ECO Giugno 2012 FESTA PATRONALE DEI SS. PIETRO E PAOLO Parrocchia di Villa Vergano http://www.parrocchiavillavergano.it 23 e 24 giugno 2012 “GAREGGIATE NELLO STIMARVI A VICENDA” Cari fedeli, prendo occasione dagli scritti dell’apostolo Paolo per rivolgervi un saluto per la festa patronale dei santi apostoli Pietro e Paolo. Le lettere di san Paolo sono come una ricca fonte a cielo aperto sempre pronta a riversare acqua salutare alle nostre necessità. Il pensiero è tratto dalla lettera ai cristiani di Roma (12,10). Ci esorta qui l’apostolo a una vita cristiana che abbia a portare buoni frutti. La reciproca stima costituisce la base per una serena e solida esperienza di comunità. Riguardo questo provvidenziale sentimento di carità Paolo ci esorta a gareggiare fino al punto di arrivare a dire di “prevenirsi” nella stima vicendevole. Non dobbiamo limitarci a saper vedere ed apprezzare le sole qualità naturali delle persone. In questo tempo liturgico dopo la Pentecoste, sotto l’azione e l’opera dello Spirito Santo siamo indotti a riconoscere con gioia la varietà e l’abbondanza dei doni che lo Spirito concede alla Chiesa e al mondo. A ben vedere i motivi della vicendevole stima non stanno tanto in noi stessi per le nostre più o meno buone qualità, ma in quella diversificazione dei doni dello Spirito che vengono partecipati a ciascuno. Lo Spirito Santo compie questa sua missione in modo tale che per sua totale libertà di azione risulta per noi la necessità di dover dipendere gli uni dagli altri per ottenere un vero profitto. Contemplando la grazia che Dio ha accordato ai due apostoli Pietro e Paolo, ricaviamo pure noi il bene presente nella nostra piccola comunità e nella Comunità Pastorale per vivere l’esperienza di Chiesa cui il Signore Gesù, per mezzo dello Spirito Santo, ora ci chiama. Don Roberto Dal Consiglio Pastorale " Le campane da sempre scandiscono tutti i momenti importanti della nostra vita in Parrocchia: Accompagnano la nostra giornata dandoci il buongiorno ogni mattina e salutandoci sul far della sera... Suonano gioiose la domenica e nei giorni di festa, meste per salutare una vita che prosegue in cielo... Ci ricordano il susseguirsi delle attività in Parrocchia e augurano gioia ai novelli sposi nella sera che precede il loro matrimonio! Nell'incontro del 9 marzo 2011, il Consiglio Pastorale Parrocchiale ha deciso di poterle suonare festose anche per salutare ogni nuova vita che nasce in Parrocchia! Suoneranno la sera dopo l'Ave Maria, nel giorno in cui i novelli genitori avranno annunciato l'arrivo nella loro famiglia di una nuova creatura. Pertanto, ogniqualvolta sentirete uno scampanio sul far della sera, potrete guardare il cielo con gioia e ringraziare nel Vostro cuore il Signore per averci donato una nuova Vita! Il Consiglio Pastorale Parrocchiale La nostra festa Sabato 23 e domenica 24 giugno 2012 sarà la festa dei SS Pietro e Paolo, patronale per la nostra comunità di Villa Vergano: oltre alla cerimonia religiosa, come tutti gli anni stiamo preparando anche la festa ricreativa se così possiamo chiamarla; prima ancora che tutto si svolga, ci sentiamo in dovere di dire GRAZIE a tutti i volontari che nei giorni precedenti la festa hanno speso forze e disponibilità, per preparare tutto il necessario presso il campo di calcio parrocchiale. Non tutti sanno che ci sono tante cose da fare, oltre a preparare la struttura, il capannone, i tavoli, il prato tagliato e tutto il resto in ordine, tanto da rendere il posto ben accogliente dove potremo passare due giornate all’ insegna anche del divertimento. È veramente bello vedere come attorno ad un evento, ci sia una grande famiglia formata da volontari, tutti uguali, tutti pronti a donare gratuitamente il proprio servizio, la propria competenza, il proprio tempo, per costruire insieme la nostra comunità parrocchiale. GRAZIE davvero, perché se è vero che la provvidenza va aiutata, ciascuno dei volontari è stato ed è provvidenza per la nostra Comunità, perché è solo merito di ciascuno di loro se la nostra “Festa della Comunità ” diventa realtà. Grazie a tutti! PARROCCHIA VILLA VERGANO FESTA PATRONALE SS. PIETRO E PAOLO Giugno 2012 PROGRAMMA PROGRAMMA RELIGIOSO Venerdì 22 dalle ore 15.00 alle ore 21.00 S. Confessioni (pausa dalle 18.00 alle 19.00) PROGRAMMA RICREATIVO sul campo di calcio parrocchiale Sabato 23 Sabato 23 ore 18 S. Messa dei SS. Pietro e Paolo accompagnata dalla Corale Parrocchiale ore 19.30 apertura della cucina: costine, patatine, spiedini, salamelle e pizze a volontà!!!! Il complesso “ Scarpasces ” allieterà la serata con musica dal vivo Domenica 24 ore 8.00 - S. Messa a Vergano ore 10.30 - S. Messa solenne accompagnata dal Coretto ore 18.30 - a Vergano vesperi e processione solenne con il SS. Sacramento, da Vergano a Villa accompagnata dal Premiato Corpo Bandistico di Galbiate Domenica 24 ore 15.00: inizio gara scala 40 Giochi sul campo ore 20.30: TOMBOLATA 1° premio week-end in una città d'arte italiana 3 giorni e 2 notti e tanti altri bellissi premi Al Pescallo L’oratorio è in festa DOMENICA 15 LUGLIO 2012 SIETE TUTTI INVITATI!!! PROGRAMMA: 10.30 - S. MESSA ANIMATA DAI RAGAZZI DELL’ ORATORIO 12.00 - RITROVO AL CAMPO DI CALCIO DELLA PARROCCHIA PRANZO: PASTA AL SUGO - SPIEDINI – COSTINE – SALAMELLE PATATINE - ANGURIA - TORTA – CAFFE’ Costo: GRATIS PER I BAMBINI DELLA SCUOLA DELL' INFANZIA € 5 BAMBINI E RAGAZZI DALLA 1° ELEMENTARE ALLA 3°MEDIA € 8 TUTTI GLI ALTRI Per iscriversi telefonare, entro venerdì 8 luglio a: BRUSADELLI ALESSANDRO 0341-540153 TENTORI CHIARA 0341-249699 MILANI GRAZIELLA 0341- 249795 PADRE LIVIO DELLA CROCE (GIOVANNI LUIGI PANZERI) Verso le ore 19 di martedì 27 dicembre si è spento all’ospedale di Erba dei Fatebenefratelli padre Livio Panzeri, gia ricoverato da alcune settimane per problemi di salute. Aveva 86 anni e otto mesi, essendo nato il 6 aprile del 1925, a Villa Vergano, nella frazione di Figina, sui bei colli tra il lago di Oggiono e quello di Lecco: ricevette il battesimo lo stesso giorno della sua nascita, con il nome di Giovanni. La sua era una bella famiglia numerosa, ricca di quello spirito cristiano che plasmò il cuore deo bimbi assidui frequentatori della chiesetta mariana della frazione, nel mese di maggio. Tra di essi sorsero varie vocazioni religiose: tre sorelle di padre Livio scelsero la vita consacrata al servizio della Chiesa e dei malati. Una di loro fù assistente infermiera del beato papa Giovanni Paolo II durante la sua degenza al policlinico Gemelli a Roma, dopo l’attentato in piazza san Pietro. Ancora fanciullo, Giovanni si trasferì a Erba con tutta la sua famiglia. Qui frequentò la scuola dell’obbligo e sentì nascere nel suo animo i primi segni della chiamata alla vita sacerdotale e religiosa. Provò ad entrare nel seminario diocesano milanese, ma quando conobbe da vicino i padri Passionisti di Carpesino d’ Erba, domandò di poter entrere tra di loro per farsi religioso. All’età di 18 anni entrò nel seminario minore di Basella, per passare poi l’anno seguente al noviziato diCaravate ( Varese ) sotto la guida ferma e saggia di padre Fulgenzio Bondovini. Emise i primi voti religiosi l’8 settembre 1946 e quelli definitivi tre anni dopo nel 1949. Seguì il curriculum degli studi di teologia avendo come direttore padre Giulio Dell’Orto, fino all’ordinazione sacerdotale che avvenne nella chiesa parrocchiale di Cameri il 14 aprile del 1953, per mano dell’allora vescovo di Novara mons. Gilla Gremigni. Giovane sacerdote brillante, fu subito inviato presso i giovani del seminario come professore di francese, lingua che conosceva bene per i suoi prolungati soggiorni in Francia dove conseguì il diploma di insegnamento. Si spostò quindi nelle varie sedi del seminario, da Carpesino d’Erba, a Basella, a Calcinate ( BG ). Insegnò per quindici anni, centinaia di ragazzi devono a lui la conoscenza del francese come prima lingua estera, e l’apertura mentale su un mondo culturale diverso da quello italiano. Dopo questo periodo dedicato all’insegnamento, padre Livio si volse all’apostolato sacerdotale, assumendo incarichi pastorali. Fu curato per otto anni( 1972 – 1980 ) al santuario di Basella, di cui conservò un ricordo amabile, per passare poi in aiuto alla parrocchia di Milano di santa Maria Goretti( 1980 – 1987 ). Dopo un soggiorno di quattro anni in Terra Santa nella comunità di Betania ( 1983 - 1987) assunse l’assistenza alle parrocchie di Brugnato ( 1987 – 1989 ). In seguito approdò al santuario delle Rocche di Molare, dove fu sia superiore della comunità locale, sia parroco della frazione ( 1989 – 2003 ). Il ricordo di quel santuario mariano rimase per sempre tra i sui ricordi devoti. Dal 2003 si stabilì nella comunità di Carpesino d’Erba dove resto fino alla morte. Rimase sempre molto attivo nell’apostolato dell’assistenza ai malati e agli anziani, che visitava con regolarità, nei vari istituti, e nell’aiuto pastorale alle comunità religiose femminili della zona. Conserviamo il ricordo della sua persona serena, amabile serviziovole come la sua più bella immagine di sacerdote zelante, pastore instancabile, insegnante esigente. Il Signore lo ricompensi delle sue fatiche e lo accolga nella sua pace. Amen Ringraziamo il Cav. CARLO PANZERI che con i suoi ricordi, ci riporta a riscoprire personaggi nati nella nostra bellissima BRIANZA facendoci cosi, ritornare ai bei tempi della nostra infanzia. Un grazie di vero cuore a padre FELICE MILANI che ci ha documentato tutta la vita di padre LIVIO DELLA CROCE. Grazie Carletto e grazie padre Felice Incontri per le giovani famiglie Con quanta cura ed attenzione ciascuno di noi ha preparato il libretto che ha accompagnato la messa del giorno del matrimonio: la scelta delle letture, del brano del vangelo, le immagini, i colori ed i canti che hanno accompagnato una celebrazione che è rimasta scolpita nel nostro cuore... E poi? Dove è stato riposto quel bellissimo e tanto curato libretto? Sicuramente in qualche luogo prezioso, in un cassetto dei ricordi o insieme alle fotografie di quel giorno tanto atteso... Quest'anno, con il prezioso aiuto di Don Angelo, abbiamo deciso di “rispolverarlo”...incontrandoci l'ultima domenica di ogni mese in oratorio e condividendo il nostro cammino di sposi, confrontandoci e “chiacchierando” su temi che di volta in volta abbiamo scelto: la comunicazione familiare: parole e gesti; la relazione con le famiglie di origine; il lavoro: tempo per costruire: la fatica per... Hanno partecipato a questi bei momenti anche le nostre bambine, Cecilia e Ginevra, a volte sonnecchiando, altre giocando tra loro, altre ancora scambiandosi “le merende” e cercando di attirare l'attenzione di Don Angelo che ringraziamo per la pazienza e la disponibilità! Ci piacerebbe continuare a “camminare insieme” anche durante il prossimo anno e ci farebbe ancor più piacere se qualche altra coppia decidesse di “rileggere il proprio libretto di Matrimonio” e di unirsi al nostro cammino di sposi... Vi aspettiamo! Alessia, Angelica, Emiliano e Fabio COMUNITA’ PASTORALE “SANTA MARIA DI MONTE BARRO” Milano, Stadio di San Siro, 2 giugno 2012 Incontro del Santo Padre Benedetto XVI° con i cresimandi e i cresimati Finalmente il giorno era arrivato: sabato 02 giugno 2012. Il ritrovo presso il parcheggio di Sala al Barro alle ore 07.30. Li ci attendeva un autobus turistico avente destinazione Stadio di San Siro. Scopo della giornata: partecipare all’incontro dei cresimati e cresimandi 2012. Tutti presenti all’appello: i ragazzi cresimati di Villa Vergano e Bartesate - Laura, Camilla, Samuele, Davide ed Alessandro -, la catechista Marika, genitori e/o parenti (da non dimenticare inoltre i ragazzi cresimati di Sala al Barro con la loro catechista). Tutti presenti e tutti pronti: pettorine rigorosamente arancioni, il foularino giallo raffigurante il logo della manifestazione, la preghiera con la santissima messa, la bandiera di riconoscimento di Villa e Bartesate e, non potevano mancare, gli zainetti per rifocillarsi. Nell’aria, di una giornata di bel tempo e soleggiata al punto giusto, aleggiava già un particolare entusiasmo che tradiva una anticipata emozione: quella di assistere e partecipare sì all’incontro dei cresimandi, ma con un ospite, quest’anno, d’eccezione: il Santissimo Papa Benedetto XVI°. Il percorso verso San Siro, è giusto ricordarlo, per i ns. ragazzi era già cominciato molto tempo prima del ritrovo di Sala al Barro. Il 13 maggio infatti ricevevano il Sacramento della Cresima ed ancora prima, seguiti dalla catechista Marika, avevano per tutto l’anno partecipato ad incontri preparatori presso l’oratorio di Villa Vergano. Incontri imprescindibili per quello che avrebbero ricevuto: la Cresima, ossia la riconferma di quanto ricevuto col Battesimo: la gioia di essere accompagnati nel lungo cammino della loro vita dallo Spirito Santo. Il pullman raggiungeva lo Stadio alle 08.45 circa e, passatemelo, provai da milanista quale sono, una emozione in più: quella di rivedere dopo parecchi anni lo stadio della mia squadra del cuore. Dopo le giuste e precise raccomandazioni degli accompagnatori, scendiamo dal bus. Subito ci rendiamo conto della particolarità dell’evento. Ovunque una fiumana di persone e ragazzi sfoggianti pettorine, all’uopo consegnate, coi colori dell’arcobaleno. Superati i tornelli dell’ingresso di San Siro entriamo dello stadio. Trovati i posti assegnati, finalmente, riuscivamo ad ammirare l’imponente struttura già gremita di gente festante. Lo stadio, grazie all’effetto delle pettorine indossate di colore differente per ogni settore dello stesso, sembrava un grande fiore dai colori sgargianti. L’attesa per l’arrivo del Santo Papa era piacevolmente smorzata da cori inneggianti il Medesimo, da lunghi applausi, dallo sventolio dei foulards gialli precedentemente distribuiti nonché da improvvisate, ma ben riuscite, “ole” da stadio. Alle 12.00 la voce dello speaker annunciava l’imminente ingresso nello stadio del Santissimo. Un tripudio accompagnava così l’arrivo del Pontefice a bordo della cosiddetta Papamobile. Da quel momento una forte ed intensa emozione ci prese tutti quanti. Un’aurea di Santità permeava tutto lo stadio, ricoprendoci come una piacevole pioggia avvolgente. La si poteva sentire, era quasi palpabile. Gli applausi, il “tifo” da stadio era tutto per Lui. Un’unica voce si elevava dai sessantamila e oltre presenti : “Benedetto”…”Benedetto”…”Benedetto… Dopodiché dopo un canto di benvenuto “….come il vento dà la forza di viaggiare in un oceano, così Tu ci dai lo Spirito che ci guiderà da te”…, cominciava la Messa. Una Messa veramente particolare dove tra un “momento” ed un altro (come gli atti di un’opera) si alternavano, all’interno del campo da gioco, una serie di coreografie create da centinaia e centinaia di ragazzi (i figuranti) che correndo, chi da una parte chi dall’altra del campo, chi con tendine chi con figure geometriche colorate di cartone, formavano figure e rappresentazioni a dir poco spettacolari in tema con gli argomenti trattati nella lettura (la pesca miracolosa) piuttosto che nell’omelia del Santo Padre. In particolare, il significato della pesca miracolosa rappresentato, con dovizia di particolari dai figuranti, attraverso la realizzazione di una rete fatta di lunghi nastri bianchi intrecciati e, all’interno di essa, raggruppamenti di ragazzi raffiguranti i pesci: “Pietro …. getta in acqua le tue reti. Prendi ancora il largo sulla mia parola, con la mia potenza io ti farò pescatore di uomini”. Questo spettacolo nello spettacolo rappresentato da tutti quei ragazzi non faceva altro che amplificare le emozioni precedenti ed allo stesso tempo infondere stati di sana commozione e trepidazione fino al momento conclusivo, e oltre, della Benedizione del Santissimo. Per concludere voglio riportare una frase che un cresimando ha rivolto al Papa. Le parole non sono proprio le stesse, ma il significato sì: “Santo Padre in questo stadio si confrontano campioni di differenti squadre. Questa mattina sei Tu il nostro Campione e la Tua squadra si chiama Chiesa” e …. aggiungiamo noi: “come Pietro, fondatore della Chiesa, ognuno di noi sarà “pescatore” di uomini”. Un caro saluto dalla Comunità Pastorale “Santa Maria di Monte Barro”, dai cresimati, dalle catechiste e dal portavoce delle emozioni di questa unica ed incredibile giornata, Luca. Preghiera di chiusura della 5^ Conferenza Episcopale Latinoamericana Rimani con noi Signore, accompagnaci, anche se non abbiamo saputo sempre riconoscerti Rimani con noi, perché l’oscurità sta diventando sempre più densa attorno a noi, e Tu sei la Luce; nei nostri cuori si sta insinuando la disperazione e Tu ci riaccendi con la certezza della Pasqua. Siamo stanchi di camminare, ma Tu ci rinfranchi allo spezzare il pane, per annunciare ai nostri fratelli che Tu realmente sei risorto e ci hai affidato la missione di testimoniare la Tua Risurrezione. Rimani con noi Signore, quando attorno alla nostra fede cattolica sorgono le nubi del dubbio, della stanchezza o della difficoltà; Tu che sei la verità in persona come rivelatore del Padre, illumina le nostre menti con la Tua parola; aiutaci a sentire la bellezza di credere in Te. Rimani con le nostre famiglie, illuminale nei loro dubbi, sostienile nelle loro difficoltà, consolale nelle loro sofferenze e nella fatica quotidiana, quando attorno a loro si addensano ombre che ne minacciano l’unità e la natura. Tu che si la Vita, rimani nelle nostre case, perché continuino ad essere nidi dove nasce la vita umana abbondantemente e generosamente, dove si accoglie, si ama, si rispetta la vita dal suo concepimento alla sua fine naturale. Rimani con noi Signore, con coloro che nella nostra società sono i più vulnerabili; rimani con i poveri, con gli indios e con gli afro-americani, che non sempre trovano spazio e appoggio per esprimere la ricchezza della loro cultura e la sapienza della loro identità. Rimani con noi Signore, con i nostri bambini e i nostri giovani, che sono la speranza e la ricchezza del nostro Continente; proteggili da tante insidie, che attentano contro la loro innocenza e le loro legittime speranze. Oh buon Pastore, rimani con i nostri anziani e i nostri ammalati. Irrobustisci la loro fede, perché siano tuoi discepoli e missionari! Amen Una favola per la famiglia Una famiglia scendeva da Gerusalemme a Gerico per le vie tortuose della storia quando ad un certo punto incontrò i tempi moderni. Non erano peggiori di altri, ma si accanirono comunque contro la famiglia: le portarono via la fede, poi le tolsero l’unità e la felicità, la serenità del colloquio domestico, la solidarietà col vicinato, la vita gioiosa al suo interno e l’ospitalità verso l’esterno. Passava giusto per quella strada un sociologo: vide la famiglia ferita sull’orlo della strada, prese a farne l’analisi e lunghi studi e alla fine sentenziò: “Non c’è niente da fare, non poteva che morire”. Poco dopo passò uno psicologo che disse: “Era opprimente, meglio che sia finita”. Anche un prete la incontrò, le fece la predica sulla morale e sulla mancanza di religione e se ne andò alzando le mani al cielo ed esclamando: “Che tempi!”. Infine passò il Signore, che la vide e ne ebbe compassione, si chinò su di lei lavandone le ferite con l’olio della sua tenerezza e il vino del suo amore. Se la caricò sulle spalle e la portò alla Chiesa affidandola ad essa con queste parole:”Ho già pagato per lei tutto quello che c’era da pagare. Ho dato il mio sangue per lei non l’ho lasciata sulla strada, l’ho ristorata con la mia parola e il mio pane. Al mio ritorno ti chiederò di lei”. A mano mano che la famiglia si riebbe, si ricordò del volto del Signore e, guarita dalle ferite della solitudine, divisioni e materialismo, decide di fare quello che lei stessa aveva ricevuto: si pose con amore accanto ai bambini abbandonati, ai giovani disorientati, alle famiglie in crisi, ai vecchi e agli ammalati. Buone vacanze a tutti e… arrivederci a ottobre Grazie a tutte le persone che collaborano alla stesura del libretto “ ECO” 40 ° Don Angelo Oggi, per la nostra comunità è un giorno veramente speciale. Riuniti attorno alla mensa eucaristica, oltre alla festa patronale dei santi apostoli Pietro e Paolo, vogliamo ricordare 40 anni di ordinazione sacerdotale di don Angelo. Da parecchi anni don Angelo frequenta la nostra comunità ed è con gioia che oggi noi tutti vogliano fare festa insieme a lui. Don Angelo sa che siamo persone semplici, che non amano grandi discorsi ma esprimono poche cose con la sincerità che nasce dal profondo dei cuori. Del resto, in questi anni don Angelo e don Roberto ci hanno insegnato a valorizzare l’essenza delle cose, perché generalmente l’apparenza e l’esteriorità non lasciano traccia del loro passaggio. Forti di questa consapevolezza eleviamo un grazie sincero a Dio per aver avuto la fortuna di incontrare questo sacerdote nel nostro cammino di Fede. In questi anni don Angelo ha condiviso i momenti di gioia e di dolore della nostra comunità che come lui stesso dice è diventata ormai la sua famiglia: per questo desideriamo esprimergli la nostra profonda riconoscenza. I numerosi ragazzi della nostra comunità che sono diventati veri testimoni di Cristo attraverso il sacramento della Cresima somministrato a loro da don Angelo, manifestano in questo giorno un senso di gratitudine davvero particolare verso questo sacerdote che ha segnato in modo profondo il loro cammino di Fede. Con questi sentimenti nel cuore auguriamo a don Angelo ogni bene con le parole del Salmista: ..ti esaudisca il Signore, …ti conceda quanto desidera il tuo cuore e porti a compimento ogni tuo progetto” 45 ° Don Enrico