- Anno I - Spedizione Postale Trimestrale n¡ 4 - Dicembre 2001 Direttore Responsabile: Bruno Barracchia Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2 comma 20/B della Legge 662/96 - Roma Registrazione del Tribunale di Roma del 30/01/2001 al n¡ 23/2001 NOTIZIARIO DELLA LEGA ITALIANA CEFALALGICI La genetica dell’emicrania di Maria Del Zompo Versione on-line disponibile a www.legaitalianacefalalgici.it L’opinione PAG. 1 La genetica dell’emicrania di Maria Del Zompo Cronaca PAG. 2 Le nostre attività di Giuseppe Stirparo Recensione PAG. 3 Le donne e il mal di testa di Alessandra Zicari Programmi PAG. 3 Sinergie tra le Associazioni di Matilde Leonardi Storie vere PAG. 3 Un buon consiglio di Maria Chiara Giovanetti Dossier L’emicrania è donna di Maria Gabriella Buzzi PAG. 4 LÕemicrania • un disturbo cronico caratterizzato dalla comparsa di attacchi ricorrenti di dolore intervallati da periodi di completo benessere. Interessa circa il 12% della popolazione adulta italiana con una netta prevalenza per il sesso femminile. Secondo i criteri diagnostici della Societˆ Internazionale delle Cefalee, stabiliti nel 1988, lÕattacco emicranico • caratterizzato da dolore di intensitˆ moderata o severa localizzato al capo o alla faccia, spesso monolaterale e alternante di lato con dolore pulsante e/o puntorio associato a sintomi dÕaccompagnamento come il fastidio della luce, dei rumori e degli odori e la nausea che pu˜ essere tanto intensa da portare al vomito. In una percentuale minore delle persone lÕattacco emicranico • preceduto da disturbi delle funzioni neuropsichiche che spesso interessano la visione con comparsa di bagliori luminosi e colorati o visione distorta o che interessano altre aree cerebrali con altre funzioni come quelle motorie oppure quelle sensitive. La peculiaritˆ di questa malattia • che gli attacchi di dolore durano da alcune ore fino a circa 3 giorni. LÕemicrania • una patologia difficile da studiare e diagnosticare a causa di una notevole variabilitˆ in termini di gravitˆ del disturbo (ci sono forme lievi che non modificano la qualitˆ della vita della persona e forme altamente invalidanti) e a causa della diverse caratteristiche delle manifestazioni cliniche; inoltre si tratta di una patologia priva di marcatori biologici, cio• di parametri di misura che possano confermare la diagnosi che quindi rimane basata sul giudizio soggettivo del medico formatosi durante il colloquio clinico, sulla storia naturale della malattia, sullÕaderenza ai criteri classificativi succitati e sullÕesame obiettivo del paziente. La constatazione che ci sia una aumentata incidenza dellÕemicrania allÕinterno delle famiglie ha suggerito la presenza di una componente genetica in questa malattia cos“ come accade per le malattie pi• diffuse nei paesi industrializzati come lÕipertensione, il diabete e lÕasma e per le quali esiste una conosciuta componente ereditaria tuttÕaltro che trascurabile. Tra le malattie che hanno una componente genetica • importante distinguere quelle in cui vi • un solo gene coinvolto, dette appunto monogeniche, e quelle che invece risultano da un insieme di pi• cause genetiche e ambientali: queste sono le malattie multifattoriali. Le prime, come la fibrosi cistica o la corea di Huntington, sono causate dalla mutazione di un unico gene e si ereditano secondo modalitˆ prevedibili e in genere seguono le leggi di Mendel. Queste malattie monogeniche sono rare e spesso sono evidenziabili con un test genetico che consente anche di evidenziare eventuali portatori sani in una famiglia. Le patologie multifattoriali, come lÕemicrania, sono molto frequenti e sono provocate da un insieme di geni (fattori di rischio per ammalare di quella malattia genetica) e da fattori ambientali come lÕalimentazione, lo stile di vita e il fumo e altri ancora. In questo caso la presenza dei geni non • sufficiente da sola ad indurre la malattia ma • un fattore necessario, da cui non si pu˜ prescindere, per determinare la maggiore suscettibilitˆ ad ammalarsi. In altre parole, senza quella determinata combinazione genetica, anche in presenza di fattori ambientali di rischio, non ci si ammalerˆ mai di quella determinata malattia. Queste sono le cosiddette Òmalattie complesseÓ di cui fa parte anche lÕemicrania. Fa eccezione a questo discorso lÕemicrania emiplegica familiare una rara forma di emicrania con aura per la per la quale • stato riscontrata una causa genetica precisa. Nel 1970 Dulbecco ha dato inizio al Òprogetto genomaÓ un ambizioso programma di ricerca per la decifrazione del codice genetico. Questo progetto si • posto anche lÕobiettivo di identificare lungo il genoma una serie di ÒmarcatoriÓ, rappresentati da zone del DNA ereditabili che corrispondono ad un locus genetico e che sono estremamente variabili da un individuo ad un altro (alleli). La possibilitˆ di utilizzare ÒmarcatoriÓ genetici • importante in quanto consente di poter studiare la componente genetica di una malattia attraverso gli studi definiti di associazione tra una patologia in esame e un ÒmarcatoreÓ genetico. Il riscontro di una associazione consente di individuare e di localizzare la componente genetica che contribuisce alla suscettibilitˆ per una patologia. Allo stato attuale non sono stati identificati dei ÒmarcatoriÒ per lÕemicrania e pertanto la diagnosi si basa sulla storia naturale della cefalea, sulla negativitˆ degli accertamenti strumentali e la normalitˆ dellÕesame obiettivo generale e neurologico. La formulazione della diagnosi di emicrania tiene conto anche della presenza di familiaritˆ per cefalea e algie facciali in generale. La predisposizione familiare dellÕemicrania • al giorno dÕoggi accettata dagli studiosi della materia ma la modalitˆ della sua trasmissione • ancora oggetto di discussione. I ricercatori sono concordi nel considerare lÕemicrania come una patologia poligenica alla cui patogenesi cio• concorrono molti geni diversi che potrebbero interagire tra loro generando le peculiaritˆ del cervello dellÕemicranico e multifattoriale in quanto alla patogenesi concorrono fattori sia genetici che ambientali. In tal senso gli studi concordano con il fatto che nellÕemicrania senzÕaura siano presenti entrambi i fattori di rischio con una certa prevalenza di quelli ambientali mentre nella forma con aura la componente genetica sembrerebbe essere la pi• importante. Nel corso degli anni sono state proposte numerose teorie mirate a spiegare gli eventi che determinano e mantengono lÕattacco emicranico. Lo studio delle basi biochimiche dellÕattacco emicranico si articola anche sullo studio di sistemi dei neurotrasmettitori in particolare quello serotoninergico e dopaminergico considerati per ora i pi• importanti in questa malattia. Il coinvolgimento della serotonina • stato testato con studi genetici di ÒassociazioneÓ che hanno considerato come geni candidati quelli che codificano per alcuni recettori serotoninergici ritenuti importanti per la malattia. Questi studi hanno dato per ora risultati nega- tivi, pertanto, nonostante i recettori serotoninergici siano implicati nella cascata degli eventi dellÕattacco emicranico, non sembrano avere un ruolo primario nella malattia. Un altro filone di ricerca si occupa del coinvolgimento del sistema dopaminergico e del suo neurotrasmettitore, la dopamina nellÕemicrania. La teoria del coinvolgimento della dopamina e in particolare della ÒipersensibilitˆÓ di questo sistema si basa su evidenze cliniche, come la nausea e il vomito durante gli attacchi, farmacologiche, come la remissione del dolore mediante la somministrazione di farmaci antidopaminergici, e genetiche come dimostrano i pi• recenti studi. Negli ultimi anni sono stati condotti diversi studi di associazione genetica, uno dei quali ha evidenziato la presenza di una associazione tra il gene che codifica per un recettore dopaminergico e lÕemicrania con aura; un altro lavoro condotto dal mio gruppo, su una popolazione geneticamente isolata come quella sarda, ha mostrato una associazione positiva tra lo stesso gene e lÕemicrania senzÕaura. Gli studi di associazione genetica brevemente descritti, anche se diversi tra loro, hanno mostrato una associazione positiva tra il gene che codifica per un recettore dopaminergico chiamato D2 e la malattia. LÕinterpretazione di questa associazione attualmente • ancora oggetto di discussione tra gli esperti : il gene marker associato potrebbe essere la causa della malattia (tutti gli emicranici ne sarebbero portatori e ci˜ non avviene) oppure potrebbe indicare la suscettibilitˆ alla malattia (i portatori del gene con quella particolare configurazione allelica avrebbero ereditato la suscettibilitˆ a sviluppare la malattia). Anche il significato funzionale dellÕassociazione genetica, cio• come interpretare questi dati in relazione alle funzioni cerebrali non • noto anche se intuitivamente potrebbe essere correlabile con la ipersensibilitˆ del sistema della dopamina che si suppone esista nei soggetti emicranici. Nonostante la ricerca condotta finora, conosciamo abbastanza poco segue a pag. 2 NOTIZIARIO DELLA LEGA ITALIANA CEFALALGICI continua da pag. 1 la malattia emicranica nella sua biologia e fisiopatologia, ecco perchŽ gli studi di genetica devono essere potenziati e favoriti. Infatti, • proprio attraverso questa metodica di ricerca che si potrebbero trovare i geni coinvolti nellÕemicrania e pertanto le strutture cellulari (recettori, enzimi, etc) la cui funzione alterata • importante per provocare la malattia. Il risultato finale di questi studi non sarˆ tanto quello di dimostrare che nellÕemicrania si eredita la suscettibilitˆ ad ammalare, quanto quello molto pi• importante di trovare marker biologici per poter fare una diagnosi precoce e precisa e di trovare di conseguenza, finalmente, nuovi farmaci in grado non solo di curare ma, finalmente, anche di guarire una malattia. Sembra un progetto ambizioso, • invece la realtˆ della ricerca nel mondo della medicina e sono sicura che i risultati non mancheranno. Maria Del Zompo Ordinario di Farmacologia Clinica, Facoltˆ di Medicina e Chirurgia, Universitˆ di Cagliari Responsabile della Sezione di Farmacologia Clinica e del Centro per lo Studio e la Terapia delle Cefalee Primarie ÒFranco ToccoÓ, Dipartimento di Neuroscienze ÒB.B. BrodieÓ, Universitˆ di Cagliari Le nostre attività di Giuseppe Stirparo Riportiamo in successione i resoconti di alcune attivitˆ della nostra Associazione svolte durante la seconda metˆ del 2001. - Il verbale stilato congiuntamente alle altre Associazioni di pazienti presenti alla Riunione tenutasi a Roma in occasione dellÕincontro con i rappresentanti della Alleanza Mondiale delle Cefalee, la quale confedera tutte le 46 Associazioni internazionali di pazienti cefalalgici presenti ed attive nel mondo. - Il verbale dellÕAssemblea Generale 2001 della Lega Italiana Cefalalgici durante la quale • stato assegnato il premio della 2a Edizione della Borsa di Formazione sulle Cefalee. Giuseppe Stirparo Ricercatore CNR, Roma VERBALE DELLA RIUNIONE FRA ALLEANZA MONDIALE DELLE CEFALEE (WORLD HEADACHE ALLIANCE - WHA ) E ASSOCIAZIONI ITALIANE DI CEFALALGICI Riunione Congiunta con WHA Alcuni dei 13 delegati partecipanti alla Riunione delle Associazioni di pazienti cefalalgici presenti a Roma il 12 ottobre 2001 presso la Fondazione Ugo Bordoni mostrano il documento congiunto approvato. Da sinistra a destra: Paolo Martelletti per la LIC (Roma), Cristina Tassorelli per l’Al.Ce. Group – Fondazione CIRNA (Pavia), Matilde Leonardi per l’OMS (Ginevra), Tim Steiner per la World Headache Alliance (Londra), Colette Andrè per il Migraine Action (Bottmingen, Svizzera) e John Coleman per la M.A.G.N.U.M. (Alexandria, VA, USA). delle pubblicazioni cartacee od elettroniche edite dellÕAssociazione (LIC News, il sito Web www.legaitalianacefalalgici.it; la 2a Campagna Nazionale di Adesione; la 2a Edizione della Borsa di Formazione; il libretto OMS ÒCefalee e Sanitˆ PubblicaÓ; il Diario Il giorno 13 ottobre dellÕanno 2001 alle ore 12.00, in Cefalee). Il Presidente espone i programmi Roma, presso lÕAula Algeri Marino della Fondazione dellÕAssociazione per il 2002: 1- periodico LIC News. 2Ugo Bordoni, Via Baldassarre Castiglione 59, si • tenuSito Web. 3 - 3a Edizione della Borsa di Formazione ta lÕAssemblea Generale della ÒLega Italiana Cefalalgici sulle Cefalee. 4- Forum Internazionale su ÒGlobal Ð ONLUSÓ in breve denominabile anche ÒLIC Ð Impact of MigraineÓ - Roma il 27.9.2002. ONLUSÓ per discutere e deliberare sul seguente Il Presidente Onorario Dr. Francesco Plotino auspica Ordine del giorno: che possa essere incrementata la rappresentativitˆ 1. Comunicazioni del Presidente numerica dellÕAssociazione mediante una pi• mirata 2. Assegnazione Borsa di Formazione 2001 Campagna Associativa per il 2002. 3. Approvazione Bilancio al 31.12.2000 2. Il Presidente porta a conoscenza i risultati della 4. Rendiconto Bilancio al 30.9.2001 Commissione per lÕAssegnazione della 2a Edizione 5. Adesione LIC News Registro Nazionale Stampa della Borsa di Formazione sulle Cefalee. EÕ risultato 6. Varie ed eventuali vincitore per il 2001 il Dr. Sergio De Filippis di Lecce, il quale svolgerˆ il previsto quadrimestre di Formazione 1. Il Presidente apre la seduta porgendo il benvenuto presso il Centro Cefalee della 2a Facoltˆ di Medicina agli Associati ed espone il resoconto delle attivitˆ svoldellÕUniversitˆ ÒLa SapienzaÓ - Ospedale SantÕAndrea. Il te durante lÕanno 2001. Viene illustrato lÕandamento Premio in danaro (L. 10 milioni) e la pergamena vengono consegnati al vincitore dal Dr. Francesco Plotino. 3. Il Segretario espone il Bilancio al 31.12.2000 e ne dˆ disponibilitˆ in visione agli Associati che lo approvano allÕunanimitˆ. Premiazione. Il Giudice Francesco Plotino, Presidente Onorario della Lega Italiana Cefalalgici, con4. Il Segretario segna al vincitore della 2a Edizione della Borsa di Formazione sulle Cefalee, Roma, 12-13 ottobre 2001 Fondazione Ugo Bordoni Partecipanti Ý Comitato Direttivo dellÕAlleanza Mondiale Cefalee Ý Lega Italiana Cefalalgici - ONLUS (LIC-ONLUS) Ý Alleanza Cefalalgici (Al.Ce. Group Ð Fondazione CIRNA) Ý Associazione Italiana Cefalalgici (AIC), invitata ma impossibilitata a partecipare Nei giorni 12 e 13 ottobre 2001 si eÕ svolta a Roma la prima riunione congiunta fra i rappresentanti delle associazioni nazionali dei malati cefalalgici ed il Comitato Direttivo dellÕAlleanza Mondiale delle Cefalee (WHA). La Sig.ra Colette AndrŽ, per la WHA, ha chiesto ai rappresentanti delle due associazioni italiane convenute, Lega Italiana Cefalalgici - ONLUS (LIC-ONLUS) ed Alleanza Cefalalgici (Al.Ce. Group Ð Fondazione CIRNA) di presentare le caratteristiche organizzative e gli obiettivi delle rispettive associazioni. Per Al.Ce. Group Ð Fondazione CIRNA hanno relazionato il Prof. Giorgio Sandrini, coordinatore scientifico, e la Dott.ssa Cristina Tassorelli, segretaria. La LIC-ONLUS eÕ stata illustrata dal suo Presidente, noncheÕ padrone di casa della riunione, Dr. Paolo Martelletti. Successivamente la discussione si eÕ spostata sullÕimportanza di individuare un network che consenta la diffusione delle conoscenze sulla cefalea sia in Italia, sia nel mondo intero. Le seguenti modalitaÕ sono emerse come le piuÕ efficaci e di semplice utilizzo: - Distribuzione di materiale illustrativo (volantini o brochures) nelle sale dÕattesa di strutture sanitarie - Corsi dÕaggiornamento per insegnanti - Campagne informative dirette alle grosse industrie - Campagne per la consapevolezza della cefalea dirette ai medici generici, in collaborazione con lÕAssociazione Nazionale dei Medici Generici e dei Pediatri. La necessitaÕ di raccogliere dati oggettivi dagli ammalati stessi, che illustrino il peso sociale, lavorativo ed economico della cefalea, viene indicata come potenziale Òstrumento di pressioneÓ da utilizzare per attirare lÕattenzione dei politici. Si eÕ discusso sulla funzione di patronato e consulenza che la WHA e le Associazioni Nazionali ad essa afferen- ti devono svolgere nei confronti delle nazioni in cui ancora non esistano associazioni nazionali di cefalalgici (ad esempio, alcuni paesi dellÕex Europa Orientale). I partecipanti si ripropongono di sviluppare questo aspetto di tutoring in occasioni future. La Sig.ra AndreÕ ha chiesto ai presenti di elaborare una linea programmatica per le attivitaÕ da svolgere e gli eventi da organizzare in occasione del prossimo Congresso Internazionale delle Cefalee (IHC), che si svolgeraÕ a Roma nel 2003. Dopo unÕintensa giornata di fruttuosi scambi di idee, eÕ stata proposta la seguente lista di intenti che verraÕ sottoposta dallÕAl.Ce. Group e dalla LIC-ONLUS ai rispettivi consigli direttivi per lÕapprovazione: - le tre associazioni laiche italiane coopereranno alla pianificazione ed organizzazione di alcuni eventi laici che avranno luogo durante lÕIHC 2003 - pur nel rispetto della propria identitaÕ ed autonomia, le tre associazioni formeranno un gruppo di lavoro unito che perseguiraÕ obiettivi comuni, al fine di ottenere i migliori risultati possibili durante lÕIHC 2003. Tali obiettivi sono: - preparazione e recapito di missive comuni dirette al Presidente del Consiglio ed al Ministro della SanitaÕ italiani per sensibilizzarli al problema cefalee - organizzazione di un evento mass-mediologico a libero accesso con lÕintervento di personaggi di spicco del mondo politico e/o dello spettacolo - individuazione di strutture e fornitura di supporto a membri ed eventi della WHA - organizzazione di almeno due meeting preparatori delle tre associazioni laiche italiane nel prossimo futuro. Altri e piuÕ dettagliati sviluppi saranno decisi in occasione del prossimo meeting preparatorio delle associazioni laiche italiane. Ci si impegna ad informare lÕassociazione italiana che non eÕ intervenuta al meeting (AIC) delle proposte emerse nel corso dei lavori, auspicandone la collaborazione. Sig.ra Colette AndrŽ per la World Headache Alliance Dr. Paolo Martelletti per la Lega Italiana Cefalalgici ONLUS Prof. Giorgio Sandrini e Dott.ssa Cristina Tassorelli per lÕAl.Ce. Group Ð Fondazione CIRNA VERBALE DELLÕASSEMBLEA GENERALE DELLA LEGA ITALIANA CEFALALGICI Ð ONLUS 2 Dr. Sergio De Filippis, il premio messo in palio dalla LIC in collaborazione con Neopharmed. Assemblea Generale LIC I Membri del Consiglio Direttivo della LIC durante l’Assemblea Generale del 13 ottobre 2001 (Sala Algeri Marino, Fondazione Ugo Bordoni, Roma). Da sinistra a destra: Dr. Matilde Leonardi, Dr. Francesco Plotino, Dr. Paolo Martelletti, Dr. Franco Chinetti espone il Rendiconto dellÕattivitˆ finanziaria dellÕAssociazione al 30.9.2001. LÕAssemblea ne prende atto. 5. Il Presidente riporta allÕAssemblea il contenuto di una richiesta dellÕUfficio del Registro Nazionale della Stampa di approvazione delle cariche sociali. Il Presidente porta allÕapprovazione dellÕAssemblea Ðcome da Statuto- i nominativi proposti per la costituzione del Consiglio Direttivo dellÕAssociazione nelle persone di: Dr. Francesco Plotino (Consigliere e Presidente Onorario), Dott. Paolo Martelletti (Presidente), Dott. Matilde Leonardi (Consigliere), Prof. Francomichele Puca (Consigliere), Prof. Virgilio Gallai (Consigliere), Dr. Franco Chinetti (SegretarioTesoriere). LÕAssemblea approva allÕunanimitˆ i nominativi proposti per le cariche suesposte. 6. Nelle Varie ed Eventuali sono esposte le seguenti tematiche: A. Conversione della quota associativa dal 2002 in € (25 €/anno). Approvata allÕunanimitˆ. B. Volontˆ emersa nellÕAssemblea congiunta delle Associazioni Italiane dÕarea (LIC-ONLUS, Al.Ce. Group, A.I.C.) di fornire supporto alla WHA, alla SISC ed allÕIHC per lÕottenimento di un completo successo organizzativo e scientifico per il 2003 IHC Rome Congress. Il Dr. Francesco Plotino esprime auspici per la formazione di una Commissione tripartita ad hoc. LÕAssemblea approva. C. Partecipazione alla stesura di una ÒCarta del paziente neurologicoÓ, mediante la partecipazione alle riunioni congiunte con le altre ONG neurologiche che si terranno a Milano (Marzo 2002) e Napoli (Settembre 2002). LÕAssemblea approva. LÕAssemblea termina alle ore 13.30. Letto, approvato e depositato in Segreteria il 29 ottobre 2001. Il Segretario Il Presidente Franco Chinetti Paolo Martelletti NOTIZIARIO DELLA LEGA ITALIANA CEFALALGICI Sinergie tra le Associazioni Le donne e il mal di testa di Alessandra Zicari di Matilde Leonardi H Primo Meeting Nazionale delle Associazioni Italiane dei Pazienti Neurologici Rimini 2001. XXXII Congresso SIN NellÕambito del XXXII Congresso della SIN, svoltosi a Rimini dal 29 al 3 Ottobre 2002, sono intervenute le Associazioni Laiche delle Persone con Patologia Neurologica, grazie allÕinvito della SIN ed in particolare del Prof. Leandro Provinciali. Tale occasione particolarmente significativa, che viene a cadere nellÕanno del Volontariato, promosso dallÕ O.N.U., • stata momento di conoscenza e di confronto sui rispettivi obbiettivi e sulla possibilitˆ di coltivare comuni prospettive di lavoro. In particolare, la dott.ssa Matilde Leonardi ha presentato alle Associazioni Laiche la pubblicazione della Organizzazione Mondiale della Sanitˆ ÒInternational Classification of Functioning, Disability and Health/ ICFÓ ed il lavoro delle Organizzazioni Europee e delle Associazioni dei Pazienti di tutta Europa. Il risultato di tale lavoro si • concretizzato nella elaborazione della Carta del Paziente Neurologico, che • stata presentata a livello scientifico, istituzionale e politico europeo. Le Associazioni laiche, alle quali sono stati presentati i nuovi concetti di Funzionamento, Disabilitˆ e Salute dellÕOMS, hanno espresso lÕesigenza di approfondire lo studio di tale nuova classificazione e di iniziare un percorso comune di lavoro, volto anche alla possibilitˆ di addivenire alla stesura di una Carta Nazionale del paziente Neurologico, che recepisca i principi enunciati nella Carta Europea del paziente Neurologico. Le associazioni presenti si impegnano ad iniziare un percorso in tal senso, confidando di poter contare nel sostegno della S.I.N. (e di eventuali altre organizzazioni scientifiche), che giˆ nel presente congresso ha riconosciuto la importanza delle Associazioni laiche e della necessitˆ di una interazione tra Medici e Pazienti, offrendo Loro ospitalitˆ. Le Associazioni Laiche presenti concludono quindi i loro lavori, con lÕobbiettivo di coinvolgere tutte le Associazioni laiche Italiane di Pazienti Neurologici e di incontrarsi nel 2002 presso lÕIstituto Nazionale Neurologico Carlo Besta di Milano per realizzare una Carta Nazionale del paziente Neurologico, ponendosi lÕimportante obiettivo di presentarla al prossimo Convegno SIN di Napoli e a tutti gli Organi Istituzionali competenti. Lista delle associazioni e dei singoli partecipanti presenti al Primo Meeting delle Associazioni Italiane dei Pazienti Neurologici mente del mio mal di testa, sono sempre stata titubante, specialmente quando le crisi erano in atto, ritenendolo un evento naturale a cui ognuno di noi venisse periodicamente soggetto. Temendo quindi di passare per una che si lamenta ho sempre pensato fosse bene minimizzare le esternazioni. La prima memoria storica che ho dentro di me riguardo al mal di testa • una porta chiusa, dietro la quale mia madre in penombra affrontava uno dei suoi frequenti attacchi. Ancora non sapevo che mi sarebbe successo di affrontare le sue stesse battaglie. Non ricordo a che etˆ anche io cominciai a soffrirne in prima persona, ma la presi come una cosa dovuta, di cui • inutile lamentarsi, arriva e basta, si deve solo aspettare, possibilmente nel buio e nel Delle Associazioni Italiane dei Pazienti Neurologici Coordinatore: avv. Massimo Osler- AINP (ONLUS) Ottobre novembre 2001 - Ricerca di tutte le associazioni italiane di pazienti neurologiche (Rizzo, Leonardi, Osler) - Invio del report di Rimini a tutte le sedi nazionali ( da parte dei delegati presenti a Rimini, ognuno coinvolgerˆ i propri affiliati). 29 Settembre 2001, SIN, Rimini - Alzheimer dÕItalia: Federazione delle Associazioni Alzheimer dÕItalia: [email protected] - Associazione Italiana malattia di Charcot Marie Tooth. AICMT: [email protected] - Associazione Italiana Neuropatie Periferiche. AINP onlus: [email protected] - Associazione Italiana Parkinsoniani. AIP: [email protected] - Associazione Sclerosi Multipla. AISM: [email protected] - Associazione Lotta Ictus Cerebrale. ALICE: [email protected] - Associazione per le Cure palliative in Neurologia/AGC Associazione Gilberto Cominetta [email protected] - Associazione Ricerca Distonia. ARD - Lega Italiana Cefalalgici. LIC: [email protected] - Parkinson Italia (Confederazione Associazioni Italiane Parkinson e Parkinsonismi): [email protected] Causarano Renzo Chastres Sandra Graciela Ciavetta Laura Leonardi Matilde Masini Giuliana Osler Massimo Possenti Ornella Rizzo Marina Vaccari Silvana Vannozzi Daniela Vinci Paolo Storie vere Non avrei pensato di parlare cos“ aperta- AGENDA DEI LAVORI Dicembre: invio lettera di invito via e-mail a tutte le associazioni con allegato: - Report di Rimini, - Carta Europea del paziente Neurologico - Prima bozza di carta Italiana del paziente Neurologico sul modello della Carta Europea integrata dai nuovi concetti sulla disabilitˆ dellÕOMS. - Data preliminare dellÕappuntamento (febbraio 2002??) per tutti i rappresentanti delle Associazioni e sostenitori presso Istituto Nazionale Neurologico Besta di Milano Primavera 2002 - Incontro dei rappresentanti delle Associazioni Laiche dei Pazienti Neurologici Italiani. Settembre 2002 - Presentazione ufficiale della Carta del Paziente Neurologico alla SIN di Napoli - Conferenza stampa delle associazioni - Presentazione della Carta a tutti gli Organi Istituzionali competenti Per ulteriori informazioni: Massimo Osler [email protected] Matilde Leonardi [email protected] di Maria Chiara Giovanetti silenzio, che questa morsa che ti attanaglia si allenti. Di solito mai prima della mattina successiva. LÕintensificarsi delle crisi Ð recentemente ero arrivata a circa tre o quattro al mese, per circa due o tre giorni di durata ad attacco Ð • stata notata pi• da chi mi sta intorno che da me in prima persona. Anche se si cerca di gestire la situazione dentro di noi infatti, chi vive intorno • ormai allenato a distinguere i cambiamenti, di umore e di comportamento, che si manifestano durante una crisi. Il mio rapporto coi farmaci • sempre stato, a questo riguardo, superficiale e sfiduciato. Aspettavo sempre il momento in cui il dolore sarebbe divenuto ingovernabile per risolvermi a prendere qualcosa, e a quel punto il qualcosa erano le solite familiari gocce che mia madre teneva a suo tempo sul comodino. Il consiglio di unÕamica ed il conseguente incontro con un esperto presso un Centro Cefalee mi ha fatto capire che in realtˆ, se poi il mal di testa non • un sintomo a cui tutte le persone sono periodicamente soggette come pensavo, • anche vero che esistono casi ben pi• gravi del mio, casi spesso trascurati o mal affrontati sul nascere, che poi sono evoluti in una situazione cronica di convivenza quotidiana col dolore. Ringrazio quindi chi per me ha pensato di indirizzarmi dove potevano e sapevano aiutarmi. L“ dopo aver preso in esame ogni aspetto del mio singolo caso, mi hanno suggerito una terapia che ha dato veramente risultati insperati. Non so se il mal di testa per me diventerˆ davvero un episodio sporadico, ma certo ora so che non posso solo subirlo passivamente, ma che ho in mano armi per combatterlo, e chissˆ vincere. Maria Chiara Giovanetti Pesaro o letto con molto interesse e piacere il libro ÒLe donne ed il mal di testa. Storie di pazienti e i loro demoniÓ del Prof. Franco Mongini - Marsilio Editore, Venezia, 2001 (L. 24.000) - spinta ed incuriosita da pi• motivi. PerchŽ il mal di testa ha fatto sempre parte della mia vita: se ne lamentava mia madre, sento mia figlia lamentarsene e personalmente soffro di crisi di emicrania e, perchŽ come medico ricercatore, da anni collaboro con i Clinici Medici nello studio sulle Cefalee ed Emicrania per fare un poÕ pi• di luce su questa patologia cos“ diffusa. La lettura scorre facile e veloce, a volte il prof Mongini illustra episodi riguardanti le sue pazienti che sfiorano lÕilaritˆ, ma ahim• nella maggior parte dei casi si evince che le sue pazienti pi• che di un neurologo avevano bisogno di uno psichiatra!! Cui tra lÕaltro Lui stesso gli consiglierˆ di rivolgersi! Ho avuto lÕimpressione che il Prof. Mongini nella stesura del suo libro, abbia selezionato, probabilmente per rendere pi• partecipe ed interessato il lettore, quelle pazienti che non fossero Òcasi banaliÓ ma che avessero dietro storie particolari, se non addirittura drammatiche; come quella di Marzia che confessa candidamente che la causa del suo mal di testa potrebbe essere relazionata allÕessere stata in coma ben due volte in un mese, in seguito a tentativi di suicidio!!! Sono quindi rimasta un poÕ sorpresa dal non trovare, tra le pazienti sofferenti di mal di testa casi semplici di normali casalinghe, oppure di donne in carriera, soddisfatte della propria vita lavorativa e non e che sicuramente di mal di testa ne soffrono!! Ringrazio il Prof. Mongini che nelle conclusioni del suo libro ci riconosce, a noi donne tutte, dÕessere, anche come pazienti, migliori degli uomini. Alessandra Zicari Ricercatore di Patologia Generale Universitˆ di Roma ÒLa SapienzaÓ 3 NOTIZIARIO DELLA LEGA ITALIANA CEFALALGICI L’emicrania è donna di Maria Gabriella Buzzi LÕemicrania, si presenta con prevalenza diversa nei due sessi dalla fase adolescenziale, tendendo a prevalere in modo sempre piuÕ significativo nella donna. Il menarca rappresenta spesso il momento scatenante percheÕ lÕemicrania parli molto al femminile. I diversi momenti legati ai ritmi ormonali e al periodo riproduttivo della donna condizionano nettamente lÕevoluzione di questo disturbo e anche lÕintervento con estroprogestinici ne modula le modalitaÕ di presentazione clinica. Ciclo mestruale spontaneo o regolato da estroprogestinici, gravidanza, allattamento, menopausa sono quindi i momenti di maggiore rilevanza quando ci si trovi di fronte alla donna emicranica e con essi vanno fatti i conti in termini di ÒeducazioneÓ, trattamento dellÕattacco e prevenzione. Ciclo Mestruale La definizione attualmente piuÕ accreditata di emicrania mestruale prevede che il disturbo si presenti ad Òattacchi di emicrania senza aura che si presentano al primo giorno di mestruazioni + 2 giorni" . Tale definizione rappresenta, come per tutte le cefalee primarie, una descrizione puramente clinica, in attesa di parametri che definscano in termini strettamente biologici tale forma. Sebbene le mestruazioni siano responsabili dello scatenamento di oltre il 50% degli attacchi, la associazione esclusiva tra attacco emicranico e mestruazioni non supera il 10%. In tal senso, la emicrania mestruale rappresenta una forma clinica relativamente rara, ma ciononostante essa riveste particolare importanza poicheÕ le crisi che accompagnano il periodo mestruale sembrano essere maggiormente resistenti alle terapie convenzionali. Quando gli attacchi correlati alle mestruazioni si presentano insieme ad altre crisi durante il mese, distinguere lÕemicrania correlata alle mestruazioni dagli altri attacchi puoÕ sembrare un fatto puramente accademico, eppure la prima pone comunque problemi di trattamento peculiari rispetto agli altri. Il trattamento dellÕattacco mestruale correlato alle mestruazioni Il trattamento farmacologico dellÕemicrania correlata alle mestruazioni segue i criteri generali previsti per il trattamento degli attacchi di emicrania senza dalle linee guida della Societˆ Italiana per lo Studio delle Cefalee. In accordo con tali linee guida, eÕ opportuno instaurare terapia di profilassi qualora la frequenza di tutti gli attacchi mensili, ivi compresi quelli correlati al periodo mestruale, sia pari o superiore a tre/mese o quando essi siano insensibili alla terapia dellÕattacco. QuestÕultima prevede lÕuso antidolorifici specifici e non specifici: triptani, ergot derivati e FANS. Nonostante la disponibilitaÕ di numerose molecole, la terapia dellÕattacco emicranico correlato alle mestruazioni puoÕ non essere soddisfacente a causa della lunga durata e della severitaÕ del dolore. In tal caso puoÕ essere di valido aiuto una strategia terapeutica basata sulla temporizzazione della terapia. La strategia "temporizzata" 4 La terapia temporizzata, o mini-profilassi, degli attacchi correlati alle mestruazioni prevede lÕutilizzo di farmaci (ivi comprese terapie ormonali) in dosi ripetutte ma limitatamente al periodo che precede e accompagna lÕinsorgenza dellÕattacco emicranico. La mini-profilassi e' realizzabile quando il ciclo mestruale sia regolare e quindi gli attacchi emicranici siano prevedibili. La registrazione su carta diario di tutti gli episodi di cefalea e del periodo mestruale, eÕ in tal senso indispensabile poicheÕ permetteraÕ di ÒorganizzareÓ la miniterapia nel periodo di maggior rischio di cefalea. I presidi terapeutici che si sono rivelati utili o quantomeno interessanti per programmi di terapia temporizzata sono rappresentati da: FANS (particolarmente il naprossene), ergot-derivati, triptani, estrogeni, altre terapie ormonali. Il naprossene sodico, somministrato al dosaggio di 550 mg x 2/die da -7 a +6 induce scomparsa comple- ta della cefalea nel 33% delle pazienti. Un ulteriore schema prevede che il farmaco venga somministrato al dosaggio di 275 mg 2 cp seguite da 1 cp ogni 6 ore per 3-5 gg, iniziando subito prima dell'attacco emicranico atteso. La somministrazione plurigiornaliera di naprossene puoÕ essere evitata utilizzando naprossene a lento rilascio al dosaggio di 750 mg ogni 24 ore, iniziando il trattamento prima dellÕesordio dellÕattacco atteso. La inibizione delle prostaglandine da parte del FANS e' utile nel trattamento della dismenorrea oltre che del dolore emicranico. Le terapie ormonali devono comunque essere affidate alle mani esperte del ginecologo. Il magnesio, somministrato nella fase pre-mestruale si eÕ rivelato utile nel prevenire i sintomi ÒpsichiciÓ di questa fase e, in parte, anche gli attacchi di emicrania. Gli ergotaminici (ergotamina, ergonovina maleato, diidroergotamina (DHE) a lento rilascio) sono stati ampiamente utilizzati sebbene gli studi riportati in letteratura siano limitati, non controllati con placebo e/o di piccole dimensioni. Sono numerosi ormai i triptani giaÕ disponibili in commercio (in Italia: sumatriptan, zolmitriptan e rizatriptan) o in fase avanzata di ricerca clinica. Tale ampia disponibilitaÕ offre la possibilitaÕ di scegliere allÕinterno di questa classe di farmaci, quello piuÕ idoneo al singolo paziente. Gli attacchi di emicrania correlati alle mestruazioni hanno due caratteristiche principali che spesso rappresentano le difficoltaÕ maggiori per una buona risposta al trattamento: severitaÕ e durata degli attacchi. Sumatriptan 6 mg s.c. confrontato con placebo ha dimostrato unÕefficacia nellÕ80% delle pazienti (19% con placebo) dopo unÕora dalla assunzione. LÕefficacia eÕ costante in attacchi successivi. Ricaduta della cefalea eÕ stata osservata in questi studi nel 32% e nel 52% delle pazienti, rispettivamente. LÕefficacia di sumatriptan orale (100 mg) eÕ stata osservata dopo 4 ore dalla somministrazione nel 67% di pazienti con attacchi emicranici correlati alle mestruazioni (33% con placebo). Analoghi risultati sono stati ottenuti con zolmitriptan 2.5 per os: lÕefficacia del farmaco a 2 ore dalla somministrazione eÕ stata osservata nel 72% delle pazienti con emicrania correlata alle mestruazioni. Rizatriptan sembra avere una maggiore rapiditaÕ di azione rispetto a sumatriptan e zolmitriptan. Il farmaco si eÕ dimostrato efficace nel trattamento degli attacchi emicranici correlati alle mestruazioni in percentuale sovrapponibile allÕefficacia nella emicrania senza aura, sia sul dolore che sui sintomi di accompagnamento (nausea, foto- e fonofobia) e sulla disabilitaÕ e necessitaÕ di ricorrere ad altro analgesico dopo la assunzione di rizatriptan. La percentuale di ricaduta si eÕ dimostrata sovrapponibile a quella che si verifica nella emicrania non correlata al periodo mestruale. Studi preliminari con sumatriptan p.o. (25 mg x 3/die da -2(-3) per 5 giorni) o naratriptan (non in commercio in Italia) uggeriscono la possibilitaÕ di impiego dei triptani nella terapia ÒtemporizzataÓ. Ulteriori studi su ampie popolazioni e controllati con placebo o con altri farmaci,sono necessari per confermare tali dati ancora preliminari. Emicrania, Gravidanza e Allattamento, Menopausa La gravidanza rappresenta una fase di frequente miglioramento o addirittura di scomparsa degli attacchi emicranici. Nonostante cioÕ una percentuale non trascurabile di donne continua a presentare attacchi che talora necessitano di trattamento. EÕ opportuno pertanto fornire alcune indicazioni per quanto riguarda le possibili strategie terapeutiche per il trattamento dellÕemicrania durante le fasi di gravidanza ed allattamento che, sebbene fisiologiche, meritano trattamenti adeguati e soprattutto privi di rischio. Purtroppo non esiste alcuno studio clinico di sicurezza sia per i farmaci dellÕattacco che di profilassi e cioÕ per lÕovvia ragione che non sono effettuabili, per motivi etici, studi di farmacologia clinica in gravidanza o durante allattamento. Il paracetamolo sembra essere il farmaco Òmeno insicuroÓ per il trattamento dellÕattacco. Infatti per il paracetamolo non sono state riportate evidenze di rischio. Triptani ed ergot derivati sono controindicati per il rischio vascolare placentare e del nascituro. Alcuni FANS sono forse sicuri, ma per tutti va posta attenzione durante il III trimestre per i rischi possibili durante il parto. Nelle donne in etaÕ menopausale la scelta dei farmaci sintomatici o di profilassi deve soprattutto tener conto di altre patologie o terapie concomitanti (es.: ipertensione arteriosa, depressione dell'umore e loro trattamenti) talora responsabili di eventuali peggioramenti della sintomatologia cefalalgica. La scelta del trattamento va pertanto personalizzata con estrema attenzione anche in relazione alle possibili interazioni con terapie in corso e farmaci anti-emicranici sia sintomatici che dellÕattacco e non sottovalutando il rischio di peggiorare eventuali patologie concomitanti. In sintesi, il trattamento dell'emicrania nella donna segue le stesse regole generali proposte dalle linee guida. La terapia puoÕ comunque essere personalizzata qualora sia prevedibile l'insorgenza degli attacchi. Nello stesso soggetto, indipendentemente dalle correlazioni con i ritmi ormonali e quindi anche nellÕuo- Lega Italiana Cefalalgici - ONLUS Casella Postale 7126 00100 Roma Nomentano Tel 06.80.34.52.50 Fax 06.80.34.53.23 Email: [email protected] Web: www.legaitalianacefalalgici.it CONSIGLIO DIRETTIVO Presidente Onorario Francesco Plotino Presidente Paolo Martelletti Consiglieri Virgilio Gallai Matilde Leonardi Francomichele Puca Segretario/Tesoriere Franco Chinetti Direttore Responsabile LIC NEWS Bruno Barracchia Direzione, Amministrazione e Pubblicitˆ Casella Postale 7126 - 00100 Roma Nomentano Tel. 06 80.34.52.50 Redazione 00161 Roma - Via Nomentana 91 Editore Associazione ÒLega Italiana Cefalalgici Organizzazione Non Lucrativa di Utilitˆ SocialeÓ mo, gli attacchi possono essere sensibili in modo diverso ai diversi farmaci. Tale osservazione riveste particolare importanza quando gli attacchi correlati alle mestruazioni siano distinguibili per caratteristiche cliniche, da attacchi emicranici indipendenti. La scelta dei farmaci deve essere pertanto sempre molto attenta e durante gravidanza e allattamento e menopausa deve ricadere su farmaci sicuri. Maria Gabriella Buzzi Neurologo, IRCSS Neuromed, Pozzilli (IS) AGENDA La Lega Italiana Cefalalgici - ONLUS divulgherˆ le proprie attivitˆ istituzionali anche mediante i programmi televisivi dellÕAccesso. LÕappuntamento • su RAI 1, il giorno 8 marzo 2002 alle ore 11.10. LÕAssemblea Generale 2001 ha approvato la conversione in € della quota associativa annuale. La quota associativa per nuova iscrizione o rinnovo per lÕanno 2002 • di € 25,00. 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