P ETRARCA
LA VOCE DI
GANZIRRI
An n o X X N u m e r o 1
Marzo 2010
18° IC “Francesco Petrarca” Via Consolare Pompea, Ganzirri, 98165 Messina - www.icpetrarca.it - [email protected] – Tel.090391888
Editoriale
Prof.ssa Rosalia Schirò
Gentili Lettori,
Desidero rinnovare a Voi tutti, il mio personale
saluto per l'inizio del nuovo anno scolastico, che
vede il mio insediamento presso il 18° Istituto
comprensivo
“Francesco
Petrarca”.
La
pubblicazione del giornalino è sempre un evento.
Siamo giunti alla divulgazione della ventesima
edizione, riproponendoci, oggi, ancor più di ieri,
giornalino della nostra comunità e del territorio. Per
questo ho voluto fortemente un progetto d’Istituto,
“Dal territorio alla costituzione” dove alunni e
famiglie siano protagonisti della conoscenza del
territorio e della costituzione con lo sguardo rivolto
all'Europa. Oggi viviamo in un mondo tecnologico,
dove, ormai ci giungono continuamente notizie dal
mondo, dove la parola chiave, cioè l’essenza stessa
del
nostro
bisogno
di
condividere
è
“comunicazione”. Ma non basta far parte del mondo
per diventare cittadini di esso, bisogna innanzitutto
essere padroni e conoscitori del proprio territorio,
perché le nostre radici ci possano ancorare
saldamente alla nostra terra e ci diano la forza e le
idee per migliorarla. Alla fine della lettura del
giornalino, una carica di ottimismo mi dà la certezza
che ce la faremo, perché la nostra comunità
scolastica, che con il suo animo pulito e con
l’amore prepotente per la vita, alimenta le nostre
speranze.
Inaugurazione A.s. 2009/2010
La redazione
Il 16 Ottobre alle ore 11:00, presso la palestra del nostro istituto, è stato
ufficialmente aperto l'anno scolastico 2009 / 2010. L'inaugurazione ha
preso il via con un saluto da parte del Dirigente Scolastico, rivolto a tutti
gli attori, dai più piccoli ai più grandi, che compongono il sistema della
scuola e, in particolare, a coloro che sono entrati in classe per la prima
volta, affinché la scuola diventi un luogo pieno di sorprese, di nuovi
amici da conoscere e di tantissime cose da imparare e con l'augurio di
un anno di lavoro proficuo. Infine è stata celebrata la funzione religiosa,
officiata da padre Antonello Angemi.
La redazione
Noi per gli alluvionati
L'alluvione del 1° Ottobre 2009, che
ha colpito la zona sud della città,
lungo la costa ionica, ricordiamo fra
tutti i paesi di Giampilieri e Scaletta
Zanclea, ha toccato profondamente
l'utenza
scolastica,
tanto
da
risvegliare in tutti un grande senso di
solidarietà. Ognuno ha contribuito
con una piccola donazione, la
consistente somma raccolta è stata
consegnata alla Caritas Diocesana.
Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Rosalia Schirò
20° anniversario del nostro
giornale
Quest'anno ricorre il ventesimo anniversario
dalla pubblicazione del primo numero, 1990/2010,
e in accordo con il Dirigente Scolastico abbiamo
deciso di bandire un concorso per assegnare un
nuovo titolo al giornale. L'iniziativa ha coinvolto
gli alunni dell'Istituto, i quali hanno mostrato
interesse e creatività. In molti hanno saputo
coniare un titolo innovativo e tradizionale allo
stesso tempo, infatti la redazione ha faticato non
poco nella scelta.
CONCORSO
“Pensi di essere un tipo geniale? Prova a dare
un titolo al nostro giornale”
The winner is...Donato Francesco 2a B Secondaria
Suor Gabriella della Caritas diocesana
In questo numero:
Progetto d'Istituto
Mondo scuola
Attualità
Ambiente
Salute
Scienza
Curiosando
Sport
Musica
Cinema
L'angolo della fantasia
Inaugurazione Presepe
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Petrarca la voce di Ganzirri
Progetto d'Istituto
La redazione
Nella società attuale, complessa e multidimensionale,
impregnata in un’ottica europeista, diventa necessario,
costruire e consolidare una comunità "allargata" con
valori "allargati" condivisi. Tutto ciò si può realizzare
partendo da fondamenta solide, da una memoria
comune, alla quale si può pervenire solo con la
conoscenza, il rispetto e la tutela del proprio territorio.
Conoscere, comprendere, rinnovare e valorizzare il
proprio patrimonio culturale, appunto, può condurre ad
apprezzare la “propria storia”, per essere così aperti
alla conoscenza di quella degli altri, in una cultura del
confronto e dello scambio, che si basi sui presupposti
di una civile convivenza. Solo in questo modo l’identità
locale non scomparirà nella globalizzazione, al
contrario sarà un perno portante, un elemento di
ricchezza per la costruzione della cittadinanza
europea, perché sarà arricchita dalla consapevolezza
delle peculiarità di ciascuno e, insieme, dal
riconoscimento degli elementi comuni.
Miti e leggende
Colapesce - Silvia Centorrino III A
NATALE IN CORO
Erica Restuccia ed Aurora Falcone 1a B secondaria
L'esperienza del coro che abbiamo vissuto per Natale è
stata molto significativa. La preparazione si è realizzata
insieme ad alcuni bambini delle classi IV e V della Scuola
Primaria, per tutto il mese di novembre. Qualche giorno
prima dell'esibizione, abbiamo realizzato una prova
generale ed il giorno del concerto ci sentivamo
emozionatissimi, ma rassicurati dalle nostre professoresse
di musica, abbiamo dato il meglio di noi! Avevamo imparato
bene tutti i canti che avrebbero accompagnato la recita
sulla natività dei nostri compagni più piccoli. Abbiamo
cantato anche in occasione dell'inaugurazione del Presepe
vivente e tra i canti tradizionali natalizi, un canto di origine
africana, intitolato Sifuni Leo, è quello che più degli altri è
piaciuto a noi ragazzi del coro ed al pubblico dei genitori
che ci ha ascoltato. Anche il Dirigente del nostro Istituto si è
complimentato con tutti noi, che siamo stati felici per essere
riusciti a trasmettere delle sane emozioni.
Fata Morgana - Marco De Falco III A
Il coro d'Istituto
La redazione
Il 17 Dicembre del 2009, in aula magna
si è esibito il coro del nostro Istituto.
Formatosi nel corrente anno scolastico,
sotto la direzione delle professoresse
Dimoli e Squadrito, che hanno
selezionato i giovani coristi fra gli alunni
delle ultime due classi della Scuola
Primaria e della Scuola Secondaria di
primo grado.
Coro D'Istituto
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Petrarca la voce di Ganzirri
Progetto d'Istituto
Il nostro presepe vivente
La redazione
Venerdì 18 Dicembre, alle ore 17, è
stato inaugurato il Presepe vivente,
per far rivivere la "magia del Natale"
e valorizzare la fecondità culturale
del territorio e delle sue tradizioni
religiose. Il Presepe è stato allestito
dal professor Bertuccio e dagli
alunni della scuola secondaria. Le
rappresentazioni si sono ripetute
sabato 19, dalle ore 17 alle 19.30.
Sempre negli stessi orari, la
manifestazione è stata riproposta
domenica 20, sabato 26, domenica
27, domenica 3 gennaio 2010 e si è
conclusa, il 6 gennaio.
La natività
Continua a pagina 16
Tradizioni Popolari
U misi i Dicembri
Sponsor
Rosalba Mangraviti III A
“I PANUZZI”
VAeB
Ogni anno il 6 dicembre, festa di San Nicola durante la celebrazione
della S Messa, vengono benedetti i “panuzzi”, che sono offerti da
panettieri del luogo e impacchettati da volontari della parrocchia. Alla
fine del rito liturgico, i “panuzzi” vengono dati a tutti i parrocchiani, che
con devozione li portano a casa.
L’origine dei “panuzzi” risale a tanti anni fa, quando a Ganzirri, la
popolazione era dedita alla pesca e alla molluschicultura. Si racconta
che essi erano gelosamente custoditi nelle case e nelle barche dei
pescatori, i quali trovandosi in particolari difficoltà meteorologiche, il
mare era molto agitato, non potevano rientrare a terra. Allora con fede,
essi lanciavano questi “panuzzi” in acqua e dopo un po’ cominciava a
calmarsi, permettendo loro un facile rientro. Anche le donne, che
aspettavano con ansia e trepidazione il ritorno dei loro uomini dalla
battuta di pesca, invocavano l’aiuto di S. Nicola e dalla terra ferma
lanciavano i “panuzzi” in mare, ottenendo la grazia di vedere ritornare i
loro cari, perché le acque, miracolosamente con l’intercessione, del
Santo Patrono si calmavano.
Oggi la tradizione continua sia tra i pescatori del luogo, che tra gli
abitanti di Ganzirri, che portano i “panuzzi” alle persone malate e
bisognose, come segno d’amore, di fede, di speranza e di carità, come
fu realmente S. Nicola quando visse.
U quattro Barbaredda
u sei Niculedda
u ottu Maria
u tridici Lucia
u vintunu San Tommasu ia.
U vinticincu lu Santu Missia,
U vintottu i Santissimi Nuccenti
nisciu l’annu e non cunchiudemmu nenti.
U trentunu San Silvesru Papa
Nisciu l’annu e trasi l’annata.
A cunta
Domenico Donato III A
Mariuzza cadiu du lettu
E si rumpiu na taula u pettu
A puttaru o spitalettu
u spitalettu era chiusu
a ziccaru ‘nto puttusu
‘nto puttusu non ci capia
a puttaru unni so zia
so zia era malata
ci desi na zuccarata
a zuccarata era fatta i
bacialicò
ciaura tu e ciaura io.
San Nicola
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Petrarca la voce di Ganzirri
Mondo Scuola
Un viaggio economico...in Francia
a
Antonio Baronello 2 D secondaria
Circa una settimana fa ero seduto alla mia scrivania per fare i compiti,
ero troppo stanco... all’improvviso, mi sono trovato su un aereo, che mi
portava in Francia. Dopo lo scalo tecnico a Roma, sono partito, alla
volta di Parigi. Il viaggio è durato circa due ore. Appena sono arrivato,
davanti a me è apparsa maestosa la torre Eiffel, era altissima. Mi sono
messo in fila, per salire con l’ascensore, infatti, è aperta al pubblico
dalle 9.00 del mattino a mezzanotte in estate (11 giugno - 28 agosto) e
dalle 9.30 alle 23.00 il resto dell'anno. Ho pagato 13,00 € e sono salito
su questa maestosa opera alta m.324. La Torre Eiffel è il monumento
più famoso di Parigi ed è conosciuta in tutto il mondo come simbolo
della città e dello stato francese. Fu chiamata così dal nome del suo
progettista, l’ing. G. Eiffel. È visitata mediamente ogni anno da cinque
milioni e mezzo di turisti. Su ogni piano della torre vi sono splendidi
locali. Dopo la visita sono andato in albergo e precisamente alloggiavo
al “Paris Arc de Triomphe”, a pochi passi dall’Arco di Trionfo e dagli
Champs Elysées, in una via tranquilla, lontano dalle arterie principali.
Dopo aver messo in ordine i miei vestiti, sono uscito per andare a
visitare Palazzo Matignon, sede del Primo Ministro francese. Dopo la
visita sono andato al “Charter”, uno dei ristoranti storici di Parigi, aperto
sin dal 1896, in uno dei quartieri più caratteristici della capitale,
Montmartre. La cucina francese è stata squisita. La sera, un taxi mi ha
portato all’aeroporto, per far rientro a Roma. Il viaggio di ritorno non è
stato tranquillo, infatti vi sono state molte turbolenze... sono stato
scosso da esse...mia madre mi svegliava, perché mi ero addormentato
sulla scrivania.
Tour Eiffel
Il televisore
Enrico Piccione 1a E secondaria
Durante la metà del secolo scorso il televisore era un privilegio di pochi e
solo i più ricchi lo possedevano; oggi, tutte le famiglie ne posseggono
almeno uno.
Le famiglie che hanno un solo apparecchio spesso litigano per il
programma da seguire, ma, in fondo, guardare uno stesso canale in tv è
un modo per restare tutti insieme.
Nelle case dove è presente più di un televisore, infatti, capita spesso che
in famiglia ci si divida nelle diverse stanze, poiché ognuno vuole vedere il
programma che preferisce e che magari non interessa agli altri familiari.
Nella mia casa spesso si litiga per la scelta di un canale, ma alla fine, per
fortuna, ci accordiamo sempre! Questo accade soprattutto nel salottino
in cui il televisore è acceso a tutte le ore: dal primo pomeriggio fino a
tarda sera.
A volte commentiamo tutti insieme delle scene ridendo, oppure io e mia
sorella ci facciamo spiegare il significato di alcune cose da parte dei
nostri genitori, ma se chiacchieriamo troppo parte uno “Shhh!” di
rimprovero da chi sta cercando di ascoltare la tv.
Il televisore è diventato un elettrodomestico indispensabile perché mette
al corrente di tante notizie, grazie a telegiornali e documentari. La tv ha
la sua importanza anche nell’educazione dei bambini. Tramite i cartoni
animati possono essere diffusi, infatti, validi insegnamenti, ma per trarre
il massimo profitto bisogna che siano gli adulti a scegliere attentamente i
programmi da proporre ai loro figli.
Sponsor
Il primo televisore
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Petrarca la voce di Ganzirri
Mondo Scuola
CONCORSO
Educazione alla legalità
La finalità prima della nostra scuola è la formazione dell'uomo e del cittadino, formazione che è in stretto rapporto
con la conoscenza e il rispetto delle norme che regolano una comunità democratica. I docenti lavorano alla
costruzione di una personalità consapevole dei diritti e dei doveri che la “Cittadinanza” impone, disponibile e
collaborativa verso il bene comune, ben integrata nella società, ma anche capace di accogliere i vantaggi che le
diversità, sotto le varie forme in cui oggi si presentano, offre. Legalità per reprimere da subito ogni forma di illegalità,
combattere ogni forma di sopruso e soprattutto capire e vivere le leggi come opportunità e non come limiti. La
scuola è legalità, è il luogo in cui per la prima volta ci si confronta con altri, dove bisogna rispettare alcune regole ed
avere una precisa condotta; bisogna imparare a rispettare e rafforzare questa istituzione, per poter affrontare quel
passaggio di consegne che si pone in essere tra generazioni, per una diffusione della cultura della legalità, per una
migliore convivenza tra diversi, nel rispetto delle regole e per una società migliore. La professoressa Zappardino
nell’ambito del progetto alla legalità ha indetto un concorso riservato agli alunni delle terze classi, dal titolo “Il
multiculturalismo può spaventare o affascinare. Cosa ne pensì?”Gli alunni dopo aver prodotto gli elaborati hanno
dato vita ad un dibattito intenso e coinvolgente, che ha evidenziato non solo un costruttivo interesse, ma soprattutto
la volontà di capire e di conseguenza di migliorare i comportamenti verso il diverso da sé
Vincitori ex equo
Antonio Nuccio
3a A
Francesca Batessa 3a B
Andrea Donato
3a E
La realtà deformata
Antonio Nuccio 3a A secondaria
Amicizia
Radio, internet, televisione, sono questi i principali mass-media che ci mettono in relazione con il mondo. Un mondo senza
comunicazione? Un mondo solo, tonto, ignorante. Sono infatti questi figli della tecnologia che ci permettono di restare in
contatto con il nostro Paese, il nostro continente, con tutti gli esseri umani sparsi in questa piccola Terra. Naturalmente la
popolazione si serve di questi mezzi per ricevere notizie, sapere, conoscere, non solo da tutto il mondo, ma principalmente dal
e del proprio Paese. E il popolo di una nazione non può che fidarsi e ritenere vere le notizie che gli vengono offerte. Da ciò si
deduce che il popolo crede in ciò che gli viene fatto credere. E’ un gioco sottile ma facile. Spesso viene applicato in campo
politico soprattutto in TV attraverso i telegiornali. Fare emergere una notizia piuttosto che un’altra, trasmettere dati non veritieri,
sopprimere o truccare la scena secondo le direzioni delle istituzioni politiche ed economiche del momento: sono tutti trucchetti
a cui si abbocca facilmente, anche qui in Italia.Qualche numero essenziale, per capirci meglio. Nella campagna elettorale per
le ultime elezioni, secondo uno studio del Censis del 2009, “il 69,3% degli elettori si è informato e ha scelto chi votare
attraverso le notizie e i commenti dei telegiornali”. Con questa tecnica non diventa importante ciò che si fa realmente, ma è
sufficiente comunicare “che si sta facendo”, “che si è fatto”, o “che si farà” e magari gridare al “miracolo”. Come per il terremoto
dell’Aquila. Ogni giorno per mesi si è inneggiato, tra mille compiacimenti al governo, alla prodigiosa realizzazione dei primi
moduli abitativi provvisori ad Onna a distanza di soli 116 giorni dal terremoto in Abruzzo. Ricordo che si sentiva sempre
ripetere che era tutto grazie a quel governo se si era compiuto quel prodigio. Ma nessuno sapeva e sa che, a San Giuliano di
Puglia, i primi trenta moduli furono consegnati a 82 giorni dal sisma, in Umbria a 98 giorni, finanche in Irpinia in 105 giorni. Se
fosse necessaria una stagione di paura e odio per far credere che sia colpa del governo, questa apparirebbe. Se invece si
volesse il contrario, le cronache nere, come è già successo, dimezzerebbero. Noi siamo solo alle prese con una cattiva
informazione e con un giornalismo obbediente, abbiamo dinanzi un lavoro psicologico determinante. Se si abituano le persone
a questa confusione inducendole a credere che nulla sia in se stesso vero e che ogni cosa può diventare vera o falsa per
decisione dell’autorità e con l’obbedienza dei TG, si vanifica la realtà e si sterilizza la conoscenza delle cose. Oggi si discute di
che cosa debba essere il servizio pubblico, vale la pena ricordare che la libertà dell’informazione non è fine a se stessa, ma è
solo un mezzo per proteggere un bene più prezioso della libertà dei giornalisti: il diritto dei cittadini ad essere informati.
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Petrarca la voce di Ganzirri
Attualità
Gli italiani e il razzismo!
Il Bullismo
Chiara Caracciolo 3a B secondaria
Una parte degli italiani, è da sempre
contraria all'ingresso di persone di diversa
etnia nel nostro Paese. Cioè coloro che
differiscono da noi per il colore della pelle,
per la cultura, per la lingua, per i modi di
fare, e per questo destinati all’esclusione e
all’emarginazione. In poche parole questo
fenomeno si chiama razzismo.
Queste persone provenienti dalle zone più
povere del mondo, sono perennemente
spinte dal desiderio di trovare lavoro, e per
questo si accontentano di qualunque
occupazione pur di sopravvivere. In Italia le
assumiamo soltanto per lavori umili che noi
italiani non vogliono svolgere… Come ad
esempio: addetti alle pulizie, badanti,
cameriere o qualunque altro lavoro ancora
più modesto. Anche se posseggono dei
titoli di studio, quando arrivano in Italia o in
altri paesi, i loro titoli non contano
assolutamente nulla e per questo devono
soltanto accontentarsi di lavori non sicuri e
temporanei. Inoltre basti pensare ai
barboni, che degli scriteriati o per gioco o
per cattiveria si divertono a dargli fuoco; ai
marocchini che vengono maltrattati e
sminuiti soltanto per il loro aspetto; ai
bambini presi di mira dai compagni, li
picchiano e approfittano di loro soltanto
perché li vedono diversi.
Secondo me certi comportamenti sono
totalmente sbagliati, perché queste persone
anche se provengono da zone più povere,
hanno il diritto di lavorare e vivere in modo
dignitoso come tutti gli altri cittadini.
Giovanni Buda 3a F secondaria
Quante volte si sente in Tv di fatti legati al bullismo, come: “Bambino
disabile picchiato dai compagni”, queste parole non le vorremmo più
sentire!
Non è giusto che una problematica così seria, sia considerata da
alcuni ragazzi, come un gesto consentito, al punto da inneggiare le
gesta di chi li perpetra, addirittura favorendo il cosiddetto
“cyberbullismo”, cioè rendono pubblici gli episodi che li coinvolgono
attraverso Internet, in modo da rendere visibili a tutti le loro bravate,
senza rendersi conto di mettere in questo modo in risalto solo i
comportamenti orrendi perpetrati .
Le motivazioni principali dei ragazzi che sfogano la loro rabbia sulle
persone più deboli e indifese, secondo alcuni sono da ricondurre ai
problemi in famiglia, ma è anche un modo per affermare il proprio
ruolo da leader nel gruppo e, quindi, avere l’ autorità e il rispetto di
altre persone nei propri confronti.
Un episodio che mi ha colpito particolarmente ed ora è in tutte le
pagine del web è quello di un professore che lascia in mutande
davanti alla classe due alunni accusati di aver fatto un atto di
bullismo. Il professore ha di certo esagerato nella punizione adottata
e pentito si autosospende. Ma l’insofferenza di fronte ad un
ennesimo atto di bullismo può portare anche a queste reazioni
estreme?
Spero che eventi simili a questo sia nelle scuole, che nella vita
quotidiana, non accadano di nuovo e la parola bullismo non si senta
più.
Locandina Ministero degli Interni
locandina
Sponsor
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Petrarca la voce di Ganzirri
Ambiente
Il vertice di Copenhagen
Un evento di grande importanza che si è svolto
recentemente è il Vertice di Copenaghen per la
“salute” del mondo. Alla riunione sono stati presenti
192 Stati e 110 Capi di Stato per trovare un accordo
al fine di ridurre le emissioni di gas. Con la
quindicesima conferenza dell’ONU si dovrà arrivare
ad una soluzione per il problema del clima. India,
Brasile e Cina hanno deciso di ridurre le emissioni di
CO2.Pechino ha raggiunto un accordo sul clima, ma
chiede un significativo impegno agli USA, riducendo
le emissioni di anidride carbonica del 25-40% entro il
2020.C’è il rischio che nel 2100 le temperature si
innalzino dai 5 ai 7 gradi, provocando così estinzioni
di animali e scarsità d’acqua. La presenza di CO2
dipende dall’uso di combustibili fossili, in uso dopo la
rivoluzione industriale. Il pianeta riesce ad assorbire
circa la metà delle emissioni grazie alla fotosintesi
delle piante e all’azione delle alghe dell’oceano. Ma,
purtroppo, il disboscamento aumenta e le alghe
stanno scomparendo. Per rimediare alla “febbre” del
nostro Pianeta, dovremmo collaborare tutti, cercando
e di non inquinare e di proteggere l’ambiente che ci
circonda, proteggendo così il mondo in cui viviamo.
Federica Nuccio 2a B secondaria
Locandina vertice
Salute
Moda e anoressia
Giulia Arigò 1a C Noemi Freni 3a C secondaria
Il problema dell'anoressia è una vera e propria emergenza sociale, ed è molto diffuso tra
ragazze e ragazzi, che oltre a mettere in mostra i loro abiti, mettono in mostra le loro ossa
e le loro sporgenze.
Gli stilisti non vogliono capire quanto dannose siano le sfilate per le ragazze ed i ragazzi,
perchè pur di somigliare alle modelle farebbero qualsiasi cosa ed è da qui che nasce
l'anoressia.
Le ragazze ed i ragazzi però non sanno che le modelle per essere in quel modo magre
vengono pagate, poiché i loro contratti gli impongono di non ingrassare…ovviamente
questa non è una giustificazione!
Ma perchè venerare così tanto un fisico “pelle e ossa”?
Come si fa a considerare una “buona immagine” una persona con un corpo tanto ossuto?
Tutti questi cattivi esempi inviano alle nuove generazioni dei messaggi negativi!
Ma per gli stilisti l'anoressia è un argomento sottovalutato! A loro interessano solo i
guadagni, le vendite degli abiti e gli applausi del pubblico. Il numero delle ragazze
modelle, che ogni anno aumentano, e vanno ad incontrarsi con una morte assurda e
molto precoce, per gli stilisti è pressoché insignificante.
Le ragazze e i ragazzi purtroppo non si limitano solo a guardare “quelle” loro coetanee
modelle dal fisico magro e perfetto, ma purtroppo si fanno invadere dalla smania di
imitarle!
Molti sondaggi dimostrano, che negli ultimi tempi l'anoressia è aumentata di circa ottomila
casi in più ogni anno per il totale di 450.000 persone anoressiche solo in Italia.
La fascia d’età più colpita da disturbi di alimentazione, quali bulimia e anoressia, va dai
quindici ai venticinque anni, considerato che quello dell'adolescenza è il periodo più
critico in assoluto, lascio a voi trarre la conclusione!
Infine preciso che nel 99% dei casi, spiegano gli esperti, una ragazza o un ragazzo che Anoressia la morte bianca
ha un cattivo rapporto col cibo, soffre anche di altri gravi disturbi psichici, come:
insicurezza, mancanza della stima di sé!
Cerchiamo di salvare vite umane, peraltro giovani!
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Petrarca la voce di Ganzirri
Info
games
Videogiochi e letteratura si sposano: ecco a voi Dante's Inferno
Andrea Donato e Cristina Barcellona 3aE secondaria
Il primo videogioco ispirato alla Divina Commedia: in Italia dal 24
Febbraio 2010.
Pochi mesi fa, il primo giugno 2009, a Los Angeles, si è svolta l'ennesima
E3 la fiera internazionale tra le più importanti, per tutto ciò che riguarda i
videogiochi. In mezzo a un'innumerevole serie di videogiochi, da God of
War III ad Assassin's Creed II, ha fatto capolino Dante's Inferno,
presentato dalla stessa Electronic Arts delle famosissime serie calcistico
video-ludiche di FIFA e delle spericolate corse clandestine di Need for
Speed. Ma quando si parla di Dante's Inferno non si parla di un videogioco
come un altro: si tratta, infatti, del primo videogioco direttamente ispirato
alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Nel gioco, il protagonista non è
un poeta, ma un guerriero reduce dalle crociate e con un turbolento
passato che crea in lui una crisi molto simile a quella che ha ispirato il vero
Dante Alighieri a scrivere la sua commedia; quindi, si scontra con la morte
in persona per salvare l'amata Beatrice. Il protagonista perde lo scontro e
Beatrice viene trascinata all'Inferno, ma riesce comunque a sottrarre la
scure all'angelo della morte e la sua amata gli dona una croce dai mistici
poteri. Possiamo quindi affermare che i videogiochi si stanno ispirando
sempre più alla cultura. Il gioco è uscito in Italia il 24 Febbraio 2010.
Copertina gioco
Sponsor
Info libri
Twilight: la saga
Twilight è una saga di genere fantasy,
avventura, romantico scritto da Stephenie
Meyer. Tratta delle avventure di Isabella Swan,
un'adolescente che si trasferisce da Phoenix a
Forks nella penisola di Washington, che si
innamora di un vampiro chiamato Edward
Cullen.
La storia è narrata primariamente dal punto di
vista di Bella, ma l'epilogo di Eclipse e la
seconda parte di Breaking Dawn sono narrati
attraverso gli occhi di Jacob Black. Midnight
Sun, un romanzo inedito della serie (la cui
pubblicazione è incerta), tratta invece la stessa
storia di Twilight narrata da Edward.
Twilight: milioni di fans in tutto il mondo, milioni copertina liibro
di libri venduti, davvero un successo strepitoso.
Stephanie Meyer, ha creato un mondo in cui noi
adolescenti ci sentiamo sempre protetti e capiti.
Il segreto del suo successo? La verità che c’è
tra le righe dei suoi libri, che accomuna noi
ragazzi, troviamo nei protagonisti, Bella ed
Edward, una parte di noi stessi, un amico, un
compagno, forse anche il vero significato
dell'amore.
Eleonora Alma 2a C secondaria
Una bottiglia nel mare di Gaza
La redazione
am
ici
zia
È grazie a un messaggio infilato in una
bottiglia sepolta sotto la sabbia della spiaggia
di Gaza che Tal, figlia di iisraeliani pacifisti
sostenitori del primo ministro Rabin (ucciso
da un integralista ebreo nel 2005), inizia a
scambiare mail con Naim, un ragazzo
palestinese. Il rapporto che si crea tra i due
adolescenti è complesso e burrascoso e, li
aiuta a crescere.
Il libro affronta il tema della questione
palestinese. Con un finale a sorpresa tutt'altro
che consolatorio, ma che non chiude del tutto
le porte alla speranza
amore
copertina libro
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Petrarca la voce di Ganzirri
Scienza
UNA BICI A IDROGENO
Enrico Cancellieri V B
Prototipo del Cnr di Messina
Sponsor
Il 3/11/2009 a Messina è stato ultimato il primo prototipo di bicicletta a
idrogeno della storia. Sviluppata dall’Itae (Istituto di tecnologie avanzate
per l’energia), con la partecipazione del Cnr di Messina, la bicicletta a
idrogeno sarà presto su tutto il mercato italiano: il veicolo è munito di un
motore a idrogeno per la pedalata assistita e ha un’autonomia elettrica
di circa 150 km. Al momento il prezzo di un pieno è stimato intorno ai
18€ per una spesa di circa € 0,12 a chilometro. Il prototipo è stato
presentato nel workshop scientifico sulla mobilità sostenibile nell’ambito
di “H2Roma Energy & Mobility Show” che si è tenuto nella capitale dal
3/11/2009 al 5/11/2009. Durante il workshop l’Itae ha annunciato la
progettazione di molti altri veicoli ecologici come per esempio un
autobus elettrico-ibrido ad idrogeno, detto HBUS, e un trattore ad
idrogeno ottenuto da biomasse o dallo sfruttamento di energie
rinnovabili. Col passare del tempo la tecnologia ha sviluppato questi
nuovi sistemi ecologici che, speriamo, possano rendere il mondo un
posto più pulito e migliore.
INFLUENZA AH1N1: UN TERRORE PER LA GENTE!
Paola Alibrandi V A
L’influenza A sottotipo H1N1 ha allarmato tanta gente,
questa “pericolosa” influenza ha spaventato tutti!
Ma in realtà cos’è l’influenza AH1N1?
L’influenza A è una forma di virus che si presenta con
sintomi di tosse, mal di testa, raffreddore e blocco delle
vie respiratorie.
Fra l'autunno e l'inverno molte persone si sono
ammalate di influenza e si sono preoccupate perché
pensavano fosse il tipo A, ma in realtà era
semplicemente la classica influenza che, come ogni
anno si diffonde in tutta Italia.
Alla fine si è capito che di quest’influenza non si doveva
aver così tanta paura e una volta contagiati è bastato
seguire la cura adatta, e nella maggior parte dei casi
tutto è andato per il meglio. Purtroppo si sono registrati
casi di decessi, ma le persone contagiate presentavano
già un quadro clinico compromesso da altre patologie.
Anch'io sono stata colta dall’influenza, per fortuna non
era influenza A, ma nonostante tutto, quando ero
malata, pur non sapendo di che tipo fosse, non mi sono
lasciata prendere dal panico e non ho avuto
completamente paura.
Paola Alibrandi V A
Locandina ministero
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Petrarca la voce di Ganzirri
Curiosando
Finirà davvero il mondo nel 2012?
Una domanda che ci affligge dalla notte dei tempi, è la data della fine del mondo.
Molti pensano che la vita umana cesserà con la fine del mondo, ma nessuno pensa che altre
cause potrebbero distruggerla prima, ad esempio l’inquinamento. Addirittura alcuni pensano
che la terra sarà risucchiata dal sole o che un pianeta sconosciuto entrerà in collisione con il
globo terrestre. I motivi più probabili, invece, potrebbero essere i terremoti o gli tsunami.
Pensando ai siciliani, che, secondo gli studiosi, subiscono un terremoto ogni cento-centotre
anni, potremmo pensare che sia proprio una scossa sismica così intensa da propagarsi in
tutto il mondo a provocare la fine del nostro pianeta. Gli adulti, che di questi annunci ne
hanno sentiti tante volte, non ci fanno caso e fanno finta di non essere interessati. I ragazzi
invece si preoccupano o preferiscono non affrontare l’argomento. La domanda è sempre la
stessa: “FINIRA’ MAI IL MONDO?” Secondo me, quando succederà, l’uomo si sarà già
estinto e non dovrà assistere impotente a questa distruzione.
Paola Puleio 1a A secondaria
2012
Gli ufo esistono?
Dogon
La moda dei minicani
Enrico Cancellieri V B
È ormai nota la moda di minicani, i cani teacup, pocket, toy
e tiny toy vari, che sono conosciuti per essere cani
minuscoli, gracili, che stanno in una borsetta, ma per questi
piccoli amici le conseguenze non sono di certo buone, infatti
i cani affetti da nanismo soffrono di molte patologie quali:
• mancanza di denti;
• fontanella del cranio aperta anche in età adulta,
tanto che se il cane cade da un altezza di soli 30 cm
muore;
• muscolatura deficiente di consistenza;
• displasia dell’anca e del gomito;
• cranio e orecchie sproporzionate rispetto al resto
del corpo;
Le razze interessate sono i chihuahua, i pinscher, i maltesi,
gli yorkshire terrier e i barboncini.
Questo problema deve essere risolto in breve tempo, prima
che questi cani, mostrati solo per vanto e come un
accessorio di moda si riproducano in maniera
sproporzionata, ma inversamente proporzionata alle
sofferenze dei nostri piccoli amici!
mini cane
Si dice che 500 anni fa degli alieni giunti dalla stella
Sirio, vennero sulla Terra svelando ad una tribù
dell’Africa occidentale, i Dogon che vivono nel Mali, i
segreti dell’astronomia. Così, i Dogon, conobbero
questi misteri prima degli scienziati. Nel 1930 gli
studiosi: Marcel Griaule e Germane Dieterlen vissero
con la tribù dei Dogon. Durante una cerimonia
dedicata alla stella Sirio che si tiene ogni 55 anni fu
scoperta un’altra stella chiamata da loro Po-tolo (che
nella loro lingua significa “granello” minuscolo ma
massiccio). La stranezza consiste nel fatto che Po-tolo
esista veramente e che non è visibile ad occhio nudo.
Gli scienziati si sono accorti della sua esistenza
intorno al 1920. questa stella che si trova accanto a
Sirio si presenta esternamente piccola ma densa,
compie la sua orbita in 55 anni come nella cerimonia.
Secondo me nell'Universo esiste altra vita perché
sarebbe inutile essere solo noi UMANI su uno spazio
cosi vasto.
Roberto Girone 1a F secondaria
Sponsor
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Petrarca la voce di Ganzirri
Sport
Il doping nello sport
Francesca Sciliberti 1a B secondaria
Lo sport è come una torta, e per preparare una torta abbiamo bisogno degli
ingredienti che sono questi : lavorare sodo, impegnarsi con il proprio sforzo
fisico e tenere sempre a mente che non è importante vincere, ma divertirsi e
giocare lealmente.
Questi sono gli ingredienti principali per essere un bravo sportivo.
C’è chi invece ha un solo ostinato intento, vincere ad ogni costo, anche
barando, pur sapendo che si va contro la legge, ma non importa, basta che si
vinca!
Questo, secondo me, non è giusto, perché vincere non è tutto nella vita, ma c’è
Uomo pillola
chi proprio non lo capisce!
Alcuni sportivi si “dopano” per battere i loro avversari, senza rendersi conto
che tutto ciò è molto sbagliato e molto pericoloso per la salute e questo
dovrebbe costituire una ragione in più per non farlo, invece…
Ricordiamoci, è molto meglio mancare una vittoria che vincerla con
Emanuele Foti 2a B secondaria
l’inganno!
Lo sci è uno sport che si pratica da molti
anni, anticamente veniva praticato sulla
neve fresca e senza impianti di risalita.
Paola Puleio 1a A secondaria
Lo sci in seguito è stato inserito fra le
La storia del Karate, anche se non sembra,
competizioni olimpioniche, ed ancora
risale a millenni fa.
oggi ne fa parte.
In questo arco di tempo sono nate molteplici
In Italia, la maggioranza delle stazioni
tipologie di discipline all’interno del karate,
sciistiche si trova sulla catena delle Alpi,
una di queste è il “karate kyokushinkay”.
in particolare la Val D’Aosta dove si
In questo tipo di disciplina si usa soprattutto
trovano stazioni come Saint-Vincent,
l’attacco, ma anche la difesa ha la sua
Breuil-Cervinia e Courmayeur.
importanza.
Lo sport dello sci si divide in due tipi
Annualmente i karateka più esperti fanno
diversi: lo sci alpino (che è il più
delle gare, la competizione più importante è
popolare) e lo sci di fondo (che viene
sicuramente quella dei mondiali, che
praticato in pianura e in salita).
vengono svolti quasi sempre in America, in
Lo sci alpino si divide in varie categorie,
Bulgaria, in Francia, in Spagna ed in Russia.
tra cui Gigante, Slalom Gigante, Slalom e
Per essere ammessi ai mondiali, bisogna
Discesa Libera.
aver vinto almeno una volta le gare nazionali,
Le piste da sci vengono lisciate e
europee e internazionali, quindi è necessario
sistemate da delle macchine chiamate
essere proprio degli esperti del settore!
Gatti Delle Nevi che vengono detti anche
Entrando nel mondo del karate si scoprono
“mezzi battipista” che vanno in funzione
molti segreti, custoditi dai maestri.
alla chiusura delle piste (di solito alle
Una notizia che molti non sanno è che nel
16:30).
karate si possono usare la sciabola e la
Lo sci è uno sport che se ci si pensa può
spada.
sembrare banale perché in fondo
I fondatori del karate furono tre: Mass
consiste solo nello scivolare sulla neve,
Oyama, Tsumu Wakiucchy e Arimo Akiyama.
ma quella discesa genera delle emozioni
Queste sono solo alcune delle interessanti Anima giapponese
inspiegabili che solo sciando si può
notizie che riguardano il Karate, vi consiglio
capire.
di scoprire le altre praticando in prima
persona questo bellissimo sport!
LO SCI
Il karate
Razzoli Giuliano
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Petrarca la voce di Ganzirri
Musica
Il musical “Il mondo di Patty”
Siamo due bambine della IV A e desideravamo tanto vedere il Zoe Rizzo ed Alessia Scaglione IV A
musical “Il mondo di Patty”, i nostri genitori finalmente il 20 Gennaio
sono riusciti a trovare i biglietti. Il musical si è svolto a Catania e noi
per arrivarci abbiamo impiegato circa un’ora e mezza. Quando
siamo arrivati, per entrare, c’era una lunga fila, infatti lo spettacolo
non è iniziato alle 21:00 ma alle 22:00. Il teatro era veramente
grande e dopo un po’ abbiamo trovato i nostri posti e ci siamo seduti
guardandoci intorno, il palco era veramente grande e colorato di
viola e rosa. Quando tutti hanno preso posto la luce si è spenta e il
palco si è illuminato facendo vedere i nostri beniamini che hanno
cominciato a cantare e recitare. Durante lo spettacolo c’è stato
anche un intervallo e noi ne abbiamo approfittato per cenare. Alla
Locandina Il mondo di Patty
fine dello spettacolo abbiamo comprato dei souvenir da portare a
casa, dei cuscini, che abbiamo utilizzato, quando siamo tornate in
macchina, per appoggiarci la testa e dormire. Lo spettacolo è stato
veramente bello e abbiamo potuto vedere da vicino i nostri beniamini
specialmente LAURA ESQUIVEL, che è bella e brava.
Una serata all'opera
Mariacarla Vicinanza 3a F Elena Vicinanza 1a E secondaria
Siamo due sorelle di dieci e dodici anni, a cui piace la musica e, in particolare, la musica lirica. Domenica 7 febbraio,
alle ore 18:00, ci siamo recate al teatro Vittorio Emanuele, per vedere ed ascoltare un'opera lirica, “Madama Butterfly”.
Per chi non lo sapesse, è una tragedia giapponese in due atti e tre parti, su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa,
musicato da Giacomo Puccini. Pur essendo ambientata in Giappone, non c'è nulla di cui preoccuparsi, infatti, essendo
il compositore italiano, l'opera è cantata nella nostra lingua. È la storia di una Geisha giapponese, Cio-Cio-san, di
quindici anni, che sposa un marine degli Stati Uniti, Benjamin Franklin Pinkerton, che
si è invaghito di lei. Essendo ella povera in canna, un marito ricco la aiuterebbe
molto. Ma Butterfly non pensa a questo, perché lei è innamorata, tanto da rinnegare
la sua religione. Pinkerton, però, la abbandona in Giappone tornando in patria per
risposarsi, ma con una donna americana. Cio-Cio-san, però non perde la speranza e
continua ad aspettarlo. Durante gli anni senza suo marito, Butterfly ha avuto un figlio,
che ha cresciuto con amore. Lo ha chiamato Dolore, ma al ritorno di suo padre il
nome si trasformerà in Gioia. Ormai tutti cercano di distoglierla dal pensiero del
ritorno di suo marito, ma lei non vuole e, un giorno, la sua attesa viene
“ricompensata”, poiché Pinkerton ritorna, ma con sua moglie Kate per prendere il
bambino ed educarlo alla maniera americana. Butterfly, allora capisce la verità,
disperata fa harakiri, squarciandosi la pancia con un coltello. A quanto pare,
quest'opera ha attratto molte persone, poiché il teatro era pieno. A noi è piaciuta
molto, la scenografia era abbastanza fedele ai luoghi descritti nel libretto originale e
Libretto originale
la regia era ottima. Quella che noi abbiamo visto è stata sola la prova generale, ma ci
sono state altre tre rappresentazioni, mercoledì, venerdì, per la quale abbiamo preso i biglietti in modo da poterla
rivedere, e domenica. Davvero da non perdere, è stato uno spettacolo pieno di emozioni. La cosa più bella, però, è
sapere che anche qui, a Messina, vengono valorizzati il canto e la bella musica, valori importanti che non andrebbero
perduti, i quali dovrebbero essere trasmessi tramite noi, generazione attuale, alle generazioni future, perché non siano
mai dimenticate.
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Petrarca la voce di Ganzirri
Cinema
New Moon l'attesa è finita...
Cristina Barcellona 3a E secondaria
Il 18 novembre 2009, è uscito nei cinema di tutto il mondo, “New
Moon”, il nuovo capitolo della saga vampiresca, per la gioia di
tutti i fan, che hanno già apprezzato Twilight. Ritroviamo i due
attori protagonisti, Kristen Stewart (Bella Swann) e Robert
Pattinson (Edward Cullen), con l’aggiunta di Jacob Black (Taylor
Lautner) e di alcuni nuovi personaggi, appartenenti al letale clan
dei Volturi, un'antichissima razza di vampiri, che risiedono a
Volterra. Ebbene si l'attesissimo secondo episodio è stato girato
anche a Montepulciano. Nel libro parte della storia era
ambientata a Volterra e così il regista Chris Weitz ha deciso di
venire a girare alcune scene in Italia e ha scelto Montepulciano
per rappresentare la Volterra del libro.
Il film, anche se ben fatto, differisce dal libro, qui di seguito vi
riassumo la trama, e per gli appassionati vi consiglio di leggere i
libri che completano la saga...
Bella Swan partecipa alla festa per il suo diciottesimo
compleanno organizzata dalla famiglia Cullen. Finisce però col
ferirsi con la carta di un regalo, scatenando la sete incontrollabile
di Jasper e la sua reazione violenta. Edward interviene per
proteggerla dall'attacco e si rende conto che per Bella lui e la
sua famiglia sono una fonte perenne di pericolo. Così i Cullen
decidono di lasciare Forks e Bella nella speranza che la ragazza
lo dimentichi. Bella cade in una profonda depressione. Dopo
circa sei mesi, Bella esce da questa crisi ma solo parzialmente
grazie all'amicizia di Jacob Black. Questa amicizia viene presto
messa in crisi da un nuovo segreto: Jacob Black sviluppa il gene
del licantropo, nemici naturali dei vampiri ma deve tenerglielo
nascosto e le sta lontano. Bella viene a conoscenza di questo
segreto e i due ragazzi ricominciano a frequentarsi. Disperando
del ritorno di Edward, Bella si dà, con la complicità di Jacob, a
passatempi pericolosi...
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Locandina film
Locandina di New Moon
La principessa e il ranocchio
Veronica Denaro 2aD secondaria
Il 18 dicembre 2009 nelle sale cinematografiche
hanno proiettato il film “La principessa e il
ranocchio”, è un film d’animazione, il 49 classico
Disney, diretto da John Musker e Ron Clemente.
Una storia d'amore ambientata sulle sponde del
Mississipi, a New Orleans. Un principe, Naveen,
arriva a New Orleans in cerca di jazz, ma capita
nelle mani del cattivo Dr. Facilier, uno stregone
voodoo che lo tramuta in una ranocchia. L'unico
modo per tornare umano è quello di essere baciato
da una principessa. La principessa di New Orleans è
Tiana, la quale però è abbastanza riluttante a baciare
anfibi. Quando alla fine si decide, anche lei viene
tramutata in rana. In queste sembianze sono costretti
a vivere nella palude, dove però incontreranno
qualche simpatico personaggio, come l'alligatore
Louis che suona la tromba (ha imparato seguendo le
imbarcazioni che attraversano il fiume), e la lucciola
Ray. La situazione sembra senza speranza, ma i nodi
verranno al pettine durante le celebrazioni del
carnevale... Critiche di razzismo e discriminazione
sono state rivolte alla Walt Disney Company a causa
del fatto che la protagonista, che inizialmente è una
serva (per poi diventare principessa), sia afroamericana. Tuttavia le note di biasimo mosse nei
confronti di Walt Disney, sono state da molti
considerate futili, in quanto, la quasi totalità delle
principesse delle fiabe Disney, sono personaggi di
status umile, prima di diventare personaggi regali
(Biancaneve, Cenerentola, Belle...).
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Petrarca la voce di Ganzirri
L'angolo della fantasia: poeti in erba
Il 5 in condotta
Ei fu: siccome immobile dato il mortal
voto
stette lo sguardo immemore
senza sospiro
così, percosso e zitto
l’alunno zitto sta!
si mise in mezzo a loro
egli scomparve e finì nell’ozio
Alla Luna
segno d’immensa stanchezza
Muto,pensando all’ultimo giorno fatale
ne sa quando un simil prof. supplente
la cruenta cattedra
a usar verrà.
Il prof. folgorante e insolito
vide il mio genio e tacque
quando con voce assidua,
scrisse, parlò e giacque,
di mille voci uguali, mista la sua non
ha.
Senza elogi servili,
né vigliacchi oltraggi,
sorge la penna al subito
sparir di quel gesto,
e dal registro sporge
1 nota che forse non morrà.
Dalla palestra al corridoio,
dal bagno alla classe,
di quella sicura nota,
tenea dietro lo sgrido
scoppiò dalla cattedra all’altra sezione,
dall’uno all’altro pian.
Fu vera gloria!
Ai compagni l’ardua scelta
noi chiniamo il capo
al creator della burla
che volle lui del suo spirito
vasto scherzo lasciar.
La trepida gioia d’un gran disguido
l’ansia di un cuor che indocile
serve, pensando al voto,
e arriva ad ottenere un premio
ch’era follia sperar
tutto ei provò:
la brutta figura e la vittoria
la classe e il triste esilio
2 volte sulla polvere, 2 volte sull’altar.
Egli si nominò
2 classi l’un contro l’altra armata
si volsero al prof e si fermarono
come se aspettando il fato
egli fece silenzio ed arbitro,
e di intolleranza assoluta,
di molto odio e di tanto rispetto
anche se la lezione t’assale
l’occhio si chiude e il capo pesa,
e il banco su cui ti riposi,
duro,ruvido e teso,
scorre la vista a vedere
posti surreali invano
tal su quei libri accumulati,
s’affiorano i ricordi;
oh quante volte agli alunni
narrar se stesso imprese
e su quei vecchi registri,
scrisse la stanca mano.
oh quante volte zitto
attender la fine di 1 giorno,
chinati gli sguardi fulminei,
le braccia sul banco conserte
ripensando ai dì migliori che furono
l’assale il pensiero
e ripensai alle calde spiagge,
alle strade percorse,
alle feste in discoteca,
al grande ozio
e al celebre riposo
ahi, non c’è fine a questo strazio!
cadde lo spirito straziato
ma venne una mano,
che mi risollevò
e l’avvio per il sentiero
per tornare a casa,
al candido letto
alla pace temporanea
dove il silenzio regna
prof immortale!fede ruffiana!
allegrati del falso onor,
che noi alunni ti portiamo
tu dalla grande cattedra,
ascolta ogni mia parola;
io che ti stupisco e ti deludo,
alla fine, ti ripagherò con
la tua stessa moneta!
e tra insulti e danni
a te, ti avrò ripagata per il 5!!
Giovanni Buda 3a F secondaria
Alla Luna
Paolo Arrigò 3a B secondaria
Oh luna,dolce luna,
Tu che brilli di un fulgore argenteo,
Tu che illumini la notte tenebrosa,
Tu che sei meravigliosa ma anche maestosa.
Oh luna dolce luna,
Questa notte ti voglio corteggiare,
Di amore eterno ti voglio amare,
E nei sogni con te voglio viaggiare.
Alla Luna
Danilo Tesoriero 3a B secondaria
Oh brillante Luna,
sei tu che allontani l'oscurità
con la tua infinita radiosità.
Io fui rapito dalla tua bellezza
incastonata tra le stelle,
mentre illumini le notti più belle.
Alla Luna
Davide Frisone 3a B secondaria
Oh Luna sei bella e immacolata,
come una foresta incantata.
Oh Luna sei bella e strepitosa,
come una lucciola luminosa.
Con gioia e con amore,
sicuro, ti terrò sempre nel cuore.
Il carnevale
Simona Prestipino Giarritta IV B
Il carnevale è un giocherellone,
gioca sempre con l'aquilone.
Arlecchino e Pulcinella,
sono amici di una stella.
Questa stella molto grande
è anche stravagante.
Si chiama Saturno
e fa sempre un giro notturno.
Con gli anelli che ha,
un bel colpo farà.
Ma parliamo del carnevale
perché quando c'è lui
ogni scherzo vale!
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Petrarca la voce di Ganzirri
L'angolo della fantasia: l'inverno
IL DIAVOLO IMBROGLIONE
Giorgia Todaro IV A
Arlecchino era disperato perché avevano rapito
Colombina; a farlo era stato un diavolo di nome
Barilotto e per liberarla voleva risolti tre
indovinelli.
Arlecchino, che non era mai andato a scuola,
aveva paura di non saper rispondere, così chiese
aiuto a Pulcinella.
Pulcinella andò da Barilotto e questi gli disse
di rispondere al seguente indovinello:
<Fa bau bau e viene tirato al guinzaglio>.
Pulcinella pensò e rispose: <Il cane>
Barilotto però disse: <No, è il cagnolino>.
Barilotto continuò con la seconda domanda
ma, alla risposta di Pulcinella, disse che aveva
sbagliato ancora.
Pulcinella capì che era inutile andare avanti
perché Barilotto non aveva intenzione di
rilasciare Colombina così andò via e ritornò dal
suo amico
Arlecchino che disperato si mise a gridare e a
strapparsi il vestito .
Barbara Gugliotta Scuola dell'Infanzia
Arlecchino e Colombina
Lo Duca Giuseppe Scuola dell'Infanzia
Carmen Lombardo Scuola dell'Infanzia
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Petrarca la voce di Ganzirri
INAUGURAZIONE DEL PRESEPE VIVENTE
Pastore
Il Dirigente Prof.ssa Schirò con gli alunni
I figuranti
La Madonna ed il Bambin Gesù
Il bouffet
I pastorelli
I nostri più sentiti ringraziamenti vanno a tutti gli alunni e alle famiglie che
ci hanno sostenuto ed aiutato nella nostra difficile impresa.
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Marzo 2010