Ministranti OK Squinzano (LE) come servire durante la Cresima 2 Introduzione Il ministrante come ormai sappiamo è il ministro che si occupa del servizio liturgico. Per questo incarico molto importante è necessario che egli sia preparato sulle nozioni fondamentali della liturgia e dei sacramenti. In modo particolare questo volume vuole preparare i ministranti al servizio del sacramento della Cresima, uno dei sacramenti più difficili da memorizzare per svolgere adeguatamente il servizio all’altare. Partendo dalle nozioni basilari su oggetti, libri, ministri e luoghi liturgici, si passerà ad esaminare in maniera dettagliata la celebrazione della Cresima. Sperando vivamente che questo piccolo manuale sia di aiuto a tutti i gruppi di ministranti vi auguro un buon servizio e un buon cammino da amici “speciali” di Gesù. G.M. 3 4 Capitolo 1 Cos’è la Cresima? La Cresima è il sacramento che rinnova il dono dello Spirito Santo grazie al quale noi credenti diventiamo capaci di rendere testimonianza al Signore Risorto e di confermare personalmente le promesse fatte dai nostri genitori, durante il Battesimo, al posto nostro. Il termine “Cresima” deriva dal greco “Crisma” che significa olio, unzione. Infatti, questo sacramento si riceve con l’imposizione delle mani da parte del Vescovo e con l’unzione con il Crisma. Cosa significa che nella Cresima riceviamo il Sigillo dello Spirito Santo? Il Sigillo che noi riceviamo attraverso il segno della croce sulla fronte, é come un’impronta che ci rende simili a Gesù Cristo. E’ il carattere che é quasi un segno di riconoscimento spirituale, invisibile. E’ un segno di appartenenza e di somiglianza con Gesù. Chi e il Ministro Ordinario della Cresima? Il Ministro Ordinario della Cresima é il Vescovo. Quali sono i segni principali della Cresima? I segni principali della Cresima sono due: la presenza del Vescovo; l’unzione sulla fronte con il sacro crisma. 5 Cos’è il sacro Crisma? Il sacro crisma é l’olio profumato consacrato dal Vescovo il Giovedì Santo. Quali sono i segni secondari della Cresima? I segni secondari della Cresima sono tre: l’Assemblea riunita, segno della Chiesa; l’imposizione delle mani sui cresimandi da parte del Vescovo per invocare lo Spirito Santo; l’augurio di pace. Come il Vescovo amministra la Cresima? Il Vescovo amministra la Cresima tracciando con il sacro crisma un piccolo segno di croce sulla fronte del cresimando e dicendo queste parole: “(nome del cresimando), ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti é dato in dono”. Quali disposizioni il cresimando deve avere per ricevere degnamente questo sacramento? Per ricevere degnamente questo sacramento il cresimando deve: essere in grazia di Dio; conoscere i misteri principali della fede; accostarsi con devozione. Quali doni riceve il Cresimando dallo Spirito Santo? I doni che si ricevono dallo Spirito Santo sono 7: Sapienza Intelletto Consiglio Fortezza Scienza Pietà Timor di Dio 6 Capitolo 2 Oggetti liturgici Durante il sacramento della Cresima sono molti gli oggetti liturgici che un ministrante deve conoscere per poter preparare tutto per tempo. AMPOLLINE Sono due vasetti in vetro o ceramica uno per l’acqua e l’altro per il vino. Si portano sull’altare al momento dell’offertorio. CALICE E’ una coppa dal collo alto, generalmente in metallo dorato, e serve per contenere il Sangue del Signore Gesù. Va portato come prima cosa all’altare insieme alla patena, alla palla, al purificatoio e al corporale durante l’offertorio MANUTERGIO e GERETTO Servono per purificare le mani al Sacerdote o al Vescovo. Più precisamente il geretto è una brocca contenente dell’acqua, mentre il manutergio è un asciugamano. 7 PATENA E’ un piatto rotondo di metallo usato nella messa per contenere l'ostia sia prima che dopo la consacrazione. È leggermente concava o ha, nel mezzo, un disco un poco incavato. TURIBOLO Recipiente spesso preziosamente argentato, a cui sono fissate delle catenelle e chiuso da un coperchio con fori. Contiene un secondo recipiente con carboni accesi, sui quali bruciano grani di incenso. NAVETTA Recipiente così chiamato per la sua forma e destinato a contenere i grani d’incenso. CRISMA E’ uno dei tre oli sacri. Viene consacrato dal Vescovo il Giovedì Santo e viene utilizzato durante le Cresime. 8 Capitolo 3 I ministri a servizio di Dio E’ molto importante conoscere quali ministri possono impartire il Sacramento della Cresima e quali possono semplicemente parteciparvi. VESCOVO La parola deriva dal greco “epi”, sopra, e “Skopos”, vegliare. Significa “guardiano, sorvegliante, ispettore”. E’ colui che riceve la pienezza del Sacramento dell’Ordine, è il successore degli apostoli e rappresentante di Cristo nella sua Diocesi. E’ il ministro principale della Cresima. E’ autorizzato a conferire la Cresima ai Cresimandi. Nel caso di assenza del Vescovo, la Cresima può essere impartita da un suo delegato (vicario generale o sacerdote). SACERDOTE E’ colui che in nome del Vescovo, presiede un’assemblea e, in quanto dotato del sacro svolge una funzione che lo mette in prossimità del divino, in rapporto a Dio. E’ colui che ha il privilegio di accostarsi al divino, è preposto a celebrare l’Eucarestia. Il sacerdote è l’aiuto o il collaboratore del vescovo e suo rappresentante nel luogo in cui è inviato. Egli può impartire la Cresima solo con mandato del Vescovo (nel caso in cui quest’ultimo sia impossibilitato). 9 DIACONO E’ il cristiano battezzato e confermato che con l’ordinazione diaconale ha ricevuto una partecipazione sacramentale alla missione del vescovo nella linea del Servizio. il diacono aiuta il Vescovo e i suoi sacerdoti nel servizio della Parola, dell’altare e della carità. Sono di sua competenza la catechesi, la predicazione, la guida delle preghiere dell’assemblea, la celebrazione del battesimo e dei funerali, la benedizione del matrimonio. Egli non può assolutamente impartire la Cresima nemmeno con la delega del Vescovo. CERIMONIERE E’ colui incaricato di preparare le celebrazioni più complesse. Coordina i diversi servizi e fa in modo che tutto si svolga ordinatamente e con tranquillità. Lo si riconosce da un abito molto particolare: una talare di colore rosaceo. Tutti i ministri che servono all’altare (compresi i ministranti) devono seguire le sue indicazioni. MINISTRANTE Ultimo dei ministri che andiamo ad analizzare è il ministrante: egli svolge il suo compito come nelle messe domenicali: non può impartire il sacramento della Cresima ma può aiutare il Vescovo o il sacerdote nella celebrazione. 10 Capitolo 4 Le vesti liturgiche Ora vedremo in maniera dettagliata le vesti liturgiche che vengono usate dai diversi ministri durante il sacramento della Cresima. CAMICE E CINGOLO E’ un vestito bianco che copre tutta la persona: è comune a tutti i ministri della celebrazione. Generalmente viene stretto intorno alla vita da una specie di cintura che viene chiamata cingolo. Un vestito simile al camice è la cotta, una sopraveste bianca ornata di pizzo che scende fino al ginocchio, con maniche larghe e corte, che si indossa sopra la veste talare. CASULA E’ una veste che il sacerdote e il vescovo indossano sopra il camice e la stola. Cambia colore a seconda dei tempi liturgici. Può assumere forme diverse. La parola “casula” viene dal latino e significa “piccola casa o tenda”. Deriva da un vestito romano a forma di mantella che serviva a proteggere dalla pioggia. Durante il sacramento della Cresima generalmente è di colore Rosso. 11 STOLA E’ un paramento a forma di sciarpa che varia il colore a seconda del tempo liturgico. E’ propria dei ministri ordinati: il diacono la porta di traverso dalla spalla sinistra al fianco destro, il sacerdote e il vescovo la portano davanti appesa al collo. Durante il sacramento della Cresima è di colore rosso. AMITTO Si tratta di un telo di forma rettangolare che può avere una croce ricamata al centro; esso viene avvolto attorno al collo e alle spalle e fermato con due nastri attorno alla vita. Non ha colore liturgico e viene indossato dal sacerdote e dal Vescovo. MITRIA La mitria è un abito proprio del Vescovo. E’ un copricapo liturgico particolare che viene indossato dal Vescovo durante le celebrazioni, le processioni, le benedizioni solenni. Non ha colore liturgico. 12 PASTORALE Di per sé è uno strumento, ma è un segno proprio del Vescovo ed ha lo stesso uso della mitria. Esso indica l’ufficio proprio del pastore di cui il vescovo è stato investito. E’ una lunga asta con la parte terminale ricurva. ZUCCHETTO E’ anche detto papalina. E’ il piccolo cappello di forma circolare aderente alla sommità del cranio utilizzato soprattutto dal papa (di colore bianco), dai cardinali (di colore rosso) e dai vescovi (di colore violaceo). E’ dunque segno di una dignità ecclesiastica. CROCE PETTORALE La croce pettorale è una delle insegne vescovili. È una croce solitamente in metallo prezioso a volte anche gemmata, che si indossa con una catena d'oro se portata sopra l'abito talare o sotto i paramenti liturgici, o con un cordone se indossato sopra l'abito corale, di colore verde e oro per i vescovi e gli arcivescovi, rosso e oro per i cardinali e interamente d'oro per il papa. 13 ANELLO VESCOVILE L'Anello vescovile è, insieme alla Croce pettorale, uno dei segni più visibili dei vescovi cattolici. Segno di Fedeltà del Vescovo alla Chiesa, Sposa di Cristo, è anche il segno della Fedeltà di Dio stesso al Suo Popolo. Un anello vescovile pou essere argenteo od aureo, con o senza pietra preziosa. VIMPA È una sorta di velo omerale bianco lungo e stretto, ma senza decorazioni, indossato a modo di stola dagli accoliti (istituiti o de facto, se ministranti) che ricevono la mitria e il pastorale del vescovo nei momenti della celebrazione liturgica in cui questi non li indossa. La funzione della vimpa è di evitare che le mani degli accoliti bagnino o insudicino la mitria o il pastorale. L'accolito o il ministrante che indossa la vimpa è comunemente detto caudatario. TALARE E’ una veste nera, lunga fino ai talloni, con maniche lunghe e strette, abbottonata davanti. Può essere stretta ai fianchi da una fascia. La talare indossata dal Cerimoniere è di colore rosaceo e viene posta al di sotto di un altro abito di nome cotta (di colore bianco con dei pizzi e dei ricami, lunga fino al ginocchio e ha maniche lunghe e ampie). 14 Capitolo 5 I libri liturgici E’ assai importante per i ministranti e per tutti i ministri che servono all’altare conoscere il nome e il contenuto di alcuni dei principali libri liturgici. MESSALE ROMANO E’ un grosso volume di colore rosso, che contiene le orazioni, i prefazi, le parti fisse e variabili della Messa, le preghiere eucaristiche di consacrazione. In sintesi presenta tutte le parti della Messa escluse le letture e il Vangelo. LEZIONARIO Si tratta di una vera e propria collana di libri , dalla copertina di colore verde, che presenta in gran parte l’Antico e il Nuovo Testamento. Sul lezionario troviamo le letture, il salmo responsoriale, il canto al Vangelo e il Vangelo. RITUALE DELLA CRESIMA E’ il libro che contiene il rito per la celebrazione del sacramento della Cresima. Generalmente è di colore rosso. ORAZIONALE PREGHIERA FEDELI E’ il libro che contiene le preghiere dei fedeli per particolari celebrazioni, tra cui quella della Cresima. Generalmente è di colore rosso. 15 Capitolo 6 Gli spazi liturgici ALTARE Ha la forma di un tavolo o di una mensa e richiama la tavola sulla quale Gesù celebrò l’ultima cena. La parola “altare” viene dal latino e significa alto: è al centro di tutto il tempio cristiano e dell’attenzione dei fedeli. TABERNACOLO Deriva dal latino e vuol dire “tenda” in riferimento alla “tenda dell’Incontro” dove Dio e il popolo d’Israele nella persona di Mosè si incontravano. Dunque abitazione o luogo della presenza di Dio. Nelle nostre Chiese è il luogo dove si conserva il Santissimo Sacramento, cioè Gesù Eucarestia, il Pane consacrato. Una lampada rossa indica questa presenza. PRESBITERIO Indica il luogo sopra elevato dove vengono posti l’altare, la sede, l’ambone e l’abaco. E’ un luogo molto importante che bisogna rispettare. 16 SEDE Viene detta anche cattedra. Nel linguaggio liturgico è il luogo del Vescovo. Egli da lì presiede l’assemblea liturgica e rivolge ad essa il suo insegnamento. La cattedra principale del Vescovo si trova nella Chiesa principale della diocesi. Per le altre chiese si parla di “sede della presidenza”. E’ il luogo dove il sacerdote si rivolge all’assemblea e con coloro che l’aiutano si mette seduto per ascoltare la parola di Dio. ABACO E’ il tavolo generalmente in legno, posto sul presbiterio, su cui vengono poggiate le patene, il calice, le ampolline, i libri liturgici e tutti quelli oggetti liturgici che serviranno in momenti successivi. E’ posto vicino all’altare, per permettere agli accoliti di svolgere il proprio compito. AMBONE Si tratta di un luogo rialzato su cui salgono coloro, che durante le celebrazioni, sono incaricati di leggere le letture. Da lì anche il ministro fa l’omelia, si rivolge cioè all’assemblea per spiegare la Parola di Dio e di Gesù, per rivolgere il suo insegnamento ai fedeli. 17 Capitolo 7 Gli inchini e le altre posizioni Quando si serve una celebrazione è importante sapere alcune regole fondamentali su inchini e genuflessioni. INCHINO Quando ti inchini davanti a qualcuno o a qualcosa nella Messa, dovrebbe essere una leggera inclinazione del capo e delle spalle. Generalmente si fa l’inchino quando si passa davanti al sacerdote (o al Vescovo) o davanti all’altare). Una regola fondamentale: se c’è il sacerdote l’inchino si fa a lui, mentre se non c’è si fa all’altare. INGINOCCHIARSI Quando ti inginocchi tieni le mani davanti al petto mentre pieghi il ginocchio destro, mantenendo il corpo diritto. Non dondolarti avanti e indietro, altrimenti puoi sembrare un agnellino appena nato che cerca di camminare. Assicurati che la veste o la tunica non ti faccia inciampare mentre ti inginocchi e ti rialzi. 18 CAMMINARE E STARE IN PIEDI Nella navata della Chiesa o nel presbiterio non camminare rigido come un soldatino di piombo, ma neppure goffamente come un orso in libertà. Cammina tenendo la schiena dritta e la testa alta. Le mani tienila unite (come in preghiera) e appoggiate sul petto. Questa è una posizione che va tenuta anche quando si sta in piedi. SEDERE Siediti sul tuo sgabello o panca in modo grazioso e attento. Una volta seduto, rimani diritto e composto. Metti le mani in grembo o distendile sulle ginocchia in modo rilassato. Guarda come tiene le mani il sacerdote e fa come lui. STARE IN GINOCCHIO Quando sei in ginocchio il corpo deve rimanere diritto e le mani vanno tenute congiunte sul petto, ben al di sopra della cintola. Questa posizione viene fatta soprattutto durante la consacrazione. 19 Capitolo 8 Gli incarichi dei ministranti TURIFERARIO E’ il ministrante che porta il turibolo. NAVICELLIERE E’ il ministrante che accompagna il turiferario e porta la navetta. CROCIFERO E’ il ministrante che apre la processione portando la santissima Croce. L’immagine di Cristo è rivolta verso il punto di arrivo della processione. Solo quando è presente un arcivescovo, la croce viene portata in modo che questi possa vedere l’immagin di Cristo. 20 CEROFERARIO In genere sono due ministranti che portano le candele. Possono essere anche quattro. I secondi candelieri in questo caso usano le candele solo durante il momento della consacrazione. ACCOLITO Con il termine accolito in questo contesto non si vuole far riferimento al ministro istituito ma ad un compito del ministrante. Gli accolito generalmente in numero di due, si occupano della lavanda delle mani del sacerdote e della preparazione della mensa. CAUDATARI In genere in numero di due, indossano un abito particolare detto “vimpa”. Servono a tenere mitria e pastorale del Vescovo quando a quest’ultimo non servono. 21 Capitolo 9 Le parti della Messa La celebrazione della Cresima prevede un rito particolare all’interno di quella che noi chiamiamo Messa. Perciò appare utile vedere schematicamente come si struttura la celebrazione. RITI DI INTRODUZIONE Processione d’ingresso Segno della Croce Saluto del Celebrante Atto Penitenziale Gloria Colletta LITURGIA DELLA PAROLA 22 Prima Lettura Salmo Responsoriale Seconda Lettura Canto al Vangelo Vangelo Presentazione dei cresimandi Omelia RITO DELLA CRESIMA Rinnovo delle Promesse Battesimali Imposizione delle Mani Unzione con il Crisma Pulizia delle mani del vescovo LITURGIA EUCARISTICA Preghiera dei fedeli Processione offertoriale Orazione sulle offerte Prefazio Preghiera eucaristica Santo Consacrazione Riti di comunione (padre nostro, segno di pace, agnello di Dio) Comunione Orazione dopo la comunione RITI DI CONCLUSIONE Benedizione solenne Processione finale Prosit 23 Capitolo 10 Come si serve durante la Cresima Cosa bisogna preparare in sacrestia Bisogna preparare tutto l’occorrente come la celebrazione della Messa, stole e casule devono essere di colore rosso. Cosa bisogna preparare in presbiterio Sull’abaco tutto il necessario per la Messa, due bacinelle: una con sapone e limone per sgrassare le mani dopo l’unzione con il Crisma e una per la purificazione del Sacerdote; due asciugamani: uno per asciugare le mani dopo l’unzione e l’altro per la purificazione del Sacerdote. Preparare anche il rituale della Cresima. Come si struttura la celebrazione e come si serve I riti di introduzione e la Liturgia della Parola si svolgono come nella messa solenne ordinaria. Dopo la proclamazione del Vangelo, se lo si ritiene opportuno, il parroco può presentare i cresimandi al Vescovo che siede e prende mitria e pastorale. Segue l’omelia, terminata la quale, inizia il rito della Crismazione. I Cresimandi si alzano in piedi e rinnovano le promesse battesimali. Il Vescovo dovrebbe sedere con mitria e pastorale, ma la consuetudine più diffusa è che rimanga in piedi. Si faccia attenzione: solo i cresimandi devono rispondere alle domande del Vescovo. Terminata la rinnovazione della promesse 24 battesimali e dopo una breve monizione, il Vescovo (senza mitria né pastorale) stende le mani sul gruppo dei cresimandi. Successivamente i cresimandi accedono davanti al Vescovo per l’unzione crismale. Il diacono (o il sacerdote) porge il crisma al Vescovo (che indossa sia mitria che pastorale). Terminata la Crismazione il Vescovo torna alla sede e due ministranti provvederanno a lavargli le mani anche con l’ausilio del limone. Segue la preghiera dei fedeli. Si omette il credo, sostituito dalla rinnovazione delle promesse battesimali. La messa prosegue normalmente, tenendo conto che nella preghiera eucaristica bisogna tenere conto della presenza del ricordo proprio. Alcune precisazioni 1. I colori liturgici che possono essere utilizzati durante il sacramento della Cresima sono il rosso (colore specifico dello Spirito Santo) o il bianco (per sottolineare il contesto di iniziazione cristiana). Il Vescovo potrebbe decidere anche di utilizzare il colore della celebrazione di quel giorno (ad es. Verde) 2. Se il Vescovo lo desidera può celebrare la messa rituale propria della Cresima se le leggi del messale e la liturgia del giorno lo consentono. 25 Indice Capitolo 1: Cos’è la Cresima?.................................................... pag. 5 Capitolo 2: Gli oggetti liturgici…………………………………………………pag. 7 Capitolo 3: I ministri a servizio di Dio………………………………………pag. 9 Capitolo 4: Le Vesti liturgiche………………………………………………..pag. 11 Capitolo 5: I libri liturgici……………………………………………………….pag. 15 Capitolo 6: Gli spazi liturgici………………………………………………….pag. 16 Capitolo 7: Inchini e altre posizioni……………………………………….pag. 18 Capitolo 8: Incarichi del ministrante……………………………………..pag. 20 Capitolo 9: Le parti della Messa…………………………………………….pag. 22 Capitolo 10: Come si serve……………………………………………………pag. 24 26 27 28