Il presente piano è stato realizzato da ECO-logica su incarico del Comune di San Severo nell’ambito
“Progetto integrato per la moderazione del traffico, l’aumento della mobilità ciclistica e la riduzione del
rumore”, finanziato con fondi POR Puglia 2000-2006, Misura 5.2 “Servizi per il miglioramento della
qualità dell’ambiente nelle aree urbane”, Azioni 3A.
ECO-logica Srl
Città di San Severo
Corso Alcide De Gasperi, 258
70125 BARI
Tel 080 5019039
Fax 080 5026599
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Piazza Municipio, 1
70126 San Severo
Tel. 0882 339208
Fax 0882 339219
www.comune.san-severo.fg.it
Il presente Piano è stato redatto da:
Arch. Patrizia Milano
Michele Santarelli | sindaco di San Severo
Arch. Marinella Murgolo
Francesco Miglio | assessore Lavori Pubblici
Ing. Massimo Guido
Antonio Prattichizzo |
Michele Irmici |
assessore alla Pianificazione Strategica
Carmine Priore |
Con la collaborazione di:
Pietro Zaccaro |
assessore all’Ambiente
assessore alla Viabilità
RUP - Dirigente Settore Opere Pubbliche
Dott.ssa Antonella Zini
Gli elaborati grafici sono stati redatti da:
Arch. Marinella Murgolo
Marina Foliano
Progetto finanziato con fondi POR Puglia 2000/20006
Finito di stampare a ottobre 2008
SOMMARIO
Premessa
4
La mobilita’ di San Severo
5
Obiettivi e strategie del Piano
6
La rete ciclabile urbana
7
La rete ciclabile extraurbana
10-
Servizi dedicati alla mobilita’ ciclistica
12
La rete della mobilita’ pedonale
15
Le misure per la sicurezza del pedone e del ciclista
18
Biciplan della citta’ di San Severo
20
Itinerari extraurbani
22
3
Premessa
Da diversi anni il Comune di San Severo è impegnato in azioni di contenimento degli effetti negativi che il traffico ha sui cittadini, dalla congestione della circolazione all’aumento degli incidenti stradali, per finire all’inquinamento atmosferico.
Affrontare il problema significa agire su fronti diversi: uno di questi è introdurre azioni che contribuiscano al miglioramento della mobilità nel comune e, conseguentemente, al miglioramento della qualità dell’aria e della
vita stessa.
In questa direzione va il Piano Generale del Traffico Urbano del comune di
San Severo approvato a marzo 2008 che prevede, oltre ad interventi di riorganizzazione della viabilità e della sosta essenziali per il miglioramento della
circolazione stradale, anche interventi finalizzati all’incremento della mobilità ciclistica e pedonale.
L’incentivazione a spostarsi in bicicletta o a piedi, infatti, è uno degli elementi che può sicuramente contribuire in maniera stabile alla riduzione dell’inquinamento, alla riduzione della congestione della circolazione stradale e
al miglioramento della sicurezza stradale che è uno degli obiettivi fissati dall’Unione Europea e dal Piano Nazionale della sicurezza stradale.
Il piano di moderazione del traffico del comune di San Severo si identifica
come Piano Particolareggiato del Traffico Urbano (PPTU), ossia come progetto di massima per l’attuazione del PGTU e riguarda in particolare l’organizzazione della mobilità lenta del comune, intesa come infrastrutturazione
non soltanto finalizzata alla moderazione della velocità dei veicoli, ma soprattutto alla incentivazione di mezzi di trasporto alternativi, quali la bicicletta e le proprie gambe.
Il piano, pertanto, identifica gli schemi di organizzazione della viabilità ciclabile e pedonale del comune, specificando i criteri di massima di dimensionamento e di progettazione degli interventi.
4
La mobilita’ di San Severo
Tuttavia negli spostamenti in ingresso ed in uscita una
Il mezzo maggiorparte non trascurabile delle persone usa il mezzo pubmente utilizzato
blico, autobus e treno, soprattutto per gli spostamennegli spostamenti in
ti per motivi di studio, mentre negli spostamenti interingresso, in uscita
ni è consuetudine abbastanza diffusa, soprattutto
91,94% auto
ed all’interno del
per motivi di studio l’uso di bicicletta, piedi o altro 3,26% motocicli
comune è
mezzo.
2,36% camion
l’AUTO!!
1,16% bus
Dall’analisi dei flussi di traffico riportati nel Piano
Generale del Traffico Urbano la tipologia di
1,01% bici
veicoli rilevati, è rappresentata per il 91,94% da
auto, per il 3,26% da motocicli e ciclomotori, per il 2,63% da mezzi pesanti, per
l’1,16% da autobus ed infine per l’1,01% da biciclette.
L’uso prevalente dell’auto è altresì confermato dall’analisi della composizione del
Parco veicolare che evidenzia che il parco veicolare al 2006 è composto essenzialmente da autovetture (circa 75,1%), e che i mezzi automobilistici risultano nel corso del tempo in crescita passando da 26.515 nel 2002 a 28.532 nel 2006 con un tasso
di crescita medio intorno al 2 %.
L’indagine sul rumore ambientale urbano e
sulla qualità dell’aria ha evidenziato che la
principale fonte di inquinamento acustico
ed atmosferico del centro urbano è rappresentata dal traffico veicolare.
I dati sull’incidentalità, estratti dal Piano Generale del Traffico Urbano, hanno
mostrano la necessità di intervenire sulla viabilità principale per migliorare il grado
di sicurezza sia lungo l’asse che alle intersezioni, soprattutto per quanto riguarda
la viabilità principale.
L’indagine svolta ha evidenziato che la quota della mobilità ciclabile è molto bassa
e che quote consistenti di mobilità potenzialmente ciclistica vengono
soddisfatte usando l'automobile, anche se le premesse per la mobilità ciclistica
Il tasso di cresci
nel Comune di San Severo sono di un certo interesse in quanto:
ta delle auto dal
la dimensione media della città rende le distanze a portata di bicicletta;
la città è pianeggiante e la bici è una soluzione al trasporto intermodale
permettendo di raggiungere punti di scambio con il trasporto pubblico
locale.
Questo può essere dovuto a motivi diversi quali la mancanza di una rete per la
mobilità ciclistica in grado di soddisfare la domanda specifica, la mancanza di zone di posteggio per le biciclette e la carenza di iniziative sistematiche di promozione della mobilità ciclistica e di moderazione dell'uso dell'automobile.
5
2002 al 2006
è del
2%!!
Obiettivi e strategie del Piano
l’automobile è tra i
principali responsabili dell’inquinamento
atmosferico
nelle città.
Il Piano di moderazione del traffico: guida alla ciclabilità e alla mobilità
pedonale nasce dalla consapevolezza che attualmente il mezzo di trasporto più utilizzato nel comune è l’automobile, anche per brevi spostamenti,
circostanza che aggrava la congestione del traffico e il problema dell’inquinamento atmosferico e acustico.
La infrastrutturazione ciclopedonale rappresenta il primo degli interventi
di moderazione del traffico, in quanto comporta interventi di arredo urbano, di adeguamento delle sedi stradali, di creazione di zone pedonali e
di abbattimento di barriere architettoniche, tutti finalizzati a garantire la
sicurezza del ciclista e del pedone attraverso la riduzione della velocità di
marcia delle automobili.
La conformazione pianeggiante del territorio di San Severo ben si coniuga
con le previsioni del presente piano, in quanto facilita gli spostamenti in bicicletta
per i tragitti interni alla città, con conseguente diminuzione del traffico automobilistico e miglioramento della qualità della vita.
OBIETTIVI DEL PIANO SONO:
Creare una rete di itinerari ciclabili urbani che permettano di spostarsi da
una parte all’altra della città e che colleghino i principali elementi attrattori della città.
Collegare l’itinerario urbano ad una rete di itinerari extraurbani che consentano la fruizione della rete anche a fini turistici.
Creare una rete di servizi al ciclista che permettano una fruizione facilitata del mezzo di trasporto, dedicati essenzialmente alla sosta della bicicletta, alla possibilità di noleggio di biciclette e ad una adeguata segnaletica.
Creare una rete di percorsi pedonali che individuino zone dedicate esclusivamente al pedone, nonché percorsi pedonali confortevoli e sicuri, e dotati di elementi di arredo urbano.
Creare una serie di misure finalizzate a garantire la sicurezza degli spostamenti dell’utenza debole rappresentata dal pedone e dal ciclista, con particolare riferimento all’utenza disabile.
6
La rete ciclabile urbana
La rete degli itinerari ciclabili collegherà i punti di maggiore frequentazione da parte delle utenze ed, in particolare, il centro
San Severo ha
storico, che risulta essere sede di molti uffici pubblici e privala sua prima
ti e di numerose attività commerciali, e le scuole, con particopista
lare riferimento alle scuole secondarie inferiori e superiori, e
ciclabile!
all’università. Poli attrattori sono considerati anche le strutture sportive, ricreative e commerciali, l’ospedale e il cimitero.
L’obiettivo è quello di incentivare l’uso della bicicletta per gli spostamenti casalavoro e casa-scuola e, conseguentemente, disincentivare l’utilizzo dell’automobile
quale mezzo principale di trasporto.
1° itinerario (esistente)
La pista ciclabile parte da
via Fortore, arriva in Piazza
Cavallotti e prosegue per
m 1480). La
Corso Garibaldi (m
pista prosegue in promiscuo
con il traffico veicolare su
m 582). La
via Tiberio Solis (m
pista riprende poi su via Socm 600).
corso (m
La pista ciclabile è per la
gran parte della sua estensione su corsia riservata su
marciapiede; per un breve
tratto si sviluppa su corsia
riservata sulla carreggiata
stradale.
Occorre promuovere ed incentivare la mobilità ciclistica, al fine di ridurre la congestione del traffico veicolare in città, migliorando di conseguenza la qualità dell’aria e della vita.
Perché questo percorso?
servire le zone maggiormente popolate;
servire i principali poli di attrazione della città:
il centro storico che risulta essere ancora sede di molti uffici sia pubblici
che privati e delle attività commerciali;
7
La rete ciclabile urbana
le scuole ponendo particolare attenzione alle secondarie inferiori, superiori ed all’università;
le strutture sportive, ricreative e commerciali;
l’ospedale;
il cimitero.
non interessare la viabilità principale per evitare pericolose sovrapposizioni
con il traffico veicolare, di maggiore importanza;
possibilità di realizzare piste ciclabili in sede propria.
Pista esistente
Pista di Piano
La proposta prevede una serie di itinerari ciclabili in sede riservata
radiali al centro storico, ed alcuni collegamenti tra queste direttrici.
La rete delle piste
ciclabili previste
avrà un’estensione pari a circa
5855m!!
La caratteristica che lega tutti gli itinerari è che la sede riservata arriva
fino al giro esterno (Via Solis, Via Minuziano, Via M. Tondi, Corso Gramsci), e non interessa minimamente la viabilità interna a questo anello in
8
La rete ciclabile urbana
ragione del fatto che in questa zona è previsto un traffico estremamente ridotto
essendo quasi completamente una ZTL. In queste condizioni di traffico è possibile prevedere, al pari di quando accade oggi, la presenza in promiscuo di auto e biciclette.
2° itinerario (previsto)
Un primo itinerario previsto è quello che collega la zona ovest della città dove sono presenti quartieri estremamente popolosi e gli impianti
sportivi con il centro cittadino. Il collegamento verso il centro è garantito lungo Via Caduti di Via Fani, Via Rodi, Via Leccese, Via d’Alfonso
(c
circa 980 m).
Quasi 6 km
di piste ciclabili
urbane, in
aggiunta a
quella
esistente.
Su questo percorso radiale si innestano due assi tangenziali a servizio di
aree residenziali e degli impianti sportivi: il primo lungo Via Alessandrini
(c
circa 540 m) ed il secondo su Viale Castellana e Via Anulare Sportivo
(c
circa 810 m).
3° itinerario (previsto)
Ultimo asse portante della rete di piste ciclabili è quello che collega la stazione
ferroviaria all’altra zona di espansione urbanistica di San Severo nell’area nordovest, passando per l’ospedale. Tale collegamento prevede un percorso che si snoda da Piazza della Costituzione lungo Viale Matteotti, Via Don Minzioni, Via Teresa Masselli, Piazza Padre Pio, per congiungersi in Piazza cavallotti alla pista ciclabile esistente che si snoda lungo Via Fortore (c
circa 1050 m).
Da questo asse parte un collegamento verso il centro lungo Via Zancirca 190 m), ed uno verso l’area di nordest su Via Montanara e
notti (c
circa 620 m).
Via Tagliamento (c
L’attraversamento di Viale 2 Giugno necessario a garantire questo itinerario è stato previsto in due fasi.
Da Via Tagliamento l’itinerario si biforca:
x verso ovest lungo Via Garigliano e Via Po’ fino all’intersezione con
Via Apricena, a servizio dei plessi scolastici presenti nella zona
(c
circa 440 m);
Sono previsti 2 nuovi
itinerari
ciclabili!
x verso est lungo Via Garigliano, Viale San Bernardino, Viale San Mar-
co Evangelista e Viale San Marco, per servire oltre ad altre strutture scolastiche presenti anche l’area commerciale ed il cimitero (c
circa 595 m).
La rete delle piste ciclabili previste avranno un’estensione pari a circa 5.855 m di
percorsi bi-direzionali in aggiunta a quello già esistente.
9
La rete ciclabile extraurbana
Il progetto “CY.RO.N.MED” - Cycle Route Network of Mediterranean, finanziato
con i fondi del Programma Interreg ArchiMed (Archipelago Mediterraneo), ha
previsto uno studio di fattibilità per realizzare una Rete Ciclabile del Mediterra
neo, con il coinvolgimento di quattro regioni dell’Italia Meridionale (Puglia,
Campania, Calabria e Basilicata), il Ministero delle Infrastrutture di Malta, le
i
d
Municipalità greche di Atene e Karditsa e l’Ente del Turismo di Cipro.
15 km
i
il
ab
cl
Il Progetto Cy.Ro.N.Med, individua in Puglia n°5 itinerari:
ci
itinerari
sul
extraurbani
or
it
terr io.
Itinerario n°3 “Via dei Pellegrini”;
Itinerario n°6 “Via Adriatica”;
Itinerario n°10 “Via dei Borboni”;
Itinerario n°11 “Alta Via dell’Italia Centrale”;
Itinerario n°14 “Via dei Tre Mari, Adriatico, Ionio e Tirreno”.
Per il comune di San Severo passano l’itinerario n°6 “La via Adriatica”, che lambisce il territorio del comune per poco più di 1 km in direzione nord-est e l’itinerario
n°11 “Alta Via dell’Italia Centrale”, che attraversa San Severo per circa 17 km collegando Torremaggiore a Rignano Garganico.
Itinerario n°6
Collega Ravenna con
S. Maria di Leuca.
La Via Adriatica
rappresenta l’itinerario più lungo in Puglia, un percorso di
666 km che si snoda
lungo tutta la costa
adriatica, da Lesina
al Capo di Santa Maria di Leuca, toccando tutte le principali
città costiere della
Puglia, per un totale
di 53 comuni.
Questa variante al percorso lambisce il territorio del comune di San Severo a
nord-est, attraversandolo per un breve tratto di circa Km 1,24.
10
La rete ciclabile extraurbana
Itinerario n°11
Itinerario di Bicitalia, l’Alta
via dell'Italia centrale, collega gli altipiani e i Parchi dell'Italia centrale, dalle Foreste Casentinesi sino al Parco
Nazionale del Gargano.
L’itinerario attraversa il
territorio di San Severo
per circa Km 17.
Il Piano prevede il collegamento della rete degli itinerari ciclabili urbani del comune con la rete Cy.Ro.N.Med per contribuire ad incentivare
la fruizione del ricco patrimonio artistico e ambientale del Comune.
Il comune di San Severo, infatti, è stato riconosciuto dalla Regione Puglia
“Città d’arte” ed inserito pertanto nell’elenco regionale delle località ad
economia turistica e delle città d’arte, per la parte che riguarda il centro
storico. La città si presenta come somma delle varie espansioni avvenute
nel tempo, con molti palazzi antichi risalenti al XVII/XVIII secolo, numerose chiese e costruzioni di pregio architettonico, espressioni delle relative epoche di realizzazione.
Il comune di San
Severo è stato
riconosciuto
dalla Regione
Puglia
“Città
Nel territorio, inoltre, sono presenti numerosi beni architettonici ed
archeologici vincolati dal Piano Urbanistico Territoriale Tematico della Regione
Puglia, principalmente masserie quali espressione tipica dell’architettura rurale del
luogo. Degna di nota la presenza, segnalata dal PUTT, di numerosi tratturi, le antiche vie della transumanza:
x Tratturello Foggia – Sannicandro;
x Tratturello Ratino – Casone;
x Tratturo Aquila – Foggia;
x Braccio Nunziatella – Stignano;
x Braccio Pozzo delle Capre - Fiume Triolo.
Gli itinerari ciclabili saranno adeguatamente segnalati con cartellonistica di tipo
illustrativo, e sarà data adeguata informazione sulla presenza dell’itinerario.
11
d’arte”
Servizi dedicati alla mobilita’ ciclistica
La pista ciclabile realizzata ha previsto l’installazione di 6 postazioni di bike sharing
all’interno della città, che potranno essere utilizzate dai cittadini previo acquisto di
una chiave che consente di prelevare la bicicletta dall’apposita rastrelliera:
16 in Piazza Cavallotti
16 in stazione
4 presso le poste centrali
4 in Piazzetta S. Matteo
4 in Corso Di Vittorio
4 in Via Soccorso in prossimità dell’Ufficio Energia.
Sono state installate,
inoltre, rastrelliere per
la sosta delle biciclette; in tutto sono
Il Piano prevede state posizionate 82
la realizzazio- rastrelliere secondo
ne di altre
la seguente modalità:
5 stazioni
x Via Fortore
di bikeincrocio con Via
sharing
Mario Carli
x Via Fortore
incrocio con Via Guido D’Orso
x Via Fortore
nei pressi del distributore di benzina
x Via Fortore | incrocio con Via Martiri di Cefalonia
x Piazza Felice Cavallotti
Stazioni di bike sharing esistenti
Stazioni di bike sharing di Piano
x Corso Garibaldi | incrocio con Via Tiberio Solis
x Via Soccorso | incrocio con Corso Amedeo D’Aosta
x Via Soccorso sul marciapiede compreso tra Via Minerva e Via Febo.
Il progetto, inoltre, pone particolare attenzione alla cartellonistica nell’ottica che una adeguata segnalazione della pista ciclabile può evitare pericolosi conflitti tra il
traffico veicolare e quello ciclistico.
12
Servizi dedicati alla mobilita’ ciclistica
I servizi dedicati alla mobilità ciclistica riguardano, in particolare
4 ambiti:
1. Spazi per la sosta;
2. Segnaletica;
3. Bike sharing;
4. Campagne di comunicazione.
I l
piano individua appositi spazi per la sosta delle biciclette quale elemento determinante per l’incentivazione dell’uso della bicicletta.
Tali strutture soddisferanno i seguenti requisiti:
x stabilità delle biciclette;
x protezione dai danneggiamenti;
x protezione dal furto;
x facilità d’uso;
Il piano prevede di
dotare gli itinerari
ciclabili di tutti i
servizi necessari ad
una adeguata
fruizione
dell’itinerario
x adattabilità a tutti i tipi e misure di biciclette.
Il piano prevede una razionale collocazione di rastrelliere per la sosta
delle biciclette sul territorio urbano, in particolare nei punti strategici della mobilità quotidiana (scuole, stazioni, fermate del trasporto pubblico, centri sportivi,
insediamenti commerciali, località ricreative ecc.), indipendentemente dalla presenza di itinerari ciclabili.
Le strutture per il parcheggio saranno adeguatamente segnalate così da renderne
facile ed immediata l’individuazione.
La segnaletica utilizzata sarà:
1. guida ai comportamenti;
2. indicazione e indirizzamento.
Il Piano prevede
La prima comprende i segnali verticali ed orizzontali che forniscono
agli utenti, ciclisti e non, le informazioni e le regole necessarie per
muoversi correttamente sulla rete stradale e riveste una particolare
importanza anche per gli effetti che ha sul piano sanzionatorio e del
riconoscimento delle responsabilità civili e penali nei casi di incidenti.
132 nuove postazioni per
la sosta
delle
biciclette
La segnaletica di indicazione è l'insieme dei segnali destinati a fornire
agli utenti della rete ciclabile le informazioni necessarie per orientarsi agevolmente sulla rete e raggiungere con immediatezza i luoghi di destinazione desiderati;
quest’ultima rivestirà particolare importanza nella rete degli itinerari extraurbani,
in quanto consentirà di individuare i beni di interesse storico, architettonico ed
ambientale sul territorio per poterli visitare.
13
Servizi dedicati alla mobilita’ ciclistica
Il bike sharing consente, a chi arriva in città o a chi ci abita, di spostarsi da un
punto all'altro con la bicicletta: le bici, posteggiate in appositi spazi loro riservate,
vengono prelevate e, dopo l'uso, restituite allo stesso punto, facilitando in questo
modo l’integrazione tra i mezzi di trasporto e lo scambio tra i suoi utenti.
Il sistema utilizzato a San Severo sarà il sistema meccanico.
Il BIKE SHARING è un servizio di noleggio
automatico
di biciclette
Il sistema prevede l’acquisizione, da parte dell’utente, di un’apposita chiave che permette di prelevare la bicicletta dalla rastrelliera ed utilizzarla
in città per i propri spostamenti. Al termine dell’utilizzo l’utente lascia la
bicicletta nello stesso spazio di sosta dal quale l’ha prelevata, ritirando
così la chiave che potrà essere nuovamente utilizzata tutte le volte che
si vuole.
Il piano prevede l’incremento delle postazioni di bike sharing, che
attualmente sono cinque, al fine di coprire tutte le zone del territorio e permettere così ai cittadini di essere in grado di utilizzare la bicicletta come mezzo
di trasporto alternativo all’automobile
per gli spostamenti in città.
Il Piano prevede un’intensa attività di formazione ed informazione
sull’utilizzo della bicicletta.
Le attività principali:
1. costituzione, nell’ambito del Settore Ambiente del Comune di San Severo, dell’Ufficio Biciclette, che avrà la funzione di gestire il servizio di bike sharing e tutti
i servizi connessi all’utilizzo della bicicletta, comprese le campagne di formazione
ed informazione rivolte ai cittadini finalizzate a indurre comportamenti corretti
nell’utilizzo della bicicletta, e ad informare sui servizi offerti dall’Amministrazione
comunale.
2. la diffusione di un opuscolo divulgativo, destinato principalmente ai giovani, che
illustri il corretto utilizzo della bicicletta quando questa si utilizza in città come
mezzo di trasporto alternativo all’automobile.
3. campagne di formazione nelle scuole sulla mobilità sostenibile per incentivare nei
più giovani gli spostamenti con la bicicletta e a piedi.
14
La rete della mobilita’ pedonale
Attualmente nella città di San Severo non sono presenti aree pedonali permanenti,
ma soltanto una Zona a Traffico Limitato nel centro urbano e un’area pedonale
temporanea in Corso Garibaldi. In alcune zone della città mancano, inoltre, elementi di arredo urbano che possano contribuire a rendere più accessibile e più vivibile la città agli occhi del pedone.
È necessario inoltre rendere la città accessibile da parte dell’utenza disabile attraverso la realizzazione di scivoli e rampe per il superamento delle
barriere architettoniche.
Gli interventi devono puntare a:
messa in sicurezza dello spazio pedonale;
ampliamento dello spazio pedonale;
innalzamento della qualità e del comfort;
accessibilità dello spazio urbano da parte dei disabili.
7.312 mq
di nuove
aree pedonali
permanenti
Il piano di moderazione del traffico prevede i
seguenti interventi:
1. Istituzione di aree pedonali permanenti;
2. Attività di mobility management.
Il Piano prevede l’istituzione di due aree pedonali permanenti, la prima nel cuore
della città e la seconda in Piazza Incoronazione e di un’area pedonale temporanea
che amplia quella attualmente presente in Corso Garibaldi.
La prima area pedonale
E’ localizzata in pieno centro storico: essa
comprende Piazza della Repubblica, Piaz-
za del Municipio e Corso Vittorio Emanuele II, tra Via Imbriani e Piazza della
Repubblica. Corso Vittorio Emanuele II
per il tratto che va da Via Imbriani a vico
Fabbri è accessibile ai soli proprietari di
auto-rimesse attraverso pilomat installati
all’altezza di Via Imbriani in sostituzione
delle attuali fioriere. Piazza del Municipio
sarà accessibile per il solo tratto iniziale,
grazie all’istallazione di pilomat, solo dai
mezzi comunali autorizzati per consentire
il raggiungimento della sede comunale e la
relativa corte interna.
15
La rete della mobilita’ pedonale
La seconda area pedonale
E’ localizzata in Piazza Incoronazione e
prevede anche la chiusura di Via del Principato, a ridosso delle attività commerciali
che sono localizzate alle spalle della statua. L’obiettivo di questo intervento è
quello di valorizzare la Piazza e di creare
un’isola priva di veicoli a ridosso del centro cittadino e dell’asse commerciale di
Via Tiberio Solis.
L’ area pedonale temporanea
Interesserà Corso Garibaldi a partire dalla
Villa Comunale fino a Via Tiberio Solis,
Corso Vittorio Emanuele II da Via Tiberio
Solis a Via M. Fraccacreta e Via Tiberio
Solis fino a Piazza Incoronazione, con una
interruzione all’altezza di Via Zannotti per
consentire l’uscita dalle aree centrali.
A protezione di tale area pedonale oltre
alla conferma della localizzazione dei dissuasori parapedonali fissi attualmente presenti sugli accessi laterale di Corso Garibaldi, è prevista una serie di pilomat per
garantire l’attuazione del provvedimento
senza la necessaria presenza della polizia
municipale.
16
La rete della mobilita’ pedonale
Al fine di incentivare la mobilità pedonale il piano prevede anche interventi di mobility management, in particolare:
1.
la promozione degli spostamenti casa-scuola che risultano essere attualmente una
delle prime cause di congestione del traffico urbano nelle ore di ingresso ed uscita
dagli istituti;
2.
attività di sensibilizzazione alla mobilità sostenibile da sviluppare nelle scuole elementari e medie del comune, con il coinvolgimento di alunni, insegnanti e genitori;
3.
promozione di forme di mobilità alternativa quali iniziative di “B
Bicibus” o “P
Pedibus”
nelle scuole elementari;
4.
sconti sugli abbonamenti agli autobus urbani per gli istituti superiori e l’università.
Il modello, simile per Pedibus e Bicibus,
prevede l’individuazione di itinerari e
fermate di raccolta degli scolari all’interno dei quartieri che fanno capo ai diversi istituti scolastici, e l’organizzazione di
catene di scolari con un accompagnatore davanti e uno dietro che percorrono
gli itinerari stabiliti in orari fissi; nel caso
del Pedibus la catena è formata da bambini a piedi, nel caso del Bicibus i bambini sono in bicicletta.
L’organizzazione del Pedibus e del Bicibus sarà preceduta
da incontri con le scuole finalizzati a formare i bambini sui
mezzi di trasporto alternativi all’automobile.
La sperimentazione potrà partire con il
Pedibus prima dalla scuole dotate delle
maggiori infrastrutture pedonali, per poi
essere estesa al resto delle scuole.
Per quanto riguarda gli istituti superiori
e le università, l’amministrazione comunale potrà sottoscrivere delle apposite
convenzioni con le Società di trasporto
pubblico che permettano agli studenti
iscritti di usufruire di particolari sconti sugli abbonamenti, al fine di incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico.
17
Le misure per la sicurezza del pedone e del ciclista
Attualmente nella città di San Severo non sono state adottate particolari misure
per la sicurezza del ciclista in quanto la mobilità ciclistica non è stata affrontata
nella infrastrutturazione del territorio.
La pista ciclabile è progettata per permettere al ciclista di spostarsi con la propria
bicicletta nelle migliori condizioni di sicurezza possibili, in quanto è separata dalle
correnti di traffico veicolare.
Un altro elemento di criticità
quando si parla di piste ciclabili è rappresentato dalle intersezioni con le altre strade,
in particolar modo se queste
ultime sono caratterizzate da
elevati volumi di traffico ad
elevata velocità.
Occorre aumentare il livello di sicurezza sia del pedone sia del ciclista, perché soltanto in questa maniera è possibile incentivare un tipo di mobilità alternativo a quello dell’automobile.
Il piano prevede i seguenti interventi:
1. Interventi di messa in sicurezza degli ingressi delle scuole;
2. Messa in sicurezza delle intersezioni attraversate dagli
itinerari ciclabili.
Il presente piano propone alcuni interventi di messa in sicurezza delle scuole elementari del comune attraverso interventi di moderazione del traffico finalizzati a
garantire la sicurezza dei bambini che vanno a scuola.
Gli interventi prevedono anche l’adeguamento dei percorsi alla normativa relativa
all’abbattimento delle barriere architettoniche, e l’individuazione di una rete di
percorsi, nel lungo termine, attrezzata con percorsi guida e semafori con dispositivi acustici per disabili non vedenti.
Le azioni da compiere sono:
1. Creazione di aree protette in corrispondenza degli ingressi a scuola e/o, ove necessario, realizzazione dei marciapiedi;
2. Realizzazione di attraversamenti pedonali;
3. Ripavimentazione dei marciapiedi, ove necessario;
4. Realizzazione di rampe per disabili.
Verranno
messe in
sicurezza 10
Scuole!
La sicurezza del ciclista sarà garantita dalla realizzazione, ove possibile, di percorsi ciclabili in sede propria, e dalla realizzazione di
rotatorie in corrispondenza delle intersezioni attraversate dalla
pista ciclabile, che garantiscano condizioni di attraversamento in
totale sicurezza.
18
Le misure per la sicurezza del pedone e del ciclista
Le scuole elementari di San Severo
Il Piano prevede la
realizzazione di una
rotatoria su Corso
di Vittorio, all’intersezione con Via Foggia. Questa area di
intersezione è interessata dall’attraversamento della pista
ciclabile lungo la direttrice di penetrazione all’abitato Via
Foggia – Via Soccorso. La soluzione proposta prevede la sistemazione della pista ciclabile sul lato
est della direttrice
con mantenimento
della continuità del
percorso
esternamente alla rotatoria
in adiacenza ad essa.
Il tratto di pista ciclabile lungo Via
Foggia, per la ristrettezza degli spazi disponibili, viene prevista a sezione trasversale ridotta a 2,0 metri per una lunghezza
di circa 110 metri. Lungo la sua intera estensione interessante il presente progetto
della rotatoria la pista ciclabile si trova a quota della strada ed è separata da questa da un cordolo insormontabile largo mezzo metro, atto a separare le
diverse correnti veicolari e ad ospitare i pali della segnaletica verticale.
Tutte le altre intersezioni della pista ciclabile con strade ad elevato
traffico saranno trattate secondo i criteri di sicurezza prescritti dalla
normativa e le buone pratiche sulla mobilità sostenibile.
19
Verranno
realizzate 2
nuove
rotatorie!!
BICIPLAN DELLA
CITTA’ DI SAN SEVERO
LEGENDA
Rastrelliere esistenti
Nuove rastrelliere
Stazioni di bike sharing esistenti
Nuove stazioni di bike sharing
Officine riparazione biciclette
Stazioni di bike sharing attuali per un totale di 48 biciclette pubbliche:
Piazza Cavallotti
Stazione ferroviaria
Poste centrali
Piazzetta S. Matteo
Corso Di Vittorio - incrocio con Via Lucera
Via Soccorso in prossimità dell’Ufficio Energia
Previste 5 nuove stazioni di bike sharing con altre 44 biciclette pubbliche.
Rastrelliere esistenti dislocate in:
Via Fortore | incrocio con Via Mario Carli
Via Fortore | incrocio con Via Guido D’Orso
Via Fortore | nei pressi del distributore di benzina
Via Fortore | incrocio con Via Martiri di Cefalonia
Piazza Felice Cavallotti
Corso Garibaldi | incrocio con Via Tiberio Solis
Via Soccorso | incrocio con Corso Amedeo D’Aosta
Via Soccorso sul marciapiede compreso tra Via Minerva e Via Febo.
A queste se ne aggiungeranno 132!!
21
5
Masseria Principe di Sangro
2
Masseria Tabanaro
6
Masseria del Sordo
3
Masseria Torre dei Giunchi
7
Casone (capanna neolitica)
4
Masseria Scoppa
8
Masseria Torretta
Collega Ravenna con S. Maria di Leuca. La Via Adriatica è
l’itinerario più lungo in Puglia, un percorso di 666 km che si
snoda lungo tutta la costa adriatica, da Lesina al Capo di
Santa Maria di Leuca, toccando tutte le principali città
costiere della Puglia, per un totale di 53 comuni.
Questa variante al percorso lambisce il territorio del comune di San Severo a nord-est, attraversandolo per un breve
tratto di circa Km 1,24.
Alta Via dell’Italia
Centrale
Masseria Mollica
Itinerario n°11
1
La via Adriatica
Itinerario n°6
ITINERARI EXTRAURBANI
Itinerario di Bicitalia, l’Alta via dell'Italia centrale,
collega gli altipiani e i Parchi dell'Italia centrale,
dalle Foreste Casentinesi sino al Parco Nazionale
del Gargano.
L’itinerario attraversa il territorio di San Severo
per circa Km 17.
Appunti
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23
Stampato su carta riciclata
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