dal 17 al 19 ottobre SANTO GENET COMMEDIANTE E MARTIRE (Prima Nazionale) Compagnia della Fortezza Dal 24 ottobre al 2 novembre MENTRE RUBAVO LA VITA di Alda Merini Monica Guerritore / Giovanni Nuti 5 novembre È COLPA TUA Francesco Abate dal 7 al 9 novembre È STATO LA MAFIA Marco Travaglio / Valentina Lodovini dal 12 al 30 novembre SPRING AWAKENING ROCK MUSICAL dal 5 al 31 dicembre LA BUONA NOVELLA da Fabrizio De André Emilio Russo / Alessandro Nidi dal 23 al 26 dicembre IL FLAUTO MAGICO Orchestra di Piazza Vittorio dal 16 al 18 gennaio BUFFA RACCONTA LE OLIMPIADI DEL ’36 Federico Buffa dal 22 al 25 gennaio GOSPODIN di Philipp Löhle Giorgio Barberio Corsetti / Claudio Santamaria dal 27 al 30 gennaio MORO, I 55 GIORNI CHE CAMBIARONO L’ITALIA Ulderico Pesce / Ferdinando Imposimato 31 gennaio e 1 febbraio IL LATO SINISTRO DEL CUORE Carlo Lucarelli / Alessandro Nidi dal 5 al 15 febbraio AMERIKA di Franz Kafka Maurizio Scaparro 17 e 18 febbraio NO TU NO omaggio a Enzo Jannacci Egidia Bruno dal 19 febbraio al 1 marzo LE CATTIVE STRADE Andrea Scanzi / Giulio Casale per De André dal 3 all’8 marzo LA FILA (LINE) di Israel Horovitz dal 11 al 22 marzo IL TRAMONTO SULLA PIANURA Emilio Russo / Caterina Spadaro compagnia Grey Pound+60 dal 24 marzo al 2 aprile SVENIMENTI di Anton Cechov Le Belle Bandiere dal 9 al 19 aprile LO ZOO DI VETRO di Tennessee Williams Arturo Cirillo / Milvia Marigliano / Monica Piseddu / Edoardo Ribatto dal 5 al 24 maggio CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF? di Edward Albee Arturo Cirillo / Milvia Marigliano / Monica Piseddu / Edoardo Ribatto dal 14 al 31 maggio CIRCO EL GRITO dal 5 al 14 giugno DON CHISCIOTTE - OPERA POP da Miguel de Cervantes Alarico Salaroli / Marco Balbi / Emilio Russo dal 18 giugno al 5 luglio CHIAMATEMI GROUCHO elaborazione drammaturgica Emilio Russo regia Marco Balbi dal 7 al 19 luglio WOODY ALLEN CAFÉ elaborazione drammaturgica Emilio Russo regia Marco Balbi Tra cielo e terra di EMILIO RUSSO 26 appuntamenti per oltre 220 aperture di sipario, per un lungo viaggio che celebra i nostri primi 45 anni di storia teatrale a Milano. Un percorso attraverso i generi della scena contemporanea cercando e trovando accordi con il battere del tempo e i respiri del nostro fare e pensare teatro. Le parole, la musica, le immagini per raccontare storie “altre”, storie di un catalogo da consultare con la dovuta attenzione e lentezza, da riconquistare contro la velocità imposta e la tossicità intellettuale di questi vulnerabili anni dieci. “Slow theatre” al Teatro Menotti con proposte originali e controllate, in questo anno teatrale in cui Milano è chiamata dal suo straordinario Expo 2015 a trovare risposte per “nutrire” il pianeta. In attesa della definizione del ruolo degli operatori teatrali cittadini, accogliamo l’invito del Comune di Milano, a modellare parte della nostra stagione sulle possibilità offerte dall’alto numero di visitatori internazionali che saranno in visita nel semestre Expo. Lo faremo con due progetti nel periodo maggio/luglio 2015, uno dedicato al circo contemporaneo in collaborazione con la compagnia El Grito ed altri ospiti all’interno di uno “chapitau” che sarà montato nelle vicinanze del teatro, l’altro con una dedica al teatro americano, ai suoi grandi autori Tennessee Williams e Edward Albee e ai suoi grandi comici Woody Allen e Groucho Marx, tutti gli spettacoli saranno sottotitolati in lingua inglese. Parole, musica, immagini, appunto, per tracciare una linea immaginaria che abbiamo voluto, in una grafica dal sapore futurista, far coincidere con lo skyline di una città che tra le sue “altezze” antiche e moderne, prova ad avvicinarsi al cielo, a accarezzarlo. Forse non è proprio così, ma ci piace pensare che lo sia. Tra il cielo e la terra come la musica, quella per Alda Merini e la sua poesia con due grandi interpreti come Monica Guerritore e Giovanni Nuti. Tra il cielo e la terra come l’idea di riscrivere Mozart con i suoni e le parole del mondo e l’Orchestra di Piazza Vittorio. Il Flauto Magico ritorna. Tra il cielo e la terra come la giovinezza perduta e i sogni rubati di un Risveglio di Primavera in chiave rock. Spring Awakening, energia e passione. Tra il cielo e la terra come il teatro e le sue storie fino a che qualcuno avrà voglia di raccontarle e qualcuno voglia di ascoltare. Le nostre sono storie del nostro tempo e sono quelle di Marco Travaglio, Carlo Lucarelli, Federico Buffa, Francesco Abate, Andrea Scanzi, Giulio Casale, Ulderico Pesce, Piero Colaprico. Narrazioni. Tra il cielo e la terra come la “storia delle storie”. Il vangelo degli ultimi, tra Fabrizio De André e i preti di frontiera: La buona novella. Tra il cielo e la terra come le parole che restano sospese da cento anni. Sono quelle della Grande Guerra, quelle di uomini perduti e sperduti. Le parole di Delio Tessa nel suo viaggio milanese tra ciò che è rimasto in mezzo alle macerie e ai paradossi. Lo sforzo di sorridere in faccia alla tragedia. L'è el dì di mort, alegher! Tra il cielo e la terra come la poesia di Genet, provocazione, inganno e sensualità. In scena la Compagnia della Fortezza con i detenuti/attori del Carcere di Volterra per accompagnarci verso lo stupore di un viaggio esistenziale e meraviglioso. Tra il cielo e la terra come l’ultimo viaggio di Don Chisciotte e Sancio Panza. Non c’è più Dulcinea da amare, ma la luna da conquistare. Il capolavoro di Cervantes in forma di commedia pop. Tra il cielo e la terra come la follia dei due più grandi geni dell’umorismo del ‘900. Uno è quello coi baffi e gli occhiali finti, l’altro quello coi capelli spettinati e gli occhiali spessi. Groucho Marx e Woody Allen, ovvero una risata non ci seppellirà. Tra il cielo e la terra come lo sguardo verso un amico che non c’è più. Enzo Jannacci nel tenero e appassionato omaggio di Egidia Bruno. Tra il cielo e la terra come il teatro visionario e concreto di Arturo Cirillo, per una residenza creativa dedicata alla drammaturgia americana. Zoo di vetro di Tennessee Williams e Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee, ovvero l’America che si interroga e denuncia tra i valori perduti di una borghesia traballante e le vite impantanate nello squallore quotidiano. Lo zio Sam tra miseria e nobiltà. Tra la terra e il cielo come le acrobazie e i sogni di un circo da guardare a naso in sù. Meraviglie e sorprese con il Circo El Grito. Per una Festa del Circo Italiano Contemporaneo. Tra terra e cielo la regia di Barberio Corsetti che dirige Claudio Santamaria in un testo di drammaturgia contemporanea mai rappresentato in Italia. Gospodin. Tra la terra e il cielo come le profezie americane di Franz Kafka, per una Amerika immaginaria. Maurizio Scaparro condisce la vitalità del romanzo con le musiche jazz e yiddish suonate dal vivo per uno dei suoi spettacoli più importanti, riproposto in una nuova versione con interpreti straordinari. Tra terra e cielo la visione di Cechov del gruppo storico delle Belle Bandiere. Svenimenti. Tra la terra e il cielo come la giovinezza e la passione di attori diventati attori in un’età non prevista. Un regalo di vitalità e di umanità nato attorno ad un’idea che sta diventando vera. Grey Pound la compagnia stabile over 60, spettacoli, laboratori, progetti. Il tramonto sulla pianura, a grande richiesta. Tra la terra e il cielo proprio lì dove vorremmo aprire il nostro sipario. La stagione 2014/15 del Teatro Menotti è dedicata ad A.I.D.O., Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule. A.I.D.O. da quaranta anni opera nella speranza che il numero di cittadini acconsenta alla donazione degli organi e tessuti. Il Teatro Menotti è lieto di donare una parte degli incassi a questa associazione. TEATRO MENOTTI dal 17 al 19 ottobre SANTO GENET COMMEDIANTE E MARTIRE (Prima Nazionale) drammaturgia e regia di Armando Punzo con i detenuti-attori della Compagnia della Fortezza musiche originali eseguite dal vivo Andrea Salvadori produzione CarteBlanche/VolterraTeatro e TieffeTeatro con il sostegno di MiBACT-Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Regione Toscana - Provincia di Pisa Comuni di Volterra, Pomarance, Castelnuovo V.C. e Montecatini V.C. Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra Ministero della Giustizia C.R. Volterra Dopo il primo studio presentato nel luglio 2013 nell'ambito di VolterraTeatro, accolto con entusiasmo dalla critica e dal pubblico, la Compagnia continua l'attraversamento dell'opera di Genet, dell'autore francese che con le sue parole ha saputo più di chiunque altro strappare la bellezza al dolore, “creare buchi nella realtà”, trasfigurarla, immaginare collane di fiori lì dove c'erano catene, bellezza dove c'era orrore. Per l'occasione il carcere aveva ospitato le stanze segrete del castello di Irma. Innumerevoli specchi dorati inseguivano gli spettatori nei cunicoli densi di altarini, velluti neri, marmi, pizzi e fiori, obbligandolo al confronto con la moltiplicazione di rifrazioni e sovrapposizioni della loro stessa presenza. Ora il lavoro della Compagnia della Fortezza procede in direzione di una messinscena frontale, per trasporre, nello spazio fisico del teatro all'italiana, quella stessa atmosfera di rarefazione, per farne una sorta di santuario in cui celebrare il funerale del reale e il rito della nascita del possibile. DALLA RASSEGNA STAMPA SUL PRIMO STUDIO: Abbiamo assistito a uno degli spettacoli più belli, più intensi degli ultimi anni. Sarà ricordato alla pari di quelli di grandi maestri, questo lavacro della mente, degli occhi, del cuore a partire dal luogo oscuro della prigione. MASSIMO MARINO - DOPPIOZERO.COM Uno strepitoso successo. ANNA BANDETTINI - LA REPUBBLICA Grandi colpi teatrali, e insieme sonde esistenziali nella memoria e nell'immaginario (...), un connubio che può rivelarsi esplosivo a ogni contatto. GIANFRANCO CAPITTA - IL MANIFESTO È un'esperienza che stordisce e disorienta, travolgendo i sensi e le emozioni. E sposta un po' più in là i confini del teatro, riportandolo per certi aspetti vicino alle sue origini. OLIVIERO PONTE DI PINO - ATEATRO.IT TEATRO MENOTTI dal 24 al 2 novembre MENTRE RUBAVO LA VITA con Monica Guerritore e Giovanni Nuti testi delle canzoni di Alda Merini musiche di Giovanni Nuti testo teatrale e drammaturgia Monica Guerritore regia Mimma Nocelli coproduzione TieffeTeatro e Sagapò Teatro Uno spettacolo folle e commovente che unisce per la prima volta sul palco due grandi interpreti dello spettacolo e della musica: Monica Guerritore e il cantante e musicista Giovanni Nuti. In Mentre rubavo la vita i due artisti cantano, accompagnati da una band di sei elementi, gli appassionati e dolorosi testi della poetessa Alda Merini. Dopo essere andata in scena col musical End of the rainbow dedicato a Judy Garland, Monica Guerritore stupisce ancora una volta il suo pubblico con un’ora appassionante di immagini, parole, danza, musica e passione. «Nessuna donna resta indifferente davanti alla forza, all’energia libera, vitale, colorata, sensuale di Alda Merini – dice Guerritore –. La musica di Nuti rende travolgenti i suoi testi. Io stessa ne rimango stupita. Al pubblico piacerà enormemente: ballerà, riderà e piangerà insieme a noi!». Nuti, che firma anche le musiche dello spettacolo, per sedici anni ha avuto una collaborazione unica e irripetibile con la grande poetessa, un collaborazione che lei stessa amava definire un «matrimonio artistico». «Solo un’artista eclettica e sensibile come Monica può trasmettere a pieno l’intensità, il carattere, l’ironia, lo struggimento, la magica follia di una personalità immensa come quella di Alda Merini – dice Nuti – Sentirla per la prima volta cantare i suoi versi sulle mie note è stato emozionante». Lascio a te queste impronte sulla terra Lascio a te queste impronte sulla terra tenere dolci, che si possa dire: qui è passata una gemma o una tempesta, una donna che avida di dire disse cose notturne e delicate, una donna che non fu mai amata. Qui passò forse una furiosa bestia avida sete che dette tempesta alla terra, a ogni clima, al firmamento, ma qui passò soltanto il mio tormento. ALDA MERINI TEATRO MENOTTI 5 novembre E’ COLPA TUA di e con Francesco Abate chitarra Matteo Sau chitarra Marco Noce laptop Enrico Spanu È colpa tua. Un viaggio attraverso la vita, le illusioni, le speranze e il coraggio di tre generazioni. Dal sogno nord africano alla luce fredda della rianimazione di un ospedale, dal flagello degli anni ottanta all’Italia martoriata del primo dopoguerra. È colpa tua, attraverso le immagini, la musica e le parole, dipinge in maniera nitida la sofferenza e il coraggio. La narrazione dell’autore accompagna lo spettatore in un viaggio denso di emozioni che non rinuncia all’ironia. Forma artistica a cavallo tra spettacolo teatrale e anteprima letteraria, naturale seguito del romanzo Chiedo scusa. Le definizioni possibili sono tante, ma personalmente preferisco parlare di un’esperienza umana fortissima in cui l’arte (espressa attraverso parole, immagini, musica, ma anche luci basse e silenzio) è solo uno strumento per far arrivare il messaggio quanto più possibile forte e chiaro ai suoi destinatari. MARCELLA ONNIS – IL MIO GIORNALE TEATRO MENOTTI dal 7 al 9 novembre E’ STATO LA MAFIA di e con Marco Travaglio letture Valentina Lodovini musiche Valentina Corvino regia Stefania De Santis produzione PromoMusic Marco Travaglio racconta la storia della trattativa fra Stato e Mafia, avviata dallo Stato nel 1992 e proseguita fino a oggi. Una storia di patti inconfessabili, di segreti e ricatti che hanno dato vita alla Seconda Repubblica e continuano a inquinare la presunta Terza nata con le elezioni del 2013. Com'è suo costume, il giornalista narra fatti drammatici in forma tragicomica, sottolineando gli aspetti grotteschi e ridicoli delle campagne di stampa negazioniste e giustificazioniste scatenate da giornali e tv soprattutto dopo l'intercettazione di telefonate fra l'ex ministro Mancino, il presidente Napolitano e il suo consigliere giuridico che subito si attivò per devitalizzare e/o aggiustare le indagini della Procura di Palermo. Le telefonate depositate dai magistrati e dunque pubbliche, anche se subito censurate dai grandi media, verranno lette e spiegate sul palco. Come nel precedente spettacolo Anestesia totale, Travaglio sarà accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Valentino Corvino e sarà affiancato da Valentina Lodovini, che leggerà brani di grandi politici e intellettuali sulla buona politica, quella che rifiuta ogni trattativa e compromesso con la malavita e il malaffare. TEATRO MENOTTI dal 12 al 30 novembre SPRING AWAKENING Rock Musical tratto da Risveglio di Primavera di Frank Wedekind libretto e testi Steven Sater musiche Duncan Sheik con Federico Marignetti, Arianna Battilana, Flavio Gismondi, Tania Tuccinardi e con Noemi Baiocchi, Paola Fareri, Renzo Guddemi, Vincenzo Leone, Chiara Marchetti, David Marzi, Albachiara Porcelli, Andrea Simonetti con la partecipazione di Gianluca Ferrato e Francesca Gamba regia Emanuele Gamba direzione musicale Stefano Brondi direzione artistica Pietro Contorno produzione TodoModo Music-All in collaborazione con Ars Nova e La bottega del Verrocchio Arriva finalmente a Milano Spring Awakening, spettacolo dirompente nel panorama del musical internazionale. L’opera di Duncan Sheik e Steven Sater ha rappresentato per Broadway una vera e propria rivoluzione di genere, stravolgendo i codici espressivi e le consuetudini stilistiche del musical tradizionale. Ampiamente ripagata sia dal pubblico che dalla critica, Spring Awakening ha sbancato l’edizione 2007 dei Tony Awards: ottenendo 11 candidature e vincendo 8 riconoscimenti tra i più importanti (tra cui miglior musical, miglior regia, miglior libretto) e un Grammy Award per le migliori musiche. L’allestimento italiano di Spring Awakening, per la regia di Emanuele Gamba e la direzione musicale di Stefano Brondi, mantiene una stretta aderenza al libretto. La sfida è proprio quella di affrontare un musical atipico nel suo genere: scene di nudo, abuso di minori, masturbazione, stupro, suicidio ma anche inno alla vita, alla gioia, a una natura nuova e rigogliosa, alla speranza. Il testo è recitato in italiano ma l’inglese è mantenuto nelle canzoni, affinché niente si perda della straordinaria forza espressiva delle musiche. Unica concessione dell’allestimento italiano riguarda l’ambientazione: la Germania di fine secolo viene sostituita con l’Italia degli anni Trenta, i cui richiami iconografici si riflettono nella scenografia, nei costumi e nelle acconciature. Sullo sfondo, per ricordare l’ambiente scolastico in cui si muovono i giovani personaggi, una grande lavagna, su cui verranno proiettate le traduzioni delle canzoni con video dall’incredibile impatto scenico. Siamo convinti che i grandi sommovimenti sociali ed economici dei nostri tempi debbano oggi essere interpretati da proposte artistiche e culturali capaci di catalizzare energie, voglia di protagonismo, istanze e tematiche, forse ancora oggi scomode, ma allo stesso tempo capaci di creare dibattito e attenzione sia tra le nuove generazioni che tra il pubblico più maturo. Il tutto non relegato a un settore artistico di nicchia, ma all’interno dell’area dell’intrattenimento popolare; e quindi attraverso un media e un linguaggio diffuso e ampiamente fruibile come il musical. PIETRO CONTORNO TEATRO MENOTTI via Ciro Menotti 11, Milano tel. 02 36592544 [email protected] www.teatromenotti.org _____________________________________________________________________________ PREZZI Biglietto tesserati: € 18,00 + prevendita* Mentre rubavo la vita, E’ colpa tua € 20,00 + prevendita Santo Genet, E’ stato la mafia, Spring Awakening Accompagnatore: € 20,00 + prevendita Mentre rubavo la vita, E’ colpa tua Gruppi: info e prenotazioni: [email protected] * prevendita € 1,50 _________________________________________________________________________ ORARIO SPETTACOLI ore 20,30: Martedì – Giovedì – Venerdì – Sabato ore 19,30: Mercoledì ore 17,00: Domenica ______________________________________________________________________ Parcheggio convenzionato CLOUD PARKING c/o supermercato Carrefour, via G. Modena 8/10 riduzione a € 2,00 l’ora, presentando il tagliando ritirato in biglietteria