Il consumo di frutta e verdura. Nutrizione, affettività, scienza, cultura 1 INTRODUZIONE BENESSERE A COLORI Il raggruppamento di imprese “Benessere a colori” il Raggruppamento Temporaneo d’Impresa comprende cinque componenti, ognuno dei quali rappresenta un punto di riferimento per le produzioni frutticole e orticole dell’area geografica di provenienza e per la specializzazione produttiva. L’idea di base che ha guidato l’incontro delle 5 organizzazioni è infatti l’attuazione della strategia posta alla base del programma “Frutta nelle Scuole” con un approccio che permetta di coniugare le esigenze educative di carattere generale con le specificità produttive e le vocazionalità di ogni singolo territorio. 2 OP COP - è un Consorzio di 13 cooperative OP Kiwi Sole Latina - associa agricoltori in Lazio, associate che riunisce e rappresenta circa Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Basilicata, 1600 aziende di piccole e medie dimensioni Piemonte e Trentino Alto Adige. La produzione delle province di Verona, Padova, Rovigo del Kiwi di Latina IGP e biologico è una e Mantova attive nel mercato ortofrutticolo. delle produzioni di punta dell’Organizzazione. OP Ortonatura – una società agricola consortile di venti soci Spreafico SpA – L’attività di Spreafico copre tutte dislocati principalmente nel territorio lombardo e veneto. le fasi della filiera ortofrutticola, dalla produzione E’ diventata un’ Organizzazione di Produttori (O.P.) alla commercializzazione, e offre una fornitura e aderisce ad A.O.P UnoLombardia. di servizi di valore per i propri clienti e partner. Ortonatura è nata con l’intento di offrire servizi migliori La filiera integrata di Spreafico comprende la produzione alla GDO in termini d’ampliamento dell’offerta di prodotti agricola con aziende di proprietà in Italia e in Cile (zucchine, melanzane, pomodori, insalate, cavoli, rucola, e oltre 600 produttori partner in tutto il mondo, coste, prezzemolo, basilico, ecc.), selezione, condizionamento centri di condizionamento (strutture di conservazione, e packaging, al fine di garantire elasticità e puntualità nelle di selezione e impianti di maturazione e consegne e quindi il massimo della freschezza e del sapore. confezionamento) e centri di distribuzione e logistica. i prodotti distribuiti nelle scuole Tutti i prodotti sono di categoria prima o superiore. Inoltre, hanno altre caratteristiche qualitative derivanti dai metodi di coltivazione utilizzati. --------------------------------------------------------DOP (Denominazione di Origine Protetta) È un marchio di tutela giuridica della denominazione attribuito dall’Unione Europea agli alimenti con caratteristiche qualitative che dipendono fortemente dal territorio in cui sono prodotti. In particolare, per potersi fregiare del marchio DOP tutte le fasi di produzione e trasformazione di un prodotto alimentare devono avvenire all’interno di un’area geografica ben individuata. --------------------------------------------------------IGP (Indicazione Geografica Protetta) È un marchio di origine attribuito dall’Unione Europea ai prodotti agricoli e alimentari connotati territorialmente, tali che almeno una fase del processo produttivo avviene in una determinata area geografica. --------------------------------------------------------Biologico L’agricoltura biologica è un metodo di produzione definito e disciplinato a livello comunitario. In agricoltura biologica non si utilizzano sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere), né OGM (Organismi Geneticamente Modificati). La difesa delle colture si ottiene attraverso una serie di azioni preventive, selezionando specie resistenti alle malattie e utilizzando tecniche di coltivazione quali: • la rotazione delle colture: s’impedisce ai parassiti di trovare l’ambiente favorevole al loro proliferare e si utilizzano in modo meno intensivo le sostanze nutrienti del terreno; • la piantumazione di siepi e alberi che danno ospitalità ai predatori naturali dei parassiti e fungono da barriera fisica a possibili inquinamenti esterni; • la consociazione, che consiste nel coltivare contemporaneamente piante diverse, l’una sgradita ai parassiti dell’altra. --------------------------------------------------------Lotta integrata È una pratica di difesa delle colture dagli insetti dannosi che prevede diversi accorgimenti quali: • l’uso ridotto di fitofarmaci scelti comunque poco o per niente tossici per l’uomo e per gli insetti utili e facilmente denaturati dall’azione biochimica del terreno e dall’aria; • la lotta tramite tecniche ecocompatibili quali la confusione sessuale, l’inserimento di altri insetti che siano predatori naturali di quelli dannosi alle coltivazioni, fitofarmaci selettivi…; • l’uso di varietà colturali maggiormente resistenti, della rotazione colturale, con particolare attenzione all’eliminazione di piante infette. 3 INTRODUZIONE BENESSERE a colori per FRUTTA NELLE SCUOLE BENESSERE a colori per FRUTTA NELLE SCUOLE: il programma Il Programma europeo FRUTTA NELLE SCUOLE, introdotto dal regolamento CE n.1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007 e rivolto alle scuole primarie, prevede la distribuzione gratuita all’interno delle scuole, per la merenda di metà mattina, di prodotti ortofrutticoli freschi di qualità certificata (DOP, IGP, Biologici), ottenuti con metodi di produzione integrata e scelti in base alla stagionalità. Il programma prevede laboratori, giochi, esperienze concrete e utilizzo educativo delle risorse tecnologiche con cui vivono quotidianamente i bambini, nativi digitali. Una serie di proposte coinvolgenti e operative, con il sapore del gioco, dove i bambini possono sperimentare l’esplorazione, la conoscenza, la scelta, anche destreggiandosi tra i condizionamenti posti dalla pubblicità o dall’emulazione di modelli negativi. Per coinvolgere i bambini e predisporli al consumo di frutta e verdura, Benessere a colori ha elaborato per FRUTTA NELLE SCUOLE un Programma che integra la consegna di prodotti ortofrutticoli con suggerimenti di attività che spaziano dall’area matematicascientifica a quella storico-geografica, fino a quella linguistico-artistico-espressiva, coinvolgendo anche l’insegnamento trasversale di Cittadinanza e Costituzione. Tante diverse proposte di attività che, in classe e nelle uscite didattiche, permettono all’insegnante di sviluppare molteplici aspetti: salutistico/nutrizionale (mangio bene per stare bene), scientifico (so cosa mangio), affettivo e sensoriale (uso e godo dei miei sensi), ambientale (contatto con la natura e salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità), sociale (rispetto dell’identità territoriale). A casa i bambini, dopo aver spiegato quanto fatto a scuola, possono chiedere aiuto ai genitori per raccogliere informazioni, fare anche in Rete ricerche di dati e immagini, avere notizie su tradizioni e abitudini locali relative all’oggi o al recente passato, essere accompagnati a osservare sul “campo” (nelle fattorie didattiche, al mercato, dal fruttivendolo, al supermercato) realizzare ricette a base di frutta e verdura. Il Programma è connotato da: • pluralità di risorse multicanale integrate • valore formativo • semplicità d’uso • integrazione nella programmazione curricolare di ogni ambito disciplinare • prospettiva di continuità curricolare • sperimentazione di compiti di Cittadinanza e Costituzione • condivisione con le Famiglie di Patti di Corresponsabilità Educativa • rapporto con il territorio 4 Un approccio metodologico che permette di valorizzare nei bambini più piccoli la capacità di apprendimento spontaneamente olistica, fondata prevalentemente sul gioco, sull’uso dei cinque sensi e sull’operatività da cui far scaturire l’elaborazione di semplici concetti. Con i più grandi, sempre partendo dall’operatività e da un approccio ludico e multisensoriale, si potrà dare maggiore spazio agli aspetti cognitivi, stimolando i bambini a elaborare concetti più complessi e declinati con maggior consapevolezza nelle diverse aree disciplinari. A scuola, partendo dall’esperienza concreta o virtuale che coinvolge l’intera classe, si arriverà ai concetti attraverso attività collaborativa di classe o di gruppo. Sarà utile anche programmare occasioni di peer tutoring nei confronti dei compagni delle altre classi, ai quali spiegare quanto appreso. 5 Percorso 1 L’artista ispirato Questo libretto Scopriamo insieme qual è il paese d’origine dei frutti più comuni. Sapevate per esempio che l’albicocca e il limone provengono dalla Cina e la pesca dalla Persia? E che il ciliegio era considerato dagli antichi un albero magico? E che la frutta e la verdura sono sempre stati soggetti amati dai pittori? Sulla bancarella del mercato si vedono frutti di tutti i tipi. Cerchiamoli e scopriamo che... Il sito www.benessereacolori.it è pensato per mettere a disposizione di tutti, bambini, genitori e insegnanti su tutto il territorio nazionale, le risorse educative progettate da Benessere a colori per FRUTTA NELLE SCUOLE con le informazioni sulla frutta e il suo consumo. ...e inoltre Albicocca È originaria della fascia che va dell’Asia Occidentale fino al Giappone. I noccioli risultano velenosi perché contengono amigdalina, una sostanza tossica. Quindi NON si devono usare al posto delle mandorle negli amaretti. In grande quantità potrebbero fare male. Per la tradizione cinese è il frutto associato alla conoscenza e alla medicina. Nel libretto si suggerisce l’opportunità di effettuare con i bambini le stesse divertenti esperienze pratiche che le scuole iscritte al programma hanno l’occasione di compiere, come la realizzazione di un orto (pag. 22), la visita a una fattoria o un museo (pag. 23). Inoltre il libretto propone i quattro percorsi presenti on line su questo sito. I quattro percorsi: 1.L’artista ispirato 2.L’assaggiatore curioso 3. Il nutrizionista bilanciato 4.L’agronomo sostenibile Per ogni percorso questo libretto riporta nei riquadri i testi informativi e operativi navigabili nel sito (box bianchi). Propone in più una serie di altre proposte ludico-educative di espansione e approfondimento in diversi ambiti (linguistico, scientifico, motorio, “alimentare”…) che possono essere scelte in relazione all’età e agli interessi dei bambini e sviluppate in classe con gli insegnanti ma anche a casa con i genitori (box gialli). Ai bambini che hanno effettuato le attività si consegnerà il patentino che li riconosce come “esperti fruttologi”: un gratificante riconoscimento della loro partecipazione e un modo per responsabilizzarli al mantenimento dei sani comportamenti alimentari che hanno appreso nel percorso! 6 testi sul sito www.benessereacolori.it altre proposte ludico-educative extra arancia Inizialmente era coltivata in Cina, poi si è diffusa nel Mediterraneo grazie ai marinai che piantavano gli aranci nelle città lungo le rotte delle loro navi per avere sempre una scorta di frutta fresca e combattere lo scorbuto. I portoghesi erano i principali commercianti di arance e infatti questo frutto in greco si chiama πορτοκάλι (pronuncia: portocâli), in rumeno “portocală” e anche in Italia a Napoli è “portuall”, nel Salento “portacallu”, a Bergamo “portügàl”, in Piemonte “portugaj”. clementina È un agrume ibrido nato dall’incrocio tra l’arancio e il mandarino e per questo è chiamato anche mandarancio. È molto apprezzato perché si sbuccia facilmente, è molto dolce e ha pochissimi semi. L’albicocca è molto buona con lo yogurt, prodotto il cui consumo giornaliero è consigliato dai nutrizionisti, insieme a quello della frutta. Scegliamo frutta matura, tagliamola a pezzettini e mescoliamola allo yogurt fresco. Il succo d’arancia, come quello del limone, ha proprietà antiossidanti. Dimostriamolo tagliando una mela a fettine. Dividiamoli su due piattini. Solo su uno spruzziamo il succo di un’arancia. Cosa osserviamo? Perché? (Risposta: la mela sul piattino senza succo si è scurita, l’altra no. Il succo dell’arancia contiene vitamina C antiossidante e impedisce all’ossigeno di attivare un particolare enzima, il polifenol-ossidasi). Le bucce degli agrumi contengono gli “oli essenziali”, sostanze… per niente oleose! Strizziamo una buccia su un foglio bianco. Su un altro versiamo un paio di gocce di olio. Dopo un po’ il foglio con lo spruzzo della buccia è asciutto, l’altro no. Gli oli essenziali non sono affatto untuosi: sono molecole odorose volatili, cioè che evaporano facilmente. 7 percorso 1 L’ARTISTA ISPIRATO carota Sebbene l’ortaggio arrivi dall’Oriente, il nome “carota” deriva dal greco “Karotòn”. La parte commestibile della carota è la radice. Nel lontano Medioevo era considerata un rimedio miracoloso grazie ai suoi minerali e al beta-carotene che l’organismo trasforma nella preziosa vitamina A, utile per una pelle morbida e sana e per proteggerci dai danni dell’inquinamento. FRAGOLA La fragola come la conosciamo noi è originaria del Canada e fu portata in Francia nel 1500. Secondo una leggenda Cherokee le fragole furono create e messe sulla Terra nel tentativo di convincere la prima donna a tornare dal primo uomo dopo un brutto litigio. La prima donna, camminando lontano nel bosco, si trovò a un tratto circondata da queste piante con i loro fiori delicati e i frutti rossi, dolci, a forma di cuore. Mangiandoli si dimenticò della sua rabbia e desiderò tornare dal suo amato e condividere con lui un cestino di fragole. Un’altra leggenda narra che alla morte di Adone Venere pianse tante lacrime che diventavano piccoli cuoricini rossi cadendo a terra: erano nate le fragole che anche gli antichi romani amavano molto. Per il loro intenso profumo, le chiamarono fragrans. Cerchiamo il significato della parola italiana “fragrante”. Quali altre parole ne derivano? MANDARINO Assieme al cedro e al pomelo, è uno dei tre agrumi dall’incrocio dei quali sono poi derivati tutti gli altri. È molto importante perché tra i tre “nonni” degli agrumi è l’unico a essere dolce! Mandarino è anche la lingua parlata nel nord della Cina e mandarini erano i funzionari dell’impero cinese. Il pomelo, conosciuto in Asia da ben 4.000 anni, è arrivato sulle nostre tavole! Vuoi sapere com’è fatto? Cercalo al supermercato. Lo troverai facilmente perché è il più grande tra gli agrumi. Può pesare anche alcuni chili. Non a caso il suo nome è Citrus Maxima o Citrus Grandis. mela È forse il frutto più presente nella mitologia e nelle fiabe di tutto il mondo: tre sono le mele d’oro che usa Melanione per conquistare la mano di Atalanta; e sempre una mela, ma avvelenata, è l’arma che sceglie la matrigna per liberarsi di Biancaneve. Se Biancaneve avesse lavato bene la mela prima di morderla non sarebbe rimasta vittima della matrigna e avrebbe gustato con piacere il buonissimo frutto. Proviamo a immaginare come sarebbe continuata la fiaba in questo caso. Leggiamo insieme racconti di mele. Per esempio la tradizionale fiaba trentina Melina e il Principe oppure La ragazza Mela di Italo Calvino. pera Per gli antichi cinesi la pera rappresentava l’immortalità, probabilmente perché l’albero vive molto a lungo. La legna del pero è molto utilizzata per la costruzione degli strumenti chiamati legni, come il flauto e il clarinetto. 8 Anche cotta, la carota conserva il beta-carotene che non viene distrutto dal calore. In più, cotta diventa molto dolce. Ma anche cruda e ben lavata, con il suo bel colore arancione, croccante, fresca, la carota è buonissima da sgranocchiare per merenda. Quando la mamma fa la torta aiutiamola a grattugiare alcune carote da mescolare all’impasto. Le fette di questo buonissimo dolce andranno a ruba! Le pere non sono tutte uguali. Andiamo al mercato, al supermercato, dal fruttivendolo e annotiamo i nomi dei vari tipi di pera. Scattiamo una foto e in classe confrontiamole. Quali le somiglianze? E le differenze? In biblioteca cerchiamo i territori di origine di ciascuna varietà. pomodoro Giunto dall’America Latina sulle caravelle spagnole, fu all’inizio utilizzato in Europa come pianta ornamentale. Il pomodoro è una bacca che ospita un prezioso concentrato di sostanze benefiche tra cui la vitamine A amica della pelle e della vista, la vitamina B utile al ricambio cellulare e la vitamina C capace di un’importante azione antinfettiva. uva È il frutto di Dioniso, divinità greca della vegetazione e del vino, e grappoli succosi sono spesso usati per rappresentare la chioma di Bacco, dio romano. È anche protagonista della famosa fiaba di Esopo “la volpe e l’uva”. In Spagna si pensa porti fortuna mangiare 12 chicchi d’uva, uno per rintocco, allo scoccare della mezzanotte che segna l’inizio del nuovo anno. > IL GIOCO Arriva dall’America, ma oggi possiamo considerare il pomodoro il re della cucina mediterranea. La sua polpa si usa per condire la pasta, si mette sulla pizza, nel sugo dello spezzatino. Crudo colora l’insalata mista o accompagna la mozzarella. Centrifugato diventa un’ottima bevanda ed è usato perfino per fare un rosso e gustoso gelato! Prendiamo la macchina fotografica e cerchiamo il pomodoro nelle varie pietanze. Scattiamo, incolliamo ogni foto su cartoncini e scriviamo le varie ricette. Rileghiamo e regaliamo alla mamma! Molto amata dagli artisti, l’uva, con i pampini e i tralci della vite, è protagonista di molte opere d’arte. Cerchiamo immagini di ceramiche della Grecia antica, di lastre di sarcofaghi, di rilievi nei portali delle chiese dal X al XIV secolo, di dipinti degli artisti più celebri dal 1500 in poi. Perché tanta uva nell’arte? (simbolo propiziatorio di abbondanza, simbolo religioso, luce e ombre in Caravaggio...). ...e ancora ∙ Giochiamo in giardino. Appuntiamo sul petto il disegno di un frutto. I bambini camminano liberamente fino a quando il capogioco nomina una stagione. I “frutti” corrispondenti corrono fino al cestino, un cerchio disegnato sul pavimento, e vi saltano dentro. -----------------------------------------------------------------------------------------∙ Si gioca più volentieri se ci si costruiscono i materiali per giocare. Realizziamo un tabellone di gioco simile al gioco dell’oca sui vantaggi della frutta e verdura di stagione. Nelle caselle si disegnano i frutti. Se si capita in una casella con la scritta km0 si pesca una carta con una domanda a cui si deve rispondere per proseguire. Alcuni esempi: Scegliere frutta di stagione riduce le emissioni di CO2? (Sì perché si limita l’uso dei mezzi di trasporto) La frutta di stagione è più ricca di vitamine? (Sì perché i tempi raccolta/consumo sono più brevi) Il melone è un frutto invernale? (No, è un frutto estivo). 9 Percorso 2 L’assaggiatore curioso percorso 1 L’ARTISTA ISPIRATO > LA LINGUA ∙ Fiabe amiche dell’orto? Impariamo bene i nomi di frutti e ortaggi e cerchiamoli nelle fiabe e nelle favole. Troveremo zucche che trasportano future principesse, piante di fagioli che crescono fino alle nuvole, pere con la buccia per lo schizzinoso palato di Pinocchio e così via. Leggiamo insieme. -----------------------------------------------------------------------------------------∙ I prodotti della terra, insieme a molti eventi legati all’agricoltura, sono spesso collegati a proverbi o detti popolari famosi. Si dice, infatti, Ottobre mostaio, Novembre vinaio, Dicembre favaio per indicare chiaramente le fasi della vendemmia o il mese dell’anno in cui si fanno le fave cotte. Cerchiamo altri detti e proverbi che hanno come protagonista la frutta e la verdura. -----------------------------------------------------------------------------------------∙ La tipica ruvidezza della buccia dell’arancia ha dato origine a “pelle a buccia di arancia” o “pareti a buccia di arancia” in edilizia. Con le mele: “La grande mela” per indicare New York e il proverbio forse più famoso e utilizzato: “Una mela al giorno toglie il medico di torno” per le proprietà benefiche del frutto. Andiamo a caccia di modi di dire e di proverbi che usano la frutta e la verdura come metafora e divertiamoci a disegnare vignette. Scriviamo il significato reale. > LA GEOGRAFIA Toccare, guardare, annusare, ascoltare, gustare. L’approccio alla conoscenza è multisensoriale. Sapevate che il gusto e l’olfatto sono interconnessi? E che la lingua contiene una mappa? E che potremmo riconoscere un frutto solo toccando la superficie? ∙ I frutti più comuni hanno origini lontane: il ciliegio, l’albicocco e il susino appartengono tutti alla famiglia delle Rosacee, la stessa delle rose. La pianta del ciliegio è originaria dell’Asia Minore. Si è diffusa prima in Egitto, poi in Grecia e infine a Roma. L’albicocco era conosciuto in Cina già nel 3.000 a.C. I suoi frutti, oltre a essere consumati freschi, vengono commercializzati anche secchi. Infatti l’albicocca è particolarmente ricca di vitamina A, una sostanza utile sia per la vista, sia per le ossa. Disegniamo in rosso sul planisfero il viaggio fino a noi del ciliegio nell’antichità e in arancione quello dell’albicocco. Cerchiamo l’origine di altri frutti e con colori diversi segniamo anche i tragitti dei loro viaggi fino alle nostre tavole. Realtà aumentata La realtà aumentata è un sistema che permette l’interazione tra ambiente reale e virtuale attraverso una webcam si riprende uno spazio reale e il sistema lo sovrappone agli elementi digitali. È basata sull’uso di marcatori, disegni stilizzati in bianco e nero che vengono mostrati alla webcam e riconosciuti dal sistema. Ritratti… di stagione! Abbiamo visto come la frutta è spesso presente nelle storie e nelle leggende, come il legno di alcuni alberi sia importante per costruire strumenti musicali e ora... Vedremo come frutta (e verdura) possono essere utilizzate con un po’ di fantasia anche nell’arte. Giuseppe Arcimboldo è un pittore italiano vissuto nel 1500 noto per aver dipinto le Stagioni, un ciclo di opere raffiguranti delle teste composte da frutta e verdura, fiori, rami e foglie… tutto rigorosamente “di stagione”! > L’ARTE ∙ Il gioco on line permette di realizzare un divertente ritratto alla maniera di Arcimboldo. Realizziamo il nostro “arcimboldo” a collage. Utilizziamo i volantini del supermercato, i cataloghi dei produttori ortofrutticoli, le vecchie riviste per cercare immagini di frutta e verdura. Ritagliamo e dividiamo per stagione, poi componiamo il nostro ritratto. -----------------------------------------------------------------------------------------∙ Raccogliamo le immagini avanzate e incolliamole su cartoncini 15x15 cm. Ora scriviamo su ogni cartoncino il nome della frutta e assembliamo i cartoncini in quattro piccoli libri, uno per ogni stagione. -----------------------------------------------------------------------------------------∙ Frutta e verdura sono sempre stati soggetti amati dai pittori. Ecco alcuni esempi: “Canestra di frutta” di Caravaggio, “Natura morta con piatto di ciliegie” di Paul Cezanne, “Cestino con frutta” oppure “Anguria” di Renato Guttuso. In biblioteca o in Internet cerchiamone altri. Quanti modi diversi per raffigurare la frutta! Proviamo anche noi a dipingere con originalità i prodotti della natura. 10 Sul sito www.benessereacolori.it si gioca con la realtà aumentata per scoprire i vari tipi di frutta. Un quiz sulla mela serve a verificare quanto si sa su questo frutto molto diffuso, ma anche per imparare quello che ancora non si sa! Quiz! La mela L’arancia 1. Al mondo esistono circa 1000 varietà di mela. 1.Le arance vengono coltivate nei paesi freddi, più esposti Falso, sono quasi 8500. al vento. 2. I fiori del melo sono bianchi con sfumature rosa. Vero. Falso, hanno bisogno di temperature miti e luoghi soleggiati. 3. La mela è un frutto ricco di vitamine e altri nutrienti 2. L’arancio è tondo e arancione. importanti per la nostra salute. Vero. Falso, l’arancio è l’albero delle arance. 4. Una mela matura è sempre di colore rosso brillante. 3. L’arancia è moto ricca di vitamina C e vitamina A. Falso, alcune varietà di mela quando sono mature sono Vero, per questo è un frutto particolarmente consigliato rosse, ma ci sono anche buonissime mele gialle, verdi per contrastare l’invecchiamento. o rosa. 4. La buccia dell’arancia si butta via: è inutile. 5. La buccia della mela è buona da mangiare. Falso è aromatica e si usa in pasticceria o in profumeria Vero, anche la buccia contiene molte sostanze preziose 5. I fiori dell’arancio si chiamano zagare e sono profumatissimi. per la nostra salute. (Chiaramente molte mele che Vero, grazie all’intenso profumo sono utilizzati durante arrivano sulle nostre tavole hanno viaggiato dal frutteto le cerimonie nuziali. al mercato e sono state toccate da molte mani, per 6. La patria dell’arancia è la Cina. questo è importante lavarle bene prima di consumarle Vero, venne introdotto in Europa in epoca medioevale. con la buccia). 7.Un arancio produce circa 500 frutti all’anno. 6. Se voglio mangiare solo mezza mela l’altra metà Vero, i primi frutti si raccolgono a novembre e gli ultimi la devo buttare perché diventa nera dopo pochi minuti. a maggio-giugno. Falso, la mela tagliata (o grattugiata) diventa scura a contatto con l’ossigeno dell’aria, ma è sempre buona. 11 percorso 2 L’ASSAGGIATORE CURIOSO I cinque sensi GUSTO • TIPO DI SAPORE (salato; dolce; amaro; acido; saporito) Nonostante la grande varietà di aromi che siamo abituati a sentire quando mangiamo, sono cinque i sapori fondamentali che la nostra lingua è in grado di riconoscere. Riconosciamo i diversi sapori grazie alle gemme gustative I cinque sensi hanno un ruolo fondamentale nella percezione del cibo. Il cibo lo vedo, lo tocco, ne sento l’odore, il rumore, il gusto... Tutte queste informazioni arrivano al cervello costruendo una esperienza sensoriale! posizionate sulle papille gustative. Ci sono diversi tipi di gemme gustative ciascuno specializzato nel sentire un sapore. On line, i bambini prendono in considerazione la mela e vengono invitati a identificarne le caratteristiche secondo i cinque sensi, selezionando tra varie possibilità. Lo stesso esercizio-gioco può essere ripetuto con altri frutti o verdure. ...e inoltre VISTA • FORMA (tonda; ovale; a grappolo; allungata; a cuore) • COLORE (giallo; viola; arancio; rosso; marrone; verde) • DIMENSIONE (circa come una pallina da tennis; circa Alcuni colori ci rendono un frutto più appetibile di un altro: il rosso, arancio o giallo di un frutto sono spesso (ma non sempre) buoni indici di maturazione. come una pallina da ping pong; circa come una palla da calcio) TATTO • CARATTERISTICHE DELLA SUPERFICIE (liscia; rugosa; vellutata) • CONSISTENZA (morbida; succosa; soda; granulosa; gelatinosa) OLFATTO • PROFUMO (molto intenso; poco intenso) UDITO • SENSAZIONE UDITIVA durante la masticazione (fa rumore; non fa rumore) 12 Toccare un frutto non vuol dire per forza usare le mani, anzi... per lo più noi tocchiamo il cibo con la bocca: labbra e lingua sono tra gli organi tattili più sensibili del nostro corpo. Quando mangiamo l’odorato lavora in stretta collaborazione con il gusto per farci sentire gli aromi: ecco perché se ci tappiamo il naso quasi non sentiamo il sapore di un cibo! Sotto i nostri denti una mela croccante fa un rumore diverso da un’albicocca. Sono le informazioni legate all’udito che ci permettono di valutare la testura (croccantezza, sofficità e viscosità) di un alimento. Le gemme gustative, riunite in gruppi da uno a cinque, sono distribuite anche nel cavo orale (palato, arcate palatine, faringe e laringe). Ciascuna gemma è formata da 40-50 cellule con la capacità di trasmettere il segnale chimico percepito in impulso nervoso che fibre nervose trasportano fino al cervello. Approfondiamo in biblioteca e realizziamo un cartellone per illustrare quello che abbiamo imparato. Scopriamo con l’assaggio altri segreti della frutta ...e ancora ∙ Che frutta mangiamo oggi a merenda? Prima di farlo osserviamone forma e colore, annusiamola, tocchiamola. Com’è fatta fuori? E dentro? Poi assaggiamone un pezzetto. Com’è il suo gusto? Se si morde… scrocchia? E se tamburello con le dita sulla superficie? Scattiamo una foto, stampiamola e intorno scriviamo tutte le caratteristiche che abbiamo scoperto. Rileghiamo e voilà un bel libro per ricordare che i frutti non sono tutti uguali. -----------------------------------------------------∙ Il salato attenua l’amaro, mentre l’acido fa diventare più sensibili al dolce e il dolce diminuisce la sensibilità all’acido e all’amaro. Proviamo con un cucchiaino di marmellata consumato dopo un cucchiaio di succo di limone: sembra più dolce? L’acido di una spremuta non zuccherata e l’amaro del cioccolato fondente si attenuano dopo un biscotto o una fetta di torta. Proviamo? ------------------------------------------------------∙ Senza un coinvolgimento dell’odorato i sapori non vengono percepiti completamente. Il gusto e l’odorato formano un unico senso. Il primo serve alla degustazione dei corpi tattili e il secondo alla degustazione dei corpi gassosi. Insieme formano il sapore. Proviamo ad assaggiare pezzetti di frutta tappando il naso, poi riproviamo a naso libero. Cosa abbiamo percepito? 13 percorso 2 L’ASSAGGIATORE CURIOSO Ora mettiamoci alla prova ∙ Realizziamo un cartellone per raccogliere e confrontare le caratteristiche dei diversi frutti percepite con i cinque sensi. Su una tabella a doppia entrata in colonna incolleremo immagini/foto di frutti, in riga registreremo le caratteristiche al tatto (superficie/consistenza), alla vista (forma/colore/ aspetto) e così via secondo quanto registrano tutti i cinque sensi. Proviamo ora a raccontare a parole le sensazioni che ci provoca ogni frutto. -------------------------------------------------------------∙ Giochiamo a carte con la frutta e la verdura. Su tanti cartoncini della forma di una carta da gioco si disegnano frutti, ortaggi, ma anche naso, bocca, mani, orecchie, occhi. Rappresentano i sensi. Si gioca in gruppo: ogni giocatore ha tre carte. In senso orario si cala una carta. La prima ha l’immagine della frutta/verdura. Il secondo giocatore risponde con la carta di un senso. Se non ce l’ha passa il turno. Per conquistare le carte sul tavolo il primo giocatore deve dire una qualità del frutto legata al senso. Se sbaglia le carte passano al secondo giocatore. Poi pesca una nuova carta. Chi vince? Chi ha conquistato più carte. -------------------------------------------------------------∙ Gli odori della frutta sono “buoni” e familiari per questo l’industria li utilizza associandoli a giocattoli e prodotti vari facendo leva sulla memoria sensoriale. Realizziamo un cartellone dopo le riflessioni sulle pubblicità dei prodotti profumati alla frutta: in cartoleria, in cosmetica… -------------------------------------------------------------∙ Spesso nei prodotti alimentari i profumi vengono enfatizzati. Raccogliamo etichette di vari prodotti e ricerchiamo la presenza di aromi. Distinguiamo quelli naturali da quelli artificiali. Approfondiamo. -------------------------------------------------------------∙ Lo abbiamo già visto per le susine. Anche le mele non sono tutte uguali, così come le pere, le ciliegie. Le differenti varietà sono ottenute dall’uomo nel corso dei secoli o dei decenni utilizzando metodi di miglioramento genetico. Realizziamo anche con interviste un’indagine alla scoperta di differenti tipi di mela (renette, golden, stark...), di particolari varietà di prodotti ortofrutticoli locali, di varietà oggi scomparse. Percorso 3 Il nutrizionista bilanciato Oltre a dare energia e dissetare, la frutta contiene moltissime sostanze come vitamine e minerali che servono all’organismo per mantenersi in salute. Assumere la giusta quantità di queste sostanze è facile, basta... mangiarne di tutti i colori! gruppo Bianco (mela, pera) Gruppo viola (susina, uva nera, fico) Gruppo arancio (arancia, cachi, clementina, mandarino, pesca, susina, albicocca, melone, carota) Gruppo rosso (arancia, fragola, pomodorino, anguria, ciliegia) Gruppo verde (uva, kiwi) 14 15 percorso 3 IL NUTRIZIONISTA BILANCIATO Frutta a colori On line, i bambini interagiscono con una “centrifuga arcobaleno” che, girando molto velocemente, dà la sensazione giocosa di suddividere le cose nelle loro diverse componenti. La prima suddivisione riguarda la composizione del nostro corpo. E la frutta da cosa è composta? Il gioco online introduce due tematiche: 1. non tutti i frutti sono uguali e per essere sicuri di sfruttare al meglio tutte le proprietà di questi alimenti l’ideale è mangiarne un po’ di tutti i colori; 2. nei diversi frutti varia la composizione in acqua, sali minerali, zuccheri e vitamine. Scopriamo altri segreti scientifici della frutta Riproduciamo in classe la sagoma su un cartellone e coloriamo i settori procedendo insieme mentre via via spieghiamo le componenti, così come avviene online. Acqua. La componente essenziale di ogni forma di vita. Ne perdiamo in continuazione (con il sudore, la pipì, le lacrime, la saliva), per questo è importante continuare ad assumerne, facendoci una bella bevuta o consumando un frutto succoso! Zuccheri. Il vero carburante per il nostro corpo! Sono l’energia che ci permette di muoverci, correre e giocare. La frutta ne contiene molti e di ottima qualità! Sali minerali. Permettono al nostro corpo di funzionare correttamente, al sangue di trasportare l’ossigeno, ai muscoli di muoversi, alle ossa di essere forti. La frutta è un’ottima fonte di alcuni di questi preziosissimi elementi, come potassio, magnesio e calcio. Vitamine. Sono indispensabili perché tutto funzioni nel modo giusto. Nella frutta si trovano soprattutto la vitamina A (importante per la crescita, protegge le ossa, la pelle e la vista); la vitamina C (alleata del sistema immunitario); la vitamina E (protettrice delle nostre cellule). Grassi. Sono le scorte di energia che usiamo quando siamo “in riserva” e sono anche molto importanti per proteggere e sostenere alcuni nostri organi. Non bisogna esagerare nel mangiarli perché ne bastano pochi al nostro corpo. La frutta non ne contiene. Proteine. Costruiscono, trasportano, comunicano, proteggono... Insomma, se il nostro corpo fosse una casa le proteine sarebbero i muratori, ma anche i mattoni! Il nostro corpo le costruisce da sé, ma ha bisogno di assumerne con il cibo per avere i materiali di partenza. La frutta ne contiene una piccola quantità. 16 ...e inoltre ∙ La frutta contiene fitonutrienti ciascuno dei quali ha azioni benefiche sull’organismo. I fitonutrienti si possono vedere perché sono colorati. Proviamo a prendere una fragola, tagliamola e facciamola strisciare su un foglio bianco. Lascia una traccia rossa così come la ciliegia, ma anche come il peperone, il pomodoro… I frutti rossi contengono il licopene, un fitonutriente che fa bene al cuore. Facciamo la stessa esperienza con frutta e verdura di vari colori. Scopriamo così le tracce lasciate anche dal betacarotene (giallo-arancione) che difendono la pelle dall’azione invecchiante dei raggi del sole. Quelle lasciate dalla clorofilla e dall’acido folico (verde) che aiutano le ossa, quelle del selenio (bianco) che combatte il colesterolo e quelle dei polifenoli (viola) che aiutano la memoria. ---------------------------------------------------------------∙ Informiamoci in biblioteca o in Rete: quali percentuali di vitamine, sali minerali, zuccheri e oligoelementi contengono i vari frutti? Costruiamo una tabella per raccogliere i dati. Se utilizziamo un foglio di calcolo possiamo facilmente ottenere grafici colorati che ci permettono di rispondere a varie curiosità. Per esempio: quale frutto è più zuccherino? Quali vitamine ci sono nelle fragole? Possiamo poi scoprire insieme quali benefici le varie componenti portano al nostro corpo. ---------------------------------------------------------------∙ Lo zucchero della frutta è di tipo “semplice” e per questo è in grado di fornire energia “pronta per l’uso”. Si chiama fruttosio. Il fruttosio è presente in molti alimenti come per esempio le marmellate. Leggiamo le etichette di prodotti dolci e scopriamo se contengono fruttosio. ---------------------------------------------------------------∙ Per stare bene dobbiamo mangiare ogni giorno 5 porzioni di frutta e verdura. Ma quanto è una porzione? 1 frutto intero, oppure 2 o 3 piccoli frutti, o una manciata di quelli proprio piccoli, o una fetta di quelli che si consumano affettati. Dividiamo un cesto pieno di frutta in tante porzioni. Quante ne abbiamo ottenute? Una porzione corrisponde a circa 150 gr. Proviamo a dividere il cesto in porzioni usando una bilancia. ---------------------------------------------------------------∙ La frutta si può anche bere. Una porzione è costituita da 125 ml di succo. Prendiamo una confezione di succo di frutta da 125 ml e versiamo in un bicchiere. Segniamo il livello con un pennarello. Ora possiamo dividere in “giuste porzioni di frutta” una bottiglia da 750 ml di succo. Quanti bambini possiamo accontentare? 17 Percorso 4 L’agronomo sostenibile percorso 3 IL NUTRIZIONISTA BILANCIATO ∙ La mela è un formidabile laboratorio biochimico. È costituita da 85,3 gr. di acqua, 11,8 gr. di carboidrati, 2,3 gr. di fibre. I minerali in una mela sono molti: sodio, potassio, magnesio, calcio, manganese, ferro, rame, zinco, fosforo, cloruro, fluoro, iodio e selenio. Non mancano le vitamine: carotene, vitamine E, K, B1, B2, B6, C, nicotinamide, acido pantotenico, biotina, e acido folico. Una mela ha 54 calorie. Immaginando una mela di 100 gr disegniamola, dividiamola in fasce e coloriamola secondo gli elementi che contiene. ---------------------------------------------------------------∙ L’acqua costituisce il 60% del peso del corpo umano. Il corpo ha bisogno di circa due litri di acqua al giorno a seconda dell’ambiente e del tipo di attività. Mangiare frutta e verdura aiuta a consumare la fornitura giornaliera di acqua e fornisce anche le sostanze nutritive necessarie. I cinque frutti crudi che contengono la maggior quantità di acqua sono le fragole, le angurie, i meloni, i pompelmi e le mele — tutti contenenti più del 90% del loro peso in acqua. Il frutto con la minor quantità di acqua è la banana che contiene “solo” il 74% di acqua. ---------------------------------------------------------------∙ Le vitamine contenute nella frutta perdono i loro benefici con il calore e il passare del tempo. Impariamo a scegliere la frutta più fresca. Come? Osserviamola bene: la buccia deve essere ben lucida e dal colore intenso. Più tempo infatti la frutta passa sul banco del fruttivendolo e più l’acqua che contiene evapora lasciando la buccia piena di rughe e scolorita! ---------------------------------------------------------------∙ La frutta non sempre sta sul banco del fruttivendolo! È utilizzata infatti per realizzare molti alimenti: yogurth, marmellate, succhi… Quanta ne troviamo quando andiamo a fare la spesa nei diversi alimenti? ---------------------------------------------------------------∙ Realizziamo il calendario della settimana della frutta a colori! Su una lunga striscia da appendere al muro scriviamo i giorni della settimana e accanto a ognuno disegniamo un disco diviso in cinque settori che corrispondono ai cinque momenti di assunzione giornaliera di frutta (colazione, merenda del mattino, pranzo, merenda del pomeriggio, cena). In ogni spicchio inseriamo un frutto. Attenzione, in ogni giornata devono essere presenti i cinque colori della frutta. E durante la settimana? Proviamo a fare in modo che ci sia la maggior varietà di frutta possibile! ---------------------------------------------------------------∙ Prepariamo una ricetta con i colori della salute? Facciamo una macedonia con mela, fragola, melone, susina, kiwi. Una bella spruzzata di succo d’arancia per aumentare la vitamina C e… buon appetito! Si fa presto a dire frutta Frutta, verdura e cestini colorati per fare un po’ di classificazione... In quanti modi possiamo raggruppare la frutta? Attenzione però perché nulla è come sembra. Per esempio, sapevate che il pomodoro è una bacca e che la mela non è il vero frutto, ma il frutto è il torsolo? Impariamo a distinguere i frutti secchi dai carnosi, la bacca dall’esperidio, i frutti aggregati dalle infruttescenze… I pomi Ti è mai capitato di mordere una mela fin troppo vicino al torsolo e “assaggiare” quella pellicina dura che sta attorno ai semi? Se sì allora potrai dire davvero di aver mangiato il frutto del melo! Infatti mela e pera sono dei falsi frutti chiamati pomi. Tutta l’ottima polpa che noi gustiamo è solo la copertura per il frutto vero e proprio: il torsolo che contiene i semi! Le bacche Sono frutti in cui molti piccoli semi sono immersi nella polpa morbida e succosa. Tra le bacche più ghiotte ci sono i cachi, gli acini dell’uva, i kiwi e i pomodori. Di bacche però ce ne sono anche molte velenose che è meglio non assaggiare! Curiosamente una di queste è il frutto della pianta della patata (cugina del pomodoro): in questo caso la parte commestibile è il tubero che sta sotto terra! Le drupe Albicocca, ciliegia, pesca e prugna sono frutti cugini e si chiamano drupe. Sotto la polpa morbida e succosa che fa venir voglia di mangiarle hanno un nocciolo ben duro e resistente tanto che in inglese lo si chiama bone, osso. Questo “osso” passa indenne nello stomaco degli animali che lo ingoiano, ma è pronto a germogliare una volta “depositato” a terra, spesso lontano dalla pianta d’origine. L’esperidio I frutti degli agrumi, come arancia, mandarino, clementina e limone, sono delle bacche modificate. La loro buccia è formata da tante piccole vescicole che contengono molti olii essenziali profumatissimi e la loro polpa è fatta da tanti sacchettini pieni di succo. Ma lo sapevi che questi sacchettini sono in realtà dei peli trasformati?! Frutti composti Quanti frutti ci sono in un cestino di fragole? In realtà molti più di quelli che immagini! Infatti la fragola è un frutto composto, i veri frutti sono gli acheni, i puntini gialli che stanno sulla superficie. Altri frutti composti sono il lampone e la mora di rovo: in questo caso tante piccole bacche, ciascuna con il suo semino all’interno, stanno vicine per essere mangiate in un sol boccone! 18 19 percorso 4 L’AGRONOMO SOSTENIBILE ...e ancora ∙ Quelli presi in considerazione sono tutti frutti prodotti in Italia che arrivano sulle nostre tavole senza dover compiere lunghi viaggi. Questo è un bene sia per la nostra salute sia per quella dell’ambiente. Procuriamo almeno un frutto per ogni categoria e sperimentiamo. Prendiamo il frutto, ricordiamo il nome della categoria, apriamo il frutto per osservarne i semi. Guardiamoli, tocchiamoli, apriamo anche i semi dove possibile. ---------------------------------------------------------------∙ Fotografiamo e realizziamo una scheda per ogni frutto con l’immagine del frutto, del fiore, del seme. Aggiungiamo le informazioni e la descrizione. Leghiamo le schede con un nastrino colorato. ---------------------------------------------------------------∙ Con semi di differenti forma e grandezza si possono realizzare collane, orecchini, anelli, fermacapelli, spille! Dopo aver mangiato la frutta raccogliamo i semi, laviamoli e lasciamo asciugare bene Proviamo a costruire insieme una divertente bigiotteria ecocompatibile. Ora giochiamo! Cosa sono i semi? Sono tutti uguali? Riuscireste ad accoppiare ai frutti il loro giusto seme? Il memory della frutta ∙ Costruiamo il nostro memory della frutta. Prepariamo 10 coppie di immagini di frutta tagliata a metà che incolliamo su tessere di cartoncino. Sotto l’immagine scriviamo la categoria di appartenenza. Si gioca a carte coperte. Scopo del gioco è trovare le coppie, come nel memory classico. ∙ La difficoltà del gioco può essere incrementata inserendo un pacchetto di 30 carte di cui 15 hanno l’immagine del frutto/verdura e 15 l’immagine del relativo seme/fiore. Per facilitare l’associazione e fissarla nella memoria, queste carte hanno un bordino colorato a due a due. Quanti segreti in un seme… ∙ Quanti sono i modi della semina? C’è la semina a spaglio dove il contadino mescola i semi a sabbia o segatura per farli cadere nel terreno in modo più uniforme, oppure c’è quella a file, molto ordinata. C’è la semina a buche dove due o tre semi vengono messi insieme dentro piccole buche ricoperte poi di terriccio e c’è la semina sotto riparo effettuata in cassette o in serra. Documentiamoci e cerchiamo immagini dei vari tipi di semina. Per quali semi è più adatto ogni tipo di semina? ∙ I semi possono anche non germogliare se sono conficcati troppo in profondità oppure se lo sono troppo poco così da diventare appetitoso cibo per gli uccellini. Hanno bisogno di acqua e di luce, ma nella misura giusta… non amano le esagerazioni! Per vedere come germoglia un seme mettiamo dei fagioli sulla bambagia bagnata e osserviamo giorno dopo giorno… ∙ Ci sono semi trasportati dal vento, altri vengono lasciati cadere dal becco degli uccelli o restano attaccati al pelo di animali o viaggiano nella loro pancia. Ci sono poi i semi che navigano sull’acqua. Cerchiamo notizie su come avvengono queste naturali tecniche di disseminazione e su come i diversi semi le “aiutano”. 20 21 Facciamo l’orto? Una visita interessante… Coltivare un orto, sentire, toccare e annusare i frutti della terra sono esperienze che ci ricongiungono non solo alle basi del cibo, ma alle basi della vita stessa. Nell’orto si vede nascere, crescere, fiorire, maturare e morire… e poi ancora nascere. Si tocca con mano il ciclo della vita e si diventa consapevoli di come anche noi facciamo parte di questa rete di vita. Ciò che curiamo, che facciamo crescere, acquista per noi un significato e un valore maggiore. Così l’insalata seminata, innaffiata, raccolta, diventa più appetitosa e gustosa. La nostra verdura ha un sapore diverso, un profumo diverso. E allora… prepariamo un orto anche noi! Fattorie didattiche, altre aziende agricole anche non specificatamente attrezzate per le scuole, centri di lavorazione e trasformazione della frutta e della verdura, musei dedicati all’alimentazione o all’agricoltura, orti botanici, mercati di frutta e verdura, banchi direttamente gestiti dagli agricoltori sono mete di visite di grande interesse per tutti i bambini. Possono osservare da vicino i luoghi di provenienza dei prodotti che arrivano sulle tavole e scoprire sul “campo” il valore di uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. • Dal seme al frutto. Coltiviamo le fragole sul davanzale. Bastano un cartoncino vuoto di succo di frutta tagliato a 2/3 d’altezza, del terriccio, semi di fragola, acqua per innaffiare e… pazienza! ---------------------------------------------------------------• Il compost è un terriccio fertilizzante che… possiamo fare! In un angolo del giardino o in una cassetta sul balcone facciamo uno strato di foglie e legnetti, poi mettiamoci sopra rifiuti vegetali, terriccio e segatura. Ogni tanto mescoliamo il cumulo per far passare l’aria così non puzzerà. Aspettiamo tutto il tempo necessario. Quando sarà pronto usiamolo mescolandolo al terriccio dei fiori sul balcone: cresceranno più belli! Nelle fattorie, nelle aziende, nei mercati si possono vedere da vicino i prodotti ortofrutticoli, osservare la trasformazione di frutta di stagione e ortaggi in confetture e conserve, comprendere alcune regole delle filiere della conservazione e del commercio. Interviste agli agricoltori o alle persone impegnate nelle varie fasi di lavorazione dei prodotti aiuta a cogliere diversi punti di vista. Nelle fattorie si può provare a maneggiare alcuni strumenti dell’agricoltore che deve preparare il terreno per l’orto, o effettuare prove di semina di frutta e verdura. Per chi vuole saperne di più è possibile scaricare il libretto “L’Orto in classe” a questo indirizzo: www.benessereacolori.it Il libretto fornisce consigli per la semina e tante informazioni importanti per la cura dell’orto di classe: i vari tipi di semi, i bulbi e le talee, il ciclo di vita delle piante, il ruolo dell’acqua e della luce, il modo corretto di innaffiare, l’humus e la pacciamatura, la differenza tra coltivazioni in serra e all’aperto… In più, semplici esperimenti per comprendere i motivi dei comportamenti suggeriti. Nelle ultime pagine i bambini trovano le istruzioni per il montaggio della serra. 22 Queste “immersioni” negli ambienti agroalimentari sollecitano naturalmente la sensorialità: il gusto, l’olfatto, il tatto sono formidabili strumenti di conoscenza utili ad avvicinare senza forzature i bambini agli alimenti. Fotografie, video, appunti, interviste saranno il prezioso materiale che permetterà di ricordare l’esperienza e di trasformarla in nuovi apprendimenti. 23 www.benessereacolori.it