Residenza cinque -San marco -Lucca Realizzata da : Ippolito costruzioni srl – via del Brennero 151 . San Marco Lucca Proprietà : Lucca Costruzioni srl – Amm. Unico Ippolito Giuseppe collaboratori tecnici : Geom. Ippolito Paolo progettisti e D.L . : 2P architettura di Pieri e Puccetti Calcoli in C.A. E D.L. Ing. Neri Fabrizio e Daniele Nesti Prog. e coord. Sicurezza : Geom. Marco Lucchetti Progettazione interni , esterni , rendering illuminazione e Design: Arch.iunior Claudia Luisi Collaboratore alla prog. Arch. Massimiliano Gobbi . Sull'area in questione sorgeva un capannone artigianale , mai utilizzato , il quale è stato demolito con l'ausilio di mezzi meccanici con la collaborazione dell'Impresa Del Debbio Spa la quale si è anche occupata di eseguire gli scavi sbancamento . L'imponente scavo di sbancamento realizzato nel mese di luglio è stato effettuato per permettere la costruzione del vano interrato , un unico vano di 1320 mq che ha previsto uno scavo di 4,600 mc di terra. quindi è iniziata la fase delle opere in cemento armato con il getto del magrone , la realizzazione della platea con CLS certificati della Unical . Primo getto ( magrone) Documento di trasporto dell'acciaio utilizzato con annessa scheda di rintracciabilità documento di trasporto del calcestruzzo da Unical SPA LE OPERE IN CEMENTO ARMATO 28 Agosto 2010 L'inizio del primo getto di Cls per la platea , un getto di quasi 700 mc di calcestruzzo in unico soluzione ... armatura della platea con acciaio certificato , fornito già lavorato dalla ditta Edilmarket Quindi è iniziata la lavorazione delle strutture in elevazione , muri , ascensori , setti e pilastri con l'ausilio delle pannellature della Peri , con le quali sono stati realizzati anche tutti i solai … particolari di setti e pilastri in C.A. Tutte le strutture in elevazione sono state protette nella base di appoggio della platea con l'ausilio di prodotti bentonitici per evitare eventuali infiltrazioni di acqua, caso quest'ultimo parecchio difficile anche per l'utilizzo di idonei calcestruzzi additivati usati nelle strutture di fondazione . Tutte le strutture ( i muri) in elevazione dal piano interrato sono state protette con una membrana ( onduline in plastica) utilizzata per proteggere lo strato di impermeabilizzante applicato alla superficie esterna del muro in elevazione . Quindi si è passato alla fase dei riempimenti , applicando prima uno strato di ghiaia , di grossa pezzatura ( derenaggio) e poi della normale terra per il riempimento Nella costruzione dei solai , costituiti da solette piene in c.a. Con spessore di 20 cm ad eccezione della soletta del piano terreno che ha uno spessore di 25 cm , si è tenuta particolare attenzione alla predisposizione degli scarichi dei piani superiori , ed alle canalizzazioni impiantistiche. Anche queste strutture sono state realizzate con prodotti della Peri in particolare con lo Skydec , un particolare sistema di armatura dei solai , che permette di ottimizzare i tempi di costruzione ed una precisione altrimenti difficilmente eseguibile . Canalizzazioni elettriche particolare solaio piano terzo armature con Skydec particolare sagoma in polistirolo del balcone COPERTURA DEL LOTTO B PARTICOLARE DEL TETTO COPERTURA LOTTO C COPERTURA LOTTO A COPERURA LOTTO C STRUTTURA CORPO A LE COIBENTAZIONI Le coibentazioni delle murature verso l'esterno e tra le varie unità sono state realizzate mediante l'utilizzo di lana di roccia applicata a colla sulla parete esterna ( in mattoncini faccia vista o in gas beton da 15 cm ) precedentemente intonacata ) . La lana di roccia in questione ha uno spessore di cm 6 . Le parti , in cemento armato invece sono state coibentate , al fine di evitare la formazione di condense , con del polistirolo espanso EPS 120 della Fassa Bortolo con spessore 3 cm . Particolare coibentazione tra lana /polistirolo particolare muro mansarde Muro intonacato- pilastro ad angolo rivestito con polistirolo-materassino antirumore-lana attacco pilastro/infisso mansarde Muratura a cassetta : intonacatura dei muri perimetrali ( lato interno) Le murature perimetrali esterne sono state realizzate con un mattoncino faccia vista della RDB ITALIA – color rosso mattone sabbiato fine , murato con calce MV40 della Fassa Bortolo idonea al faccia vista . ( vedi schede tecniche) Successivamente il mattoncino è stato intonacato dal lato interno ( spess. Medio cm 2 intonaco Fassa Bortolo) , quindi è stata posata la lana di Roccia spess. Cm 6 , barriera a vapore , camera d'aria , contro-parete da cm 15 con blocco Gasbeton Evolution 500 e quindi intonacatura finale dal lato interno all'appartamento . Questo pacchetto murario , così composto assicura un 'ottimo potere termico ed acustico alle murature oltre che una notevole resistenza al fuoco REI 180 +. Le pareti divisorie tra gli appartamenti dove non è stato utilizzato il mattoncino faccia-vista sono state realizzate con gasbeton da 15 + 15 con interposta lana di roccia e tre mani di intonaco ( due esterne ed una interna) . particolari di murature interne ( contro-pareti) DIVISORI INTERNI Le tramezzature interne sono state realizzate con Blocco Gasbeton cm 10 Evolution 500 Tutti i blocchi Gasbeton sono stati murati con Collante della Gasbeton e Collante Fassa A81 . I giunti delle murature interne ed esterne sono stati realizzati mediante l'utilizzo di schiuma poliuretanica della Hilti e della Berner . Questo particolare accorgimento è stato adottato per evitare possibili microfessurazioni in corrispondenza degli angoli tra le murature e le solette in C.A. Anche i controtelai sono stati fissati utilizzando lo stesso metodo . Stacco delle murature Materassino fonoassorbente sotto i tramezzi I controtelai esterni I contro-telai esterni istallati , sono della ditta della ALPAC , questi particolari tipi di telai hanno la caratteristica di permettere un ottimo taglio termico , un grande potere fonoassorbente certificato ed inoltre contengono all'interno la serranda motorizzata e comandata con controllo remoto singolo e simultaneo . La serranda , scorre in una guida protetta da dei feltrini che non permettono alla stessa di fare rumore quando è in movimento o quando tira il vento . Inoltre tutte le stecche della serranda sono in alluminio pre verniciato coibentato con poliuretano espanso . Aggancio controtelaio alpac -muratura 1 Aggancio controtelaio alpac -muratura 2 controtelaio finito al grezzo part. serranda incorporata al telaio SEGUONO IN ALLEGATO LE SCHEDE TECNICHE DEI PRINCIPALI MATERIALI UTILIZZATI DURANTE LA REALIZZAZIONE DELLA FASE MURARIA . • • • • • • • • GASBETON EVOLUTION 500 COLLANTI PER GASBETON ( FASSA A81) MATTONCINI FACCIA VISTA RDB MALTA MV 40 FASSA PER FACCIA VISTA INTONACO KC1 PER RINZAFFO LANA DI ROCCIA KNAUF SPESS. CM 6 CONTROTELAI ALPAC PANNELLO DI COIBENTAZIONE EPS FASSA PER CAPPOTTO PILASTRI . A81 Adesivi Adesivo rasante bianco per blocchi in cemento cellulare espanso Composizione A 81 è un adesivo premiscelato secco composto da cemento Portland bianco, sabbie selezionate ed additivi specifici per migliorare la lavorazione e l`adesione. Impiego A 81 viene usato per incollare e rasare blocchi in cemento cellulare espanso (tipo Gasbeton, Ytong, etc.). Preparazione del fondo La superficie deve essere libera da polvere, sporco, ecc. Eventuali tracce di oli, grassi, cere, ecc. devono essere preventivamente rimosse. Caratteristiche tecniche Aspetto Peso specifico della polvere Granulometria Acqua di impasto Resa polvere bianca 1.300 kg/m³ ca. < 0,6 mm 24% ca. per rasare: 1,4 kg/m2 ca. per mm di spessore; adesivo: 5-7 kg/m2 ca. di superficie da incollare; 5 minuti ca. 1.750 kg/m³ ca. Tempo di riposo Peso specifico della malta bagnata Densità del prodotto indurito 1.600 kg/m³ ca. >12 ph 4 ore ca. Durata dell'impasto a +20°C 5 N/mm² ca. Resistenza a flessione a 28 gg Resistenza a compressione a 10 N/mm² ca. 28 gg 8.000 N/mm² ca. Modulo di elasticità a 28 gg µ = 8 (valore misurato) Fattore di resistenza alla diffusione del vapore Coefficiente di assorbimento W0 d'acqua per capillarità λ= 0,67 W/m°K (valore Coefficiente di conducibilità tabulato) (EN 1745) termica Conforme alla Norma UNI EN 998-1 (GP-CSIV-W0) Lavorazione Ad ogni sacco da 25 kg di A 81 si devono aggiungere circa 6 litri di acqua pulita e mescolare con agitatore meccanico fino ad ottenere un impasto omogeneo e privo di grumi. Attendere 5 minuti prima dellapplicazione, rimescolare e stendere ladesivo sui blocchi già posizionati, sia sulla base che sui fianchi degli stessi, regolando lo spessore con la spatola dentata. Posare quindi velocemente sulla colla fresca i blocchi, registrandone la posizione con un martello di gomma. Rimuovere quindi leccesso di colla che sborda dai giunti dei blocchi. Avvertenze Ladesivo fresco va protetto dal gelo e da una rapida essiccazione. Una temperatura di +5°C viene consigliata come valore minimo per lapplicazione e per il buon indurimento delladesivo; al di sotto di tale valore la presa verrebbe eccessivamente ritardata e sotto 0°C il prodotto ancora fresco o non indurito sarebbe esposto allazione disgregatrice del gelo. A 81 deve essere usato allo stato originale senza aggiunte di materiali estranei. Fornitura Sacchi speciali con protezione dallumidità da 25 kg ca. Conservazione Conservare allasciutto superiore a 12 mesi. per un periodo non Qualità A 81 è sottoposto ad accurato e costante controllo presso i nostri laboratori. Le materie prime impiegate vengono rigorosamente selezionate e controllate. I dati riportati si riferiscono a prove di laboratorio; nelle applicazioni pratiche di cantiere queste possono essere sensibilmente modificati a seconda delle condizioni di messa in opera. L`utilizzatore deve comunque verificare l`idoneità del prodotto all`impiego previsto, assumendosi ogni responsabilità derivante dall`uso. La ditta Fassa si riserva di apportare modifiche tecniche senza nessun preavviso. Edizione 03/08. LASTRA EPS CON GRAFITE Elementi per Sistema Cappotto Lastra per isolamento termico in EPS con GRAFITE Composizione La Lastra per isolamento termico in Polistirene Espanso Sinterizzato con Grafite è prodotta con materie prime di elevata qualità, e ricavata per taglio a filo caldo da blocchi preventivamente stagionati. L’addizione di polveri di grafite all’interno della materia prima aiuta ad abbassare il contributo dell’irraggiamento alla trasmissione del calore attraverso la lastra. Caratteristiche Tecniche Lunghezza 1.000 mm Larghezza 500 mm Spessore 30-300 mm Benestare Tecnico Europeo ETA 07/0280 (ETAG004) La classificazione delle Lastre in EPS con Grafite secondo la norma EN 13163 prevede che le caratteristiche vengano dichiarate sotto forma di codici di designazione, che riportano a specifici limiti superiori o inferiori. Caratteristiche Tecniche Caratteristiche Codice di Unità di misura designazione Resistenza a compressione al 10% CS (10) KPa ≥ 100 Lunghezza L % L2 (±2) Larghezza W % W2 (±2) Spessore T mm T1 (±2) Planarità P mm P4 (±5) Ortogonalità S mm/m S2 (±2) Conducibilità termica dichiarata λD W/m·K 0,031 Massa volumica - Kg/m³ 20 (± 10%) Permeabilità al vapore in campo secco δa Kg/m·s·Pa 2,5·10¯¹² Permeabilità al vapore in campo umido δu Kg/m·s·Pa 6·10¯¹² Capacità termica specifica Cs J/Kg·K 1450 Stabilità dimensionale DS % DS(N)2 Reazione al fuoco - - Classe E della deformazione Scheda Tecnica: LASTRA EPS CON GRAFITE – Edizione 04/2011 Fassa S.p.A. – Via Lazzaris, 3 – 31027 Spresiano (TV) - www.fassabortolo.com LASTRA EPS CON GRAFITE Elementi per Sistema Cappotto Resistenza termica Le Lastre per isolamento termico in EPS con Grafite possono avere diversi valori di resistenza termica a seconda dello spessore del pannello. Resistenza termica RD (m2·K/W) Spessore pannello (mm) Resistenza termica dichiarata (m²k/W) 30 1,0 40 1,3 50 1,6 60 1,9 80 2,6 100 3,2 120 3,9 140 4,5 160 5,2 180 5,8 200 6,5 220 7,1 240 7,7 Impiego Le Lastre per isolamento termico in EPS con Grafite vengono utilizzate per la posa di sistemi a cappotto sulle pareti esterne di edifici di nuova costruzione, o in interventi di restauro di edifici esistenti. Il tipo di lastra e lo spessore da utilizzare vengono scelti in base alle esigenze di isolamento termico, e comunque in osservanza alla legislazione vigente D. LGS. n° 192/2005 e D. LGS. n° 311/2006. Preparazione del fondo Il supporto deve essere libero da polvere, sporco, ecc. Eventuali tracce di oli, grassi, cere, ecc. devono essere preventivamente rimosse. Verificare la planarità del supporto, ed eventualmente asportare le sporgenze superiori ad 1 cm. Le parti in calcestruzzo fortemente ammalorate devono essere bonificate con speciali malte da ripristino. Rimuovere la presenza di eventuali pitture parzialmente scrostate, rivestimenti privi di aderenza, superfici smaltate o vetrose, eventualmente per idrosabbiatura. Lavorazione Il fissaggio delle lastre avviene utilizzando i collanti Fassa A 50, A 96 o AL 88, applicando il collante per esteso o a strisce e punti, assicurando il rispetto della superficie minima di incollaggio, prevista nella misura di almeno il 50% della superficie totale del pannello. In particolare la stesura della colla deve avvenire obbligatoriamente nella cornice perimetrale, ovvero nella zona soggetta ad eventuali movimenti dell’isolante, avendo cura che il collante non debordi dalla lastra dopo la posa della stessa. E’ necessario inoltre evitare l’esecuzione della fase d’incollaggio sulle pareti esposte alla luce diretta del sole, specialmente nella stagione estiva. Se questo non fosse possibile, è opportuno prevedere la schermatura del ponteggio attraverso dei teli oscuranti. Scheda Tecnica: LASTRA EPS CON GRAFITE – Edizione 04/2011 Fassa S.p.A. – Via Lazzaris, 3 – 31027 Spresiano (TV) - www.fassabortolo.com LASTRA EPS CON GRAFITE Elementi per Sistema Cappotto Successivamente viene effettuato il fissaggio meccanico mediante tasselli in polipropilene, idonei al supporto su cui devono essere applicati, il cui gambo avrà una lunghezza tale da penetrare nel supporto di almeno 30 mm. La rasatura delle lastre si realizza sempre con i prodotti Fassa A 50, A 96, o AL 88, rinforzati con la rete di armatura in fibra di vetro alcali-resistente da 160 g/m2 certificata ETAG 004. ll rivestimento a spessore RSR 421, RX 561, RTA 549 o R 336 completa l’applicazione dei pannelli isolanti. Per le modalità di applicazione dettagliate, è necessario comunque attenersi alle indicazioni riportate sulla documentazione tecnica Fassa. Avvertenze • • • • • • • La posa in opera dovrà essere effettuata a temperature comprese tra +5°C e +35°C. Evitare l’esposizione dei pannelli da applicare agli agenti atmosferici, avendo cura di stoccare le lastre imballate in un luogo coperto, asciutto, ben ventilato e lontano dalla luce o da altre sorgenti di calore. Le superfici dei pannelli devono essere pulite ed integre: togliere l’imballo delle lastre solo al momento della posa. Evitare l’incollaggio per soli punti. Evitare l’applicazione di lastre danneggiate, deteriorate, sporche, ecc. Durante la posa, proteggere le lastre isolanti da eventuali infiltrazioni d’acqua dovute alla pioggia. Evitare l’applicazione di Lastre isolanti in EPS con Grafite a contatto con il terreno. Fornitura • Le Lastre per isolamento termico in EPS con Grafite sono fornite in imballi di polietilene e a richiesta possono essere zigrinate. Qualità Le Lastre per isolamento termico in EPS con Grafite sono classificate e marcate secondo la norma europea EN 13163, e sottoposte ad un accurato controllo presso i nostri stabilimenti. I dati riportati si riferiscono a caratteristiche medie del prodotto. L’utilizzatore può verificare direttamente sull’etichetta di identificazione del prodotto le caratteristiche specifiche di ogni fornitura. L’utilizzatore deve comunque sempre verificare l’idoneità del prodotto all’impiego previsto, assumendosi ogni responsabilità derivante dall’uso. La ditta Fassa si riserva di apportare modifiche tecniche senza preavviso. Scheda Tecnica: LASTRA EPS CON GRAFITE – Edizione 04/2011 Fassa S.p.A. – Via Lazzaris, 3 – 31027 Spresiano (TV) - www.fassabortolo.com Partizioni interne e muratura portante La tradizione si rinnova esaltando il comfort termico delle murature portanti esterne e l’isolamento acustico dei divisori interni. Trent’anni di vita con quote di mercato in crescita costante se da un lato sono il segno tangibile dell’apprezzamento del mondo delle costruzioni, dall’altro impongono un inevitabile sviluppo per Evolution 500, un prodotto innovativo che ha rappresentato per l’edilizia di ieri la migliore sintesi di termica, acustica e portanza. Le nuove tecnologie produttive consentono oggi di migliorare la resistenza meccanica a fronte di una riduzione di densità, in modo da ottenere prodotti più leggeri e dunque più isolanti, mantenendo comunque una resistenza sufficiente per la costruzione di edifici in muratura portante. Evolution 500 può essere utilizzato per divisori interni e per murature portanti (in zona 4). Evolution 500 diversifica la gamma prevedendo per gli spessori da 24 a 40 cm una densità di 450 kg/m³ in grado di offrire trasmittanze da 0.48 a 0.30 W/m²K per soddisfare le richieste normative in tutte le zone climatiche, mentre per gli spessori da 5 a 20 cm mantiene una densità di 500 kg/m³ per garantire ottime prestazioni di isolamento acustico superando abbondantemente i 50 dB di Rw con pareti doppio strato con interposto materiale fonoassorbente e spessori totali compresi tra 20 e 30 cm. ISOLAMENTO TERMICO La struttura cellulare del calcestruzzo aerato autoclavato garantisce prestazioni di isolamento termico e di resistenza meccanica uniche, creando un vero e proprio muro isolante grazie al sistema di cavità d’aria che consente valori di conduttività termica compresi tra 0.08 e 0.14 W/mK a seconda delle diverse densità. ≤ 30 kWh/(m2a) ≤ 50 kWh/(m2a) ≤ 70 kWh/(m2a) Le murature in GASBETON® non vantano solo eccellenti valori di trasmittanza e quindi di isolamento termico, ma, grazie all’effetto combinato della capacità di accumulo termico (dipendente dalla densità e dal calore specifico) e della resistenza termica della struttura (dipendente direttamente dalla conduttività) sono caratterizzate da ottimi valori di inerzia termica, nonostante il valore contenuto della loro massa, e consentono di soddisfare la richiesta di prestazioni per il periodo estivo del D.P.R. N. 59/2009. ≤ 90 kWh/(m2a) ≤ 120 kWh/(m2a) ≤ 160 kWh/(m2a) Classi energetiche sfasamento ≤ 160 kWh/(m2a) 35° Isolamento acustico L’esigenza di isolare gli edifici dai rumori aerei provenienti dall’esterno e da quelli prodotti all’interno non sempre è oggetto di sufficiente attenzione durante la progettazione e l’esecuzione in cantiere. Perché le nostre abitazioni siano più silenziose occorre adottare soluzioni progettuali testate in laboratorio e porre un’adeguata cura all’esecuzione dei lavori per impedire la formazione dei ponti acustici, come richiesto dalla normativa vigente (D.P.C.M. 5 dicembre 1997). Questo è possibile con il sistema costruttivo GASBETON® che dispone di numerose soluzioni certificate in laboratorio e la cui posa in opera risulta particolarmente semplice ed efficace. 26° onda termica attenuazione A B C D E F G Inerzia termica Resistenza al fuoco Il GASBETON® è un materiale minerale incombustibile (Euroclasse di reazione al fuoco A1 - secondo D.M. 10/03/05), non rilascia fumi tossici e offre una resistenza al fuoco eccezionale. Le sue caratteristiche fisiche lo rendono uno dei materiali più adatti per la realizzazione di pareti tagliafuoco. Tra i numerosi campi d’impiego vi sono anche le pareti dei forni di prova di laboratori che rilasciano le certificazioni di resistenza al fuoco: nessun argomento può essere più convincente. Portanza Le murature portanti GASBETON® rappresentano una scelta progettuale completa per portanza, leggerezza, isolamento termico: per ottenere analoghe prestazioni con materiali tradizionali occorre eseguire costose soluzioni pluristrato. Il sistema costruttivo ottimizza le prestazioni della muratura grazie anche all’impiego del collante cementizio GASBETON® per giunti a strati sottili. La precisione dimensionale (tolleranza ± 1mm) e l’omogeneità dei blocchi garantiscono la piena aderenza del collante e la definizione di giunti sottili a spessore costante, tali da impedire la formazione di pericolose eccentricità costruttive. Ideale in zona sismica Struttura cellulare non significa solo isolamento termico ed acustico, ma anche leggerezza e dissipazione energetica: due qualità che si coniugano con la sismicità caratteristica del nostro territorio, perchè limitano l’entità delle forze inerziali e ne smorzano l’energia, mantenendo comunque la capacità portante, come RDB ha potuto testare presso il Centro di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica EUCENTRE di Pavia. A misura d’ambiente L’anima del GASBETON® è ecologica a partire già dai suoi ingredienti principali, sabbia, calce ed acqua, che, oltre ad essere presenti in grande quantità sulla crosta terrestre, vengono utilizzati in minima parte costituendo solo il 30% del volume del materiale, con un processo produttivo di mineralizzazione in autoclave che riduce al minimo il ricorso a leganti cementizi. Riciclabile al 100% GASBETON® guarda lontano, perché il rispetto dell’ambiente non si limita alla fase di produzione, ma riguarda tutto il ciclo di vita del materiale: dalla costruzione dell'edificio (la leggerezza riduce l'inquinamento nella fase di trasporto), alla gestione (l'isolamento termico riduce i consumi), alla demolizione (GASBETON® è riciclabile al 100%). Nessuna emissione radioattiva Tutti i materiali da costruzione presentano una certa radioattività naturale, in alcuni casi significativa se le materie prime provengono da terreni particolarmente ricchi di radioisotopi naturali quali uranio, radio e torio. Dalle analisi eseguite risulta che il GASBETON® è caratterizzato da un indice di radioattività I tra i più bassi in assoluto nell’ambito dei materiali da costruzione. Leggerezza Il peso proprio contenuto del materiale rende ottimale l’impiego di GASBETON® anche per soluzioni costruttive non portanti come: tamponature esterne, divisori, risanamento e ristrutturazione. Il peso ridotto delle murature in GASBETON® consente di avere strutture portanti meno sollecitate sia nella definizione dei carichi statici, sia nella definizione dei carichi dinamici relativi alle zone sismiche. Sempre più vantaggi In tutte le nuove tipologie di GASBETON® sono state adottate soluzioni innovative per garantire un ulteriore miglioramento delle prestazioni, prevedendo maniglie per una movimentazione ancora più agevole e giunti ad incastro maschio-femmina per una posa precisa. maschio - femmina Dalla progettazione all’esecuzione, i vantaggi della leggerezza si colgono anche nella facilità di movimento e posa in opera dei blocchi. Precisione dimensionale La tecnologia produttiva di taglio degli elementi consente una notevole precisione dimensionale (tolleranza ± 1mm) che semplifica la messa in opera e la finitura esterna, garantendo soluzioni esecutive di qualità senza sprechi nei materiali da finitura. Lavorabilità La facilità di taglio consente di ricavare direttamente in cantiere blocchi sottomisura e pezzi speciali: la realizzazione di molteplici particolari costruttivi è cosi resa possibile senza dover ricorrere a materiali ausiliari. maniglia Posa rapida e perfetta Il cantiere moderno non ha tempo da perdere, ma non può nemmeno permettersi errori: GASBETON® è la soluzione ideale per coniugare le esigenze di prestazioni sempre più elevate e la riduzione dei tempi in relazione ai costi della manodopera, grazie alle caratteristiche dei blocchi: leggeri, rettificati e ad incastro per una posa rapida e sempre perfetta. Intonaco di fondo a base di calce e cemento per esterni ed interni paraspigoli o staggie negli angoli e guide verticali nelle pareti. Composizione KC 1 è una malta secca composta da calce idrata, cemento Portland, sabbie classificate ed additivi specifici per migliorare la lavorazione e l'adesione. Caratteristiche tecniche Peso specifico della polvere Spessore minimo Granulometria Acqua di impasto Resa Ritiro Densità intonaco indurito Resistenza a flessione a 28 gg Resistenza a compressione a 28 gg Modulo di elasticità a 28 gg Fattore di resistenza alla diffusione del vapore (EN 1015-19) Coefficiente di assorbimento d’acqua per capillarità (EN 1015-18) Coefficiente di conducibilità termica (EN 1745) Conforme alla Norma UNI EN 998-1 1.400 kg/m³ ca. 10 mm < 1,5 mm 23% ca. 13,3 kg/m2 ca. con spessore 10 mm 0,080 mm/m ca. 1.530 kg/m³ ca. 1 N/mm² ca. 2,5 N/mm² ca. 3.000 N/mm² ca. µ ≤ 14 (valore misurato) W0 λ = 0,55 W/m·K (valore tabulato) GP-CSII-W0 Impiego KC 1 viene usato come intonaco di fondo su murature in mattoni, blocchi in calcestruzzo, calcestruzzo grezzo, ecc. Per sottofondi speciali bisogna osservare le istruzioni del fornitore. Preparazione del fondo La muratura deve essere libera da polvere, sporco, efflorescenze saline, ecc. Eventuali tracce di oli, grassi, cere, ecc. devono essere preventivamente rimosse. Le superfici in calcestruzzo liscio devono essere asciutte e precedentemente trattate con materiali aggrappanti come ad esempio SP 22, oppure con un rinzaffo a base di sabbia e cemento con aggiunta dello speciale additivo AG 15 alcali resistente. Giunti di elementi diversi devono essere armati con una speciale rete in fibra di vetro alcali-esistente; la rete non deve essere attaccata direttamente alla muratura, ma va immersa nella parte superficiale dell'intonaco. Per ottenere una buona qualità degli intonaci ed evitare eccessivi consumi di materiale è consigliabile riservare una particolare cura all'esecuzione delle murature; le fughe tra i mattoni devono essere ben riempite, eventuali fori o spaccature nella muratura devono essere precedentemente chiusi, i controtelai devono sporgere di pochi millimetri. Per rispettare la piombatura delle pareti è consigliabile predisporre Lavorazione KC 1 si lavora con macchine intonacatrici tipo FASSA, PFT, PUTZKNECHT, PUTZMEISTER, TURBOSOL o simili. Si applica in unico strato sino a spessori di 20 mm spruzzando dal basso verso l'alto e, successivamente, si raddrizza con staggia ad H o a coltello con passaggi in senso orizzontale e verticale sino ad ottenere una superficie piana. Per spessori superiori a 20 mm l'intonaco deve essere applicato in più strati successivi, a distanza di almeno 1 giorno, avendo sempre l'accortezza di irruvidire lo strato di supporto. La malta, dopo la miscelazione con acqua, deve essere applicata entro due ore. La lavorazione superficiale dell'intonaco (frattazzatura, grattatura, ecc.) si effettua da 1,5 a 4 ore dopo l'applicazione a seconda delle condizioni ambientali e del tipo di superficie. Per applicazioni esterne, al fine di ottenere una superficie omogenea e compatta idonea a supportare finiture tipo rivestimenti a spessore, si consiglia di rifinire l'intonaco con frattazzo di plastica o legno; nel caso di tinteggiatura delle superfici è consigliabile l'utilizzo dell'intonaco di finitura IP 10 disponibile nelle granulometrie da 1-2-3 mm. Nei locali interni la finitura delle pareti si completa applicando, quando l'intonaco è completamente indurito, materiali tipo “Malta Fina”, lisciature, rivestimenti murali a base minerale, ecc. Una finitura più rustica (in locali tipo garage, cantine, ecc.) può essere ottenuta rifinendo direttamente il materiale con frattazzo di plastica, spugna o legno. Avvertenze • L'intonaco fresco va protetto dal gelo e da una rapida essiccazione. Poiché l'indurimento dell'intonaco si basa sulla presa idraulica del cemento e su quella aerea della calce una temperatura di +5ºC viene consigliata come valore minimo per l'applicazione e per il buon indurimento della malta. Al di sotto di tale valore la presa verrebbe eccessivamente ritardata e sotto 0ºC la malta ancora fresca o anche non indurita sarebbe esposta all'azione disgregatrice del gelo. • Durante la stagione estiva, su superfici esposte al sole, si consiglia di bagnare gli intonaci per qualche giorno dopo l'applicazione. • L'applicazione in presenza di forte vento può provocare la formazione di fessurazioni e "bruciature" degli intonaci. In tali condizioni si con- siglia di adottare opportune precauzioni (protezione dei locali interni, applicazione dell'intonaco in due strati frattazzando accuratamente la parte superficiale, ecc.). • L'uso all'esterno di prodotti di finitura ruvidi (tipo rivestimenti murali o IP 10) limita maggiormente l'evidenziarsi di microcavillature rispetto alle finiture lisce (tipo “Malta Fina”, ecc.). • Per applicazioni su sottofondi particolari (pannelli in legno-cemento, in rete, alcuni tipi di muratura isolante, ecc.) non garantiamo una esecuzione priva di cavillature. Il nostro Ufficio Tecnico è a Vostra disposizione nel consigliarVi la metodologia da seguire per limitare tali inconvenienti. È comunque opportuno consultare le istruzioni del fornitore del sottofondo. • Per ristrutturazioni, con supporti eterogenei e spessori variabili di malta d’intonaco, consultare il nostro Ufficio Tecnico per il ciclo più appropriato. • Pitture, rivestimenti, tappezzerie, ecc. devono essere applicati solo dopo la completa essiccazione e stagionatura degli intonaci. • È necessario aerare adeguatamente i locali dopo l'applicazione sino a completo essiccamento, evitando forti sbalzi termici nel riscaldamento degli ambienti. KC 1 deve essere usato allo stato originale senza aggiunte di materiali estranei. Fornitura • Sfuso in silo. • Sacchi speciali con protezione dall'umidità da 30 kg ca. Conservazione Conservare all’asciutto per un periodo non superiore a 6 mesi. Qualità KC 1 è sottoposto ad accurato e costante controllo presso i nostri laboratori. Le materie prime impiegate vengono rigorosamente selezionate e controllate. I dati riportati si riferiscono a prove di laboratorio; nelle applicazioni pratiche di cantiere queste possono essere sensibilmente modificati a seconda delle condizioni di messa in opera. L'utilizzatore deve comunque verificare l'idoneità del prodotto all'impiego previsto, assumendosi ogni responsabilità derivante dall'uso. La ditta Fassa si riserva di apportare modifiche tecniche senza nessun preavviso. Edizione 03/08. terrecotte catalogo generale mattoni estrusi I mattoni estrusi semipieni sono prodotti attraverso un processo lità al vapore, ed evita la formazione di muffe, efflorescenze e produttivo che consente un elevato standard qualitativo del depositi di smog sulle murature, mantenendole sane e durevoli nel prodotto e ne conferisce una naturale uniformità dimensionale tempo. e cromatica. Durante il ciclo produttivo vengono sottoposti al trat- I mattoni trafilati sono prodotti nelle colorazioni: ROSSO e BRUNO. tamento idrorepellente con ALCHIL ALCOSSI SILANI che impedisce Le finiture della superficie a vista sono: LISCIO, SABBIATO (FINE e l’assorbimento di acqua meteorica, pur conservando la permeabi- GROSSO), RUGOSO e CANADESE. Edificio residenziale a Milano, mattone estruso sabbiato fine rosso, Studio arch.tti Selleri. Pagina a fianco: alloggi residenziali a Buccinasco (MI), mattone estruso liscio rosso, arch.tti Tutucci e Monestiroli. 16 Formati e finiture dei mattoni estrusi schema finiture 5,5x12x25 rugoso canadese sabbiato fine sabbiato grosso rosso sabbiato fine sabbiato grosso bruno* sabbiato fine sabbiato grosso rugoso canadese rosso sabbiato fine sabbiato grosso bruno* rugoso sabbiato fine sabbiato grosso canadese rosso h s l Indicazioni di capitolato dimensioni hxsxl cm 7x12x25 12x12x25 colori pezzi x m2 di parete spessore pezzi cm n. malta lt/m2 peso KN/m2 1,7 12 59 24 1,50 2,1 12 48 19 1,45 3,7 12 30 13 1,45 peso unitario Kg *disponibile a richiesta Caratteristiche tecniche resistenza caratteristica a compressione N/mm2 conducibilità termica equivalente W/m°K resistenza al gelo assorbimento d’acqua (valore medio in %) efflorescenze inclusioni calcaree controllo dimensionale 18 >25 non gelivi 14 assenza assenza verificato riferimenti normativi D.M. 20/11987 - D.M. 16/01/96 - UNI 8942 0,33 UNI 8942 - r.d. 2232/193 UNI 894 UNI 894 UNI 8942 UNI 8942 rugoso rosso sabbiato grosso rosso canadese rosso sabbiato fine rosso sabbiato fine rosso brunito sabbiato fine bruno (a richiesta) Mattoni estrusi Mattoni estrusi semipieni prodotti con argille accuratamente selezionate ed aventi dimensioni 5,5x12x25 cm (v. tabelle tipologie produttive); superficie con finitura liscia, sabbiata -fine e grossa-, rugosa, canadese e di colorazione rosso e bruno -a richiesta-, sottoposti in produzione al trattamento con ALCHIL ALCOSSI SILANI, idrorepellente che rende le superfici a vista impermeabili all’acqua meteorica conservandone la permeabilità al vapore ed evitando la formazione di efflorescenze, muffe e deposito di smog. Caratteristiche dei mattoni • Resistenza media a compressione > 250 kg/cm2 documentata da certificazione rilasciata da un Laboratorio ufficiale in data non antecedente a 12 mesi • Tolleranze dimensionali e caratteristiche fisico-chimiche e di aspetto secondo le Norme UNI 8942. sabbiato grosso bruno (a richiesta) I MASSETTI I massetti interni del fabbricato sono stati realizzati seguendo la seguente stratigrafia. 1. 2. 3. 4. 5. Materassino fonoassorbente Isolmant spess. 7 mm ( vedi scheda tecnica allegata) massetto tradizionale a copertura degli impianti spess. Medio cm 10 primer preparativo antipolvere posa di massetto autolivellante Knauf base del pavimento riscaldante Uponor Nei piani terra prima del massetto tradizionale è stato posato uno strato di 3cm di materassino termo-fono- assorbente per un migliore isolamento verso il piano interrato Questa notevole stratigrafia dell'intero pacchetto accoppiato con una soletta piena in cemento armato migliora notevolmente le caratteristiche acustiche dei piani di calpestio . Part. risvolta degli angoli esempio di posa massetto tradizionale sabbia e cemento materassino ( piani terra) Disteso spess. 3 cm particolare materassini con risvolta negli angoli tramezzature posate sui materassini I materassini fono-assorbenti sono stati collocati con particolare attenzione ai punti critici , tipo gli angoli , le giunte solaio tramezzo , solaio-muratura esterna . Infatti come si vede anche nelle foto sopra , il materassino oltre ad essere posato sotto le murature e stato risvoltato per 30 cm sulle pareti verticali creando un isolamento totale tra le varie strutture ed i vari materiali . Inoltre i materassini sono stati posati direttamente sulla soletta piena in cemento armato( solaio) e quindi tutti gli impianti, le tubazioni e gli scarica hanno una protezione ulteriore ed un isolamento maggiore rispetto al normale. Anche per gli ambienti esterni e soprattutto per i terrazzi degli attici è stata trovata una soluzione progettuale che protegge adeguatamente gli appartamenti sottostanti . Infatti per la normale protezione dagli agenti atmosferici è stata fatta una doppia impermeabilizzazione con guaina bituminosa da 4 mm posata direttamente sul solaio del terrazzo , successiva realizzazione del massetto delle pendenze , posa di materiale impermeabilizzante dato a più riprese ( MAPEI ELASTIC) con interposta rete in fibra anti.fessurazioni ed infine posa di pavimentazione in cotto dell' impruneta 30*30 .Mentre per una migliore coibentazione degli ambienti sottostanti , i massetti dei terrazzi sono stati realizzati mediante l'ausilio di un doppio strato di materassino termo-acusitco Disteso 33mm+33mm con sovrapposta rete elettrosaldata e quindi massetto delle pendenze e posa del materiale impermeabilizzante di cui sopra. Posa primo strato di guaina Doppio strato di materassino Disteso Materassino posato direttamente sulla Guaina Massetto sabbia e cemento Materassino con rete sovrapposta MASSETTI AUTOLIVELLANTI I massetti autolivellanti sono stati realizzati con materiale della Knauf . Questi materiali sono stati posati direttamente sul “pavimento riscaldante” . Gli autolivellanti della Knauf sono stati i primi massetti del loro genere ad essere brevettati per questi innovativi di impianti di riscaldamento.( vedi schede allegate) LE IMPERMEABILIZZAZIONI Terrazzi 1)Posa primo strato di mapei Elastic su massetto 2) Posa rete anti fessure Posa rete ( part. 2) Posa secondo strato ( part. 2) 3) Posa secondo strato Mapei Elastic 4) Lavoro finito LE COPERTURE I tetti presentano una forma a Capanna . La struttura interamente realizzata con una soletta piena in cemento armato con spessore 20 cm è stata coibentata con del poliuretano espanso ( vedi scheda prodotto allegata) dallo spessore di 10 cm sul quale è stato posato il manto impermeabilizzante e più precisamente una guaina ardesiata da 4 mm . Infine il manto di copertura è stato realizzato con delle lastre di alluminio preverniciato color cotto coibentato con poliuretano espanso con spess di 1 cm . Questa particolare copertura presenta molti vantaggi perchè permette tranquillamente di fare qualsiasi tipo di manutenzione al tetto , al fotovoltaico e a quant'altro , ha una durata eterna e non necessità di alcun tipo di manutenzione nel tempo . Ed inoltre assicura al piano mansardato stesso un benessere non indiffirente dovuto al fatto il manto in questione si comporta come un tetto ventilato assicurando un passaggio di aria che evita le condense d'inverno ed assicura un ricircolo di aria d'estate . Posa della guina ardesiata Coibentazione con poliuretano da 10 cm Manto impermeabilizzante corpo B Converse ascensori Manto coibente Blocco A Manto di copertura Tetto ultimato blocco A Tetto ultimato blocco C TAGLI TERMICI Taglio termico è qualsiasi dispositivo,( nel nostro caso la controsoglia in Legno) , o materiale, o soluzione geometrica che permette di eliminare il ponte termico . L'interruzione di questo ponte termico , nel nostro caso le soglie in marmo che sono posizionate nei davanzali delle finestre che sono a contatto con l'esterno , vengono interrotte a metà del serramento inserendo una controsoglia in legno e di fatto abbiamo interrotto questo ponte termico riducendo a zero la possibilità di condensa in questi punti . Tutti i ponti termici ( dispersioni di calore attraverso le strutture) sono stati brillantemente superati ed anche questo ha contribuito alla classificazione dell'intero complesso in classe A+. Nel paragrafo delle coibentazioni e nei particolari costruttivi si evidenziano tutti gli altri ponti termici interrotti ( travi , solette, pilastri etc.) I MARMI Tutte le soglie in pietra quali davanzali , scalini , alzate ,pedate , zoccolini e quant'altro sono state realizzate con Pietra di Trani e quindi produzione Italiana e non da pietre di dubbia importazione . La pietra è stata lavorata e inviata direttamente sul sito. Tutte le soglie per le scale e gli androni sono stati lavorate con particolare attenzione ed oltre alla notevole precisione avuta dai posatori nel montaggio si possono notare le particolari lavorazioni a tutto toro degli scalini di tutte le rampe delle scale . GLI INTONACI Gli intonaci interni sono stati realizzati con prodotti della Fassa Bortolo . Più precisamente per GasBeton , ( blocco utilizzato per le tutte murature interne) è stato usato l'intonaco S605 che è il top gamma per prodotti di questo genere. Tutti gli spigoli sono stati prodotetti con praspigoli di acciaio e tutte le parti in cemento armato sono state rivestite , per evitare lesioni future , con rete in fibra di plastica. I soffitti , trattandosi di solette in cemento armato , non sono stati intonacati ma bensì sono stati rivestiti con lastre in cartongesso . Questa soluzione allontana ogni rischio di microfessurazioni degli intonaci negli angoli. Paraspigoli in acciaio coibentazione pilastro con rete arancione in plastica LE OPERE DI LATTONERIA Tutte le converse , i discendenti e i canali di gronda sono stati realizzati in Rame 6/10 sagomato . OPERE IN FERRO Tutte le ringhiere del complesso sono state realizzate in ferro pieno , zincato e successivamente verniciato . Mentre i vetri sono stati inseriti all'interno della struttura in ferro con delle pinze certificate . Le vetrate anch'esse a norma CEE del tipo infragibili sono costituiti da due lastre di vetro incollate fra loro . Particolare canali di gronda -discendenti – ringhiere in ferro e vetro . INFISSI Gli infissi installati nel complesso sono del tipo in legno (VEDI SCHEDA TECNICA PRESENTAZIONE infissi STILLEGNO ) . Si tratta di un infisso di produzione semi artigianale il quale ha notevoli requisiti di resistenza acustica e termica grazie alla sezione del telaio , delle vetrate siliconate a caldo e delle guarnizioni stallate. L'infisso oltre ad essere particolarmente performante per le caratteristiche termiche ed acustiche presenta una linea molto gradevole ed apprezzata da tutti i clienti . C L A S S E E N E R G E T I C A “A” Scopo della presente descrizione è quello di spiegare i criteri che hanno spinto gli imprenditori, in fase di progettazione, ad effettuare scelte architettoniche ed impiantistiche che fornissero il massimo del comfort con il minimo consumo energetico e, se vogliamo, uniche nel panorama edilizio residenziale esistente. In altri termini se il miglioramento delle performance energetiche può essere ottenuto tramite l'introduzione di impianti solari (sia termico che fotovoltaico) colui che effettua la progettazione architettonica non può esimersi da predisporre ad esempio falde di copertura con esposizione ed inclinazione atte ad accogliere al meglio gli impianti suddetti ed agire in stretta collaborazione con il tecnico impiantista. Proveremo, in termini più semplici possibili, ad effettuare una valutazione dell'intervento sia a livello energetico che economico che permetta di individuare le spese di gestione che dovremo affrontare nel primo ventennio dal momento dell'acquisto dell'immobile. Cosa è la classe “A” Gli edifici a basso consumo energetico, coniugano comfort abitativo a risparmio energetico, collocandosi all’interno di una specifica classe energetica in base a quanto combustibile consumano all'anno per ogni metro quadro di superficie riscaldata. La classificazione energetica degli edifici consente pertanto di attribuire alle abitazioni una classe, dalla più virtuosa energeticamente, e quindi economicamente, alla più dispendiosa. I parametri per rientrare nella classe A sono variabili e dipendenti dalla zona climatica, dalla forma dell’edificio, dalla destinazione d’uso, dall’isolamento delle strutture, dal rendimento degli impianti. Nel nostro caso, prendendo in esame un’abitazione tipo delle 21 previste, vediamo come per rientrare nei parametri minimi previsti attualmente dalla Legge (classe C riga rossa nel grafico) per le nuove edificazioni il fabbisogno di energia annuo non deve essere superiore I parametri per rientrare nella classe A sono variabili e dipendenti dalla zona climatica, dalla forma dell’edificio, dalla destinazione d’uso, dall’isolamento delle strutture, dal rendimento degli impianti. Nel nostro caso, prendendo in esame un’abitazione tipo delle 21 previste, vediamo come per rientrare nei parametri minimi previsti attualmente dalla Legge (classe C riga rossa nel grafico) per le nuove edificazioni il fabbisogno di energia annuo non deve essere superiore 56,07 kWh a mq, che per rientrare nella classe A il fabbisogno massimo si debba ridurre a 28,03 kWh/mq anno e come nel caso in esame il valore risulti di 24,83 kWh/mq anno; in pratica il fabbisogno dell'abitazione presa in esame risulterà inferiore del 55,7% rispetto ai minimi di Legge. Pensiline per solare termico e fotovoltaico condominiale impianti fotovoltaici singoli posizionati su tutte le falde C o s a è un impi anto s ol are termi c o ? E' un impianto che tramite dei pannelli solari piani traduce l'irradianza solare ovvero il calore proveniente dal sole in acqua calda che a sua volta, tramite una tubazione, va a riscaldare in un boiler l'acqua calda proveniente dall'acquedotto che poi andremo ad utilizzare per uso sanitario all'interno delle abitazioni. C o s a è un impi anto fotovoltai co ? E' un impianto che tramite dei pannelli fotovoltaici piani in silicio traduce la luce proveniente dal sole in energia elettrica a corrente continua; successivante tale corrente viene trasformata da continua in alternata da apparecchiature dette inverter e può così essere utilizzata direttamente del condominio o delle abitazioni (per riscaldamento, illunimazione, Tv, lavatrici, pompe ecc.) o, in caso sia esuberante, può essere ceduta alla rete elettrica con conseguente introito relativo al corrispettivo. In caso contrario, se c'è una carenza di produzione, come nelle ore notturne o di scarsa luminosità esterna, ne può essere acquistata la parte mancante. Questa metodologia viene definita “scambio sul posto” e, dal punto di vista economico, oltre alla differenza fra costi ericavi generati dall'acquisto e dalla vendita di energia elettrica, va aggiunto un contributo che viene erogato dal GSE per un ventennio su tutta l'energia prodotta sia essa ceduta che autoconsumata. I pannelli hanno un deperimento durante il loro ciclo di funzionamento; quelli installati sono garantiti per un calo di rendimento massimo del 10% rispetto al momento di installazione dopo 10 anni di vita ed un calo massimo del 20% al 25° anno di vita. In tutti i calcoli che seguono il rendimento dei pannelli è stato valutato al 10° anno di vita e quindi i risultati prospettati saranno i medi nel ventennio. Inverter condominiali inverter per i singoli appartamenti “ blocco B “ D e s crizione s o m m aria dell’intervento Sono stati edificati 3 blocchi comprendenti 7 appartamenti ciascuno per un totale di 21 appartamenti per una superficie di circa 2.200 mq. Considerando di riscaldare gli ambienti fra il 1 novembre e il 15 aprile ad una temperatura interna costante di 20°C il fabbisogno annuo globale, comprensivo di perdite per trasmissioni delle strutture, di ricambi di aria per ventilazione e degli apporti gratuiti interni ed esterni, è risultato pari a 65.360 kWh annui. I m pi anto per la produzione del c alore a d u s o ri s c ald a m ento L’impianto centralizzato è alimentato da 2 pompe di calore aria/acqua ciascuna di potenza nominale pari a 47,5 kW poste in cascata e sufficienti a coprire il fabbisogno istantaneo degli edifici massimo previsto in 78 kW. Saranno poi predisposte delle diramazioni verso i tre blocchi all’interno dei quali, in apposito locale, verranno a sua volta a diramarsi delle tubazioni a servizio dei singoli appartamenti che daranno la possibilità sia di effettuare una regolazione autonoma per ogni singolo ambiente sia di suddividere i costi di gestione in funzione dei reali consumi. Nelle abitazioni saranno predisposti dei pannelli radianti a pavimento del tipo Minitec della Uponor che consentiranno il massimo del comfort, uniformità di riscaldamento dei locali, un tempo di riscaldamento breve grazie al ridotto spessore del massetto che contiene le tubazioni (circa 15 mm), la possibilità di utilizzare e arredare tutta la superficie dell’abitazione per l’assenza di elementi radianti esterni, il vantaggio dell’emissione a bassa temperatura ovvero le massime prestazioni a livello energetico dell’impianto. I bagni saranno integrati con radiatori anch’essi funzionanti a bassa temperatura, mentre verrà realizzato anche un impianto di condizionamento con ventilcovettori ad acqua refrigerata che non è peraltro oggetto della presente trattazione. Riscaldamento a pavimento Esempio di centralina del riscaldamento Dal punto di vista energetico per sopperire alle richieste degli edifici (65.360 kWh annui), dato l’elevato rendimento mediostagionale delle pompe di calore, saranno necessari solo 28.300 kWh di energia elettrica. I m pi anto fotovoltai c o c o n do mini ale Il condominio verrà dotato di un impianto fotovoltaico condominiale posto su pensiline utilizzate per il parcheggio esterno di autoveicoli. Verranno installati moduli in silicio policristallino per una potenza nominale pari a 19,580 kWp per una superficie di circa 140 mq da cui è attesa una produzione media annua durante il ventennio pari a 19.800 kWh. Per i consumi elettrici di tipo condominiale (ascensore, illuminazione aree esterne, parcheggio interrato, vano scale, cancello elettrico, pompe per lo svuotamento dell’interrato) valutiamo un consumo annuo di 2.500 kWh. In sostanza il consumo annuo del condominio per riscaldamento e consumo elettrico condominiale sarà pari a 30.800 kWh (2.500 + 28.300) e l’impianto fotovoltaico sarà capace di contribuire per 64,3 % dei consumi. Dal punto di vista economico parte dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico sarà direttamente utilizzabile e parte sarà invece ceduta alla rete elettrica per poi essere acquistata nei momenti di sottoproduzione (vedi le ore notturne). Produzione di a c qu a c ald a per u si s a nitari Ogni blocco produrrà autonomamente acqua calda per usi sanitari. Verrà installata una caldaia murale a condensazione alimentata a gas metano di rete di potenza al focolare pari a 35 kW che a sua volta andrà a riscaldare l’acqua contenuta in un boyler da 1.000 lt dal quale attingeranno i singoli appartamenti. Tali boylers, oltre alle caldaie prese in esame, avranno il supporto di 43,2 mq. di pannelli solari termici anch’essi disposti supensilina a servizio degli autoveicoli con i quali valutiamo di coprire il 50% del fabbisogno annuo delle richieste dei condomini. Inoltre, per evitare lunghi tempi di attesa, andiamo a predisporre una rete di ricircolo dell’acqua sanitaria fra il boiler e l’ingresso di ogni abitazione che ipotizziamo, per evitare sprechi, che sia funzionante per 17 ore giornaliere (viene in sostanza disabilitato fra le 24 e le 7 del mattino ma tale settaggio può essere liberamente deciso dai condomini e non varia sostanzialmente il risultato finale dell’analisi). I m pi anto fotovoltai c o a s e rvizio dei s in g oli a p p art a m enti Ogni appartamento sarà infine dotato di un impianto fotovoltaico singolo posto sulla copertura dell’edificio. A causa dell’esposizione delle falde verranno utilizzati moduli in silicio amorfo per una potenza nominale pari a 1,28 kWp cadauno da cui è attesa una produzione media annua durante il ventennio pari a 1.210 kWh. Per i consumi elettrici del singolo appartamento (illuminazione, lavatrici, lavastoviglie, TV, forno ecc. con elettrodomestici in classe A) per una famiglia di 3 persone si considera un consumo annuo di 2.500 kWh e l’impianto fotovoltaico sarà capace di contribuire per il 48,4% dei consumi previsti. Ri epilo g o finale In sostanza abbiamo fatto una valutazione sull’intervento che vuol analizzare a livello globale (per tutti e 21 gli appartamenti) i costi di gestione a livello energetico. Essendo presenti più impianti fotovoltaici la valutazione è stata fatta basandoci sulle produzioni del decimo anno di vita quando si ottengono i valori medi di produzione nel ventennio ed il contributo GSE del periodo settembre/dicembre 2011. Sono inclusi: consumi per riscaldamento invernale, consumi elettrici condominiali, consumi elettrici degli appartamenti, produzione di acqua calda sanitaria comprensiva di ricircolo. Sono esclusi: consumi relativi al condizionamento estivo, consumi per cottura cibi (entrambi dettati da un uso strettamente personale e quindi difficilmente valutabili a priori), tutti i gravami che sulla bolletta dell’energia elettrica e del gas non sono direttamente riconducibili all’acquisto di energia. In conclusione il condominio a utoprodu c e per il 47,6 % dell’ener gi a g l ob ale utilizzata a c o s t o vi cino a zero (in cidenza 75 € a nnui a d a p p art a m ento). Tutti i dati riepilogativi dei fabbisogni energetici contenuti nella presente documentazione derivano da una relazione di calcolo dettagliata realizzata in base alla Legge 10/91 e successive modifiche a disposizione di coloro che avessero piacere di approfondire le tematiche descritte. In quel caso è possibile contattare i tecnici dello studio tecnico ing. Angelo Bernardini che si sono occupati della fase di progettazione impiantistica e verifica energetica ed in particolare: ing. Fulvio Frugoli tel. 0583 244429 - email: [email protected] – responsabile progettazione impiantistica e verifica energetica; ing. Valerio Volpi tel. 0583 244472 – email: [email protected] – responsabile impianti fotovoltaici e solare termico p.i. Francesco Bellandi tel. 0583 244429 – email: [email protected] – responsabile progettazione acustica. GLI IMPIANTI ELETTRCI Tutti gli impianti elettrici sono stati realizzati secondo le lavorazioni tipiche . E ' stata data particolare attenzione per le finiture finali e per le dotazioni di ogni singolo appartamento . Per esempio sono stati istallati video citofoni del tipo incassato con schermo LCD a colori , sono stati realizzati impianti di allarme per ogni appartamento , impianti di video sorveglianza condominiale , illuminazioni scenografiche nei prospetti impianti di motorizzazione delle basculanti dei garage . Tutti i materiali usati sono di ultima generazione e ovviamente a norma CEE . Gli impianti elettrici sono stati realizzati dalle ditte Pluriservice srl ed F&A srl di Lucca Fase muraria delle parte impiantistica Esempi delle varie finiture GLI ASCENSORI DI NUOVA GENERAZIONE . Evolux Ceam I primi ascensori a batteria ad alto risparmio energetico Le batterie vengono alimentate da un carica batterie collegatoalla rete 220 V monofase e assorbono al massimo 2,5 Ampère. Il motore viene alimentato dalle batterie solo durante la corsa della cabina. Durante il periodo di stazionamento, le batterie si ricaricano.Quando il movimento della cabina è favorevole al carico presente (ad es. vuota in salita) il motore funziona come una dinamo: l’energia non viene dissipata ma accumulata nelle batterie che quindi si ricaricano.L’energia accumulata dalla batteria è in grado di mantenere in servizio l’impianto permettendo la normale salita e discesa della cabinacon passeggeri a bordo anche in caso di blackout prolungato. Conforme alla direttiva europea 89/106/CE su risparmio energetico, impatto ambientale e sicurezza d’uso. CARATTERISTICHE PRINCIPALI : Sicurezza: mai più black-out! evolux.eco® è dotato di un originale sistema di emergenza ad alta efficienza. Dispone dell’energia necessaria per garantire il normale funzionamento anche in caso di prolungato BLACK-OUT. Risparmio energetico L’innovativo sistema rigenerativo consente di risparmiare sui costi di allacciamentoe di esercizio: è in grado di recuperare fino al 60% dell’energia utilizzata durante la corsa e renderla disponibile per la successiva movimentazione dell’impianto. Per alimentare evolux.eco® è sufficiente la normale rete elettrica a 220V monofase presente in tutte le abitazioni ed una potenza inferiore ad 1kW. Funzionante anche con pannelli solari fotovoltaici o qualunque altra fonte di energia rinnovabile. È presente un dispositivo che riduce i consumi quando l’impianto non viene utilizzato. Silenziosità e comfort Efficienza e massimo comfort grazie ad un argano gearless di ultima generazione. Le cinghie piatte in acciaio rivestite di poliuretano e l’argano gearless garantiscono una corsa più silenziosa e una precisione di fermata straordinaria. Economia di spazio L’assenza del locale macchine consente l’ottimizzazionedello spazio per una perfetta integrazione estetica e funzionale con l’architettura d’insieme. Può essere installato inqualsiasi abitazione in modo veloce ed efficiente. GLI IMPIANTI IDRICI Gli impianti idrici sono stati realizzati utilizzando tubazioni in multistrato per l'adduzione dell'acqua , tubazioni del tipo GHEBERIT in plastica antirumore per gli scarichi dei servizi . Tutti gli scarichi sono stati canalizzati e portati all'esterno delle costruzioni e mascherati all'interno di cavedi in muratura o mascherine in rame . Questo ha portato alla totale eliminazione del rumore degli scarichi nelle abitazioni . Esempio di un wc nella fase muraria tubazioni e scarichi realizzati su materassino Tutti i sanitari sono del tipo sospeso con cassetta dello scarico incassata. I sanitari così come le rubinetterie ed i piatti doccia sono materiali di alto pregio di primarie ditte presenti sul mercato . Di certo non si può parlare di un capitolato cosiddetto di cantieristica. Infine è stato dotato ogni servizio igienico due servizi e rispettivamente uno con vasca idromassaggio ed uno con piatto doccia. Tutte le forniture dei materiali idro termo sanitario così come i pavimenti ed i rivestimenti sono stati forniti dalla CLLAT SPA di Altopascio . Esempo di un bagno finito con angolo doccia esempio di bagno finito con vasca idromassaggio I rivestimenti Tutti i pavimenti ed i rivesti interni sono di primaria importanza . Sono stati utilizzati materiali della Brix , Iris e Mosaici della Bisazza . Tutti gli abbinamenti sono stati armoniosamente studiati da un tecnico specializzato in architettura e designer di interni . Il tecnico è stato messo a disposizione dei clienti sin dall'inizio del cantiere per quanto riguarda le divisioni interne e per l a'rredamento di tutti gli ambienti .( Arch Iunior Luisi Claudia ) Mosaico Bisazza Petrolio abbinato con Rovere listone grezzo esempio di un wc con angolo doccia con mosaico Brix PAVIMENTI IN LEGNO I pavimenti di tutti gli appartamenti sono per la maggior parte in Parquet. Sono state utilizzate varie essenze di legno in spessore 15 mm con 5 mm di legno nobile. Il legno è stato acquistato presso la ditta lucchese Menconi e tutto il materiale è rintracciabile e garantito dieci anni.Stesso discorso vale per i zoccolini battiscopa. PORTE INTERNE E BLINDATI Le porte interne sono del tipo pantografato color bianco con disegno a tre bugne “ alla Lucchese “ Mentre io portono blindati sono stati collocati su un telaio in ferro munito di doppia guarnizione ed hanno un abbattimento acustico di 42dB. esempio di porta di capitolato Portone blindato insonorizzato SISTEMAZIONI ESTERNE Tutte le sistemazioni esterne sono state realizzate in perfetta regola d'arte ed in conformità con gli esecutivi che troverete nei progetti in possesso dell'impresa. Inoltre tutto quanto prescritto è stato minuziosamente documentato con video e foto che i clienti finali troveranno nel DVD che verrà consegnato . Qui di seguito viene mostrato qualche esempio della documentazione fotografica in questione la quale racconta la storia dell'intera sistemazione esterna . Canalizzazione delle acque meteoriche colegate infine alla fossa di scolo comunale canalizzazione tubazione gas per caldaia cond. Preparazione del sottofondo per il parcheggio preparazione del sottofondo stradale del parcheggio viste della sistemazione esterna finale Questo piccolo manuale ha lo scopo di descrivere in maniera chiara tutte le varie lavorazioni e di soprattutto i materiali e le tecnologie impiegate durante tutta la fase di costruzione. Le informazioni generali date , a nostro giudizio , dimostrano al cliente la filosofia dell'azienda e la trasparenza con la quale operiamo ed inoltre è possibile passare dalle informazioni di carattere generale ai i piccoli particolari del proprio appartamento e di tutta la costruzione in generale. Infatti oltre al manuale in questione all'utente finale viene consegnato un dvd con la cronostoria di tutte le lavorazioni e la più minuziosa descrizione fotografica degli impianti e di tutte le tubazioni . Avere questo tipo di informazioni è stato molto utile anche dopo alcuni anni che l'inquilino ha abitato l'immobile ed infatti permette di conoscere ed intercettare senza particolari difficoltà “tutto ciò che non si vede “ dopo la consegna dell'immobile . Questa politica negli anni ha riscosso un notevole successo ed un grande apprezzamento da tutti i clienti finali . VEDI ANCHE IL DOSSIER CASA REALIZZATO DALL'ENTE CERTIFICATORE QUALITALIA Lucca , 18 luglio 2012 Ippolito Paolo REALIZZATO DA: Sistema di Garanzia Totale Qualità Approvato da IMQ Amministratore Unico ( Certificazione ISO 9001:2000 N.9165.IPPL) IPPOLITO PAOLO WWW.IPPOLITOCOSTRUZIONI.IT- [email protected] PROPRIETA ' : AMMINISTRATORE UNICO IPPOLITO GIUSEPPE VIA DEL BRENNERO 151 SAN MARCO LUCCA TEL 0583/343381- 0583331712 – [email protected]