Diocesi di Concordia-Pordenone
Maria CI ACCOMPAGNA
NELLA VITA
CON PAZIENZA E GIOIA
Ufficio Catechistico
2010
INTRODUZIONE
Tradizionalmente il mese di maggio è particolarmente dedicato alla devozione di e per Maria, madre di Dio e madre
della Chiesa. Recitare il rosario è una modalità popolare di
pregare, che ha accompagnato tante generazioni di credenti. Pregare per chiedere la luce della fede, per liberare i nostri occhi da ogni dubbio e dalla nebbia che rende faticoso
credere e vedere la bellezza dell’Invisibile; per avere un cuore aperto capace di custodire i messaggi che ci vengono dalle parole del Padre nostro e dell’Ave Maria; per contemplare
i misteri della vita di Gesù e della Madre sua; per introdurre
dentro la nostra vita quel cambiamento interiore che si
chiama conversione, uno stile di vita che corrisponde a
quello di Gesù, esemplarmente realizzato in Maria e in tanti
santi lontani e vicini al nostro tempo e sensibilità.
Le riflessioni che ci accompagneranno in questo mese di
maggio, dal lunedì al venerdì, sono liberamente tratte dalle
omelie, dalle catechesi e riflessioni che il nostro vescovo Ovidio ha pronunciato nei giorni del pellegrinaggio giubilare
a Lourdes nel 2008. Egli, come vescovo, ci invita a coltivare
una solida devozione verso Maria e a favorire, fra le tante
forme di devozione mariana, il Rosario “compendio del
Vangelo”. Le parole del vescovo Ovidio ci aiutino a guardare a Maria come Madre di vita spirituale e di discepolato fedele verso Gesù, ad accoglierla nel nostro cuore, come Madre tenerissima.
Équipe UCD
3
Schema dell’incontro
Canto iniziale _________________________________ 5-14
Preghiere, a scelta_____________________________ 38-44
Recita dei 5 misteri____________________________ 15-22
Salve Regina
Litanie______________________________________ 23-27
Pensiero Tematico ____________________________ 28-37
Commento
Benedizione ____________________________________38
Canto finale __________________________________ 5-14
4
R EPERTORIO C ANTI
1
AVE MARIA
2
Ave Maria piena di grazia
il Signore è con te,
benedetta sei tu,
benedetta tu fra le donne,
benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
SOTTO IL TUO PRESIDIO
Sotto il tuo presidio noi ci rifugiamo,
Santa Madre di Dio.
Non respingere le preghiere
dei tuoi figli nelle necessità, ma liberaci
da tutti i pericoli,
o sempre Vergine,
glorioso e benedetta.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi, per noi peccatori,
ora e nell’ora della nostra morte.
Amen, amen.
4
3
Salve, o dolce Vergine,
salve, o dolce Madre,
in Te esulta tutta la terra
e i cori degli angeli.
GIOVANE DONNA
SALVE DOLCE VERGINE
Giovane donna, attesa dell’umanità,
un desiderio d’amore e pura libertà.
Il Dio lontano è qui vicino a te,
voce e silenzio, annuncio di novità.
Tempio santo del Signore, gloria delle vergini,
Tu giardino del Paradiso,
soavissimo fiore.
Ave, Maria. Ave, Maria.
Tu sei trono altissimo,
Tu altar purissimo,
in Te esulta, o piena di grazia,
tutta la creazione.
Dio t’ha prescelta qual madre piena di bellezza
ed il suo amore t’avvolgerà con la sua ombra.
Grembo per Dio venuto sulla terra,
tu sarai madre di un uomo nuovo.
Ecco l’ancella che vive della tua parola,
libero il cuore perché l’amore trovi casa.
Ora l’attesa è densa di preghiera,
e l’uomo nuovo è qui, in mezzo a noi.
5
Paradiso mistico,
fonte sigillata,
il Signore in Te germoglia
l’albero della vita.
O Sovrana semplice,
o Potente umile,
apri a noi le porte del cielo,
dona a noi la luce.
2. Tu che nel cielo siedi Regina
a noi pietosa lo sguardo inchina
Pel Divin Figlio che stringi al petto
deh! non privarci del Tuo affetto.
IMMACOLATA VERGINE BELLA
1. Immacolata Vergine bella
di nostra vita Tu sei la stella
fra le tempeste oh! guida il cuore
di chi T’invoca Madre d’amore.
3. La Tua preghiera è onnipotente
o dolce Mamma tutta clemente
a Gesù buono deh! Ti ci guida
accogli il cuore che in Te confida.
Rit: Siamo peccatori figli tuoi
Immacolata prega per noi. (2v)
5
7
6
LIETA ARMONIA
O Regina del mondo,
Maria sempre Vergine,
chiedi per noi pace e salvezza.
Dio è per noi rifugio e forza,
aiuto sempre vicino nelle angosce.
O Regina...
Venite, vedete le opere del Signore,
Egli ha fatto portenti sulla terra.
O Regina...
Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
O Regina...
Lieta armonia
nel gaudio del mio spirito si espande.
L’anima mia magnifica il Signor:
Lui solo è grande.
Umile ancella
degnò di riguardarmi dal suo trono.
E grande e bella
mi fece il creator:
Lui solo è buono.
E me beata
dirà in eterno delle genti il canto.
Mi ha esaltata
per l’umile mio cuor:
Lui solo è santo.
8
NOME DOLCISSIMO
l. Nome dolcissimo, Nome d’amore,
Tu sei rifugio al peccatore.
Tra i cori angelici è l’armonia:
ave Maria, ave Maria.
2. Dal Ciel benigna riguarda a noi,
materna mostrati ai figli tuoi.
Ascolta, o Vergine, la prece pia:
ave Maria, ave Maria.
3. In questa misera valle
Infelice tutti T’invocano - Ausiliatrice -.
Anch’io T’invoco, o Madre mia:
ave Maria, ave Maria.
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O REGINA DEL MONDO
9
MAGNIFICAT
L’anima mia magnifica, magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore.
Perché ha guardato l’umiltà della sua serva,
tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Cose grandiose ha compiuto in me l’Onnipotente,
cose grandi ha compiuto colui il cui nome è Santo.
D’età in età è la sua misericordia,
la sua misericordia si stende su chi lo teme.
Ha spiegato con forza la potenza del suo braccio,
i superbi ha disperso nei pensieri del loro cuore.
Ha rovesciato i potenti dai loro troni,
mentre ha innalzato, ha innalzato gli umili.
Gli affamati ha ricolmato dei suoi beni,
mentre ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Egli ha sollevato Israele, il suo servo,
ricordandosi della sua grande misericordia.
Secondo la sua promessa fatta ai nostri padri,
la promessa ad Abramo e alla sua discendenza.
A te sia gloria, Padre, che dai la salvezza,
gloria al Figlio amato e allo Spirito Santo.
Amen. Alleluja.
Ha spiegato la potenza del suo braccio
ha disperso i superbi di cuore,
i potenti rovescia dai troni e innalza gli umili
e li ricolma d’ogni bene.
Magnifica il Signore...
MAGNIFICA IL SIGNORE ANIMA MIA
Magnifica il Signore anima mia,
il mio Spirito esulta in Dio.
Alleluja, alleluja, alleluja.
Alleluja, alleluja.
Il suo servo Israele egli solleva
ricordando la sua misericordia
promessa ad Abramo e ai nostri padri
e a tutti i suoi figli
perché santo è il Suo nome.
Magnifica il Signore...
Perché ha guardato l’umiltà della sua serva,
ecco ora mi chiameran beata,
perché il potente mi ha fatto grandi cose
e santo è il suo nome. Alleluja, alleluja.
Magnifica il Signore...
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SALVE REGINA
Salve Regina, Mater misericordiae;
vita, dulcedo, et spes nostra, salve.
Ad te clamamus exules filii Evae.
Ad te suspiramus gementes et flentes
in hac lacrimarum valle.
Eia ergo, advocata nostra,
illos tuos misericordes oculos
ad nos converte.
Et Jesum,
benedictum fructum ventris tui,
nobis post hoc exilium ostende.
O clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria.
13
MARIA, TU CHE HAI ATTESO
Maria,
tu che hai atteso nel silenzio
la sua parola per noi...
Aiutaci ad accogliere
il Figlio tuo che ora vive in noi.
Maria,
tu che sei stata così docile
davanti al tuo Signor...
Maria,
tu che hai portato dolcemente
l’immenso dono d’amor...
Maria,
tu che umilmente hai sofferto
del tuo ingiusto dolor...
Maria,
tu che ora vivi nella gloria
insieme al tuo Signor...
MADRE IO VORREI
1. Io vorrei tanto parlare con te
di quel Figlio che amavi;
io vorrei tanto ascoltare da te
quello che pensavi;
quando hai udito che tu non saresti
più stata tua e questo Figlio
che non aspettavi non era per te...
Ave Maria, Ave Maria,
Ave Maria, Ave Maria.
2. Io vorrei tanto sapere da te
se quand’era bambino
ti gli hai spiegato
che cosa sarebbe successo di Lui
e quante volte anche tu,
di nascosto piangevi, Madre,
quando sentivi che presto
l’avrebbero ucciso, per noi...
3. Io ti ringrazio per questo silenzio
che resta tra noi
io benedico il coraggio di vivere
sola con Lui;
ora capisco che fin da quei giorni
pensavi a noi;
per ogni Figlio dell’uomo che muore
ti prego così...
14
RALLEGRATI PIENA DI GRAZIA
Rallegrati, piena di grazia, Madre di Gesù!
1. Umile Figlia di Nazareth,
sposa del fabbro Giuseppe,
il Signore è con te.
2. Madre del Figlio d’Abramo,
madre del Figlio di David,
santa Madre del Signore.
3. Serva di Dio Signore,
benedetta fra tutte le donne
e dimora della Spirito Santo.
4. Beata Te che hai creduto,
beata Te che gli angeli cantano,
Te custode della parola.
5. Madre dell’Emmanuele,
il cui Verbo si è fatto carne,
e dimora in mezzo a noi.
6. Il tuo Figlio cantarono gli angeli;
tu accogliesti i pastori
e stupisti del tuo Bambino.
7. Donna vestita di sole,
coronata di dodici stelle,
Regina e Madre di tutti noi.
7
15
MIRA IL TUO POPOLO
Mira il tuo popolo, o bella Signora,
che pien di giubilo oggi ti onora.
Anch’io festevole corro ai tuoi piè.
O Santa Vergine, prega per me.
Il pietosissimo tuo dolce cuore,
porto e rifugio è al peccatore.
Tesori e grazie racchiude in sé.
O Santa Vergine, prega per me.
In questa misera valle infelice
tutti t’invocano soccorritrice.
Questo bel titolo conviene a Te.
O Santa Vergine, prega per me.
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SALVE MADRE DELL’AMORE
Salve madre dell’amore,
salve fonte della vita!
Come una mamma vivi accanto a noi,
come una mamma!
Se sentiremo il tuo amore,
se seguiremo la tua voce,
se vestiremo la tua forza,
cambieremo il mondo, Maria!
1. Tu sei come noi, tu fiore della terra,
tu sei tra noi la madre di Dio!
2. Resta in mezzo a noi, tu sorriso della terra;
attorno a te la fede ci unirà.
17 SANTA MARIA DEL CAMMINO
1. Mentre trascorre la vita
solo tu non sei mai;
Santa Maria del cammino
sempre sarà con te.
Vieni, o Madre, in mezzo a noi,
vieni, Maria, quaggiù.
Cammineremo insieme a te
verso l’eternità.
2. Quando qualcuno ti dice:
“Nulla mai cambierà”,
lotta per un mondo nuovo,
lotta per la verità!
3. Lungo la strada la gente
chiusa in se stessa va;
offri per primo la mano
a chi è vicino a te.
4. Quando ti senti ormai stanco
e sembra inutile andar,
tu vai tracciando un cammino:
un altro ti seguirà.
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O VERGINE GLORIOSA
O Vergine gloriosa,
o Madre di Gesù,
noi ti lodiamo.
1. Fin dall’inizio dei secoli fui creata
e continuerò a sussistere nei secoli.
2. il Creatore mi disse: “Abita in Sion,
e in Israele porrai la tua dimora.”
3.Là mi elevai come un cedro e un cipresso,
come una palma sulle rive delle acque.
4. Qual cinnamomo emisi soave odore,
e son fiorita come rosa di Gerico.
5. E ho esteso le mie fronde come un albero,
e i miei rami di grazia e di gloria.
6. Son come vite deliziosa, dai ricchi pampini;
venite tutti a dissetarvi coi miei frutti.
7. Al Cristo nato dalla Vergine sia gloria;
alla santa Madre di Gesù onor nei secoli.
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FIGLIA DI SION
Vogliamo vivere Signore
offrendo a te la nostra vita,
con questo pane e questo vino,
accetta quello che noi siamo.
Vogliamo vivere Signore,
abbandonati alla tua voce
staccati dalle cose vane,
fissati nella vita vera.
Esulta, Figlia di Sion,
il Signor è con te,
Salvator e Re. (Alleluia!)
1. Sorgi e risplendi, perché viene la tua luce,
su di te si rivela la gloria del Signore,
mentre le tenebre si stendono sulla terra,
e giacciono i popoli in densa oscurità.
2. Alla tua luce cammineranno le nazioni,
e i re alla splendore della tua aurora.
Alza gli occhi e guarda intorno a te:
tutti i tuoi figli ti vengono incontro.
3. Ciò vedendo Tu sarai raggiante,
si dilaterà di gioia il tuo cuore,
perché a te giungono i beni delle genti
e affluiscono a te i tesori del mare.
4. Ti chiameranno “Città di Dio”,
la “Sion del Santo d’Israele”,
poiché ti farò oggetto d’orgoglio,
causa d’allegrezza per l’eternità.
5. Non sarà più il sole la luce del tuo giorno,
né t’illuminerà il chiarore della luna,
poiché il Signore sarà tua luce eterna
e tua bellezza sarà il tuo Signore.
6. Non si eclisserà più la tua luna
né il tuo sole conoscerà tramonto,
perché il Signore è la tua luce eterna
e i giorni del tuo duolo sono terminati.
COME MARIA
Vogliamo vivere come Maria,
l’irraggiungibile, la madre amata
che vince il mondo con l’amore,
e offrire sempre la Tua vita
che viene dal cielo.
Accetta dalle nostre mani,
come un’offerta a Te gradita,
i desideri di ogni cuore,
le ansie della nostra vita.
Vogliamo vivere, Signore,
accesi dalle Tue parole
per riportare ad ogni uomo,
la fiamma viva del Tuo amore.
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MARIA È SILENZIO
In un mondo sommerso da voci,
voci di mille profeti autentici o no:
Maria è ..... Silenzio.
E lo Spirito di Dio la rende accoglienza
perché la Parola si faccia uomo.
In un mondo che naviga al buio,
come colui che rincorre speranze deluse:
Maria è ..... Preghiera.
E lo Spirito di Dio la rende feconda
perché dal suo seno fiorisca la Chiesa.
In un mondo sconvolto dal male,
in cui c’è pianto e dolore e muore l’amore:
Maria è ..... Annunzio.
E lo Spirito di Dio le fa cantare in cuore
le meraviglie del suo Signore.
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GIOISCI FIGLIA DI SION
Ricordati Maria
della nostra umanità,
di ogni figlio che cammina sotto il cielo,
sostieni le nostre braccia
quando stringono le croci di ogni giorno
e da soli ci sentiamo
nel mistero della vita.
Gioisci, Figlia di Sion,
perché Dio ha posato il suo sguardo
sopra di te,
ti ha colmata di grazia.
Rallegrati Maria,
il Signore in te ha operato
meraviglie
per il tuo popolo.
Ave Maria
scelta per madre
da Dio,
per madre da mondo.
Ave Maria,
ricordati di noi.
Oggi si è compiuta in te
la speranza dell’umanità.
Oggi, per il tuo sì,
Dio ci ha dato la salvezza,
per il tuo sì
Dio è venuto fra noi.
Ricordati Maria
di cercarci anche lontano;
ci basta il tuo sorriso
per capire tanti errori
e riprenderemo ancora
le parole di speranza che il Signore
ha seminato in tutti noi,
nella sua buona terra.
Gioisci, Figlia di Sion,
ora, in te, il cielo dona alla terra
una pioggia di grazie,
sorgenti di vita.
Rallegrati, Maria,
quella spada che ha trafitto
l’anima tua
ti ha reso madre di tutti noi.
Gioisci, Madre di Dio,
una nuova lode s’innalza
al tuo nome in quest’era,
un canto nuovo di gloria.
La tua voce, sul nulla di noi,
faccia udire su tutta la terra
le note più alte
di un nuovo Magnificat.
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RICORDATI MARIA
Ricordati Maria
di portarci insieme a Te
nel cuore di ogni uomo
dove Dio vede un figlio,
e con tutto questo mondo
canteremo il Tuo nome
sulla strada verso casa
in quel giorno senza fine.
SEI PICCOLA DONNA
Quella luce avvolgeva la tua vita,
quel messaggio ti portava la speranza,
ti diceva: certamente sarai madre;
il tuo cuore palpitava nel mistero.
Anche tu non avrai visto sempre chiaro,
anche tu avrai provato l’incertezza.
Piano piano la sua ombra ti copriva,
tu dicevi: mio Signore, io ti amo.
Nella gioia io magnifico il mio Dio,
i suoi occhi ha posato su di me.
Ora tutti mi diranno: sei beata,
sei la gloria del tuo popolo Israele.
Sei piccola donna
tu, madre di Dio.
T’ha scelta il Signore,
Maria.
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SIGNORA DELLA PACE
Dolce Signora vestita di cielo,
Madre dolce della Speranza,
gli uomini corrono senza futuro,
ma nelle loro mani
c’è ancora quella forza
per stringere la Pace
e non farla andare via
dal cuore della gente.
Beata sei tu, Maria:
il "sì" che dicesti a Dio
fa nascere in te il Cristo Gesù,
o Madre di tutti i credenti.
L’amore che è in te, Maria,
ti porta a donare l’amore:
tu vieni da noi insieme a Gesù
e grande è la gioia del dono.
Ma tu portaci a Dio
nel mondo cambieremo
le strade e gli orizzonti
e noi apriremo nuove vie
che partono dal cuore
e arrivano alla pace
e noi non ci fermeremo mai,
perché insieme a te
l’amore vincerà.
La fede che è in te, Maria,
è intatta nel suo mistero:
tu vedi Gesù e credi con noi
che Cristo è il figlio di Dio.
L’angoscia che è in te, Maria,
è grande com’è il peccato:
insieme a Gesù tu soffri per noi
o Madre di tutti i dolori.
Dolce Signora vestita di cielo,
Madre dolce dell’innocenza,
libera il mondo dalla paura,
dal buio senza fine
della guerra e della fame
dall’odio che distrugge
gli orizzonti della vita
dal cuore della gente. Rit. (2 v)
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BEATA SEI TU, MARIA
La gloria che è in te, Maria,
il mondo non può vederla:
risorto Gesù, tu ascendi con lui,
nel cielo tu preghi per noi.
CHI È MIA MADRE?
Chi è mia madre? Chi è mio fratello?
Chi custodisce ogni mia parola.
Vieni a Cana, troverai Maria,
vieni alla festa, troverai la gioia.
Chi crede in me donerà la vita,
chi accoglie il Padre donerà l’amore.
Vieni al Calvario, dove Cristo muore,
sali alla croce, troverai Maria.
Vieni a Betlemme, tu vedrai Maria,
vieni alla grotta, troverai l’amore.
Vieni tra noi, vieni nella Chiesa:
qui c’è una Madre che ti accoglierà.
Vieni a Nazaret, dove c’è Maria,
vieni alla casa della povertà.
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DONNA MARIA
1
Donna vestita di sole,
donna vestita di colori,
donna sei madre nel dolore,
donna sei madre nell’amore,
madre, speranza do ogni cuore,
Maria.
Giunge l’invito di Dio,
vuole che madre sia per Lui
e nel silenzio di una casa,
egli ti prende come sposa,
genera il suo Figlio Divino,
Maria.
Ave Maria, Ave Maria
2
Nasce tu guardi quel figlio,
sole di notte in una stalla,
canti per lui la ninna nanna,
strade deserte ti darà
e faticando crederai, Maria
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1 E’ l’ora che pia, la squilla fedel
le note c’invia dell’Ave del ciel.
Ave, ave, ave Maria, (bis)
2 Nel piano di Dio l’eletta sei tu,
che porti nel mondo, il Figlio Gesù.
3 A te, Immacolata, la lode, l’amor,
tu doni alla Chiesa il suo Salvator.
4 Di tutti i malati solleva il dolor,
consola chi soffrenel corpo e nel cuor.
5 Proteggi il cammino
di un popol fedel,
ottieni ai tuoi figli di giungere al ciel.
30
O SANTISSIMA
1 O santissima, o piissima,
Madre nostra Maria,
Tu, preservata, immacolata,
prega, prega pei figli tuoi. (bis)
Sempre vivi solo per lui
e sei felice se lo è lui,
muori con lui sotto la croce
e quella sua è la sua voce,
oggi lo doni ai figli tuoi, Maria.
31
AVE MARIA (DI LOURDES)
2 Benedetta ed eletta
fra le donne, Maria.
Sei la speranza, o tutta Santa:
prega, prega pei figli tuoi. (bis)
ANDRÒ A VEDERLA UN DÌ
3 Il Signore ha compiuto in te
grandi cose, Maria.
Tu sei la madre del Salvatore:
prega, prega pei figli tuoi (bis).
1 Andrò a vederla un dì,
in cielo patria mia
andrò a veder Maria
mia gioia e mio amor.
Al ciel, al ciel al ciel,
andrò a vederla un dì (bis)
2 Andrò a vederla un dì
è il grido di speranza
che infondemi costanza
nel viaggio e nel dolor.
3 Andrò a vederla un dì
andrò a levar i miei canti
cogli angeli e coni Santi
per corteggiarla ognor.
12
32
DELL’AURORA TU SORGI PIÙ BELLA
33
AVE MARIA DI FATIMA
1 Dell'aurora tu sorgi più bella,
coi tuoi raggi fai lieta la terra
e fra gli astri che il cielo rinserra,
non v'è stella più bella di te.
1 Il tredici maggio
apparve Maria
a tre pastorelli
in cova d’Iria.
Bella tu sei qual sole
bianca più della luna
e le stelle più belle
non son belle
al par di Te (Bis)
Ave Maria (4 v.)
2 Splendente di luce
veniva Maria
il volto suo bello
un sole apparia.
2 Gli occhi tuoi son più belli del mare,
la Tua fronte ha il colore del giglio
le tue gote baciate dal Figlio
son due rose le labbra son fior.
3 Dal ciel son discesa
a chieder preghiera
pei gran peccatori
con fede sincera.
3 T'incoronano dodici stelle,
Ai tuoi piè piegan l'ali del vento
della luna s'incurva l'argento
il tuo manto ha il colore del ciel.
4 In mano un rosario
portava Maria
che addita ai fedeli
del cielo la via
4 Delle perle tu passi l'incanto
la bellezza Tu vinci di fiori
Tu dell'iride eclissi i bagliori
il Tuo sguardo rapisce il Signor
34
4 Hai vissuto con il Signore
in amore e umiltà.
Presso la croce fu il tuo dolore:
o Mediatrice, noi ti acclamiam!
MADRE SANTA
1 Madre santa il Creatore
da ogni macchia ti serbò.
Sei tutta bella nel tuo splendore:
Immacolata noi ti acclamiam!
Ave, ave, ave, Maria!
5 Nella gloria Assunta sei
dopo tanto tuo patir.
Serto di stelle splende per te:
nostra Regina, noi ti invochiam!
2 Tanto pura, Vergine tu sei,
che il Signor discese in te.
Formasti il cuore al Re dei Re.
Madre di Dio, noi ti acclamiam.
6 Tanto grande Vergine se,
che dai ali al supplicar.
Esuli figli vegli dal cielo;
Consolatrice, noi ti invochiam|
3 Gran prodigio Dio creò
quando tu dicesti “Si”.
Il divin Verbo donasti a noi:
Vergine e Madre, noi ti cclamiam!
7 Tu gloriosa vivi nei cieli
con l’eterna Carità.
Per te accolga la nostra lode
Ora e per sempre la Trinità.
13
34
MADONNA DI CZESTOCHOVA
1 C’è una terra silenziosa
dove ognuno vuol tornare,
una terra e un dolce volto
con due segni di violenza,
sguardo intenso e premuroso
che ti chiede di affidare
la tua vita e il tuo mondo
in mano a lei.
35
Io vorrei tanto parlare con te
di quel figlio che amavi.
Io vorrei tanto ascoltare da te
quello che pensavi quando hai udito
che non saresti più stata tua
e questo figlio che non aspettavi
non era per te.
Madonna Nera,
ch’io viva vicino a Te.
Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria,
Ave Maria, Ave Maria.
2 Lei calma e rasserena,
lei ti libera dal male,
perché sempre ha un cuore grande
per ciascuno dei suoi figli.
Lei t’illumina il cammino
se le offri un po’ d’amore
se ogni giorno parlerai a lei così.
Io vorrei tanto sapere da te
se quando era bambino
tu gli hai spiegato che cosa sarebbe
successo di Lui
e quante volte anche tu
di nascosto piangevi Madre,
quando sentivi che presto l'avrebbero
ucciso, per noi.
3 Questo mondo in subbuglio
cosa all’uomo potrà offrire?
Solo il volto di una Madre
pace vera può donare.
Nel tuo sguardo noi cerchiamo
quel sorriso del Signore
che ridesta un po’ di bene
in fondo al cuor.
36
MADRE IO VORREI
Io ti ringrazio per questo silenzio
che resta tra noi;
io benedico il coraggio di vivere
sola con Lui,
ora capisco che fin da quei giorni
pensavi a noi per ogni figlio dell'uomo
che muore ti prego così....
REGINA COELI
Regina coeli, laetare alleluia:
quia quem meruisti portare, alleluia,
ressurrexit, sicut dixit, alleluia.
ora pro nobis. deum, alleluia.
(Regina dei cieli, rallegrati, alleluia.
Cristo che hai portato nel grembo,alleluia,
è risorto come aveva promesso, all.
Prega il Signore per noi, alleluia).
14
I MISTERI DEL ROSARIO
MISTERI DELLA GIOIA
(lunedì e sabato)
«Vi annuncio una grande gioia: oggi è nato per voi il Salvatore» (Lc 2,10)
Il primo ciclo dei misteri del Rosario è caratterizzato dalla gioia che proviene dalla nascita di Gesù.
Ciò è evidente fin dall’Annunciazione, dove il saluto di Gabriele a Maria è: «Rallegrati, Maria».
All’insegna dell’esultanza è poi la scena dell’incontro con Elisabetta, dove la voce stessa di Maria e la presenza
di Gesù nel suo grembo fanno «sussultare di gioia» Giovanni.
Ricca di letizia è la scena di Betlemme, in cui la nascita del Salvatore del mondo, è cantata dagli angeli e
annunciata ai pastori come «una grande gioia». Ma già i due ultimi misteri, pur conservando il sapore della gioia,
anticipano i segni del dramma. Con la contemplazione dei misteri della gioia, Maria ci conduce ad apprendere il
segreto della gioia cristiana, ricordandoci che il cristianesimo è buona notizia che ha il suo centro, anzi il suo
stesso contenuto, nella persona di Cristo, unico Salvatore del mondo.
MISTERI DEL DOLORE
(martedì e venerdì)
«Cristo ha sofferto per noi lasciandoci l’esempio» (1Pt 2,22)
Da sempre la pietà cristiana, attraverso la pratica della Via Crucis, si è soffermata sulla Passione, intuendo che è
qui il culmine della rivelazione dell’amore e la sorgente della nostra salvezza.
Il Rosario sceglie alcuni momenti della Passione, inducendo il cristiano a fissarvi lo sguardo del cuore e a riviverli,
cominciando dal Getsemani. Qui Gesù dice al Padre: «Non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Questo suo «sì»
ribalta il «no» di Adamo ed Eva. E quanto questa adesione alla volontà debba costargli emerge dai misteri
seguenti, nei quali, con la salita al Calvario, la flagellazione, la coronazione di spine, la morte in croce.
I misteri dolorosi portano il credente a rivivere la morte di Gesù ponendosi sotto la croce accanto a Maria, per
penetrare con Lei nel grande amore di Dio e sentirne tutta la forza rigeneratrice.
MISTERI DELLA GLORIA
(mercoledì e domenica)
«Siate sempre pronti a rendere ragione della speranza che è in voi» (cf 1Pt 3,15)
La contemplazione del volto di Cristo non può fermarsi all’immagine di Lui crocifisso. Egli è il Risorto! Da sempre
il Rosario esprime questa consapevolezza della fede, invitando il credente ad andare oltre il buio della Passione,
per fissare lo sguardo sulla gloria di Cristo nella Risurrezione e nell’Ascensione. Contemplando il Risorto il
cristiano riscopre le ragioni della propria fede. A questa gloria che, con l’Ascensione, pone il Cristo alla destra del
Padre, Maria sarà elevata con l’Assunzione. Al centro di questo percorso di gloria, il Rosario pone la Pentecoste,
che mostra il volto della Chiesa quale famiglia riunita con Maria, ravvivata dall’effusione potente dello Spirito,
pronta per la missione evangelizzatrice. I misteri gloriosi alimentano nei credenti la speranza della meta
escatologica verso cui sono incamminati come membri del Popolo di Dio pellegrinante nella storia. Ciò li spinge
ad una coraggiosa testimonianza di quel “lieto annuncio” che dà senso a tutta la loro esistenza.
MISTERI DELLA LUCE
(giovedì)
«Fate quello che Gesù vi dirà» (Gv 2,5)
Passando dall’infanzia e dalla vita di Nazaret alla vita pubblica di Gesù, la contemplazione ci porta su quei misteri
che si possono chiamare «misteri della luce». In essi infatti risplende in modo speciale il mistero di Cristo che è la
«luce del mondo». È mistero di luce il Battesimo al Giordano, dove la voce del Padre proclama Gesù Figlio diletto,
mentre lo Spirito scende su di Lui per investirlo della missione che lo attende. Mistero di luce è l’inizio dei segni a
Cana quando Gesù, cambiando l’acqua in vino, apre alla fede il cuore dei discepoli grazie all’intervento di Maria,
prima dei credenti. Mistero di luce è la predicazione con la quale Gesù annuncia l’avvento del Regno di Dio e
invita alla conversione, rimettendo i peccati di chi si avvicina a Lui con fiducia.
Mistero di luce per eccellenza è poi la Trasfigurazione. Mistero di luce è l’eucaristia, nella quale Gesù si fa
nutrimento con il suo Corpo e il suo Sangue sotto i segni del pane e del vino, testimoniando «sino alla fine» il suo
amore per l’umanità.
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MISTERI DELLA GIOIA
Ricordare Cristo con Maria
(lunedì, sabato)
LEGENDA
B = bambino
L = lettore
G = guida
T = tutti
PRIMO MISTERO: L’annuncio dell’angelo Gabriele
B. Nel primo mistero della gioia, l’Angelo Gabriele annuncia a Maria che diventerà la mamma di Gesù.
L. L’angelo Gabriele entrò da Maria e le disse: «Ti saluto, Maria,
piena di grazia. Il Signore è con te… Darai alla luce un figlio e gli
metterai nome Gesù…» Maria rispose: «Eccomi, sono la serva del
Signore. avvenga in me quello che tu hai detto» (cf Lc 1).
B. Maria, hai avuto paura quel giorno a Nazaret, quando l’angelo ti ha detto che saresti
diventata la madre del Figlio di Dio. Ma poi ti sei fidata, perché sapevi che Dio ti voleva
bene. Aiutaci, Maria, a dire di sì ogni giorno alla volontà di Dio, anche quando ci sembra
difficile e scomoda.
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
SECONDO MISTERO: Maria visita Elisabetta
B. Maria va a visitare la cugina Elisabetta.
L. Maria si mise subito in viaggio per andare da Elisabetta, l’anziana parente che attendeva un bambino. Elisabetta disse a Maria: «Beata te, che hai creduto alla parola del Signore...» Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore, e il mio spirito esulta in Dio,
mio salvatore» (cf Lc 1).
B. Maria, Elisabetta tua cugina ti ha chiamata beata, perché avevi creduto alle parole del
Signore. E anche tu hai ringraziato il Signore per tutte le cose belle che aveva messo dentro di te. Aiutaci, Maria a riconoscere tutto ciò che Dio ci dona ogni giorno: la salute, gli
amici, l’allegria: aiutaci a sfruttare questi doni per fare felici gli altri, sì anche noi saremo
felici.
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
TERZO MISTERO: Gesù nasce a Betlemme
B. Nel terzo mistero della gioia, Gesù Nasce a Betlemme.
L. Mentre Maria e Giuseppe si trovavano a Betlemme per il censimento, giunse per Maria
il tempo di partorire ed essa diede alla luce Gesù. Lo avvolse in fasce e lo mise a dormire
nella mangiatoia di una stalla, perché non avevano trovato altro posto (cf Lc 2).
B. Maria, chissà che gioia tenere in braccio Gesù bambino appena nato. Aiutaci, Maria, a
“tenere in braccio” Gesù, ad essere sempre uniti a lui e alla sua amicizia.
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T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
QUARTO MISTERO: Gesù è presentato al tempio
B. Nel quarto mistero della gioia, Gesù è presentato al tempio.
L. Giunto il tempo, Maria e Giuseppe portarono Gesù a Gerusalemme, per presentarlo al
Signore. Simeone, al vedere Gesù, lo prese fra le braccia e disse: «Ormai, Signore, lascia
che il tuo servo se ne vada in pace… Con i miei occhi ho visto il Salvatore… Quanto a te,
Maria, una spada ti trafiggerà l’anima» (cf Lc 2).
B. Maria, hai visto Gesù crescere, come ogni mamma vede crescere il suo bambino. Maria, stacci vicina nel nostro “diventare grandi”. Vogliamo crescere come Gesù: non soltanto forti, simpatici, belli o in gamba, ma anche e soprattutto capaci di volere bene a tutti.
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
QUINTO MISTERO: Gesù è ritrovato tra i maestri del Tempio
B. Nel quinto mistero della gioia, Gesù è ritrovato nel tempio.
L. Quando ritrovarono Gesù, Maria gli disse: «Figlio, perché ti sei comportato così con
noi? tuo padre e io ti abbiamo cercato con angoscia». E Gesù: «Perché cercarmi tanto?
Non sapevate che devo occuparmi delle cose del Padre mio?» Tornato a Nazaret con Maria e Giuseppe, Gesù obbediva loro volentieri. E Maria custodiva nel cuore il ricordo di
tutti questi fatti (cf Lc 2).
B. Maria, chissà, forse quel giorno non ricordavi le parole dell’angelo: “Sarà grande, e
chiamato figlio dell’Altissimo”: Gesù te le ha dovute ricordare, perché anche tu potessi
aiutarlo a seguire la volontà di Dio suo Padre. Maria, aiutaci a leggere e vivere il Vangelo
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
MISTERI DEL DOLORE
Conformarsi a Cristo con Maria
(martedì, venerdì)
PRIMO MISTERO: Gesù prega nell’orto degli Ulivi
B. Nel primo mistero del dolore, Gesù prega nell’orto degli ulivi.
L. Terminata l’Ultima Cena, Gesù andò con i discepoli nel Getsemani. Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni. Disse loro: «L’anima mia è triste fino alla morte; restate qui e
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vegliate con me». Avanzatosi un poco, con la faccia a terra pregava:
«Padre mio, se è possibile allontana da me questo calice. Però non si
faccia come voglio io, ma come vuoi tu» (cf Mt 26).
B. Nel Getsemani, Gesù prega intensamente e vince il «o» di Adamo
con i «sì» dell’obbedienza totale al Padre. Aiutaci, Maria, a ripetere con
fede ogni giorno la preghiera di Gesù: «Padre, sia fatta la tua volontà,
non la mia».
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
SECONDO MISTERO: Gesù è flagellato
B. Nel secondo mistero del dolore, Gesù viene flagellato.
L. Pilato disse alla folla: «Volete che vi lasci libero Barabba o Gesù, chiamato il Cristo?». Tutti
risposero: «Barabba». Allora Pilato non volendo scontentare la folla lasciò libero Barabba e
fece flagellare a sangue Gesù. Poi lo consegnò ai soldati per farlo crocifiggere (cf Mt 27).
B. Maria, ogni ferita nel corpo innocente di Gesù è una sofferenza per il tuo cuore di
mamma. Insegnaci a seguire Gesù; e, se qualche volta sarà difficile, dacci la mano, e ricordaci sempre che seguirlo è la cosa più bella che possiamo fare, è quella che ci renderà
felici.
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
TERZO MISTERO: Gesù è coronato di spine
B. Nel terzo mistero del dolore, Gesù è coronato di spine.
L. I soldati misero addosso a Gesù una veste rossa, prepararono una corona di rami spinosi e gliela posero sul capo. Poi cominciarono a salutarlo: «Salve, re dei Giudei». Con
un bastone gli davano colpi sulla testa, gli sputavano addosso e si mettevano in ginocchio
davanti a lui come per adorarlo (cf Mc 15).
B. Maria, la corona di spine che tormenta Gesù, circonda il tuo cuore di madre. L’odio, il
disprezzo, gli insulti, che cadono su di lui, feriscono come una spada la tua anima. Aiutaci
a trovare nell’amore di Gesù la forza di vivere con fede e speranza.
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
QUARTO MISTERO: Gesù sale al Calvario
B. Nel quarto mistero del dolore, Gesù sale al calvario.
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L. Dopo averlo insultato, i soldati presero Gesù e lo condussero fuori dalla città, costringendolo a portare la croce sulle spalle. Lungo la strada fermarono un certo Simone, originario di Cirene, che tornava dai campi. Gli caricarono sulle spalle la croce e lo costrinsero
a portarla dietro a Gesù (cf Lc 23).
B. Maria, insegnaci ad essere veri apostoli: donaci di vedere Gesù nei fratelli e di portare
con loro la croce della sofferenza.
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
QUINTO MISTERO: Gesù muore in croce
B. Nel quinto mistero doloroso, Gesù muore in croce.
L. Gesù morente in croce disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio». E al discepolo: «Ecco
tua madre». Poi disse: «Ho sete». Imbevuta una spugna di aceto, gliela accostarono alle labbra. Preso l’aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto». Chinato il capo, spirò (cf Gv 19).
B. Chi segue Gesù riceve in dono nuovi legami fraterni: dall’amore di Gesù nasce una
nuova famiglia. Maria, aiutaci a diventare una famiglia intorno a tuo figlio Gesù.
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
MISTERI DELLA GLORIA
Annunciare Cristo con Maria
(mercoledì, domenica)
PRIMO MISTERO: Gesù risorge da morte
B. Nel primo mistero della gloria, Gesù risorge da morte
L. Tommaso non era con i dodici quando venne Gesù. Otto giorni dopo c’era anche lui.
Venne Gesù, a porte chiuse, e disse a Tommaso: «Metti qua il dito, guarda le mie mani… e
non essere incredulo, ma credente». Rispose Tommaso: «Mio signore e mio Dio». E Gesù:
«Perché hai veduto, hai creduto: beati quelli che crederanno senza vedere» (cf Gv 20).
B. Maria, aiutaci a vivere con Gesù Risorto la nostra vita di figli di Dio, vincendo la
‘morte’ del peccato.
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
SECONDO MISTERO: Gesù sale a Dio suo Padre
B. Nel secondo mistero della gloria, Gesù sale al cielo.
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L. Gesù, dopo la sua passione, si mostrò vivo ai discepoli con molte prove, apparendo
loro per quaranta giorni. Poi li condusse fuori verso Betania e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato in cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia: e stavano nel tempio lodando Dio (cf
At 1; Lc 24).
B. Maria, accompagnaci conil tuo aiuto per crescere ogni giorno nella fede.
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
TERZO MISTERO: Gesù manda lo Spirito Santo
B. Nel terzo mistero della gloria, lo Spirito Santo scende su Maria e i primi cristiani.
L. Il giorno della Pentecoste, i credenti erano radunati nello stesso luogo con Maria. All’improvviso si sentì un rumore in cielo, come quando tira un forte vento. Allora apparvero lingue come di fuoco che si separavano e si posavano su ciascuno di loro. e tutti furono riempiti di Spirito Santo (cf At 2).
B. Maria, aiutaci ad accogliere il dono dello Spirito che ci fa vivere da veri cristiani nella
preghiera e nella testimonianza.
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
QUARTO MISTERO: Maria è accolta in cielo
B. Nel quarto mistero glorioso, Maria è accolta in cielo
L. L’Immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il
corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria in anima e corpo, e dal Signore
esaltata quale Regina dell’universo, perché fosse più pienamente resa conforme al Figlio
suo Gesù, vincitore del peccato e della morte (Concilio Vaticano II, Lumen gentium 59).
B. Maria, fa’ che ti sappiamo amare per tutta la nostra vita e ci ricordiamo di salutarti ogni giorno con l’«Ave, Maria».
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
QUINTO MISTERO: Maria è fatta Regina del Paradiso
B. Nel quinto mistero glorioso, Maria è incoronata Regina dell’Universo.
L. Un segno grandioso apparve nel cielo: una Donna vestita di sole, con una corona di dodici stelle sul capo e la luna sotto i i suoi piedi… Allora una voce forte esclamò: «Ecco l’abitazione di Dio tra gli uomini… Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. Non ci sarà più
la morte, né lutto, né pianto: il mondo di prima è scomparso per sempre» (cf Ap 21).
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B. Maria, tieni viva in noi la fede nella vita eterna e il desideiro di piacere a Dio.
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
MISTERI DELLA LUCE
Imparare Cristo da Maria
(giovedì)
PRIMO MISTERO: Gesù riceve il Battesimo
B. Nel primo mistero della luce, Gesù al Giordano riceve il battesimo da Giovanni.
L. In quei giorni Gesù fu battezzato da Giovanni nel Giordano. Uscendo dall’acqua, vide
aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal
Cielo: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto (cf Mc 1).
B. Gesù è venuto a fare nuove tutte le cose. È l’acqua viva che
ci purifica e ci disseta. Maria, aiutaci a mettere Gesù al primo
posto nella nostra vita.
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
SECONDO MISTERO: Gesù alle nozze di Cana
B. Nel secondo mistero della luce, alle nozze di Cana Gesù compie il primo miracolo.
L. In quel tempo ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era anche la madre di Gesù.
Fu invitato anche Gesù con i suoi discepoli. A un certo punto venne a mancare il vino.
Allora la madre di Gesù gli dice: «Non hanno più vino». Gesù le risponde: «Donna, che
vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». La Madre dice ai servi: «Fate quello che vi
dirà» (cf Gv 2).
B. Maria si preoccupa per noi ed interviene perché non ci manchi il vino della gioia. Santa Maria, insegnaci a fare quello che Gesù ci chiede.
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
TERZO MISTERO: Gesù annuncia il Regno dei cieli
B. Nel terzo mistero della luce, Gesù annuncia il Regno dei Cieli.
L. Dopo che Giovanni fu arrestato e messo in prigione, Gesù si recò nella Galilea e cominciò a proclamare il Vangelo, il lieto messaggio che viene da Dio. Diceva: «Il tempo è
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compiuto: il regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al Vangelo» (cf Mc 1).
B. Maria, accompagnaci nel nostro cammino perché possiamo mettere in pratica i comandamenti che Gesù ci ha lasciato: amare Dio con tutto noi stessi ed amare il prossimo
come noi stessi,
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
QUARTO MISTERO: Gesù si trasfigura sul monte Tabor
B. Nel quarto mistero della luce, Gesù si trasfigura nel Monte Tabor.
L. Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e si trasfigurò davanti a loro. Le sue
vesti divennero splendenti, bianchissime… Apparve loro Elia con Mosè e discorrevano
con Gesù… Poi si formò una nube che li avvolse e dalla nube uscì una voce: «Questi è il
Figlio mio prediletto, ascoltatelo» (cf Mc 9).
B. Molto spesso vorremmo rifugiarci in un luogo lontano e solitario per non affrontare le
difficoltà della vita. Maria, insegnaci a capire che Gesù è sempre accanto a noi e ci incoraggia ad affrontare la vita, confortati dalle sue parole: «Alzatevi e non temete».
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
QUINTO MISTERO: Gesù ci dona l’Eucaristia
B. Nel quinto mistero della luce, Gesù ci dona l’Eucaristia.
L. Nell’ultima cena con i suoi discepoli, Gesù prese il pane, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese il calice, rese grazie, lo diede loro e
disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza, versato per molti» (cf Mc 14).
B. Nell’Ostia consacrata c’è tutta la grandezza del creato. Ecco l’Emmanuele, il Dio con
noi. Maria, rafforzaci nella fede e non farci mai dubitare che in quel pezzo di pane è presente il tuo Figlio.
T. Amen.
G. Regina della pace e della famiglia,
T. prega per noi.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria
22
Litanie di Loreto
Signore, pietà .........................................................
Cristo, pietà.............................................................
Signore, pietà ..........................................................
Cristo, ascoltaci ......................................................
Cristo, esaudiscici ...................................................
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici
Padre celeste, Dio ................................................... abbi pietà di noi
Figlio, redentore del mondo, Dio,
»
Spirito Santo, Dio,
»
Santa Trinità, unico Dio,
»
Santa Maria,.............................................................prega per noi
Santa Madre di Dio,
»
Santa Vergine delle vergini,
»
Madre di Cristo,
»
Madre della Chiesa,
»
Madre della divina grazia,
»
Madre purissima,
»
Madre castissima,
»
Madre sempre vergine,
»
Madre senza macchia,
»
Madre degna d’amore,
»
Madre ammirabile
»
Madre del buon consiglio,
»
Madre del Creatore,
»
Madre del Salvatore,
»
Madre di misericordia,
»
Vergine sapiente,
»
Vergine degna d’amore,
»
Vergine degna di lode,
»
Vergine potente,
»
Vergine clemente,
»
Vergine fedele,
»
Specchio della santità divina,
»
Sede della Sapienza,
»
Causa della nostra letizia,
»
Dimora dello Spirito Santo,
»
Dimora colma di gioia,
»
Dimora consacrata a Dio,
»
Rosa mistica,
»
Gloria della stirpe di Davide
»
Vergine potente contro il male,
»
Splendore di grazia,
»
Arca della nuova alleanza,
»
Porta del cielo,
»
Stella del mattino,
»
Salute degli infermi,
»
Rifugio dei peccatori,
»
Consolatrice degli afflitti,
»
Aiuto dei cristiani,
»
Regina degli Angeli,
»
23
Regina dei Patriarchi,
Regina dei Profeti,
Regina degli Apostoli,
Regina dei Martiri,
Regina dei veri cristiani,
Regina delle Vergini,
Regina di tutti i Santi,
Regina concepita senza peccato originale
Regina assunta in cielo,
Regina del santo Rosario,
Regina delle famiglie,
Regina della pace.
prega per noi
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, ........................
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, .......................
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, .......................
perdonaci, o Signore
ascoltaci, o Signore
abbi pietà di noi.
- Prega per noi, o Santa Madre di Dio,
affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo.
O Dio, Padre buono, che in Maria, primogenita della redenzione, ci hai dato una madre d’immensa tenerezza, apri i nostri cuori alla gioia dello Spirito, e fa’ che a imitazione della Vergine impariamo a magnificarti per l’opera stupenda compiuta nel Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Litanie dello Spirito Santo
Signore,
Cristo,
Signore,
Padre tutto potenza,
Gesù, Figlio eterno del Padre e Redentore del mondo,
Spirito del Padre e del Figlio, che fondi le due vite,
Santissima Trinità, Unico Dio,
Spirito Santo, che procedi dal Padre e dal Figlio,
Spirito Santo, che sei uguale al Padre e al Figlio,
Promessa di Dio Padre,
Raggio di luce del cielo,
Autore di ogni bene,
Sorgente di acqua viva,
Fuoco consumatore,
Unzione spirituale
Spirito di amore e di verità,
Spirito di sapienza e di scienza,
Spirito di consiglio e di fortezza,
Spirito di intelletto e di pietà,
Spirito di grazia e di preghiera,
24
abbi misericordia di noi!
abbi misericordia di noi!
abbi misericordia di noi!
abbi misericordia di noi!
salvaci!
santificaci!
ascoltaci!
vieni nei nostri cuori!
»
»
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»
scendi su di noi!
»
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»
Spirito di pace e di mitezza,
Spirito di modestia e di innocenza,
Spirito confortatore,
Spirito santificatore,
Spirito che governi la Chiesa,
Dono di Dio Altissimo,
Spirito che riempi l'universo,
Spirito di adozione dei figli di Dio
Spirito Santo,
Spirito Santo,
Spirito Santo,
Spirito Santo,
Spirito Santo,
Spirito Santo,
Spirito Santo,
Spirito Santo,
Spirito Santo,
Spirito Santo,
Spirito Santo,
Spirito Santo,
Spirito Santo,
Spirito Santo,
scendi su di noi!
»
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»
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»
ispira a noi l'orrore dei peccati.
vieni e rinnova la faccia della terra.
irradia con la tua luce le nostre anime.
imprimi la tua legge nei nostri cuori.
infiammaci col fuoco del tuo amore.
riversa in noi il tesoro delle tue grazie.
insegnaci a pregare bene.
illuminaci con le tue ispirazioni divine.
conduci noi nella via della salvezza.
fa che conosciamo l'unica cosa necessaria.
ispira a noi la pratica del bene.
concedi a noi il merito di tutte le virtù.
facci perseveranti nella giustizia.
sii Tu la nostra perenne ricompensa.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
manda a noi il tuo Spirito.
riempi le nostre anime dei doni dello Spirito.
donaci lo Spirito di sapienza e di pietà
- Manda il tuo Spirito e sarà una nuova creazione.
E rinnoverai la faccia della terra.
Preghiamo.
O Dio, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi i doni dello Spirito Santo sino ai confini della terra e continua oggi, nella comunità dei
credenti, i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo. Te lo chiediamo
per Cristo Nostro Signore. Amen.
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Litanie per i più piccoli
Dio che sei un papà buono, ..................................... perdonaci
Gesù che ci vuoi bene ............................................. perdonaci
Spirito Santo che sei bontà,..................................... perdonaci
Santa Maria ............................................................. prega per noi
Santa Mamma di Gesù, ........................................... prega per noi
Maria, Mamma della Chiesa, .................................. prega per noi
Maria, Mamma tutta pura, ...................................... prega per noi
Maria, Mamma tutta bella,...................................... prega per noi
Maria, Mamma tutta santa, ..................................... prega per noi
Maria, Mamma fedele,............................................ prega per noi
Maria, Mamma in preghiera, .................................. prega per noi
Maria, nostra gioia, ................................................. prega per noi
Maria, amica dei malati,.......................................... prega per noi
Maria, rifugio dei peccatori,.................................... prega per noi
Maria, aiuto dei cristiani, ........................................ prega per noi
Maria, Regina degli angeli,..................................... prega per noi
Maria, Regina dei santi, .......................................... prega per noi
Maria, Regina della famiglia,.................................. prega per noi
Maria, Regina della pace,........................................ prega per noi
Gesù che perdoni i peccati, ..................................... donaci il tuo amore
Gesù che ci ami tanto,............................................. donaci il tuo amore
Gesù che ci accogli sempre,.................................... donaci il tuo amore
Preghiamo.
Padre, tu hai voluto che all’annuncio dell’angelo la Vergine Maria divenisse la mamma del
tuo Figlio Gesù: fa’ che seguendo il suo esempio, possiamo dire sempre sì alla tua parola e
anche noi esser chiamati un giorno beati. Te lo chiediamo per Gesù nostro Signore. Amen
Litanie di invocazione
Signore, pietà .......................................................... Signore, pietà
Cristo, pietà............................................................. Cristo, pietà
Signore, pietà .......................................................... Signore, pietà
Santa Maria, Madre di Dio...................................... prega per noi
Santa Maria, sempre vergine................................... rischiara il nostro cammino
Santa Maria, Madre immacolata ............................. guidaci al Signore
Tempo dello Spirito Santo ...................................... rinnova il nostro cuore
Madre del Salvatore ................................................ aiutaci ad accogliere la salvezza
Madre della Chiesa ................................................. rendici testimoni di Gesù
Madre di Cristo ....................................................... insegnaci a credere
Madre del Verbo ..................................................... insegnaci a sperare
Madre dell’Amore................................................... insegnaci ad amare
26
Madre di misericordia ............................................
Madre di prudenza..................................................
Madre di saggezza ..................................................
Madre premurosa....................................................
Madre vigilante.......................................................
Madre accogliente ..................................................
Madre, aiuto dei tuoi figli.......................................
Madre di tutti i popoli.............................................
Madre che ci conosci..............................................
Madre che ci ascolti................................................
Madre che ci accompagni.......................................
Madre santa ............................................................
Madre che conosci il dolore ...................................
Madre dei credenti..................................................
Madre dei poveri ....................................................
Madre degli umili ...................................................
Madre dei peccatori ................................................
Madre di tenerezza .................................................
Vergine sposa .........................................................
insegnaci a perdonare
insegnaci a tacere
insegnaci a meditare
insegnaci l’attenzione
insegnaci la delicatezza
insegnaci la gratuità
insegnaci a servire
rendici fratelli
tienici per mano
rendici umili
sostieni i nostri passi
donaci il coraggio del “sì”
confortaci
ravviva la nostra fede
soccorrici
ascoltaci
convertici
rendici premurosi
aiutaci a vivere in comunione con Dio
Preghiamo.
O Dio, che nel tuo unico Figlio, hai aperto agli uomini la sorgente della pace, per intercessione
della beata Vergine Maria, rendi all’umanità che tu ami la tranquillità tanto desiderata e invocata, perché formi una sola famiglia unita nel vincolo della carità fraterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
27
PERCORSO TEMATICO
L’AMORE
Lunedì 3 maggio
DI
DIO
SI REALIZZA IN
MARIA
Siamo qui questa sera per dare inizio al nostro mese di maggio. Ora il fatto di ritrovarci
insieme ci carichi di speranza e ci aiuti a comprendere quanto sia bello che i fratelli stiano
insieme e siano un cuor solo ed un’anima sola, che si guardino con simpatia, che si donino un sorriso, che aprano il cuore per farsi carico delle attese, dei pesi, delle sofferenze,
ma anche degli sbagli che ciascuno di noi porta con sé. Passerà la fede, passerà la speranza, ma la carità resta, perché Dio è carità, è amore, quindi il senso della vita è l’amore.
Noi siamo chiamati a fare esperienza di questo grande dono di Dio che in Maria, ancora
una volta, vediamo realizzato e da Maria ci viene offerto.
Siamo qui per imparare a osservare, ascoltare, meditare e alla fine diventare capaci di
imitare Maria, Madre nostra e Madre di Dio. Osservare con occhi purificati. Ascoltare con
orecchie aperte. Meditare interiorizzando con il silenzio, per poi rendere la nostra vita più
conforme a quella bellezza che in Maria noi ammiriamo come capolavoro della potenza
di Dio e del suo amore. Maria ci sta davanti come nostalgia di quella bellezza che tutti noi
vorremmo realizzare nella nostra vita.
ggg
Martedì 4 maggio
RECITARE
IL ROSARIO, UN MODO DI DIRE DI SÌ
Le prime parole che Bernardetta ascoltò dalla “bella Signora” sono state queste: “Volete
avere la cortesia di venire qui per quindici giorni?”. Bernardetta questa cortesia l’ha fatta.
Anche la nostra decisione di venire qui alla sera è un gesto di cortesia: è la nostra maniera di dirle di Sì, a seguito di un desiderio che abbiamo avvertito nascere in ognuno di
noi… Non si possono indovinare tutte le motivazioni che vi portano qui a pregare, ma si
possono intuire quali siano i desideri che si portano nel cuore per vivere intensamente
questa avventura: desiderio di silenzio, qualche necessità talvolta concreta talvolta spirituale, fermare i ritmi insaziabili del tempo moderno, incontrare i fratelli, sentirsi più comunità… per parlare a Dio e ridirGli, magari confusamente, il nostro sì.
ggg
Mercoledì 5 maggio
PERCHÉ
RIVOLGERSI A
MARIA?
Il motivo più profondo che mi porto dentro è che ho voglia di Dio sento di aver voglia di
Dio; pensavo di credere abbastanza, ma andando avanti negli anni avverto il bisogno di
credere di più. Quando si sta bene, si crede volentieri, ma quando si comincia a stare male, la fede diventa una sfida; quando tutto procede liscio e i problemi non ti disturbano,
viene spontaneo dire: “Il Signore è buono”, ma quando le cose si complicano e sembra
che ogni giorno ne capiti una, allora la tua fede corre il rischio di vacillare e si rivela ancora debole. Si sta davanti a Maria, ci si rivolge a lei perché ci aiuti a credere di più.
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Giovedì 6 maggio
IL
SÌ DI TANTI UOMINI E DONNE LUNGO LA STORIA
Recitare il Rosario in questo mese è un pellegrinaggio della fede perché ci lasciamo aiutare e ammaestrare da colei che lo ha percorso prima di noi: Maria. Nella pagina del vangelo di Luca, che descrive l’incontro di Maria con l’angelo, noi comprendiamo come Lei
abbia camminato nella fede, in una fede spoglia, che aveva dei punti interrogativi, ma che
è diventata vincente, perché si è fatta fiducia, abbandono: “Si faccia di me secondo la tua
parola”. In questa stessa pagina sono stati ricordati uomini e donne che hanno compiuto
il loro pellegrinaggio di fede. C’è il nome di Giacobbe,
di Davide, di Elisabetta e di Giuseppe. Giacobbe partì anche lui non sapendo dove sarebbe arrivato nella vita. Davide sfidò Golia con tutta la sua debolezza, ma tirò fuori tutta la
sua fede e disse: “Io vengo con la forza del Dio vivente”. Elisabetta non aveva figli, ormai
tutto era lì a comprovare che a lei non sarebbe nata nessuna creatura, invece ecco l’atto
di fede per cui la potenza di Dio rese possibile anche l’impossibile: “Nulla è impossibile a
Dio”. Maria compie il suo atto di fede, accompagnata da Giuseppe, perché anche Giuseppe pronuncia il suo sì, un sì tormentato, che costa, ma è un sì che anche lui è capace di
dire e di onorare. Accompagnata dal sì di Giuseppe, Maria dice quel sì che riassume tutti i
sì dell’umanità e che dà anche al nostro sì, pur nella sua fragilità, la possibilità di resistere,
di crescere, di diventare più adamantino e più genuino.
ggg
Venerdì 7 maggio
LE
NOSTRE VITE E LA STORIA DI OGGI
Ecco la preghiera che facciamo queste sere assieme: perché in tutti noi provochi una ripresa più forte della nostra fede. Oggi abbiamo bisogno, come cristiani, di scuoterci dalla
tentazione dell’indifferenza, dalla tentazione di mettere Dio in disparte, di lasciarlo in panchina come si potesse giocare la partita della vita senza che lui sia coinvolto. Non possiamo costruire la vita senza Dio.
Maria è qui a dirci che se camminiamo dietro di lei, allora andiamo per la strada giusta,
per quella strada che ha fatto grande lei e che ha dato alla storia dell’umanità quella salvezza che nessuno altrimenti avrebbe realizzato. Dio, infatti, condiziona i suoi progetti ai
nostri sì, alla nostra libertà, ci vuole coinvolti, come operatori coscienziosi e liberi nel costruire il futuro del suo regno.
Allora fidiamoci: andiamo alla ricerca anche noi di crescere in questo cammino di fede,
non solo come singole persone, ma anche come comunità e come chiesa.
ggg
Lunedì 10 maggio
IL
DESIDERIO DI FELICITÀ
Questa sera basta che diciamo: “Signore ho voglia anch’io di te”, perché questo vuol dire
avere voglia di pace, di amore, di armonia, di bellezza, di speranza, di serenità.
Il Signore ci risponderà: “Fidati, come Maria”. Molti di noi sono andati a Lourdes a cui è
legata la figura di Benardetta, piccola ragazza per gli uomini del suo tempo diventata
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grande agli occhi della chiesa e della comunità dei credenti. E Bernardetta, insieme ad
una moltitudine di battezzati che ci hanno preceduto, è qui a dirci che è diventata grande
perché anche lei ha detto il suo sì.
Ci aiuti S. Bernardetta e tutti gli altri testimoni di Gesù a fare il nostro passo, a prendere
la decisione di pregare per la fede di ognuno di noi e a dire al Signore con umiltà:
“Signore, io credo, ma tu aiutami nella mia incredulità”.
La fede realizza la felicità, anche se è solo un seme che portiamo nel cuore: bisogna che
questo seme spacchi la crosta che lo avvolge e salga in superficie. Aiutiamoci ad essere
felici nella fede.
ggg
Martedì 11 maggio
FELICITÀ
È SERVIRE GLI ALTRI
Testimoniare quella carità che fa guardare a chi è nella sofferenza, nella prova, come al
fratello e alla sorella che, più di qualsiasi altro, ci dice chi è Cristo: questo è il distintivo del
cristiano.
La grandezza umana tante volte fallisce nella misura: la grandezza davanti a Dio è stoltezza per i criteri umani, ma è sapienza che resta.
Davanti a Dio è grande il crocifisso, e davanti a Dio sono grandi i tanti crocifissi del mondo. Poveri noi se lo dimentichiamo! Allora è bello vedere i tanti che si impegnano in questo cammino di disponibilità al servizio della carità, educandosi sempre a questa finezza
di sensibilità interiore, che porta a considerare grande chi si mette in ginocchio per lavare
i piedi, sull’esempio di Gesù, ai propri fratelli.
Ci aiuti la Madre di Dio a rivestirvi di Cristo che già vive in noi, per rendere gloria alla
Trinità e cooperare nella chiesa al bene dei fratelli.
ggg
Mercoledì 12 maggio
FELICITÀ
È COLTIVARE IL SILENZIO
L’immagine, la metafora fondamentale della vita è il viaggio, il viaggio verso una meta
che risponda alle attese che portiamo dentro il cuore. I nostri giorni dovrebbero essere
intessuti nello stile del pellegrinaggio, cioè nello stile della mobilità, di chi non si è rassegnato e non si ferma, ma si muove perché si sente attratto, chiamato, si sente costantemente invitato. Perché questo possa avvenire è necessario lo spazio del silenzio e dell’interiorità: questa voce che ci attira, questo desiderio che riaffiora dentro, può trovare accoglienza in noi solo se creiamo condizioni migliori perché questa voce interiore risuoni.
La città non facilita il silenzio, i nostri impegni, le nostre attività e preoccupazioni non facilitano il silenzio. La condizione primaria è quella di far tacere i rumori. Questi momenti
che viviamo nella recita del rosario sono spazi di silenzio.
Non si può essere cristiani, non si può fare un cammino di fede senza preghiera: chi non
prega è un cristiano a rischio e prima o poi il suo cristianesimo sfuma. Uno non può diventare cristiano, non può vincere oggi le sfide in un mondo in cui Dio è messo in ombra,
se non dà evidenza a Dio dentro se stesso, attraverso l’arte della preghiera. Del silenzio
interiore.
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Giovedì 13 maggio
FELICITÀ
È SENTIRSI PICCOLI
Perché pregare? Perché siamo poveri. Perché percepiamo di non essere capaci di realizzare da soli ciò che vorremmo. Ma la domanda dovrebbe trovare anche un’altra risposta:
perché Dio è Dio e questo significa che lui è tutto ed allora, di fronte al tutto, misuro chi
sono io. Sono grande perché Lui mi ha fatto grande, ma sono proprio un nulla, se io mi
stacco da Lui. E Dio è amore. Allora se una relazione sussiste, ha bisogno di essere alimentata da questa capacità di dialogo, da questa capacità di posare gli occhi negli occhi,
di fonderci cuore a cuore, da quella comunicazione profonda che si chiama preghiera.
Io vi auguro di pregare personalmente, di partecipare alle celebrazioni liturgiche, cercando sempre di dire: Signore aiutami a non perdere questa opportunità per sentirti vicino.
Guardate che si prega in quanto si ha un desiderio dentro. Io vorrei aiutarvi a porvi questa domanda: che cosa è che veramente desidero?
Penso che veniate qui con un desiderio, ispirato da Lui, quello di conoscere e di incontrare Lui, di riscoprire chi è Lui per noi. Vi auguro che il Signore vi risponda: sono io il tuo
Salvatore, sono io che ti tiro fuori da tutti i tuoi pasticci, da tutte le tue insicurezze, da tutto quello che dentro di te può esserci di pesante e di triste. Se volete essere contenti, cominciate a pregare.
ggg
Venerdì 14 Maggio
FELICITÀ
È LASCIARSI LIBERARE
Perché Dio va lodato e benedetto? Perché ha visitato e redento il suo popolo. Dio, cioè, è
venuto a trovarci tante volte, a darci la sua salvezza potente, ad offrirci la vita, perché la
salvezza è vita, mantenendo così la sua promessa, ripetuta tante volte lungo i secoli da
parte dei suoi profeti. Salvezza che ci libera dai nostri nemici. Quali sono questi nemici?
Sono quelli che ci portiamo dentro. Non andiamo a cercarli fuori. Sono quelli che ci rovinano la vita, quelli che elenchiamo come vizi capitali. Sono i sette tentacoli di quel nemico che si chiama Satana, distruttore della vita, colui che mette sempre dentro di noi l’obiezione contro Dio. Il Signore ci libera da questi nemici che dentro ci corrodono, ci minano la vita alla base. C’è sempre questa sfida dentro di noi.
Il Signore viene ancora a visitarci e a liberarci, a farci cioè il dono di una vita sana, di una
vita buona e bella. Questa sua promessa è un giuramento da lui fatto a nostro favore, per
liberarci dai nostri nemici, “ perché possiamo servirlo senza timore, in santità e giustizia al
suo cospetto per tutti i giorni…”. Le due parole “santità” e “giustizia” sono interpretazione una dell’altra.
Giustizia vuol dire che Dio ci rende giusti, ci comunica quello che da soli non potremmo
mai realizzare, perché noi siamo in debito e ci rende giusti attraverso la sua “bontà misericordiosa” .
Ci libera da tutto quello che si trova dentro di noi a causa del nostro debito con Lui. Nel
suo amore si china su di noi miseri, ci riveste di quello che Cristo ha acquistato per noi e
ci rende santi, simpatici, perché la santità ha questa caratteristica: fa sì che noi siamo della
stessa qualità di Dio.
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Lunedì 17 maggio
LA
VITA E LA CROCE
Il cammino della vita e della luce è il cammino della gloria, ma è anche il cammino della
croce. Non si può eliminare la croce. Può apparire uno strumento tutt’altro che moderno.
Pensando però alle giornate mondiali dei giovani, che noi tutti abbiamo avuto modo di
seguire attraverso le trasmissioni televisive, abbiamo visto che la croce gira per il mondo
portata proprio dai giovani, il che vuol dire che la croce è moderna e non è un segno da
riconoscere solo nella vita di coloro che non hanno più davanti tanto futuro. La croce è la
croce della vita, della speranza, è la croce della saggezza e del senso della vita. Vale la
pena guardare la croce non considerandola come era e come sempre resta, cioè solo peso e dolore, ma considerandola anche come segno di gloria e di vittoria. Cristo crocifisso
è il Cristo che conosce le nostre fatiche, le nostre sofferenze, ma ci dà anche la misura per
vincerle, e la misura è quella dell’amore. La croce è vincente, perché non è solo dolore e
morte, è soprattutto vita e vittoria. Nella croce noi vediamo il grande segno dell’amore.
Allora è saggezza rimanere alla scuola della croce, è saggezza seguirla, perché vuol dire
che noi siamo quelli che credono nell’amore che vince, in un amore che ha un prezzo, ma
è un amore che dà pienezza di senso alla vita.
ggg
Martedì 18 maggio
COLLOCAZIONE
PROVVISORIA DELLA CROCE
Il servo di Dio mons. Tonino Bello, vescovo di Molfetta, morto a causa di un tumore, racconta, in una sua lettera, che nel Duomo della sua città c’era un grande crocifisso di terracotta, donato da uno scultore del luogo. Il parroco in attesa di sistemarlo definitivamente,
non sapendo dove metterlo, lo ha collocato in una parete della sacrestia e vi ha posto un
cartoncino con la scritta: “collocazione provvisoria”. Il vescovo, quando è andato per la
visita pastorale, aveva considerato la scritta come qualcosa di poco felice pensando che
fosse l’intitolazione dell’opera. Ma in un secondo momento quella scritta gli è parsa provvidenzialmente ispirata, al punto che ha pregato il parroco di non rimuovere per nessuna
ragione quel cartoncino. Il crocifisso è ancora lì, pende da quella parete nuda, da quella
posizione precaria con quel cartoncino ingiallito dal tempo con la scritta “collocazione
provvisoria”. Penso che non ci sia formula migliore per definire la croce, e non solo quella
di Cristo.
Allora coraggio tu che soffri inchiodato su di una carrozzina, tu che provi i morsi della solitudine; non disperare tu, madre, che hai messo al mondo un figlio diversamente abile;
non imprecare tu, sorella, che ti vedi distruggere giorno dopo giorno da un male che non
perdona; asciugati le lacrime tu, fratello, che sei stato pugnalato alle spalle da coloro che
ritenevi tuoi amici; non tirare i remi in barca tu, che sei stanco di lottare e hai accumulato
delusioni a non finire; non abbatterti fratello povero, che non sei creduto dalla gente e
invece del pane sei costretto ad ingoiare bocconi di amarezze. Non affliggerti, abbi coraggio, la tua croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre “collocazione provvisoria”. Il
calvario dove essa è piantata non è zona residenziale, come a dire che noi non siamo destinati ad abitare per sempre sul calvario, appesi alla croce: è sempre una “collocazione
provvisoria”.
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Mercoledì 19 maggio
LA
CROCE E I NOSTRI PECCATI
Sappiamo di essere deboli, sappiamo che il peccato sempre ci insidia, che nella nostra
fragilità cadiamo ogni giorno, ma il Signore ci offre sempre la sua misericordia, quel lavacro che egli, morendo sulla croce, ci ha reso possibile. Quell’acqua richiama il sangue che
Gesù ha versato per il perdono dei peccati di tutta l’umanità. Non c’è peccato che il Signore nella sua misericordia non perdoni: le porte del cuore di Gesù sono sempre spalancate. Preghiamo, dunque, con insistenza perché il Signore abbia a creare anche in noi un
cuore nuovo, un cuore libero dal peccato, da tutto ciò che può essere superbia, invidia,
ostinazione nel male, rancore, sporcizia per il non corretto uso della sessualità, tutto quello che può opprimerci dentro. Nella nostra preghiera non dobbiamo aver paura di essere
sinceri, perché c’è solo un ostacolo alla misericordia di Dio: mantenere dentro di noi un
velo di menzogna per non lasciare che la luce ci renda capaci di vedere. Gesù non ha
paura di chi è cieco, ma ha paura di chi, pur essendo cieco, dice di vederci e che Lui non
può guarire. Così diceva a coloro che erano ostinati nel loro orgoglio, come fossero liberi
dal dover anch’essi abbassare umilmente la testa e domandare perdono dei loro peccati.
ggg
VIVERE
Giovedì 20 maggio
NELLA PERSEVERANZA IL BATTESIMO
Nei vangeli dell’infanzia c’è un brano che mostra Maria in cerca Gesù insieme con Giuseppe. Sono saliti al tempio a Gerusalemme, Gesù ha dodici anni. Si accorgono che, dopo tre giorni, non è più con loro nella comitiva e tornano indietro per cercarlo. Maria, che
pur aveva detto il suo sì e che nella comunicazione con l’angelo si era sentita dire: “Non
temere…non temere… lo Spirito Santo scenderà su di te e l’Altissimo ti coprirà come ombra, ti riparerà…non temere.”, conosce anche come quel sì detto una volta, per essere
ripetuto , deve trovare verifica nei passaggi, nei momenti non facili, perché non si cresce
nella vita se non si ha il coraggio di passare anche attraverso le prove, il sacrificio, la tenacia, l’esercizio della nostra libertà. Dio ci stima e vuole che conquistiamo il dono; il dono
ce lo garantisce lui, ma non lo dà a chi non lo apprezza perché non l’ha cercato. Maria si
trova di fronte al mistero del suo figlio. Lei che aveva detto il suo sì, capisce di portare in
se stessa quello che sarà il dono che poi alla fine si manifesterà per tutti; ma conosce il
cammino della fede, cioè sperimenta anche la fatica che proviamo tutti nell’accettare il
Dio imprevedibile. Questo figlio comincia a dar pensiero, comincia a dire :Voi non capite
niente, io dovevo stare lì..; Maria conosce anche questa difficoltà ad accogliere ciò che sta
per avvenire, anche lei va avanti solo per essere fedele a quel sì. Ed allora oggi chiediamo
nella preghiera questo dono della perseveranza, perché ci sono troppi cristiani che mollano, che non cercano più Gesù Cristo, cercano altre cose che non saziano e alla fine deludono, che illudono e bruciano la vita.
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Venerdì 21 maggio
IL SIGNORE
È VICINO A NOI NELLA
CHIESA
Il Signore, a chi si fida di lui, garantisce la sua vicinanza. Non sarebbe il Dio dell’amore se
non ci sostenesse, quando ci chiama a condividere i passaggi anche difficili che lui stesso
ha percorso ed anche sua madre e i tutti i Santi hanno attraversato. Allora non spaventiamoci: nei momenti di difficoltà sappiamo che il Signore è appena di là della parete, non è
lontano; certo la parete ci impedisce di vederlo, ma è appena al di là. Dove trovano Maria e Giuseppe Gesù, quando da bambino si “smarrì” a Gerusalemme? Lo trovano nel
tempio. Fratelli e sorelle, se volete trovare Cristo, cercatelo nella chiesa, nelle vostre comunità; non si trova Cristo per conto proprio, abbandonando l’appartenenza alla chiesa.
Il Cristo vero, genuino è il Cristo che lungo i secoli la comunità cristiana ha conosciuto,
ha amato, ha testimoniato. La comunità cristiana, pur con tutte le sue difficoltà e le sue
manchevolezze, ancora oggi è in grado di mostrarlo all’umanità, come unica via di salvezza, come la verità che illumina ogni mente, come la vita che dà pienezza di significato.
Allora essere qui in preghiera vuol dire fare esperienza di chiesa, stare insieme e costruire
la chiesa come la costruiamo oggi e la sperimentiamo qui in questi giorni: è una cosa bella, è la famiglia dei figli di Dio, ed è nella chiesa che Cristo, ancora attraverso la mediazione di tanti fratelli, si fa conoscere, fa sentire la sua voce, il suo fiato, dona se stesso nel
mistero e nei doni che i sacramenti ci comunicano.
ggg
Lunedì 24 maggio
GESÙ
LIBERTÀ DELL’UOMO
Gesù, in un momento in cui la dialettica era molto accesa tra lui e i suoi ascoltatori, disse:
“Se sarete miei discepoli, conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. Oggi, assumendo
nei confronti di Cristo un atteggiamento di compromesso, corriamo il rischio di non essere più suoi autentici discepoli e, volenti o nolenti, diventiamo tributari di altre scuole o di
altre opinioni imperanti; per cui diventa sempre più problematico distinguere che cosa è
bene da che cosa è male. Quando crolla questo criterio fondamentale della verità, che
solo la parola di Cristo ci offre, allora non si riesce più a percepire la verità di sé stessi e
quindi anche il bisogno di essere liberati da Cristo. Le parole grandi della libertà sono
quelle del discorso delle beatitudini, dove Gesù Cristo dice: Beati, felici, contenti… Felici i
poveri in spirito, quelli che sono spogli dentro, che mancano di sicurezza, di quella ricchezza che porta ad essere orgogliosi. Felici gli afflitti... i miti… poi quelli che hanno fame
e sete della giustizia… i misericordiosi… i puri di cuore… gli operatori di pace… quelli
che pagano un prezzo per la causa del Regno dei cieli, per la causa della giustizia che viene ad essere molto superiore a quella giustizia che tutti oggi chiedono.
Rovescia così un po’ tutto, perché alla fine mette in crisi profonda quelle che sono le nostre solite misure con cui valutiamo la riuscita della vita.
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Martedì 25 maggio
GESÙ
VERITÀ DELL’UOMO
Le parole sulla giustizia umana sono parole che dentro le nostre orecchie hanno risuonato ormai chissà quante volte. Se abbiamo ancora dentro di noi la fortuna di non lasciarci
incantare dalle opinioni che ci suggestionano, se abbiamo la fortuna di saperci difendere
e di fare discernimento per trovare la verità, comprenderemo subito che questi sono tutti
“rammendi” destinati a reggere ben poco e in seguito gli “strappi” riaffioreranno di nuovo, perché bisogna andare a toccare il cuore in profondità. La libertà grande, vera, è un
dono che riceviamo; noi non siamo capaci di liberarci da noi stessi, perché portiamo una
ferita grande, la ferita della debolezza, ma portiamo in noi anche la salvezza di Cristo che
ci è stata donata nel battesimo: la vita nuova. Questa vita nuova è costantemente insidiata dal peccato, che consiste nel mettere sempre in discussione che Dio è il Dio per noi e
con noi, è il Dio che veramente ci vuole bene.
Accostarsi, celebrare allora il sacramento dell’amore di Dio vuol dire cogliere tutta la verità profonda su noi stessi, la verità dell’amore di Cristo per il quale siamo preziosissimi,
perché lui ha pagato il prezzo del nostro riscatto. Se ci mettiamo davanti al Signore con
umiltà è per capire che il segreto della gioia è Lui che ce l’ha ed è Lui che ci spinge avanti
con il suo amore.
ggg
Mercoledì 26 maggio
GESÙ
SI RIVELA NEL POVERO
San Lorenzo diacono, secondo il racconto del suo martirio, era accusato di possedere dei
tesori della chiesa di Roma, cioè soldi, e in previsione del processo distribuì tutte le ricchezze che aveva, tanto che, al momento del processo, si presentò con i veri tesori della
chiesa: i poveri. Allora ci auguriamo, come cristiani, di far fare bella figura alla chiesa,
non andando in giro sempre con i cosiddetti “ricchi” - non solo dal punto di vista economico, ma anche politico - e di essere capaci di rinnovare veramente il volto della chiesa,
facendo sì che essa si presenti come la chiesa dei poveri, anche se il termine povertà può
sembrarci antipatico.
La prima reazione, quando incontriamo un povero che chiede l’elemosina, non è certamente di simpatia, di entusiasmo, ma poi si deve diventare capaci di cogliere il mistero di
Dio che c’è dentro quella persona: quella creatura è fatta ad immagine e somiglianza di
Dio; forse, al di là dei suoi difetti, delle sue scelte, degli sbagli della vita, ha delle capacità,
ha dentro di sé delle caratteristiche che è importante cercare di scoprire. Occorre avere
sempre questa sensibilità di accorgersi che, là dove c’è la povertà umana, anche lì c’è Dio
che si manifesta in maniera più profonda e che interpella sempre più ciascuno di noi. Dove c’è la povertà il mistero di Dio è più grande.
Lodiamo, dunque, il Signore con tutti i poveri della terra che ogni giorno si mettono nelle
mani di Dio e chiedono la forza che viene dall’alto. Mettiamoci nella categoria dei poveri,
di quelli che si pongono davanti a Dio con le mani aperte e attendono il dono.
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Giovedì 27 maggio
QUATTRO
RAGIONI PER ESSERE CONTENTI
L’anticipo del paradiso è già in noi, è già tra noi: lo sperimentiamo soprattutto quando
partecipiamo, celebriamo l’Eucaristia nel giorno del Signore, la domenica. Testimoniamo
la gioia della nostra speranza, del paradiso. In un mondo che vive nelle grandi paure diffondiamo speranza e pace: mostriamo il futuro di Dio. Anche se il nostro uomo esteriore
incomincia a logorarsi, l’uomo interiore si rinnovi di giorno in giorno.
Ci sono buone ragioni per essere contenti:
1. Credo in Dio Padre che mi ha pensato, mi ha creato, mi sorregge continuamente
con la sua mano e mi porta nel suo cuore.
2. Credo in Gesù Cristo, venuto perché la tristezza fosse vinta e ci fosse la gioia: Gesù
ha sempre suscitato la gioia attorno a sé. Lui ha una riserva costante di questa gioia, che
noi possiamo attingere nei sacramenti,
3. Credo nello Spirito Santo, il Consolatore. La consolazione dissipa i dubbi attraverso la verità, e diventa consolazione anche del cuore, diventa l’unzione che lenisce ogni
nostra ferita e produce sollievo.
4. Credo nella Chiesa, comunità di fratelli, che ha una regola d’oro, quella di volerci
bene, guardando a chi ha più bisogno. Una chiesa che ha il volto dell’accoglienza, del
servizio. La chiesa che dice sì.
ggg
Venerdì 28 maggio
ALTRE
QUATTRO RAGIONI PER ESSERE CONTENTI
1. Credo nella comunione dei Santi. La solitudine produce tristezza, chiusura, invece
tutti noi siamo dentro una grande compagnia, quella dei Santi, che mi fa dire: credo che
non sono solo e povero, perché ho con me la ricchezza dei santi.
2. Credo nella remissione dei peccati. Dopo una bella confessione ci si sente sempre più contenti. È fonte di gioia il sentirsi dire: va’, ti sono perdonati i tuoi peccati.
3. Credo nella resurrezione della carne. Avanzando negli anni ci accorgiamo che la
nostra bellezza lascia a desiderare, ed allora si ricorre ai trucchi, alle ciprie, alle cure estetiche…: noi abbiamo paura del nostro disfacimento. Dimentichiamo che la bellezza del
nostro corpo sarà trasfigurata dalla potenza di Dio. Non abbiamo davanti il nulla e la disperazione.
4. Credo nella vita eterna. Abbiamo davanti la promessa di Maria. Ci viene assicurato
con certezza un posto nella vita eterna, che ci permette di contemplare quella “bellezza
sempre antica e sempre nuova” di cui parla Sant’Agostino.
A Maria chiediamo che ci renda cristiani credenti, capaci di testimoniare le beatitudini, di
riempirci di questa gioia che è un dono dello Spirito santo.
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Lunedì 31 maggio
DUE
DOMANDE PERCHÉ LA PREGHIERA DEL MESE DI MAGGIO CONTINUI
A conclusione di questa esperienza dobbiamo ringraziare la bontà di Dio, perché ognuno
di noi porta dentro il suo cuore un seme di speranza. Ponimoci due domande mentre torniamo a casa, proprio perché questo seme possa crescere e portare dentro la nostra vita
frutti di bene.
La prima domanda: abitualmente in che cosa ripongo la mia speranza? Questo tempo di
preghiera e di riflessione ci ha fatto guardare oltre le speranze effimere, oltre le sicurezze
che poi tradiscono e ci ha indicato invece una speranza che è dono, che viene dall’alto? Il
segno della grande speranza che Dio ci ha inviato è Maria Immacolata. La domanda resti
dentro di noi: in che cosa ripongo la mia speranza?
Altra domanda: a che cosa sono pronto per far sì che questa speranza genuina, ricevuta in
dono, riesca a radicarsi nella quotidianità della mia vita? Se vogliamo che quanto in questi giorni abbiamo ascoltato abbia a rimanere in noi, qualche scelta dovremmo pur farla.
Nella preghiera, mentre ringraziamo per i tanti doni ricevuti, chiediamo anche di essere
perseveranti nella decisione di una vita cristiana che sia più simile al Vangelo e in quella
scuola che Maria ha fatto a tutti noi in questi giorni, in queste sere.
La nostra preghiera sia un tendere la mano verso la Madre del Signore e madre nostra,
sapendo che lei ci ha promesso di esserci sempre accanto.
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ANTIFONE A MARIA
O santa Madre del Redentore,
porta dei cieli, stella del mare, soccorri il
tuo popolo che anela a risorgere.
Tu che accogliendo il saluto dell’angelo,
nello stupore di tutto il creato,
hai generato il tuo Creatore,
madre sempre vergine,
pietà di noi peccatori.
Ave, regina dei cieli,
ave, signora degli angeli;
porta e radice di salvezza,
rechi nel mondo la luce.
Godi, vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore.
Regina di cieli, rallegrati, alleluia:
Cristo che hai portato nel grembo, alleluia,
e risorto come aveva promesso, alleluia.
Prega il Signore per noi, alleluia.
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,
santa Madre di Dio:
non disprezzare le suppliche
di noi che siamo nella prova,
e liberaci da ogni pericolo,
o vergine gloriosa e benedetta.
PER INIZIARE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito
Santo.
Amen.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen
BENEDIZIONE
Dio misericordioso,
che per mezzo del tuo Figlio, nato dalla Vergine,
ha redento il mondo,
vi colmi della sua benedizione. Amen.
Dio vi protegga sempre
per intercessione di Maria, vergine e madre,
che ha dato al mondo l’autore della vita. Amen.
A tutti voi,
che onorate con fede la Beata Vergine Maria,
conceda il Signore la salute del corpo
e la consolazione dello spirito. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Amen.
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PREGHIERE
SEGNO DELLA CROCE
Fin dai primi tempi del Cristianesimo si diffuse l’abitudine di benedire oggetti o altro con il segno
della croce, così pure di tracciarlo sulla propria persona e sugli altri. Sembra che all’inizio si facesse
solo in fronte; poi a poco a poco si è giunti all’usanza di oggi: o il segno di croce ampio su se stessi
(dalla fronte al petto e dalla spalla sinistra alla destra) o il piccolo triplice segno di croce sulla fronte, sulla bocca e sul petto, come si fa durante la Messa, prima della lettura del Vangelo.
È un atto semplice, ma molto significativo. Esprime nello stesso tempo, mediante il gesto e le parole, i due Misteri principali della nostra fede: con il gesto, la redenzione di Gesù, compiuta sulla
croce; con le parole, tutto l’amore della Santissima Trinità.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
PADRE NOSTRO
Un giorno Gesù era assorto in preghiera. Non era la prima volta che i discepoli vedevano il loro
Maestro in contemplazione di Dio Padre. Ma, quel giorno, hanno sentito il bisogno di chiedergli:
“Insegna anche a noi a pregare!”. E Gesù consegnò loro il “Padre Nostro”, che divenne, fin dall’inizio del Cristianesimo, la preghiera per eccellenza della Chiesa.
È un’orazione del tutto particolare, sia perché Gesù stesso l’ha insegnata, sia perché è come lo
specchio in cui si riflettono i Suoi pensieri più cari e le Sue idee più ostinate. Qualche studioso ha
definito il “Padre nostro” un Vangelo in miniatura.
Leggendo le parole secondo Matteo (vedi 6,9-13) e secondo Luca (vedi 11,2-4), ci si accorge che
i due Evangelisti non le riportano in modo identico. La preghiera di Matteo è più estesa di quella
riportata da Luca. La Liturgia e la devozione popolare hanno scelto la versione più lunga, quella
di Matteo.
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
GLORIA AL PADRE
È un breve inno di lode e di adorazione in onore della Santissima Trinità. Fin dall’antichità il
“Gloria al padre” concludeva la recita di ogni Salmo. Di qui il detto: “Tutti i salmi finiscono in
gloria”, che per noi cristiani vuol significare: ogni preghiera, recitata con fede, non è vana, ma
ottiene il favore di Dio.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
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AVE, O MARIA
È la preghiera più antica, in onore della Madonna. Chi non la conosce? Probabilmente è la prima
che ognuno di noi ha imparato. Le sue parole hanno ispirato opere d’arte di poeti e musicisti.
L’«Ave Maria» si compone di due parti. Nella prima, trovi le parole dell’arcangelo Gabriele (“Ti
saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”) e l’esclamazione di Elisabetta (“Benedetta tu fra
tutte le donne e benedetto il frutto del tuo grembo”). La seconda parte è una supplica semplicissima Non poteva che nascere un capolavoro di fede: da quando Gesù, il Figlio di Maria, è diventato uno di noi, nessun uomo potrà mai disperare, perfino nei momenti più bui, come quello del
dolore e della morte. C’è sempre una madre, e che Madre!
Ave, o Maria,
piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell’ora della nostra morte.
Amen.
ANGELO DI DIO
La devozione all’Angelo Custode è antica e ha avuto una larga diffusione tra i cristiani, favorita
anche da alcuni santi, come Bernardo (vissuto dal 1091 al 1153).
In onore degli Angeli Custodi è stata istituita una festa che, su richiesta di Ferdinando d’Austria, è
entrata nel 1608 nel Calendario liturgico. Ancora oggi la Chiesa la celebra il 2 ottobre. Nel 2005 il
Parlamento italiano ha istitutito in questa data la Festa dei nonni: un momento di riconoscenza
verso chi ha vegliato sui nostri passi proprio come angeli custodi. L’«Angelo di Dio», che riassume
alcune preghiere medioevali (dei secoli XI-XIII), è l’invocazione più conosciuta e più suggestiva.
Angelo di Dio, che sei il mio custode,
illumina, custodisci, reggi e governa me,
che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen
SALVE REGINA
Dopo l’«Ave Maria», la “Salve Regina” è la preghiera più nota e amata in onore della Madonna.
Si narra che sia stato Ademaro di Monteil, vescovo di Le Puy, a comporla durante il
“pellegrinaggio d’arme” in Terra Santa, passato alla storia come Prima Crociata (XI secolo). Era
anche l’invocazione preferita dalla gente di mare: Cristoforo Colombo racconta che le ciurme delle
sue caravelle la cantavano durante il viaggio alla scoperta dell’America.
Salve, Regina, madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva;
a te sospiriamo, gementi e piangenti
in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia,
o dolce Vergine Maria.
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ANGELUS
C’è un’usanza, antichissima e molto bella: invocare la Madonna al rintocco delle campane, all’alba, a mezzogiorno e al tramonto. Sembra che sia stato Gregorio IX (secolo XIII) il primo a dare
l’avvio a questa devozione, in una circostanza particolare: si narra che avesse esortato la gente a
pregare non appena avvertivano il suono della campana cittadina che indicava il coprifuoco. Successivamente, altre circostanze e abitudini religiose avrebbero fissato i tre momenti della giornata,
coinvolgendo tutto il popolo cristiano, oltre i confini di una città o di un monastero.
La recita dell’«Angelus», più che un atto di devozione a Maria, è un gesto di fede nella incarnazione di Cristo, che ha segnato in modo incancellabile la storia umana, e di conseguenza segna ogni
nostra giornata, dalle prime alle ultime luci.
Anticamente, l’«Angelus» veniva recitato soprattutto nelle campagne: ci si fermava un attimo, preferibilmente in ginocchio, in qualunque posto ci si trovasse, qualsiasi attività si stesse svolgendo.
L’angelo del Signore portò l’annuncio a Maria.
Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo
Ave, o Maria…
Ecco l’ancella del Signore.
Sia fatto di me secondo la tua parola.
Ave, o Maria…
E il Verbo si è fatto carne.
E abitò fra noi.
Ave, o Maria…
Prega per noi, santa Madre di Dio.
Perché siamo fatti degni delle promesse del Cristo.
Preghiamo.
Infondi nel nostro spirito la tua grazia, Signore; tu, che all’annunzio dell’angelo ci ha rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua
croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
PREGHIERA DEL MATTINO E DELLA SERA
Le due preghiere risalgono a tempi lontani. A quei tempi i bambini le recitavano, ben composti e
senza fretta, appena alzati e prima di addormentarsi. Guai se le dimenticavano! E non mancava
mai un richiamo, nella confessione: “Hai detto le tue preghiere del mattino e della sera?”.
Oggi si chiede ai bambini: “Ti ricordi del Signore?”. Ma la sostanza non cambia.
AL MATTINO
ALLA SERA
Ti adoro, mio Dio,
e ti amo con tutto il cuore.
Ti ringrazio di avermi creato,
fatto cristiano
e conservato in questa notte.
Ti offro le azioni della giornata:
fa’ che siano tutte secondo
la tua santa volontà
per la maggior tua gloria.
Preservami dal peccato
e da ogni male.
La tua grazia sia sempre con me
e con tutti i miei cari. Amen
Ti adoro, mio Dio,
e ti amo con tutto il cuore.
Ti ringrazio di avermi creato,
fatto cristiano
e conservato in questa giorno.
Perdonami il male oggi commesso
e, se qualche bene ho compiuto,
accettalo.
Custodiscimi nel riposo
e liberami dai pericoli.
La tua grazia sia sempre con me
e con tutti i miei cari. Amen
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VIENI IN ME SPIRITO SANTO
Vieni in me, Spirito Santo:
illumina la mia vita
con la sapienza del Vangelo.
Vieni in me, Spirito Santo:
donami un vero amore per Gesù
e la forza per vivere come lui,
Vieni in me, Spirito Santo:
rendimi generoso nel perdono
e seminatore di pace e di giustizia.
Vieni in me, Spirito Santo:
infondi in me il coraggio della verità
che rende limpidi e sinceri.
Vieni in me, Spirito Santo:
liberami dalla schiavitù delle cose
e aprimi alla donazione e all’amore.
VIENI, SPIRITO, E DONA A NOI
Vieni, o Spirito Santo, e da' a noi
un cuore nuovo, che ravvivi in noi tutti i doni
da Te ricevuti con la gioia di essere Cristiani,
un cuore nuovo sempre giovane e lieto.
Vieni, o Spirito Santo, e da' a noi
un cuore puro, allenato ad amare Dio,
un cuore puro, che non conosca il male
se non per definirlo, per combatterlo
e per fuggirlo; un cuore puro,
come quello di un fanciullo,
capace di entusiasmarsi e di trepidare.
Vieni, o Spirito Santo, e da' a noi
un cuore grande, aperto alla Tua silenziosa
e potente parola ispiratrice,
e chiuso ad ogni meschina ambizione,
un cuore grande e forte ad amare tutti,
a tutti servire, con tutti soffrire;
un cuore grande,
forte, solo beato di palpitare col cuore di Dio.
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LO SPIRITO FORZA DELLA STORIA
Vieni, Spirito Santo,
perché senza di te Dio è lontano,
Gesù risorto resta nel passato,
il Vangelo appare una lettera morta,
la Chiesa una semplice organizzazione,
l’autorità un puro esercizio del potere,
la missione una propaganda,
il culto un arcaismo,
l’agire morale un agire da servi.
Con te, invece, o Spirito Santo,
il cosmo è mobilitato,
il Risorto si fa presente,
Dio è vicino,
il Vangelo è potenza di vita,
la Chiesa diventa comunione,
l’autorità è un servizio gioioso e forte,
la liturgia è memoriale vivente,
l’agire umano etico e morale
è un cammino forte costruttivo di libertà.
INVOCAZIONE DELLO SPIRITO SANTO
Spirito incerto, forza dell’universo, potenza santificatrice della
Chiesa, vieni, rallegra la nostra vita coni tuoi sette santi doni.
Vieni Spirito Santo!
Spirito di Sapienza, voce dei profeti, vieni, parla nell’intimo del
nostro cuore e guida la Chiesa alla piena conoscenza della verità.
Vieni Spirito Santo!
Spirito Consolatore, fortezza dei deboli, gioia degli afflitti, vieni,
rinvigorisci le membra stanche, restituisci la gioia ai cuori tristi.
Vieni Spirito Santo!
Spirito di vita, soffio d’amore, energia scaturita dalla Croce del
Signore Gesù, vieni, anima la Chiesa, gonfia le sue vele con il tuo
vento potente e dolce.
Vieni Spirito Santo!
Spirito del Padre e del Figlio disceso sulla Vergine Madre, Maria
di Nazaret, donato agli apostoli, effuso sulla Chiesa, vieni, svelaci
il volto del Padre, manifestaci la sapienza del Figlio, stabilisci in
noi la tua dimora
Vieni Spirito Santo!
Spirito di pace, sorgente di concordia, vincolo di eterno amore,
vieni, riconcilia i figli con il Padre, rinsalda la nostra amicizia fraterna, ricomponi l’unità della Chiesa.
Vieni Spirito Santo!
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il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra tutte le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno,
Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell’ora della nostra morte.
Ritagliare la pagina lungo il tratteggio e consegnarla ad ogni bambino perché la personalizzi colorandola e indicando le presenze al Rosario
Ave Maria, piena di grazia
Amen.
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C’ERO ANCH’IO!
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Giovanni Paolo II ha chiesto a ciascuno di noi
di tessere un dialogo con Gesù e Dio suo papà
ogni giorno attraverso la preghiera del rosario.
È come un sottofondo musicale che sa creare
il clima adatto per meditare i Misteri meravigliosi
della tua salvezza e di quella del mondo intero.
È come sussurrare a Dio e a Maria
quanto grande è il nostro amore.
È far passare nel nostro cuore
tutta la vita di Gesù e il suo Vangelo.
È aumentare l’amore e la bontà tra le mura
della nostra casa e della Chiesa.
In questo mondo pregano sia le labbra che il cuore
e tutta la persona entra in comunione viva
con Gesù attraverso Maria.
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