Ancora un anno che si sta concludendo, ancora una mostra con i lavori dei vari Laboratori, quest’anno ancora più variegati e diversi, che l’Unitre di Piombino, ormai da anni riesce ad istituire grazie alla disponibilità e all’estro dei numerosi insegnanti che mettono a disposizione tecniche, esperienza e competenze e alla creatività, all’inventiva, alla fantasia di chi in questi laboratori va per imparare. Questa mostra vuole essere il giusto riconoscimento alle capacità e all’impegno di chi ha frequentato i corsi ma anche un invito per tutti a sperimentare e a rimettersi in gioco di fronte ad esperienze nuove, diverse e sempre stimolanti. Lucilla Lazzarini Anno Accademico 2014-2015 Laboratorio di ARTE DELLA DECORAZIONE - docente LARA ANDROVANDI Scopo del corso è stato quello di guidare le allieve in una sorta di “avventura” mista al piacere di creare un oggetto per lo spazio in cui si vive, ponendo particolare attenzione ai dettagli, alla ricercatezza del colore ed alla sensibilità. Lavorare, infatti, su di un oggetto per la propria casa può veramente essere un momento di svago e di realizzazione personale. Durante il corso ho evidenziato, nelle varie fasi della decorazione, l'importanza dei materiali e dei colori utilizzati, in modo tale da fornire un vademecum dei prodotti più idonei da utilizzare anche per eventuali “esperimenti futuri”. La tecnica che ho fatto loro sperimentare quest'anno è stata la PATINATURA FIORENTINA. Si tratta di una pittura a lavare, perfetta per la decorazione, che conferisce a mobili ed oggetti uno stile Country con effetto Shabby Chic. Tecnica a più passaggi, realizzabile velocemente e con semplicità, consente di creare diverse sfumature semplicemente colorando la patinatura con alcune gocce di colore acrilico. In sole otto ore di corso le allieve sono state in grado di realizzare un lavoro campione che ha consentito loro di apprendere la tecnica per poterla poi, volendo, applicare nuovamente per decorare un qualsiasi altro oggetto. Alla fine del corso ognuna è stata in grado di fare emergere la propria personalità creando lavori unici ed originali. Laboratorio di CERAMICA docente DEBORA CIOLLI Si è iniziato con la manipolazione dell'argilla per realizzare oggetti decorativi e di uso quotidiano. Le tecniche utilizzate sono state quelle della lastra e della palla cava. Per la decorazione sono stati utilizzati ingobbi colorati e terre di colore e tessiture diverse tra loro. LABORATORIO di PATCHWORK docente PATRIZIA GIORGI Patchwork tradotto indica “lavoro con le pezze”. È un prodotto artigianale che consiste nell’unione, tramite cucitura sia a mano che a macchina, di diverse parti di tessuto, generalmente ma non esclusivamente di cotone, per ottenere un oggetto per la persona o per la casa, con motivi geometrici o meno. La tecnica si è sviluppata nei secoli scorsi presso i pionieri americani ci sono coperte datate 1800 - per poi diffondersi in Europa, in Giappone ed in Italia a metà degli anni novanta. Attualmente, in Italia, specialmente nell’Italia settentrionale vi sono molteplici associazioni nelle quali confluiscono le Quilter (coloro che fanno il patchwork). Nel nostro laboratorio si inizia imparando a tagliare, con una attrezzatura specifica, piccoli pezzetti di stoffa per poi assemblare i “blocchi”. Ogni” blocco” prende il nome del motivo che viene costruito: nine patch, moine star, amish diamond, log cabin,crazy, basket ed altri. Tanti blocchi costruiscono coperte, borse, cuscini, centrotavola. Attualmente nel mondo si fa strada il “modern quilt stile”, un modo nuovo di interpretare il patchwork. Ma quello che affascina tutte noi quilters, è vedere costruite con le nostre mani cose che sembravano impossibili da fare. Laboratorio di RICAMO docente GINA GUAZZELLI Cenni di storia del ricamo Le origini di questa Arte, che noi chiamiamo Ricamo, si perdono nell’antichità, ma è noto che è esistita prima della pittura. Essa, senza dubbio, ebbe inizio quando qualche donna delle caverne scoprì che poteva allacciare insieme delle pelli con striscioline di pelle. Fu un passo naturale andare oltre e scoprire che poteva anche ornare la pelle e renderla graziosa e diversa dalle altre. Il ricamo è un’arte antichissima, apparsa probabilmente in Oriente, sia per certe caratteristiche che si sono conservate a lungo, sia perché fin dal principio della millenaria civiltà cinese si hanno notizie di vesti ricamate, tende, ecc. Questa arte è poi arrivata in Occidente. In Egitto sono state ritrovate strisce decorative risalenti a secoli prima di Cristo. Erano già presenti molti punti attuali quali: punto filza, erba, croce semplice e orientale. In Italia, intorno all’anno Mille, era fiorita in Sicilia una scuola di ricamo sotto la dominazione araba. Annesso al palazzo reale di Palermo c’era un laboratorio di tessitura e di ricamo che prosperò anche sotto la dominazione normanna. L’arte del ricamo si diffuse da qui in tutta Italia La parola Ricamo, infatti, deriva dalla parola araba RAKAIM che significa “segno, disegno” In genere il ricamo viene effettuato su vari tessuti utilizzando filo di seta, lana, lino, cotone, o altro materiale anche più prezioso, come perle e oro. Il ricamo classico si può realizzare sia su tessuti raffinati come lino e cotone sia su tessuti più “grezzi” come la iuta o la cosiddetta “tela Aida”. I punti che si possono utilizzare sono tantissimi: festone, erba, lanciato, stemma, palestrina, stoia, raso, vapore, nodini, vari punti di fondo a fili contati, croce, sfilatura a punto rammendo… e si possono utilizzare tecniche di ricamo importate da altri paesi come la tecnica Handingen o quella Suisse. Laboratorio di PITTURA su SASSI e STOFFA docente EVA PASCUCCI Tecnica della Pittura su Stoffa Si può dipingere su ogni tipo di tessuto (preventivamente lavato per togliere la “salda”). Si copia il disegno sulla stoffa, a mano libera o con il ricalco; poi si colora usando i colori per tessuto che si stendono, con pennelli sottili, sui contorni del disegno e, con pennelli a punta piatta, nelle parti centrali. Sono necessarie molta precisione e attenzione perché sul tessuto gli errori non si possono correggere. Tecnica della Pittura su Sassi, Tegole e Cartone Si stende sull’oggetto il colore di base desiderato usando colori acrilici. Poi si disegna il soggetto e si colora (con i colori acrilici è possibile correggere qualche errore). Alla fine, dopo un breve tempo di essiccazione, si passano una o più mani di vernice finale trasparente Laboratorio di EBANISTERIA e ARTE del RESTAURO docenti ELISA NOCENTI e FABIO NARDELLI Obiettivo del corso è stato quello di dare delle conoscenze di base nell’ambito del restauro del mobile antico, nella speranza di trasmettere il messaggio che la condizione ideale perché questo tipo di lavoro riesca bene, è l'amore che ognuno di noi (nei limiti delle proprie possibilità e conoscenze) mette quando interviene su un’opera creata in un periodo precedente alla nostra. Il corso si è svolto in due momenti: La prima parte, di natura teorica, ha avuto lo scopo di introdurre i partecipanti alla Storia dell’Arte nel mobile attraverso l’arco temporale che va dal Rinascimento fino alla 2a guerra mondiale. La conoscenza dell’epoca in cui collocare un mobile è fondamentale poiché la prima fase di ogni restauro deve consistere nell'individuazione tecnico-artistica di un mobile, ovvero la sua collocazione nel tempo, i metodi usati per costruirlo, lo stile che lo caratterizza. La seconda parte, di natura teorico-pratica, ha avuto lo scopo di dare una formazione di base grazie alla quale il partecipante ha potuto approcciarsi consapevolmente e senza timori al restauro di un manufatto in legno. Gli argomenti del corso hanno spaziato dalla preparazione del mobile con eventuali interventi di falegnameria, alle varie tipologie di stucchi e di colle, alle tecniche di lucidatura. Durante le sessioni pratiche sono stati realizzati dei lavori di restauro su oggetti portati direttamente dai partecipanti come poltroncine, una sedia e una mensola.