Licia, Benedetta,
Ljubica, Alice, Nicolò
C’era una volta un contadino vedovo di nome
Bertoldo. Di ritorno da una passeggiata Bertoldo
aveva raccolto, dal bordo della strada, tre pietre
molto colorate che lo avevano attirato per la loro
bellezza. Le aveva messe all’interno della sua
sudicia tasca, con l’intento di regalarle ai suoi
figliuoli. Era sul punto di arrivare a casa quando
incontrò il mugnaio. Era seduto lungo il viottolo
che porta al mulino e appena lo vide gli corse
incontro dicendo :“Oh, amico mio! il falegname ha
rapito i tuoi figli mentre eri via, corri a prenderli,
prima che sia troppo tardi”
Bertoldo, fuori di sé per il rapimento dei figli , tirò fuori
dalla tasca le tre pietre che avrebbe voluto regalar loro
e le sbatté con forza per terra.
Come per uno strano sortilegio comparve una nera
nuvola di fumo e da essa apparve una bellissima strega
dai capelli viola, che gli disse: “Ciao Bertoldo io mi
chiamo… ehm... ah! Ecco! Mortisia... che sciocca! Mi
chiamo Mortisia e sono qui per aiutarti a ritrovare i
tuoi cani... Ah no che sciocca, i tuoi figli, dico bene?”.
Bertoldo, un po' confuso dalla sbadataggine della
strega, si mise in sella al suo destriero e partì, insieme a
Mortisia, alla ricerca dei figli rapiti.
Mortisia e Bertoldo continuavano a girovagare per il
bosco senza ottenere nulla di buono. Di tanto in tanto si
fermavano a riflettere, a cercare di intuire dove il crudele
e vendicativo falegname Ermenegildo avrebbe potuto
nascondere i figli.
Dovete sapere che fin dall’infanzia Ermenegildo era stato
invidioso di Bertoldo perché avendo tutti e due
un'azienda agricola erano in continua competizione. Un
giorno l'azienda di Ermenegildo fallì e da lì diventarono
nemici.
Mortisia e Bertoldo cercarono, cercarono e cercarono. Dopo
tanto tempo perso inutilmente, la strega, che aveva sempre la
testa tra le nuvole, si ricordò di avere uno specchio dai poteri
magici.
e così disse al contadino: “Prendi questo
specchio magico, che ti recherà dai tuoi figli ,ti
basterà pronunciare la parola magica “Cinibalù”
tre volte.”
Il contadino senza perdere un attimo ripeté
“Cinibalù, cinibalù,cinibalù”e atterrò in una
caverna buia e puzzolente.
Accese un fiammifero e davanti a sé vide
Ermenegildo che lo aspettava. Il falegname sferrò
il primo colpo, seguito da una serie di calci e
pugni. Ma Bertoldo più intelligente spaccò lo
specchio magico frantumandolo in mille pezzi,
poi prese una scheggia e la conficcò nel petto di
Ermenegildo, sconfiggendolo.
Il contadino corse a liberare i figli,
Virginia, Matteo e Carletto,
fortunatamente sani e salvi, poi si recò
dalla strega, di cui si era perdutamente
innamorato, e le chiese di sposarlo.
Mortisia senza esitare accettò e il giorno
seguente si celebrarono
le nozze, ovviamente...
vissero tutti felici e contenti.
Protagonista:Bertoldo
Intrepido contadino, non si ferma davanti a niente.
Innamorato perso della strega Mortisia.
Antagonista: Ermenegildo
Falegname crudele e spietato. Nemico nato del
contadino.
Aiutante Magico : Strega
Meravigliosamente bella e dai capelli viola, ama
mangiare rane ma questo non compromette la sua
bontà.
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Bertoldo e le tre pietre magiche