MUSICA Hans Kràsa TESTI Adolf Hoffmeister DIRETTORE D’ORCHESTRA Roberto Battistella In occasione della Celebrazione della GIORNATA DELLA MEMORIA INSEGNANTI DI CANTO Nicoletta Marcon, Patrizia Avon SCENOGRAFIA Gli insegnanti della Scuola Primaria “E. De Amicis” di Prodolone l’ Associazione Filarmonica Sanvitese, l’Istituto Comprensivo e il Liceo “Le Filandiere” di S. Vito al Tagliamento l’Istituto Comprensivo Pordenone Centro MASCHERE Claudia Paiero presentano PREPARAZIONE AL PIANOFORTE Gloria Falcomer, Patrizia Avon REGIA COREOGRAFICA Nicoletta Marcon Brundibár, una favola per sopravvivere Operina per bambini ORGANIZZAZIONE E COORDINAMENTO Roberto Battistella Loretta Paludetto Domenica Barbaro SERVICE AUDIO – LUCI Coop Nuove Tecniche GRAFICA Francesca Ferrari Associazione “Il Gabbiano” di S. Vito al T. Società Sportiva Prodolonese Con il contributo di: ANPI (Sezione di S. Vito al T) Unipol (Agenzia di S. Vito al T.) Associazione “La Vecchia Latteria” di Prodolone Con il sostegno di: Comune di San Vito al Tagliamento, ANBIMA nazionale, ANED (Sezione di Pordenone), Unicef (Sezione di Pordenone) Sabato 26 gennaio 2013, ore 18.00 Auditorium “Concordia” - Pordenone Provincia di Comune di Pordenone S. Vito al Tagliamento Al fine di non interrompere l’atmosfera dello spettacolo, siete invitati ad applaudire solo alla conclusione. PRIMA PARTE Qui in questa terra (2nd version) Autore: sulle note dell’Ha-tikvàh di Samuel Cohen Parole: Frida Misul Luogo: KZ Auschwitz-Birkenau (Poland) 1944 Fonti: Rachele Levi, Novara; Roberto Rugiadi, Collesalvetti (LI) Orchestrazione: Roberto Battistella Interpreti: Coro dell’Istituto Comprensivo Pordenone Centro diretto dalla prof.ssa Patrizia Avon Marina Nadalin, violino Marco Venturini (24/01), Stefania Pellizzer (26/01, 02/02), violoncello Note: Frida Misul (1919 – 1992), arrestata ad Ardenza e deportata ad Auschwitz, riporta questo testo in lingua italiana sulla melodia dell’Ha-tikvàh intonato clandestinamente nel campo dal gruppo femminile italiano. Prefazione a Terezín Autore: Jiří Weil Lettore: Riccardo Scodeller Wir singen ein Schlager Autore: Robbert Marcel [Robbie] Gosschalk (1922 – 1945) Luogo: KZ Bergen-Belsen (Germany) 1945? Fonti: Polak, Jaap & Soep, Ina. Steal a pencil for me. Love letters from Camp Bergen-Belsen, Westerbork. Lion Books Kidderminster 2000; Beit Lohamei HaGeta’ot, Israel. Orchestrazione: Roberto Battistella Interpreti: Marina Nadalin, violino Elena Zanet, violino Fabiana Spina, violino Note: In origine questo brano veniva cantato da un coro femminile su un testo in versi scritti alternativamente in lingua tedesca e olandese. La medesima melodia trovasi con il titolo Ein Schlager für’s Lager (Bergen-Belsen, 3.8.1944) nel Muziekboekje di Robert Emanuel Heilbut (1919 – 1945) anch’egli deportato a Bergen-Belsen. Istituto Comprensivo di San Vito al Tagliamento Alunni della Scuola Primaria “E. De Amicis” di Prodolone Direttore del coro: Nicoletta Marcon Classe seconda Insegnanti: Milena Azzini, Paolo Ceron, Donatella De Giusti, Marina D’Arpino Elia Bertolin, Damiano Castellarin, Mariasole Cauz, Martina Collin, Cristina Corda, Tommaso Danelon, Fabio Deganuto, Marco Di Bari, Marianna Driusso, Matteo Adrian Mare, Maddalena Marra, Mattia Menicalli, Christian Monestier, Alice Muccin, Elena Denisa Oancea, Ludovica Padoan, Luca Pascarella, Matteo Pizzuto, Elia Rosarin, Giovanni Saverio, Camilla Simonato, Giorgia Usai, Matilde Valente, Matteo Veli Classe terza Insegnanti:Rosella Basso, Rosa Buonfiglio, Angela Lo Verde Giulia Bagnarol, Nicole Baiana, Alessia Baradel, Matteo Battistutta, Anna Bottolo, Alex Bozzato, Federica Braidich, Nicholas Brusin, Elisa Calanni Macchio, Gaia Candusso, Diana Carniel, Marco Cecco, Gaetano Antonio Desiato, Leonardo Di Caro, Valentina Di Santo, Martina Micelli, Marta Moro, Valentina Paggiarin, Sara Paiero, Gioia Paolatto, Francesco Petracco, Sara Pol Bodetto, Elisa Scaravelli, Lucrezia Scimonetti Classe quarta Insegnanti: Enrica Cappellani, Loretta Paludetto, Angela Tartaglione, Rosa Antonia Vit Natalija Bezanoska, Arianna Bortolussi, Leonardo George Bulgaru, Irene Carmagnani, Alessia Cossarini, Francesco Deison, Marika D’Italia, Sofia Ghiselli, Aurora Ius, Lidia Manzini, Manuel Muradore, Giorgia Nerlati, Greta Pagliara, Giovanni Poidomani, Simona Rattu Kaur, Luca Scimonetti, Nicolò Sclippa, Daniele Tesolat, Jacopo Toffolon Classe quinta Insegnanti: Chiara Campagna, Nicoletta Marcon, Stefania Tesolat Armando Batzella, Rachele Bertolin, Alessandra Bortoletti, Giada Bozza, Principessa Braidich, Raissa Braidich, Francesca Carniel, Jennifer Deotto, Martina Esposito, Martina Faggiani, Alessio Gregoris, Lucia Maida, Federico Petracco, Alessandro Pizzuto, Linda Salomon, Gaia Santin, Sandra Simonetto, Alice Spagnol, Simone Spoto, Klarisa Veli, Matilde Venturuzzo, Bryan Zamarian Coro dell’Istituto Comprensivo Pordenone Centro Direttore del coro: prof.ssa Patrizia Avon Ebenezer Appah Asante, Hoxaj Aurel, Cindy Baidoo, Rosina Baidoo, Yousef Boktor, Elettra Bonato, Ginevra Bordugo, Anna Cozzarin, Elisa D’Arenzo, Eleonora Del Col, Giorgio Del Zotto, Giorgia Giachin, Drilon Hoti, Hordine Kiese, Deborah Muhiegirwa, Lucrezia Orefice, Alessia Perosa, Silvia Polo, Vasilica Puia, Carlotta Rasura, Alice Salmaso, Francesca Simoni, Riccardo Spezzacatene, Sofia Zorzetto Studenti del Liceo Scientifico Statale "Le Filandiere" Insegnante: prof. Gianattilio Valentinis Silvia Metz, I A Cristina Falcomer, II C Marina Nadalin, IV D Martina Cecone, Riccardo Scodeller, V C SECONDA PARTE Brundibár è un’opera per voci bianche e orchestra: un’operina per bambini. Venne composta da Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister nel 1938, fu rappresentata per la prima volta nel 1941 in forma privata (presso l´orfanotrofio maschile del ghetto di Praga), a causa dell’esclusione degli ebrei dalle attività pubbliche in seguito all´occupazione nazista della Cecoslovacchia. Lo stesso anno tutti gli abitanti del ghetto, compresi gli orfani e i musicisti, furono deportati a Terezín, dove l’opera fu rappresentata per ben cinquantacinque volte, prima con il solo accompagnamento del pianoforte, poi nella versione con tredici strumentisti appositamente rivista dall´autore. Il 23 giugno 1944, proprio in occasione di una visita della Croce Rossa, ebbe luogo l’ultima recita, dopodiché tutti i protagonisti dello spettacolo vennero deportati ad Auschwitz. L’opera racconta la storia di due fratelli che hanno bisogno di latte per la loro madre ammalata e, per racimolare qualche soldo, decidono di cantare per strada, chiedendo offerte, ma vengono cacciati via da un suonatore d’organetto ambulante cattivo e prepotente di nome Brundibár. Con l’aiuto di un cane, un gatto e un passerotto, i due protagonisti si alleano con tutti i bambini del quartiere e insieme riescono a far sentire la loro meravigliosa canzone, che sarà ricompensata generosamente dai passanti. Dietro questa semplice vicenda si annidano elementari simboli di un appello alla resistenza, che, se potevano sfuggire alla censura perché espressi in lingua ceca, trovavano nel vissuto quotidiano non solo la causa, ma anche una forte risonanza emotiva: «Quando cantiamo – testimoniava uno dei protagonisti – dimentichiamo la fame, dimentichiamo dove siamo. Il canto di vittoria finale ci fa sperare che sopravviveremo». INTERPRETI Orchestra dell’Associazione Filarmonica Sanvitese Direttore dell’orchestra: Roberto Battistella Flauto: Cristina Falcomer Clarinetto: Francesco Cristante Tromba: Luca Zanetti Violini: Giovanni Chiarot, Laura Furlan Laura Gioli, Alessandro Mele Silvia Metz, Marina Nadalin Fabiana Spina, Elena Zanet Violoncelli: Stefania Pellizzer, Marco Venturini Contrabbasso: Paolo Mazzoleni Fisarmonica: Ludovica Borsatti Percussioni: Martina Cecone Chitarra: Daniele Falcomer Pianoforte: Martina Petrafesa A Terezín Autore: Teddy Lettore: Martina Cecone Pensieri Autore: Hanuš Hachenburg Lettore: Cristina Falcomer Uv’tzeil k’nofecho Autore: David Grünfeld (1914 – 1963) & Siegmund [Zikmund] Schul (1916 – 1944) [ricostruzione della parte pianistica di Francesco Lotoro] Luogo: KZ Theresienstadt (Czech Republic) 1942 Fonti: Karas, Joža. Music in Terezín 1941-1945. Beaufort/Pendragon Press New York 1985; +David Bloch, Kfar Sava (Israel) Orchestrazione: Roberto Battistella Interpreti: Francesco Cristante, clarinetto basso Martina Petrafesa, pianoforte Note: Originariamente per baritono su un testo ebraico contenuto nello Hashkiveinu che si recita durante la Amidà (preghiera delle 18 benedizioni) dello Shabbath nel rito askenazita. Grünfeld dettò a Schul la melodia e successivamente Raymond Goldstein, docente presso il Tel Aviv Cantorial Institute, elaborò un accompagnamento organistico. Alla dimenticata Autore: Zdeněk Ohrenstein Lettore: Marina Nadalin Sola vorrei andare Autore: Alena Synkovà Lettore: Silvia Metz Koshi ba Autore: Gideon Klein (1919 – 1945) [ricostruzione della parte vocale di Ruth Huppert Elias & Ela Stein Weissberger; ricostruzione della parte pianistica di Francesco Lotoro] Parole: Gideon Klein Luogo: KZ Theresienstadt (Czech Republic) 1943? Fonti: Ruth Huppert Elias, Netanya (Israel); Ela Stein Weissberger, New York (U.S.A.); Beit Theresienstadt, Givat Haim-Ichud (Israel) Interpreti: Coro dell’Istituto Comprensivo Pordenone Centro diretto dalla prof.ssa Patrizia Avon Martina Petrafesa, pianoforte Note: Ruth Huppert Elias (1922 – 2008) e Ela Stein Weissberger (1930), entrambe deportate nel 1942 a Theresienstadt, hanno ricordato testo in lingua ebraica e musica di questo pezzo di Gideon Klein. Presumibilmente appartiene al repertorio di piccoli pezzi che Klein, assieme a Rafael Schächter, ha creato per l’insegnamento scolastico fondamentale organizzato a Theresienstadt. Paura Autore: Eva Pickovà Lettore: Martina Cecone Giardino Autore: Franta Bass Lettore: Cristina Falcomer Ja, am Alex Autore: anonimo, sulla canzone tradizionale tedesca Lenchen ging im Wald spazieren Luogo: Berlin-Polizeipräsidium (Germany) 1934 Fonti: Lammel, Inge & Hofmeyer, Günter (hrsg. von). Lieder aus den faschistischen Konzentrationslagern. VEB Friedrich Hofmeister Musikverlag Leipzig 1962; Akademie der Künste. Berlin (Germany) Orchestrazione: Roberto Battistella Interpreti: Alessandro Mele, violino Laura Furlan, violino Marco Venturini (24/01), Stefania Pellizzer (26/01, 02/02), violoncello Paolo Mazzoleni, contrabbasso Note: Basata sulla canzone popolare tedesca Lenchen ging im Wald spazieren, conosciuta in diverse varianti testuali. Essa nacque nel 1934 in una cella collettiva del reparto femminile del Berlin-Polizeipräsidium e descrive le vessazioni quotidiane delle donne incarcerate. Dragoner era il soprannome di un sergente particolarmente ostile mentre Adele era il nome della direttrice del reparto femminile. Farfalla Autore: Pavel Friedmann Lettore: Silvia Metz (Senza Titolo) Autore: Zdeněk Ohrenstein Lettore: Marina Nadalin Rigaudon Autore: Hermann Gürtler (1887-1950) Luogo: Polizei-und Durchgangslager Bolzano/Bozen-Gries (Italy) 26.10.1944 Fonti: Friedrich & Christine Gürtler, Copenhagen (Denmark) Interprete: Martina Petrafesa, pianoforte Note: Il pezzo è dedicato a Mariuccia Nulli ed è datato 26.10.1944, compleanno di Gürtler. Skizze 30. Mai 1431 Autore: Viktor (Josef) Ullmann (1898 – 1944) Luogo: KZ Theresienstadt (Czech Republic) 16.5.1943 Fonti: Robert Kolben, München (Germany) Interprete: Martina Petrafesa, pianoforte Note: Il frammento si trova tra i fogli della partitura pianistica della Ouverture zur Oper Don Quixote tanzt Fandango che l’autore terminò di scrivere a Theresienstadt il 23.3.1944 (progetto successivamente abbandonato) e si riferisce a un progetto di opera in due atti su Giovanna d’Arco del quale l’autore aveva già steso il libretto. Tutti i brani musicali sono stati tratti da: “Francesco Lotoro. Thesaurus Musicae Concentrationariae”. Tutte le immagini e i testi sono stati tratti dal libro: “Qui non ho visto farfalle”, Disegni e poesie dei bambini di Terezín – Autori vari – Praga, Museo Ebraico di Praga, 2001 In occasione della Celebrazione della GIORNATA DELLA MEMORIA l’ Associazione Filarmonica Sanvitese l’Istituto Comprensivo e il Liceo “Le Filandiere” di S. Vito al Tagliamento l’Istituto Comprensivo Pordenone Centro SONO LIETI DI INVITARVI ALLO SPETTACOLO Brundibár, una favola per sopravvivere Operina per bambini Sabato 2 febbraio 2013, ore 18.00 Auditorium Comunale - San Vito al Tagliamento Provincia di Comune di Pordenone S. Vito al Tagliamento Brundibár è un’opera per voci bianche e orchestra: un’operina per bambini. Venne composta da Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister nel 1938, fu rappresentata per la prima volta nel 1941 in forma privata (presso l’orfanotrofio maschile del ghetto di Praga), a causa dell’esclusione degli ebrei dalle attività pubbliche in seguito all’occupazione nazista della Cecoslovacchia. Lo stesso anno tutti gli abitanti del ghetto, compresi gli orfani e i musicisti, furono deportati a Terezín, dove l’opera fu rappresentata per ben cinquantacinque volte, prima con il solo accompagnamento del pianoforte, poi nella versione con tredici strumentisti appositamente rivista dall’autore. Il 23 giugno 1944, proprio in occasione di una visita della Croce Rossa, ebbe luogo l’ultima recita, dopodiché tutti i protagonisti dello spettacolo vennero deportati ad Auschwitz. L’opera racconta la storia di due fratelli che hanno bisogno di latte per la loro madre ammalata e, per racimolare qualche soldo, decidono di cantare per strada, chiedendo offerte, ma vengono cacciati via da un suonatore d’organetto ambulante cattivo e prepotente di nome Brundibár. Con l’aiuto di un cane, un gatto e un passerotto, i due protagonisti si alleano con tutti i bambini del quartiere e insieme riescono a far sentire la loro meravigliosa canzone, che sarà ricompensata generosamente dai passanti. Dietro questa semplice vicenda si annidano elementari simboli di un appello alla resistenza, che, se potevano sfuggire alla censura perché espressi in lingua ceca, trovavano nel vissuto quotidiano non solo la causa, ma anche una forte risonanza emotiva: «Quando cantiamo – testimoniava uno dei protagonisti – dimentichiamo la fame, dimentichiamo dove siamo. Il canto di vittoria finale ci fa sperare che sopravviveremo». Con il contributo di: Regione FVG, Provincia di Pordenone Associazione “Il Gabbiano” di S. Vito al T. Società Sportiva Prodolonese ANPI (Sezione di S. Vito al T.) Unipol (Agenzia di S. Vito al T.) Associazione “La Vecchia Latteria” di Prodolone Con il sostegno di: Comune di San Vito al Tagliamento, ANBIMA nazionale, ANED (Sezione di Pordenone), Unicef (Sezione di Pordenone) In occasione della Celebrazione della GIORNATA DELLA MEMORIA l’ Associazione Filarmonica Sanvitese l’Istituto Comprensivo e il Liceo “Le Filandiere” di S. Vito al Tagliamento l’Istituto Comprensivo Pordenone Centro SONO LIETI DI INVITARVI ALLO SPETTACOLO Brundibár, una favola per sopravvivere Operina per bambini Sabato 26 gennaio 2013, ore 18.00 Auditorium “Concordia” - Pordenone Provincia di Comune di Pordenone S. Vito al Tagliamento Brundibár è un’opera per voci bianche e orchestra: un’operina per bambini. Venne composta da Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister nel 1938, fu rappresentata per la prima volta nel 1941 in forma privata (presso l’orfanotrofio maschile del ghetto di Praga), a causa dell’esclusione degli ebrei dalle attività pubbliche in seguito all’occupazione nazista della Cecoslovacchia. Lo stesso anno tutti gli abitanti del ghetto, compresi gli orfani e i musicisti, furono deportati a Terezín, dove l’opera fu rappresentata per ben cinquantacinque volte, prima con il solo accompagnamento del pianoforte, poi nella versione con tredici strumentisti appositamente rivista dall’autore. Il 23 giugno 1944, proprio in occasione di una visita della Croce Rossa, ebbe luogo l’ultima recita, dopodiché tutti i protagonisti dello spettacolo vennero deportati ad Auschwitz. L’opera racconta la storia di due fratelli che hanno bisogno di latte per la loro madre ammalata e, per racimolare qualche soldo, decidono di cantare per strada, chiedendo offerte, ma vengono cacciati via da un suonatore d’organetto ambulante cattivo e prepotente di nome Brundibár. Con l’aiuto di un cane, un gatto e un passerotto, i due protagonisti si alleano con tutti i bambini del quartiere e insieme riescono a far sentire la loro meravigliosa canzone, che sarà ricompensata generosamente dai passanti. Dietro questa semplice vicenda si annidano elementari simboli di un appello alla resistenza, che, se potevano sfuggire alla censura perché espressi in lingua ceca, trovavano nel vissuto quotidiano non solo la causa, ma anche una forte risonanza emotiva: «Quando cantiamo – testimoniava uno dei protagonisti – dimentichiamo la fame, dimentichiamo dove siamo. Il canto di vittoria finale ci fa sperare che sopravviveremo». Con il contributo di: Regione FVG, Provincia di Pordenone Associazione “Il Gabbiano” di S. Vito al T. Società Sportiva Prodolonese ANPI (Sezione di S. Vito al T.) Unipol (Agenzia di S. Vito al T.) Associazione “La Vecchia Latteria” di Prodolone Con il sostegno di: Comune di San Vito al Tagliamento, ANBIMA nazionale, ANED (Sezione di Pordenone), Unicef (Sezione di Pordenone) In occasione della Celebrazione della GIORNATA DELLA MEMORIA l’ Associazione Filarmonica Sanvitese l’Istituto Comprensivo e il Liceo “Le Filandiere” di S. Vito al Tagliamento l’Istituto Comprensivo Pordenone Centro SONO LIETI DI INVITARVI ALLO SPETTACOLO Brundibár, una favola per sopravvivere Operina per bambini Giovedì 24 gennaio 2013, ore 10.30 Auditorium Comunale - San Vito al Tagliamento Provincia di Comune di Pordenone S. Vito al Tagliamento Brundibár è un’opera per voci bianche e orchestra: un’operina per bambini. Venne composta da Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister nel 1938, fu rappresentata per la prima volta nel 1941 in forma privata (presso l’orfanotrofio maschile del ghetto di Praga), a causa dell’esclusione degli ebrei dalle attività pubbliche in seguito all’occupazione nazista della Cecoslovacchia. Lo stesso anno tutti gli abitanti del ghetto, compresi gli orfani e i musicisti, furono deportati a Terezín, dove l’opera fu rappresentata per ben cinquantacinque volte, prima con il solo accompagnamento del pianoforte, poi nella versione con tredici strumentisti appositamente rivista dall’autore. Il 23 giugno 1944, proprio in occasione di una visita della Croce Rossa, ebbe luogo l’ultima recita, dopodiché tutti i protagonisti dello spettacolo vennero deportati ad Auschwitz. L’opera racconta la storia di due fratelli che hanno bisogno di latte per la loro madre ammalata e, per racimolare qualche soldo, decidono di cantare per strada, chiedendo offerte, ma vengono cacciati via da un suonatore d’organetto ambulante cattivo e prepotente di nome Brundibár. Con l’aiuto di un cane, un gatto e un passerotto, i due protagonisti si alleano con tutti i bambini del quartiere e insieme riescono a far sentire la loro meravigliosa canzone, che sarà ricompensata generosamente dai passanti. Dietro questa semplice vicenda si annidano elementari simboli di un appello alla resistenza, che, se potevano sfuggire alla censura perché espressi in lingua ceca, trovavano nel vissuto quotidiano non solo la causa, ma anche una forte risonanza emotiva: «Quando cantiamo – testimoniava uno dei protagonisti – dimentichiamo la fame, dimentichiamo dove siamo. Il canto di vittoria finale ci fa sperare che sopravviveremo». Con il contributo di: Regione FVG, Provincia di Pordenone Associazione “Il Gabbiano” di S. Vito al T. Società Sportiva Prodolonese ANPI (Sezione di S. Vito al T.) Unipol (Agenzia di S. Vito al T.) Associazione “La Vecchia Latteria” di Prodolone Con il sostegno di: Comune di San Vito al Tagliamento, ANBIMA nazionale, ANED (Sezione di Pordenone), Unicef (Sezione di Pordenone)