GIUGNO-2006
13-07-2006 11:38
Page 1
LA NUOVA VOCE DEL
Anno VI
aprile/giugno 2006 N.21
Sped. in A.P. Comma 20 C art. 2
Lett. Legge 662/96
Filiale P.T. Siena
PENSIONATO
Direzione e Redazione:
via Monna Agnese 20, 53100 Siena
Tel. 0577 294 265 - 0577 236 212 0577 41 297
- Fax 0577 41 297
E-mail: [email protected]
Periodico di informazioni
ORGANO BIMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE DIPENDENTI A RIPOSO DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA
Direttore: Alberto Cavalieri Direttore Responsabile: Tullio Mori Redazione: Flavio Egni Progetto grafica: Maruska Pradelli Impaginazione: Bernard & Co
Reg. Tribunale di Siena n. 718 del 5 ottobre 2001 Stampa: Arti Grafiche Ticci, Sovicille (SI).
Domenico di Niccolò dei cori
“Gesù bambino benedicente”
RINNOVATI
I VERTICI
DELLA BANCA
Sono stati di recente rinnovati i vertici
della Banca Monte dei Paschi di Siena Spa.
All’interno del giornale sono riportati i
nominativi ed il ruolo di ciascuno.
Un caloroso augurio di buon lavoro ed il
compiacimento per la loro nomina, con l’auspicio che possa essere mantenuto lo stretto
collegamento e la vicinanza esistenti tra la
nostra Associazione e le Istituzioni (Banca e
Fondazione).
Ci conforta al riguardo quanto è stato
espresso in questo periodo nelle dichiarazioni
dei rappresentanti delle suddette Istituzioni
che hanno indicato la volontà di confermare
come primari i valori fondanti della nostra
Banca: rispetto delle tradizioni, radicamento
sul territorio, indipendenza strategica, ecc.,
valori questi che ci trovano perfettamente in
sintonia e ci consentono di sentirci ancora
partecipi, anche se non più attori, delle sorti
dell’Azienda.
GIUGNO-2006
2
13-07-2006 11:39
Page 2
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
L’ASSEMBLEA ORDINARIA
DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE
Il giorno 11 maggio 2006, nell’Auditorium della
Banca Monte dei Paschi di Siena (g.c.), ha avuto
luogo l’Assemblea ordinaria della nostra Associazione per discutere il seguente ordine del giorno:
1) Saluto agli intervenuti;
2) Rendiconto anno 2005 predisposto dal Comitato
Direttivo: presentazione, relazione del Collegio
Sindacale e proposta di approvazione;
3) Relazione consuntiva e programmatica sull’attività sociale;
4) Varie ed eventuali.
Il Presidente Cavalieri apre i lavori rivolgendo un
breve saluto di ringraziamento ai presenti ed ai rappresentanti delle istituzioni, quindi passa la parola al
Presidente onorario Dr. Nannini. Lo stesso rivolge
un saluto ai presenti ed esprime alcune considerazioni positive sull’andamento del fondo patrimoniale,
che mantiene l’originaria massa patrimoniale grazie
anche all’eccellente andamento delle rendite. Egli
auspica che con le eccedenze derivanti da tali rendite si possa venire incontro alle necessità delle fasce
di pensionati meno favoriti.
Prende poi la parola il Vice Direttore della
Banca Bagnai, il quale rivolge un caloroso saluto ai
partecipanti, anche a nome del Direttore Generale, degli altri sostituti e del Dir. Rossi, capo dell’area personale.
Segue poi il saluto del Presidente della Cassa
Mutua sig.ra Sandra Vannini, la quale rileva le concomitanze istituzionali tra i due organismi, ed illustra, in maniera particolare, l’attività della Cassa con
particolare riferimento agli interventi in favore degli
anziani non autosufficienti.
APPROVAZIONE RENDICONTO ANNO 2005
Viene poi dato l’inizio ai lavori con la constatazione della validità dell’Assemblea, sono presenti 81
soci più 53 deleghe, e come da statuto, vengono
nominati due scrutatori (Egni e Di Puma).
Come previsto al secondo punto all’ordine del
giorno, il Tesoriere presenta il bilancio 2005 che evidenzia un disavanzo di Euro 873; vengono illustrati
in particolare l’andamento delle voci principali ed i
criteri di relazione del bilancio stesso. Segue la relazione del Collegio Sindacale da parte di Bulletti che,
in assenza del Presidente del Collegio, invita all’approvazione. Al termine il Presidente Cavalieri, dopo
aver espresso le sue considerazioni sul bilancio stesso, lo pone in votazione all’Assemblea che unanimemente lo approva.
RELAZIONE
Il Presidente dà lettura della Relazione, stesa al
termine di apposito Comitato, e contenente i contributi dei componenti il Comitato stesso.
Nell’anno trascorso la nostra Associazione ha vissuto importanti eventi che hanno indotto il Comitato, dopo la fase di individuazione degli obiettivi, ad
operare per il raggiungimento degli stessi, con risultati, come poi vedremo in dettaglio, alterni.
Avevamo difatti individuato e definito i grandi
temi che erano e restano di continua e pressante
attualità ed attengono in generale ai bisogni la cui
tutela la nostra comunità sociale segnala come prioritaria, nonché alcuni aspetti che possono in sostanza essere considerati “strumentali” al perseguimento
degli obiettivi.
Mi sembra opportuno ricordare qui i principali:
1) Allargare la base sociale, soprattutto verso i colleghi a riposo dello “zainetto”;
2) Difendere la congruità del patrimonio del Fondo
Integrativo ed ottenere una giusta distribuzione
delle eccedenze ai sensi dell’art. 26 dello Statuto;
3) Conseguire una rappresentatività nel Consiglio
della Cassa adeguata al peso elevato e crescente
dei pensionati;
4) Migliorare l’assistenza ai pensionati anziani non
autosufficienti;
5) Adeguare le prestazioni della polizza malattie
avvicinandole a quelle del personale in servizio;
6) Fornire migliori servizi agli associati;
7) Ottimizzare il rapporto con i nostri principali
interlocutori: il Monte come Datore di lavoro e
come Banca, i Sindacati come entità fondante
(insieme al Monte) dei sistemi pensionistici.
Passiamo dunque in rassegna quanto è stato possibile fare e quanto resta ancora da perseguire per ciascuno di questi punti: naturalmente, data la rilevanza che ognuno di questi ha, i tempi non possono
certo essere brevi né i risultati immediati; tuttavia
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
Page 3
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
l’anno trascorso ha segnato evoluzioni importanti,
non sempre e non tutte positive, che Vi sottoponiamo perché possiate, all’inizio del terzo ed ultimo
anno di questa gestione, fornirci il vostro sostegno, e
ove necessario il vostro contributo, anche critico,
purché costruttivo.
1 - Allargare la base sociale
Come già previsto abbiamo continuato nella
nostra opera di sensibilizzazione verso i colleghi non
iscritti alla Associazione. È stata ripetuta l’iniziativa
intrapresa lo scorso anno e che portò lusinghieri
risultati in termini di adesioni, rivolgendoci ora ai
nuovi pensionati e pre-pensionati, e soprattutto ai
titolari di trattamenti integrativi ed ai numerosi
superstiti che per svariati motivi non risultavano
iscritti. Abbiamo operato con le stesse modalità della
precedente iniziativa, che aveva assicurato l’iscrizione di circa 400 nuovi soci, inviando allo scopo oltre
duemila lettere che al momento - l’iniziativa è ancora in corso - hanno consentito nuove iscrizioni alla
nostra Associazione di altri 400 nominativi.
Alla luce di questi fatti possiamo ormai affermare
che la nostra associazione sta divenendo, e sempre
più dovrà divenire, pienamente rappresentativa di
tutte le categorie dei dipendenti a riposo del Monte:
gli integrativi, gli zainettisti e ora, anche gli aderenti al fondo esuberi che chiameremo pre-pensionati.
Difatti su 3.359 soci abbiamo 2.570 integrativi,
406 zainettisti e 383 pre-pensionati.
È di tutta evidenza l’importanza della ns. Associazione che rappresenta circa il 70% di tutti i colleghi
che nelle varie forme e in ogni tempo hanno lasciato il Monte al termine dell’attività lavorativa.
2 - Difendere la congruità del patrimonio del
Fondo Integrativo ed ottenere una giusta distribuzione delle eccedenze ai sensi dell’art. 26 dello
Statuto
Dopo un lungo periodo di gestazione, che ci ha
visti impegnati per orientare le parti verso una soluzione equilibrata e soddisfacente, in data 5 luglio
2005 fu stipulato l’accordo fra Sindacato ed Azienda
che definiva l’entità dell’erogazione a favore degli
integrativi.
Non entreremo nei dettagli, sui quali abbiamo a
suo tempo informato gli interessati, ma ci sembra
necessario ripetere qui qualche elemento perché
3
tutti i soci possano farsi una motivata opinione sull’argomento.
Il fondo integrativo, come tutti quelli a prestazione definita (cioè quelli in cui si assicura un trattamento pensionistico predefinito e indipendente
dagli andamenti finanziari), era stato interessato nei
primi anni del nuovo millennio dalle difficoltà conseguenti all’allungamento della speranza di vita ed
all’abbassamento dei rendimenti finanziari. A differenza di altri il suo buon livello patrimoniale aveva
assicurato tranquillità al futuro, anche se non aveva
permesso l’applicazione dell’art. 26 per il biennio
precedente.
L’ottima performance del patrimonio nel 2003-04
ha invece reso possibile sia il recupero e consolidamento dell’adeguatezza patrimoniale, sia una erogazione superiore a quella del primo biennio.
La misura ci ha lasciato solo parzialmente soddisfatti: forse si poteva fare qualcosa di più, tuttavia
siamo tutti convinti che l’adeguatezza patrimoniale
debba restare il primo obiettivo, perché solo questa
dà la certezza di continuare a ricevere per tutta la
vita il trattamento integrativo senza i gravi inconvenienti che i colleghi di altre banche stanno sperimentando. Difatti, specie per coloro che sono andati in pensione da molti anni, l’integrativo è una
quota fondamentale della pensione.
Nei molti incontri avuti con l’Azienda ed i Sindacati ci siamo convinti che esiste anche una condivisa volontà di porre le basi per una maggiore certezza
dell’erogazione ex art. 26, certezza che trova il suo
fondamento proprio nell’adeguatezza patrimoniale e
nella capacità dei gestori di assicurare rendimenti
elevati del patrimonio stesso.
Noi resteremo vigili ed attenti sull’argomento per
tutto il prossimo biennio con l’obiettivo di arrivare
nel 2007 a soluzioni anche migliori.
Ci conforta e ci sprona in questa attività l’ottima
performance del Fondo nel corso del 2005, un risultato che testimonia del corretto ed efficace operare
di tutti i soggetti coinvolti: in primis i componenti
del Consiglio di Amministrazione della Cassa in scadenza e fra questi ovviamente i nostri rappresentanti, ai quali porgiamo un sentito ringraziamento, nonché i colleghi ai quali il settore Finanza del Monte ha
affidato la gestione finanziaria per la loro capacità di
superare ampiamente i benchmark.
Il bilancio della Cassa recentemente approvato
mostra difatti un rendimento del 10,86%, superiore
GIUGNO-2006
4
13-07-2006 11:39
Page 4
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
di 6,46 punti al tasso tecnico di attualizzazione ed
un’eccedenza patrimoniale rispetto alla riserva matematica necessaria (cioè al valore attuale di tutte le
prestazioni future) di 19,4 mln.di euro.
I primi 3 mesi del 2006 hanno mostrato un rallentamento di questo trend soprattutto per effetto dell’aumento dei tassi che ha ridotto le quotazioni dei
titoli obbligazionari, ma l’andamento potrebbe essere sempre superiore al tasso tecnico e, avendo già
assorbito questi aumenti, fa ben sperare per i mesi
successivi.
Auspichiamo che tutte le parti coinvolte operino
perché al termine del biennio possa esser fatto valere
il nostro legittimo interesse alla ricerca di soluzioni
eque, adeguate alle giuste attese degli integrativi e
pienamente rispondenti alla ratio della norma che, lo
ricordiamo, si esprime anche in termini solidaristici.
3 - Conseguire una rappresentatività nel Consiglio
della Cassa adeguata al peso elevato e crescente dei
pensionati
Nella passata assemblea fu accennato brevemente
del futuro a lungo termine, un tema strategicamente
di grande importanza, che però non avevamo ritenuto di inserire come obiettivo specifico per l’evidente
difficoltà di fissare risultati da conseguire in tempi e
contenuti certi: al riguardo prendemmo l’impegno a
continuare a svolgere, come in precedenza, una vigile azione per cogliere ogni opportunità che si fosse
presentata.
Il tema era quello della rappresentanza dei pensionati negli Organi sociali della Cassa di Previdenza.
Come tutti sappiamo ad oggi esistono tre diversi
regimi previdenziali: due di questi (l’integrativo ed il
complementare o “zainetti”) fanno capo all’entità
giuridica CPA e sono amministrati da un Consiglio
nel quale la componente pensionati è, normativamente, molto sottorappresentata, un terzo riguarda
gli assunti post 1990 e quindi ovviamente per molto
tempo non interesserà la categoria dei pensionati.
Dicemmo allora che il nostro impegno doveva
essere quello di immaginare, nel lungo termine, un
diverso assetto dei sistemi previdenziali del Monte e
quindi operare perché, allorché lo stesso si fosse realizzato, il gruppo dei pensionati integrativi avesse
una rappresentatività adeguata al peso che ha o avrà
in termini di teste e/o di patrimonio a presidio delle
prestazioni.
In effetti nel corso del 2005 si è verificato un
evento che ci ha spinto a cercare di cogliere un’opportunità che si è presentata. A seguito difatti di
alcune modifiche legislative il Consiglio della Cassa
aveva preso l’iniziativa per alcuni ritocchi statutari
di contenuto prevalentemente tecnico.
Più in dettaglio erano state poste allo studio modifiche nella scadenza degli organi statutari (per farla
coincidere con l’approvazione del Bilancio) e nelle
modalità per l’elezione dei rappresentanti per evitare che l’impossibilità di qualcuno di continuare ad
operare durante un quadriennio facesse correre il
rischio di non raggiungere il numero legale per la
validità delle riunioni.
Da parte nostra abbiamo richiesto invece modifiche di natura “politica” tese all’obiettivo per noi
sempre attuale di accrescere la rappresentanza dei
pensionati.
Dopo mesi di alterne vicende non siamo riusciti
in questo intento e la nostra rappresentanza è rimasta invariata.
Ce ne dispiace perché, anche se dobbiamo
ammettere che il nostro tentativo era, rispetto agli
scopi dichiarati, fuori linea, tuttavia un po’ più di
coraggio e lungimiranza dell’Azienda e del Sindacato nel valutare e pesare il valore del coinvolgimento
degli interessati in fatti che li riguardano direttamente avrebbe potuto condurre ad un assetto oggettivamente migliore per tutti.
D’altra parte, consapevoli che normativamente e
giuridicamente non abbiamo titolo per modificare la
situazione, auspichiamo e ci attiveremo con i
(pochi) mezzi di cui disponiamo perchè anche il
prossimo Consiglio sappia gestire con gli stessi positivi risultati di quello scaduto.
4 - Migliorare l’assistenza ai pensionati anziani
non autosufficienti
Il rapporto con la Cassa Mutua non aveva certo
bisogno di miglioramenti: si è dunque proseguito nell’approfondimento dei temi di comune interesse e che
riguardano principalmente l’assistenza agli anziani
nei casi di particolari necessità che hanno di frequente risvolti umani ed economici di difficile soluzione
per le famiglie che se ne debbono fare carico.
In sede di riunione del CIA anche questo tema è
stato per la prima volta inserito, sia attraverso una
specifica pressione per il personale in servizio, sia
con una nota sindacale che auspica l’allargamento al
personale in quiescenza.
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
Page 5
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
Anche noi riteniamo che siano maturi i tempi
perché questo argomento assuma un rilievo ed una
priorità sufficiente ad avvicinarlo a soluzioni soddisfacenti: confidiamo che anche i più giovani si rendano conto del comune interesse all’individuazione
ed al conseguimento di queste soluzioni.
5 - Migliorare le prestazioni della polizza malattie
Quello dell’assistenza (polizza malattie, anziani
non autosufficienti, ecc) è il principale terreno
comune fra le due categorie di dipendenti a riposo,
ma è, soprattutto, un’esigenza rilevante, irrinunciabile, poiché l’intero mondo occidentale si trova a
vivere un trend che nel lungo termine sarà comunque di riduzione della copertura pubblica dei bisogni.
Quindi, poiché per noi questa esigenza è seconda
solo a quella della conservazione del nostro sistema
pensionistico, abbiamo ritenuto importante porsi l’obiettivo di interrompere una pericolosa deriva che si
era generata agli inizi del 2003.
Allora difatti una serie di circostanze favorevoli
aveva consentito un miglioramento delle prestazioni per gli attivi. Purtroppo niente di questo miglioramento era stato esteso ai pensionati, e ciò in base
alla considerazione (tecnicamente inoppugnabile)
che le ridette circostanze favorevoli non li riguardavano.
Invertire questa china non è risultato facile, ma
una iniziativa pressante da parte dell’Associazione e
una condivisione dell’obiettivo da parte del Sindacato lo ha inizialmente consentito: sono stati difatti
ottenuti per il 2005 alcuni miglioramenti a suo
tempo comunicati tramite il nostro periodico, ma
che mi fa piacere ricordare:
● l’ aumento del massimale annuo per visite specialistiche da €. 1.550,00 a €. 2.582,00 per nucleo
familiare;
● l’abolizione della franchigia in caso di ricovero in
strutture convenzionate, la riduzione della stessa ad
€. 250,00 nelle strutture non convenzionate (precedente franchigia fissa €. 775,00 in entrambe le
casistiche).
Il risultato raggiunto non era da noi considerato
totale (e del resto un allineamento integrale fra attivi e pensionati non c’era neppure prima), ma è
comunque significativo e poteva diventare un segnale per il futuro: noi crediamo che tutti i dipendenti,
anche se lontani dalla pensione, difendendo gli interessi dei pensionati, difendono un futuro che proprio
5
per loro, più che per noi, si presenta carico di gravi
problematiche.
Questa azione purtroppo non è potuta proseguire nel 2006 per l’aumento del rapporto indennizzi/premi della polizza dei pensionati: in altre parole
il maggior onere che comunque il Monte si è accollato è andato a coprire i maggiori esborsi per le prestazioni esistenti e non ad allargare le prestazioni
stesse.
Naturalmente non consideriamo esaurita l’iniziativa e continueremo a ricercare soluzioni.
6 - Fornire migliori servizi agli associati
Come enunciato nella relazione di accompagnamento al bilancio dello scorso anno, siamo impegnati nel miglioramento e nella estensione dei servizi
agli associati.
Citiamo di seguito le più importanti novità:
● l’utilizzazione di supporti informatici nella compilazione della denuncia dei redditi ha semplificato e
migliorato sensibilmente la qualità del prodotto
fornito;
● per le richieste di rimborso sulla polizza sanitaria è
stato attivato da pochi mesi un servizio di consulenza sulle singole casistiche. Una collega competente in materia è a disposizione tutti i lunedì negli
uffici dell’Associazione per rispondere e risolvere le
varie problematiche legate alla Polizza Sanitaria.
Possono essere rivolti ovviamente anche quesiti
telefonici dalle periferie;
● la possibilità di porre quesiti di carattere legale,
ovviamente su problematiche civilistiche e possibilmente di interesse generale. Un nostro collega
esperto potrà approfondire e dare risposta agli
Associati per il tramite dei ns. uffici.
Confermiamo altresì che sono in via di definizione altri servizi già previsti quali l’informativa in
campo sanitario e l’assistenza al consumo, per i quali
contiamo in tempi ragionevoli di dare la conferma
dell’avvenuta realizzazione.
7 - Ottimizzare il rapporto con gli interlocutori
L’Associazione ha continuato a perseguire il mantenimento di un buon rapporto con i vertici aziendali, ma soprattutto ha teso a valorizzare la nostra
cultura aziendale che finalmente, dopo le impostazioni che avevano caratterizzato i primi anni di questo millennio, che noi consideriamo negative in
senso culturale e che non avevano certo favorito il
GIUGNO-2006
6
13-07-2006 11:39
Page 6
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
riconoscimento del nostro ruolo verso il Monte, si
stava riaffermando con l’ingresso di una nuova
gestione, certamente a noi più vicina.
Naturalmente abbiamo preso atto del frazionamento di componenti una volta unitarie (la funzione sociale, ora rappresentata dalla Fondazione; il
datore di lavoro, rappresentato dal Corporate Center
di BMPS; la funzione bancaria, rappresentata dalla
Divisione Banca di BMPS); ricercando idonei interlocutori nei vari ambienti e trovando una disponibilità al colloquio che ci ha fatto piacere.
In questi giorni si è disegnato il nuovo assetto di
vertice di tutte queste istituzioni: a noi pensionati è
parso percepire con chiarezza una evoluzione positiva con l’affermazione di una scala di valori che ha
nel recupero della tradizione uno dei suoi più rilevanti punti di forza.
Accanto al confermato indirizzo al radicamento e
all’indipendenza strategica è stato esplicitato dal rappresentante della Fondazione nel momento istituzionale (intervento al bilancio) l’invito ad offrire ai più
giovani come esempio l’apporto che le precedenti
generazioni hanno saputo dare proprio nel perseguimento dei citati valori.
Anche il rapporto con le Organizzazioni dei lavoratori si conferma indispensabile per conseguire qualunque obiettivo di miglioramento e adeguata gestione del sistema previdenziale: in forza di legge difatti
le stesse rappresentano i lavoratori in servizio ed in
quiescenza in materia previdenziale. Certamente nei
lavoratori e quindi nelle OO.SS. è destinato a crescere il livello di priorità che i problemi dei pensionati avranno a causa del ridursi della copertura del
sistema previdenziale nazionale.
Ciò porterà ad un naturale avvicinamento fra i
rappresentanti del personale attivo e la nostra Associazione, che a tutto titolo – come visto in precedenza – rappresenta il personale in quiescenza.
Negli ultimi tempi il rapporto è stato costante ed
ha visto sia momenti sinergici, sia fasi di franco confronto, con esiti non sempre soddisfacenti; tuttavia
abbiamo potuto verificare che esiste un’accresciuta
attenzione verso i problemi della categoria, testimoniata anche dai citati riferimenti contenuti nel
recente documento di rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, che così ora richiama il personale
in quiescenza per tutti gli aspetti assistenziali e previdenziali.
CONCLUSIONI
Dall’insieme di quanto esposto emergono luci ed
ombre che hanno connotato questo anno di gestione
e che si sono riflesse nel franco confronto sviluppatosi all’interno del Comitato, nel quale si è sollevata
anche qualche voce critica che auspicava un diverso
approccio ai problemi strategici riguardanti i beneficiari del fondo integrativo; in estrema sintesi queste
voci suggerivano un atteggiamento più deciso, al
limite conflittuale, soprattutto per i già citati temi
della rappresentanza nel Consiglio della CPA e della
ripartizione delle eccedenze ex art. 26.
La quasi totalità del Comitato ha complessivamente condiviso la scelta tattica adottata della ricerca di condivisione e convincimento per perseguire
questi obiettivi strategici, prendendo atto delle difficoltà oggettive esistenti.
Difatti l’assetto giuridico che individua come parti
fondanti, incaricate anche della gestione, le organizzazioni dei lavoratori e l’Azienda, rende impraticabili soluzioni che vadano contro la volontà delle parti
stesse.
Inoltre i positivi risultati economici hanno enfatizzato la solidità patrimoniale del Fondo integrativo,
solidità a cui hanno contribuito in modo determinante le scelte sostenute a suo tempo dall’Azienda.
Permane comunque la difficoltà della nostra azione, che sempre più, in ragione dell’ inevitabile modificarsi della composizione del corpo sociale, dovrà
riguardare anche gli zainettisti ed i pre-pensionati.
Continueremo dunque ad operare con decisione
sul terreno della ricerca di coinvolgimento ed a premere per il riconoscimento della giustezza dei bisogni
ai quali intendiamo dare tutela in ragione delle istanze sociali che ci pervengono con sempre maggiore
premura dal nostro microcosmo.
Auspichiamo che - pur con lo scorrere degli eventi citati in apertura -permanga il clima di sensibile
attenzione riscontrato nei rapporti con tutti i nostri
interlocutori.
Siamo anzi fiduciosi in tal senso per la qualità
delle persone che ricoprono le cariche con le quali
abitualmente ci rapportiamo.
Tutto ciò ci fa ben sperare per il conseguimento
dei concreti obiettivi individuati, obiettivi che ci
aspettiamo incontrino la vostra condivisione.
INTERVENTI
Paolo Bocci ringrazia il Presidente per aver evidenziato nella sua relazione l’esistenza di opinioni
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
Page 7
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
divergenti all’interno del Comitato Direttivo,
dichiarando di non condividere parti essenziali, quali
il riferimento alla parziale erogazione degli avanzi di
cui all’art. 26, la minimizzazione della chiusura da
parte della CPA all’incremento della nostra rappresentanza, l’avallo alla autoproroga del Consiglio
CPA motivato dalla modifica dei meccanismi elettorali. Conclude proponendo che questi argomenti
siano analizzati in un Comitato Direttivo e successivamente in una apposta Assemblea dopo aver appositamente informato gli associati.
Gianfranco Gamboni interviene per riferire di
aver manifestato anch’esso in Comitato Direttivo il
proprio dissenso sulla distribuzione degli avanzi ex
art. 26; egli ritiene che sarebbe oppurtuna una integrale distribuzione sia per l’erosione subita dalle pensioni, sia per il buon andamento del fondo. Egli
auspica altresì che venga effettuato un incontro con
la CPA per il recupero di quanto non distribuito e
conclude auspicando interventi economici per l’
assistenza agli anziani non autosufficienti.
Fabio Perferi osserva la mancata presenza all’Assemblea dei rappresentanti delle OO.SS.
Wanda Piccoli di Roma interviene per segnalare in
termini critici le modifiche dello Statuto CPA recentemente approvate con referendum, a tal proposito
osserva che ora l’Azienda non può nominare più di un
rappresentante dei pensionati nel Consiglio CPA.
Piero Joseffi osserva che gli avanzi dell’art.26 tenderanno ad essere crescenti per cui se gli stessi non
verranno distribuiti, questi andranno ad altri o a
diverse destinazioni. È opportuno quindi premere per
ottenere una distribuzione congrua e consolidata nel
tempo. Egli esprime comunque dubbi sulla nostra
forza per ottenere quanto sopra.
A conclusione del dibattito con questi ed altri
associati intervenuti, il Presidente accoglie il forte
invito dell’Assemblea a rappresentare nelle sedi
opportune, l’insoddisfazione dell’Associazione sulle
erogazioni degli avanzi ex art.26.
COMITATO DIRETTIVO.
15 GIUGNO 2006
Le risultanze dell’assemblea hanno suggerito di
riesaminare nell’ambito di apposito Comitato gli
argomenti sui quali si era maggiormente dibattuto;
7
il 15 giugno si è quindi riunito il Comitato Direttivo per gli opportuni chiarimenti, giungendo alle
seguenti conclusioni per i temi di maggior rilievo.
Quanto alle modalità di svolgimento dell’assemblea è emersa la necessità di utilizzarne gli spazi per
interventi dei soci articolati su tutte le materie
oggetto della relazione, minimizzando invece quelli
dei componenti il comitato, che evidentemente
hanno già avuto l’opportunità di esprimersi nelle
riunioni infra annuali.
Quanto al merito dell’argomento che ha egemonizzato gli interventi (riconoscimento di adeguata
rappresentanza dei pensionati integrativi negli
organi amministrativi della CPA e soprattutto in
sede di determinazione sugli utilizzi degli avanzi) si
è riesaminato il parere della nota Commissione Persiani-Messina, le cui risultanze furono esposte nell’assemblea 2002 e riportate nel giornalino n. 3 del
marzo/aprile dello stesso anno. Sono stati svolti al
riguardo ulteriori approfondimenti, avvalendoci
anche del contributo di un nuovo parere legale
(informale). Le conclusioni possono essere riassunte in una sostanziale conferma della validità dell’impianto giuridico; ne discende che le nostre possibilità operative nel promuovere le pur legittime
istanze vadano indirizzate essenzialmente su un
piano di pressione “politica”.
Nello specifico è stato deciso di manifestare il
malcontento, apparso in assemblea superiore a
quanto peraltro già evidenziato nella relazione,
circa sia la misura dell’erogazione in rapporto agli
avanzi, sia la mancanza di esplicite motivazioni al
riguardo; ne deriva un forte invito a che questi
punti trovino maggiore soddisfazione alla prossima
tornata. Inoltre si è dato incarico alla commissione
“Previdenza “, affiancata da un legale, di sviluppare
ulteriori riflessioni sugli altri punti che ancora
attendono una conclusiva definizione, alla quale far
seguire le conseguenti iniziative.
È stata infine riconfermata la priorità per l’Associazione di sviluppare e/o sostenere tutte le iniziative rivolte alla generalità dei soci, riguardanti
soprattutto gli interventi in favore dei soggetti bisognosi di assistenza, intesa quest’ultima nel senso più
ampio del termine, in primo luogo i possibili
ampliamenti della copertura della polizza malattie e
le provvidenze per i non autosufficienti.
GIUGNO-2006
8
13-07-2006 11:39
Page 8
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
RASSEGNA DELL’ARTE
A cura di Anna Maria Tiberi
In questo numero proseguiamo il discorso iniziato nel precedente fascicolo della rivista (gennaiomarzo 2006, n. 20) in cui abbiamo preso in considerazione la pittura a Siena nel secolo XV.
LA SCULTURA A SIENA NEL SECOLO XV
La scultura del Quattrocento senese affonda le
sue radici nella cultura tardogotica, rappresentata
egregiamente dalle realizzazioni dei più raffinati
artisti attivi tra la fine del XIV e l’inizio del XV
secolo. All’inizio di questo periodo, che può essere
considerato senz’altro uno dei più felici per la scultura senese, ai capolavori di Jacopo della Quercia si
affiancherà il naturalismo di Francesco di Valdambrino; la stessa attenzione per il dato naturale si
ritroverà nelle opere di Domenico di Niccolò dei
cori (che derivò il soprannome dal coro eseguito fra
il 1415 e il 1428 per la cappella dei Nove di Palazzo Pubblico) le cui figure saranno spesso animate
da tratti fortemente espressivi.
Numerose e di altissimo pregio saranno in questo
periodo le sculture in legno intagliato e dipinto,
tecnica ampiamente utilizzata dai maggiori artisti
dell’epoca. Solo per citare due esempi presenti
entrambi nel Duomo senese: le statue dei “Quattro
Santi Patroni” di Siena di Francesco di Valdambrino eseguite nel 1409 e il gruppo della “Vergine e del
Santo Evangelista dolenti” di Domenico di Niccolò
dei cori scolpite tra il 1414 e il 1415.
Jacopo della Quercia rappresenta senza dubbio la
figura d’artista che seppe meglio fondere i caratteri dello stile tardogotico con la riscoperta dell’antico attraverso la quale si ponevano in questi anni a
Firenze le fondamenta del Rinascimento. Il suo
primo incarico importante fu il notissimo sepolcro
di Ilaria del Carretto realizzato nel 1406 e collocato
nella cattedrale di S. Martino a Lucca. Dopo aver
lavorato in molte altre città italiane, tra il 1409 e
il 1419 Jacopo realizzerà il complesso scultoreo
della Fonte Gaia partecipando successivamente
insieme a Donatello e al senese Giovanni di Turino alla decorazione del Fonte Battesimale di Siena
(1417-1419).
Allievo di Jacopo della Quercia fu lo scultore
Antonio Federighi. La sua scultura vigorosa e pos-
Foto 1 - Domenico di Niccolò dei Cori – “Gesù bambino benedicente”
(dettaglio)
sente nella fase giovanile, richiama quella del maestro nel trattamento dei panneggi che avvolgono i
corpi delle figure, mentre le opere della maturità
rivelano un interesse per la riscoperta dell’antico
secondo il gusto che andrà affermandosi nella
seconda metà del XV secolo, del quale Federighi
risultò uno dei più efficaci interpreti tanto da divenire l’artista prediletto di Papa Pio II.
Ne sono una prova, ad esempio, le vigorose anatomie dei nudi che decorano la base dell’acquasantiera di destra nel Duomo di Siena o le tre statue
realizzate per la Loggia della Mercanzia e il “Bacco”
conservato nella collezione del Monte dei Paschi.
I tratti espressivi e gli effetti vibranti della materia scultorea delle opere di Donatello saranno
determinanti per le realizzazioni del Vecchietta le
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
Page 9
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
cui opere a confronto con la baldanza eroica del
Federighi incarnano un’umanità grave ed austera
che si esprime in pose più contenute e volti pensosi. Una delle sue ultime statue è il Cristo risorto fuso
in bronzo per la chiesa del Santa Maria della Scala.
Assai più addentro alla scultura del fiorentino
Donatello si dimostrò Francesco di Giorgio Martini, le cui opere furono in gran parte eseguite in
altre città, soprattutto a Urbino, e che ricevette
dall’Opera del Duomo di Siena un’importante
commissione solo quasi al termine della sua attività: una coppia di angeli reggicandelabro in bron-
Foto 2 - Francesco di Valdambrino “Gesù bambino benedicente”
9
zo da porsi sulle colonne più vicine all’altar maggiore. In questa fase della sua attività l’elegante ed
aristocratica bellezza delle sue figure sembra propendere più verso i modelli botticelliani attenuando il forte ascendente di Donatello degli esordi.
Accanto agli angeli di Francesco di Giorgio ne
furono realizzati altri due da Giovanni di Stefano figlio scultore del più celebre pittore del primo
Rinascimento senese, Stefano di Giovanni detto il
Sassetta – che successe ad Antonio Federighi a
capo della bottega dell’Opera del Duomo, dove nel
1487 eseguì per la cappella del Battista la statua
marmorea di Sant’Ansano.
Passiamo adesso ad esaminare in particolare
alcune delle sculture che si trovano nella collezione della Banca.
Francesco di Valdambrino (Siena doc. dal 1401
– 1435) è l’autore del “Gesù Bambino benedicente”,
acquistato nel 2002 (vedi foto 2). L’artista è definito uno fra i massimi rappresentanti della scultura
fiorita a Siena tra la fine del XIV e i primi decenni
del XV secolo.
Tipico del Valdambrino è la naturalezza con la
quale viene restituita nel legno la morbida consistenza delle tenere carni del Bambino come si può
notare dalla carnosità delle labbra, nella prominenza infantile del ventre e dalla robustezza delle piccole gambe. L’attenzione e la cura per il dato naturale fanno di quest’opera una delle più valide creazioni dell’autore, in perfetta sintonia con le declinazioni naturalistiche della cultura tardogotica.
Nel 2005 è stata invece acquistata la scultura di
Domenico di Niccolò dei cori (Siena, 1363 circa –
poco dopo il 1450) sempre raffigurante “Gesù Bambino benedicente” (vedi figura in copertina e foto 1
dettaglio). Le stesse capacità di resa naturalistica si
riscontrano in questo Bambin Gesù rappresentato
nell’atto di benedire e in atteggiamento ilare e
divertente.
Eseguendo questa delicata scultura, Domenico di
Niccolò esaudì la richiesta di fornire un’immagine
sacra che servisse per la festa di Natale quando la
figura poteva essere esposta sull’altare per la venerazione e offerta ai baci dei fedeli che col tempo
hanno contribuito a consumare nella parte più toccata la delicata stesura pittorica.
Di questo soggetto esistono numerosi esemplari
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
Page 10
10
in area senese e nell’Italia
settentrionale fin dagli
inizi del Trecento. In
alcuni casi questi “Bambini” sono immaginati
nudi, ma più spesso rappresentati in costringenti
fasciature. L’artista aderì
alla seconda tradizione ed
è di indubbia efficacia la
capacità con cui ha
descritto la fasciatura,
quasi allentata per l’irrequietezza del Bambino.
Ultima opera in esame
in questo numero è il
“Bacco” (vedi foto 3) di
Antonio
Federighi
(Siena 1423 ca. – 1490
circa). La piccola scultura in marmo (h. cm.
51,7) proviene dalla collezione dei Conti Pannocchieschi d’Elci ed
acquistata dal Monte nel
1953.
Bacco, in quest’opera,
viene raffigurato come un
giovane nudo con la testa
cinta da un serto di edera.
L’opera è indicata dalla
critica come il più antico
esempio di statuaria rinascimentale legato alla
rappresentazione della
divinità pagana. L’artista
rivela una perfetta comprensione delle proporzioni anatomiche della
figura umana alle quali
conferisce quell’accentuato risalto plastico che
costituisce uno dei tratti
più salienti della sua produzione scultorea.
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
Foto 3 Antonio Federighi
“Bacco”
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
Page 11
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
11
FISCO ED ALTRO: SELEZIONATI PER I NOSTRI SOCI
COME EVITARE LE TRUFFE:
☛ Beneficenza
Le associazioni benefiche non fanno
gli accorgimenti per difendersi
Le vittime privilegiate delle truffe, come noto,
sono gli anziani, soggetti più fragili. Nell’inganno
tuttavia scivolano anche persone che sono al corrente del rischio, ma che sono disposte ad affrontarlo
perché sperano di trarne un guadagno. È il caso delle
vendite piramidali (ora vietate dalla legge), in cui il
guadagno non è dato dalla vendita, ma dall’ingresso
di altri partecipanti al sistema. Per le truffe i metodi
più comunemente usati sono le vendite di “patacche”, visite di falsi tecnici, finti incidenti di auto.
Dieci regole da ricordare
per non cadere
nella rete dei truffatori
più raccolta di fondi porta a porta.
Mai dare contanti a sconosciuti,
meglio un versamento in banca o alla
posta.
☛ Contratti
Controllare sempre con attenzione
ogni clausola, senza trascurare i
particolari più banali, come la data
(può essere anticipata di quanto basta
ad impedire il recesso).
☛ Internet
Specialmente se di frontiera e con
molti anziani, sono le più bersagliate
dai truffatori.
Acquistare solo da siti conosciuti, per i
quali è possibile controllare la veridicità
dei dati. Se si conosce solo l’indirizzo di
posta elettronica, non concludere
alcuna transazione.
☛ Sporgere denuncia
☛ Phishing
Bisogna vincere il naturale senso
di vergogna.
La conoscenza dei fenomeni serve
all’opera di prevenzione.
Diffidare delle richieste di dati relativi a
carte di credito e conti correnti, anche
se arrivano corredate dal marchio di
famosi istituti di credito. Il phishing è
un’attività propedeutica alla frode per
acquisire i dati relativi all’identità di
una persona.
☛ Piccole città e paesi
☛ Tecnici a domicilio
Nessun ente o società manda
personale a casa per il pagamento di
bollette, rimborsi o sostituzione di
banconote.
☛ Banca o Posta
Nessun cassiere di banca o di ufficio
postale contatta i clienti per la strada.
☛ Per la strada
Non dare ascolto a chi offre facili
opportunità di guadagno, chiedendo
di controllare i soldi o il libretto di
pensione, anche se è una persona
distinta e che può apparire affidabile.
☛ Recesso
Esiste il diritto di recesso per le vendite
a distanza o fuori dai locali
commerciali.
“SE CAPITA ANCHE A TE,
CHIAMA IL 113”
È questo il messaggio lanciato da una
recente campagna televisiva ideata
dalla Polizia di Stato e finalizzata a contrastare il fenomeno delle truffe.
GIUGNO-2006
12
13-07-2006 11:39
Page 12
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
TUTELA DEL CONSUMATORE
AUTO: 15 giorni per pagare
l’assicurazione scaduta
Come noto i veicoli a motore non possono circolare sulla strada senza la copertura assicurativa
(art.32 legge 24 dic.1969 n. 990).
Nel caso di rinnovazione tacita del contratto, in
assenza di disdetta di uno dei contraenti entro i termini previsti, la violazione alla legge si consuma solo
alla scadenza del termine del quindicesimo giorno
successivo a quello della scadenza. Il mancato pagamento del premio (o rata qualora il premio sia suddiviso in più rate) trascorso il previsto termine di tolleranza di quindici giorni, determina quindi la sospensione del rapporto assicurativo, con conseguente
configurabilità della violazione di cui all’art. 193.
AUTO A CHILOMETRI ZERO:
garantita per dodici mesi
Il caso dell’acquisto di una autovettura a chilometri zero è da classificarsi come acquisto di auto
usata. In termini di legge, nel caso di beni usati, le
parti possono concordemente limitare la durata
della garanzia prevista dall’art. 134 del Codice di
consumo a un periodo di tempo in ogni caso non
inferiore ad un anno. Le parti possono naturalmente stabilire in via convenzionale una garanzia
che abbia durata superiore a quella legale.
UN SOLO ABBONAMENTO RAI
L’art. 27, comma 2, della legge 6 Agosto 1990, n.
223 stabilisce che il pagamento del canone di
abbonamento consente la detenzione di uno o più
apparecchi televisivi a uso privato nei luoghi adibiti a residenza o dimora del suo titolare.
È quindi incontestabile che un immobile, ubicato in località diversa da quella di residenza del titolare dell’abbonamento, integra una dimora per
quest’ultimo, anche se la proprietà dello stesso sia
intestata al coniuge e a condizione che il rapporto
coniugale sia integro.
TRAFFICO ANOMALO
SULLA BOLLETTA TELEFONICA
Cosa fare qualora sulla bolletta telefonica siano
fatti addebiti “anomali” per utilizzo di Internet
derivanti da pirateria informatica?
La Telecom ha da tempo attivato una procedura
per i casi di contestazioni derivanti da traffico ano-
malo. L’utente deve sporgere formale denuncia contro
ignoti per frode presso gli organi competenti ed inviare copia della stessa in allegato alla raccomandata di
contestazione della bolletta al servizio clienti Telecom. A questo punto Telecom si impegna a sospendere la bolletta in attesa degli sviluppi delle indagini.
Dopo qualche tempo, solitamente, la stessa Telecom
richiede all’utente di segnalare lo stato delle indagini,
e, nel caso in cui le stesse siano state concluse con la
mancata individuazione del colpevole, la società
telefonica richiede il pagamento della bolletta.
TRASFORMAZIONE DELL’IMPIANTO
DI RISCALDAMENTO:
MAGGIORANZE
La trasformazione dell’impianto di riscaldamento
centrale a gasolio in impianti unifamiliari a gas è regolata dalla legge 10/91 art.1 e 8 e dart. 123 del Dpr
380/2001. Per tali trasformazioni sono valide le deliberazioni dell’assemblea condominiale prese a maggioranza delle quote millesimali (501 millesimi), senza
tenere conto del numero dei condomini che approvano la delibera. Per avvalersi dei contributi regionali o
comunali bisogna fare in modo che la delibera condominiale preveda l’installazione di impianti autonomi
con caratteristiche esattamente corrispondenti alle
previsioni di legge. Occorre anche documentare con
una perizia termotecnica, preventiva o successiva alla
delibera, l’effettivo risparmio energetico.
Nel caso più semplice in cui un condominio
intenda soltanto sostituire la caldaia a gasolio con
una caldaia a metano, l’assemblea deve deliberare
con maggioranza degli intervenuti in assemblea,
oltre ai 500 millesimi.
SUBENTRO DELL’EREDE
NEL CONTRATTO DI AFFITTO
“In caso di morte del conduttore gli succedono nel
contratto il coniuge, gli eredi e i parenti e affini con
lui abitualmente conviventi” (Cassazione 1° agosto
2000 n. 10034). Il locatore non può opporsi, salvo
diversa pattuizione contrattuale, a che i figli vadano
a convivere con un anziano genitore titolare del
contratto. Ove venisse a mancare il genitore e al
momento del decesso un figlio dovesse convivere
con il genitore, esso ha diritto a subentrare nella
locazione. Si tenga comunque presente che, qualora
la convivenza avesse solo carattere transitorio, per
esempio per ragioni di assistenza, il convivente non
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
Page 13
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
13
avrebbe titolo per subentrare nella locazione. Quindi per subentrare nel contratto di affitto è essenziale
una “convivenza abituale e stabile”.
to a un familiare che vi dimori abitualmente e ivi
abbia l’iscrizione anagrafica.
APPARTAMENTO CONCESSO
IN COMODATO
Il comodato è un contratto con il quale una
parte consegna all’altra una cosa mobile od immobile affinché se ne serva per un tempo o per un uso
determinato, con l’obbligo di restituire la cosa ricevuta. Questo contratto deve essere a titolo gratuito, se fosse stabilito un corrispettivo esso ricadrebbe sotto lo schema del contratto di locazione. Il
vincolo di parentela non è richiesto dall’art. 1803
del Codice Civile, ai fini della perfezione del contratto di comodato, e può quindi essere concluso
anche quando fra comodante e comodatario sussista esclusivamente un rapporto di “amicizia”. In
quest’ultimo caso, dal punto di vista fiscale, ai fini
della determinazione del reddito per fabbricati,
deve essere considerato come abitazione secondaria a disposizione del titolare o dei suoi familiari.
Non è invece da considerare come abitazione
secondaria, l’unità immobiliare data in uso gratui-
VILLETTE A SCHIERA
Si parla correttamente di condominio quando si
è di fronte ad una struttura verticale. Ormai è sempre più frequente la realizzazione di costruzioni
totalmente orizzontali costituite da unità immobiliari poste l’una di fianco all’altra, che hanno in
comune solo alcuni beni o determinati servizi.
È il tipico caso delle cosiddette villette a schiera, che pur fornite di spazi antistanti esclusivi,
hanno in comune tetto, facciate, rete idrica e
fognaria ecc. Si tratta di corpi di fabbrica del tutto
autonomi, a partire dal numero civico, che mal si
conciliano con la tipica figura del condominio. Per
tali casi devono trovare applicazione le più semplici regole della comunione, così che tutti hanno il
diritto di concorrere all’amministrazione dei beni e
servizi in comune. Con il consenso della maggioranza può essere formato un regolamento della
comunione con cui disciplinare l’uso dei beni e servizi comuni. Quindi un quasi condominio con
regole meno rigorose e con una gestione più facile.
NUOVI SERVIZI PER I SOCI
È ormai attivo da alcune settimane, anzi possiamo dire che è già ben avviato almeno per i residenti a Siena, il nuovo SERVIZIO DI ASSISTENZA SULLA POLIZZA SANITARIA.
Tutti i LUNEDI’ DALLE ORE 10 ALLE ORE
12 sarà presente in Associazione una Collega
esperta, alla quale potranno essere rappresentate,
nel pieno rispetto della privacy, tutte le problematiche connesse alla polizza sanitaria.
I numeri di telefono ai quali la Signora potrà
essere contattata sono quelli dell’Associazione
riportati in copertina.
PRO-MEMORIA DALLA CASSA MUTUA
Ricordiamo ai nostri Associati che in questo
periodo, e con scadenze varie comunicate dalla
Cassa Mutua con le apposite circolari, può essere
presentata la documentazione per gli aventi diritto ai contributi:
- per i figli in età scolare (iscritti alla prima classe della scuola primaria, scuola primaria classe
V, licenza scuola secondaria di I grado, diploma
scuola secondaria di II grado);
- per l’università;
- per anziani non autosufficienti (soci stessi, loro
coniugi, vedove/i, genitori e suoceri).
È possibile inoltre richiedere l’anticipazione, da
rimborsare senza interessi, delle spese scolastiche
da sostenere per i figli che frequentano la scuola
media superiore e l’università.
Invitiamo i nostri Associati ad aderire al Fondo
di Solidarietà della Cassa Mutua (adesione volontaria) fulcro importante per l’attuazione delle
attività sociali. Il contributo è di Euro 2 mensili.
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
14
Page 14
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
RUBRICHE: DALLA REDAZIONE
LA “POESIA” DI OVIDIO PANZANI
Sul n. 20 de “La Nuova Voce del Pensionato” abbiamo pubblicato una poesia del collega Ovidio Panzani insieme ad una breve recensione sulla sua attività poetica. Avendone riscontrato il gradimento è con
piacere che segnaliamo all’attenzione dei nostri lettori una ulteriore opera.
PIANTO
Ho consumato
l’umore del dolore
e il mio pianto
continua senza lacrime
ma si confonde col clamore
d’una società convulsa
e sorda a ogni lamento.
Come il querolo canto
d’un uccello smarrito
che il branco migrante
non ascolta e si perde
nel cielo rutilante
del tramonto.
CONDIZIONI PRATICATE AL PERSONALE MPS IN SERVIZIO E QUIESCENZA
Abbiamo ricevuto dalla Filiale di Siena della premi (variabile nelle condizioni standard in funBanca un riepilogo delle principali condizioni pra- zione dei premi totali versati a partire dall’1,95%)
ticate attualmente al personale MPS in servizio ed
Fondi Sistema Ducato e Ducato Portfolio
in quiescenza che riportiamo di seguito:
esenzione totale delle commissioni di sottoscrizione
(variabili in funzione del fondo prescelto e dell’imConto corrente:
tasso creditore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,90% porto versato, a partire dal 3%, senza alcun limite
di importo e delle commissioni di uscita dai piani di
tasso debitore a fronte di fido autorizzato . 3,10%
accumulo)
tasso debitore a fronte di sconfinamento . . . 6,75 Esenzione totale dei diritti fissi.
spese tenuta conto . . . . . . . . . . . . . . . . . . esenti
Segnaliamo il prodotto “SALVADANAIO MPS”
assegni . . . . . . . . gratuiti n. 15 a trimestre sul c/c che fa parte della linea “Paschi Giovani”, iniziativa
di accredito della pensione, valuta riservata ai giovani e suddivisa in tre tipologie in
di addebito: data negoziazione. base alla fascia di età, realizzata per rispondere alle
differenti esigenze dei destinatari.
Servizio Titoli
Spese di gestione,
amministrazione e custodia titoli . . . . . . . esenti
Ulteriori agevolazioni
Polizze Monte Paschi Vita (Bussola Reddito,
Bussola Investire, Bussola Prestigio)
esenzione delle spese fisse (50 euro) e riduzione del
50% dell’aliquota annua trattenuta dal risultato
della Gestione speciale abbinata. Ricordiamo che
le polizze non prevedono alcuna spesa iniziale di
ingresso.
Si tratta di un deposito a risparmio che può essere
acceso sia al “portatore” con l’indicazione del nome
del minore, che nominativo intestato al minore. In
questo caso è necessaria una lettera di manleva dei
genitori o di chi esercita la patria potestà sul minore, grazie alla quale il minore può effettuare autonomamente versamenti e prelevamenti (con un
massimale di Euro 25,00 giornalieri e Euro 120,00
mensili) direttamente allo sportello mediante presentazione del libretto. La giacenza massima consentita è di Euro 7.500,00.
Polizze Montepaschi Life (Personalità)
Tasso libretto nominativo . . . . . . . . . . . . . 2,25%
esenzione totale del caricamento percentuale sui Tasso libretto al portatore . . . . . . . . . . . . . 1,50%
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
Page 15
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
15
I NUOVI VERTICI DELLA BANCA
Mentre andiamo in stampa, viene pubblicato sulla Home Page
del sito del Monte il nuovo piano industriale: invitiamo chi lo
voglia a consultarlo in quanto contiene, oltre a documenti piuttosto
complessi, anche un comunicato stampa sintetico dal quale apprendiamo i nomi dei nuovi Vice Direttori Generali.
Il quadro completo degli incarichi risulta pertanto il seguente:
Presidente: Avv. Giuseppe Mussari
Vice Presidente: Ernesto Rabizzi
che è stato nominato anche Presidente
della Cassa di Previdenza Aziendale
Vice Presidente: Francesco Gaetano Caltagirone
Direttore Generale: Antonio Vigni
Vice Direttore Generale Vicario: Giuseppe Menzi
a capo del Group Service Centre
Vice Direttore Generale: Marco Morelli
a capo del Corporate Banking
e Capital Markets
Vice Direttore Generale: Nicola Romito
a capo del Private Banking
e Wealth Management
CFO (nuova figura introdotta): Daniele Pirondini
Responsabile Area Commercial Banking/Distribution Network: Giancarlo Barbieri
Ad ognuno di loro un caldo saluto e un augurio di proficuo lavoro. Ai Colleghi Pierluigi Corsi e Rossano
Bagnai, che da oggi entrano a far parte della nostra
categoria, un cordiale benvenuto.
DISPONIBILITÀ
Per i tanti associati che durante l’estate frequentano Follonica, la bella cittadina balneare
sull’omonimo golfo, segnaliamo la disponibilità
del collega FERNANDO SANTONI, segretario
della locale Pro-loco, ad aiutare i nostri associati
e loro familiari per gli eventuali problemi che
dovessero incontrare sul luogo.
Il collega Santoni può essere contattato presso
la Pro-loco Follonica – Via Roma, o ai numeri di
telefono 0566/263332 o 0566/57576 (chiosco).
AUGURI DI LONGEVITÀ
La nostra associata Sig.ra BICCHI WANDA
Ved. PETRIOLI ha superato il 23 maggio scorso il traguardo dei CENTO anni di età. Alla
Sig.ra Wanda, che è autosufficiente e legge il
nostro giornale, i rallegramenti e gli auguri
affettuosi dell’Associazione.
GIUGNO-2006
16
13-07-2006 11:39
Page 16
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
VIAGGI E VACANZE
Diritti e doveri di chi si appresta a mettersi in viaggio
Questo che vogliamo offrire ai numerosi associati che amano viaggiare, anche in Paesi lontani, è
semplicemente un piccolo pro-memoria di attenzioni e cautele da osservare prima di scegliere la
destinazione, di prenotare o di mettersi in viaggio.
Come noto ogni anno molti turisti sono vittime di
raggiri e truffe, per aver acquistato pacchetti di
viaggio che promettevano servizi e sistemazioni di
pregio, che invece non trovavano riscontro nella
realtà, oppure addirittura inesistenti.
Si avvicina il periodo delle vacanze. Le valigie
sono pronte all’uso, resta solo da decidere dove
andare. Anche se sta sempre più diffondendosi il gradimento per le partenze invernali verso mete tropicali che interrompe la lunga stagione autunno/inverno delle nostre latitudini. In questi ultimi anni la
scelta della meta delle nostre vacanze non è stata
così libera come per il passato, ma è stata condizionata dagli eventi che i “media” ci hanno ampiamen-
te illustrato. Quindi orecchio teso ad ascoltare i
“consigli” dei tour operator e del ministero degli
esteri, come quello di evitare “aree sconsigliate”.
Come evitare mete a rischio
Un apposito sito internet del ministero degli esteri (www.esteri.it/ita/index.asp) evidenzia le località
in cui è meglio non mettere piede. Terrorismo, guerre, epidemie, catastrofi naturali, sono il motivo per
cui almeno dodici Stati sono considerati off limits,
mentre per altri sono proibite solo alcune regioni.
Al numero 06 491115 dell’ACI vengono forniti
invece ragguagli aggiornati ed approfonditi sulle
precauzioni che è meglio prendere a seconda del
Paese che si intende visitare. Altri siti utili da consultare, per approfondire notizie sulla propria destinazione www.viaggiaresicuri.mae.aci.it, per denunciare lo stato di degrado delle città d’arte www.cittàsicure.com, per informazioni sui diritti da far valere
in caso di problemi www.sosvacanze.it
Uzbekistan - Samarcanda - Piazza Registan
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
Page 17
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
Polizza in valigia
In aggiunta ai servizi compresi nel pacchetto turistico, viene offerto ai viaggiatori la possibilità di sottoscrivere polizze speciali per coprire i principali
inconvenienti. Le forme assicurative più comuni che
è opportuno stipulare riguardano:
● Annullamento viaggio, copre le penali previste in
caso di impossibilità a partire causa malattia,
infortunio, decesso dell’assicurato o dei suoi
familiari più stretti, danni materiali che impongano all’assicurato di rimanere a casa, impossibilità a raggiungere la meta per calamità naturali.
● Spese mediche, coprono i rischi sostenuti durante
il viaggio per parcelle, ricoveri ospedalieri, interventi chirurgici ecc. Sono previste la consulenza
telefonica, l’invio di un medico in caso di urgenza, il trasporto sanitario, il rientro dei familiari o
del compagno di viaggio. Si ricorda che la nostra
assicurazione sanitaria è valida nel mondo intero,
quindi, in caso di visite specialistiche o prestazioni mediche all’estero, si può ricorrere alla Polizza
sanitaria purché ne vengano rispettate le condizioni generali.
● Bagaglio, copre il furto dello stesso, lo scippo, la
rapina, la mancata riconsegna da parte del vettore. In questo caso alcune polizze coprono anche
gli acquisti documentati di prima necessità se lo
smarrimento supera le 12 ore.
● Danneggiamento dei bagagli, la contestazione deve
essere immediata all’atto della riconsegna per
aver diritto al rimborso del danno subito.
Attenzione però alle esclusioni previste, come
quelle riguardanti i paesi a rischio (di norma quelli in stato di guerra), il periodo massimo di permanenza all’estero (di solito tre mesi) e alle franchigie
applicate alle singole prestazioni.
Il contratto di viaggio
Chi acquista un pacchetto turistico tutto compreso, oltre che ricevere depliant e le brochure illustrative relative alla vacanza prescelta, deve ricevere
anche una copia del contratto con la descrizione precisa del prodotto sottoscritto. Nel contratto devono
essere indicati innanzitutto destinazione, durata,
data di inizio e di fine del viaggio, mezzi di trasporto,
categoria degli alberghi, la loro ubicazione, eventuali escursioni e visite con guida; gli estremi della
17
copertura assicurativa, e delle ulteriori polizze stipulate dal viaggiatore. Quanto all’organizzatore, sul
contratto devono essere riportati nome, indirizzo,
telefono ed estremi dell’autorizzazione all’esercizio.
Il prezzo
Nel contratto devono essere indicati il totale e
l’importo, non superiore al 25% del totale, che il
cliente deve versare all’atto della prenotazione.
Devono essere specificate le modalità per una eventuale revisione, diritti e tasse di imbarco, e tutti gli
oneri a carico del viaggiatore. Il prezzo globale del
pacchetto può essere modificato dal venditore, se
previsto nel contratto e ne ricorrano gli estremi, per
effetto dell’aumento dei servizi o dell’oscillazione
dei cambi valutari, purché almeno venti giorni
prima della partenza ne venga fatta esplicita richiesta. Se l’aumento supera il 10% il turista può rinunciare al viaggio, ottenendo la restituzione di quanto
versato oppure può usufruire di un diverso pacchetto con conguaglio della differenza.
Modifiche e annullamenti
Nel contratto deve essere segnalato il termine
entro il quale il viaggiatore deve essere informato
nel caso in cui l’organizzatore annulli la vacanza,
per la mancata adesione di un numero minimo previsto dei partecipanti. Così come qualsiasi modifica
apportata al pacchetto, oltre al prezzo, deve essere
comunicata per scritto al cliente, che entro due
giorni può recedere se la modifica è significativa, al
punto da rendere non più interessante il pacchetto.
Documenti per l’espatrio
Carta d’identità – valida per entrare nei 25 Paesi
dell’Unione Europea.
Passaporto – ha una validità di 10 anni, e viene
rilasciato e rinnovato dalla Questura. Per avere
informazioni su dove e come richiedere il passaporto o il suo rinnovo si può consultare il sito internet
della Polizia di Stato (www.poliziadistato.it). Qui si
trovano anche informazioni sul passaporto a lettura
ottica necessario per entrare negli Stati Uniti. Al
momento della richiesta del passaporto bisogna
applicare una marca da bollo di € 40,29 che vale
per un anno dal momento del rilascio del documento. Dopo questa data una nuova marca va incollata
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
18
Page 18
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
sul passaporto solo al momento in cui ci si reca in
un Paese che non fa parte dell’Unione Europea.
Visti e altri documenti – i visti vanno richiesti
direttamente alle rappresentanze diplomatico-consolari in Italia del Paese nel quale si vuole andare
o tramite l’agenzia viaggi dove si acquista il pacchetto turistico
Sconti e promozioni
Le formule più frequenti che offrono sconti e
promozioni sono:
Last minute – prenotando anche a brevissima
distanza dalla partenza si può risparmiare fino al 50%
sul prezzo di listino. Ci si deve ovviamente accontentare di quello che si trova. Lo sconto è notevole,
ma attenzione che con il prezzo non vengano tagliati anche servizi previsti nel pacchetto originale!!
Advanced booking – al contrario del last minute, se si
prenota con largo anticipo sulla partenza, si può risparmiare il 15-20% del prezzo di catalogo. Decidendo
prima si ha un’ampia scelta sulle mete, ma bisogna
organizzare le proprie vacanze con largo anticipo.
Formula “roulette” – al momento della prenotazione si decidono la destinazione, la data di partenza e
di ritorno, ma non il nome dell’hotel o del villaggio
nel quale si vuole soggiornare, che verrà comunicato solo all’arrivo in loco o poco prima della partenza. Si risparmia, ma si può capitare in una struttura
con posizione scomoda o poco panoramica.
Accortezze igienico-sanitarie
Alimenti – evitare di mangiare alimenti distribuiti da venditori ambulanti, frutti di mare, uova e
verdure crude. Lavare e sbucciare accuratamente la
frutta, evitare di mangiare gelati che non siano
confezionati.
Bevande – bere solo acqua e altre bevande contenute in bottiglie sigillate, non utilizzare ghiaccio
se non si è sicuri della qualità dell’acqua con la
quale è stato prodotto. Non bere latte che non sia
stato prima bollito.
Igiene – non camminare a piedi nudi ed evitare
contatti diretti della pelle con il suolo. Fare il
bagno solo in acque di mare lontane da centri abitati e mai in acque di fiume o di lago. Non toccare
molluschi, pesci, piante o animali sconosciuti.
Souvenir “proibiti”
Può capitare di tornare da una vacanza indimenticabile carichi di souvenir. Bisogna però sapere che
Prevenzione
In alcune aree del mondo esistono malattie alle
quali non siamo immuni, o condizioni igienico sanitarie non sempre di buon livello. In questo caso è
opportuno informarsi dal proprio medico o presso le
Asl di riferimento se nel Paese che vogliamo visitare esistono malattie per le quali è necessario portare
dietro medicinali specifici o fare vaccinazioni prima
di partire. Il vaccino contro la febbre gialla è obbligatorio o raccomandato in molti Paesi del Sud
America e dell’Africa, le vaccinazioni antitifica e
antiepatite A sono raccomandate in tutti i Paese in
via di sviluppo, la profilassi antimalaria è raccomandata nella maggior parte dei Paesi di Africa,
Asia e Sud America. È consigliabile portare sempre
un piccolo kit di farmaci, con un antibiotico a largo
spettro, un antipiretico, un analgesico, un antiallergico, antidiarroici e prodotti per medicazione.
Norvegia - Gerianger Fyord
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
Page 19
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
19
Myanmar - Bagan - Tramonto sui templi
portare souvenir esotici privi di necessario certificato,
può comportare, al controllo doganale prima del rientro, pesanti sanzioni (in Italia fino a 9mila euro) e il
sequestro se si tratta di parti di animali o piante in via
di estinzione.
Anche scattare fotografie alla popolazione locale
può causare problemi se non si richiede prima il permesso e se non ci si muove con sensibilità e rispetto.
A volte è opportuno rinunciare alla foto ricordo.
sia rivolto ad operatori regolarmente autorizzati,
mentre i “bidoni” arrivano più facilmente proprio
da quelli non in regola. Attenzione quindi, prima
di impegnarsi con una agenzia turistica, ad accertarsi che la stessa abbia l’autorizzazione della
Regione con un numero di licenza ed anno di rilascio. Meglio ancora prendere informazioni direttamente alla Fiavet, l’associazione di categoria. Per
informazioni visitare il sito www.telefonoblu.it o
telefonicamente al numero 02 76003013.
Un fondo tutela contro i “bidoni”
Pochi sanno che contro i “pacchetti-bidone” o
altre eventualità che possono rovinare le vacanze
può venire in aiuto il Fondo Nazionale di garanzia
per il turista, previsto dall’art. 21 del Dlgs 111/95
in attuazione alla Direttiva comunitaria 314/90 e
regolamentato dal successivo decreto ministeriale
349/99. Ad alimentare questo Fondo di garanzia
contribuiscono gli operatori di viaggio, cui spetta
stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità civile nei confronti dei turisti: il 2% dei premi
è destinato appunto a questo Fondo. Il Fondo di
garanzia interviene solo nei casi in cui il turista si
Reclami
Dopo la delusione di una vacanza “rovinata” è
necessario agire in tempi rapidissimi per richiedere
il risarcimento dei danni subiti (entro 10 giorni
dalla data di rientro). L’importante è documentare,
a sostegno delle proprie tesi, con filmati, fotografie,
certificati medici, testimonianze, ricevute delle
spese extra, ecc., tutte le difformità e inadempimenti tra quanto promesso dal catalogo o dai
depliant del tour operator, del vettore, dall’albergatore o dal gestore della struttura.
Buone vacanze!!!
GIUGNO-2006
20
13-07-2006 11:39
Page 20
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
IL MONTE, BANCA DI LATINA
di Galileo Costanzo
Caro Giornale, Nuova Voce del Pensionato,
foglio di utili e buone notizie ma anche di ricordi, per cose e avvenimenti di un mondo che mai
pensavamo di dover lasciare, perché mai saremmo
diventati “vecchi”. Ma fatto è che ora ci siamo e ci
accorgiamo che il nostro mestiere principale è un
po’ rammentare, tirare qualche somma, avere
momenti di grande comprensione, ché, ormai lo
sappiamo, recriminare (avendone forse anche
buone ragioni) a nulla e a nessuno serve.
Quindi ricordare… Ed allora mi piace raccontare che il Monte è stata la prima Banca che si è insediata nelle appena bonificate pianure pontine
intorno al 1930, avendo elargito, in favore del
“regime”, ragguardevoli somme di denaro. Quindi
Banca di “fondazione”, che nel corso degli anni è
stata la Banca per antonomasia della città di Latina, particolarmente negli anni sessanta, quando fu,
nella zona, la prima ad adottare “politiche” bancarie ritenute “d’avanguardia”. Politiche che consistevano in azioni di sviluppo, andando a rendere i
nostri servizi a domicilio dei clienti, anche nelle
piazze di Aprilia, Anzio, Nettuno, Terracina, Formia, Gaeta, Frosinone e riportare, a fine giornata,
anche “valigie di effetti da scontare”. Ricordo che
questo modo ci rendeva invisi alle altre Banche,
che addirittura segnalavano i nostri comportamenti come irregolari alla Banca d’Italia. Insomma,
cose allora straordinarie e che ora, forse, possono
essere cimeli storici di una storia che comunque ha
contribuito, e non poco, a fare il Monte quello che
è … o forse, meglio, quello che vorremmo fosse.
Ricordo ancora che eravamo il “gruppo” con i risultati più eclatanti, cominciando ad annoverare,
forse tra i primi al Monte, tra i propri clienti le
multinazionali che si insediavano in zona e che
alcune, per allacciare rapporti, chiedevano il Bilancio della nostra Banca da far esaminare alle case
madri, spesso americane, perché valutassero se eravamo o non degni di un rapporto d’affari!…
Cominciavamo dunque a dover sapere, avendo a
che fare quotidianamente, sino ad allora, con la
“libretta” dei coloni o lo sconto di cambiali di quel
commerciante che vendeva le scarpe a rate, di holding, di assets, di budgets, di fidi promiscui, novità,
quest’ultima, che fece dannare i colleghi dell’Ufficio Fidi della Direzione Generale.
Ed erano anche i tempi delle “Befane” ai figli dei
dipendenti, del festeggiamento al Ristorante dei
risultati conseguiti, dei premi di fine d’anno dati in
gran segreto in Direzione, dei Comitati di Organizzazione, ecc.
Ma la cronaca e la storia passano attraverso gli
uomini che l’hanno fatte, particolarmente quando
ci piace scriverne per “La nuova voce del Pensionato”. Ed allora ricordare i Direttori Bianchini,
Salvatici, Da Caprile, Bosico, forse il fondatore del
Monte di Latina che entrava in tempi moderni;
Mansani, Bibbiani, Marzi, Massone, Neri, Maccioni, Sottani carissimo amico…, e poi Bonini e Fino,
cassieri per i quali potrebbe scriversi una novella,
Forzan, veneto di ferro, diventato capo dei Commessi della Direzione Generale tanto era perfettamente disciplinato ed attento, Ferraro, Bega, Olivo
Mogno, gran controllore, Igino Calonego, la signora Petrini, zio Attilio Colucci, Laura (Lauretta)
Noseda, Giorgio Orla, Ciccio Tanza, maestri di noi
giovani tra cui il carissimo e mai dimenticato
Arnaldo Luppi, Nando Sottoriva poi diventato
Assicuratore, Romolo Zuin, … e, come dimenticare, Nando Donatacci cassiere “de Roma”, appassionato solo delle cose giuste, per essere lunghissimo
ed autorevolissimo sindacalista; e poi Renzo Sambucci che portò tra di noi tutte le furbizie dei sensali velletrani, Massino Zichi che quando non era
arrabbiato forse era indisposto, Sergio Pizzarda sedicente Pizzardi, ché faceva tanto toscano, Liana
Minetti, Bruna (Kiki) Zornada, il senesissimo funzionario Ugo Fatini, il buon Cesari, Scala, Musumeci, Pietrini, Marcoccio che dai “titoli”, furbo
umbro, passò al funzionariato, per essere poi un inamovibile sindacalista…
Oddio quanti, quanti ancora se ne potrebbero
citare per completare il mosaico della storia della
Filiale di Latina, “Banca di Fondazione” della città.
Vorrei che tanti con me ricordassero. Vorrei rincontrarli tutti, anche quelli che non ho potuto
nominare e che non ci stanno più -ché l’età è
anche per me quella che è- perché assieme abbiamo
fatto il filo di tanta amicizia, di questo grande ricordo, che a pensarci bene ha dato anche un grande
contributo al Monte, no?
Ciao a tutti,
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
Page 21
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
21
EDUCATION
Racconto di Vinicio Susi
Tra le donne che hanno gestito la mia infanzia, e
che fanno parte della serie “donne al comando”
inaugurata con il numero scorso del giornalino
(cfr.n.19 de “La Nuova Voce del Pensionato”),
spicca con una certa evidenza la maestra Angela,
colei che mi accompagnò dalla prima alla quinta
elementare.
Era fermamente convinta che l’unico sistema
educativo degno del nome fosse quello delle bacchettate nelle mani, dei ceffoni e dei castighi in
ginocchio sopra le castagne secche, dietro la lavagna o al cesso. E che un bambino un po’ meno brillante degli altri potesse venire baciato dall’intelligenza ed altre qualità o capacità attraverso dosi
massicce di nocchini e scapaccioni. D’altronde,
come si sa, il concetto altro non era se non lo specchio dei tempi (incredibile ma vero: taluno lo
sosterrebbe ancora oggi).
Quando, tra un bomba e l’altra, riuscivamo ad
andare a scuola, la maestra Angela non si risparmiava neppure nel linguaggio, tanto che per instillare nei nostri poveri, piccoli cervelli i principi dell’aritmetica faceva spesso riferimento alla materia
organica che comincia per “m”. E ai ragazzi meno
pronti, dopo che ritardavano o sbagliavano la
somma di tre pere più tre pere, gliela riproponeva
con tre m. più tre m., tra le risate generali. Una
squisitezza unica nel suo genere. Una dolcezza che,
anche sotto le cannonate, alleviava teneramente le
nostre disgrazie.
Del resto, nessuno di noi poteva rientrare in casa
(ammesso che la casa ci fosse sempre) e, in mezzo
alle disgrazie che ci circondavano, lamentarsi pure
dei modi di fare della maestra, anzi ciò decisamente apparteneva al mondo dei sogni, e addirittura a
quello dell’impossibile, per la semplice ragione che
tali metodi ci apparivano se non leciti almeno
legittimati (dal momento che li metteva in pratica
un maestra) e non discutibili (perché provenivano
dalla Autorità). Così andavano le cose terrene,
punto e basta: grezze e rozze le persone che aveva-
mo intorno, grezzi e rozzi noi, grezza e rozza la maestra. E orrenda la guerra.
Si aggiunga che i nostri padri, quando furono tornati dalla prigionia, dalla guerra o dai monti, erano
sempre nervosi anzi nevrotici, mentre le mamme e
le zie, con quante ne avevano passate, consideravano già un miracolo essere vivi, magari mutilati ma
vivi. E poi, se ai tempi in cui loro erano ragazzi
avessero potuto andare a scuola, risultava che
anche allora gli insegnanti delle elementari scherzavano poco o niente. Per sentito dire.
Nonostante tutto, qualcosa imparammo pure
dalla maestra Angela, se è vero, come è vero, che,
passati gli anni, qualcuno raggiunse perfino il
diploma di ragioniere. Ma una cosa non imparammo mai: ad amarla. Si vede che non era strettamente necessario.
In proposito ricordo che eravamo già nel 1948
quando un nostro amico e compagno di classe
soprannominato “Mèmmola”, uno dei pluri-ripetenti che aveva già quattordici anni, con mossa
tanto rapida quanto furtiva e abile riuscì a sottrare,
non so da dove, la chiave del cesso e a chiudervi
dentro la nostra insegnante per alcune ore senza
che nessuno di noi si desse il minimo pensiero. In
classe c’era un silenzio inusuale ed entrò il bidello:
“Dov’è la maestra?”; risposta in coro: “Booh!”; e
allora il bidello chiamò il direttore che si precipitò
e ci rivolse la stessa domanda ottenendo la medesima risposta. Venne liberata a seguito di grida di
aiuto disumane e andò di corsa dai carabinieri per
denunciare lo sconosciuto autore del brutto scherzo, ma il nome del Mèmmola non venne fuori, né
sul momento né dopo. L’intera classe non cedette
nemmeno alle pressanti e suadenti domande del
brigadiere, e si capì che un po’ di bene, alla maestra, non avrebbe nuociuto: indispensabile no, ma
utile sì. Si capì pure che il bene bisogna meritarselo. Anche in tempo di guerra, anche insegnando a
bambini di campagna ignoranti, zotici e sciagurati
come noi.
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
Page 22
22
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
NUOVI SOCI
Sono entrati a far parte della nostra Associazione i seguenti nuovi soci:
ABRETTI ROSSANO - Scandicci
AGNELLI PIER GIORGIO - Vagliagli
AGOSTINI ENRICO - Milano
AGRICOLI CARLO - Siena
ALBERO AURELIO - Pinerolo
ALBERTI M. PAOLA ved. FIALDINI - Massa
ALTIERI SALVATORE - Roma
ANCONA ANTONIO - Canicattì
ANDREANI ADRIANO - Siena
ANDREANI NELLA ved. MARROCCHESI - Grosseto
ANDREOTTI MARIO - Pistoia
ANDREUCCI MATILDE ved. CHITI - Pisa
ANELLI GIACOMO - Corato
ANGELICO FRANCESCO - Siracusa
ARPINELLI ELVIRA ved. ANTONELLI - Roma
ARRIGUCCI GIUSEPPE - Arezzo
BACCINETTI A.MARIA ved. ROCCHIGIANI - Siena
BAGIARDI PAOLO - Vedano al Lambro
BAGLIONI M. GRAZIA - Castiglion Fibocchi
BAGNASCO VITTORIO - Prato
BAGNOLESI FRANCO - Loro Ciuffenna
BAGNOLI ENZA - Chiusdino
BAGNOLI GIANCARLO - Bologna
BAIOCCHI VELIA ved. PISTORESI - Abbadia S. Salvatore
BALDI PAOLEMILIO - Roma
BALISTRERI GIOVANNI - Aspra
BANCALA’ PAOLO - Grosseto
BANI LUCIANO - Siena
BARAGATTI MANUELA - Siena
BARDELLA LUDOVICO - Milano
BARONE LILIANA - Nardò
BARONTINI M. PAOLA - Siena
BARRAL PAOLO - Marina di Carrara
BARSOTTI FRANCA ved. VOLPE - Viareggio
BARTALETTI LUCIANA - Chiusdino
BARTALUCCI BRUNO - Poggibonsi
BARTOLETTI LAMBERTO - Rufina
BARTOLINI DANIELE - Siena
BATINO LUCIANO - Gubbio
BATTISTA VINCENZO - Triggiano
BATTISTA COSTANZA ved. CANNALE - Bari
BECHERINI VITTORIA ved. CAVACIOCCHI -Prato
BECHI MAURIZIO - Siena
BELLETTI ANNA ved. TEDESCO - Roma
BELLOCCI PAOLA ved. GRIFONI - Siena
BENEDETTI GIULIANA - Montecatini Terme
BENICCHI ANNA MARIA - Livorno
BENUCCI MARIO - S. Gimignano
BERGAMI FIORENZO - Bologna
BERNINI LUCIANO - Monteriggioni
BERTUSI VITTORIO - Castel S. Pietro
BETTARELLI ROBERTA ved. MARCHINI - Roma
BIANCHI MARIO - Carosimo
BIANCIARDI ALBERTO - Siena
BIANCUCCI ENZO - Verona
BIASOTTO CORRADO - Livorno
BIETTA ANNA ved. POLIDORI - Migiana di Corciano
BLASI BIAGIO - Roma
BOCCI GUIDO - Siena
BOLOGNI ROSALDA ved. CAPITANI - Siena
BONACA FRANCO - Perugia
BONASERA ROSA ved. MIDILI - Messina
BONAZZA AUGUSTO - Mentana
BONELLI MARIO - Massa e Cozzile
BONETTO CARMELO - Siena
BONOMETTI GIOVANNI - Malnate
BONSIGNORI ANNA - Radicofani
BONVICINI IRMA ved. TANFANI - Bresso
BORDOGNA ATTILIO - Milano
BORRELLO MICHELE - Bovalino
BRACCI MARIO - Livorno
BRICCA MARCELLO - Grosseto
BRIGNETTI GIGLIOLA ved. ARCESE - Siena
BRIZZI GIULIO - Follonica
BRUZZICHELLI ANDREA - Montepulciano
BUCCOLINI ROMANO - Roma
BUONFANTINO MARY VICTOR - Roma
BURRONI BRUNO - Pietrasanta
BUSSOTTI LIO - Collesalvetti
CABIBBE UMBERTO - Arezzo
CALVELLINI SERGIO - Siena
CALZETTONI RENATA ved. ROCCHI - Perugia
CALZINI GIULIANA ved. LUCHERINI - Montepulciano
CAMOZZI RENATA - Iseo
CAMPAIOLI CARLA - Siena
CANNAZZA SALVATORE - Galatone
CANNONI FABIO - Siena
CAPODAGLI GIULIANO - Siena
CAPPELLETTI SILVIO - Viterbo
CAPPELLI MASSIMO –Roccastrada
CARAVAGGI EMILIA - Bagno a Ripoli
CARIELLO ALFREDO - Calci
CAROBBI A. MARIA ved. ZUCCHERINI - Pistoia
CASSIOLI MARIA ved. BARBI - Siena
CASTELLI NADIA ved. PESCIONI - Siena
CATONI LUCIA - Siena
CAVALLI CARLO - Gubbio
CAVALLI BRUNO - Arese
CESARI VITTORIA ved. PARRI - Siena
CHERICONI CLAUDIO - S. Giuliano Terme
CHIAVACCI MILVIO - Campo nell’Elba
CHIEREGHIN GIANFRANCO - Siena
CHIRICOZZI LUCIO - Trento
CIACCI MAURO - Lamporecchio
CIACCI DANIELA - Siena
CIACCI GIORGIO - Castelnuovo Berardenga
CIAMPI ILVA ved. PEGORARO - Pisa
CIAMPOLI MARCO - Campi Bisenzio
CIDDA SILVANA ved. SACCHI - Recco
CINCI GABBRIELE - Colle Val d’Elsa
CINELLI ALBA ved. TANI - Empoli
CINI LORENZA - Siena
CINI ROBERTO - Sovicille
CINI FABRIZIO - Colle Val d’Elsa
CIOCCOLONI ALVARO - Assisi
CIOFFARELLI MARIA ved. ZARFATI - Roma
CIOLINI GIULIANO - Pisa
CIONI GIORGIO - Casalecchio
CIRRI ALESSANDRO - Poggio a Caiano
CIUFFONI STANGHINI MARIO - Monte S. Savino
COLI CARLA - Poggibonsi
CORSANI DINA ved. TUNDO - Siena
CORSI DANIELE - Chiusdino
CORTI RINA ved. VERZANI - Grosseto
COSI ASSUNTA ved. NAVARRA - Pelago
CRESCIOLI BRUNA ved. FRINGUELLI - Firenze
CRESTI FRANCA - Siena
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
Page 23
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
CROATTO OTTORINO - Latina
CROCIANI LIBERO - Sarteano
CUCCU A.ROSA ved. GASPARINETTI - Porto Ercole
DE CAROLIS CARLO - Roma
DE RITIS ANTONIO - Fossacesia
DE ROMANIS CLAUDIO - Fiano Romano
DEL PORRO GIORGIO - Milano
DELLA LUNGA LORIANA ved. SCATTONI - Siena
DELLA SANTA GIULIANO - Follonica
DELLA VECCHIA A. MARIA - Perugia
DELL’OLIO GIROLAMO - Bisceglie
DEOTTO GIOVANNINA ved. RIZZA - Verona
DEVITO GIUSEPPE - Modugno
DI CAPRIO ISABELLA ved. LUCANGELI - Roma
DI CARO DOMENICO - Canicattì
DI NARDO VINCENZO - Bologna
DI VENTI CARLO - Torino
DIONESALVI ANTONIO - Roma
DONATI LUIGI - Siena
DONDOLI GIAN PAOLO - Poggibonsi
DOVERA GIUSPPE - San Bassano
DRAGHI ZITA ved. MANNINI - Siena
EVANGELISTI FAUSTO - Latina
FABIANI MARIO - Siena
FALCONI ALESSANDRO - Siena
FALINI PAOLA - Milano
FALLAI MARIO - Firenze
FALSONE VINCENZO - Palermo
FANTI GIACOMINO - Castelnuovo Abate
FANTONI NEVIO - Villanova di Ravenna
FATTORINI VANNA - Siena
FAUSTI A.MARIA ved. BAZZINI - Firenze
FE’ ROSITA - Siena
FE’ GIULIO - Torrita di Siena
FELLA FERRUCCIO - Milano
FERRARI GIANLUCA - Firenze
FERRARI CARLA ved. BARTOLOMMEI - Lucca
FERRINI GIULIETTA - Arezzo
FINESCHI VERA ved. MINACCI - Radda in Chianti
FINOCCHIARO GIANFRANCO - Livorno
FIORINI FRANCO CESARE - Bologna
FONTANI GIANCARLO - Capoliveri
FORMICHI MARIO - Monteriggioni
FRANCESCHINI PIERO - Marciana Marina
FRANCHINA DOMENICO - Capo d’Orlando
FRANCINI GIULIANO - Asciano
FRANGINI GABRIELLA ved. SCIACOL - Livorno
FRATTON ROBERTO - Settimo Milanese
FREZZA VITTORIO EMANUELE - Caserta
FUMAROLA GIOVANNI - Viterbo
GABBRIELLI GABRIELE - Siena
GABRIELI CORRADO - Roma
GAGGIOLI FRANCESCO - Pistoia
GALBUSERA ALESSANDRO - Calco
GALEAZZI LORENZO - Monteriggioni
GALGANI ADRIANO - Volterra
GALIOTO GIAN BATTISTA - Bagheria
GALLI FABIO MASSIMO - Firenze
GALLI STEFANO - Piombino
GARGIULLO MICHAELA - Roma
GAROFOLO CARLO ALBERTO - Monteriggioni
GERACI GIOVANNI - Monteroni d’Arbia
GERIA EMILIO - Reggio Calabria
GESSANI WALTER - Tarquinia
GHERARDUCCI PIERINO - Rosignano Solvay
GHEZZI FRANCA ved. BOLDI - Lido di Camaiore
GIACOMELLI GABRIELE - Prato
GIANNELLI MAURO - Monteroni d’Arbia
GIANNINI NATALINA ved. DONNINI - Siena
GINANNESCHI SANDRO - Casteldelpiano
GIORDANO GIOSUE’ - Salerno
GIORDANO GIULIO - Cagliari
GIORDANO GIORGIO - Reggio Calabria
GIORGETTI GIORGIO - Grosseto
GIORGETTI ROLANDO - Siena
GIORGI ALFREDA ved. FANCELLI - Livorno
GIUBBI GIANCARLO - Siena
GONNELLI FEDORA ved. VALORIANI - Firenze
GONZI GUIDO - Acquaviva di Montepulciano
GORACCI CLAUDIO - Grosseto
GORDIANI LUIGIA ved. PORZIANI - Roma
GOSTI FRANCO - Badia al Pino
GRADI EGISTO - Pistoia
GRANI VITTORIO - Viterbo
GRASSI FERRUCCIO - Siena
GRASSI LAURA - Siena
GRAZIANI A. MARIA ved. LAMBARDI - Siena
GRAZZINI SIMONA - Siena
GREPPI RENATA - Torino
GRIO MASSIMO - Roma
GRISOLAGHI GIAMPAOLO - Siena
GUARINO GISELLA ved. BALESTRA - Roma
GUERRINI PATRIZIA - Siena
GUERRINI LUCIANO - Siena
GUIDI CHIARA - Pistoia
LA VIOLA ANTONIO - Galatina
LANDI ROBERTO - Arezzo
LANIGRA MAURIZIO - Borgo Piave
LAZZERI MARCELLO - Cecina
LENTINI COSIMO - Patti
LENZI VITTORIO - Imola
LENZI DILVO - Sticciano Scalo
LENZINI BRUNO - Massa e Cozzile
LENZINI LINA ved. BURRONI - Siena
LEONESSI FERRUCCIO - Pieve S. Stefano
LEONI GIUSEPPE - Monteriggioni
LEONINI FABIO - Siena
LESSI PAOLO - Piombino
LIONETTO CARLO ALBERTO - Acquarica del Capo
LISI ALBANO - Campi Bisenzio
LOCUOCO LIVIA - Siena
LOMBARDI SUSANNA - Siena
LORENZETTI LORENZO - Castelnuovo Berardenga
LORENZINI RENZO - Prato
LULLA RENZO - Firenze
LUSINI LANCIOTTO - Siena
MACCHIA PIERO - Siena
MAGGESI ANNA ved. PETRUCCI - Chiusdino
MAGI ANTONIETTA ved. CAFARELLI - Siena
MAGNANI GIOVANNI - Casteggio
MAGNO PAOLO - Siena
MAGRINI LUCIA - Sovicille
MAGRINI LUIGI - Castiglion della Pescaia
MAMMANA CARMELO - Mascali
MANCINELLI ROBERTO - Opera
MANCINI ANDREA - Firenze
MANCINI GUERRIERO - Perugia
MANCINI PAOLO –S. Giuliano Terme
MANETTI PIERO - S. Gimignano
MANETTI ALDO - Stagno
MANFREDI M. GABRIELLA ved. ALBERTOSI - Firenze
MANFREDI CARLA ved. IOSSA - Roma
23
GIUGNO-2006
13-07-2006 11:39
Page 24
24
LA NUOVA VOCE DEL
PENSIONATO
MANGANELLI ILVA ved. PETRI - Castelnuovo Berardenga
MANGIANTINI NEDA - Cecina
MANSANI CARLO - Cecina
MARCELLI MASSIMO - Gubbio
MARCELLI LUIGI - Gaeta
MARCHETTI ANTONIO - Monteroni d’Arbia
MARCOCCI VALLI’ - Rapolano Terme
MARRANO MARIO - Milano
MARTELLI ENRICO - Siena
MARTELLUCCI M. PIA - Siena
MARUCCHI MARIO - Viareggio
MARVASO FRANCESCO - Roma
MARZUOLI ENZO - Montepulciano
MASTROIANI UGO - Palestrina
MATTEINI PIERFRANCESCO - Forlì
MAZZA M. ANTONIETTA - Roma
MAZZARINO MARIO GAETANO - Roma
MAZZONI MAURIZIO - Firenze
MAZZOTTA CARMELO - Lecce
MECACCI SANDRA - Siena
MELANDRI LEILA LINA ved. BINDI - Siena
MENCHETTI MIRELLA ved. VANNINI - Siena
MEO MARIO - Prato
MERLINI MARIA ved. RIGHI - Roma
METTI ADRIANA ved. SOFFICI - Montespertoli
MEZZACAPO ERMINIA ved. COSMO - Napoli
MICHELI ANNA ved. FAVILLI - Sovicille
MIGLIORINI NEVIO - Siena
MILANI ORIETTA ved. CALCAGNI - Roma
MINELLI ROMANO - S. Paolo d’Argon
MINELLI MARCELLA - Siena
MINELLI MARGHERITA ved. BIANCUCCI - Roma
MONACI ALESSANDRO - Buonconvento
MONACO BRUNO - Siena
MONFORTE NICOLA - Torregrotta
MONTIGIANI RODOLFO - Siena
MOSCADELLI PATRIZIA - Rosignano Marittimo
MOSCHINI CARLO - Lucca
MOSTI ALBERTO - Massa
MOZZETTA MADDALENA - Tivoli
MURATORE ARMANDO - Firenze
MURZI MIRELLA ved. COLELLA - Portoferraio
MUSUMECI MARIO - Sabaudia
MUZZI ADORNO - Siena
CONTRIBUTI VOLONTARI
Sono pervenuti alla ns. Associazione, per le proprie attività organizzative
e per il periodico “LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO” contributi
volontari da parte dei seguenti Colleghi:
ALDINUCCI ANGIOLO - Monte S. Savino
BELLACCINI SANTUZZA ved.VENTURINI - S. Rocco a Pilli
BENCINI TAMAGNO - Siena
BENEDETTI ATHOS - Ghezzano
BERNARDINI SIMONA ved. CAPRILI - Pistoia
CAPPANNOLI LILIANA ved. VERACINI - Siena
CAPPELLI MARIO CESARE - Sovicille
CAPPELLI AZZOLINA ved. OLMI - Siena (in memoria di Alessandro
Olmi)
CIAMPOLINI CESARE - Siena
CIPRIANI RAVAIOLI NEDA - Siena
DELLA LUNGA LORIANA ved. SCATTONI - Siena (in memoria del
marito Elio Scattoni)
FAGNANI FRANCA - Siena
FARNETANI VITTORIO - Siena
GALARDI M.LUISA ved. GRANAI - Siena
LODOVICI VITTORIO - Siena
MASI NEDA - Siena
NAPPI ANNA ved. RICCUCCI - Siena
PAOLUCCI DINA ved. AGOSTINI - Siena
PESSINA ENRICO –Viareggio
ROVAI MARZIA ved. GIORGI - Siena (in memoria di Aldo Giorgi)
SANTINELLI NATALINA ved. SACCARDI - Siena (in memoria di
Raffaello Saccardi)
SCATTONI ERINA ved. BUSATTI - Siena (in memoria del marito
Primo Busatti)
SCATTONI ERINA ved. BUSATTI - Siena (in memoria del fratello Elio
Scattoni)
VANNINI MAURO - Siena
Versamenti pervenuti dalla Delegazione di Firenze:
ABRAM ERMINIO
BENELLI VALERIA ved. CAPPUGI
BERTI ERMANNO
BIAGIONI RENZO
BIANCHI CALAMIDA ENRICA
BUONAPROLE FERRUCCIO
BURRESI GIUSEPPE
CARDINI ROMANO
CASINI LAURA ved. SCALETTI
CASULA CORRADINA ved. MONTI
CHIOSTRI ROBERTO
DEL MELA OSVALDO
FIESOLI GRAZZINO
GHERARDOTTI MARIO
GRIFONI CESARE
LEPRI MARIA VERDIANA
LUCARINI IOLANDA ved. DINI
LUTI ANNA
MARCHI ALFREDO
MARCHI FRANCO
MULINACCI BRUNO
PARNIS LUIGIA
PASCA ALDO
PESTELLI DINO
POGGESI CAROLINA ved. AGATI
ROSSI GIULIANO
SAMMICHELI LUCIANO
STECCHI MARIO
I NOSTRI LUTTI
Comunichiamo con vivo cordoglio la scomparsa dei Colleghi:
ARCESE FEDERICO - Siena
BIANCIARDI MIRELLA - Siena
BRUNI PIETRO - Siena
GALIZIA LILIANA ved. CAMPI - Firenze
GIORGI DANILO - Gattaiola
PETRENI MARCELLO - Siena
SCATTONI ELIO - Siena
VANNETTI MARIO - S. Domenico di Fiesole
Scarica

pensionato - associazione dipendenti a riposo mps