Pagina a fronte, dall’alto:
gli interventi residenziali realizzati
da Steidle Architekten (in primo
piano), da Benedetto Camerana
e Giorgio Rosental,
e dallo studio Derossi, con l’affaccio
sulle corti interne.
In questa pagina, a destra: studi
preparatori di Otto Steidle;
in basso, planimetria generale.
L’area dismessa su cui s’insedia
il complesso è un lotto lungo
e stretto, ai bordi dello scalo
ferroviario del Lingotto.
Il programma ha previsto
l’insediamento di un quartiere
di abitazioni, la creazione di
un centro servizi nelle strutture
degli ex Mercati generali
e la costruzione di un ponte
pedonale che garantisce
il collegamento verso est,
superando il tracciato della ferrovia.
I progetti sono stati sviluppati
cercando di massimizzare
i contenuti di sostenibilità.
Il finanziamento è stato garantito
in parte dallo Stato, in parte
dalla Città
Opposite, from top: the residential
buildings by Steidle Architekten
(foreground), Benedetto Camerana
and Giorgio Rosental, and studio
Derossi, facing the inner courtyards.
This page, right: preparatory studies
by Otto Steidle; bottom, general
ground plan.
The disused land occupied by the
complex is long and narrow, on the
edge of the Lingotto railway yard.
The programme specified the
installation of a housing estate, the
creation of a service centre in the
ex-fruit and vegetable market
buildings, and the construction of a
footbridge to connect the complex
to the east across the railway lines.
The projects were developed in an
attempt to maxims sustainability
and were financed in part by the
State, in part by the City
Lotto 1
Lotto 1
Planimetria generale/Site plan
F
E
A. Lotto/Plot 2
(ex Mercati generali/
ex-fruit and vegetable market)
Albert Constantin
Benedetto Camerana
Giorgio Rosental
A
1
B. Lotto/Plot 3
Steidle Architekten
1. Diener+Diener
2. Atelier Krischanitz
2
B
C. Lotto/Plot 4
Benedetto Camerana
Giorgio Rosental
3. Ortner+Ortner
4. Hilmer+Sattler
D. Lotto/Plot 5
Derossi Associati
5. Giorgio Rosental
6. Emilio Barone
3
4
C
5
5
E. Lotto/Plot 6
Hugh Dutton
Benedetto Camerana
6
D
F. Lotto/Plot 7
(progettazione paesaggistica/
landscape design)
Benedetto Camerana
Febbraio February 2006 domus 37
0
10
20
m
VIA ZINO ZINI
VIA ZINO ZINI
VIA C. BOSSOLI
VIA ZINO ZINI
Pianta del lotto 3/Plan of plot 3
Pianta del lotto 4/Plan of plot 4
Pianta del lotto 5/Plan of plot 5
Per la zona residenziale, suddivisa in tre lotti, è stato adottato uno schema a
scacchiera. L’intento è stato quello di ricreare un tessuto urbano tradizionale,
con una compresenza di tipologie diverse e una trama fatta di strade, piccole
piazze, corti e verde. Per ottenere la maggior ricchezza possibile di questo
pezzo di città, il progettista principale ha chiamato a collaborare alcuni studi
internazionali, noti per i lavori condotti sul tema della casa. L’altezza
massima degli edifici non supera i 24 metri, mentre il taglio degli
appartamenti varia dai 45 ai 95 m2. La superficie lorda di tutte le abitazioni è
di 54.000 m2, gli appartamenti sono 850
For the residential zone, divided into three sections, a chessboard pattern was
chosen. The intention was to re-create a traditional urban fabric which
combines different types of housing and a web of roads, small squares,
courtyards and green spaces. To make this piece of city as rich as possible, the
principal architect called in a number of international studios known for their
work on houses. The maximum height of buildings does not exceed 24 metres,
while the size of the apartments varies from 45 to 95 m2. The gross surface area
of all the homes is 54,000 m2, totalling 850 apartments
Sezione del lotto 3/Section of plot 3
Sezione del lotto 4/Section of plot 4
Una strada interna all’isolato, con gli edifici di Steidle in primo piano e il volume grigio dell’unità residenzale di Diener+Diener al centro della foto
A road within the block, with Steidle’s buildings in the foreground and the grey volume of the residential unit by Diener+Diener at the centre of the picture
Prospetto ovest di tutto il complesso su via Giordano Bruno/West elevation of the whole complex on Via Giordano Bruno
Villaggio Olimpico Torino 2006/Olympic Village Turin 2006
Localizzazione/Location
via Giordano Bruno
Committente/Client
Agenzia Torino 2006
Mandatario e coordinamento generale/
General agent and coordinator
Benedetto Camerana
Mandanti/Agents:
AIA Architects, Derossi Associati, Hugh Dutton Associes,
Angela Maccianti, Inarco, Prodim, Giorgio Rosental,
Steidle Architekten, Carlo Perego di Cremnago, Agostino Politi
Gruppo di progettazione/Design team
Benedetto Camerana capogruppo, architettura lotti/group
leader, architecture plots 2,4,6,7,9
AIA Architects, Albert Constantin (architettura
lotto/architecture plot 2)
AIA Agibat, strutture lotti/structures plots 2, 3, 4
Derossi Associati, architettura lotto/architecture plot 5
Hugh Dutton Associes, architettura e strutture
lotto/architecture and structures plot 6
Angela Maccianti, architettura lotto/architecture plot 2
Inarco, opere di urbanizzazione, casa/urban development
work, house B1 lotto/plot 5
Prodim, Massimo Rapetti, impianti lotti/services plots 3,4,5
Giorgio Rosental, architettura lotti/architecture plots 2, 4, 6,
case/houses A0, A2 lotto/plot 5
Steidle Architekten, architettura lotto/architecture plot 3
Carlo Perego di Cremnago, responsabile sicurezza/safety head
Agostino Politi, responsabile sicurezza/safety head
Progettazione architettura per lotti/
Architectural design by plots
Recupero Mercati Generali, lotto 2/Restoration of markets, plot
2: Albert Constantin, Benedetto Camerana, Giorgio Rosental
Residenze, lotto/Residences, plot 3: Steidle Architekten
Residenze, lotto/Residences, plot 4: Benedetto Camerana,
Giorgio Rosental (architettura lotti/architecture plots 2,4,6,7,9)
Residenze, lotto/Residences, plot 5: Derossi Associati
Ponte pedonale, lotto/Footbridge, plot 6: Hugh Dutton
Associes, Benedetto Camerana
Paesaggio, lotto/Landscape, plot 7: Benedetto Camerana
Scavi e demolizioni, lotto/Excavation and demolition,
plot 9: Benedetto Camerana
Consulenza architettura/Architecture consultants
Diener+Diener (casa A1 lotto 3/house A1 plot 3)
Atelier Krischanitz (casa E1 lotto 3/house E1 plot 3)
Ortner+Ortner (casa B2 lotto 4/house B2 plot 4)
Hilmer+Sattler (casa D0 lotto 4/house D0 plot 4)
Consulenza paesaggio/Landscape consultant
Andra Lichtenstein (lotto 7/plot 7)
Interno di un’ala ristrutturata dei Mercati generali, disegnati
dall’architetto Cuzzi negli anni Trenta. Il recupero è stato
mirato alla conservazione della struttura originaria,
mantenendo il sistema degli spazi esistente e differenziando
nettamente i materiali nuovi da quelli storici
Interior of a rebuilt wing of the fruit and vegetable market,
designed in the 1930s by the architect Cuzzi. The restoration
aims to preserve the original structure, maintaining its
existing system of spaces and sharply differentiating the
new materials from the traditional ones
Consulenza strutture/Structural consultants
Francesco Ossola (lotti/plots 2, 6)
Fabio Manzone (lotti/plots 2, 6)
Fredéric Bindji Odzili (lotto/plot 6)
Silvano Vedelago, Mediapolis (lotto/plot 5)
Pat Dallard, ARUP London, comfort utenti/user comforts
(lotto/plot 6)
CSTB, Analisi Dinamica e Galleria del Vento/ Dynamics analysis
and wind tunnel (lotto/plot 6)
Benedetto Camerana è nato a Torino nel 1963. Si è laureato al
Politecnico di Torino. All’attività professionale affianca il
lavoro di ricerca sull’architettura bioclimatica e sul paesaggio.
Tra le altre opere, il Centro per il tempo libero con multisala
alla Bicocca, Milano (2004). In corso di realizzazione, il Centro
servizi Environment Park e Cetad (Centro eccellenza tecnologia
anziani e disabili) a Torino
Sezioni trasversali del nuovo centro servizi/Cross-sections of the new service centre
42 domus Febbraio February 2006
Benedetto Camerana was born in Turin in 1963 and graduated
at Turin Polytechnic. His research on bioclimatic architecture
and landscape is flanked by his work as a practising architect.
Among his other works are the Multiplex recreational centre at
the Bicocca, Milan (2004). Under construction is his
Environment Park and Cetad (Centre for technological
excellence for the old and disabled) in Turin
A&K, fondazioni speciali/special foundacion (lotto/plot 6)
Consulenza sostenibilità/Sustainability consultants
John Doggart, Faber Maunsell Ltd con Roberto Pagani, Softech
Consulenza impianti/Services consultants
Faber Maunsell Ltd con/with Studio Mascheroni (lotti/plots 2, 6)
Consulenza geologia/Geological consultant
Mario Naldi
Consulenza bonifiche/Reclamation consultants
Claudio Piretto
Claudio Mattalia
Direzione lavori/Site supervision
Benedetto Camerana (lotto/plot 2); Giorgio Rosental
(lotti/plots 3,4); Pietro Derossi (lotto/plot 5); Cristiano Avalle,
Inarco (lotto/plot 9)
Imprese/General contractor
ATI Maire Engineering - Garboli Conicos - Consorzio
Cooperative Costruzioni (lotti/plots 2, 3, 4, 5, 7)
ATI F.lli Falcone srl – Sermeca srl (lotto/plot 6)
ATI Demont Ambiente srl - Massucco Costruzioni srl
Crastore (lotto/plot 9IV)
Concorso/Competition 2002
Progetto definitivo/Final project 2003
Progetto esecutivo/Executive project 2003-2004
Realizzazione/Realisation 2003-2005
Costo/Cost
¤ 140 milioni/million
Collaboratori/Collaborators Camerana&Partners
Hermann Kohlloffel (coordinamento team/team coordinator),
Angela Maccianti (capo progetto lotto/projet architect plot 2),
Mike Palmore (capo progetto lotto/project architect plot 4),
Andra Lichtenstein (paesaggista/landscape designer),
Eugenio Bastianini, Eliana Bellino, Elena Biasco,
Alessandra Bortolotto, Mauro Comoli
Anna Cosi (ambiente/environment), Francesca Dellacasa,
Paolo De Marco, Angelo De Filippis, Daniela Favero,
Pierluigi Gianfreda, Maria L’Episcopo, Nicoletta Pramaggiore,
Silvia Reggiani, Alessandro Rigazio, Giorgio Santarossa Cestari,
Massimiliano Secco, Elisa Sobordi, Catherine Thiemann,
Andrea Tonin, Agostino Tudda
Collaboratori/Collaborators Hugh Dutton Associes
Pietro Demontis, Alberto Rubin Pedrazzo, Cathy Shortle, Nicolas
Sterling, Romani Stielthes, Carla Zaccheddu
Collaboratori/Collaborators Steidle Architekten
Johannes Ernst, Siegwart Geiger, Audrey Shimomura
Collaboratori/Collaborators Inarco
Graziella Accorsero, Cristiano Avalle, Marco Bernini,
Massimo di Lecce, Paolo Regge, Pierluca Vassia
Collaboratori/Collaborators Prodim
Francesco Bonfilio,Fabrizio Fassi, Riccardo Gindro, Aldo Parisi
Collaboratori/Collaborators AIA
Claire Bertrand, Barbara Scheriani, Christophe Gire
Collaboratori/Collaborators Rosental
Marianna Carrera, Simone Venturello
A destra: “Look of the city” è il progetto di immagine
coordinata, curato da Italo Lupi, Ico Migliore e Mara Servetto,
ideato per accompagnare nella città lo svolgimento dei
giochi olimpici e delle iniziative correlate.
Il rosso cinabro è il colore dominante che caratterizza circa
diecimila elementi distribuiti nel territorio urbano, tra
manifesti, stendardi, bandiere, bastoni che si aggrovigliano
come nel gioco dello shangai. Punti di riferimento
immediatamente individuabili, uniscono al colore acceso
una grafica rigorosa. Il costo dell’operazione è stato di circa
sette milioni di euro
Right: “Look of the city” is the coordinated image project
designed by Italo Lupi, Ico Migliore and Mara Servetto, for
Turin’s Olympic Winter Games and related initiatives.
Vermilion is the dominant colour on some ten thousand
elements distributed across the city, including posters,
banners, flags and tangled ski-sticks. As instantly
identifiable references, they combine their bright colour
with a rigorous graphic design. The operation has cost about
7 million euros
Febbraio February 2006 domus 43
Visioni
per Torino
Visions for Turin
Last month in Turin, Domus brought together a group
of experts on urban transition – historians,
intellectuals, architects, critics, urbanists,
sociologists, film producers - to gather thoughts on
the city and its future. The results of this meeting,
which took place in the “Bubble” above the Lingotto,
are published in the booklet included with this issue
(in the coming months they will also be available in
English at domusweb.it, together with the video
filmed on that occasion). The public presentation of
the debate held will be an opportunity for fresh
reflection on Turin’s post-Olympic phase
Hanno partecipato/Participants:
Arnaldo Bagnasco, Andrea Bairati, Andrea Bajani,
Luca Ballarini, Tomà Berlanda, Giorgina Bertolino,
Cristina Bianchetti, Stefano Boeri, Benedetto Camerana,
Alberto Campo, Andrea Canobbio, Rita Capezzuto,
Maurizio Cilli, Salvatore Cominu, Francesca Comisso,
Federico De Giuli, Piero Derossi, Davide Ferrario,
Gabriele Ferraris, Luca Milanetto, Lisa Parola,
Matteo Pastore, Luisa Perlo, Francesco Poli, Carlo Ratti,
Marco Revelli, Gianluigi Ricuperati, Maria Teresa Roberto,
Roberto Vaccà, Paolo Verri
L’incontro di Torino è stato curato, oltre che da Domus,
da Maurizio Cilli e Gianluigi Ricuperati
The Turin meeting was curated by Domus,
Maurizio Cilli and Gianluigi Ricuperati
44 domus Febbraio February 2006
“Mi piacciono i libri che sono costruiti
come la mia città: libri che non gridano
didascalicamente i loro significati, dove
non c’è un’unica strada segnata, dove non
si finiscono mai di scoprire nuovi percorsi,
dove non c’è una gerarchia di livelli che
portano tutti verso una piazza centrale,
libri dove a una severa costrizione formale
corrisponde un’intensa libertà di
Andrea Canobbio
significati”.
“I like books that are built like my city:
books that do not shout their meanings in
captions, where there is no single road
indicated, where you never stop
discovering new paths, where there isn’t
a hierarchy of levels leading to the central
piazza. Books where a severe restriction
of form corresponds to intense freedom
Andrea Canobbio
of meaning.”
“Nell’eccitazione di questa folle corsa
che ha ciclonato Torino e le sue valli,
i piani di salvaguardia dell’ambiente, negli
ultimi anni, hanno visto rallentare i loro
percorsi di attuazione. Da qui ripartirei,
riproponendo la questione ambientale
come uno dei fattori centrali di sviluppo”.
“In the excitement of this mad rush that has
hit Turin and its valleys, the momentum
behind plans to organically safeguard the
environment has unfortunately slowed in
recent years. I would start out once more
from here, re-proposing the environmental
question as a central development factor.”
Maurizio Cilli
“La vocazione industriale si legge nella
capacità di inventarsi un nuovo modo di
fare manifattura, piccola, leggera, molto
intelligente. Si apre un altro scenario per la
politica. Come assessore ho dunque
utilizzato la leva normativa, tentando di
spostare il baricentro in quella direzione”.
Maurizio Cilli
“The industrial vocation is read positively
in its capacity to invent a new way of
making things: small, light and very
intelligent. It opens up another scenario for
politics. As a councillor I have used
regulations as a lever, attempting to move
the centre of gravity in that direction.”
Andrea Bairati
Andrea Bairati
“La suggestione di vedere Torino dalla
Luna, omaggio a Pasolini e alla rivista di
Goffredo Fofi, La terra vista dalla Luna, è
un modo per ragionare su uno spazio senza
farsi risucchiare dal doppio pericolo
opposto della chiacchiera da bar e
dall’ossessione accademica per la gestione
di piccoli tristi poteri – insomma, né con
Lapo né con Valdo”.
“The idea of looking at Turin from the
moon pays homage to Pasolini and
Goffredo Fofi’s magazine, La terra vista
dalla Luna (the Earth seen from the moon).
It is a way to think about a place without
being sucked in by two opposing dangers:
bar gossip and the academic obsession
with managing small, sad powers – in
other words with neither Lapo nor Valdo.”
Gianluigi Ricuperati
Gianluigi Ricuperati
“La mirra distillata da piante lontane colora
il villaggio olimpico, i gonfaloni delle
nazioni, il cielo che accoglie chi atterra e
saluta chi parte. Torino è città colorata, la
nebbia sta in poesie scolastiche, qui c’è quasi
sempre il sole, se c’è un problema è che non
nevica. Perché stiamo in quest’angolo d’Italia
così numerosi e così insicuri?”
“Myrrh distilled from distant plants colours
the Olympic village, the nations’ banners, the
sky welcoming newcomers and saying
goodbye to others. Turin is colourful, the fog
is in poetry from school: Turin is almost
always sunny. If there’s a problem it’s that it
doesn’t snow. Why are we so many in this
corner of Italy and why are we so insecure?”
Paolo Verri
Paolo Verri
“La maledetta affermazione, che ci si porta
dietro qui a Torino, è quella della cultura
dell’understatement. Io credo che questo
non sia vero. Che sia una cosa falsa. Perché
non è understatement, è paura di esporsi.”
Arnaldo Bagnasco
“The cursed assertion that we carry
around with us in Turin belongs to the
culture of understatement. I don’t believe
it’s true. It’s a falsehood because it’s not
understatement, it’s fear of exposing
Arnaldo Bagnasco
oneself.”
“Le Olimpiadi sono state un potente
detonatore. Ma non stanno producendo
nuovi ‘luoghi’ (che svolgano una sorta di
ruolo di risarcimento, alla città, per la
perdita dei tradizionali spazi identificanti):
mi sembra – ma potrei sbagliarmi – che
producano piuttosto molti ‘non luoghi’”.
“The Olympics have been a powerful
detonator. But they are not producing new
“places” (that perform a kind of
compensatory role for the city, making up
for the loss of its traditional distinguishing
spaces). It seems to me – but I may be
wrong – that they produce “non-places.”
Marco Revelli
“Torino in questi giorni è una grande
Babele in cui molti parlano e pochi
ascoltano: un effetto che ci rende
eccitatissimi, ma paralizzati rispetto
alla capacità dell’azione e particolarmente
Alberto Campo
del progetto”.
Marco Revelli
“At the moment Turin is a great Babel
where many talk and few listen: an effect
that makes us very excited but completely
paralysed regarding the capacity for action
and in particular design.”
Alberto Campo
© Marco Cristofori/CORBIS
Lo scorso mese, a Torino, Domus ha riunito un gruppo
di testimoni della transizione urbana – tra cui storici,
letterati, architetti, critici, urbanisti, sociologi, registi
– per raccogliere delle riflessioni intorno
alla città e al suo futuro. I risultati dell’incontro, che
si è svolto nella sala della Bolla sopra al Lingotto,
sono pubblicati nel libretto allegato a questo numero
della rivista (nei prossimi mesi saranno reperibili,
anche in lingua inglese, su domusweb.it, insieme al
video girato in quella occasione). La presentazione
pubblica della discussione sarà occasione per un
nuovo momento di riflessione sulla fase post-olimpica
della città
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889 villaggio olimpico 36-45