/ Volunte XXXVIII 3 mmm Saturday, June 20, 1959 PEí Nurnber 25 RfiFRWTT/IRlJ (THE CALL OF THE 'REFRACTA I RES') A WEEKLY PUBLiCATION except for the last week of December ■Mntarad »» sacona clasa matter »t tb« Pt»t Oírle» at K«w Tork. N.T. andar th* Act oí Maroh 8. 1.S7». f CENTSA COPY P.O. Box «16 - Cooper Station - New York 3, N. Y IL RISVEGUO LATINO La rivoluzione cubana di questi ultimi aimi non é socialista e non é anarchica, ma ha posto nei paesi ancora semifeudali dell'America Latina il problema della térra e per copseguenza il problema del peonaggio e quello della rifor■ma agraria che sonó problemi indubbiamente soeiali. Da quando i guerriglieri del movimento "26 luglio" entraron© nella capitule cubana, il primo gennaio scorso, proclamando l'imminenza della riforma agraria oltre che dell'instaurazione di una vera democrazia politica, fremiti e sussulti di rivolta si sonó manifestati in quasi tutti i paesi dell'America Céntrale, particularmente nella Repubblica di Panamá, nella Repubblica Dominicana, nella Repubblica di Haiti e, la settimana scorsa, in quella del Nicaragua, feudo ereditario dei figii di Anastasio Somoza, strumento dell'imperialismo U.S.A. e l'assassino di Sandino, che per un quarto di secólo rejrno sovrano assoluto. Tutti quei movimenti hanno avuto scarso esito, quello della settimana scorsa si é chiuso con la capitolazione di quasi tutti gli insorti. Ma la loro stessa presenza, per quanto effimera, d imostra !o stato d'animo di quelle popolazioni. La riforma agraria formulata il mese scorso dal governo provvisorio di Fidel Castro non ha nulla di rivoluzionario in se stessa e nulla di inédito: si propone semplicemente di applicare l'articolo 90 della Coatituzione cubana, che dice essere "proibite le grandi proprieta terriere'' e limita gli acquisti e la proprieta di individui ed associazioni straniere. Di nuovo c'é che queste clausole costituzionali non sonó mai state applicate e che i latifondisti cubani e stranieri non si rassegnano alia perdita dei loro feudi che sonó per loro fonti di grossi profitti annuali. Riporta la rivista "Time" del primo giugno u.s. che la riforma agraria di Castro mette fuori legge "trecento milioni di dollari statunitensi investiti nello zuechero cubano"; ed un grosso mercante di zucchero, che ha evidentemente interessi in tutta 1'America Céntrale, prevede che, se applicata. la riforma cubana segnerá il principio dello scioglimento di tutti i grandi latifondi che ancora esistono neH'America Latina. "La riforma di Castro ha intensif icato l'anaia latino-americana di raccogliere i mezzi per una vita migliore dai suoi terreni sottosviluppati. II Governo del Venezuela, per esempio, ha proceduto alia formulazione di una sua speciale riforma agraria. . .". Continua "Time": "Meno di 5 per cento degli 8.000.000 di miglia quadrate delPAmerica Latina sonó coltivate, sehbene due terzi della popolazione totale di 190 milioni vivano di agricultura. .. I terreni coltivati sonó sistemati a latifondo: le grandi fattoríe che sonó prevaLse neU'agricoltura latino-americana fin dal tempo in cui il conquistador Fernando Cortez ricevette ü dono regio di 100.000 indiani e 25.000 miglia quadrate di terreno arabile nel 1529. Nel Venezuela, tre per cento dei proprietari di térra posseggono 90 per cento della superficie; nel Cile due per cento posseggono i i 52 per cento del territorio; nel Brasile due per cento dei proprietari posseggono meta del ;,:;cse". Una parte dei proprietari di cotesti feudi 2 3 4 5 sonó capitalisti statunitensi: I Ford, i Firestone, i Rocketeller, i Guggenheim posseggono al sud del Rio Grande e del Canale di Panamá estensioni immense. La sola United Fruit Company di Boston possiede 540.254 acri di terreno arabile in Guatemala, Costa Rica, Panamá, Ecuador, Honduras, Nicaragua, Jamaica, Cuba. Colombia e Repubblica Dominicana. E per portare negli U.S.A. i frutti di quei terreni e del lavoro dei peoni che li fecondano del proprio sudore, la United Fruit Co. possiede una flotta mercantile di sessanta imita fra cui sei navi-refrigeratori peí trasporto delle frutta ed una nave-cisterna in costruzione in Germania ("Herald Tribune", 14-VI). Sappiamo come nel Guatemala, dove il governo Arbenz aveva inaugúrate fra il 1951 e il 1954 una riforma agraria simile a quella di Castro, la United Fruit Co., assistita dal Dipartimento di Stato e dal Dipartimento della Difesa Nazionale, riuscisse a íare organizzare una "rivoluzione" militare che abbattendo il regime riformatore restituí a queüa i terreni confiscad. Non v'é da dubitare un momento solo che tenterá lo stesso colpo in Cuba, per quanto sia meno faene, qui, far passare il Castro come un bolscevico od un sovvertitore della proprietá privata. Le proprietá statunitensi in Cuba ammontano a circa ?800.000.000. Riporta il citato numero di "Time": "Le piü colpite societá statunitenisi sonó: l'Atlantica del Golfo (con 500.000 acri di terreno), la combinazione Rionda (con 500.000 aci'i), la Cuban-American Silgar Co. ícon 330.000), la United Fruit Co. (con 270.000)". Le proprietá rurali sonó dalla riforma limítate a 1.000 acri per i cittadini cubani, e Castro ha promes-so di ridurre alia músura légale anche la proprietá della sua famiglia, che possiede attualmente 2.178 acri di terreno. Ed i cubani che posseggono di piü si sonó naturalmente affrettati a far sapere che intendono difendere i loro averi. In Havana mille allevatorí di bestiame si sonó riuniti per denunciare la riforma come "schiavitü", come "confisca", come inaugurazionedi un periodo "di violenze e di convulsioni". Gli agrari di Pinar del Rio hanno espresso il proposito collettivo di "difendere le loro proprietá, ottenute mediante anni di lavoro, di privazioni e di battaglie. . .". Ed i latifondisti stranieri si tengono dietro le spalle dei bellicosi proprietari nazionali. Peí momento! * * * Riconoscendo alio stato cubano il diritto di limitare la proprietá dei suoi sudditi e anche di negare agli stranieri il diritto di possedere territorio cubano, il "Times" di New York non sapeva trovare, la settimana passata, che una ragione per prendere posizione centro la riforma agi'aria del Castro, e cioé: il piezzo che questa propone di pagare,ai proprietari "espropriati" e il modo del pagamento. Quanto al prezzo, il governo provvisorio íitabilisce che sia págate esattamente il prezzo di valutazione in base al quale i proprietari nazionali e stranieri, hanno sinora pagato le tasse; quanto al modo, il pagamento viene fatto in base a titoli nominativi, aH'interesse aunuo di 4,50 per cento, rimborsabili entro unesp^ Cedap un periodo di vent'anni. Questo prezzo sarebbe insufficiente perché, come riconosce la stessa redazione del "Times" che di queste cose s'intende, i capitali.sti statunitensi che posseggono terreni neirAmerica Latina corrompono i governanti del luogo si da indurli a stimare il valore delle loro proprietá al disotto del valore reale onde ridurre al minimo le tasse che essi pagano. L'argomento é basato, come si vede, sull'ammissione di un atto disonesto e í?i riduce a qualche cosa come questo: finora noi abbiamo derubato i vostri govemi con la complicitá dei vostri governanti, che avete í?cacciato dal potere; ora voi dovete iasciarci partiré senza tentare di prenderci il mal tolto, non solo, ma anche facendo contó che Ja nostra condotta sia sempre stata onesta nei vostri conf ronti! "'-..'* Quando si tratta di mobilitare l'opinione pubblica statunitense contro i popoli "coloniali" deH'America Latina, tutto é fatto passare per buono. E la libera stampa della grande repubblica é tutta d'impegno all'opera per ingannare l'opinione pubblica di casa propria ed incitarla a preparare l'atmosfera propizia alie aggressioni militari ed alie provocazioni complottistiche'deH'avvenire. Ed é questo il tranello che dovrebbe essere smontato dall'interno degli Stati Uniti, dove la veritá é ancora peí momento accertabile e suscettibile di pubblicazione. Delitto di stato I giornali d'informazione hanno in questi ultimi giorni diffusamente parlato di un episodio talmente sprezzante del diritto individúale da ribadire la nozione che l'istituzione dello stato é veramente un'associazione a delinquere capace dei piü neri misfatti, non solo ai danni dei suoi nemici, ma anche a discapito dei suoi sostenitori. Si tratta del caso di Earl Long, governatore della Louisiana. La famiglia Long esercrta un'influenza di prim'ordine nello stato della Louisiana da quasi un quarantennio. Huey P. Long, il maggiore dei fratelli governatore della Louisiana trent'anni fa, poi senatore al Congresso degli Stati Uniti fu assassinato mentre usciva dall'aula del Parlamento statale a Baton Rouge, il 10 setiembre 1935. II fratello Earl é stato eletto governatore della Louisiana ben tre volte, nel 1939, nel 1948, e nel 1956. II figlio di Huey, B. Russell Long siede nel Senato degli S. U. dal 1949 senza interruzione. In questi ultimi tempi, il governatore Earl Kemp Long aveva dato segni di impazienza, aggravata dal fatto che si vedeva sfuggir di mano Tantico prestigio nel mondo político della sua capitale proprio mentre s'avvicinava la fine del periodo di quattro anni per cui era .stato eletto e sopra ogni altra cosa desiderava la rielezione al governatorato per la quarta volta nel 1960. Le cose erano arrivate a tal punto che la sua famiglia stessa aveva incominciato a dubitare della sua ragione ed a temeré che la condotta sua non avesse a comprometiere la posizione politica di tutti quanti i famigliari. Ma non si manda al manicomio il governatore dello stato cosí, senz'altro che con la firma della moglie o del ñipóte. La costituzione prescrive dettagliatamente la proce- Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa 20 21 22 23 24 25 26 27 2í _2 — L'ADUNATA dura per destituiré il governatore dalla sua carica: occorrono istruttorie, processi, formalita lunghe e precise che avrebbero esposto íutti i nitmbri déífa famiglia ad ésa-mi ed interrogatori c critiche senza misura né fine. Cosí dopo alcune sedute della Camera statale a cui il governatore Long aveva partecipato abbandonandosi ad escandeseenze piü gravi del sólito — e che erano state regístrate dal nastro magnético — la famiglia ed i membri del governo della Louisiana decisero di trasportare il governatore fuori dello stato di cui era il supremo magistrato, in un luogo dove come semplice cittadino Earl Long avrebbe potuto essere sottoposto alie cure del caso senz'aitra formalitá che la firma della moglie. E caricatolo su di un aeroplano della Guardia Nazionale della Louisiana fu trasportato (il 30 maggio u.s.) oltre il confine occidentale nel Texas, a Galveston, e consegnato al John Sealy Hospital come malato di mente. Qui, tornato in sé e resosi contó della sua posizione, Earl Long ha ora inténtate procedimento giudiziario rivendicando il suo buon diritto di essere lasciato libero di tornare alia sua capitale, e firmandosi: Governatore dellá Louisiana in Esilio. Quel che decideranno i tribunali avrá certo importanza sia peí Long che per i responsabili del suo esilio involontario, ma non cambierá d'una virgola il fatto, che é certamente grave per tutti se viviamo in un paese dove persino il primo magistrato di uno stato sovrano puó essere, a sua insaputa e contro la sua volontá, caricato su di un aeroplano dello stato, trafugato al di la della frontiera all'insaputa dei cittadini che lo elessero. Chi puó piü dirsi sicuro in casa sua? La bontá delle intenzioni, dato che esista, non cambia la sostanza del fatto, che oltre all'offesa recata all'integritá della persona trafugata, si fa beffa delle norme elementan che lo stato si é segnato a garanzia della propria sicurezza ed a salvaguardia dei diritti dei suoi m'agistrati. Ma quale considerazione si fanno della serietá delle istituzioni dello stato di Louisiana, non clico la moglie del governatore Long, ma quei membri della sua famiglia che come il sínatore Russell Long coprono cariche pubbliche, e s'opratutto quei pubblici ufficiali che in ispregio della procedura costituzionale stabilita per privare un eletto del popólo sovrano della propria carica — e lo stato del proprio magistrato legittimo — si sonó preso l'arbitrio di mettere un aeroplano della Guardia Nazionale ed i suoi piloti a disposizione di coloro che hanno voluto disfarsi della persona del Governatore? Inconsapevolmente o a drsegno, costoro hanno dimostrato di a veré dello stato democrático e delle sue leggi — di cui hanno per tanti anni approfittato per vivere da signori — press'a poco il concetto che ne avevano i desípoti antichi, i Borgia di Roma, o i Borboni di Francia o i satrapi dell'oriente intrigante e semibárbaro. Non c'é bisogno di sapere se Earl Long sia o non sia pazzo. Quelli che l'hanno trafugato oltre la frontiera del Texas senza affidare la sola decisione valida in materia a chi era qualificato a renderla in virtú della carica ch'egli copriva hanno dimostrato di essere piü pericolosi per i loro concittadini, di quel che il Long stesso non potesse essere mai anche se pazzo davvero. Va da sé che queste osservazioni non sonó dettato da zelo per le leggi e per l'autoritá dello stato della Louisiana. Ma quando chi detiene il potere mette a repentaglio o calpesta i! diritto di un cittadino, sonó messi a repentaglio i diritti di tutti i cittadini. Per un governatore maltrattato, quanti mai sconosciuti ed ignorati possono essere stati tolti silenziosamente dalla circolazione da cotesta gente che tratta con tanta disinvoltura il diritto altrui? l<«ttar«. artlcoll. oorrlspondenza, comunican, rarllcv poatall, ehacka «d ognl altra comunlcaiiona rlguardánta II flomal* «•▼«■o «arar* tndlrlzzatl a: L'ADUNATA DEI REFRATTAR1 P.O. Box 316 — Cooper Station New York 3, N. Y. DEI Sabato 20 siugno 1959 REFRATTAR1 ATTUALITA' La conferenza annuale della chiesa Metodista di Newark, N. J. riunita a Madison ha votato l'altro giorno (11-VI) una mozione contraria al finanziamento pubblico delle scuole parrocchiali, dove si legge testualmente che: "II contribuente non deve essere tenuto a finanziare un secondo sistema scolastico al di fuori del controllo della collettivitá", E' questa una questione che si presenta un po' dappertutto. La chiesa cattolica insiste che le scuole parrocchiali siano sussidiate dal municipio, dal governo statale e dal govemo fedérale nello stesso modo che sonó sussidiate le scuole pubbliche. I protestanti e gli ebrei, invece, rispettosi del carattere laico dello stato in tutte le sue espressioni, considerano le scuole confessionali scuole prívate e come tali dovrebbero essere mantenute dai privati che le vogliono. II. Le violenze che la brutalitá poliziesca infligge ai suoi ostaggi sonó di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Tutti sanno che esistono, ma raramente si riesce a provarle perché i poliziotti maltrattano i loro ostaggi quando nessun altro li vede e . . . chi crede alia parola di un arrestato? Ecco tuttavia un caso in cui tali violenze sonó state provate in modo che la polizia stessa non puó negarle. Un dispaccio da Washington dell'Associated Press informa che il Dipartimento della Giustizia ha annunciato l'incriminazione di nove ex-agenti della polizia della Montgomery County, nell'Ohio, rinviati a processo a Dayton sotto l'imputazione di maltrattamenti inflitti a persone sotto la loro custodia. L'atto d'accusa specifica le "violenze fisiche inflitte a prigionieri per ottenere confessioni e per inf liggerc punizioni sommarie, per arresti arbitran e anche per aver permesso, in un certo caso, l'attacco ad un prigioniero da parte di una terza persona" (5-VI). III. Sebbene la repubblica di El Salvador fosse nfficialmente neutrale rispetto alia rivolta delle passate settimane nel confinante Nicaragua, la stampa e la popolazione della capitale, San Salvador, esprimevano apertamente la loro simpatía per gli insorti. Sabato 6 giugno, riporta il "Times" del 7-VI, circa 500 dimostranti nicaraguensi e salvadcrani, per lo piü donne anche appartenenti a famiglie distinte, circolavano per le vie della cittá sollecitando fondi per gli insorti del Nicaragua. Alcuni dei dimostranti portavano cartelloni anti-Somoza. IV. A Managua sonó avvenute cinque esplosioni dinamitarde la sera del 5 giugno. Non vi sonó state vittime. La sera seguente é stato sventato un attentato contro il Presidente Luis A. Somoza. Alcui individui avrebbero sparato contro il palazzo presidenziale. A Port-au-Prince, la capitale di Haiti, nelle prime ore del mattino rautomobile dell'Ambasciatore di Cuba fu fatta bersaglio ad una scarica di armi da fuoco andata a vuoto. A Ciudad Trujillo, il 5-VI, due funzionari dell'ambasciata cubana presso la Repubblica Dominicana furono aggrediti da sconosciuti e leggermente feriti. ("Times", 7-VI). A Washington, D. C, il primo Segretario deirAmbasciata di Nicaragua ha rassegnato le proprie dimissioni facendo causa comune con gli insorti contro il regime Somoza (8-VI, A.P.). V. "Voi — scrive alia rivista "Time" (22-VI) un lettore — cítate Faumento della popolazione cattolica negli Stati Uniti, secondo r'Official Catholic Directory". Ma se dal numero totale di 3.481,498 indicante Faumento totale dei fedeli per l'anno 1958, si tolgono i 140.411 indicati come convertiti nel medesimo anno, rimane ,1a cifra di 3.341,089 indicante 1'incremento naturale (compresa l'immigra- unesp^ Cedap zione). Ora questa cifra é superiore a quella del totale aumento della popolazione degli Stati Uniti nell'anno 1958". La rivista osserva che sonó stati inclusi fra i nuovi cattolici del 1958, due milioni comprendenti i militari cattolici e le loro famiglie. Ma prima di essere militari costoro erano cittadini, cittadini teóricamente cattolici e come tali giá registrati negli anni precedenti . . . ad eccezione dei neonati. E allora, che valore hanno le statistiche dei preti ? O B I ETTO RI DI COSCIENZA Si é celebrato il 21 aprile dinnanzi al Tribunale Militare di Torino il processo a carico del giovane Franceschetti Florio (classe 1934) da Vicenza, imputato di rifiuto d'obbedienza. II Franceschetti, membro dell'organizzazione teocrática dei "Testimoni di Geova" e come tale obbiettore di coscienza, venne condannato il 7 setiembre 1956 dal Tribunale Militare di Verona a 10 mesi di reclusione per disobbedienza continuata senza benefici di legge (per cui acontó interamente la pena) e successivamente il 13 settembre 1957 ad anni 1 e mesi 8 di reclusione dal Tribunale Militare di Padova. Scarcerato dopo aver trascorso ben 2 anni e mezzo della sua giovinezza in carcere, il Franceschetti, quando fu nuovamente mandato in caserma a Savigliano nel marzo 1959 per prestare il servizio militare, rimase f ermo nella sua incrollabile fede religiosa. Con molía semplicitá egli disse: "Debbo rif iutare d'indossare la divisa perché intendo rispettare quanto prescrivono la Bibbia e i principi dei "Testimoni di Geova". Risultata vana ogni esortazione, il Franceschetti venne arrestato e denunciato al Tribunale Militare per rifiuto di obbedienza con l'aggravante della recidiva specifica. Al dibattimento il P.M. ha chiesto venisse condannato ad un anno di reclusione. Udito il difensore, avv. Bruno Segre, il Tribunale ha condannato il Franceschetti a 10 mesi di reclusione. * * * II settimanale protestante "Reforme" (21 marzo) informa che il pastore Rene Cruse é stato condannato a tre mesi di carcere con rinvio, dal tribunale correzionale di Nimes, per infrazione alia legge sul reclutamento militare. Come altri pastori protestanti, il Cruse ha restituito al Ministero il suo libretto militare. Dinnanzi al Tribunale l'imputato ha detto: "Sonó qui per delitto d'Evangelo, poiché mi é impossibile predicare la Pace, il Perdono, la Riconciliazione lasciando credere che l'esercito potrebbe mobilitarmi per un'opera di morte. . . Non vedo nella violenza altro che una debolezza. Amo la mía patria, l'ho provato in altri tempi con mezzi che allora ho creduto legittirni (ho avuto persino la croce di guerra) e l'attesto di nuovo oggi, domandando alio Stato, in nomo del quale giudicate, che i giovani di venti anni che rifiutano l'uso della violenza a motivo di coscienza non siano trattati come rei di "diritto comune". Domando per loro uno statuto légale, a somiglianza degli altri paesi civili, che permetta loro di L'ADUNATA DEI REFRATTARI (THE CALL OF THE "REFRACTAIRES^ (Weekly Newspaper) •xcept for the last week of December DONATO LAPENNA, Editor and Publisher ■1« We«t 18th Street (3rd floor) New York City Tel. CHelsea 2-2431 ■UBSCRirnoNS M.M p»r Annum — II :60 por Stx Montha VtnlD W.O0 per Artnnm — Blnd* Oour !• AuiKjnamento annuo par l'Ttalla lAn 200fl Vol. XXXVIII - N. 25 Saturday, June 20, 1959 l«tKa< as Mcond clara mattar at the Pont Offlo* at X«w Tork. N.T. nndar th« Act of Marab 8. 187*. Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa 20 21 22 23 24 25 26 27 2í L'ADUNATA DEI Sabato 20 giugno 1959 lavorare onorevolmente all'edificazione della nazione con mezzi pacifici". II dibattito si é svolto con calma e dignitá; i testi a favore, protestanti, ricordarono una volta ancora ad un tribunale il duplice senso del gesto: anzitutto una presa di coscienza dolorosa deil'incompatibilitá fra l'Evangelo predicato e le esigenze dello Stato e il richiamo pubblico sul fatto che la Francia non ha ancora uno statuto degli obiettori di coscienza. * * * Per la prima volta la stampa soviética ha ammesso un caso di rifiuto dal servizio militare. L'organo delle forze ármate, "Krasnaja Swesda", scrive che un soldato, certo Nikiforow, non ha voluto impugnare un'arma accampando come motivo la sua coscienza. II giornale stigmatizza naturalmente il contegno dell'"obiettore di coscienza", bollándolo come un esempio della "perniciosa influenza" esercitata dalle comunitá religiose. In un'altra pagina, infatti, lo stesso giornale rileva che "tra le nuove reclute si trovano molti giovani che portano croci sulla pelle e diversi altri segni di carattere heligioso". Perció é "compito della propaganda scientifico-ateista liberare i giovani dai pregiudizi religiosi radicati nelle loro famiglie". Parlando dell'obiettore Nikiforow, il giornale afferma trattarsi di "un uomo caduto sotto l'influenza dei circoli reazionari battisti", i quali "vogliono far credere alie persone inesperte e retrograde che le norme della inórale comunista sonó giá contenute nei comandamenti della Bibbia". Prendendo poi lo spunto da questo episodio, l'organo delle forze ármate si scaglia violentemente contro i "nocivi effetti delle comunitá religiose sulla volontá di difesa della patria terrena dei cittadini sovietici", ed esige che "mediante una adeguata istruzione ideológica dei soldati" sí giunga a far naturalmente considerare l'eroica difesa dell'URSS con le armi il primo e piü sacro dovere". Conclusione: "Chiunque osi respingere l'arma per la difesa del suo popólo *i rende colpevole del piü grave delitto che si conosca nell'URSS'.' (Da "L'Incontro") 3 — REFRATTARI \\ Comunalismo in Ciña La Comune é steta da un secólo a questa parte il símbolo dell'organizzazione política spontanea e libera, gestita direttamente dal popólo emancipatosii dal giogo dellio stato centializzato. I bolscevichi cinesi l'hanno ora adottata come strumento del loro potere totalitario assoluto. L'articolo che segué (tradotto dalla rivista "Viiews and Comroents", n. 35) cerca di presentare il modo come, adottando il nome di "Comune" i bolscevichi cinesi sonio in realtá riuseiti ad imprigionare l'intera popolazione della Ciña in formazioni militari di sfruttamento económico e di sóttomiasione politica. n. d. r. I comunisti cinesi e i loro sostenitori all'estero hanno ripetutamente affermato che le loro "comuni" sonó state il risultato di un movimento spontaneo dei contadini e che non sonó state imposte dall'alto. Vediamo ora se, e fino a quel punto, ció sia vero. Premettiamo alcune considerazioni di carattere genérale. La dittatura russa non ha mai potuto tollerare il ben che mínimo movimento spontaneo dal basso, ed altrettanto deve lógicamente dirsi della Ciña detta "rossa". Nessuno stato, ed a piü forte ragione uno stato totalitario, avrebbe potuto permettere ad una forza sociale di 500 milioni di contadini di istituire, di propria iniziativa, un cambiamento completo della propria struttura sociale. Come avrebbe potuto iniziarsi un movimento siffatto senza urtarsi contro il potere costituito ? Come avrebbe potuto essere controllato ? E se avesse potuto iniziarsi, che cosa sarebbe avvenuto dei 50 milioni di individui che formano i ranghi del Partito Comunista, della Lega Giovanile, deU'esercito, della polizia, della burocrazia? La storia non offre un solo esempio di classe privilegiata o di casta dominante che abbia voluntariamente abdicato ai propri poteri. Le decisioni sonó sempre prese dalla dittatura, non dal popólo. La repressione della resístenza nei Tibet é stata giustificata col diré che si trattava di un movimento reazionario. SEGNALAZIONI Ma questo non é il nocciolo della questione. II La rivista Trevisioni" fa appello alia conocciolo della questione é che lo stato, e solscienza dei lettori con queste parole, che potanto lo stato, accusa, processa, giudica, contrebbero essere sottoscritte da ogni pubblicadanna e punisce. Questo criterio pernicioso izone militante, particolarmente se anarchica. viene impiegato da coloro che governano non Dice: solo per giustificare la liquídazione dei mo"Se avete provato per un momento V entusiasmo vimenti reazionari, ma anche per la soppresdi vivere, di aperare in qualche cosa di migliore, sione dei rivoluzionari e delle fazioni avverdi lottare per il trionfo di un idéale, di sacrificare sarie nell'ambito della loro stessa struttura tina parte del rostro presente per l'avvcnire, di autoritaria. La soppressione della rivolta di difendere una causa giusta contro la prepoten^a Kronstadt da parte di Trotsky, la eliminadegli altri, di sentirvi parte integrante di un de- zione dei vecchi bolscevichi e dello stesso stino che voi potete modificare, aflora, leggete e Trotsky, sonó esempi classici di questo critediffondete questa rivista, perché essa é nata ap- rio fundaméntale. punto-da quel!'entusiasmo, ancora di sálvela di Mao Tse-tung, lo Stalin della Ciña, non fa una vita che fallisce ogni giorno precipitando nei eccezione a queste rególe della politica e della doloroso milla del pessimismo e nella penosa di- storia. Nei 1956 avalló la soppressione della spersione dell'indiflerenda e della nota. rivoluzione ungherese, e non v'é ragione di Se invece siete decisi a lasciarvi lentamente con- credere che si comporterebbe diversamente sumare dalla tormentosa ricerca del pane e di un in situazioni simili alFinterno del suo paese. tetto o, peggio, del lusso, credendo di trovare in * * * quelli i beni essen^iali della vita, altor a distrug"The Monthly Review" che é una pubblicagete queste pagine, perché esse non vi interessano, zione pro' comunista, si entusiasma delle "covan sonó per voi. Se credete di essere troppo ragiomuni" cinesi e vi dedica la maggior parte del iievoli per correré dietro alie nostre parole, ascoltate il paradosso di G. Remard Shaw: "L'uomo ragio- suo numero dello scorso marzo. NeU'articolo nevole si adaftta ni mondo; quello irragionevole di D. Kosambi si legge che: "II cambiamento si ostina a voler adaptare il mondo a se sitesso. Per- dal sistema cooperativo al sistema comunalició il progresso dipende completamente dagli uo- sta non é stato progettato né diretto dall'alto" (pag. 426). Ma in un altro articolo, Charles mini irraggionevoli". Bettelheim scrive nello stesso numero: Restituiamoci ta freschena e la gioia di vivere e il coraggio di ragionare col nostro cervello, mal"II movimento delle comuni incominció su basi spegrado tutti, nonostante tutto. Se siamo scontenti rimentali durante i primi mesi del 1958, ed i risultati della vita, rifacciamoci la nostra vita. Non il apparvero tanto promettenti che il 29 agosto delmondo deve dominare noi, ma noi dobbiamo domi- l'anno scorso il Comitato Céntrale del Partito Comunare il mondo; non il mondo deve fare noi, ma noi nista Ciñese (CCP) passo una risoluzione in cui si dobbiamo jare il mondo, cominciando a rifare noi riconosceva che l'istituzione delle comuni del popólo stessi. Se non saremo padroni della civilta, que- era "il risultato lógico degli esperimenti di marzo. Quella risoluzione tracciava poi le linee generali delsta ci seppeUirá sotto le sue macerie. l'organizzazione delle comuni ed all'ottobre 1958, il Se un bicchiere di vino satolla il vostro spirito 90 per cento delle famiglie rurali appartenevano alie o un partita di calcio basta a saturare il vostro comuni". entusiasmo e il benessere personóle assorbe tuite I fatti dimostrano quindi che Kosambi avele vostre aspira^ioni, sarete ricchi o poveri, ma non comprenderete mai la vita, e Vin complete na sara va torto e che Bettelheim diceva il vero. Del resto, come si puó credere che 500 milioni di cansa perenne della vostra infelicitá". unesp^ Cedap persone si siano riunite, abbiano discusso democráticamente, e votato di sciogliere il sistema delle cooperative per sostituirvi le "comuni" in seno alie quali si sarebbero associate voluntariamente, e ció nello spazio di due mesi? L'affermazione di Bettelheim scopre il trueco e dice francamente che il partito Comunista ciñese ha concepito ed elaborato tutta quanta l'operazione. Le popolazioni non hanno avuto milla da ridirvi, come dimostra d'altronde la successiva diehiarazione dell'autore (pag. 426): "L'amministrazione lócale fu semplicemente abolita ed il suo personale fu assorbito nelle comuni, non. necessariamente come amministratori. La comune si c attribuita quelle funzioni che ancora fossero necessarie della polizia, delle esattorie, dei tribunali, dei giudici, ecc. e mantiene relazioni dirette con i superiori organi dello stato". Dal 20 luglio al 5 agosto 1958, si svolse una "conferenza" a Hsiu-yang (nella provincia di Honan) dove era stato compiuto l'esperimento della prima comune, per discutere sui problemi relativi aH'organizzazione delle "comuni del popólo". Le direttive relative ai loro futuri sviluppi partirono di la. Si annunció che premi e gratificazioni speciali sarebbero dati a quei membri delle "comuni" che avessero "obbedito alie disposizioni dei dirigenti con fervore e lavorato con entusiasmo". Una disposizione approvata da quella Conferenza diceva che: "Le organizzazioni del Partito devono esercitare il loro ccntrollo sui membri della comune in ogni e qualsiasi circostanza". In seguito all'istituzione delle "comuni" tanto gli individui come i gruppi, le associazioni e i rapporti economici hanno,perso la liberta. Tutte le attivitá economiche e soc.'ali sonó centralizzate nelle mani dei funzionari del partito che reggono la comune e non sonó te- . nuti a render contó alia popolazione del loro operato, ma agli "organi superiori" dello stato. Procedimento siffatto non ha nulla a che vedere con la formazione di autentiche comuni, é un puro e semplice atto di polizia. II Partito Comunista Ciñese ed i suoi apologisti giustificano le loro "comuni" in base a ragioni economiche, dicendo che le cooperative preesistenti erano diventate un ostacolo al rápido sviluppo dell'economia ciñese e si era quindi presentata la necessitá di "fare un salto in avanti". Ma tanto Mao Tse-tung che i suoi sostenitori dimostrano che il fattore económico ha avuto una parte di secondaria importanza nei cambiamento. Scrive il Bettelheim: "Giá nei 1956 la trasformazione socialista della Ciña era compiuta e tanto le contraddizioni della societá capitalista guanto l'ostacolo ch'esse constituivano all'espansióne económica rápida e continua erano state eliminate". (pag. 43tí). Mao Tse-tung nei suo famoso discorso annunciante la politica dei "cento fiori", disse nei febbraio 1957; "E' chiaro quindi che non vi sonó stati contrattempi nei movimento cooperativo. Quanto tempo occorrerá per consolidare le cooperative e metter fine a questi discorsi sulla loro snperioritá? lo credo che noi avremo fatto abbastanza bene se riusciremo ad implantare il sistema cooperativo nei Primo Piano Quinquennale ed a consolidarlo nei Secondo". II discorso pronunciato da Mao in quell'occasione non contiene il benché mínimo accenno alie "comuni". Quell'importante decisione económica tracció la direzione dello sviluppo económico del paese. Fissó un periodo di dieci anni necessario alio sviluppo ed al consolidamento del sistema "cooperativo". Come si spiega l'improvviso cambiamento di linea sopravvenuto poi? Come si spiega l'improvvisa corsa alia formazione delle comuni? Ovviamente deve eserci stato qualche cosa che noi» andava. Quel "qualchecosa" era l'aperta resistenza passiva di molti contadini, operai, intellettuali e membri del partito. Cosi si spiega la "politica dei cento fiori". Persino la versione riveduta e corretta del discorso di Mao era pieno Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa aculdade de Ciencias e Letras de As 20 21 22 23 24 25 26 27 2í 4 — L'ADUNATA DEI di alhisioni al diffuso malcontento; Per esempio: "Certuni in mezzo a noi erano contenti quando avvennero i fatti d'Ungheria. . . Secondo loro c'era poca liberta nella nostra democrazia popolare. . . Invocavano il sistema dei due pnrtiti". Ma le prove piü convincenti del conflitto esistente fra governo e popólo si trovano nel seguente passo. Dopo avere reiterato che il suo governo é legittimo rappresentante del popólo, Mao soggiungeva: "Certe contraddizioni esistono fra gli interessi dello stato e quelli del singólo, fra la democrazia e il centralismo, fra coloro che occupano posizioni direttive e coloro che sonó guidati, come esistono contraddizioni nella condotta di certi funzionari statali nei loro rapporti con le masse". II sistema "cooperativo" presentava una forma troppo sconnessa di organizzazione ed offriva al popólo troppe opportunitá di organizzare il malcontento. Per facilitare il compito della dittatura si era reso necessario sostituire al sistema delle cooperative quello delle "comuni" che permettono una forma di irregimentazione piü fácilmente controllabile. Cinquecento milioni di contadini sonóstati inquadrati in 25.000 campi di coneentramento mascherati da comuni. In contrasto con la teoría marxista i regimi autoritari adattano i loro ordinamenti economici agli interessi della dittatura politica. Ogni incremento della dittatura politica si riflette in una cresciuta centralizzazione económica. La militarizzazione dello stato esige la militarizzazione dell'economia. Le "collettivazioni" forzate di Stalin si ripetono in una maniera anche-piü brutale nella Ciña di Mao. La "comune" di Mao é infatti la versione ciñese del Kolkhoz di Stalin. Questo e quella sonó forme poco diverse della base económica di regimi totalitari. II vantato fenomenale aumento della produzione delle "comuni" in confronto del sistema cooperativo, non vuol diré che la Ciña abbia fatto un "grande salto avanti" in direzione socialista. Vuol diré soltanto che é aumentató il ritmo dello sfruttamento. Sotto i regimi tirannici é possibile aumentare assai la produttivitá económica. Ma Faumento della produzione puó anche promuovere la schiavitü invece della liberta. La produzione aumentáta puó essere ed e impiegata a consolidare l'apparato governativo. Grandi imperi sonó stati eretti sulla schiavitü delle moltitudini oppresse. Legioni di schiavi hanno innalzato le piramidi. I templi dei potenti sonó stati costruiti sdlle ossa degli schiavi. La rivOluzione industriale che ha inaugurato il regno del capitalismo si é compiuta mediante lo sfruttamento spietato del lavoro dei minorenni. Quanto del vantato progresso económico della Russia é dovuto al lavoro schiavo ? I fatti noti dimostrano che il doloroso procedimento si ripete nelle "comuni" cinesi. L'industrializzazione della Ciña viene basata sull'asservimento delle masse rurali. La ditta-' tura si é instaurata mediante le popolazioni rurali e si consolida a loro spese. Come avrebbe altrimenti potuto realizzarsi rindustrializzazione ? L'aiuto russo non bastava. L'esportazione dei prodotti agricoli e industriali in cambio di macchinario, di materie prime e di merci manif atturate non poteva bastare a causa dello stato primitivo in cui si trovava reconomia ciñese. La sola risorsa disponibile in possesso della Ciña é l'abbondanza della mano d'opera. II sistema "comunalista" rende possibile lo sfruttamento intenso di questa risorsa. Con le cooperative agricole il contadino dava alio stato la sua proprietá e il suo lavoro. Con la "comune" da anche la sua persona. Egli non é piü una persona ma una de-umanizzata unitá produttiva. II quadro genérale di cotesta irreggimentazione viene tracciato dal Dot. Sripati Chandrasekhar, un eminente scienziato indiano da poco tornato da un lungo viaggio nella Ciña comunista, nel seguente modo: "Da per tutto uomini e donne d'ogni etá lavorano piorno e notte, restiti con pantaloni turchini e giac- Sabato 20 giugno 1959 REFRATTAR1 ené abbottonate con colletti simifi all'nniforme di Maio Tse-tung, U capo del Partito Comunista. Centinaia di migliaia di uomini e di donne, in pantaloni e giacche turchine imbottite, hanno l'aspetto di un esercito infinito di formiche blu affrettantisi ai compiti loro assegnati. Questa monótona uniformita offusca da principio la visione; ma dopo un po' di tempo si fa l'abitudine a vedere tutta una nazione in divisa blu. Un'altra cosa che non puo sfuggire é l'ubiquitá deH'alto-parlante della radio, che vi insegue col suo gridare nell'autobus, nel treno, e nei tram, nei vagoni letto e nei dining cars, nei villaggi, nei paesi e nelle cittá ... da per tutto. E che cosa grida la radio notte e giorno? E' il piü importante mezzo d'informazione autorizzato: dá le notizie riguardanti il progresso nazionale, il livello della produzione industriale, come fondere metalli, come metiere in iscacco l'imperialismo americano, come essere buoni comunisti, come fare la pulizia personale, come denunciare gli elementi di destra e mille e mille altre cose, cosparse di opera ciñese e di canzoni di marcia. La radio e l'altoparlante non possono essere controllati né fatti tacere". Una volta il contadino ciñese lavorava al massimo 200 giornate all'anno. Ora íavora "volontariamonte" 300 giorni aH'anno con due giorni di riposo al mese. In seno alia "comune" i lavoratori appartengono ad unitá organizzate in divisioni, battaglioni, compagnie e reggimenti. La sveglia é alie 5 del mattino. Finito l'appello, tutti marciano al lavoro. La colazione é alie 8 a.m. Un'ora e mezza é dedicata al pasto di mezzogiomo, e la giornata lavorativa si presume finiré alie 6 della sera. Ma con lo straordinario "voluntario" vi sonó milioni che lavorano 18 are al giorno. L'istruzione militare é parte integrante della "comune". II motto é: "Una mano sulla vanga e Taltra sul fucile", ma soltanto gli attivisti assolutamente fidati ottengono il fucile, e ció soltanto dopo prove rigorose. Fonte di queste informazioni é il "Wall Street Journal" del 5 gennaio 1959, un giornale che molti troveranno difficile accettare, ma queste sue affermazioni sonó sostenute dalla stampa comunista ciñese. La "Rivista di Pechino", un settimanale comunista in Hngua inglese, diceva (il 2 dicembre, 1958, per esempio. come la provincia di Kwantung avesse ripreso il primo posto nella gara della produzione: "La mancanza di comprensión*» del passo fi&sato in altre partí del pae.se e 1'insufficienza di zelo erano etate le ragioni principali della relativa rilaseatezza di Kwantung. Per riguadagnare il primo posto nella produzione del grano, i coltivatori della provincia ricorsero a misure straordinarie: piantagione spe**a e intensa applicazione dei concimi. Per rento giorni circa i contadini lavorarono, mangiarono e dormirono nei campi". La Radio di Pechino emise questa informazione interessante: "La Comune Primo Luglio ha arato 600 acri di terreno in sei giorni ed una delle brigate di produzione ha rifiutato di sospendere il lavoro eebbene fossero le 3 o le 4 del mattino ... i lavoratori del cotonificio numero 17 hanno volontariamente domandato l'abolizione del premio trimestrale... II Partito Comunista della provincia di Honan suggerisce: "Se dopo i turni di giorno e di notte nelle fonderie, i lavoratori partecipano ai lavori agricoli, si sentiranno rinfrescati". Le "comuni" sonó organizzate su linee militan in unitá varianti da 2.000 a 7.000 famiglie, sebbene ve ne siano che arrivano fino alie 10.000 e 20.000 famiglie. I "battaglioni del lavoro" vengono tratti dai loro ranghi per qualunque lavoro particolare aH'interno o al di fuori della comune. Le pensioni scolastiche fanno parte del sistema comunalista giacche i f igli sonó tolti ai genitori e vivono in baracche aventi funzione di dormitori. Sonó custocliti dal Partito Comunista che msegna loro a non pensare alie famiglie. Per ricreazione cantano "Formosa é nostra" e "II Socialismo é il meglio" e giocano con armi-giocattoli forniti dalla "comune". Quando i genitori hanno lamentato che i figli venivano cosí privati dell'amore materno, il "China Youth Daily" di Pechino scrisse (il 25 ottobre 1958): "I genitori dovrebbero comprendere che essi hanno da vivere nello stato comunista dove vecchi e giovani sonó bene curati. Spetta alia societá allevarK ed edu- unesp^ Cedap carli in teñera etá ad una nuova generazione e dar loro quella qualita di amore che nessuno amare materno puó nemmeno sperare di eguagliare". Le famiglie vengono sciolte e le donne sonó mobilitate per aumentare la forza di lavoro. Piü del novanta per cento dei focolari rurali sonó giá stati assorbiti nel sistema. Mangiano in mense comuni e dormono nei dormitori segregati per sesso. Per tal modo, lo stato ha proibito ogrü e qualunque forma di associazione umana che non si conformi alia sua teoría contorta. II completo controllo della vita e la schiavizzazione della persona umana vengono portati ad estremi mai raggiunti per lo innanzi da nes> suna societá ricordata dalla storia. "Views and Comments" LAICISMO II periódico "Previsioni", nel suo ultimo numero testé uscito, insiste nella sua campagna per la laicitá, per sapere se in Italia chi governa ó lo Stato o il Vaticano. Esso vuole in altre parole porer airordine del giorno il problema piü urgente: "che 5é quello di salvare noi tutti dalla vorágine delToscurantismo inquisitoriale del clericalismo". Nulla di piü adérente alia realtá che il constatare come in una nazione, dove esiste una religione di Stato, questa utilizzi tale sua posizione di privilegio, in confronto di ogni alíro credo, per invadere tutti i campi dell'attivitá, imponendo i suoi uomini di fiducia ed i suoi metodi. Lá dove esiste la separazione della Chiesa dallo Stato, evidentemente tal penetrazione é sovente ostacolata, anche con mezzi legali; come avviene negli Stati Uniti. Qui i tentativi di innestare i postulati religiosi entro le varié attivitá statali esistono ancora; ma a volte i cittadini riesccno a porre un veto efficace a talune almeno delle piü evidenti intrusión!, particolarmente nel campo delPinsegnamento pubblico. La reazione italiana, che qui e lá si manifesta, trae origine da una petulanza disgustosa che va oltre ogni sentimento di umanitá; petulanza che indispone a volte persino i credenti, specie quelli che lo sonó per cómodo conformismo. Tuttavia sembra a taluni che questa sporadica ribellione sia posta sopra una tesi che non regge; da che, ove esiste una maggioranza fedele ad un determinato modo di concepire la vita in funzione di un soprannaturate, quanto ne consegue discende lógicamente dalle premesse, ed é pura illusione, in regime democrático, il prevedere qualche tolleranza per chi la pensa diversamente. Solo in talune na>V<>ni, dove coesistono differenti credi, equilibrati di numero, é possibile sostenere la sovranitá laica, quale arbitra di differenti minoranze. Roma imperiale ammetteva tutti i culti, proteggeva tutti i differenti credi, senza sot- ■ tostare ad alcuno, templi e riti avevano ospitalitá idéntica, nel rispetto dello Stato laico, che guidava con criteri suoi sovrani la vita di tutti. Lá dove in nazioni giá prevalentemente cattoliche si arrivó alia separazione della Chiesa dallo Stato, questo é avvenuto solo di fronte a forti correnti di pensiero, areligiose; a tutelare queste nel loro umanesimo, contrapposto alie antkhe concezioni teistiche. Non é possibile arrivare a risultati concreü ín Italia, ove non si raggiunga la formazione di collettivitá libérate dalla superstizione del divino; ogni altra via rappresentando l'assurdo di chiedere al piü forte di rinunciare alia sua posizione di privilegio. Siamo nello stesso piano delle masse disererate che tanto sovente si lamentano perché il capitalismo non viene loro incontro con rinuncie volontarie ai vantaggi che tale condizione gli procura. Non sará per certo il Vaticano che dará mai ordini ai suoi gregari di allentare la loro pressione contro le minoranze ribelli al suo "sa- Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa aculdade de Ciencias e Letras de As 20 21 22 23 24 25 26 27 2í gabato 20 giugno 1959 L'ADUNATA DEI ero" diritto di preparare le vie del Signore iddio sulla Terra! Lo Stato laico, la laicitá, non si avrá in Italia finché al governo della cosa pubblica staranno quelli che per convincimento o per tattica política faranno mostra della loro sottomissione all'infallibile e si inginocchieranno davanti a luí per baeiargli la pantofola. Vi fu un re di Francia che ebbe un giorno a constatare che Parigi valeva bene una messa! In Italia i padroni della scuderia sonó della •stessa opinione e resteranno tali fino a che ció assicurerá loro sonni tranquilli e pecore a tosare. La conclusione molto evidente é che, al posto di una canrpagna per la laicitá, é sola possibile una campagna nettamente antireligiosa, da non confondersi con una campagna anticlericale. L'albero che si vuole abbattere va colpito alie radici; per ogni ramo tagliato ne spunteranno due! II comunismo, che in Italia é il responsabile numero uno dell'articolo sette della costituzione, pur essendo all'origine un movimento razionalista, materialista, ateo, si é date la zappa sui piecli, nella speranza di sorprenderé la buona fede di milioni di elettori cattolici, epecie nel meridionale, di elettrici cattoliche, un po' dovunque, e, a mezzo del loro trampo3ino, arrivare al potere. I socialisti di sinistra fanno 1'occhioli.no alia sinistra democristiana, e per tattica, per arrivismo, pongono la questione religiosa in secondo piano. Quelli di destra, giá impegnati in un governo cattolico, pur essendo come cultura e tradizioni nettamente antireligiosi, si guardano bene dal precludersi nuovi patteggiamenti e nuove fortune. Cosí tutte la sinistra, che ha fretta, evita il nodo della questione, e sé ne va per vie traverse, illusa di ottener per sorpresa quanto non puó essere che frutto maturo di mentalitá snebbiate dalle vecchie sintesi di una genérale ignoranza, aperte a quella cultura umanistiea e scientifica, che spiega in ben diverso modo la vita ed il divenire. Ecco qui un periódico in lingua inglese che* afferma como in Inghilterra su 38 milioni di cittadini superiori ai quindici anni ben tredici milioni non hanno religione alcana! Solo poco piü di due milioni hanno partecipato al rito pasquale! mentre il 32 per cento dei matrimoni sonó stati effettuati, nell'ultimo anno, col solo rito civile. L'Inghilterra, con tutto il suo puritanesimo ufficiale, é pero uno Stato dove le stesse correnti laieiste sonó supérate dai fatti, dal livello cultúrale, intellettuale, umano, della sua popolazione. La campagna per il laicismo non püó essere impóstete che su basi logiehe, sopra fondazioni solide; abbia ad avere esito domani o dopo domani! Quanti, e non sonó pochi in Sicilia, dove vive "Previsioni", vogliono salvare capra e cavolij tener fede alia religione degli a vi ed aspirare a forme migliori umane, stanno scavando un buco nell'acqua. Ció puó dar luogo a fiumi di retorica, ma non caverá mai un ragno dal muro. I grandi problemi umani sonó appunto umani e non divini! Tutto sta nel prender partito, nel prendere il toro per le coma; sempreché, si capisce, si voglia arrivare ad un risultato efficace, duraturo; non a quello effimero di brillare nel firmamento degli oppressi come una stella della televisione. His saltus hic hodus. 15-5-959 Carneade —5 REFRATTARI D'OLTRE LA TOMBA oxoriare aliquis ex nostris ossibus ultor. . . . (*)• Non é ipocrisia che tenga: Andrea Salsedo — del quale abbiamo riassunto or sonó due settimane il nefando supplizio e la trágica fine — non si e suicidato. E' stato accoppato dai manigoldi del Flynn, del Palmer, della domenicana repubblica di Woodrow Wilson. Tanto meno ha denunziato i suoi complici come pretende la sbirraglia fedérale ed insinuano quanti con essa gareggiano di viltá e di abbiezione. Ci scrive dall'Ohio un compagno che, caduto appena fva gil artigli della polizia, Andreo Salsedo é riuscito a mandare fuori quattro sgorbi a matita, avventurosamente pervenuti al compagno che ce li trasmette. Non s'illudeva il povero Salsedo su l'epilogo delle sue attuali tribolazioni; non se ne atterriva. Scriveva semplicemente: "Siamo nel girone anche noi, io ed Elia, faccia a faccia colla grande repubblica forcaiola ipocrita e parassitaria, ed é ben prevedibile quel che ci capiterá. Uno di questi giorni ci vedremo appioppati dieci anni di galera, diecimila dollari di multa e di soprassello, a pena espiata, la deportazione in patria. "Ma la galera non soffoca le ribellioni del cuore e del pensiero. Sapremo fare fronte all'uragano senza iattanza ma anche senza debolezze e paure. E neanche andrá disperso il nostro lavoro di propaganda che da altre piü valide mani andrá raccolto e continuato. . . . "Ma guardatevi da una canaglia, da un Luigi o Eugenio o Vico Ravarini, un confidente della polizia, o un agente provocatore che qui ha fatto una rovina e continuerá altrove se i compagni non giungeranno a mozzargli la lingua e gli artigli. . .". Non era dunque menomamente turbato di quanto gli potesse accadere per mano della santa inquisizione democrática; gli rimaneva invulnerata immutala la fede del proprio apostóla to e la cerfezza radiosa che da alti-i con maggiore lena sarebbe stato continuato; e placava la mordente preoecupazione che altri potesse insidiarlo e tradirlo denunziando ai compagni rimasti liberi l'immondo agente provocatore che, sorprendendo la fede ingenua dei semplici e le ciancie sboccate dei vanesii e degli spavaldi, nelle nostre file s'era cacciato per tendervi la pania ad uso e consumo e pei trenta denari della polizia wilsoniana. La quale per la bocea immonda di William J. Flynn varava l'ipotesi del suicidio insinuando che Andrea Salsedo si fosse ammazzato a cansare la vendetta dei compagni traditi. . . S'incomincia a veder térra. Salsedo che aveva scoperto, e che avrebbe senza dubbio né indugio segnalato alia diffidenza e forse alia vendetta dei compagni l'organizzatore infame e salariato delle grandi razzie poliziesche, il Ravarini, non doveva piü tornare in liberta, vi doveva tanto meno ritornare che in pubblico avrebbe recato su le carni lacere ed illividite, sugli oochi pesti e sul volto tumefatto, sobillatrice di scandali rovinosi, la prova che quanti passano per gli in-pace di Park Row, per le sentine del Flynn, sonó martoriati senza pietá né requie né misura. I PROCESSI L'ultimo numero di "Umanitá Nova" riporta da Canosa di Puglia: "L'appello del compagno Michele Di Nunno e del compagno Vincenzo Damiani, che doveva aver luogo il 26 maggio u.s. presso la Corte d'Appello di Bari, é stato rinviato a nuovo ruólo. II 19 giugno p.v. avrá luogo presso il Tribunale di Trani il processo contro il comp. Leonardo Damiani per l'affissione dei manifestini. Ai compagni i nostri auguri e solidaríetá". unesp^ Cedap E i tirapiedi del Flynn lo hanno buttato dal quattordicesimo piano su la strada. Indarno! Perché la spia Ravarini é scoperta, bruciata, bóllate, ed il suo home ed il suo grugno abbietto sonó ormai noti a tutti i sovversivi degli Stati Uniti, fra i quali non mancherá il galantuomo che gli saldi il contó. Quanto alio scandalo pei tormenti inflitti ritualmente agli ostaggi che cadano fra le zanne del Flynn, esso divampa con tanta furia, denso di tanta unanimitá d'esecrazione che sfonda le porte della Camera e del Senato. Dodici dei piü autorevoli giuristi degli Sta^ ti Uniti: Zecharia Chafee, della Facoltá di Leggi della Harvard University; Félix Frankfurter, deílo st'esso Ateneo; Ernst Freund, deirUnivers-itá di Chicago; Swinburne Hale, Consulente dello Stato Maggiore dell'Esercito; Alfred Niles, Consigliere d'Appello a Baltimore; Jackson H. Ralston, del Consiglio dell'ordjne degli Avvocati di Washington, D.C.; Roscoe Pound, decano della Facoltá di Leggi a Boston; David Wallerstein, del Consiglio dell'ordine degli Avvocati di Philadelphia; Frank Walsh, di Kansas City; Tyrell Williams, Decano della Facoltá di Leggi a St. Louis, Missouri; Francis Fisher Kane, giá procuratore generale Fedérale a Philadelphia, hanno presentato al Parlamento un "Rapporto sulle pratiche illegali consúmate dal Ministro della Giustizia degli Stati Uniti". E il rapporto hanno corredato di fotografié che sonó la documentazione incontrovertibile ed inesorata della vigliaccheria e della ferocia del Flynn, delle torture inflitte agK arrestati, delle mutilazioni e delle falsificazioni cosí dei verbali d'interrogatório come della firma degli imputa ti, delle devastazioni che gli agenti dell'ordine perpetrano nelle case che perquisiscono senza. mandatd. II rapporto conchiude: "Noi non leviamo la voce in difesa d'alcuna radicale dottrina, non del socialismo, non del comunismo, non deiranarchis-mo, nessuno di noi appartenendo a siffatte scuole di pensiero". "Neanche pretendiamo rimettere in discu»sione il diritto constituzionale alia liberta di parola o di' stampa". "Noi richiamiamo soltanto l'attehzíone del popólo americano sugli atti oltraggiosamewte arbitrarii perpetrati da coloro cui é fatto pre^ ciso dovere d'ispirare e di custodire il rispetto alia legge; misfatti che hanno ovunque diffuso dolore, malessere, inquietüdini legittime; ed hanno scalzato dalle fondamenta le libere istituzioni del nostro paese, e ne hanno inchio¡dato il buo norae aH'infamia. . .'*. Noi non confidiamo che, alio strazio deDa costituzione, della liberta dei cittadini, e della pace delle famiglie il Pfk'lamento — che le turpitudini e le infamie della polizia fedérale conosce meglio di noi, meglio dei dodici protestatari illustri, e le ha sempre tollerate, dove non puré incoraggiate — si commuova ora e provveda. Ma crediamo nello scandalo, crediamo nella luce: la mefite dilegua dove penetra il raggio del solé, e lo scandalo che raccolga e converga sui trabocchetti e sui cavalletti del sant'uffizio repubblieano la conserta maledizione delle folie, sia benedetto! Ma crediamo anche piü neU'insurrezione della coscienza popolare é nella rivolta individúale che agli aguzzini ed ai carnefici spezzi nelle mani lo strumento, ed in gola la foia della persecuzione e della tortura; e plachi i mani di Andrea Salsedo che vivo non ebbe se non una fede: la grande liberazione del proletariato; e morto offre, segnacolo dell'insurrezione generosa che ne propizia e ne affretta l'avvento, il suo cadavere dilaniato e sacro. L. Gallean! ("C. S.", 26 giugno 1920) (*) Sorga dalíte nostre ossa un qualche. vendicato're! (Virgilio Eneide). Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa aculdade de Ciencias e Letras de As 20 21 22 23 24 25 26 27 2í —6— Sabato 20 giugno 1959 L'ADUNATA DEI REFRATTARI IDEE PLATONICHE DIO: — Un parto di fanitasie malate. Abitatore di cervelli senili e impotetiti. Compagno e confortatore di spiriti rancidi nati alia schiavitü. Pillóla per menti atitiehe chiuse al sapere. Marxismo per cuori rammoUiti. RENZO NOVATORE Platone elaboró un sistema filosófico e presunse di stabilire una sintesi. O meglio: nel formulare la sua dottrina metafísica egli credette di rispondere, in modo definitivo, alie varié "ipotesi" o ai diversi "credi", filosofici e scientifici, che lo precorsero o erano contemporanei ai suoi pensamenti. Egli con la sua dottrina sviluppó il suo pensiero e, si dice, cuello di Socrate (del quale fu discepolo), amalgamándolo con i concetti di altre correnti filosofiche, anímate da finalitá piü o meno trascendentali... La scuola eleatica e la pitagórica lo interessarono in particolare. E' noto che queste due "scuole italiche", sorte una a Elea e l'altra a Crotone nel quarto e quinto secólo avanti l'era volgare, erano permeato da credenze religiose o da concezioni teistiche (metempsicosi, monoteísmo, ecc), quindi divulgavano giá, fra l'altro, dei postulati a sfondo divino. Ma la filosofía metafísica di Platone consiste, sopratutto, nella attribuitagli originalita di avere intessuto un "grande sistema idealistico". La sua dottrina venne a imperniarsi in un concetto astratto di "Idee trascendenti" che furono concepite come delle veritá assolute, altolocate nel "regno dell'Eterno soprassensibile", dove tali "Idee" vivrebbero per sé, immateriali, immutabili e intelligibili. Questa é la concezione metafísica di Platone che, in senso teistico, non puó essere che fantomatica. L'accademico ateniese venne cosi a istaurare una netta contropposizione fra la realtá oggettiva' del mondo e rassolutismo soggettivo delle "Idee" divine che formano, secondo il pensiero platónico, "un ordinamento mirabile, essendo collegate fra loro da un rapporto gerarchieo -perfetto, al cui ápice é l'Idea def Bene, che é l'essenza stessa di Dio". Ora questo dio non puó che risultare "único" come l'Essere degli eleati che, seguaci di Parmenide, furono tra i primi ad affermare, a modo loro, la assurda esistenza. Costoro, fra parentési, nell'affermare l'unitá assoluta di un dio, immobile ed eterno, furono anche i primi a combatiere non solo il politeísmo antropormorfico deí "pagani" ma (conseguenti alie loro teorie) negarono il valore a ogni concezione filosofica-naturalista, misconoscendo la molteplicitá in natura e negando persino ogni movimento físico implícito in essa, attraverso argomenti paradossali o tramite una dialettica astrusa. . . Platone, trascendendo dal mondo del molteplice divenire che é in eterno flusso (dove "tutto scorre" direbbe Eraclito), venne a negare, a sua volta, ogni relativismo filosoficoscientifico, ogni realtá immanente, considerando il tutto che ci appare oggettivamente come una illusione transitoria, ovvero sia come una apparenza sensoria incapace, in se stessa, di rivelarci una vera conoscenza delle cose. Poiché, secondo Platone, ogni veritá, o scienza vera, non puó essere rivelata che da concetti divini. Alia conoscenza dei quali si addiviene con l'intelletto, aiutato a una specie di anamenesis, cioé con l'ausilio di una reminescenza deH'anima che riconduce questa a "ritrovare" se medesima, a ricordare il mondo soprassensibile delle Idee divine". Poiché la nostra anima prima di vivere in noi sarebbe giá "vissuta nel mondo eterno di «tueste Idee divine e le contemplava, poi entrata nel nostro corpo ne rimase prigioniera e ottenebrata". Ma l'anima "conserverebbe ancora una traccia delle visioni precedenti e quindi puó risvegliarsi e illuminarsi in tali ricordi". E qui non si tratta certo di psicanalisi freudiana, ma di una strana concezione di "metafísica" platónica che a me, "ottenebrato", non puó essere . . . fácilmente comprensibile. Evi- dentemente se la nostra anima non ricorda nulla delle "originarie visioni" — quando "era assisa fra le eccelse Idee e le contemplava" — ció non puó che dipendere da una . . . smemoratezza piü o meno amnesica o da deficienza . . . mnemónica. Comunque, sia beata l'anima intellettiva di Platone che, "illuminata dai divini ricordi", ricordavasi della sua "origine celeste" e godeva il privilegio di conoscere veritá assolute o l'essenza di Dio. Platone, affermando la immortalitá dell'anima e la sua origine divina ove ritornerá a essere partecipe non "appena sará libera dal corpo che la rinchiude prigioniera", considerava la esistenza terrena dell'anima stessa come la espiazione di un "peccato origínale. . .". Ora se l'anima era giá partecipe della natura divina, come essenza immacolata e pura, come poteva essere condannata alia vita terrestre per venirvi a espiare la colpa di un peccato d'origine ? lo ignoro questo "peccato" che Platone attribuisce nemmeno all'uomo, che é "materia corruttibile", ma alia sua anima, che in effetto non é . . .di sua proprietá. lo comprendo solo, se non erro, che anche per Platone sia l'uomo come il mondo in cui vive non hanno valore, sonó privi di vera entitá: sonó "pallidi riflessi fra nere ombre", dove "ogni cosa sensibile é imperfetta, é elemento irrazionale di materia, é opposizione e negazione delle "Idee" divine, universali e íncorporee. . .". Frattanto nel tentativo di spiegare il rapporto tra il mondo di queste Idee e quello dei fenomeni, il pensiero platónico si "mostra in grave travaglio", e si contraddice nel separare totalmente queste "Idee" perfette dal nostro mondo, e poi "dimostrare" che vi partecipano per . . . assimilare l'imperfezione dei fenomeni alia loro essenza "spirituale" che, per me, divaga nello spazio dello inconeepibile, tanto piü che é essenza . . . incorpórea, o "anima universale" che dirdegna ogni <->rg;.nismo vívente, considerándolo come: non-essere. . . t Per contro io affermo, senza preamboli e rigiri di parole, che le Idee platoniche sonó astruse concezioni arbitrarie, anche se per "dimostrarle" il metafisico d'Atene abbia argomentato con milioni di parole dialettiche, ma non restaño che parole e non risolvono nessun dilemma amletico in fatto di trascendenza. lo pensó e dico, cosi alia buona, che nel mondo fenoménico in cui viviamo é impossibile ammettere, o dimostrare per vero, che delle Idee trascendenti, che vivono sepárate da ogni materialitá immanente, possano avere influenza sulle cose, essendo tali Idee immutabili e inalterabili, mentre le cose si muovono e si tramutano indipendentemente da ogni intervento divino, rivelandoci ogni mancanza di rapporto fra il "mondo delle Idee" e il mondo dei fenomeni, che non ci permette di conoscere né dio e né il diavolo, ma solo noi stessi e quello che "visibilmente" ci attornia. . . Ma dio non si puó dimostrare, quindi per noi non esiste, e anche esistesse non potremo conoscerlo. Ma di conoscerlo non sarebbe poi necessario. . . Questo mondo, in cui viviamo, gli atomisti lo valorizzarono giustamente come sola realtá concepibile, spiegandolo come causa naturale, materiale, animato dai soli fenomeni fisici impliciti in esso, coscienti che ogni speculazione metafísica rimane vuota e sterile concezione dialettica, priva di ogni scienza positiva e di ogni pretesa "veritá assoluta", per cui é sempre bene disf arsene, perché non serve a nulla, ma é solo atta a istupidire la mente degli uomini che vi si perdono dietro... La Natura si puó solo spiegare nella sua realtá percepibile e ,se vogliamo cercare i principi (o le cause) del suo essere e del suo divenire, bisogna cercarli non fuori di essa ma dentro di essa o nelle cose stesse. La trascendenza metafísica che ricerca, inútilmente, le cause "esteriori e assolute" non puó che nuocere al buon senso degli uomini, la cui anima fa parte integrante del loro corpo "animato" e la fine deH'una determina la fine dell'altro, o viceversa, come la scienza bioló- unesp^ Cedap gica puó dimostrare, anche se non sa dirci se sia nato prima l'uovo o la gallina. .. II fenómeno cósmico non puó essere che la risultante física degli atomi e molecole che, come materia, formano l'Universo, il cui principio o la cui fine in "assoluto" non possono che restarci ignoti, non potendo noi conoscere che dei fenomeni relativi, essendo noi stessi "microrganismi" del fenómeno universale che ignorano, come tutti gli esseri e tutte le cose, il grande mistero che ci sovrasta all'infinito . . . indeterminabile o indefinibile. L'aggruppamento degli atomi forma i corpi che poi si disintegrano con la disintegrazione degli atomi stessi, che come talora si uniscono per necessitá di natura, tal'altra si separano, cosicché i corpi si formano e scompongono, ma gli atomi restaño eterni come nateria. E l'eternitá della materia é la fonte perenne dell'eterna creazione "orgánica" e "inorgánica". Solida o liquida, o gassosa, la materia é soggetta a un movimento o evoluzione le cui cause sonó immanenti in essa, indipendenti da ogni preteso e "stabilito" intervento divino. . . II mondo é quello che é, l'Universo é quello che ci appare e non puó manifestarsi a noi che materia animata, se non altro che fenómeno físico. E ogni "noúmeno" metafisico, sia platónico, aristotélico o kantiano, non resta che inconoscibile e indimostrato, e non potra mai procurarci una chiave di volta se non per entrare nel "regno dei fantasmi" dove la ragione dell'uomo si perde nel delirio di "concezioni astratte", la dove "la grande porta del mistero" resta tuttavia chiusa e impenetrabile a ogni indagine . .. inutile. E al di lá di questa porta, che segna il limite del conoscibile, ogni logos, demiurgo o dio resta "fantasía" non di poeti ma di filosofi malati di mente, cioé di -metafisici che presumono di conoscere tutto e poi . . . non sanno nulla. Inoltre non é tanto voler sapere se il mondo sia soggetto a un movimento caótico o sia la determinante di una armonía prestabilita. NeU'uno o nell'altro caso il mondo cósmico resta pur sempre quello che é o quello che ci appare, non potendolo noi foggiare a nessun "modello idéale" come ha preteso Platone, la cui concezione metafísica e iperbolica irrazionalitá, indimostrata e indimostrabile come "scienza vera. . .". In conclusione ognuno la puó pensare come vuole in questa e in altre materie ... e ognuno puó divagarci a suo piacere. Per contó mió, che non presumo di essere . . . intelligente come Platone, me la rido delle sue "Idee" e me ne inflischio del suo Demiurgo. Cosi come me ne strafot-to, in altro senso, della sua "Repubbliea", composta di padroni e schiavi. II giorno 18 inaggio cessava di vivere, a Tampa, Florida, all'etá di 64 anni il compagno NIÑO COXIGLIO. Venne al nostro movimento in giovanissima eta e fu militante entusiasta. Negli ultimi anni non era tanto altivo, pero sempre diede il suo contributo finanziario per la nostra stampa, specialmente per "L'Adunata". II funerale ebbe luogo senza intervento di prete. Vadano alia vedova, ai figü e sorelle le sincere condoglianze. I Compagni di Tampa + * * Dall'ultimo numero di "Seme" (5) riportiamo: "Nello scorso aprile é morta a Torino, ottantenne, DOMENICA CARIGLIO BAGAGLINO, la fedele compagna di Alfredo Bagaglino. Deportata a Torino nel 1920 dagli Statí Uniti, insieme col compasno Bagaglino, condivise le continué inumane persecuzioni che la polizia fascista inflisse per lunghi anni ad Alfredo Bagaglino. Era stata al suo fianco fin dai tempi delle memorabili lotte dei minatori deH'IUinois. Donna di forte tempra e di grande cuore, viveva nel ricordo del suo amato compagno, costantemente fedele agli ideali anarchici per i quali egli aveva lottato e sofferto". S. F. Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa aculdade de Ciencias e Letras de As 20 21 22 23 24 25 26 27 2í Sabato 20 giugno 1959 L'ADÜNATA COMUNICAZlOm Non pubblichiamo comunicati anonimi New YC/k City. — Round Table Youth Discussions every F^dny at 8 P. M. at the Libertarían Center — 86 East lOth St. (between Third and Fourth Avenues) Manhattan. Schedule oí meetirags: June 19 — Prof. Hau Ching-yu (Scholar, writer, former teacher at Hunan and Oxford Universiiáes): Co-wealthism — A new Social Order. Saturday, June 20 — 7:30 P.M. — Monthly Social Supper at the Libertarían Counter — Minknjim Contribution $1,50. * • • New York, N. Y. — Alia sede del Centro Libertario, sítuata al 181 William Street, fra Beekman e Spruce St., New York, vi sará un pranzo ogni primo sabato del mese alie ore 7:30 P. M. * * * Cleveland, Ohio — Riunioni Libertarte hanno luogo l'ultimo venerdi' di tufiti i mesi, alie ore 8:00 PJVli., al numero 3705 West Park Roa-i (all'incrocio Loraim>Txiskett) per iniziaítaiva del Gruppo Libertario di lingua inglese (Telefono: WI 1-7936). **• East Boston, Mass. — Sotto gli auspici del Oircolo Aurora di East Boston, dei compagni di Framingham e del Circolo Libertario di Needhiam, domenica 21 giugno al Woodberry Pield di Soufcfoboro, Mass. avrá luogo una festta campestre a beneficio del mostró giornaie "L'Adunata dei Refrattari". Vi saranno cibarie e rinfreschi per tutti. In caso di cattivo tempo la festa avrá luogx> lo stesso nel lócale dei compagnd di Framingham. Per andaré sul posto da Boston, prendere la Milford Road No. 85. Arrivati alia 4th St., di fronte c'é un ristorante, e um ponte ferroviario che non si deve passare. Voltare a sdnistra e poco dopo si é sul posto. — Circolo Aurora — Circolo Libertario di Needham — I compagni di Framingham. » * • Bristol, Conn. — La prossima riunione del Gruppo Luig-i Bertoni avrá luog-o la terza domenica del m¡ese, 21 giugno, alio stesso posto ed alia medesima ora dalle volte precedenti. Compagni ed amici sonó cordialmente invitati. — II Gruppo L. Bertoni. ** * Gilroy, Calif. — H picnic di Gilroy a beneficio dell'" Adunata" avrá luogo domenica 21 giugno, ancora una volta, la decima, nella farm di De Rose. II pranzo sará pronto all'l P. M. Coloro che non potendo intervenire personalmente desiderassero contribuirvi lo stesso, si rivolgano al seguente indirizzo: A. Delmoro — Rte 2, Box 117 — Gilroy, Calif. Per recarsi sul posto seguiré le seguenti indicazioni: — venendo dal Nord, appena arrivati a San Martino girare a sinistra seguendo San Martino Avenue per poco piü di un miglio fino a Foothill Ave. e poi girare súbito a destra. Giunti alia querría famosa, girare a sinásfcra. — venendo dal Sud, arrivati a Gilroy continuare per la medesima strada ohe porta il nome di Rucker Ave. e che attraversa il numero 101; girare a destra seguendo questa per circa un miglio e un quarto e si arriverá alia medesima Foothill Avenue. Girare a sinistra per arrivare alia quercia suaccennata, alia quale sará appeso un cartello call'indicazione: Picnic dell'"Adunata". Chi avesse difficoltá chiami al telefono Sam De Rose, il cui numero é: Vi 2-2034. — Gli Iniziatori. * * * Trenton, N. J. — Quest'anno il picnic del New Jersey a Beneficio deir'Adunata dei Refrattari'', incominciato un vantennio addietro e poi continuato come una propizia occasione di incontro fra compagni provenienti da tutte le parti della Conifederazione statunitense, avrá iuogo nella campagna di Trenton, nel bel parco dell'Italian-American Sportmen's Club (i! Club dei Cacciatori) nelle giornate dd Sabato 4 e Domenica 5 luglio — come sempre sotto gli auspici c con la cooperazioiue dei compag-ni del New Jersey, della Pennsylvama, degii stati di New Yiork, del New England e d'altrove. Chi non é pratico del posto, segua le indicazioni seguenti per arrivare al pai<co sunmominato: Venendo per la strada numero 1, dal nord o dal sud, giunti nelila cittá di Trenton, al Brunswick Circle, seguiré la curva fino ad imboccare Brunswick Avenue (Rte. 206), seguiré questa per sette blocks; poi voltare a sinistra per prendere N. Oldon Avenue sino alia fine; voltare ancora a sinistra sxi White Horse Road, proseg-uire su di questa per due blocks, indi voltare a destra su Kuser Road, seguiré questa per circa un miglio arrivando all'entrafca del parco contrassegnata appunto dall'iscrizione: Italían-American Sportsmen's Club. — In caso di disguido, si puó domandare a chiunque si incoutri perché il posto é nwlto conosciuto; oppure telefonare al Club, il cui numero é: JUniper 7-9182. Chi arrivi a Trenton col DE1 REFRATTAR1 treno, il meglio che puó fare é dd farsi portare sul posto da un Taxi. N.B. — Quei compagni che, pur non avendo mezzo di trasporto proprio volessero paribecipare ai picnic nella giornata di sabato 4 luglio possono prendere il treno alia Pennsylvania St^tion, d5 New York City, alie ore 11:45 A.M. (o lo stesso treno alia stazione di Newark, alie 12 precise). Questo treno anriva a Trenton alie ore 12:50 P.M. A quell'ora, nella giornata di sabato soltanto, si troveraníi» dei compagni forniti di automobile per trasportarli al luego del picnic. Si tenga presente che questa opportunitá vale solo per sabato 4 luglio, e soltanto peí treno sopra indicato. * * • New York City. — Comie negili anni pastsati, in occasione del picnic del New Jersey sonó stat» mándate delle circolari ai compagni. Quelli che pur non intervenendo di persona vogiiano solidarizzare con la nostra iniziativa, poBsotí» indirizzare a: G. Alleva, 1650 N. 61 St., Philadelphia 31, Pa. — II Comitato iniziatore. » • * New York City. — I compagni di New York, Brooklyn e delle altre localitá metropolitane son» awisati che per il picnic del New Jersey (che anche quest'anno avrá luogo a Trenton nello stesso posto déll'annio scorso), abbiamo noleggiato un BUS che fará il servizio di andata e ritorn» il gíorno di domenica 5 luglio. Chi vuole assicurarsi il posto in detto Bus scriva súbito all'amministirazione dell""Adunata": Box 316 — Cooper Sta. — New York 3, N. Y. II Bus partirá alie ore 8 A.M. precise da Howard Ave. e Broadway, BROOKLYN — e alie ore 8:30 A.M. dal cantone di Canal Street e Broadway, NEW YORK. Lo stesso Bus si fermerá a NEWARK per ricevere i compagni di questa cittá, all'angolo Market StreetPennsylvania Station, alie ore 9 AJM. precise. I compagni che vogliono servirsíi del Bus suindicato son» avventiti che devono presentarsi aU'ora precisa qui fissata perche il Bus non puó sostare che per qualche momento ai punti di conveg-no. — II Comitato. » * * Youngstown, Ohio. — Per iniziativa del Gruppo Libertario di lingua inglese di Cleveland, avrá luogo sabato 4 luglio un picnic alia Frank Marino Farm, situata nella sezione nord-ovest della cittá di Youngstown, e precisamente al numero 3825 Lanterman Road. A cominciare dalPl:00 P.M. i compagni vi troveranno cibi, rinfresichi, buona compagnia. — D. Halonen. * * * Detroit, Mich. — Domenica 5 luglio alie 22 Miglia e Dequindre Rd. avrá luogo una scampagnata fami- _ 7 _ gliare con cibarie e rinfreschi a beneficio dell'"Adunata dei Refrattari" ed in cooperazione col picnic del New Jersey. L'enitrata al posto é al lato destro di Dequindre Road a circa 50 piedi dal ponte del primo fiumicello. Chi manca di mezzi di trasporto, come chi ne ha d'avanzo, é pregato di trovai-si al 2266 Scott Street alie ore 9 AM. precise. In caso di cattivo tempo "scampagneremo" nela sala. — I Refrattari. * * * Miami, Florida — Solidali con i compagni che parteciperarvno al picnic del New Jersey, pío' "L'Adunata dei Refrattari", noi avremo una ricreazioine famigliare domenica 12 luglio, al Crandon Park. — Gli Iniziatori. » * » Melvindale, Mich. — II conipagno Guiglielmo Boattini comunica la sua protfonda commiozione peí plebiscito di affetto e di simpatía testimoniaiti dai compagni a lui e alia sua famiglia in occasione della perdita della sua compagna, Cristina Bagnoli Boattini, la quale, benché amante dei fiori in vita, aveva espresso il desddci'io che i compagini non spendessero danari in fiori peí suo funierale. Tuttavia, molti compagni e amici hanno voluto testimoniare l'alta sttima in cui avevano temito la defunfta oonsiegnando al compagno Boattini somme destínate a iniziative di vario genere. Delle somme destínate alie iniziative nostre una parte fu destimata alia nostra stamjpa (e di queste dolí. 15 air"Adunata"), pai-te aiUa Colonia Maria Luisa Bemeri, ed un'altra parte ancora per indicazione di compagni spagnoli, al fondo per le Vittime Politiche di Spagna. — G. B. * * * Providence, R. I. — Rejoconto della festa del 7 giugno u.s. a beneficio del Matteotti Club: Éntrate generali, comprese le comtribuzioni $233,26; Spese 51,40; Ricaváto natto 181,25. I contributori furono: P. Paglia $10; -Rocco 5; A. Pagametti 5; G. Onorato 1. A quanti presero parte alia nositra iniziativa una parola di ringraziamento. — Matteotti Club. * ** Cleveland, Ohio. — Sabato 30 maggio si ebbe una scampagnata famigliáre a beneficio dell'"Adunata del Refrattari" con un ricaváto netto di $88. — "I Liberi". * * * CORREZIONE — Nel resoconto della ricreazkme tenuta alia sede del Circolo Aurora di East Boston, Massu il 16 maggio u.s. a beneficio della Colonia Maria Luisa Beraeri dovevano figua'are i seguenti sottoscrittori: Giorgio Olivieri $5; Mario Tonucci $5. Le cifre pubblicate non camibiano. — L'Aurora Club. AMMINISTRAZIONE N. 25 CORRISPONDENZE San Francisco, Calif. — Due anni or sano in una discusBione in un giardino pubblicO' a Phoenix, Arizona, un razzista del Deep South sosteneva che l'agitazione in favore dei due italiani iNieola Saceo e Bartolomeo Vanzetti era stata sopratutto promossa daíi loro connazionali per puro spiríto patriottioo. Di fi-or.te ai particolari storici della solidarietá universale per strappare Sacco e Vanzetti dalle grinfie dei carnefici, tale affermazione non é soltanto idiota e maligna, ma puó essere solo esternata da un ámese di questura col marríhio del Ku Klux Klan impresso dal capo alie piante. A proposito un amico mi fa leggere una lettera pubblicata nel San Francisco News dell'otto apríle 1959 in cui un cei'to Dom Casadella prende lo spunto dalle recenti discussioni conceinenti i due martiri anarchici alia Camera legislativa del Maislsachusebts per insultare Sacco e Vanzetti come due efferatli criminali e per inveire contro gli anarchici coi sioliti luoghi comunii causati dall'ig'noranza, dalla superstzione e dalla malvagitá. Se non che, cinque giorno dopo, il 13 aprile, sul medesimo giornale, un tale Max CcCarthy risponde per le rime al Casadella ricordandogli in poche parole fiere e digmitose che la storia ha ormai provato in modo incontestahiile che Sacoo e Vanzetti furono condannati come soyversfivi in un periodo di feroce isterisimo xenofobo e gueiTaiolp da far vergogna a un paese democrático come gli U.S. A. Ora é evidente che Casadella, il denigratore, ha un nome italiano e McOarthy, il difensore, non lo ha, provaniio ancora una volta che il nazionalismo italiano non c'entra affatto nella causa che appassionó il ntondo intero al di sopra delle frontiere, delle razze e dei pregiudizi atavici. La veritá é che Sacco e Vanzetti appartengono a tutta l'umanitá e si proiettano nella posteritá quali sublimi pi-oi>agatori deH'ideale anarchico cfoe i carnefici volevano soffocare nell'assassinio delle loro persone. P- Tridenti unesp^ Cedap Abbonamenti Bristol, Conn., B. Canu $5; Conway, Pa., L. Marsilio 3; Totale $8,0U. Sottoscrizione Cleveland, Ohio, come da Comunicato "I Liberi" $88; Buffalo, N Y., A. Zavarella 5; Bristol, Conn., G. Salinas 5; Firenze, P. Messeri 1; Melvindale, Mich., come da Comuinicato G. B. 15; Paterson, N. J., a mezzo Zinfardel, E. Periccioli 5; Totalie $119,00. Riassunto Déficit precedente Uscite: Spese N. 25 $ 358,65 464,01 822,66 Éntrate: Abbonamenti Sottoscrizione 8,00 119,00 127,00 Déficit dollari 695,66 Pubblicazioni ricevute i REGENERACIÓN — A. XV — No. 40 — Maggio 1959 — Órgano mensile della Federación Anarquista Mexicana, in lingua spagnola. Indirizzo: Salvador Vázquez — Ap. 9090 — México, D. F. » * * SOLIDARIDAD — A. X — No. 4 — 15 aprile 1959 — Órgano di Orientazione sindacale in lingua spagnola. Indirizzo: Jesús Maria n. 310 (altos) — Habana (Cuba). ** * SEME ANARCHICO — Anno IX — No. 5 — Maggio 1959 — Mensile anarchico di propaganda per l'emancipazione sociale. Indirizzo: Casella Póstale 200/Ferr. Torino. » * » EL LIBERTARIO — A. I, Época II, No. 3 — Aprile 10, 1959. Mensile in lingua spagnola. Indirizzo: Jesús Maria No. 310 (altos) — Habana, Cuba. Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa aculdade de Ciencias e Letras de As 20 21 22 23 24 25 26 27 2í —8 L'ADUNATA DEI Sabato 20 siusjno \9~>9 REFRATTARI Presidente del Consiglio) perché considéralo estremista di siuistra. l! verdetto vante dal pregiudirio di ra^a) che la donna negra sia inferiore alia donna bianca, quindi meno rispettabile. . . F. questa conviniione non si sradica con gli anni di galera, an{i gli anni di galera sonó piuttosto suscettibili di inasprirla. II pregiudi^io di ra~;a si estirpa con la pratica dell'eguaglian^a di rana nella vita di tutti i giorni. non in prigione dove tv.tto viene imposto e la rivolta contro l'imposicione e semmai una necessitá di vita. // 2 maggio u.s. quattro giovani biancbi di 1 aliaba ssee — la capitale delta Florida — assalirono a ruano ármala díte c.oppie di studenti negri ordinando ai due giovani di allontanarsi, alie due vagare di salive sulla loro autoniobile. Una delle due ragacce riusc't a scappare, Valtra una diciannovenne studentessa dell'Universitá di Agricultura e Meccanica, fu spinta nella vettura dei quattro giovinastri, che la portarono in un bosco dove la violarono a turno, alcuni ripetutamente. Arresta ti al ritorno in cittá ale une ore dopo. Durante le ultime settimaue della campagna quando la vittima era aurora nella loro vettura, i quattro non poterotio negare i¡ falto, ne fecero elettorale per Telefone del parlamento regionale confessione particolareggiata alia policía, scusan- delta Sicilia, a sentiré la stampa cosidetta d'infordosi col diré che avevano bevuto ed erano sotto ma7Íone, la gente pareva imparrita. La Sicilia semTinfluenza del!'alc.ool. Uno dei quattro ha 23 brva diventata un miento Guatemala od una nuova anni di ela, moglit e due figli ed e quasi analfa- (loica in inmanente pericolo di cadere nelle ntani beta. CU altri sonó minorenni: uno di 20 anni. uno dei "comttnisti". Non passava giorno sen^a che i di JS anni e l'altro di 16 anni. Tullí sonó pro- giornali ntetropolitaiii portassero, in tono di bollettino di guerra, le ultime noticie del pericolo. Utari. Giá il Saitt'Ujf¡{io del Vaticano aveva delta la 11 processo si é svolto la settimana scorsa disita: votare in Sicilia od altrove. in favore di canfianii a una ginria composta di bianchi. fíomenica, dil! at i íavorevoli alia collabora^ione con partiti 14 giuguo. i signori giurati han no reso il loro disposti a collaborare coi coniunisti era peccato verdetto con cui riconoscono i quattro imputáti moríale il clero era mobilitalo a ntinacciare le ■colpevoli del reato di stupro ¡oro imputato (che pene deU'iníerno a chiunque non votasse la sebe da nella Florida comporta la pena di niorte), ma delta'cosidetta democracia cristiana, il partito del banno raccomav.dato che vengano loro applicate le circostanie' attenuanti (che esclttdono la pena cardinale Ruffini di Palermo. dato che tutti gli di niorte), e lasciano al giudice presidente la ta- altri partiti — eccetttiati forse i sagrestani del coltá di stabilirc la pena a sua discrecioue, dalla partito socialdemocratico e quelli del partito resemplice redargtiifioite a! caréete a vita. I! giu- pubblicano storico — s'erano dintostrati disposti dice ha rimandato di qnalche settimana la formu- ■ a collaborare con Silvio Milano, il qitale era aplapone delta senten^a per lasciar tempo ai diferí- punto a capo di un governo regionale sostenido ■ sori di presentare le istan^e che ritengono oppor- da gente di tutti i colori politici. dal fascista al comunista. tune. ' ; A New York, sal finiré di maggio, era stato I fanatici delta vendetta bíblica, che abbondano fra i pinrocheri negri non meno che ira i fanatici pvbblicato rtu numero speciale di 12 pagine, in bianchi. gridano alio seandalo ed att'ingiustiria, Irngua inglese, rivoUo ai "venti milioni di amenon senia ragione tenendo per certo che, se invece ricani discendenli da antenati italiani". Un titolo di essere bianchi gli imputáti fossero stati negri, su tutta la larghena della prima pagina ammosarebbero stati condannati a viorte sen^a remis- niva che con un francobollo aereo di 15 cents — sione. ove non fossero stati linciati la notte stessa "picedlo invesiimento nella Democrazia!" — potevate "salvare la Sicilia!" Ed un articolo editodel misfatto. Non senra ragione: Dal 1882 al 1955 vi so-no nale documentava con tanto di dati etnografici, stati nella Florida sdtanto, 2^7 negri linciati, ed economici e geografui che era proprio il caso di il linciaggio é la puni;iove prevalente contra i far tutio, anche combatiere, per salvare la Sicilia negri che mano laceare la donna bianca. Dal 1925 minacciata dal 'comunismo". in poi sonó stati condannaii a niorte da i tribu nal i Naturalmente futía questa era retorica bolsa. delta Florida non meno di trciiTaselle negri accu- a cominciare dal decreto . . . infernale del sansati di stupro di donne bianche; vientre non un t'uffi^io per finiré dal numero speciale di Neta blanco solo fu mai messo a niorte per avere stuYork. La Sicilia non correva nessun pericolo di prato una donna negra. V. non si creda che la cadere nelle mani dei "comnnisti" üaliani, che donna negra sia meno desiderata: in questo stesso sonó nell'Isola v.n'infima minorando e non banno periodo di 34 anni due soli bianchi sonó stati la bervebi mínima possibilitá di andaré al governo processati e condannati per violenta cántale ai della regione. dama di donne negre: uno ha scontato quindici II capo del governo regionale siciliano e infatli anni di priglov.e, l'altro rta scontando ora una un clericale in discordia con il sito partito su quecondanna a vita. F' quindi giá violto che quei stioni politiche di carattere secondario; si chiama quattro giovinastri siano stati incriviinati e rico- Silvio Milano ed e un ricco proprietario di ierre, noscuti colpevoli in giudi\io per aver commesso che si professa scritpolosamente religioso, e sempre fatti che, fino ad ora, nei paesi del South, sonó stato sotto la tutela di don Stur~o e .di Mario generalmente rimasti impuniti. Scelba il llorgia, e non ha mai maniiestato la beiiCormnessa da bianchi o oontmessa da negri sulla che mínima intencione di disertare l'iino o di persona di donne del medesimo colore o di diverso sottrarsi alTaltra. An;i: Milano si e messo all'opcolore, la violenta cántale é un atto brídale, un posii'tone del sito partito —- con l'approvarione di atto di vigliaccheria che non pitó essere sensata. don Slurio e di Mario Scelba il Borgia — quando II commetterla poi in viassa. su di una povera ru- i! partito clericale (democristiano) era capeggiato gaba indifesa. come banno falto quei quattro ma- da Antintore Fanfani (segretario del partito e scalioni di Tallahaseee. i tale una mostraos ¡i a che riesce persino incredibile il pensarla. Ma la pena di niorte che e eccessiva sproporfionata quando viene inflitta ai negri, non lo e meno quando venga inflitta ai bianchi. Né é la prigione stessa. rimedio o eorrettivo accettahile, in qtianto che non rimedia al ntale falto e non ne previene la ripeti^iow per l'avvenire. Non é neanche il caso di supporre che il chiudere in prigione quei quattro disgrariaii per un qitalsiasi periodo, di tempo serva a guariré i condannati dalla'tenta;ione di ripetere il delitio commesso. Non risulta, infatti.'che nessnno dei quattro sia recidivo od abbia commesso atti. simili contro donne di color blanco. 1."incentivo agli atti del 2 maggio fu quindi la couvin;ione (deri- Il pericolo siciliano unesp^ Cedap Le ele^ioni del 7 gittgno hanno sgonfiato il pallone di tutta catesta demagogia. L'elettorato siciliano, nella sua ynaggioran{a, non ha tenuto nessun contro dei fulmini del Sant'Uffiíio ed ha votato come le altre volte. II partito clericale ha perso tre seggi riel parlamento regionale, ma rimane, con 34 depitiati, il partito pin numeroso. II partito comunista, con 21 eletti, e il partito socialista massimalista, con 11, banno guadagnato un seggio ciascuno, ma il partito di Milano (che nelle ele'Joni precedenti era nelle schede dell'unico partito democristiano) ha ottenuto nove seggi, i quali sonó naturalmente suscettibili di riconeiliaiione con il partito chricale dominante. F questo é quauto tutti hanno compreso quando i risultati sonó stati conosciuti, si che quegli stessi che la vigilia gridavano al pericolo comunista in Sicilia ora non parlano che del successo elettorale dei partiti conservatori — che non fu mai in dubbio — e deU'opportnnitá delle díte fa^ioni del partito clericale, quclla di Milano e qnella di Ruffini, di comporre le loro differen^e e govemare insieme. Tirapiedi di vocazione II cittadiuo Alex Rose, recentemente eletto presidente dell'unione dei cappcllai (United flatters, Cap and Millinery Worhers International Union, che conta nelle sue file área 40.000 aderenti) per la quarta volta, per un nuovo periodo di tre anni, ha tenuto alia decima convenrione annuale dell'organina7Íone da luí preúeduta un discorso il 2 giuguo. dove ha paríalo fra l'altro di política. Cosa naturale, perché il cittadino Alex Rose, oltre ad essere un mandarino unionista, é anche un politicante. Fgli é stato infatti uno dei fondatori del Partito Laborista delta stato di Nevi York, nelT'anteguerra, da cui si slacco poi il cosidetto Liberal Party di cui egli é ancora uno dei vicepresidente Ora. se come funcionario unionista e'j.li é appareiríemente uno dei soliti capi huimovtbilt, come politicante le site parole stesse pronuncíate in quell'occasionc lo presentarlo come un individuo che ha uva conce;ione troglodítica della democracia, del liberalismo e degli elémentari diritti del cittadino. Riparia infatti il "Hew York Post" del 1-VI —' che fra i grandi giornali d'rnforrnapone di questa metrópoli é il piit costantemente favorevole alia causa e agli interessidei lavoratori organiccati — che nel corso di quei discorso "Alex Rose ha sostenido che il voto dovrebbe essere reso obbligatorio nelle ele^ioñi nac'tonali e che dovrebbe essere istituita una tassa da cui siano esenti colora che votano vientre invece dovrebbe essere pegata da caloro che non votano". Fcco le sue parole: "lo sonó in favore di réndete obbligatorio per tutti i viembri il voto nelle eleponi unioniste. Pensó anci che dovremmo anche andaré piit in la. Non solo le uniov.i hanno bisogno della ptoterion4 della democracia interna, benst anche la naciane nel sito insieme. Propongo quindi che venga adottata una Ugge che esenta coloro che adempiono a questa dovere elementare dal pagamento di una tassa che sarebbero invece teniiti a pagare colino che non votano". Alex Rose dovrebbe appartenere al partito clericale italiano. /:"' un cretino od é un inquisitore di vocac'tone affannato a trovare tormenti da infliggere al sito prossimo, e particularmente ai lavoratori che gli hanno falto la nicchiat Comitnqití', sia cretino o inquisitore. o l'ttna e Valtra cosa insieme, i un individuo che non sa che la democracia, per essere degna di tal novie. deve consentiré a tutti i suoi componenti di esprimere loberamente il proprio pensiero e che questo fauno non solo, quelli che vanno a votare, ma anche quelli che a votare non vanno e che, in ogni caso il voto, per essere significativo e sincero deve essere libero — vientre il voto obbligatorio non pao. per la sita definirione stessa, essere libero. Parlare di liberta, di democracia, di liberalismo coi mavdarini delle itnioni degli Stati Uniti é tempo perso: ma. alia fin dei conti. anche i mandarini risoluti ad impone . . . la democracia. — come quelli risoluti ad imparre il . . . socialismo con la forca ármala del potere político — do: r.reno o prima o poi tener contó del sentimenio e della voionta del. loro dipendeuti. specialmente se mordono il freno e rifintano i! lasciarsi menaje peí naso Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa aculdade de Ciencias e Letras de As 20 21 22 23 24 25 26 27 2í