Miniere e Borghi del Fluminese OLTRE Il TURISMO SOCIALE Turismo Associativo e Cooperativo I CRAL (Circoli Ricreativi Aziendali per i Lavoratori) sono importanti soggetti di turismo sociale a cui si rivolgono soprattutto le cooperative. La COOPERAZIONE fa emergere e mette insieme il piccolo e il diverso. La scelta di fondo è la partecipazione consapevole e responsabile dei cittadini. Turismo Associativo e Cooperativo Le cooperative sono in ritardo rispetto al sistema dell’impresa, ma nonostante questo, la crisi le colpisce meno rispetto ad altre imprese … riescono ed essere più elastiche e quindi reagiscono meglio alle difficoltà del mercato. Turismo Associativo e Cooperativo La COOPERAZIONE rappresenta una parte significativa del settore turistico. Nel 2010 in Italia erano circa 2100 cooperative turistiche e paraturistiche corrispondenti a 31000 di imprese singole (quindi in media 14,5 imprese per ogni consorzio e cooperativa). Turismo Associativo e Cooperativo La COOPERAZIONE risulta fortemente diffusa nei settori classici del turismo (ristorazione, ricettività extra-alberghiera, agenzie, attività sportive, servizi di assistenza al turista) ma anche nelle attività gestione museale. Turismo Accessibile Per TURISMO ACCESSIBILE si intende l’insieme di strutture e servizi in grado di permettere a persone con esigenze speciali la fruizione della vacanza e del tempo libero senza ostacoli e difficoltà. Turismo Accessibile Le persone con esigenze speciali possono essere gli anziani, le persone con disabilità e quelle con esigenze dietetiche o problemi di allergie che necessitano di particolari comodità ed agevolazioni per la pratica del viaggiare. Turismo Accessibile Turismo Accessibile L’ACCESSIBILITA’ vuol dire l’assenza di barriere architettoniche, culturali e sensoriali ma anche garantire l’accesso all’esperienza turistica a tutti i cittadini, independentemente dalle condizioni personali, sociali, economici e di qualsiasi natura che possono limitare la fruizione di questo bene (compreso la presenza degli animali). ECOTURISMO ECOTURISMO: termine nato nel 1988 per indicare le attività rispettose dell’ambiente e dell’ecologia e quindi sinonimo di TURISMO ECOLOGICO. Nel 2002 (dichiarato dalle Nazioni Unite l’Anno Internazionale dell’Ecoturismo) la definizione è stata rielaborata secondo i principi dettati nella “Dichiarazione di Quebec”. ECOTURISMO E’ stato superato il concetto di TURISMO ECOLOGICO per incorporare anche gli aspetti legati al rispetto della comunità locale (sociale) e il suo sviluppo economico oltre la soddisfazione del turista. ECOTURISMO Una delle definizioni maggiormente condivise è quella dell’International Ecoturism Society: “L’ecoturismo è un modo responsabile di viaggiare in aree naturali, conservando l’ambiente e sostenendo il benessere delle popolazioni locali.” Associazione Ecoturismo Italia ECOTURISMO La filosofia e il modello di business dell’ecoturism si basano essenzialmente sui seguenti elementi: Gestione razionale e protezione delle risorse naturali Compatibilità turistica con l’ambiente e la società del luogo Sviluppo economico locale e profitto delle attività turistiche Partecipazione della popolazione locale alle attività turistiche TURISMO RESPONSABILE Il TURISMO RESPONSABILE è un approccio nato alla fine degli anni 80 come movimento di critica al turismo di massa e alle sue contraddizioni … Il principio di base è la consapevolezza di sé e delle proprie azioni ed si concentra su 2 fattori: AMBIENTE (evitare di danneggiarlo) e POPOLAZIONE LOCALE (avere un atteggiamento rispettoso e produrre benefici socio-economici per il luogo) TURISMO RESPONSABILE Attraverso la sua opera, il TURISMO RESPONSABILE vuole da una parte far riflettere sugli impatti ambientali, economici e sociali causati dal turismo tradizionale e da’altra parte vuole essere una risposta ad un turismo più attento al territorio. Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR) TURISMO SOSTENIBILE Il principio di TURISMO SOSTENIBILE è stato definito nel 1988 dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT): “Le attività turistiche sono sostenibili quando si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un’area turistica per un tempo illimitato, non alterano l’ambiente (naturale, sociale e artistico) e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche.” TURISMO SOSTENIBILE Secondo WWF il TURISMO SOSTENIBILE è un turismo capace di durare nel tempo mantenendo i suoi valori quali-quantitativi, cioè far coincidere, nel breve e nel lungo periodo, le aspettative dei residenti con quelle dei turisti, senza diminuire il livello qualitativo dell’esperienza turistica e senza danneggiare i valori ambientali del territorio interessato. TURISMO SOSTENIBILE Le caratteristiche principali del TURISMO SOSTENIBILE sono: Durevole Dimensionato e rispettoso dell’ambiente Integrato e diversificato Pianificato Economicamente vitale Partecipato TURISMO SOSTENIBILE DUREVOLE: non si basa sulla crescita a breve termine della domanda ma sugli effetti a mediolungo termine del modello turistico adottato DIMENSIONATO e RISPETTOSO DELL’AMBIENTE: dimensionato nel tempo (per ridurre gli effetti legati alla stagionalità) e nello spazio (individuando la capacità di accoglienza del territorio e limitando l’affluenza di turisti); si definisce così una soglia di visitatori atta a garantire la conservazione dell’ambiente e la qualità dell’esperienza turistica TURISMO SOSTENIBILE INTEGRATO e DIVERSIFICATO: l’offerta turistica deve essere il risultato naturale delle risorse locali: patrimonio architettonico, culturale, storico, le feste tradizionali, la gastronomia, i rapporti con il mare o la montagna … Il modello turistico sostenibile è aperto a tutto il territorio circostante PIANIFICATO: implica un’analisi attenta delle condizioni presenti e delle prospettive future, unite alla presa in considerazione al momento della decisione delle diverse variabili che intervengono nel processo turistico TURISMO SOSTENIBILE ECONOMICAMENTE VITALE: si propone l’alternativa che non rinuncia alla vitalità economica e alla ricerca del benessere della comunità locale; non si pone come priorità la crescita rapida dei redditi turistici ma la natura e la vitalità degli investimenti nel tempo PARTECIPATO: tutti i soggetti devono essere coinvolti nei processi decisionali riguardanti lo sviluppo del territorio e collaborare alla realizzazione