BAMBOO BIKE - INDIA 2010 VOLANDO - Eccomi a Bangalore(*). Docciato e profumato (okay, solo rinfrescato, esageravo) nell'albergo "da catalogo" ('na sòla), incazzato come una bestia. Ora scappo a veder se risolvo l'inghippo, a voi il benvenuto ('azz che accoglienza, direte) e, come fosse un lancio promozionale, "qui comincia l'avventura, state collegati". (sul monitor dei nuovissimi sedili con schermo t-touch - da diventar scemo a metter ditate - la distanza da Milano : 7200e passa chilometri) DESPAR_ATO - Non la farei tanto tragica ma... ma porcatroiavaccamiseria, su milioni di valige che volano e decine di voli presi, proprio 'stavolta dovevano smarrire la mia roba (zaino+scatolone bici)? Oggi è andata così, dicon che domani potrebbe arrivare ma... altro "ma", domani qui è festa grande (dal nervoso il nome della ricorrenza non mi sovviene, avrò modo di postar roba nei prossimi gg) e difficilmente riuscirei a cavarci qualcosa in quel Terminal. Rimando a sabato direttamente. Cosa ho fatto? Complice lo scroscio monsonico pomeridiano, mi son imbucato in un moderno mall a comperar due snacks, dell'acqua sigillata (mica da aggiunger alla sfiga pure della dissenteria :-D) e un paio di mutanda/calzino-coordinato di ricambio (che da saggio viaggiatore un cambio ce l'ho sempre nel bagaglio a mano, ma non si sa mai). Incrociam le dita. BARZELLETTA - Credetemi, questo cartello è uno scherzo ! Non avrebbe ragione d'esistere, qui, dove al volante o al manubrio vige la regola dell'improvvisazione GIORNATA NO - Augurandomi che oggi giri meglio (esco ora) a voi lo scatto che è tutto dire della giornata di ieri, la prima (e chi ben comincia... toccatina ai maroni...). Tardo pomeriggio,fuori dal supermercato, pioveva e mi son detto "battezziamo un risciò dei loro". M'infilo nel cassone, venti metri si e no e il biroccio si pianta (per fortuna eravamo lato-marciapiede). Nulla da fare, con tutta la buona volontà (dell'omino che apre lo sportello motore) e con tutto che fretta non ne ho, piglio 'na lavata e torno a piedi all'hotel. E mi torna in mente (ieri poi preso da altro l'ho scordato) che dodici ore prima, alle 5 del mattino (sempre ieri !!), ho dovuto spingere pure il taxi che s'era spento ad un semaforo !! Avvisaglia di una giornata-no ? CHE PACCO - Di terminal (bus) in terminal (aeroporto) per un pacco che pacco è. Nessun bagaglio all'orizzonte, quasi tre ore perse (speriamo non lo sian le mie robe) e unica consolazione il poco traffico on the road per via della giornata di festa. PORCA VACCA - Sarà anche sacra (qui), ma per quel che mi riguarda oggi è stato un continuo chiamarla imprecando !! Vacca miseria, vacca boia, vacca tro..., vado avanti ? Il bagaglio non si trova, tutto rimandato a domani. Porca vacca !! DIWALI - Fiori e porta incensi in terracotta vanno per la maggiore. E tutti al tempio a render omaggio prima di festeggiar in famiglia. Diwali (contrazione di Deepavali) è la Festa. Forse la più importante dell'anno. Omaggio, si narra, al ritorno in città (dopo una quarantina d'anni in esilio nella foresta) di Lord Rama etc (cercatela su google che la racconta meglio di me, siete già on-line :-D). Quel giorno, sconfiggendo ignoranza e demoni (tradotto, buio totale e nemmeno la luna nel cielo), al suo rientro luce fù. Ed ecco spiegato il festeggiar con candele, ceri e fuochi vari. Happy Diwali a tutti. BOOM - "Ohi, ma dite davvero ? Ma ne sarei onorato...". E in un attimo mi trovo tra le mani uno stoppino (mica tanto lungo poi, brrrr, paura !!) in cambio della mia reflex. Che culo, passavo di qui dopo cena e mi trovo a dover dar fuoco alle polveri sulla viuzza principale del quartiere. Ma che onore, ripeto, Peccato solo che petardi e affini non mi sian mai piaciuti, tantomeno i botti a Capodanno !! Non dico le bombemaradona o roba grossa, ho sempre detestato anche le più stupide fontanelle !! Vabbè, però non posso far mica la figura dello sfigato al cubo, io accetto, poi vediamo. Il primo a scappare è il balordo che mi accompagna nel gesto dell'accensione, il secondo (deduco dal mosso) quello che scatta la foto. Trapatapum, boom, ratabumbimpém e fffffffttttt (gran fumata finale) !! Conto le dita, arrivo al dieci, piglio la reflex, è stato un piacere. Fanculo che sudata !! BOOM 2 - Devo informarmi. Non son sicuro che la giornata del Diwali caschi sempre di venerdì, credo sia solo una data fissa in calendario. Credo, verifico, vi dirò. Quel che so per certo è che anche stasera (giacchè é sabato) non si è dormito. Tricche-tracche e bombe a mano, che camminar per strada non è troppo rassicurante e vista la sfiga di 'sti giorni, meglio sarebbe stare coperto. E naturalmente schivare quel crocchio di gentesaltata che poi mi tocca accender un altra fila di mortaretti ! VIZIO - Oh, quest'indiani !! Non puoi far un passo che li hai dietro il culo, curiosi come la... , non si dice, sarei sboccato (chi ha detto che novità ?). La riprova ? La prima giornata (oggi, sabato) seria con telecamera e fotocamera in azione. Apriti cielo se ti azzardi a metter lì un treppiede a distanza. Come mosche sulla... , sul miele (ci stavate cascando ?), eccoli, a grappoli aggrappati tra loro, vicinissimi alla diavoleria tecnologica ma sufficientemente lontani per non toccarla/muoverla. Anche perchè sinnò, me ce li mangio vivi !! LA CODA - Leggi coda, vedi l'immagine di un tre ruote tipico e... sbagli. Nessun post sul traffico che, Diwali-power, non riesce a intruppar la città in queste ore (non dico deserta ma ci si va vicino, tutti fuori, tutti ai villaggi dal parentado per la festa). Il riferimento-titolo è per la pioggia che oggi cade copiosa, coda di un monsone che ha oramai esaurito le riserve d'acqua (sperèm). E' domenica, piove, ci son le moto in tv (la gara di moto2 in realtà me la son guardata all'ipermarket su più televisori !!), va anche bene così. CAMBIO - Per un euro ti danno 62 rupie e qualcosa. Questa del paniere è domanda più frequente che mi sento rivolgere via-mail quando ingrano coi miei viaggi . E cosa ci fai con un euro in India? Nulla, per questo devi cambiarlo in rupie :-D !! Bando alla stupidera, due esempi: per un primo piatto (non indiano) e una coca cola occorre sborsare 300 rupie (per un pasto on the road dei loro ne bastan 1/5), con 24 rupie compri 2 litri di acqua al supermercato, con il doppio dei soldi ti porti a casa otto ottime mini-banane. Dormi decentemente con 10euro (mi riferisco alla città) e un cappuccino a marchio Lavazza (va per la maggiore qui) nel bar cool all'angolo te lo servon per 59 rupie. Va bene l'ottimo tè nero, 10 rupie, zuccherato, grazie. BAGAGLIO - Bello verde-fluo come a Malpensa l'ho imbarcato, eccolo qui il mio bagaglio (oltre allo zaino che l'omino dell'hotel non aveva ancora scaricato dall'auto). Nemmeno lo sforzo di andare a prenderlo. Ebbrava Qatar Airways !! Dall'aeroporto hanno chiamato l'albergo e organizzato la consegna scusandosi per l'inconveniente. Nulla è perduto, ora possiamo cominciare l'avventura. LEGGI BENE - Lo dice il book, lo diceva la tizia della reception, l'ha confermato la studentessa interpellata (non tampinata, badate bene) alla fermata. Il n.2 è il bus che va verso casa. Passano i minuti, si gonfia di traffico lo stradone, comincio ad aver dubbi su 'sta linea due che dappertutto porta (leggo le scritte a led), meno che a Koramangala, il mio quartiere. Finalmente qualcosa arriva, leggo ben-bene sul davanti (la ragazza aveva detto : "leggi in alto, Koramangala, non puoi sbagliare"), pago un niente e scendo prestissimo. Il bus mi scavalca per poi rifermarsi a pochi metri, al semaforo. Guardo in alto la scritta in hindi che, magia, cambia e... tutti quei numeri 2 di prima altro non eran che identiche carrozze su un identica tratta. Presente quando vi si spegne il cervello ? Non potevo pensarci che a rotazione di x minuti cambia una scritta ? Non potevo fidarmi del solo numero ? E della gente ? Morale, 45 minuti sotto le frasche a prender acqua e schizzi. E almeno quattro corse schivate. Che asino. RANGHETE - Colonna sonora della giornata l'onomatopeico rànghète-rànghète dell'avviamento-risciò. Lunghe leve a filo scocca (quando son a riposo) cercate ad ogni semaforo dalle mani dei drivers per partir a razzo allo scattar del verde. Rànghète-rànghète (quasi mai il rànghète è singolo, sovente anzi è un triplo tirare). Scena che si ripete ad ogni incrocio, colpo secco e fumo dal padellino posteriore, via ! Ogni stop è occasione buona e giusta per pensar ecologico e smorzar il 125cc a 2 tempi. Cuore pulito ? Naaa, cuor di borsino e rupie di benza da salvare. NANO NANO - In fotografia faceva pena (pensate un po', design italiano, che vergogna !), dal vero no-comment. Che rottame. Tata Nano, duemila euro e te la metti in garage. Risciò a vita piuttosto. Che anche la tonalità del giallo è meglio. RELIGIONE - Nel quartiere troppe barbe strane, troppe donne coperte in viso, e mi faceva strano. Mi fermo al baracchino che vende sigarette (non ho cominciato a fumare, vendon anche la carta igienica !) e sento un "salam"... e ma allora qui siete tutti muslim, c' avevo visto giusto (perspicace, c'ho messo na settimana a capirlo !!). Non è proprio un quartiere-loro ma poco ci manca, son in maggioranza, son pacifici. E questo importa. Per il resto faccian ciò che vogliono e credano in ciò che è meglio. VIZIO 2 - Questa non l'avrei nemmeno caricata, ma scoprire (*) che la campanella dell'emergenza non funziona, mentre pigiando un identico bottone riesci a governar la ventola che a tutta manetta ti gela la zucca in un piano (unita di misura sul lift :-D) è l'assurdo che semplifica e racconta al meglio le contraddizioni di questo paese. Senza considerare che potevo arrivarci da me, qui è un must tenere a palla condizionatori, ventilatori etc. (*) col cambio-stanza di ieri la tizia si è raccomandata di non prender panico qualora dovesse fermarsi l'ascensore (e non funzionar l'allarme), "ad ogni piano c'è sempre uno dello staff" (apperò, vuoi vedere che costa meno del pagar l'assistenza ?). SCALZO - Diciamola bene, che per metà può esser una battuta e per più della metà corrisponde al vero : levarsi le scarpe per entrar in un tempio sarà questione di rispetto (verso chi?), levarsele in altre occasioni (fuori da ogni soglia trovi la pigna di ciabatte) rappresenta la logica. Con tutta la feccia che raccogli camminando per strada, il minimo è non portarselo in casa. PORCA VACCA 2 - Questa volta sono nei guai !! Apro lo scatolone e manca della roba. E mica cose da poco : una forcella ammortizzata (vabbè che paga lo sponsor ma... ) e, udite udite, il telaio della bici. Il minimo che mi viene (sono nero) e un reimprecare con il prefisso-bovino ?? Vacca putt... mo' si complica la faccenda !! Cazzo faccio ? PANNI STESI - L'ascensore al piano (taaaaaac), un angolo del tappeto arrotolato a fermar la porta (taaaaaac), la ventola accesa a manetta (taaaaaac), una gruccia e la mia mutanda-boxer (taaaaaac, lavata) l'è bella che asciutta in pochi minuti. Ma quanto son genio, alle volte !! :-D SOLUZIONE A - Del furto vi ho parlato. Ora, o prendo un bus, dimentico l'avventura pedalata (mi strozzerà qualche omino-marketing, ma pazienza, mica tutte le avventure posson riuscire !!) e mi spalmo al sole su qualche spiaggia a 500 chilometri da qui, o mi compro per una cinquantina di euro (pure meno, basta trattare) una vecchia bici delle loro, ci monto sopra le borse, m'allontanano cigolante dal caos della città. Oppure... SOLUZIONE B - Per non scadere nella banalità assoluta, soluzione alternativa. Soluzione "b", "b" come bamboo. Un artigiano locale, designer d'interni eccetera, qui in città realizza speciali biciclette con questo materiale. Naturalmente era tutto deciso da tempo, da casa, e questo leit motiv del mio giro-slow indiano. Nessun furto dalla valigia, tutti i pezzi son belli imballati. E ora vado a farmi una sega... (forse l'ho scritta male : rifaccio, vado a comperare una sega, c'è da tagliar il bamboo, si comincia a lavorare seriamente !!) PONTEGGI - Alla domanda ricorrente (ma terrà quel telaio in bamboo ?) la risposta in una foto: questa, scattata all'impalcatura (viva la 626 !) del nuovo centro commerciale (5 piani), per metà in legno (alla base), per metà in bamboo (credo a 'sto punto per ragioni di peso). Okay, un esempio da Ingegner Cane (lo ricordate ?), come non detto :-D AL MERCATO - E' domenica mattina s'è svegliato già il mercato... (Baglioni, ve lo dico io, siam mica a Sarabanda). Che si fa tra una pausa e l'altra (e l'altra e l'altra) di lavoro ? Si va al mercato, due compere, quattro chiacchiere. Questo mi piace !! A PEZZI - E dopo avervela raccontata, di furti e di sfiga, ecco la foto del mo' si comincia. Sul risciò verso l'officina (meglio sarebbe definirla una falegnameria), l'enorme scatolone che mamma-factory RMS mi ha consegnato piena zeppa di tutti i pezzi (ripeto, tranne la forcella, mia dimenticanza/bagaglio) necessari per allestire una bici coi fiocchi. Li vedremo più avanti... VIJAY’S FAMILY - Un designer d'interni (Vijay), sua moglie (nome impronunciabile), un bimbo di pochi mesi (nome impronunciabile), la mamma in visita/aiuto (nome impronunciabile). Un invito per pranzo, due ninne-strimpellate (dall'emozione il bimbo l'ha fatta sul divano), una bella accoglienza. Di Vijay, che in quell'occasione si è assicurato le mie due bottiglie di liquore italiano (omaggio), vi parlo più avanti. IL PROGETTO - Mettiamo un po' d'ordine che qui, tra chi mi scrive che non riesce ad inserir commenti, chi perde la propria password, chi non ha tempo di leggersi il blog nel verso giusto (certo è che se ci torni dopo qualche giorno, forse è meglio riprender da dove avevi terminato e risalire !! argh !!) ho capito che in molti... non han capito: non mi costruiscon una bici di legno (come scrive qualcuno) perchè ho perso il telaio (ve l'ho detto, era una bufala), e nemmeno mi son trovato qui, per caso, colui che lo realizza, Son semmai venuto perchè qui (aridaje) c'è un lui che lo costruisce (post che segue). Uno dei pochi al mondo. Non mi posso sbilanciare, ma questa puntata-indiana è parte di un più articolato progetto-mondiale. Fate come se non v'avessi detto nulla. SCOPRI L’INDIANO - A sinistra, Vijay Sharma, 35 years old, indiano 100%. A destra, coetaneo, indiano anch'egli, il sottoscritto. Torniam seri : lui è Vijay, designer d'interni, collaboratore dell'Università locale, una falegnameria/atelier di proprietà (credo abbia due soci, poco importa) e un infinita passione per le due ruote (anche tre, poi lo vediamo) che l'ha portato a costruirsene più di una. Anche in bamboo. Non è il primo al mondo ad utilizzare questa tecnica (e questo materiale), ma è il primo in questo Paese, e forse l'unico al momento. Contattato via internet un mese fa (questa avventura è nata in meno di una settimana dalla lampadina al biglietto aereo) si è offerto di realizzarmi un telaio dei suoi rendendosi inoltre disponibile e per le foto stupide (ehm... ) e per mie specifiche richieste-tecniche (che vedremo). MATERIA PRIMA - Da oggi spieghiamo come si costruisce una bicicletta in bamboo, siete pronti ? Andrebbe letta alla Muciaccia, quello degli attacchi d'arte... faaaaatto ? Prima cosa da fare : andare a recuperare del bamboo e della colla viiiiiiiiinilica... no, quest'ultima no, mi son solo faaaatto prender la mano :-D. Naturale qual'è il materiale che ci occorre, naturale (siamo in India, lo ricordo) pure perderci una mattina intera !! Cominciati oggi i lavori, siam già belli in ritardo!! MISURIAMO - Certo, l'ordine al ricambista-sponsor l'ho fatto io, conosco i pezzi a memoria, so anche di aver dimenticato a casa una forcella (asino), ma è Vijay che deve dare un occhiata al materiale. E costruirvici attorno l'intreccio in bamboo. Inventario veloce, assembliamo la ruota posteriore (assembliamo un corno, spetta a me l'incombenza, lui... comincia a far l'indiano !!) e fatta la prova su un vecchio prototipo stradale... scopriamo (l'acqua calda !!) che non ci siamo. Serve, e in fretta, una nuova dima per un telaio più accogliente, che lasci spazio alle mie gomme cicciotte. Manco non gliel'avessi detto via mail il mese scorso ! PORCA VACCA 3 - Giuro, mi lamenterò quest'ultima volta. E sarà anche l'ultima volta in cui tirerò in ballo il bovino sacro. Due giorni per realizzare una gabbia mi fan uscire di testa !! Trattasi di una dima in ferro ruggine, preparata alla buona. Alla fine, telaisticamente parlando, tolleranze (nell'accezione meccanica) e squadra (nell'accezione geometrica) non saranno contemplate comunque, garantito. Una gabbia saldata alla de-cazzum, poggiata su un piano in fòrmica (da noi da quand'è che non la si vede più ?) e te mi chiedi due giorni ? Scatta il vaccadiquellatroia, urlato. Tanto era l'ultimo, promesso. Omh... !! TAKE AWAY - Piove, è ora di cena, trovo il volantino Domino's Pizza alla reception. E da lì chiamo. "Pronto", pronto qui è Domino's Pizza (e lo so, ho chiamato io!), "vorrei ordinare una pizza", prego mi dica, "consegnate fino a - e giro l'indirizzo", certo signore, gratuitamente (il volantino così recitava, ma meglio domandare), "dunque, una Country Special...", regular, medium, large, signore? (mi elenca le misure in inch), "media", crosta fine o crosta spessa, signore? (emminchia, cos'è, il Rischiatutto ?!!), "thin", doppio formaggio signore?, "no grazie", origano extra, spezie, signore?, "no grazie", qualcos'altro signore? (eccazzo, prima le facevo io le domande !!), "una coca cola", abbiamo la pepsi, signore! (non so voi ma io queste precisazioni pepsi/coca, fanta/mirinda, seven up/sprite non le ho mai sopportate, sarà che non vi trovo 'sta gran differenza), "va bene la pepsi" (nervi tesi) , piccola, media, grande, signore? - CLICK, tututututuututu (butto giù la telefonata) -"Tu, per favore, prestami un ombrello che vado al baracchino all'angolo (dove basta indicar col dito picchiettando sulla vetrina) a prender qualcosa da mangiare !!" POINT BLEAH - A queste latitudini una Fiat Punto bianco-lavatrice fa status !! Il maranza è lì pronto, braccio fuori e stereo che pompa musichetta-local !! Al semaforo ti aspetti nasca da un momento all'altro un musical dei loro in stile Bollywood !! Va detto che c'è anche di peggio in circolazione, la Palio (Vijay ne posside una, inguardabile, color oro, a due volumi) ad esempio. Sorridi Marchionne, gongolati nel tuo pullover finchè riesci a venderne ancora (ma solo qui e in Brasile) di 'ste ciofeche !! BANGALORE - Bengaluru(*) o Bangalore, narra la leggenda, deve il suo nome ad una anziana donna che servì una ciotola di fagioli bolliti ad un vecchio sovrano affamato che si era perduto. Bangalore (o Bengaluru) starebbe dunque per "Città dei fagioli bolliti"(**). Tra un tot di cose lette sulla città, una curiosità legata ai piccì, giacchè è da lì che mi state leggendo : se è uso comune la posta elettronica, lo si deve a un abitante di Bangalore (o Bengalu... scherzavo, basta, non lo ripeto più !!). ACQUISTI - Diresti mai di poter trovare anche qui un centro della catena francese? Decathlon c'è, ed è in parte la mia salvezza, forcella al giusto prezzo e un paio di altre sciocchezzuole. Ma Decathlon, e soprattutto la mia faccia di tolla, vuol anche dire un mega-gancio per Vijay: due chiacchiere con Michel (CEO) e il gioco è fatto: Vijay potrà esporre le sue creazioni in bamboo all'ingresso del magazzino, comperar accessoristica a prezzo di favore, sviluppare qualsiasi altra idea-discorso. Loro lo appoggeranno. Son così bravo ad intrecciar paraculi che... la forcella (si vede in foto) mi vien 360rupie, non una di meno, nessuno sconto. MUSLIM - Quaggiù un 10% della popolazione è di fede musulmana, in questo angolo di città (dove ha il laboratorio Viyaj) credo sia l'esatto contrario. Ad ogni angolo una barba o una donna incappucciata (unità di misura ?). Nelle pause di lavorazione alla bici mi concedo un giro nel quartiere, due foto... e quattro raccomandazioni. E' Vijay che mi mette in guardia, di girare, sì, ma con gli occhi aperti e possibilmente di non allontanarmi troppo. La cosa mi fa sorridere ma... meglio non cercar rogne e soprattutto non metter in imbarazzo lui che lì ha un attività. Si sa, poi la gente mormora... TELAIO - Con l'aver verificato che la mia ruota posteriore è decisamente fuori misura per i telai (stradali) che generalmente escon dalla sua factory, optiamo per una soluzione veloce d'emergenza e smontiamo la mountain bike del vicino che come misura mi calza a pennello. Questa verrà usata per la realizzazione della dima. Problema: le misure sarebbero ideali se non fosse che utilizzando del bamboo (e dunque di diametro maggiore perlomeno nella parte del carro posteriore), serve più spazio ancora. E giù di prove, e altro tempo perso. SCIMMIA - Dieci giorni oggi e son ancora in alto mare (son di più ma il blog è in leggero ritardo :-D). Già, il mare, l'oceano, la costa che avrei dovuto raggiungere pedalando, cinque giorni al massimo (parola-mail di Vijay) per la realizzazione e il resto on the road (parole mie queste). E' molto probabile che girerò al massimo per le vie di 'st'inquinata città a bici pronta. Vabbè, non ero venuto per far vacanza. Ma nemmeno per prendermi una scimmia facendo la spola tra l’officina, l’hotel e il ristorante !! SERRANDA - Che non fosse la giornata lo dovevo capire dalla sveglia. Nessuna linea wi-fi presente, nè quella dell'hotel (pagata) nè una qualsiasi a scrocco (bella città tecnologica !!), nessun risciò-driver volontario per portarmi dall'altra parte della città (tràfic, tràfic !!) e, una volta raggiunto il cortile della factory serranda abbassata. Vijay: "prima sistemiamo la door, poi continuiamo con la tua baik". Chiaro il concetto, ma a saperlo me la ronfavo. VIDEOFFICINA - Ma, scusa, se la bici te la costruisce l'indiano, tu che te ne stai a fare due settimane prigioniero in città pendolare tra l'albergo e l'officina (arrivata via mail)? Per la serie forse non tutti sanno chè, rimaner in officina e veder nascere il mio mezzo non è solo una questione di passione (dai, pensandoci non è male veder nascer la creatura :-D), c'è dell'altro, c'è un progetto-video legato al'idea, ci son fogliproposte su scrivanie importanti. Questo vuol dire passare ore e ore in officina, seguir come un ombra Vijay, buttar dei gran nastri dv nelle due videocamere, spostare e montar treppiedi, scattar foto e caricar delle gran batterie. Il lavoro pagherà, non ne fossi convinto a quest'ora sarei su una spiaggia del Kerala. PIZZA HUT - Esasperato, grido che del tempo di cottura non me ne frega nulla, che non mi domandino più se era buono il piatto di feticini maschrum, che non interrompan la mia lettura (nulla di chè, ma mi davo un po' di tono con un libretto leggero) per comunicarmi che la pepperoni è in preparazione e poi che finalmente imparino, la coca la voglio senza ghiaccio e senza cannuccia. Sarà la decima volta tra pranzo e cena che mi vedono, e pure allo stesso tavolino (non perchè sia abitudinario all'estremo, è l'unico senza botta di air-condition a palla). Ora basta col vostro compitino a memoria del provetto cameriere !! Sbraito (esagerato, sbraito !!) con il primo omino dello staff nei paraggi e... per tutta risposta, con mille sorrisi ecco arrivar in tromba due delle (uniche) tre cameriere, tra l'impacciato e il rider di gusto (perchè ho cazziato l'altro ?): una bella tavoletta di cioccolato, gift from Pizza Hut (o gift loro ? Che farò mai alle donne, tzù... :-D). Quasi quasi domani butto un capello nel piatto, m'incazzo con sceneggiata da bestia, e aspetto di veder il mega-regalo !! HIRING - Taco Bell sbarca in città : aperte le assunzioni, o assunzioni all'aperto ? Il primo colloquio lo fai sotto il gazebo, chi ben comincia... si piglia 'na lavata de capa !! SARTORIA - Attigue all'officina di Vijay, due stanze ordinate zeppe di stoffe in rotoli e una che sarebbe la gioia dei bambini, stracolma com'è di gommapiuma di vari colori e densità (prima di andar via un tuffo me lo faccio, garantito). Qui prendon forma e colore le strutture lignee disegnate dall'altra parte, escon divani e poltrone di alta qualità destinate alle migliori catene in franchising della metropoli. Così disse il socio. Vero o non vero, io approfitto del blocco-serranda, domando che mi vengan cucite due patch e due stringhe sponsor. L'omone armeggia (sudando come un dannato) sapientemente con le mie borse posteriori (essì, sul portapacchi in bamboo - opss - due borse da viaggio) e in mezz'ora il gioco è fatto. IL TAGLIO - E venne il giorno del taglio del bamboo. Finalmente. Ci siamo, ora muovendo le stecche sulla dima un idea di forma la vien fuori !! Bella, bella (son gasato, chevvedevodì) e ancora non avete visto nulla. :-D GIARDINETTI - Bothanic Garden. E' il polmone verde della città, dista pochi chilometri dal centro, verso sud. C'è un laghetto nel mezzo e tutto sommato si sta bene, in pace. La gente qui viene per far jogging, limonare su una panchina, farsi un pic nic, godersi la quiete, nè più nè meno che quel che si fa noi. Di diverso ci son un paio di cartelli curiosi (li posterò nei prossimi gg). Cestini per il rusco, omini che tengon verde il verde, un trenino elettrico con guida botanica che ti porta a far il giretto (è grande). Dieci rupie l'ingresso. Ne è valsa la pena, domenica ci ritorno. FASE CALDA - La costruzione della bici entra nel vivo, finalmente. Le canne di bamboo tagliate in misura ora vanno scaldate affinchè si asciughino completamente al loro interno rivelando eventuali crepe o difetti. Con un tollino a petrolio pronto a scoppiar da un momento all'altro, si comincia. PADRONCINI - La storiella dei passaggi rifiutati non l'ho digerita. E ho quindi indagato un po'. Com'è che questi, che col risciò ci vivono (e sul risciò ci vivono, li trovi posteggiati la notte che ronfano dentro il cassone) non son interessati al facile soldo di uno straniero di passaggio ? Questi che pare non riescan ad arrivare alla cena, com'è che non trattano nemmeno la tratta quando si tratta (ho ripetuto qualcosa ?) di pochi chilometri ma dall'altra parte della città ? "Lavoro quattro ore, tutti i giorni, al mese fan circa 18mila rupie, moglie e due bimbi, abito fuori città, vivo bene" mi dice uno dei pochi che parlicchia inglese e ha un mezzo di proprietà. Chi il risciò lo ha in affitto, invece, deve versare un migliaio di rupie al giorno (che fanno la differenza), probabile dunque che non si lasci scappar la mia corsa. E' quasi certo che i miei rifiuti fossero quindi ad opera di soli padroncini !! A_PE’ - Giacchè si era in tema di trabiccoli a motore. Che il mitico tre ruote di Pontedera fosse di casa in India (qui lo producono) lo sapevan anche i muri, che si scrivesse con l'accento sulla "e" forse era meno noto. Ecco la prova. Che a leggerlo in milanès con il trattino in mezzo, "a-pé", é come se Piaggio ti avvisasse dell'eventualità, nemmen troppo remota, di rimaner in panne (oddio, ho visto Bajay e altre marche ferme, onestamente dei nostri ancora nessuno). GLUE - Tutte le stecche in bamboo son in posizione sulla dima e lì vi rimarrano, a riposar per una notte. La speciale colla (c'è da legar assieme ferro e legno, volgarmente parlando) deve asciugar ben bene, è fondamentale. Parola di Vijay. SUL SET - Tra una pausa lavoro e l'altra (...e l'altra e l'altra, visto l'andazzo !!), un pomeriggio per l'intervista seria a Vijay. Dove trovar però un angolo di città senza rumori vari, clacson etc? "Da Sam, che ha uno studio fotografico", dice lui. "E andiamoci", dico io. Poteva andar liscia una volta? "Black out, no-light, i'm sorry", parole di Sam. "Vado in bagno, poi vediamo". Vado in bagno davvero e lì rimango, c'è luce a sufficienza, treppiedi con videocamere in posizione e ciack azione. L'intervista è andata, benone direi, potevo io rimaner serio ad oltranza? Sam sposta il tripod che deve pensare e Vijay usa la fotocamera. Io gli faccio da scaletta (nelle foto non pubblicabili prese dall'alto). Sono ragaasssssi !! CANAPA - E come si legan assieme delle stecche di bamboo se non con dell'altro materiale naturalissimo? Canapa di quella buona (starete mica pensando a quella roba lì illegale !! Oddio, qui illegale... vabbè, chiudo la parentesi) e resina. Del catalizzatore e un po' di film trasparente (anche 'sta storia dell'avvolgerla ricorda altro...). E un po' di manualità, dimenticavo. PISA ? - Puoi scattar una fotografia alla Torre di Pisa senza finger di reggerla ? Nooooo, se sei un turista !! Va detto che i presenti la mossa non l'han capita e in più m'han guardato strano, avran pensato al solito pirla che in vacanza si sbraga !! Nell'ordine mi han guardato male: il tizio che mi ha scattato la foto, il guardiano all'ingresso del centro commerciale (dove son esposte 'ste cagatenormi - ce ne son di varie Nazioni), la decina di nipponici che prendevan posizione davanti alla Tour Eiffel, due indiane del chiosco ice cream, altri passanti qualche metro più sotto. E secondo me nessuno di questi sa che quella vera, e non la copia in polistirolo, l'abbiamo noi, tiè. Bell'Italia !! COMPARSATA - Passi la bici come protagonista femminile, passi che sia Vijay il protagonista maschile, ma che io debba star relegato dietro le quinte tutto il tempo, no ! E con la scusa del controllar come vien il lavoro, autoscatto e un po' di spazio sul mio blog. Non sarà un gran bel vedere, direte voi, ma l'è pur sempre un ricordo. LEGANDOLA - Altro giro di canapa (giro e canapa non so parole da abbinare, men che mai in India !!), altri legacci, altre fasciature, altra notte ad aspettar che asciughi il tutto, ma ci siamo, l'ossatura c'è. Poi penseremo al resto, alle modifiche da me richieste. Questione di pochi giorni ancora. LEVIGANDOLA - Mi tocca correre col raccontarvela, per finire di raccontarvela da qui; e mi tocca dirvi la vera-verità. Solo da due ore la bici è finita, non ultimata, ma utilizzabile per poter girar qualche minuto video e scattar qualche foto ambientata (in città, capirai !!), ovvio che il blog sia in ritado di qualche puntata (ora che scarico le foto, le ritaglio, ragiono su cosa scrivere...). Nello specifico questa é l'immagine di giovedì. Il motivo dell'esser a tre giorni dal rientro senza aver ancora pedalato lo sapete, l'estrema lentezza locale. Bando a quello, torniamo al bricolage: carta vetrata e olio di gomito per rifinire il legaccio in canapa. Un colata di resina a tappare eventuali pecche (buchetti o bolle d'aria), altra notte ad asciugare. Ma ci siamo, ci siamo... ECCOLA - Dai, chissenefrega della fase di lucidatura, laccatura, stuccatura e rotture di balle annesse, voi (vero?) volete veder sta benedetta baaaaaiiiicccc. Be', il prezzo da pagà per veder l'oggettino, è... la mia faccia :-D. Quella che può sembrar una foto da studio, nelle prossime ore vi faccio veder cos'era in origine. Scatto che risale a sabato, telaio ultimato, pulito e trattato, pronto per venire coperto dal trasparente. Domenica di riposo e di asciugatura. Che ve ne pare? Bello? Il telaio, il telaio... ECOMESSAGGIO - Credetemi, non sono di quelli fissati con l'ambiente, adopero una bici principalmente perchè mi piace, parecchio. Certo è, che il mio ecocontributo lo rendo, quando non sgaso anch'io con una moto, m'incolonno con l'auto, e/o consumo come un pazzo, come tutti noi/voi etc. Però, dico, se lanci un messaggio-pulito e non vieni ascoltato da un istituzione (e per ascoltato dico, almeno rispondimi, redazione di merda !!) che si batte per questo, qualcosa che non va, c'è. Lasciate che rientri e facciamo i conti. La mia indiostoria e il mio ciclare il mondo potrebbero anche esser fuffa e lasciar il tempo che trovano. Certo, se si trattasse di altro. Non transigo se mi vendi dei messaggi (oltretutto contattandomi a suo tempo) e poi chiudi la porta in faccia alla mia candidatura spontanea. Non so se sono stato spiegato, ma per dirla meglio ho i coglioni girati dal fumo. Non c'entra nessuno scappamento, parlo del loro fumo, venduto !! Faccio il nome? A tempo debito. Sputtaniamoli 'sti eco-pensanti !! Pensanti, solo, appunto. Ps: la foto è un disegno stampato su uno eco-striscione-appello di una scuola qui all'angolo NIENTE GIRO - Dopodomani il rientro. Peccato. Non avrò tempo di caricar due cose sulla bici e andar a godermi un po' di India vera e non quest'angolo di Bangalore (visto e stravisto), grigia ed inquinata cittadina del Sud. Sarà per una prossima volta, è già nel cassetto una nuova idea. Particolare, naturalmente !! CON UNA MANO - E se quello della foto precedente vi sembrava un carico ecceziunale veramente, sbagliate. Un sacco è roba da dilettanti, minimo ne vanno caricati due, possibilmente enormi, e "con una mano, guarda !!" :-D GUARDONE - Il guardone nella foto altri non è che un curioso come tanti (e quando succede qualcosa qui in India son in molti davvero ad accorrere !!) all'esterno di una scuola che premiava non so chi e non so cosa quella mattina. MONTAGGIO - Non dico che son più i pezzi che porterò a casa di quelli che mi ero messo in valigia (ricordo che qui nasce il solo telaio), ma poco ci manca. Lenti e distratti 'sti indiani. Sarò tecnico e noioso in questo post, ma almeno la spieghiamo bene (tra parentesi la semplifichiamo per chi non mastica ciclotecnica): allungato il carro posteriore (i tubi inferiori in zona-catena, foto) per far posto alla gomma cicciotta da mtb, ci siamo scordati di inserire un traversino appena dietro al movimento (il perno dove si fissano i pedali), a irrigidire la struttura, e di incollare i supporti per il freno posteriore. Il tubo verticale del telaio, invece, verificato in precedenza che calzava il braccialetto del deragliatore (il cambio sul davanti), chissà come, è finito in dima alla rovescia. E così, più grosso di sezione, l'ho preso in saccoccia, niente cambio sulla tripla (le tre corone fissate alla pedivella). E non c'è stato il tempo di rimediare. Ci penserà il solito Gaetano a sistemare tutto, a casa. PER RIDERE, ON THE ROAD - Ricostruiamo i fatti: prima hanno finito il gasolio, vendendo il carico han fatto il pieno, raggiunto una città vicina, fatto bordello tutta notte e speso gli ultimi soldi rimasti. Bisognava ripartire, due mogli (in due) e quella quindicina di figli erano ad attenderli in Bangalore. E allora pezzo a pezzo hanno cominicato a svendere la ruota di scorta, un cassone, tre sedili, un lunotto, un parabrezza e via discorrendo. Arrivando così (:-D) a casa, esausti, ma felici (il felici si vede dal sorriso di quello a sx, l'esausto é a dx, quello che ha fatto più festa la prima notte !!). COSA E’ ? - Promessa è debito. Dicevo che vi avrei mostrato uno dei tanti curiosi cartelli all'interno della grande area verde cittadina. A voi. Con allegato un cestino per... (essì, proprio una sputacchiera, come tante disseminate nel parco) BARZELLETTA 2 – Ri-credetemi, anche questo cartello è uno scherzo. Qui a Bangalore (ma in generale in tutta l'India e in mezza Asia) non ha motivo di esistere !! E chi se lo fila ?!! ACQUA PULITA – Prima regola per non aver noie in viaggio da queste parti: prestare attenzione all'acqua. Scordatevi la fonte di strada, il rubinetto dell'hotel, il ghiaccio di dubbia provenienza, il bicchiere offerto (esagero ?), etc. Nove volte su dieci vi va bene, quella volta che va male, se va bene finite sul trono. Di acquamarcia in questa parte del mondo potrebbe parlarvene meglio l'amico Edo, qui solo la curiosità quotidiana (penultimo giorno di viaggio, poi il blog si ferma) che chiudo con una riflessione: se ti augurano buona fortuna sull'etichetta di una costosa bottiglia controllata, sigillata, verificata, figuriamoci il resto !! BAMBIKE – E visto che mi stressate per vederla, vediamola 'sta bici in bambù !! Ultimata solo lunedì a sera tarda, qualche pecca e qualcosina da sistemare. Credo che la sua porca figura la faccia. E vi dirò di più, dal vivo é pure meglio (non parlo di me). Funziona pure !! RELIGIANDO – Religiando, voce del verbo ragionar di religione. Argomento troppo complesso da trattare per quel che mi riguarda e che conosco, ma se posso dir la mia (certo che posso, il blog è mio :-D), uso le parole di Peter Moore (se vi capita, La strada sbagliata, non è male): "era una scena divertente, ma nonostante il mio lungo e difficile viaggio verso la pista hippy, mi sentivo molto distante da loro"... "ero anche un po' cinico e sospettoso nei riguardi della loro ricerca spirituale"... "può darsi che io sia un sempliciotto, ma non riuscivo a comprendere come un dio dalla faccia blu o un elefante con nove braccia potessero avere un significato per un ragazzo ricco con una macchina fotografica e un walkman, e senza la benchè minima idea di cosa fare della propria vita". Concordo, sospetto e non capisco, da sempliciotto, come lui. Dedicato a chi vive l'India (ma non solo) a quella maniera, che te li vedi integrati e a loro agio (attori ?) in abitindiani, salvo poi tornarsene incravattati e precisi terminata la vacanza. Ohm... POSANDO – Dopo aver speso mezza vacanza a parlarvi di Vijay e della sua/mia bici in bambù, un po' di spazio (sul mio blog, aridaje) me lo merito e me lo prendo. Martedì (ieri) e mercoledì (oggi) dedicati al delirio video-fotografico, adoperando la bici per quanto possibile: tempo inclemente e fretta balorda. HUSKY BOY – Nella confusione se c'è una categoria che non reggo... sono i bambini. Questo (e la foto, questa foto, non rende) però era davvero simpatico e cool. Curioso e timido si è avvicinato in un momento di pausa delle riprese (impossibili per via della calca ingestibile) al mercato. Notare l'occhio da husky, fighissimo (uno nero pece, l'altro blu elettrico)!! Qua la mano, piccolo !! Ripeto, in questa foto non rende, ma qualcosa di mio dovrò pure conservar nell'album dei ricordi no ? THE END – Morta lì. Un altra avventura in archivio, si rientra (tra poche ore volo verso casa) e il blog termina qui. Ben inteso, si tornerà presto a raccontarvela, a viaggiare. Prima un operazione alla spalla (pare il 13 dicembre), poi... Poi, ma vi par che mi metta ad anticiparvi come e dove e perchè ? Naaaaa Se il blog vi ha tenuto compagnia e vi è piaciuto, beh, segnalate la mia pagina FAN (e anche questa), se avete commenti e cazziatoni la mail la trovate ai contatti del mio sito, vi saluto, mi sgancio e chiudo la valigia. Namascar, India.