Annastella Gambini*, Francesca Radaelli, Antonella Pezzotti Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione – Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria - Università degli Studi di Milano-Bicocca * autore per corrispondenza: [email protected] Introduzione Uno degli obiettivi dell'educazione alla sostenibilità è quello di creare nei bambini un legame forte e duraturo con il proprio territorio (1,2). Formare cittadini attenti, responsabili ma anche appassionati alla bellezza del territorio in cui vivono, proprio quando la sua devastazione diventa sempre più insostenibile, dovrebbe diventare un aspetto fondamentale dell’educazione. Conoscere, studiare e imparare a sostenere la conservazione delle specie autoctone dovrebbe essere un obiettivo della scuola. Il percorso didattico proposto intende avvicinare i bambini alla conoscenza di alcune piante autoctone del territorio di Vimercate, in provincia di Monza e Brianza. Per fare ciò si sono volute creare occasioni di incontro con ambienti naturali e altre realtà vicine ai luoghi della vita quotidiana: un vivaio in cui si conservano piante autoctone della Pianura Padana (3) e l'area protetta del Parco del Molgora. Fasi dell’esperienza L’esperienza è stata proposta in una classe seconda di scuola primaria integrando attività outdoor, di osservazione e raccolta dati, e attività indoor, di riflessione, di analisi, discussione e interpretazione dei dati, di realizzazione del prodotto finale relativo al lavoro svolto. L’alternanza dei tre diversi luoghi (scuola, vivaio, parco) ha creato un ambiente di apprendimento articolato e plurimo dotato di grandi opportunità per avvicinarsi alle piante del territorio di cui spesso si è persa la conoscenza di tipo esperienziale (4,5). 1. Attività indoor: AVVIO DELL’ESPERIENZA 2. Attività outdoor: VIVAIO RACCONTO DEGLI ANTICHI BOSCHI DI VIMERCATE Il racconto ha stimolato l’immaginazione che i bambini hanno potuto esprimere sia verbalmente, sia attraverso un disegno individuale. I disegni realizzati fanno emergere la biodiversità vegetale del bosco narrata attraverso il racconto. Durante le uscite al vivaio i bambini sono entrati in contatto con germinelli e con individui adulti di Acer campestre, Carpinus betulus, Corylus avellana, Quercus robur, Tilia cordata e li hanno visti crescere nel tempo. A piccoli gruppi li hanno osservati, descritti, disegnati, fotografati. La natura fondamentalmente storica della biologia si deve riflettere sul modo di insegnarla. TIGLIO Le storie sono fatte per raccontarle e il racconto può avere una parte nell’insegnamento della biologia.1 NOCCIOLO Al vivaio abbiamo scoperto … ...come si fa a studiare una pianta (Arianna, Chiara ) …che le piante vivono, che ci sono tanti tipi di piante, piccole, medie e grandi, che le piante fioriscono, che gli alberi vivono tantissimo, che dalle gemme nascono le foglie (Ermanno, Jon, Jefferson) …che ci sono piante di colori diversi (Matteo, Amin) 3. Attività indoor: OSSERVAZIONE DEI RAMI 4. Attività outdoor: PARCO DEL MOLGORA In classe i bambini hanno osservato l’apertura delle gemme di alcuni rami potati da piante adulte del vivaio, potendo così coglierne le trasformazioni nel tempo. Al Parco i bambini hanno riconosciuto le piante in toto, individuandone alcune caratteristiche studiate in precedenza. Inoltre hanno avuto la possibilità di cogliere alcuni aspetti della complessa rete di relazioni che esse instaurano con l'ambiente e con gli altri organismi viventi. C’è un ramo lungo. Partono dal basso verso l’alto altri rami più piccoli. I rami sono grigi e marroncini marcio. Alcune gemme si stanno per aprire, ma ci sono delle gemme più chiuse. Il colore delle gemme è verde con le sfumature marroni. Da un punto del ramo partono due rami, uno a destra e uno a sinistra. Questi rami più piccoli hanno delle biforcature in alto. I rami sono ruvidi vicino alle gemme. In fondo al tronco ci sono pochi rami, come nell’albero. Al Parco del Molgora abbiamo visto che il tiglio, l'acero, la farnia, il carpino, il nocciolo, stanno quasi scomparendo del tutto e in futuro non potranno più essere studiate, invece noi siamo stati fortunati. (Chiara ) Abbiamo trovato un boschetto pieno di carpini, solo che avevano le foglie più grandi di quelli del vivaio; nel bosco ci sono anche tanti noccioli e abbiamo visto qualche farnia, ce n'era anche una piccolina. Non abbiamo proprio trovato aceri e tigli. (Luca) Nel bosco c'erano le tane degli animali, tanti insetti e altri animali.(Sajin) Il bosco è importante per gli animali perchè gli animali per vivere hanno bisogno delle piante, come noi. (Matteo) Abbiamo sentito bene gli uccelli. (Luca) Prodotto finale A chi vorreste far leggere questi libretti? Per valorizzare l’esperienza svolta si è deciso insieme ai bambini di realizzare un libretto sulle piante studiate utilizzando il materiale proveniente da questo percorso. Il libretto sarà ampiamente diffuso (attraverso manifestazioni, giornate di studio ecc.) anche tra la gente comune per renderla partecipe di questa esperienza. In tal modo sarà possibile riavvicinare le persone al patrimonio culturale delle piante degli antichi boschi di Vimercate. Conclusioni Il percorso svolto ha permesso di toccare tematiche importanti quali la biodiversità e la conservazione per favorire il senso di appartenenza e la conoscenza del territorio. Le specie studiate con l'esperienza diretta e gli ambienti vissuti in questo percorso hanno creato anche un'occasione importante per: • favorire un rapporto di familiarità con la natura, trasmettere l'importanza di “prendersi cura” dei viventi e insegnare a “saper vedere”… atteggiamenti che nella vita si possono perdere; • risvegliare i sentimenti dei bambini nei confronti della natura e trasmettere un po' di emozione poetica; • valorizzare la dimensione interdisciplinare, ottenuta utilizzando diversi linguaggi (orale, scritto, iconografico), e anche la cultura letteraria come aiuto al pensare. Quando noi saremo vecchi, i nostri figli e i nostri nipoti non potranno forse più vedere queste piante; con questo libretto potremo farglieli conoscere.(Arianna) Possiamo regalarli alla biblioteca, così tutti potranno leggerli. (Chiara) Possiamo regalarli a tutte le scuole di Vimercate per far conoscere queste piante a tutti i bambini. (Ermanno) Bibliografia 1. M. Mayer (a cura di) (2003), Qualità della scuola ed ecosostenibilità. Per una scuola coerente con la costruzione di un futuro possibile. Franco Angeli, Milano. 2. S. Sterling (2006), Educazione sostenibile. Anima Mundi Editrice, Cesena. 3. C. Conti, G. Abbate, A. Alessandrini, C. Blasi (2005), An Annotated Cheklist of the Italian Vascular Flora. Palombi Editore, Roma. 4. J. D. Bransford et al. (1999), How people learn. National Academy Press, Washington. 5. P.C. Blumenfeld, T. M. Kempler, J. S. Krajcik (2006), Motivation and Cognitive Engagement in Learning Environments. In R. K. Sawyer: The Cambridge handbook of the learning sciences. Cambridge, New York. Note 1. C. Longo, Un “non-programma “di biologia per la scuola primaria e secondaria di primo grado. In Il Curricolo in area matematico-scientifico-tecnologica. Seminario di formazione per docenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Milano e Provincia. Milano, 6 maggio 2009. 105° CONGRESSO DELLA SOCIETA’ BOTANICA ITALIANA, MILANO, AGOSTO 2010 …che c’erano tante piante di tipi diversi (Marilena, Letizia)