La steppa
fiorisce 3
Associazione Miriam Onlus
I Focolari compiono quest’anno dieci anni. Un traguardo ambizioso, raggiunto grazie alle
numerose donazioni arrivate alla nostra Associazione, nata nel maggio del 2007 con l’obiettivo di
essere un punto di riferimento per tutti coloro che vogliano fare donazioni a favore dei Focolari
dei Bambini di Maria Vergine dell’Eucarestia del Kazakhstan, con l’agevolazione di poterle
detrarre dalla dichiarazione dei redditi.
I Focolari sono nati a Kapshagai, villaggio sperduto nella steppa dell’ex Unione Sovietica, poco
distante dai confini con la Cina, grazie all’opera di don Massimo Ungari, sacerdote nativo di
Soresina e già vicario di Pizzighettone (Cremona, Italia), che nel 1994 approdò in Kazakhstan per
portare la Parola di Dio, rendendosi ben presto conto di una delle necessità primarie della zona:
l’abbandono di tanti bambini da parte di famiglie con moltissimi problemi, non ultimi
disoccupazione e alcolismo. Una piaga a cui don Massimo si dedicò da subito, dando inizio al
progetto dei Focolari (detti anche Case-Famiglia) per ospitare bambini e ragazzi senza più una
famiglia, che, diversamente, avrebbero rischiato di intraprendere strade pericolose.
Un progetto sostenuto da Associazioni cattoliche italiane e straniere, da amici e dalla nostra
Associazione, che negli anni è cresciuto e si è ampliato. Attualmente sono 7 e ospitano circa 100
bambini, ragazzi e adulti che spesso svolgono anche il compito di educatori. Ma, in un decennio,
nei Focolari sono passati e hanno trovato ospitalità diverse centinaia di bambini e ragazzi! Grazie
ai sostegni finanziari dei donatori sono stati, inoltre, acquistati immobili poi ristrutturati, oppure
piccoli appezzamenti di terreno dove costruirne di nuovi. Oltre alle Case di Accoglienza, sono stati
realizzati una chiesa, una infermeria con la presenza di un’infermiera e una pediatra, una sala
mensa comune. Sono inoltre stati acquistati dei mezzi di trasporto per i bambini. Non meno
importante è stato il sostegno a distanza che in questi anni ha permesso di mantenere e far studiare
bambini e ragazzi, dando loro la possibilità di una cultura di base ma anche di imparare un lavoro.
In dieci anni, dove prima c’era solo steppa ed abbandono, oggi è fiorito un piccolo villaggio.
L’opera, però, non è terminata. Occorre infatti continuare il sostegno a distanza e le donazioni per
riuscire a mantenere efficiente quanto fatto finora. Vale a dire il consolidamento, la
manutenzione delle strutture e il sostentamento delle persone che vivono nei Focolari.
Dopo gli anni della costruzione e dell’espansione, oggi l’obiettivo principale è quello di
consolidare l’esistente.
Proprio per questo, il ruolo e gli obiettivi della Miriam Onlus restano gli stessi, per continuare
ad assicurare un futuro a questi bambini e ragazzi meno fortunati, ma sempre con grandi sorrisi
e occhi bellissimi e pieni di speranza, che chiedono affetto.
Come Miriam Onlus continuiamo a contare sull’aiuto, sul sostegno e sulla generosità degli amici
che hanno condiviso con noi questo cammino decennale, denso di difficoltà ma anche di grandi
soddisfazioni, certi che non mancherà l’adesione anche di nuovi amici dei piccoli del Kazakhstan,
che sognano una vita degna di essere vissuta.
E il loro grazie saranno sempre le preghiere.
Rosanna Martinelli Viciguerra
Presidente
Associazione Miriam Onlus
MIRIAM Onlus
Ente Morale, iscritto dal 23/05/2007
al Registro delle Onlus al n. 76276
dell’Agenzia delle Entrate di Milano
I FOCOLARI DI
MARIA VERGINE DELL’EUCARESTIA:
….10
ANNI DALL’INIZIO
L'avventura dei Focolari iniziò dieci anni fa con il desiderio di dare accoglienza ad alcune bambine
e bambini noti ad alcuni fedeli della parrocchia dell'Immacolata Concezione a Kapshagai.
Avevamo appena inaugurato la chiesetta, mentre già da un paio d'anni funzionava presso la casa
parrocchiale una mensa quotidiana a cui venivano a prendere il pasto di mezzogiorno una
cinquantina circa di bambini.
Invocammo la grazia dalla Madonna il 23 di settembre 2000, durante un pellegrinaggio in coda alla
Giornata Mondiale della Gioventù del 2000. Il 23 di ottobre c'era già la prima casa, nel frattempo
messa in vendita proprio dirimpetto alla casa parrocchiale e subito da noi acquistata facendo
debito (prontamente ripianato da Kirche in Not di Padre Lardo e da Renovabis). Ed in essa
cominciarono a vivere i primi bambini sotto la guida molto inesperta di alcune donne, aderenti alla
Legio Mariae.
Da allora, praticamente ogni anno, si aggiungeva una casa, messa in vendita dai vicini che, in
tempo di crisi economica galoppante, volevano realizzare qualche guadagno andandosene da
Kapshagai, città abbandonata e semidistrutta.
Quando una Casa Focolare si riempiva fino a oltre 20 bambini, “casualmente” ci veniva offerto di
comprare un'altra casa nelle vicinanze, fino ad arrivare a 5 case.
Infine, la Provvidenza volle che potessimo costruire una grande sala mensa polifunzionale con
cucina e un edificio a tre piani, due dei quali per un ulteriore Focolare e, al piano terreno, una
infermeria e aule per il doposcuola.
Cominciammo a dedicare ogni casa ad un Santo o una Santa, nel seguente ordine: Casa Focolare
di “Santa Chiara” (2000), di “San Marziale” (2001 – acquistata grazie al Centro Missionario della
Diocesi di Cremona e Renovabis), di “Santa Veronica” (2002), di “Santa Giovanna d'Arco” (2003), di
“San Francesco” (2004), di “Sant'Antonio da Padova” (2005), mensa e cucina sotto il patrocinio “S.
Giuseppe” (2006), casa ad Almaty per gli studenti dedicata a “San Pietro” (2007 – in seguito
rivenduta) e della “Madonna di Caravaggio” sempre ad Almaty (2008).
Tutto rigorosamente senza programma alcuno.
I bambini e persone accolte arrivarono fino a circa 140.
Nel frattempo, ci vennero in aiuto, gratuitamente e a tempo pieno, delle giovani cattoliche locali,
che in spirito eucaristico mariano, si gettarono a capofitto nell'opera, senza alcuna esperienza,
confidando unicamente nella bontà e presenza di Gesù e Maria, incappando anche in qualche
brusco rimbrotto da parte del sottoscritto!
E così crescemmo tra momenti lieti e tristi, prove e consolazioni, vivendo un programma semplice
ed efficace di preghiera, al quale invitavamo tutti, bambini compresi. Mi convinsi, perché lo vidi
con i miei occhi, che non c'è nulla di più bello al mondo di un bambino che guarda fiducioso alla
Mamma del Cielo, fissando l'immagine a Lei dedicata, o che si inginocchia umile e amoroso alla
dolce presenza di Gesù Eucaristico. È da vedere!
È doveroso ricordare, che un piccolo focolare lo abbiamo anche in Cielo formato da ragazzi che già
ci hanno lasciato: Nursultan, Sasha, Roman, Aliosha, Artiom, Arsien…
Ma sorse un problema, tra i molti altri. Parroco e fedeli della vicina Chiesa ortodossa
borbottavano, malcontenti che bambini russi, di loro competenza, si rivolgessero alla Chiesa
Cattolica per l'accoglienza. La reciproca conoscenza e stima con il sacerdote ortodosso coadiutore,
Padre Avierkij, appianarono la strada per un’intesa. A loro affidammo due nostre case perché vi
aprissero un loro Focolare per bambine e una scuola d'infanzia per tutti i bambini in età
prescolare dei Focolari. Fu così che S. Veronica e San Francesco divennero “ortodossi”, ma
sostenuti dalla stessa Provvidenza. Questo permise alle insegnanti russe ortodosse di introdurre i
nostri bambini nelle loro così belle tradizioni popolari, che fanno tutt'uno con la fede cristiana.
Nel frattempo, le autorità pubbliche si accorsero di noi e, mentre all'inizio ci ringraziavano per
l'opera a beneficio di bambini in difficoltà, in seguito cominciarono ad allarmarsi per la sua chiara
connotazione di fede… e non trovarono niente di meglio che complicare la vita a noi e ai bambini
mandandoci controlli e prelevandoci, a forza o con l'inganno, dei bambini per inviarli negli
orfanotrofi statali, tra l'altro già strapieni.
E questa, tra schiarite e minacce, è la storia ancora di questi giorni.
Provvidenza volle che prima due Suore francescane insegnanti da Almaty ci venissero in aiuto per
il doposcuola dei bambini e il catechismo; poi due Suore insegnanti di Notre Dame, dalla
Slovacchia, assumessero la responsabilità della casa Focolare di Santa Chiara e
contemporaneamente due Suore polacche dell'Immacolata presero in carico il Focolare di San
Marziale… non resta che leggere di seguito i loro così belli articoli, insieme a quello di donna Irina.
Donna Oxana non ha potuto scrivere perché momentaneamente in ospedale.
Infine, a coronamento dell'opera, dopo due anni di attesa, Padre Ondrej Slavik ricevette il
consenso dell'Arcivescovo di Bratislava per raggiungerci e donarci il suo prezioso aiuto. Ma ben
presto dovette assumersi la responsabilità piena sia della Parrocchia che dei Focolari, poiché lo
scrivente era già cotto al punto giusto… e volentieri passò la mano, certissimo che l'opera non è
sua ma di Maria Santissima, Vergine dell'Eucarestia: a Lei e a Dio tutto l'onore e l'amore nostro!
Vi rimando di seguito al bellissimo articolo di Padre Ondrej che descrive il punto attuale della
situazione.
Di questa storia fanno parte tanti nomi, che sono i nomi di voi che leggete e che, o fin dal primo
momento o inserendovi durante il cammino, date di che vivere a questi bambini/e, ragazzi/e,
giovani e adulti, tra cui anche ragazze madri. Sì, i vostri nomi sono scritti in Cielo!
Per ricordare sempre che è dal Cuore Materno di Maria che ci viene dato ogni bene, gli amici di
Soresina e Pizzighettone hanno voluto dare il nome “MIRIAM” alla ONLUS che si premura di
coordinare e inviare donazioni e notizie. A tutti e ad ognuno: GRAZIE!
Don Massimo Ungari
10 ANNI DOPO… PADRE ONDREJ
Cari amici,
che aiutate questa nostra opera dei Focolari, desidero con questa mia testimonianza condividere con
voi l'esperienza del mio servizio nei Focolari di Maria Vergine dell'Eucarestia. Come essi sono nati e
come sono cresciuti ve ne parlerà sicuramente meglio don Massimo, io voglio invece parlarvi della
nostra vita in quest'ultimo anno, in cui mi vennero affidati.
Ho preso servizio a Kapshagai nell'agosto 2009, quando sono arrivato dalla Slovacchia in aiuto a don
Massimo. Sono stato ordinato sacerdote nel 2005 e dopo 4 anni, nel corso dei quali sono stato vicario
in alcune parrocchie della Slovacchia, il mio Vescovo mi ha permesso di venire in missione in
Kazakhstan. Con me è arrivato Padre Josef Jazkanin, Redentorista, insieme abbiamo collaborato per 4
mesi.
Dopo il rientro in Italia di don Massimo, il Vescovo di Almaty, Mons. Henry Teofilo Howaniec, mi affidò
la responsabilità della parrocchia in Kapshagai e l'annessa opera dei Focolari. Insieme alle suore, ai
laici e grazie anche al costante sostegno di don Massimo e dei benefattori, ci siamo messi al lavoro per
continuare nella stessa direzione.
Nostro compito principale è prendersi cura dei bambini, della loro educazione, della loro vita
spirituale, salute e istruzione.
All'inizio del 2010, nelle nostre Case Focolare vivevano circa 80 persone (il numero si era ridotto a
causa di alcune difficoltà), per la maggior parte bambini e giovani. Gradualmente il numero è
aumentato e in un anno ora nei Focolari ci sono già 100 persone.
Abbiamo 4 Case, nelle quali vivono bambini e giovani con adulti, responsabili dell'educazione e dei
Focolari. Inoltre c'è una casa per l'asilo infantile, gestito da personale della chiesa ortodossa, e un'altra
Casa Focolare, gestita da una famiglia ortodossa che accoglie un buon numero di loro bambine. C'è
una casa ad Almaty per studenti, seguiti dai responsabili del Centro Giovanile “Alfa e Omega”.
Qui, presso i Focolari, abbiamo anche una mensa comune, che serve sia per i pranzi tutti insieme
alcune volte la settimana e per gli incontri comuni. È attivo pure un gabinetto medico, sono disponibili
ambienti per il doposcuola e altre attività complementari, e un grande spazio all'aperto per i giochi.
Per la preghiera ci riuniamo nella chiesa oppure nelle cappelle o in ambienti adatti presenti in ogni
Focolare.
Dell'educazione dei bambini si occupano gli adulti responsabili delle case: le quattro suore di due
diverse congregazioni, le due donne cattoliche e la famiglia e maestre d'asilo ortodosse. Sono loro di
aiuto anche alcune donne, a suo tempo accolte con i loro figli. Oltre alle quattro suore presenti nei
Focolari, da Almaty ogni settimana arrivano altre due suore, francescane, per il doposcuola e il
catechismo.
Suore e laici non ricevono alcun compenso per il loro lavoro, offrono gratuitamente la propria opera
a sostegno e sviluppo dei Focolari. Cerchiamo di eseguire noi stessi, coinvolgendo anche i bambini e i
giovani, tutti i lavori di riparazione che siamo in grado di fare e questo è un risparmio e limita le
nostre spese.
Con l'azione educativa vogliamo portare i bambini ad essere responsabili della propria vita,
desideriamo insegnare loro un giusto rapporto con gli altri e la passione per il lavoro. In modo
particolare ci interessa anche che essi ricevano una buona istruzione. I bambini in età prescolare
frequentano il nostro asilo interno, dove apprendono le conoscenze e abilità necessarie per la loro
età. I bambini in età scolare frequentano la scuola pubblica statale, ed eseguono i compiti scolastici
con l'aiuto delle suore e delle nostre donne.
Gli studenti delle superiori o professionali vivono nella casa di Almaty, alcuni di loro hanno già iniziato
un lavoro.
Anche la cura della salute è uno degli obbiettivi importanti della nostra opera. Alcuni bambini infatti,
che hanno vissuto in cattive condizioni, soffrono di persistenti problemi di salute. Sono così deperiti
che hanno difese immunitarie bassissime. Sono soggetti all'attacco dei virus, di cui poi contagiano
anche gli altri. Una signora medico pediatra visita regolarmente ogni Focolare, prescrive i medicinali
adatti, che grazie all'aiuto di alcuni sostenitori abbiamo la possibilità di acquistare. Quest'anno
abbiamo sottoposto i bambini più affetti da malattie a vari controlli medici per il cuore, cervello,
polmoni, vista. Stiamo concentrando la nostra attenzione anche sulle cure stomatologiche. Alcuni
bambini soffrono di ritardo nello sviluppo psichico e non possono seguire il normale programma
scolastico. Allora la scuola pubblica li indirizza ad un internato statale con annessa scuola speciale, che
si trova assai lontano da noi. Per non aggravare ulteriormente l'equilibrio psichico di questi bambini
che devono vivere in questi istituti speciali, ogni due settimane li andiamo a prendere per il fine
settimana.
Anche questo richiede tempo, energie e costi.
Poi c’è un altro problema: a causa della trascuratezza dei genitori, alcuni bambini sono senza
documenti personali, come ad esempio il certificato di nascita. Questo fatto complica molto la
possibilità di permanenza dei bambini nei Focolari. Se un bambino viene trovato senza documenti e/o
genitori o tutori, le autorità statali lo prelevano e lo inviano in un orfanotrofio. Già due sorelle,
quest’anno, sono state portate in un orfanotrofio per questo motivo. Per loro è stata una prova molto
dura: hanno dovuto aspettare 5 mesi per il ripristino dei loro documenti. Andavamo a far loro visita in
istituto per non lasciarle completamente sole e dare loro un qualche conforto. Una di loro, nel
frattempo, ha raggiunto la maggiore età, è tornata a Kapshagai, vive e studia nella scuola con
internato e nei fine settimana viene nei Focolari.
La sorella minore, invece, è ancora in orfanotrofio, ad Almaty. Noi cerchiamo di andare a trovarla il più
possibile per starle vicini.
Nei Focolari dedichiamo molta attenzione e tempo alla vita e crescita spirituale dei bambini e adulti.
Ogni giorno cerchiamo di pregare il S. Rosario e celebrare la S. Messa. Il giovedì è dedicato
all'Adorazione Eucaristica e dal sabato sera alla domenica mattina teniamo la veglia notturna, durante
la quale preghiamo anche per i nostri benefattori.
Quest'anno alcuni bambini della parrocchia e dei Focolari hanno ricevuto il battesimo e sei di loro
anche la prima comunione. Con il nuovo anno proseguiremo la preparazione di altri bambini al
battesimo e alla prima comunione, alcuni ragazzi e giovani invece si prepareranno alla cresima.
Poiché siamo parte della Chiesa e desideriamo prendere parte alla sua vita, stiamo programmando
per il prossimo anno di inviare circa 10 giovani all'incontro con il Santo Padre in Spagna, a Madrid, per
la Giornata Mondiale della Gioventù. Ritengo che sia una esperienza importante per i nostri giovani
fare esperienza di una comunità più grande e unita: sentirsi parte della Chiesa universale e conoscere
altri giovani che, come loro, provengono da nazioni diverse, sarà certamente utile a rafforzare la loro
fede.
Durante il tempo libero, i nostri bambini giocano molto all'aperto nel nostro campo giochi. Cerchiamo
anche di portarli all'aria aperta in mezzo alla natura, in montagna, d'estate facciamo il bagno
all'acquaparco. La scorsa estate abbiamo avuto un programma molto intenso. Oltre ai lavori di
sistemazione degli edifici, ai quali abbiamo preso parte tutti, abbiamo fatto anche una settimana di
esercizi spirituali per due gruppi di ragazzi di diversa età, un “campo” in montagna.
Alcuni nostri amici venuti dalla Francia hanno insegnato ai bambini l'arte del circo.
Insieme ad alcune persone di una chiesa protestante di Almaty e a loro amici provenienti
dall'America, abbiamo organizzato una giornata dello sport.
Inoltre, alcuni giovani hanno partecipato al pellegrinaggio ad Oziornoe e a Balkhash.
Nostro dovere è anche quello di aver cura degli ambienti e delle case, dove vivono i bambini.
Disponiamo di 10 edifici che richiedono manutenzione e riparazione costanti. In ogni casa vivono
molte persone, soprattutto bambini, e facilmente qualcosa si rompe e va aggiustata al più presto.
Inoltre la forte differenza di temperatura tra estate e inverno mette a dura prova i materiali di
costruzione, che non sono purtroppo di qualità.
Quest'anno siamo riusciti a rinnovare l'impianto di riscaldamento in chiesa e, nella casa parrocchiale, i
servizi igienici e la cucina. In chiesa abbiamo rifatto l'intonaco dei muri e il presbiterio. Dobbiamo
ancora finire di mettere a nuovo la sacrestia e rifare l'impianto elettrico.
Nella casa parrocchiale abbiamo ricavato anche un ufficio e un ambiente per gli incontri dei sacerdoti.
Stiamo inoltre preparando la stanza per il secondo sacerdote atteso per il prossimo anno.
In tre Case Focolare abbiamo completamente rinnovato le cucine e le mense, i servizi igienici e le
docce.
Anche nell'asilo infantile la scorsa estate sono stati eseguiti dei lavori di ristrutturazione. Per le
attività dei più piccoli sono stati acquistati nuovi giochi e materiale didattico. Sono stati tinteggiati e
rinfrescati, per renderli più belli e accoglienti, anche tutti gli altri ambienti dove vivono normalmente i
ragazzi.
È stato necessario riparare l'impianto di scarico nella mensa comune e stiamo finendo di sistemare
l'impianto di riscaldamento, che purtroppo lì è molto carente.
Per l'esecuzione dei lavori più complicati abbiamo pagato degli operai, alcuni piccoli lavori, invece,
siamo riusciti a farli noi: durante le vacanze i giovani e i ragazzi si sono dati molto da fare.
Anche nella casa degli studenti “Madonna di Caravaggio” ad Almaty i lavori di tinteggiatura e
riparazione li hanno eseguiti gli studenti stessi, sotto la guida di Silvia, responsabile di questa casa da
parte del Centro Giovanile “Alfa e Omega”.
Abbiamo ancora molto da fare per migliorare le condizioni delle case.
In molti dei nostri edifici l'impianto di riscaldamento va riparato oppure sostituito, come anche le
condutture dell'acqua. Tre Case Focolare hanno bisogno di riparare il tetto in modo definitivo, isolare
le pareti esterne dal congelamento invernale. Occorre anche cambiare alcuni mobili nelle camere da
letto dei bambini: armadi, sedie e tavoli.
L'impegno a mantenere le case e gli ambienti in buone condizioni richiede molte forze e risorse
economiche. Facciamo fatica a trovare buoni operai, soprattutto responsabili.
Richiedono manutenzione anche i nostri mezzi di trasporto, assai necessari per la nostra vita con i
bambini. Abbiamo a disposizione due vecchi pulmini e un'automobile, ancora in buono stato ma
sempre da tenere in ordine.
Un altro nostro scopo che ci sta molto a cuore è quello di portare nuovi collaboratori all'opera dei
Focolari. Stiamo cercando in Slovacchia dei giovani che ci aiutino con il loro servizio per un anno o più.
Ci sono studenti che hanno espresso il desiderio di dare aiuto ai bambini. È possibile che una giovane
arrivi già quest'anno, altri il prossimo anno.
C'è la fondata speranza che il prossimo luglio ci arrivi un secondo sacerdote dalla Slovacchia.
L'opera dei Focolari è un'opera meravigliosa, guidata da Dio e dalla Vergine Maria. Necessita dell'aiuto
costante di molte persone, che Maria SS. stessa invita. Non solo coloro che lavorano direttamente nei
Focolari, ma anche quelli che aiutano i Focolari con preghiere, aiuto economico, sacrifici e ogni altro
tipo di sostegno. Noi affrontiamo e continuamente lottiamo con problemi di vario tipo, perciò siamo
molto grati a tutti coloro che sono pronti ad aiutaci e ad alleviare la nostra fatica.
Ringraziamo voi tutti che ci aiutate da diversi anni ormai. Vi assicuriamo le nostre quotidiane
preghiere a Dio per voi.
Vi chiediamo di continuare ad essere disponibili ad aiutare i nostri bambini e a collaborare con noi a
gloria di Dio e della Vergine Maria.
Ancora vi invitiamo a venirci a trovare, se ne avrete la possibilità, per vedere a quale stupenda opera
voi stessi contribuite.
Amore, riconoscenza, stima e benedizione a Voi e ai Vostri Cari.
Padre Ondrej
(ANNO 2010)
PLANIMETRIA DEI FOCOLARI
dei BAMBINI DI MARIA, VERGINE DELL’EUCARESTIA
KAPSHAGAI, KAZAKHSTAN
(ANNO 2010)
1.
2.
3.
Chiesa parrocchiale dedicata a Maria Vergine dell’Eucarestia
Casa parrocchiale S. Maddalena, abitazione dei sacerdoti e segreteria
Focolare di S. Chiara con cappella eucaristica, Suore Slovacche Insegnanti
di Notre Dame
4.
Focolare di S. Marziale, con cappella eucaristica dedicata a Gesù Misericordioso,
Suore Polacche Ancelle dell’Immacolata
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Falegnameria S. Giuseppe
Focolare di Sant’Antonio da Padova, con cappella interna, gestito da Irina Ognevskaja
Mensa, cucina e sala polifunzionale SacraFamiglia
Focolare di S. Francesco, famiglia ortodossa con bambine
Focolare di Santa Giovanna d’Arco, sotto la guida della Sig.ra Oxana Bezborodova
Casa di Santa Veronica, asilo infantile, maestre ortodosse: Elena Fedorova e
Liudmila Alexandrovna
(*) spazio giochi
E ORA IL FOCOLARE
DI SANTA CHIARA
Siamo arrivate a Kapshagai nell'agosto 2009 invitate da don Massimo e abbiamo cominciato a vivere
nella Casa Focolare di S. Chiara. Siamo suore della Congregazione delle Suore Insegnanti di Notre
Dame, provenienti dalla Slovacchia. La missione principale della nostra Congregazione è l'educazione
e istruzione dei bambini e giovani: è per questo che abbiamo accolto l'invito a Kapshagai. Quando
siamo arrivate in questo Focolare vivevano 13 bambini. Adesso sono già 25.
Il Focolare di Santa Chiara è caratterizzato dal fatto che in esso sono accolti e vivono soprattutto
bambini piccoli, infatti abbiamo 16 bambini di età fino agli 8 anni.
Due di loro frequentano la seconda elementare. Inoltre abbiamo tre studenti delle superiori che studiano
e abitano ad Almaty (nel Focolare della Madonna di Caravaggio), ma il sabato e la domenica tornano
da noi.
Suor Margarita e Suor Consolata sono le responsabili del Focolare. Tra gli adulti ci sono di aiuto Tanja
e Inga, che vivono qui con noi insieme ai loro figli.
La casa dove viviamo è affidata alla protezione di Santa Chiara d'Assisi, alla quale è dedicata anche la
piccola cappella del nostro Focolare, nella quale è presente Gesù Eucaristico, Cuore della casa. In
questa cappella i bambini si ritrovano ogni giorno per la preghiera del Santo Rosario. Nelle nostre
preghiere chiediamo a Gesù di accompagnarci, alla Vergine Maria di custodirci, e che i bambini
divengano persone buone, chiediamo la benedizione per tutti i nostri benefattori, chiediamo aiuto per
risolvere i problemi, che sorgono nella vita quotidiana, e preghiamo anche per le necessità della Chiesa
e del mondo.
Per darvi un’idea del nostro Focolare, facciamo una descrizione del nostro ambiente e programma di
vita.
Il Focolare di S. Chiara è una casa a tre piani. Al primo piano abbiamo l'ingresso, la cucina e la mensa e
la stireria.
Al secondo piano abbiamo gli ambienti abitativi: le camere per le ragazze, la stanza per la mamma con
i propri figli, servizi igienici e una sala che serve sia per i giochi dei bambini che per gli incontri
comuni.
Al terzo piano ci sono le camere dei ragazzi, la cappella e le camere delle suore.
All'esterno c'è un piccolo orto, nel quale con i bambini coltiviamo i fiori, un po' di verdure e qualche
albero da frutta.
La maggior parte dei nostri bambini ha i genitori, che però non vogliono e non possono prendersi cura
dei propri figli e fornire loro le normali condizioni di vita per la loro crescita.
Sono gli stessi genitori oppure i parenti che ci affidano i loro bambini. Spesso questi bambini ci
arrivano affetti da varie malattie, malnutriti, senza la più elementare conoscenza delle norme igieniche,
della buona educazione a tavola, che non sanno vestirsi da soli o mettersi le scarpe. Trascurati sul piano
dello sviluppo psichico e intellettivo, non distinguono i colori, non sanno reggere una matita, non sanno
rapportarsi agli altri... la maggior parte di loro soffre per mancanza di amore, il loro sviluppo emotivo è
alterato, non sono educati a buoni comportamenti morali: abituati a dire bugie, trasandati e incapaci a
tenere in ordine le proprie cose.
Nel Focolare cerchiamo di creare per questi bambini un'atmosfera famigliare nella quale possano
percepire che ciascuno di loro è importante. Li aiutiamo a scoprire le loro doti umane e capacità. Con
pazienza insegniamo loro la buona educazione, ad essere responsabili verso i propri doveri sia
scolastici che famigliari, ad essere sinceri e onesti.
Le nostre feste ci aiutano a creare questa atmosfera famigliare. La più grande festa per un bambino è il
compleanno, che festeggiamo per ciascuno individualmente. Per la festa ci deve essere necessariamente
la torta, dei regali e una cena solenne. Tutta la settimana i bambini attendono con impazienza la
domenica. Dopo la Santa Messa in chiesa e il pranzo nella mensa comune di tutti i Focolari, con i nostri
bambini andiamo al parco, o nella steppa, o facciamo dei giochi, e alla sera guardiamo dei cartoni
animati col proiettore. Prima di dormire, raccontiamo loro delle favole, o la vita dei Santi, che ai
bambini piace molto ascoltare.
Questi sono momenti importanti per costruire buoni rapporti e allo stesso tempo mezzi educativi
efficaci.
Introduciamo i bambini alla vita liturgica cristiana tramite diverse iniziative. Durante l'Avvento
abbiamo costruito una piccola casa di carta con molte finestre chiuse, e ogni giorno apriamo una
finestra compiendo una buona azione o prendendoci un impegno, finché, aprendo l'ultima finestra si
vedrà la Santa Famiglia in nostra attesa.
Durante la Quaresima,
nella chiesa della parrocchia mettiamo una grande croce, sulla quale è rappresentato il male nel mondo.
I bambini coprono questo male con preghiere e azioni buone, rappresentate di volta in volta da fiori
variopinti di carta.
Sappiamo che anche un ambiente accogliente e sano aiuta a formare questi bambini, perciò questa
estate abbiamo cominciato a fare dei lavori di riparazione della casa. Durante lo scorso inverno sono
emerse le varie carenze dello stabile: in alcune camere non funzionavano i caloriferi che restavano
sempre freddi e, quando cominciava a sciogliersi la neve e il ghiaccio, il tetto faceva acqua. Nelle
camere da letto la temperatura non superava i 16 gradi, mentre nei corridoi era sugli 11 gradi C. Sui
vetri delle finestre all'interno si è formato per alcuni giorni il ghiaccio. Per il freddo e la condensa su
alcune parti dei muri si formava la muffa, che dovevamo sempre togliere. In primavera abbiamo
iniziato a fare alcuni lavori di riparazione, così come eravamo in grado di fare. Abbiamo pulito e
tinteggiato tutti gli ambienti. In cucina e mensa abbiamo strappato l'intonaco e rifatto nuovo. Abbiamo
bonificato anche le camere da letto. Purtroppo sono rimasti irrisolti i problemi più grossi. Siamo in
attesa del prossimo inverno con qualche apprensione, poiché alle prime piogge d'autunno ci sono state
già delle infiltrazioni d'acqua dal tetto. È urgente rifare il tetto e isolare bene la casa. Per un’opera come
questa che tocca così profondamente la vita di questi bambini bisognosi, ogni tipo di aiuto e sostegno è
senz'altro accompagnato dalla benedizione di Dio.
Suore di Notre Dame del Focolare di Santa Chiara
Molti dicono: “La vita è dura, per questo ne abbiamo una sola”, oppure “La vita è bella”… le persone
guardano alla vita in modo diverso. Da cosa dipende questo?
Non tutti hanno la possibilità di provare e sperimentare in pienezza la bellezza della vita, di ricevere ciò
che la vita deve dare. Ad esempio, molti fin dall'infanzia non possono avere ciò che per altri è naturale
avere. Il nostro modo di vedere la vita e di rapportarci ad essa si forma in primo luogo in famiglia. In
secondo luogo, molto dipende dagli incontri che facciamo, dove viviamo, ed influisce molto altro
ancora.
Perché nel mondo ci sono così tanti bambini abbandonati? Come è possibile che per loro non si è
trovato un piccolo posto caldo d'amore in famiglia o da altri parenti? Forse perché loro stessi non hanno
ricevuto amore da chi doveva donarglielo. È un circolo vizioso! Non possiamo dare ciò che non
abbiamo. Come spezzare questo cerchio stregato?
Bisogna portare in esso l'amore Divino, che solo può colmare il vuoto nascosto nei cuori umani.
L'amore Divino si manifesta in modi diversi, facendo e diffondendo il bene. Noi viviamo con i bambini
e ci prendiamo cura di loro, li educhiamo, facciamo con loro i compiti scolastici, giochiamo…
qualcuno raccoglie e dona denaro, perché quest'opera bellissima possa sostenersi e continuare.
Ciascuno di noi può offrire qualcosa di ciò che ha.
Io sono grata a Dio per questo luogo a Kapshagai, per tutti i bambini che qui vivono, che vi hanno
vissuto e che vivranno. È una grande fortuna per loro. Qui possono trovare una nuova famiglia, l'amore
che non hanno potuto trovare prima, sentirsi accolti e curati… e nuovi amici.
Perciò, cari sostenitori, cari amici dei nostri amici e voi tutti che in qualche modo aiutate i nostri
bambini, vi esprimo grande riconoscenza per tutto quello che fate per questi bambini e per l'aiuto che
date a noi per rendere la loro vita più bella, più colorata e completa.
Grazie, anche se con il vostro sostegno economico ci aiuterete a mettere un po' a posto le nostre case,
che non essendo nuove, hanno bisogno di molte riparazioni.
Suor Margarita di Notre Dame
Il Buon Dio, grazie ad alcune circostanze favorevoli e grazie anche ai miei superiori, mi ha dato la
possibilità di passare un mese nel Focolare di Santa Chiara, durante il quale ho potuto vedere più
profondamente la vita di questa casa, conoscere questi bambini e partecipare alla loro vita quotidiana.
Mi sono convinta che per queste persone è una sfida il dover prendersi cura di bambini le cui
condizioni di vita sono molto pesanti e povere. Se volessi fare un paragone, allora direi che “ciò che il
Cenacolo è per Medjugorje, i Focolari lo sono per Kapshagai”.
Qui bambini e giovani ricevono, oltre al necessario, anche molto altro: la possibilità di socializzare, una
corretta alimentazione, calore umano, buona educazione, istruzione, possibilità di trovare un lavoro,
soccorso medico... Ricevono inoltre valori molto importanti, possono cioè ricevere l'amore e la fede,
cose di cui hanno più di tutto bisogno.
Naturalmente, tutto questo comporta degli sforzi, talvolta anche stanchezza, molte delusioni e tentativi
andati a vuoto. Sarebbe impossibile fare questo lavoro senza la fede in Dio, senza la speranza che
afferma la vita, senza l'amore che scaturisce dal Cuore di Dio, che fa ardere tutte le persone buone che
si uniscono a sostenere quest'opera.
La vita del Focolare è fondata sulla preghiera e fiducia nell'aiuto divino. Se possono sembrare doverosi
la preghiera del Santo Rosario, l'Adorazione Eucaristica, la Santa Messa quotidiana e la frequenza ai
Sacramenti, tutto questo però è la regola interna dei Focolari, su cui regge la disciplina e una vita
ordinata.
Dio si preoccupa sempre per le creature umane. E proprio dove la vita sembra insopportabile e
disperata, Egli trova il modo di riaccendere la vita in un “focolare che si spegne”.
Auguro che la vita dei Focolari porti speranza a molti bambini e persone desolate, perché la carità di
Dio si estenda anche in terra kazakha.
Suor Aliona di Notre Dame
FOCOLARE DI S. MARZIALE
Molte volte ho visto l'indifferenza di persone di fronte alla sofferenza di bambini abbandonati e
bisognosi, esposti ai pericoli del male.
Nei Focolari vivono molti di questi bambini e giovani, ma qui non rimaniamo con le mani in mano:
abbiamo le mani sempre impegnate nel lavoro oppure giunte in preghiera, e raramente a
riposo.
Dieci anni fa don Massimo scontrandosi con la sofferenza di questi bambini, non s'è lasciato cadere
le braccia ma, guidato dalla Vergine Maria, ha aperto queste Case Focolare, nelle quali essi hanno
trovato normali condizioni di vita e la possibilità di crescere.
Ringrazio Dio per il dono della chiamata a questa missione qui a Kapshagai.
Suor Vittoria, delle Ancelle dell'Immacolata
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L'opera dei Focolari di Maria Vergine dell'Eucarestia è un grande dono del Signore Dio. Ci si
accorge fortemente che questa non è un’opera solo umana, prima di tutto è un’opera di Dio. Grazie
alla vita nei Focolari, molti bambini conoscono l'amore di Cristo e gli aprono il proprio cuore. Io a
volte rifletto: “Che cosa sarebbe accaduto a questi bambini se non fossero capitati qui, che piega
avrebbe preso la loro vita?” Di una cosa sono sicura, che molti di loro hanno trovato qui la strada
verso Dio, amore e accoglienza.
Sono molto grata a Dio per la possibilità di vivere e lavorare nei Focolari, gli sono grata per avermi
portata fin qui.
Ma voglio esprimere la mia gratitudine anche a tutte quelle persone che con la loro preghiera,
sacrificio e sostegno economico mantengono in esistenza l'opera dei Focolari.
Grazie perché i vostri cuori si sono aperti al richiamo del Signore: “ In verità vi dico, che ciò che
avete fatto ad uno di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me”.
Che il Signore vi benedica e, in particolare, che vi custodisca la Vergine Maria .
Suor Vera Zinkovskaja, delle Ancelle dell'Immacolata
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Ed ecco che sono già 9 anni che vivo nei Focolari di Maria Vergine dell'Eucarestia, nel Focolare di
San Marziale (ora ho 17 anni). In questa parte della mia vita, ho potuto e posso tuttora vedere la
meravigliosa opera dei Focolari, a cui ha dato inizio don Massimo. Osservo come i bambini che
vengono accolti, trovano qui ciò che tanto mancava loro: cura, amore, comprensione e certamente
quei beni materiali di cui abbiamo tanto bisogno. Certo non sempre è facile, ci sono anche molte
difficoltà, perché tutti noi siamo così diversi!
Ma grazie all'intercessione della Santissima Vergine Maria e grazie anche alle persone che ci danno
un aiuto, possiamo continuare a vivere qui come un’unica grande famiglia.
Ringraziamo Dio per tutte le persone che si prendono cura di noi.
Siamo in modo particolare grati a don Massimo e a tutte le persone che ci stanno aiutando.
Grazie!
Liera
Sono Zamira e ho 16 anni, frequento la nona classe. È dal 2005 che vivo nel focolare di San
Marziale, quindi già da 5 anni. Qui con me c'è anche il mio fratellino Ildar e mia sorella minore
Margarita. Qui riceviamo tutto ciò che ci è necessario: educazione, calore, accoglienza, istruzione,
vestiti e scarpe. Sono grata che il Signore abbia chiamato don Massimo a fare una cosa tanto utile,
un grande bene per i bambini. È molto bello vedere come veniamo sostenuti materialmente e
spiritualmente. Oltre a ringraziare don Massimo, vogliamo ringraziare tutti coloro che ci stanno
aiutando. Un grazie grande!
Con grande stima.
Zamira
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Sono Vlad, ho 10 anni e sono nei Focolari da 3 anni. Qui sto bene e mi insegnano una vita nuova.
Ci sono anche due miei fratellini e una sorellina. Qui non capita mai di trovarsi male. Abbiamo
delle brave responsabili che sono suor Vittoria e suor Vera ed ho trovato anche dei bravi amici.
Vlad
Io sono Vladimir e ho 17 anni, frequento l'11.ma classe e sono già 4 anni che vivo nel Focolare di
San Marziale. Siamo tanti fratelli e sorelle e qui con me vivono anche la mia sorella maggiore,
Xenja, che studia alle professionali, la sorella minore, Galina, che ha 14 anni e fa l'ottava classe e il
fratellino più piccolo, Ilià, che ha 9 anni e fa la terza elementare. In famiglia siamo in 6 fratelli: ci
hanno portato qui perché la mamma ha avuto problemi (con la giustizia) e non poteva mantenerci
(adesso è morta). Quando due anni fa ho ricevuto il battesimo, ho scelto come padrino un giovane
dei Focolari, Maxim. Mi piace molto stare qui.
Vladimir
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Io sono Ilià (ho 9 anni) e vivo nel Focolare di San Marziale. Della mia famiglia vi ha già raccontato
mio fratello Vladimir. Aggiungo che ho trovato qui nei Focolari, per il mio battesimo, sia la
madrina che il padrino, che sono Oxana e Talgat.
Ilià
FOCOLARE DI S. ANTONIO DA PADOVA
Il nostro Focolare di Sant'Antonio da Padova fu costruito nel 2006. Ma è già dal 2000 che noi siamo
impegnati nell'accoglienza e nella educazione dei bambini, sia sul piano spirituale che personale. Da
noi vivono bambini provenienti da diverse famiglie, ma soprattutto quelli che hanno bisogno del nostro
aiuto ed amore. Qui viviamo come un'unica grande famiglia. I più grandi aiutano ed insegnano ai più
piccoli. Insegnano a pregare, aiutano ad eseguire i compiti scolastici e a prendersi cura gli uni degli
altri. Abbiamo anche noi una piccola cappella (senza Santissimo Sacramento) nella quale ci riuniamo
tutti insieme alla sera a pregare il Santo Rosario, fare l'esame della giornata trascorsa e programmare
quella seguente. Leggiamo la Bibbia e altri libri religiosi, che aiutano la crescita spirituale dei bambini.
Ogni bambino può andare in cappella quando vuole e pregare per se stesso, per i propri cari e per
coloro che, in un modo o in un altro, li aiutano a recuperare le carenze della loro vita.
A noi piace anche andare “in mezzo alla natura”, d'estate all'Aquaparc, facciamo il bagno nel lago
artificiale qui vicino, andiamo al giardino comunale. Come adulti e responsabili della Casa Focolare
abbiamo a cuore che i nostri bambini siano sani, ben nutriti e vestiti, che sappiano impegnarsi e studiare
a scuola, ricevere una buona istruzione e apprezzare tutto ciò che Dio e la Vergine Maria donano loro,
prendendosi cura di loro e custodendoli da ogni male. È nostro dovere che i nostri bambini crescano
bene e, quando lasceranno un giorno il Focolare, diventino persone complete per la società e per la
Chiesa, malgrado il loro passato prima del loro arrivo da noi.
Noi siamo molto grati a coloro che ci aiutano in questo nostro servizio a Maria Santissima Vergine
dell'Eucarestia.
Ci ricordiamo sempre di voi e preghiamo sempre per voi e le vostre famiglie.
Irina Ognevskaja, educatrice nel Focolare di Sant'Antonio
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Siamo i bambini del Focolare di Sant'Antonio, siamo in 16. Vi raccontiamo la nostra giornata che
inizia sempre con la preghiera e la colazione. Dopo, noi del primo turno, al mattino andiamo a scuola,
gli altri, del secondo, dopo colazione fanno le pulizie domestiche (e vanno a scuola nel pomeriggio).
Alla sera preghiamo il S. Rosario. Durante le vacanze andiamo in famiglia dai genitori, chi non li ha,
rimane al Focolare. I più grandi, durante le vacanze, vanno anche in gita in alcune città: Balkhash,
Almaty, Astana. I giovani, insieme alle suore e ai sacerdoti vanno in pellegrinaggio (al Santuario di
Maria Regina della Pace di Oziornoe) e fanno conoscenza con altri giovani coetanei di altre città e di
altre repubbliche asiatiche.
A noi piace vivere qui. In confronto con la vita che facevo a casa mia, con i miei genitori, qui è molto
meglio: prima vivevo in povertà, anche se sulla tavola avevamo sempre (e solo) pane.
Il mio obiettivo, ora, è quello di non fare gli errori nei quali sono incorsi i miei genitori.
Ringrazio Dio che adesso ho questa grande e cara famiglia che si prende cura di me.
Cristina
FOCOLARE DI SANTA GIOVANNA D’ARCO
La nostra Casa Focolare prende nome dalla grande S. Giovanna d’Arco. Sono passati già diversi
anni dalla sua apertura (20 novembre 2002). Qui sono cresciuti bambini di diverse età e
nazionalità. Ma, nonostante le difficoltà e gli ostacoli della vita, abbiamo già vissuto insieme
diverso tempo. L’essenza stessa di un Focolare è nell’amore e nella fiducia vicendevole. Questa
vicinanza, data dall’ambiente famigliare venutosi a creare tra noi, permette a molti nostri
bambini di superare il fatto di essere quasi orfani o abbandonati dai genitori. Sentono di vivere
come in una vera famiglia, dove c’è il padre e la madre.
Questo clima famigliare è stato creato grazie al paziente lavoro dei nostri responsabili e alla
preghiera di ognuno dei componenti di questa casa.
I bambini ricordano spesso, durante la preghiera la Santa alla quale è dedicato il nostro Focolare e
ricorrono alla sua intercessione. Questo ci dà maggior forza e speranza.
Abbiamo anche la speranza che i bambini che hanno vissuto qui, ottengano sempre grazia dal
Signore e trasmettano la propria fede alla generazione futura.
Grazie al nostro primo parroco, don Massimo, il nostro Focolare ha potuto crescere spiritualmente
e moralmente, sperimentando la grazia divina. Porteremo sempre nel cuore il ricordo dei suoi
insegnamenti, severi ma giusti e buoni. Con gioia pregheremo per lui, sapendo che anche lui prega
per noi dal posto in cui ora si trova, in patria.
Vogliamo proseguire a vivere nella grazia divina, sotto la guida del nuovo parroco giunto dalla
Slovacchia, Padre Ondrej Slavik. Anche lui, dopo aver assunto la responsabilità dei Focolari,
desidera lavorare per fare di noi una famiglia, fondata sull’amore della Vergine Maria. Non ci
resta che ringraziarlo per il suo coraggio e carità e già si vedono i frutti del suo lavoro che sarà
senz’altro benedetto dal Signore e lascerà il segno.
Pertanto, andiamo avanti a costruire sul fondamento su cui sono sorti i nostri Focolari: preghiera,
lavoro e studio. Osservando queste cose, noi saremo uniti ancora per molto tempo…
FOCOLARI ORTODOSSI
S. VERONICA (SCUOLA D’ INFANZIA)
E S. FRANCESCO
La scuola d'infanzia presso i Focolari di Maria Vergine è stata organizzata 3 anni or sono, quand'era
parroco don Massimo. All'inizio, eravamo in alcuni locali del Focolare di San Benedetto, ma per
bambini dotati di inesauribile energia era un posto troppo stretto e scomodo. E, dopo un anno, si
decise di adibire totalmente ad asilo infantile una casa dei Focolari (S. Veronica).
Adesso è questa la casa nella quale ogni gruppo d'asilo, in base all’ età, ha a disposizione una bella
stanza luminosa per le attività. Abbiamo anche una grande sala per i giochi e per le feste, tanto amate
dai piccoli.
Inoltre, accanto alla casa, c'è del terreno, dove i bambini possono osservare la coltivazione di frutta e
verdura, i cambiamenti della natura secondo le stagioni, l'esistenza di insetti e uccelli, ai quali
d'inverno i bambini imparano a dar da mangiare.
I bambini frequentano il nostro asilo dalle ore 9 alle 17. Durante questo tempo, imparano a
disegnare, scrivere, leggere, cantare, danzare e, naturalmente, giocano molto. Due maestre e una
balia (per i più piccoli) si impegnano a creare un ambiente in cui i bambini possano crescere felici e
svilupparsi in modo completo.
Al momento presente, con il nuovo parroco P. Ondrej, stiamo rinnovando l'arredo, per rendere più
accogliente l'asilo e facilitare il lavoro del personale, che desidera ancora di più dedicarsi
all'educazione di questi bambini in età prescolare.
Liudmila Alexandrovna
Maestra d'asilo
Io e mio marito viviamo nel Focolare di S. Francesco con 11 bambine (ortodosse). È già un anno
che viviamo qui. Cerchiamo di creare un ambiente famigliare per far sentire queste bambine più
accolte e amate. Il sabato e la domenica andiamo alla Divina Liturgia nella nostra chiesa ortodossa. Le
nostre bambine riescono a recuperare anche a scuola e il loro comportamento è migliorato di molto:
sono diventate più educate e amichevoli. Quando sono libere da impegni scolastici, qui in casa
imparano a fare la maglia e a disegnare.
Ci piace anche andare tutte insieme all'aria aperta.
Focolare di S. Francesco
IL FOCOLARE DI ALMATY DEDICATO ALLA
BEATA VERGINE DI CARAVAGGIO
La casa dedicata alla Madonna di “Caravaggio”, ospita ad Almaty studenti provenienti per lo più dalle
case di accoglienza istitutite da Padre Massimo Ungari, nella vicina città di Kapshagai. A partire da
marzo 2010, dopo la partenza di Padre Massimo per l’Italia, la casa è passata sotto la gestione
dell’Associazione locale MASP che si occupa di progetti sociali in Almaty.
Al momento attuale 10 ragazzi (5 ragazze e 5 ragazzi) vivono nella casa insieme ad un educatore. Di
questi, otto provengono da Kapshagai e due dalla parrocchia del vicino villaggio di Issyk, a circa
un’oretta da Almaty, dove le famiglie vivono molto poveramente e spesso in situazioni di degrado
sociale.
I ragazzi “di Caravaggio” studiano in istituti diversi: le ragazze studiano quasi tutte al College; alcune
hanno scelto la specializzazione alberghiera e altre contabilità e segreteria. Al momento, nella Casa “di
Caravaggio” vive anche una ragazza che ha concluso il College l’anno scorso, diplomandosi con buoni
voti in contabilità. Dal momento che la ragazza ha trovato lavoro ad Almaty, si è deciso per tutto
quest’anno di continuare ad aiutarla, permettendole di vivere ancora a “Caravaggio”. Inoltre, a
settembre si è deciso di ospitare una ragazza madre, accolta precedentemente dai “Focolari”, la quale
al momento sta frequentando un corso di sartoria organizzato dall’Associazione MASP.
I maschi frequentano quasi tutti la scuola professionale, studiando secondo specializzazioni diverse:
chi studia come saldatore, chi come stuccatore di interni; un ragazzo ha iniziato a fare la pratica in
un’auto officina; ad un altro, che non sarebbe stato in grado di frequentare la scuola, si è proposto
invece un corso di panetteria organizzato ancora una volta da MASP.
Per quanto riguarda le prospettive future, MASP in accordo con la realtà dei Focolari, intende
continuare questa opera di accoglienza, aprendola, (come già si è iniziato), anche a ragazzi provenienti
dalle parrocchie dei villaggi vicini. Si vuole accompagnare ognuno di loro, immaginando insieme a lui
un percorso individuale, in modo che ciascuno possa col tempo diventare autonomo, una volta uscito
da casa “Caravaggio”.
CHI ALL’INIZIO C’ERA...
MARINA
Sia lodato Gesù e Maria!
Mi chiamo Marina. Mi sono avvicinata alla chiesa cattolica a partire dal 1998 attraverso una mia
amica: lei mi ha fatto conoscere le suore che venivano al nostro paese (Kapshagai) una volta alla
settimana per pregare e cantare con un piccolo gruppo di cattolici; una volta al mese veniva
anche un sacerdote per la S. Messa.
Poi ho conosciuto don Massimo. Lui, successivamente, si è stabilito lì e ha costruito la chiesa che
prima non c’era.
La parrocchia ha acquistato delle case e iniziato ad accogliere bambini con difficoltà familiari.
Anch’io ho cominciato ad aiutare in chiesa e poi, nel 2001, sono andata a vivere in una casa della
parrocchia (il Focolare di S. Chiara) con i bambini e sono rimasta fino alla fine del 2006. Nel 2007 mi
sono sposata e adesso vivo in Italia con la famiglia.
Ecco sono già passati 10 anni, sembrano pochi però… quando don Massimo mi ha chiesto di
scrivere due righe della mia vita trascorsa nei Focolari e di quella che faccio adesso, mi sono
fermata per guardare un momento indietro.
Iniziando a vivere nei Focolari ho visto l’amore infinito di Dio per i suoi piccoli, e anch’io sono stata
coccolata dai miei cari bambini, amici e nonnetti della parrocchia. Per me è stata una bella esperienza
di cammino verso il cielo, nella gioia, speranza e amore del Signore, soprattutto nei momenti di
difficoltà.
Quello che ricordo nei momenti difficili è il suono della campana (che chiama alla preghiera) che mi
dava la forza di andare avanti: era come un ritmo che faceva battere il cuore.
Non erano i bambini a tenermi lì ma era l’amore che mi ha fatto fare tutto quello che ho fatto, più o
meno bene, ma sempre cercando di dare il meglio di me.
Voglio ringraziare la Provvidenza perché guardando nel mio cammino c’è stata sempre la Sua
presenza fin dall’inizio, da quando non ero credente e fino adesso.
Con la grazia della Mamma Celeste che mi dà l’amore attraverso il mio marito e i miei bambini e tanti
altri amici e parenti.
Adesso viviamo la nostra fede con i nostri bambini, portandoli con noi a messa alla domenica e
dicendo piccole preghiere in casa, o con gesti semplici per cercare di educarli e crescere nella stessa
fede.
Marina
Matrimonio di Marina e Marco
Marina con Ivan e Veronica
MARGO’
Ripensando ai diversi anni vissuti come responsabile nei Focolari, provo ancora una volta la
sensazione che quest'opera sia un miracolo, perché tutto ciò che vi accade di buono e di bello è opera
della Vergine Maria. Ho cominciato nel 2001 prendendomi cura di 9 bambini nel focolare di S.
Marziale e in breve tempo sono diventati 20. Poi, praticamente, sono passata (a fare la responsabile)
in tutti i Focolari!
All'inizio era pesante per le diverse difficoltà, ma, quando, con l'aiuto di Dio, abbiamo capito il modo
giusto di impostare la vita con i bambini, anche se aumentavano di numero, si faceva meno fatica.
La preghiera è il ricordo e l'esperienza più bella, che cerco di proseguire dove mi trovo ora, in Russia
con i miei famigliari.
Bellissima la preghiera dei e coi bambini!
È così che abbiamo cominciato a vedere l'aiuto di Dio.
Capitava di sentire stanchezza fisica, ma al mattino Dio mi ridava la forza di ricominciare il lavoro nei
Focolari. Comunque la forza più grande era la gioia che si provava.
Nei Focolari ho anche iniziato a pregare il Rosario, che prima ritenevo una preghiera da vecchi e
sorpassata e ho visto come con esso la Vergine Maria ci prende per mano e ci guida.
Ho sperimentato anche cosa sia l'amore che si fa sacrificio, l'amore gratuito. Ho voluto e voglio bene a
molte persone che nei Focolari hanno ricevuto molto bene, ma che ci hanno lasciato e hanno sprecato
il bene ricevuto: si continua comunque a voler bene a loro, anche senza risultati.
Adesso che sono lontana, tengo ancora rapporti sia con i bambini, ormai divenuti grandi, e anche già
sposati con figli, sia con gli adulti e i responsabili ancora presenti a Kapshagai.
Continuo ora, qui in Russia, a vivere ciò che ho vissuto prima, anche se in modo diverso.
Ho un lavoro che mi permette di vedere e parlare con molte persone, faccio la parrucchiera.
Sono presente nella nostra piccola parrocchia di S. Andrea e aiuto il parroco prendendomi cura dei
bambini con il catechismo e partecipando agli incontri con i giovani e all'adorazione eucaristica quasi
quotidiana prima della S. Messa, anche se spesso sono da sola!
Ora che scrivo queste righe di ricordi dei Focolari, mi commuovo e penso che ho ricevuto più di
quanto abbia dato. Ho dato un pezzo della mia vita, ma ho ricevuto tutto.
Ho potuto “avere” così tanti bambini quanti non ne può “avere” una mamma.
Sia lodato Gesù Cristo e lodata anche la Santissima Madre Sua e nostra!
Margò
UN
AIUTO PER CRESCERE NELLA NOSTRA IDENTITÀ CRISTIANA
Il tempo passa, ma è con grande gioia e stupore che riscopro sul cammino della mia vita di fede, la
presenza amica di Don Massimo, che quando ero ragazzo è stato il prete del mio oratorio… e che ora
ritrovo nella mia vita di sacerdote per collaborare con lui e condividere i suoi sforzi per testimoniare il
Vangelo nel lontano Kazakhstan…
Penso che oggi più che mai ci sia una grande domanda religiosa che passa attraverso il bisogno di dare
senso alla vita. Ormai tutti (e se ne accorgono anche i miei bravi giovani dell’oratorio) si rendono conto
che il divertimento non appaga, il successo non può essere lo scopo della vita, non reggono più le
religioni di potere e di benessere, che sembrava dovessero riempire il cuore della gente. Quando i giovani,
per vivere, hanno bisogno di stordirsi, ubriacarsi o drogarsi, è segno che “la proposta” è in crisi.
D’altronde sono entrate in crisi anche le religioni secolari del Novecento, le grandi ideologie, i miti che
hanno dominato per tanto tempo.
Alla fine, ci si rende conto che da soli non si può più vivere neanche l’esperienza religiosa. Si comprende
che il mondo non è fatto da me e non comincia con me. Allora sorge il bisogno di appartenere ad un
popolo credente, che dà tante sicurezze e ricchezze attraverso l’esperienza degli altri.
Penso che sia proprio questo che don Massimo mi ha insegnato fin da piccolo… e che sia questo anche lo
spirito che fa andare in missione col desiderio di sentirsi in comunione profonda con Dio a partire dalla
comunione con i fratelli… e prima di tutto con i più piccoli del Vangelo.
Certamente, pensare alla missione è stimolo a prendere coscienza della propria identità cristiana. Il
Cristianesimo ormai si è completamente liberato dal complesso dell’unanimità, sappiamo che l’unanimità
potrebbe essere persino un velo che nasconde tanta ipocrisia. Quando c’è un contesto di confronto,
ognuno si interroga di più e acquisisce maggiore consapevolezza della propria scelta religiosa.
Oggi si è costretti a prendere posizione. E noi Chiesa di Soresina, di Pizzighettone e del mondo intero
sappiamo che non possiamo più vivere di rendita. Ormai ad ogni generazione deve corrispondere una
nuova evangelizzazione. Non si è cristiani come sono stati i padri o i nonni. Si è cristiani se una
generazione vuole essere cristiana. E cosa c’è di meglio per crescere in questo spirito se non
confrontandoci e offrendo le nostre energie per la missione, secondo l’invito di Gesù rivolto ai suoi
discepoli di andare in tutto il mondo per portare il suo Vangelo? Allora avanti con fiducia, speranza e
carità caro don Massimo e Padre Ondrej, cara Associazione Miriam Onlus e cari amici che vorrete non
solo sostenere i Focolari della Vergine dell’Eucaristia di Kapshagai in Kazakhstan, ma anche far crescere
e maturare la vostra identità cristiana… e che il Signore vi benedica tutti!
Don Luciano Massari
CONSIGLIO DIRETTIVO MIRIAM ONLUS
MIRIAM ONLUS
Via Tacito, 13
26026 PIZZIGHETTONE CR
(ITALIA)
Presidente: Rosanna Martinelli Viciguerra
Tel. (+39) 0372.743206
Vice Presidente: Marco Boldrini
Tel. (+39) 0374.341779
Segretaria: Luisella Cigolini
Tel. (+39) 0372.745069 (dopo 18:15)
Cell. 338.8562712
e-mail: [email protected]
SOSTENIAMO I FOCOLARI
Occorre dare aiuto materiale sia per il sostentamento quotidiano dei bambini che per la
manutenzione delle case e le attrezzature necessarie al buon andamento dei Focolari.
Come ha ben spiegato Padre Ondrej, in questo momento serve sostenere progetti di ristrutturazione
delle case e adeguamento degli impianti:
1.
2.
3.
4.
Riparazione o sostituzione dei tetti di tre Focolari
Rinnovo arredamento nell'asilo infantile
Impianti di riscaldamento di 6 Focolari
Impianti elettrici dei 7 Focolari
Tale sostegno si può dare attraverso una semplice offerta una tantum, oppure annuale, o mensile,
generica per i Focolari, o particolare per un certo Focolare.
Chi invece preferisce il sostegno a distanza di un bambino, può versare la quota mensile completa di
50 euro, o una quota parziale a propria scelta. Il sostegno a distanza può essere nominale per un
bambino o bambina, oppure generico.
Da parte di Miriam Onlus vi verranno inviate la ricevuta dell'offerta e informazioni periodiche.
Il SOSTEGNO MATERIALE ai FOCOLARI può essere effettuato con offerte in denaro consegnate a
mano o inviate su CONTO BANCARIO
C/C nr. 180136 intestato a MIRIAM ONLUS
presso la
BANCA CREMONESE CREDITO COOPERATIVO
Agenzia n. 4 – Piazza Roma 14 – 26100 CREMONA (Italia)
ABI: 08454 – CAB: 11403
Codice IBAN IT31 P 08454 11403 000 000 180136
Codice BIC/Swift: ICRA IT MM CMO
Le offerte fatte sul conto Miriam Onlus tramite bonifico o tramite assegno bancario sono
deducibili/detraibili dal punto di vista fiscale con modello 730 / UNICO.
Inoltre, c’è la possibilità di devolvere il 5xmille indicando il codice fiscale di Miriam Onlus,
ovvero
93046680190
Gruppo di bambini, responsabili, suore e parrocchiani
davanti alla chiesa insieme a Padre Ondrej
anno 2010
Ringraziamo tutte le persone
che hanno contribuito
alla realizzazione di questo libretto
e, in particolare,
SGS STAMPA - Soresina (Cr)
BANCA CREMONESE DI CREDITO COOPERATIVO
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