“Fingerfood, ein alternatives Ernährungskonzept zur Erhaltung der selbstständigen Nahrungsaufnahme bei PflegeempfängerInnen” Autrici: Stefanie Bel/Nadine Zens curatore: Kuratorium Deutsche Altershilfe Traduzione: Tatiana Calari Adattamento: Rita Bencivenga Questo testo è un riassunto di un libretto non più disponibile in lingua originale in quanto il progetto cui si riferisce non è più finanziato. Il libretto è stato condiviso con i Partner del progetto FILL da parte del partner tedesco, VNB, in occasione dell’incontro di progetto che si è tenuto ad Hannover. I contenuti sono stati giudicati interessanti dai soci di ALPHA che ne hanno curato la traduzione/adattamento. Indipendentemente dall'età il corpo umano ha bisogno di assumere una quantità equilibrata di sostanze nutritive. Sfortunatamente la malnutrizione é un fenomeno talvolta presente nelle case di riposo. Nei pazienti che vivono con forme di demenza si é riscontrato una minore percezione dello stimolo della sete, che porta ad un rischio aumentato di disidratazione, mentre il consumo di energia dovuto all’iperattività motoria può essere maggiore, perlomeno in alcune fasi della malattia. Si é inoltre constatato come le pietanze grasse, speziate o dolci siano maggiormente apprezzate, al contrario delle pietanze, o alimenti, di sapore più amaro o acido Anche la consistenza delle pietanze acquista una maggiore rilevanza per le persone che hanno disturbi legati alla demenza. Si é inoltre riflettuto sull'incidenza del vissuto del paziente in relazione alla sua cultura di origine e alle abitudini legate ad essa, soprattutto nel contesto di una società sempre più multiculturale, in cui la presenza di persone di origine straniera sarà sempre maggiore. (Nel progetto descritto nel libretto) in generale viene preso in considerazione il vissuto delle persone prima della malattia e con esso le occasioni alle quali é associato il consumo del pasto, ad esempio le pietanze tipiche delle festività o della domenica, o le ricette tipiche della cucina regionale. Per prevenire la malnutrizione si sono studiate delle forme alternative di nutrizione: 1) Cucina collettiva 2) Fingerfood 3) Mangiare camminando (Eat by walking) 5) Self service al posto dei vassoi a menù fisso 1) Cucina collettiva La preparazione collettiva dei pasti è una delle strategie applicate con successo. Presupposti: una cucina grande, luminosa, attrezzata allo scopo, con sufficienti posti a sedere. Occorre che i pazienti abbiano capacità cognitive tali da evitare tensioni nel gruppo e che siano in grado di interagire fra di loro e con il personale. Nel concetto di cucina collettiva sono sollecitati contemporaneamente tutti i sensi: olfatto, gusto, 1 vista, tatto, udito. Nella stimolazione dell'appetito la percezione visiva riveste in particolare un ruolo importante. Occorre inoltre sottolineare come la preparazione collettiva dei pasti si richiama a rituali quotidiani ben conosciuti, al quale la persona può continuare a riferirsi, anche non consapevolmente. 2) Fingerfood Il cuoco svizzero Markus Biedermann ha promosso per primo questo tipo di alimentazione per le persone con deficit cognitivi. Con il termine “fingerfood” si fa riferimento a cibi per i quali non é necessario l'uso delle posate. Persone che vivono con forme di demenza e che hanno dei problemi nell'uso di coltelli e forchette possono continuare a mangiare in maniera autonoma se il cibo viene preparato seguendo aluni semplici accorgimenti. Tutti i cibi preparati secondo questo concetto dovrebbero avere alcune caratteristiche: • Devono essere afferrabili con le mani e poter essere consumati in uno o due bocconi • Non devono esserci ossicini o lische di pesce • Non devono essere troppo caldi • Non devono essere troppo appiccicosi, friabili, troppo morbidi o troppo duri Il modello fingerfood ricorre a stuzzichini, piccoli panini farciti con affettati, uova sode, frittate o torte salate tagliate a dadini, piccole crepes farcite. 3) Eat by walking in italiano si potrebbe tradurre con “Mangiare camminando” e consiste nel mettere del Fingerfood a disposizione degli ospiti su vassoi o contenitori aperti. Il cibo viene messo lungo percorsi stabiliti dopo aver osservato gli spostamenti degli ospiti che camminano molto durante la giornata e difficilmente si fanno convincere a sedersi negli spazi comuni al momento dei pasti. L'offerta di cibo dovrebbe essere accessibile lungo tutto il percorso anche fuori dagli orari di pranzo/cena. Oltre ad utilizzare i fingerfood, si possono aggiungere: • Frutta tagliata a fette/rondelle o spicchi (mele, pere banane, arancie). Per evitare che si anneriscano spruzzarli con succo di limone • Frutta secca • Snack salati • Salumi tagliati a dadini 4) Self service al posto dei vassoi a menù fisso In alcune case di riposo al momento del pasto vengono serviti vassoi preconfezionati. La scelta di passare a formule self service permette agli ospiti di scegliere cosa inserire nel proprio vassoio Con questa formula le persone decidono in base alle proprie necessità cosa e quanto mangiare, ed é stato appurato che la quantità consumata é superiore che nel caso di vassoi preconfezionati, diminuendo in questo modo il rischio di malnutrizione. In Germania, paese che ha accolto numerosi emigranti, si presenterà presto il problema di una popolazione di persone anziane originarie di altre parti del mondo. I problemi principali sono linguistici e culturali, e dovranno essere affrontati nell'assistenza delle persone anziane. Ciò richiede di prestare attenzione anche alle abitudini culinarie. In Germania le tre maggiori comunità sono quelle turca, jugoslava e italiana. Per ognuna delle cucine tipiche di questi paesi è possibile adattare alcune ricette tradizionali al modello Fingerfood in modo da soddisfare le esigenze di tutti gli ospiti. In conclusione, è importante sottolineare che per l’introduzione di modelli alternativi al consumo di 2 pasti tradizionale nelle case di riposo occorre verificare o implementare alcuni elementi: • • • • Esigenze e fabbisogni dell'utenza Capacità della struttura assistenziale Stretta collaborazione tra personale assistenziale e sanitario e personale in cucina (il personale di assistenza osserva i comportamenti durante i pasti e dà un feed-back costruttivo ai/lle cuochi/e) Azioni volte a sensibilizzare sia le gerarchie della struttura assistenziale che i parenti dell'ospite a questo nuovo approccio Eventi in cui i differenti attori vengono convocati e degustano le nuove proposte • • È importante sottolineare che gli studi finora condotti non dimostrano un aumento evidente dei costi causato dall’inserimento di queste innovazioni in strutture assistenziali. Food In Later Life. FILL http://fill-project.eu Il progetto FILL, dedicato all’alimentazione in età avanzata, mira a fornire una prospettiva internazionale, interculturale e multidisciplinare su come la preparazione dei cibi e l’alimentazione dovrebbero cambiare nel corso degli anni per adattarsi ai cambiamenti delle esigenze nutrizionali e degli stili di vita. Partner del Progetto Kaplan Consultants, Parigi, Francia kaplan-consultants.org ALPHA Association, Genova, Italia www.associazionealpha.it IFITS, Neuilly sur Marne, Francia uniT, Graz,Austria www.uni-t.org VNB, Hannover, Germania www.vnb.de West Lothian College, Livingston, Regno Unito www.west-lothian.ac.uk DISCLAIMER This project has been funded with support from the European Commission. This publication reflects the views only of the author, and the Commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein. DISCLAIMER Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. 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