriali 160 ettari di centro storico. 26 febbraio 1979 La Ripartizione XIV d’intesa con il Ministero dei Lavori Pubblici adotta un nuovo dispositivo tecnico di segnalazione semaforica. Esso ha il fine di snellire il traffico veicolare agli incroci, consentendo la svolta a destra in concomitanza con l’attraversamento pedonale che interseca la direzione di provenienza dei veicoli in movimento. Il 6 marzo verrà adottato un nuovo sistema di segnalazione per le corsie preferenziali, collocando dei grandi cartelli stradali che ne indicano il divieto di transito. 10 maggio 1979 L’isola pedonale di piazza del Campidoglio viene estesa a tutta le zona comprendente il Colle. Poiché la limitazione esige una rigorosa osservanza, l’impegno dei vigili urbani non è di poco conto, trattandosi in modo particolare di nuove difficoltà destinate agli uffici ed agli impiegati comunali. 4 settem. 1980 Sono istituiti i primi parcheggi riservati per le autovetture destinate ai portatori di handicap. E’ iniziativa sociale benemerita anche se controversa e contestata là dove non esistono spazi di sosta per alcuno, che tanto lavoro porterà in futuro ai vigili urbani. Gennaio 1985 Con la Deliberazione n. 119 viene stabilita a titolo sperimentale la chiusura del centro storico dentro le Mura Aureliane ogni Sabato dalle ore 7 alle 10. E’ intenzione dell’Amministrazione di estenderla, dopo un periodo di prova, a tutti i giorni della settimana. 11 gennaio 1986 E’ approvata la Legge n. 3 che obbliga l’uso del casco protettivo per gli utenti di motocicli, ciclomotori e motocarrozzette. La stessa normativa estendi ai motocicli e ciclomotori l’obbligo del dispositivo retrovisivo. 11 aprile 1987 Un decreto del Ministero dei lavori Pubblici istituisce dei segnali stradali da apporsi nei casi previsti dagli artt. 2 e 3 del Decreto ­ Legge del 14. 3. 1987 n. 85. Tra questi sono previste le “Zone gialle” ovvero “Zone Tutelate”, dove i segnali di divieto di sosta ed i semafori sono corredati da appositi cartelli esplicativi, che ne ricordano l’esistenza. 19 agosto 1987 I vigili urbani fanno rispettare il divieto di sosta in piazza della Repubblica ai pullman di linea. 30 aprile 1992 Con il Decreto Legislativo n. 30 è approvato il Nuovo Codice della Strada, che riassume tutte le disposizioni emanate fino ad oggi in Italia a modifica del precedente; le integra e le adegua alla normativa della Comunità Europea. La segnaletica subisce rilevanti modifiche; fra tutte, la luce gialla del semaforo non è più sovrapposta alla verde. 27 dicem. 1993 Il Messaggero. “I vigili urbani tornano oggi a presidiare la fascia blu. Ma lo smog non allenta la presa sulla città, almeno in base ai dati registrati dalle centraline alla vigilia di Natale. La qualità
46 dell’aria, dalle 8 di giovedi 23 dicembre e le 8 del 24 dicembre, ha superato il livello di guardia a largo Arenula, largo Preneste, corso Francia, piazza Fermi, piazza Gondar e largo Montezemolo (cinque delle nove località di Roma dove sono collocate centraline fisse di rilevamento, ndr). E solo le condizioni meteorologiche, spiegano in Campidoglio, hanno evitato provvedimenti drastici”. L’ARVU commenta la notizia dicendo che la necessità delle limitazioni del traffico vanno estese a tutta la città, non solo alla fascia blu. 31 dicem. 1993 Si riporta il riepilogo statistico compilato dall’Automobil Club di Roma per categoria di veicoli iscritti e circolanti (sono le due cifre affincate di seguito) a Roma durante quest’anno: Autovetture 132332 ­ 2337163; Autobus 133 ­ 7640; Autocarri 6202 ­ 130589; Autocarri Speciali 950 ­ 17340; Trattori Stradali 164 ­ 2503; Rimorchi 201 ­ 4786; Rimorchi Speciali 1247 ­ 42742; Semirimorchi 103 ­ 2211; Semirimorchi Speciali 100 ­ 516; Motocicli 6101 ­ 138615; Motocarri 163 ­ 9656. Totali 147696 ­ 2693795. 1 gennaio 1995 Entra in vigore, disposto dall’Amministrazione comunale, l’obbligo del controllo dei gas di scarico e le emissioni di ossido di carbonio per i veicoli a motore che circolano entro la città di Roma. In conseguenza è fatto obbligo di esporre sul veicolo il c.d. bollino blu, contrassegno attestante l’avvenuto e superato controllo. Sono state autorizzate 1200 officine meccaniche a effettuare questo tipo di controllo al costo di £ 15.000. 31dicem. 1995 L’Ufficio Provinciale di Roma della Direzione Generale della Motorizzazione Civile e dei Trasporti in Concessione incaricato per conto del Ministero dei Trasporti alla immatricolazione dei veicoli rende noto che nell’anno 1995 a Roma sano state rilasciate 150.155 targhe per autoveicoli e 6200 motoveicoli. Per quanto attiene ai ciclomotori obbligati a circolare dal 1 luglio 1994 muniti di contrassegno di identificazione, secondo il D. L.vo 30 aprile 1992 n. 285 (Nuovo Codice della Strada) art. 97, 1/b, sappiamo che a oggi sono stati rilasciati ­ e quindi sono in circolazione ­ 375.750 contrassegni. Si aggiunge, per valutarne l’evoluzione, che il rilascio di tali contrassegni al 31 dicembre 1994 ammontava a 303.101, mentre al 31 gennaio 1996 ammonterà a 378.337.
47 13 ­ Attività Collater ali: Cultur a, Spor t, Banda, Assistenza, Associazionismo Gli appartenenti al Corpo di polizia municipale si prodigano durante e dopo il servizio in attività che non sono proprie della funzione, ma servono a rafforzare lo spirito di gruppo, ad alimentare la propria ed altrui cultura, a riempire il tempo libero con impegni non futili, ad aiutarli nelle loro necessità spirituali ed economiche. La Banda, l’Ufficio Assistenza, il Fondo Assistenza, il Gruppo Sportivo, la Cassa Assistenza Vigili Urbani di Roma ­ CAVUR, l’International Police Association ­ IPA, l’Associazione Romana Vigili Urbani ­ ARVU, l’Associazione Nazionale tra Comandanti e Ufficiali di Polizia Municipale ­ ANCUPM, l’Associazione Nazionale dei Vigili Urbani in Pensione ­ ANVUP, l’Associazione Romana Vigili Urbani in Congedo ­ ARVUC, il Moto­Club Vigili Urbani di Roma, il Lazio­Club Vigili Urbani, il Roma­Club Vigili Urbani di Roma. La Libera Associazione Vigili Urbani ­ LAVU. Le varie passioni, i vari motivi, che ogni giorno muovono la sensibilità dei vigili urbani fanno trovare questi in una posizione privilegiata di grande dinamica associativa; i loro interessi ad una vita di gruppo seguono una linea significativa rispetto all’andamento che si riscontra nella società. La Banda 27 aprile 1885 Per merito del M.° Alessandro Vessella, che ne è anche nominato direttore fino al 1925, viene istituita, prima fra tutte, “La Banda delle Guardie Capitoline”, chiamata “Concerto Comunale di Roma”. Sotto la sua direzione per la professionalità dimostrata quella banda godrà di ottima fama, che raggiungerà livelli nazionali ed oltre. Il M° Vessella è per il Corpo di Polizia Municipale e per Roma quello che nel 1996 potremmo dire un mito, tanto che il Museo del Folklore di Roma raccoglierà, commenterà ed esporrà vari suoi cimeli. Merita, quindi, ricordare alcuni fatti salienti della sua carriera e tramite lui ricordare quella banda municipale. Era nato ad Alife il 31 marzo 1860. Diplomato al Conservatorio di Napoli, a 18 anni aveva iniziato la carriera di pianista e compositore. Egli scriverà: “Scopo della banda è quello di dilettare ed educare. Destinata com’è, specialmente in Italia, a suonare nelle piazze, essa si trova naturalmente a diretto contatto del popolo e riesce quindi il mezzo adatto per migliorarne il gusto artistico, divulgando quei capolavori musicali di ogni nazione...”. Quale educatore ai gusti musicali di vasti strati della cittadinanza romana, dobbiamo ricordare i concerti tenuti dalla sua Banda al Pincio o a Piazza di Siena, luoghi che rimarranno cari e fermi nella tradizione per molte celebri esibizioni musicali, seguite da personalità d’alto rango ed anche dai reali d’Italia con alla testa la Regina Margherita, oltre che da folle immense. La tradizione continuerà dopo il 1951. Alessandro Vessella terrà a lungo la cattedra di composizione e strumentazione presso il Conservatorio di S. Cecilia a Roma, dove morirà il 6 gennaio 1929. Di lui rimarranno pubblicati due trattati per bande e altri argomenti di musica. 5 luglio 1885 La banda appena costituita sotto la direzione di Vessella esegue il suo primo concerto in piazza Colonna: in repertorio musiche di autori vari e due composizioni del Maestro. 21 aprile 1896 Il M° Vessella in occasione dell’inaugurazione del monumento a Metastasio in Piazza S. Silvestro presenta per la prima volta in pubblico la Banda Comunale radicalmente modificata secondo il nuovo organico. Giugno­lug 1894 La Banda Comunale diretta dal Alessandro Vessella effettua una turnée in Germania. 15 giugno 1903 La Banda Comunale di Roma diretta dal M° Vessella esegue un cancerto al Castello di Windsor, poi nei mesi di giugno e luglio prosegue la turnée in Inghilterra. 1905 Con elementi scelti di quella Banda Vessella istituisce l’Orchestra Municiapale che in due stagioni nei Teatri Argentina, Costanzo (poi dell’Opera), Adriano eseguirà 50 concerti. Febbraio 1908 Viene inaugurata una sede nuova per i concerti dell’Orchestra Municipale trasformando il vecchio Corea in Augusteo (già Mausoleo di Augusto). Maggio 1909 A Firenze nel Palazzo della Signoria ­ salone dei Cinquecento ­ la Banda Comunale di Roma diretta dal M° Vessella tiene un concerto.
48 24 giugno 1910 In occasione del venticinquesimo anniversario quale direttore della Banda Comunale il M° Vessella dirige un grande concerto in Piazza di Siena. 31 marzo 1917 Il M° Vessella con elementi della Banda Comunale esegue un concerto di musica sacra nella chiesa di S. Ignazio. Luglio 1918 Il M° Vessella a La Spezia, a Parigi, a Lione dirige i concerti del Corpo di musica della Reale Marina Italiana. Lug ­ ago 1921 La Banda Comunale diretta dal M° Vessella effettua una turnée in Spagna. 4 nov. 1921 Alessandro Vessella dirige una batteria funebre con soli tamburi, da lui composta, per la tumulazione del Milite Ignoto nell’Altare della Patria. 11 giugno 1922 A Malta il M° Vessella dirige in concerto la Filarmonica La Valletta. 5 luglio 1925 In occasione del quarantesimo anno della sua nomina a direttore della Banda Comunale il M° Vessella dirige un concerto in Piazza Colonna. 17 luglio 1950 La sera, mentre nella sala di Giulio Cesare si svolge una seduta del Consiglio Comunale, dalla Piazza del Campidoglio salgono le note di una marcia sinfonica suonata da una banda musicale. Poiché non è in programma alcuna cerimonia, né ciò può rappresentare una manifestazione di contestazione... non ancora in voga, non piccola è la sospresa di tutti. Lo stesso sindaco vuole essere informato di quanto sta accadendo. Sono i vigili urbani, il cui Corpo ricostituito nel 1946 ha voluto crearsi una propria banda musicale! Come nasce questa banda?... Il M° Andrea Pirazzini che ne fu l’ideatore ed il primo direttore, ce ne darà notizia in un articolo apparso nel giugno 1962 sulla rivista Semaforo... “Chi scrive, dopo aver per anni bussato invano a tutte le porte degli uffici del Comune di Roma, ebbe l’ispirazione di versare la piena delle sue amarezze nel grande cuore dell’allora colonnello Tobia: erano trascorsi due anni, tutto il 1947 e tutto il 1948 e della prospettata resurrezione della Banda Musicale di Roma non se ne voleva parlare. Il Comandante, dopo aver studiata la situazione, mi disse che c’era una sola cosa da fare: ricostruire la banda senza aspettare viatici si sorta. Di fronte al fatto compiuto anche i sordi si sarebbero convinti. Me la sentivo di rischiare, di procurare gli strumenti necessari, di istituire corsi regolari di lezioni per i vigili utrbani senza chiedergli alcun compenso? Accettai... Nel 1950... in Campidoglio fece la sua prima uscita. Fu insieme una sorpresa ed un vero successo...” (Annuario 1971). Il 23 settembre 1950 la Banda Musicale del Comune di Roma verrà riconosciuta dall’Amministrazione a continuità della tradizione. Ma sarà prevista nell’organico del Corpo dalla Deliberazione n. 1148 del 22 febbraio 1983 che regolamenterà la “istituzione della Banda Musicale”. 9 settem.1951 La Banda va per la prima volta fuori Roma, suonando ad Assisi per il Congresso Eucaristico Nazionale. 21 aprile 1959 Giovanni XXIII riceve i vigili urbani in udienza, la Banda del Corpo esegue alla sua presenza ed in suo onore alcuni brani di repertorio. 29 luglio 1965 Andrea Pirazzini va in pensione. Sotto di lui la banda ha raggiunto un notevole affiatamento ed efficienza confermati dal gran numero di richieste di esecuzioni che pervengono al Comando del Corpo in occasione di festeggiamenti popolari, cerimonie religiose, manifestazioni patriottiche e civili. Basti pensare che nei soli primi quattro anni di vita la banda dei vigili urbani di Roma aveva effettuato 387 concerti, di cui 85 in altri Comuni.Tra i ricordi più belli del Maestro resteranno certamente i tre concerti eseguiti in Vticano alla presenza di altrattanti pontefici (Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI), che ebbero parole di vivo consenso per l’alto grado di perfezione raggiunto dal complesso dei vigili. Nel 1960 alla sua banda vennero affidati vari e delicati incarichi nel quadro della organizzazione dei Giuochi della XVII Olimpiade romana Oggi presso la sede dell’Orto Botanico avviene il passaggio di consegne al M.° Leone Santucci. 21 novem. 1965 Nell’Auditorium del Foro Italico, diretta dal M.° Santucci, la Banda esegue un applaudito concerto ripreso e trasmesso sia dalla radio che dalla televisione. L’esibizione si ripeterà il 7 febbraio 1967 il 22 novembre 1968 e in tutti gli anni avvenire, finché è durata la sua direzione.
49 7 settem. 1969 Leone Santucci dirige nell’Arena di Verona il “Concertone” al quale prendono parte insieme ai vigili urbani 17 bande, 11 società corali per un totale di 1.030 esecutori. Il 3 settembre 1972 si ripeterà con 25 complessi bandistici ed un totale di 3.000 esecutori. L’emozione, il successo, i consensi non sono mancati a nessuno dei partecipanti e dei presenti. 1 maggio 1970 La Rai sul I canale trasmette un concerto della banda del Corpo diretta dal M° Santucci. Per il curriculum di questo dobbiamo scrivere che a soli 14 anni fu ammesso, dopo aver superato un concorso nazionale, nella Accademia di Musica della Farnesina, dove seguì gli studi della sua fondamentale preparazione musicale e culturale. E’ diplomato in composizione e strumentazione per banda, in magistero di clarinetto ed in musica e canto corale, titoli conseguiti presso il Conservatorio di Musica di S. Cecilia. Dal 1948 al 1964 è stato direttore del complesso bandistico comunale di Amelia. 1973 ­ 1974 Il collocamento a riposo del M.° Santucci porta alla direzione della banda del Corpo il M.° Renato Di Biagio, già direttore del coro vocale. Negli anni della sua conduzione vengono ripetuti gli appuntamenti ormai in agenda da molte stagioni, come pure i successi: la banda tiene fede a qualla che può già dirsi tradizione, l’esibizione per avvenimenti e manifestazioni prestigiose. 24 marzo 1985 Raggiunta l’età della pensione per il M.° Di Biagio (1 febbraio 1980), segue un periodo di sede vacante nella direzione della Banda, durante il quale per rimanere attiva la banda alterna sul podio alcuni volenterosi musicisti del complesso. Oggi suona a “Domenica In...”, un programma presentato da Pippo Baudo. Il Comandante dr. Francesco Russo qui promette che presto nel Corpo cambierà qualcosa a favore della Banda. Infatti, dopo la sua ufficiale ricostituzione con deliberazione comunale del 1983 come Banda del Corpo dei Vigili Urbani di Roma, viene chiamato a dirigerla il M.° Nello Giovanni Maria Narduzzi, tuttora in carica. 30 novem. 1988 La Banda si esibisce in concerto per conto della RAI UNO. Il 24 dicembre 1989 per la RAI “Studio 2”, dopo aver partecipato a giugno alle riprese dello sceneggiato televisivo “Il Vigile”. 14 dicem. 1992 A Teatro Argentina; il 14 dicembre 1993 a Teatro dell’Opera, il 6 dicembre 1995 ancora a Teatro dell’Opera. Sono tre concerti che qualificano altamente la professionalità e l’impegno, la concentrazione conseguiti da questo complesso. Teatri di così alto prestigio, la qualità del pubblico accorso numeroso hanno dato il riconoscimento alle sue finissime esecuzioni che la commozione partecipata degli ascoltatori ha ricambiato con lunghi applausi. Il lavoro della Banda non si limita a questo. Durante l’anno è spesso fuori sede, nelle città che richiedono le sue esecuzioni musicali. Vi sono poi da onorare gli impegni fissi nella Capitale come il concerto per il Natale di Roma sulla piazza del Campidoglio, il Gran Premio Roma a piazza di Siena, il Gran Premio della Liberazione a Caracalla, i concerti didattici nelle scuole elementari e medie molto apprezzati e meritori nel campo dell’educazione, le esecuzioni degli inni nazionali nei tornei nazionali e regionali di calcio e di altre discipline sportive. 31 dicem. 1995 La Banda si compone di 70 elementi, tra cui ­unica nel genere­ 11 donne. Questi definiscono e caratterizzano l’insieme concertistico in 40 “ottoni”, 20 “legni”, 6 “percussioni” sotto la guida del M.° Giovanni Maria Narduzzi. Mostr e d’Ar te e Cultur a 1950 Il Corpo dei Vigili Urbani a mezzo della casa editrice Arti Grafiche Scalia dà inizio alla pubblicazione di Semaforo, periodico d’attualità, ma pure mezzo di aggiornamento e arricchimento culturale della categoria. La serie verrà interrotta nel 1992 per riprendere nel 1996. Questa rivista insieme all’Annuario del Corpo, che sarà stampato dal 1951 al 1983, sarà pure un grande mezzo di pubbliche relazioni, puntuale ed utile a tutti, anche in questo lavoro. 1951 Prima Mostra d’Arte tra Vigili Urbani organizzata all’Aranciera di Villa Borghese. Successivamente avrà ricorrenza annuale e sedi prestigiose come Palazzo Braschi, Palazzo delle Esposizioni, la Galleria d’Arte comunale in via Milano e due note Gallerie di via Margutta, la strada degli artisti.
50 25 settem. 1954 Alcuni vigili urbani artisti partecipano ad una mostra collettiva a Palazzo delle Esposizioni. Conseguono il 1°, il 2° ed il 3° premio, che è una piacevole e sorprendente affermazione nel campo artistico della Capitale. 20 aprile 1965 Viene inaugurata la XIV Mostra tra vigili urbani presso il Comando del Corpo. Vi partecipano 24 espositori. Mentre la XVI, il 15 aprile del 1967, si terrà ancora al Palazzo delle Esposizioni con la partecipazione di 26 pittori ed uno scultore. Il 15 aprile del 1971 parteciperanno alla XX 30 espositori. 7 novembre 1968Viene presentato alla stampa un’ “Antologia per l’educazione stradale” del dr. Francesco Andreotti, testo antesignano sulla materia, premonitore di una necessità per la società civile e motorizzata. 15 aprile 1972 La XXI, e dopo questa, la XXII, la XXIII, la XXIV, Mostra d’Arte tra vigili urbani annualmente si terranno alla Galleria d’Arte Comunale in via Milano e presso la sede del Comando del Corpo. Vi parteciperanno da 25 a 37 espositori. L’ultima della serie, la XXV, è stata inaugurata il 19 aprile 1977, saltando il 1975. 12 febbraio 1973 Per il Concorso Presepe Cristiano l’ENAL della Provincia di Roma assegna il primo premio con medaglia d’oro a quello costruito presso il Comando del Corpo. Il successo si ripeterà il 5 febbraio 1974. 31 marzo 1977 Viene pubblicato e presentato alla stampa il “Manuale di Pubbliche Relazioni per le Polizie Municipali d’Italia” scritto dal dr. Francesco Andreotti. E’ un vademecum per gli addetti e per chi si interessa alla materia. 20 marzo 1982 L’Associazione Romana Vigili Urbani organizza la I Rassegna d’Arte tra vigili Urbani “Bruno Montesi”. Vi partecipano 37 espositori nei locali del Comando del Corpo. L’ARVU riprende la serie delle mostre d’arte intitolandole al vigile urbano motociclista Bruno Montesi, medaglia d’argento al valore civile che gli verrà assegnata alla memoria nel 1985 dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Era deceduto tragicamente per il morbo contratto nelle acque del Tevere a seguito del salvataggio di una donna che vi si era gettata con intenti suicidi. 9 aprile 1983 E’ la II Rassegna che negli stessi locali vedrà la partecipazione di 53 artisti, un numero per la prima volta raggiunto. 11 ottobre 1986 Viene inaugurata la III Rassegna d’Arte Bruno Montesi presso la sala studi del Comando del Corpo. Vi partecipano 57 espositori vigili urbani con opere di pittura, scultura , ceramica e grafica. La manifestazione ha grande rilievo nell’ambito del Corpo e del Comune, per cui vi aderiscono personalità del mondo politico e dello spettacolo. 16 dicem. 1988 L’Associazione Romana Vigili Urbani in piazza dei Coronari, 1 organizza la IV Rassegna d’arte tra vigili urbani Bruno Montesi in collaborazione con l’Associazione dei negozianti d’antiquariato di via dei Coronari. Espongono 39 artisti vigili urbani e sono ospitati 5 artisti di rilevanza nazionale. Durante la Rassegna la ROMAIL Associazione contro le leucemie, sezione di Roma, raccoglie offerte per i suoi fini distribuendo il libro ­ catalogo Bruno Montesi e IV Rassegna d’arte tra Vigili Urbani curato da Lidiano Balocchi. Il 18 ottobre 1991 la V Rassegna si terrà ancora presso la sala studi del Comando del Corpo e vi parteciperanno 50 artisti. 16 giugno 1992 Viene presentato nella Sala della Protomoteca dal card. Silvio Oddi, legato pontificio, dal dr. Alberto Capuano, comandante del Corpo, dal prof. Gian Piero Orsello, docente universitario, dal dr. Gennaro Francione, magistrato del tribunale di Roma, il libro “Vigile Urbano. Analisi di una Professione” di Lidiano Balocchi, edito dal Gruppo editoriale Enitalia. Sono presenti personalità politiche e del mondo della cultura, della stampa cittadina ed i vigili urbani. 9 aprile 1994 Presso l’Air Terminal Ostiense messo a disposizione dalle Ferrovie dello Stato viene inaugurata la VI Rassegna d’arte tra Vigili Urbani Bruno Montesi. Vi partecipano 45 espositori. La rassegna ha un programma che prevede diverse manifestazioni, come la stampa della seconda edizione del libro ­ catalogo “Bruno Montesi e VI Rassegna d’Arte”, il coinvolgimento degli alunni delle scuole elementari mediante la pubblicazione del libro a fumetti “La tua Amica Strada” di Remo e Paolo
51 Procacci, testo per l’educazione stradale nelle scuole elementari, un concorso di video ­ clip sulla professione del vigile urbano, una mostra fotografica sulla stessa professione. Gr uppo Spor tivo Vigili Ur bani 21 aprile 1951 E’ costituito il Gruppo Sportivo Vigili Urbani con lo scopo di riunire e impegnare fuori dal servizio in pratiche sportive a livello dilettantistico ed amatoriale gli appartenenti al Corpo e le loro famiglie, inoltre di organizzare gite con finalità di svago, di cultura e di divertimento o comunque ricreative nel tempo libero. Ha sede in via Tomacelli. E’ il più facile modo per ritrovarsi, per socializzare da parte di questi giovani vigili urbani con scarsi mezzi e condizioni economiche e di spirito basse. Sarà però una trovata lungimirante e benemerita. 6 marzo 1952 A Parigi si gioca il primo incontro internazionale di calcio tra la squadra del gruppo sportivo vigili urbani di Roma e quella della capitale francese. La nostra perde per 2 reti ad 1. 24 luglio 1962 Vigili Motociclisti del Corpo vincono ad Alessandria il 1 Rally Madonnina dei Centauri. 20 aprile 1965 In un clima di grande festa avviene l’inaugurazione del complesso di impianti sportivi del Gruppo al Valco S. Paolo in lungotevere Dante. Il Complesso è intitolato a Mario Tobia, già comandante del Corpo. Gli impianti sono moderni e dotati di buone attrezzature per una vasta gamma di attività, ricreative e sportive. 19 giugno 1970 Atleti del Gruppo Sportivo vincono il campionato italiano di calcio tra vigili urbani. 10 giugno 1971 Franco Magliocchetti del Gruppo Sportivo a Milano vince il campionato italiano di ciclismo su strada organizzato dall’Associazione Sportiva polizie municipali d’Italia ­ ASPMI. 24 giugno 1973 La squadra di Hockey su prato del Gruppo Sportivo, dopo quindici anni di militanza in serie A, viene retrocessa in serie B. L’Hockey è uno sport che ha poco seguito di pubblico, ma i vigili urbani si sono espressi agonisticamente ai massimi livelli; oggi langue nei rincalzi e nei finanziamenti. 18 maggio 1974 Nel titolo a squadre di tiro a segno quella del Gruppo Sportivo vince il VI campionato italiano, Trofeo ASPMI, organizzato a Rimini. 19 luglio 1974 A Monteroni di Lecce Taddeo Grifoni del Gruppo Sportivo nei campionati italiani di ciclismo su pista vince il titolo tricolore nella specialità “stayer” dilettanti. 21 luglio 1974 La squadra di Hockey su prato del Gruppo Sportivo, dopo un anno di campionato in serie B, torna in serie A. 3 agosto 1974 Taddeo Grifoni del Gruppo Sportivo a Monteroni diviene primatista mondiale dei 50 km dietro motori alla media oraria di km. 77,600 con 38’38’’7. Conquista il primato nel corso della preparazione per i campionati mondiali di ciclismo su pista che si svolgeranno a Montreal. 12 luglio 1975 Taddeo Grifoni del Gruppo Sportivo al Velodromo Olimpico dell’EUR conquista il primato mondiale dell’ora nella specialità dietro motori dilettanti, percorrendo la distanza di km. 76,930. L’atleta è festeggiato dai superiori, dai colleghi, dagli appassionati presenti e dalla stampa italiana che assiste all’impegno dello sportivo lavoratore. 10 luglio 1976 A Roma nella pista amica Taddeo Grifoni del Gruppo Sportivo è artefice di una nuova e grande prova. Infatti conquista il primato mondiale dei 100 km. dietro motori dilettanti con il tempo di 1.15’35’’40. Nel corso della prova migliora anche il primato mondiale dell’ora già suo, portandolo a km. 78,335. 12novem. 1977 A Riccione Benito Tulli è campione italiano di corsa campestre tra vigili urbani, conseguendo il traguardo per primo assoluto nelle distanze dei 5 e degli 8 km. 31 dicem. 1978 A Roma Benito Tulli del Gruppo Sportivo vince la Maratona di S. Silvestro cui hanno partecipato 8.000 concorrenti.
52 15 giugno 1982 Sergio Cerroni del Gruppo Sportivo a Follonica vince il campionato italiano di ciclismo su strada per vigili urbani, categoria C. Non più giovanissimo, il Cerroni è impegnato nello sport e nell’arte, riuscendo a travasare con successo le esperienze di un mondo nell’altro, di un’attività nell’altra, sicché ottiene una buona quotazione anche con la composizione delle sue tele. 14 giugno 1986 Ad Arezzo per il XVI campionato italiano di ciclismo su strada tra vigili urbani, la squadra del Gruppo Sportivo vince il Trofeo ASPIMI ed Gianfranco Rocchetti è il primo classificato nella categoria D. 17 aprile 1987 Il Gruppo Sportivo ha organizzato una Maratonina, gara che si disputa per le strade alla periferia di Roma, valevole per il IX campionato italiano della specialità, trofeo ASPMI. Vi partecipano 126 atleti vigili urbani d’ogni comune d’Italia. Il Gruppo Sportivo vince il campionato a squadre. 25 giugno 1989 A Pavia si dà il via al XIX campionato Nazionale di ciclismo su strada , trofeo ASPMI, riservato a tutti gli appartenenti ai corpi di polizia municipale d’Italia. Per la prima volta vi partecipa una donna vigile urbana: è Stefania Morgante del Gruppo Sportivo di Roma. Al suo arrivo viene molto festeggiata dai colleghi e dalle autorità presenti. 14 ottobre 1990 Il Gruppo Sportivo per conto dell’Associazione Sportiva delle Polizie Municipali d’Italia organizza il XVII campionato Nazionale di corsa campestre riservato a tutti i vigili urbani d’Italia. La gara si svolge per le strade della periferia di Roma. Luglio 1992 A Catanzaro la squadra di calcio del Gruppo Sportivo si aggiudica il XXII campionato italiano tra le polizia municipali, battendo la squadra dei vigili urbani di Carrara per 4 reti a 2. 31 dicem. 1995 Oggi il Gruppo ha 1645 soci e si compone di sezioni per il calcio (molto benemerita per la formazione di giovani nella pratica sportiva), per il tennis, il nuoto, il tiro a segno, il ciclismo, l’atletica, le bocce. Per queste attività dispone di un efficiente complesso di impianti, formato da campi di calcio e calcetto, da tennis, una piscina, una palestra polivalente ed altre strutture e attrezzature attinenti. Fino ad oggi molto attiva è stata la partecipazione dei vigili urbani alla pratica sportiva con ottimi risultati anche a livello agonistico in tutte le specialità, come esempio si ricorda: nel ciclismo il primato mondiale d’inseguimento dietro motori, categoria dilettanti, la militanza della squadra di Hokey su prato nella serie A, finché non è stata ritirata causa l’alto impegno economico richiesto. Ufficio Assistenza L’Ufficio Assistenza è l’evoluzione aggiornata dell’ufficio del medico chirurgo previsto in organico nel regolamento del 1870 e successivi fino al 1925. Con l’istituzione dell’Assistenza Sanitaria Nazionale, il medico chirurgo dr Benito Mastrilli con ambulatorio in funzione fin dal 3 maggio 1967 presso il Comando per i soci IPA, poi dall’Amministrazione Comunale messo a disposizione dei dipendenti vigili urbani, dal 1982 è stato assorbito nelle UU.SS.LL. L’assistenza si concretizza in diversi modi distinti: assistenza spirituale, morale e donazioni di plasma sanguigno, coordinata da un sacerdote di religione cattolica (oggi previsto dalla Deliberazione di Giunta n. 6568 del 14 luglio 1976, ma in attività fin dal 1953). Tiene accesi i vincoli di solidarietà tra l’istituzione e i dipendenti ricoverati in ospedali per gravi malattie o le famiglie dei dipendenti deceduti: momenti questi di maggior bisogno, quando pare che l’organizzazione pubblica abbandoni l’individuo. L’ufficio si avvale di tre vigili urbani addetti e della Banca del Sangue, istituzione alimentata da un gruppo di donatori volontari. 21 aprile 1959 Don Andrea Carlet, cappellano del Corpo, accompagna una rappresentanza di Vigili Urbani di Roma che vengono ricevuti da S. S. Giovanni XXIII. 15 luglio 1970 Il Padre Francesco Poli è nominato cappellano del Corpo dei vigili urbani. 1 febbraio 1972 Viene istituito presso il Comando del Corpo l’Ufficio Assistenza coordinato dal cappellano e dal dirigente del servizio medico del Corpo. Ha le seguenti finalità: assistenza spirituale e religiosa, assistenza sanitaria, gruppo donatori di sangue, assistenza amministrativa per le famiglie di colleghi deceduti o pensionati, assistenza ai dipendenti ricoverati in luoghi di cura, assistenza legale.
53 Luglio 1984 Dopo la tragica scomparsa di Padre Francesco Poli, viene nominato cappellano del Corpo Don Luigi Malorgio, portatore di nuovo impulso e di nuove iniziative per chi tra i dipendenti e familiari si trovi nel bisogno spirituale e materiale. 4 novem. 1978 L’ufficio assistenza con una manifestazione semplice svolta nella Sala Studi del Comando consegna ai vigili urbani donatori di sangue un distintivo di riconoscimento e di riconoscenza. 20 gennaio 1994 Viene riaperta al culto la Cappella di S. Sebastiano all’interno del Comando del Corpo. Dopo il tradizionale omaggio portato ogni anno al santo patrono con cerimonie ufficiali presso la Basilica in via Appia Nuova, il Corpo riserva questo luogo per i segni di devozione più intimi in una sede esclusiva e dignitosa all’interno del chiostro cinquecentesco della Consolazione. 31 dicem. 1995 Non si può misurare il bene ed il servizio che questo ufficio rende a chi non è nelle condizioni di manifestarlo. Qualche numero per accontentare noi bisognosi di cifre lo possiamo dedurre dal gruppo dei vigili urbani donatori di sangue composto da 600 affiliati che mediamente ogni anno offrono 420 flaconi di plasma. Il gruppo aderisce all’Associazione Donatori Volontari di Sangue ­ EMATOS ­ facente capo all’Ospedale Fatebenefratelli. Cassa CAVUR La Cassa CAVUR è una società cooperativa a responsabilità limitata tra gli appartenenti al Corpo di polizia municipale di Roma, che non ha finalità speculative, “bensì di riscuotere mensilmente le somme che i soci intendono conferire al fondo accantonamento individuale e di erogare prestiti temporanei ai soci”. 14 marzo 1953 E’ costituita in Roma. Al 31 dicembre 1995 sarà composta di 1930 soci esclusivamente vigili urbani. IPA ­ Inter national Police Association 1958 La Delegazione Regionale dell’International Police Association è costituita presso il Comando del Corpo. Al 31 dicembre 1995 conterà circa 600 aderenti tra tutte le Forze di Polizia, di questi 400 sono vigili urbani. L’Associazione ha lo scopo di affratellare, al di fuori del servizio, gli appartenenti alle forze di polizia di tutto il mondo, indipendentemente da questioni di razza, di colore, di religione, di tendenza politica, mediante viaggi­studio, scambi, incontri e manifestazioni varie per migliorare esperienze professionali e culturali. Nel suo motto in lingua esperanto servo per amikeco, l’IPA compendia il principio di “rendersi utili agli altri in spirito di perfetta amicizia”. Fondo Assistenza Il Fondo Assistenza è previsto dalle leggi nazionali per i corpi di polizia dello Stato. Viene alimentato da proventi di sanzioni per violazioni accertate da appartenenti a quei corpi ed incassate da Enti statali. Il Fondo riceve questi proventi e li distribuisce in premi ai dipendenti in servizio, per assistenza a vedove e orfani di dipendenti, per manifestazioni di collocamento in quiescenza. 18 gennaio 1977 Nel Corpo dei vigili urbani di Roma il Fondo viene costituito con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 61 ed è gestito da un Consiglio di amministrazione eletto dalle Organizzazione Sindacali dei lavoratori e dall’Amministrazione Comunale. Associazione Romana Vigili Ur bani ­ ARVU 18 luglio 1973 L’Associazione Romana Vigili Urbani è costituita in Roma. Al 31 dicembre 1995 conterà 4380 soci. Essa si propone di “tutelare e difendere in ogni campo gli interessi degli associati..., promuovere e coordinare qualsiasi attività diretta a conseguire la migliore organizzazione della categoria..., difendere gli associati nelle controversie inerenti al rapporto di impiego..., portare a conoscenza della categoria e degli amministratori le istanze e i problemi del Corpo”. Questa associazione ha scopi più specifici e vasti nella tutela ­ soprattutto legale ­ del vigile urbano in quanto tale, pur senza impegno politico partitico.
54 Essa è stata un costante stimolo per gli amministratori pubblici a livello comunale, regionale, statale, per i sindacati nel rappresentare problemi della categoria e rivendicarne soluzioni. E’ la più seguita forza associativa del Corpo, soprattutto per la sua voglia di risolvere i problemi senza soggezioni politiche e partitiche, che ha portato tra l’altro all’approvazione della legge­quadro sulla polizia municipale del 7 marzo 1986 n. 65. Ottobre 1980 L’ARVU istituisce un fondo di solidarietà per aiutare i colleghi coinvolti nei fatti di Trastevere. 12 novem. 1986 Nell’intento di stringere i tempi volendo accelerare il riconoscimento della polizia municipale quale categoria a rischio, l’ARVU fornisce ai suoi soci in servizio di viabilità una mascherina antismog. Il gesto è di quelli che lasciano traccia, infatti, per mezzo dei media che ne danno ampio risalto, il giorno seguente il problema inquinamento atmosferico delle città è oggetto di dibattici ad ogni livello. Aprile 1988 L’ARVU in difesa della salute del vigile urbano notifica un dettagliato e documentato esposto al Pretore di Roma dr. Luigi Rocco Fiasconaro della IX sezione penale, affinché accerti se il datore di lavoro (l’Amministrazione Comunale) “abbia o meno ottemperato a quanto disposto dall’art. 4 del DPR del 19. 3. 1956 n. 303 anche e soprattutto al fine di determinare le eventuali prescrizioni atte alla tutela della salute dei lavoratori vigili urbani dipendenti...” 30 dicem. 1988 L’ARVU in una conferenza stampa, che ampia risonanza ha sui media nazionali circa i temi : tutela della salute e chiusura del centro storico, contesta l’adeguatezza di alcuni capi­vestiario al lavoro del viglie urbano. Per esempio, gli impermeabili dei vigili urbani sono permeabili all’acqua. L’Oggetto tutela della salute del dipendente è affrontato con una manifestazione eclatante, distribuendo gli ombrelli ai soci in servizio. Tale contestazione è confortata dai risultati dell’Istituto Sperimentale Area Chimica Applicata delle Ferrovie dello Stato che concludono: “l’indumento in oggetto non soddisfa appieno le esigenze di uso cui è destinato, principalmente per la totale assenza di permeabilità all’aria e per la scarsa impermeabilità all’acqua”. Ai vigili urbani verrà fornito un capo più adeguato ai tempi costituito da un giaccone in “Goratex”. 31 dicem. 1995 L’Associazione dalla costituzione informa i suoi soci con una propria pubblicazione, che dal mese di settembre 1980 si è concretizzata nella rivista L’ARVU, mensile per gli operatori della polizia municipale. L’ARVU voce aperta a tutte le opinioni utili alla categoria, senza preconcetti di natura partitica, porta informazioni apprezzate e seguite all’interno ed all’esterno. Associazione Nazionale Comandanti e Ufficiali di Polizia Municipale ­ ANCUPM 4 aprile 1974 A Viareggio viene costituita l’Associazione Nazionale tra Comandanti e Ufficiali della Polizia Municipale. E’ diffusa a livello nazionale, ma anche nella dirigenza del Corpo di Roma ha un’alta percentuale di aderenti. Pur essendo apolitica e non sindacale, si prefigge scopi ben precisi riferiti alla categoria di vigili urbani responsabili di comando “... onde studiare problemi organizzativi e tecnico professionali ... cura collegamenti con autorità centrali, regionali, provinciali e comunali onde esporre... punti di vista, argomenti e richieste relative ai problemi e alle necessità tecniche, professionali e sociali. Cura l’istituzione ed il funzionamento di scuole di preparazione e di aggiornamento per gli appartenenti ai Corpi di P. M....”. Ampio merito ha acquisito sia per le lotte cui ha partecipato e sia con l’apporto tecnico nella stesura e per l’emanazione della Legge 7 marzo 1986 n. 65 legge quadro sulla polizia locale. Associazione Nazionale Vigili Ur bani in Pensione ­ ANVUP 15 giugno 1976 A Roma è costituita l’Associazione Nazionale Vigili Urbani in Pensione con sede in via della Consolazione, 4. “...Si prefigge di avvicinare tutti i vigili urbani in pensione, promuovendo quelle iniziative capaci di dare un concreto senso di continuità agli appartenenti ad un a stessa comunità di lavoro, attraverso concrete espressioni di solidarietà morale e umana, aldilà di ogni convinzione politica e sindacale”. Essa conta aderenti tra tutti i vigili urbani d’Italia, gran parte dei quali sono ex vigili urbani della Capitale. Liber a Associazione dei Vigili Ur bani ­ LAVU
55 3 gennaio 1990 E’ costituita a Roma la Libera Associazione dei Vigili Urbani ­ L.A.V.U. Il sodalizio all’interno della categoria si pone “scopi costruttivi, non demolitori; proposte e non critiche; alternative e non polemiche... Tentare, in qualche modo, il recupero di quella credibilità perduta, che pur rimane il primo valore da custodire... con l’aiuto e la collaborazione di tutti, al di là di indirizzi politici di ognuno, al di là di sigle sindacali che non vogliamo contrastare, né sosostituire per tutto ciò che di buono e di valido esse possono promuovere.” Dal mese di gennaio 1991 ha una sua pubblicazione periodica dal titolo Roma Polizia Municipale, organo per la diffusione e la difesa delle sue idee tra i vigili urbani. Contemporaneamente funge da veicolo portatore di cultura e di aggiornamento per i soci, che al 31 dicembre 1995 si contano in 550. Associazione Romana Vigili Ur bani in Congedo ­ ARVUC 12 dicem. 1990 Viene costituita a Roma l’Associazione Romana Vigili Urbani in Congedo. Al 31 dicembre 1995 conterà 360 soci. “... Ha il fine di mantenere i vincoli di solidarietà tra i vigili urbani in congedo e quelli in attività di servizio: di realizzare, per quanto possibile, l’assistenza materiale e morale, di agevolare il disbrigo di pratiche per coloro che sono impossibilitati, relative a malattie, pensioni... Promuovere incontri culturali e agonistici, organizzare gite turistiche...”. I Club Spor tivi Il Moto Club, il Lazio Club, il Roma Club Vigili Urbani, come altri simili, sono sorti negli anni ottanta, alcuni dietro incoraggiamento delle società sportive, per dare un certo inquadramento e organizzazione ai loro sostenitori sportivi, ma soprattutto per avere tra questi delle persone di provata serietà che si ponessero quale argine al movimento teppistico e violento sorto negli stadi a margine e durante lo svolgimento di partite di calcio. Le denominazioni stesse caratterizzano la passione sportiva e la finalità associativa degli aderenti, che in relazione a questo, si distinguono anche nel particolare lavoro svolto in seno al Corpo. Così il Moto Club conta i suoi aderenti quasi esclusivamente tra i vigili urbani motociclisti in forza al Gruppo di Intervento Traffico, già Gruppo Speciale di Viabilità e Centrale Operativa e già Nucleo Radiomobile. Gli altri Club sono sorti tra tutti gli appartenenti al Corpo che nutrono una spiccata passione per il calcio ed in particolare per le due squadre di calcio che giocano nella Capitale. Per seguire le loro imprese sportive molti di questi vigili urbani, compatibilmente ai turni di servizio , organizzano gite o viaggi con gli amici o i familiari.
56 14 ­ Vita di Tutti i Gior ni Il lavoro dei vigili urbani si svolge nella città, segue e segna la vita della città. Sicché parlando dei fatti della città di Roma si parla di atti in cui l’Istituto è presente; viceversa parlando di fatti in cui i vigili urbani sono attori, si narra la vita quotidiana della Capitale. 1870 Le guardie di città sono costrette ad inventare un regolamento di Polizia Urbana non ancora scritto. Avversari duri delle guardie sono i bottari, vale a dire i cocchieri delle vetture da piazza (botta), molti dei quali venuti, come seguitano a venire, dall’Abruzzo aquilano. Non avvezzi ad alcuna disciplina, respingono come prepotenza qualunque imposizione. Le guardie tendevano a riportare sotto controllo le stazioni delle vetture per gli inevitabili rumori, il turpiloquio, gli escrementi e foraggiamento sul suolo pubblico. 29 dicem. 1870 Un’altra alluvione storica investe Roma ­ e fortunatamente anche l’ultima ­ non solo perché avviene l’anno della Breccia di Porta Pia o perché in piazza del Pantheon il livello dell’acqua raggiunge i mt. 4,5, quanto perché travolge una Roma non più papale, ma Capitale d’Italia (non ancora ratificata): è il primo punto per cominciare a concretizzare l’impegno politico del governo laico, se non altro impostando il problema della difesa idraulica della città dal suo fiume. Le guardie avranno subito un impatto massacrante con il loro servizio. Giugno 1871 Viene approvato il primo regolamento di Polizia Urbana del Comune di Roma: consta di 225 articoli. Uno dei primi atti della nuova amministrazione è quello di imporre ai proprietari il rifacimento delle facciate delle case che si presentano scrostate e cadenti. Le guardie sono chiamate a vigilare sull’osservanza di questo obbligo. I giornali collaborano a convincere una popolazione poco incline ai regolamenti. Ma infine questa mostrerà il suo orgoglio cittadino, consapevole di vivere nella Capitale dello Stato unitario. 1875 ­ 1885 Roma è colpita dalla febbre edilizia: per il proliferare delle opere ha inizio un intenso traffico di carri che portano i materiali per le costruzioni e dei veicoli che trasportano in continuazione nella Capitale impiegati, commercianti, professionisti da tutti i paesi d’Italia. Da un lato bisogna educare, consigliare, guidare, dall’altro occorre vigilare su tutto, reprimere ogni sorta di soprusi e prevenire o risolvere situazioni inattese e imprevedibili. 1885 Epidemia colerica: in questa triste occasione “gran parte della popolazione fuggì dalla città e con essa gli stessi pubblici dipendenti, sicché... le guardie furono forse le uniche a rimanere sul posto ed a prodigarsi nelle mille necessità derivanti dall’infierire del terribile morbo”. 4 ottobre 1885 L’automobile fa la sua prima apparizione e il suo primo viaggio per le strade di Roma. 1910 ­ 1911 Cinquantesimo anniversario della proclamazione del Regno d’Italia e inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II (altare della Patria): il Corpo delle Guardie Municipali, dopo le riforme e sotto il comando di Salvatore Piscitello, riceve i primi elogi solenni per dignità e disciplina. 1912 (Dalla Stampa Romana: avvenimenti da confrontare a quelli del 1996) Un investimento evitato in via del Tr itone Ieri mattina, all’angolo delle vie Due Macelli e Tritone, passava il tram n. 359 della linea 16, diretto alla stazione, quando, improvvisamente, per storditaggine, un signore attraversò il binario. Il carrozzone del tram in corsa era ad un passo da lui. Gli astanti, che in rapida visione già lo credevano gettato al suolo ed ucciso, emisero grida di spavento. Ma il conduttore, che è il n. 419, con mossa energica chiuse tutti i freni ed arrestò violentemente il carrozzone, salvando l’imprudente pedone. Poi, mentre i presenti si felicitavano vivamente con lui ed il signore si affrettava ad allontanarsi, il bravo tranviere, per la forte emozione provata venne colto da una crisi di nervi. Guar dia investita da una automobile in via della Salar a L’agente di pubblica sicurezza Domenico Pacini, ieri sera alle 22,30, uscito dall’ospedale della Consolazione, ove aveva piantonato un arrestato, si diresse alla caserma di Testaccio. Giunto in via della Salara fece per salire su una vettura tranviaria diretta a San Paolo, ma nell’attraversare la via fu investito dall’automibile 55­651­87 condotta dal proprietario Francesco Antinori di anni 39, romano. ( La Consolazione è un ospedale in piena attività)
57 Lo scontr o in via Lucr ezio Car o Circa lo scontro avvenuto la sera del 3 corrente in via Lucrezio Caro tra la vettura tranviaria n. 305 e l’automobile del sig. Paolo Tanlongo, condotta dallo chauffer Giuseppe Cerloni, questi dice che transitando da via Gioacchino Belli a corsa rallentata, suonando la tromba a suono continuo, al crocevia Lucrezio Caro fu investito dalla vettura tranviaria nella parte posteriore dell’automobile non solo, ma dal punto dove successe l’urto (per quanto quel contuttore avesse fatto funzionare i freni) la vettura elettrica deragliò diagonalmente di oltre 7 metri trascinando lui e il suo veicolo. Gir o ciclistico d’Italia ­ I cor r idor i giungono a Roma in... automobile ­ La quar ta tappa tr ancata in Sabina Un incidente incresciosissimo di cui non è il caso di dissimulare la gravità e la stranezza, è venuto a troncare la quarta tappa del Giro d’Italia, proprio quando essa stava per avere, sugli ultimi 60 chilometri, una interessante e movimentata risoluzione. Ne è stata la causa la mancanza di un cartello di segnalazione stradale ad un bivio dove l’errore era facilissimo ed oltre il quale i corridori si sono avventurati ciecamente in una regione non compresa nell’itinerario e con la prospettiva di dover affrontare un percorso sconosciuto. Reclami del Pubblico ­ Il “fischio” dei tr am municipali “Caro Messaggero, ci permetteresti di domandare, a tuo mezzo, all’Azienda delle tranvie municipali perché mai, a somiglianza di quanto ha sempre fatto la Romana, non fa ungere, ogni tanto almeno, le rotaie delle sue linee con un lubrificante qualsiasi? Alla svolta che fa la linea 3 da Piazza Vittorio a Via di Conte Verde, ogni passar di vettura è salutato con una regolarità spaventosa da un fischiaccio lungo, stridulo, lacerante, che dalle rotaie salta alle orecchie e penetra sin dentro le ossa a tutti quelli che hanno l’inestimabile felicità di abitare in quei pressi”. (Nel 1996 saranno rumorosi i condizionatori d’aria, il traffico non si sentirà più). 1914 Sono assegnate alle guardie nuove incombenze: si istituisce un reparto sanitario per le crescenti esigenze in materia di pubblica igiene. Con i veditori ambulanti, poco ligi alle tassative prescrizioni della licenza, sono severissimi. Come pure nei confronti delle “cicoriare”, donne che per mantenersi, vendono senza licenza la cicoria raccola nei prati. Vi sono poi gli organini a mano da sequestrare. Severi sono anche contro i possessori dei cani non segnati all’ufficio tasse. I cani condotti al canile nel 1915 saranno 114, nel 1916, 234. 1915 ­ 1918 L’Italia partecipa al I Conflitto Mondiale, che è finalizzato alla definizione dei suoi confini naturali e politici madiante la conquista territoriale del Veneto, del Friuli e della Venezia Giulia. La Guerra impegna grandi risorse umane, tante delle quali non torneranno alle loro famiglie. Così molti cittadini romani tra cui le Guardie municipali sono arruolati di leva o volontari per il servizio alla Patria. Chi rimane presente a Roma si deve accollare i sacrifici di natura econimica, aggravati poi da una terribile epidemia detta febbre spagnola che miete vittime in tutta Europa. 1917 ­ 1924 Vengono istituite squadre di vigilanza contro le frodi e gli imboscamenti di derrate alimentari agli ordini del cap. Umberto Colucci. Conseguono la notorietà evidenziata dalla cronaca: “Scaldalo del pecorino alla Cecchina”, “L’on. Favia condannato per lo scandalo del pecorino”, “Guardie Municipali travestite da carrettieri sorprendono un gasista a fare illecito traffico di zucchero”, “Contrabbando di ricotta e sequestro alla Stazione Termini”, “Duemiladuecento litri d’olio stavano per emigrare da Roma”, “Sequestro di avena e granturco”, “Sequestro di riso e zucchero in una stalla”. 1920 I venditori ambulanti autorizzati, tra urtisti, carrettini di erbe e frutta, chincaglieria, pesce e piazzisti sono 684, ma tanti sono pure gli abusivi, che cercano di rimediare alla fame lasciata dalla guerra. L’Amministrazione eleva sensibilmente le sansioni contravvenzionali da £. 12,95 a £. 52,40 per la vendita di generi alimentari, da £. 18,45 a £. 64,40 per le merci varie, da £. 51,50 a £. 103,40 per gli urtisti. 1923 E’ soppressa la compagnia di ciclisti; per il trasporto delle carte e dei documenti vengono assunti dei salariati con contratto a termine. I dodici reparti delegazionali vengono fusi e ridotti a sei. Pare che la disciplina del traffico abbia raggiunto una preoccupante gravità già da allora. Così si pensa di non distogliere più gli agenti da servizi di pertinenza al Corpo ed allo scopo di reperire personale si dispone di richiamarlo in sede ai compiti strettamente d’istituto. Contemporaneamente sono
58 ricostituite pattuglie di guardie a cavallo per la vigilanza delle ville pubbliche, delle passeggiate esterne, del traffico e delle scorte d’onore. 10 agosto 1924 Ostia, si organizzano i nuovi servizi istituzionali per il nascente borgo marino. 18 ottobre 1925 Il Corpo dei vigili urbani viene soppresso con facoltà per i suoi appartenenti di essere ammessi nel Corpo degli agenti di P.S. per i Servizi Metropolitani. Al Comune viene istituita la carica di Regio Commissario prima e di Governatore poi; a ricoprire l’una e l’altra fu chiamato Filippo Cremonesi, già assessore alla P.U. nel 1920, per i Romani con una certa amarezza fu Pippo Pappa. Settembre 1926 Il Lido di Ostia entra nella toponomastica romana e diviene quartiere. I Metropolitani sorvegliano in bicicletta il lungomare di Ostia: multe severe a chi esce dalla spiaggia o passeggia in costume, come, per es., alle ragazze con i pantaloncini quattro dita sopra il ginocchio. Autunno 1937 Il Tevere è in piena: gran lavoro per i Metropolitani e grosso impegno nei soccorsi alla popolazione. Febbraio 1940 Dall’autarchia del Governo Mussolini deriva l’assegnazione della Carta Annonaria alle famiglie. I Metropolitani con i problemi della guerra in atto devono controllare le derrate alimentari sempre più rarefatte ed i generi sottratti al consumo per speculazione. 1944 ­ 1945 Gli Alleati a Roma: borsa nera nella città; distribuzione della razione giornaliera di gr. 150 di pane bianco. Il controllo è odioso e difficoltoso per gli addetti. 1 novem. 1946 Il Corpo dei Vigili Urbani ricostituito affronta il primo impatto con la vita della città. 1946 ­ 1948 I Vigili Urbani fondatori del nuovo Corpo restaurano la loro caserma della Consolazione: tetti, solai. 6 Gennaio 1948 E’ istituita la prima Befana del Vigile Urbano, fautore l’Automobil Club di Roma. Nelle seguenti ricorrenze saranno organizzate rumorose autocolonne dirette a sommergere i vigili sulle pedane o agli incroci con cumuli di pacchi­dono e cartelli pubblicitari. Marzo 1949 Inizia il servizio di vigilanza fisso ai Mercati Generali, Mattatoio, Ostia, Fiumicino e Fregene. Aprile 1949 La vigilanza fissa viene estesa al Cimitero del Verano e al Canile comunale. 1950 L’Anno Santo porta molto lavoro e impegno per i vigili urbani: viene costituito un nucleo interpreti. 24 settem. 1950 Anche per affermare che il Corpo sta assolvendo bene ai compiti di istituto per l’Anno Santo viene dotato del Vessillo. Madrina della Bandiera del Corpo è la Sig.ra Bice Rebecchini, moglie del Sindaco; la cerimonia si svolge in Piazza del Campidoglio alla presenza della cittadinanza romana. Ottobre 1950 E’ istituita la banda del Corpo composta da 50 elementi: maestro Andrea Pirazzini. Dicembre 1950 In Piazza Fiume a titolo sperimentale viene istituita la pedana per il vigile coperta da ombrellone. 1951 Il Polesine è sommerso da una drammatica alluvione: i vigili urbani si impegnano nella raccolta e nella scorta dei soccorsi. 1951 Il Comune programma una settimana di educazione stradale. Durante la settimana i vigili urbani si astengono da contestare multe. Ce n’è bisogno: Roma è in ricostruzione ed è presa d’assalto dall’immigrazione dal sud. 17 maggio 1953 Viene inaugurato lo stadio Olimpico. La manifestazione richiede grande impegno nel servizio di viabilità dei Vigili Urbani. E’ il preludio a quanto accadrà ogni Domenica da oggi al futuro: questo luogo sarà testimone di avvenimenti di grande rilevanza sportiva a carattere nazionale o internazionale. I vigili urbani non potranno mancare, né mancheranno mai.
59 20 gennaio 1954 Nei pressi di Piazza Vittorio Emanuele II il vigile urbano Michele Bova tenta di fermare una autovettura Alfa Romeo inseguita dalla Pubblica Sicurezza. Viene travolto ed ucciso. Purtroppo sarà il primo di una lunga serie di “incidenti sul lavoro” dei vigili urbani. 30 maggio 1954 La salma di S. Pio X, papa Sarto dal 1903 al 1914, viene traslata da S. Pietro a S. Maria Maggiore: la cerimonia è solenne, il tragitto è protetto dal servizio predisposto dal Corpo dei Vigili Urbani. 4 novem. 1954 Grande entusiasmo suscita la restituzione di Trieste all’Italia. L’avvenimento viene celebrato con una grande sfilata per le vie della città simbolo dell’amor di Patria: i vigili urbani sono presenti in rappresentanza della città di Roma. 1 luglio 1955 Il tenente del Corpo dei vigili urbani di Roma prof. Alberto de’ Rossi cura la riorganizzazione e la stesura del Regolamento del Corpo dei Vigili Urbani di Macerata. 23 gennaio 1956 Nella caserma dell’Orto Botanico a Via Clivo di Scauro iniziano le riprese del film “Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo” con Alberto Sordi, Peppino de Filippo, Aldo Fabrizi, ambientato nel Corpo dei Vigili Urbani di Roma. Il Corpo è già un punto di riferimento per la città. Febbraio 1956 Nevica a Roma il 9, il 12, il 13, il 14, il 19: i Vigili Urbani contro l’evento naturale insolito si prodigano con tutte le forze, riscuotendo l’ammirazione della stampa e della cittadinanza. 24 marzo 1956 Per la prima volta sulle auto con targa straniera in sosta irregolare dai Vigili Urbani vengono lasciati foglietti di avvertimento in varie lingue. 21 aprile 1956 Per la prima volta la ricorrenza del Natale di Roma viene celebrata come festa del Corpo e viene istituita la XIV Ripartizione ­ traffico, scorporata dalla Ripartizione VII (nel 1994 sarà il contrario). 22 novem. 1956 Un vigile urbano di Roma Mario Scolastici, già campione italiano di maratona, porge la fiaccola per accendere un tripode all’apertura dei giuochi olimpici di Melbourne (Australia). 9/12 mag. 1957 Roma è meta del raduno nazionale dei Vigili Urbani d’Italia. La manifestazione è organizzata e curata dal Corpo di Roma. I partecipanti vengono ricevuti in udienza da Pio XII, durante la quale questi con “breve” pontificio proclama S. Sebastiano protettore dei vigili urbani. Per il Corpo dei vigili urbani di Roma la ricorrenza si celebra ogni anno il 20 gennaio nella basilica che porta il suo nome ad catacumbas sulla via Appia Antica, dove la tradizione vuole che riposi il suo corpo. Sebastiano, nato a Milano o forse a Narbona (in Provenza) era certamente ufficiale, se non praefectus urbi, sotto l’impero di Diocleziano. Questi, venuto a conoscenza che Sebastiano era seguace della religione cristiana, lo condannò a morte mediante colpi di frecce. La sentenza fu eseguita nel 288 in Campo Marzio. La figura del santo, il suo martirio nei secoli sono stati molto celebrati dalla Chiesa cattolica romana ed ha ispirato la mano dei più noti artisti. 12 marzo 1958 Anche quest’anno una grande e improvvisa nevicata s’adagia su Roma. 10 ottobre 1958 La salma di Pio XII, Papa Pacelli deceduto ieri, viene traslata da Castelgandolfo al Vaticano: impegna oltre mille vigili urbani. 25/28 ott. 1958 In Vaticano si svolge il conclave che elegge papa Giovanni XXIII, già card. Angelo Roncalli. 1 luglio 1959 Entra in vigore il Codice delle Strada, DPR n. 393 del 15 giugno 1959. I Vigili Urbani hanno sostenuto adeguati corsi di preparazione. Con questo DPR viene abolito il Regolamento Comunale in materia e finisce la percentuale di compartecipazione allo scopritore dell’illecito. 19 ottobre 1959 Iniziano i lavori di ampliamento e ammodernamento della caserma di via della Consolazione. 4/6 dicem. 1959 Soggiorna a Roma il gen. Eisenhower presidente degli USA: i vigili urbani sono chiamati a movimentati servizi di viabilità. 1 giugno 1960 La Repubblica di S. Marino chiede ed ottiene dal Comune di Roma un rappresentante del Corpo per istruire e coordinare il suo servizio di Polizia Municipale. Il brigadiere Marcello Miccheli porta a termine l’incarico in tre mesi.
60 7/10 giug. 1960 A Roma si svolge il Congresso della Federazione Internazionale dei Funzionari Superiori di Polizia. Il dr. Francesco Andreotti, ufficiale del Corpo, presenta uno studio per la standardizzazione delle targhe automobilistiche. 1 agosto 1960 Squadre di Vigili interpreti vengono poste a disposizione del Comitato Olimpico Nazionale Italiano per prestare servizio al Villaggio Olimpico. 6 agosto 1960 I Vigili Urbani scortano la fiaccola olimpica dei XVII Giuochi. 20 agosto 1960 Sono adottati provvedimenti straordinari per il traffico in Roma olimpica: Il traffico pesante è limitato alle sole ore notturne, gli orari degli uffici pubblici vengono ridotti, vengono estese le “zone­ disco”. Agosto 1960 Giuochi della XVII Olimpiade: i vigili urbani contribuiscono per ottenere una grande e bella figura alla città di Roma nel mondo: mobilitazione totale degli effettivi, sospensione di ferie e riposi, si vuotano gli uffici e furerie e reparti di non viabilità. La solenne chiusura avviene il 9 settembre nello stadio. La stampa non lesina elogi. Il Comitato Olimpico ringrazia con un Diploma di Benemerenza al Corpo. 23 maggio 1961 In Campidoglio il presidente del Consiglio on. Amintore Fanfani inaugura il congresso Internazionale di Polizia del Traffico: tra gli argomenti all’o.d.g. c’è ancora l’internazionalizzazione delle targhe automobilistiche (studio del dr. Francesco Andreotti). 1 novembre 1961Funerali di Stato per ex Presidente della Repubblica sen. Luigi Einaudi: l’impegno per le strade e le zone intorno ai palazzi sedi istituzionali della Capitale è notevole. 24 marzo 1962 Il dipendente Franco d’Amico a rapporto dal Comandante Mario Tobia per motivi disciplinari, accompagnato dal M.llo Martino e dal Cap. Capparucci, spara ai suoi superiori diretti, che colpisce di striscio. Il Comandante Tobia nell’intento di neutralizzare l’arma con un cuscino, è gravemente ferito. Morirà all’alba del 1 aprile 1962 all’ospedale Fatebenefratelli. I solenni funerali si svolgeranno il 4 aprile. Commossa e sincera sarà la partecipazione del popolo romano al lutto dei suoi Vigili Urbani. 23 luglio 1962 Nelle sequenze iniziali del primo programma televisivo mondiale a ripresa diretta, ottenuto mediante l’impiego di un satellite artificiale tipo Telstar vengono inquadrati vigili urbani che dirigono il traffico vicino al Colosseo. 11 ottobre 1962 Solenne apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II. Avvenimento religioso, ma d’importanza storica e risonanza internazionale: a Roma sono pervenute personalità religiose, politiche e della cultura da tutto il mondo. Per le strade è un viavai che non permette distrazioni a chi deve vigilare. 1963 Quest’anno viene riproposta a Roma una campagna di educazione stradale generalizzata. I vigili urbani sono chiamati ad una collaborazione fattiva perché l’iniziativa abbia buona esito. Giugno 1963 La morte di Papa Giovanni XXIII, l’elezione e l’incoronazione di Papa Paolo VI creano problemi alla viabilità nell’intera città, ma vengono affrontati e risolti dal Corpo dei Vigili Urbani. 1/3 luglio 1963 Il Presidente degli USA Jhon F. Kennedy soggiorna a Roma per lavori ad alto livello politico. Negli stessi giorni avviene l’incoronazione del nuovo papa Paolo VI, card. Giovambattista Montini. 22 novem. 1963 A Dallas (USA) il presidente Kennedy viene assassinato. Nel mondo il fatto desta profonda emozione, sicché anche ai vigili urbani sono richiesti particolari servizi e vigilanza all’Ambasciata della Confederazione degli stati nordamericani. 25 novem. 1963 Durante una seduta del Comitato Consultivo del Traffico per il Comune di Roma il comandante dr. Umberto Sacchetti espone l’urgente necessità di adeguare il numero degli addetti e le riforme del Corpo. La sua proposta è approvata.
61 2 aprile 1964 A Milano viene rilasciata la targa 1.000.000. Molti giornali parlano del progetto del dr. Andreotti di uniformare le targhe automobilistiche di tutto il mondo, attualmente all’esame dell’ONU. 24 aprile 1964 Paolo VI riceve in udienza speciale i vigili urbani di Roma. Il papa decora della medaglia d’oro commemorativa del suo viaggio in Palestina la bandiera del Corpo. Intende segnalare le benemerenze dell’istituzione verso la cittadinanza e verso la Santa Sede. 7 agosto 1964 Il presidente della Repubblica Antonio Segni è colpito da grave infermità. Sono richiesti al Corpo particolari servizi di viabilità intorno al Quirinale per molti giorni. Settembre 1965 Disastroso nubifragio a Roma. Il Tevere e l’Aniene portano sulla Capitale una piena che fa paura e danni, soprattutto nella Borgata di Prima Porta. I Vigili Urbani sono allertati per i soccorsi e la vigilanza sul pericolo ancora incombente. 29 dicem. 1964 Al Quirinale sale il nuovo presidente della Repubblica sen. Giuseppe Saragat. 2 gennaio 1965 Durante il gemellaggio Roma ­ Parigi le manifestazioni coinvolgono anche il Comando del Corpo per celebrare e porre in risalto le parallele mansioni del Comune. 9 febbraio 1965 A Roma cade la più consistente nevicata degli ultimi anni. La neve e il vento insieme causano ingenti danni alle cose. 10 aprile 1965 E’ ritoccata la organizzazione tattica del Corpo. I 20 reparti delegazionali e i 4 reparti speciali, già suddivisi in tre gruppi, oggi sono portati a sette. 1 maggio 1965 Ente Provinciale per il Turismo concorda con l’Amministrazione comunale la seconda campagna contro i rumori. Apprezzati benefici porta il lavoro dei vigili urbani a cui spetta l’attuazione. 14 luglio 1965 Alle prove scritte, che si svolgono all’Angelicum e all’Antoniano, per 303 posti da allievo vigile urbano per la prima volta concorrono donne. 6 agosto 1965 L’Amministrazione Comunale attribuisce a Vittorio Ceccarelli, vigile urbano, un encomio di I grado e un premio in denaro quale riconoscimento per una condotta esemplare e le ripetute operazioni di servizio che sono oggetto di segnalazioni favorevoli da parte dei cittadini e della stampa. 7 agosto 1965 Il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat concede in uso al Comune di Roma la spiaggia libera di Castel Porziano. Da oggi e per le future estati i vigili urbani sono chiamati anche alla sorveglianza di questo luogo. 5 novem. 1965 Nella zona di Porta Portese tre vigili urbani, tra cui Vittorio Ceccarelli, sequestrano cinque quintali di sigarette di contrabbando. La stampa evidenzia il fatto. 25 novem. 1965 Presso l’Ufficio Studi del Corpo l’assessore alla Ripartizione VII ­ Polizia Urbana Bubbico dimostra l’importanza di un’indagine sullo stato di salute dei vigili urbani. Tale indagine sarà l’inizio del Centro Epidemiologico di Medicina Preventiva del Comune di Roma. Esso ha scopi statistici, ma intende stabilire l’incidenza delle malattie professionali nel quadro morboso complessivo dei vigili. 14 dicem. 1966 Il vigile urbano Mario Cascherini viene investito da un’autovettura mentre è in servizio sulla via Cristoforo Colombo. Muore. Il 2 aprile 1967 nella Sala Protomoteca gli sarà assegnata alla memoria la Stella d’Oro. 21 marzo 1967 Un comitato di cittadini attribuisce il “Fischietto d’oro” al vigile urbano Nicola Catalano motivandolo con l’apprezzamento delle sue capacità professionali, cortesia e preparazione tecnica. 24 marzo 1967 Parte la terza campagna per la Sicurezza della Circolazione stradale promossa dal Ministero dei Lavori Pubblici: si tratta di brevi programmi televisivi per moralizzare gli utenti della strada. Il territorio di Roma è colpito dalla c.d. peste suina, che gravi danni porterà all’economia e al patrimonio zootecnico. Appartenenti al Corpo, in collaborazione con funzionari del Ministero della Sanità e della Ripartizione VIII per l’igiene pubblica del Comune iniziano un particolare servizio di
62 controllo nelle campagne dell’Agro Romano, ma pure presso i gli Alberghi e Ristoranti fornitori di rifiuti alimentari. 8 aprile 1967 All’inaugurazione del VI Corso Allievi, cui l’Amministrazione dà particolare rilevanza al fine di un nuovo impatto con la cittadinanza, per la prima volta si parta del Vigile di Quartiere sul modello anglosassone. 3 maggio 1967 E’ promulgata la legge n. 317, sulle modificazioni al sistema sanzionatorio in tema di circolazione stradale e regolamenti comunali. Per la prima volta si attua la depenalizzazione di numerose infrazioni considerate non più reati, ma illeciti amministrativi. 29 maggio 1967 Decennale del Mercato Comune Europeo. Arriva e soggiorna a Roma il Presidente della Repubblica Francese gen. De Gaulle insieme ai Presedenti dei Consigli e Ministri degli Esteri di Belgio, Francia, Germania Federale, Lussemburgo, Paesi Bassi convenuti a Roma per la celebrazione, che si tiene in Campidoglio alla presenza del Presidente della Repubblica Saragat e delle più alte autorità italiane. 29 giugno 1967 Scoppia un incendio sotto la Stazione Termini: 26 ore di duro lavoro per i vigili del fuoco e per i vigili urbani, ma per questi gli impegni si assommano dato che è in atto per la Chiesa Cattolica la Festa patronale a S. Pietro e un importante incontro di calcio allo Stadio Flaminio. Si giunge a richiamarli in servizio telefonicamente. 23 settem. 1967 Il vigile urbano Cesare Marzulli, motociclista, in servizio all’uscita del Metro Drive­in sulla via Cristoforo Colombo è investito da un’autovettura e muore. Viene solennemente commemorato in Consiglio Comunale da tutte le parti politiche. Il 12 novembre al 49° Salone dell’Automobile di Torino gli viene attribuita una medaglia d’oro alla memoria e il 23 maggio 1968 durante la II Giornata dell’Automobilista promossa dall’Automobil Club di Roma gli verrà dedicata la Stella d’Oro alla memoria. 14 gennaio 1968 A Roma la temperatura scende a ­7 gradi, avvenimento insolito per la città: fontane gelate e strade pericolose. Si colgono angoli di suggestivo spettacolo, ma il pericolo aumenta l’esigenza degli interventi dei vigili. Marzo 1968 In questo mese vengono svolte numerose manifestazioni di protesta. Gli studenti sono i più impegnati nelle dimostrazioni di dissenso contro i centri di potere con blocchi stradali, ma sono attivi anche gli operai ed altre categorie di persone: è l’alba del movimento del sessantotto. I vigili urbani a loro spese affrontano simili situazioni: prevenzione e deviazioni di traffico. Preparano un’esperienza per il futuro. 27 ottobre 1968 A Stresa durante il XXV Congresso del Traffico e della Circolazione il sottosegretario ai Lavori Pubblici consegna la Medaglia d’Oro dell’ACI d’Italia a Vittorio Ceccarelli vigile urbano di Roma per gli “alti meriti acquisiti durante il suo lungo servizio”. 18 aprile 1969 L’Associazione tra i Romani consegna una Medaglia d’Oro al Corpo dei vigili urbani “In riconoscimento dell’apprezzabile lavoro...” 15 maggio 1969 Nella Sala Protomoteca in occasione della giornata nazionale dell’automobilista l’ACI di Roma consegna una Medaglia d’Oro al M.llo Francesco Marucci ed ai vigili scelti Giacinto Bonifacio ed Ernesto Pinchera perticolarmente meritevoli verso i cittadini, gli automobilisti per il loro incarico nella viabilità. 20/21 lug. 1969 L’avventura spaziale americana consegue uno dei risultati impossibili all’uomo: toccare la luna. L’equipaggio dell’Apollo 11 posa i piedi sulla superficie lunare. Roma segue con particolare interesse e trepidazione l’evento storico: Michael Collins, uno degli astronauti, infatti è nato qui nel 1930 e vi ha vissuto per alcuni anni. 26 settem. 1969 Con l’elezione di 240 consiglieri circoscrizionali viene dato il via al decentramento amministrativo nel Comune diviso in 12 Circoscrizioni; ognuna è retta da un Aggiunto del Sindaco. Il decentramento da oggi farà lenti, ma continui progressi. I vigili urbani a tal fine saranno coinvolti nel loro ordinamento e nel loro lavoro.
63 23 ottobre 1969 Il Comandante Umberto Sacchetti chiede di essere collocato in aspettativa per un periodo di cura e di riposo. Riprenderà servizio il 28 ottobre 1970. 23 novem. 1969 Per il Corpo sono cresciute le richieste di un servizio di pronto intervento incidenti stradali da espletarsi nelle ore diurne e notturne: oggi vengono costituite squadre operative con personale specializzato facenti capo all’ufficio studi. 26 novem. 1969 Muore don Andrea Carlet cappellano del Corpo da quindici anni, persona di alto valore morale e di grande impegno sociale cui i vigili urbani riconoscono molti meriti verso la categoria. 28 novem. 1969 Dopo gli accenni dell’anno scorso, prendono corpo manifestazioni studentesche bene organizzate, scioperi, dimostrazioni politiche cui aderiscono grandi folle. I vigili urbani mettono in atto deviazioni e sbarramenti per deviare il traffico dalle zone occupate. E’ l’inizio di una serie in crescita per i prossimi anni: Roma politica accentra il potere, ma pure la contestazione e il dissenso. 1970 I vigili urbani tramite referendum interno chiedono che venga abolita la loro Befana, ormai solo occasione di chiassosa pubblicità, svuotata del suo spirito di festa e di riconoscenza originarie. 1 aprile 1970 La progressiva attuazione del decentramento amministrativo nel Comune di Roma esige per il Corpo una vasta ristrutturazione organizzativa: sono sciolti i gruppi e i reparti delegazionali, l’autogruppo e i reparti speciali. In sostituzione vengono creati 12 gruppi circoscrizionali i quali dovranno assolvere, nell’ambito dei rispettivi territori e con maggiore omogeneità, tutti i compiti riservati al Corpo. 20 aprile 1970 Particolare significato riveste la Medaglia d’Oro consegnata al Corpo durante le celebrazioni del suo XXIV anniversario dalla Federtaxi: “per benemerenze acquisite...”. Una categoria, quella dei tassisti, non sempre in sintonia con le vedute del vigile urbano. 21 giugno 1970 Campionato mondiale di calcio in Mexico. Le partite finali Italia ­ Germania, Italia ­ Brasile accendono gli entusiasmi dei tifosi e di tutti gli Italiani in genere. L’Italia non vince, ma Roma di notte è invasa da caroselli di autovetture, da gente, comunque contenta del buon risultato sportivo conseguito, che festeggia o che vuol fare qualcosa di diverso. I servizi di viabilità per i vigili urbani sono di grande impegno fisico. Agosto 1970 Durante la costruzione della linea A della metropolitana vengono lesionati alcuni edifici della via Appia Nuova. La strada è chiusa al traffico. Al lavoro dei vigili urbani si aggiunge il censimento delle famiglie sgombrate dalle abitazioni dichiarate pericolanti. 10 dicem. 1970 Viene costituito un Nucleo motorizzato Radiomobile alle dirette dipendenze del Comando. Opera in tutto il territorio comunale. 12 febbraio 1971 L’“Operazione Roma pulita” è una iniziativa pubblicitaria e di azione insieme per imporre un’inversione di tendenza allo stato di abbandono e di degrado nel quale si trova la città per colpa di tante casualità sommate: tra tutte la trascuratezza e il disinteresse dei cittadini. Da oggi in sinergia entrano in azione propaganda, potenziamento dei servizi di nettezza urbana e repressione delle infrazioni da parte dei vigili urbani. 3/7 marzo 1971 In questi giorni nevicate e maltempo in genere si abbattono su Roma. Purtroppo le conseguenze sono più gravi e durature del solito: danni agli alberi, incidenti stradali, interruzioni di traffico. 5 marzo 1971 55 vigili urbani con Deliberazione del Consiglio Comunale sono autorizzati a svolgere mansioni di interprete dopo aver sostenuto gli esami richiesti. Per molti anni, almeno fino al 31 dicembre 1995, non se ne sentirà più l’esigenza. 22 maggio 1971 Viene aperta al pubblico Villa Doria Pamphili, recentemente acquisita dal Comune di Roma. E’ un ingente patrimonio d’arte e di salute per i suoi cittadini e per l’Italia. Ai vigili urbani è demandata la responsabilità di farlo rispettare. 30 dicem. 1971 Diviene esecutiva la Deliberazione n. 2221 del 16 novembre 1971 relativa al riassetto dei ruoli e delle qualifiche nel Corpo: 1) per la carriera direttiva avremo il Comandante, il Vicecomandante, il Capogruppo, il Caposezione; 2) per la carriera esecutiva il Caporeparto, il Caposquadra, il Vigile
64 Urbano. Vengono eliminate le nomenclature militari di maresciallo, brigadiere, vicebrigadiere, vigile scelto, allievo. 1972 Entrano a far parte del Corpo le prime quattro donne, seguite da quarantasei nel 1973, dieci nel 1974... Inizialmente creano problemi all’Istituzione e disorientamento nei cittadini non abituati a trattare al femminile con la polizia per strada. 8 giugno 1972 Nella Sala Protomoteca viene assegnato al Corpo il Premio Simpatia 1972. Consiste nella riproduzione artistica della rosa dello scultore Peikov: il premio ha grande valore simbolico. 28 agosto 1972 I vigili urbani, a seguito del Decreto Prefettizio n. 11.222 del 23 agosto 1972 che istituisce il c.d. calmiere, sono incaricati del controllo dei prezzi dei generi alimentari di prima necessità che tendono a subire eccessivi rincari. Verrà revocato il 7 settembre p.v. 30 novem. 1972 A Largo Telese un intero palazzo salta in aria per l’esplosione di un deposito abusivo di materiale pirotecnico un’armeria: danni impressionanti alle cose. Purtroppo tra le macerie restano pure 16 morti e 70 feriti. Saranno necessari faticosi turni di lavoro per i vigili urbani comandati ad isolare una vasta zona di protezione. 15 dicem. 1972 I vigili urbani attuano la chiusura al transito e alle soste dei veicoli in Villa Borghese e in gran parte del Pincio per restituire alla città un prezioso polmone verde. 31 dicem. 1972 Al comando del Corpo si dà risalto al passaggio di consegne tra il gen. Umberto Sacchetti, da domani in pensione per “raggiunti limiti di età”, e il dr. Francesco Andreotti suo vice. 7 agosto 1973 In applicazione delle norme governative pattuglie di vigili urbani e ispettori annonari insieme iniziano il controllo dei prezzi di generi alimentari di più largo consumo, affinché non subiscano ingiustificati rialzi a seguito della crisi e recessione economica che colpisce il mondo occidentale. 30 agosto 1973 Vengono adottate particolari misure di igiene e profilassi in tutto il territorio comunale a seguito di casi di colera accertati nel sud Italia. Le pattuglie dei vigili urbani addette al controllo delle attività produttive sono incaricati per collaborare con gli uffici di prevenzione. 2 settem. 1973 Un’ordinanza chiude a tempo indeterminato il marcato domenicale di Porta Portese come atto di prevenzione dei casi di colera già accaduti a Napoli e dintorni. E’ vietata la vendita di gelati e porchetta in forma ambulante. 8 settem. 1973 Il decentramento amministrativo del Comune subisce una ulteriore variazione. Il Corpo si adegua. Alla istituzione delle 20 circoscrizione vengono affiancati 20 gruppi circoscrizionali di vigili urbani e 2 gruppi speciali. 25 settem. 1973 Due violentissime trombe d’aria si abbattono sulla città causando quattro morti: cadono alberi, cornicioni, cartelli pubblicitari, antenne della televisione. Il traffico va in tilt. 1 dicem. 1973 Austerity. In tutto il territorio nazionale per risparmiare petrolio, razionalizzato dai paesi grandi produttori, viene istituito il divieto di circolazione di tutti i veicoli a motore nei giorni festivi, un limite di velocità nelle strade e autostrade, la chiusura anticipata dei negozi e locali di pubblico spettacolo, degli uffici pubblici; viene ridotta l’illuminazione pubblica; durante la chiusura dei negozidevono essere spente le vetrine e le insegne. L’applicazione di queste norme necessita di un aggiunto ed esclusivo impegno per la vigilanza urbana. 1 gennaio 1974 Paolo VI di ritorno da una visita parrocchiale, per suo personale desiderio, si ferma in piazza S. Pietro a ringraziare un gruppo di vigili urbani in servizio per il loro lavoro svolto nelle vie e nelle piazze di Roma: un gesto molto umano ed apprezzato dalla categoria. 31 gennaio 1974 Viene disposta l’assegnazione ai 20 gruppi circoscrizionali di un consistente numero di vigili motociclisti, fino ad ora compresi in gruppi o reparti accentrati, affinché siano impiegati in servizi distanti, dove l’estensione territoriale lo richiede e quando la tempestività d’intervento risulti più indicata ed efficace.
65 2 marzo 1974 L’Istituto di Vigilanza dell’Urbe conferisce al Corpo una targa con Medaglia d’Oro per la “costante e sincera dimostrazione d’amicizia...”. 10 marzo 1974 Sono attenuate le limitazioni del traffico nei giorni festivi già in vigore per i provvedimenti di austerità. Da oggi la Domenica potranno circolare gli autoveicoli con targhe pari alternandosi con quelli a targa dispari nelle successive festività. Nessuna limitazione ai ciclomotori. Il provvedimento sarà sospeso il 29 maggio 1974. 21 marzo 1974 Entrano in vigore importanti modifiche al Codice della Strada. Tra le più rilevanti: le sanzioni subiscono un considerevole aumento (es. L’ammenda per un divieto di sosta da £ 1.000 passa a £ 5.000), la notificazione del verbale di contravvenzione può avvenire entro 90 giorni, non più 30. 12 maggio 1974 La Lazio, squadra di calcio della Capitale, oggi è campione d’Italia. Allo stadio Olimpico sono presenti 85.000 spettatori pronti a festeggiare ed a riversarsi per le vie della città esultanti. 12/13 mag. 1974 E’ indetto il Referendum sul divorzio. I fautori del sì e del no hanno accattivato l’attenzione di tutti i cittadini: notevole impegno è stato richiesto ai vigili urbani a partire dai comizi preparatori allo svolgimento degli scrutini di voto. 16 maggio 1974 Una manifestazione sportiva molto seguita da tutti, il 47° giro ciclistico d’Italia, prende il via dalla Città del Vaticano. Da qui, attraversando Roma, abbraccerà la nazione intera. Il fatto è unico e di grande significato. 2 giugno 1974 Festa della Repubblica. In occasione della tradizionale parata militare in via dei Fori Imperiali, il Gonfalone di Roma sfila scortato da ufficiali e sottufficiali del Corpo dei vigili urbani. 5 giugno 1974 Durante una rapina perpetrata ai danni della cassa del Cimitero del Verano, il vigile urbano Remo Gioiosi si oppone ai malviventi con la sua pistola d’ordinanza. L’Amministrazione Comunale delibera per il dipendente un encomio di primo grado e un premio in denaro. 13 luglio 1974 A S. Giorgio al Velabro si celebrano le nozze tra Enrico Dettori e Maria Pia Losito vigili urbani appartenenti al Corpo di Roma. E’ il primo caso dopo che le donne sono entrate a far parte del suo organico. La stampa lo commenta con simpatia. 8 agosto 1974 Per la prima volta si deve annotare che un ordigno esplosivo viene azionato su un’autogrù adibita alla rimozione di veicoli in sosta d’intralcio: i danni sono limitati. 1/8 settem. 1974 Allo Stadio Olimpico e in altri a Roma si svolgono i campionati europei di atletica. 30 settem. 1974 Scade il termine di pagamento del prelievo tributario una tantum sui veicoli a motore secondo la Legge 14 agosto 1974 n. 346. A questo fine inizia il controllo degli agenti delle polizie stradali. 5 novem. 1974 Presso il Comando del Corpo il gen. Francesco Andreotti consegna una medaglia d’oro al sig. Nello Coen rimasto gravemente ferito (prognosi di gg.30) per essere accorso in difesa e in aiuto a un vigile urbano in servizio aggredito e oltraggiato da un automobilista. 24/25 dic. 1974 Inaugurazione dell’anno giubilare. Paolo VI apre la porta santa in S. Pietro. Ai vigili urbani spetta il non facile compito di regolare il traffico lungo le strade che accedono al Vaticano e alle altre basiliche romane, dove si svolgono simili cerimonie religiose. 20 febbraio 1975 La V Sezione Penale della Pretura di Roma istituisce presso il Comando dei vigili urbani un servizio speciale per la repressione dell’abusivismo edilizio. E’ attivata una linea telefonica a disposizione dei cittadini che vogliono segnalare quanto credono illecito. 8 agosto 1975 Il vigile urbano Giorgio Rovini muore colpito da infarto cardiaco dopo essere accorso in difesa dell’Assessore attorniato da manifestanti all’interno degli uffici del Servizio Affissioni e Pubblicità. La Giunta Municipale assegna una medaglia d’oro alla memoria, riconoscendolo vittima del dovere.
66 Agosto 1975 Il Comune di Roma è gravemente carente nell’organico dei custodi ai musei. Il Comando del Corpo mette a disposizione dell’Assessorato alle Antichità e Belle Arti un certo numero di dipendenti per indispensabili servizi di vigilanza ai musei e alle raccolte d’arte comunali nel periodo estivo. 15 febbraio 1976 Per le forti e persistenti piogge straripano il Tevere e l’Aniene. In molte zone del Comune si verificano allagamenti e crolli di muri. Fregene è isolata dal fiume Arrone. Il Corpo pone in atto tutti i suoi mezzi per l’emergenza. 21 aprile 1976 Alla celebrazione del XXX anniversario della ricostituzione del Corpo nella Sala Protomoteca l’Assessore alla Polizia Urbana Benito Cazora dice tra l’altro: “La figura del vigile urbano va rivista, rivalutata, aggiornata, approfondita, sensibilizzata, proiettata nell’ultimo quarto del XX secolo”. Prevede un vigile urbano come “operatore sociale” nell’ambito decentrato delle strutture comunali. 31 maggio 1976 Presso il Comando del Corpo viene istituita la Centrale Operativa con sigla­radio “LUPA”. Essa riceve, smista e disciplina il traffico radio e telefonico di servizio. Collega il lavoro dei dipendenti sul territorio all’interno e all’esterno degli uffici. 30 aprile 1976 Con la Deliberazione n. 2173 del Consiglio Comunale di Roma vengono promossi alla qualifica superiore di Capo Reparto per meriti comparativi n. 12 vigili urbani: caso unico ed ultimo. 9 agosto 1976 Il prof. Giulio Carlo Argan viene eletto sindaco di Roma. Consigliere Comunale nelle lista indipendente di sinistra, eminente uomo di cultura, è la figura giusta scelta dal PCI per spezzare la lunga serie di amministratori di estrazione democratica e cristiana nella Roma sede del cattolicesimo. 16 dicem. 1976 In occasione della giornata per il turismo e l’ospitalità l’Ente Provinciale per il Turismo nella Sala Protomoteca assegna al Corpo la Medaglia d’Oro con diploma di benemerenza. 1 gennaio 1977 Cambia denominazione il I gruppo circoscrizione e diviene il Raggruppamento Centro Storico diviso in tre sezioni. Ma l’ 1 luglio 1979 le sezioni saranno riconosciute come gruppi ai quali è attribuita autonomia operativa. Dal nome delle strade ove hanno sede saranno il: I Gruppo Montecatini, I Gruppo Monserrato, I Gruppo Ferruccio. 2 febbraio 1977 In piazza Indipendenza e in località attigue all’Università “La Sapienza” gli studenti organizzano manifestazioni di piazza che degenerano in incidenti. Ne rimane ferito il Capo Reparto dei vigili urbani Rodolfo Greganti. 12 marzo 1977 Il movimento studentesco pone in atto la sua contestazione fino ad essere causa di drammatici incidenti: sono paralizzati interi quartieri della città, ovunque caos e paura, scontri e tafferugli tra manifestanti e forze dell’ordine, azioni vandaliche lasciano il segno. Una bottiglia incendiaria è lanciata contro l’ingresso del Comando del Corpo. 11 aprile 1977 E’ approvata la “Proposta di Ristrutturazione del Corpo” dalla Commissione Consiliare. Tra l’altro vi si auspica: ”In una rinnovata ottica che, responsabilizzando il vigile urbano ed ampliandone la sfera di attività, ne delinea più chiaramente il ruolo al servizio della popolazione”. 14 maggio 1977 Carlo Renzaglia viene ferito gravemente con sei colpi di pistola dal conducente di veicolo fermato per una contestazione al codice delle strada. Pare trasportasse la terrorista Vianale dei sedicenti Nuclei Armati Proletari. L’atto colpisce la sensibilità di tutta la città dove serpeggia una forte tensione sociale. A Renzaglia e al Corpo giungono molti gesti concreti di solidarietà. La Giunta Municipale conferisce a Renzaglia un encomio di I grado, un attestato di benemerenza con medaglia al valor civile e uno scatto di stipendio. 21 maggio 1977 A tarda sera la XIX Circoscrizione è fatta oggetto di un attentato terroristico. All’interno si trovano alcuni vigili urbani in servizio, che per fortuna non ne subiscono conseguenze. 24 maggio 1977 Ancora un attentato di matrice terroristica contro i vigili urbani ed i loro mezzi. Questa volta è toccato a quelli dell’XI gruppo circoscrizionale: un pulmino rimane distrutto.
67 Giugno 1977 Viene istituita la figura del “Vigile di Quartiere”, esperimentato nella V Circoscrizione “che non sia interprete specializzato di un solo settore della vigilanza urbana, ma sia invece vigile urbano nella completezza di tutte le attribuzioni”. 5/6 luglio 1977 Ai Mercati Generali e presso negozi alimentari i vigili urbani e le autorità sanitarie del Comune sequestrano partite di pesce congelato e surgelato in seguito al verificarsi di gravissimi casi di avvelenamento accertati in città ed in altre parti d’Italia. 7 luglio 1977 Si registra un attentato alla depositeria comunale per i veicoli rimossi in sosta d’intralcio gestita dai vigili urbani all’Orto Botanico in via Clivo di Scauro. Contro l’ingresso vengono lanciate da sconosciuti nove bottiglie molotov. Ancora l’aiuto della fortuna limita i danni. 30 ottobre 1977 XIII Gruppo, Ostia Lido. Una carica di esplosivo va a segno sotto l’autogrù dei vigili urbani per rimozione dei veicoli d’intralcio. Il mezzo è reso inservibile. 6 novem. 1977 Il vigile urbano motociclista Valter Procaccini muore per la caduta provocata da un calcio alla ruota anteriore sferrato dal conducente di un ciclomotore da lui inseguito per contestazioni al codice della strada. 23 novem. 1977 Il Banco di S. Spirito fa omaggio di due orologi d’oro ai vigili urbani Bruno Brunelli e Alfredo Kirieleison che avevano sventato una rapina a danno di una sua agenzia, recuperando la refurtiva ­ un’ingente somma in denaro ­ e arrestando un responsabile. 11 gennaio 1978 Il sindaco e i presidenti dei consigli circoscrizionali rivolgono un appello al popolo di Roma perché sappia prendere le dovute distanze e porga le dovute attenzioni alla nuova ondata di violenza che sta calando sulla città. Per questo motivo è stata indetta la conferenza regionale sull’ordine democratico. 18 gennaio 1978 La Fondazione “Luciano Re Cecconi”, bravo giocatore della Lazio morto per un tragico equivoco, devolve un contributo in denaro alla vedova ed alla famiglia di Valter Procaccini, vigile urbano ucciso in servizio, senza aver maturato i diritti previdenziali. Inoltre il 16 febbraio gli verrà assegnato alla memoria il Premio Sicurezza e Libertà insieme ad altri agenti delle forze dell’ordine. 22 gennaio 1978 Il Consiglio della XIII Circoscrizione riunisce ad Ostia una conferenza di servizio sul tema Vigile di Quartiere. L’occasione segna al suo attivo una democratica partecipazione di autorità, vigili urbani e cittadini. L’8 maggio si ripete presso la XI Circoscrizione, il 22 maggio alla XIV ­ Fiumicino, il 28 giugno nella XVII, il 12 luglio nella XIX. 4 febbraio 1978 L’autoparco del Comune di Roma in via S. Teodoro è fatto segno di un attentato terroristico con lancio di bottiglie molotov. Rimangono distrutte alcune auto in dotazione ai vigili urbani. 10 febbraio 1978 Durante una manifestazione non autorizzata indetta dai collettivi autonomi che gravitano intorno all’Università viene colpita da bottiglie incendiarie un’auto dei vigili urbani in servizio. Questi restano feriti leggermente. 25 febbraio 1978 Durante una manifestazione studentesca vengono lanciate alcune bottiglie molotov contro la sede del II gruppo circoscrizionale e due vigili urbani sono aggrediti dai dimostranti. 16 marzo 1978 Oggi si deve registrare il gravissimo attentato di Via Fani dove cinque agenti della scorta dell’on. Aldo Moro restano uccisi sulla strada e lo statista rapito dalla Brigate Rosse. Nel paese è palpabile una forte tensione. Tutto è controllato dalle forze di polizia: si respira paura e incertezza. 12 aprile 1978 In via Tuscolana un’auto del Corpo è oggetto di un attentato terroristico. Questi ripetuti gesti contro i vigili urbani vanno inseriti nel periodo di drammatica tensione che sovrasta il paese, seguita alla strage della scorta dell’on. Moro ed al suo rapimento. La città è in stato d’assedio, ma le uniche forze di polizia palesemente in divisa sono i vigili urbani, perciò assurgono a simbolo di repressione per i contestatori. 14 aprile 1978 Persone rimaste ignote lanciano bottiglie incendiarie contro una Fiat 126 dei vigili urbani ferma davanti alla sede del IX gruppo. L’auto è gravemente danneggiata.
68 9 maggio 1978 In via Michelangelo Caetani, nel cuore di Roma, a due passi da tutti i centri di potere, in una Renault 5 rossa viene ritrovato il corpo dell’on. Moro senza vita. Le Brigate Rosse hanno conseguito l’apice dei loro progetti di violenza. Il centro storico di Roma è bloccato per i viavai delle autorità, per il pellegrinaggio dei cittadini: incredulità. Commozione e sdegno si leggono nelle facce che incontri. Domani centomila di queste persone saranno in piazza S. Giovanni con una manifestazione indetta dai Sindacati Unitari per urlare questi sentimenti. 15 maggio 1978 Si annota una attentato terroristico contro il Comando del Corpo. Un ordignio incendiario è lanciato attraverso le finestre al piano terra di via del Foro Romano: lievi i danni per la buona sorte. 15 giugno 1978 Di notte il garage comunale di via S. Teodoro è ancora oggetto di attentato incendiario: questa volta sono rilevanti pure i danni economici. 16 giugno 1978 Giunge in visita al Comando il sig. Giovanni De Nicola brigadiere centenario in servizio nel Corpo dal 1902 al 1924. Nonostante la bell’età è una fonte di lucidi ricordi della sua Roma e del suo lavoro. 8 luglio 1978 Sandro Pertini, senatore, medaglia d’oro della resistenza viene eletto Presidente della Repubblica. 31 luglio 1978 Presso gli uffici del Comando avviene il passaggio di consegne tra il gen. Francesco Andreotti e il dr. Ivo Mangiacapra. Il primo va a riposo, il secondo assume il comando interinale del Corpo. 6 agosto 1978 A Castelgandolfo muore Paolo VI. Durante il suo pontificato ha dimostrato molta stima verso il lavoro dei vigili urbani. Il 9 agosto avverrà la traslazione della salma nella Basilica di S. Pietro. Lungo il tragitto due ali di cittadini romani gli dimostreranno il loro affetto e la loro venerazione. 3 settem. 1978 In S. Pietro con solenne cerimonia si inaugura il pontificato di Giovanni Paolo I, card. Albino Luciani, eletto in conclave il 26 agosto. Morirà il 29 settembre 1978. In S. Pietro e nelle strade affluenti fino al giorno dei funerali vi sarà la presenza di tutto il popolo romano che va a testimoniare sorpresa e rammarico per l’improvvisa scomparsa di quell’uomo apparso molto mite. 10 ottobre 1978 Medici e dirigenti del Corpo hanno un incontro preliminare allo scopo di predisporre l’indagine a campione sui vigili urbani che l’équipe dell’istituto di Fisiologia generale dell’Università di Roma svolgerà per stabilire l’incidenza patologica del piombo contenuto nell’atmosfera sul corpo umano. 16 ottobre 1978 I cardinali in conclave eleggono al soglio pontificio Giovanni Paolo II. Il 12 novembre prenderà possesso di S. Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma. Di ritorno, sotto la scalinata dell’Ara Coeli si incontrerà con il sindaco Argan e sarà un segno dello stile della sua personalità, aperta, schietta. 24 novem. 1978 A quattro vigili urbani in due giorni vengono incendiate le loro autovetture sotto casa; ad altri sei il 6, il 7 ed il 21 dicembre, il 22 marzo e ancora il 26 maggio 1979. Gli attentati vengono “rivendicati” con telefonate a Il Messaggero, asserendo di agire contro la militarizzazione del Corpo dei vigili urbani. 28 novem. 1978 Black­out su Roma . Alle 18 in tutta la città viene a mancare la luce per mezz’ora. Ne è causa il grande assorbimento di energia delle utenze, superiore alla capacità di erogazione. Tutto è buio, tutto è fermo, pare così anche la vita. 1 gennaio 1979 Un’ondata di gelo investe l’Italia. A Roma in alcune ore della giornata i pedoni hanno difficoltà a camminare, i veicoli a viaggiare: per i vigili urbani i servizi di viabilità sono gravosi e debilitanti. 16 gennaio 1979 Violenza, ripetuti assassini di giovani aderenti a contrapposte militanze politiche. Per tutto questo la CGIL, la CISL, la UIL della Provincia di Roma organizzano una manifestazione unitaria in piazza S. Giovanni cui partecipano migliaia di persone. 21 febbraio 1979 Una carica esplosiva è azionata davanti al portone d’ingresso della IV Circoscrizione. I danni sono gravi, ma rimangono illesi i due vigili urbani in servizio di piantonamento all’interno. 6 marzo 1979 Di notte in via dei Sabelli, a S. Lorenzo, ignoti lanciano alcune bottiglie molotov contro il pulmino dei vigili urbani. I due di servizio rimangono ustionati. Una telefonata all’ANSA rivendica il gesto terroristico per conto dei Nuclei Proletari Organizzati.
69 17 marzo 1979 Viene notificata al sindaco Argan l’assegnazione in custodia giudiziaria degli oltre cinquecento alloggi sfitti posti sotto sequestro dal Pretore. A seguito della legge sull’equo canone e il conseguente ritiro di questi dal mercato dell’affitto, il pretore configura il reato di aggiotaggio a carico dei proprietari. I vigili urbani devono porre in atto le misure di custodia necessarie. 7 aprile 1979 In piazza Giureconsulti alcuni manifestanti lanciano un grappolo di molotov contro l’auto di servizio dei vigili urbani: il mezzo è distrutto, il conducente ferito. 16/17 apr. 1979 Un edificio in Largo Frassinetti improvvisamente crolla. Necessita isolare la zona finché non sono terminati gli accertamenti del caso e non sono riportati nei limiti gli ostacoli. 20 aprile 1979 Il Palazzo Senatorio sul Campidoglio è oggetto di ignobile attentato terroristico. I danni appaiono subito catastrofici al patrimonio edilizio e culturale: portone, fregi, vetrate in frantumi. E’ un’offesa alla storia, alla cultura, alla democrazia. 5 maggio 1979 Si compie un sanguinoso attentato terroristico in piazza Nicosia, dove ha sede la Democrazia Cristiana Romana. Muoiono tre agenti della Polizia di Stato sotto le raffiche dei mitra. La collaborazione con l’opera di setaccio delle forze dell’ordine procura un impegno estremo ai vigili urbani che “cinturano” tutto il centro storico della città con chiusure a largo raggio. 8 maggio 1979 La Giunta Municipale delibera che il Comune si costituisca parte civile nel processo a carico degli appartenenti ai Nuclei Armati Proletari, i NAP, per il ferimento del vigile urbano Renzaglia. 14 maggio 1979 Un forte boato nella notte segnala un attentato terroristico al carcere di Regina Coeli. L’enorme voragine in via della Lungara provoca l’allagamento della zona circostante ed il suo conseguente isolamento dal traffico e dal transito. 15 maggio 1979 L’autoparco comunale di via Stefano Satta è oggetto di un attentato terroristico compiuto da un “commando” di dieci persone. Due vigili urbani Giancarlo Ferretti e Stefano Martini in servizio all’interno vengono percossi e immobilizzati con mitra e pistole. Il locale cosparso di benzina viene dato alle fiamme. Rimangono distrutti sei veicoli dell’Amministrazione. Gli stessi vigili salvano dalle fiamme alcuni pacchi di certificati elettorali che si travavano dentro quei veicoli in attesa di essere trasportati a destinazione. 16 maggio 1979 Scattano i provvedimenti di emergenza riguardanti il traffico per la zona intorno S. Pietro nei giorni di udienza del Papa: chiusura al traffico di via della Conciliazione da riservarsi ai pullman turistici, per quelli in più viene aperto il parcheggio in via delle Fornaci. Il 25 maggio il sindaco Argan chiederà a Mons. Casaroli, segretario del Papa per gli affari esteri, la necessità che il Vaticano designi una delegazione di tecnici in grado di affrontare con il Comune di Roma i gravi problemi derivanti dall’eccezionale afflusso di pellegrini in S. Pietro. Soprattutto nelle giornate di udienza pontificia. 20 giugno 1979 Presenti le autorità dello Stato, del Comune di Roma e della Regione Lazio, dopo quindici anni dall’inizio dei lavori, si inaugura ufficialmente la linea A della metropolitana Osteria del Curato ­ Termini ­ Rebibbia. Il funzionamento al pubblico dopo i necessari collaudi e prove è rimandato al 16 febbraio 1980. 22 giugno 1979 Duecentocinquantamila metalmeccanici, un’immensa assemblea sindacale, da ogni parte d’Italia e da diverse direttrici che convergono, si radunano in piazza S. Giovanni in Laterano. Il Corpo con tutti i suoi uomini è chiamato ad un superlavoro: traffico, soste, persone che perdono i punti di ritrovo. 1 luglio 1979 Da oggi il vigile urbano Giovanni Irace, vincitore di concorso pubblico, dimessosi dal Corpo, assume servizio presso il Segretariato Generale del Parlamento Europeo (Lussemburgo) in qualità di segretario stenodattilografo. 17 settem. 1979 Lo sciopero generale degli autoferrotramvieri paralizza il traffico cittadino. L’ACI calcola che alla sola città di Roma ne derivi un danno economico di sei miliardi di lire.
70 19 settem. 1979 Il terremoto con epicentro nella Valnerina in Umbria provoca danni disastrosi. A Roma la scossa tellurica raggiunge il 4° grado della scala Mercalli. La popolazione si riversa nelle strade, si organizzano bivacchi all’aperto, si dorme nelle autovetture. Domani comincerà la gara di solidarietà verso i paesi più colpiti. 27 settem. 1979 Luigi Petroselli in Consiglio Comunale viene eletto nuovo sindaco di Roma dopo le dimissioni rassegnate da Giulio Carlo Argan per motivi di salute. 6 dicem. 1979 Giovanni Paolo II visita la sede del I gruppo vigili urbani in via Monserrato, 25. “Era tanto tempo, erano mesi che lo attendevano... Ogni volta, infatti, che il Papa esce dal Vaticano per le sue visite e per i suoi incontri pastorali nella città, sono loro che provvedono a regolare il traffico, dal ponte sul Tevere in poi, per rendere possibili i suoi trasferimenti. A distanza, mentre il desiderio dei vigili era di avere, almeno una volta, il Santo Padre vicino, in mezzo a loro...” E’ stata la prima volta che un Papa si reca in casa dei vigili urbani (L’Osservatore Romano 8.12.1979). 23 febbraio 1980 Ristrutturazione del servizio rimozione dei veicoli. Il Servizio per la rimozione dei veicoli in sosta d’intralcio (art. 115 Codice della Strada) esperita con autogrù del Corpo viene trasferito dal I Gruppo Ferruccio al Gruppo Speciale Viabilità con sede in via Parco del Celio, il quale, operando sull’intero territorio urbano, offre maggiori garanzie logistiche. 25 febbraio 1980 In Piazzale del Verano un’auto di servizio dei vigili urbani durante i tafferugli seguiti ad una manifestazione studentesca viene data alle fiamme. 10 marzo 1980 Attentato terroristico contro l’ufficio turistico turco e la sede delle linee aeree turche. Sotto i portici di Piazza dell’Esedra muoiono due persone; un vigile urbano a lavoro nelle vicinanze rimane ferito. 5 aprile 1980 Nuova iniziativa contro l’abusivismo edilizio. L’Assessorato comunale al Risanamento delle Borgate stampa e affigge un manifesto con il quale si invitano i cittadini a segnalare tempestivamente eventuali abusi edilizi “fin dallo sterro”. I numeri telefonici fanno capo al gruppo distaccato dei vigili urbani addetti. 13 giugno 1980 L’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra conferisce al Corpo il Distintivo d’Oro e la tessera di socio d’onore per “la difesa dei valori patriottici civili e morali”. 9 luglio 1980 Vengono posti sotto sequestro dal gruppo preposto al risanamento delle borgate alcune lottizzazioni abusive per una superficie di 138 ettari lungo la via Aurelia al Km 8,700. 16 luglio 1980 E’ messo in atto un attentato terroristico alla sede del Nucleo Radiomobile in via Volpicelli. Danni alle cose, ma non vi sono feriti. Il gesto è rivendicato dalle Ronde Proletarie. Luglio 1980 I fatti di Trastevere. Una pagina dolorosa del Corpo e dei suoi dipendenti e soprattutto delle persone coinvolte. Tre vigili urbani sull’onda di una campagna contro i rumori e la tranquillità notturna in estate, sono comandati di servizio nei pressi di piazza S. Maria in Trastevere. Un’auto Fiat 500 dopo l’alt del primo agente non si ferma, ma a velocità costante prosegue la marcia sfiorando la moto e lo stesso agente fin dentro la piazza dove vige il divieto di transito. Altri alt; si spara a scopo intimidatorio. L’auto non curante esce dalla piazza, attraversa piazza S. Callisto per imboccare via S. Francesco a Ripa in senso vietato. I tre vigili urbani si pongono all’inseguimento a piedi uno dietro l’altro. Qui l’auto si ferma. Dentro alla guida c’è la conducente, nota tossicodipendente, morta. Non tutti i colpi sparati hanno avuto fine intimidatorio. L’inchiesta che seguirà metterà a nudo carenze e negligenze a tutti i livelli e un’autodifesa contraddittoria dei vigili coinvolti. Essi verranno arrestati uno dopo l’altro. La sentenza finale li vorrà condannati, da soli, per eccesso di legittima difesa. 2 agosto 1980 Alcuni vigili urbani in accordo con i centri anziani accompagnano le persone rimaste sole in città a visitare Roma nella cultura: musei, terme, il Teatro dell’Opera. 3 agosto 1980 Al Fatebenefratelli muore il dr. Ivo Mangiacapra, comandante del Corpo, dopo lunga e dolorosa malattia, che aveva minato il suo fisico, ma non la sua vitalità: fino agli ultimi giorni seguiva il suo lavoro portando un ingombrante busto di gesso.
71 8 agosto 1980 Fatto nuovo nel servizio. Assumono l’incarico le prime sette vigili urbane autorizzate a portare automezzi del Corpo e dell’Amministrazione. 13 agosto 1980 E’ approvata la Legge n. 466 che prevede speciali elargizioni a favore di categorie di dipendenti pubblici e cittadini vittime del dovere o di azioni terroristiche. Purtroppo ne dovranno fruire anche molti vigili urbani o familiari. 23 novem. 1980 Terremoto nel sud Italia. E’ Domenica: intorno alle 20 una violentissima scossa tellurica, valutata tra il 9° e il 10° grado della scala Mercalli, investe la Campania e la Basilicata. Interi paesi sono distrutti, le vittime si contano a centinaia. A volte superano il migliaio. L’epicentro del sisma viene localizzato dai sismologi a dieci km da Eboli. Nella gara di solidarietà e di soccorso che seguirà da tutta l’Italia, il Comune di Roma partecipa inviando nelle zone terremotate un gruppo di vigili urbani volontari in missione. Il gruppo è composta da 58 vigili urbani e due dirigenti, è completamente equipaggiato, ha 10 autoveicoli a disposizione e viene dislocato a Nocera Inferiore. 17 gennaio 1981 Il Marco Aurelio, la statua equestre dell’Imperatore filosofo, viene scesa dal piedistallo michelangiolesco di piazza del Campidoglio sul quale domina e veglia dal 1538. Si mette in viaggio verso i locali coperti dell’Istituto S. Michele, ma lassù non metterà più piede. 1 febbraio 1981 Da oggi nei giorni festivi viene chiusa al traffico veicolare via dei Fori Imperiali. Nello spazio stradale passeggiano bambini mascherati ­ è carnevale ­ turisti e gente in libertà: suona la banda del Corpo. 13 maggio 1981 Servizi d’emergenza a seguito dell’attentato alla vita di Giovanni Paolo II. In un bel pomeriggio di sole, in mezzo ad una moltitudine festante si sono sentiti nitidi due spari. La figura bianca, ieratica, ma sorridente del Papa si accascia... “Tutti gli appartenenti al Corpo prestano la loro opera di soccorso in una piazza affollata, in mezzo alla gente sbigottita, il cui sgomento è pari allo sdegno... In pochi istanti e in un clima di emergenza e di improvvisazione si sono dovuti predisporre i servizi di scorrimento e di sicurezza del traffico per le autorità che si recavano al Gemelli...”. Luglio 1981 I Romani ­ ma anche i turisti ­ si mettono in “coda” per ammirare i Bronzi di Riace esposti per volere del Presidente della Repubblica Pertini nel Palazzo del Quirinale. E’ il primo grande appuntamento culturale dell’estate romana. La sofferta calura delle attese è compensata dallo spettacolo e dalla partecipazione all’evento unico: la perfezione stilistica raggiunta dall’ignoto artista appaga la vista, senza parole. 7 ottobre 1981 Muore improvvisamente Luigi Petroselli. E’ stato il primo sindaco “comunista” in una Roma culla del Cristianesimo, ma è stato benvoluto e apprezzato da tutti i cittadini, sicché immense folle dal momento della scomparsa presso l’Ospedale S. Giacomo ai funerali gli tributeranno un caloroso e commosso omaggio. Srà stato il grazie di tutti. 24 novem. 1981 Dopo lunga e dolorosa malattia muore il vigile urbano motociclista Bruno Montesi che i 1 marzo 1980 si era gettato completamente vestito nelle acque del Tevere per salvare una signora che dalle banchine sotto Ponte Garibaldi vi si era gettata con scopi suicidi. Lì contrasse quel morbo, la leucemia, che lo costrinse a ripetuti ricoveri in ospedali di Roma e all’estero. A Bruno Montesi il Prtesdente della Repubblica Sandro Pertini attribuirà la medaglia d’argento al valore civile alla memoria. 30 novem. 1981 La lotta all’abusivismo edilizio dimostra la necessità della costituzione di un Gruppo Antiabusivismo Edilizio dei vigili urbani. Avrà sede propria, un comandante ed un organico proporzionato alle sue competenze che hanno limiti territoriali nel Comune di Roma. 5 dicem. 1981 Viene inaugurato in piazza Venezia in nuovo “spazio verde” che sostituisce il preesistente parcheggio: fiori su un prato del tipo da campi sportivi. Questa iniziativa cambia del tutto il volto di una delle più importanti piazze della città, “restituendole un aspetto più ordinato e, al contempo, più umano”. Febbraio 1982 Tre vigili urbani motociclisti appartenenti al I gruppo Monserrato fermano un camion carico di carne, uscita da un mattatoio rimasto sconosciuto, diretta a chissà quale macelleria. A bordo anche timbri e bolli per falsificare le certificazioni.
72 14 marzo 1982 Si svolge per le strade di Roma la Maratona Internazionale. Partecipano 50.000 persone che dal Colosseo in un ampio percorso cittadino coinvolge tutti, abitanti e turisti. Dalle Olimpiadi del 1960 la Capitale non aveva ospitato una manifestazione sportiva di tanta rilevanza e complessità. Inoltre allo Stadio Olimpico si gioca la partita di calcio Roma ­ Juventus, altro avvenimento sportivo molto sentito dalla tifoseria romana. I vigili urbani nella totalità sono spettatori e assistenti d’obbligo! 28 maggio 1982 Il comandante gen. prof. Alberto de’Rossi lascia il servizio per raggiunti limiti di età. Il Primo dirigente dr. Luciano Massarotti assume il comando “ad interim” del Corpo dei vigili urbani. 11 luglio 1982 Battendo per 3 reti ad 1 la squadra di calcio della Germania Occidentale gli “Azzurri” conquistano a Madrid il loro terzo titolo mondiale. Nella Capitale si svolgono manifestazioni spontanee di giubilo, durante la notte e nei giorni seguenti che impegnano i vigili urbani a limitare disordini dopo l’eccezionale successo sportivo. 23 settem. 1982 Tragedia a Ponte Bianco a Monteverde. Durante un catastrofico nubifragio, un vecchio collettore cede ed una massa d’acqua e di fango si abbatte sugli operai a lavoro nella nuova galleria. Quattro di essi restano travolti e uccisi. Scrive Paese Sera: “Sono stati i vigili urbani i primi a fronteggiare la tragedia. Soli, per mezz’ora, hanno fatto il possibile per far sfogare l’acqua, aprendo i tombini e pulendo le grate...”. 9 ottobre 1982 Attentato terroristico di natura politico­razzista davanti alla Sinagoga di Roma. Un bambino colpito da schegge, muore. Trenta persone rimangono ferite. I vigili urbani si trovano sul posto, celebrandosi lì una ricorrenza festiva ebraica. Il loro soccorso ed aiuto è commentato dalla stampa mondiale. 18 novem. 1982 Uno stabile in via del Pigneto, 49, a seguito di fuga di gas, è completamente distrutto. Il bilancio è grave: tre morti. Numerosi vigili urbani vengono impegnati in ogni modo per favorire le operazioni di soccorso e di assistenza alle famiglie sinistrate. 22 novem. 1982 Nel quadro della ristrutturazione e riorganizzazione della viabilità e dei trasporti urbani, la Giunta Capitolina adotta le seguenti misure ritenute indispensabili al fine aumentare la potenzialità preventiva e repressiva del Corpo in materia di traffico. La percentuale del personale impiegata nei servizi di viabilità è portata da 25 a 40% inderogabilmente. Vi sarà più presenza dello stesso personale sulla strada e più assistenza da parte dei coordinatori addetti ai loro subalterni sui posti di lavoro. A fine turno gli uni e gli altri devono relazionare le operazioni di servizio ed i loro interventi. Viene ridotto notevolmente il personale impiegato presso gli uffici del comando del Corpo. 26 novem. 1982 Giovanni Paolo II annuncia ai cardinali riuniti in concistoro che nel 1983 sarà indetto un anno santo straordinario per il 1950° anniversario della redenzione. La notizia coglie di sorpresa l’Amministrazione Comunale che chiede un incontro alle autorità vaticane per poter degnamente organizzare l’evento eccezionale. Per i vigili urbani sarà un anno di “quaresima”? 22 dicem. 1982 Da ignoti è portato a termine un attentato terroristico gravissimo al vigile urbano Bruno Mercuri addetto al controllo edilizio nel territorio della IV Circoscrizione. Sdegno e commozione è colto tra i colleghi e la cittadinanza. Le autorità della Capitale visitano il ferito ricoverato in condizioni preoccupanti al Policlinico Umberto I, portandogli solidarietà e conforto. 3 giugno 1983 A sorpresa, disattendendo alla prassi, la Giunta Municipale nomina a comandante generale del Corpo il comandante del XVII gruppo circoscrizionale dr. Francesco Russo. La decisione politica dà adito a ricorsi e contestazioni da parte dei dirigenti che si ritengono defraudati dei diritti di graduatoria per aspirare all’incarico. 22 gennaio 1984 Padre Francesco Poli, cappellano del Corpo, fondatore e convinto sostenitore del gruppo donatori dei sangue tra i vigili urbani, muore per un banale incidente presso la sua abitazione. Il 20 gennaio, festa di S. Sebastiano patrono della polizia municipale, aveva accompagnato i vigili urbani di alcune città italiane in udienza dal Papa. 15/17 marz.1984 A Corridonia si tiene il Convegno Nazionale di studio per dirigenti ed operatori di Polizia Urbana sul tema: legge­quadro sulla polizia locale, ruolo e funzione del vigile urbano. La manifestazione è organizzata dall’Associazione Nazionale Vigili Urbani e dall’Associazione Nazionale Comandanti e
73 Ufficiali di Polizia Municipale. Vi prendono parte alte personalità politiche, magistrati, e alti funzionari amministrativi. Il tema ed il successo sarà ripetuto il 7/9 marzo dell’anno prossimo. L’idea e la volontà della categoria è già netta e decisa per l’avvenire della polizia municipale. Giugno 1984 Il Premio Simpatia ‘84 ideato da Domenico Pertica nella Sala Protomoteca in Campidoglio è assegnato a Vincenzo Lucernoni, vigile urbano effettivo all’ufficio studi, documentazioni e pubbliche relazioni, incaricato per i rapporti con la stampa. E’ motivato da un articolo da lui pubblicato sulla sede del Comando del Corpo alla Consolazione “l’Ospedale che nacque dalle lacrime di una madre”. 16 dicem. 1984 Un articolo dell’Espresso annuncia il “poliziotto di quartiere”: “I vigili urbani diventeranno presto qualcosa di simile al bobby poliziotto delle città inglesi. Il progetto da qualche tempo (è anche) allo studio del Ministero dell’Interno...”. 6 gennaio 1985 Roma si sveglia sotto un poetico manto di neve che crea difficoltà alla circolazione veicolare e pedonale per alcuni giorni. 28 febbraio 1985 Il Parlamento emana la legge n. 47 sulla sanatoria edilizia e il condono fiscale. Prevede agevolazioni tributarie nei confronti di tutti quei soggetti che, avendo posto in essere illeciti urbanistici, usufruiscano della sanatoria amministrativa e del condono di pene. Aprile 1985 Il Ministro dell’Interno on. Oscar Luigi Scalfaro con i vertici delle forze dell’ordine mette in atto il decentramento per la polizia statale. A Roma per renderli somiglianti con la suddivisione dell’amministrazione locale e coincidenti con le sedi circoscrizionali avremo i gruppi circoscrizionali della Polizia di Stato. Luglio 1985 Al centro storico di Roma si combatte la “battaglia dei tavoli” e dell’occupazione di suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi commerciali. Proseguirà nel mese di agosto e sarà così per i prossimi anni a venire, finché l’Amministrazione, vincendo tutti i compromessi e gli interessi che vi premono, non troverà le giuste soluzioni. Intanto i vigili urbani, con i mezzi del Corpo o con l’aiuto di ditte appaltatrici specializzate, effettuano controlli, verbalizzano e sequestrano le strutture che insistono abusivamente sul suolo pubblico davanti ai locali al fine di somministrazione: è una vera guerra. Ottobre 1985 Sono decentrati alle circoscrizioni comunali ampi poteri in materia di repressione degli abusi edilizi segnalati dai gruppi territoriali dei vigili urbani. E’ quasi un regolamento d’esecuzione della Legge n. 47/85: ordinanze di sospensione dei lavori, di demolizione, di acquisizione al patrimonio comunale delle opere abusivamente costruite verranno emanate dalla Circoscrizione competente. 23 ottobre 1985 L’Associazione Nazionale Vigili Urbani e l’Associazione Nazionale Comandanti e Ufficiali di Polizia Municipale indicono a Roma nei locali del cinema Etoile una manifestazione degli operatori di vigilanza urbana che ha lo scopo di avvicinare l’approvazione della legge­quadro. L’incontro è organizzato dall’Associazione Romana Vigili Urbani. La manifestazione avviene a Roma quale sede di tutti gli organi costituzionali competenti sulla materia: l’impatto, la spinta avrà più effetto. Sono presenti: autorità politiche e amministrative a tutti i livelli, autorità sindacali. Delegazioni di vigili urbani sono state ricevute alla Camera dei Deputati e al Senato, compresa una visita al Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Importante mi pare una statistica sugli infortuni causati da terzi a danno dei vigili urbani di Roma pubblicata nell’occasione: anno 1980 1981 1982 accidentali 120 131 188 dolosi 24 13 40 anno 1983 1984 accidentali 191 204 dolosi 34 40 L’ANVU fa dono alla bandiera del Corpo dei vigili urbani di Roma di una Medaglia d’Oro così motivata: “In onore di tutti i suoi appartenenti per i ripetuti atti di umana solidarietà e di civiche virtù poste in essere da tutti i vigili urbani di Roma, esempi ed atti spesso non evidenziati, perché rientrano nella normalità del servizio espletato”. 25 novem. 1985 Una lettera aperta dell’Associazione Romana Vigili Urbani a Il Messaggero pubblicata con il titolo “La resa dei politici” dice tra l’altro: “Al nostro impegno è corrisposto il disinteresse dell’Amministrazione. Noi facevamo i sequestri, loro concedevano sanatorie”. A conferma di questo
74 il 29 gennaio 1986 nella Sala Protomoteca durante un incontro tra assessori e presidenti circoscrizionali si confessa candidamente “l’impreparazione e l’impotenza da parte dell’apparato burocratico ­ amministrativo ad affrontare il fenomeno dell’abusivismo”. Gennaio 1986 Abbondanti nevicate tornano a cadere sulla Capitale continuando a febbraio. I vigili urbani sono mobilitati anche con squadre speciali per gli interventi di soccorso. L’emergenza neve è un piano predisposto dal Campidoglio per evitare il disastro dello scorso anno, quando abbiamo avuto feriti, scuole chiuse, mezzi pubblici senza catene. Quest’anno la macchina burocratica sta funzionando. Gennaio 1986 E febbraio: attentati terroristici al Café de Paris in via Veneto, alla British Airways di Barberini, allo Scalo dell’Aeroporto di Fiumicino, la fuga di gas all’Ostiense. I vigili urbani sono stati i primi ad intervenire, se non addirittura sul posto, come in via Ostiense. Il Prefetto di Roma li riconoscerà: quali “importanti artefici di un’opera di soccorso di vera emulazione con le altre forze di polizia”. 27 febbraio 1986 “Attenzione per tutti. Una nota dalla Lupa”. Alle ore 10,30 dalla centrale radio del I gruppo Monserrato arriva: “Desidero esprimere il mio vivo riconoscimento per l’opera quotidiana svolta nell’interesse della cittadinanza dai vigili urbani. I cittadini sono coscienti dei vostri sacrifici e ve ne sono grati. Do atto delle mille difficoltà nelle quali vi muovete e vi trasmetto un augurio sincero e personale ad ognuno di voi. Buon lavoro”. E’ la voce di Sandro Pertini, ex Presidente della Repubblica in visita ai locali ed ai vigili di quel gruppo. 10/12 apr. 1986 A Corridonia si tiene il IV Convegno Nazionale di studio per gli operatori di polizia urbana. Intervengono molti operatori, ma anche personalità politiche ed autorità del mondo giudiziario. Durante il convegno viene annunciata l’approvazione, e discussa, la legge 7 marzo 1986 n. 65 Legge quadro sulla polizia locale. In questa legge i vigili urbani di tutti i comuni d’Italia con le loro organizzazioni associative e sindacali, specialmente nei convegni di Corridonia, tanto avevano puntato negli ultimi anni. 4 giugno 1986 L’Amministrazione Comunale programma un servizio notturno specifico di protezione del lavoro dei tassisti che sono stati recentemente oggetto di gravi atti di teppismo e violenza fisica. Tale iniziativa è fortemente contestata dalla base degli operatori, sicché è presto revocata. Luglio 1986 La Corte Costituzionale dichiara illegittimo l’articolo della legge di cinquanta anni fa sulla tutela del lavoro della donna e dei fanciulli che vietava alle aziende industriali di impiegare il personale femminile nel lavoro notturno. Il divieto al lavoro femminile notturno quindi offende la Costituzione italiana che all’art. 37 riconosce alla donna lavoratrice gli stessi diritti dell’uomo. Gennaio 1987 Per la prima volta l’Amministrazione Comunale invita a visita medica preventiva periodica ai sensi dell’art. 33 del DPR 13.3.1956 n. 303 il personale abilitato alla conduzione dei suoi automezzi. 14 gennaio 1987 Militanti delle Brigate Rosse attaccano con inaudita ferocia la Volante 12 della Polizia di Stato comandata di scorta ad un furgone portavalori postali in via Prati di Papa. Muoiono due agenti. Uno è gravemente ferito: si salverà perché l’arma del colpo di grazia si inceppa. Viene isolata la zona per i rilievi e le operazioni di indagine immediata. Marzo 1987 Durante la notte viene perpetrato un attentato terroristico cospargendo di liquido infiammabile l’abitazione del vigile urbano Dante Portolani, addetto al controllo edilizio. Dopo giorni di atroce agonia muoiono la moglie e la cognata. La casa è distrutta, si salvano il vigile ed i figli. 26 aprile 1987 Il giornale L’Unità dà notizia: “Sequestrate dai vigili urbani ventitré discariche abusive, secondo disposizioni dell’autorità giudiziaria. Complessivamente le aree poste sotto sequestro hanno una dimensione di 370 mila metri quadrati”. Aprile 1987 Anche Roma è colpita dalla febbre del sabato sera. Roma­centro nelle notti di venerdì, sabato e domenica diviene invivibile. Tante autovetture invadono le vie del centro della città, dove si trovano i locali pubblici di richiamo per la vita notturna dei giovani e non. L’Amministrazione Comunale decide la chiusura del centro storico in corrispondenza della zona delimitata dalla c.d. fascia blu dalle ore 22 alle ore 02,00 di quei giorni.
75 Luglio 1987 Turismo a Roma. Nel periodo gennaio­luglio le presenze turistiche giapponesi a Roma sono aumentate del 121% rispetto all’anno scorso. Sono al terzo posto dopo quelle degli statunitensi e dei tedeschi. In totale gli arrivi di ospiti stranieri sono stati: 1.390.867 per 4.008.719 giorni di presenze.. Insomma cifre confortanti per l’industria turistica romana; d’agosto poi vi saranno i mondiali d’atletica. 29 agosto 1987 Un’auto blu ha letteralmente travolto la pedana dei vigili urbani al centro di piazza Venezia. Quella pedana e quel posto di servizio fisso per la polizia municipale è unico a resistere dal 1948, anche se spesso è stato causa di incidenti stradali di notte e di giorno. 14 agosto 1987 La circolare n. 109 dell’ufficio coordinamento del Corpo per le attività abusive poste in essere presso i semafori da cittadini stranieri dispone che a carico di questi dovrà essere inoltrato alla Questura ­ Ufficio Stranieri ­ un rapporto amministrativo su mod. 29bis. Solo in caso di mancanza di documenti d’identità da parte di tali operatori, essi dovranno essere accompagnati presso l’ufficio stranieri. 20 ottobre 1987 Da il giornale La Repubblica sappiamo: “Il Pretore denuncia: 3.000 case abusive dopo il condono vengono registrate a Roma tra i mesi di giugno del 1986 e del 1987. Queste cifre allarmanti sono state oggetto di un incontro tra magistrati e amministratori comunali”. Pare che né a livello locale, né a livello statale si individuino le strategie e le armi per fermare l’abusivismo edilizio. 6 novem. 1987 “Il 16 novembre prenderà il via la prima iniziativa del Comune di Roma tendente a tenere sotto controllo la qualità dell’aria attraverso il rilevamento dei principali agenti di inquinamento atmosferico. Verranno effettuati...quattro rilevamenti, uno per stagione, ciascuno per la durata di 30 giorni” da tre stazioni mobili (Il Corriere della Sera). Il Messaggero riporta: “Mangia funghi velenosi. Vigile urbano se ne accorge e lo salva. Guarda che bel cesto di funghi, li ho raccolti in pineta . Tra essi la Amanitha phalloides, la specie mortale che il vigile riconosce”. Un signore li mostra al vigile urbano, dicendo di averne già mangiati un po’. Il vigile lo accompagna subito in ospedale, dove i sanitari gli praticano una lavanda gastrica. 15 gennaio 1988 Il Paese Sera riporta la notizia: “Nella seconda giornata di controlli sui fumi di scarico dei mezzi privati i vigili urbani hanno sequestrato 60 libretti”, carte di circolazione. All’esame degli ”opacimetri” di cui le pattuglie sono dotate, il 50% dei veicoli risulta fuori legge. 21 gennaio 1988 Il sindaco emette un’ordinanza per riportare sotto controllo l’inquinamento acustico nella città. Si precisano gli orari in cui svolgere i lavori rumorosi, per questi poi si prescrive l’uso di apparecchiature del tipo silenziato. Si pongono i limiti in decibel (dBA) entro cui la fonti rumorose dovranno rientrare sia nelle ore diurne che notturne. 20 febbraio 1989 Delle Mele Marce. Così si può definire un’intervista rilasciata dal Comandante Russo a Paese Sera che scatena vivaci proteste nella categoria e un ampio interessamento della stampa al problema della vigilanza urbana. Il Consiglio Comunale ne discuterà a lungo e a fondo. Per non prendere decisioni immotivate l’Amministrazione inizierà la discussione sul tema “Questione morale” nel Corpo. 8 giugno 1990 Viene approvata la Legge n. 142 sull’ordinamento delle autonomie locali. Per i comuni si prevedono gli statuti, la partecipazione popolare all’amministrazione locale, il difensore civico, i municipi, le circoscrizioni di decentramento comunale, le aree metropolitane, le aziende speciali e le istituzioni “quale organismo strumentale dell’ente locale per l’esercizio di servizi sociali, dotato di autonomia gestionale” (art. 23), l’unione di comuni, le regole nuove per il controllo sugli organi e sugli atti. Lo statuto del Comune di Roma sarà pubblicato il 10 gennaio 1992. “Gran parte dei regolamenti comunali sia di rilevanza interna, sia esterna saranno rielaborati in conformità ed economicità di gestione e principi di professionalità e responsabilità”. (Rita Verga L’Arvu n. 1/94). 12 marzo 1991 Il sindaco con ordinanza n. 955, ad integrazione dei provvedimenti comunali preesistenti, emana disposizioni più restrittive per la circolazione dei mezzi pubblici e privati nella città, soprattutto per quanto riguarda il “controllo dei gas di scarico”. Prevede l’istituzione del c.d. bollino di controllo. Per i mezzi di pubblico trasporto il controllo delle emissioni gassose deve avvenire ogni 30 giorni.
76 28 marzo 1991 Vengono emanate le nuove norme in materia di commercio sulle aree pubbliche con la Legge n. 112, legge profondamente innovativa e di maggior chiarezza, facilitando il lavoro dei vigili urbani. Questo tipo di commercio anomalo è di difficile controllo per la sua forma mobile e di provvisorietà. 29 luglio 1991 La deliberazione consiliare n. 289 oggi approvata prevede che “gli appartenenti al Corpo dei vigili urbani ascritti al V e VI livello economico possono esplicare servizi di scorta, di guardia, di sicurezza e di assistenza a richiesta e per conto di privati e di enti non pubblici, per i quali non sussista in modo prevalente il pubblico interesse. (Quelli di cui sopra)... devono corrispondere mediante pagamento anticipato... a titolo di rimborso spese...” una tariffa oraria determinata. 25 agosto 1991 E’ approvata la Legge 287 quale aggiornamento della normativa sull’insediamento e sull’attività dei pubblici esercizi. Anche questa è una normativa semplificatrice e chiarificatrice della materia che forse faciliterà il lavoro della polizia municipale. Agosto 1991 Serate di protesta tra la folla notturna di piazza Navona per la “guerra dei mimi di strada”, i menestrelli. I vigili urbani devono intervenire contro gli artisti ambulanti che provocano le proteste dei cittadini abitanti della zona, ma sono difesi dai passanti spettatori­ascoltatori. La mediazione e il controllo dell’ordine e della vivibilità notturna non sono di facile conseguimento. Agosto 1991 Tavolino selvaggio. Anche quest’anno l’occupazione di suolo pubblico all’esterno dei pubblici esercizi sta portando grandi problemi al lavoro della polizia municipale nel centro storico. L’Amministrazione, sensibilizzata dalle spinte dei cittadini abitanti, consapevoli del diritto alla tranquillità del riposo ed alla godibilità degli spazi comuni, si trova in difficoltà a far convivere le esigente dei commercianti e dei residenti. Per i titoli autorizzativi è necessario il rispetto del c.d. Decreto Galasso del 31. 10. 1985 in riferimento alla Legge 1.6. 1939 n. 1089 e della Legge 13. 3. 1989 n. 122 in aggiornamento al Codice della Strada. Il Comune applicazione di queste norme emana una sequela di disposizioni che non sortiscono l’effetto di riportare sotto controllo il fenomeno dell’abusivismo, perché comunque l’esercente serve i clienti sui tavoli fuori del locale. Ottobre 1991 Pubblicità e insegne. Il Comune di Roma e particolarmente la I Circoscrizione, a seguito di una campagna di stampa vogliono riportare sotto controllo il degrado prodotto da affissioni e pubblicità fuori legge, soprattutto nel centro storico, zona protetta. I vigili urbani contravvenzionano e predispongono i piani di demolizione per quegli abusi con a carico un’ordinanza di rimozione. Successivamente assistono gli operai di ditte appaltatrici addette alla esecuzione di quelle ordinanze sulle vie e le piazze di particolare pregio storico, architettonico, archeologico e ambientale. 30 aprile 1992 Viene emanato il Decreto Legislativo n. 285 contenente le nuove norme del Codice della Strada. Entrerà il vigore dal 1 gennaio 1993. Il Comando del Corpo organizza corsi di aggiornamento ad una legge profondamente innovativa della materia. Severo e dettagliato nella previsione delle ipotesi di violazioni, porta ai vigili urbani un duro e difficile compito per l’applicazione, dovendo imparare di nuovo una normativa già assimilata dalla quotidiana abitudine nel lavoro. E’ giusto il caso di annotare tra tutte la norma del Nuovo Codice che prevede l’educazione stradale come attività obbligatoria nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, aggiungendo che per lo svolgimento dei programmi sarà richiesto l’ausilio degli appartenenti ai corpi di polizia municipale. Il Corpo dei vigili urbani di Roma in questo campo vanta un’esperienza trentennale. Luglio 1992 Il Consiglio Comunale approva le modificazioni al Capitolo VIII del Regolamento Generale per il Personale del Comune di Roma. Alla luce dei Contratti Nazionali Collettivi di Lavoro e della rinnovata normativa statale aggiornata nel corso degli anni, il Comune adegua la sua per quanto riguarda la disciplina del dipendente (dall’art. 123 all’art. 150bis). Il vigili urbani sono particolarmente sensibili e interessati a questo argomento, perché il loro lavoro li porta con facilità ad incorrere in procedimenti penali o amministrativi, dai quali possono derivare sanzioni accessorie di varia entità, come la censura, la riduzione dello stipendio, la sospensione dalla qualifica, la destituzione ed altri provvedimenti disciplinari. 27/28 nov. 1992 Presso la Sala Studi del Comando del Corpo si svolge il II Convegno Nazionale di Polizia Municipale organizzato dall’Associazione Romana Vigili Urbani. Temi in discussione: Il Nuovo Codice della Strada; L’Associazionismo nella Polizia Municipale. Partecipano vili urbani da tutta l’Italia. Al tavolo si susseguono illustri relatori. Sono presenti autorità politiche e amministrative.
77 14 dicem. 1992 L’Associazione Romana Vigili Urbani, dopo aver pubblicato lo studio di Lidiano Balocchi su Vigili Urbani Traffico e Inquinamento riguardante la città di Roma, indice una tavola rotonda presso il Residence Ripetta tra tutti gli Enti interessati: Comune, Comando del Corpo, Questura, ACEA, ENEL, SIP, Confcommercio, AMNU, ACI, CNA, Lega Ambiente. Tra tanti, il dato più attinente a queste pagine riferisce: negli ultimi dieci anni sono deceduti in media 13 vigili urbani all’anno in attività di servizio, 16 nel 1992. E’ da precisare che l’età del personale dipendente è media, poiché negli ultimi venti anni quasi l’intera forza effettiva si è rinnovata. Dello studio la stampa nazionale ne dà ampia recensione; i dati vengono a più riprese commentati. 3 febbraio 1993 Ha l’approvazione definitiva il Decreto Legislativo n. 29 inerente la Razionalizzazione dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche e la revisione della disciplina in materia di pubblico impiego, a norma dell’art. 2 della Legge 23. 10 1992 n. 421. La nuova normativa stabilisce, individua le responsabilità della dirigenza burocratica, separandole da quelle politico­ amministrative. Una legge con ampi risvolti negli snellimenti procedurali della pubblica amministrazione. Tratta anche della contrattazione collettiva e della rappresentatività sindacale. 9 maggio1993 Sulla via del Mare il vigile urbano Elio Sinceri, mentre era intento a istallare la segnaletica notturna in mezzo alla carreggiata, viene travolto ed ucciso da un’autovettura. La disgrazia dà all’Amministrazione Comunale l’occasione per rivedere l’equipaggiamento da adottarsi per il personale in servizio notturno sulla strada. 4 giugno 1993 Il Ministero dell’Industria Commercio e Artigianato con Decreto n. 248 emana il Regolamento di esecuzione della Legge 28. 3. 1991 n. 112 concernente norme in materia di commercio su aree pubbliche. Particolarmente interessanti sono gli artt. 7, 8, 9 dove si tratta dei “posteggi”, croce e delizia del Comune di Roma e dei vigili urbani. I posteggi o le soste degli ambulanti segnano in modo specifico il lavoro e le preoccupazioni degli amministratori nel centro storico di Roma: l’assegnazione, le loro misure, il loro uso, la priorità di assegnazione, i posti nelle fiere, la decadenza della concessione, la revoca. E’ difficile raggiungere il compromesso per assegnare una posizione utile al commerciante che non sia di disturbo al libero transito ed all’immagine storica di Roma. Gennaio 1994 Paese Sera pubblica: “Allarmanti i dati sull’inquinamento resi noti dall’osservatorio epidemiologico. Nel 1993 i livelli di guardia superati in 89 giorni. Aumentano i casi di cancro. Il sindaco Rutelli annuncia drastici provvedimenti contro il traffico privato...”. L’Unità scrive: “La fascia blu sarà custodita da un congegno senza pietà che riconosce chi accede senza permesso. Un computer segnerà la targa e la multa arriverà a casa”. Agosto 1994 La Confesercenti commissiona un’indagine che dia risposta al quesito: “Due anni dopo la scoperta di tangentopoli cosa è cambiato nel vissuto quotidiano?” La risposta del campione ­ 425 imprenditori ­ dà risultati che destano attenzione e ribellione negli interessati: la stampa pubblica che, secondo i commercianti, il 76% dei vigili urbani sono ancora corrotti e corruttibili. Il dato vero dell’indagine invece offre questa risposta: il 76,5% degli intervistati­imprenditori pensa che alcuni di loro siano ancora disposti a pagare una tangente per avere un contratto con la pubblica amministrazione. Questo è aggravato dal seguito. Alla domanda se avesse notato dei cambiamenti nel modo di comportarsi degli amministratori pubblici, il 47% del campione risponde che non è cambiato nulla. La stampa, dunque, dà ampio risalto e distorce il risultato, la risposta. Nessun quotidiano sottace il problema “vigili urbani e tangenti”, anche se le ripetute inchieste interne o della magistratura non ne hanno dimostrato l’esistenza. Aprile 1995 A seguito di un’inchiesta interna al IX gruppo circoscrizionale, una commissione composta da personale ascritto alle qualifiche direttive del Corpo prende a verbale i suoi 260 appartenenti al fine di conoscere se esistano devianze di ordine amministrativo, tentativi di usura ed altre ipotesi di reato perpetrate da singoli o da più dipendenti. Le risultanze non sono subito nette e definite. La magistratura emette due avvisi di garanzia, ma per ipotesi di reato diverse da quelle prospettate. Certamente non sono presenti i fenomeni di deviazione dalla norma e dal comportamento verificatesi in altre città (vedi Milano e Torino), cui la vasta campagna di stampa pare voglia preludere. Il sindaco Rutelli ed il vicesindaco Tocci in ripetuti interventi pubblici ed in comunicati ai dipendenti rassicurano della mancanza di elementi oggettivi, sicché possa dimostrarsi la presenza endemica di tali fenomeni in quel gruppo e nel Corpo nel Corpo di Roma.
78 15 luglio 1995 Il Comandante del Corpo, in applicazione della norma all’art. 9 comma 1 della Legge 24. 2. 1993 n. 537 ed in forza degli artt. 20 e 59 del Decreto L.vo 3. 2. 1993 n. 29 (circa le responsabilità personali della dirigenza), determina la chiusura del bar e della barberia funzionanti presso il comando del Corpo fin dal 1948 gestiti da vigili urbani per i vigili urbani. Un po’ di storia che se ne va per dei numeri di legge. 4 agosto 1995 La Giunta Municipale al n. 21719 delibera di costituire presso i gruppi circoscrizionali della Polizia Municipale i Nuclei per l’Assistenza agli Emarginati. I volontari frequenteranno corsi di apposita preparazione. 19 dicem. 1995 E’ riaperta al pubblico la Scalinata di Trinità dei Monti, ripulita, con nuovi criteri di uso e conservazione che impegnano i vigili urbani in un servizio più assiduo ed attento. Vigli Ur bani come educator i della società che cambia Rita Verga nel L’Arvu n. 1/94 scrive: “... I “vecchi” vigili coloro che hanno lavorato dal 1946, ossia dalla ricostituzione del Corpo, ci hanno fatto immaginare una cittadinanza che aveva coi suoi vigili un rapporto di sereno timore. Quanti ragazzini (e adulti) fuggivano all’arrivo del vigile in bicicletta, lasciando sulla strada il pallone, che veniva sequestrato. Quanti personaggi, anche famosi, tra i primi possessori dell’automobile hanno accettato con ironia la contravvenzione per divieto di sosta. E’ un mondo finito, certo. Ma se la città è riuscita ad assorbire la grande ondata migratoria degli anni ‘50 e dei primi anni ‘60, di gente proveniente in maggioranza, da zone rurali o da zone secolarmente escluse dalla cultura cittadina, dobbiamo riconoscere il contributo di quei vigili che, regolamenti alla mano, talvolta burberi, talvolta “paciocconi”, rappresentarono i successi conseguiti da una città intera. Successi consolidati nell’interesse collettivo dai comportamenti di coloro che già erano divenuti cittadini romani, in forza anche di un’etica pubblica, ravvivata dalle nuove istituzioni democratiche e non ancora travolte da uno sviluppo impetuoso delle attività e dei bisogni collettivi...”
79 15 ­ Motti e Detti Pizzardoni “...Alle Guardie (di città) dalla forma del cappello a due punte (feluca), il popolo aveva messo il nome di pizzardoni, che è quello di un uccello acquatico”: la pizzarda (nome popolare del beccaccino). “E loro non se ne sono mai offesi”. Pippo Pappa (Pappa, voce del verbo... strafogarsi). Soprannome del cav. Filippo Cremonesi, Assessore alla Polizia Urbana del Comune di Roma nel 1920, Regio Commissario nel 1924, Governatore nel 1925. Camaleontica carriera politica non dissimile a tanti suoi colleghi moderni, che per questa versatilità ed altro... l’arguzia popolare stigmatizzò. Dieci e Dieci La sanzione per eccellenza fino agli anni quaranta. Dieci lire e dieci centesimi si pagavano per un bacio sulla panchina tra innamorati, per indossare pantaloncini troppo corti, per i panni stesi a sciorinare alla finestra, per il cane senza museruola, per chi si rivolge al muro per confessare un bisogno personale, per la bicicletta senza catarifrangente... Piove Richiamo d’avviso tra “colleghi” esercitanti la borsa nera a Piazza Vittorio, a Tor di Nona, a Trastevere all’apparire dei Metropolitani prima ed i Vigili Urbani poi. Volemose bene Esortazione rivolta ai Romani in Piazza del Campidoglio dal Sindaco Principe Andrea Doria Pamphili nel giorno in cui fu insediato dagli alleati, giugno 1944. Non disse altro e si mise a lavoro. Concilia? Invito a pagare un’infrazione o comunque a non contestare un addebito rivolto dal Pizzardone in servizio al trasgressore. Circolare Invito rivolto dal Pizzardone in servizio ad assembramenti inutili di gente sfaccendata o di curiosi. Gessetti Appellativo confidenziale per i vigili urbani di “bianco vestiti” dalla divisa di tela tutta bianca indossata d’estate dal 1947 al 1970. Quando scrivevano non facevano male! Pecetta Preavviso di accertamento d’illecito rilasciata dai Vigili Urbani sui parabrezza dei veicoli in sosta irregolare. Dicesi per chi attacca ad altri un difetto, una malefatta, l’addebito di una diceria, ma anche di cosa importuna, appiccicosa: attaccaticcia come impeciata. E’ gergo confidenziale. Tre palle, un soldo Liquidazione, una tantum, vendere a forfait. Dicesi pure di offerta di gioco da giostrai e di vigile urbano professionalmente dotato quanto Bartolomeo Colleoni, valente condottiero del rinascimento. Multa, verbale Che m’ha fatto la murta?, Mi fa il verbale? Interrogativo rivolto al Vigile urbano da chi è colto in difetto. Spera la risposta negativa. Nummero M’ha preso il nummero? Interrogativo di conducente in difetto al Vigile Urbano. Per numero si intende quello della targa o di posteriore. Mi dia il suo nummero! Richiesta perentoria di un quacquaracqua al vigile urbano in servizio. Per numero si intende quello della matricola portata sul petto a sinistra della giacca dell’agente di P.M. Io Lei non sa chi sono io! Affermazione dell’anzidetto quacquaracqua in risposta alle contestazioni del vigile urbano. Pagheno? Che pagheno? Oppure Pagheno? Interrogativo tra vigili urbani rivolto al collega incontrato occasionalmente e che si suppone informato. Inizialmente aveva la sua ragione d’essere nel fatto che i vigili durante il mese riscuotevano il dovuto in più riprese. Era un rito cui si rispondeva volentieri quello di mettersi in fila davanti al punto cassa aperto secondo la voce di stipendio da riscuotere: straordinario, indennità od altro. Quei pochi soldi, però, distribuiti a ripetizione, facevano sì che il vigile non si accorgesse che il suo salario era basso. Anzi, poiché alcuni venivano riscossi dietro semplice firma posta sul registro, ciò dava modo a molti mariti di fare la cresta sul versare in casa quanto documentato nel cedolino, evitando lo svuotamento delle tasche, la verticale ­ si diceva ­ e relativa “sgrullatina” da parte delle mogli in difficoltà a tirare avanti la spesa del mese. Dopo il 1975, quando tutte le voci furono accorpate nell’unico cedolino­stipendio senza avere più allegata la
80 sostanza economica, il detto divenne un intercalare del discorso, un modo per riconoscersi, un modo di salutarsi, un modo per rompere il ghiaccio tra vigili urbani anche di reparti lontani. Sfrecciare Dicesi di chi, alla guida di veicolo od altro, passa veloce, incurante di tutto: segnaletica, vigile, amici. Fregarsene. Rosso E’ rosso, segna rosso. Allarme, divieto, pericolo. Segnale del semaforo. Significa fare una cosa vietata. Centralinaio 1977. Io qui sono solo il centralinaio. Risposta al telefono di vigile urbano a cittadino petulante e strarompi. Significa fare il pesce in barile, non avere potere, essere sempliciotto od anche: vedi di finirla. Gergo ripetuto spesso nell’ambiente. Guardia, Vigile Ecco la guardia, c’è er viggile. Richiamo all’attenzione. Minaccia. In genere è della mamma o della baby sitter rivolta al bambino in procinto di fare una cosa da loro vietata, con l’aggiunta: “Glielo dica lei che non si può!” Metodo poco pedagogico per tenere lontano dal pericolo o dal male. La conclusione categorica, poi, “adesso la guardia ti porta in prigione” è anche meno simpatica e perciò maldigerita dall’involontario mezzo di dissuasione.
81 Bibliogr afia Andreotti Francesco Finalità dei corsi ­ Relazioni pubbliche e Relazioni interne per i vigili urbani Roma 1973 Uffficio Studi e Documentazioni del Corpo di P.M. Annuario del Corpo dei Vigili Urbani di Roma dal 1966 al 1983 ed. Ufficio Studi e Documentazioni del Corpo Balocchi Lidiano Vigile Urbano. Analisi di Una Professione Roma 1991 Gruppo ed. Enitalia Balocchi Lidiano Bruno Montesi. IV Rassegna d’arte tra vigili urbani Roma 1988 Bruno Montesi. VI Rassegna d’arte tra vigili urbani Roma 1994 ed. L’Arvu De Rossi Alberto I Vigili Urbani di Roma Roma 1954 ed. Abruzzetti D’Onofrio Cesare Un popolo di statue racconta Roma 1990 ed. Romana Società Gayno Italo Pizzardone che fu Roma 1953 ed. Italstampa Il Carabiniere Giornale Militare Luglio 1874 n. 160 ed. Dall’Arma dei Carabinieri Palma Bruno La Polizia Municipale di Roma Roma 19974 ed. Capitolium L’ARVU ­ Organo di Informazione dell’Associzione Romana Vigili Urbani nn. dal 1980 al 1995 Petrocchi Massimo Roma nel Seicento Rocca San Casciano 1975 ed. Cappelli Ramieri Anna Maria I Vigili del Fuoco nella Roma Antica Roma 1990 ed. Flli Palumbo Roma Polizia Municipale Pubblicazione periodica della Libera Associazione Vigili Urbani nn. dal 1991 al 1995 Semaforo ­ Pubblicazione mensile di Arti Grafiche Scalia Editore dal n. 1 1968 anno XIX al 1980 Platania Gaetano Domenica, 9 giugno 1996 Caro Lidiano, per leggere il frutto della tua fatica, che immagino improba (chissà quante ricerche, letture, annotazioni, schedature avrai dovuto fare), ho impiegato l’intera mattinata odierna. Ma non me ne pento davvero! Pagina per pagina, ho rivissuto anch’io tanti avvenimenti, piccoli e grandi, positivi e negativi, succedutisi nel lunghissimo periodo (marzo 1950 ­ luglio 1992) in cui sono stato un vigile urbano capitolino! E’ stato un vero mare di ricordi, di sensazioni, talvolta anche malinconiche, di riferimenti a fatti e persone... Hai fatto, insomma, un enorme lavoro di sicuro interesse storico, e sei riuscito (e questa è la cosa più importante, ma più difficile) a far restare sullo sfondo della quotidianità dei vigili urbani, i Romani e la stessa Roma, con tutte le evoluzioni (culturali, di costume, di organizzazione della vita) che si sono succedute in centoventicinque anni! Auguri, auguri di cuore alla buona riuscita editoriale del tuo lavoro! Con tanta cordialità G. Platania P.S.: Mi sarebbe piaciuto essere ricordato in qualche modo nel tuo libro...(omissis) Platania è stato dirigente del Corpo per molti anni, pubblicista, cultore della romanità in genere e memoria storica del Corpo di P.M. di Roma. Per questo, prima della stampa, gli ho chiesto la supervisione delle bozze. Negli omissis mi ha dato suggerimenti e notizie che ho riportato nel punto indicato. Certamente gli apprezzamenti di sopra, che ho trovato allegati ai fogli chiosati, sarebbero stati un bella presentazione spontanea, ma qui, letti a chiusura, ritengo abbiano più valore. Tale motivo fa sì che lo ricordi nella bibliografia come autore consultato e... qualcosa di più. Tante grazie, Gaetano.
82 INDICE 0 ­ Presentazione 1 ­ Il Corpo di Polizia Municipale 2 ­ Atti Costitutivi 3 ­ Nome, Regolamenti, Mansioni 4 ­ Arruolamenti e Assunzioni, Organici e Popolazione. Statistiche 5 ­ Caserme, Comandi, Sedi, Uffici 6 ­ Mezzi: a) Strumenti, b) Pubbliche Relazioni 7 ­ Divise, Uniformi 8 ­ Armi, Difesa 9 ­ Comandanti 10 ­ Democratizzazione e Sindacato 11 ­ Preparazione, Aggiornamento 12 ­ Motorizzazione e Viabilità (segnaletica) della città 13 ­ Attività Collaterali: Cultura, Sport, Banda, Assistenza, Associazionismo 14 ­ Vita di tutti i giorni 15 ­ Motti e Detti Bibliografia _________________________________________ Alla fine di questo lavoro sento il dovere di ringraziare mia moglie per la pazienza in più che mi ha dedicato, lasciandole scartoffie, appunti volanti, penne nei posti più insoliti della casa e per lungo tempo. Ringrazio le Arti Grafiche Scalia nella persona del sig. Franco e di tutti i suoi collaboratori per la fiducia e l’aiuto accordatomi. Ringrazio il Comando del Corpo di Polizia Municipale di Roma, secondo gli uffici cui mi sono rivolto, per le notizie di aggiornamento fornitemi. Ringrazio infine tutti quei privati, amici di ieri e di oggi, che hanno creduto in quanto stavo scrivendo e, sostituendosi alla pubblica amministrazione, hanno contribuito con le inserzioni pubblicitarie, secondo le loro possibilità finanziarie: risparmio di nominarli singolarmente qui, perché ho piacere vengano rintracciati uno ad uno nelle pagine a loro dedicate.
83 UNA POLIZIA MUNICIPALE PER LA CAPITALE di Lidiano Balocchi Arti Grafiche Scalia editore (Aggior namento al 30 dicembr e 1999) 2 – Atti Costitutivi pag. 16 11 novembre 1996: con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 209 viene costituita l’Istituzione Corpo di Polizia Municipale di Roma con la quale si cerca di dare a quei lavoratori dipendenti l’autonomia gestionale che tanto dovrebbe alleggerirli dalle pastoie burocratiche. La nuova Istituzione prende il via dal 1 gennaio 1997. Dopo un ricorso da parte del sindacato OSPOL il Tar del Lazio nel luglio 1997 annulla tale Deliberazione. La sentenza sarà poi confermata dal Consiglio di Stato ed il Corpo rientrerà sotto il conrtrollo diretto dell’Amministrazione. 4 – Assunzioni pag. 31 30 dicembre 1999: l’organico del Corpo è sempre di 7.073 unità, ma ne conta 6672 effetive, così ripartite secondo le qualifichefunzionali: n. 1 Comandante, n. 29 (4) Dirigente, n. 40 (1) Funzionario Direttivo, n. 347 (64) Istruttore Direttivo, n. 6242 (2210) Istruttore di Polizia Municipale, n. 13 Agente di Polizia Municipale. (I numeri tra parentesi indicano le donne comprese nella cifra maggiore). Secondo il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 1998 – 2001 tutti i vigili urbani passano “nel nuovo sistema di classificazione con le attribuzioni della categoria e della posizione economica corrispondenti alla qualifica funzionale e al trattamento economico” già in godimento. Per cui i vigili urbani, compresi i 977 che hanno preso servizio il 1 ottobre 1999 quali vincitori del tredicesimo concorso pubblico passano nella categoria C1, ricoprono la ex VI qualifica funzionale di Istruttori. Riguardo a questa nuova asssunzione si deve dire che l’Amministrazione Comunale di Roma vi ha posto particolare attenzione e cura. La selezione è stata effettuata dalla società OIS Italia tra 110.000 concorrenti, mediante due prove a quiz. Tra il 16 febbraio ed il 13 agosto 1999 sono stati espletati tutti gli atti previsti, dalla gara di appalto alla graduatoria dei vincitori. Il 4 ottobre questi vincitori hanno iniziato il corso di preparazione professionbale di tre mesi con un nuovo sitema: lezioni sul comportamento tenuto da docenti esterni, preparazione tecnica teorica mediante lezioni in aula tenute da docenti interni ed esterni, lezioni di pratica mediante affiancamento a vigli urbani già in servizio nei gruppi circoscrizionali. Dal 1 gennaio 2000 tutti raggiungeranno la destinazione di lavoro nella loro qualifica funzionale presso i gruppi circoscrizionali e il Gruppo Intervento Traffico – Grandi Eventi. 5 – I Comandi di Gruppo pag 34 30 dicembre 1999 Aggiornamento degli indirizzi delle nuove sedi dei Gruppi Circoscrizionali: Gruppo Intervento Traffico, GIT: Via di San Teodoro, 72 II Gruppo Circ. le: Viale dei Parioli, 202 IV Gruppo Circ.le: Via Flavio Andò, 12 XV Gruppo Circ.le: Via Vaiano, 53 (andrà in Via M. Mazzacurati,1) XIX Gruppo Circ.le: Via F. Borromeo, 67 Per quanto attiene ai I Gruppi Circ.li Montecatini, Monserrato, Ferruccio da gennaio 1997 risultano soppressi e compresi nel I Gruppo Circ.le con sede di comando in Via Montecatini 11. Le sedi dei precedenti sono destinate ad uffici distaccati del nuovo Gruppo. Nella circostanza la Polizia Municipale ha lasciato anche la sede storica di Via Monserrato 25 sotituita con l’altra in Viale di Trastevere 18. 6 – I Mezzi pag. 38 30 dicembre 1999 La nuova centrale operativa del Corpo attivata in occasione dell’anno giubulare usa un sistema radio Telecom “multiaccesso” su bande di fraquenza UHF con tecnologia Motorola. Oggi la centrale lavora su 20 frequenze, ma ne prevede l’utilizzo di altre 5. Il sistema, molto simile alla rete di telefonia cellulare, consente una organizzazione del servizio in modo più edeguato alle esigenze. Per esempio possono essere raggiunti più gruppi di ascolto, secondo le diverse situazioni in atto sulla strada. A questa centrale operativa fanno capo, direttamente o indirettamente: n. 50 apparati di ricetrasmittenti radio in posti fissi, n. 580 apparati veicolari, n. 250 apparati motociclari, n. 2020 apparati portatili. Aparati radio totali n. 2900. Proporzionata alla dotazione radio vi è quella dei mezzi di trasporto, autoveicoli e motociclette. Di recente il Corpo è venuto in possesso di alcuni ciclomotori elettrici, mezzi oggi più agili e maneggevoli nel traffico cittadino.
84 Uno dei mezzi più significativi dei tempi che viviamo è l’informatica. Tutti i gruppi circoscrizionali sono in possesso di 17 PC configurati per i collegamenti in rete ed di un Server per tali collegamenti. In 10 gruppi le reti sono già operative, negli altri 10 si stanno ultimando i lavori che prevedono la piena oparatività entro gennaio 2000. Quindi ogni Gruppo Circoscrizionale ha una rete LAN (locale) per collegare i PC tra loro e la possibilità, tramite questa, di uscire in rete comunale e collegarsi a banche dati di altri dipartimenti del Comune; ha la possibilià di collegarsi con banche dati esterne all’Amministrazione (Motorizzazione, Anagrafe, Catasto, Ministero delle Finanze ed altro…), di entrare in rete INTERNET. Programmi. Dal 1 gennaio 2000 saranno attivati i programmi che permetteranno la consultazione di tutte le circolari del Comando del Corpo su tutti i PC. Sarà uguale per tutti la contabilità generale e di tutto il personale sia dei gruppi che del Corpo, il Protocollo, il “Modello 19”, i Verbali di Accertamento di Violazione, l’impostazione anagrafica dei vigili, il “Modello 44”. 9 – I Comandanti pag 57 1 gennaio 1997 Il Dr Rodolfo Guarino, già comandante del Corpo, viene nominato Direttore Generale dell’Istituzione di Polizia Municipale che prende il via in quella medesima data. Questa carica gli sarà riconosciuta fino al 10 settembre 1997, quando la pubblicazione della sentenza del Tar del Lazio dichiarerà decatuta l’Istituzione. 11 settembre 1997 Il Dr Sandro Renzi, comandante del XVIII gruppo circoscrizionale, viene nominato Direttore Generale ad interim dell’Istituzione in attesa della sentenza per il ricorso al Consiglio di Stato proposto dal Comune di Roma contro quella del TAR (Ordinanza del Sindaco n. 434/97). 1 gennaio 1998 Il Dr Sandro Renzi, dopo la sentenza del Consglio di Stato che confermava la prima, viene nominato comandante del Corpo di Polizia Municipale, facente funzioni (Ordinanza del Sindaco n. 606/97). 7 aprile 1998 Il dr Sandro Renzi viene nominato Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Roma (Ordinanza del Sindaco n. 186/98), oggi in carica fino al completamento del mandato amministrativo di questa Giunta Comunale. Subentra dr Aldo Zanetti sett 2001 comandante p m di trento? Scaduto il contratto il 30. 5. 2006 18.9.2006 è nominato comandante dr Giovanni Catanzaro ord. Sindaco Veltroni 275 del 15.9.2006 contratto dal 18.9.2006 al 31.7.2009, senonché viene dimesso dal sindaco dicedmbre ? 2007 per foto alla sua auto privata con permesso invalidi in via della Croce dopo le 20 di venerdi sera…. 11 – Pr epar azione, Aggior namento pag 77 30 dicembre 1999 Tra il 1998 e il 1999 la Scuola Permanente della Polizia Municipale di Roma ha tenuto i seguenti corsi di aggiornamento professionale diretti alle diverse qualifiche funzionali del Corpo: 1) Le abilità dei ruoli quadro: la comunicazione efficace; 2) La Dirigenza del 2000: la comunicazione e il mamagement; 3) Le abilità dei ruoli quadro: la comunicazione efficace; 4) La gestine del lavoro di gruppo e la sua organizzazione; 5) Le abilità dei ruoli quadro: la comunicazione efficace; 6) Vigile amico; 7) Educazione stradale; 8) Educazione stradale; 9) Infortunistica stradale; 10) Infortunistica stradale; 11) Tutela ambiente; 12) Tutela ambiente; 13) Polizia Giudiziaria; 14), 15), 16) Corsi per la valorizzazione delle risorse umane in vista del Giubileo: n. 1 Informatica di base e avanzata; n. 1 Lingua e relazioni; n. 1 Informatica di base. Vi hanno partecipato un totale di 2523 persone per un totale di 3992 ore d’aula. Inoltre ha tenuto il corso di preparazione professionle per i 40 capi corso ed i 980 allievi vigili urbani vincitori del XIII concorso pubblico; totali: 36 ore d’aula per i primi e tre mesi (6 ore al giorno) per i secondi.
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Una Polizia Municipale per la Capitale