GIUGNO-2006 13-07-2006 11:38 Page 1 LA NUOVA VOCE DEL Anno VI aprile/giugno 2006 N.21 Sped. in A.P. Comma 20 C art. 2 Lett. Legge 662/96 Filiale P.T. Siena PENSIONATO Direzione e Redazione: via Monna Agnese 20, 53100 Siena Tel. 0577 294 265 - 0577 236 212 0577 41 297 - Fax 0577 41 297 E-mail: [email protected] Periodico di informazioni ORGANO BIMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE DIPENDENTI A RIPOSO DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA Direttore: Alberto Cavalieri Direttore Responsabile: Tullio Mori Redazione: Flavio Egni Progetto grafica: Maruska Pradelli Impaginazione: Bernard & Co Reg. Tribunale di Siena n. 718 del 5 ottobre 2001 Stampa: Arti Grafiche Ticci, Sovicille (SI). Domenico di Niccolò dei cori “Gesù bambino benedicente” RINNOVATI I VERTICI DELLA BANCA Sono stati di recente rinnovati i vertici della Banca Monte dei Paschi di Siena Spa. All’interno del giornale sono riportati i nominativi ed il ruolo di ciascuno. Un caloroso augurio di buon lavoro ed il compiacimento per la loro nomina, con l’auspicio che possa essere mantenuto lo stretto collegamento e la vicinanza esistenti tra la nostra Associazione e le Istituzioni (Banca e Fondazione). Ci conforta al riguardo quanto è stato espresso in questo periodo nelle dichiarazioni dei rappresentanti delle suddette Istituzioni che hanno indicato la volontà di confermare come primari i valori fondanti della nostra Banca: rispetto delle tradizioni, radicamento sul territorio, indipendenza strategica, ecc., valori questi che ci trovano perfettamente in sintonia e ci consentono di sentirci ancora partecipi, anche se non più attori, delle sorti dell’Azienda. GIUGNO-2006 2 13-07-2006 11:39 Page 2 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO L’ASSEMBLEA ORDINARIA DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE Il giorno 11 maggio 2006, nell’Auditorium della Banca Monte dei Paschi di Siena (g.c.), ha avuto luogo l’Assemblea ordinaria della nostra Associazione per discutere il seguente ordine del giorno: 1) Saluto agli intervenuti; 2) Rendiconto anno 2005 predisposto dal Comitato Direttivo: presentazione, relazione del Collegio Sindacale e proposta di approvazione; 3) Relazione consuntiva e programmatica sull’attività sociale; 4) Varie ed eventuali. Il Presidente Cavalieri apre i lavori rivolgendo un breve saluto di ringraziamento ai presenti ed ai rappresentanti delle istituzioni, quindi passa la parola al Presidente onorario Dr. Nannini. Lo stesso rivolge un saluto ai presenti ed esprime alcune considerazioni positive sull’andamento del fondo patrimoniale, che mantiene l’originaria massa patrimoniale grazie anche all’eccellente andamento delle rendite. Egli auspica che con le eccedenze derivanti da tali rendite si possa venire incontro alle necessità delle fasce di pensionati meno favoriti. Prende poi la parola il Vice Direttore della Banca Bagnai, il quale rivolge un caloroso saluto ai partecipanti, anche a nome del Direttore Generale, degli altri sostituti e del Dir. Rossi, capo dell’area personale. Segue poi il saluto del Presidente della Cassa Mutua sig.ra Sandra Vannini, la quale rileva le concomitanze istituzionali tra i due organismi, ed illustra, in maniera particolare, l’attività della Cassa con particolare riferimento agli interventi in favore degli anziani non autosufficienti. APPROVAZIONE RENDICONTO ANNO 2005 Viene poi dato l’inizio ai lavori con la constatazione della validità dell’Assemblea, sono presenti 81 soci più 53 deleghe, e come da statuto, vengono nominati due scrutatori (Egni e Di Puma). Come previsto al secondo punto all’ordine del giorno, il Tesoriere presenta il bilancio 2005 che evidenzia un disavanzo di Euro 873; vengono illustrati in particolare l’andamento delle voci principali ed i criteri di relazione del bilancio stesso. Segue la relazione del Collegio Sindacale da parte di Bulletti che, in assenza del Presidente del Collegio, invita all’approvazione. Al termine il Presidente Cavalieri, dopo aver espresso le sue considerazioni sul bilancio stesso, lo pone in votazione all’Assemblea che unanimemente lo approva. RELAZIONE Il Presidente dà lettura della Relazione, stesa al termine di apposito Comitato, e contenente i contributi dei componenti il Comitato stesso. Nell’anno trascorso la nostra Associazione ha vissuto importanti eventi che hanno indotto il Comitato, dopo la fase di individuazione degli obiettivi, ad operare per il raggiungimento degli stessi, con risultati, come poi vedremo in dettaglio, alterni. Avevamo difatti individuato e definito i grandi temi che erano e restano di continua e pressante attualità ed attengono in generale ai bisogni la cui tutela la nostra comunità sociale segnala come prioritaria, nonché alcuni aspetti che possono in sostanza essere considerati “strumentali” al perseguimento degli obiettivi. Mi sembra opportuno ricordare qui i principali: 1) Allargare la base sociale, soprattutto verso i colleghi a riposo dello “zainetto”; 2) Difendere la congruità del patrimonio del Fondo Integrativo ed ottenere una giusta distribuzione delle eccedenze ai sensi dell’art. 26 dello Statuto; 3) Conseguire una rappresentatività nel Consiglio della Cassa adeguata al peso elevato e crescente dei pensionati; 4) Migliorare l’assistenza ai pensionati anziani non autosufficienti; 5) Adeguare le prestazioni della polizza malattie avvicinandole a quelle del personale in servizio; 6) Fornire migliori servizi agli associati; 7) Ottimizzare il rapporto con i nostri principali interlocutori: il Monte come Datore di lavoro e come Banca, i Sindacati come entità fondante (insieme al Monte) dei sistemi pensionistici. Passiamo dunque in rassegna quanto è stato possibile fare e quanto resta ancora da perseguire per ciascuno di questi punti: naturalmente, data la rilevanza che ognuno di questi ha, i tempi non possono certo essere brevi né i risultati immediati; tuttavia GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 Page 3 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO l’anno trascorso ha segnato evoluzioni importanti, non sempre e non tutte positive, che Vi sottoponiamo perché possiate, all’inizio del terzo ed ultimo anno di questa gestione, fornirci il vostro sostegno, e ove necessario il vostro contributo, anche critico, purché costruttivo. 1 - Allargare la base sociale Come già previsto abbiamo continuato nella nostra opera di sensibilizzazione verso i colleghi non iscritti alla Associazione. È stata ripetuta l’iniziativa intrapresa lo scorso anno e che portò lusinghieri risultati in termini di adesioni, rivolgendoci ora ai nuovi pensionati e pre-pensionati, e soprattutto ai titolari di trattamenti integrativi ed ai numerosi superstiti che per svariati motivi non risultavano iscritti. Abbiamo operato con le stesse modalità della precedente iniziativa, che aveva assicurato l’iscrizione di circa 400 nuovi soci, inviando allo scopo oltre duemila lettere che al momento - l’iniziativa è ancora in corso - hanno consentito nuove iscrizioni alla nostra Associazione di altri 400 nominativi. Alla luce di questi fatti possiamo ormai affermare che la nostra associazione sta divenendo, e sempre più dovrà divenire, pienamente rappresentativa di tutte le categorie dei dipendenti a riposo del Monte: gli integrativi, gli zainettisti e ora, anche gli aderenti al fondo esuberi che chiameremo pre-pensionati. Difatti su 3.359 soci abbiamo 2.570 integrativi, 406 zainettisti e 383 pre-pensionati. È di tutta evidenza l’importanza della ns. Associazione che rappresenta circa il 70% di tutti i colleghi che nelle varie forme e in ogni tempo hanno lasciato il Monte al termine dell’attività lavorativa. 2 - Difendere la congruità del patrimonio del Fondo Integrativo ed ottenere una giusta distribuzione delle eccedenze ai sensi dell’art. 26 dello Statuto Dopo un lungo periodo di gestazione, che ci ha visti impegnati per orientare le parti verso una soluzione equilibrata e soddisfacente, in data 5 luglio 2005 fu stipulato l’accordo fra Sindacato ed Azienda che definiva l’entità dell’erogazione a favore degli integrativi. Non entreremo nei dettagli, sui quali abbiamo a suo tempo informato gli interessati, ma ci sembra necessario ripetere qui qualche elemento perché 3 tutti i soci possano farsi una motivata opinione sull’argomento. Il fondo integrativo, come tutti quelli a prestazione definita (cioè quelli in cui si assicura un trattamento pensionistico predefinito e indipendente dagli andamenti finanziari), era stato interessato nei primi anni del nuovo millennio dalle difficoltà conseguenti all’allungamento della speranza di vita ed all’abbassamento dei rendimenti finanziari. A differenza di altri il suo buon livello patrimoniale aveva assicurato tranquillità al futuro, anche se non aveva permesso l’applicazione dell’art. 26 per il biennio precedente. L’ottima performance del patrimonio nel 2003-04 ha invece reso possibile sia il recupero e consolidamento dell’adeguatezza patrimoniale, sia una erogazione superiore a quella del primo biennio. La misura ci ha lasciato solo parzialmente soddisfatti: forse si poteva fare qualcosa di più, tuttavia siamo tutti convinti che l’adeguatezza patrimoniale debba restare il primo obiettivo, perché solo questa dà la certezza di continuare a ricevere per tutta la vita il trattamento integrativo senza i gravi inconvenienti che i colleghi di altre banche stanno sperimentando. Difatti, specie per coloro che sono andati in pensione da molti anni, l’integrativo è una quota fondamentale della pensione. Nei molti incontri avuti con l’Azienda ed i Sindacati ci siamo convinti che esiste anche una condivisa volontà di porre le basi per una maggiore certezza dell’erogazione ex art. 26, certezza che trova il suo fondamento proprio nell’adeguatezza patrimoniale e nella capacità dei gestori di assicurare rendimenti elevati del patrimonio stesso. Noi resteremo vigili ed attenti sull’argomento per tutto il prossimo biennio con l’obiettivo di arrivare nel 2007 a soluzioni anche migliori. Ci conforta e ci sprona in questa attività l’ottima performance del Fondo nel corso del 2005, un risultato che testimonia del corretto ed efficace operare di tutti i soggetti coinvolti: in primis i componenti del Consiglio di Amministrazione della Cassa in scadenza e fra questi ovviamente i nostri rappresentanti, ai quali porgiamo un sentito ringraziamento, nonché i colleghi ai quali il settore Finanza del Monte ha affidato la gestione finanziaria per la loro capacità di superare ampiamente i benchmark. Il bilancio della Cassa recentemente approvato mostra difatti un rendimento del 10,86%, superiore GIUGNO-2006 4 13-07-2006 11:39 Page 4 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO di 6,46 punti al tasso tecnico di attualizzazione ed un’eccedenza patrimoniale rispetto alla riserva matematica necessaria (cioè al valore attuale di tutte le prestazioni future) di 19,4 mln.di euro. I primi 3 mesi del 2006 hanno mostrato un rallentamento di questo trend soprattutto per effetto dell’aumento dei tassi che ha ridotto le quotazioni dei titoli obbligazionari, ma l’andamento potrebbe essere sempre superiore al tasso tecnico e, avendo già assorbito questi aumenti, fa ben sperare per i mesi successivi. Auspichiamo che tutte le parti coinvolte operino perché al termine del biennio possa esser fatto valere il nostro legittimo interesse alla ricerca di soluzioni eque, adeguate alle giuste attese degli integrativi e pienamente rispondenti alla ratio della norma che, lo ricordiamo, si esprime anche in termini solidaristici. 3 - Conseguire una rappresentatività nel Consiglio della Cassa adeguata al peso elevato e crescente dei pensionati Nella passata assemblea fu accennato brevemente del futuro a lungo termine, un tema strategicamente di grande importanza, che però non avevamo ritenuto di inserire come obiettivo specifico per l’evidente difficoltà di fissare risultati da conseguire in tempi e contenuti certi: al riguardo prendemmo l’impegno a continuare a svolgere, come in precedenza, una vigile azione per cogliere ogni opportunità che si fosse presentata. Il tema era quello della rappresentanza dei pensionati negli Organi sociali della Cassa di Previdenza. Come tutti sappiamo ad oggi esistono tre diversi regimi previdenziali: due di questi (l’integrativo ed il complementare o “zainetti”) fanno capo all’entità giuridica CPA e sono amministrati da un Consiglio nel quale la componente pensionati è, normativamente, molto sottorappresentata, un terzo riguarda gli assunti post 1990 e quindi ovviamente per molto tempo non interesserà la categoria dei pensionati. Dicemmo allora che il nostro impegno doveva essere quello di immaginare, nel lungo termine, un diverso assetto dei sistemi previdenziali del Monte e quindi operare perché, allorché lo stesso si fosse realizzato, il gruppo dei pensionati integrativi avesse una rappresentatività adeguata al peso che ha o avrà in termini di teste e/o di patrimonio a presidio delle prestazioni. In effetti nel corso del 2005 si è verificato un evento che ci ha spinto a cercare di cogliere un’opportunità che si è presentata. A seguito difatti di alcune modifiche legislative il Consiglio della Cassa aveva preso l’iniziativa per alcuni ritocchi statutari di contenuto prevalentemente tecnico. Più in dettaglio erano state poste allo studio modifiche nella scadenza degli organi statutari (per farla coincidere con l’approvazione del Bilancio) e nelle modalità per l’elezione dei rappresentanti per evitare che l’impossibilità di qualcuno di continuare ad operare durante un quadriennio facesse correre il rischio di non raggiungere il numero legale per la validità delle riunioni. Da parte nostra abbiamo richiesto invece modifiche di natura “politica” tese all’obiettivo per noi sempre attuale di accrescere la rappresentanza dei pensionati. Dopo mesi di alterne vicende non siamo riusciti in questo intento e la nostra rappresentanza è rimasta invariata. Ce ne dispiace perché, anche se dobbiamo ammettere che il nostro tentativo era, rispetto agli scopi dichiarati, fuori linea, tuttavia un po’ più di coraggio e lungimiranza dell’Azienda e del Sindacato nel valutare e pesare il valore del coinvolgimento degli interessati in fatti che li riguardano direttamente avrebbe potuto condurre ad un assetto oggettivamente migliore per tutti. D’altra parte, consapevoli che normativamente e giuridicamente non abbiamo titolo per modificare la situazione, auspichiamo e ci attiveremo con i (pochi) mezzi di cui disponiamo perchè anche il prossimo Consiglio sappia gestire con gli stessi positivi risultati di quello scaduto. 4 - Migliorare l’assistenza ai pensionati anziani non autosufficienti Il rapporto con la Cassa Mutua non aveva certo bisogno di miglioramenti: si è dunque proseguito nell’approfondimento dei temi di comune interesse e che riguardano principalmente l’assistenza agli anziani nei casi di particolari necessità che hanno di frequente risvolti umani ed economici di difficile soluzione per le famiglie che se ne debbono fare carico. In sede di riunione del CIA anche questo tema è stato per la prima volta inserito, sia attraverso una specifica pressione per il personale in servizio, sia con una nota sindacale che auspica l’allargamento al personale in quiescenza. GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 Page 5 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO Anche noi riteniamo che siano maturi i tempi perché questo argomento assuma un rilievo ed una priorità sufficiente ad avvicinarlo a soluzioni soddisfacenti: confidiamo che anche i più giovani si rendano conto del comune interesse all’individuazione ed al conseguimento di queste soluzioni. 5 - Migliorare le prestazioni della polizza malattie Quello dell’assistenza (polizza malattie, anziani non autosufficienti, ecc) è il principale terreno comune fra le due categorie di dipendenti a riposo, ma è, soprattutto, un’esigenza rilevante, irrinunciabile, poiché l’intero mondo occidentale si trova a vivere un trend che nel lungo termine sarà comunque di riduzione della copertura pubblica dei bisogni. Quindi, poiché per noi questa esigenza è seconda solo a quella della conservazione del nostro sistema pensionistico, abbiamo ritenuto importante porsi l’obiettivo di interrompere una pericolosa deriva che si era generata agli inizi del 2003. Allora difatti una serie di circostanze favorevoli aveva consentito un miglioramento delle prestazioni per gli attivi. Purtroppo niente di questo miglioramento era stato esteso ai pensionati, e ciò in base alla considerazione (tecnicamente inoppugnabile) che le ridette circostanze favorevoli non li riguardavano. Invertire questa china non è risultato facile, ma una iniziativa pressante da parte dell’Associazione e una condivisione dell’obiettivo da parte del Sindacato lo ha inizialmente consentito: sono stati difatti ottenuti per il 2005 alcuni miglioramenti a suo tempo comunicati tramite il nostro periodico, ma che mi fa piacere ricordare: ● l’ aumento del massimale annuo per visite specialistiche da €. 1.550,00 a €. 2.582,00 per nucleo familiare; ● l’abolizione della franchigia in caso di ricovero in strutture convenzionate, la riduzione della stessa ad €. 250,00 nelle strutture non convenzionate (precedente franchigia fissa €. 775,00 in entrambe le casistiche). Il risultato raggiunto non era da noi considerato totale (e del resto un allineamento integrale fra attivi e pensionati non c’era neppure prima), ma è comunque significativo e poteva diventare un segnale per il futuro: noi crediamo che tutti i dipendenti, anche se lontani dalla pensione, difendendo gli interessi dei pensionati, difendono un futuro che proprio 5 per loro, più che per noi, si presenta carico di gravi problematiche. Questa azione purtroppo non è potuta proseguire nel 2006 per l’aumento del rapporto indennizzi/premi della polizza dei pensionati: in altre parole il maggior onere che comunque il Monte si è accollato è andato a coprire i maggiori esborsi per le prestazioni esistenti e non ad allargare le prestazioni stesse. Naturalmente non consideriamo esaurita l’iniziativa e continueremo a ricercare soluzioni. 6 - Fornire migliori servizi agli associati Come enunciato nella relazione di accompagnamento al bilancio dello scorso anno, siamo impegnati nel miglioramento e nella estensione dei servizi agli associati. Citiamo di seguito le più importanti novità: ● l’utilizzazione di supporti informatici nella compilazione della denuncia dei redditi ha semplificato e migliorato sensibilmente la qualità del prodotto fornito; ● per le richieste di rimborso sulla polizza sanitaria è stato attivato da pochi mesi un servizio di consulenza sulle singole casistiche. Una collega competente in materia è a disposizione tutti i lunedì negli uffici dell’Associazione per rispondere e risolvere le varie problematiche legate alla Polizza Sanitaria. Possono essere rivolti ovviamente anche quesiti telefonici dalle periferie; ● la possibilità di porre quesiti di carattere legale, ovviamente su problematiche civilistiche e possibilmente di interesse generale. Un nostro collega esperto potrà approfondire e dare risposta agli Associati per il tramite dei ns. uffici. Confermiamo altresì che sono in via di definizione altri servizi già previsti quali l’informativa in campo sanitario e l’assistenza al consumo, per i quali contiamo in tempi ragionevoli di dare la conferma dell’avvenuta realizzazione. 7 - Ottimizzare il rapporto con gli interlocutori L’Associazione ha continuato a perseguire il mantenimento di un buon rapporto con i vertici aziendali, ma soprattutto ha teso a valorizzare la nostra cultura aziendale che finalmente, dopo le impostazioni che avevano caratterizzato i primi anni di questo millennio, che noi consideriamo negative in senso culturale e che non avevano certo favorito il GIUGNO-2006 6 13-07-2006 11:39 Page 6 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO riconoscimento del nostro ruolo verso il Monte, si stava riaffermando con l’ingresso di una nuova gestione, certamente a noi più vicina. Naturalmente abbiamo preso atto del frazionamento di componenti una volta unitarie (la funzione sociale, ora rappresentata dalla Fondazione; il datore di lavoro, rappresentato dal Corporate Center di BMPS; la funzione bancaria, rappresentata dalla Divisione Banca di BMPS); ricercando idonei interlocutori nei vari ambienti e trovando una disponibilità al colloquio che ci ha fatto piacere. In questi giorni si è disegnato il nuovo assetto di vertice di tutte queste istituzioni: a noi pensionati è parso percepire con chiarezza una evoluzione positiva con l’affermazione di una scala di valori che ha nel recupero della tradizione uno dei suoi più rilevanti punti di forza. Accanto al confermato indirizzo al radicamento e all’indipendenza strategica è stato esplicitato dal rappresentante della Fondazione nel momento istituzionale (intervento al bilancio) l’invito ad offrire ai più giovani come esempio l’apporto che le precedenti generazioni hanno saputo dare proprio nel perseguimento dei citati valori. Anche il rapporto con le Organizzazioni dei lavoratori si conferma indispensabile per conseguire qualunque obiettivo di miglioramento e adeguata gestione del sistema previdenziale: in forza di legge difatti le stesse rappresentano i lavoratori in servizio ed in quiescenza in materia previdenziale. Certamente nei lavoratori e quindi nelle OO.SS. è destinato a crescere il livello di priorità che i problemi dei pensionati avranno a causa del ridursi della copertura del sistema previdenziale nazionale. Ciò porterà ad un naturale avvicinamento fra i rappresentanti del personale attivo e la nostra Associazione, che a tutto titolo – come visto in precedenza – rappresenta il personale in quiescenza. Negli ultimi tempi il rapporto è stato costante ed ha visto sia momenti sinergici, sia fasi di franco confronto, con esiti non sempre soddisfacenti; tuttavia abbiamo potuto verificare che esiste un’accresciuta attenzione verso i problemi della categoria, testimoniata anche dai citati riferimenti contenuti nel recente documento di rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, che così ora richiama il personale in quiescenza per tutti gli aspetti assistenziali e previdenziali. CONCLUSIONI Dall’insieme di quanto esposto emergono luci ed ombre che hanno connotato questo anno di gestione e che si sono riflesse nel franco confronto sviluppatosi all’interno del Comitato, nel quale si è sollevata anche qualche voce critica che auspicava un diverso approccio ai problemi strategici riguardanti i beneficiari del fondo integrativo; in estrema sintesi queste voci suggerivano un atteggiamento più deciso, al limite conflittuale, soprattutto per i già citati temi della rappresentanza nel Consiglio della CPA e della ripartizione delle eccedenze ex art. 26. La quasi totalità del Comitato ha complessivamente condiviso la scelta tattica adottata della ricerca di condivisione e convincimento per perseguire questi obiettivi strategici, prendendo atto delle difficoltà oggettive esistenti. Difatti l’assetto giuridico che individua come parti fondanti, incaricate anche della gestione, le organizzazioni dei lavoratori e l’Azienda, rende impraticabili soluzioni che vadano contro la volontà delle parti stesse. Inoltre i positivi risultati economici hanno enfatizzato la solidità patrimoniale del Fondo integrativo, solidità a cui hanno contribuito in modo determinante le scelte sostenute a suo tempo dall’Azienda. Permane comunque la difficoltà della nostra azione, che sempre più, in ragione dell’ inevitabile modificarsi della composizione del corpo sociale, dovrà riguardare anche gli zainettisti ed i pre-pensionati. Continueremo dunque ad operare con decisione sul terreno della ricerca di coinvolgimento ed a premere per il riconoscimento della giustezza dei bisogni ai quali intendiamo dare tutela in ragione delle istanze sociali che ci pervengono con sempre maggiore premura dal nostro microcosmo. Auspichiamo che - pur con lo scorrere degli eventi citati in apertura -permanga il clima di sensibile attenzione riscontrato nei rapporti con tutti i nostri interlocutori. Siamo anzi fiduciosi in tal senso per la qualità delle persone che ricoprono le cariche con le quali abitualmente ci rapportiamo. Tutto ciò ci fa ben sperare per il conseguimento dei concreti obiettivi individuati, obiettivi che ci aspettiamo incontrino la vostra condivisione. INTERVENTI Paolo Bocci ringrazia il Presidente per aver evidenziato nella sua relazione l’esistenza di opinioni GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 Page 7 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO divergenti all’interno del Comitato Direttivo, dichiarando di non condividere parti essenziali, quali il riferimento alla parziale erogazione degli avanzi di cui all’art. 26, la minimizzazione della chiusura da parte della CPA all’incremento della nostra rappresentanza, l’avallo alla autoproroga del Consiglio CPA motivato dalla modifica dei meccanismi elettorali. Conclude proponendo che questi argomenti siano analizzati in un Comitato Direttivo e successivamente in una apposta Assemblea dopo aver appositamente informato gli associati. Gianfranco Gamboni interviene per riferire di aver manifestato anch’esso in Comitato Direttivo il proprio dissenso sulla distribuzione degli avanzi ex art. 26; egli ritiene che sarebbe oppurtuna una integrale distribuzione sia per l’erosione subita dalle pensioni, sia per il buon andamento del fondo. Egli auspica altresì che venga effettuato un incontro con la CPA per il recupero di quanto non distribuito e conclude auspicando interventi economici per l’ assistenza agli anziani non autosufficienti. Fabio Perferi osserva la mancata presenza all’Assemblea dei rappresentanti delle OO.SS. Wanda Piccoli di Roma interviene per segnalare in termini critici le modifiche dello Statuto CPA recentemente approvate con referendum, a tal proposito osserva che ora l’Azienda non può nominare più di un rappresentante dei pensionati nel Consiglio CPA. Piero Joseffi osserva che gli avanzi dell’art.26 tenderanno ad essere crescenti per cui se gli stessi non verranno distribuiti, questi andranno ad altri o a diverse destinazioni. È opportuno quindi premere per ottenere una distribuzione congrua e consolidata nel tempo. Egli esprime comunque dubbi sulla nostra forza per ottenere quanto sopra. A conclusione del dibattito con questi ed altri associati intervenuti, il Presidente accoglie il forte invito dell’Assemblea a rappresentare nelle sedi opportune, l’insoddisfazione dell’Associazione sulle erogazioni degli avanzi ex art.26. COMITATO DIRETTIVO. 15 GIUGNO 2006 Le risultanze dell’assemblea hanno suggerito di riesaminare nell’ambito di apposito Comitato gli argomenti sui quali si era maggiormente dibattuto; 7 il 15 giugno si è quindi riunito il Comitato Direttivo per gli opportuni chiarimenti, giungendo alle seguenti conclusioni per i temi di maggior rilievo. Quanto alle modalità di svolgimento dell’assemblea è emersa la necessità di utilizzarne gli spazi per interventi dei soci articolati su tutte le materie oggetto della relazione, minimizzando invece quelli dei componenti il comitato, che evidentemente hanno già avuto l’opportunità di esprimersi nelle riunioni infra annuali. Quanto al merito dell’argomento che ha egemonizzato gli interventi (riconoscimento di adeguata rappresentanza dei pensionati integrativi negli organi amministrativi della CPA e soprattutto in sede di determinazione sugli utilizzi degli avanzi) si è riesaminato il parere della nota Commissione Persiani-Messina, le cui risultanze furono esposte nell’assemblea 2002 e riportate nel giornalino n. 3 del marzo/aprile dello stesso anno. Sono stati svolti al riguardo ulteriori approfondimenti, avvalendoci anche del contributo di un nuovo parere legale (informale). Le conclusioni possono essere riassunte in una sostanziale conferma della validità dell’impianto giuridico; ne discende che le nostre possibilità operative nel promuovere le pur legittime istanze vadano indirizzate essenzialmente su un piano di pressione “politica”. Nello specifico è stato deciso di manifestare il malcontento, apparso in assemblea superiore a quanto peraltro già evidenziato nella relazione, circa sia la misura dell’erogazione in rapporto agli avanzi, sia la mancanza di esplicite motivazioni al riguardo; ne deriva un forte invito a che questi punti trovino maggiore soddisfazione alla prossima tornata. Inoltre si è dato incarico alla commissione “Previdenza “, affiancata da un legale, di sviluppare ulteriori riflessioni sugli altri punti che ancora attendono una conclusiva definizione, alla quale far seguire le conseguenti iniziative. È stata infine riconfermata la priorità per l’Associazione di sviluppare e/o sostenere tutte le iniziative rivolte alla generalità dei soci, riguardanti soprattutto gli interventi in favore dei soggetti bisognosi di assistenza, intesa quest’ultima nel senso più ampio del termine, in primo luogo i possibili ampliamenti della copertura della polizza malattie e le provvidenze per i non autosufficienti. GIUGNO-2006 8 13-07-2006 11:39 Page 8 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO RASSEGNA DELL’ARTE A cura di Anna Maria Tiberi In questo numero proseguiamo il discorso iniziato nel precedente fascicolo della rivista (gennaiomarzo 2006, n. 20) in cui abbiamo preso in considerazione la pittura a Siena nel secolo XV. LA SCULTURA A SIENA NEL SECOLO XV La scultura del Quattrocento senese affonda le sue radici nella cultura tardogotica, rappresentata egregiamente dalle realizzazioni dei più raffinati artisti attivi tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo. All’inizio di questo periodo, che può essere considerato senz’altro uno dei più felici per la scultura senese, ai capolavori di Jacopo della Quercia si affiancherà il naturalismo di Francesco di Valdambrino; la stessa attenzione per il dato naturale si ritroverà nelle opere di Domenico di Niccolò dei cori (che derivò il soprannome dal coro eseguito fra il 1415 e il 1428 per la cappella dei Nove di Palazzo Pubblico) le cui figure saranno spesso animate da tratti fortemente espressivi. Numerose e di altissimo pregio saranno in questo periodo le sculture in legno intagliato e dipinto, tecnica ampiamente utilizzata dai maggiori artisti dell’epoca. Solo per citare due esempi presenti entrambi nel Duomo senese: le statue dei “Quattro Santi Patroni” di Siena di Francesco di Valdambrino eseguite nel 1409 e il gruppo della “Vergine e del Santo Evangelista dolenti” di Domenico di Niccolò dei cori scolpite tra il 1414 e il 1415. Jacopo della Quercia rappresenta senza dubbio la figura d’artista che seppe meglio fondere i caratteri dello stile tardogotico con la riscoperta dell’antico attraverso la quale si ponevano in questi anni a Firenze le fondamenta del Rinascimento. Il suo primo incarico importante fu il notissimo sepolcro di Ilaria del Carretto realizzato nel 1406 e collocato nella cattedrale di S. Martino a Lucca. Dopo aver lavorato in molte altre città italiane, tra il 1409 e il 1419 Jacopo realizzerà il complesso scultoreo della Fonte Gaia partecipando successivamente insieme a Donatello e al senese Giovanni di Turino alla decorazione del Fonte Battesimale di Siena (1417-1419). Allievo di Jacopo della Quercia fu lo scultore Antonio Federighi. La sua scultura vigorosa e pos- Foto 1 - Domenico di Niccolò dei Cori – “Gesù bambino benedicente” (dettaglio) sente nella fase giovanile, richiama quella del maestro nel trattamento dei panneggi che avvolgono i corpi delle figure, mentre le opere della maturità rivelano un interesse per la riscoperta dell’antico secondo il gusto che andrà affermandosi nella seconda metà del XV secolo, del quale Federighi risultò uno dei più efficaci interpreti tanto da divenire l’artista prediletto di Papa Pio II. Ne sono una prova, ad esempio, le vigorose anatomie dei nudi che decorano la base dell’acquasantiera di destra nel Duomo di Siena o le tre statue realizzate per la Loggia della Mercanzia e il “Bacco” conservato nella collezione del Monte dei Paschi. I tratti espressivi e gli effetti vibranti della materia scultorea delle opere di Donatello saranno determinanti per le realizzazioni del Vecchietta le GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 Page 9 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO cui opere a confronto con la baldanza eroica del Federighi incarnano un’umanità grave ed austera che si esprime in pose più contenute e volti pensosi. Una delle sue ultime statue è il Cristo risorto fuso in bronzo per la chiesa del Santa Maria della Scala. Assai più addentro alla scultura del fiorentino Donatello si dimostrò Francesco di Giorgio Martini, le cui opere furono in gran parte eseguite in altre città, soprattutto a Urbino, e che ricevette dall’Opera del Duomo di Siena un’importante commissione solo quasi al termine della sua attività: una coppia di angeli reggicandelabro in bron- Foto 2 - Francesco di Valdambrino “Gesù bambino benedicente” 9 zo da porsi sulle colonne più vicine all’altar maggiore. In questa fase della sua attività l’elegante ed aristocratica bellezza delle sue figure sembra propendere più verso i modelli botticelliani attenuando il forte ascendente di Donatello degli esordi. Accanto agli angeli di Francesco di Giorgio ne furono realizzati altri due da Giovanni di Stefano figlio scultore del più celebre pittore del primo Rinascimento senese, Stefano di Giovanni detto il Sassetta – che successe ad Antonio Federighi a capo della bottega dell’Opera del Duomo, dove nel 1487 eseguì per la cappella del Battista la statua marmorea di Sant’Ansano. Passiamo adesso ad esaminare in particolare alcune delle sculture che si trovano nella collezione della Banca. Francesco di Valdambrino (Siena doc. dal 1401 – 1435) è l’autore del “Gesù Bambino benedicente”, acquistato nel 2002 (vedi foto 2). L’artista è definito uno fra i massimi rappresentanti della scultura fiorita a Siena tra la fine del XIV e i primi decenni del XV secolo. Tipico del Valdambrino è la naturalezza con la quale viene restituita nel legno la morbida consistenza delle tenere carni del Bambino come si può notare dalla carnosità delle labbra, nella prominenza infantile del ventre e dalla robustezza delle piccole gambe. L’attenzione e la cura per il dato naturale fanno di quest’opera una delle più valide creazioni dell’autore, in perfetta sintonia con le declinazioni naturalistiche della cultura tardogotica. Nel 2005 è stata invece acquistata la scultura di Domenico di Niccolò dei cori (Siena, 1363 circa – poco dopo il 1450) sempre raffigurante “Gesù Bambino benedicente” (vedi figura in copertina e foto 1 dettaglio). Le stesse capacità di resa naturalistica si riscontrano in questo Bambin Gesù rappresentato nell’atto di benedire e in atteggiamento ilare e divertente. Eseguendo questa delicata scultura, Domenico di Niccolò esaudì la richiesta di fornire un’immagine sacra che servisse per la festa di Natale quando la figura poteva essere esposta sull’altare per la venerazione e offerta ai baci dei fedeli che col tempo hanno contribuito a consumare nella parte più toccata la delicata stesura pittorica. Di questo soggetto esistono numerosi esemplari GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 Page 10 10 in area senese e nell’Italia settentrionale fin dagli inizi del Trecento. In alcuni casi questi “Bambini” sono immaginati nudi, ma più spesso rappresentati in costringenti fasciature. L’artista aderì alla seconda tradizione ed è di indubbia efficacia la capacità con cui ha descritto la fasciatura, quasi allentata per l’irrequietezza del Bambino. Ultima opera in esame in questo numero è il “Bacco” (vedi foto 3) di Antonio Federighi (Siena 1423 ca. – 1490 circa). La piccola scultura in marmo (h. cm. 51,7) proviene dalla collezione dei Conti Pannocchieschi d’Elci ed acquistata dal Monte nel 1953. Bacco, in quest’opera, viene raffigurato come un giovane nudo con la testa cinta da un serto di edera. L’opera è indicata dalla critica come il più antico esempio di statuaria rinascimentale legato alla rappresentazione della divinità pagana. L’artista rivela una perfetta comprensione delle proporzioni anatomiche della figura umana alle quali conferisce quell’accentuato risalto plastico che costituisce uno dei tratti più salienti della sua produzione scultorea. LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO Foto 3 Antonio Federighi “Bacco” GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 Page 11 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO 11 FISCO ED ALTRO: SELEZIONATI PER I NOSTRI SOCI COME EVITARE LE TRUFFE: ☛ Beneficenza Le associazioni benefiche non fanno gli accorgimenti per difendersi Le vittime privilegiate delle truffe, come noto, sono gli anziani, soggetti più fragili. Nell’inganno tuttavia scivolano anche persone che sono al corrente del rischio, ma che sono disposte ad affrontarlo perché sperano di trarne un guadagno. È il caso delle vendite piramidali (ora vietate dalla legge), in cui il guadagno non è dato dalla vendita, ma dall’ingresso di altri partecipanti al sistema. Per le truffe i metodi più comunemente usati sono le vendite di “patacche”, visite di falsi tecnici, finti incidenti di auto. Dieci regole da ricordare per non cadere nella rete dei truffatori più raccolta di fondi porta a porta. Mai dare contanti a sconosciuti, meglio un versamento in banca o alla posta. ☛ Contratti Controllare sempre con attenzione ogni clausola, senza trascurare i particolari più banali, come la data (può essere anticipata di quanto basta ad impedire il recesso). ☛ Internet Specialmente se di frontiera e con molti anziani, sono le più bersagliate dai truffatori. Acquistare solo da siti conosciuti, per i quali è possibile controllare la veridicità dei dati. Se si conosce solo l’indirizzo di posta elettronica, non concludere alcuna transazione. ☛ Sporgere denuncia ☛ Phishing Bisogna vincere il naturale senso di vergogna. La conoscenza dei fenomeni serve all’opera di prevenzione. Diffidare delle richieste di dati relativi a carte di credito e conti correnti, anche se arrivano corredate dal marchio di famosi istituti di credito. Il phishing è un’attività propedeutica alla frode per acquisire i dati relativi all’identità di una persona. ☛ Piccole città e paesi ☛ Tecnici a domicilio Nessun ente o società manda personale a casa per il pagamento di bollette, rimborsi o sostituzione di banconote. ☛ Banca o Posta Nessun cassiere di banca o di ufficio postale contatta i clienti per la strada. ☛ Per la strada Non dare ascolto a chi offre facili opportunità di guadagno, chiedendo di controllare i soldi o il libretto di pensione, anche se è una persona distinta e che può apparire affidabile. ☛ Recesso Esiste il diritto di recesso per le vendite a distanza o fuori dai locali commerciali. “SE CAPITA ANCHE A TE, CHIAMA IL 113” È questo il messaggio lanciato da una recente campagna televisiva ideata dalla Polizia di Stato e finalizzata a contrastare il fenomeno delle truffe. GIUGNO-2006 12 13-07-2006 11:39 Page 12 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO TUTELA DEL CONSUMATORE AUTO: 15 giorni per pagare l’assicurazione scaduta Come noto i veicoli a motore non possono circolare sulla strada senza la copertura assicurativa (art.32 legge 24 dic.1969 n. 990). Nel caso di rinnovazione tacita del contratto, in assenza di disdetta di uno dei contraenti entro i termini previsti, la violazione alla legge si consuma solo alla scadenza del termine del quindicesimo giorno successivo a quello della scadenza. Il mancato pagamento del premio (o rata qualora il premio sia suddiviso in più rate) trascorso il previsto termine di tolleranza di quindici giorni, determina quindi la sospensione del rapporto assicurativo, con conseguente configurabilità della violazione di cui all’art. 193. AUTO A CHILOMETRI ZERO: garantita per dodici mesi Il caso dell’acquisto di una autovettura a chilometri zero è da classificarsi come acquisto di auto usata. In termini di legge, nel caso di beni usati, le parti possono concordemente limitare la durata della garanzia prevista dall’art. 134 del Codice di consumo a un periodo di tempo in ogni caso non inferiore ad un anno. Le parti possono naturalmente stabilire in via convenzionale una garanzia che abbia durata superiore a quella legale. UN SOLO ABBONAMENTO RAI L’art. 27, comma 2, della legge 6 Agosto 1990, n. 223 stabilisce che il pagamento del canone di abbonamento consente la detenzione di uno o più apparecchi televisivi a uso privato nei luoghi adibiti a residenza o dimora del suo titolare. È quindi incontestabile che un immobile, ubicato in località diversa da quella di residenza del titolare dell’abbonamento, integra una dimora per quest’ultimo, anche se la proprietà dello stesso sia intestata al coniuge e a condizione che il rapporto coniugale sia integro. TRAFFICO ANOMALO SULLA BOLLETTA TELEFONICA Cosa fare qualora sulla bolletta telefonica siano fatti addebiti “anomali” per utilizzo di Internet derivanti da pirateria informatica? La Telecom ha da tempo attivato una procedura per i casi di contestazioni derivanti da traffico ano- malo. L’utente deve sporgere formale denuncia contro ignoti per frode presso gli organi competenti ed inviare copia della stessa in allegato alla raccomandata di contestazione della bolletta al servizio clienti Telecom. A questo punto Telecom si impegna a sospendere la bolletta in attesa degli sviluppi delle indagini. Dopo qualche tempo, solitamente, la stessa Telecom richiede all’utente di segnalare lo stato delle indagini, e, nel caso in cui le stesse siano state concluse con la mancata individuazione del colpevole, la società telefonica richiede il pagamento della bolletta. TRASFORMAZIONE DELL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO: MAGGIORANZE La trasformazione dell’impianto di riscaldamento centrale a gasolio in impianti unifamiliari a gas è regolata dalla legge 10/91 art.1 e 8 e dart. 123 del Dpr 380/2001. Per tali trasformazioni sono valide le deliberazioni dell’assemblea condominiale prese a maggioranza delle quote millesimali (501 millesimi), senza tenere conto del numero dei condomini che approvano la delibera. Per avvalersi dei contributi regionali o comunali bisogna fare in modo che la delibera condominiale preveda l’installazione di impianti autonomi con caratteristiche esattamente corrispondenti alle previsioni di legge. Occorre anche documentare con una perizia termotecnica, preventiva o successiva alla delibera, l’effettivo risparmio energetico. Nel caso più semplice in cui un condominio intenda soltanto sostituire la caldaia a gasolio con una caldaia a metano, l’assemblea deve deliberare con maggioranza degli intervenuti in assemblea, oltre ai 500 millesimi. SUBENTRO DELL’EREDE NEL CONTRATTO DI AFFITTO “In caso di morte del conduttore gli succedono nel contratto il coniuge, gli eredi e i parenti e affini con lui abitualmente conviventi” (Cassazione 1° agosto 2000 n. 10034). Il locatore non può opporsi, salvo diversa pattuizione contrattuale, a che i figli vadano a convivere con un anziano genitore titolare del contratto. Ove venisse a mancare il genitore e al momento del decesso un figlio dovesse convivere con il genitore, esso ha diritto a subentrare nella locazione. Si tenga comunque presente che, qualora la convivenza avesse solo carattere transitorio, per esempio per ragioni di assistenza, il convivente non GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 Page 13 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO 13 avrebbe titolo per subentrare nella locazione. Quindi per subentrare nel contratto di affitto è essenziale una “convivenza abituale e stabile”. to a un familiare che vi dimori abitualmente e ivi abbia l’iscrizione anagrafica. APPARTAMENTO CONCESSO IN COMODATO Il comodato è un contratto con il quale una parte consegna all’altra una cosa mobile od immobile affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la cosa ricevuta. Questo contratto deve essere a titolo gratuito, se fosse stabilito un corrispettivo esso ricadrebbe sotto lo schema del contratto di locazione. Il vincolo di parentela non è richiesto dall’art. 1803 del Codice Civile, ai fini della perfezione del contratto di comodato, e può quindi essere concluso anche quando fra comodante e comodatario sussista esclusivamente un rapporto di “amicizia”. In quest’ultimo caso, dal punto di vista fiscale, ai fini della determinazione del reddito per fabbricati, deve essere considerato come abitazione secondaria a disposizione del titolare o dei suoi familiari. Non è invece da considerare come abitazione secondaria, l’unità immobiliare data in uso gratui- VILLETTE A SCHIERA Si parla correttamente di condominio quando si è di fronte ad una struttura verticale. Ormai è sempre più frequente la realizzazione di costruzioni totalmente orizzontali costituite da unità immobiliari poste l’una di fianco all’altra, che hanno in comune solo alcuni beni o determinati servizi. È il tipico caso delle cosiddette villette a schiera, che pur fornite di spazi antistanti esclusivi, hanno in comune tetto, facciate, rete idrica e fognaria ecc. Si tratta di corpi di fabbrica del tutto autonomi, a partire dal numero civico, che mal si conciliano con la tipica figura del condominio. Per tali casi devono trovare applicazione le più semplici regole della comunione, così che tutti hanno il diritto di concorrere all’amministrazione dei beni e servizi in comune. Con il consenso della maggioranza può essere formato un regolamento della comunione con cui disciplinare l’uso dei beni e servizi comuni. Quindi un quasi condominio con regole meno rigorose e con una gestione più facile. NUOVI SERVIZI PER I SOCI È ormai attivo da alcune settimane, anzi possiamo dire che è già ben avviato almeno per i residenti a Siena, il nuovo SERVIZIO DI ASSISTENZA SULLA POLIZZA SANITARIA. Tutti i LUNEDI’ DALLE ORE 10 ALLE ORE 12 sarà presente in Associazione una Collega esperta, alla quale potranno essere rappresentate, nel pieno rispetto della privacy, tutte le problematiche connesse alla polizza sanitaria. I numeri di telefono ai quali la Signora potrà essere contattata sono quelli dell’Associazione riportati in copertina. PRO-MEMORIA DALLA CASSA MUTUA Ricordiamo ai nostri Associati che in questo periodo, e con scadenze varie comunicate dalla Cassa Mutua con le apposite circolari, può essere presentata la documentazione per gli aventi diritto ai contributi: - per i figli in età scolare (iscritti alla prima classe della scuola primaria, scuola primaria classe V, licenza scuola secondaria di I grado, diploma scuola secondaria di II grado); - per l’università; - per anziani non autosufficienti (soci stessi, loro coniugi, vedove/i, genitori e suoceri). È possibile inoltre richiedere l’anticipazione, da rimborsare senza interessi, delle spese scolastiche da sostenere per i figli che frequentano la scuola media superiore e l’università. Invitiamo i nostri Associati ad aderire al Fondo di Solidarietà della Cassa Mutua (adesione volontaria) fulcro importante per l’attuazione delle attività sociali. Il contributo è di Euro 2 mensili. GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 14 Page 14 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO RUBRICHE: DALLA REDAZIONE LA “POESIA” DI OVIDIO PANZANI Sul n. 20 de “La Nuova Voce del Pensionato” abbiamo pubblicato una poesia del collega Ovidio Panzani insieme ad una breve recensione sulla sua attività poetica. Avendone riscontrato il gradimento è con piacere che segnaliamo all’attenzione dei nostri lettori una ulteriore opera. PIANTO Ho consumato l’umore del dolore e il mio pianto continua senza lacrime ma si confonde col clamore d’una società convulsa e sorda a ogni lamento. Come il querolo canto d’un uccello smarrito che il branco migrante non ascolta e si perde nel cielo rutilante del tramonto. CONDIZIONI PRATICATE AL PERSONALE MPS IN SERVIZIO E QUIESCENZA Abbiamo ricevuto dalla Filiale di Siena della premi (variabile nelle condizioni standard in funBanca un riepilogo delle principali condizioni pra- zione dei premi totali versati a partire dall’1,95%) ticate attualmente al personale MPS in servizio ed Fondi Sistema Ducato e Ducato Portfolio in quiescenza che riportiamo di seguito: esenzione totale delle commissioni di sottoscrizione (variabili in funzione del fondo prescelto e dell’imConto corrente: tasso creditore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,90% porto versato, a partire dal 3%, senza alcun limite di importo e delle commissioni di uscita dai piani di tasso debitore a fronte di fido autorizzato . 3,10% accumulo) tasso debitore a fronte di sconfinamento . . . 6,75 Esenzione totale dei diritti fissi. spese tenuta conto . . . . . . . . . . . . . . . . . . esenti Segnaliamo il prodotto “SALVADANAIO MPS” assegni . . . . . . . . gratuiti n. 15 a trimestre sul c/c che fa parte della linea “Paschi Giovani”, iniziativa di accredito della pensione, valuta riservata ai giovani e suddivisa in tre tipologie in di addebito: data negoziazione. base alla fascia di età, realizzata per rispondere alle differenti esigenze dei destinatari. Servizio Titoli Spese di gestione, amministrazione e custodia titoli . . . . . . . esenti Ulteriori agevolazioni Polizze Monte Paschi Vita (Bussola Reddito, Bussola Investire, Bussola Prestigio) esenzione delle spese fisse (50 euro) e riduzione del 50% dell’aliquota annua trattenuta dal risultato della Gestione speciale abbinata. Ricordiamo che le polizze non prevedono alcuna spesa iniziale di ingresso. Si tratta di un deposito a risparmio che può essere acceso sia al “portatore” con l’indicazione del nome del minore, che nominativo intestato al minore. In questo caso è necessaria una lettera di manleva dei genitori o di chi esercita la patria potestà sul minore, grazie alla quale il minore può effettuare autonomamente versamenti e prelevamenti (con un massimale di Euro 25,00 giornalieri e Euro 120,00 mensili) direttamente allo sportello mediante presentazione del libretto. La giacenza massima consentita è di Euro 7.500,00. Polizze Montepaschi Life (Personalità) Tasso libretto nominativo . . . . . . . . . . . . . 2,25% esenzione totale del caricamento percentuale sui Tasso libretto al portatore . . . . . . . . . . . . . 1,50% GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 Page 15 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO 15 I NUOVI VERTICI DELLA BANCA Mentre andiamo in stampa, viene pubblicato sulla Home Page del sito del Monte il nuovo piano industriale: invitiamo chi lo voglia a consultarlo in quanto contiene, oltre a documenti piuttosto complessi, anche un comunicato stampa sintetico dal quale apprendiamo i nomi dei nuovi Vice Direttori Generali. Il quadro completo degli incarichi risulta pertanto il seguente: Presidente: Avv. Giuseppe Mussari Vice Presidente: Ernesto Rabizzi che è stato nominato anche Presidente della Cassa di Previdenza Aziendale Vice Presidente: Francesco Gaetano Caltagirone Direttore Generale: Antonio Vigni Vice Direttore Generale Vicario: Giuseppe Menzi a capo del Group Service Centre Vice Direttore Generale: Marco Morelli a capo del Corporate Banking e Capital Markets Vice Direttore Generale: Nicola Romito a capo del Private Banking e Wealth Management CFO (nuova figura introdotta): Daniele Pirondini Responsabile Area Commercial Banking/Distribution Network: Giancarlo Barbieri Ad ognuno di loro un caldo saluto e un augurio di proficuo lavoro. Ai Colleghi Pierluigi Corsi e Rossano Bagnai, che da oggi entrano a far parte della nostra categoria, un cordiale benvenuto. DISPONIBILITÀ Per i tanti associati che durante l’estate frequentano Follonica, la bella cittadina balneare sull’omonimo golfo, segnaliamo la disponibilità del collega FERNANDO SANTONI, segretario della locale Pro-loco, ad aiutare i nostri associati e loro familiari per gli eventuali problemi che dovessero incontrare sul luogo. Il collega Santoni può essere contattato presso la Pro-loco Follonica – Via Roma, o ai numeri di telefono 0566/263332 o 0566/57576 (chiosco). AUGURI DI LONGEVITÀ La nostra associata Sig.ra BICCHI WANDA Ved. PETRIOLI ha superato il 23 maggio scorso il traguardo dei CENTO anni di età. Alla Sig.ra Wanda, che è autosufficiente e legge il nostro giornale, i rallegramenti e gli auguri affettuosi dell’Associazione. GIUGNO-2006 16 13-07-2006 11:39 Page 16 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO VIAGGI E VACANZE Diritti e doveri di chi si appresta a mettersi in viaggio Questo che vogliamo offrire ai numerosi associati che amano viaggiare, anche in Paesi lontani, è semplicemente un piccolo pro-memoria di attenzioni e cautele da osservare prima di scegliere la destinazione, di prenotare o di mettersi in viaggio. Come noto ogni anno molti turisti sono vittime di raggiri e truffe, per aver acquistato pacchetti di viaggio che promettevano servizi e sistemazioni di pregio, che invece non trovavano riscontro nella realtà, oppure addirittura inesistenti. Si avvicina il periodo delle vacanze. Le valigie sono pronte all’uso, resta solo da decidere dove andare. Anche se sta sempre più diffondendosi il gradimento per le partenze invernali verso mete tropicali che interrompe la lunga stagione autunno/inverno delle nostre latitudini. In questi ultimi anni la scelta della meta delle nostre vacanze non è stata così libera come per il passato, ma è stata condizionata dagli eventi che i “media” ci hanno ampiamen- te illustrato. Quindi orecchio teso ad ascoltare i “consigli” dei tour operator e del ministero degli esteri, come quello di evitare “aree sconsigliate”. Come evitare mete a rischio Un apposito sito internet del ministero degli esteri (www.esteri.it/ita/index.asp) evidenzia le località in cui è meglio non mettere piede. Terrorismo, guerre, epidemie, catastrofi naturali, sono il motivo per cui almeno dodici Stati sono considerati off limits, mentre per altri sono proibite solo alcune regioni. Al numero 06 491115 dell’ACI vengono forniti invece ragguagli aggiornati ed approfonditi sulle precauzioni che è meglio prendere a seconda del Paese che si intende visitare. Altri siti utili da consultare, per approfondire notizie sulla propria destinazione www.viaggiaresicuri.mae.aci.it, per denunciare lo stato di degrado delle città d’arte www.cittàsicure.com, per informazioni sui diritti da far valere in caso di problemi www.sosvacanze.it Uzbekistan - Samarcanda - Piazza Registan GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 Page 17 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO Polizza in valigia In aggiunta ai servizi compresi nel pacchetto turistico, viene offerto ai viaggiatori la possibilità di sottoscrivere polizze speciali per coprire i principali inconvenienti. Le forme assicurative più comuni che è opportuno stipulare riguardano: ● Annullamento viaggio, copre le penali previste in caso di impossibilità a partire causa malattia, infortunio, decesso dell’assicurato o dei suoi familiari più stretti, danni materiali che impongano all’assicurato di rimanere a casa, impossibilità a raggiungere la meta per calamità naturali. ● Spese mediche, coprono i rischi sostenuti durante il viaggio per parcelle, ricoveri ospedalieri, interventi chirurgici ecc. Sono previste la consulenza telefonica, l’invio di un medico in caso di urgenza, il trasporto sanitario, il rientro dei familiari o del compagno di viaggio. Si ricorda che la nostra assicurazione sanitaria è valida nel mondo intero, quindi, in caso di visite specialistiche o prestazioni mediche all’estero, si può ricorrere alla Polizza sanitaria purché ne vengano rispettate le condizioni generali. ● Bagaglio, copre il furto dello stesso, lo scippo, la rapina, la mancata riconsegna da parte del vettore. In questo caso alcune polizze coprono anche gli acquisti documentati di prima necessità se lo smarrimento supera le 12 ore. ● Danneggiamento dei bagagli, la contestazione deve essere immediata all’atto della riconsegna per aver diritto al rimborso del danno subito. Attenzione però alle esclusioni previste, come quelle riguardanti i paesi a rischio (di norma quelli in stato di guerra), il periodo massimo di permanenza all’estero (di solito tre mesi) e alle franchigie applicate alle singole prestazioni. Il contratto di viaggio Chi acquista un pacchetto turistico tutto compreso, oltre che ricevere depliant e le brochure illustrative relative alla vacanza prescelta, deve ricevere anche una copia del contratto con la descrizione precisa del prodotto sottoscritto. Nel contratto devono essere indicati innanzitutto destinazione, durata, data di inizio e di fine del viaggio, mezzi di trasporto, categoria degli alberghi, la loro ubicazione, eventuali escursioni e visite con guida; gli estremi della 17 copertura assicurativa, e delle ulteriori polizze stipulate dal viaggiatore. Quanto all’organizzatore, sul contratto devono essere riportati nome, indirizzo, telefono ed estremi dell’autorizzazione all’esercizio. Il prezzo Nel contratto devono essere indicati il totale e l’importo, non superiore al 25% del totale, che il cliente deve versare all’atto della prenotazione. Devono essere specificate le modalità per una eventuale revisione, diritti e tasse di imbarco, e tutti gli oneri a carico del viaggiatore. Il prezzo globale del pacchetto può essere modificato dal venditore, se previsto nel contratto e ne ricorrano gli estremi, per effetto dell’aumento dei servizi o dell’oscillazione dei cambi valutari, purché almeno venti giorni prima della partenza ne venga fatta esplicita richiesta. Se l’aumento supera il 10% il turista può rinunciare al viaggio, ottenendo la restituzione di quanto versato oppure può usufruire di un diverso pacchetto con conguaglio della differenza. Modifiche e annullamenti Nel contratto deve essere segnalato il termine entro il quale il viaggiatore deve essere informato nel caso in cui l’organizzatore annulli la vacanza, per la mancata adesione di un numero minimo previsto dei partecipanti. Così come qualsiasi modifica apportata al pacchetto, oltre al prezzo, deve essere comunicata per scritto al cliente, che entro due giorni può recedere se la modifica è significativa, al punto da rendere non più interessante il pacchetto. Documenti per l’espatrio Carta d’identità – valida per entrare nei 25 Paesi dell’Unione Europea. Passaporto – ha una validità di 10 anni, e viene rilasciato e rinnovato dalla Questura. Per avere informazioni su dove e come richiedere il passaporto o il suo rinnovo si può consultare il sito internet della Polizia di Stato (www.poliziadistato.it). Qui si trovano anche informazioni sul passaporto a lettura ottica necessario per entrare negli Stati Uniti. Al momento della richiesta del passaporto bisogna applicare una marca da bollo di € 40,29 che vale per un anno dal momento del rilascio del documento. Dopo questa data una nuova marca va incollata GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 18 Page 18 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO sul passaporto solo al momento in cui ci si reca in un Paese che non fa parte dell’Unione Europea. Visti e altri documenti – i visti vanno richiesti direttamente alle rappresentanze diplomatico-consolari in Italia del Paese nel quale si vuole andare o tramite l’agenzia viaggi dove si acquista il pacchetto turistico Sconti e promozioni Le formule più frequenti che offrono sconti e promozioni sono: Last minute – prenotando anche a brevissima distanza dalla partenza si può risparmiare fino al 50% sul prezzo di listino. Ci si deve ovviamente accontentare di quello che si trova. Lo sconto è notevole, ma attenzione che con il prezzo non vengano tagliati anche servizi previsti nel pacchetto originale!! Advanced booking – al contrario del last minute, se si prenota con largo anticipo sulla partenza, si può risparmiare il 15-20% del prezzo di catalogo. Decidendo prima si ha un’ampia scelta sulle mete, ma bisogna organizzare le proprie vacanze con largo anticipo. Formula “roulette” – al momento della prenotazione si decidono la destinazione, la data di partenza e di ritorno, ma non il nome dell’hotel o del villaggio nel quale si vuole soggiornare, che verrà comunicato solo all’arrivo in loco o poco prima della partenza. Si risparmia, ma si può capitare in una struttura con posizione scomoda o poco panoramica. Accortezze igienico-sanitarie Alimenti – evitare di mangiare alimenti distribuiti da venditori ambulanti, frutti di mare, uova e verdure crude. Lavare e sbucciare accuratamente la frutta, evitare di mangiare gelati che non siano confezionati. Bevande – bere solo acqua e altre bevande contenute in bottiglie sigillate, non utilizzare ghiaccio se non si è sicuri della qualità dell’acqua con la quale è stato prodotto. Non bere latte che non sia stato prima bollito. Igiene – non camminare a piedi nudi ed evitare contatti diretti della pelle con il suolo. Fare il bagno solo in acque di mare lontane da centri abitati e mai in acque di fiume o di lago. Non toccare molluschi, pesci, piante o animali sconosciuti. Souvenir “proibiti” Può capitare di tornare da una vacanza indimenticabile carichi di souvenir. Bisogna però sapere che Prevenzione In alcune aree del mondo esistono malattie alle quali non siamo immuni, o condizioni igienico sanitarie non sempre di buon livello. In questo caso è opportuno informarsi dal proprio medico o presso le Asl di riferimento se nel Paese che vogliamo visitare esistono malattie per le quali è necessario portare dietro medicinali specifici o fare vaccinazioni prima di partire. Il vaccino contro la febbre gialla è obbligatorio o raccomandato in molti Paesi del Sud America e dell’Africa, le vaccinazioni antitifica e antiepatite A sono raccomandate in tutti i Paese in via di sviluppo, la profilassi antimalaria è raccomandata nella maggior parte dei Paesi di Africa, Asia e Sud America. È consigliabile portare sempre un piccolo kit di farmaci, con un antibiotico a largo spettro, un antipiretico, un analgesico, un antiallergico, antidiarroici e prodotti per medicazione. Norvegia - Gerianger Fyord GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 Page 19 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO 19 Myanmar - Bagan - Tramonto sui templi portare souvenir esotici privi di necessario certificato, può comportare, al controllo doganale prima del rientro, pesanti sanzioni (in Italia fino a 9mila euro) e il sequestro se si tratta di parti di animali o piante in via di estinzione. Anche scattare fotografie alla popolazione locale può causare problemi se non si richiede prima il permesso e se non ci si muove con sensibilità e rispetto. A volte è opportuno rinunciare alla foto ricordo. sia rivolto ad operatori regolarmente autorizzati, mentre i “bidoni” arrivano più facilmente proprio da quelli non in regola. Attenzione quindi, prima di impegnarsi con una agenzia turistica, ad accertarsi che la stessa abbia l’autorizzazione della Regione con un numero di licenza ed anno di rilascio. Meglio ancora prendere informazioni direttamente alla Fiavet, l’associazione di categoria. Per informazioni visitare il sito www.telefonoblu.it o telefonicamente al numero 02 76003013. Un fondo tutela contro i “bidoni” Pochi sanno che contro i “pacchetti-bidone” o altre eventualità che possono rovinare le vacanze può venire in aiuto il Fondo Nazionale di garanzia per il turista, previsto dall’art. 21 del Dlgs 111/95 in attuazione alla Direttiva comunitaria 314/90 e regolamentato dal successivo decreto ministeriale 349/99. Ad alimentare questo Fondo di garanzia contribuiscono gli operatori di viaggio, cui spetta stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità civile nei confronti dei turisti: il 2% dei premi è destinato appunto a questo Fondo. Il Fondo di garanzia interviene solo nei casi in cui il turista si Reclami Dopo la delusione di una vacanza “rovinata” è necessario agire in tempi rapidissimi per richiedere il risarcimento dei danni subiti (entro 10 giorni dalla data di rientro). L’importante è documentare, a sostegno delle proprie tesi, con filmati, fotografie, certificati medici, testimonianze, ricevute delle spese extra, ecc., tutte le difformità e inadempimenti tra quanto promesso dal catalogo o dai depliant del tour operator, del vettore, dall’albergatore o dal gestore della struttura. Buone vacanze!!! GIUGNO-2006 20 13-07-2006 11:39 Page 20 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO IL MONTE, BANCA DI LATINA di Galileo Costanzo Caro Giornale, Nuova Voce del Pensionato, foglio di utili e buone notizie ma anche di ricordi, per cose e avvenimenti di un mondo che mai pensavamo di dover lasciare, perché mai saremmo diventati “vecchi”. Ma fatto è che ora ci siamo e ci accorgiamo che il nostro mestiere principale è un po’ rammentare, tirare qualche somma, avere momenti di grande comprensione, ché, ormai lo sappiamo, recriminare (avendone forse anche buone ragioni) a nulla e a nessuno serve. Quindi ricordare… Ed allora mi piace raccontare che il Monte è stata la prima Banca che si è insediata nelle appena bonificate pianure pontine intorno al 1930, avendo elargito, in favore del “regime”, ragguardevoli somme di denaro. Quindi Banca di “fondazione”, che nel corso degli anni è stata la Banca per antonomasia della città di Latina, particolarmente negli anni sessanta, quando fu, nella zona, la prima ad adottare “politiche” bancarie ritenute “d’avanguardia”. Politiche che consistevano in azioni di sviluppo, andando a rendere i nostri servizi a domicilio dei clienti, anche nelle piazze di Aprilia, Anzio, Nettuno, Terracina, Formia, Gaeta, Frosinone e riportare, a fine giornata, anche “valigie di effetti da scontare”. Ricordo che questo modo ci rendeva invisi alle altre Banche, che addirittura segnalavano i nostri comportamenti come irregolari alla Banca d’Italia. Insomma, cose allora straordinarie e che ora, forse, possono essere cimeli storici di una storia che comunque ha contribuito, e non poco, a fare il Monte quello che è … o forse, meglio, quello che vorremmo fosse. Ricordo ancora che eravamo il “gruppo” con i risultati più eclatanti, cominciando ad annoverare, forse tra i primi al Monte, tra i propri clienti le multinazionali che si insediavano in zona e che alcune, per allacciare rapporti, chiedevano il Bilancio della nostra Banca da far esaminare alle case madri, spesso americane, perché valutassero se eravamo o non degni di un rapporto d’affari!… Cominciavamo dunque a dover sapere, avendo a che fare quotidianamente, sino ad allora, con la “libretta” dei coloni o lo sconto di cambiali di quel commerciante che vendeva le scarpe a rate, di holding, di assets, di budgets, di fidi promiscui, novità, quest’ultima, che fece dannare i colleghi dell’Ufficio Fidi della Direzione Generale. Ed erano anche i tempi delle “Befane” ai figli dei dipendenti, del festeggiamento al Ristorante dei risultati conseguiti, dei premi di fine d’anno dati in gran segreto in Direzione, dei Comitati di Organizzazione, ecc. Ma la cronaca e la storia passano attraverso gli uomini che l’hanno fatte, particolarmente quando ci piace scriverne per “La nuova voce del Pensionato”. Ed allora ricordare i Direttori Bianchini, Salvatici, Da Caprile, Bosico, forse il fondatore del Monte di Latina che entrava in tempi moderni; Mansani, Bibbiani, Marzi, Massone, Neri, Maccioni, Sottani carissimo amico…, e poi Bonini e Fino, cassieri per i quali potrebbe scriversi una novella, Forzan, veneto di ferro, diventato capo dei Commessi della Direzione Generale tanto era perfettamente disciplinato ed attento, Ferraro, Bega, Olivo Mogno, gran controllore, Igino Calonego, la signora Petrini, zio Attilio Colucci, Laura (Lauretta) Noseda, Giorgio Orla, Ciccio Tanza, maestri di noi giovani tra cui il carissimo e mai dimenticato Arnaldo Luppi, Nando Sottoriva poi diventato Assicuratore, Romolo Zuin, … e, come dimenticare, Nando Donatacci cassiere “de Roma”, appassionato solo delle cose giuste, per essere lunghissimo ed autorevolissimo sindacalista; e poi Renzo Sambucci che portò tra di noi tutte le furbizie dei sensali velletrani, Massino Zichi che quando non era arrabbiato forse era indisposto, Sergio Pizzarda sedicente Pizzardi, ché faceva tanto toscano, Liana Minetti, Bruna (Kiki) Zornada, il senesissimo funzionario Ugo Fatini, il buon Cesari, Scala, Musumeci, Pietrini, Marcoccio che dai “titoli”, furbo umbro, passò al funzionariato, per essere poi un inamovibile sindacalista… Oddio quanti, quanti ancora se ne potrebbero citare per completare il mosaico della storia della Filiale di Latina, “Banca di Fondazione” della città. Vorrei che tanti con me ricordassero. Vorrei rincontrarli tutti, anche quelli che non ho potuto nominare e che non ci stanno più -ché l’età è anche per me quella che è- perché assieme abbiamo fatto il filo di tanta amicizia, di questo grande ricordo, che a pensarci bene ha dato anche un grande contributo al Monte, no? Ciao a tutti, GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 Page 21 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO 21 EDUCATION Racconto di Vinicio Susi Tra le donne che hanno gestito la mia infanzia, e che fanno parte della serie “donne al comando” inaugurata con il numero scorso del giornalino (cfr.n.19 de “La Nuova Voce del Pensionato”), spicca con una certa evidenza la maestra Angela, colei che mi accompagnò dalla prima alla quinta elementare. Era fermamente convinta che l’unico sistema educativo degno del nome fosse quello delle bacchettate nelle mani, dei ceffoni e dei castighi in ginocchio sopra le castagne secche, dietro la lavagna o al cesso. E che un bambino un po’ meno brillante degli altri potesse venire baciato dall’intelligenza ed altre qualità o capacità attraverso dosi massicce di nocchini e scapaccioni. D’altronde, come si sa, il concetto altro non era se non lo specchio dei tempi (incredibile ma vero: taluno lo sosterrebbe ancora oggi). Quando, tra un bomba e l’altra, riuscivamo ad andare a scuola, la maestra Angela non si risparmiava neppure nel linguaggio, tanto che per instillare nei nostri poveri, piccoli cervelli i principi dell’aritmetica faceva spesso riferimento alla materia organica che comincia per “m”. E ai ragazzi meno pronti, dopo che ritardavano o sbagliavano la somma di tre pere più tre pere, gliela riproponeva con tre m. più tre m., tra le risate generali. Una squisitezza unica nel suo genere. Una dolcezza che, anche sotto le cannonate, alleviava teneramente le nostre disgrazie. Del resto, nessuno di noi poteva rientrare in casa (ammesso che la casa ci fosse sempre) e, in mezzo alle disgrazie che ci circondavano, lamentarsi pure dei modi di fare della maestra, anzi ciò decisamente apparteneva al mondo dei sogni, e addirittura a quello dell’impossibile, per la semplice ragione che tali metodi ci apparivano se non leciti almeno legittimati (dal momento che li metteva in pratica un maestra) e non discutibili (perché provenivano dalla Autorità). Così andavano le cose terrene, punto e basta: grezze e rozze le persone che aveva- mo intorno, grezzi e rozzi noi, grezza e rozza la maestra. E orrenda la guerra. Si aggiunga che i nostri padri, quando furono tornati dalla prigionia, dalla guerra o dai monti, erano sempre nervosi anzi nevrotici, mentre le mamme e le zie, con quante ne avevano passate, consideravano già un miracolo essere vivi, magari mutilati ma vivi. E poi, se ai tempi in cui loro erano ragazzi avessero potuto andare a scuola, risultava che anche allora gli insegnanti delle elementari scherzavano poco o niente. Per sentito dire. Nonostante tutto, qualcosa imparammo pure dalla maestra Angela, se è vero, come è vero, che, passati gli anni, qualcuno raggiunse perfino il diploma di ragioniere. Ma una cosa non imparammo mai: ad amarla. Si vede che non era strettamente necessario. In proposito ricordo che eravamo già nel 1948 quando un nostro amico e compagno di classe soprannominato “Mèmmola”, uno dei pluri-ripetenti che aveva già quattordici anni, con mossa tanto rapida quanto furtiva e abile riuscì a sottrare, non so da dove, la chiave del cesso e a chiudervi dentro la nostra insegnante per alcune ore senza che nessuno di noi si desse il minimo pensiero. In classe c’era un silenzio inusuale ed entrò il bidello: “Dov’è la maestra?”; risposta in coro: “Booh!”; e allora il bidello chiamò il direttore che si precipitò e ci rivolse la stessa domanda ottenendo la medesima risposta. Venne liberata a seguito di grida di aiuto disumane e andò di corsa dai carabinieri per denunciare lo sconosciuto autore del brutto scherzo, ma il nome del Mèmmola non venne fuori, né sul momento né dopo. L’intera classe non cedette nemmeno alle pressanti e suadenti domande del brigadiere, e si capì che un po’ di bene, alla maestra, non avrebbe nuociuto: indispensabile no, ma utile sì. Si capì pure che il bene bisogna meritarselo. Anche in tempo di guerra, anche insegnando a bambini di campagna ignoranti, zotici e sciagurati come noi. GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 Page 22 22 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO NUOVI SOCI Sono entrati a far parte della nostra Associazione i seguenti nuovi soci: ABRETTI ROSSANO - Scandicci AGNELLI PIER GIORGIO - Vagliagli AGOSTINI ENRICO - Milano AGRICOLI CARLO - Siena ALBERO AURELIO - Pinerolo ALBERTI M. PAOLA ved. FIALDINI - Massa ALTIERI SALVATORE - Roma ANCONA ANTONIO - Canicattì ANDREANI ADRIANO - Siena ANDREANI NELLA ved. MARROCCHESI - Grosseto ANDREOTTI MARIO - Pistoia ANDREUCCI MATILDE ved. CHITI - Pisa ANELLI GIACOMO - Corato ANGELICO FRANCESCO - Siracusa ARPINELLI ELVIRA ved. ANTONELLI - Roma ARRIGUCCI GIUSEPPE - Arezzo BACCINETTI A.MARIA ved. ROCCHIGIANI - Siena BAGIARDI PAOLO - Vedano al Lambro BAGLIONI M. GRAZIA - Castiglion Fibocchi BAGNASCO VITTORIO - Prato BAGNOLESI FRANCO - Loro Ciuffenna BAGNOLI ENZA - Chiusdino BAGNOLI GIANCARLO - Bologna BAIOCCHI VELIA ved. PISTORESI - Abbadia S. Salvatore BALDI PAOLEMILIO - Roma BALISTRERI GIOVANNI - Aspra BANCALA’ PAOLO - Grosseto BANI LUCIANO - Siena BARAGATTI MANUELA - Siena BARDELLA LUDOVICO - Milano BARONE LILIANA - Nardò BARONTINI M. PAOLA - Siena BARRAL PAOLO - Marina di Carrara BARSOTTI FRANCA ved. VOLPE - Viareggio BARTALETTI LUCIANA - Chiusdino BARTALUCCI BRUNO - Poggibonsi BARTOLETTI LAMBERTO - Rufina BARTOLINI DANIELE - Siena BATINO LUCIANO - Gubbio BATTISTA VINCENZO - Triggiano BATTISTA COSTANZA ved. CANNALE - Bari BECHERINI VITTORIA ved. CAVACIOCCHI -Prato BECHI MAURIZIO - Siena BELLETTI ANNA ved. TEDESCO - Roma BELLOCCI PAOLA ved. GRIFONI - Siena BENEDETTI GIULIANA - Montecatini Terme BENICCHI ANNA MARIA - Livorno BENUCCI MARIO - S. Gimignano BERGAMI FIORENZO - Bologna BERNINI LUCIANO - Monteriggioni BERTUSI VITTORIO - Castel S. Pietro BETTARELLI ROBERTA ved. MARCHINI - Roma BIANCHI MARIO - Carosimo BIANCIARDI ALBERTO - Siena BIANCUCCI ENZO - Verona BIASOTTO CORRADO - Livorno BIETTA ANNA ved. POLIDORI - Migiana di Corciano BLASI BIAGIO - Roma BOCCI GUIDO - Siena BOLOGNI ROSALDA ved. CAPITANI - Siena BONACA FRANCO - Perugia BONASERA ROSA ved. MIDILI - Messina BONAZZA AUGUSTO - Mentana BONELLI MARIO - Massa e Cozzile BONETTO CARMELO - Siena BONOMETTI GIOVANNI - Malnate BONSIGNORI ANNA - Radicofani BONVICINI IRMA ved. TANFANI - Bresso BORDOGNA ATTILIO - Milano BORRELLO MICHELE - Bovalino BRACCI MARIO - Livorno BRICCA MARCELLO - Grosseto BRIGNETTI GIGLIOLA ved. ARCESE - Siena BRIZZI GIULIO - Follonica BRUZZICHELLI ANDREA - Montepulciano BUCCOLINI ROMANO - Roma BUONFANTINO MARY VICTOR - Roma BURRONI BRUNO - Pietrasanta BUSSOTTI LIO - Collesalvetti CABIBBE UMBERTO - Arezzo CALVELLINI SERGIO - Siena CALZETTONI RENATA ved. ROCCHI - Perugia CALZINI GIULIANA ved. LUCHERINI - Montepulciano CAMOZZI RENATA - Iseo CAMPAIOLI CARLA - Siena CANNAZZA SALVATORE - Galatone CANNONI FABIO - Siena CAPODAGLI GIULIANO - Siena CAPPELLETTI SILVIO - Viterbo CAPPELLI MASSIMO –Roccastrada CARAVAGGI EMILIA - Bagno a Ripoli CARIELLO ALFREDO - Calci CAROBBI A. MARIA ved. ZUCCHERINI - Pistoia CASSIOLI MARIA ved. BARBI - Siena CASTELLI NADIA ved. PESCIONI - Siena CATONI LUCIA - Siena CAVALLI CARLO - Gubbio CAVALLI BRUNO - Arese CESARI VITTORIA ved. PARRI - Siena CHERICONI CLAUDIO - S. Giuliano Terme CHIAVACCI MILVIO - Campo nell’Elba CHIEREGHIN GIANFRANCO - Siena CHIRICOZZI LUCIO - Trento CIACCI MAURO - Lamporecchio CIACCI DANIELA - Siena CIACCI GIORGIO - Castelnuovo Berardenga CIAMPI ILVA ved. PEGORARO - Pisa CIAMPOLI MARCO - Campi Bisenzio CIDDA SILVANA ved. SACCHI - Recco CINCI GABBRIELE - Colle Val d’Elsa CINELLI ALBA ved. TANI - Empoli CINI LORENZA - Siena CINI ROBERTO - Sovicille CINI FABRIZIO - Colle Val d’Elsa CIOCCOLONI ALVARO - Assisi CIOFFARELLI MARIA ved. ZARFATI - Roma CIOLINI GIULIANO - Pisa CIONI GIORGIO - Casalecchio CIRRI ALESSANDRO - Poggio a Caiano CIUFFONI STANGHINI MARIO - Monte S. Savino COLI CARLA - Poggibonsi CORSANI DINA ved. TUNDO - Siena CORSI DANIELE - Chiusdino CORTI RINA ved. VERZANI - Grosseto COSI ASSUNTA ved. NAVARRA - Pelago CRESCIOLI BRUNA ved. FRINGUELLI - Firenze CRESTI FRANCA - Siena GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 Page 23 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO CROATTO OTTORINO - Latina CROCIANI LIBERO - Sarteano CUCCU A.ROSA ved. GASPARINETTI - Porto Ercole DE CAROLIS CARLO - Roma DE RITIS ANTONIO - Fossacesia DE ROMANIS CLAUDIO - Fiano Romano DEL PORRO GIORGIO - Milano DELLA LUNGA LORIANA ved. SCATTONI - Siena DELLA SANTA GIULIANO - Follonica DELLA VECCHIA A. MARIA - Perugia DELL’OLIO GIROLAMO - Bisceglie DEOTTO GIOVANNINA ved. RIZZA - Verona DEVITO GIUSEPPE - Modugno DI CAPRIO ISABELLA ved. LUCANGELI - Roma DI CARO DOMENICO - Canicattì DI NARDO VINCENZO - Bologna DI VENTI CARLO - Torino DIONESALVI ANTONIO - Roma DONATI LUIGI - Siena DONDOLI GIAN PAOLO - Poggibonsi DOVERA GIUSPPE - San Bassano DRAGHI ZITA ved. MANNINI - Siena EVANGELISTI FAUSTO - Latina FABIANI MARIO - Siena FALCONI ALESSANDRO - Siena FALINI PAOLA - Milano FALLAI MARIO - Firenze FALSONE VINCENZO - Palermo FANTI GIACOMINO - Castelnuovo Abate FANTONI NEVIO - Villanova di Ravenna FATTORINI VANNA - Siena FAUSTI A.MARIA ved. BAZZINI - Firenze FE’ ROSITA - Siena FE’ GIULIO - Torrita di Siena FELLA FERRUCCIO - Milano FERRARI GIANLUCA - Firenze FERRARI CARLA ved. BARTOLOMMEI - Lucca FERRINI GIULIETTA - Arezzo FINESCHI VERA ved. MINACCI - Radda in Chianti FINOCCHIARO GIANFRANCO - Livorno FIORINI FRANCO CESARE - Bologna FONTANI GIANCARLO - Capoliveri FORMICHI MARIO - Monteriggioni FRANCESCHINI PIERO - Marciana Marina FRANCHINA DOMENICO - Capo d’Orlando FRANCINI GIULIANO - Asciano FRANGINI GABRIELLA ved. SCIACOL - Livorno FRATTON ROBERTO - Settimo Milanese FREZZA VITTORIO EMANUELE - Caserta FUMAROLA GIOVANNI - Viterbo GABBRIELLI GABRIELE - Siena GABRIELI CORRADO - Roma GAGGIOLI FRANCESCO - Pistoia GALBUSERA ALESSANDRO - Calco GALEAZZI LORENZO - Monteriggioni GALGANI ADRIANO - Volterra GALIOTO GIAN BATTISTA - Bagheria GALLI FABIO MASSIMO - Firenze GALLI STEFANO - Piombino GARGIULLO MICHAELA - Roma GAROFOLO CARLO ALBERTO - Monteriggioni GERACI GIOVANNI - Monteroni d’Arbia GERIA EMILIO - Reggio Calabria GESSANI WALTER - Tarquinia GHERARDUCCI PIERINO - Rosignano Solvay GHEZZI FRANCA ved. BOLDI - Lido di Camaiore GIACOMELLI GABRIELE - Prato GIANNELLI MAURO - Monteroni d’Arbia GIANNINI NATALINA ved. DONNINI - Siena GINANNESCHI SANDRO - Casteldelpiano GIORDANO GIOSUE’ - Salerno GIORDANO GIULIO - Cagliari GIORDANO GIORGIO - Reggio Calabria GIORGETTI GIORGIO - Grosseto GIORGETTI ROLANDO - Siena GIORGI ALFREDA ved. FANCELLI - Livorno GIUBBI GIANCARLO - Siena GONNELLI FEDORA ved. VALORIANI - Firenze GONZI GUIDO - Acquaviva di Montepulciano GORACCI CLAUDIO - Grosseto GORDIANI LUIGIA ved. PORZIANI - Roma GOSTI FRANCO - Badia al Pino GRADI EGISTO - Pistoia GRANI VITTORIO - Viterbo GRASSI FERRUCCIO - Siena GRASSI LAURA - Siena GRAZIANI A. MARIA ved. LAMBARDI - Siena GRAZZINI SIMONA - Siena GREPPI RENATA - Torino GRIO MASSIMO - Roma GRISOLAGHI GIAMPAOLO - Siena GUARINO GISELLA ved. BALESTRA - Roma GUERRINI PATRIZIA - Siena GUERRINI LUCIANO - Siena GUIDI CHIARA - Pistoia LA VIOLA ANTONIO - Galatina LANDI ROBERTO - Arezzo LANIGRA MAURIZIO - Borgo Piave LAZZERI MARCELLO - Cecina LENTINI COSIMO - Patti LENZI VITTORIO - Imola LENZI DILVO - Sticciano Scalo LENZINI BRUNO - Massa e Cozzile LENZINI LINA ved. BURRONI - Siena LEONESSI FERRUCCIO - Pieve S. Stefano LEONI GIUSEPPE - Monteriggioni LEONINI FABIO - Siena LESSI PAOLO - Piombino LIONETTO CARLO ALBERTO - Acquarica del Capo LISI ALBANO - Campi Bisenzio LOCUOCO LIVIA - Siena LOMBARDI SUSANNA - Siena LORENZETTI LORENZO - Castelnuovo Berardenga LORENZINI RENZO - Prato LULLA RENZO - Firenze LUSINI LANCIOTTO - Siena MACCHIA PIERO - Siena MAGGESI ANNA ved. PETRUCCI - Chiusdino MAGI ANTONIETTA ved. CAFARELLI - Siena MAGNANI GIOVANNI - Casteggio MAGNO PAOLO - Siena MAGRINI LUCIA - Sovicille MAGRINI LUIGI - Castiglion della Pescaia MAMMANA CARMELO - Mascali MANCINELLI ROBERTO - Opera MANCINI ANDREA - Firenze MANCINI GUERRIERO - Perugia MANCINI PAOLO –S. Giuliano Terme MANETTI PIERO - S. Gimignano MANETTI ALDO - Stagno MANFREDI M. GABRIELLA ved. ALBERTOSI - Firenze MANFREDI CARLA ved. IOSSA - Roma 23 GIUGNO-2006 13-07-2006 11:39 Page 24 24 LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO MANGANELLI ILVA ved. PETRI - Castelnuovo Berardenga MANGIANTINI NEDA - Cecina MANSANI CARLO - Cecina MARCELLI MASSIMO - Gubbio MARCELLI LUIGI - Gaeta MARCHETTI ANTONIO - Monteroni d’Arbia MARCOCCI VALLI’ - Rapolano Terme MARRANO MARIO - Milano MARTELLI ENRICO - Siena MARTELLUCCI M. PIA - Siena MARUCCHI MARIO - Viareggio MARVASO FRANCESCO - Roma MARZUOLI ENZO - Montepulciano MASTROIANI UGO - Palestrina MATTEINI PIERFRANCESCO - Forlì MAZZA M. ANTONIETTA - Roma MAZZARINO MARIO GAETANO - Roma MAZZONI MAURIZIO - Firenze MAZZOTTA CARMELO - Lecce MECACCI SANDRA - Siena MELANDRI LEILA LINA ved. BINDI - Siena MENCHETTI MIRELLA ved. VANNINI - Siena MEO MARIO - Prato MERLINI MARIA ved. RIGHI - Roma METTI ADRIANA ved. SOFFICI - Montespertoli MEZZACAPO ERMINIA ved. COSMO - Napoli MICHELI ANNA ved. FAVILLI - Sovicille MIGLIORINI NEVIO - Siena MILANI ORIETTA ved. CALCAGNI - Roma MINELLI ROMANO - S. Paolo d’Argon MINELLI MARCELLA - Siena MINELLI MARGHERITA ved. BIANCUCCI - Roma MONACI ALESSANDRO - Buonconvento MONACO BRUNO - Siena MONFORTE NICOLA - Torregrotta MONTIGIANI RODOLFO - Siena MOSCADELLI PATRIZIA - Rosignano Marittimo MOSCHINI CARLO - Lucca MOSTI ALBERTO - Massa MOZZETTA MADDALENA - Tivoli MURATORE ARMANDO - Firenze MURZI MIRELLA ved. COLELLA - Portoferraio MUSUMECI MARIO - Sabaudia MUZZI ADORNO - Siena CONTRIBUTI VOLONTARI Sono pervenuti alla ns. Associazione, per le proprie attività organizzative e per il periodico “LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO” contributi volontari da parte dei seguenti Colleghi: ALDINUCCI ANGIOLO - Monte S. Savino BELLACCINI SANTUZZA ved.VENTURINI - S. Rocco a Pilli BENCINI TAMAGNO - Siena BENEDETTI ATHOS - Ghezzano BERNARDINI SIMONA ved. CAPRILI - Pistoia CAPPANNOLI LILIANA ved. VERACINI - Siena CAPPELLI MARIO CESARE - Sovicille CAPPELLI AZZOLINA ved. OLMI - Siena (in memoria di Alessandro Olmi) CIAMPOLINI CESARE - Siena CIPRIANI RAVAIOLI NEDA - Siena DELLA LUNGA LORIANA ved. SCATTONI - Siena (in memoria del marito Elio Scattoni) FAGNANI FRANCA - Siena FARNETANI VITTORIO - Siena GALARDI M.LUISA ved. GRANAI - Siena LODOVICI VITTORIO - Siena MASI NEDA - Siena NAPPI ANNA ved. RICCUCCI - Siena PAOLUCCI DINA ved. AGOSTINI - Siena PESSINA ENRICO –Viareggio ROVAI MARZIA ved. GIORGI - Siena (in memoria di Aldo Giorgi) SANTINELLI NATALINA ved. SACCARDI - Siena (in memoria di Raffaello Saccardi) SCATTONI ERINA ved. BUSATTI - Siena (in memoria del marito Primo Busatti) SCATTONI ERINA ved. BUSATTI - Siena (in memoria del fratello Elio Scattoni) VANNINI MAURO - Siena Versamenti pervenuti dalla Delegazione di Firenze: ABRAM ERMINIO BENELLI VALERIA ved. CAPPUGI BERTI ERMANNO BIAGIONI RENZO BIANCHI CALAMIDA ENRICA BUONAPROLE FERRUCCIO BURRESI GIUSEPPE CARDINI ROMANO CASINI LAURA ved. SCALETTI CASULA CORRADINA ved. MONTI CHIOSTRI ROBERTO DEL MELA OSVALDO FIESOLI GRAZZINO GHERARDOTTI MARIO GRIFONI CESARE LEPRI MARIA VERDIANA LUCARINI IOLANDA ved. DINI LUTI ANNA MARCHI ALFREDO MARCHI FRANCO MULINACCI BRUNO PARNIS LUIGIA PASCA ALDO PESTELLI DINO POGGESI CAROLINA ved. AGATI ROSSI GIULIANO SAMMICHELI LUCIANO STECCHI MARIO I NOSTRI LUTTI Comunichiamo con vivo cordoglio la scomparsa dei Colleghi: ARCESE FEDERICO - Siena BIANCIARDI MIRELLA - Siena BRUNI PIETRO - Siena GALIZIA LILIANA ved. CAMPI - Firenze GIORGI DANILO - Gattaiola PETRENI MARCELLO - Siena SCATTONI ELIO - Siena VANNETTI MARIO - S. Domenico di Fiesole