mercoledì 31 ottobre 2012 RASSEGNA STAMPA Istruzione tecnica, sfida cruciale Il Sole 24 Ore pag. 1 del 31/10/2012 L’istruzione tecnica perde la cabina di regia Il Sole 24 Ore pag. 27 del 31/10/2012 Formazione tecnica: quel taglio al futuro Il Sole 24 Ore pag. 18 del 31/10/2012 Eppi, contributi da aumentare Italia Oggi pag. 43 del 31/10/2012 Al Consiglio di Stato l’elenco Istat per le Casse Il Sole 24 Ore/Norme e Tributi pag. 26 del 31/10/2012 Nessun bonus per le assunzioni in apprendistato Il Sole 24 Ore/Norme e Tributi pag. 26 del 31/10/2012 Apprendisti con competenze doc Italia Oggi pag. 40 del 31/10/2012 Media conciliazione. A Roma il Forum Italia Oggi pag. 43 del 31/10/2012 065005 www.ecostampa.it Quotidiano Periti Industriali Pagina 1 di 1 NORME E TRIBUTI Il Sole-24 Ore - 2012-10-31 - Pag. 26 Ieri l'udienza Al Consiglio di Stato l'elenco Istat per le Casse Matteo Prioschi Ieri si è compiuto un altro passo verso una sentenza che potrebbe essere risolutoria, ma nella contrapposizione tra le Casse di previdenza dei professionisti da una parte e l'Istat e il ministero dell'Economia dall'altra non si è ancora arrivati alla parola fine. A Roma, presso la sesta sezione del Consiglio di Stato, ieri si è tenuta l'udienza di merito riguardante la richiesta delle Casse di venir escluse dal l'elenco Istat delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato. Si tratta di un passaggio ulteriore rispetto alla decisione del Tar Lazio che, con la sentenza depositata l'11 gennaio 2012, ha riconosciuto sostanzialmente l'autonomia finanziaria degli enti di previdenza dei professionisti. L'Istat, però, ha fatto ricorso e il 26 marzo, nel fissare la trattazione di merito per il 30 ottobre, il Consiglio di Stato ha anche stabilito la sospensiva della sentenza del Tar. Ora si attende la pubblicazione della sentenza del Cds. «Auspichiamo che avvenga entro un mese – commenta Andrea Camporese, presidente dell'Associazione degli enti previdenziali privati – in modo da concludere una vicenda che si protrae da tempo». La decisione sarà rilevante anche per quanto riguarda l'obbligo, previsto dalla Spending review proprio sulla base del l'inclusione delle Casse nel l'elenco Istat, di versare allo Stato i risparmi effettuati sui consumi intermedi. Un obbligo a cui diversi enti non hanno ottemperato, mentre altri hanno versato quanto dovuto con riserva di chiedere il rimborso. © RIPRODUZIONE RISERVATA http://edicola.ilsole24ore.com/jsp/print.jsp?cliente=SOLE 31/10/2012 Pagina 1 di 1 NORME E TRIBUTI Il Sole-24 Ore - 2012-10-31 - Pag. 26 Le indicazioni sulla dote di 230 milioni Nessun bonus per le assunzioni in apprendistato LA PRECISAZIONE Sì all'agevolazione se si stabilizza chi è in sostituzione di una lavoratrice in maternità Antonino Cannioto Giuseppe Maccarone Continua l'operazione finalizzata a promuovere l'occupazione di giovani (under 30) e donne attuata con il Dm 5/10/12 (si veda anche il Sole del 10 ottobre scorso). L'Inps ha inserito nel proprio sito una serie di FAQ e un contatore che evidenzia le risorse ancora disponibili. Dopo 12 giorni dalla pubblicazione del Dm, risulta già impegnato oltre il 60% del plafond complessivamente disponibile. L'Istituto precisa che gli incentivi spettano alle cooperative che stabilizzano un socio lavoratore con cui intercorreva un rapporto di lavoro a termine o di collaborazione, nonché a tutte le stabilizzazioni di rapporti di lavoro a chiamata a tempo determinato; questi ultimi, tuttavia, possono beneficiare delle facilitazioni solamente a condizione che le trasformazioni intervengano con un rapporto di lavoro indeterminato, purché non a chiamata. Via libera agli incentivi sia in caso di assunzioni di soci di lavoro nelle cooperative, sia nelle ipotesi di trasformazione a tempo indeterminato di contratti di inserimento lavorativo (ex Dlgs 276/2003). A premio anche le trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro a termine per sostituzione maternità (articolo 4 del Dlgs 151/2001), così come le stabilizzazioni attuate mediante ricorso a contratti di lavoro a tempo indeterminato part time, purché di durata non inferiore alla metà dell'orario normale di lavoro. Negato, invece, l'accesso alle facilitazioni anche nei casi di assunzioni effettuate ab origine a tempo indeterminato, nonché alle stabilizzazioni di lavoratori somministrati. L'Inps apre, invece, al riconoscimento dell'incentivo (12mila euro) in caso di assunzione a termine per un periodo molto breve poi trasformata a tempo indeterminato. Il contratto di apprendistato resta totalmente fuori dai bonus. Gli incentivi non sono riconosciuti se si stabilizza un contratto a termine a cui il Dlgs 368/2001 riconosce un diritto di precedenza nelle assunzioni, poiché si violerebbe uno dei nuovi principi introdotti dalla legge 92/2012 in materia di assunzioni incentivate. In relazione all'incremento occupazionale necessario per le nuove assunzioni a tempo determinato, l'Inps precisa che l'aumento della media occupazionale va riferita alla singola società e che per il calcolo della stessa, si considerano tutti i lavoratori subordinati, compresi gli apprendisti. In caso di sostituzione si computano i sostituiti e non i loro sostituti. Come già avvenuto in precedenza per situazioni analoghe, i lavoratori vanno considerati in U.L.A. (unità di lavoro annuo). Il lavoratore a tempo pieno per un anno, vale "1"; valgono, invece, una frazione di "1" sia i lavoratori part time impiegati per un anno, sia quelli a tempo pieno impiegati per meno di un anno. © RIPRODUZIONE RISERVATA http://edicola.ilsole24ore.com/jsp/print.jsp?cliente=SOLE 31/10/2012 40 Mercoledì 31 Ottobre 2012 LAVO RO E P R E VI DE NZ A Pronto il decreto del ministero del lavoro che recepisce l’accordo della Conferenza stato-regioni Apprendisti con competenze doc Via libera alla certificazione di conoscenze, capacità e abilità DI DANIELE CIRIOLI ia libera alla certificazione delle competenze acquisite nell’apprendistato. Con un sistema unitario per tutto il territorio nazionale, infatti, agli apprendisti potranno essere certificate le conoscenze, le abilità e le capacità (queste le competenze) comunque acquisite nel percorso di formazione e lavoro. Le competenze certificate saranno spendibili sul mercato del lavoro e per il raggiungimento di titoli e qualificazioni. A definire il sistema nazionale di certificazione, a norma dell’articolo 6 del dlgs n. 167/2011 (T.u. apprendistato), è l’accordo conferenza stato-regioni del 19 aprile recepito con dm 29 settembre, pubblicato ieri sul sito del ministero del lavoro. Principi generali. La finalità del nuovo sistema, voluto dal T.u. apprendistato, è la valorizzazione degli apprendimenti acquisiti sia in percorsi di istruzione/formazione sia in contesti lavorativi e di vita quotidiana. Al centro del nuovo V GLI APPRENDIMENTI Competenze Apprendimento formale Apprendimento non formale Apprendimento informale Comprovata capacità di utilizzare i risultati dell’apprendimento (conoscenze, abilità/capacità) in situazioni di lavoro e nello sviluppo professionale e personale Apprendimento erogato in contesto organizzato e strutturato, appositamente progettato come tale, in termini di obiettivi di apprendimento e tempo o risorse per l’apprendimento Apprendimento prodotto nell’ambito di attività organizzate e pianificate non specificamente concepite come apprendimento, in termini di obiettivi, di tempi o di sostegno all’apprendimento Apprendimento risultante dalla attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia o al tempo libero sistema di certificazione delle competenze è posta la persona cui sono riconosciute in modo unitario a livello nazionale le competenze comunque acquisite, in una logica di lifelong learning, in modo da facilitare l’ingresso e la permanenza nel mondo del lavoro, la flessibilità nell’occupazione e la crescita delle capacità e conoscenze. Inoltre, le competenze certificate saranno capitalizzabili per il raggiungimento di titoli e qualificazioni, a condizione che le figura/profili di riferimento siano preliminarmente descritti/standardizzati in termini di competenze. Oggetto della certificazione. Nel nuovo sistema, stabilisce l’accordo, la competenza rappresenta l’elemento minimo certificabile. Sono certificabili le competenze comunque acquisite dalle persone in contesti formali, non formali o informali (si veda tabella). Non si certificano, invece, percorsi, ambiti e modalità di acquisizione. La RISPARMI DA FAR FRUTTARE? ECCO LA GUIDA GIUSTA! Azioni, obbligazioni, oro, immobili, conti deposito: come scegliere dove investire? Investimenti fai-da-te o risparmio gestito? Fondi comuni, Sicav ed Etf, a chi affidare i propri risparmi? Quali sono i rischi di un investimento e come è possibile immunizzarli? I MIEI RISPARMI offre tutte le risposte per chiarire ogni dubbio in materia di investimenti. Una guida pratica e di facile consultazione, utile a tutti per far fruttare i propri risparmi. In Edicola. Bottega artigiana fondi ai giovani DI SIMONA D’ALESSIO N in collaborazione con www.italiaoggi.it - www.milanofinanza.it IN EDICOLA CON © Riproduzione riservata Secondo avviso del programma Amva *Oltre al prezzo del giornale A SOLI € 2,00* mutua leggibilità e correlabilità tra diversi repertori nazionali e regionali di competenze è fondata sui seguenti elementi: denominazione (oggetto, ambito, descrizione figura o profilo); livello (Eqf); referenziazioni (Ateco, Nup); processo lavorativo/aree di attività; competenze (elementi minimi di competenze, anche articolati in abilità/ capacità e conoscenze). Certificazioni pubbliche. Il carattere «pubblico», spiega l’accordo, serve a identificare la certificazione rispetto ad altre forme di convalida realizzate da soggetti non titolari di funzione pubblica. Il carattere pubblico è garantito dall’ente pubblico titolare (stato, regione, provincia autonoma) anche quando questo, per la concreta realizzazione del processo di certificazione o anche soltanto di una parte di esso, dovesse avvalersi di soggetti diversi in possesso degli idonei requisiti. Soggetti. Proprio in rapporto al tale carattere pubblico della certificazione, l’accordo stabilisce che i requisiti minimi essenziali dei soggetti accreditati e/o autorizzati dovranno essere di tipo: a) professionale, ovvero la disponibilità di risorse professionali competenti per il presidio del processo di certificazione; b) procedurale, ovvero la garanzia del rispetto delle regole a tutela della persona. Registrazione. I certificati/ attestati rilasciati a conclusione del processo di certificazione saranno registrabili sul Libretto formativo del cittadino. uove chance di mettere su o rafforzare (con un finanziamento pubblico) una bottega artigiana. E, per i giovani, di imparare un mestiere tipico della tradizione nazionale. È stato, infatti, appena pubblicato il secondo avviso del programma Amva dell’agenzia governativa Italia Lavoro realizzato con le risorse del Fondo sociale europeo 2007-2013 e di quello di rotazione (la dotazione è di 6 milioni 480 mila euro), con cui saranno selezionate 72 strutture sul territorio della penisola, ai cui titolari verrà riconosciuta una sovvenzione di 250 euro mensili per ogni tirocinante che seguirà un corso di formazione; la trasmissione dei saperi artigiani dovrà avvenire nell’arco di un semestre, con la possibilità di svolgere al massimo due cicli per una durata complessiva di 12 mesi in ciascuna bottega che si aggiudicherà la sovvenzione, per un totale di 10 ragazzi (con meno di 29 anni di età) inseriti in ognuna delle sedi individuate, entro e non oltre il 31 luglio 2014. Ai giovani verrà offerta una «borsa di tirocinio» pari a 500 euro mensili (nel corso dell’intero percorso non potranno superare i 3 mila euro). Le imprese interessate a partecipare al bando, singolarmente o in gruppo, dovranno inviare la documentazione esclusivamente a mezzo raccomandata A/R, corriere espresso, oppure consegnarla a mano dal lunedì al giovedì dalle 9,30 alle 13,00 e dalle 14,00 alle 16,00 e il venerdì dalle 09,30 alle 12,00 all’indirizzo di Italia Lavoro, via Guidubaldo del Monte, 60 00197 Roma, entro e non oltre le 12,00 del 3 dicembre 2012; gli aspiranti «ragazzi di bottega», invece, potranno mettersi in lizza presentando domanda di iscrizione unicamente attraverso il sistema informatico, collegandosi al sito dell’agenzia: www.italialavoro.it/amva. Obiettivo dell’iniziativa, consolidato anche dall’interesse suscitato dal primo avviso comune del 3 aprile scorso, è individuare modelli di aziende artigiane di varie dimensioni in grado di favorire il passaggio di abilità specialistiche verso la componente giovanile, ma anche irrobustire l’appeal dei mestieri caratteristici del Belpaese tramandati di generazione in generazione, innanzitutto il patrimonio dei manufatti (confezionamento di monili, stoviglie e gioielli con diversi materiali, lavorazione di tessuti ecc.), stimolando la nascita di nuova imprenditoria, da cui possono scaturire preziose opportunità occupazionali in tempo di crisi.