S T A G I O N E D ’ O P E R A 2 0 1 2 - 2 0 1 3 Don Carlo Opera in quattro atti Libretto di François-Joseph Méry e Camille Du Locle dal poema drammatico Don Carlos, Infant von Spanien di Friedrich Schiller Musica di Giuseppe Verdi Personaggi Interpreti Don Carlo, infante di Spagna tenore Ramón Vargas / Alex Vicens* Elisabetta di Valois soprano Barbara Frittoli / Svetlana Kasyan* Filippo II, re di Spagna basso Ildar Abdrazakov / Giacomo Prestia* Rodrigo, marchese di Posa baritono Ludovic Tézier / Dalibor Jenis* La principessa Eboli mezzosoprano Daniela Barcellona / Anna Maria Chiuri* Il grande Inquisitore, cieco, nonagenario basso Marco Spotti Aleksandr Vinogradov (16, 18, 20, 21) Un frate basso Roberto Tagliavini Tebaldo, paggio di Elisabetta soprano Sonia Ciani Voce dal cielo soprano Erika Grimaldi Il conte di Lerma tenore Dario Prola / Alejandro Escobar* Un araldo del re tenore Luca Casalin Deputati fiamminghi bassi Fabrizio Beggi, Scott Johnson, Federico Sacchi, Riccardo Mattiotto, Franco Rizzo, Marco Sportelli Direttore d’orchestra Regia, scene e costumi Coreografia Luci Assistente alla regia Assistente alle scene Assistente ai costumi Assistente alle luci Direttore dell’allestimento Maestro del coro Gianandrea Noseda Hugo de Ana Leda Lojodice Sergio Rossi Filippo Tonon Juan Guillermo Nova Cristina Aceti Andrea Tocchio Saverio Santoliquido Claudio Fenoglio Orchestra e Coro del Teatro Regio Allestimento Teatro Regio Aprile 2013: Giovedì 11 ore 20, Domenica 14 ore 14.30, Martedì 16* ore 15, Mercoledì 17 ore 20, Giovedì 18* ore 20,Venerdì 19 ore 20, Sabato 20* ore 20, Domenica 21 ore 15, Martedì 23* ore 20 Don Carlo Argomento Atto I Parte I. Nel chiostro di San Giusto, Don Carlo prega sulla tomba dell’imperatore Carlo V. L’infante di Spagna non si dà pace: Elisabetta di Valois, a lui promessa, è andata invece sposa a suo padre Filippo II per suggellare la pace con la Francia. Rodrigo, marchese di Posa, lo esorta a superare la sofferenza votandosi alla causa del popolo fiammingo. Quando sopraggiunge Filippo in compagnia della regina, Rodrigo si allontana; Elisabetta e Don Carlo tradiscono il proprio turbamento e il re osserva insospettito le reazioni dei tre. Parte II. Elisabetta raggiunge fuori dal convento le dame di corte e la principessa di Eboli. Rodrigo le reca un invito dell’infante a incontrarla, ed Eboli, segretamente innamorata di Carlo, si illude che l’incontro la riguardi. Carlo dapprima chiede alla regina di intercedere perché Filippo gli affidi il governo delle Fiandre, poi si abbandona a un’appassionata dichiarazione d’amore. Elisabetta gli chiede provocatoriamente se sarebbe disposto a uccidere il re per sposare la propria matrigna, e Carlo, disperato, si allontana. Più tardi Rodrigo invita il re a rinunciare al dominio sulle Fiandre, paragonando il suo regno a quello di Nerone. Impressionato dal suo coraggio, il re lo nomina proprio consigliere e lo incarica di vigilare sui rapporti tra l’infante e la regina. Atto II Parte I. Carlo, ingannato da un biglietto che lo invita a un appuntamento notturno nei giardini della reggia, si prepara a un convegno amoroso con Elisabetta. Appare invece, con il volto velato, la principessa Eboli, alla quale egli dichiara il proprio amore; Carlo si accorge troppo tardi dell’equivoco, e la principessa, sentendosi tradita dall’uomo che ama, si allontana furente, minacciando di vendicarsi. Rodrigo consiglia all’infante di consegnargli certi documenti compromettenti che egli porta con sé; Carlo acconsente con una certa riluttanza, sapendo che Rodrigo e il nuovo favorito del re. Parte II. Nella piazza della Cattedrale, gli eretici condannati dal Santo Uffizio sono condotti al rogo. Sei deputati fiamminghi si fanno avanti per rivolgere al re una supplica. Carlo chiede al padre di nominarlo governatore delle Fiandre, e al suo rifiuto lo minaccia con la spada. Nessuno osa farsi avanti per disarmarlo, tranne Rodrigo. Ha quindi inizio l’Autodafé: mentre si levano sinistre le fiamme, una voce dal cielo promette la pace di Dio agli eretici giustiziati. Atto III Parte I. Filippo medita sui propri fallimenti come marito, padre e monarca. Convoca il grande Inquisitore e gli chiede se, condannando a morte Carlo, potrà sperare nel perdono di Dio. L’Inquisitore gli ricorda che Dio stesso non ha esitato a sacrificare il proprio figlio; gli chiede, però, la testa di Rodrigo. Entra Elisabetta, preoccupata per la perdita del cofanetto dei suoi gioielli. Filippo glielo consegna e, mostrandole il ritratto di Carlo conservato tra i monili, l’accusa di adulterio. Elisabetta sviene. Accorrono Eboli e Rodrigo: rimasta sola con la regina, la principessa, pentita, confessa di averla denunciata al re. Parte II. In prigione, Carlo riceve la visita di Rodrigo, che gli confida di aver fatto trovare su di sé certe carte compromettenti, per salvare lui e la causa delle Fiandre. Un colpo di archibugio sparato da un sicario lo colpisce alla schiena. Rodrigo, morente, avverte l’amico che la regina lo attende a San Giusto per un ultimo saluto. Filippo entra per riconsegnare la spada a Carlo, ma questi lo accusa per la morte di Rodrigo. La prigione è quindi invasa dalla folla in rivolta. Approfittando della confusione, Carlo fugge. Atto IV Carlo raggiunge Elisabetta al chiostro di San Giusto: il sacrificio di Rodrigo gli ha dato la forza di rinunciare a lei e di votarsi alla causa delle Fiandre. Filippo, accompagnato dall’Inquisitore e dai monaci del Santo Uffizio, li sorprende. Carlo sguaina la spada a difesa della regina e indietreggia verso la tomba dell’imperatore, quando improvvisamente si spalancano i cancelli del sepolcro e appare il fantasma di Carlo V, che trascina via con sé l’infante tra lo sgomento di tutti i presenti. Prima rappresentazione assoluta: Parigi, Théâtre Imperial de l’Opéra, Salle Le Peletier, 11 marzo 1867. Prima rappresentazione nella seconda versione in quattro atti: Milano, Teatro alla Scala, 10 gennaio 1884. Questa edizione dell’opera prevede un solo intervallo dopo il secondo atto. Restate in contatto con il Teatro Regio: facebook.com/teatroregio | @TeatroRegio Teatro Regio Walter Vergnano, Sovrintendente Gianandrea Noseda, Direttore musicale Orchestra Violini primi Sergey Galaktionov*, Marina Bertolo, Monica Tasinato, Claudia Zanzotto, Ekaterina Gulyagina, Fation Hoxholli, Elio Lercara, Carmen Lupoli, Enrico Luxardo, Miriam Maltagliati, Alessio Murgia, Daniele Soncin, Giuseppe Tripodi, Francesca Viscito, Roberto Zoppi Violini secondi Cecilia Bacci*, Tomoka Osakabe, Bartolomeo Angelillo, Silvana Balocco, Paola Bettella, Anna Rita Ercolini, Angelica Faccani, Silvio Gasparella, Marcello Iaconetti, Roberto Lirelli, Anselma Martellono, Paolo Mulazzi, Ivana Nicoletta Viole Enrico Carraro*, Armando Barilli*, Gustavo Fioravanti, Rita Bracci, Maria Elena Eusebietti, Alma Mandolesi, Franco Mori, Roberto Musso, Claudio Vignetta, Giuseppe Zoppi Violoncelli Relja Lukic*, Davide Eusebietti, Giulio Arpinati, Augusto Gasbarri, Alfredo Giarbella, Armando Matacena, Luisa Miroglio, Marco Mosca, Cristiano Sacchi Contrabbassi Davide Botto*, Atos Canestrelli, Fulvio Caccialupi, Damiano D’Amico, Michele Lipani, Stefano Schiavolin Ottavino Roberto Baiocco Flauti Andrea Manco*, Maria Siracusa Oboi Luigi Finetto*, Nicola Bignozzi Corno inglese Alessandro Cammilli Clarinetti Luigi Picatto*, Edmondo Tedesco Fagotti Andrea Azzi*, Orazio Lodin, Paolo Dutto, Sergio Pochettino Corni Natalino Ricciardo*, Evandro Merisio, Pierluigi Filagna, Eros Tondella Cornette Sandro Angotti*, Paolo Paravagna Trombe Marco Rigoletti*, Enrico Negro Tromboni Vincent Lepape*, Enrico Avico, Marco Tempesta Cimbasso Rudy Colusso Timpani Ranieri Paluselli* Percussioni Lavinio Carminati, Fiorenzo Sordini Arpa Elena Corni* * prime parti Complesso in palcoscenico Oboi Stefano Simondi, Alessandro Cammilli Clarinetto piccolo Luciano Meola Clarinetto Antonio Capolupo Corni Fabrizio Dindo, Nika Di Trani, Tiziana Nano Trombe Ivano Buat*, Mauro Pavese, Gianluigi Petrarulo Tromboni Gianluca Scipioni*, Stefano Belotti, Simone Maffioletti Tuba Alberto Tondi Harmonium Carlo Caputo Coro Soprani Sabrina Amè, Nicoletta Baù, Chiara Bongiovanni, Anna Maria Borri, Caterina Borruso, Sabrina Boscarato, Eugenia Braynova, Serafina Cannillo, Cristina Cogno, Cristiana Cordero, Eugenia Degregori, Alessandra Di Paolo, Manuela Giacomini, Rita La Vecchia, Laura Lanfranchi, Chiara Lazzari, Paola Isabella Lopopolo, Maria de Lourdes Martins, Lyudmyla Porvatova, Silvia Spruzzola, Pierina Trivero, Giovanna Zerilli Mezzosoprani / Contralti Cristiana Arri, Angelica Buzzolan, Shiow-hwa Chang, Ivana Cravero, Corallina Demaria, Maria Di Mauro, Roberta Garelli, Rossana Gariboldi, Elena Induni, Naoko Ito, Antonella Martin, Raffaella Riello, Myriam Rossignol, Marina Sandberg, Teresa Uda, Daniela Valdenassi, Tiziana Valvo, Barbara Vivian Tenori Pierangelo Aimé, Janos Buhalla, Marino Capettini, Gian Luigi Cara, Antonio Coretti, Diego Cossu, Luis Odilon Dos Santos, Alejandro Escobar, Giancarlo Fabbri, Sabino Gaita, Mauro Ginestrone, Roberto Guenno, Leopoldo Lo Sciuto, Vito Martino, Matteo Mugavero, Matteo Pavlica, Dario Prola, Gualberto Silvestri, Sandro Tonino, Franco Traverso, Valerio Varetto Baritoni / Bassi Leonardo Baldi, Mauro Barra, Lorenzo Battagion, Enrico Bava, Giuseppe Capoferri, Massimo Di Stefano, Umberto Ginanni, Vladimir Jurlin, Desaret Lika, Luca Ludovici, Riccardo Mattiotto, Davide Motta Fré, Gheorghe Valentin Nistor, Alessandro Porcu, Franco Rizzo, Enrico Speroni, Marco Sportelli, Marco Tognozzi, Evans Tonon, Filippo Maria Tuccimei, Vincenzo Vigo Mimi Sabrina Cerrone, Irina Dobnik, Simona Fioravanti, Alessandra Mazzetti, Annalisa Pautasso, Marianna Zanaglio, Davide Condrò, Michele Cosentino, Francesco Scalas, Antonio Sisca Direttori di scena Vittorio Borrelli, Riccardo Fracchia • Direttore dei complessi musicali in palcoscenico Giulio Laguzzi • Maestri collaboratori di sala Carlo Caputo, Andrea Campora • Maestro rammentatore Andrea Mauri • Maestro alle luci Paolo Chimienti • Maestri collaboratori di palcoscenico Andrea Campora, Carlo Negro • Maestro collaboratore ai sopratitoli Jeong Un Kim • Assistente del maestro del coro Paolo Grosa • Archivio musicale Enrico Maria Ferrando • Sopratitoli a cura di Sergio Bestente • Servizi tecnici di palcoscenico Antonio Martellotto • Realizzazione allestimenti Claudia Boasso • Servizi di vestizione Laura Viglione • Luci di scena e fonica Andrea Anfossi • Coordinatore di progetto Enzo Busco Scene Spazio Scenico, Roma • Attrezzeria E. Rancati, Cornaredo (Milano) e Scenotecnica, Guidonia (Roma) • Costumi Sartoria Tirelli, Roma e Teatro Real, Madrid • Calzature Pompei 2000, Roma • Parrucche e trucco Mario Audello, Torino Si ringrazia la Fondazione Pro Canale di Milano per aver messo i propri strumenti a disposizione dei professori Sergey Galaktionov (violino Giovanni Battista Guadagnini, Torino 1772), Cecilia Bacci (violino Giorgio Serafino, Venezia 1748) ed Enrico Carraro (viola Giovanni Paolo Maggini, Brescia 1600 ca.). Si ringrazia la Fondazione Zegna per il contributo dato al vincitore del Concorso per Prima viola. © Fondazione Teatro Regio di Torino Prezzo: € 0,50 (IVA inclusa) Il Teatro Regio festeggia quarant’anni, ma ha 273 anni di vita ed è uno dei teatri italiani con la storia più antica. Nel 1936 un drammatico incendio ci portò via un gioiello architettonico, una fenice che riuscì a rinascere dalle ceneri solamente 37 anni dopo, quel 10 aprile 1973, quando un pubblico da grandi occasioni vide per la prima volta un teatro che, unico al mondo, mescolava il rosso e il viola. Il percorso che portò i cittadini torinesi ad avere di nuovo il proprio teatro d’opera fu lungo e dif f icile; molto infatti ci si interrogò sulla necessità di un’opera che era, per ovvi motivi, costosa e impegnativa. Adesso, a quarant’anni di distanza, il Regio f irmato da Carlo Mollino e Marcello Zavelani Rossi è, senza dubbio, uno dei simboli più prestigiosi della città ed è allo stesso tempo il teatro di tutti, non solo degli appassionati di musica. Il Regio è una “casa della cultura”, elemento trainante di un processo di rinnovamento di Torino, che in poco tempo è riuscita a trasformarsi da città industriale a città con forte vocazione turistica, grazie agli investimenti e alla valorizzazione del suo grande patrimonio: artistico, culturale e musicale. E se il “Regio Teatro” era nel Settecento meta importante dei Grand Tour europei, adesso è, per la qualità delle sue produzioni, punto di riferimento nel panorama internazionale sia per il pubblico – che ci segue sempre numeroso – sia per gli artisti più prestigiosi che hanno fatto del Regio il loro teatro d’elezione. Una maturità artistica che trova grandi riconoscimenti nelle tournée all’estero e nelle molteplici incisioni discograf iche che lo vedono protagonista. Siamo orgogliosi che il Regio sia un importante biglietto da visita per Torino e continueremo a lavorare con passione per rappresentare al meglio la tradizione culturale italiana nel mondo, ambasciatori di una città che, a pieno titolo, può def inirsi capitale della musica. Buon compleanno Teatro Regio, meravigliosa “ fabbrica di sogni”! Walter Vergnano Sovrintendente del Teatro Regio Piero Fassino Sindaco della Città di Torino Presidente del Teatro Regio Celebrare 40 anni è una bella ricorrenza nella vita di una persona così come nella vita di importanti istituzioni. Nei primi 40 anni di vita si ricerca un’ identità propria e si lavora per af fermarla e consolidarla, preparando così i necessari sviluppi per il futuro. Questo è il grande momento del “nuovo” Teatro Regio che, rinato sulle ceneri dell’antico Teatro e mantenendone il prestigio storico, si pone il compito di indicare la direzione che il teatro musicale deve intraprendere da qui in avanti. Oggi è ineludibile l’esigenza di seminare a piene mani bellezza, impegno, rispetto, lavoro sinergico e responsabile per servire al meglio l’arte e la società moderna in rapida trasformazione. La grande scommessa che insieme ci prepariamo a giocare è quella di essere protagonisti essenziali e quindi imprescindibili nella costruzione di un nuovo modello sociale dove ognuno, compreso il nostro pubblico, si senta coinvolto responsabilmente e gioiosamente nella vita di un Teatro Regio propositivo, propulsivo e vicino a tutti coloro che lo vorranno. Auguri! Gianandrea Noseda Direttore musicale del Teatro Regio ©2013 70x100.pdf C M Y CM MY CY CMY K 1 26/03/13 13.32