PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Titolo UNA NECESSITA’, UN’ABILITA’: I COMPITI Autrici Cristina Lasagni, Enrica Tambini Destinatari Scuola Primaria classi terza, quarta e quinta Dimensione Collaborazione e partecipazione Obiettivi Argomento/Contenuti/ Nuclei tematici Campi di esperienza/ Discipline e/o ambiti coinvolti Tempi previsti/Durata Ascolto attivo Finalità : promuovere autoconsapevolezza sul senso di sé, dei propri comportamenti e del significato di ciò che si compie promuovere atteggiamento di ricerca, di sostegno e potenziamento della motivazione,alla riflessione, al pensiero critico. Competenze sociali e civiche: … è in grado di iniziare ad affrontare, in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità Acquisisce consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. E’ disposto a misurare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Abilità sociali: discriminare le proprie sensazioni di agio/ disagio esprimere verbalmente emozioni e sentimenti riconoscere il senso dei diritti e dei doveri verso se stessi e verso gli altri nel rispetto delle regole comuni sviluppare un’etica della responsabilità imparando a scegliere e ad agire in modo consapevole PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE accettare ed integrare le proposte/ opinioni degli altri adeguandosi ad un’idea presa dalla maggioranza impegnarsi personalmente ad elaborare idee e promuovere azioni per il miglioramento continuo della propria classe proporre soluzioni per aiutare i compagni in difficoltà comunica in modo costruttivo in ambienti diversi mostra tolleranza verso i compagni accetta e comprende diversi punti di vista è in grado di negoziare e di creare fiducia nel gruppo fa scelte in autonomia consultandosi col gruppo Abilità civiche: si impegna ad ascoltare in modo efficace gli altri chiede aiuto e incoraggia mostra solidarietà e interesse per risolvere problemi che riguardano il gruppo classe Elenco abilità sociali utili 1. Dare il turno di parola 2. Condividere i materiali 3. Chiedere aiuto 4. Chiedere chiarimenti all’interno del gruppo (non all’insegnante) 5. Parlare sottovoce 6. Riconoscere e usare segnali convenzionali 7. Partecipare tutti ugualmente 8. Rimanere sul compito 9. “Stare” nel gruppo 10. Ascoltare attivamente e dare riscontri verbali e non verbali Adattato e integrato da: 11. Non prendersela per qualche critica 12. Portare a termine il compito 13. Seguire le istruzioni 14. Utilizzare i materiali 15. Rispettare le scelte altrui 16. Cercare un accordo e/o un’integrazione 17. Accettare le differenze Bennet, Rolheiser-Bennett, Stevahn, 1991 All’inizio di ogni anno scolastico i ragazzi riportano il libro, quaderno,diario delle loro vacanze PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE ELABORAZIONE DELLA CARTA A T ( 1,2,3,4,5,67,8,9,10 ) verbale non verbale ti ascolto,leggi, si fa silenzio si, tocca a te , si annuisce ho capito, non ho capito, puoi ripetere per favore, ripetere l’informazione con le proprie parole si guarda chi parla fai domande di chiarimento tutto il tuo corpo è in ascolto Aspetta tocca a me /lui/lei rispetta il tuo turno/ indicare Sono d’accordo con te mi alleno ad ascoltare con i sensi si sta composti TEMPI : SETTEMBRE Nella scuola sono presenti un numero considerevole di alunni con età diverse, anticipi, posticipi. In ogni classe si formano gruppi di 4 alunni in modo eterogeneo per livello ed età. In questa unità di lavoro che verrà svolta in apprendimento cooperativo, gli alunni potranno comprendere l’importanza di saper ascoltare e il piacere di essere ascoltati. Inoltre potranno condividere o non opinioni su un teme che loro vivono costantemente. L’attività si svolge in più fasi: Prima fase L’insegnante che accompagna i gruppi deve spiegare ai bambini quale sarà il lavoro e quali le consegne che ogni gruppo dovrà in autonomia portare a termine. Ciascun alunno dovrà prendere posto accanto ad un compagno nei banchi che saranno disposti a coppie di due. L’insegnante , spiega ai bambini che essi dovranno prestare attenzione alle letture e alle parole dei compagni e insieme procedere nell’attività. Seconda fase Ad ogni gruppo viene consegnata una busta contenente il copione di lavoro e quattro testi di varia tipologia che parlano dell’ argomento . Ad ogni gruppo viene consegnato un post- it di colore diverso con le domande: POST-IT N. 1 Siete a favore o contro i compiti delle vacanze? Qual è l’obiettivo dei compiti delle vacanze? Quali sono i tuoi trucchi per i compiti (delle vacanze e non)? Quali suggerimenti ti hanno dato i tuoi genitori? Cosa ne penso di questo testo? Casa mi piace di questo testo? PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE CONSEGNE AL GRUPPO Oggi dovrete lavorare in gruppo per leggere e discutere. Siete pronti? Ognuno di voi dovrà fare la sua parte perché tutto il gruppo termini il proprio lavoro! Seguite le indicazioni passo dopo passo. Buon lavoro! Efficace Non efficace √ × 0-5 0-5 1. Distribuite a caso i testi in modo che ognuno di voi ne abbia uno. 2. A turno ognuno legge a voce alta il proprio testo e gli altri ascoltano. 3. Insieme dovete rispondere alle domande del post- it N.1, scrivere le risposte in modo corretto e comprensibile . Decidete insieme quali risposte sono a favore dei compiti e quelle contrarie. Poi ognuno darà alle risposte un grado di importanza da 0 a 5 . Se volete potete confrontarvi e decidere insieme. 4. In coppia pensate a queste due domande: -tra questi testi quali ritieni più efficaci ? - quali caratteristiche hanno questi testi? 5. Confrontatevi sulle risposte che ognuno ha dato alle due domande, trovate insieme una risposta su cui siete tutti d’accordo e scrivetela sui post-it colorati. Terza fase Quando i bambini hanno finito di leggere , discutere, rispondere alle domande, su un cartellone dello stesso colore del gruppo ( cartoncino bristol 70x100, 3 giallo,4 arancione, 5 verde), ciò che hanno provato durante l’esperienza,con slogan, disegni mentre l’insegnante esce dall’aula .Ogni gruppo sistema il proprio lavoro su un tavolo – postazione. I gruppi si spostano nelle postazioni altrui e osservano il lavoro fatto dagli altri gruppi. Segue un confronto collettivo nel gruppo classe e l’attenzione viene indirizzata sulla scelta delle materie e sulla tipologia degli esercizi più accattivanti. PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE (Insegnare a scrivere … si può – Anna Segreto) PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Testi allegati 1° unità CLASSE 3 ^ Pensa , Discuti In Coppia , Condividi Testo1 : Siete a favore o contro i compiti delle vacanze? A favore dei compiti ( il parere di alcuni genitori intervistati ) “I compiti delle vacanze possono essere un consolidamento di quanto appreso durante l’anno ma anche un verificare e condividere con il genitore.” “Da parte dell’adulto questo momento deve essere vissuto come partecipazione e presenza sul lavoro fatto dal bambino, come un modo per rendere questo lavoro significativo, e quindi, in ultima analisi, per mettere il figlio in condizione di pensare".“ I bambini hanno bisogno di essere aiutati dai loro genitori altrimenti che genitori siamo. ““Ho tre figli e non ho mai fatto i compiti con loro. Ogni tanto chiedevano spiegazioni e noi le abbiamo date. Nulla di più. A volte sono andati a scuola senza compiti e ne hanno patito le conseguenze. Poco male, il giorno dopo hanno fatto i compiti e si sono assunti le loro responsabilità.”“A tutti i genitori dico: resistete e non fate i compiti con i vostri figli!” Testo 2: Contro i compiti delle vacanze "La scuola non fa proprio la cosa più importante", cioè insegnare l'autonomia dei ragazzi.” “…e gli insegnanti continuano a dare compiti a casa, infliggendo agli alunni e alle loro famiglie un onere anche molto gravoso, tanto più pesante quanto più lo studente sia disagiato, bisognoso, solo; quanto più la sua famiglia sia indigente e deprivata”. LA VERITA'? : Sono un ragazzo di 12 anni e dico io: “ma che vacanze sono se hai i compiti delle vacanze?” Testo 3: Qual è l’obiettivo dei compiti delle vacanze? “I compiti delle vacanze possono essere un consolidamento di quanto appreso durante l’anno ma anche un verificare e condividere con il genitore,” “Da parte dell’adulto questo spazio deve essere vissuto come partecipazione e presenza sul lavoro fatto dal bambino, come un modo per rendere questo lavoro significativo, e quindi, in ultima analisi, per mettere il figlio in condizione di pensare". Testo 4 : E’ importante nutrire il cervello con i libri? Non deve mai mancare l’invito a leggere qualche libro durante l’estate. Le letture condivise con i genitori hanno ancora più valore (“se leggi qualcosa di bello o di interessante, raccontamelo”): i bambini vanno stimolati a leggere perché la lettura ha un ruolo molto importante nel processo cognitivo, inoltre è un momento di narrazione che serve da approfondimento della lingua orale, da palestra del saper raccontare e sintetizzare. PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE CLASSE 4^ Pensa , Discuti In Coppia , Condividi ( Insegnare a scrivere … si può – Anna Segreto) TESTO 1 : QUALI SUGGERIMENTI TI HANNO DATO I TUOI GENITORI? Come organizzarsi: quante pagine al giorno? Solitamente, alla scuole primaria, i compiti sono concentrati in un unico libro in cui però sono comprese tutte le materie; decidete insieme un piano di lavoro che preveda lo svolgimento o comunque la lettura di un certo numero di pagine al giorno cercando di lasciare solo poche pagine per i primi giorni di settembre (e per non trovarsi con 25 pagine da compilare la sera prima dell’inizio della scuola).Stabilite un orario fisso e cercate di rispettarlo. L’ideale sarebbe scegliere un momento in cui gli amichetti abitualmente non sono in circolazione e possibilmente all’inizio della giornata, quando i bambini non hanno ancora affrontato “le fatiche” della vacanza e sono a mente fresca e ricettiva. TESTO 2 : Trovate il tempo di condividere il lavoro con loro “Ci deve essere un tempo in cui i bambini condividono con i genitori i compiti, come deve esistere uno spazio dedicato alla lettura e all’approfondimento in cui i grandi si mettono accanto ai piccoli “a lavorare”, anche perché, a prescindere dal dato didattico questi comportamenti aiutano a costruire un legame profondo. TESTO 3 : Ma non fate i compiti per loro Ci sono compiti che vanno gestiti unicamente dai bambini; il genitore, per esempio, non deve risolvere il problema di matematica ma può commentarlo e discuterne con il figlio una volta terminato. Molto spesso quando si torna a scuola, a settembre, i compiti non vengono corretti dalle maestre che ‘si buttano’ subito sul programma dell’anno scolastico. invece sarebbe importante farlo, intanto per dare l’impressione ai bambini che “non hanno lavorato per nulla” e poi per dare un rapidissimo ripasso al programma dell’anno precedente. TESTO 4 : LE QUALITA’ DEL LIBRO lo consiglio vivamente, sia per il metodo, sia per l'impostazione dei compiti. Ottima soluzione per i miei compiti estivi, lo vedo più come un gioco e intanto mi tengo allenato.E' stata un ottima scelta fin dal primo giorno mi ci sono buttata a capofitto. un brutto "libro". E’ comodo anche da sfruttare nei tempi morti...in coda in autostrada ad esempio!Per ripassare e prepararsi al rientro a scuola, divertendosi. I nostri quaderni propongono esercizi utili al ripasso di quanto appreso durante l’anno scolastico intervallati da una serie di giochi. Alla fine di ogni percorso, si riceve un bel diploma! I compiti delle vacanze sono utili perché ci aiutano a consolidare quanto appreso durante l’anno. "Basta compiti! Non è così che si impara! PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Classe 5^ Pensa , Discuti In Coppia , Condividi ( Insegnare a scrivere … si può – Anna Segreto) TESTO 1 : L’obiettivo dei compiti delle vacanze è non perdere l’allenamento allo studio Croce e delizia per i genitori: i compiti per le vacanze non piacciono ai bambini e pretenderne il rispetto nei tempi giusti è un lavoro. Ecco i nostri consigli per svolgerli tutti i giorni e non perdere il piacere delle vacanze. Sembra ieri, ma sono già passate due settimane dalla chiusura estiva della scuola. Due settimane di dormite e distensione a volontà, di dolcissimo far niente che sono state indispensabili per staccare dall’impegnativo anno scolastico appena concluso. Ma anche per imparare a conoscere un po’ della sana noia che noi genitori e, ancora di più, i nonni abbiamo ben conosciuto bene nelle lunghe estati nei cortili di città o in cascina. Quella noia che i nostri ragazzi non conoscono, infarciti come sono di impegni sportivi, corsi di musica e di lingue. Quella noia che aiuta a guardarsi dentro e quindi a crescere, a diventare creativi perché è proprio lei: la noia che stimola a inventarsi giochi e passatempi che, finalmente, non sono imposti dall’esterno. Il giusto relax è stato concesso ai nostri ragazzi ed è ora di iniziare i compiti delle vacanze. TESTO 2 : I COMPITI POSSONO ESSERE UTILI Dopo il ragionevole periodo di riposo, è il momento di dedicarsi ai compiti estivi. Di recente, ha fatto discutere un provvedimento francese, in base al quale ai ragazzi non verranno più assegnati i compiti delle vacanze. Probabilmente noi abbiamo tutto da imparare dai nostri cugini d’Oltralpe e, infatti, molte famiglie ed ovviamente i bambini, hanno applaudito a questa possibilità. Va detto però che, in Francia, le vacanze estive degli alunni hanno una durata inferiore: circa due mesi, contro gli abbondanti tre della scuola italiana. E tre mesi sono un lasso di tempo sufficientemente lungo per dimenticare concetti importanti, magari non troppo ben approfonditi. Al contrario, i compiti possono essere l’occasione per fare un po’ di esercizio, riempiendo eventuali lacune e quindi approdando all’anno successivo già con una buona base di partenza. Sta di fatto che in quasi tutte le scuole italiane i nostri figli, durante gli ultimi giorni di scuola, arrivano a casa con eserciziari o fotocopie da completare. TESTO 3 : UN PO’ DI COMPITI OGNI GIORNO Tant’è, insomma: i compiti sono stati assegnati e quindi vanno svolti. Con un po’ di organizzazione è possibile completarli tutti e godersi al tempo stesso la vacanza. Quindi, dopo il periodo di riposo, possiamo organizzare con i nostri figli un semplice piano di lavoro. Infatti, non va bene svolgerli tutti nelle prime settimane di vacanza. Sicuramente aiuta a “togliersi il pensiero” del lavoro estivo, ma non lo scopo con cui questi compiti vengono assegnati: lavorare poco ma tutti i giorni, per tenere la mente allenata e fissare i concetti. Sono sufficienti allora due o tre pagine al giorno, per un tempo complessivo di mezz’ora, seguendo l’ordine del libro o delle fotocopie, eventualmente alternando, nei giorni della settimana, le varie materie: lunedì matematica, martedì italiano, mercoledì inglese e così via. Sabato e domenica vanno tassativamente dedicati al riposo assoluto, magari per godersi la giornata in spiaggia o a passeggio con mamma e papà. TESTO 4 : I BAMBINI DEVONO SVOLGERLI IN MODO AUTONOMO I compiti delle vacanze servono a ripassare ed a mantenere attivo l’esercizio. Quindi, devono essere svolti dal bambino, non dalla nonna, dalla baby sitter o dalla mamma. In caso contrario il lavoro estivo perde qualsiasi utilità o significato. L’adulto potrà sicuramente controllare i compiti la sera, oppure alla fine della settimana, per assicurarsi che il bambino stia seguendo la tabella di PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE marcia. Pazienza se nostro figlio un giorno lavora un po’ meno del solito: la responsabilità della gestione dei compiti deve essere affidata a lui. Quindi, per permettere al bambino di lavorare nel modo ottimale, lasciamogli decidere quando fare i compiti. L’orario migliore dovrebbe essere al mattino subito dopo colazione, quando sono più riposati, oppure la sera prima della cena, quando il clima è fresco e l’aria profuma di vacanza. È bene evitare di portare i compiti nella sacca da viaggio e quindi in spiaggia o a passeggio nei sentieri di montagna: non sono quelli i posti giusti per studiare, perché si rovina il piacere dell’aria aperta e al tempo stesso si lavora male. Se nostro figlio lavorerà un po’ tutti i giorni, nel mese di luglio ed agosto, potranno essere concesse ancora una settimana al mese di relax assoluto in coincidenza con le “nostre” vacanze, oppure subito prima di ricominciare la scuola. Sahalima Giovannini Argh! Il tema dei compiti sì/compiti no è antica quanto la scuola, credo. Riesco a immaginarlo, un piccolo egiziano che prende a calci un sassolino ai piedi delle piramidi ed esclama Ma insomma, va bene che dovrò essere uno scriba, da grande, ma almeno in estate il papiro vorrei dimenticarmelo, e andare a giocare come tutti gli altri… Oppure un piccolo romano che brontola, vicino al Campidoglio Uffa, voglio andare anch’io a prendere a sassate le oche, invece di stara ancora in casa tutti i pomeriggi, con quel noioso di liberto, a incidere queste 4 tavolette, e poi cancellarle, e poi inciderle ancora. .. Insomma, da che mondo e mondo, gli scolari odiano i compiti delle vacanze, e noi insegnanti invece ci ostiniamo a darli. PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Seconda unità Teste numerate insieme ( Insegnare a scrivere … si può – Anna Segreto) ELABORAZIONE DELLA CARTA A T Elenco abilità sociali utili 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Verificarsi reciprocamente la comprensione Dare aiuto senza sostituirsi Dimostrare disaccordo in modo non urtante Occupare cooperativamente lo spazio Svolgere il ruolo assegnato con impegno Rispettare i ruoli dei compagni Lavorare secondo il ritmo del gruppo Essere responsabili del lavoro comune Darsi consigli per migliorare Espressioni non verbali Leggo quello che hai scritto Ascolto Ti guardo mentre parli Ti faccio spazio sul banco Controllo il lavoro Espressioni verbali Hai capito Hai bisogno Non capisco questa parola Prima scrivo/leggo io e poi tu Tocca a te Guarda che devi correggere Ho capito/hai ragione Usiamo le mie penne Facciamo a turno a colorare Quali strategie hai utilizzato per fare i compiti? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Che cosa pensi del tuo libro delle vacanze? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Come vorresti il tuo libro delle vacanze? PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Progettate con l’aiuto dei vostri libri vecchi un libro delle vacanze per un vostro amico. PROGETTIAMO UN LIBRO PER LE VACANZE ESTIVE L’insegnante non interviene nella scelta delle materie , ha predisposto vari materiali con tipologie diverse di esercizi, giochi, poesie,filastrocche,cloze,storie senza finale,canzoni,percorsi,esperimenti, cruciverba,indovinelli , ecc… Utilizzando il libro gli alunni ne colgono le caratteristiche: Argomenti e materie Tipologia di attività Uso di foto, disegni,grafici… Ogni gruppo sistema il proprio lavoro su un tavolo – postazione. I gruppi si spostano nelle postazioni altrui e osservano il lavoro fatto dagli altri gruppi. Segue un confronto collettivo nel gruppo classe e l’attenzione viene indirizzata sulla scelta delle materie e sulla tipologia degli esercizi più accattivanti. Verifica individuale: ogni alunno commenta in forma scritta ,il lavoro svolto con gli altri compagni durante la progettazione del libro delle vacanze. “ I compiti per le vacanze sono la felicità di chi ama la scuola e il castigo di chi non la sopporta,perciò ottengono sempre l’effetto contrario che dovrebbero avere.” PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE UNITA’ 4 Roundtable ELABORAZIONE DELLA CARTA A T Elenco abilità sociali utili 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Verificarsi reciprocamente la comprensione Dare aiuto senza sostituirsi Dimostrare disaccordo in modo non urtante Occupare cooperativamente lo spazio Svolgere il ruolo assegnato con impegno Rispettare i ruoli dei compagni Lavorare secondo il ritmo del gruppo Essere responsabili del lavoro comune Darsi consigli per migliorare Espressioni non verbali Leggo quello che hai scritto Ascolto Ti guardo mentre parli Controllo il lavoro Espressioni verbali Hai capito Hai bisogno Non capisco questa parola Prima scrivo/leggo io e poi tu Tocca a te Guarda che devi correggere Ho capito/hai ragione E voi? Che ne pensate dei compiti delle vacanze? E della lista dei libri per ragazzi? Come vi organizzerete quest’estate? io quest’anno mi sono inventata una ” caccia al compito” per la peste di 1° media…compiti un po’ alternativi e creativi da pescare in una scatola magica e che danno diritto a dei bonus ( spendibili, ovvio in giochi al pc o film ) , e poi leggiamo insieme libri, magari spesso gli incipit che poi invogliano a continuare a leggere da soli, PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Completamente d’accordo sulla lista di libri dalla quale “pescare” , io che peraltro sono sempre stata una grande lettrice se mi obbligavano a leggere un determinato libro mi scattava il rifiuto , ricordo con odio per questo motivo “Candido” ed “I quaderni di Serafino Gubbio operatore” mai nemmeno iniziati per la gioia della mia prof di lettere delle superiori che “santa donna” mi amava ugualmente I compiti delle vacanze….quest’anno mi sa tanto che li faremo. La vitellina, che alla materna frequenta una classe mista, non fa che ripetermi che vuole andare alle elementari (come le sue amichette grandi che a settembre inizieranno la prima). E io allora le ho detto che se lei si impegna e mi fa vedere che imparerà a leggere e scrivere, magari anticipiamo il suo ingresso alle elementari di un anno . Per i compiti delle vacanze, ho fatto riposare una settimana i miei figli, e si riposeranno altre due ad agosto. Fanno un’ora scarsa di compiti al mattino in oratorio e poi quelli più antipatici li tengono per me, ovvio!! Il piccolo ha due libricini, molto colorati e a volte con giochini divertenti e deve leggere un libro a scelta. Mentre il grande ci sono prof. che lo hanno caricato e chi non gli ha dato nulla. Deve leggere due libri, uno lo ha iniziato, la prof. gli ha fornito dei titoli ma sono liberi di sceglierne anche altri… Meglio i compiti delle vacanze che i compiti di scuola…Per ora vanno a ruota libera, poi da metà luglio facciamo un mini programmino, ossia conteggio delle pagine e giorni a disposizione… per le letture consigliate, la maggior parte le conosco e le ho lette…Io da piccola adoravo Piccole Donne e Cuore. Problema sempre “spinoso” quello dei compiti per (o delle?) vacanze. Si pongono fra la neccessità di conservare memoria di ciò che si è fatto durante l’anno, l’abitudine a utilizzare bene il tempo anche se si è in vacanza e i bisogni della famiglia che sono quelli di staccare dalle routine massacranti vissute durante l’anno. Sicuramente ci sono molte vie per conciliare queste due esigenze. E’ una scelta che spetta alla famiglia prioritariamente, la scuola o l’insegnante in questo senso può dare solamente indicazioni. Chiaramente essendo compiti estivi non possono neppure influire sulla valutazione. Diversa cosa quelli fatti durante l’anno che sono indicatore di un impegno e di un metodo di lavoro, ma queste sono cose riferite ad alunni più grandicelli. Nei primi anni della scuola primaria i compiti vanno dati con prudenza e dovrebbero anche essere un minimo divertenti, altrimenti si rischia di appesantire tutto e di perdere l’interesse da parte del bambino che si affaccia la mondo della scuola. Un caro saluto PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE : Io sono un po’ più rigida riguardo ai compiti: secondo me è importantissimo non perdere la mente e la mano durante le vacanze, anche perchè solo in Italia esistono vacanze così lunghe (tre mesi sono tantissimi!), e si rischia veramente di cancellare tutto. Secondo me il giusto sta nel mezzo, un po’ di compiti sì senza esagerare, ma fatti con regolarità! Per quanto riguarda le superiori invece sono molto rigida: i ragazzi sono abbastanza grandi da capire che studiare per loro è un’opportunità e un dovere, ed è necessario tenersi allenati durante l’estate. Quando sento di insegnanti delle superiori assegnano un solo libro per ben tre mesi di vacanza, e magari è un libro di Moccia, mi cadono veramente le braccia! i compiti delle vacanze secondo me sono un esercizio per tenere in allenamento la nostra testa. Da pochi giorni è finita la scuola ,e sinceramente io non ne ho proprio voglia di fare i compiti , anche se ha scuola vado bene.I motivi sono tanti tra cui la stanchezza di un anno di 2 media molto impegnativo, e il mio ragazzo ,…comunque mi ricordo mia mamma con mio fratello …è stata un impresa fargli fare i compiti delle vacanze quando aveva 8 anni.IO credo però che i compiti delle vacanze non servano per finire il programma scolastico durante le NOSTRE vacanze estive, quindi che i prof si sbrighino a fare il loro lavoro nei 9 mesi di scuola che hanno a disposizione! il barone rampante da piccola l’ho odiato, e in quella lista ci sono alcuni pesi che se potessi li metterei obbligatori per alcuni adulti che conosco…in ogni caso: i compiti per le vacanze sono la felicità di chi ama la scuola e il castigo di chi non la sopporta, perciò ottengono sempre l’effetto contrario che dovrebbero avere. a mio parere vanno aboliti, sostituendoli con attività più leggere e che coinvolgano altri ambiti, oltre quello scolastico: fotografie, disegni, film. eh, lo so che sono anni luce lontani dalla realtà, ma non ci posso fare niente ; Oddio i compiti delle vacanze!!!La mia bambina ha finito la prima elementare e già ho capito che la strada è veramente lunga.Quando toccava a me non ci badavo, mi piaceva la scuola.Ma ora la mia bimba…è diversa da me e mi ci devo ancora abituare!Si, è proprio così. A scuola le piace andare ora che è in vacanza dice che gli mancano quei ritmi forti, ma i compiti per le vacanze…NO. E’ partita bene all’inizio, ha fatto le sue paginette ogni giorno,ma adesso ha detto basta e non sò più che fare,non gli manca molto per finire il famoso libretto.E leggere poi,non se ne parla! PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE il mio bambino ha finito la quarta elementare e non ha mai voglia di fare i compiti nè delle vacanze nè durante l’anno scolastico. Gli piace la scuola, ma quando si tratta di scrivere…. aiuto! Gli avevo diviso i compiti per i giorni di vacanza lasciandogli agosto libero e buona parte di giugno ma lui ha fatto di testa sua (da fare 163 pagine su un tot. di 220)come faccio a convincerlo a finire tutto? Ho provato con promesse, minacce, ho invitato alcuni suoi amichetti a casa per fare i compiti insieme a lui… non so più cosa fare! Hai suggerimenti o il mio è un caso disperato? I compiti delle vacanze! Io non li finivo mai. A mio figlio gli e li hanno dati all’asilo (ultimo anno, dovrà iniziare la primaria martedì) lo sai mi dice sempre domani mamma oggi sono stanco, e passata un estate così. Io non ho voluto stressarlo dicendogli di farli, tanto va scrivendo letterine e biglietti perciò la mano e lo stesso allenata. Ora che inizieranno i compiti quotidiani e obbligatori ci sarà di piangere. Cmq io non lo obbligo mai a fare i compiti, punto a creare un senso di responsabilità in lui gli dico:”te la vedrai tu con la maestra, tu devi prenderti i suoi elogi o i suoi rimproveri non io. Poi messa d’accordo con la maestra gli da lei una leggera strigliata e così riga dritto x qualche giorno. GRUPPI ETEROGENEI PER LA CLASSE 3 B ^: 1) 2) 3) 4) 5) 6) GRUPPI ETEROGENEI PER LA CLASSE 4 B ^: 1) PARMA – CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE 2) 3) 4) 5) GRUPPI ETEROGENEI PER LA CLASSE 5 B ^: 1) 2) 3) 4) 5) 6)