VOLUME: N°18 Novembre/2012 NOTIZIARIO DELLA CHIESA EVANGELICA A.D. EMMANUEL VICO CASTELLINA N°19, 80136 NAPOLI PASTORE DELLA COMUNITA’ “VITTORIO LIVIGNI” Culti: Domenica ore: 11-00 Martedì ore: 19-00 Giovedì ore: 19-00. LA BIBBIA PAROLA DI’ VITA ETERNA; CRISTO GESU’ IL SIGNORE LO SPIRITO DEL SIGNORE, DÌ DIO, E’ SU DÌ ME PERCHE’ IL SIGNORE MI HA UNTO PER RECARE UNA BUONA NOTIZIA AGLI UMILI . “O DIO, TI CERCO, L'ANIMA MIA E' ASSETATA DI’ TE” (SALMO 63:1). Quanto spesso ci sentiamo insoddisfatti, scontenti, stanchi della nostra vita! Le nostre aspirazioni sono continuamente frustate, non ci sentiamo mai veramente appagati e se ci sembra di aver raggiunto lo scopo che ci prefiggevamo, questo senso di soddisfazione dura poco e subito dopo siamo di nuovo a caccia di qualche altra cosa. Ma cosa può veramente risolvere il nostro senso di incompletezza? Niente al di fuori di noi: né lavoro né successo né amore. Niente al di dentro di noi: né cultura né autocompiacimento né realizzazione di sé. Se abbiamo sete abbiamo bisogno di acqua. La nostra anima ha sete e non esiste surrogato dell'acqua. E quest'acqua è la presenza stessa di Dio. Solo quando potremo riconoscere onestamente: ”O Dio, la mia anima è assetata di Te”, allora avremo la possibilità di calmare la nostra sete, di colmare il nostro vuoto. E quello che è meraviglioso: anche tutti gli aspetti della nostra vita acquisteranno significato e valore. “Nel giorno dellA pAurA, Io coNfIDo IN TE” (Salmo 56:3). E' Davide che qui testimonia della sua fede e della sua fiducia in Dio. E' sua abitudine rivolgersi subito a Dio in qualsiasi ”giorno di paura”. In altri Salmi lo stesso Davide si meraviglia di coloro che “confidano in carri e ... in cavalli” (Salmo118:9 ). Ai giorni nostri ci sono quelli che confidano nell'aiuto degli amici, nella potenza degli uomini altolocati o nell'intervento della polizia. Davide insiste, a ragione, nel dire che è meglio rifugiarci nell'Eterno. Egli è più potente, “più grande di colui che è nel mondo” (1°Giovanni 4:4). Questo Dio è sempre con i Suoi figli. Alla fine del versetto9 del Salmo 56, Davide afferma: “Questo io so: che Dio è per me”. Puoi dire questo anche tu? Se sei un figliolo di Dio, puoi ! con sicurezza. Niente paura,allora! Terza Parte: (Giovanni Capitolo 7-8-9). Come abbiamo detto nel capitolo precedente, la Bibbia è un mezzo indispensabile per crescere spiritualmente. Perché la Bibbia possa esprimere tutta la sua efficacia nella tua vita, sono richieste 5 cose. 1) Ascolta la Bibbia – Avrai certamente notato che spesso ci riferiamo alla Bibbia come alla “Parola di Dio”. In questi primi tempi della tua esperienza cristiana cerca di essere presente al maggiore numero possibile di riunione di culto; in tal modo, non solo prenderai una buona abitudine ma potrai anche ascoltare la lettura e la predicazione della Parola di Dio; cerca di sederti tra i primi banchi della chiesa, per non essere distratto da nulla. Apri la tua Bibbia e segui la lettura dei brani indicati dal predicatore; se ci riesci, prendi anche qualche nota, ciò ti aiuterà a ricordare i punti più importanti del sermone. 2) Leggi la Bibbia – Un altro modo per assimilare la Parola di Dio è quello di leggerla regolarmente. Le nostre abitudini determinano il nostro carattere ed una delle migliori abitudini che tu possa prendere è quella di leggere la Bibbia ogni giorno. Comincia leggendola 15 minuti la mattina e 15 minuti la sera, prima di andare a letto. Per questa lettura usa la Bibbia che puoi sottolineare e sulla quale scrivere degli appunti ai margini. Nella nota finale di questo libretto, troverai dei suggerimenti su come proseguire in questa importante lettura dopo aver terminato il Vangelo di Giovanni. 3) Studia la Bibbia - Studiare richiede un tempo maggiore che leggere ma è un'attività che permette di realizzare enormi benefici. In questo capitolo sono date delle elementari indicazioni per iniziare un semplice studio personale. 4) Impara la Bibbia a memoria - Considera che ognuno di questi punti implica un piccolo impegno da parte tua, ma solo così ti sarà possibile realizzare quanto viene insegnato da quel verso che dice: “Io ho riposto la Tua parola nel mio cuore per non peccare contro di Te”. (Salmo 119:11). Comincia memorizzando i versi che ti vengono suggeriti da questo studio: prima di tutto esamina le parti che compongono il verso, notando il loro significato, poi individua le parole importanti. (per esempio nel verso 11 del salmo 119 alcune delle parole importanti sono: “riposo”, “parola” e “cuore”). 5) Medita la Bibbia- Quando si è ascoltato, letto, studiato ed imparato a memoria molti passi della Bibbia allora si hanno sufficienti argomenti su cui meditare. Questa è un attività che può essere esercitata in qualsiasi momento della giornata; infatti mentre lavoriamo,mentre aspettiamo l'ascensore oppure guidiamo l'automobile, mentre continua a funzionare. Sono veramente tante le situazioni in cui è possibile meditare la Bibbia! Dalla redazione … Caro lettore, Dopo un anno di attesa , siamo felici di presentarvi , il nuovo “Gesù E’ Il Signore”, in versione riveduta. PDF Gli argomenti sono a grandi linee sempre gli stessi: dagli studi alle testimonianze, l’attualità e una pagina dedicata ai giochi per rilassarvi dopo la lettura. La redazione del giornalino, a parte alcuni, è cambiata e rinnovata: il redattore è il nostro fratello Mario Amato. Ci auguriamo che il giornalino sia di vostro gradimento. Vi ringraziamo per il sostegno che ci date sia materialmente che spiritualmente e vi chiediamo di continuare a pregare per questa opera affinché possa portare frutto per il Signore. Non ci resta che augurarvi una buona lettura. Dio ci benedica insieme! “Ha chiamati dalle tenebre alla Sua luce meravigliosa” (1°Pietro 2:9) Capire la BibbiaNon c'è niente di misterioso nella Bibbia, essa è semplicemente il mezzo di cui Dio si usa per parlarci. Comunque lo schema che segue ti aiuterà nella lettura del libro più importante al mondo. Cerca di porti queste domande: Argomenti- “Che dice questo passo biblico? Di quali parti si compone? Quali argomenti vengono trattati?” (Versi utili da imparare a memoria Giovanni 7:37). A undici anni entrai in un collegio religioso per compiere un percorso di studi in quell’ambito. Alla fine del liceo avrei dovuto decidere se proseguire e confermare questa scelta o uscire e intraprendere una qualche carriera nella vita civile. Ero indeciso e insicuro ma decisi di proseguire. Così entrai nell’anno di noviziato, un anno di prova, indossando abiti religiosi con “voti semplici” per un’attività che mi avrebbe impegnato per almeno tre anni. Tali voti consistevano nella promessa di vivere in castità, in povertà totale (non avere alcuna proprietà) e in piena ubbidienza e completa sottomissione ai superiori ecclesiastici. Proprio durante questo periodo nacque in me il desiderio profondo di ricercare un’esperienza spirituale e personale con il Signore. Pensavo: “Se in futuro dovrò parlare di Dio agli altri, posso parlare di qualcosa studiato su testi e libri di teologia, ma solo di un Dio che ho conosciuto e con cui mantengo un rapporto personale”. Proseguii negli miei studi nella mia ricerca personale restando all’interno dell’Istituto religioso, senza risultati. Anzi più andavo avanti, più entravo in crisi trovandomi sempre più in difficoltà, in piena aridità spirituale. Nei periodi estivi, quando andavo dai miei familiari per un po’ di vacanza, mi trovavo a dialogare con una famiglia di credenti che, notando la mia crisi, iniziarono a testimoniarmi della loro fede e a parlarmi di un Dio vivente con cui è possibile avere un rapporto personale vivo e di cui si può sperimentare la cura, la risposta e l’amore, in un rapporto di viva comunione. Al terzo anno della mia esperienza, a motivo della mia crisi sempre più profonda, decisi di uscire per vivere la mia vita normalmente. Dovevo, però, completare i miei studi per poter avere un lavoro dignitoso. Quella famiglia che mi stava parlando del Signore mi ospitò per il periodo degli studi universitari. Questo fu certamente un intervento meraviglioso della mano di Dio. Il mio cammino con il Signore è stato complesso e sofferto. La mia mente era fortemente legata ai concetti dottrinali e spirituali inculcati nell’Istituto religioso che avevo frequentato per anni. Purtroppo il mio atteggiamento titubante, incerto e contraddittorio è durato anche dopo l’iscrizione all’università. Qui avevo cominciato a frequentare la chiesa evangelica di quella città, mettendo alla prova la pazienza dei fratelli nell’analizzare con me la Parola di Dio, sottolineando gli errori di certe mie posizioni e convinzioni spirituali tradizionali. Dopo un percorso travagliato sono giunto finalmente alla decisione di una vera e consapevole conversione, abbandonando con fiducia la mia vita nelle mani di Gesù per seguire la verità della Sua Parola. Ho potuto capire e sperimentare quanto male e quanto danno ho procurato alla mia vita con la mancanza di semplicità e atteggiamenti ostili perdendo, così, tante benedizioni e, soprattutto, cercando di avvicinarmi a Dio partendo col piede sbagliato. Sono convinto che se fin dall’inizio avessi seguito con semplice coerenza le mie prime esperienze nel Signore, avute personalmente quando da solo leggevo la Bibbia, mi sarei evitato tante sofferenze: è di importanza fondamentale avere un atteggiamento sincero nei confronti del Signore! Ma di estrema importanza, per arrivare a Dio, è il desiderio, la ricerca di Dio, la comunione personale con Lui al di là di ogni contraddizione. Il profeta Geremia scrive nel Suo libro: “Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; io mi lascerò trovare da voi” (Geremia 29:13-14). Dio si rivela a chi Lo cerca! Una ricerca superficiale, non fatta con tutto il cuore, difficilmente porterà al Signore! Una volta trovato il Signore, ne ho sperimentato l’aiuto in varie situazioni e difficoltà. Grazie siano rese a Dio, che non mi ha mai rigettato e abbandonato anche se non sempre ho camminato costantemente con Lui. La Sua grande misericordia e la Sua benignità si sono riversate su me, mettendo al mio fianco una credente, ora mia moglie, come sostegno e valido aiuto nella vita spirituale e umana. Non potrò mai dimenticare il grande amore che Dio ha per me ogni giorno! Fratello: Ilio Il Matrimonio è per sempre! Si, il matrimonio è per sempre. Il suo significato durerà per sempre, finché la vita ci unisce. E per sempre durerà il pensiero di Dio ... “Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore; il marito infatti è il capo della moglie, come anche Cristo è il capo della chiesa, lui, che è Salvatore del corpo. Ora come la chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa. Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, per santificarla dopo averla purificata lavandola con l'acqua della parola, per farla comparire davanti a se, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile. Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama se stesso. Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e della chiesa. Ma d'altronde, anche fra di voi, ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama se stesso; e altresì la moglie rispetti il marito” (Efesini 5:22-23). Due amici camminavano nel deserto. Durante questo viaggio i due cominciarono a discutere, ed un diete uno schiaffo all'altro, la persona colpita, addolorata ma senza dire nulla scrisse nella sabbia: “Il mio migliore Amico oggi mi ha dato uno schiaffo”. Continuarono a camminare, finché trovarono un oasi, dove decisero di fare un bagno. L'uomo che era stato schiaffeggiato rischiò di affogare, ma il suo Amico lo salvò, quando si riprese scrisse su una pietra: “Il mio migliore Amico mi ha salvato la vita”. Colui che prima aveva dato lo schiaffo al suo migliore Amico e poi lo aveva salvato domando:”Quando ti ho ferito hai scritto nella sabbia, e adesso lo in una pietra perché?” L'altro rispose. “Quando qualcuno ci ferisce dobbiamo scriverlo sulla sabbia, dove i venti del perdono possano cancellarlo, ma quando qualcuno fa qualcosa di buono per noi dobbiamo inciderlo nella pietra dove nessun vento possa cancellarlo”. Impara a scrivere le ferite che ricevi sulla sabbia e a inciderle sulla roccia le gioie che gli altri ti arrecano, diciamo che ci vuole un minuto per trovare una persona speciale, un vero Amico quello che ci comprende nei momenti difficili della vita, il vero Amico lo troviamo solo in Cristo Gesù. ( Prov. 17:17 ). L'Amico ama in ogni tempo; è nato per essere un fratello nella sventura. Dal pulpito 27/11/2012 predica la parola di DIO il pastore: Vittorio Livigni (Atti 1:4-8). Ogni primo giovedì del mese, nel locale della scuola domenicale alle ore: 17-00 si tiene la riunione delle sorelle. Il Signore consola i nostri cuori ricordandoci delle Sue promesse, che battezzerà con Il Suo Santo Spirito i Suoi figlioli, e saremo testimoni della Sua potenza. GESU’ CRISTO E’ MORTO ANCHE PER TE’ ACCETTALO NEL TUO CUORE E’ AVRAI VITA IN ETERNO. Il nostro sito: www.ad-emmanuel.it Ogni primo lunedì del mese, nel locale della scuola domenicale alle ore: 18-00 si tiene la riunione dei fratelli. Avviso per tutti i fratelli e le sorelle. --------------------------------------------Se avete nel cuore un pensiero, ispirato dallo Spirito Santo che volete condividere con la chiesa, vi invitiamo a trascriverlo su un foglio e consegnarlo al fratello Mario, ho inviarlo: e-mail, Ci sarà modo di vederlo pubblicato su questo giornalino e sul sito della chiesa. Vi ricordiamo inoltre che spesso i pensieri più semplici possono essere di grande benedizione ed Edificazione.