INSERIRE QUI IL LOGO DEL COMUNE COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Oggetto: REVOCA DELLA DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 29 DEL 26.02.07 AVENTE AD OGGETTO "REVOCA DELIBERA C.C. N.218 DEL 10.12.99 ARMAMENTO DEL CORPO DELLA POLIZIA MUNICIPALE".- DISCUSSIONE GENERALE Seduta del 07-04-10 Deliberazione N. 64 L'anno duemiladieci il giorno sette del mese di aprile alle ore 15.16, previa convocazione e con l’osservanza delle formalità di legge, si è riunito, nella consueta sala del Palazzo Municipale, il Consiglio Comunale, in sessione Straordinaria in seduta Pubblica sotto la presidenza di DI BIASE LICIO con l’assistenza del Segretario Generale Dott. FOGLIA PASQUALE, coadiuvato dal Prof. ADDARIO LUIGI - verbalizzante, Risultano presenti ed assenti il Sindaco e i Consiglieri come da elenco che segue: Avv. ALBORE MASCIA LUIGI ALESSANDRINI MARCO SOSPIRI LORENZO CHIAVAROLI FEDERICA FOSCHI ARMANDO BERGHELLA VINCENZO D'INCECCO VINCENZO RANIERI RENATO LERRI DOMENICO SALVATI ANDREA MARINUCCI LIVIO CAROLI ADELE PASTORE MASSIMO DI LUZIO AUGUSTO ARCIERI MASTROMATTEI DANIELA SABATINI ANTONIO BLASIOLI ANTONIO BALDUCCI ALBERTO D'ANGELO CAMILLO DIODATI GIULIANO MARCHEGIANI PAOLA Consiglieri presenti n. 25 P P P P P A P P A P A A P P P FUSILLI GIANLUCA DEL VECCHIO ENZO DI PIETRANTONIO MORENO CORNELI FLORIO MASCI CARLO SANTILLI GIOVANNI VOLPE AMEDEO DI PINO SALVATORE BRUNO GIUSEPPE MAMBELLA MARCO DI MARCO MICHELE SULPIZIO ADELCHI DI NISIO FAUSTO DI BIASE LICIO DOGALI VINCENZO A P A P A P A P P P P P A P A P P P P A A PIGNOLI MASSIMILIANO DI NOI VINCENZO DI IACOVO GIOVANNI DE CAMILLIS ROBERTO ACERBO MAURIZIO A P A A A Consiglieri assenti n. 16. Sono inoltre presenti V. SINDACO FIORILLI ASSESSORI: ANTONELLI, CARDELLI, DEL TRECCO, FILIPPELLO, RENZETTI, SECCIA Il Presidente accerta che i Consiglieri presenti sono in numero sufficiente per deliberare. Sono presenti gli scrutatori Sigg.: RANIERI RENATO ARCIERI MASTROMATTEI DANIELA D'ANGELO CAMILLO Il Presidente pone in discussione l’argomento posto al n. 2 all’O.d.g, n.p. 166/09, avente ad oggetto “REVOCA DELLA DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 29 DEL 26.02.07 AVENTE AD OGGETTO "REVOCA DELIBERA C.C. N.218 DEL 10.12.99 ARMAMENTO DEL CORPO DELLA POLIZIA MUNICIPALE", di seguito riportato: IL CONSIGLIO COMUNALE vista la relazione del Direttore Generale che forma parte integrante e sostanziale della presente Deliberazione; vista la deliberazione del C.C. n. 218 del 10.12.1999; vista la deliberazione della G.C. n. 717 del 23.11.2001; vista la deliberazione del C.C. n. 29 del 26.02.2007; considerato che, così come riformulato, il punto 2 nella delibera di C.C. n. 29 del 26.02.2007 non garantisce la sicurezza degli operatori in quanto non rende possibile l’assegnazione individuale dell’arma e crea disservizi in palese contrasto con le disposizioni legislative che prevedono l’addestramento annuale degli Operatori di P.M. al tiro con l’arma assegnata; visti i pareri espressi ai sensi dell’art. 49 D.L.vo 267/2000 dal Dirigente del Servizio Interessato e dal Dirigente della Ragioneria, come da scheda allegata; visto il parere espresso dalla Commissione consigliare permanente Affari Generali in data__________________ che si allega; considerato che la proposta di delibera è stata inviata al Sindaco e alla Giunta ai sensi dell’art. 21 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale; visto l’art. 42 del D.L.vo 267/2000; con votazione espressa con il sistema elettronico con il seguente risultato accertato e proclamato dal Presidente DELIBERA 1. di revocare la delibera del Consiglio Comunale n. 29 del 26.02.2007, in quanto la stessa, a seguito di una successiva analisi, non garantisce il concreto perseguimento dell’interesse pubblico; 2. di ripristinare, per intero ed integralmente, il punto n. 2 della delibera del Consiglio Comunale n. 218 del 10.12.1999 così come formulato nel deliberato stesso; 3. di dare atto che il provvedimento non comporta impegno di spesa. Uditi gli interventi dei consiglieri comunali, del Sindaco Albore Mascia del Segretario Generale, e del V. Comandante Chingoli riportati nell’allegato documento redatto dalla ditta incaricata e che, durante la discussione alle ore 1,10 del giorno 8 Aprile, il V. Presidente Vicario prof. Santilli sostituisce il Presidente Di Biase, lo stesso preso atto che non ci sono ulteriori interventi chiude la discussione generale ed inoltre constatato il numero rilevante di emendamenti presentati aggiorna la seduta a data da destinarsi, pertanto i restanti punti all’ordine del giorno oltre a quello in discussione di seguito elencati, s’intendono rinviati: -Revoca delibera di Consiglio Comunale n. 64 del 27.02.2008 avente ad oggetto “Istituzione registro delle unioni civili”. (n.p. 158/09) -Modifica statuto comunale con integrazione dell’art. 60 bis. (n.p. 185/09) Il V. Presidente Vicario prof. Santilli scioglie la seduta alle ore 02,35 del giorno 8 Aprile 2010. Punto n. 2 all’ordine del giorno: “Revoca della delibera del Consiglio Comunale n. 29 del 26 Febbraio 2007 avente ad oggetto: revoca delibera Consiglio Comunale n. 218 del 10 Dicembre 1999 Armamento del Corpo della Polizia Municipale”. Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 3 - COMUNE DI PESCARA PRESIDENTE La parola al Consigliere FUSILLI. FUSILLI Presidente, io credo che l’orario, guardando anche i volti, ho capito che dobbiamo fare il training e quindi ci alleniamo, ma credo sia serio, su questo e sugli altri argomenti all’ordine del giorno, porre una riflessione di responsabilità perché il tema della delibera in oggetto e dei successivi punti all’ordine del giorno attirerebbero un dibattito che probabilmente farebbe fatica a concludersi per la seduta prevista per l’inizio del bilancio. Io adesso non so se vogliamo cominciare su questo a discutere, voglio dire, richiamiamo Angelo e ci facciamo fare tutti un caffè e cominciamo a valutare la tematica dell’armamento dei Vigili Urbani o, ancora di più, la decisiva delibera proposta dal collega PIGNOLI, che non c’è neanche, sull’abrogazione del registro delle unioni civili, ma sarebbe opportuno chiedere di valutare se sia il caso di proseguire nei lavori, fermo restando che per dovere di funzione, se decidiamo di farlo, il Consigliere CORNELI si toglie l’impermeabile e ricominciamo come se nulla fosse. PRESIDENTE La parola al Consigliere DEL VECCHIO, altrimenti parla il Consigliere BLASIOLI, prego. BRASIOLI Presidente, io sono d’accordissimo con l’intervento fatto dal collega FUSILLI. Per l’interesse della città e la lucidità di tutti noi, proporrei di rinviare questo punto all’ordine del giorno così come successivi ad altra seduta, però è anche l’una di notte, se non si è di questo avviso la maggioranza ci facesse sapere che cosa pensa e cominciamo con il Sindaco che ci illustri la delibera perché il Sindaco è Assessore alla Polizia Municipale. PRESIDENTE Guardate, io non penso che a questo punto della serata dobbiamo interrompere, andiamo avanti, ci sono degli emendamenti. Consigliere FUSILLI. FUSILLI Io ho fatto una premessa, capisco che lei a nome del consesso ritiene non rinviabile, dia la parola all’illustratore della delibera così noi stiamo qui. Non è che si inizia la discussione dicendo: Adesso ci occupiamo. Attendiamo l’illustrazione della delibera. Dia la parola a chi la deve illustrare, noi ascoltiamo l’illustrazione e cominciamo la discussione generale e prepariamo i subemendamenti. PRESIDENTE Scusi, consigliere FUSILLI, guardi che forse lei dimentica che ha chiesto la parola sull’ordine dei lavori, è chiaro che ho bloccato chi doveva illustrare la delibera. Scusi, lei due volte che prende la parola all’ordine dei lavori , poi l’ha chiesto anche il consigliere BLASIOLI. FUSILLI Io ho fatto una proposta, accoglibile o meno, lei mi ha detto: io non considero che dobbiamo interrompere. Ma perché lei, a norma di regolamento, rispetto ad una proposta di rinvio o di sospensione ha titolo di dirmi se lei considera o non considera. PRESIDENTE Sì. Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 4 - COMUNE DI PESCARA FUSILLI No. Lei mette a votazione la mia proposta di sospensione, la fa bocciare e poi mi dice se andiamo all’illustrazione della delibera. PRESIDENTE Prego, Consigliere SOSPIRI. SOSPIRI Io vorrei che i Consiglieri di opposizione comprendano la situazione che ha portato a pensare di poter discutere con serenità di una delibera che, tutto sommato, si commenta in poche parole, ovvero, la necessità che ha il Sindaco di questa città di dare risposte che gli provengono dal tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica e dal prefetto di questa città, anche alla luce di questioni che accadono. Ora, però io pongo a lei, Presidente, una questione di merito perché dopo l’illustrazione generale della delibera ci sono degli emendamento su cui vanno apposti dei pareri. Questi pareri chi li appone? PRESIDENTE Fino a poco fa c’era il vicecomandante che doveva apporre... SOSPIRI Basta che ci sia il vicecomandante delle prerogative dei consiglieri di opposizione… PRESIDENTE Scusi, Consigliere SOSPIRI, guardi, io se mi date il tempo di poter impostare il lavoro, il Sindaco o chi per lui deve illustrare la delibera, dovrebbe arrivare il vicecomandante che era qui fino a qualche tempo fa per mettere i pareri. Quindi andiamo avanti sui lavori. Prego, SINDACO, vuole andare avanti lei? Consigliere FORNELI. FORNELI Presidente, il consigliere FUSILLI, ha chiesto la sospensiva dei lavori, no? PRESIDENTE Guardi, la sospensione dei lavori è una prerogativa del Presidente. Comunque se vogliamo mettere a votazione, mettiamo a votazione. Guardi, che è una delle prerogative del Presidente. FORNELI Pure perché con tutto il tempo che abbiamo aspettato, la delibera gira ormai da qualche mese, gira e ogni volta abbiamo detto, alle sette, alle otto, rimandiamola e adesso all’una di notte, consentiteci pure che qualche sospetto sulla volontà di portare a casa questo risultato, ci venga. Qual è il perché bisogna votarla a questa era? Ripartiamo un'altra volta con trecento emendamenti, li presentiamo, rendiamo impossibile il percorso. Ma è questo il rapporto che dobbiamo avere? Ci prepariamo. PRESIDENTE Mi faccia capire, Consigliere BLASIOLI, sull’ordine di lavori. Io volevo dare la parola al Sindaco per l’illustrazione della delibera. Prego. BLASIOLI Sull’ordine di lavori Presidente, solo per sdrammatizzare un po’ questi lavori giunti così a tarda notte io penso che, come dice quella pubblicità: c’è qualcosa che non ha Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 5 - COMUNE DI PESCARA prezzo. Io penso che vedere quelli che arrivano in Aula all’una di notte a firmare i pareri, secondo me non ha prezzo e io vorrei andare avanti solo per questo. PRESIDENTE Intanto facciamo illustrare la delibera al Sindaco, poi vediamo. Prego, Sindaco. SINDACO Grazie Presidente. Oltretutto il comandante è in ferie e quindi il Colonnello Chingoli, che arriverà in divisa ovviamente, verrà ad adempiere perfettamente al proprio dovere. Questa delibera va esaminata ed approvata proprio per il fatto che, caro Consigliere CORNELI, da diversi mesi ormai per motivi diversi, dipesi soprattutto dal fatto che veniva posta sempre al quarto o quinto punto all’ordine del giorno, di fatto per un motivo o per un altro, non è stata mai esaminata e quindi eventualmente approvata. L’auspicio è che venga approvata perché vi è una esigenza, ormai annosa, ma che ho rinvenuto dall’inizio del mio mandato sollecitato dal Questore, dal Prefetto, dalla necessità di avere un quarto turno di Polizia Municipale e quindi di avere un quarto turno di Polizia Municipale armato secondo quelli che erano gli intendimenti e gli accordi assunti nella passata Amministrazione, quella che veniva guidata da voi. Tanto è vero che voi questa delibera la conoscete bene, perché ha un oggetto molto semplice che è quello di proporre al Consiglio Comunale la revoca di una revoca già effettuata attraverso una delibera del Consiglio Comunale del 26 Febbraio 2007, che di fatto – ve la faccio breve proprio per l’ora – precludeva la possibilità, così com’è, alla Polizia Municipale di avere l’assegnazione in via definitiva dell’arma individuale. Oltre tutto l’originaria formulazione impediva l’esecuzione delle prove di tiro stabilite per legge con le proprie armi in dotazione e creava di fatto inutili perdite di tempo nella consegna e ritiro dell’arma da parte degli operatori all’inizio e alla fine del servizio. Allora, l’obiettivo di questa delibera è ripristinare quello che gli Avvocati, caro Consigliere BLASIOLI definiscono lo status quo ante, cioè ritornare praticamente alla formulazione originaria e ripristinare quindi quella volontà che era stata già espressa dal Consiglio Comunale e dalla Giunta comunale di regolamentare l’armamento della Polizia Municipale e dotare la nostra Polizia Municipale di regolare armamento. Ovviamente effettuate le verifiche necessarie, effettuate le verifiche di idoneità fisica e avere, come hanno tanti Comuni limitrofi ad iniziare da Monte Silvano, una Polizia Municipale armata, cosa che voi non avete fatto negli anni passati e che noi invece fortemente, anche per dare quello che è un problema straordinariamente avvertito nelle città, che è quello della percezione della sicurezza, dare la possibilità alla nostra Polizia Municipale di essere armata e quindi di poter garantire la tutela ai nostri cittadini anche nelle ore notturne e avere quindi una Polizia Municipale efficiente, efficace che possa essere affiancata alle altre forze di Polizia, così, come torno a ripetere, sollecitato dal Prefetto e dal Questore che ha la responsabilità del coordinamento di tutte le forze di Polizia della nostra città. Grazie. PRESIDENTE Grazie Sindaco. Allora, il consigliere BLASIOLI. BLASIOLI Presidente, sull’ordine dei lavori, per formulare un quesito al Segretario Generale, perché visto che ci avete comunicato che fate venire il Vicecomandante Chingoli che non è un dirigente, mi chiedo se lui in qualità di Vicecomandante può firmare il parere sugli emendamenti. Se lo può fare, se mi può dare questa informazione. PRESIDENTE Prego, Segretario. SEGRETARIO GENERALE Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 6 - COMUNE DI PESCARA Noi abbiamo i dirigenti e i vicari. Chi ha le funzione di dirigente e di vicario, che sostituisce in caso di assenza e impedimento il dirigente, può firmare. Il dirigente mi risulta assente per ferie, poi non so altro. C’è una comunicazione scritta agli atti che per altro è stata fatta sia al direttore che al Segretario e al Sindaco. PRESIDENTE Bene. La parola al Consigliere DEL VECCHIO. DEL VECCHIO Grazie Presidente. Io ritrovo per caso una convocazione di Consiglio Comunale che risale a venerdì 18 Dicembre 2009, chiaramente, che se non vado errato allora Assessore alla Polizia Municipale era tale Gianni TEODORO, credo che abbia anche firmato questo provvedimento, il quale viene sottilmente propagandato come risposta alle questioni inerenti la sicurezza di Pescara vecchia. È evidente che ciò è completamente falso. Falso perché per garantire la sicurezza a via Pescara vecchia, non ci vogliono 150 vigili armati ma sono molto probabilmente sufficienti a garantire turni adeguati e quegli 80 vigili che con il precedente provvedimento di Consiglio Comunale avevano avuto la possibilità di poter essere dichiarati idonei per svolgere quel servizio o quei servizi particolari, che con la delibera che si vuole revocare, erano stati attivati. Quali erano i servizi da attivarsi? Non erano quelli di avere una città militarizzata, ma un Corpo dei vigili che nella pienezza degli strumenti di sicurezza potesse essere di supporto alle forze di Polizia che devono garantire la sicurezza del territorio. In che modo veniva garantita la collaborazione da parte degli Organi di Polizia Municipale. La normativa prevede che per svolgere determinati servizi la Polizia deve essere dotata dello strumento della pistola. Questi servizi sono quelli notturni, quelli del posto di blocco, quelli della guardiania alla casa comunale, e quelli della guardiania al Comando della Polizia Municipale dove sono custodite le armi. Segretario, io la prima cosa che vorrei chiedere al Dirigente, per cui gradirei da parte sua che venissero rispettate le prerogative dei consiglieri comunali, è sapere quali sono stati gli atti che hanno portato a selezionare quei vigili dichiarati idonei a svolgere ad essere dotati di una arma. Vorrei acquisirne copia per capire se, coloro che invece non sono stati dichiarati idonei, che cosa accadrà il giorno dopo che verrà revocata questa delibera e verranno investiti anche loro della possibilità di essere dotati di una arma. Ne vorrei, prima di andare avanti, capire da parte del dirigente responsabile, che cosa implica ciò, perché non stiamo parlando del piano urbanistico di mettere un mattone o di mettere un blocchetto su qualche edificio, stiamo parlando di dotare persone che molto probabilmente sono state dichiarate non idonee di portare addosso una arma e che disgraziatamente, Dio non voglia, possa portare a conseguenze molto gravi per la collettività che invece dovrebbero proteggere. Ora, Segretario, gradirei da parte sua per la buona funzionalità di questa sessione, che si possa avere da parte del dirigente responsabile risposta al quesito posto, altrimenti anche l’intervento successivo non è suffragato dalle notizie necessarie per poter andare avanti, perché se ci sono difficoltà oggettive e operative sul fatto della idoneità dei vigili, credo che sia una questione che noi dobbiamo esserne messi a conoscenza. Per cui io richiederò la parola appena sarà qui il dirigente, anche perché trattandosi di un argomento di questo genere, norma statutaria vuole che il dirigente competente sia presente ai lavori altrimenti io non so a chi rivolgermi perché lei chiaramente di questa cosa non ne sa nulla. Presidente, in attesa che arrivi il dirigente, la prego di voler sospendere i lavori, siamo impossibilitati dal rivolgere le giuste domande al interlocutore giusto che in questo momento è assente. Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 7 - COMUNE DI PESCARA Presiede il Vice Presidente SANTILLI PRESIDENTE Ha chiesto la parola il Consigliere SULPIZIO. SULPIZIO Io mi associo a quello che dice Enzo DEL VECCHIO, infatti riproponevo proprio una argomentazione del genere. Non possiamo andare avanti nel momento in cui non c’è una figura che ci dia anche le risposte tenendo conto anche l’ora, non vogliamo fare nemmeno cavolate. Quindi mi associo a Enzo DEL VECCHIO e chiedo anche la sospensione, grazie. PRESIDENTE Ha chiesto la parola il Consigliere D’ANGELO. D’ANGELO Io penso che dobbiamo dare risposta prima alla domanda del Consigliere DEL VECCHIO, non è che qua possiamo stare a giocare. Qua c’è una delibera importante che riguarda l’armamento delle persone, non è che qua possiamo cominciare senza la presenza del dirigente che deve dare risposte. Altrimenti veramente siamo al cinema. Non incominciamo a incattivire la questione. Abbiamo fatto una discussione pacata, seria e penso che non convenga a nessuno. Allora, la prima questione è che vogliamo il dirigente qua dentro e non domattina, perché è ridicolo. Se sapevate me volevate andare avanti lo dovevate chiamare. C’è da pentirsi seriamente quando si fa un atto di responsabilità! Me la prendo con il Sindaco, perché lei ha illustrato la delibera, lei che poteva dire di rinviare la delibera perché lei, Sindaco, ha portato a casa un... PRESIDENTE Consigliere FUSILLI e Consigliere D’ANGELO. D’ANGELO Caro Sindaco, lei non aveva i numeri, se lo ricordi. PRESIDENTE Consigliere D’ANGELO. Ha chiesto la parola il Consigliere ACERBO. D’ANGELO No, la parola ce l’ho io! PRESIDENTE Allora vada avanti. D’ANGELO Aspetto che arrivi il dirigente, perché deve rispondere al Consigliere DEL VECCHIO. Non andiamo avanti da nessuna parte adesso. E chiamate i Vigili Urbani per cacciarci fuori da qua. Chiamate i vigili per cacciarci da qua perché faremo casino. PRESIDENTE Consigliere D’ANGELO, per favore, mi fa sentire che cosa vuole dire il Consigliere FUSILLI? D’ANGELO No, non mi interessa. Mi interessa il Segretario, per la risposta. Siccome la parola ce Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 8 - COMUNE DI PESCARA l’ho io, io aspetto che il Segretario dia, prima di iniziare, la... PRESIDENTE Chiedo scusa, ma sa come è organizzato il Comune? D’ANGELO Aspettiamo il dirigente, Segretario. PRESIDENTE Sa come è organizzato il Comune. Il Segretario non fa funzioni gestionali in questo Comune, quindi non può essere a conoscenza. D’ANGELO Il Presidente garantisce che arrivi il dirigente. PRESIDENTE Consigliere D’ANGELO sull’ordine dei lavori. D’ANGELO Io aspetto una risposta Presidente, io qua sto fino a mezzanotte prossimo, non ho problemi. Non ho gli studenti da curare, non ho gli atti da fare come Sindaco, non ho persone da ricevere, non ho il direttore della RAI da ascoltare. PRESIDENTE Consigliere D’ANGELO, mi dà la possibilità di sentire che cosa vuole dire il Consigliere FUSILLI per favore? D’ANGELO No, non mi interessa Presidente. PRESIDENTE Per favore! D’ANGELO Per favore di che? Non è il caso di favori, non è il caso Presidente. Le abbiamo fatto un grande favore, ve lo siete giocato. PRESIDENTE Aspettiamo sei minuti, lei ha i suoi dieci minuti, le sono rimasti sei dopo di che lei deve dare la possibilità agli altri di parlare. D’ANGELO No, lei deve rispondere alle domande che si pongono. È arrivato il comandante, fresco come una rosa e ci risponde. Qual è il problema? PRESIDENTE Consigliere D’ANGELO, adesso possiamo andare con i lavori? Grazie. Consigliere FUSILLI, prego. FUSILLI Presidente, non so se sull’ordine dei lavori è pregiudiziale insomma, mo facciamo finta che lo sia, diciamo che è una pregiudiziale sull’ordine dei lavori. Io mi sono letto, non l’avevo letta perché pensavo che non ci facesse, mi sono letto la delibera e faccio una domanda preliminare: mi sembra di capire che noi stiamo revocando una delibera del Consiglio Comunale che sostanzialmente comporta l’armamento solo ad una parte del Corpo dei Vigili Urbani. Dentro il Corpo della delibera, siccome non ho avuto il tempo di leggerla Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 9 - COMUNE DI PESCARA sostanzialmente nella sua interezza, prevediamo anche l’adattamento, perché il Sindaco quando l’ha illustrata giustamente ha annunciato l’indirizzo, cioè “Noi vogliamo che tutti i Vigili Urbani...”, ma è scritto dentro questo atto questo, o poi ci sarà un atto successivo? Chiedo scusa, ma non ho letto. C’è una questione specifica, e cioè questa: il Sindaco ha detto noi vogliamo revocare questa perché vogliamo armarli tutti. Tutti quelli idonei, tutti quelli possibili previe le verifiche attitudinali etc. etc., tutto quello che bisogna fare, ma la domanda è: lo facciamo già con questo atto o poi faremo un atto successivo? Lo facciamo già con questo atto! Questa è solo la revoca? E quindi sostanzialmente, approvato questo non ci sono più neanche quegli 80 armati, giusto? SINDACO, chiedo scusa, la domanda è precisa e ha un suo senso, che poi spiegherò perché ci serve un altro voto del Consiglio. Allora, revochiamo e diamo gli armamenti a tutti i vigili idonei. Siccome io leggo, e lo chiedo al comandante, su questo, allora: ad oggi noi abbiamo 80 soggetti, i quali sono idonei, 80 circa, dobbiamo comprare 80 pistole per essere chiari, domani presumibilmente da 80 ne dovremmo comprare 81, 82, 83, 85, 87, 94 non lo so quelli che saranno idonei, 80 sicuro perché già hanno fatto la selezione, gli altri che si aggiungeranno li sembra, no? Aggiungeremo degli altri soggetti che eventualmente risulteranno idonei. Siccome questa delibera non prevede impegno di spesa ma se le scambino le pistole, che fanno? PRESIDENTE Consigliere FUSILLI, termini l’intervento perché dopo abbiamo... FUSILLI No, è una domanda. PRESIDENTE Allora, visto che ha terminato adesso diamo la parola al comandante che ci illustra tutto quanto. Prego. COMANDANTE CHINGOLI Allora: “Armamento della Polizia Municipale: 1) il Consiglio Comunale deve decidere se armare o non armare la Polizia Municipale”. Il Consiglio Municipale a suo tempo disse che la Polizia municipale di Pescara poteva essere armata. È stato fatto, come previsto per legge un regolamento, il regolamento è stato approvato presso il Ministero degli Interni che ha fatto il suo iter, dopo di che si è deciso di abrogare l’Art. 2, il quale diceva, sempre in riferimento al Decreto Ministeriale, che i Vigili venivano armati solo di notte e non nell’arco delle 24 ore. Ora, l’Art. 2, abrogato, diceva che i Vigili Urbani dovevano essere armati nella intera continuità, cioè le armi venivano date in continuazione, cioè veniva data l’arma la quale veniva tenuta dall’operatore per tutto l’arco della giornata. Fu fatta una disposizione legislativa del Decreto Ministeriale che l’arma, mentre prima non poteva essere portata fuori dal territorio comunale, poteva essere portata anche fuori dal territorio comunale proprio per tenerla nell’arco delle 24 ore. Che cosa significa? Il Corpo di Polizia Municipale non è come l’Arma dei Carabinieri, come la Polizia di Stato o la Finanza, che una volta essere nominato Carabiniere o Poliziotto o Finanziere, l’arma veniva assegnata e veniva portata. I Vigili Urbani, come gli ufficiali dell’Esercito, dice il testo unico, il PULPS all’Art. 20 e seguenti, vengono armati per difesa personale e cioè a tutela della propria persona. Per portare l’arma a tutela della propria persona, la devono portare nell’arco interno perché se vanno incontro ad un intervento come fanno poi a difendersi se l’arma Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 10 - COMUNE DI PESCARA l’hanno lasciata presso l’armeria? Di conseguenza se noi armiamo la Polizia municipale, come ha disposto a suo tempo il Consiglio Comunale per pronto intervento e servizi notturni, il pronto intervento viene fatto anche per la difesa del Palazzo di città sia di mattina che di notte. Il Consiglio Comunale di Pescara ha deciso, a suo tempo, che il Vigile deve essere armato e senza armato, in riferimento all’Art. 2 del regolamento, lo deve portare in fase continuativa, tanto è vero che il vecchio dirigente, l’Avvocato Grippo, non mise il suo parere negativo e né positivo in quella delibera perché anche lui condivideva che il vigile doveva essere armato continuativamente anche perché poi, se viene armato soltanto la notte, durante le sue ore di servizio, carico e scarico di arma, dare o non dare l’arma per vedere se l’arma è sua o meno, che l’arma non è in dotazione di reparto – e chi ha fatto il servizio militare ben lo sa – ma è dotazione individuale, la porta con sé la persona alla quale viene assegnata l’arma. Questo è stato il motivo perché è stato abrogato questo articolo, perché era in contrasto sia con il TULPS che con il regolamento comunale approvato a suo tempo dall’allora comandante Cespa. D’ANGELO Io ho ascoltato con grande attenzione ma, sinceramente, non ho capito. La risposta alla mia domanda… Io chiedo scusa, perché con grande rispetto lo dico. Leggo la parte della delibera signor Presidente che mi ha creato il dubbio. “Vista la etc. etc. visto etc. etc., visto tutto; considerato che così come riformulato il punto 2 della delibera di Consiglio Comunale n. 29 del 26 Febbraio 2007, non garantisce la sicurezza degli operatori in quanto non rende possibile la assegnazione individuale dell’arma e crea disservizi in palese contrasto con le disposizioni legislative che prevedono l’addestramento annuale degli operatori di Polizia municipale al tiro con l’arma assegnato”. Ciò posto, se questa premessa è una premessa che ha un senso per così come è scritta, la revoca che ci viene proposta consente l’assegnazione individuale dell’arma. Bene. Considerato che con quella delibera era stato previsto uno stanziamento per comprare le armi e che adesso è possibile l’assegnazione individuale dell’arma e quindi presumibilmente aumenterà il numero delle armi, siccome nella delibera c’è scritto che non è previsto impegno di spesa, io chiedo a lei: ci sarà variazione di spesa o non ci sarà variazione di spesa? Non mi interessa, con grande rispetto, l’enunciazione del parere di Grippo. Spenderemo più soldi o non spenderemo, o i Vigili si scambieranno la pistola? Io vorrei capire: ci sarà o non ci sarà? Se lei mi dice: non c’è impegno di spesa, come è scritto su questa delibera, io non ho problemi, mi ritiro in buona... COMANDANTE CHINGOLI Per il momento non c’è il problema di spesa. D’ANGELO Mi scusi, ma che significa che per il momento non c’è. COMANDANTE CHINGOLI No, per il momento non c’è, anche perché quando è stata fatta questa delibera erano già state acquistate in precedenza, in tempo remoto, e giacciono ancora presso l’armeria della guardia forestale, perché potevano essere acquistate pure ora le armi, con congruo anticipo, ma molto anticipo, 70 pistole, senza aver previsto quando idoneo fosse fatto successivamente. Le armi, perciò, potevano essere acquistate anche dopo. Con quell’Art. 2 furono acquistate 70 armi senza sapere che successivamente sono state fatte idonee 92 Vigili Urbani e, di conseguenza, dovevano essere acquistate altre 22 armi con o senza l’Art. 22. Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 11 - COMUNE DI PESCARA La differenza sta che quelle 92 armi, o 70 armi, venivano depositate in armeria e ogni volta dovevano essere prese e assegnate a dieci persone. Quali armi venivano assegnate a queste persone, le proprie armi? Allora doveva stare un armiere a controllare il numero di matricola, il verbale di firma e tante altre cose. Si rendo conto di tutte le traversie? Alla fine le sei ore non bastavano neanche. Ripeto, l’arma di reparto, i fucili etc…… FUSILLI Scusate, quindi non importa impegno di spesa? PRESIDENTE Consigliere FUSILLI, allora? No. FUSILLI No. No, no me lo deve dire lui, Gianni, non tu. COMANDANTE CHINGOLI Per il momento no, possono essere soltanto armati 70 Vigili. FUSILLI Questa delibera non comporta impegno di spesa. COMANDANTE CHINGOLI Per il momento no. FUSILLI Perfetto. PRESIDENTE Ha chiesto la parola il Consigliere ACERBO. ACERBO Io ringrazio il comandante Chingoli perché è dovuto venire a tarda ora e forse... PRESIDENTE Consigliere CORNELI, per favore, Consigliere, sta parlando il Consigliere ACERBO. ACERBO Forse un tema di questa importanza lo dovremmo discutere in un altro orario o comunque lo ringrazio per la gentilezza con cui sta fornendo delucidazioni in Consiglio Comunale, ne approfitto anche per scusarmi con il collega DI LUZIO che, oltre ad essere un collega in Consiglio Comunale, è prima di tutto un amico, però vorrei dirgli che solo con gli amici ci si arrabbia perché con le persone che non si stimano non ci si arrabbia, però spero che sia di buon augurio perché l’ultima persona che ho mandato a quel paese, negli ultimi sei mesi, è il Consigliere Regionale Antonio DEL CORVO che un mese dopo è diventato Presidente della Provincia dell’Aquila e quindi spero di portare fortuna in questo senso e mi scuso di nuovo. Per quanto riguarda il tema della delibera, ovviamente è noto che alla mia opinione alla domanda se i Vigili Urbani devono essere armati, la mia risposta è: No! So che il nostro ordinamento, a mio parere nell’ambito di questo delirio della sicurezza che è solo demagogia leghista, ha fatto sì che per fare il servizio notturno sia obbligatorio l’armamento, quindi vada per il servizio notturno. Comporta problemi? Sì! Si pagheranno più straordinari, cioè vanno all’armeria, ci vanno mezz’ora prima li paghiamo, ci mettono una ora dopo etc.. Ma io credo che: 1) che sia pericolosissimo che le armi da fuoco si portino nelle case, e non parlo in casa mia ma nelle case delle famiglie dei Vigili Urbani, perché tutte le Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 12 - COMUNE DI PESCARA statistiche dicono che più armi ci sono in circolazione, siccome come ho dato io esempio mezz’ora fa le persone – come anche il Capogruppo del PDL spesso fa – le persone possono avere momenti di ira, se c’è una pistola che gira per la casa, è peggio che se non c’è perché ci si possono tirare degli schiaffi ma con la pistola è più pericoloso. Quindi preferiscono che i Vigili Urbani non possano portare a casa le armi, invece da quello che ho capito avrebbero in questo caso la dotazione – se ho capito bene – avrebbero la dotazione personale e quindi possono anche portare l’arma casa. 2) io ritengo diseducativo che i Vigili Urbani debbano portare la pistola in situazioni e in ore del giorno in cui svolgono compiti per i quali a mo parere non si capisce a cosa serva la pistola. Ripeto, se fosse per me, ma non chiedo al Comune di fare ciò che gli vieta la legge nazionale, anche nel servizio notturno non ci dovrebbero essere le pistole perché non è un compito dei Vigili Urbani, in un paese che ha la più alta densità di forze dell’ordine per abitane d’Europa, anzi, vi do una comunicazione: ne abbiamo più della Cina, che è notoriamente abbastanza poliziesco, la Cina ha una minore densità di poliziotti per abitante. Noi abbiamo: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, adesso anche i buttafuori etc., non è che c’è bisogno di pistole dei Vigili Urbani. Poi abbiamo le ronde etc.. Allora, io ritengo che il tema richieda una discussione molto seria, mi sembra che la mediazione che era stata raggiunta nella precedente consiliatura che non sapevo fosse a accolta male dal vecchio comandante dei vigili, ma considerate le critiche che gli avete rivolto questo è un argomento a favore del mantenere l’attuale delibera perché, appunto, questa idea che tutti devono trasformarsi in Poliziotti e Carabinieri, i poliziotti e i carabinieri già ci stanno, mettiamoli nelle condizioni di fare il loro lavoro. Se abbiamo dei soldi, facciamo al fax per fare uscire più volanti, ma non chiediamo ai Vigili Urbani di girare la domenica mattina o davanti ad una scuola o per andare ai mercati; il vigile va al mercato a fare il controllo di polizia, deve avere con sé la pistola. Sinceramente mi sembra che tutto questo stia dentro la follia di una campagna sicuritaria che porta molti voti ma non porta sicurezza perché il paese dove le pistole sono ovunque si chiama Stati Uniti d’America. Gli Stati Uniti d’America ci sono molti più morti che in Inghilterra dove non i Vigili Urbani ma la Polizia che fa servizio di quartiere, che per inciso è quella che va ai cortei a fare ordine pubblico, non porta la pistola. Tra i tanti crimini del terrorismo italiano, che in questo paese ha bloccato un dibattito maturo nella gran parte delle forze democratiche degli anni ‘60 – ’70 che era quello sul disarmo non dei Vigili Urbani, quando l’Italia era un paese civile si discuteva del disarmo delle manifestazioni di piazza della Polizia. Poi ovviamente sono accadute tragedie in questo paese che hanno consigliato di non procedere in tale direzione. Per cui ripeto, penso che non sia un argomento da prendere superficialmente ma che sia da affrontare seriamente. È evidente che l’esistenza dell’armeria comporta problemi, questo è evidente, però poi è un po’ come il mancato allarme di Bertolaso per il terremoto a L’Aquila. Forse se si diceva ai cittadini aquilani che secondo l’istituto nazionale di geologia e vulcanologia c’era un fortissimo rischio di terremoto a l’Aquila, forse se stavano tre giorni in mezzo alla strada – specie quelli che abitavano, gli studenti fuori sede in catapecchie affittate – forse la gente si arrabbiava se non ci sarebbe stato il terremoto, ma nell’evenienza in cui ci fosse stata la tragedia, avemmo risparmiato trecento vite umane, ma anche una sola sarebbe andata benissimo. Allora, non è che dopo che qualcuno si è sparato, perché sta stressato o ha sparato, si dirà: Oddio, ma noi volevamo solo garantire la sicurezza per Corso Umberto dove, ripeto, la sicurezza e la autodifesa e la difesa a mio parere lo devono garantire Polizia e Carabinieri che, altrimenti, non si capisce che cosa stanno a fare. Dopo di che, se noi ci crediamo nel ruolo notturno dei vigili urbani, mettiamo in bilancio di spendere un po’ di tu, gli paghiamo più straordinari e quindi avranno una ora in più, la notte, per organizzarsi per andare a prendere la pistola, riportarsela etc.. Però francamente fuori dalla scuola Mazzini, Carducci, Rossetti e via discorrendo, io non vorrei avere Vigili Urbani con la pistola. Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 13 - COMUNE DI PESCARA Credo che questo vada anche nel senso di valorizzare quello che è il ruolo precipuo dei Vigili Urbani che non è trasformarsi in Sturmtruppen, il ruolo precipuo dei Vigili Urbani, su cui c’è tantissimo da fare per dare una percezione di sicurezza in questa città, è talmente vasto per campi in cui non servono le pistole, in cui caso mai servirebbe assumere più Vigili Urbani per esempio per la sicurezza dei cantieri, per esempio per combattere gli affitti in nero, per esempio per governare il traffico. Ora, non è che uno alle dieci di mattina sta sul Corso Vittorio Emanuele a fare multe si deve difendere con la pistola dall’automobilista che si arrabbia, spero! Anche perché capita un po’ a tutti di arrabbiarsi quando prendono la multa. Per cui credo che la maggioranza, anche se la vocazione – da cui fortunatamente non c’è la Lega Nord – la maggioranza debba farci una riflessione ed evitare di commettere quello che ritengo un errore. Dalla lettura breve che ho fatto mentre preparavo gli emendamenti, tra l’altro a me non pare realistica la stima, anche se nell’immediato formalmente quello che dice il Comandante può essere vero che la delibera non comporta impegni di spesa, non li comporta questa delibera, ma quelle successive che si dovranno fare comporteranno sì aumento di spesa e, francamente, l’un Comune che dovrà vivere tra poco l’impatto anche dell’ulteriore taglio di 5 miliardi di euro agli Enti locali, di andare a spendere i soldi francamente, detto tra di noi, con tutta sincerità, per le pistole, mi sembra un clamoroso errore. Comunque noi siamo qui per continuare il percorso della notte il confronto con i nostri emendamenti. PRESIDENTE Grazie Consigliere ACERBO. Ha chiesto la parola il Consigliere DI NISIO. DI NISIO Grazie Presidente. Innanzitutto vorrei fare un richiamo al Sindaco, all’Assessore ANTONELLI, che ha la delega al personale e al Presidente della Commissione Affari Generali, l’architetto MAMBELLA perché trovo ingiusto e lesivo del diritto dei lavoratori che si costringano alcuni lavoratori di questo ente a lavorare fino ad ora per 18 ore consecutive. Io penso che questo non è previsto e non è possibile da nessuna norma, ed è un sopruso fatto a danno dei lavoratori. Siccome in questa Aula, per i lavoratori di questo Ente ci si è riempiti la bocca di grande demagogia attraverso l’aumento del ticket per la mensa e poi non si ha il minimo rispetto per una cosa così semplice e basilare, perché basta organizzarsi, fare dei turni, fare degli ordini di servizio e fare in modo che nessun lavoratore sia costretto a subire una violenza di questo genere perché per me è una violenza. Poi c’è qualche lavoratore che è stacanovista, dice che tutto va bene, ma a me poco interessa perché parlo per la generalità. Fatta questa riflessione, che spero sia presa in considerazione per la sessione di bilancio, quindi da lunedì visto che c’è l’intenzione dell’opposizione di fare una sana e costruttiva azione ostruzionistica, quindi invito chi ha il potere e il dovere di risolvere questo problema di prendere i documenti provvedimenti. Quindi invito gli organismi politici affinché diano le direttive ai dirigenti. Io non ho questa facoltà e questo potere. Poi vorrei ricordare come è nata la delibera 218 del 10 dicembre 1999. È nata con una delibera predisposta dal sottoscritto e firmata anche dall’allora Consigliere Carlo SPREGACENA. Arrivò a guidare il comando dei Vigili Urbani del Comune di Pescara il dottor Grippo che, su linee programmatiche non so di chi e su indicazioni di non so di chi, ebbe l’intenzione di ripristinare una delibera del 1999 – in particolare la 218 – che era stata sì oggetto di deliberazione del Consiglio Comunale ma che fu congelata. Quindi, a distanza di otto anni il comandante Grippo, sulla base di un input partito dall’Assessore Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 14 - COMUNE DI PESCARA TEODORO, sempre lo stesso chissà per quale motivo, cambiano le stagioni ma l’Assessore è sempre lo stesso, il comandante Grippo iniziò a muoversi in questo senso. Io le collega SPREGACECERE predisponemmo una delibera di revoca di questa del 1999, la 218, proprio per aprire un confronto in Consiglio Comunale su questo tema, anche perché a distanza di otto anni ci sembrava corretto che il Consiglio Comunale tornasse a discutere della materia e fu oggetto di una prima seduta in Consiglio Comunale il 18 Gennaio del 2007, seduta nella quale fu deciso un rinvio, rinvio accettato dai proponenti, in particolare dal sottoscritto, con alcune richieste specifiche fatte all’allora Sindaco e cioè la sospensione immediata di qualsiasi procedimento in applicazione della delibera del 218/99, quindi il Sindaco dispose che il dirigente della Polizia Municipale, il comandante Grippo non procedesse con alcun atto e, il secondo punto, era il confronto con le organizzazioni sindacali sugli aspetti tecnico organizzativi del servizio notturno. Successivamente, il 26 Febbraio 2007, la delibera è stata licenziata dal Consiglio Comunale e la revoca non fu completa come personalmente mi auspicavo ma fu parziale, nel senso che l’armamento del Corpo della Polizia Municipale, in riferimento alla delibera 218/99, tu limitata esclusivamente al servizio notturno. Questa mediazione, torno a ripetere, è stato anche il frutto del confronto con le organizzazioni sindacali, oggi invece pur avendo dato seguito parziale alla deliberazione 29 del 26 Febbraio attraverso l’acquisto dell’armamento, attraverso una serie di atti propedeutici, si vuole tornare alla considerazione iniziale formulata dal Consiglio Comunale nel lontano 1999 e cioè per mettere l’armamento del componente dell’appartenente al Colpo della Polizia Municipale per svolgere qualsiasi tipo di servizio. Beh, le motivazioni, per cui personalmente sono contrario, le rinvio a quanto già detto nel corso della discussione della delibera del 2007 anche se una cosa mi premeva dire rispetto a questa interpretazione che il dirigente Chingoli ha, perché la delibera – ricordiamolo – porta la firma del Comandante facente funzioni Chingoli. Ma me piacerebbe sapere anche cosa ne pensa il nuovo Comandante non facente funzioni ma il comandante titolare dirigente del Corpo della Polizia Municipale, perché? Perché i problemi che il Sindaco ci riferiva, cioè i servizi di ordine di sicurezza pubblica che la Polizia Municipale è chiamata a svolgere, sono prettamente quelli notturni, tanto è che la Prefettura ha sempre invitato l’Amministrazione Comunale, se poi le cose cambiano questo non ci è dato saperlo, però ha sempre invitato l’Amministrazione Comunale ad essere di supporto alle altre forze di pubblica sicurezza soprattutto negli orari notturni. Qui invece si giustificano come altri servizi armati tutti i servizi esterni quelli di vigilanza, quelli di Polizia giudiziaria e di Polizia Stradale e pubblica sicurezza, nonché quelli di pronto intervento. Se la considerazione di tutti questi servizi è quella di servizi armati, noi ci troviamo nella condizione di dover armare qualsiasi componente della Polizia Municipale e, qualora il componente della Polizia Municipale non dovesse essere considerato idoneo, oppure dovesse operare un obiezione di coscienza e quindi chiedere l’esonero nell’uso dell’arma, non potrebbe essere adibito né ai servizi di pronto intervento – e questo va bene – ma a qualsiasi servizio esterno. Io mi chiedo: inabili all’arma, Comandante, delle persone che faranno l’obiezione che ci facciamo? O le mandiamo anche a fare questo tipo di servizio come i servizi esterni, come quelli di vigilanza, come quelli di Polizia Stradale senza arma? Sarebbe contraddittorio! Non potrebbero svolgere questo tipo di servizio e quindi, in teoria, rappresenterebbero degli elementi che, pur essendo inquadrati all’interno della Polizia Municipale, non svolgerebbero anche tipo di servizio inerente se non quello di scribacchino. Non potrebbero secondo me nemmeno fare il servizio di vigilanza e guardiania del Comando di Polizia Municipale. Quindi chiedo al dirigente se può darmi risposta su questa mia considerazione. Grazie. Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 15 - COMUNE DI PESCARA PRESIDENTE Grazie Consigliere DI NISIO. Ha chiesto la parola il Consigliere SOSPIRI. No, il Consigliere D’ANGELO. D’ANGELO Mah, io prima di arrivare al punto che sottoponevo al Consigliere Di Nisio, voglio vedere se ho capito bene oppure ho capito male le cose che diceva il Sindaco. Il Sindaco ha detto che noi armeremo i Vigili Urbani e voi non li avete voluti armare; noi lavoriamo per la percezione della sicurezza. Parto dal secondo punto, Sindaco. Proprio perché lei ha detto della percezione, convinto di lavorare sulla percezione perché questo le consente di mettere qualche medaglietta sulla percezione, il Consigliere Regionale del suo schiarimento le ha rimproverato – proprio qualche giorno fa – che lei lavora esclusivamente sulla percezione della sicurezza. Mi sembra che sia il Consigliere Regionale CASTIGLIONE, consigliere SOSPIRI. Se lo faccia ripetere da DI LUZIO, se lo faccia ripetere dal Consigliere FOSCHI chi è, poi penso che sia un Consigliere Regionale del vostro schieramento che fa presente, dello schieramento del PDL perché non credo che loro adesso siano così critici verso le correnti, o sono molto correntati anche loro. Proprio il Consigliere Regionale CASTIGLIONE le rimprovera che lei fa della sicurezza una percezione caro Sindaco, una percezione, cioè la sicurezza non è una percezione e io uso le parole che ha usato il Consigliere Castiglione. La sicurezza è lavorare, lavorare nei punti dove si crea la difficoltà delle persone, dove si crea il malessere sociale, lei non ha messo in campo un atto in dieci mesi caro Sindaco, lei ha riempito – insieme al suo Assessore TEODERO poi fatto fuori da lei – le pagine dei giornali nei primi mesi della sua consiliatura: apriremo, armeremo i Vigili Urbani; apriamo l’armeria; mettiamo i Vigili Urbani nei quartieri; mettiamo i Vigili Urbani in Piazza Unione. Oggi se ne arriva alle due di notte e si ricorda che c’è una delibera che per tre mesi è venuta in Consiglio Comunale e alle due di notte lei ha avuto la percezione che forse questa delibera era arrivata al momento di approvarla. Lei vive di sensazioni Sindaco e di percezioni, si è accorto all’una e mezza che c’era questa delibera, proprio ha percepito l’urgenza di approvarla. È un sensitivo il nostro Sindaco. Tanto è sensitivo che, voglio dire, oggi mi dispiace, ecco non l’ho portato perché avrei voluto leggere, tutti i suoi interventi sulla percezione della sicurezza, riportati dal valente Ufficio Stampa di questo Comune, che ci ha martellato dal mese di Luglio su questa benedetta percezione. A distanza di dieci mesi tanta è la percezione che un mutuo fatto per attrezzare l’armeria dove la ditta che ha vinto la gara, mi sembra che l’abbia chiusa la gara intorno al 15 – 16 Giugno, siamo arrivati al 7 Aprile e lei non è stato in grado di fare finire i lavori per attrezzare l’armeria. Ma lei di questo deve rendere conto al Prefetto, Sindaco; lei di questo deve rendere conto probabilmente a chi è d’accordo con lei, anche ad armare i Vigili Urbani che, in dieci mesi, non è stato capace, lei e non so chi, gli uffici tecnici e non so chi perché lei d’altra parte poi non è che lo può fare lei, si affida ai tecnici, ai sui dirigenti, evidentemente ha scelto male i tecnici, sta di fatto che l’armeria sta ancora là; sta di fatto che lei nonostante ritira questa delibera le pistole, come dice il comandante, continua ad averle presso la Guarda Forestale, o no? Sbaglio? Detto questo, in cui voglio o dire la sua politica della sicurezza è esclusivamente uno spot , peccato per lei che poi andiamo a finire però sui giornali purtroppo con questioni su cui lei non c’entra assolutamente niente, voglio dire, che qualche scalmanato, qualche personaggio che dovrebbe non stare in giro ma dentro le patrie galere, dà un pugno ad un ragazzo, lo riduce in fin di vita, però noi l’immagine della città abbiamo Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 16 - COMUNE DI PESCARA davo la percezione, perché Pescara io ritengo che non sia una città insicura, ma a forza di lavorare per dare la percezione della sicurezza noi facciamo passare il messaggio ai cittadini che questa è una città insicura. Questa è la verità. Che lei, a forza di lavorare per fare passare un messaggio tra la gente di dare una percezione della sicurezza, tutti pensano che Pescara sia insicura. Io personalmente glielo dico Sindaco, parlando anche con vari operatori, da un po’ di tipo, da diverso tempo non vado più a Pescara vecchia. Ma lei dice: è un cliente che forse spende anche poco, che forse arriva a mezzanotte va a dormire perché è vecchietto, la vita arriva dopo ma probabilmente anche quel piccolo reddito che potevo portare io a quelli come me o amici miei non andiamo più a Pescara vecchia perché abbiamo la percezione dell’insicurezza. Cosa ce la dà la percezione della insicurezza, i vigilantes non so se possono fare quel lavoro, non possono farli, girano per Corso Manthonè, la percezione dell’insicurezza ce lo danno i Vigili Urbani un domani se saranno armati, ce lo danno i Carabinieri, ce lo dà la Guardia di pubblica sicurezza e altri. Cioè, noi viviamo in quelle strade in uno stato di polizia per cui non è sicuramente una percezione di sicurezza. Io la vedo così la questione dell’armamento dei Vigili e della sicurezza. Non è che stiamo contro la sicurezza ma è diverso modo di leggere e di vedere come si approccia il problema della sicurezza, stante sempre che chi sbaglia paga e che chi sbaglia dovrebbe stare nelle patrie galere e non come oggi, come il mio governo prima, il vostro governo adesso e prima e prima ancora il mio, in quindici anni non sono stati capaci di fare una legge, né noi né voi, sulla certezza della pena che basterebbe prendere quel ragazzo che ha dato quel pugno, se dice che è condannato a tre anni farglieli fare tutti e tre gli anni, che io penso che poi domani quello ci ripensa a dare un altro pugno, ma siccome questo non succede, tre anni poi il condono e non so quali meccanismi vi siete inventati voi Avvocati in generale, perché gli Avvocati che stanno in Parlamento se lo sono inventati. Io penso che sia una categoria un po’ particolare quella che governa questo paese, sperando che crei danni, sperando che litighi. Voi siete una categoria, gli Avvocati, quelli che pensano di poter campare bene se la gente litiga, per cui si fanno le leggi anche per farli litigare e non si fanno le leggi per tenere dentro la gente che ha sbagliato o che ha commesso atti di delinquenza. E adesso entriamo nel merito della delibera caro Comandante, vediamo se ho capito bene. Caro Comandante, vediamo se ho capito bene. Noi abbiamo approvato una delibera in Consiglio Comunale, se ricordo bene, la n. 29 del 26 Febbraio 2007. Aveva previsto l’armamento quella delibera solo per quei servizi obbligatoriamente armati di cui all’Art. 20 del D.M. 145/87. Cosa dice l’Art. 20? Non lo dico io, ma lo dice il Prefetto, interpellato dal comandante Grippo, leggo la lettera del Prefetto, caro comandante: “Bla bla, bla bla, bla bla... con riferimento l’Art. 20 individuati come servizi esterni di vigilanza, servizi di vigilanza e protezione della Casa Comunale e allarmeria, servizi notturni e di pronto intervento”. Proprio l’individuazione di questi servizi che devono essere armati o possono essere armati lasciando al Consiglio Comunale la possibilità di armarne altri, ha consentito e consente – caro Comandante, che chiedo gentilmente di ascoltarmi perché poi mi deve rispondere alle domande – che quella delibera i Vigili Urbani dovevano fare armati. È vero o no? Questi sono, lo dice il Prefetto o lo dice la delibera che noi abbiamo approvato. Successivamente noi abbiamo fatto fare delle visite al personale dei Vigili Urbani del Comune di Pescara seguendo che cosa? Gli stessi criteri della Polizia di Stato, dove alcuni sono risultati idonei, altri non idonei. Oggi noi revochiamo… PRESIDENTE Consigliere D’ANGELO, lei ha 15 secondi. Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 17 - COMUNE DI PESCARA D’ANGELO Li riprendo dopo, qual è il problema? PRESIDENTE E li riprenderà dopo, adesso intanto ha finito. D’ANGELO Va beh, quando arrivo a 15 secondi... PRESIDENTE Poi riprende dopo, perché? Mi spieghi perché riprende dopo. D’ANGELO Non ci sono gli emendamenti, Presidente. PRESIDENTE Ah, dopo vedremo. D’ANGELO Lei ha già deciso di annullarli. PRESIDENTE Lei ha concluso? Ha chiesto la parola il Consigliere ALESSANDRINI sull’ordine dei lavori, prego. Consigliere CORNELI, PREGO. CORNELI Grazie Presidente. Comandante, siccome a me piace capirle le cose, io non ho una convinzione come la vostra che noi stiamo parlando di un provvedimento che non comporta spese. FUSILLI ha posto una domanda al Comandante. PRESIDENTE Consigliere CORNELI, il comandante a FUSILLI ha risposto molto chiaramente. CORNELI Perfetto. Io non sono convinto perché dico che noi stiamo facendo un regolamento, un regolamento e una legge che impone degli obblighi conseguenti altrimenti noi se stiamo facendo la legge che prevede un regolamento che prevede la possibilità poi di non osservarlo quel regolamento, allora non stiamo parlando di incremento di spese. Nella misura in cui noi facciamo un regolamento che dice che tutti quanti vanno armati, noi stiamo dicendo che stiamo parlando di un incremento di spesa. Allora, io volevo porre al Segretario una domanda: ci troviamo di fronte ad un provvedimento che non comporta oneri di spesa? PRESIDENTE Consigliere CORNELI, ormai penso che l’abbiamo acclarato. CORNELI Ne consegue Presidente... PRESIDENTE Ma lei deve seguire i discorsi un attimo. Lei ha chiesto la parola sull’ordine dei lavori, però siccome sta ponendo sempre lo stesso problema mi sembra che il Comandante al Consigliere FUSILLI ha risposto molto chiaramente. Quindi, se lei ha ancora delle perplessità, noi non è che gliele possiamo... Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 18 - COMUNE DI PESCARA CORNELI Allora, sono più cattivo. Chiedo la Presidenza dell’Organo amministrativo del revisore contabile, chiedo. PRESIDENTE Addirittura? CORNELI Sì, voglio sapere del revisore contabile. Allora, visto che non capite la delicatezza di come ve lo sto ponendo, adesso voglio la certificazione del revisore contabile che non c’è onere di spesa. PRESIDENTE Grazie Consigliere CORNELI. Ha chiesto la parola il Consigliere ALESSANDRINI. Consigliere D’ANGELO. D’ANGELO Brevissimamente. Noi stiamo ragionando in una delibera che prevede l’armamento dei Vigili Urbani per rassicurare la sicurezza oltre che alle vigilanze esterne etc. etc., la revoca di una delibera. La domanda che mi pongo è questa: Noi stiamo lavorando e stiamo discutendo su una delibera che porterà all’armamento dei Vigili. È pensabile, Presidente, che alle due di notte noi siamo qua dentro a fare questi lavori senza un Vigile Urbano? Né armato né niente? Io chiedo, anche per la sicurezza di tutti quanti noi, la presenza di un Vigile Urbano. PRESIDENTE Consigliere D’ANGELO, siamo tranquilli. Ma come mai si sta ponendo questo problema adesso? D’ANGELO Sto ponendo questo problema di sicurezza perché mi sento insicuro. PRESIDENTE Allora, per favore, cerchiamo di essere seri. Allora, ha chiesto la parola il Consigliere ALESSANDRINI. Consigliere FUSILLI, sull’ordine dei lavori non è che può chiedere la parola in continuazione. FUSILLI Presidente, chiedo scusa, se lei mi fa leggere l’articolo dove non c’è scritto… PRESIDENTE Va bene, vada avanti ho capito. FUSILLI No, il problema posto dal collega CORNELI, che sembra un problema di lana caprina ma non lo è, perché leggendo il corpo della delibera, e anche la testa, si fa richiamo ad una delibera del 1999, delibera adottata in un Consiglio Comunale in cui era presente anche Sindaco MASCIA in qualità di Consiglio Comunale. Presidente, mi ascolti, ma soprattutto mi ascolti il Segretario Generale perché è lui che garantisce. In questa delibera, Segretario, del 1999, che noi rendiamo reviviscente nel senso che la richiamiamo in una parte del deliberato perché torna ad essere vincente, c’è scritto, caro collega CORNELI, nel punto 4: “Il presente atto non comporta al momento Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 19 - COMUNE DI PESCARA impegno di spesa”. Qui c’è scritto “Al momento”. In questa delibera qui al momento non c’è scritto, in questo atto del 1999 “al momento” c’è scritto Segretario Generale, in questo atto qui “Al momento” non c’è scritto. PRESIDENTE Grazie Consigliere FUSILLI. Prego, Segretario. SEGRETARIO GENERALE Allora, io dovrei intervenire tecnicamente sul punto perché l’impegno di spesa non lo fa il Consiglio Comunale né lo fa la Giunta, ma lo fa il dirigente con determina dirigenziale e quindi, l’assunzione dell’impegno di spesa che chiaramente quando è indicato è riferito all’atto in sé che non comporti impegno di spesa, ma siccome l’atto rinvia sicuramente a tutta una serie di adempimenti attuativi che sono di competenza gestionale e il testo unico dice che gli impegni di spesa vanno assunti con determina dirigenziale, è un problema questo qua superato, ma non è che il Consiglio assume gli impegni di spesa perché sarebbe illegittimo se farebbe impegno di spesa il Consiglio Comunale. Tra l’altro la proposta che io leggo, di dare atto che il provvedimento non comporta impegno di spesa. L’atto in sé non comporta impegno di spesa, ma al momento in cui si deve andare a parlare di un numero di armi o un numero di dipendenti interessati, si fa a quantificare e allora si pone anche il problema di dover stanziare, o verificare se c’è uno stanziamento, e assumere l’impegno di spesa. Questo è un atto che presuppone tutta una serie di atti successivi da adottare. Non è esaustivo di un procedimento. PRESIDENTE Consigliere CORNELI, per favore. Al Segretario avete chiesto la delucidazione e avete avuto la risposta. Adesso però vi voglio leggere, siccome è indirizzato a me come Presidente del Consiglio, un emendamento presentato dal Consigliere BLASIOLI. Consigliere DEL VECCHIO, non lo leggo per correttezza ma sarebbe una vergogna. Io faccio il professore e faccio la persona seria. La parola al Consigliere DI NISIO. DI NISIO Presidente, chiariamo una cosa. Vorrei chiedere a lei, Presidente, di riportare un attimo la calma all’interno dell’Aula. Lei deve comprendere che l’opposizione ha delle prerogative, tra queste prerogative esiste anche l’ostruzionismo, ostruzionismo lo si attua con tutte le armi possibili che sono lecite e legali. Questa Aula, lei forse non ha grande esperienza in questo, io ne ho di meno la Sindaco ne ha molta più di noi, questa Aula ha visto rappresentazioni completamente superiori dal punto di vista della demagogia, della scorrettezza, della stupidità, rispetto a quelle che oggi lei, Presidente ha visto. PRESIDENTE Prego, Consigliere ALESSANDRINI lei aveva chiesto la parola. ALESSANDRINI Grazie Presidente. Io qui ho sentito in questa serie di scambi molti inviti alla serietà, mi domando – e lo chiedo al Sindaco – se è serio proporre a questa assemblea la discussione alle due di notte di un tema così importante. Io penso di no! La notte porta consiglio, dice un celebre adagio. Temo che questa volta non sia capitato al nostro Sindaco, ha compiuto una scelta che Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 20 - COMUNE DI PESCARA ai miei occhi appare inaccettabile e inspiegabile, una scelta di protervia che non mi attendevo dopo quello che c’è stato prima, una scelta che è destinata – e lo guardiamo qui – ad aumentare l’acredine dei rapporti che credo non aiuterà a sviluppare rapporti di virtuosa collaborazione tra maggioranza e opposizione, forse evidentemente perché non è possibile farlo. Io penso che qui ci divertiremo a lungo, ci tratterremo molto tempo. Trovo davvero incongruo e irragionevole questa scelta, perché mi domando come si possa affrontare un tema serio, quale la sicurezza, in queste condizioni. Mi domando come si possa affrontare un tema così importante partendo dalle sue dichiarazioni, signor Sindaco, io lavoro per la percezione della sicurezza. Una mia perifrasi, ma lei più o meno questo ha detto. A me francamente questo fa cadere le braccia, perché significa che noi dobbiamo prendere in giro i cittadini, e penso che sia una politica molto sbagliata perché credo che noi abbiamo il dovere di proporre soluzioni concrete nei limiti degli strumenti delle nostre capacità. Sono state sollevate tante questioni con spiegazioni francamente un po’ balbettanti, l’impegno di spesa mi sembra la più significativa di quelle emerse. Cosa ci facciamo con gli agenti che non risulteranno abili, ma insomma si potrebbe continuare a lungo. Io voglio esprimere in questa sede il mio giudizio su questo provvedimento che da circa tre mesi, così, viene rinviato, ma adesso c’era questa necessità, benissimo. Io, nonostante la discussione cada all’indomani di questo fatto di cronaca nera che così ha violentemente colpito la nostra città, certamente agitando nelle coscienze e parlo del pugno di Piazza Unione, siamo molto contenti di constatare che sotto Pasqua il ragazzo sia uscito dal coma. PRESIDENTE Consigliere DEL VECCHIO, per favore, Assessore cortesemente… ALESSANDRINI Io non posso esimermi dall’esprimere la mia contrarietà a questo provvedimento, e spiegherò il perché. Chi vi parla diciamo ha il privilegio di girare in Italia e non solo, ma sono consapevole di come non sia una eresia quella di armare la Polizia Municipale. Nella civile Firenze mi ha colpito vedere delle poliziotte di taglia molto minuta, indossare dei grossi pistoloni, ma basta andare a Monte Silvano e quindi è un argomento su cui si può fare senza farne un feticcio ideologico e se ne può parlare, a maggior ragione, del momento in cui il Parlamento di questo paese discute da tempo la necessità di una legge che uniformi tutti i Comuni d’Italia onde evitare disparità di trattamento. Chi vi parla, così, ritiene che l’aumento delle pistole in circolazione non garantisca un cambiamento della sicurezza, non determini un necessario miglioramento e anzi, penso al contrario, che più pistole circolano e più rischi ci sono che esse siano incongruamente utilizzate come accade – lo ricordava prima Maurizio ACERBO – in paesi quali gli Stati Uniti che hanno più pistole di ogni altro paese del mondo. Un’ultima annotazione poi, in questa sede di discussione generale, intendo svolgere nei confronti di un tema che è stato anche sollevato, che è quello della certezza della pena. Certezza della pena che, Arbore MASCIA probabilmente lo ricorderà, è un tema risalente del pensiero giuridico con Beccaria “Ciò che rende forte lo Stato, è la certezza della pena, il fatto che chi commette un errore sa che ne pagherà il prezzo”. La giustizia resta un tema caldo di questo paese, adesso superata questa tornata elettorale se ne tornerà a discutere. Se ne tornerà a discutere con un approccio che io ritengo assolutamente demagogico e molto distante dai problemi reali della cittadinanza. Qui si parla tanto di processi brevi, di mutamento dell’Art. 112 della Costituzione che l’obbligatorietà dell’azione penale, ma non si parla di dotare la giustizia di mezzi, di fare Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 21 - COMUNE DI PESCARA sì che i tribunali abbiano la carta su cui stampare le sentenze. Penso che bisognerebbe lavorare sulla certezza della pena e non sulla percezione della sicurezza ne non rende un servigio utile alla cittadinanza. Grazie. PRESIDENTE Grazie Consigliere ALESSANDRINI. Ha chiesto la parola il Consigliere BLASIOLI. BLASIOLI Presidente sull’ordino dei lavori, io chiedo – come abbiamo fatto per quanto riguarda la delibera sul Piano Casa – mezz’ora di sospensione dei lavori per esaminare tutti gli emendamenti e vedere quelli pertinenti. PRESIDENTE Ha chiesto la parola il Consigliere SULPIZIO. SULPIZIO Grazie Presidente. Vediamo prima la proposta, così vediamo che cosa vogliamo fare. PRESIDENTE Prego, Consigliere SULPIZIO. SULPIZIO Ma decide lei, Presidente quindi? PRESIDENTE Penso che lo posso fare. SULPIZIO Ringrazio la maggioranza innanzitutto, a nome dell’opposizione di aver pensato anche noi di averci portato a mangiare i cornetti, ne saremo molto grati e riconoscenti la prossima volta. PRESIDENTE L’hanno portato a me perché non ho mangiato per niente, carissimo. SULPIZIO No, io ho visto che hanno mangiato tutti. Dalle parti mie si dice: Chi mangia da solo si strozza. Ma va bene. PRESIDENTE Ma sta a vedere che mo dobbiamo pensare ai cornetti pure per voi. Dai, vai avanti nell’intervento. SULPIZIO Io penso che dato il rapporto d’amicizia, io penso che si poteva anche sfamare questi poveri ragazzi dell’opposizione. Ma, niente, io Presidente vorrei leggere un intervento di un illustre Consigliere, Angelo TENAGLIA, il quale nella delibera in oggetto fece questo intervento qualche anno fa. Parto riprendendo l’intervento dell’ultimo Consigliere, collega Ferilli, il quale afferma di essere spettatore insieme ai suoi colleghi di opposizione delle divisioni e delle indecisioni della maggioranza. Io vorrei fare considerare, porre all’attenzione di tutti, innanzitutto se oggi è spettatore, ieri era attore, delle scelte che stiamo discutendo, della revoca di una delibera adottata nel 1999 che non è stata attuata dalla maggioranza che precedeva quella nostra. Si afferma la necessità di costituire il quarto Corpo Armato – e qui lo dice bene – quello di armare i Vigili, forse costituire un nuovo Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 22 - COMUNE DI PESCARA status e fare avere una indennità a qualcuno a prescindere da qualsiasi valutazione seria politica di merito sulla necessità della sicurezza della città. Qui già l’Avvocato TENAGLIA ci offre qualche riflessione. Il Comandante CHINGOLI che vedo in questo momento, pongo qualche dubbio opposto perché io non so quante persone qui l’abbiano fatto, io ho avuto il piacere, nonché l’onore di servire la patria facendo il servizio militare, molte altre persone hanno preso delle scappatoie per non farlo, non l’ho fatto. Io sono tra quelli che l’hanno fatto. Chi ha fatto il servizio militare sa benissimo, come lei diceva giustamente prima, che nel momento in cui si supera la fase del Car e poi si va a destinazione, ti affibbiano una arma, quell’arma ti viene affibbiata dal primo giorno del militare fino a quando tu non ti congedi. È prassi consolidata che quando vai a fare le guardie: tu entri, prendi l’arma, finisci a fare la guardia, la vai a riconsegnare. Comandante, io non mi ricordo di tutto questo tempo con cui riconsegnare l’arma. Adesso, le dico, che l’arma era un’arma che non è che veniva data, noi avevamo l’arma che era sempre la stessa tanto è che noi avevamo il libretto in tale senso che richiamava espressamente quel numero di matricola di quell’arma che ci veniva sempre ridata. A maggiore ragione, ripeto, che quell’arma veniva data non ad un personale qualificato ma a dei giovanotti che giocavano per dieci mesi della loro vita a fare praticamente le guardie, a controllare le caserme etc. etc.. Io mi ricordo, con estrema franchezza e mi ricordo anche con la massima lucidità, che i termini di consegna, quindi di presa in consegna del FAL e della riconsegna del FAL là parlavamo di qualche minuto. Io non vedo tutto questo tempo che lei mi dice mezz’ora per riconsegnare l’arma e tutto quanto. Io non lo ricordo. All’interno, ripeto, di un servizio obsoleto, lento e primitivo quale era quello che di una caserma. Quindi quando lei mi dice: per fare in questa maniera, cioè con la vecchia delibera, comporterebbe... Volendo pur rapportare a 70 persone che montano, perché il Comandante mi dice che quando si faceva le guardie si era in sei persone che montavano e sei che smontavano, qui sarebbero 70 e 70. Allora, premesso che con la delibera in oggetto noi facciamo solo il servizio notturno e quindi non è che montano e smontano in 70 contemporaneamente; ma poi, anche se fosse 70 persone, con una media di qualche minuto, diciamo così, nella riconsegna e con un personale sicuramente anche più adatto, saremmo ben lontani dagli elementi e dalle tempistiche che lei, anche prima, ci aveva anche detto. Io però vedo, all’interno di questo, che facendo una delibera che in realtà teneva conto della riconsegna soltanto notturna, da questo punto di vista mi sento sia in contrapposizione a quanto detto dal Comandante perché e ritengo che le tempistiche non siano un problema; secondo, mi pongo contro una delibera che è quella dell’armamento totale dei Vigili Urbani che lo ritengo non utile, in quanto una cosa è dire: armiamola soltanto la notte altrimenti non possono uscire, e sono d’accordissimo; un conto è dire: armiamola tutta la giornata perché vogliamo fare vedere, paventare alle persone la maggiore sicurezza. Al comandante voglio fare una polemica di carattere politico ricordando che purtroppo, lo dico anche senza voler fare nessuna forma di demagogia, a San Donato e nella periferia negli ultimi mesi, di questo me ne devi dare atto, non ci sta più un Vigile Urbano. Quindi, questo è anche un atto e quindi non è un problema di armamento ma è un problema di portare maggiori Vigili Urbani anche in periferia a fare una forma di controllo perché poi, anche il controllo, non si fa con le pistole ma basta anche la presenza. Grazie. PRESIDENTE Grazie Consigliere SULPIZIO. Allora, terminata la discussione sull’ordine del giorno della delibera, sulla revoca della Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 23 - COMUNE DI PESCARA delibera del Consiglio Comunale, praticamente chiudiamo la seduta. Prego, Consigliere BLASIOLI. BLASIOLI Grazie del titolo, ma le ricordo SOSPIRI che io lo sono veramente sia cultore della materia che professore, perché ho vinto un concorso statale e quindi pure questo glielo ricordo. Non lo esercito sebbene ce ne sia bisogno, però… PRESIDENTE Consigliere BLASIOLI, cortesemente... BLASIOLI Presidente, non deve dire a me, ma a chi sospende la mia possibilità di... PRESIDENTE Lei non c’entra mai, è sempre una persona molto corretta. Prego. BLASIOLI Io voglio intervenire su questo tema che è un tema serio, e voglio chiarire anche alcuni aspetti. Intanto quello che si verifica nella città di Pescara e cioè all’ordine del giorno una serie di furti, violenze, atti anche di intimidazione, stupri non ne ho sentiti ma accoltellamenti sicuramente sì, auto che vanno a fuoco. Questa è una situazione che sicuramente non integra la percezione di sicurezza che diceva qualche minuto fa il Sindaco. Assolutamente no, non è così. Molti giornali danno notizie di questi fatti incresciosi per la nostra cittadina, molti blog online fanno altrettanto con una sistematica esposizione di quello che accade quasi quotidianamente nella nostra città, però nulla è stato fatto per quanto riguarda la sicurezza della nostra città, neanche è stato risposto positivamente a quelli che erano gli appelli complessivi fatti in quel tavolo famoso per la sicurezza pubblica che viene ospitato nel vicina Prefettura, ma si vuole rispondere portando una delibera così importante che tocca anche le coscienze di molti di noi che forse si sarebbero fatte più un convincimento in un dibattito generale che non in un dibattito portato alle due di notte in questa Aula, quasi fosse questa sì una prova di forza, una prova da sforzo per alcuni Consiglieri Comunali, alcuni dei quali in rotta hanno anche abbandonato l’Aula, segno evidente che il cammino verso la approvazione del bilancio sarà molto duro e sarà molto duro perché quello a cui abbiamo assistito questa sera è un atto di grande scorrettezza, perché si è permesso grazie a noi al ritiro di oltre duecento emendamenti e la votazione di una delibera, quella sul Piano Casa, facendo leva sul bisogno che molti cittadini, poveri cittadini di Pescara, avevano bisogno. Quindi ritengo che sia stato un atto di grave scorrettezza. Tra l’altro, non so, ma chi ha partecipato ad una riunione di opposizione che abbiamo fatto qualche giorno fa, io avevo anche paventato che ci fosse questa possibilità di arrivare a questa valutazione della delibera, a questo esame della delibera. Non mi sorprende, non ci siamo fatti sorprendere, siamo venuti con degli emendamenti pronti, alcuni altri ne abbiamo fatti ma certo abbiamo assistito un po’ ad un siparietto in cui il Vice Comandante Chingoli arriva all’una di notte presso la sala di questo Consiglio Comunale con la bocca, non me ne voglia il Comandante, mi sembrava un po’ impastato dal sonno, per rispondere alle domande fatte da tutti quanti gli altri consiglieri su questa delibera. E adesso che quelli emendamento vanno sotto la approvazione e sotto il visto per il parere del dirigente, si decide di rimandare. Allora, secondo me, strategicamente questa sera è stato commesso un grave errore, perché è stata fatta una prova di forza e adesso dalla prova di forza si torna indietro con il fine di irritare soltanto chi magari si proponeva di arrivare alla discussione del bilancio con più miti pretese e con un desiderio collaborativo. Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 24 - COMUNE DI PESCARA Questo personalmente da parte mia non ci sarà, sono pronto a portare avanti la mia opposizione anche ostruzionistica perché – lo voglio dire – l’ostruzionismo è una delle poche armi che i consiglieri di opposizione hanno, spesso e soprattutto quando c’è una Amministrazione sorda a qualsiasi sollecitazione che viene da questi banchi, a qualsiasi sollecitazione che viene da questi banchi e quindi anche un emendamento scritto così in fretta e furia che può suscitare l’ilarità, ma che suscita sicuramente meno ilarità di quanto la suscita una delibera così importante su obiettivi così sensibili come la nostra sicurezza percepita, ma non reale, che viene portata in discussione alle due di notte. PRESIDENTE Allora, ha chiesto la parola il Consigliere ACERBO. ACERBO Mi associo alle richieste sull’ordine dei lavori avanzata prima dal collega BRASIOLI perché, visto che siamo arrivati alle due e trentacinque possiamo seconde me concludere l’esame della delibera e andare al voto. Quindi se attraverso la sospensione troviamo un accordo, io lo riterrei positivo anche se sono contrario alle armi improprie che il collega BLASIOLI con un emendamento vuole imporre al Corpo dei Vigili Urbani. Lo dico perché io ritengo che la presenza dell’armamento in orari e luoghi non opportuni, aumenti la percezione di insicurezza nella cittadinanza, per esempio vorrei che prevedessimo che di fronte alle scuole non ci siano Vigili in servizio armato, però ovviamente dovremmo cominciare a discutere nel merito. Io ovviamente ho un pullman domattina alle otto, fino alle otto sono disponibile a rimanere qui, ma se poi prosegue la discussione. PRESIDENTE Consigliere ACERBO, ha chiesto la parola per l’ordine dei lavori o per la discussione... ACERBO No, per l’ordine dei lavori per dire che a questo punto proseguiamo, facciamo la sospensione, discutiamo gli emendamento, se raggiungiamo un accordo votiamo in nottata, richiamando possibilmente i consiglieri della maggioranza che hanno lasciato il Vicepresidente e il Sindaco qui e alcuni meritevoli Assessori, mentre altri se ne sono andati a casa. Mi sembra che diamo un segno, intanto i locali sono aperti fino alle quattro anche noi stiamo qua fino alle quattro a fare il lavoro, cominciando dagli emendamenti, se si trova un accordo. Io credo che ci sia una questione di buon senso, cioè un tema è il servizio notturno rispetto al quale io ripeto che se la legge consentisse sarei contrario all’armamento anche in quel caso perché, in mezzo alla baraonda ci manca pure che qualcuno caccia la pistola. Se lo fa è bene che abbia fatto un lungo addestramento in tale senso e sia stato attenzionato in tale senso come sono gli agenti di Polizia e i Carabinieri. Però, ripeto, discutiamone, per quanto mi riguarda rimaniamo in Aula e come sta facendo lei, come sta facendo il Sindaco. Siamo qui, portiamo il nostro contributo, caso mai una nota di censura a chi ha abbandonato il Consiglio. Mi congratulo con il collega FOSCHI, la collega CERI, il collega MAMBELLA, SALVATI, Assessore SECCIA, DI MARCO, PASTORE che stanno qua. C’è il Sindaco, che fa? Tra poco il Sindaco rimane per Rifondazione Comunista? E l’Assessore DEL TRECCO che non avevo citato perché era spostato. Quindi io dico: proseguiamo, chiamiamo anche gli altri, facciamoli rientrare e stiamo qua fino alle otto, domattina facciamo colazione insieme al bar. Noi siamo per andare avanti. PRESIDENTE Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 25 - COMUNE DI PESCARA Grazie Consigliere. Ultimata la discussione, praticamente la seduta la chiudiamo, non ci sono altri interventi e la aggiorniamo a data da destinarsi. Specifico che la seduta è chiusa perché ci sono arrivati tanti emendamenti, vanno valutati tutti quanti con calma, con il dirigente, avete chiesto tutto quanto. Purtroppo non se la sente, purtroppo. La seduta è tolta alle ore 02:35 del giorno 8 Aprile 2010. Buona notte. INCLUDERE QUI IL CORPO DEL DOCUMENTO Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 26 - COMUNE DI PESCARA Di quanto innanzi si è redatto il presente verbale, che viene firmato dal Presidente, dal Segretario Generale e dal Verbalizzante. Il suesteso processo verbale di deliberazione verrà sottoposto, previa lettura, all’approvazione del Consiglio Comunale, in successiva seduta. IL PRESIDENTE F.to DI BIASE LICIO IL VERBALIZZANTE IL SEGRETARIO GENERALE F.to Prof. ADDARIO LUIGI F.to Dott. FOGLIA PASQUALE Per copia conforme all’originale. IL FUNZIONARIO RESPONSABILE Pescara, lì _____________________________ A seguito di conforme attestazione dell’addetto alle pubblicazioni, si certifica che copia della presente deliberazione è stata pubblicata all’Albo Pretorio dal ……………………………… al…………………………………..e che contro di essa non sono state prodotte opposizioni. IL FUNZIONARIO RESPONSABILE Pescara, lì_____________ ___________________________ SI DICHIARA LA PRESENTE ESECUTIVA a seguito di pubblicazione all’Albo Pretorio per 10 giorni consecutivi dal senza opposizioni ai sensi e per gli effetti dell’art. 134 – 3° comma – D. Legislativo del 18 agosto 2000 N. 267. IL FUNZIONARIO RESPONSABILE Pescara, lì_____________ ___________________________ COMUNE N. _______________ di prot. DI PESCARA Pescara, lì ________________ All’Ufficio ______________________ FASCICOLO UFFICIO ______________________ All’Ufficio ______________________ per i provvedimenti di competenza. IL FUNZIONARIO RESPONSABILE _________________________ Atto di Consiglio Comunale n. 64 del 07-04-2010 - Pag. 27 - COMUNE DI PESCARA