Speciale Castione della Presolana Araberara - 7 Agosto 2009 segue da pag. 16 INTERVISTA AL SINDACO VITTORIO VANZAN Avanti “adagio”: si scopre che Tomaso Albinoni... grato, la sospensiva della delibera da parte del TAR… “A metà ottobre il Tar darà la risposta, intanto è sospesa l’esecutività per la richiesta di ulteriore documentazione. Per quanto riguarda il VAS (Valutazione Ambientale Strategica – n.d.r.) non c’è problema in quanto lì c’è già qualcosa, e quanto, di costruito. Il ricorso al Tar ha avuto l’effetto (e forse è soltanto quello che pensano di ottenere) di rallentare l’entrata in cassa dei 3 milioni di euro con i quali il Comune potrebbe fare investimenti importanti, che invece vengono rimandati. E sto pensando all’ex Colonia Dalmine. Dove nel frattempo qualche soldo lo stiamo spendendo per la messa in sicurezza degli edifici per aprire al più presto una parte del Parco. Vogliamo riaprire il passaggio pedonale che dal vecchio ponte porta su alla Dalmine, evitando il pericolo caduta massi. Spendendo parte dei fondi (del milione e mezzo a disposizione) per usufruire al più presto degli spazi possibili, in attesa che i tecnici del PGT dicano e lo confermi il Consiglio Comunale, cosa fare dell’immenso spazio dell’ex Dalmine, vincolando la nuova proprietà comunale da decisioni, che potrebbero magari essere prese in futuro, di vendita totale o parziale”. E’ un timore fondato? “Mah…”. Restano problemi come quello dei parcheggi: “Stiamo studiando un progetto che vede la valorizzazione non solo del ponte ristrutturato dopo l’abitato del capoluogo, ma dei due ponti adiacenti, in Via S. Marco vogliamo creare un polo di parcheggi con una sessantina di posti auto e una passerella pedonale, vogliamo valorizzare la zona archeologica del Castello. Stiamo segue da pag. 16 SCHEDA NON SOLO IL FAMOSO ADAGIO care mecenati. Non amava esibirsi in pubblico; si orientò quindi verso la composizione. Visse sempre a Venezia anche se viaggiò molto; si ricordano almeno due suoi viaggi a Firenze nel 1703 e nel 1722. Compose la sua prima opera “Zenobia regina de Palmireni” nel 1694 su libretto di Antonio Marchi, anno in cui uscì anche la sua prima raccolta di musica strumentale le 12 Sonate a tre Op.1. Da allora divise equamente la sua attività tra le composizioni per canto (opere, serenate e cantate) e per strumenti (sonate e concerti). Fino al 1709 anno della morte del padre, poté dedicarsi alla musica senza la necessità economica. Poi anche grazie alla volontà testamentaria paterna fu sollevato dal dover continuare l’attività affaristica familiare in quanto figlio maggiore lasciando tale compito ai fratelli minori. Sposò una cantante d’opera, Margherita Raimondi, nel 1721 e fu anche grazie a lei che cantò a Monaco, nel 1722. Massimiliano Emanuele II, Elettore di Baviera, cui Albinoni dedicò dodici concerti, lo invitò a Monaco per dirigere l’opera durante le celebrazioni per le nozze del Principe Elettore Carlo Alberto di Baviera con Maria Amalia la figlia dell’ultimo Imperatore Giuseppe I. In tale occasione compose l’opera “I veri amici” e la serenata “Il trionfo d’amore”. Oltre a musica concertistica barocca, per cui ha la notorietà odierna, famosi in particolare i suoi concerti per oboe, compose circa una cinquantina di opere liriche quasi tutte andate perdute e di cui rimangono poche arie. Solo del Radamisto del 1701 rimane la partitura completa. Non conosciamo le sue opere ma sappiamo che esse rivaleggiarono con un altro grande compositore veneziano di opere, Gasparini. La sua musica strumentale attrasse anche parlando con la Parrocchia di Castione per realizzare parcheggi nell’area della Chiesa. Per quanto riguarda la viabilità ci sarà il nuovo marciapiedi dalla zona industriale di Via Agro e il completamento della fortemente l’attenzione di Johann Sebastian Bach, che scrisse almeno due fughe su temi di Albinoni e usò i suoi bassi per armonia (vedi basso continuo) come esercizio per i suoi studenti. Le sue opere inoltre furono sempre considerate all’altezza di altrettanto famosi compositori contemporanei come Corelli e Vivaldi. Le sue nove raccolte strumentali furono pubblicate con molto successo in Italia, ad Amsterdam e a Londra, riscuotendo un notevole successo in molte corti e famiglie nobili dell’Europa meridionale. Fu particolarmente attratto dall’oboe, uno strumento relativamente poco usato in Italia fino ad allora, tanto che il suo è stato il primo concerto per oboe scritto in Italia. Mentre i concerti per oboe da solo furono per la prima volta composti in Germania da Telemann e Haendel. Albinoni dopo aver composto quattro concerti per oboe da solo (N. 3, 6, 9, 12) compose quattro concerti con due oboi (N. 2, 5, 8, 11) (Op.7) che furono i primi ad essere pubblicati e che riscossero un tale successo che Albinoni ripeté questa formula nel 1722 con l’Op.9. A parte alcuni lavori strumentali datati 1735 poco si sa della vita e delle opere di Albinoni dopo la metà degli anni 1720. Molti dei lavori di Albinoni andarono perduti durante la Seconda guerra mondiale per la distruzione da parte degli alleati della Libreria di Stato di Dresda. Forse dopo il 1740 si ritirò a Venezia e smise di comporre dedicandosi alla scuola di canto. La sua opera più famosa è l’Adagio in sol Minore, ricostruito da Remo Giazotto, un musicologo milanese, nel 1945, basandosi solo sui bassi e su sei frammenti di melodia. Albinoni ha composto 64 concerti pubblicati, 8 sinfonie e 97 fra sonate e balletti Albinoni morì nella sua città natale nel 1751. pavimentazione del tratto mancante di Via Donizetti, tra Bratto e Dorga”. Non avete aderito al Bando regionale sul Distretto del Commercio: “Non c’erano i tempi, noi abbiamo 120-130 negozi di vicina- to, più 70 pubblici esercizi, quindi oltre 200 titolari di esercizio, contattarli tutti, sondare le loro necessità, far predisporre dei progetti è una cosa lunga. In autunno ci sarà un nuovo Bando, almeno così mi hanno promesso, e allora vedremo di organizzarci con consultazioni capillari”. Sei diventato Presidente dell’Unione dei Comuni, proprio tu che eri stato accusato, con la vicenda dell’uscita dal Consorzio dei Vigili, di non essere un sostenitore dell’Unione: “L’Unione deve avere due caratteristiche, adesione volontaria dei Comuni e che la politica resti fuori. Funziona se ha un numero limitato di Comuni per gestire al meglio i servizi. E auspichiamo che Clusone entri nell’Unione per creare un’area veramente omogenea. Auspico una Presidenza a rotazione, bisognerà adeguare lo Statuto (la Regione aveva dato due anni di tempo per farlo e uno è già passato). Tutte cose da fare e verificare, visto che ci sono anche quattro nuovi Sindaci su sei”. Il gruppo di maggioranza sta bene? “Benissimo”. Torniamo ad Albinoni. “Oltre alla titolazione di una scuola, abbiamo messo in cantiere tre serate, una era programmata per il 6 agosto, nella chiesa parrocchiale di Castione, musica barocca diretta dal Maestro Pier Angelo Pelucchi del Teatro Donizetti di Bergamo, che è anche chi ci ha segnalato le origini castionesi del grande compositore, con Alessandra Gavazzeni soprano e l’Ensenble Harmonicus Concertus. L’altra serata è per martedì 11 agosto alle 21.00 con una Conferenza presso il Palazzetto Comunale di Via Donizetti, dello stesso Maestro Pelucchi su ‘Albinoni: dalle origini castionesi al successo europeo di un compositore barocco’. La terza serata con l’Orchestra da Camera Collegium Musicum di Bergamo è prevista per giovedì 13 agosto nella Chiesa parrocchiale di Dorga, con un Concerto di Musica Barocca con musiche di Albinoni, Vivaldi, Bach”. 52