Ministranti OK
Squinzano (LE)
come servire
durante la Cresima
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Introduzione
Il ministrante come ormai sappiamo è il ministro che si occupa del
servizio liturgico. Per questo incarico molto importante è necessario che
egli sia preparato sulle nozioni fondamentali della liturgia e dei
sacramenti.
In modo particolare questo volume vuole preparare i ministranti al
servizio del sacramento della Cresima, uno dei sacramenti più difficili da
memorizzare per svolgere adeguatamente il servizio all’altare.
Partendo dalle nozioni basilari su oggetti, libri, ministri e luoghi liturgici, si
passerà ad esaminare in maniera dettagliata la celebrazione della
Cresima.
Sperando vivamente che questo piccolo manuale sia di aiuto a tutti i
gruppi di ministranti vi auguro un buon servizio e un buon cammino da
amici “speciali” di Gesù.
G.M.
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Capitolo 1
Cos’è la Cresima?
La Cresima è il sacramento che rinnova il dono dello Spirito Santo grazie al
quale noi credenti diventiamo
capaci di rendere testimonianza al
Signore Risorto e di confermare
personalmente le promesse fatte
dai nostri genitori, durante il
Battesimo, al posto nostro. Il
termine “Cresima” deriva dal greco
“Crisma” che significa olio,
unzione. Infatti, questo sacramento
si riceve con l’imposizione delle
mani da parte del Vescovo e con
l’unzione con il Crisma.
Cosa significa che nella Cresima riceviamo il Sigillo dello Spirito
Santo?
Il Sigillo che noi riceviamo attraverso il segno della croce sulla fronte, é come
un’impronta che ci rende simili a Gesù Cristo. E’ il carattere che é quasi un
segno di riconoscimento spirituale, invisibile. E’ un segno di appartenenza e di
somiglianza con Gesù.
Chi e il Ministro Ordinario della Cresima?
Il Ministro Ordinario della Cresima é il Vescovo.
Quali sono i segni principali della Cresima?
I segni principali della Cresima sono due: la presenza del Vescovo; l’unzione
sulla fronte con il sacro crisma.
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Cos’è il sacro Crisma?
Il sacro crisma é l’olio profumato consacrato dal Vescovo il Giovedì Santo.
Quali sono i segni secondari della
Cresima?
I segni secondari della Cresima sono tre:
l’Assemblea riunita, segno della Chiesa;
l’imposizione delle mani sui cresimandi da parte
del Vescovo per invocare lo Spirito Santo;
l’augurio di pace.
Come il Vescovo amministra la Cresima?
Il Vescovo amministra la Cresima tracciando con il sacro crisma un piccolo
segno di croce sulla fronte del cresimando e dicendo queste parole: “(nome del
cresimando), ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti é dato in dono”.
Quali disposizioni il cresimando deve avere per ricevere
degnamente questo sacramento?
Per ricevere degnamente questo sacramento il cresimando deve: essere in
grazia di Dio; conoscere i misteri principali della fede; accostarsi con devozione.
Quali doni riceve il Cresimando dallo Spirito Santo?
I doni che si ricevono dallo Spirito Santo sono 7:
 Sapienza
 Intelletto
 Consiglio
 Fortezza
 Scienza
 Pietà
 Timor di Dio
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Capitolo 2
Oggetti liturgici
Durante il sacramento della Cresima sono molti gli oggetti liturgici che un
ministrante deve conoscere per poter preparare tutto per tempo.
AMPOLLINE
Sono due vasetti in vetro o ceramica uno
per l’acqua e l’altro per il vino. Si portano
sull’altare al momento dell’offertorio.
CALICE
E’ una coppa dal collo alto, generalmente
in metallo dorato, e serve per contenere il
Sangue del Signore Gesù. Va portato come
prima cosa all’altare insieme alla patena,
alla palla, al purificatoio e al corporale
durante l’offertorio
MANUTERGIO e GERETTO
Servono per purificare le mani al
Sacerdote o al Vescovo. Più precisamente
il geretto è una brocca contenente
dell’acqua, mentre il manutergio è un
asciugamano.
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PATENA
E’ un piatto rotondo di metallo usato nella
messa per contenere l'ostia sia prima che
dopo la consacrazione. È leggermente
concava o ha, nel mezzo, un disco un poco
incavato.
TURIBOLO
Recipiente
spesso
preziosamente
argentato, a cui sono fissate delle
catenelle e chiuso da un coperchio con
fori. Contiene un secondo recipiente con
carboni accesi, sui quali bruciano grani di
incenso.
NAVETTA
Recipiente così chiamato per la sua forma
e destinato a contenere i grani d’incenso.
CRISMA
E’ uno dei tre oli sacri.
Viene consacrato dal Vescovo il Giovedì
Santo e viene utilizzato durante le
Cresime.
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Capitolo 3
I ministri a servizio di Dio
E’ molto importante conoscere quali ministri possono impartire il Sacramento
della Cresima e quali possono semplicemente parteciparvi.
VESCOVO
La parola deriva dal greco “epi”, sopra, e
“Skopos”, vegliare.
Significa “guardiano, sorvegliante, ispettore”.
E’ colui che riceve la pienezza del Sacramento
dell’Ordine, è il successore degli apostoli e
rappresentante di Cristo nella sua Diocesi.
E’ il ministro principale della Cresima. E’
autorizzato a conferire la Cresima ai
Cresimandi.
Nel caso di assenza del Vescovo, la Cresima può
essere impartita da un suo delegato (vicario
generale o sacerdote).
SACERDOTE
E’ colui che in nome del Vescovo, presiede
un’assemblea e, in quanto dotato del sacro
svolge una funzione che lo mette in prossimità
del divino, in rapporto a Dio. E’ colui che ha il
privilegio di accostarsi al divino, è preposto a
celebrare l’Eucarestia.
Il sacerdote è l’aiuto o il collaboratore del
vescovo e suo rappresentante nel luogo in cui è
inviato.
Egli può impartire la Cresima solo con mandato
del Vescovo (nel caso in cui quest’ultimo sia
impossibilitato).
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DIACONO
E’ il cristiano battezzato e confermato che con
l’ordinazione diaconale ha ricevuto una
partecipazione sacramentale alla missione del
vescovo nella linea del Servizio. il diacono aiuta
il Vescovo e i suoi sacerdoti nel servizio della
Parola, dell’altare e della carità.
Sono di sua competenza la catechesi, la
predicazione, la guida delle preghiere
dell’assemblea, la celebrazione del battesimo e
dei funerali, la benedizione del matrimonio.
Egli non può assolutamente impartire la
Cresima nemmeno con la delega del Vescovo.
CERIMONIERE
E’ colui incaricato di preparare le celebrazioni
più complesse. Coordina i diversi servizi e fa in
modo che tutto si svolga ordinatamente e con
tranquillità.
Lo si riconosce da un abito molto particolare:
una talare di colore rosaceo. Tutti i ministri che
servono all’altare (compresi i ministranti)
devono seguire le sue indicazioni.
MINISTRANTE
Ultimo dei ministri che andiamo ad analizzare è il ministrante: egli svolge il suo
compito come nelle messe domenicali: non può impartire il sacramento della
Cresima ma può aiutare il Vescovo o il sacerdote nella celebrazione.
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Capitolo 4
Le vesti liturgiche
Ora vedremo in maniera dettagliata le vesti liturgiche che vengono usate dai
diversi ministri durante il sacramento della Cresima.
CAMICE E CINGOLO
E’ un vestito bianco che copre tutta la persona:
è comune a tutti i ministri della celebrazione.
Generalmente viene stretto intorno alla vita da
una specie di cintura che viene chiamata
cingolo. Un vestito simile al camice è la cotta,
una sopraveste bianca ornata di pizzo che
scende fino al ginocchio, con maniche larghe e
corte, che si indossa sopra la veste talare.
CASULA
E’ una veste che il sacerdote e il vescovo
indossano sopra il camice e la stola. Cambia
colore a seconda dei tempi liturgici.
Può assumere forme diverse.
La parola “casula” viene dal latino e significa
“piccola casa o tenda”.
Deriva da un vestito romano a forma di
mantella che serviva a proteggere dalla pioggia.
Durante il sacramento della Cresima
generalmente è di colore Rosso.
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STOLA
E’ un paramento a forma di sciarpa che varia il
colore a seconda del tempo liturgico. E’ propria
dei ministri ordinati: il diacono la porta di
traverso dalla spalla sinistra al fianco destro, il
sacerdote e il vescovo la portano davanti
appesa al collo.
Durante il sacramento della Cresima è di colore
rosso.
AMITTO
Si tratta di un telo di forma rettangolare che
può avere una croce ricamata al centro; esso
viene avvolto attorno al collo e alle spalle e
fermato con due nastri attorno alla vita.
Non ha colore liturgico e viene indossato dal
sacerdote e dal Vescovo.
MITRIA
La mitria è un abito proprio del Vescovo.
E’ un copricapo liturgico particolare che viene
indossato dal Vescovo durante le celebrazioni,
le processioni, le benedizioni solenni.
Non ha colore liturgico.
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PASTORALE
Di per sé è uno strumento, ma è un segno
proprio del Vescovo ed ha lo stesso uso della
mitria. Esso indica l’ufficio proprio del pastore
di cui il vescovo è stato investito. E’ una lunga
asta con la parte terminale ricurva.
ZUCCHETTO
E’ anche detto papalina. E’ il piccolo cappello di
forma circolare aderente alla sommità del
cranio utilizzato soprattutto dal papa (di colore
bianco), dai cardinali (di colore rosso) e dai
vescovi (di colore violaceo). E’ dunque segno di
una dignità ecclesiastica.
CROCE PETTORALE
La croce pettorale è una delle insegne vescovili.
È una croce solitamente in metallo prezioso a
volte anche gemmata, che si indossa con una
catena d'oro se portata sopra l'abito talare o
sotto i paramenti liturgici, o con un cordone se
indossato sopra l'abito corale, di colore verde e
oro per i vescovi e gli arcivescovi, rosso e oro
per i cardinali e interamente d'oro per il papa.
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ANELLO VESCOVILE
L'Anello vescovile è, insieme alla Croce
pettorale, uno dei segni più visibili dei vescovi
cattolici.
Segno di Fedeltà del Vescovo alla Chiesa, Sposa
di Cristo, è anche il segno della Fedeltà di Dio
stesso al Suo Popolo.
Un anello vescovile pou essere argenteo od
aureo, con o senza pietra preziosa.
VIMPA
È una sorta di velo omerale bianco lungo e stretto, ma senza decorazioni,
indossato a modo di stola dagli accoliti (istituiti o de facto, se ministranti)
che ricevono la mitria e il pastorale del vescovo nei momenti della
celebrazione liturgica in cui questi non li indossa.
La funzione della vimpa è di evitare che le mani degli accoliti bagnino o
insudicino la mitria o il pastorale.
L'accolito o il ministrante che indossa la vimpa è comunemente detto
caudatario.
TALARE
E’ una veste nera, lunga fino ai talloni, con
maniche lunghe e strette, abbottonata davanti.
Può essere stretta ai fianchi da una fascia.
La talare indossata dal Cerimoniere è di colore
rosaceo e viene posta al di sotto di un altro
abito di nome cotta (di colore bianco con dei
pizzi e dei ricami, lunga fino al ginocchio e ha
maniche lunghe e ampie).
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Capitolo 5
I libri liturgici
E’ assai importante per i ministranti e per tutti i ministri che servono all’altare
conoscere il nome e il contenuto di alcuni dei principali libri liturgici.
MESSALE ROMANO
E’ un grosso volume di colore rosso, che
contiene le orazioni, i prefazi, le parti fisse e
variabili della Messa, le preghiere eucaristiche
di consacrazione. In sintesi presenta tutte le
parti della Messa escluse le letture e il Vangelo.
LEZIONARIO
Si tratta di una vera e propria collana di libri ,
dalla copertina di colore verde, che presenta in
gran parte l’Antico e il Nuovo Testamento.
Sul lezionario troviamo le letture, il salmo
responsoriale, il canto al Vangelo e il Vangelo.
RITUALE DELLA CRESIMA
E’ il libro che contiene il rito per la celebrazione
del sacramento della Cresima. Generalmente è
di colore rosso.
ORAZIONALE PREGHIERA FEDELI
E’ il libro che contiene le preghiere dei fedeli
per particolari celebrazioni, tra cui quella della
Cresima. Generalmente è di colore rosso.
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Capitolo 6
Gli spazi liturgici
ALTARE
Ha la forma di un tavolo o di una mensa e
richiama la tavola sulla quale Gesù celebrò
l’ultima cena. La parola “altare” viene dal latino
e significa alto: è al centro di tutto il tempio
cristiano e dell’attenzione dei fedeli.
TABERNACOLO
Deriva dal latino e vuol dire “tenda” in
riferimento alla “tenda dell’Incontro” dove Dio
e il popolo d’Israele nella persona di Mosè si
incontravano.
Dunque abitazione o luogo della presenza di
Dio. Nelle nostre Chiese è il luogo dove si
conserva il Santissimo Sacramento, cioè Gesù
Eucarestia, il Pane consacrato. Una lampada
rossa indica questa presenza.
PRESBITERIO
Indica il luogo sopra elevato dove vengono posti l’altare, la sede, l’ambone e
l’abaco. E’ un luogo molto importante che bisogna rispettare.
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SEDE
Viene detta anche cattedra. Nel linguaggio
liturgico è il luogo del Vescovo. Egli da lì
presiede l’assemblea liturgica e rivolge ad essa
il suo insegnamento. La cattedra principale del
Vescovo si trova nella Chiesa principale della
diocesi. Per le altre chiese si parla di “sede della
presidenza”. E’ il luogo dove il sacerdote si
rivolge all’assemblea e con coloro che l’aiutano
si mette seduto per ascoltare la parola di Dio.
ABACO
E’ il tavolo generalmente in legno, posto sul
presbiterio, su cui vengono poggiate le patene,
il calice, le ampolline, i libri liturgici e tutti quelli
oggetti liturgici che serviranno in momenti
successivi.
E’ posto vicino all’altare, per permettere agli
accoliti di svolgere il proprio compito.
AMBONE
Si tratta di un luogo rialzato su cui salgono
coloro, che durante le celebrazioni, sono
incaricati di leggere le letture. Da lì anche il
ministro fa l’omelia, si rivolge cioè all’assemblea
per spiegare la Parola di Dio e di Gesù, per
rivolgere il suo insegnamento ai fedeli.
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Capitolo 7
Gli inchini e le altre posizioni
Quando si serve una celebrazione è importante sapere alcune regole
fondamentali su inchini e genuflessioni.
INCHINO
Quando ti inchini davanti a qualcuno o a
qualcosa nella Messa, dovrebbe essere una
leggera inclinazione del capo e delle spalle.
Generalmente si fa l’inchino quando si passa
davanti al sacerdote (o al Vescovo) o davanti
all’altare).
Una regola fondamentale: se c’è il sacerdote
l’inchino si fa a lui, mentre se non c’è si fa
all’altare.
INGINOCCHIARSI
Quando ti inginocchi tieni le mani davanti al
petto mentre pieghi il ginocchio destro,
mantenendo il corpo diritto.
Non dondolarti avanti e indietro, altrimenti
puoi sembrare un agnellino appena nato che
cerca di camminare. Assicurati che la veste o la
tunica non ti faccia inciampare mentre ti
inginocchi e ti rialzi.
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CAMMINARE E STARE IN PIEDI
Nella navata della Chiesa o nel presbiterio non
camminare rigido come un soldatino di piombo,
ma neppure goffamente come un orso in
libertà. Cammina tenendo la schiena dritta e la
testa alta. Le mani tienila unite (come in
preghiera) e appoggiate sul petto.
Questa è una posizione che va tenuta anche
quando si sta in piedi.
SEDERE
Siediti sul tuo sgabello o panca in modo
grazioso e attento. Una volta seduto, rimani
diritto e composto. Metti le mani in grembo o
distendile sulle ginocchia in modo rilassato.
Guarda come tiene le mani il sacerdote e fa
come lui.
STARE IN GINOCCHIO
Quando sei in ginocchio il corpo deve rimanere
diritto e le mani vanno tenute congiunte sul
petto, ben al di sopra della cintola.
Questa posizione viene fatta soprattutto
durante la consacrazione.
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Capitolo 8
Gli incarichi dei ministranti
TURIFERARIO
E’ il ministrante che porta il turibolo.
NAVICELLIERE
E’ il ministrante che accompagna il turiferario e
porta la navetta.
CROCIFERO
E’ il ministrante che apre la processione
portando la santissima Croce. L’immagine di
Cristo è rivolta verso il punto di arrivo della
processione. Solo quando è presente un
arcivescovo, la croce viene portata in modo che
questi possa vedere l’immagin di Cristo.
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CEROFERARIO
In genere sono due ministranti che portano le
candele. Possono essere anche quattro. I
secondi candelieri in questo caso usano le
candele solo durante il momento della
consacrazione.
ACCOLITO
Con il termine accolito in questo
contesto non si vuole far riferimento al
ministro istituito ma ad un compito del
ministrante.
Gli accolito generalmente in numero di
due, si occupano della lavanda delle
mani del sacerdote e della preparazione
della mensa.
CAUDATARI
In genere in numero di due, indossano un abito
particolare detto “vimpa”. Servono a tenere
mitria e pastorale del Vescovo quando a
quest’ultimo non servono.
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Capitolo 9
Le parti della Messa
La celebrazione della Cresima prevede un rito particolare all’interno di quella
che noi chiamiamo Messa. Perciò appare utile vedere schematicamente come si
struttura la celebrazione.
RITI DI INTRODUZIONE






Processione d’ingresso
Segno della Croce
Saluto del Celebrante
Atto Penitenziale
Gloria
Colletta
LITURGIA DELLA PAROLA







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Prima Lettura
Salmo Responsoriale
Seconda Lettura
Canto al Vangelo
Vangelo
Presentazione dei cresimandi
Omelia
RITO DELLA CRESIMA




Rinnovo delle Promesse Battesimali
Imposizione delle Mani
Unzione con il Crisma
Pulizia delle mani del vescovo
LITURGIA EUCARISTICA










Preghiera dei fedeli
Processione offertoriale
Orazione sulle offerte
Prefazio
Preghiera eucaristica
Santo
Consacrazione
Riti di comunione (padre nostro,
segno di pace, agnello di Dio)
Comunione
Orazione dopo la comunione
RITI DI CONCLUSIONE



Benedizione solenne
Processione finale
Prosit
23
Capitolo 10
Come si serve durante la Cresima

Cosa bisogna preparare in sacrestia
Bisogna preparare tutto l’occorrente come la celebrazione della Messa,
stole e casule devono essere di colore rosso.

Cosa bisogna preparare in presbiterio
Sull’abaco tutto il necessario per la Messa, due
bacinelle: una con sapone e limone per sgrassare le
mani dopo l’unzione con il Crisma e una per la
purificazione del Sacerdote; due asciugamani: uno per
asciugare le mani dopo l’unzione e l’altro per la
purificazione del Sacerdote. Preparare anche il rituale della Cresima.

Come si struttura la celebrazione e come si serve
I riti di introduzione e la Liturgia della Parola si
svolgono come nella messa solenne ordinaria. Dopo
la proclamazione del Vangelo, se lo si ritiene
opportuno, il parroco può presentare i cresimandi
al Vescovo che siede e prende mitria e pastorale.
Segue l’omelia, terminata la quale, inizia il rito della
Crismazione.
I Cresimandi si alzano in piedi e rinnovano le
promesse battesimali. Il Vescovo dovrebbe sedere
con mitria e pastorale, ma la consuetudine più
diffusa è che rimanga in piedi. Si faccia attenzione:
solo i cresimandi devono rispondere alle domande
del Vescovo.
Terminata la rinnovazione della promesse
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battesimali e dopo una breve monizione, il Vescovo (senza mitria né
pastorale) stende le mani sul gruppo dei cresimandi.
Successivamente i cresimandi
accedono davanti al Vescovo
per l’unzione crismale. Il
diacono (o il sacerdote) porge il
crisma al Vescovo (che indossa
sia mitria che pastorale).
Terminata la Crismazione il
Vescovo torna alla sede e due
ministranti provvederanno a
lavargli le mani anche con
l’ausilio del limone.
Segue la preghiera dei fedeli. Si
omette il credo, sostituito dalla
rinnovazione delle promesse
battesimali.
La
messa
prosegue
normalmente, tenendo conto che nella preghiera eucaristica bisogna tenere
conto della presenza del ricordo proprio.

Alcune precisazioni
1. I colori liturgici che possono essere utilizzati durante il sacramento
della Cresima sono il rosso (colore specifico dello Spirito Santo) o il
bianco (per sottolineare il contesto di iniziazione cristiana). Il Vescovo
potrebbe decidere anche di utilizzare il colore della celebrazione di quel
giorno (ad es. Verde)
2. Se il Vescovo lo desidera può celebrare la messa rituale propria della
Cresima se le leggi del messale e la liturgia del giorno lo consentono.
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Indice
Capitolo 1: Cos’è la Cresima?.................................................... pag. 5
Capitolo 2: Gli oggetti liturgici…………………………………………………pag. 7
Capitolo 3: I ministri a servizio di Dio………………………………………pag. 9
Capitolo 4: Le Vesti liturgiche………………………………………………..pag. 11
Capitolo 5: I libri liturgici……………………………………………………….pag. 15
Capitolo 6: Gli spazi liturgici………………………………………………….pag. 16
Capitolo 7: Inchini e altre posizioni……………………………………….pag. 18
Capitolo 8: Incarichi del ministrante……………………………………..pag. 20
Capitolo 9: Le parti della Messa…………………………………………….pag. 22
Capitolo 10: Come si serve……………………………………………………pag. 24
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Manuale della Cresima