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Azione44
Il presente fascicolo di Educazione finanziaria di qualità è stato realizzato da Progetica,
società certificata per l’erogazione di un servizio di educazione finanziaria secondo la norma tecnica
UNI 11402:2011, UNI ISO 29990 per la formazione non formale e ISO 9001.
I contenuti del fascicolo sono coerenti con la norma tecnica di qualità UNI 11402:2011
“Educazione finanziaria del cittadino - Requisiti del servizio”.
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Azione44
Indice
I. PRESENTAZIONE DELL’INIZIATIVA
p. 4
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L’educazione finanziaria: dare benessere ed esserne responsabili 
di Mauro Maria Marino, Presidente Commissione Finanze e tesoro del Senato
p. 4
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Educazione finanziaria e benessere: politiche sociali in azione 
di Pierfrancesco Majorino Assessore Politiche sociali e Cultura della salute del Comune di Milano
p. 6
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Il Welfare Finanziario Comunitario e l’azione 44
II. METTITI ALLA PROVA - 8 DOMANDE A CUI RISPONDERE
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
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p. 13
Come posso risparmiare di più e stabilizzare la mia situazione economica? 
p. 17
Sarò in grado di pagare i debiti contratti? Quanto costerà avere la mia casa, veramente?
p. 21
Se non potessi più lavorare, la mia famiglia sarebbe in grado di cavarsela? 
p. 25
Quando potrò andare in pensione? Quanto avrò basterà? 
p. 30
Come posso utilizzare bene gli investimenti per realizzare i miei obiettivi di vita?
p. 34
Chi può aiutarmi a realizzare il mio progetto di vita?
p. 37
Quali elementi dovrò considerare per scegliere un prodotto che mi serva veramente? 
p. 40
p. 42
Comune di Milano – Assessorato Politiche sociali e Cultura della salute
p. 43
Università Cattolica Di Milano – Lab. di statistica applicata alle decisioni economico - aziendali  p. 44
p. 45
Progetica 
UNI – Ente Italiano di Normazione
IV. AZIONE 44: COSA E' STATO FATTO E COSA SI FARA'

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


p. 12
Pensare al futuro fa bene ?
III. IL PARTENARIATO




p. 8
p. 46
p. 47
Cosa è già stato fatto. Le fasi pilota, i risultati, le testimonianze
p. 47
La testimonianza di INAIL
p. 47
La testimonianza di IKEA
p. 48
La testimonianza di MOICA
p. 49
L’apertura
del primo sportello fisico di educazione finanziaria di qualità in città
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p. 50
4
I. Presentazione dell’iniziativa
L’educazione finanziaria:
dareIndice
benessere ed esserne
responsabili
L'educazione
finanziaria è uno
strumento
di
sviluppo
di
conoscenze,
capacità, attitudini e
competenze
che
consentono
di
esercitare il proprio
autonomo giudizio e
compiere una scelta
che nasce sì da una selezione di un nutrito gruppo
di informazioni possedute e ricercate, ma è
strettamente legata alle competenze maturate e
alla capacità di applicare le conoscenze acquisite.
Un tempo l'educazione finanziaria era affidata
esclusivamente alla famiglia e iniziava con i nonni
che regalavano ai nipotini, al termine della prima
elementare, un libretto di risparmio postale con
depositata una piccola cifra di denaro spiegando
loro il valore del risparmio.
Allora tale conoscenza sembrava non dover
interessare la sfera pubblica. Oggi, soprattutto
dopo la crisi finanziaria del 2008, il possesso di
conoscenze e di esperienza di ciascun attore nella
materia del risparmio rappresenta un elemento
essenziale per lo sviluppo ordinato ed equilibrato
Azione44
dell'economia. Non si tratta infatti di tutelare il
singolo risparmiatore, ma di affrontare in un'ottica
sistemica la questione della cittadinanza
economica e la tutela degli interessi generali: tale
prospettiva è resa ancora più evidente dallo
sviluppo impetuoso che hanno le innovazioni
finanziarie sull'onda dei cambiamenti tecnologici
in atto. Occorre ragionare quindi sullo sviluppo di
un progetto di educazione alla cittadinanza
economica, intendendo per essa un insieme di
capacità e competenze che permettano al
cittadino di divenire agente consapevole nell'arco
della propria vita economica e sociale. Come
sostenuto dal Governatore della Banca d'Italia, "gli
strumenti di tutela preventiva e successiva ai
risparmiatori si traducono in effetti assai più
significativi se gli utenti dispongono di conoscenze
adeguate".
L’iniziativa di Milano si propone meritoriamente di
avviare un percorso sul cammino della crescita
dell'informazione e dell'educazione ai temi
economici.
Il denaro, nelle varie forme che assumerà nei
prossimi anni, rappresenta uno strumento e non
certamente un fine: quindi la conoscenza
dell'economia significa anche comprendere il
valore
del
denaro
come
"valore"
comportamentale.
L'etica in economia, infatti, è stato il grande tema
della crisi finanziaria: ne "Il Cavaliere oscuro. Il
ritorno" del regista Christopher Nolan, Batman
combatte contro un criminale 'puro', ma anche in
un contesto caratterizzato dal diffuso discredito di
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Azione44
Wall Street e della classe dirigente collusa con
affaristi e politici spregiudicati.
La citazione non serve per invocare l'intervento di
un supereroe, ma per rimarcare la consapevolezza
della necessità di gettare le basi per una coscienza
critica e informata del contesto nuovo e sfidante
della globalizzazione e della nuova "Grande
Trasformazione" indotta dai cambiamenti
tecnologici.
Per parte mia ho presentato un disegno di legge
sulla cittadinanza economica che, facendo tesoro
anche di esperienze maturate nella scorsa
legislatura, affronta il tema dall'ottica dei giovani,
ma non solo.
Da un lato, appare fisiologico investire nel
comparto dell'istruzione e della formazione a più
livelli per accrescere la competenza degli studenti;
dall'altro, non può sfuggire che anche per gli adulti
– diventati risparmiatori e imprenditori – è
sempre più necessario disporre di conoscenze
adeguate e di programmi di qualità che aiutino a
mettere in sicurezza il proprio ciclo di vita nel
presente e nel futuro.
Vorrei qui accennare a una prospettiva che ritengo
fondata e meritevole di approfondimento,
seppure in chiave non immediata: quale tipo di
educazione finanziaria? Ci sono aspetti che
interessano direttamente le scelte dei singoli, ma
anche elementi di tutela preventiva, di creazione
di un contesto favorevole alla diffusione di
conoscenze. Pensiamo alle scelte previdenziali,
assicurative, di investimento di lungo periodo,
che, soprattutto per larga fascia di cittadini, anche
a motivo della ridotta capacità di risparmio,
presentano dei margini di "rischiosità" molto alti.
In altri termini, al di là degli sforzi e delle capacità
delle istituzioni o degli organismi impegnati nella
formazione, appare opportuno chiedersi se
esistono strumenti per garantirsi un livello
adeguato di educazione finanziaria, un livello
'certificato' di competenze e informazioni
trasmesse. L'educazione finanziaria può essere
intesa, infatti, non solo come mera erogazione di
formazione finalizzata all'aumento di conoscenze
tecniche,
ma
può
anche
promuovere
comportamenti virtuosi nel dare consapevolezza
ai proprio bisogni in relazione al ciclo di vita, nel
generare cittadini capaci di riconoscere le proprie
esigenze e individuare i professionisti del mercato
in grado di aiutarli nelle scelte di progetto di vita.
Se trasmettiamo alle persone la consapevolezza
della complessità del mondo contemporaneo e
dell'economia daremo loro gli strumenti per
essere consumatori, risparmiatori, investitori,
imprenditori informati e consapevoli, ma
soprattutto per essere e vivere da cittadini di una
comunità coesa e vitale, anche dal punto di vista
economico!
Senatore Mauro Maria Marino, Presidente della 6ª
Commissione permanente (Finanze e tesoro)
del Senato della Repubblica
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Azione44
Educazione finanziaria e
benessere: politiche sociali in
azione
Siamo impegnati, nel
tempo della crisi e
delle sue ferite, in
un’importante
azione
di
riprogettazione della
politica
sociale
ambrosiana, convinti
che il tema sia quello
di costruire l’alleanza
dei soggetti per la promozione della persona, che
poi vuole dire consolidare il ruolo del Pubblico
(senza alcuna tentazione di sminuirne funzione e
centralità) e generare attorno ad esso il massimo
del “sistema” coinvolgendo le migliori energie del
“Privato” presenti nella società.
Giocando,
cioè,
la
partita
della
responsabilizzazione dei cittadini, poiché solo
cittadini consapevoli possono essere costruttori
della nostra idea di stato sociale: il Welfare
Comunitario, quello che nasce dal legame tra le
persone, dalla voglia di costruire relazione e
“interdipendenza”.
La nostra “Azione” qui presentata vuole essere un
esempio concreto di come il Welfare Comunitario
possa attuarsi: un modello di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale di qualità,
messo a disposizione gratuitamente dei cittadini di
Milano per supportarne il benessere economico
nel corso dell’intero ciclo della vita.
Il progetto è nato per affiancare alle politiche di
welfare “protettivo” attività di welfare
“promozionale” e costituisce un percorso
totalmente
nuovo
per
una
Pubblica
Amministrazione, storicamente più a suo agio nel
muoversi su temi di supporto antipovertà in casi
“estremi” che sui temi dello sviluppo del
benessere di chi “oggi ce la fa” (ma non per
questo ce la potrà fare anche domani).
Questo progetto è un sistema di competenze e
garanzie che intende migliorare la vita dei
milanesi, aumentandone la consapevolezza e
sviluppando una relazione più forte con il mercato
finanziario e l’offerta di servizi pubblici.
Molto più di un “corso”, quindi.
L’idea - che non prevede alcun onere finanziario
per la Pubblica Amministrazione – si concretizza
grazie a un partenariato con UNI, Università
Cattolica di Milano e Progetica (soggetti preziosi
proprio in quella idea di “fare rete” che
perseguiamo
come
fosse
un’ineludibile
ossessione) basato su esperienze internazionali e
norme tecniche di qualità, che indicano “come far
bene le cose”: in particolare, il riferimento è alla
norma UNI 11402 a garanzia di un processo terzo,
efficace e non rituale.
Vi è poi un accurato sistema di misurazione dei
risultati, termometro di trasparenza, ma anche
obbligo morale di una politica che deve e vuole
rendere conto dell’esito delle proprie azioni.
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Azione44
Non siamo alle prime “battute”: è stata già infatti
attuata una
sperimentazione, coinvolgendo
cittadini e lavoratori dalle diverse biografie, con
risultati molto confortanti ed ora parte il primo
sportello “fisico” al quale rivolgersi, a partire dal
28 febbraio. Con la convinzione che la
consapevolezza dell’economia familiare sia una
necessità per affrontare con serenità le sfide e le
inquietudini di questo tempo, e che la Pubblica
Amministrazione debba essere capace di
intraprendere percorsi innovativi mettendo il
benessere presente, ma soprattutto quello futuro,
dei cittadini al centro delle proprie azioni.
E’ compito della politica dare supporti di stabilità
finanziaria a tutti. Per questo Milano mette in atto
un altro modello specifico, “Azione Solidale”, che
intende utilizzare il counselling finanziario come
strumento antipovertà, in sinergia con l’azione
sociale, per proteggere i più vulnerabili, al fine di
condurli al più presto a poter creare le prime
forme stabili di risparmio, ricchezza, protezione.
Infine
Milano mette il proprio modello a
disposizione delle pubbliche Amministrazioni che
vorranno accompagnare i propri cittadini verso la
stabilità, per generare occasioni di confronto e
fare crescere iniziative a supporto del benessere.
Per fare rete, mettendo in comune le migliori
energie della società e offrendo servizi pubblici
concreti, misurati, efficaci.
Pierfrancesco Majorino, Assessore Politiche sociali e
Cultura della salute del Comune di Milano
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Azione44
Il Welfare Finanziario Comunitario
e l’azione 44”
Le crisi finanziarie e gli sviluppi demografici hanno
profondamente modificato la suddivisione di
responsabilità tra Stato e cittadini e ridefinito gli
ambiti di collaborazione tra Pubblico e Privato.
Quando il Welfare pubblico non può operare
solamente con risorse dirette, può tuttavia creare
nuove reti sociali che aiutino il cittadino ad
essere consapevole dei propri rischi, dei propri
bisogni, degli obiettivi di vita e delle modalità con
cui si può pianificare la vita economica presente
e futura, assicurando a sé e ai propri cari
benessere economico e sicurezza sociale.
Il modello “Welfare Finanziario Comunitario” –
Azione 44 è un programma “di rete” complessivo
che tramite la diffusione dell’educazione
finanziaria aiuta il cittadino a compiere scelte
economiche collegate al proprio ciclo di vita e a
tenere naturalmente sotto controllo le proprie
finanze. L’obiettivo è quello di fornire abilità e
strumenti che consentano alle persone di:
 PREVENIRE SITUAZIONI PROBLEMATICHE,
creando le condizioni per la realizzazione dei
progetti di vita all’interno di un quadro di
stabilità economica, finanziaria e patrimoniale
Tra le modalità per dare maggiore stabilità al
destino economico dei cittadini e dei lavoratori, vi
è quella di sviluppare programmi di educazione
finanziaria, assicurativa e previdenziale, finalizzati
a prevenire rischi e creare le condizioni ottimali
per la realizzazione dei progetti di vita, personali e
familiari. Si tratta, in pratica, di aiutare le persone
ad avere una corretta e consapevole gestione del
risparmio, dei debiti, delle sicurezze economiche.
Per questo, è necessario ricostruire i rapporti di
fiducia tra tutte le parti coinvolte (Pubblica
Amministrazione, Organizzazioni Sociali, Aziende,
Famiglie, Intermediari) e, in particolare, tra il
cittadino, gli intermediari del mercato finanziario,
assicurativo, previdenziale ed il servizio pubblico.
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Azione44
 VALUTARE la PROFESSIONALITÀ degli
OPERATORI del MERCATO, riconoscendo la
qualità della consulenza e delle informazioni
fornite, nonché valutare criticamente le
offerte di prodotti in funzione della
adeguatezza alle proprie esigenze di:
L’intero
progetto
si
basa
sul
CONCETTO DI QUALITÀ, requisito
INDEBITAMENTO
Gestire i propri
finanziamenti, con
piani di restituzione
sostenibili
PROTEZIONE
Assicurarsi da rischi
reddituali,
patrimoniali, sanitari
PREVIDENZA
PENSIONE
Mettere in sicurezza
il futuro
pensionistico
INVESTIMENTO
Investire le proprie
risorse
organizzandole in
funzione dei propri
obiettivi di vita
che gli deriva dall’assumere come
riferimento le norme tecniche in
materia di educazione finanziaria (UNI
11402:2011).
Le norme tecniche sono documenti che
specificano come fare bene le cose,
garantendo sicurezza e adeguati livelli
di servizio.
Il sistema prevede
l’erogazione a titolo gratuito di
programmi di qualità di educazione
finanziaria, assicurativa e previdenziale
ai cittadini-utenti.
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Azione44
Sono previste le seguenti fasi:
1
IO WELFARE
il cittadino acquisisce la consapevolezza di
sentirsi responsabile del proprio ciclo di vita
per affrontare il tema della pianificazione,
ricevendo competenze generali e specifiche
sulla gestione economico-finanziaria personale
tramite il portale IO WELFARE. L’esito di tale
fase è rendere il cittadino in grado di
predisporre un documento con il proprio
progetto di vita nel quale sono riportati
obiettivi, esigenze e risorse economicofinanziarie a disposizione.
2
RICERCA
dell’EDUCATORE FINANZIARIO
fase volta alla selezione di un educatore da
un database che raccoglie coloro che
rispettano i requisiti richiesti dal progetto
in base a criteri oggettivi
(valutazione di consistenza).
3
TU WELFARE
fase in cui si trasformano le “intenzioni”
del cittadino messe a fuoco durante IO
WELFARE in azioni di pianificazione; l’esito
è la consegna all’utente, da parte
dell’educatore, di un documento di
pianificazione finanziaria, economica e
patrimoniale personale (pianificazione
strategica, che indica le tipologie di
soluzioni da adottare, ma non i prodotti).
4
VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
fase di valutazione del servizio erogato
dall’educatore rispetto a criteri soggettivi
(valutazione formale)
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Azione44
Il percorso prevede l’accesso ad un portale Web
dedicato www.azione44.io-welfare.it che
consente
all’utente
l’acquisizione
delle
competenze necessarie a comprendere le proprie
esigenze ed incontrare gli educatori finanziari
certificati ed abilitati a svolgere il servizio.
Alla fine del percorso di educazione finanziaria, il
cittadino-utente ha diverse alternative per
concretizzare le indicazioni contenute nel suo
documento di pianificazione personale: può
chiedere al suo educatore (nel caso questi sia
anche operatore del mercato) di implementare il
piano; oppure può chiedere all’educatore (nel
caso questi non sia operatore del mercato
finanziario e dunque possa erogare solo la
pianificazione strategica) di assisterlo nel rapporto
con un operatore del mercato.
Al fine di garantire la conformità del modello di
educazione finanziaria alle norme tecniche di
qualità, è previsto un sistema di tutele nei
confronti sia di chi riceve, sia di chi eroga il
programma educativo.
Al progetto sono dunque ammessi solo quegli
educatori che, oltre ad avere seguito un periodo di
formazione ad hoc, eroghino un servizio conforme
alla UNI 11402 e attestino la loro competenza
professionale. È inoltre previsto che il servizio di
educazione finanziaria sia valutabile in maniera
rigorosa da parte degli utenti, al fine di una
maggiore tutela dell’intero processo educativo.
L’educazione finanziaria realizzata, in sintesi, non
è un corso ma un sistema coerente di garanzie e
tutele volto a migliorare concretamente il
benessere degli utenti.
Il modello di educazione finanziaria di qualità
nasce dalla volontà e si sviluppa per merito
dell’iniziativa di:
 Comune di Milano - Assessorato Politiche
sociali e Cultura della salute
 Università Cattolica di Milano Laboratorio di Statistica applicata alle
decisioni economico - aziendali
 UNI - Ente Italiano di Normazione
 PROGeTICA - Relatore della Norma UNI
11402:2011
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II. Mettiti alla prova
Azione44
8 domande a cui rispondere!
3
2
4
Sarò in grado di
pagare i debiti
contratti? E come?
Quanto costerà avere
la mia casa,
veramente? E quando
potrò comperarla?
Se non potessi più
lavorare, la mia
famiglia sarebbe in
grado di cavarsela?
5
6
Come posso
utilizzare bene gli
investimenti per
realizzare i miei
obiettivi di vita?
Come diversificare i
miei risparmi e
controllare il
rischio?
Come posso
risparmiare di
più e
stabilizzare la
mia situazione
economica?
8
1
Pensare al futuro
“fa bene”?
Quando potrò andare in pensione?
Quanto avrò basterà? Come potrò
vivere più serenamente il mio
pensionamento?
Quali elementi dovrò considerare
per valutare un prodotto che mi
serva veramente?
7
Chi può aiutarmi a
realizzare il mio progetto di
vita?
Le domande che ognuno di noi si pone, nell’arco di una giornata o di una vita intera, sono molte e riguardano
essenzialmente preoccupazioni concrete o desideri reali legati al nostro benessere, a quello dei nostri familiari e
delle persone a cui vogliamo bene. Per ognuna delle otto domande proveremo a fornirti alcune risposte.
Ti invitiamo però a registrarti gratuitamente e a navigare nel portale di educazione finanziaria di qualità
www.azione44.io-welfare.it dove potrai approfondire tutti i temi a cui tieni di più.
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Azione44
Perché pensare al futuro
“fa bene”?
1
Hai dei progetti, degli obiettivi di vita importanti?
Pensi mai a cosa farai da grande e da “più
grande”? E se sei genitore o nonno, ti interroghi
mai sul futuro dei tuoi figli o dei tuoi nipoti? Su
come potrai realizzare i tuoi e i loro progetti?
In sintesi, pensi mai al futuro tuo e dei tuoi cari?
Per introdurre il tema del futuro può essere utile
partire da una
prima
domanda,
all’apparenza
curiosa ma efficace,
ossia: sapresti dire
qual è la vera
grande differenza
tra
l’uomo
e
l’animale?
Potresti rispondere
l’intelligenza,
la
capacità
di
utilizzare strumenti,
la creatività e così
via. Ed avresti
ragione.
Tuttavia, tutte queste caratteristiche dipendono
da una precisa differenza, una capacità
fondamentale che le genera tutte…
Gli animali sono temporalmente miopi, ossia non
riescono a immaginare il futuro: vivono immersi in
un eterno presente e i comportamenti che in un
primo momento ci possono apparire “previdenti”,
come quelli di uno scoiattolo che accantona
ghiande per cibarsene successivamente, sono solo
frutto di impulsi innati, privi di consapevolezza.
La vera differenza tra animali ed umani è dunque
la capacità di immaginare il futuro. L’uomo, così
come lo conosciamo, è tale proprio per la sua
capacità di visualizzarsi nel futuro, di sognare una
condizione migliore e di comportarsi di
conseguenza per realizzare i suoi desideri.
Questa fondamentale
capacità ha un nome e
si
chiama
pianificazione.
I
benefici
della
pianificazione possono
essere
davvero
rilevanti.
Ad esempio… lo sapevi
che il pensiero-futuro
può allungare la vita,
incrementare
la
ricchezza, aumentare il
benessere psicologico
soggettivo?
Avvicinarsi al concetto
di futuro e pianificarlo dunque conviene. E chi
invece resta attaccato al presente e vive l’oggi
come unico tempo possibile?
Nel campo della pianificazione la cosiddetta
"visione di breve termine" può fare commettere
errori cruciali per la propria vita e per quella dei
propri cari!
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Azione44
Spendere molto denaro oggi per consumi futili
può infatti intaccare la nostra ricchezza e il nostro
benessere futuro: il momento del pensionamento
potrebbe ad esempio arrivare “troppo in fretta”
senza che si sia risparmiato abbastanza per gestire
questa fase delicata della vita.
Diversi studi hanno inoltre dimostrato che chi non
pensa al futuro ha molte meno probabilità di
raggiungere in maniera serena i suoi obiettivi di
vita, rispetto a coloro che invece si danno da fare
e pianificano.
E tu? Conosci il tuo orientamento nei confronti del
tempo? Hai una preferenza temporale rivolta al
passato, al presente o al futuro?
La preferenza verso il tempo determina, nel bene
e nel male, tutte le nostre decisioni che, a
seconda dei contesti, possono rivelarsi
produttive o dannose.
Se sei curioso o desideri scoprire qual è la tua
preferenza temporale potrai trovare alcuni
questionari e test all’interno del modulo “Futuro e
Pianificazione” del portale, per una “autodiagnosi”
di conferma sulle possibilità di successo
decisionale o per migliorare il tuo approccio ai
temi, o ai problemi, della tua vita.
Ma se allora proiettarsi nel futuro in un certo
senso “ripaga”, viene ora da domandarsi se sia
possibile imparare a farlo.
La tecnica del “viaggio mentale nel tempo” serve
proprio a questo e ci permette di “viaggiare nel
tempo” percorrendo, in sequenza, una serie di
piccoli “passi” che ci conducono progressivamente
a delineare meglio il nostro progetto di vita!
E’ facile, difficile, come si fa?
Per prima cosa dovrai fare un piccolo sforzo di
immaginazione e cercare di disegnare il tuo futuro
e quello dei tuoi cari! Per delineare con più
precisione l’evoluzione della struttura della tua
famiglia potrai farti supportare dai dati statistici
che troverai nel portale. Il secondo passo è quello
di individuare gli eventi più significativi della tua
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Azione44
vita e la loro cronologia lungo la linea del tempo.
Tra tutti è bene concentrarsi inizialmente su due
eventi in particolare, rilevantissimi, ossia il
momento dell’autonomia economica dei figli e la
pensione. Per quanto tempo sarà necessario
fornire un supporto economico ai nostri figli?
Quando arriverà il momento della pensione per
me e per il mio coniuge o convivente?
Il terzo passo consiste nel tratteggiare ogni evento
di vita e specificarne le necessità economiche. Per
procedere a questa importante fase è bene
conoscere come i bisogni possono essere
generalmente classificati ed interpretati in termini
gerarchici. Nel senso che esistono dei bisogni che
dovrebbero essere soddisfatti prima che altri
bisogni, di grado superiore, possano essere
avvertiti e valutati. Il quarto passo del viaggio
mentale nel tempo, rilevantissimo, prevede di
definire accuratamente gli obiettivi di vita. Tanto
più saremo precisi nel definire gli obiettivi di vita,
tanta più ricchezza genereremo! Proprio per
questo troverai sul portale tutti i consigli necessari
ad individuarli e quantificarli!
A questo punto non ci resta che chiudere gli occhi
e immaginare di raggiungerli!
Come? Le tecniche di immaginazione che
permettono di non cedere alla tentazione e di
focalizzarsi sul raggiungimento degli obiettivi sono
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Azione44
moltissime, utili e divertenti da applicare.
Infine, valorizziamo la forza degli affetti… i
progetti di vita importanti e gli obiettivi che ci
siamo dati non dovremmo lasciarli chiusi in un
cassetto, ma al contrario dovremmo farli
diventare
argomento
di
discussione,
rappresentarli e metterli in comune con le
persone significative che, direttamente o
indirettamente, ne fanno parte.
Il primo modulo “Futuro e pianificazione: i bisogni
del ciclo di vita familiare”
del portale ti
permetterà di approfondire tutto questo dandoti
suggerimenti, spunti e chiavi di lettura per
cominciare ad inaugurare il tuo futuro.
In sintesi… non attendere che il futuro ti venga
incontro, ma sii tu ad andare incontro al futuro!
Modulo “Futuro e Pianificazione”
QUALI RISPOSTE TROVERO’ SU
WWW.AZIONE44.IO-WELFARE.IT
Animali e umani. Qual è la differenza?
Perché è importante che pensi al mio futuro?
Cosa rischio se non penso al mio domani?
Passato, presente, futuro.
Qual è il mio orientamento verso il tempo?
Perché e come immaginare il mio futuro?
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Azione44
2
Come posso risparmiare di più
e stabilizzare la mia situazione
economica?
E’ sabato mattina. Come al solito sei al
supermercato e stai facendo la fila alla cassa.
Accanto a te sono esposti dolci di ogni tipo:
caramelle, cioccolatini, gomme da masticare e così
via. Passa il tempo e la tentazione sale …
Forse non lo sai, ma all’aumentare del tempo di
attesa aumenta anche la
probabilità che tu ceda
e metta nel carrello uno
dei prodotti dolcissimi e
buonissimi esposti in
bella
vista
sul
distributore!
Usciamo
però
dal
supermercato
e
torniamo a noi. Lo
sapevi che il principale
fattore per produrre
ricchezza e benessere
nel tempo è dato proprio dall’assumere un
atteggiamento di controllo e di organizzazione
cosciente delle proprie risorse economiche e
finanziarie? A parità di condizioni, una maggiore
ricchezza e benessere derivano infatti dalla
consapevolezza che esistono in noi veri e propri
conflitti tra ciò che si “desidera” in modo forse un
po’ impulsivo ed occasionale e la “volontà” di
raggiungere i propri obiettivi, e dal riconoscere
con facilità le “tentazioni” di consumo non
significative!
A parità di condizioni, chi sa dell’esistenza di veri
e propri conflitti tra ciò che si “desidera” in modo
forse un po’ impulsivo ed occasionale e la
“volontà” di raggiungere gli obiettivi, ed è capace
di riconoscere le “tentazioni” di consumo non
significative, avrà più ricchezza e benessere!
Facile a dirsi, trasformare le buone intenzioni in
azioni può però sembrare complicato.
Devi sapere che esistono
però
delle
semplici
strategie psicologiche e
comportamentali che ti
permettono di aumentare
l’autocontrollo,
neutralizzare
le
“tentazioni” di consumo
improduttive e assumere
decisioni razionali!
Un potente strumento per
incrementare
l’autocontrollo e gestire
efficacemente le conseguenze dovute alle
“tentazioni” è, ad esempio, rappresentato dal
meccanismo psicologico denominato “conto
mentale”.
Il segreto del “conto mentale” sta nel “dare un
nome ai soldi”, inserendoli in diversi “cassetti
mentali”. Come facevano le nostre nonne: ad ogni
obiettivo (la laurea del nipote, il viaggio al mare,
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Azione44
etc…) una busta bianca in cui custodire il denaro!
In maniera moderna, organizzare e distribuire le
nostre risorse economiche e finanziarie, attuali e
future, in funzione degli obiettivi della
pianificazione finanziaria.
Un’altra importante strategia per migliorare
l’autocontrollo sulle risorse economiche e
finanziarie
di
cui
disponiamo
consiste
nell’eliminare lo “stress” di decidere, di volta in
volta, l’accantonamento del risparmio stabilito.
Navigando nel portale potrai trovare qualche utile
suggerimento in merito.
Qualche piccolo consiglio
per aumentare la tua ricchezza?




Non limitarti a pensare di voler “risparmiare”!
Quantifica le risorse a disposizione, quantifica le
tue spese e metti sotto controllo le tue entrate e
le uscite!
Prima di chiederti di come investire nel “migliore
dei modi”, è meglio che tu ti chieda quante risorse
hai, come sono ripartite e per quali finalità. Il
tempo impiegato nel tenere sotto controllo ed
organizzare i tuoi soldi è davvero ben speso.
La ricchezza delle famiglie dipende essenzialmente
da questo!
Essere consapevole della tua situazione
economica, finanziaria e patrimoniale è
fondamentale ed è, assieme al controllo sui tuoi
consumi, un passo fondamentale per generare
benessere!
Non tutti hanno però consapevolezza delle
proprie entrate e uscite familiari. Sapresti ad
esempio dire a quanto ammontano i tuoi consumi
annui? E su quali redditi puoi contare per
sostenerli? Quale è il tuo risparmio attuale?
E come puoi incrementarlo? Quale è la tua
ricchezza, al netto dei debiti? E su quali risorse
potresti contare per rendere la tua situazione
stabile nel tempo, soddisfare le esigenze della tua
famiglia e raggiungere i tuoi obiettivi di vita?
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Azione44
Se sei in grado di rispondere a queste domande
con precisione, benissimo!
Posti di fronte a queste domande, molti di noi si
trovano però in estrema difficoltà e non riescono
ad assumere, con cognizione e responsabilità,
decisioni serie e ragionate di tipo economico,
finanziario o patrimoniale.
Gli strumenti principali che ci possono dare una
mano e che ci permettono di assolvere a queste
finalità sono essenzialmente due: lo stato
patrimoniale ed il conto economico: strumenti di
consapevolezza semplici ed agili che possono
aiutarci a governare la nostra vita economica e ad
affrontare il processo decisorio con maggiore
tranquillità.
E se desiderassi migliorare ulteriormente il tuo
grado di controllo economico, ottimizzare la
gestione delle tue entrate e delle tue uscite e
aumentare il risparmio mensile della tua famiglia?

ridurre lo stress e incrementare le certezze
economiche
 ultimo, ma non per importanza, ottimizzare il
risparmio ed incrementare la propria solidità
economica e finanziaria.
Sfogliando le pillole animate presenti nel portale
acquisirai le competenze di base che occorrono
per analizzare la tua situazione finanziaria, per
aumentare il risparmio e rendere solida la tua
situazione economica. Imparerai inoltre a definire
il tuo stato patrimoniale e a costruire il tuo
bilancio familiare!
A questo scopo entra in gioco l’attività di
“budgeting” che ti consentirà di:





conoscere le fonti delle spese
comunicare agli altri componenti della
famiglia
le
fonti
delle
spese
e
responsabilizzarli
anticipare o posticipare le spese in base a
necessità contingenti
decidere in anticipo come impiegare i propri
soldi
fornire punti di attenzione se ci sono
problemi
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Azione44
Modulo “Risorse economiche e finanziarie”
QUALI RISPOSTE TROVERO’ SU
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Quanto l’autocontrollo sui consumi influenza il benessere e la ricchezza?
Qual è il mio orientamento verso il consumo? Quanto risparmio ogni anno?
Quali strategie per migliorare il controllo sulla mia situazione economica?
Come esaminare la mia situazione finanziaria e patrimoniale?
Come esaminare la mia situazione economica?
Quali sono i vantaggi del "budgeting"? Come fare il budgeting? Come stabilizzare la situazione economica?
Come può variare il mio conto economico nel tempo?
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Azione44
3
Sarò in grado di pagare
i debiti contratti?
E come? Quanto costerà avere la
mia casa, veramente?
E quando potrò comperarla?
Ricordi sicuramente cosa è accaduto negli anni
2007 e 2008, e la bufera dei tassi Euribor che è
seguita!
Tutto cominciò nel 1999, con l’introduzione
dell’euro e la discesa dei tassi che ne seguì (erano
circa 40 anni che non vedevamo tassi così bassi).
L’euforia che prese piede in quegli anni stimolò
una forte crescita
del mercato delle
abitazioni;
le
banche
allargarono,
molto, i cordoni
della borsa e i
risparmiatori
si
avvicinarono senza
remore
al
finanziamento
immobiliare alla
ricerca di mutui in
grado di coprire la
maggior parte del
costo della casa
che desideravano
acquistare. Sul mercato erano presenti mutui che
offrivano anche il 100% del valore dell’immobile,
si arrivò a proporre mutui che erogavano fino al
120%!
Poi, tra il 2006 e il 2008 avvenne un fatto
assolutamente normale nei mercati: dopo un paio
d’anni al 2-2,5%, i tassi cominciarono
progressivamente a salire, arrivando per un breve
periodo intorno al 5%, per poi calare velocemente.
Proprio questo picco “inatteso” fu la causa di forte
instabilità e “crisi” in molte delle famiglie italiane
con un mutuo.
Ma come ha potuto, un aumento di pochi punti
percentuali, creare una situazione così critica in
un’ampia fascia di popolazione?
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Azione44
Possiamo fare delle ipotesi: l’euforia per l’acquisto
della nuova casa, che ha fatto prevalere
l’emotività rispetto alla razionalità sulla
sostenibilità dell’operazione; l’incapacità di
valutare i rischi (sia economici, sia riguardanti la
vita della famiglia) in cui si poteva incorrere;
l’atteggiamento delle banche che, desiderando
acquisire nuove opportunità di business, hanno
favorito l’indebitamento di persone che, forse,
non avevano la solidità economica necessaria. In
sintesi è mancata, nei risparmiatori, la capacità di
pianificare le proprie risorse per l’acquisto della
nuova casa.
Dove
per
“pianificare”
intendiamo:
la
quantificazione precisa delle proprie necessità di
finanziamento, la capacità di valutare la
sostenibilità del pagamento delle rate nel tempo,
il saper considerare i rischi di mercato e
l’eventualità che accadano eventi imprevisti nella
vita della famiglia.
Tutte cose che, se sviluppate razionalmente,
avrebbero potuto porre un freno ai
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Azione44
comportamenti che hanno poi prodotto problemi
in tante famiglie.
Ognuno di noi nel corso della propria vita può
avere bisogno di una mano per l’acquisto di un
bene (la casa, l’auto, i mobili, ecc.), o di un
servizio (la ristrutturazione di un immobile, una
spesa sanitaria, ecc.) e, in casi particolati, anche
per far fronte a generiche necessità di liquidità
della famiglia.
Per far fronte a queste esigenze, il mercato mette
a disposizione un’ampia gamma di soluzioni e
servizi, ognuno di questi con caratteristiche e
condizioni economiche molto diverse tra loro.
L’obiettivo del modulo Indebitamento presente
nel portale è proprio quello di indicare come
utilizzare queste soluzioni adeguatamente,
indicando quali passi fare per pianificare
correttamente un debito, alla
luce
dei
principali
meccanismi che regolano il
mondo del credito. Ad
esempio,
maggiore
è
l’importo richiesto, più lungo
sarà il piano di restituzione
da
affrontare;
i tassi
d’interesse applicati sono
strettamente
legati
al
“rischio” che si assume chi ti
presta il denaro.
Ricordi i tuoi nonni? Un
tempo
le
famiglie
accumulavano i risparmi fino
a raggiungere l’importo
necessario ad acquistare quanto era loro
necessario; questo modo di agire offriva grande
elasticità rispetto ai problemi che si potevano
presentare, le soluzioni erano facili; per rimediare
era sufficiente risparmiare ancora per un po’ di
tempo o ridimensionare quanto si desiderava
acquistare. Le condizioni sociali di un tempo
erano però ben diverse da quelle attuali, i tempi
per accumulare il denaro sono differenti, così
come il risparmio a disposizione delle famiglie;
oggi, dove tutto avviene più velocemente, il
ricorso all’indebitamento diviene quindi per
molti una necessità, e anche un’opportunità da
valutare con attenzione. Prendere denaro in
prestito per acquistare subito un bene o un
servizio necessari (o molto desiderati) non è, di
per sé, una cosa di cui avere timore, se sappiamo
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Azione44
pesare bene i pro e i contro. L’utilizzo di una
strategia d’indebitamento può infatti essere per
molti di noi l’unica via percorribile per raggiungere
obiettivi immediati importanti, come ad esempio
l’acquisto di una casa un po’ più grande in seguito
alla nascita di un figlio.
E tu hai dei debiti in corso? Paghi le rate del
mutuo e fai fatica a far tornare i conti di fine
mese? Hai dei debiti o dei finanziamenti in corso a
cui non riesci a far fronte alle loro rate? Vorresti
chiedere un prestito, ma temi di non riuscire a
sostenerlo? Valutare la tua situazione debitoria e
conoscere in anticipo eventuali momenti critici da
tenere d’occhio ti permetterà di agire per tempo
per rendere il tutto più gestibile e sostenibile.
Ricorda poi che la presenza di debiti riduce
l’ammontare del tuo patrimonio, ma non è solo
una questione “numerica”; ricorda che tutto ciò
che è stato offerto in garanzia per prestiti ricevuti,
non è più nella tua piena disponibilità (per
esempio, in una casa data a garanzia per un
mutuo ci possiamo vivere, la possiamo affittare ad
altri, ma non la possiamo vendere senza prima
aver ripagato il debito e liberato l’immobile
dall’ipoteca).
Il modulo “Indebitamento” presente nel portale ti
consentirà di approfondire tutto questo, di
conoscere come affrontare con maggiore serenità
gli aspetti relativi alle necessità di finanziamento
della famiglia, valutando se e come migliorare
quanto fatto nel passato e pianificando
consapevolmente eventuali nuove necessità.
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Azione44
Modulo “Indebitamento”
QUALI RISPOSTE TROVERO’ SU
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Ricordi cosa è successo nel 2007-2008?Quanto sono
aumentate le rate dei mutui? Euro, mutui e case, cosa
li lega? Cosa rischio se non pianifico i miei debiti? Cosa
significa pianificare i debiti?
Quando posso chiedere un prestito? I debiti bloccano il
mio patrimonio? Cosa devo sapere dei miei debiti?
Come posso valutare la mia situazione debitoria? Come
posso ristrutturare i miei debiti? Quando è opportuno
indebitarsi? Quanto denaro devo richiedere? Che rata
posso pagare? Come orientarmi nella scelta del mutuo?
4
Se non potessi più lavorare,
la mia famiglia sarebbe
in grado di cavarsela?
Perché dovresti fermarti un attimo e pensare alla
tua protezione e a quella della tua famiglia?
Viviamo in una società impaurita, in un luogo
nuovo e molto diverso dal passato, chiamato da
molti studiosi “società dell’insicurezza”.
Oggi il senso di malessere, di paura e timore per il
futuro è infatti una sensazione estremamente
comune e diffusa. Basta pensare agli esiti delle più
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Azione44
recenti notizie di attualità, agli efferati fatti di
cronaca raccontati con dovizia di particolari su
tutti i canali e a tutte le ore, diffusi in rete,
amplificati sui social, argomento di discussione sui
mezzi di trasporto e nelle case di tutt’Europa.
Ogni giorno porta una nuova ansia: punti
percentuali di disoccupazione, crolli dei mercati
finanziari, rischi di epidemie al confine e l’esito è
facilmente intuibile: abbiamo paura, abbiamo
paura per noi e per le persone a cui vogliamo
bene.
Non si tratta più di un disagio localizzato e definito
a cui riusciamo a dare un nome, una provenienza,
una connotazione, ma di un’insicurezza globale
che riguarda non solo l’aspetto economico, ma il
timore nei confronti della criminalità, delle
persone che ci circondano, del futuro
professionale dei nostri figli, e così via. C’è però un
paradosso; abbiamo paura, ci sentiamo a rischio,
ma facciamo poco o nulla per proteggerci.
Il paradosso della insicurezza diffusa è che spesso
ci conduce ad essere irrazionali e ad affrontare il
nostro ciclo di vita con poca consapevolezza e a
evitare tutti quei temi che ci risultano
psicologicamente difficili da affrontare. Rischiamo
così di subire imprevisti anche gravi per il solo
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Azione44
fatto di non aver trovato modi e motivi per
prevenirli per tempo. Così, le cose più sgradevoli
non si considerano… eppure, la consapevolezza è
la prima forma di difesa.
I rischi che approfondirai navigando nel portale
sono rischi legati al venir meno del tuo reddito o
del patrimonio tuo e della tua famiglia, qualora
accadesse qualcosa di grave alla tua vita e alla
tua salute.
La famiglia italiana, sempre più fragile e articolata,
ha bisogno di poter contare su flussi economici
continui, qualunque cosa accada. La perdita di un
familiare portatore di reddito o con responsabilità
economiche in famiglia, o la sua improvvisa
inabilità, sono in tal senso due dei rischi più gravi
che si possono verificare. Prendendo ad esempio il
rischio di premorienza, tutti sappiamo che l’Inps in
caso di bisogno garantisce al cittadino un assegno
pensionistico a supporto dei familiari del
lavoratore, la cosiddetta pensione superstiti.
Supporto sicuro, a patto che vi siano i requisiti…
Non tutti infatti ad esempio sanno che, per avere
diritto alla pensione superstiti, è necessario che il
lavoratore abbia almeno 15 anni di contributi
oppure sia assicurato da almeno 5 anni di cui
almeno 3 versati nel quinquennio precedente la
data di morte.
Inoltre, possono beneficiarne solamente il
coniuge, i figli, i nipoti minori (se a carico dei nonni
deceduti), i genitori (se non ci sono le tre
categorie precedenti), fratelli e sorelle (se non ci
sono le quattro categorie precedenti).
Infine, se il superstite che percepisce la pensione
possiede altri redditi, la pensione viene ridotta.
Ragionamenti e limitazioni simili avvengono nel
caso in cui il rischio considerato sia quello
dell’invalidità permanente. Il pensiero
comune secondo cui «se mi accadesse
qualcosa, potrei contare sull’aiuto
dello Stato» deve quindi essere gestito
con estrema cautela.
Lo Stato ci aiuta ma, per motivi di
sostenibilità del sistema assistenziale
complessivo, non aiuta tutti, e questo
va ricordato. Se ci sono i requisiti
richiesti il cittadino avrà comunque
diritto ad una prestazione economica
ma, anche qui, è bene essere
consapevoli degli importi medi previsti.
Le prestazioni economiche garantite
dal sistema pubblico in caso di
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Azione44
invalidità o premorienza sono decisamente esigue,
se rapportate alle esigenze derivanti dal rischio. A
fine 2012 l’importo medio mensile in caso di
invalidità permanente si fermava a circa 660 euro
per invalidità e a circa 640 euro premorienza, con
forti differenze in relazione al genere del
richiedente.
Sufficiente a coprire i costi per le cure e il
sostentamento della sua famiglia?
E’ evidente che l’importo garantito rischia di
essere inferiore ai bisogni effettivi.
Navigando nel modulo di “protezione” capirai
come proteggerti e come proteggere la tua
famiglia, potrai farti una prima idea delle
prestazioni pubbliche a cui hai diritto e
comprenderai ad impostare i passaggi
fondamentali della pianificazione assicurativa.
Grazie a test e questionari, video e
approfondimenti di attualità scoprirai inoltre la
formidabile forza della mutualità, imparerai a
definire i tuoi obiettivi di protezione e a misurare
il supporto di ciò che può mitigare i danni!
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Azione44
Modulo “Protezione”
QUALI RISPOSTE TROVERO’ SU
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Perché devo pensare alla mia protezione? Se rimanessi invalido o morissi come mi aiuterebbe lo Stato?
Perché non riesco a pensare alla mia protezione? Cosa è rischio e cosa non lo è?
Cosa devo farne dei miei rischi? Quali rischi corri e da quali devi proteggerti?
Perché devo pensarci io ? Posso condividere il mio rischio? Come posso pianificare la mia protezione?
Chi devo proteggere e che cosa? Per quanto tempo devo proteggermi ?
Quanto denaro mi servirà in caso di invalidità permanente o premorienza?
Come posso proteggere i miei debiti? Quanto mi darebbe l'INPS in caso di invalidità permanente o
premorienza? E se ho già un'assicurazione privata o collettiva? Come misuro il mio bisogno effettivo?
Come posso valutare la coerenza di ciò di cui ho bisogno e le soluzioni?
Ogni quanto devo monitorare il mio piano di protezione?
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Azione44
Quando potrò andare
in pensione? Quanto avrò basterà?
Come potrò vivere più
serenamente il mio
pensionamento?
5
E’ innegabile, nessuno di noi ha voglia di
invecchiare, indebolirsi ed essere definito dalla
società “un anziano”. Nel pensiero comune chi
lavora conta, partecipa alla costruzione di
ricchezza, ha pieno diritto di cittadinanza, è un
cittadino con giudizio complessivo positivo; chi
non lavora, invece, è talora considerato un peso.
Ma siamo certi sia proprio così? Invecchiare non è
un male, non è un percorso a
ostacoli da evitare o ancor
peggio subire; al contrario. Se
negli anni ‘50 una persona di
oltre
sessant’anni
veniva
considerata anziana, ora le
cose sono molto cambiate:
oggi a 65 anni si è considerati,
da un punto di vista biologico
e sociodemografico, “poco più
che adulti”. Abbiamo quindi
tutto il tempo per progetti e
desideri.
Gli anni della pensione
possono riservarci aspetti del
tutto inattesi e positivi: perché
la vita è un valore, la longevità
un traguardo sociale e scientifico cui tendere, la
pianificazione della nostra vecchiaia una
appassionante sfida individuale.
Ecco perché dovremmo tutti fermarci un attimo e
pensare alla nostra pensione.
Una suggestione su tutte… Lo sapevi che negli
ultimi 200 anni della nostra storia la vita media
dell'uomo si è allungata di oltre una volta e mezza,
molto più di quanto qualsiasi esperimento di
laboratorio sia mai riuscito a fare con topi e
moscerini? Va da sé che se si allunga la vita, si
allunga anche la vita in pensione, che attualmente
rappresenta circa un terzo dell’età adulta; un
periodo lunghissimo da progettare con grande
cura.
Sei preparato? Avrai a disposizione le risorse
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Azione44
economiche che ti occorreranno?
Per poter comprendere la delicata questione
pensionistica è utile dare uno sguardo all’Italia di
oggi soffermandosi su alcuni dati statistici
eclatanti.
E’ bene sapere che l’equilibrio di un sistema
pensionistico dipende, in primo luogo, dalla
struttura per età della popolazione.
In Italia si nasce poco e sempre meno; i motivi
sono moltissimi, economici, psicologici e
sociologici. Fatto sta che oggi il numero medio di
figli per donna è pari a 1,4 (ce ne vogliono poco
più di 2 per mantenere la popolazione in
equilibrio).
Dati alla mano, i tempi relativi al conseguimento
dell’autonomia economica dei figli sono sempre
più differiti; secondo le statistiche Istat in Italia
l’età media di raggiungimento dell’indipendenza
economica è di 31 anni per le femmine e 34 per i
maschi. C’è poi il tema della discriminazione per
età; l’Italia è uno dei paesi dove non solo si vive
più a lungo, ma anche il luogo in cui questo grande
potenziale viene poco sfruttato perché non si
attribuisce valore all’esperienza.
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Azione44
Per questo, il tasso di occupazione delle persone
dai 55 ai 64 anni di età è esiguo e in continuo calo:
ad una certa età si diventa «professionalmente
obsoleti», e il mondo del lavoro tende a preferire
risorse giovani, abituate ad usare nuove
tecnologie e lingue straniere, e disposte a
guadagnare meno rispetto ad una persona con
esperienza. Infine c’è il tema già accennato e
dibattuto della straordinaria longevità degli
italiani.
In sintesi, viviamo in un paese con pochi bambini,
abitato da giovani che faticano a trovare una loro
autonomia economica (e quindi ad accumulare
denaro), over 50 che rischiano una precoce uscita
dal mondo del lavoro e moltissimi anziani.
Le conseguenze sulla sussistenza (economica, ma
non solo) delle persone
sono delicatissime: il
denaro accumulato nel
tempo sarà sufficiente a
sostenere i consumi di
una lunga vita in
pensione e di una
eventuale vecchiaia in
cattiva salute?
I genitori riusciranno a
sostenere a lungo la vita
economica dei propri
figli?
E chi li sosterrà nella loro
“quarta età”? Possiamo
rischiare di non poter
pagare
spese
condominiali, bollette, cibo, spese sanitarie
perché la vita è durata più di quanto non avevamo
ipotizzato?
Navigando nel modulo capirai come progettare la
tua vita economica in pensione, imparerai a
leggere e comprendere la variabilità dell’assegno
pensionistico pubblico, rifletterai sul tema della
longevità, sul sistema di previdenza sociale e sui
motivi per i quali la pensione pubblica non potrà
garantirti le prestazioni che desideri. Imparerai
quindi a definire i tuoi obiettivi pensionistici e le
basi per poter valutare se ciò che ti verrà offerto è
coerente con ciò che desideri.
In sintesi, imparerai a fare delle scelte
consapevoli per cavartela, bene, da te e non
pesare sui tuoi cari.
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Azione44
Modulo “Pensione”
QUALI RISPOSTE TROVERO’ SU
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Quanto a lungo vivremo ? Perché l’assegno pubblico potrebbe non bastare? E se non fossi autosufficiente?
Quale è il mio orientamento alla longevità ? Il futuro è come il presente ? Perché devo pensarci io ?
Con quali criteri si fanno le riforme pensionistiche? Si può sapere quando andrò in pensione e con quanto?
Quali sono le reti di supporto per la non autosufficienza durante la pensione? Come posso pianificare la mia
pensione? Quando posso andare in pensione ? Quanto denaro mi occorrerà per vivere bene? Se riscattassi la laurea
potrei anticipare il momento della pensione, avere un assegno maggiore? Quanto avrò di pensione Quale sarà
l’integrazione del mio fondo pensione? Quanto posso aspettarmi dalla mia assicurazione vita? E se usassi anche il tfr,
gli immobili, gli investimenti? Come misuro il mio bisogno pensionistico effettivo? Come posso valutare la coerenza
tra quanto mi occorre e ciò che posso fare? Ne vale la pena? E se nel tempo cambiasse qualcosa ? Come posso
gestire il rischio di non autosufficienza durante la pensione
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Azione44
Come posso utilizzare bene
gli investimenti per realizzare i
miei obiettivi di vita? Come
diversificare i miei risparmi e
controllare il rischio?
6
Cosa è l’investimento? Un fine o un mezzo per
raggiungere i propri obiettivi, come una bella casa
in montagna, l’università dei tuoi figli, un viaggio
all’anno quando sarai in pensione?
Investire è un’attività riservata a chi dispone di
molte risorse economiche?
No, non è affatto così. L’investimento può servire
ad ognuno di noi!
Se le risorse che abbiamo a disposizione non sono
sufficienti e non ci permettono di soddisfare
pienamente le nostre esigenze e gli obiettivi che ci
siamo prefissati, il “processo di
investimento” può infatti aiutarci,
grazie
all’acquisizione
del
“rischio” e date certe condizioni.
In genere l’investimento viene
inteso come quel “processo
strano e complesso” con il quale è
possibile aumentare la propria
ricchezza.
Per questo motivo, quando si
parla di investimento, la prima
cosa che ci viene in mente sono
essenzialmente due domande,
ossia “quanto rende”, “quanto è
rischioso”?
In realtà, questo tipo di approccio presuppone che
l’investimento sia lo scopo finale mentre in realtà
il denaro dovrebbe essere interpretato come un
semplice mezzo per raggiungere benessere e
felicità.
Dati alla mano, possiamo però dimostrare
facilmente che “il denaro non fa la felicità”.
La conferma ci arriva da diversi ricercatori
internazionali che, osservando la relazione tra
ricchezza e felicità, mostrano come la felicità
cresca inizialmente con l’aumentare della
ricchezza ma, oltre un certo livello, decresca
rapidamente.
Immaginiamo cosa stai pensando… ma questo
fenomeno permette di comprendere che la felicità
ed il benessere non dipendono necessariamente
dalla quantità di denaro posseduta, ma da come la
si utilizza. La domanda iniziale non dovrebbe
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Azione44
quindi essere “quanto renderà il mio
investimento” ma “quando e quanto dovrò
utilizzare il mio denaro”.
Per capire come utilizzare al meglio lo strumento
dell’investimento è utile partire dalla relazione
tempo e consumo e scoprire su quali abilità poggia
il rinvio del consumo e, soprattutto, perché tale
abilità è una risorsa straordinaria per il nostro
benessere attuale e futuro. Come abbiamo già
evidenziato nella presentazione del modulo
“Risorse economiche e finanziarie”, a parità di
situazioni, si tende a preferire il consumo attuale a
quello futuro: non c’è dubbio, per la maggior
parte di noi è meglio un cioccolatino oggi che un
barattolo di cioccolata domani.
Per quale motivo dovremmo tutti rinunciare a
consumare (risparmiare) ora a favore del consumo
futuro? Il motivo fondamentale è che si può
rinunciare ad una gratificazione immediata a patto
che nel futuro si possa godere di una
gratificazione maggiore; a questo proposito,
navigando nel portale potrai scoprire quali sono le
conseguenze individuali, economiche e sociali
legate a questa capacità!
Sei una persona impaziente? Riesci a fermarti,
aspettare un attimo e quindi decidere? Per
scoprirlo ti proponiamo un piccolo test per
misurare la tua propensione a differire una
gratificazione immediata a favore di una maggiore
che potrai ottenere in futuro. Immagina che ti
venga comunicata una vincita alla lotteria pari al
valore delle tue entrate annuali nette.
Questa vincita ti verrà corrisposta tra un anno.
Se rinunci a parte dell'importo potrai invece
ritirare l'ammontare residuo immediatamente.
A quale percentuale saresti disposto a rinunciare
per ottenere immediatamente questa somma?
Di seguito i risultati complessivi della ricerca: dove
ti posizioni? Sei un risparmiatore virtuoso?
Per ottenere subito la
vincita rinuncio al:
20%
10%
5%
2%
Nessuna rinuncia
Percentuale dei risparmiatori:
22%
17%
18%
16%
28%
Nel modulo investimento troverai molti altri
questionari, test, riflessioni simili con cui potrai
metterti alla prova, misurarti e valutare la tua
propensione al rischio.
Ognuno di noi presenta contemporaneamente
diversi orientamenti verso il rischio degli
investimenti che dipendono soprattutto dalla
destinazione delle risorse, ossia dalle diverse
esigenze che contemporaneamente abbiamo.
Ciascuno di noi ha, ad esempio, l’esigenza di
evitare perdite di ricchezza per poter contare su
una situazione economica e finanziaria stabile nel
presente e nel futuro, ma ha anche il desiderio di
raggiungere obiettivi di vita importanti per sé e
per la propria famiglia (come una bella casa al
mare, qualche bel viaggio al tempo della
pensione),
e infine l’ambizione di voler
aumentare quanto più possibile la ricchezza a
disposizione.
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Azione44
Sarà proprio sulla base delle diverse
“destinazioni d’uso” che potrai decidere il tuo
orientamento al rischio e destinare il denaro a
queste diverse aree di necessità, secondo le tue
priorità.
Pillole animate, video, test e simulazioni ti
permetteranno di approfondire i temi a cui
abbiamo accennato sino a qui, valutare il tuo
orientamento verso l’investimento ed il rischio,
comprendere perché e come diversificare le tue
risorse su diverse esigenze, e determinare gli esiti
del rischio degli investimenti al fine di effettuare
una scelta consapevole e coerente con la tua
attitudine.
Modulo “Investimento”
QUALI RISPOSTE TROVERO’ SU
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Cosa è l’investimento: fine o mezzo?
Quale è la funzione sociale dell’investimento?
Qual è il tuo grado di impazienza nell’investire?
Come valutare la tua attitudine al rischio?
Da cosa dipende la scelta e l’assunzione del rischio?
Come creare e distribuire il denaro sulle tue diverse
necessità? Puoi acquisire rischi di investimento?
Come stabilire la coerenza di un investimento verso
una esigenza?
Come puoi scegliere il grado di rischio e stimare gli esiti
di un piano di investimento?
Come puoi monitorare un investimento?
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37
Azione44
Chi può aiutarmi a realizzare
il mio progetto di vita?
7
In ogni relazione c’è bisogno di fiducia; a maggior
ragione quando si sceglie di farsi supportare da un
operatore del mercato che dovrà prendersi cura di
te e della tua famiglia, proteggerti e mettere al
sicuro il tuo denaro.
I ruoli professionali dei “consulenti”, ossia di
coloro che lavorano nel mondo dei mercati
finanziari, assicurativi e previdenziali, sono molto
diversi. In termini generali, il ruolo degli operatori
si può distinguere in “collocatore” (o mediatore) e
“pianificatore personale”.
La principale differenza è il tipo di servizio fornito.
Il collocatore
Il pianificatore personale
imposta unilateralmente la relazione professionale con
l’utente che partecipa al processo come un
“consumatore” di servizi e prodotti;
condivide con l’utente il processo di pianificazione,
definendo i ruoli e le responsabilità di entrambi nella
definizione e realizzazione del progetto di vita dell’utente;
supporta l’utente nella individuazione delle esigenze
assicurative, finanziarie e previdenziali, nonché degli
obiettivi di vita suoi e della famiglia, sull’intero ciclo di
vita;
elabora piani complessivi che sono discussi con l’utente il
quale è il responsabile finale della decisione;
fornisce all’utente un piano personale che evidenzia
l’esito, in termini di probabilità oggettiva, del grado di
completamento delle esigenze e degli obiettivi nonché dei
prodotti coerenti;
in seguito alla realizzazione del piano, lo rielabora
periodicamente, riallineandolo alle mutate condizioni di
contesto relative al contesto, all’utente ed ai mercati.
individua le esigenze dell’utente (spesso parziali e
definite in maniera generica) utilizzando strumenti di
profilazione standardizzati;
propone prodotti adeguati e ne rappresenta all’utente
le caratteristiche e i vantaggi;
indica all’utente i prodotti da sottoscrivere e fornisce la
relativa documentazione;
in seguito alla sottoscrizione, fornisce rendicontazioni
periodiche sulla prestazione dei prodotti.
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38
Azione44
Affinché si possa fruire di un servizio di educazione
finanziaria e consulenza che sia di qualità sarà utile
verificare che vi siano alcune condizioni:
La prima condizione è quella che il ruolo
professionale dell’operatore coincida con quello di
pianificatore personale, le cui caratteristiche trovi
elencate nella tabella nella pagina precedente.
La seconda condizione è quella che il pianificatore
personale possieda competenze specifiche ed una
adeguata tecnologia per la realizzazione di piani
personalizzati dell’utente.
La terza condizione è che il pianificatore personale
si comporti in maniera da tutelare in primo luogo
gli interessi del proprio utente.
Perché ci sia qualità nel servizio offerto, è
necessario che l’operatore abbia come riferimento
le “norme tecniche di qualità”, documenti di
garanzia che definiscono lo stato dell’arte di
prodotti, processi e servizi, specificano cioè “come
fare bene le cose” garantendo sicurezza, efficacia e
livelli di servizio adeguati. Si tratta di documenti
elaborati consensualmente dai rappresentanti di
tutte le parti interessate, attraverso un processo di
autoregolamentazione trasparente e democratico,
e che - pur essendo di applicazione volontaria forniscono agli operatori ed agli utenti riferimenti
certi, anche di rilevanza contrattuale.
Come farai ad essere sicuro che l’operatore
individuato saprà comportarsi correttamente e sarà
in grado di fornirti un efficace supporto nella
realizzazione del tuo progetto di vita sulla base di
quanto indicato dalle norme tecniche di qualità?
Potrai adoperare una check list (“lista di controllo”)
che trovi nel portale, un documento creato
appositamente per supportarti nella relazione con
l’operatore e che riporta un elenco di operazioni
che dovrà fare, in sequenza, per svolgere
coerentemente con una impostazione di qualità il
suo compito.
La funzione primaria della lista di controllo è
quella di aiutarti ad assicurare profondità e
continuità nella valutazione della qualità del
servizio di pianificazione personale di cui fruisci.
Oltre a proteggerti, la lista di controllo ti farà anche
risparmiare tempo durante la valutazione,
aiutandoti a formulare un giudizio informato!
La lista di controllo non è il solo supporto di cui
potrai disporre; sul portale potrai infatti trovare
anche una serie di video che ti consentiranno di
osservare dei colloqui esemplificativi tra utenti
preparati e consapevoli ed un operatore che invece
non si comporta in maniera conforme alle norme
tecniche di qualità!
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39
Azione44
Modulo “Valutare la qualità del servizio”
QUALI RISPOSTE TROVERO’ SU WWW.AZIONE44.IO-WELFARE.IT
Quali sono le opportunità che posso cogliere dal servizio di un operatore? Quale operatore può aiutarmi a realizzare
il mio progetto di vita? Quali competenze dovrebbe avere e quale tecnologia dovrebbe utilizzare?
Perché e come con le «norme tecniche» posso verificare la qualità del servizio ricevuto?
Quali sono le fasi di una pianificazione personale di qualità? Quali sono i comportamenti dell’operatore che mi
consentono di capire se l’operatore opera tutelando innanzitutto i miei interessi?
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40
Azione44
8
Quali elementi dovrò
considerare per scegliere un
prodotto che mi serva veramente?
Non è necessario che tu sia un esperto di mercato
per poter “fare delle buone scelte” relativamente
alla realizzazione della tua pianificazione personale,
e non è neppure necessario che tu conosca a fondo
gli aspetti più tecnici e complicati di prodotto per
poter valutare se una soluzione è più coerente
rispetto ad un’altra. L’educazione finanziaria,
previdenziale, assicurativa, non si occupa infatti
delle tecnicalità di prodotti. Deve, tuttavia, fornire
modalità per poter valutare se ciò che ti verrà
proposto è coerente con ciò che si desideri.
In pratica, la fase di scelta successiva all’educazione
è una fase cruciale, perché le future scelte di
indebitamento,
protezione,
previdenza
o
investimento dovranno uniformarsi ai tuoi criteri di
scelta soggettivi.
La gamma di prodotti di
finanziamento,
protezione,
previdenza
pensionistica e investimento presenti sul mercato è
molto diversificata ed è predisposta per cogliere,
spesso, esigenze molto specifiche.
Ciò che conta sarà quindi che tu sia in grado di
valutare criticamente le tipologie di prodotti in
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41
Azione44
funzione della loro coerenza nel soddisfare le tue
esigenze e raggiungere i tuoi obiettivi.
Un prodotto è coerente, e dunque utile e
funzionale ad una pianificazione personale, se
presenta qualità e caratteristiche che possono
essere individuate essenzialmente su tre
dimensioni:

“coerenza in sé”, ossia la corrispondenza
oggettiva tra le tue esigenze e obiettivi e le
caratteristiche del tipo di prodotto;

“coerenza verso criteri soggettivi”, ossia che il
tipo di prodotto soddisfi i tuoi vincoli personali

“coerenza verso il modello di pianificazione”,
ossia che il tipo di prodotto abbia le
caratteristiche funzionali al processo della
pianificazione, sia nella fase di realizzazione che
nella fase di monitoraggio e di revisione del
piano, in relazione alle necessità dei correttivi
da apportare nel tempo.
Il modulo dedicato alle soluzioni presente nel
portale è organizzato in sezioni, ognuna delle quali
sviluppa il tema della coerenza tra esigenze e tipi di
prodotti nelle aree di indebitamento, protezione,
pensione ed investimento. In ciascuna sezione
viene proposto un processo che consente, per
passaggi successivi, di individuare gli elementi
importanti per valutare la coerenza tra le esigenze
ed i diversi tipi di prodotti.
Questa struttura ti permetterà di acquisire le
competenze minime per valutare criticamente le
offerte dei prodotti che ti verranno proposti in
funzione della coerenza e della adeguatezza nel
soddisfare le tue esigenze e raggiungere i tuoi
obiettivi.
Le indicazioni sulle coerenze tra strategie e
soluzioni presenti nel portale mettono in evidenza
la difficoltà di destreggiarsi tra offerte, che possono
essere efficaci in sé ma non “per me” o richiedere
forme di gestione nel tempo (come ad esempio
rinnovi annuali) alle quali non siamo certo abituati.
Per questo, sarà necessario interagire con operatori
qualificati, che sappiano supportarci nella riduzione
delle differenze tra strategia ideale e copertura
effettiva.
Modulo “Le soluzioni”
QUALI RISPOSTE TROVERO’ SU
WWW.AZIONE44.IO-WELFARE.IT
Come si passa dalla strategia al tipo di prodotto di
indebitamento, protezione, pensione e investimento?
Quali elementi dovrai considerare nella valutazione di un
prodotto che protegga te e la tua famiglia dal rischio di
premorienza, invalidità permanente, grandi spese
sanitarie e che sostenga il tuo tenore di vita in pensione?
Come si passa dalle esigenze di investimento ai profili di
rischio, ai mercati di investimento, alle tipologie dei
prodotti?
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III. Il Partenariato
Welfare Finanziario Comunitario.
Il Partenariato
Il programma di welfare comunitario finanziario è
nato e si è sviluppato dalla volontà e per merito
dell’iniziativa di un Partenariato formato da
Comune di Milano - Assessorato alle politiche
sociali e cultura della salute, Università Cattolica di
Milano - Laboratorio di Statistica applicata alle
decisioni economico - aziendali, UNI - Ente
Nazionale Italiano di Normazione, PROGeTICA –
relatore della Norma UNI 11402:2011 e UNI ISO
22222:2008. Per una maggiore efficacia del
programma, ogni soggetto del partenariato svolge
ruoli differenti e complementari.
Il Comune di Milano – Assessorato
Politiche Sociali e Cultura della Salute,
ha il ruolo di Coordinamento strategico
promuovendo e coordinando il progetto
per assicurare il perseguimento degli
obiettivi
sociali
e
favorire
la
collaborazione tra i diversi soggetti,
pubblici e privati.
L’Università Cattolica ha il ruolo di
coordinamento scientifico, stabilendo
rapporti con esperti nazionali ed
internazionali
nel
campo
della
educazione finanziaria al fine di
assicurare la consistenza scientifica del
progetto.
Progetica ha il ruolo di coordinamento
operativo, coordinando le attività
Azione44
implementative definite sulla base delle linee di
indirizzo definite dal Coordinamento strategico, dal
Coordinamento Scientifico ed in collaborazione con
i Soggetti-Operatori ed i Soggetti-Utenti.
L’UNI - Ente Nazionale Italiano di Normazione, in
collaborazione con il Laboratorio di Statistica
applicata dell'Università Cattolica di Milano,
sviluppa attività di monitoraggio che permettono di
vigilare sulla qualità del processo e controllare la
conformità dei comportamenti degli operatori,
nonché di effettuare misurazioni di efficacia del
progetto
tramite
una
ricerca
qualitativa/quantitativa che si ponga l’obiettivo di
valutare il miglioramento del benessere del
cittadino.
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43
Azione44
I soggetti del Partenariato
-
Comune di Milano – assessorato alle
Politiche Sociali e Cultura della Salute
Ci
occupiamo
di
educazione finanziaria
ormai da tre anni. I
primi tempi spesso ci
veniva domandato: ma
che c’entra l’educazione
finanziaria
con
le
politiche
sociali?
Perché nell’epoca della
crisi, anziché occuparsi esclusivamente degli utenti
“tradizionali” dei servizi sociali, vale a dire chi si
trova in condizioni di disagio economico, ci si
impegna in un’azione che si rivolge a tutti?
Oggi, dopo molto lavoro e sperimentazioni, siamo
convinti di aver fatto bene ad attivare politiche,
come l’educazione finanziaria, che scommettono
sulle capacità di tutti i cittadini.
Perché in questa fase storica, quella della
precarietà e della flessibilità, ogni cittadino ha
bisogno di programmare il proprio futuro ben più di
quanto non fosse abituato a fare nell’epoca delle
“certezze”.
E mentre chiediamo a ciascuno l’assunzione di
maggiori responsabilità, comprendiamo che
compito delle istituzioni è mettere a disposizione
strumenti nuovi perché ciò sia possibile.
L’educazione finanziaria è certamente uno di questi
nuovi strumenti.
I risultati delle prime analisi del Laboratorio di
Statistica dell’Università Cattolica relativi alle fasi
pilota del progetto, sviluppate nel 2013, ci hanno
convinto ad andare avanti perché hanno
dimostrato come l’educazione finanziaria non sia
solo per “alcuni”, per chi, per intenderci, ha
maggiori strumenti, ma condiziona positivamente
tutti e sembra davvero capace di modificare i
comportamenti di chi ne ha usufruito.
Anzi, ci hanno indicato come essa sia
maggiormente efficace proprio nei confronti di chi
ha meno strumenti: uno strumento di
“redistribuzione di capacità”.
Per questa ragione abbiamo voluto inserire
l’educazione finanziaria tra le azioni del progetto
“Welfare di Tutti” che vede il Comune di Milano
quale capofila di una ampia rete di soggetti e che è
risultato tra i 7 progetti finanziati da Fondazione
Cariplo in tutta la Regione Lombardia nell’ambito
del Bando “Welfare in Azione”.
Grazie al progetto, integreremo gli strumenti a
disposizione dei servizi sociali territoriali e del
privato sociale con l’educazione finanziaria.
Inizieremo da Quarto Oggiaro dove il 28 febbraio
presso lo Spazio Agorà sarà inaugurato il primo
sportello di Azione 44.
Cosimo Palazzo, Coordinatore del Piano di Sviluppo
del Welfare del Comune di Milano - Assessorato
Politiche Sociali e Cultura della Salute.
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44
Azione44
I soggetti del Partenariato
-
Laboratorio di Statistica applicata alle
decisione economico - aziendali,
Università Cattolica di Milano
Un elemento
caratterizzante
del programma
di Educazione
finanziaria
illustrato
in
questo
fascicolo - in
piena coerenza
con i principi del elfare comunitario attivante e
responsabilizzante - è la “qualità”. Un aspetto della
garanzia di qualità è la conformità alle norme
tecniche attraverso un ampio e ben strutturato
sistema di tutele.
Oltre
alle
garanzie
di
processo,
già
precedentemente illustrate, e al monitoraggio
viene inoltre prevista una valutazione di qualità in
termini di risultato, basata su indicatori empirici
condivisi e predefiniti in grado di verificare la
capacità di sortire, attraverso il programma
attivato, gli effetti desiderati.
La valutazione di efficacia è importante, non solo
per fornire indicazioni sull’uso adeguato delle
risorse, ma anche perché: aiuta a far emergere le
esperienze di successo (che diventano best
practices da seguire); supporta un processo di
miglioramento continuo; permette di verificare la
diversa risposta delle diverse categorie di utenti;
offre ai cittadini maggiori elementi per decidere e
premiare i programmi e i servizi migliori.
Nel caso dell’educazione finanziaria, l’effetto
desiderato su cui valutare l’efficacia del programma
è il rafforzamento del processo che – attraverso un
miglioramento di conoscenza, consapevolezza, selfconfidence - porta ad aumentare nei cittadini la
capacità di mettere in atto scelte di salvaguardia e
miglioramento delle proprie condizioni economiche
e sociali.
Dal modello di riferimento implementato dal centro
di ricerca LSA (Laboratorio di Statistica applicata
alle decisioni economico-aziendali, Università
Cattolica) sono state individuate otto dimensioni di
interesse misurate sia all’inizio che al termine del
programma: Grado di controllo; Felicità; Attitudine
finanziaria; Comportamenti finanziari; Fiducia nello
Stato; Fiducia nel Mercato; Autovalutazione della
conoscenza finanziaria; Conoscenza finanziaria
oggettiva.
L’analisi dei risultati della fase pilota ha evidenziato
come Azione 44 si configuri come un programma di
welfare comunitario efficace non solo nel
migliorare la condizione media dei cittadini, ma
anche nel ridurre le diseguaglianze di partenza.
Alessandro Rosina, professore ordinario di
Demografia e Statistica sociale, direttore del
Laboratorio di Statistica applicata alle decisione
economico-aziendali, Università Cattolica di Milano
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45
Azione44
I soggetti del Partenariato
-
Progetica
è
una
società
indipendente
di
consulenza,
specializzata nell'educazione e nella
pianificazione finanziaria personale.
Il nome nasce da Progettualità (il futuro) ed etica (la
volontà di trovare equilibri tra i
portatori di interesse e di diritti). Da
più di venti anni studiamo le
esigenze del ciclo di vita economico
del cittadino relativamente alle aree
di indebitamento, protezione del
reddito e del patrimonio, previdenza
pensionistica e investimento in funzione dei
cambiamenti sociodemografici della società.
In sintesi, ci occupiamo del
benessere e della stabilità finanziaria
dei cittadini, supportando domanda
ed offerta di servizi finanziari,
assicurativi e previdenziali a costruire relazioni
basate su fiducia, razionalità,
consapevolezza. Abbiamo promosso
in primo luogo gli standard
internazionali sulla pianificazione
finanziaria, economica e patrimoniale, che
sanciscono come si offre consulenza
a regola d’arte. Abbiamo poi diffuso
un’educazione finanziaria di qualità,
in grado di generare comportamenti
virtuosi, di dare consapevolezza sui bisogni del
proprio ciclo di vita, di individuare i professionisti
del mercato in grado di aiutare nella
realizzazione del proprio progetto di
vita. Realizziamo articoli, libri,
strumenti di simulazione, percorsi
formativi, percorsi di educazione
finanziaria per cittadini ed operatori
del mercato. Tra i tratti distintivi, ci
siamo sempre interessati all’esito
dei percorsi, più che accontentarci di averli
realizzati. La domanda “a cosa
serve?”, “come migliora la vita delle
persone?” è, per noi, una riflessione
necessaria in ogni attività. Da qui,
una continua elaborazione teorica al servizio di
risultati concreti e misurabili per gli utenti.
All’interno del Welfare Finanziario
Comunitario, sviluppiamo modelli di
counselling finanziario integrato con
le politiche sociali di contrasto alla
povertà e di sostegno per le fasce di
cittadini maggiormente vulnerabili.
Siamo i relatori delle norme tecniche di
qualità UNI 11402:2011, UNI ISO
22222:2008, UNI/TS 11348:2010 e UNI/TR
11403:2011. Nel Partenariato abbiamo il ruolo di
coordinamento operativo delle
attività di sviluppo del programma di
Welfare Finanziario
Comunitario tramite
la realizzazione di giornate d’aula di
sensibilizzazione,
del
materiale
informativo e del portale di
educazione finanziaria www.azione44.io-welfare.it
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46
Azione44
I soggetti del Partenariato
-
UNI - Ente Italiano di Normazione
La normazione è uno
strumento di vantaggio
competitivo del sistema
economico
ed
un
elemento di fiducia per
la speranza di “better
life” del futuro delle
persone.
I
comportamenti
collaborativi, consensuali
e trasparenti di cittadini,
imprenditori e amministratori costruiscono un
sistema di benessere sostenibile - economico,
sociale ed ambientale - che genera innovazione,
competenza e meritocrazia.
UNI, l’Ente Italiano di Normazione, è
un’associazione privata senza scopo di lucro
riconosciuta dalla Stato e dall’Unione Europea, che
da quasi 100 anni elabora e pubblica norme
tecniche volontarie, le cosiddette norme UNI,
attraverso il contributo volontario delle imprese,
dei professionisti, delle associazioni, degli enti
pubblici, dei centri di ricerca, degli istituti scolastici
ed accademici, delle rappresentanze dei
consumatori e dei lavoratori, del terzo settore e
delle organizzazioni non governative, che insieme
costituiscono una piattaforma multi-stakeholder di
confronto tecnico unica a livello nazionale.
UNI è quindi espressione del diritto mite, per
costruire comunità dialoganti nelle quali
condividere equilibrio, equità, semplicità, sobrietà
nelle scelte economiche e nei processi sociali. Con
questi principi si costruisce insieme, giorno dopo
giorno, il sistema italiano della qualità, che
consente di condividere le caratteristiche
dimensionali, prestazionali, qualitative, ambientali,
organizzative e di sicurezza, dei prodotti e dei
servizi, dei processi e delle persone.
Con la serie delle norme sulla consulenza ed
educazione finanziaria, UNI ha definito un sistema
coerente ed efficace per consentire ai cittadini di
accrescere la consapevolezza e la capacità di
mettere in relazione i propri obiettivi di vita con il
corretto utilizzo delle proprie risorse economiche
disponibili ed agli operatori del mercato
economico, finanziario, assicurativo e previdenziale
di agire in modo trasparente e professionale
secondo dei criteri condivisi di qualità.
UNI è partner dell’Azione 44 del Comune di Milano
al fine di fornire un contributo alla realizzazione del
primo esempio di servizio di educazione finanziaria
erogato ai cittadini da un soggetto pubblico, in
conformità alle norme tecniche volontarie.
Perché, in Italia, solo l’educazione finanziaria di
qualità è conforme alla norma UNI 11402.
Ruggero Lensi, Direttore Relazioni esterne, sviluppo
e innovazione, UNI – Ente Italiano di Normazione
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Azione44
IV. Cosa è stato fatto e cosa si farà
Educazione finanziaria di qualità:
cosa è già stato fatto.
Le fasi pilota, i risultati, le
testimonianze.
Il programma “Welfare Finanziario Comunitario” –
Educazione
finanziaria di
qualità per i
cittadini, è
stato
sperimentato
nel Comune
di
Milano,
monitorato e
sviluppato
attraverso
due
fasi
pilota svolte nel 2013 e 2014 e una sperimentale.
Alle fasi pilota hanno partecipato dipendenti
dell’assessorato alle politiche sociali del Comune di
Milano, dell’IKEA, di INAIL Lombardia, di Milano
Ristorazione, dell’UNI, cittadini auto-candidati e
socie del movimento italiano casalinghe.
In giugno 2014 è stato inoltre realizzato un pilota in
collaborazione con l’assessorato alle politiche
sociali della città di Mantova.
Le misurazioni effettuate dal Laboratorio di
Statistica applicata alle decisioni economico aziendali dell’Università Cattolica al termine dei
progetti pilota hanno confermato, in maniera
47
statisticamente significativa, gli esiti delle
esperienze internazionali in tema di educazione
finanziaria, che hanno evidenziato per l’utente
significativi benefici soggettivi.
Le prime
misurazioni svolte hanno infatti mostrato un
impatto rilevante su diverse dimensioni di
benessere considerate.
E’ emerso un effetto particolarmente rilevante per
le persone con livello di istruzione
più basso su molte dimensioni
considerate. In tale ottica il
programma di Welfare Finanziario
Comunitario si configura come un
programma di Welfare efficace
non solo nel migliorare la
condizione dei cittadini, ma anche
nel ridurre le differenze sociali.
Le testimonianze
di chi ha partecipato alle fasi pilota!
L’INAIL è un Ente
Pubblico
che
rappresenta uno dei
pilastri del welfare del
nostro Paese.
Come
Direzione
Regionale
Lombardia
ormai da qualche anno
siamo impegnati ad
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48
Azione44
attuare dei progetti finalizzati a migliorare il
benessere organizzativo dei lavoratori, per questa
ragione abbiamo voluto offrire ai lavoratori
l’opportunità di ampliare e rinforzare le proprie
conoscenze in materia finanziaria, nella convinzione
che ciò avrebbe potuto contribuire a migliorare il
benessere organizzativo, rinforzando la rete di
sostegno al singolo e alla sua famiglia, agevolando
la pianificazione delle attività finanziarie in funzione
dei bisogni che possono presentarsi nel ciclo di vita,
ma anche facendo acquisire la consapevolezza dei
rischi connessi alla non corretta pianificazione di
tali attività o all’acquisizione di servizi scarsamente
efficaci e di bassa qualità.
Abbiamo, quindi, aderito al progetto di educazione
finanziaria e abbiamo individuato un panel di
dipendenti
della
sede
INAIL
Lombardia
consentendone la partecipazione alle attività
formative erogate in fasce di orario di lavoro,
attraverso permessi orari retribuiti.
Abbiamo scelto le persone cercando di aver un
quadro rappresentativo della realtà dell’Ente:
laureati, diplomati, infermieri, medici e impiegati
nelle attività amministrative.
Il feedback è stato molto positivo, tutti hanno
espresso soddisfazione non solo per il clima d’aula
e la chiarezza con cui sono stati affrontati gli
argomenti anche di una certa complessità, ma
anche per il fatto di esser usciti, dopo il periodo
formativo, con una dotazione di conoscenze in più.
L’esperienza è senz’altro positiva, chi ha
partecipato ha ora gli strumenti tecnici di
conoscenza per operare scelte mirate in campo
finanziario ed assicurativo e potrà accedere alle
procedure informatiche previste dalla prosecuzione
del programma di educazione finanziaria.
Antonio Traficante, Direttore Regionale INAIL
Lombardia
l modo di lavorare di IKEA si
fonda su valori, universali, e
condivisi
da
tutti
i
collaboratori. Fra questi mi
soffermo
sulla
consapevolezza dei costi:
qualsiasi cosa facciamo o
qualsiasi azione che intraprendiamo ha un valore
intrinseco, ha un costo. Un altro valore importante
è quello dell’assunzione e delega di responsabilità:
lavorare assumendosi responsabilità significa
essere attori protagonisti delle proprie azioni, siano
esse lavorative, di relazione con il cliente o con i
propri collaboratori e con i colleghi. Queste
considerazioni ci hanno guidato nella decisione di
aderire alla prima fase pilota del progetto di
educazione finanziaria di qualità per i cittadini di
Milano “Azione 44”.
Abbiamo deciso di estendere a un campione del
personale IKEA un’esperienza importante come
quella che un progetto di educazione finanziaria ha
da offrire, poiché siamo consapevoli dei benefici
diretti per i lavoratori, ma anche dei benefici
indiretti per l’azienda, calcolabili in termini di
miglioramento della produttività grazie alla
maggiore serenità dei dipendenti e al migliore clima
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Azione44
(che si riverbera anche sui clienti, con effetti positivi
sul business). Ultima motivazione - ma non per
questo meno importante - è la responsabilità
sociale verso uno degli stakeholder più importanti
dell’azienda: i collaboratori.
Raccogliendo i
feedback di alcuni partecipanti al progetto pilota, il
filo conduttore che emerge è l’ avere acquisito
consapevolezza, che significa diventare protagonisti
e cominciare a fare delle scelte in maniera più
ragionata e maggiormente personalizzata sui propri
bisogni individuali. Un altro aspetto è stato
l’apprezzamento della capacità di trattare
argomenti complessi e non sempre di particolare
attrattiva in modo semplice e alla portata di tutti.
Cinzia Gibbin, Internal Communication Manager
IKEA
Il MOICA - Movimento Italiano
Casalinghe è un'Associazione
nata nel 1983 che si prefigge la
tutela e la promozione di tutte
quelle donne che - part time o
full time - gestiscono l'Azienda
Famiglia.
La
Famiglia
è
un'Impresa complessa che ha obbiettivi etici ed
irrinunciabili, che dispone in via generale di risorse
limitate che devono pertanto essere saggiamente
amministrate secondo logiche non di mercato ma
che devono tener conto del mercato; a maggior
ragione in un periodo come questo di grave crisi
economica e sociale. La gestione dei pochi, sudati
risparmi è un compito arduo per la maggior parte
delle famiglie italiane ed oggi più che mai è
necessaria un'educazione finanziaria di base che
consenta di gestire al meglio risorse e risparmi
secondo obiettivi prefissati: organizzare significa
non lasciare nulla al caso e cercare di prevedere
anche l'imprevisto. Per queste ragioni le socie
MOICA di Milano hanno partecipato, attivamente,
numerose ed interessate alle fasi pilota del
percorso di educazione denominato " Azione 44" e
ciò che ha maggiormente colpito, anche la
sottoscritta, è constatare come argomenti
complessi quali mutui, previdenza, risparmio trattati da professionisti qualificati - siano stati
compresi con immediatezza. Ciò ha confermato che
l'educazione finanziaria è stato un segmento
formativo assolutamente trascurato nel nostro
paese e che la sete di conoscenza anche in materia
,da parte dei cittadini ,è una aspettativa ormai
ineludibile. Per questo il MOICA ringrazia il Comune
di Milano, UNI e Progetica che con una visione
lungimirante hanno voluto coinvolgere le
cosiddette " Casalinghe" che non sono quelle che
fanno solo i mestieri di casa, ma sono bensì le vere
" Manager dell'Azienda Famiglia" . L'apprezzamento
non è in funzione del " colore" dell'
Amministrazione
ma
della
capacità
di
fornire servizi utili ai cittadini ; praticare politiche
sociali a favore delle famiglie più bisognose è
doveroso, ma non sufficiente : occorre anche
formare tutte le altre a gestire saggiamente il
proprio bilancio famigliare.
Camilla Occhionorelli, Segretaria Generale MOICA
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Azione44
Educazione finanziaria di qualità:
cosa faremo.
L’apertura del primo sportello fisico
di educazione finanziaria di qualità
in città e l’estensione della rete.
In occasione del 4°
Forum
delle
Politiche Sociali del
Comune di Milano,
che si terrà dal 27
febbraio al 7 marzo 2015, sabato 28 febbraio
inaugureremo il primo sportello di educazione
finanziaria di qualità; il primo di una rete, che si
articolerà sul territorio milanese e si integrerà con
la piattaforma informatica aperta a tutta la
cittadinanza.
di compartecipazione per le fasce di popolazione
abbienti.
Lo sportello di educazione finanziaria ha la finalità
dell’ascolto proattivo per intercettare i bisogni e le
vulnerabilità diffuse, generare relazioni sul
territorio tra tutti i portatori di interessi (aziende,
organizzazioni sociali, intermediari finanziari,
cittadini e lavoratori), erogare percorsi educativi in
modalità corsuale e tramite piattaforma web (“Io
Welfare”) e fornire supporto tutoriale ed
accompagnamento nel tempo per la realizzazione
dei progetti di vita degli utenti.
Il modello di educazione finanziaria realizzato dal
Partenariato viene così assunto come un vero
dispositivo di welfare, volto a generare il benessere
economico e psicologico dei cittadini e dei
lavoratori nel corso dell’intero ciclo della vita.
Lo sportello soddisferà i bisogni individuali e
collettivi, inespressi ed inediti, nella gestione
consapevole delle risorse economiche e finanziarie
per realizzare i progetti di vita degli utenti.
Nell'attuale fase il programma è gratuito per tutti:
in una seconda fase potranno essere previste forme
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