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COPIA
VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Oggetto:
REVOCA DELLA DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N.
29 DEL 26.02.07 AVENTE AD OGGETTO "REVOCA DELIBERA
C.C. N.218 DEL 10.12.99 ARMAMENTO DEL CORPO DELLA
POLIZIA MUNICIPALE".- DISCUSSIONE GENERALE
Seduta del 07-04-10
Deliberazione N.
64
L'anno duemiladieci il giorno sette del mese di aprile alle ore 15.16, previa convocazione e
con l’osservanza delle formalità di legge, si è riunito, nella consueta sala del Palazzo
Municipale, il Consiglio Comunale, in sessione Straordinaria in seduta Pubblica sotto la
presidenza di DI BIASE LICIO con l’assistenza del Segretario Generale Dott. FOGLIA
PASQUALE, coadiuvato dal Prof. ADDARIO LUIGI - verbalizzante,
Risultano presenti ed assenti il Sindaco e i Consiglieri come da elenco che segue:
Avv. ALBORE MASCIA LUIGI
ALESSANDRINI MARCO
SOSPIRI LORENZO
CHIAVAROLI FEDERICA
FOSCHI ARMANDO
BERGHELLA VINCENZO
D'INCECCO VINCENZO
RANIERI RENATO
LERRI DOMENICO
SALVATI ANDREA
MARINUCCI LIVIO
CAROLI ADELE
PASTORE MASSIMO
DI LUZIO AUGUSTO
ARCIERI MASTROMATTEI
DANIELA
SABATINI ANTONIO
BLASIOLI ANTONIO
BALDUCCI ALBERTO
D'ANGELO CAMILLO
DIODATI GIULIANO
MARCHEGIANI PAOLA
Consiglieri presenti n. 25
P
P
P
P
P
A
P
P
A
P
A
A
P
P
P
FUSILLI GIANLUCA
DEL VECCHIO ENZO
DI PIETRANTONIO MORENO
CORNELI FLORIO
MASCI CARLO
SANTILLI GIOVANNI
VOLPE AMEDEO
DI PINO SALVATORE
BRUNO GIUSEPPE
MAMBELLA MARCO
DI MARCO MICHELE
SULPIZIO ADELCHI
DI NISIO FAUSTO
DI BIASE LICIO
DOGALI VINCENZO
A
P
A
P
A
P
A
P
P
P
P
P
A
P
A
P
P
P
P
A
A
PIGNOLI MASSIMILIANO
DI NOI VINCENZO
DI IACOVO GIOVANNI
DE CAMILLIS ROBERTO
ACERBO MAURIZIO
A
P
A
A
A
Consiglieri assenti n. 16.
Sono inoltre presenti
V. SINDACO
FIORILLI
ASSESSORI: ANTONELLI, CARDELLI, DEL TRECCO,
FILIPPELLO, RENZETTI, SECCIA
Il Presidente accerta che i Consiglieri presenti sono in numero sufficiente per deliberare.
Sono presenti gli scrutatori Sigg.:
RANIERI RENATO
ARCIERI MASTROMATTEI DANIELA
D'ANGELO CAMILLO
Il Presidente pone in discussione l’argomento posto al n. 2 all’O.d.g, n.p. 166/09, avente ad
oggetto “REVOCA DELLA DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 29 DEL 26.02.07
AVENTE AD OGGETTO "REVOCA DELIBERA C.C. N.218 DEL 10.12.99 ARMAMENTO DEL
CORPO DELLA POLIZIA MUNICIPALE", di seguito riportato:
IL CONSIGLIO COMUNALE
vista la relazione del Direttore Generale che forma parte integrante e sostanziale della presente
Deliberazione;
vista la deliberazione del C.C. n. 218 del 10.12.1999;
vista la deliberazione della G.C. n. 717 del 23.11.2001;
vista la deliberazione del C.C. n. 29 del 26.02.2007;
considerato che, così come riformulato, il punto 2 nella delibera di C.C. n. 29 del 26.02.2007
non garantisce la sicurezza degli operatori in quanto non rende possibile l’assegnazione
individuale dell’arma e crea disservizi in palese contrasto con le disposizioni legislative che
prevedono l’addestramento annuale degli Operatori di P.M. al tiro con l’arma assegnata;
visti i pareri espressi ai sensi dell’art. 49 D.L.vo 267/2000 dal Dirigente del Servizio Interessato
e dal Dirigente della Ragioneria, come da scheda allegata;
visto il parere espresso dalla Commissione consigliare permanente Affari Generali in
data__________________ che si allega;
considerato che la proposta di delibera è stata inviata al Sindaco e alla Giunta ai sensi dell’art.
21 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale;
visto l’art. 42 del D.L.vo 267/2000;
con votazione espressa con il sistema elettronico con il seguente risultato accertato e
proclamato dal Presidente
DELIBERA
1. di revocare la delibera del Consiglio Comunale n. 29 del 26.02.2007, in quanto la
stessa, a seguito di una successiva analisi, non garantisce il concreto perseguimento
dell’interesse pubblico;
2. di ripristinare, per intero ed integralmente, il punto n. 2 della delibera del Consiglio
Comunale n. 218 del 10.12.1999 così come formulato nel deliberato stesso;
3. di dare atto che il provvedimento non comporta impegno di spesa.
Uditi gli interventi dei consiglieri comunali, del Sindaco Albore Mascia del Segretario Generale,
e del V. Comandante Chingoli riportati nell’allegato documento redatto dalla ditta incaricata e
che, durante la discussione alle ore 1,10 del giorno 8 Aprile, il V. Presidente Vicario prof.
Santilli sostituisce il Presidente Di Biase, lo stesso preso atto che non ci sono ulteriori interventi
chiude la discussione generale ed inoltre constatato il numero rilevante di emendamenti
presentati aggiorna la seduta a data da destinarsi, pertanto i restanti punti all’ordine del giorno
oltre a quello in discussione di seguito elencati, s’intendono rinviati:
-Revoca delibera di Consiglio Comunale n. 64 del 27.02.2008 avente ad oggetto “Istituzione
registro delle unioni civili”. (n.p. 158/09)
-Modifica statuto comunale con integrazione dell’art. 60 bis. (n.p. 185/09)
Il V. Presidente Vicario prof. Santilli scioglie la seduta alle ore 02,35 del giorno 8 Aprile 2010.
Punto n. 2 all’ordine del giorno:
“Revoca della delibera del Consiglio Comunale n. 29 del 26 Febbraio
2007 avente ad oggetto: revoca delibera Consiglio Comunale n. 218 del
10 Dicembre 1999 Armamento del Corpo della Polizia Municipale”.
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 3 - COMUNE DI PESCARA
PRESIDENTE
La parola al Consigliere FUSILLI.
FUSILLI
Presidente, io credo che l’orario, guardando anche i volti, ho capito che dobbiamo fare
il training e quindi ci alleniamo, ma credo sia serio, su questo e sugli altri argomenti
all’ordine del giorno, porre una riflessione di responsabilità perché il tema della delibera
in oggetto e dei successivi punti all’ordine del giorno attirerebbero un dibattito che
probabilmente farebbe fatica a concludersi per la seduta prevista per l’inizio del
bilancio.
Io adesso non so se vogliamo cominciare su questo a discutere, voglio dire,
richiamiamo Angelo e ci facciamo fare tutti un caffè e cominciamo a valutare la
tematica dell’armamento dei Vigili Urbani o, ancora di più, la decisiva delibera proposta
dal collega PIGNOLI, che non c’è neanche, sull’abrogazione del registro delle unioni
civili, ma sarebbe opportuno chiedere di valutare se sia il caso di proseguire nei lavori,
fermo restando che per dovere di funzione, se decidiamo di farlo, il Consigliere
CORNELI si toglie l’impermeabile e ricominciamo come se nulla fosse.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere DEL VECCHIO, altrimenti parla il Consigliere BLASIOLI,
prego.
BRASIOLI
Presidente, io sono d’accordissimo con l’intervento fatto dal collega FUSILLI. Per
l’interesse della città e la lucidità di tutti noi, proporrei di rinviare questo punto all’ordine
del giorno così come successivi ad altra seduta, però è anche l’una di notte, se non si
è di questo avviso la maggioranza ci facesse sapere che cosa pensa e cominciamo
con il Sindaco che ci illustri la delibera perché il Sindaco è Assessore alla Polizia
Municipale.
PRESIDENTE
Guardate, io non penso che a questo punto della serata dobbiamo interrompere,
andiamo avanti, ci sono degli emendamenti.
Consigliere FUSILLI.
FUSILLI
Io ho fatto una premessa, capisco che lei a nome del consesso ritiene non rinviabile,
dia la parola all’illustratore della delibera così noi stiamo qui.
Non è che si inizia la discussione dicendo: Adesso ci occupiamo.
Attendiamo l’illustrazione della delibera. Dia la parola a chi la deve illustrare, noi
ascoltiamo l’illustrazione e cominciamo la discussione generale e prepariamo i
subemendamenti.
PRESIDENTE
Scusi, consigliere FUSILLI, guardi che forse lei dimentica che ha chiesto la parola
sull’ordine dei lavori, è chiaro che ho bloccato chi doveva illustrare la delibera.
Scusi, lei due volte che prende la parola all’ordine dei lavori , poi l’ha chiesto anche il
consigliere BLASIOLI.
FUSILLI
Io ho fatto una proposta, accoglibile o meno, lei mi ha detto: io non considero che
dobbiamo interrompere. Ma perché lei, a norma di regolamento, rispetto ad una
proposta di rinvio o di sospensione ha titolo di dirmi se lei considera o non considera.
PRESIDENTE
Sì.
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 4 - COMUNE DI PESCARA
FUSILLI
No. Lei mette a votazione la mia proposta di sospensione, la fa bocciare e poi mi dice
se andiamo all’illustrazione della delibera.
PRESIDENTE
Prego, Consigliere SOSPIRI.
SOSPIRI
Io vorrei che i Consiglieri di opposizione comprendano la situazione che ha portato a
pensare di poter discutere con serenità di una delibera che, tutto sommato, si
commenta in poche parole, ovvero, la necessità che ha il Sindaco di questa città di
dare risposte che gli provengono dal tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica e dal
prefetto di questa città, anche alla luce di questioni che accadono.
Ora, però io pongo a lei, Presidente, una questione di merito perché dopo l’illustrazione
generale della delibera ci sono degli emendamento su cui vanno apposti dei pareri.
Questi pareri chi li appone?
PRESIDENTE
Fino a poco fa c’era il vicecomandante che doveva apporre...
SOSPIRI
Basta che ci sia il vicecomandante delle prerogative dei consiglieri di opposizione…
PRESIDENTE
Scusi, Consigliere SOSPIRI, guardi, io se mi date il tempo di poter impostare il lavoro,
il Sindaco o chi per lui deve illustrare la delibera, dovrebbe arrivare il vicecomandante
che era qui fino a qualche tempo fa per mettere i pareri. Quindi andiamo avanti sui
lavori.
Prego, SINDACO, vuole andare avanti lei? Consigliere FORNELI.
FORNELI
Presidente, il consigliere FUSILLI, ha chiesto la sospensiva dei lavori, no?
PRESIDENTE
Guardi, la sospensione dei lavori è una prerogativa del Presidente. Comunque se
vogliamo mettere a votazione, mettiamo a votazione.
Guardi, che è una delle prerogative del Presidente.
FORNELI
Pure perché con tutto il tempo che abbiamo aspettato, la delibera gira ormai da
qualche mese, gira e ogni volta abbiamo detto, alle sette, alle otto, rimandiamola e
adesso all’una di notte, consentiteci pure che qualche sospetto sulla volontà di portare
a casa questo risultato, ci venga.
Qual è il perché bisogna votarla a questa era?
Ripartiamo un'altra volta con trecento emendamenti, li presentiamo, rendiamo
impossibile il percorso. Ma è questo il rapporto che dobbiamo avere?
Ci prepariamo.
PRESIDENTE
Mi faccia capire, Consigliere BLASIOLI, sull’ordine di lavori. Io volevo dare la parola al
Sindaco per l’illustrazione della delibera. Prego.
BLASIOLI
Sull’ordine di lavori Presidente, solo per sdrammatizzare un po’ questi lavori giunti così
a tarda notte io penso che, come dice quella pubblicità: c’è qualcosa che non ha
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 5 - COMUNE DI PESCARA
prezzo. Io penso che vedere quelli che arrivano in Aula all’una di notte a firmare i
pareri, secondo me non ha prezzo e io vorrei andare avanti solo per questo.
PRESIDENTE
Intanto facciamo illustrare la delibera al Sindaco, poi vediamo. Prego, Sindaco.
SINDACO
Grazie Presidente. Oltretutto il comandante è in ferie e quindi il Colonnello Chingoli,
che arriverà in divisa ovviamente, verrà ad adempiere perfettamente al proprio dovere.
Questa delibera va esaminata ed approvata proprio per il fatto che, caro Consigliere
CORNELI, da diversi mesi ormai per motivi diversi, dipesi soprattutto dal fatto che
veniva posta sempre al quarto o quinto punto all’ordine del giorno, di fatto per un
motivo o per un altro, non è stata mai esaminata e quindi eventualmente approvata.
L’auspicio è che venga approvata perché vi è una esigenza, ormai annosa, ma che ho
rinvenuto dall’inizio del mio mandato sollecitato dal Questore, dal Prefetto, dalla
necessità di avere un quarto turno di Polizia Municipale e quindi di avere un quarto
turno di Polizia Municipale armato secondo quelli che erano gli intendimenti e gli
accordi assunti nella passata Amministrazione, quella che veniva guidata da voi.
Tanto è vero che voi questa delibera la conoscete bene, perché ha un oggetto molto
semplice che è quello di proporre al Consiglio Comunale la revoca di una revoca già
effettuata attraverso una delibera del Consiglio Comunale del 26 Febbraio 2007, che di
fatto – ve la faccio breve proprio per l’ora – precludeva la possibilità, così com’è, alla
Polizia Municipale di avere l’assegnazione in via definitiva dell’arma individuale.
Oltre tutto l’originaria formulazione impediva l’esecuzione delle prove di tiro stabilite per
legge con le proprie armi in dotazione e creava di fatto inutili perdite di tempo nella
consegna e ritiro dell’arma da parte degli operatori all’inizio e alla fine del servizio.
Allora, l’obiettivo di questa delibera è ripristinare quello che gli Avvocati, caro
Consigliere BLASIOLI definiscono lo status quo ante, cioè ritornare praticamente alla
formulazione originaria e ripristinare quindi quella volontà che era stata già espressa
dal Consiglio Comunale e dalla Giunta comunale di regolamentare l’armamento della
Polizia Municipale e dotare la nostra Polizia Municipale di regolare armamento.
Ovviamente effettuate le verifiche necessarie, effettuate le verifiche di idoneità fisica e
avere, come hanno tanti Comuni limitrofi ad iniziare da Monte Silvano, una Polizia
Municipale armata, cosa che voi non avete fatto negli anni passati e che noi invece
fortemente, anche per dare quello che è un problema straordinariamente avvertito nelle
città, che è quello della percezione della sicurezza, dare la possibilità alla nostra Polizia
Municipale di essere armata e quindi di poter garantire la tutela ai nostri cittadini anche
nelle ore notturne e avere quindi una Polizia Municipale efficiente, efficace che possa
essere affiancata alle altre forze di Polizia, così, come torno a ripetere, sollecitato dal
Prefetto e dal Questore che ha la responsabilità del coordinamento di tutte le forze di
Polizia della nostra città. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie Sindaco. Allora, il consigliere BLASIOLI.
BLASIOLI
Presidente, sull’ordine dei lavori, per formulare un quesito al Segretario Generale,
perché visto che ci avete comunicato che fate venire il Vicecomandante Chingoli che
non è un dirigente, mi chiedo se lui in qualità di Vicecomandante può firmare il parere
sugli emendamenti. Se lo può fare, se mi può dare questa informazione.
PRESIDENTE
Prego, Segretario.
SEGRETARIO GENERALE
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 6 - COMUNE DI PESCARA
Noi abbiamo i dirigenti e i vicari. Chi ha le funzione di dirigente e di vicario, che
sostituisce in caso di assenza e impedimento il dirigente, può firmare. Il dirigente mi
risulta assente per ferie, poi non so altro.
C’è una comunicazione scritta agli atti che per altro è stata fatta sia al direttore che al
Segretario e al Sindaco.
PRESIDENTE
Bene. La parola al Consigliere DEL VECCHIO.
DEL VECCHIO
Grazie Presidente. Io ritrovo per caso una convocazione di Consiglio Comunale che
risale a venerdì 18 Dicembre 2009, chiaramente, che se non vado errato allora
Assessore alla Polizia Municipale era tale Gianni TEODORO, credo che abbia anche
firmato questo provvedimento, il quale viene sottilmente propagandato come risposta
alle questioni inerenti la sicurezza di Pescara vecchia.
È evidente che ciò è completamente falso.
Falso perché per garantire la sicurezza a via Pescara vecchia, non ci vogliono 150
vigili armati ma sono molto probabilmente sufficienti a garantire turni adeguati e quegli
80 vigili che con il precedente provvedimento di Consiglio Comunale avevano avuto la
possibilità di poter essere dichiarati idonei per svolgere quel servizio o quei servizi
particolari, che con la delibera che si vuole revocare, erano stati attivati.
Quali erano i servizi da attivarsi?
Non erano quelli di avere una città militarizzata, ma un Corpo dei vigili che nella
pienezza degli strumenti di sicurezza potesse essere di supporto alle forze di Polizia
che devono garantire la sicurezza del territorio.
In che modo veniva garantita la collaborazione da parte degli Organi di Polizia
Municipale.
La normativa prevede che per svolgere determinati servizi la Polizia deve essere
dotata dello strumento della pistola. Questi servizi sono quelli notturni, quelli del posto
di blocco, quelli della guardiania alla casa comunale, e quelli della guardiania al
Comando della Polizia Municipale dove sono custodite le armi.
Segretario, io la prima cosa che vorrei chiedere al Dirigente, per cui gradirei da parte
sua che venissero rispettate le prerogative dei consiglieri comunali, è sapere quali
sono stati gli atti che hanno portato a selezionare quei vigili dichiarati idonei a svolgere
ad essere dotati di una arma.
Vorrei acquisirne copia per capire se, coloro che invece non sono stati dichiarati idonei,
che cosa accadrà il giorno dopo che verrà revocata questa delibera e verranno investiti
anche loro della possibilità di essere dotati di una arma.
Ne vorrei, prima di andare avanti, capire da parte del dirigente responsabile, che cosa
implica ciò, perché non stiamo parlando del piano urbanistico di mettere un mattone o
di mettere un blocchetto su qualche edificio, stiamo parlando di dotare persone che
molto probabilmente sono state dichiarate non idonee di portare addosso una arma e
che disgraziatamente, Dio non voglia, possa portare a conseguenze molto gravi per la
collettività che invece dovrebbero proteggere.
Ora, Segretario, gradirei da parte sua per la buona funzionalità di questa sessione, che
si possa avere da parte del dirigente responsabile risposta al quesito posto, altrimenti
anche l’intervento successivo non è suffragato dalle notizie necessarie per poter
andare avanti, perché se ci sono difficoltà oggettive e operative sul fatto della idoneità
dei vigili, credo che sia una questione che noi dobbiamo esserne messi a conoscenza.
Per cui io richiederò la parola appena sarà qui il dirigente, anche perché trattandosi di
un argomento di questo genere, norma statutaria vuole che il dirigente competente sia
presente ai lavori altrimenti io non so a chi rivolgermi perché lei chiaramente di questa
cosa non ne sa nulla.
Presidente, in attesa che arrivi il dirigente, la prego di voler sospendere i lavori, siamo
impossibilitati dal rivolgere le giuste domande al interlocutore giusto che in questo
momento è assente.
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 7 - COMUNE DI PESCARA
Presiede il Vice Presidente SANTILLI
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola il Consigliere SULPIZIO.
SULPIZIO
Io mi associo a quello che dice Enzo DEL VECCHIO, infatti riproponevo proprio una
argomentazione del genere. Non possiamo andare avanti nel momento in cui non c’è
una figura che ci dia anche le risposte tenendo conto anche l’ora, non vogliamo fare
nemmeno cavolate.
Quindi mi associo a Enzo DEL VECCHIO e chiedo anche la sospensione, grazie.
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola il Consigliere D’ANGELO.
D’ANGELO
Io penso che dobbiamo dare risposta prima alla domanda del Consigliere DEL
VECCHIO, non è che qua possiamo stare a giocare.
Qua c’è una delibera importante che riguarda l’armamento delle persone, non è che
qua possiamo cominciare senza la presenza del dirigente che deve dare risposte.
Altrimenti veramente siamo al cinema.
Non incominciamo a incattivire la questione. Abbiamo fatto una discussione pacata,
seria e penso che non convenga a nessuno.
Allora, la prima questione è che vogliamo il dirigente qua dentro e non domattina,
perché è ridicolo. Se sapevate me volevate andare avanti lo dovevate chiamare.
C’è da pentirsi seriamente quando si fa un atto di responsabilità! Me la prendo con il
Sindaco, perché lei ha illustrato la delibera, lei che poteva dire di rinviare la delibera
perché lei, Sindaco, ha portato a casa un...
PRESIDENTE
Consigliere FUSILLI e Consigliere D’ANGELO.
D’ANGELO
Caro Sindaco, lei non aveva i numeri, se lo ricordi.
PRESIDENTE
Consigliere D’ANGELO. Ha chiesto la parola il Consigliere ACERBO.
D’ANGELO
No, la parola ce l’ho io!
PRESIDENTE
Allora vada avanti.
D’ANGELO
Aspetto che arrivi il dirigente, perché deve rispondere al Consigliere DEL VECCHIO.
Non andiamo avanti da nessuna parte adesso. E chiamate i Vigili Urbani per cacciarci
fuori da qua. Chiamate i vigili per cacciarci da qua perché faremo casino.
PRESIDENTE
Consigliere D’ANGELO, per favore, mi fa sentire che cosa vuole dire il Consigliere
FUSILLI?
D’ANGELO
No, non mi interessa. Mi interessa il Segretario, per la risposta. Siccome la parola ce
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 8 - COMUNE DI PESCARA
l’ho io, io aspetto che il Segretario dia, prima di iniziare, la...
PRESIDENTE
Chiedo scusa, ma sa come è organizzato il Comune?
D’ANGELO
Aspettiamo il dirigente, Segretario.
PRESIDENTE
Sa come è organizzato il Comune. Il Segretario non fa funzioni gestionali in questo
Comune, quindi non può essere a conoscenza.
D’ANGELO
Il Presidente garantisce che arrivi il dirigente.
PRESIDENTE
Consigliere D’ANGELO sull’ordine dei lavori.
D’ANGELO
Io aspetto una risposta Presidente, io qua sto fino a mezzanotte prossimo, non ho
problemi. Non ho gli studenti da curare, non ho gli atti da fare come Sindaco, non ho
persone da ricevere, non ho il direttore della RAI da ascoltare.
PRESIDENTE
Consigliere D’ANGELO, mi dà la possibilità di sentire che cosa vuole dire il Consigliere
FUSILLI per favore?
D’ANGELO
No, non mi interessa Presidente.
PRESIDENTE
Per favore!
D’ANGELO
Per favore di che? Non è il caso di favori, non è il caso Presidente.
Le abbiamo fatto un grande favore, ve lo siete giocato.
PRESIDENTE
Aspettiamo sei minuti, lei ha i suoi dieci minuti, le sono rimasti sei dopo di che lei deve
dare la possibilità agli altri di parlare.
D’ANGELO
No, lei deve rispondere alle domande che si pongono. È arrivato il comandante, fresco
come una rosa e ci risponde. Qual è il problema?
PRESIDENTE
Consigliere D’ANGELO, adesso possiamo andare con i lavori? Grazie.
Consigliere FUSILLI, prego.
FUSILLI
Presidente, non so se sull’ordine dei lavori è pregiudiziale insomma, mo facciamo finta
che lo sia, diciamo che è una pregiudiziale sull’ordine dei lavori.
Io mi sono letto, non l’avevo letta perché pensavo che non ci facesse, mi sono letto la
delibera e faccio una domanda preliminare: mi sembra di capire che noi stiamo
revocando una delibera del Consiglio Comunale che sostanzialmente comporta
l’armamento solo ad una parte del Corpo dei Vigili Urbani.
Dentro il Corpo della delibera, siccome non ho avuto il tempo di leggerla
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 9 - COMUNE DI PESCARA
sostanzialmente nella sua interezza, prevediamo anche l’adattamento, perché il
Sindaco quando l’ha illustrata giustamente ha annunciato l’indirizzo, cioè “Noi vogliamo
che tutti i Vigili Urbani...”, ma è scritto dentro questo atto questo, o poi ci sarà un atto
successivo?
Chiedo scusa, ma non ho letto. C’è una questione specifica, e cioè questa: il Sindaco
ha detto noi vogliamo revocare questa perché vogliamo armarli tutti. Tutti quelli idonei,
tutti quelli possibili previe le verifiche attitudinali etc. etc., tutto quello che bisogna fare,
ma la domanda è: lo facciamo già con questo atto o poi faremo un atto successivo?
Lo facciamo già con questo atto!
Questa è solo la revoca? E quindi sostanzialmente, approvato questo non ci sono più
neanche quegli 80 armati, giusto?
SINDACO, chiedo scusa, la domanda è precisa e ha un suo senso, che poi spiegherò
perché ci serve un altro voto del Consiglio. Allora, revochiamo e diamo gli armamenti a
tutti i vigili idonei. Siccome io leggo, e lo chiedo al comandante, su questo, allora: ad
oggi noi abbiamo 80 soggetti, i quali sono idonei, 80 circa, dobbiamo comprare 80
pistole per essere chiari, domani presumibilmente da 80 ne dovremmo comprare 81,
82, 83, 85, 87, 94 non lo so quelli che saranno idonei, 80 sicuro perché già hanno fatto
la selezione, gli altri che si aggiungeranno li sembra, no? Aggiungeremo degli altri
soggetti che eventualmente risulteranno idonei.
Siccome questa delibera non prevede impegno di spesa ma se le scambino le pistole,
che fanno?
PRESIDENTE
Consigliere FUSILLI, termini l’intervento perché dopo abbiamo...
FUSILLI
No, è una domanda.
PRESIDENTE
Allora, visto che ha terminato adesso diamo la parola al comandante che ci illustra tutto
quanto. Prego.
COMANDANTE CHINGOLI
Allora: “Armamento della Polizia Municipale: 1) il Consiglio Comunale deve decidere se
armare o non armare la Polizia Municipale”.
Il Consiglio Municipale a suo tempo disse che la Polizia municipale di Pescara poteva
essere armata.
È stato fatto, come previsto per legge un regolamento, il regolamento è stato approvato
presso il Ministero degli Interni che ha fatto il suo iter, dopo di che si è deciso di
abrogare l’Art. 2, il quale diceva, sempre in riferimento al Decreto Ministeriale, che i
Vigili venivano armati solo di notte e non nell’arco delle 24 ore.
Ora, l’Art. 2, abrogato, diceva che i Vigili Urbani dovevano essere armati nella intera
continuità, cioè le armi venivano date in continuazione, cioè veniva data l’arma la quale
veniva tenuta dall’operatore per tutto l’arco della giornata.
Fu fatta una disposizione legislativa del Decreto Ministeriale che l’arma, mentre prima
non poteva essere portata fuori dal territorio comunale, poteva essere portata anche
fuori dal territorio comunale proprio per tenerla nell’arco delle 24 ore.
Che cosa significa?
Il Corpo di Polizia Municipale non è come l’Arma dei Carabinieri, come la Polizia di
Stato o la Finanza, che una volta essere nominato Carabiniere o Poliziotto o
Finanziere, l’arma veniva assegnata e veniva portata.
I Vigili Urbani, come gli ufficiali dell’Esercito, dice il testo unico, il PULPS all’Art. 20 e
seguenti, vengono armati per difesa personale e cioè a tutela della propria persona.
Per portare l’arma a tutela della propria persona, la devono portare nell’arco interno
perché se vanno incontro ad un intervento come fanno poi a difendersi se l’arma
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 10 - COMUNE DI PESCARA
l’hanno lasciata presso l’armeria?
Di conseguenza se noi armiamo la Polizia municipale, come ha disposto a suo tempo il
Consiglio Comunale per pronto intervento e servizi notturni, il pronto intervento viene
fatto anche per la difesa del Palazzo di città sia di mattina che di notte.
Il Consiglio Comunale di Pescara ha deciso, a suo tempo, che il Vigile deve essere
armato e senza armato, in riferimento all’Art. 2 del regolamento, lo deve portare in fase
continuativa, tanto è vero che il vecchio dirigente, l’Avvocato Grippo, non mise il suo
parere negativo e né positivo in quella delibera perché anche lui condivideva che il
vigile doveva essere armato continuativamente anche perché poi, se viene armato
soltanto la notte, durante le sue ore di servizio, carico e scarico di arma, dare o non
dare l’arma per vedere se l’arma è sua o meno, che l’arma non è in dotazione di
reparto – e chi ha fatto il servizio militare ben lo sa – ma è dotazione individuale, la
porta con sé la persona alla quale viene assegnata l’arma.
Questo è stato il motivo perché è stato abrogato questo articolo, perché era in
contrasto sia con il TULPS che con il regolamento comunale approvato a suo tempo
dall’allora comandante Cespa.
D’ANGELO
Io ho ascoltato con grande attenzione ma, sinceramente, non ho capito.
La risposta alla mia domanda… Io chiedo scusa, perché con grande rispetto lo dico.
Leggo la parte della delibera signor Presidente che mi ha creato il dubbio.
“Vista la etc. etc. visto etc. etc., visto tutto; considerato che così come riformulato il
punto 2 della delibera di Consiglio Comunale n. 29 del 26 Febbraio 2007, non
garantisce la sicurezza degli operatori in quanto non rende possibile la assegnazione
individuale dell’arma e crea disservizi in palese contrasto con le disposizioni legislative
che prevedono l’addestramento annuale degli operatori di Polizia municipale al tiro con
l’arma assegnato”.
Ciò posto, se questa premessa è una premessa che ha un senso per così come è
scritta, la revoca che ci viene proposta consente l’assegnazione individuale dell’arma.
Bene. Considerato che con quella delibera era stato previsto uno stanziamento per
comprare le armi e che adesso è possibile l’assegnazione individuale dell’arma e
quindi presumibilmente aumenterà il numero delle armi, siccome nella delibera c’è
scritto che non è previsto impegno di spesa, io chiedo a lei: ci sarà variazione di spesa
o non ci sarà variazione di spesa?
Non mi interessa, con grande rispetto, l’enunciazione del parere di Grippo.
Spenderemo più soldi o non spenderemo, o i Vigili si scambieranno la pistola?
Io vorrei capire: ci sarà o non ci sarà?
Se lei mi dice: non c’è impegno di spesa, come è scritto su questa delibera, io non ho
problemi, mi ritiro in buona...
COMANDANTE CHINGOLI
Per il momento non c’è il problema di spesa.
D’ANGELO
Mi scusi, ma che significa che per il momento non c’è.
COMANDANTE CHINGOLI
No, per il momento non c’è, anche perché quando è stata fatta questa delibera erano
già state acquistate in precedenza, in tempo remoto, e giacciono ancora presso
l’armeria della guardia forestale, perché potevano essere acquistate pure ora le armi,
con congruo anticipo, ma molto anticipo, 70 pistole, senza aver previsto quando idoneo
fosse fatto successivamente.
Le armi, perciò, potevano essere acquistate anche dopo.
Con quell’Art. 2 furono acquistate 70 armi senza sapere che successivamente sono
state fatte idonee 92 Vigili Urbani e, di conseguenza, dovevano essere acquistate altre
22 armi con o senza l’Art. 22.
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 11 - COMUNE DI PESCARA
La differenza sta che quelle 92 armi, o 70 armi, venivano depositate in armeria e ogni
volta dovevano essere prese e assegnate a dieci persone.
Quali armi venivano assegnate a queste persone, le proprie armi? Allora doveva stare
un armiere a controllare il numero di matricola, il verbale di firma e tante altre cose.
Si rendo conto di tutte le traversie? Alla fine le sei ore non bastavano neanche.
Ripeto, l’arma di reparto, i fucili etc……
FUSILLI
Scusate, quindi non importa impegno di spesa?
PRESIDENTE
Consigliere FUSILLI, allora? No.
FUSILLI
No. No, no me lo deve dire lui, Gianni, non tu.
COMANDANTE CHINGOLI
Per il momento no, possono essere soltanto armati 70 Vigili.
FUSILLI
Questa delibera non comporta impegno di spesa.
COMANDANTE CHINGOLI
Per il momento no.
FUSILLI
Perfetto.
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola il Consigliere ACERBO.
ACERBO
Io ringrazio il comandante Chingoli perché è dovuto venire a tarda ora e forse...
PRESIDENTE
Consigliere CORNELI, per favore, Consigliere, sta parlando il Consigliere ACERBO.
ACERBO
Forse un tema di questa importanza lo dovremmo discutere in un altro orario o
comunque lo ringrazio per la gentilezza con cui sta fornendo delucidazioni in Consiglio
Comunale, ne approfitto anche per scusarmi con il collega DI LUZIO che, oltre ad
essere un collega in Consiglio Comunale, è prima di tutto un amico, però vorrei dirgli
che solo con gli amici ci si arrabbia perché con le persone che non si stimano non ci si
arrabbia, però spero che sia di buon augurio perché l’ultima persona che ho mandato a
quel paese, negli ultimi sei mesi, è il Consigliere Regionale Antonio DEL CORVO che
un mese dopo è diventato Presidente della Provincia dell’Aquila e quindi spero di
portare fortuna in questo senso e mi scuso di nuovo.
Per quanto riguarda il tema della delibera, ovviamente è noto che alla mia opinione alla
domanda se i Vigili Urbani devono essere armati, la mia risposta è: No!
So che il nostro ordinamento, a mio parere nell’ambito di questo delirio della sicurezza
che è solo demagogia leghista, ha fatto sì che per fare il servizio notturno sia
obbligatorio l’armamento, quindi vada per il servizio notturno.
Comporta problemi? Sì! Si pagheranno più straordinari, cioè vanno all’armeria, ci
vanno mezz’ora prima li paghiamo, ci mettono una ora dopo etc..
Ma io credo che: 1) che sia pericolosissimo che le armi da fuoco si portino nelle case, e
non parlo in casa mia ma nelle case delle famiglie dei Vigili Urbani, perché tutte le
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 12 - COMUNE DI PESCARA
statistiche dicono che più armi ci sono in circolazione, siccome come ho dato io
esempio mezz’ora fa le persone – come anche il Capogruppo del PDL spesso fa – le
persone possono avere momenti di ira, se c’è una pistola che gira per la casa, è
peggio che se non c’è perché ci si possono tirare degli schiaffi ma con la pistola è più
pericoloso. Quindi preferiscono che i Vigili Urbani non possano portare a casa le armi,
invece da quello che ho capito avrebbero in questo caso la dotazione – se ho capito
bene – avrebbero la dotazione personale e quindi possono anche portare l’arma casa.
2) io ritengo diseducativo che i Vigili Urbani debbano portare la pistola in situazioni e in
ore del giorno in cui svolgono compiti per i quali a mo parere non si capisce a cosa
serva la pistola. Ripeto, se fosse per me, ma non chiedo al Comune di fare ciò che gli
vieta la legge nazionale, anche nel servizio notturno non ci dovrebbero essere le
pistole perché non è un compito dei Vigili Urbani, in un paese che ha la più alta densità
di forze dell’ordine per abitane d’Europa, anzi, vi do una comunicazione: ne abbiamo
più della Cina, che è notoriamente abbastanza poliziesco, la Cina ha una minore
densità di poliziotti per abitante. Noi abbiamo: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza,
adesso anche i buttafuori etc., non è che c’è bisogno di pistole dei Vigili Urbani. Poi
abbiamo le ronde etc..
Allora, io ritengo che il tema richieda una discussione molto seria, mi sembra che la
mediazione che era stata raggiunta nella precedente consiliatura che non sapevo fosse
a accolta male dal vecchio comandante dei vigili, ma considerate le critiche che gli
avete rivolto questo è un argomento a favore del mantenere l’attuale delibera perché,
appunto, questa idea che tutti devono trasformarsi in Poliziotti e Carabinieri, i poliziotti
e i carabinieri già ci stanno, mettiamoli nelle condizioni di fare il loro lavoro.
Se abbiamo dei soldi, facciamo al fax per fare uscire più volanti, ma non chiediamo ai
Vigili Urbani di girare la domenica mattina o davanti ad una scuola o per andare ai
mercati; il vigile va al mercato a fare il controllo di polizia, deve avere con sé la pistola.
Sinceramente mi sembra che tutto questo stia dentro la follia di una campagna
sicuritaria che porta molti voti ma non porta sicurezza perché il paese dove le pistole
sono ovunque si chiama Stati Uniti d’America.
Gli Stati Uniti d’America ci sono molti più morti che in Inghilterra dove non i Vigili Urbani
ma la Polizia che fa servizio di quartiere, che per inciso è quella che va ai cortei a fare
ordine pubblico, non porta la pistola. Tra i tanti crimini del terrorismo italiano, che in
questo paese ha bloccato un dibattito maturo nella gran parte delle forze democratiche
degli anni ‘60 – ’70 che era quello sul disarmo non dei Vigili Urbani, quando l’Italia era
un paese civile si discuteva del disarmo delle manifestazioni di piazza della Polizia.
Poi ovviamente sono accadute tragedie in questo paese che hanno consigliato di non
procedere in tale direzione.
Per cui ripeto, penso che non sia un argomento da prendere superficialmente ma che
sia da affrontare seriamente.
È evidente che l’esistenza dell’armeria comporta problemi, questo è evidente, però poi
è un po’ come il mancato allarme di Bertolaso per il terremoto a L’Aquila. Forse se si
diceva ai cittadini aquilani che secondo l’istituto nazionale di geologia e vulcanologia
c’era un fortissimo rischio di terremoto a l’Aquila, forse se stavano tre giorni in mezzo
alla strada – specie quelli che abitavano, gli studenti fuori sede in catapecchie affittate
– forse la gente si arrabbiava se non ci sarebbe stato il terremoto, ma nell’evenienza in
cui ci fosse stata la tragedia, avemmo risparmiato trecento vite umane, ma anche una
sola sarebbe andata benissimo.
Allora, non è che dopo che qualcuno si è sparato, perché sta stressato o ha sparato, si
dirà: Oddio, ma noi volevamo solo garantire la sicurezza per Corso Umberto dove,
ripeto, la sicurezza e la autodifesa e la difesa a mio parere lo devono garantire Polizia
e Carabinieri che, altrimenti, non si capisce che cosa stanno a fare.
Dopo di che, se noi ci crediamo nel ruolo notturno dei vigili urbani, mettiamo in bilancio
di spendere un po’ di tu, gli paghiamo più straordinari e quindi avranno una ora in più,
la notte, per organizzarsi per andare a prendere la pistola, riportarsela etc..
Però francamente fuori dalla scuola Mazzini, Carducci, Rossetti e via discorrendo, io
non vorrei avere Vigili Urbani con la pistola.
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 13 - COMUNE DI PESCARA
Credo che questo vada anche nel senso di valorizzare quello che è il ruolo precipuo
dei Vigili Urbani che non è trasformarsi in Sturmtruppen, il ruolo precipuo dei Vigili
Urbani, su cui c’è tantissimo da fare per dare una percezione di sicurezza in questa
città, è talmente vasto per campi in cui non servono le pistole, in cui caso mai
servirebbe assumere più Vigili Urbani per esempio per la sicurezza dei cantieri, per
esempio per combattere gli affitti in nero, per esempio per governare il traffico.
Ora, non è che uno alle dieci di mattina sta sul Corso Vittorio Emanuele a fare multe si
deve difendere con la pistola dall’automobilista che si arrabbia, spero! Anche perché
capita un po’ a tutti di arrabbiarsi quando prendono la multa.
Per cui credo che la maggioranza, anche se la vocazione – da cui fortunatamente non
c’è la Lega Nord – la maggioranza debba farci una riflessione ed evitare di commettere
quello che ritengo un errore.
Dalla lettura breve che ho fatto mentre preparavo gli emendamenti, tra l’altro a me non
pare realistica la stima, anche se nell’immediato formalmente quello che dice il
Comandante può essere vero che la delibera non comporta impegni di spesa, non li
comporta questa delibera, ma quelle successive che si dovranno fare comporteranno
sì aumento di spesa e, francamente, l’un Comune che dovrà vivere tra poco l’impatto
anche dell’ulteriore taglio di 5 miliardi di euro agli Enti locali, di andare a spendere i
soldi francamente, detto tra di noi, con tutta sincerità, per le pistole, mi sembra un
clamoroso errore.
Comunque noi siamo qui per continuare il percorso della notte il confronto con i nostri
emendamenti.
PRESIDENTE
Grazie Consigliere ACERBO.
Ha chiesto la parola il Consigliere DI NISIO.
DI NISIO
Grazie Presidente. Innanzitutto vorrei fare un richiamo al Sindaco, all’Assessore
ANTONELLI, che ha la delega al personale e al Presidente della Commissione Affari
Generali, l’architetto MAMBELLA perché trovo ingiusto e lesivo del diritto dei lavoratori
che si costringano alcuni lavoratori di questo ente a lavorare fino ad ora per 18 ore
consecutive.
Io penso che questo non è previsto e non è possibile da nessuna norma, ed è un
sopruso fatto a danno dei lavoratori.
Siccome in questa Aula, per i lavoratori di questo Ente ci si è riempiti la bocca di
grande demagogia attraverso l’aumento del ticket per la mensa e poi non si ha il
minimo rispetto per una cosa così semplice e basilare, perché basta organizzarsi, fare
dei turni, fare degli ordini di servizio e fare in modo che nessun lavoratore sia costretto
a subire una violenza di questo genere perché per me è una violenza. Poi c’è qualche
lavoratore che è stacanovista, dice che tutto va bene, ma a me poco interessa perché
parlo per la generalità.
Fatta questa riflessione, che spero sia presa in considerazione per la sessione di
bilancio, quindi da lunedì visto che c’è l’intenzione dell’opposizione di fare una sana e
costruttiva azione ostruzionistica, quindi invito chi ha il potere e il dovere di risolvere
questo problema di prendere i documenti provvedimenti.
Quindi invito gli organismi politici affinché diano le direttive ai dirigenti. Io non ho questa
facoltà e questo potere.
Poi vorrei ricordare come è nata la delibera 218 del 10 dicembre 1999. È nata con una
delibera predisposta dal sottoscritto e firmata anche dall’allora Consigliere Carlo
SPREGACENA.
Arrivò a guidare il comando dei Vigili Urbani del Comune di Pescara il dottor Grippo
che, su linee programmatiche non so di chi e su indicazioni di non so di chi, ebbe
l’intenzione di ripristinare una delibera del 1999 – in particolare la 218 – che era stata
sì oggetto di deliberazione del Consiglio Comunale ma che fu congelata. Quindi, a
distanza di otto anni il comandante Grippo, sulla base di un input partito dall’Assessore
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 14 - COMUNE DI PESCARA
TEODORO, sempre lo stesso chissà per quale motivo, cambiano le stagioni ma
l’Assessore è sempre lo stesso, il comandante Grippo iniziò a muoversi in questo
senso.
Io le collega SPREGACECERE predisponemmo una delibera di revoca di questa del
1999, la 218, proprio per aprire un confronto in Consiglio Comunale su questo tema,
anche perché a distanza di otto anni ci sembrava corretto che il Consiglio Comunale
tornasse a discutere della materia e fu oggetto di una prima seduta in Consiglio
Comunale il 18 Gennaio del 2007, seduta nella quale fu deciso un rinvio, rinvio
accettato dai proponenti, in particolare dal sottoscritto, con alcune richieste specifiche
fatte all’allora Sindaco e cioè la sospensione immediata di qualsiasi procedimento in
applicazione della delibera del 218/99, quindi il Sindaco dispose che il dirigente della
Polizia Municipale, il comandante Grippo non procedesse con alcun atto e, il secondo
punto, era il confronto con le organizzazioni sindacali sugli aspetti tecnico organizzativi
del servizio notturno.
Successivamente, il 26 Febbraio 2007, la delibera è stata licenziata dal Consiglio
Comunale e la revoca non fu completa come personalmente mi auspicavo ma fu
parziale, nel senso che l’armamento del Corpo della Polizia Municipale, in riferimento
alla delibera 218/99, tu limitata esclusivamente al servizio notturno.
Questa mediazione, torno a ripetere, è stato anche il frutto del confronto con le
organizzazioni sindacali, oggi invece pur avendo dato seguito parziale alla
deliberazione 29 del 26 Febbraio attraverso l’acquisto dell’armamento, attraverso una
serie di atti propedeutici, si vuole tornare alla considerazione iniziale formulata dal
Consiglio Comunale nel lontano 1999 e cioè per mettere l’armamento del componente
dell’appartenente al Colpo della Polizia Municipale per svolgere qualsiasi tipo di
servizio.
Beh, le motivazioni, per cui personalmente sono contrario, le rinvio a quanto già detto
nel corso della discussione della delibera del 2007 anche se una cosa mi premeva dire
rispetto a questa interpretazione che il dirigente Chingoli ha, perché la delibera –
ricordiamolo – porta la firma del Comandante facente funzioni Chingoli.
Ma me piacerebbe sapere anche cosa ne pensa il nuovo Comandante non facente
funzioni ma il comandante titolare dirigente del Corpo della Polizia Municipale, perché?
Perché i problemi che il Sindaco ci riferiva, cioè i servizi di ordine di sicurezza pubblica
che la Polizia Municipale è chiamata a svolgere, sono prettamente quelli notturni, tanto
è che la Prefettura ha sempre invitato l’Amministrazione Comunale, se poi le cose
cambiano questo non ci è dato saperlo, però ha sempre invitato l’Amministrazione
Comunale ad essere di supporto alle altre forze di pubblica sicurezza soprattutto negli
orari notturni.
Qui invece si giustificano come altri servizi armati tutti i servizi esterni quelli di
vigilanza, quelli di Polizia giudiziaria e di Polizia Stradale e pubblica sicurezza, nonché
quelli di pronto intervento.
Se la considerazione di tutti questi servizi è quella di servizi armati, noi ci troviamo
nella condizione di dover armare qualsiasi componente della Polizia Municipale e,
qualora il componente della Polizia Municipale non dovesse essere considerato
idoneo, oppure dovesse operare un obiezione di coscienza e quindi chiedere l’esonero
nell’uso dell’arma, non potrebbe essere adibito né ai servizi di pronto intervento – e
questo va bene – ma a qualsiasi servizio esterno.
Io mi chiedo: inabili all’arma, Comandante, delle persone che faranno l’obiezione che ci
facciamo? O le mandiamo anche a fare questo tipo di servizio come i servizi esterni,
come quelli di vigilanza, come quelli di Polizia Stradale senza arma? Sarebbe
contraddittorio! Non potrebbero svolgere questo tipo di servizio e quindi, in teoria,
rappresenterebbero degli elementi che, pur essendo inquadrati all’interno della Polizia
Municipale, non svolgerebbero anche tipo di servizio inerente se non quello di
scribacchino.
Non potrebbero secondo me nemmeno fare il servizio di vigilanza e guardiania del
Comando di Polizia Municipale.
Quindi chiedo al dirigente se può darmi risposta su questa mia considerazione. Grazie.
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 15 - COMUNE DI PESCARA
PRESIDENTE
Grazie Consigliere DI NISIO.
Ha chiesto la parola il Consigliere SOSPIRI.
No, il Consigliere D’ANGELO.
D’ANGELO
Mah, io prima di arrivare al punto che sottoponevo al Consigliere Di Nisio, voglio
vedere se ho capito bene oppure ho capito male le cose che diceva il Sindaco. Il
Sindaco ha detto che noi armeremo i Vigili Urbani e voi non li avete voluti armare; noi
lavoriamo per la percezione della sicurezza.
Parto dal secondo punto, Sindaco.
Proprio perché lei ha detto della percezione, convinto di lavorare sulla percezione
perché questo le consente di mettere qualche medaglietta sulla percezione, il
Consigliere Regionale del suo schiarimento le ha rimproverato – proprio qualche giorno
fa – che lei lavora esclusivamente sulla percezione della sicurezza. Mi sembra che sia
il Consigliere Regionale CASTIGLIONE, consigliere SOSPIRI.
Se lo faccia ripetere da DI LUZIO, se lo faccia ripetere dal Consigliere FOSCHI chi è,
poi penso che sia un Consigliere Regionale del vostro schieramento che fa presente,
dello schieramento del PDL perché non credo che loro adesso siano così critici verso
le correnti, o sono molto correntati anche loro.
Proprio il Consigliere Regionale CASTIGLIONE le rimprovera che lei fa della sicurezza
una percezione caro Sindaco, una percezione, cioè la sicurezza non è una percezione
e io uso le parole che ha usato il Consigliere Castiglione.
La sicurezza è lavorare, lavorare nei punti dove si crea la difficoltà delle persone, dove
si crea il malessere sociale, lei non ha messo in campo un atto in dieci mesi caro
Sindaco, lei ha riempito – insieme al suo Assessore TEODERO poi fatto fuori da lei –
le pagine dei giornali nei primi mesi della sua consiliatura: apriremo, armeremo i Vigili
Urbani; apriamo l’armeria; mettiamo i Vigili Urbani nei quartieri; mettiamo i Vigili Urbani
in Piazza Unione.
Oggi se ne arriva alle due di notte e si ricorda che c’è una delibera che per tre mesi è
venuta in Consiglio Comunale e alle due di notte lei ha avuto la percezione che forse
questa delibera era arrivata al momento di approvarla.
Lei vive di sensazioni Sindaco e di percezioni, si è accorto all’una e mezza che c’era
questa delibera, proprio ha percepito l’urgenza di approvarla.
È un sensitivo il nostro Sindaco.
Tanto è sensitivo che, voglio dire, oggi mi dispiace, ecco non l’ho portato perché avrei
voluto leggere, tutti i suoi interventi sulla percezione della sicurezza, riportati dal
valente Ufficio Stampa di questo Comune, che ci ha martellato dal mese di Luglio su
questa benedetta percezione.
A distanza di dieci mesi tanta è la percezione che un mutuo fatto per attrezzare
l’armeria dove la ditta che ha vinto la gara, mi sembra che l’abbia chiusa la gara intorno
al 15 – 16 Giugno, siamo arrivati al 7 Aprile e lei non è stato in grado di fare finire i
lavori per attrezzare l’armeria.
Ma lei di questo deve rendere conto al Prefetto, Sindaco; lei di questo deve rendere
conto probabilmente a chi è d’accordo con lei, anche ad armare i Vigili Urbani che, in
dieci mesi, non è stato capace, lei e non so chi, gli uffici tecnici e non so chi perché lei
d’altra parte poi non è che lo può fare lei, si affida ai tecnici, ai sui dirigenti,
evidentemente ha scelto male i tecnici, sta di fatto che l’armeria sta ancora là; sta di
fatto che lei nonostante ritira questa delibera le pistole, come dice il comandante,
continua ad averle presso la Guarda Forestale, o no? Sbaglio?
Detto questo, in cui voglio o dire la sua politica della sicurezza è esclusivamente uno
spot , peccato per lei che poi andiamo a finire però sui giornali purtroppo con questioni
su cui lei non c’entra assolutamente niente, voglio dire, che qualche scalmanato,
qualche personaggio che dovrebbe non stare in giro ma dentro le patrie galere, dà un
pugno ad un ragazzo, lo riduce in fin di vita, però noi l’immagine della città abbiamo
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 16 - COMUNE DI PESCARA
davo la percezione, perché Pescara io ritengo che non sia una città insicura, ma a
forza di lavorare per dare la percezione della sicurezza noi facciamo passare il
messaggio ai cittadini che questa è una città insicura.
Questa è la verità. Che lei, a forza di lavorare per fare passare un messaggio tra la
gente di dare una percezione della sicurezza, tutti pensano che Pescara sia insicura.
Io personalmente glielo dico Sindaco, parlando anche con vari operatori, da un po’ di
tipo, da diverso tempo non vado più a Pescara vecchia. Ma lei dice: è un cliente che
forse spende anche poco, che forse arriva a mezzanotte va a dormire perché è
vecchietto, la vita arriva dopo ma probabilmente anche quel piccolo reddito che potevo
portare io a quelli come me o amici miei non andiamo più a Pescara vecchia perché
abbiamo la percezione dell’insicurezza.
Cosa ce la dà la percezione della insicurezza, i vigilantes non so se possono fare quel
lavoro, non possono farli, girano per Corso Manthonè, la percezione dell’insicurezza ce
lo danno i Vigili Urbani un domani se saranno armati, ce lo danno i Carabinieri, ce lo dà
la Guardia di pubblica sicurezza e altri. Cioè, noi viviamo in quelle strade in uno stato di
polizia per cui non è sicuramente una percezione di sicurezza.
Io la vedo così la questione dell’armamento dei Vigili e della sicurezza.
Non è che stiamo contro la sicurezza ma è diverso modo di leggere e di vedere come
si approccia il problema della sicurezza, stante sempre che chi sbaglia paga e che chi
sbaglia dovrebbe stare nelle patrie galere e non come oggi, come il mio governo prima,
il vostro governo adesso e prima e prima ancora il mio, in quindici anni non sono stati
capaci di fare una legge, né noi né voi, sulla certezza della pena che basterebbe
prendere quel ragazzo che ha dato quel pugno, se dice che è condannato a tre anni
farglieli fare tutti e tre gli anni, che io penso che poi domani quello ci ripensa a dare un
altro pugno, ma siccome questo non succede, tre anni poi il condono e non so quali
meccanismi vi siete inventati voi Avvocati in generale, perché gli Avvocati che stanno
in Parlamento se lo sono inventati.
Io penso che sia una categoria un po’ particolare quella che governa questo paese,
sperando che crei danni, sperando che litighi.
Voi siete una categoria, gli Avvocati, quelli che pensano di poter campare bene se la
gente litiga, per cui si fanno le leggi anche per farli litigare e non si fanno le leggi per
tenere dentro la gente che ha sbagliato o che ha commesso atti di delinquenza.
E adesso entriamo nel merito della delibera caro Comandante, vediamo se ho capito
bene.
Caro Comandante, vediamo se ho capito bene.
Noi abbiamo approvato una delibera in Consiglio Comunale, se ricordo bene, la n. 29
del 26 Febbraio 2007. Aveva previsto l’armamento quella delibera solo per quei servizi
obbligatoriamente armati di cui all’Art. 20 del D.M. 145/87.
Cosa dice l’Art. 20?
Non lo dico io, ma lo dice il Prefetto, interpellato dal comandante Grippo, leggo la
lettera del Prefetto, caro comandante: “Bla bla, bla bla, bla bla... con riferimento l’Art.
20 individuati come servizi esterni di vigilanza, servizi di vigilanza e protezione della
Casa Comunale e allarmeria, servizi notturni e di pronto intervento”.
Proprio l’individuazione di questi servizi che devono essere armati o possono essere
armati lasciando al Consiglio Comunale la possibilità di armarne altri, ha consentito e
consente – caro Comandante, che chiedo gentilmente di ascoltarmi perché poi mi deve
rispondere alle domande – che quella delibera i Vigili Urbani dovevano fare armati.
È vero o no?
Questi sono, lo dice il Prefetto o lo dice la delibera che noi abbiamo approvato.
Successivamente noi abbiamo fatto fare delle visite al personale dei Vigili Urbani del
Comune di Pescara seguendo che cosa? Gli stessi criteri della Polizia di Stato, dove
alcuni sono risultati idonei, altri non idonei.
Oggi noi revochiamo…
PRESIDENTE
Consigliere D’ANGELO, lei ha 15 secondi.
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 17 - COMUNE DI PESCARA
D’ANGELO
Li riprendo dopo, qual è il problema?
PRESIDENTE
E li riprenderà dopo, adesso intanto ha finito.
D’ANGELO
Va beh, quando arrivo a 15 secondi...
PRESIDENTE
Poi riprende dopo, perché? Mi spieghi perché riprende dopo.
D’ANGELO
Non ci sono gli emendamenti, Presidente.
PRESIDENTE
Ah, dopo vedremo.
D’ANGELO
Lei ha già deciso di annullarli.
PRESIDENTE
Lei ha concluso? Ha chiesto la parola il Consigliere ALESSANDRINI sull’ordine dei
lavori, prego. Consigliere CORNELI, PREGO.
CORNELI
Grazie Presidente. Comandante, siccome a me piace capirle le cose, io non ho una
convinzione come la vostra che noi stiamo parlando di un provvedimento che non
comporta spese. FUSILLI ha posto una domanda al Comandante.
PRESIDENTE
Consigliere CORNELI, il comandante a FUSILLI ha risposto molto chiaramente.
CORNELI
Perfetto. Io non sono convinto perché dico che noi stiamo facendo un regolamento, un
regolamento e una legge che impone degli obblighi conseguenti altrimenti noi se
stiamo facendo la legge che prevede un regolamento che prevede la possibilità poi di
non osservarlo quel regolamento, allora non stiamo parlando di incremento di spese.
Nella misura in cui noi facciamo un regolamento che dice che tutti quanti vanno armati,
noi stiamo dicendo che stiamo parlando di un incremento di spesa.
Allora, io volevo porre al Segretario una domanda: ci troviamo di fronte ad un
provvedimento che non comporta oneri di spesa?
PRESIDENTE
Consigliere CORNELI, ormai penso che l’abbiamo acclarato.
CORNELI
Ne consegue Presidente...
PRESIDENTE
Ma lei deve seguire i discorsi un attimo.
Lei ha chiesto la parola sull’ordine dei lavori, però siccome sta ponendo sempre lo
stesso problema mi sembra che il Comandante al Consigliere FUSILLI ha risposto
molto chiaramente.
Quindi, se lei ha ancora delle perplessità, noi non è che gliele possiamo...
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 18 - COMUNE DI PESCARA
CORNELI
Allora, sono più cattivo. Chiedo la Presidenza dell’Organo amministrativo del revisore
contabile, chiedo.
PRESIDENTE
Addirittura?
CORNELI
Sì, voglio sapere del revisore contabile. Allora, visto che non capite la delicatezza di
come ve lo sto ponendo, adesso voglio la certificazione del revisore contabile che non
c’è onere di spesa.
PRESIDENTE
Grazie Consigliere CORNELI.
Ha chiesto la parola il Consigliere ALESSANDRINI. Consigliere D’ANGELO.
D’ANGELO
Brevissimamente. Noi stiamo ragionando in una delibera che prevede l’armamento dei
Vigili Urbani per rassicurare la sicurezza oltre che alle vigilanze esterne etc. etc., la
revoca di una delibera.
La domanda che mi pongo è questa: Noi stiamo lavorando e stiamo discutendo su una
delibera che porterà all’armamento dei Vigili.
È pensabile, Presidente, che alle due di notte noi siamo qua dentro a fare questi lavori
senza un Vigile Urbano? Né armato né niente?
Io chiedo, anche per la sicurezza di tutti quanti noi, la presenza di un Vigile Urbano.
PRESIDENTE
Consigliere D’ANGELO, siamo tranquilli.
Ma come mai si sta ponendo questo problema adesso?
D’ANGELO
Sto ponendo questo problema di sicurezza perché mi sento insicuro.
PRESIDENTE
Allora, per favore, cerchiamo di essere seri.
Allora, ha chiesto la parola il Consigliere ALESSANDRINI.
Consigliere FUSILLI, sull’ordine dei lavori non è che può chiedere la parola in
continuazione.
FUSILLI
Presidente, chiedo scusa, se lei mi fa leggere l’articolo dove non c’è scritto…
PRESIDENTE
Va bene, vada avanti ho capito.
FUSILLI
No, il problema posto dal collega CORNELI, che sembra un problema di lana caprina
ma non lo è, perché leggendo il corpo della delibera, e anche la testa, si fa richiamo ad
una delibera del 1999, delibera adottata in un Consiglio Comunale in cui era presente
anche Sindaco MASCIA in qualità di Consiglio Comunale.
Presidente, mi ascolti, ma soprattutto mi ascolti il Segretario Generale perché è lui che
garantisce.
In questa delibera, Segretario, del 1999, che noi rendiamo reviviscente nel senso che
la richiamiamo in una parte del deliberato perché torna ad essere vincente, c’è scritto,
caro collega CORNELI, nel punto 4: “Il presente atto non comporta al momento
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 19 - COMUNE DI PESCARA
impegno di spesa”.
Qui c’è scritto “Al momento”.
In questa delibera qui al momento non c’è scritto, in questo atto del 1999 “al momento”
c’è scritto Segretario Generale, in questo atto qui “Al momento” non c’è scritto.
PRESIDENTE
Grazie Consigliere FUSILLI.
Prego, Segretario.
SEGRETARIO GENERALE
Allora, io dovrei intervenire tecnicamente sul punto perché l’impegno di spesa non lo fa
il Consiglio Comunale né lo fa la Giunta, ma lo fa il dirigente con determina dirigenziale
e quindi, l’assunzione dell’impegno di spesa che chiaramente quando è indicato è
riferito all’atto in sé che non comporti impegno di spesa, ma siccome l’atto rinvia
sicuramente a tutta una serie di adempimenti attuativi che sono di competenza
gestionale e il testo unico dice che gli impegni di spesa vanno assunti con determina
dirigenziale, è un problema questo qua superato, ma non è che il Consiglio assume gli
impegni di spesa perché sarebbe illegittimo se farebbe impegno di spesa il Consiglio
Comunale.
Tra l’altro la proposta che io leggo, di dare atto che il provvedimento non comporta
impegno di spesa.
L’atto in sé non comporta impegno di spesa, ma al momento in cui si deve andare a
parlare di un numero di armi o un numero di dipendenti interessati, si fa a quantificare
e allora si pone anche il problema di dover stanziare, o verificare se c’è uno
stanziamento, e assumere l’impegno di spesa.
Questo è un atto che presuppone tutta una serie di atti successivi da adottare.
Non è esaustivo di un procedimento.
PRESIDENTE
Consigliere CORNELI, per favore.
Al Segretario avete chiesto la delucidazione e avete avuto la risposta.
Adesso però vi voglio leggere, siccome è indirizzato a me come Presidente del
Consiglio, un emendamento presentato dal Consigliere BLASIOLI.
Consigliere DEL VECCHIO, non lo leggo per correttezza ma sarebbe una vergogna.
Io faccio il professore e faccio la persona seria.
La parola al Consigliere DI NISIO.
DI NISIO
Presidente, chiariamo una cosa.
Vorrei chiedere a lei, Presidente, di riportare un attimo la calma all’interno dell’Aula.
Lei deve comprendere che l’opposizione ha delle prerogative, tra queste prerogative
esiste anche l’ostruzionismo, ostruzionismo lo si attua con tutte le armi possibili che
sono lecite e legali.
Questa Aula, lei forse non ha grande esperienza in questo, io ne ho di meno la
Sindaco ne ha molta più di noi, questa Aula ha visto rappresentazioni completamente
superiori dal punto di vista della demagogia, della scorrettezza, della stupidità, rispetto
a quelle che oggi lei, Presidente ha visto.
PRESIDENTE
Prego, Consigliere ALESSANDRINI lei aveva chiesto la parola.
ALESSANDRINI
Grazie Presidente. Io qui ho sentito in questa serie di scambi molti inviti alla serietà, mi
domando – e lo chiedo al Sindaco – se è serio proporre a questa assemblea la
discussione alle due di notte di un tema così importante. Io penso di no!
La notte porta consiglio, dice un celebre adagio.
Temo che questa volta non sia capitato al nostro Sindaco, ha compiuto una scelta che
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 20 - COMUNE DI PESCARA
ai miei occhi appare inaccettabile e inspiegabile, una scelta di protervia che non mi
attendevo dopo quello che c’è stato prima, una scelta che è destinata – e lo guardiamo
qui – ad aumentare l’acredine dei rapporti che credo non aiuterà a sviluppare rapporti
di virtuosa collaborazione tra maggioranza e opposizione, forse evidentemente perché
non è possibile farlo.
Io penso che qui ci divertiremo a lungo, ci tratterremo molto tempo.
Trovo davvero incongruo e irragionevole questa scelta, perché mi domando come si
possa affrontare un tema serio, quale la sicurezza, in queste condizioni.
Mi domando come si possa affrontare un tema così importante partendo dalle sue
dichiarazioni, signor Sindaco, io lavoro per la percezione della sicurezza. Una mia
perifrasi, ma lei più o meno questo ha detto.
A me francamente questo fa cadere le braccia, perché significa che noi dobbiamo
prendere in giro i cittadini, e penso che sia una politica molto sbagliata perché credo
che noi abbiamo il dovere di proporre soluzioni concrete nei limiti degli strumenti delle
nostre capacità.
Sono state sollevate tante questioni con spiegazioni francamente un po’ balbettanti,
l’impegno di spesa mi sembra la più significativa di quelle emerse. Cosa ci facciamo
con gli agenti che non risulteranno abili, ma insomma si potrebbe continuare a lungo.
Io voglio esprimere in questa sede il mio giudizio su questo provvedimento che da circa
tre mesi, così, viene rinviato, ma adesso c’era questa necessità, benissimo.
Io, nonostante la discussione cada all’indomani di questo fatto di cronaca nera che così
ha violentemente colpito la nostra città, certamente agitando nelle coscienze e parlo
del pugno di Piazza Unione, siamo molto contenti di constatare che sotto Pasqua il
ragazzo sia uscito dal coma.
PRESIDENTE
Consigliere DEL VECCHIO, per favore, Assessore cortesemente…
ALESSANDRINI
Io non posso esimermi dall’esprimere la mia contrarietà a questo provvedimento, e
spiegherò il perché.
Chi vi parla diciamo ha il privilegio di girare in Italia e non solo, ma sono consapevole di
come non sia una eresia quella di armare la Polizia Municipale.
Nella civile Firenze mi ha colpito vedere delle poliziotte di taglia molto minuta,
indossare dei grossi pistoloni, ma basta andare a Monte Silvano e quindi è un
argomento su cui si può fare senza farne un feticcio ideologico e se ne può parlare, a
maggior ragione, del momento in cui il Parlamento di questo paese discute da tempo la
necessità di una legge che uniformi tutti i Comuni d’Italia onde evitare disparità di
trattamento.
Chi vi parla, così, ritiene che l’aumento delle pistole in circolazione non garantisca un
cambiamento della sicurezza, non determini un necessario miglioramento e anzi,
penso al contrario, che più pistole circolano e più rischi ci sono che esse siano
incongruamente utilizzate come accade – lo ricordava prima Maurizio ACERBO – in
paesi quali gli Stati Uniti che hanno più pistole di ogni altro paese del mondo.
Un’ultima annotazione poi, in questa sede di discussione generale, intendo svolgere
nei confronti di un tema che è stato anche sollevato, che è quello della certezza della
pena.
Certezza della pena che, Arbore MASCIA probabilmente lo ricorderà, è un tema
risalente del pensiero giuridico con Beccaria “Ciò che rende forte lo Stato, è la certezza
della pena, il fatto che chi commette un errore sa che ne pagherà il prezzo”.
La giustizia resta un tema caldo di questo paese, adesso superata questa tornata
elettorale se ne tornerà a discutere. Se ne tornerà a discutere con un approccio che io
ritengo assolutamente demagogico e molto distante dai problemi reali della
cittadinanza.
Qui si parla tanto di processi brevi, di mutamento dell’Art. 112 della Costituzione che
l’obbligatorietà dell’azione penale, ma non si parla di dotare la giustizia di mezzi, di fare
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 21 - COMUNE DI PESCARA
sì che i tribunali abbiano la carta su cui stampare le sentenze.
Penso che bisognerebbe lavorare sulla certezza della pena e non sulla percezione
della sicurezza ne non rende un servigio utile alla cittadinanza. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie Consigliere ALESSANDRINI.
Ha chiesto la parola il Consigliere BLASIOLI.
BLASIOLI
Presidente sull’ordino dei lavori, io chiedo – come abbiamo fatto per quanto riguarda la
delibera sul Piano Casa – mezz’ora di sospensione dei lavori per esaminare tutti gli
emendamenti e vedere quelli pertinenti.
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola il Consigliere SULPIZIO.
SULPIZIO
Grazie Presidente. Vediamo prima la proposta, così vediamo che cosa vogliamo fare.
PRESIDENTE
Prego, Consigliere SULPIZIO.
SULPIZIO
Ma decide lei, Presidente quindi?
PRESIDENTE
Penso che lo posso fare.
SULPIZIO
Ringrazio la maggioranza innanzitutto, a nome dell’opposizione di aver pensato anche
noi di averci portato a mangiare i cornetti, ne saremo molto grati e riconoscenti la
prossima volta.
PRESIDENTE
L’hanno portato a me perché non ho mangiato per niente, carissimo.
SULPIZIO
No, io ho visto che hanno mangiato tutti. Dalle parti mie si dice: Chi mangia da solo si
strozza. Ma va bene.
PRESIDENTE
Ma sta a vedere che mo dobbiamo pensare ai cornetti pure per voi.
Dai, vai avanti nell’intervento.
SULPIZIO
Io penso che dato il rapporto d’amicizia, io penso che si poteva anche sfamare questi
poveri ragazzi dell’opposizione.
Ma, niente, io Presidente vorrei leggere un intervento di un illustre Consigliere, Angelo
TENAGLIA, il quale nella delibera in oggetto fece questo intervento qualche anno fa.
Parto riprendendo l’intervento dell’ultimo Consigliere, collega Ferilli, il quale afferma di
essere spettatore insieme ai suoi colleghi di opposizione delle divisioni e delle
indecisioni della maggioranza. Io vorrei fare considerare, porre all’attenzione di tutti,
innanzitutto se oggi è spettatore, ieri era attore, delle scelte che stiamo discutendo,
della revoca di una delibera adottata nel 1999 che non è stata attuata dalla
maggioranza che precedeva quella nostra. Si afferma la necessità di costituire il quarto
Corpo Armato – e qui lo dice bene – quello di armare i Vigili, forse costituire un nuovo
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 22 - COMUNE DI PESCARA
status e fare avere una indennità a qualcuno a prescindere da qualsiasi valutazione
seria politica di merito sulla necessità della sicurezza della città.
Qui già l’Avvocato TENAGLIA ci offre qualche riflessione.
Il Comandante CHINGOLI che vedo in questo momento, pongo qualche dubbio
opposto perché io non so quante persone qui l’abbiano fatto, io ho avuto il piacere,
nonché l’onore di servire la patria facendo il servizio militare, molte altre persone hanno
preso delle scappatoie per non farlo, non l’ho fatto. Io sono tra quelli che l’hanno fatto.
Chi ha fatto il servizio militare sa benissimo, come lei diceva giustamente prima, che
nel momento in cui si supera la fase del Car e poi si va a destinazione, ti affibbiano una
arma, quell’arma ti viene affibbiata dal primo giorno del militare fino a quando tu non ti
congedi.
È prassi consolidata che quando vai a fare le guardie: tu entri, prendi l’arma, finisci a
fare la guardia, la vai a riconsegnare.
Comandante, io non mi ricordo di tutto questo tempo con cui riconsegnare l’arma.
Adesso, le dico, che l’arma era un’arma che non è che veniva data, noi avevamo
l’arma che era sempre la stessa tanto è che noi avevamo il libretto in tale senso che
richiamava espressamente quel numero di matricola di quell’arma che ci veniva
sempre ridata.
A maggiore ragione, ripeto, che quell’arma veniva data non ad un personale qualificato
ma a dei giovanotti che giocavano per dieci mesi della loro vita a fare praticamente le
guardie, a controllare le caserme etc. etc..
Io mi ricordo, con estrema franchezza e mi ricordo anche con la massima lucidità, che i
termini di consegna, quindi di presa in consegna del FAL e della riconsegna del FAL là
parlavamo di qualche minuto. Io non vedo tutto questo tempo che lei mi dice mezz’ora
per riconsegnare l’arma e tutto quanto. Io non lo ricordo. All’interno, ripeto, di un
servizio obsoleto, lento e primitivo quale era quello che di una caserma.
Quindi quando lei mi dice: per fare in questa maniera, cioè con la vecchia delibera,
comporterebbe...
Volendo pur rapportare a 70 persone che montano, perché il Comandante mi dice che
quando si faceva le guardie si era in sei persone che montavano e sei che
smontavano, qui sarebbero 70 e 70.
Allora, premesso che con la delibera in oggetto noi facciamo solo il servizio notturno e
quindi non è che montano e smontano in 70 contemporaneamente; ma poi, anche se
fosse 70 persone, con una media di qualche minuto, diciamo così, nella riconsegna e
con un personale sicuramente anche più adatto, saremmo ben lontani dagli elementi e
dalle tempistiche che lei, anche prima, ci aveva anche detto.
Io però vedo, all’interno di questo, che facendo una delibera che in realtà teneva conto
della riconsegna soltanto notturna, da questo punto di vista mi sento sia in
contrapposizione a quanto detto dal Comandante perché e ritengo che le tempistiche
non siano un problema; secondo, mi pongo contro una delibera che è quella
dell’armamento totale dei Vigili Urbani che lo ritengo non utile, in quanto una cosa è
dire: armiamola soltanto la notte altrimenti non possono uscire, e sono d’accordissimo;
un conto è dire: armiamola tutta la giornata perché vogliamo fare vedere, paventare
alle persone la maggiore sicurezza.
Al comandante voglio fare una polemica di carattere politico ricordando che purtroppo,
lo dico anche senza voler fare nessuna forma di demagogia, a San Donato e nella
periferia negli ultimi mesi, di questo me ne devi dare atto, non ci sta più un Vigile
Urbano.
Quindi, questo è anche un atto e quindi non è un problema di armamento ma è un
problema di portare maggiori Vigili Urbani anche in periferia a fare una forma di
controllo perché poi, anche il controllo, non si fa con le pistole ma basta anche la
presenza. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie Consigliere SULPIZIO.
Allora, terminata la discussione sull’ordine del giorno della delibera, sulla revoca della
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 23 - COMUNE DI PESCARA
delibera del Consiglio Comunale, praticamente chiudiamo la seduta.
Prego, Consigliere BLASIOLI.
BLASIOLI
Grazie del titolo, ma le ricordo SOSPIRI che io lo sono veramente sia cultore della
materia che professore, perché ho vinto un concorso statale e quindi pure questo glielo
ricordo.
Non lo esercito sebbene ce ne sia bisogno, però…
PRESIDENTE
Consigliere BLASIOLI, cortesemente...
BLASIOLI
Presidente, non deve dire a me, ma a chi sospende la mia possibilità di...
PRESIDENTE
Lei non c’entra mai, è sempre una persona molto corretta. Prego.
BLASIOLI
Io voglio intervenire su questo tema che è un tema serio, e voglio chiarire anche alcuni
aspetti. Intanto quello che si verifica nella città di Pescara e cioè all’ordine del giorno
una serie di furti, violenze, atti anche di intimidazione, stupri non ne ho sentiti ma
accoltellamenti sicuramente sì, auto che vanno a fuoco.
Questa è una situazione che sicuramente non integra la percezione di sicurezza che
diceva qualche minuto fa il Sindaco.
Assolutamente no, non è così.
Molti giornali danno notizie di questi fatti incresciosi per la nostra cittadina, molti blog
online fanno altrettanto con una sistematica esposizione di quello che accade quasi
quotidianamente nella nostra città, però nulla è stato fatto per quanto riguarda la
sicurezza della nostra città, neanche è stato risposto positivamente a quelli che erano
gli appelli complessivi fatti in quel tavolo famoso per la sicurezza pubblica che viene
ospitato nel vicina Prefettura, ma si vuole rispondere portando una delibera così
importante che tocca anche le coscienze di molti di noi che forse si sarebbero fatte più
un convincimento in un dibattito generale che non in un dibattito portato alle due di
notte in questa Aula, quasi fosse questa sì una prova di forza, una prova da sforzo per
alcuni Consiglieri Comunali, alcuni dei quali in rotta hanno anche abbandonato l’Aula,
segno evidente che il cammino verso la approvazione del bilancio sarà molto duro e
sarà molto duro perché quello a cui abbiamo assistito questa sera è un atto di grande
scorrettezza, perché si è permesso grazie a noi al ritiro di oltre duecento emendamenti
e la votazione di una delibera, quella sul Piano Casa, facendo leva sul bisogno che
molti cittadini, poveri cittadini di Pescara, avevano bisogno.
Quindi ritengo che sia stato un atto di grave scorrettezza.
Tra l’altro, non so, ma chi ha partecipato ad una riunione di opposizione che abbiamo
fatto qualche giorno fa, io avevo anche paventato che ci fosse questa possibilità di
arrivare a questa valutazione della delibera, a questo esame della delibera.
Non mi sorprende, non ci siamo fatti sorprendere, siamo venuti con degli emendamenti
pronti, alcuni altri ne abbiamo fatti ma certo abbiamo assistito un po’ ad un siparietto in
cui il Vice Comandante Chingoli arriva all’una di notte presso la sala di questo
Consiglio Comunale con la bocca, non me ne voglia il Comandante, mi sembrava un
po’ impastato dal sonno, per rispondere alle domande fatte da tutti quanti gli altri
consiglieri su questa delibera. E adesso che quelli emendamento vanno sotto la
approvazione e sotto il visto per il parere del dirigente, si decide di rimandare.
Allora, secondo me, strategicamente questa sera è stato commesso un grave errore,
perché è stata fatta una prova di forza e adesso dalla prova di forza si torna indietro
con il fine di irritare soltanto chi magari si proponeva di arrivare alla discussione del
bilancio con più miti pretese e con un desiderio collaborativo.
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 24 - COMUNE DI PESCARA
Questo personalmente da parte mia non ci sarà, sono pronto a portare avanti la mia
opposizione anche ostruzionistica perché – lo voglio dire – l’ostruzionismo è una delle
poche armi che i consiglieri di opposizione hanno, spesso e soprattutto quando c’è una
Amministrazione sorda a qualsiasi sollecitazione che viene da questi banchi, a
qualsiasi sollecitazione che viene da questi banchi e quindi anche un emendamento
scritto così in fretta e furia che può suscitare l’ilarità, ma che suscita sicuramente meno
ilarità di quanto la suscita una delibera così importante su obiettivi così sensibili come
la nostra sicurezza percepita, ma non reale, che viene portata in discussione alle due
di notte.
PRESIDENTE
Allora, ha chiesto la parola il Consigliere ACERBO.
ACERBO
Mi associo alle richieste sull’ordine dei lavori avanzata prima dal collega BRASIOLI
perché, visto che siamo arrivati alle due e trentacinque possiamo seconde me
concludere l’esame della delibera e andare al voto.
Quindi se attraverso la sospensione troviamo un accordo, io lo riterrei positivo anche
se sono contrario alle armi improprie che il collega BLASIOLI con un emendamento
vuole imporre al Corpo dei Vigili Urbani.
Lo dico perché io ritengo che la presenza dell’armamento in orari e luoghi non
opportuni, aumenti la percezione di insicurezza nella cittadinanza, per esempio vorrei
che prevedessimo che di fronte alle scuole non ci siano Vigili in servizio armato, però
ovviamente dovremmo cominciare a discutere nel merito.
Io ovviamente ho un pullman domattina alle otto, fino alle otto sono disponibile a
rimanere qui, ma se poi prosegue la discussione.
PRESIDENTE
Consigliere ACERBO, ha chiesto la parola per l’ordine dei lavori o per la discussione...
ACERBO
No, per l’ordine dei lavori per dire che a questo punto proseguiamo, facciamo la
sospensione, discutiamo gli emendamento, se raggiungiamo un accordo votiamo in
nottata, richiamando possibilmente i consiglieri della maggioranza che hanno lasciato il
Vicepresidente e il Sindaco qui e alcuni meritevoli Assessori, mentre altri se ne sono
andati a casa.
Mi sembra che diamo un segno, intanto i locali sono aperti fino alle quattro anche noi
stiamo qua fino alle quattro a fare il lavoro, cominciando dagli emendamenti, se si trova
un accordo.
Io credo che ci sia una questione di buon senso, cioè un tema è il servizio notturno
rispetto al quale io ripeto che se la legge consentisse sarei contrario all’armamento
anche in quel caso perché, in mezzo alla baraonda ci manca pure che qualcuno caccia
la pistola. Se lo fa è bene che abbia fatto un lungo addestramento in tale senso e sia
stato attenzionato in tale senso come sono gli agenti di Polizia e i Carabinieri.
Però, ripeto, discutiamone, per quanto mi riguarda rimaniamo in Aula e come sta
facendo lei, come sta facendo il Sindaco. Siamo qui, portiamo il nostro contributo, caso
mai una nota di censura a chi ha abbandonato il Consiglio. Mi congratulo con il collega
FOSCHI, la collega CERI, il collega MAMBELLA, SALVATI, Assessore SECCIA, DI
MARCO, PASTORE che stanno qua. C’è il Sindaco, che fa? Tra poco il Sindaco
rimane per Rifondazione Comunista? E l’Assessore DEL TRECCO che non avevo
citato perché era spostato.
Quindi io dico: proseguiamo, chiamiamo anche gli altri, facciamoli rientrare e stiamo
qua fino alle otto, domattina facciamo colazione insieme al bar. Noi siamo per andare
avanti.
PRESIDENTE
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 25 - COMUNE DI PESCARA
Grazie Consigliere.
Ultimata la discussione, praticamente la seduta la chiudiamo, non ci sono altri
interventi e la aggiorniamo a data da destinarsi.
Specifico che la seduta è chiusa perché ci sono arrivati tanti emendamenti, vanno
valutati tutti quanti con calma, con il dirigente, avete chiesto tutto quanto. Purtroppo
non se la sente, purtroppo.
La seduta è tolta alle ore 02:35 del giorno 8 Aprile 2010.
Buona notte.
INCLUDERE QUI IL CORPO DEL DOCUMENTO
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 26 - COMUNE DI PESCARA
Di quanto innanzi si è redatto il presente verbale, che viene firmato dal Presidente, dal
Segretario Generale e dal Verbalizzante.
Il suesteso processo verbale di deliberazione verrà sottoposto, previa lettura,
all’approvazione del Consiglio Comunale, in successiva seduta.
IL PRESIDENTE
F.to DI BIASE LICIO
IL VERBALIZZANTE
IL SEGRETARIO GENERALE
F.to Prof. ADDARIO LUIGI
F.to Dott. FOGLIA PASQUALE
Per copia conforme all’originale.
IL FUNZIONARIO RESPONSABILE
Pescara, lì
_____________________________
A seguito di conforme attestazione dell’addetto alle pubblicazioni, si certifica che copia
della presente deliberazione è stata pubblicata all’Albo Pretorio dal ………………………………
al…………………………………..e che contro di essa non sono state prodotte opposizioni.
IL FUNZIONARIO RESPONSABILE
Pescara, lì_____________
___________________________
SI DICHIARA LA PRESENTE ESECUTIVA a seguito di pubblicazione all’Albo Pretorio per 10
giorni consecutivi dal
senza opposizioni ai sensi e per gli effetti dell’art. 134 – 3°
comma – D. Legislativo del 18 agosto 2000 N. 267.
IL FUNZIONARIO RESPONSABILE
Pescara, lì_____________
___________________________
COMUNE
N. _______________ di prot.
DI
PESCARA
Pescara, lì ________________
All’Ufficio ______________________
FASCICOLO UFFICIO
______________________
All’Ufficio ______________________
per i provvedimenti di competenza.
IL FUNZIONARIO RESPONSABILE
_________________________
Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 27 - COMUNE DI PESCARA
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