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Ashraf Eskandar
LO SCUDO DI RE DAVIDE
Salmi, Nomi degli angeli, Preghiere, Meditazioni,
Invocazioni, Sigilli e Rituali degli Arcangeli.
ELOHIM
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Finito di stampare il 02 Dicembre 2010
Da Bcsmedia - Via F.della Castelluccia, 33/D - Roma
II° Edizione - Dicembre 2010.
Tutti i diritti sono di proprietà dell’autore
Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa senza il
suo consenso.
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Questo prezioso libretto da tenere
sempre con Te, Ti sostiene nei momenti di
difficoltà e necessità.
E' anche un potente scudo che ti protegge da qualsiasi tipo di interferenze energetiche negative che
possono
ostacolare il tuo percorso evolutivo.
Non dobbiamo MAI dubitare del Creatore e dei suoi
Messaggeri di Luce
Non dobbiamo MAI dire
“Ci credero' quando lo vedro' ”
ma dobbiamo dire:
“IO CI CREDO E VEDO”
La Certezza è la fiducia di ricevere ciò che vogliamo.
Quando invochiamo il potere della
certezza ogni dubbio e
sensazione negativa legata all'insicurezza
si dissolve!
Abbi Fede! Chiedi e Ti sarà dato!
Ashraf
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Cosi' viene rappresentato Re Davide sulle icone della Chiesa Copta.
Nel calendario cattolico viene ricordato il 29 dicembre.
Dall'ebraico, il suo nome significa "diletto", cioè "molto caro",
"teneramente amato".
Ma chi è Davide?
Perchè è stato scelto da Dio?
Davide è l'ultimo dei figli di Iesse il Betlemita (appartenente
alla tribù di Giuda) e quindi a lui viene affidato il lavoro più
umile, quello del pastore del gregge della famiglia.
Seppur giovanissimo, poco più che un fanciullo, non teme
pericolosi predatori come orsi e leoni che fanno irruzione nel
suo gregge; anzi li rincorre e, forte solo del suo coraggio e
della sua incrollabile fede in Dio, armato di una semplice
fionda, li affronta e li uccide per salvare le sue pecore.
Questa è un'evidente situazione allegorica: infatti Davide
sarà scelto da Dio per diventare la guida (il pastore) del
popolo di Israele. Per popolo di Israele non si intende, come
viene erroneamente interpretato, la stirpe ebraica, bensi' tutti
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i fedeli alla parola e agli insegnamenti di Dio: coloro che credono in Lui.
A questo popolo, Davide, con la sua saggezza e con il suo
esempio, saprà infondere il coraggio necessario per affrontare
il nemico.
Da Re Davide discenderà la stirpe di Gesù Cristo, anch'Egli
pastore di anime, per la salvezza delle quali sacrificherà la propria vita terrena.
Davide non era solo un umile quanto coraggioso pastore, ma
anche un virtuoso musicista che suonava abilmente l'arpa il cui
suono veniva accompagnato dalla dolcezza melodiosa della sua
voce che si elevava a Dio per lodarne la magnificenza.
Pur essendo un ragazzo normale in lui spiccavano la grandezza
d'animo, la purezza e la sensibilità di cuore, la grande fede e il
coraggio.
Al tempo di Davide, al re profeta Samuele, doveva succedere
al trono Saul che però, a causa del suo ego, pretendeva sacrifici ed onori che erano dovuti solo a Dio.
Ecco perchè Dio non gli permise di diventare re ed egli diventò triste, malinconico e spesso iracondo.
La benevolenza di Dio si posò sul giovane Davide, figlio fedele, presso cui mandò re Samuele che, ungendolo con olio benedetto, lo consacrò re al posto di Saul.
Per le sue doti venne nominato scudiero alla corte del re e, con
il suono armonioso della sua arpa e la melodia della sua voce,
riusciva a placare Saul e a renderlo meno triste.
Durante quel periodo scoppiò la guerra fra Israeliti e Filistei.
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Questi erano guidati dal gigante Golia che, dopo aver insultato ripetutamente il popolo di Dio, per evitare un ingente spargimento di sangue, forte della propria prestanza fisica oltre la
norma, propose di battersi con un solo uomo dell'esercito
nemico. Presi da grande paura, nessuno degli Israeliti presenti si proponeva al combattimento.
Davide, che ancora troppo giovane non poteva far parte dell'esercito, fu mandato li' dal padre per verificare l'incolumità
fisica dei suoi fratelli maggiori.
Vedendo che per paura nessuno si faceva avanti, si propose
per affrontare Golia in battaglia.
Rifiutò corazza, spada e lancia che non gli erano congeniali e
gli impedivano i movimenti:
spiegò che era abituato ad affrontare leoni ed orsi che minacciavano le sue greggi e come non aveva paura di loro, cosi'
non aveva paura di combattere contro Golia, perchè Dio era
con lui. (Salmo 22 vers. 3 "Se dovessi camminare in una valle
oscura, non temerei alcun male, perchè tu sei con me")
(Salmo 26 "Se contro di me si accampa un esercito il mio
cuore non teme").
Armato solo della sua fionda, Davide avanza impavido mentre il suo avversario, grande, grosso e ben equipaggiato, lo
deride. Prende la mira, non lasciandosi coinvolgere dagli
insulti, e scaglia una pietra che colpisce Golia in piena fronte. Alla sua caduta, Davide lo raggiunge, lo immobilizza e,
con il coltello del nemico, lo finisce recidendogli la testa.
Alla morte del loro capo gli avversari, presi da paura tentano
di fuggire, ma vengono raggiunti dagli Israeliti che, rincuora-
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ti dall'impresa di Davide, prendono coraggio e lottano fino
alla disfatta dei Filistei.
Analizzando questo passaggio si rileva che l'incontro fra
Golia e Davide è l'incontro fra due giganti:ii il primo lo è nel
fisico, nella guerra, Davide invece è un gigante nella fede;
per cui il primo è destinato a fallire, a perire come tutto ciò
che è terreno per cedere la vittoria a chi, più debole nel fisico, è comunque forte nel nome di Dio.
Golia è chiuso nell'armatura del suo ego e lancia la sua sfida
con l'arroganza di chi pensa che basta essere forte fisicamente e ben equipaggiato per poter avere la meglio; Davide
onora la vittoria perchè è libero dal proprio ego e da armi terrene (strutture mentali), si muove con facilità nel corpo ed è
lucido e preciso nell'azione, è certo, convinto della riuscita
perchè Dio è con lui, lo guida nella scelta della strategia da
intraprendere e il suo svantaggio è solo apparente.
Davide diventa cosi' esempio concreto per il popolo che
supera la paura che lo blocca ed intraprende la giusta azione
per la salvezza, sconfiggendo l'esercito nemico.
Quando si parla di nemico non si fa riferimento esclusivamente a qualcuno o qualcosa di esterno, ma principalmente
ad interferenze, pensieri ed entità negative. Il peggior nemico è il nostro ego, i nostri pensieri negativi; perciò quando
ripetiamo "salvami dal mio nemico" chiediamo a Dio di
allontanare queste interferenze per tornare ad essere "a sua
somiglianza".
"Chiedi e ti sarà dato", non smettiamo di chiedere, perchè noi
meritiamo. Se necessario gridiamo la nostra richiesta, infatti
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nel Salmo 27 sta scritto "A te grido Signore" e siccome Dio
ci parla attraverso la parola di Davide, se non ci sentiamo
ascoltati, gridiamo quello che vogliamo ottenere; proprio
come fa un bambino nei confronti di suo padre quando vuole
qualcosa e fa di tutto per ottenerla, ed è sicuro che verrà esaudita perchè ha fiducia in suo padre, come Davide aveva fiducia in Dio.
In questo modo noi dobbiamo avvicinarci all'uso dei Salmi, con
estrema fiducia perchè sono stati scritti con l'intervento dello
Spirito Santo: per riconoscerne la sacralità è doveroso leggerli con attenzione, lentamente, con sentimento riconoscendone la natura divina intrinseca.
La parola di Davide accompagna gli Angeli di Dio che diventano presenza quando si recitano i Salmi. Con Loro presenti,
tutto cambia, tutto è immerso in energia di Luce e tutto ciò
che viene richiesto sarà elargito, se è il momento giusto e se
va bene per noi.
Alla prima lettura sarà presente il primo Angelo del Salmo,
alla seconda lettura quello più importante del primo e via via
quello superiore: più si ripetono e più ci si connette in alto
nella gerarchia angelica, e più è facile ottenere salute, ricchezza, armonia e tutte le benedizioni di Dio. Grazie alla
costanza della ripetizione si annienteranno tutte le interferenze e si aprirà la strada verso la connessione con Dio.
Durante la sua vita terrena, Davide, come tutti noi commette
errori cade: egli riconosce questi errori e si rialza.
L'errore è esperienza (non peccato): l'importante è riconoscerlo; da ogni esperienza nasce un uomo nuovo.
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RITUALE PER ATTIVARE CON
L’ENERGIA ANGELICA DEI SALMI
IL LIBRO E CREARE UNO SCUDO
DI PROTEZIONE
Rituale da fare al mattino entro le ore 12 con corpo e abiti puliti.
Stendere su di un tavolo un tessuto nuovo bianco. Prendere 3
candele bianche e posizionarle a triangolo, iniziando dalla
prima che va posizionata verso Est, a seguire le altre due.
Aprire il libro a caso e porlo, così aperto, nello spazio interno al triangolo formato dalle tre candele. Accendere le candele, il braciere e mettere un pizzico di mix incenso dei
salmi: coriandolo, sandalo, gawi, kakelli e kalinghan.
E' importante che la prima candela sia verso Est e che il rito
si volga al sorgere del sole (il sole nasce ad Est) in quanto si
entra in contatto con l’energia del giorno che sta nascendo e
con la luce da cui provengono le entità angeliche.
Si prosegue poi con la seguente preghiera, da ripetere per ben
tre volte consecutive con lentezza e pacatezza; con enfasi nel
tono della voce e con connessione al cuore, possibilmente
visualizzando la presenza dell’angelo.
"Inizio con il nome di Dio, l'unico Dio, l'inizio e la fine, il
primo e l'ultimo Ahaia Sharahai Adonai Rab Al Sabaot Al
Sciodai, Lui vede nel profondo, vede ciò che io vedo, vede
anche ciò che io non vedo; Dio potente, colui che dà la vita,
colui che infonde l'anima a tutte le creature.
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Dio Onnipotente, allontana tutti i pensieri negativi, tutti gli
spiriti malvagi, quelli che mi fanno deviare dalla retta via.
Tu, Signore, hai unito il Cielo e la Terra con tutto ciò che
contengono, nel nome del Tuo Santo Nome, Iddio vivente,
Tu che Sei Colui che sussiste da Se Stesso e per il quale tutto
sussiste, a Te Signore e a quelli che Tu hai protetto: il re
Daniele, salvato nella fossa dei leoni; Colui che ha fatto arrivare Giuseppe, figlio di Giacobbe, diventato poi vicerè, proteggimi.
Ascolta questa preghiera pronunciata dalla mia bocca, come
hai ascoltato la preghiera dalla bocca di re Davide, come
scritto nel salmo 76:
leggere il Salmo 76 e il Salmo 98.
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SI PROSEGUE POI CON L'INVOCAZIONE
ALL'ARCANGELO MICHELE
invoco Te, Arcangelo Michele, Tu che proteggi la mia anima
e la mia vita: mantienimi sulla retta via, rimani accanto a me,
guidami nella nella luce non lasciare che pensieri e entità
negative controllino la mia mente.
Non lasciarmi sulla via dei peccatori; non allontanarti da me,
anche se cado in tentazione; non lasciare che pensieri e spiriti negativi giochino con la mia mente.
Tieni la mia mano: diventerò forte, diventerò saggio; portami sulla buona strada fino all'ultimo giorno della mia vita su
questa terra.
Si'! Angelo di Dio il Santo, Colui che protegge tutti quelli
che chiedono nel Tuo nome.
Proteggi la mia anima e il mio corpo dal peccato. Perdonami
per ciò che ho commesso nei giorni passati.
Dammi la forza di rialzarmi quando cado.
Chiedo che Tu sia per me uno scudo di protezione, di giorno
e di notte.
Proteggimi da tutti i nemici, dai pensieri negativi, dal mio
ego, dagli spiriti malvagi, da ciò che mi fa scegliere la strada
dell'errore.
Intercedi per me al cospetto di Dio per farmi vivere una vita
saggia, ricca di armonia, di salute e di abbondanza.
Quando lascerò questa terra, accompagnami davanti al volto
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di Dio.
Noi ci inchiniamo alla Tua presenza, Arcangelo di Dio; ci
inchiniamo davanti a Dio perchè Ti ha mandato in nostro
aiuto.
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Informiamo che si organizzano corsi di una giornata condotti dall'autore Ashraf Eskandar, dove in gruppo si farà il rituale di attivazione energetica del libro. Ashraf darà indicazioni sul corretto utilizzo dei salmi, come preparare i sigilli ed invocare gli angeli dei
salmi, ulteriori insegnamenti inediti e al termine risponderà alle
vostre domande.
Per i prodotti menzionati nel libro o per qualsiasi richiesta
contattare l’autore all’indirizzo e.mail: [email protected]
Per qualsiasi informazione su date di corsi, conferenze e organizzazione di eventi in Italia:
Milano – Monza Brianza Mi Cell. 392 6813600 Cell. 338 2604910
Visita il sito: www.elohim.se
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