Valchiavenna 30 Sabato, 5 maggio 2012 A Chiavenna il ricordo della Liberazione ■ Gini in concerto In programma a Villa di Chiavenna il 12 maggio P roseguono gli appuntamenti con la rassegna culturale itinerante “Progetto Musica Bregaglia – Cultural Travel 2012” che si propone di promuovere le ricchezze artistiche e architettoniche del territorio con percorsi guidati e di valorizzare la cultura musicale ospitando in esse concerti di diverse tipologie. Per sabato 12 maggio è in programma un concerto alquanto interessante e raffinato, interamente dedicato alla musica sacra, spaziante dal Cinquecento al Settecento. Protagonisti della serata saranno il Coro Femminile e il Coro Misto di Crema diretti dal M° Bruno Gini (originario di Villa di Chiavenna) e accompagnati all’organo dal M° Alberto Dossena. Il momento musicale si terrà presso la chiesa parrocchiale di San Sebastiano di Villa di Chiavenna alle ore 21.00, mentre dalle ore 15.00 del pomeriggio di sabato sarà possibile visitare la chiesa parrocchiale anche con l’ausilio di guide per gruppi interessati. Ingresso libero. (E.O.) L a comunità guanelliana di Como il 22 aprile ha organizzato un pellegrinaggio a Chiavenna “Sulle orme di Don Luigi”. Dopo quel 23 ottobre 2011, giorno in cui don Guanella è stato proclamato santo, è nato nei suoi fedeli il desiderio di vedere da vicino i luoghi a lui cari, di cogliere lo spirito che ha animato questo “folle”, il quale amava i poveri, i meno fortunati, i bisognosi, quelli che non contavano niente, più della sua stessa vita e che basava la sua sussistenza sulla Provvidenza divina. Quest’uomo ha lasciato il segno nei posti dove il Signore lo ha condotto e noi siamo andati nella chiesa dove ha celebrato la sua prima Messa per pregarlo e invocare su di noi un po’ di quel coraggio e di quella forza che lo hanno sempre spinto a osare l’impensabile per il bene dei suoi fratelli più piccoli. Siamo partiti da Como, di buon mattino, e abbiamo raggiunto Chiavenna: visita al palazzo VertemateFranchi, proseguendo con la chiesa dell’Assunta di Prosto, scendendo verso Chiavenna a piedi sostando nel luogo dove venne uccisa Suor Maria Laura Mainetti. Abbiamo poi raggiunto per il pranzo l’Oasi al Deserto, dove Davide e collaboratori ci hanno riservato mille attenzioni nel trattamento. Alla fine della giornata la messa in San Lorenzo, celebrata da un sacerdote guanelliano ed animata dal coro Desdacia Tellini di Sondrio, seguita da una coda concertistica molto piacevole. Siamo sicuri che il nostro Santo era lì con noi per tutta la giornata perché il nostro cuore era lieto e gioiva nel suo ricordo. «N on vogliamo rinnovare le divisioni del passato, ma la storia non può essere riscritta». Ha parlato chiaro Sergio Caivano, presidente provinciale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, nel discorso finale della festa della Liberazione. Davanti al monumento ai Caduti di Chiavenna, di fronte alle autorità civili e militari e a centinaia di cittadini, ha ricordato i valtellinesi che hanno perso la vita nella lotta contro i nazifascisti. «Dobbiamo ricordare i caduti per la conquista della libertà e ringraziarli tutti». Caivano ha spiegato che la guerra di Liberazione non è stata indolore in provincia di Sondrio: 140 patrioti e 48 civili hanno perso la vita, 144 sono rimasti feriti, mutilati e invalidi. Ma non si è limitato a citare i numeri della Resistenza: ha aggiunto che è impossibile mettere sullo stesso piano chi ha combattuto per la libertà, la democrazia e il tricolore con chi si batteva per il nazifascismo. «Questa è la storia e dovremmo evitare i tentativi di delegittimare la Resistenza. Ci è stato presentato un fascismo mai esistito, una dittatura all’acqua di rose e i peggiori fascisti, quelli della Repubblica di Salò, come dei combattenti per la patria. La storia, quella capovolta. Al Parlamento giacciono ancora progetti di legge semplicemente vergognosi che prevedono l’abolizione del reato di apologia del fascismo, l’eliminazione Testimonianze Il 25 aprile 1945 raccontato ai ragazzi da chi lo ha vissuto A Ritorna l’appuntamento con “Le Chiavi d’Argento” U ■ Guanelliani Da Como pellegrini nella terra del nuovo santo ■ Concerto nche gli studenti delle scuole medie di Chiavenna - la “Garibaldi” di Bette e la “Bertacchi” del centro città - hanno preso la parola davanti al monumento ai Caduti nel corso della Festa provinciale della Liberazione. Mercoledì mattina hanno raccontato la guerra con le parole di persone che hanno vissuto quegli anni difficilissimi. Gli studenti dell’istituto del centro hanno letto alcuni brani toccanti e hanno raccolto gli applausi del pubblico. I coetanei della “Garibaldi” hanno presentato testi pubblicati sul libretto “A scuola con mio nonno”, pubblicato proprio nei giorni scorsi con il supporto del Comune di Chiavenna, della Comunità montana, del C4, della Pro Chiavenna e della Bps. Gli alunni hanno chiesto a nonni e zii di raccontare le esperienze vissute nei giorni della Liberazione. Ne è uscita una pubblicazione significativa, con il punto di vista di persone costrette a cambiare la propria vita a causa di dittatura, guerra e miseria. Alcuni testi e disegni degli studenti sono stati esposti sotto i portici del municipio. del divieto di riorganizzazione del Pnf e l’equiparazione di fatto dei repubblichini con i partigiani». La Provincia è stata rappresentata dal vicepresidente Severino De Stefani. «Oggi l’Italia ricorda la sua liberazione dall’occupazione nazifascista che aveva diviso la nazione e resi nemici fra loro gli Italiani. Anche la Valtellina e la Valchiavenna vennero liberate in quei giorni dai partigiani, braccio armato della Resistenza, che aveva le sue radici nell’antifascismo. Oggi non ne sono rimasti molti di partigiani combattenti di allora, ma alcuni sono ancora qui con noi a ricordarci che la conquista della libertà ha un prezzo, alto quanto il suo inestimabile valore. A 67 anni da quell’impegno li vogliamo ringraziare di cuore. Solo il senso morale individuale può ancora oggi recuperare, nella sostanza e nell’immagine, la politica screditata da scandali che, al di là delle responsabilità da accertare, l’ha portata ai minimi storici nella fiducia dei cittadini. Non lo possiamo permettere perché la politica, certo onesta e corretta, è lo strumento della democrazia che attua il volere del popolo e persegue i suoi interessi». Il sindaco di Chiavenna Maurizio De Pedrini ha sottolineato che «si deve dire con forza che il 25 aprile va celebrato, perché è la festa della Liberazione e dei valori buoni e fondanti del nostro vivere civile. Libertà, democrazia, lavoro, rispetto delle regole e fierezza di essere italiani». S.BAR. A Nuova Olonio le celebrazioni con l’urna di San Luigi L a settimana di presenza dell’urna con le spoglie di San Luigi Guanella presso la chiesa parrocchiale “SS. Salvatore” di Nuova Olonio sta volgendo al termine. Ecco la programmazione delle proposte pastorali per gli ultimi giorni: per giovedì 3 maggio alle ore 21.00 è previsto un concerto spirituale con protagonisti i cori della Parrocchia e dei musicisti del territorio, i quali proporranno un repertorio alquanto vasto e di immediata fruizione spaziante dal Settecento a brani per coro liturgico del Novecento. Sabato 5 maggio alle ore 20.30 si celebrerà la Santa Messa con le rappresentanze di tutte le parrocchie del Vicariato, mentre per l’ultimo giorno, domenica 6 maggio, sono previste due Sante Messe in mattinata (alle ore 8.30 e alle ore 10.30) e alle 14.00 si terrà la celebrazione di congedo dell’urna La Santa Messa delle 10.30 di domenica 6 maggio sarà animata dal Coro Giovanile della Scuola di Musica di Capodistria (Slovenia) diretta da Maja Cilenšek e accompagnato al pianoforte da Sindija Šiško. L’ensemble vocale interpreterà brani sacri prevalentemente del Novecento e il celebre “Veni Domine” di Felix Mendelssohn Bartholdy (1809–1847). Nei pomeriggi di giovedì e venerdì, a partire dalle ore 15.00, si terranno degli incontri di preghiera per i bambini, i ragazzi e le famiglie della parrocchia. La chiesa sarà aperta dalle ore 7.30 alle ore 22.00 e ogni giorno sarà presente un confessore. n raffinato concerto alla scoperta della musica sacra per cori di voci bianche è ciò che propone il Comitato de “Le Chiavi d’Argento” – Incontri Corali “Giocondo D’Amato” in occasione della trentunesima edizione della rassegna culturale. Sabato 5 maggio, alle ore 21.00, presso la chiesa di San Fedele a Chiavenna, sarà possibile ascoltare due cori a voci pari di fama internazionale: il coro “Gli Harmonici” di Bergamo diretto dal M° Fabio Alberti e il “Coro Giovanile della Scuola di Musica di Capodistria” del M° Maja Cilenšek che, per l’occasione, proporranno un vasto e raffinato repertorio, spaziante dal Seicento italiano ai giorni nostri, ponendo particolare riguardo agli autori del Novecento e contemporanei. “Gli Harmonici” di Bergamo nascono nel gennaio 2006 quale prosecuzione dell’esperienza iniziata dai ragazzi in ambito scolastico. E’ composto da più di 50 giovani in età compresa tra i 9 ed i 19 anni. Sin dalla sua fondazione l’ensemble è stato chiamato ad esibirsi in varie località italiane e all’estero, ha partecipato a diversi festival nazionali ed internazionali e a rassegne concertistiche spaziando dalla musica sacra a quella profana anche in collaborazione con enti lirici. “Gli Harmonici” ha inoltre preso parte alla realizzazione di importanti incisioni discografiche in veste di collaboratore di compositori e cantautori. è stato coro – laboratorio negli stage nazionali per docenti e direttori tenuti dai maestri Mario Mora, Mario Giorgi, Clara Bertella, Denis Monte e ha preso parte (Marzo e Aprile 2011), con notevoli consensi, al tour “Ivy” con la cantante Elisa, che l’ha visto impegnato nei teatri di Brescia, Milano, Bergamo e Pavia. Recentemente (Ottobre 2011) è stato invitato a tenere due concerti nella storica città di Yaroslavl, in Russia. Dal 2006 ad oggi il coro ha ricevuto molti premi e riconoscimenti ed è diretto, dalla sua fondazione, dal maestro Fabio Alberti. Per la serata chiavennasca proporrà un vasto repertorio spaziante dal “Dulcis Christe” di M. Grancini (1605 – 1669) a “Jubilate Deo” e “Ave Maria” dello stesso Fabio Alberti (1974). Il Coro Giovanile della Scuola di Musica di Capodistria (Slovenia) è stato fondato nel 2000 da Maja Cilenšek. Durante questi undici anni di fervente attività gli sono stati conferiti numerosi primi premi a concorsi nazionali e internazionali (Repubblica Ceca, Italia, Slovacchia). Il coro partecipa regolarmente a manifestazioni e concerti in Slovenia e all’estero e ha più volte preso parte al rinomato Festival Corale Internazionale di Capodistria e nel 2005 si è esibito al Cankarjev dom di Lubiana in concerto con l`orchestra sinfonica e la Big Band della RTV Slovena. Nel 2006 e nel 2010 l’ensemble è stato invitato a prendere parte al concerto dei migliori cori Sloveni nella sede della Filarmonica Slovena di Lubiana e nel marzo 2011 ha collaborato con l`Orchestra da camera dell`Associazione dei compositori sloveni per il progetto “La notte dei compositori sloveni”. Il coro è stato inoltre invitato a partecipare a numerosi festival in Austria (Leoben) e Italia (Trieste, Gorizia, Padova, Opicina) e può vantare una stretta collaborazione con importanti compositori contemporanei sloveni, come Uroš Rojko, Bojan Glavina, Ambrožiopi e Jaka Klun per i quali ha interpretato svariate prime esecuzioni assolute. In occasione dell’incontro musicale chiavennasco la direttrice Maja Cilenšek ha scelto di eseguire un programma di grande attualità e alquanto eclettico spaziante dalla briosa e coinvolgente “A little Jazz Mass” di Bob Chilcott (1955) al celebre “Veni Domine” di Felix Mendelssohn (1809 – 1847). Ingresso libero. (Elena Oreggioni)