Residenza cinque -San marco -Lucca
Realizzata da : Ippolito costruzioni srl – via del Brennero 151 . San Marco Lucca
Proprietà : Lucca Costruzioni srl – Amm. Unico Ippolito Giuseppe
collaboratori tecnici :
Geom. Ippolito Paolo
progettisti e D.L . :
2P architettura di Pieri e Puccetti
Calcoli in C.A. E D.L.
Ing. Neri Fabrizio e Daniele Nesti
Prog. e coord. Sicurezza :
Geom. Marco Lucchetti
Progettazione interni , esterni ,
rendering illuminazione e Design: Arch.iunior Claudia Luisi
Collaboratore alla prog.
Arch. Massimiliano Gobbi .
Sull'area in questione sorgeva un capannone artigianale , mai utilizzato , il quale è stato demolito con
l'ausilio di mezzi meccanici con la collaborazione dell'Impresa Del Debbio Spa la quale si è anche
occupata di eseguire gli scavi sbancamento .
L'imponente scavo di sbancamento realizzato nel mese di luglio è stato effettuato per permettere la
costruzione del vano interrato , un unico vano di 1320 mq che ha previsto uno scavo di 4,600 mc di
terra.
quindi è iniziata la fase delle opere in cemento armato con il getto del magrone , la realizzazione della
platea con CLS certificati della Unical .
Primo getto ( magrone)
Documento di trasporto dell'acciaio utilizzato con annessa scheda di rintracciabilità
documento di trasporto del calcestruzzo da Unical SPA
LE OPERE IN CEMENTO ARMATO
28 Agosto 2010
L'inizio del primo getto di Cls per la platea , un getto di quasi 700 mc di calcestruzzo in unico
soluzione ...
armatura della platea con acciaio certificato , fornito già lavorato dalla ditta Edilmarket
Quindi è iniziata la lavorazione delle strutture in elevazione , muri , ascensori , setti e pilastri con
l'ausilio delle pannellature della Peri , con le quali sono stati realizzati anche tutti i solai …
particolari di setti e pilastri in C.A.
Tutte le strutture in elevazione sono state protette nella base di appoggio della platea con l'ausilio di
prodotti bentonitici per evitare eventuali infiltrazioni di acqua, caso quest'ultimo parecchio difficile
anche per l'utilizzo di idonei calcestruzzi additivati usati nelle strutture di fondazione . Tutte le
strutture ( i muri) in elevazione dal piano interrato sono state protette con una membrana ( onduline in
plastica) utilizzata per proteggere lo strato di impermeabilizzante applicato alla superficie esterna del
muro in elevazione . Quindi si è passato alla fase dei riempimenti , applicando prima uno strato di
ghiaia , di grossa pezzatura ( derenaggio) e poi della normale terra per il riempimento
Nella costruzione dei solai , costituiti da solette piene in c.a. Con spessore di 20 cm ad eccezione della
soletta del piano terreno che ha uno spessore di 25 cm , si è tenuta particolare attenzione alla
predisposizione degli scarichi dei piani superiori , ed alle canalizzazioni impiantistiche.
Anche queste strutture sono state realizzate con prodotti della Peri in particolare con lo Skydec , un
particolare sistema di armatura dei solai , che permette di ottimizzare i tempi di costruzione ed una
precisione altrimenti difficilmente eseguibile .
Canalizzazioni elettriche
particolare solaio piano terzo
armature con Skydec
particolare sagoma in polistirolo del balcone
COPERTURA DEL LOTTO B
PARTICOLARE DEL TETTO
COPERTURA LOTTO C
COPERTURA LOTTO A
COPERURA LOTTO C
STRUTTURA CORPO A
LE COIBENTAZIONI
Le coibentazioni delle murature verso l'esterno e tra le varie unità sono state realizzate mediante
l'utilizzo di lana di roccia applicata a colla sulla parete esterna ( in mattoncini faccia vista o in gas
beton da 15 cm ) precedentemente intonacata ) . La lana di roccia in questione ha uno spessore di
cm 6 .
Le parti , in cemento armato invece sono state coibentate , al fine di evitare la formazione di
condense , con del polistirolo espanso EPS 120 della Fassa Bortolo con spessore 3 cm .
Particolare coibentazione tra lana /polistirolo
particolare muro mansarde
Muro intonacato- pilastro ad angolo rivestito
con polistirolo-materassino antirumore-lana
attacco pilastro/infisso mansarde
Muratura a cassetta : intonacatura dei muri perimetrali ( lato interno)
Le murature perimetrali esterne sono state realizzate con un mattoncino faccia vista della RDB
ITALIA – color rosso mattone sabbiato fine , murato con calce MV40 della Fassa Bortolo idonea al
faccia vista . ( vedi schede tecniche)
Successivamente il mattoncino è stato intonacato dal lato interno ( spess. Medio cm 2 intonaco
Fassa Bortolo) , quindi è stata posata la lana di Roccia spess. Cm 6 , barriera a vapore , camera
d'aria , contro-parete da cm 15 con blocco Gasbeton Evolution 500 e quindi intonacatura finale dal
lato interno all'appartamento .
Questo pacchetto murario , così composto assicura un 'ottimo potere termico ed acustico alle
murature oltre che una notevole resistenza al fuoco REI 180 +. Le pareti divisorie tra gli
appartamenti dove non è stato utilizzato il mattoncino faccia-vista sono state realizzate con
gasbeton
da 15 + 15 con interposta lana di roccia e tre mani di intonaco ( due esterne ed una interna) .
particolari di murature interne ( contro-pareti)
DIVISORI INTERNI
Le tramezzature interne sono state realizzate con Blocco Gasbeton cm 10 Evolution 500
Tutti i blocchi Gasbeton sono stati murati con Collante della Gasbeton e Collante Fassa A81 .
I giunti delle murature interne ed esterne sono stati realizzati mediante l'utilizzo di schiuma
poliuretanica della Hilti e della Berner .
Questo particolare accorgimento è stato adottato per evitare possibili microfessurazioni in
corrispondenza degli angoli tra le murature e le solette in C.A. Anche i controtelai sono stati fissati
utilizzando lo stesso metodo .
Stacco delle murature
Materassino fonoassorbente sotto i tramezzi
I controtelai esterni
I contro-telai esterni istallati , sono della ditta della ALPAC , questi particolari tipi di telai hanno la
caratteristica di permettere un ottimo taglio termico , un grande potere fonoassorbente certificato ed
inoltre contengono all'interno la serranda motorizzata e comandata con controllo remoto singolo e
simultaneo . La serranda , scorre in una guida protetta da dei feltrini che non permettono alla stessa
di fare rumore quando è in movimento o quando tira il vento .
Inoltre tutte le stecche della serranda sono in alluminio pre verniciato coibentato con poliuretano
espanso .
Aggancio controtelaio alpac -muratura 1
Aggancio controtelaio alpac -muratura 2
controtelaio finito al grezzo
part. serranda incorporata al telaio
SEGUONO IN ALLEGATO LE SCHEDE TECNICHE DEI PRINCIPALI MATERIALI
UTILIZZATI DURANTE LA REALIZZAZIONE DELLA FASE MURARIA .
•
•
•
•
•
•
•
•
GASBETON EVOLUTION 500
COLLANTI PER GASBETON ( FASSA A81)
MATTONCINI FACCIA VISTA RDB
MALTA MV 40 FASSA PER FACCIA VISTA
INTONACO KC1 PER RINZAFFO
LANA DI ROCCIA KNAUF SPESS. CM 6
CONTROTELAI ALPAC
PANNELLO DI COIBENTAZIONE EPS FASSA PER CAPPOTTO PILASTRI .
A81
Adesivi
Adesivo rasante bianco per blocchi in cemento cellulare
espanso
Composizione
A 81 è un adesivo premiscelato secco composto
da cemento Portland bianco, sabbie selezionate
ed additivi specifici per migliorare la lavorazione e
l`adesione.
Impiego
A 81 viene usato per incollare e rasare blocchi in
cemento cellulare espanso (tipo Gasbeton, Ytong,
etc.).
Preparazione del fondo
La superficie deve essere libera da polvere,
sporco, ecc. Eventuali tracce di oli, grassi, cere,
ecc. devono essere preventivamente rimosse.
Caratteristiche tecniche
Aspetto
Peso specifico della polvere
Granulometria
Acqua di impasto
Resa
polvere bianca
1.300 kg/m³ ca.
< 0,6 mm
24% ca.
per rasare: 1,4 kg/m2 ca. per
mm di spessore; adesivo: 5-7
kg/m2 ca. di superficie da
incollare;
5 minuti ca.
1.750 kg/m³ ca.
Tempo di riposo
Peso specifico della malta
bagnata
Densità del prodotto indurito 1.600 kg/m³ ca.
>12
ph
4 ore ca.
Durata dell'impasto a +20°C
5 N/mm² ca.
Resistenza a flessione a 28
gg
Resistenza a compressione a 10 N/mm² ca.
28 gg
8.000 N/mm² ca.
Modulo di elasticità a 28 gg
µ = 8 (valore misurato)
Fattore di resistenza alla
diffusione del vapore
Coefficiente di assorbimento W0
d'acqua per capillarità
λ= 0,67 W/m°K (valore
Coefficiente di conducibilità
tabulato) (EN 1745)
termica
Conforme alla Norma UNI EN 998-1 (GP-CSIV-W0)
Lavorazione
Ad ogni sacco da 25 kg di A 81 si devono
aggiungere circa 6 litri di acqua pulita e mescolare
con agitatore meccanico fino ad ottenere un
impasto omogeneo e privo di grumi. Attendere 5
minuti prima dellapplicazione, rimescolare e
stendere ladesivo sui blocchi già posizionati, sia
sulla base che sui fianchi degli stessi, regolando
lo spessore con la spatola dentata. Posare quindi
velocemente sulla colla fresca i blocchi,
registrandone la posizione con un martello di
gomma. Rimuovere quindi leccesso di colla che
sborda dai giunti dei blocchi.
Avvertenze
Ladesivo fresco va protetto dal gelo e da una
rapida essiccazione. Una temperatura di +5°C
viene consigliata come valore minimo per
lapplicazione e per il buon indurimento
delladesivo; al di sotto di tale valore la presa
verrebbe eccessivamente ritardata e sotto 0°C il
prodotto ancora fresco o non indurito sarebbe
esposto allazione disgregatrice del gelo.
A 81 deve essere usato allo stato originale
senza aggiunte di materiali estranei.
Fornitura
Sacchi speciali con protezione dallumidità da 25
kg ca.
Conservazione
Conservare allasciutto
superiore a 12 mesi.
per
un
periodo
non
Qualità
A 81 è sottoposto ad accurato e costante controllo
presso i nostri laboratori. Le materie prime
impiegate vengono rigorosamente selezionate e
controllate.
I dati riportati si riferiscono a prove di laboratorio; nelle
applicazioni pratiche di cantiere queste possono essere
sensibilmente modificati a seconda delle condizioni di messa
in opera. L`utilizzatore deve comunque verificare l`idoneità del
prodotto all`impiego previsto, assumendosi ogni responsabilità
derivante
dall`uso.
La ditta Fassa si riserva di apportare modifiche tecniche senza
nessun preavviso. Edizione 03/08.
LASTRA EPS CON GRAFITE
Elementi per Sistema Cappotto
Lastra per isolamento termico in EPS con GRAFITE
Composizione
La Lastra per isolamento termico in Polistirene Espanso Sinterizzato con Grafite è prodotta con materie
prime di elevata qualità, e ricavata per taglio a filo caldo da blocchi preventivamente stagionati.
L’addizione di polveri di grafite all’interno della materia prima aiuta ad abbassare il contributo
dell’irraggiamento alla trasmissione del calore attraverso la lastra.
Caratteristiche Tecniche
Lunghezza
1.000 mm
Larghezza
500 mm
Spessore
30-300 mm
Benestare Tecnico Europeo ETA 07/0280 (ETAG004)
La classificazione delle Lastre in EPS con Grafite secondo la norma EN 13163 prevede che le caratteristiche
vengano dichiarate sotto forma di codici di designazione, che riportano a specifici limiti superiori o inferiori.
Caratteristiche Tecniche
Caratteristiche
Codice di
Unità di misura
designazione
Resistenza a compressione al 10%
CS (10)
KPa
≥ 100
Lunghezza
L
%
L2 (±2)
Larghezza
W
%
W2 (±2)
Spessore
T
mm
T1 (±2)
Planarità
P
mm
P4 (±5)
Ortogonalità
S
mm/m
S2 (±2)
Conducibilità termica dichiarata
λD
W/m·K
0,031
Massa volumica
-
Kg/m³
20 (± 10%)
Permeabilità al vapore in campo secco
δa
Kg/m·s·Pa
2,5·10¯¹²
Permeabilità al vapore in campo umido
δu
Kg/m·s·Pa
6·10¯¹²
Capacità termica specifica
Cs
J/Kg·K
1450
Stabilità dimensionale
DS
%
DS(N)2
Reazione al fuoco
-
-
Classe E
della deformazione
Scheda Tecnica: LASTRA EPS CON GRAFITE – Edizione 04/2011
Fassa S.p.A. – Via Lazzaris, 3 – 31027 Spresiano (TV) - www.fassabortolo.com
LASTRA EPS CON GRAFITE
Elementi per Sistema Cappotto
Resistenza termica
Le Lastre per isolamento termico in EPS con Grafite possono avere diversi valori di resistenza termica a
seconda dello spessore del pannello.
Resistenza termica RD (m2·K/W)
Spessore pannello (mm)
Resistenza termica dichiarata (m²k/W)
30
1,0
40
1,3
50
1,6
60
1,9
80
2,6
100
3,2
120
3,9
140
4,5
160
5,2
180
5,8
200
6,5
220
7,1
240
7,7
Impiego
Le Lastre per isolamento termico in EPS con Grafite vengono utilizzate per la posa di sistemi a cappotto
sulle pareti esterne di edifici di nuova costruzione, o in interventi di restauro di edifici esistenti.
Il tipo di lastra e lo spessore da utilizzare vengono scelti in base alle esigenze di isolamento termico, e
comunque in osservanza alla legislazione vigente D. LGS. n° 192/2005 e D. LGS. n° 311/2006.
Preparazione del fondo
Il supporto deve essere libero da polvere, sporco, ecc. Eventuali tracce di oli, grassi, cere, ecc. devono
essere preventivamente rimosse.
Verificare la planarità del supporto, ed eventualmente asportare le sporgenze superiori ad 1 cm.
Le parti in calcestruzzo fortemente ammalorate devono essere bonificate con speciali malte da ripristino.
Rimuovere la presenza di eventuali pitture parzialmente scrostate, rivestimenti privi di aderenza, superfici
smaltate o vetrose, eventualmente per idrosabbiatura.
Lavorazione
Il fissaggio delle lastre avviene utilizzando i collanti Fassa A 50, A 96 o AL 88, applicando il collante per
esteso o a strisce e punti, assicurando il rispetto della superficie minima di incollaggio, prevista nella misura
di almeno il 50% della superficie totale del pannello.
In particolare la stesura della colla deve avvenire obbligatoriamente nella cornice perimetrale, ovvero nella
zona soggetta ad eventuali movimenti dell’isolante, avendo cura che il collante non debordi dalla lastra dopo
la posa della stessa.
E’ necessario inoltre evitare l’esecuzione della fase d’incollaggio sulle pareti esposte alla luce diretta
del sole, specialmente nella stagione estiva. Se questo non fosse possibile, è opportuno prevedere la
schermatura del ponteggio attraverso dei teli oscuranti.
Scheda Tecnica: LASTRA EPS CON GRAFITE – Edizione 04/2011
Fassa S.p.A. – Via Lazzaris, 3 – 31027 Spresiano (TV) - www.fassabortolo.com
LASTRA EPS CON GRAFITE
Elementi per Sistema Cappotto
Successivamente viene effettuato il fissaggio meccanico mediante tasselli in polipropilene, idonei al supporto
su cui devono essere applicati, il cui gambo avrà una lunghezza tale da penetrare nel supporto di almeno 30
mm.
La rasatura delle lastre si realizza sempre con i prodotti Fassa A 50, A 96, o AL 88, rinforzati con la rete di
armatura in fibra di vetro alcali-resistente da 160 g/m2 certificata ETAG 004.
ll rivestimento a spessore RSR 421, RX 561, RTA 549 o R 336 completa l’applicazione dei pannelli isolanti.
Per le modalità di applicazione dettagliate, è necessario comunque attenersi alle indicazioni riportate
sulla documentazione tecnica Fassa.
Avvertenze
•
•
•
•
•
•
•
La posa in opera dovrà essere effettuata a temperature comprese tra +5°C e +35°C.
Evitare l’esposizione dei pannelli da applicare agli agenti atmosferici, avendo cura di stoccare le
lastre imballate in un luogo coperto, asciutto, ben ventilato e lontano dalla luce o da altre sorgenti di
calore.
Le superfici dei pannelli devono essere pulite ed integre: togliere l’imballo delle lastre solo al
momento della posa.
Evitare l’incollaggio per soli punti.
Evitare l’applicazione di lastre danneggiate, deteriorate, sporche, ecc.
Durante la posa, proteggere le lastre isolanti da eventuali infiltrazioni d’acqua dovute alla pioggia.
Evitare l’applicazione di Lastre isolanti in EPS con Grafite a contatto con il terreno.
Fornitura
•
Le Lastre per isolamento termico in EPS con Grafite sono fornite in imballi di polietilene e a richiesta
possono essere zigrinate.
Qualità
Le Lastre per isolamento termico in EPS con Grafite sono classificate e marcate secondo la norma europea
EN 13163, e sottoposte ad un accurato controllo presso i nostri stabilimenti.
I dati riportati si riferiscono a caratteristiche medie del prodotto. L’utilizzatore può verificare direttamente sull’etichetta di
identificazione del prodotto le caratteristiche specifiche di ogni fornitura. L’utilizzatore deve comunque sempre verificare
l’idoneità del prodotto all’impiego previsto, assumendosi ogni responsabilità derivante dall’uso.
La ditta Fassa si riserva di apportare modifiche tecniche senza preavviso.
Scheda Tecnica: LASTRA EPS CON GRAFITE – Edizione 04/2011
Fassa S.p.A. – Via Lazzaris, 3 – 31027 Spresiano (TV) - www.fassabortolo.com
Partizioni interne e muratura portante
La tradizione si rinnova esaltando
il comfort termico delle murature
portanti esterne e l’isolamento
acustico dei divisori interni.
Trent’anni di vita con quote di mercato
in crescita costante se da un lato sono
il segno tangibile dell’apprezzamento
del mondo delle costruzioni, dall’altro
impongono un inevitabile sviluppo
per Evolution 500, un prodotto innovativo
che ha rappresentato per l’edilizia di ieri
la migliore sintesi di termica, acustica
e portanza.
Le nuove tecnologie produttive consentono
oggi di migliorare la resistenza meccanica
a fronte di una riduzione di densità, in modo
da ottenere prodotti più leggeri e dunque
più isolanti, mantenendo comunque una
resistenza sufficiente per la costruzione
di edifici in muratura portante.
Evolution 500 può essere utilizzato per
divisori interni e per murature portanti
(in zona 4).
Evolution 500 diversifica la gamma
prevedendo per gli spessori da 24 a 40 cm
una densità di 450 kg/m³ in grado di offrire
trasmittanze da 0.48 a 0.30 W/m²K per
soddisfare le richieste normative in tutte
le zone climatiche, mentre per gli spessori
da 5 a 20 cm mantiene una densità di 500
kg/m³ per garantire ottime prestazioni
di isolamento acustico superando
abbondantemente i 50 dB di Rw con pareti
doppio strato con interposto materiale
fonoassorbente e spessori totali compresi
tra 20 e 30 cm.
ISOLAMENTO TERMICO
La struttura cellulare del calcestruzzo aerato
autoclavato garantisce prestazioni di isolamento
termico e di resistenza meccanica uniche,
creando un vero e proprio muro isolante grazie
al sistema di cavità d’aria che consente valori
di conduttività termica compresi tra 0.08
e 0.14 W/mK a seconda delle diverse densità.
≤ 30 kWh/(m2a)
≤ 50 kWh/(m2a)
≤ 70 kWh/(m2a)
Le murature in GASBETON® non vantano
solo eccellenti valori di trasmittanza e quindi
di isolamento termico, ma, grazie all’effetto
combinato della capacità di accumulo termico
(dipendente dalla densità e dal calore specifico)
e della resistenza termica della struttura
(dipendente direttamente dalla conduttività)
sono caratterizzate da ottimi valori di inerzia
termica, nonostante il valore contenuto della
loro massa, e consentono di soddisfare la
richiesta di prestazioni per il periodo estivo
del D.P.R. N. 59/2009.
≤ 90 kWh/(m2a)
≤ 120 kWh/(m2a)
≤ 160 kWh/(m2a)
Classi energetiche
sfasamento
≤ 160 kWh/(m2a)
35°
Isolamento acustico
L’esigenza di isolare gli edifici dai rumori aerei
provenienti dall’esterno e da quelli prodotti
all’interno non sempre è oggetto di sufficiente
attenzione durante la progettazione e l’esecuzione
in cantiere.
Perché le nostre abitazioni siano più silenziose
occorre adottare soluzioni progettuali testate in
laboratorio e porre un’adeguata cura all’esecuzione
dei lavori per impedire la formazione dei ponti
acustici, come richiesto dalla normativa vigente
(D.P.C.M. 5 dicembre 1997).
Questo è possibile con il sistema costruttivo
GASBETON® che dispone di numerose soluzioni
certificate in laboratorio e la cui posa in opera risulta
particolarmente semplice ed efficace.
26°
onda
termica
attenuazione
A
B
C
D
E
F
G
Inerzia termica
Resistenza al fuoco
Il GASBETON® è un materiale minerale
incombustibile (Euroclasse di reazione al fuoco
A1 - secondo D.M. 10/03/05), non rilascia
fumi tossici e offre una resistenza al fuoco
eccezionale. Le sue caratteristiche fisiche
lo rendono uno dei materiali più adatti
per la realizzazione di pareti tagliafuoco.
Tra i numerosi campi d’impiego vi sono anche
le pareti dei forni di prova di laboratori che
rilasciano le certificazioni di resistenza al fuoco:
nessun argomento può essere più convincente.
Portanza
Le murature portanti GASBETON®
rappresentano una scelta progettuale completa
per portanza, leggerezza, isolamento termico:
per ottenere analoghe prestazioni con materiali
tradizionali occorre eseguire costose soluzioni
pluristrato.
Il sistema costruttivo ottimizza le prestazioni
della muratura grazie anche all’impiego
del collante cementizio GASBETON® per giunti
a strati sottili.
La precisione dimensionale (tolleranza ± 1mm)
e l’omogeneità dei blocchi garantiscono
la piena aderenza del collante e la definizione
di giunti sottili a spessore costante, tali
da impedire la formazione di pericolose
eccentricità costruttive.
Ideale in zona sismica
Struttura cellulare non significa solo isolamento
termico ed acustico, ma anche leggerezza
e dissipazione energetica: due qualità che
si coniugano con la sismicità caratteristica
del nostro territorio, perchè limitano l’entità
delle forze inerziali e ne smorzano l’energia,
mantenendo comunque la capacità portante,
come RDB ha potuto testare presso il Centro
di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica
EUCENTRE di Pavia.
A misura d’ambiente
L’anima del GASBETON® è ecologica a partire
già dai suoi ingredienti principali, sabbia, calce
ed acqua, che, oltre ad essere presenti in grande
quantità sulla crosta terrestre, vengono utilizzati
in minima parte costituendo solo il 30%
del volume del materiale, con un processo
produttivo di mineralizzazione in autoclave
che riduce al minimo il ricorso a leganti cementizi.
Riciclabile al 100%
GASBETON® guarda lontano, perché
il rispetto dell’ambiente non si limita alla fase
di produzione, ma riguarda tutto il ciclo di vita
del materiale: dalla costruzione dell'edificio
(la leggerezza riduce l'inquinamento nella
fase di trasporto), alla gestione (l'isolamento
termico riduce i consumi), alla demolizione
(GASBETON® è riciclabile al 100%).
Nessuna emissione
radioattiva
Tutti i materiali da costruzione presentano
una certa radioattività naturale, in alcuni casi
significativa se le materie prime provengono
da terreni particolarmente ricchi di radioisotopi
naturali quali uranio, radio e torio.
Dalle analisi eseguite risulta che il GASBETON®
è caratterizzato da un indice di radioattività I
tra i più bassi in assoluto nell’ambito dei materiali
da costruzione.
Leggerezza
Il peso proprio contenuto del materiale rende
ottimale l’impiego di GASBETON® anche
per soluzioni costruttive non portanti come:
tamponature esterne, divisori, risanamento
e ristrutturazione.
Il peso ridotto delle murature in GASBETON®
consente di avere strutture portanti meno
sollecitate sia nella definizione dei carichi
statici, sia nella definizione dei carichi dinamici
relativi alle zone sismiche.
Sempre più vantaggi
In tutte le nuove tipologie di GASBETON® sono
state adottate soluzioni innovative per garantire
un ulteriore miglioramento delle prestazioni,
prevedendo maniglie per una movimentazione
ancora più agevole e giunti ad incastro
maschio-femmina per una posa precisa.
maschio - femmina
Dalla progettazione all’esecuzione, i vantaggi
della leggerezza si colgono anche nella facilità
di movimento e posa in opera dei blocchi.
Precisione dimensionale
La tecnologia produttiva di taglio degli elementi
consente una notevole precisione dimensionale
(tolleranza ± 1mm) che semplifica la messa
in opera e la finitura esterna, garantendo soluzioni
esecutive di qualità senza sprechi nei materiali
da finitura.
Lavorabilità
La facilità di taglio consente di ricavare
direttamente in cantiere blocchi sottomisura
e pezzi speciali: la realizzazione di molteplici
particolari costruttivi è cosi resa possibile senza
dover ricorrere a materiali ausiliari.
maniglia
Posa rapida e perfetta
Il cantiere moderno non ha tempo
da perdere, ma non può nemmeno
permettersi errori: GASBETON® è la soluzione
ideale per coniugare le esigenze di prestazioni
sempre più elevate e la riduzione dei tempi
in relazione ai costi della manodopera, grazie
alle caratteristiche dei blocchi: leggeri,
rettificati e ad incastro per una posa rapida
e sempre perfetta.
Intonaco di fondo a base di calce e cemento per esterni ed
interni
paraspigoli o staggie negli angoli e guide verticali
nelle pareti.
Composizione
KC 1 è una malta secca composta da calce idrata,
cemento Portland, sabbie classificate ed additivi
specifici per migliorare la lavorazione e l'adesione.
Caratteristiche tecniche
Peso specifico della polvere
Spessore minimo
Granulometria
Acqua di impasto
Resa
Ritiro
Densità intonaco indurito
Resistenza a flessione a 28 gg
Resistenza a compressione a 28 gg
Modulo di elasticità a 28 gg
Fattore di resistenza alla diffusione
del vapore (EN 1015-19)
Coefficiente di assorbimento
d’acqua per capillarità (EN 1015-18)
Coefficiente di conducibilità termica
(EN 1745)
Conforme alla Norma UNI EN 998-1
1.400 kg/m³ ca.
10 mm
< 1,5 mm
23% ca.
13,3 kg/m2 ca. con
spessore 10 mm
0,080 mm/m ca.
1.530 kg/m³ ca.
1 N/mm² ca.
2,5 N/mm² ca.
3.000 N/mm² ca.
µ ≤ 14
(valore misurato)
W0
λ = 0,55 W/m·K
(valore tabulato)
GP-CSII-W0
Impiego
KC 1 viene usato come intonaco di fondo su
murature in mattoni, blocchi in calcestruzzo,
calcestruzzo grezzo, ecc. Per sottofondi speciali
bisogna osservare le istruzioni del fornitore.
Preparazione del fondo
La muratura deve essere libera da polvere,
sporco, efflorescenze saline, ecc. Eventuali tracce
di oli, grassi, cere, ecc. devono essere preventivamente rimosse. Le superfici in calcestruzzo
liscio devono essere asciutte e precedentemente
trattate con materiali aggrappanti come ad esempio SP 22, oppure con un rinzaffo a base di
sabbia e cemento con aggiunta dello speciale
additivo AG 15 alcali resistente. Giunti di elementi
diversi devono essere armati con una speciale
rete in fibra di vetro alcali-esistente; la rete non
deve essere attaccata direttamente alla muratura,
ma va immersa nella parte superficiale
dell'intonaco. Per ottenere una buona qualità degli
intonaci ed evitare eccessivi consumi di materiale
è consigliabile riservare una particolare cura
all'esecuzione delle murature; le fughe tra i
mattoni devono essere ben riempite, eventuali fori
o spaccature nella muratura devono essere
precedentemente chiusi, i controtelai devono
sporgere di pochi millimetri. Per rispettare la
piombatura delle pareti è consigliabile predisporre
Lavorazione
KC 1 si lavora con macchine intonacatrici tipo
FASSA, PFT, PUTZKNECHT, PUTZMEISTER,
TURBOSOL o simili. Si applica in unico strato
sino a spessori di 20 mm spruzzando dal basso
verso l'alto e, successivamente, si raddrizza con
staggia ad H o a coltello con passaggi in senso
orizzontale e verticale sino ad ottenere una
superficie piana. Per spessori superiori a 20 mm
l'intonaco deve essere applicato in più strati
successivi, a distanza di almeno 1 giorno, avendo
sempre l'accortezza di irruvidire lo strato di
supporto. La malta, dopo la miscelazione con
acqua, deve essere applicata entro due ore. La
lavorazione superficiale dell'intonaco (frattazzatura, grattatura, ecc.) si effettua da 1,5 a 4 ore
dopo l'applicazione a seconda delle condizioni
ambientali e del tipo di superficie.
Per applicazioni esterne, al fine di ottenere una
superficie omogenea e compatta idonea a
supportare finiture tipo rivestimenti a spessore, si
consiglia di rifinire l'intonaco con frattazzo di
plastica o legno; nel caso di tinteggiatura delle
superfici è consigliabile l'utilizzo dell'intonaco di
finitura IP 10 disponibile nelle granulometrie da
1-2-3 mm. Nei locali interni la finitura delle pareti
si completa applicando, quando l'intonaco è
completamente indurito, materiali tipo “Malta
Fina”, lisciature, rivestimenti murali a base
minerale, ecc. Una finitura più rustica (in locali tipo
garage, cantine, ecc.) può essere ottenuta
rifinendo direttamente il materiale con frattazzo di
plastica, spugna o legno.
Avvertenze
• L'intonaco fresco va protetto dal gelo e da una
rapida
essiccazione.
Poiché
l'indurimento
dell'intonaco si basa sulla presa idraulica del
cemento e su quella aerea della calce una
temperatura di +5ºC viene consigliata come
valore minimo per l'applicazione e per il buon
indurimento della malta. Al di sotto di tale valore la
presa verrebbe eccessivamente ritardata e sotto
0ºC la malta ancora fresca o anche non indurita
sarebbe esposta all'azione disgregatrice del gelo.
• Durante la stagione estiva, su superfici esposte
al sole, si consiglia di bagnare gli intonaci per
qualche giorno dopo l'applicazione.
• L'applicazione in presenza di forte vento può
provocare la formazione di fessurazioni e
"bruciature" degli intonaci. In tali condizioni si con-
siglia di adottare opportune precauzioni (protezione dei locali interni, applicazione dell'intonaco
in due strati frattazzando accuratamente la parte
superficiale, ecc.).
• L'uso all'esterno di prodotti di finitura ruvidi (tipo
rivestimenti murali o IP 10) limita maggiormente
l'evidenziarsi di microcavillature rispetto alle finiture lisce (tipo “Malta Fina”, ecc.).
• Per applicazioni su sottofondi particolari (pannelli
in legno-cemento, in rete, alcuni tipi di muratura
isolante, ecc.) non garantiamo una esecuzione
priva di cavillature. Il nostro Ufficio Tecnico è a
Vostra disposizione nel consigliarVi la metodologia da seguire per limitare tali inconvenienti. È
comunque opportuno consultare le istruzioni del
fornitore del sottofondo.
• Per ristrutturazioni, con supporti eterogenei e
spessori variabili di malta d’intonaco, consultare il
nostro Ufficio Tecnico per il ciclo più appropriato.
• Pitture, rivestimenti, tappezzerie, ecc. devono
essere applicati solo dopo la completa essiccazione e stagionatura degli intonaci.
• È necessario aerare adeguatamente i locali
dopo l'applicazione sino a completo essiccamento, evitando forti sbalzi termici nel riscaldamento degli ambienti.
KC 1 deve essere usato allo stato originale
senza aggiunte di materiali estranei.
Fornitura
• Sfuso in silo.
• Sacchi speciali con protezione dall'umidità da
30 kg ca.
Conservazione
Conservare all’asciutto per un periodo non
superiore a 6 mesi.
Qualità
KC 1 è sottoposto ad accurato e costante
controllo presso i nostri laboratori. Le materie
prime impiegate vengono rigorosamente selezionate e controllate.
I dati riportati si riferiscono a prove di laboratorio; nelle
applicazioni pratiche di cantiere queste possono essere
sensibilmente modificati a seconda delle condizioni di messa
in opera. L'utilizzatore deve comunque verificare l'idoneità del
prodotto all'impiego previsto, assumendosi ogni responsabilità
derivante dall'uso.
La ditta Fassa si riserva di apportare modifiche tecniche senza
nessun preavviso. Edizione 03/08.
terrecotte
catalogo
generale
mattoni estrusi
I mattoni estrusi semipieni sono prodotti attraverso un processo
lità al vapore, ed evita la formazione di muffe, efflorescenze e
produttivo che consente un elevato standard qualitativo del
depositi di smog sulle murature, mantenendole sane e durevoli nel
prodotto e ne conferisce una naturale uniformità dimensionale
tempo.
e cromatica. Durante il ciclo produttivo vengono sottoposti al trat-
I mattoni trafilati sono prodotti nelle colorazioni: ROSSO e BRUNO.
tamento idrorepellente con ALCHIL ALCOSSI SILANI che impedisce
Le finiture della superficie a vista sono: LISCIO, SABBIATO (FINE e
l’assorbimento di acqua meteorica, pur conservando la permeabi-
GROSSO), RUGOSO e CANADESE.
Edificio residenziale a Milano, mattone estruso sabbiato fine rosso,
Studio arch.tti Selleri.
Pagina a fianco: alloggi residenziali a Buccinasco (MI), mattone
estruso liscio rosso, arch.tti Tutucci e Monestiroli.
16
Formati e finiture dei mattoni estrusi
schema
finiture
5,5x12x25
rugoso
canadese
sabbiato fine
sabbiato grosso
rosso
sabbiato fine
sabbiato grosso
bruno*
sabbiato fine
sabbiato grosso
rugoso
canadese
rosso
sabbiato fine
sabbiato grosso
bruno*
rugoso
sabbiato fine
sabbiato grosso
canadese
rosso
h
s
l
Indicazioni di capitolato
dimensioni
hxsxl
cm
7x12x25
12x12x25
colori
pezzi x m2 di parete
spessore pezzi
cm
n.
malta
lt/m2
peso
KN/m2
1,7
12
59
24
1,50
2,1
12
48
19
1,45
3,7
12
30
13
1,45
peso
unitario
Kg
*disponibile a richiesta
Caratteristiche tecniche
resistenza caratteristica a compressione N/mm2
conducibilità termica equivalente W/m°K
resistenza al gelo
assorbimento d’acqua (valore medio in %)
efflorescenze
inclusioni calcaree
controllo dimensionale
18
>25
non gelivi
14
assenza
assenza
verificato
riferimenti normativi
D.M. 20/11987 - D.M. 16/01/96 - UNI 8942
0,33
UNI 8942 - r.d. 2232/193
UNI 894
UNI 894
UNI 8942
UNI 8942
rugoso rosso
sabbiato grosso rosso
canadese rosso
sabbiato fine rosso
sabbiato fine rosso brunito
sabbiato fine bruno (a richiesta)
Mattoni estrusi
Mattoni estrusi semipieni prodotti
con argille accuratamente selezionate ed aventi dimensioni
5,5x12x25 cm (v. tabelle tipologie produttive); superficie con
finitura liscia, sabbiata -fine e
grossa-, rugosa, canadese e di
colorazione rosso e bruno -a
richiesta-, sottoposti in produzione al trattamento con ALCHIL
ALCOSSI SILANI, idrorepellente
che rende le superfici a vista
impermeabili all’acqua meteorica conservandone la permeabilità al vapore ed evitando la
formazione di efflorescenze,
muffe e deposito di smog.
Caratteristiche dei mattoni
• Resistenza media a compressione > 250 kg/cm2 documentata da certificazione rilasciata
da un Laboratorio ufficiale in
data non antecedente a 12 mesi
• Tolleranze dimensionali e caratteristiche fisico-chimiche e di
aspetto secondo le Norme UNI
8942.
sabbiato grosso bruno (a richiesta)
I MASSETTI
I massetti interni del fabbricato sono stati realizzati seguendo la seguente stratigrafia.
1.
2.
3.
4.
5.
Materassino fonoassorbente Isolmant spess. 7 mm ( vedi scheda tecnica allegata)
massetto tradizionale a copertura degli impianti spess. Medio cm 10
primer preparativo antipolvere
posa di massetto autolivellante Knauf
base del pavimento riscaldante Uponor
Nei piani terra prima del massetto tradizionale è stato posato uno strato di 3cm di materassino
termo-fono- assorbente per un migliore isolamento verso il piano interrato
Questa notevole stratigrafia dell'intero pacchetto accoppiato con una soletta piena in cemento
armato migliora notevolmente le caratteristiche acustiche dei piani di calpestio .
Part. risvolta degli angoli
esempio di posa
massetto tradizionale sabbia e cemento
materassino ( piani terra) Disteso spess. 3 cm
particolare materassini con risvolta negli angoli
tramezzature posate sui materassini
I materassini fono-assorbenti sono stati collocati con particolare attenzione ai punti critici , tipo gli
angoli , le giunte solaio tramezzo , solaio-muratura esterna . Infatti come si vede anche nelle foto
sopra , il materassino oltre ad essere posato sotto le murature e stato risvoltato per 30 cm sulle pareti
verticali creando un isolamento totale tra le varie strutture ed i vari materiali . Inoltre i materassini
sono stati posati direttamente sulla soletta piena in cemento armato( solaio) e quindi tutti gli
impianti, le tubazioni e gli scarica hanno una protezione ulteriore ed un isolamento maggiore
rispetto al normale.
Anche per gli ambienti esterni e soprattutto per i terrazzi degli attici è stata trovata una soluzione
progettuale che protegge adeguatamente gli appartamenti sottostanti .
Infatti per la normale protezione dagli agenti atmosferici
è stata fatta una doppia
impermeabilizzazione con guaina bituminosa da 4 mm posata direttamente sul solaio del terrazzo ,
successiva realizzazione del massetto delle pendenze , posa di materiale impermeabilizzante dato a
più riprese ( MAPEI ELASTIC) con interposta rete in fibra anti.fessurazioni ed infine posa di
pavimentazione in cotto dell' impruneta 30*30 .Mentre per una migliore coibentazione degli
ambienti sottostanti , i massetti dei terrazzi sono stati realizzati mediante l'ausilio di un doppio
strato di materassino termo-acusitco Disteso 33mm+33mm con sovrapposta rete elettrosaldata e
quindi massetto delle pendenze e posa del materiale impermeabilizzante di cui sopra.
Posa primo strato di guaina
Doppio strato di materassino Disteso
Materassino posato direttamente sulla Guaina
Massetto sabbia e cemento
Materassino con rete sovrapposta
MASSETTI AUTOLIVELLANTI
I massetti autolivellanti sono stati realizzati con materiale della Knauf . Questi materiali sono stati
posati direttamente sul “pavimento riscaldante” . Gli autolivellanti della Knauf sono stati i primi
massetti del loro genere ad essere brevettati per questi innovativi di impianti di riscaldamento.( vedi
schede allegate)
LE IMPERMEABILIZZAZIONI
Terrazzi
1)Posa primo strato di mapei Elastic su massetto
2) Posa rete anti fessure
Posa rete ( part. 2)
Posa secondo strato ( part. 2)
3) Posa secondo strato Mapei Elastic
4) Lavoro finito
LE COPERTURE
I tetti presentano una forma a Capanna .
La struttura interamente realizzata con una soletta piena in cemento armato con spessore 20 cm è
stata coibentata con del poliuretano espanso ( vedi scheda prodotto allegata) dallo spessore di 10 cm
sul quale è stato posato il manto impermeabilizzante e più precisamente una guaina ardesiata da 4
mm . Infine il manto di copertura è stato realizzato con delle lastre di alluminio preverniciato color
cotto coibentato con poliuretano espanso con spess di 1 cm . Questa particolare copertura presenta
molti vantaggi perchè permette tranquillamente di fare qualsiasi tipo di manutenzione al tetto , al
fotovoltaico e a quant'altro , ha una durata eterna e non necessità di alcun tipo di manutenzione nel
tempo . Ed inoltre assicura al piano mansardato stesso un benessere non indiffirente dovuto al fatto
il manto in questione si comporta come un tetto ventilato assicurando un passaggio di aria che evita
le condense d'inverno ed assicura un ricircolo di aria d'estate .
Posa della guina ardesiata
Coibentazione con poliuretano da 10 cm
Manto impermeabilizzante corpo B
Converse ascensori
Manto coibente Blocco A
Manto di copertura
Tetto ultimato blocco A
Tetto ultimato blocco C
TAGLI TERMICI
Taglio termico è qualsiasi dispositivo,( nel nostro caso la controsoglia in Legno) , o materiale, o soluzione
geometrica che permette di eliminare il ponte termico .
L'interruzione di questo ponte termico , nel nostro caso le soglie in marmo che sono posizionate nei davanzali
delle finestre che sono a contatto con l'esterno , vengono interrotte a metà del serramento inserendo una
controsoglia in legno e di fatto abbiamo interrotto questo ponte termico riducendo a zero la possibilità di
condensa in questi punti .
Tutti i ponti termici ( dispersioni di calore attraverso le strutture) sono stati brillantemente superati ed
anche questo ha contribuito alla classificazione dell'intero complesso in classe A+.
Nel paragrafo delle coibentazioni e nei particolari costruttivi si evidenziano tutti gli altri ponti termici
interrotti ( travi , solette, pilastri etc.)
I MARMI
Tutte le soglie in pietra quali davanzali , scalini , alzate ,pedate , zoccolini e quant'altro sono state
realizzate con Pietra di Trani e quindi produzione Italiana e non da pietre di dubbia importazione .
La pietra è stata lavorata e inviata direttamente sul sito.
Tutte le soglie per le scale e gli androni sono stati lavorate con particolare attenzione ed oltre alla
notevole precisione avuta dai posatori nel montaggio si possono notare le particolari lavorazioni a
tutto toro degli scalini di tutte le rampe delle scale .
GLI INTONACI
Gli intonaci interni sono stati realizzati con prodotti della Fassa Bortolo . Più precisamente per
GasBeton , ( blocco utilizzato per le tutte murature interne) è stato usato l'intonaco S605 che è il
top gamma per prodotti di questo genere. Tutti gli spigoli sono stati prodotetti con praspigoli di
acciaio e tutte le parti in cemento armato sono state rivestite , per evitare lesioni future , con rete in
fibra di plastica.
I soffitti , trattandosi di solette in cemento armato , non sono stati intonacati ma bensì sono stati
rivestiti con lastre in cartongesso . Questa soluzione allontana ogni rischio di microfessurazioni
degli intonaci negli angoli.
Paraspigoli in acciaio
coibentazione pilastro con rete arancione in plastica
LE OPERE DI LATTONERIA
Tutte le converse , i discendenti e i canali di gronda sono stati realizzati in Rame 6/10 sagomato .
OPERE IN FERRO
Tutte le ringhiere del complesso sono state realizzate in ferro pieno , zincato e successivamente
verniciato . Mentre i vetri sono stati inseriti all'interno della struttura in ferro con delle pinze
certificate . Le vetrate anch'esse a norma CEE del tipo infragibili sono costituiti da due lastre di
vetro incollate fra loro .
Particolare canali di gronda -discendenti – ringhiere in ferro e vetro .
INFISSI
Gli infissi installati nel complesso sono del tipo in legno (VEDI SCHEDA TECNICA PRESENTAZIONE infissi
STILLEGNO ) . Si tratta di un infisso di produzione semi artigianale il quale ha notevoli requisiti di
resistenza acustica e termica grazie alla sezione del telaio , delle vetrate siliconate a caldo e delle
guarnizioni stallate. L'infisso oltre ad essere particolarmente performante per le caratteristiche
termiche ed acustiche presenta una linea molto gradevole ed apprezzata da tutti i clienti .
C L A S S E E N E R G E T I C A “A”
Scopo della presente descrizione è quello di spiegare i criteri che hanno spinto gli
imprenditori, in fase di progettazione, ad effettuare scelte architettoniche ed impiantistiche
che fornissero il massimo del comfort con il minimo consumo energetico e, se vogliamo,
uniche nel panorama edilizio residenziale esistente.
In altri termini se il miglioramento delle performance energetiche può essere ottenuto
tramite l'introduzione di impianti solari (sia termico che fotovoltaico) colui che effettua la
progettazione architettonica non può esimersi da predisporre ad esempio falde di
copertura con esposizione ed inclinazione atte ad accogliere al meglio gli impianti suddetti
ed agire in stretta collaborazione con il tecnico impiantista.
Proveremo, in termini più semplici possibili, ad effettuare una valutazione dell'intervento
sia a livello energetico che economico che permetta di individuare le spese di gestione che
dovremo affrontare nel primo ventennio dal momento dell'acquisto dell'immobile.
Cosa è la classe “A”
Gli edifici a basso consumo energetico, coniugano comfort abitativo a risparmio
energetico, collocandosi all’interno di una specifica classe energetica in base a quanto
combustibile consumano all'anno per ogni metro quadro di superficie riscaldata.
La classificazione energetica degli edifici consente pertanto di attribuire alle
abitazioni una classe, dalla più virtuosa energeticamente, e quindi economicamente, alla
più dispendiosa.
I parametri per rientrare nella classe A sono variabili e dipendenti dalla zona climatica,
dalla forma dell’edificio, dalla destinazione d’uso, dall’isolamento delle strutture, dal
rendimento degli impianti.
Nel nostro caso, prendendo in esame un’abitazione tipo delle 21 previste, vediamo come
per rientrare nei parametri minimi previsti attualmente dalla Legge (classe C riga rossa nel
grafico) per le nuove edificazioni il fabbisogno di energia annuo non deve essere superiore
I parametri per rientrare nella classe A sono variabili e dipendenti dalla zona climatica,
dalla forma dell’edificio, dalla destinazione d’uso, dall’isolamento delle strutture, dal
rendimento degli impianti.
Nel nostro caso, prendendo in esame un’abitazione tipo delle 21 previste, vediamo come
per rientrare nei parametri minimi previsti attualmente dalla Legge (classe C riga rossa nel
grafico) per le nuove edificazioni il fabbisogno di energia annuo non deve essere superiore
56,07 kWh a mq, che per rientrare nella classe A il fabbisogno massimo si debba ridurre
a 28,03 kWh/mq anno e come nel caso in esame il valore risulti di 24,83 kWh/mq anno; in
pratica il fabbisogno dell'abitazione presa in esame risulterà inferiore del 55,7% rispetto ai
minimi di Legge.
Pensiline per solare termico e fotovoltaico condominiale
impianti fotovoltaici singoli posizionati su tutte le falde
C o s a è un impi anto s ol are termi c o ?
E' un impianto che tramite dei pannelli solari piani traduce l'irradianza solare ovvero il
calore proveniente dal sole in acqua calda che a sua volta, tramite una tubazione, va a
riscaldare in un boiler l'acqua calda proveniente dall'acquedotto che poi andremo ad
utilizzare per uso sanitario all'interno delle abitazioni.
C o s a è un impi anto fotovoltai co ?
E' un impianto che tramite dei pannelli fotovoltaici piani in silicio traduce la luce
proveniente dal sole in energia elettrica a corrente continua; successivante tale corrente
viene trasformata da continua in alternata da apparecchiature dette inverter e può così
essere utilizzata direttamente del condominio o delle abitazioni (per riscaldamento,
illunimazione, Tv, lavatrici, pompe ecc.) o, in caso sia esuberante, può essere ceduta alla
rete elettrica con conseguente introito relativo al corrispettivo.
In caso contrario, se c'è una carenza di produzione, come nelle ore notturne o di scarsa
luminosità esterna, ne può essere acquistata la parte mancante. Questa metodologia
viene definita “scambio sul posto” e, dal punto di vista economico, oltre alla differenza fra
costi ericavi generati dall'acquisto e dalla vendita di energia elettrica, va aggiunto un
contributo che viene erogato dal GSE per un ventennio su tutta l'energia prodotta sia essa
ceduta che autoconsumata. I pannelli hanno un deperimento durante il loro ciclo di
funzionamento;
quelli installati sono garantiti per un calo di rendimento massimo del 10% rispetto al
momento di installazione dopo 10 anni di vita ed un calo massimo del 20% al 25° anno di
vita. In tutti i calcoli che seguono il rendimento dei pannelli è stato valutato al 10° anno di
vita e quindi i risultati prospettati saranno i medi nel ventennio.
Inverter condominiali
inverter per i singoli appartamenti “ blocco B “
D e s crizione s o m m aria dell’intervento
Sono stati edificati 3 blocchi comprendenti 7 appartamenti ciascuno per un totale di 21
appartamenti per una superficie di circa 2.200 mq.
Considerando di riscaldare gli ambienti fra il 1 novembre e il 15 aprile ad una temperatura
interna costante di 20°C il fabbisogno annuo globale, comprensivo di perdite per
trasmissioni delle strutture, di ricambi di aria per ventilazione e degli apporti gratuiti interni
ed esterni, è risultato pari a 65.360 kWh annui.
I m pi anto per la produzione del c alore a d u s o ri s c ald a m ento
L’impianto centralizzato è alimentato da 2 pompe di calore aria/acqua ciascuna di potenza
nominale pari a 47,5 kW poste in cascata e sufficienti a coprire il fabbisogno istantaneo
degli edifici massimo previsto in 78 kW.
Saranno poi predisposte delle diramazioni verso i tre blocchi all’interno dei quali, in
apposito locale, verranno a sua volta a diramarsi delle tubazioni a servizio dei singoli
appartamenti che daranno la possibilità sia di effettuare una regolazione autonoma per
ogni singolo ambiente sia di suddividere i costi di gestione in funzione dei reali consumi.
Nelle abitazioni saranno predisposti dei pannelli radianti a pavimento del tipo Minitec della
Uponor che consentiranno il massimo del comfort, uniformità di riscaldamento dei locali,
un tempo di riscaldamento breve grazie al ridotto spessore del massetto che contiene le
tubazioni (circa 15 mm), la possibilità di utilizzare e arredare tutta la superficie
dell’abitazione per l’assenza di elementi radianti esterni, il vantaggio dell’emissione a
bassa temperatura ovvero le massime prestazioni a livello energetico dell’impianto. I bagni
saranno integrati con radiatori anch’essi funzionanti a bassa temperatura, mentre verrà
realizzato anche un impianto di condizionamento con ventilcovettori ad acqua refrigerata
che non è peraltro oggetto della presente trattazione.
Riscaldamento a pavimento
Esempio di centralina del riscaldamento
Dal punto di vista energetico per sopperire alle richieste degli edifici (65.360 kWh annui),
dato l’elevato rendimento mediostagionale delle pompe di calore, saranno necessari solo
28.300 kWh di energia elettrica.
I m pi anto fotovoltai c o c o n do mini ale
Il condominio verrà dotato di un impianto fotovoltaico condominiale posto su pensiline
utilizzate per il parcheggio esterno di autoveicoli. Verranno installati moduli in silicio
policristallino per una potenza nominale pari a 19,580 kWp per una superficie di circa 140
mq da cui è attesa una produzione media annua durante il ventennio pari a 19.800 kWh.
Per i consumi elettrici di tipo condominiale (ascensore, illuminazione aree esterne,
parcheggio interrato, vano scale, cancello elettrico, pompe per lo svuotamento
dell’interrato) valutiamo un consumo annuo di 2.500 kWh.
In sostanza il consumo annuo del condominio per riscaldamento e consumo elettrico
condominiale sarà pari a 30.800 kWh (2.500 + 28.300) e l’impianto fotovoltaico sarà
capace di contribuire per 64,3 % dei consumi.
Dal punto di vista economico parte dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico sarà
direttamente utilizzabile e parte sarà invece ceduta alla rete elettrica per poi essere
acquistata nei momenti di sottoproduzione (vedi le ore notturne).
Produzione di a c qu a c ald a per u si s a nitari
Ogni blocco produrrà autonomamente acqua calda per usi sanitari. Verrà installata una
caldaia murale a condensazione alimentata a gas metano di rete di potenza al focolare
pari a 35 kW che a sua volta andrà a riscaldare l’acqua contenuta in un boyler da 1.000 lt
dal quale attingeranno i singoli appartamenti. Tali boylers, oltre alle caldaie prese in
esame, avranno il supporto di 43,2 mq. di pannelli solari termici anch’essi disposti
supensilina a servizio degli autoveicoli con i quali valutiamo di coprire il 50% del
fabbisogno annuo delle richieste dei condomini.
Inoltre, per evitare lunghi tempi di attesa, andiamo a predisporre una rete di ricircolo
dell’acqua sanitaria fra il boiler e l’ingresso di ogni abitazione che ipotizziamo, per evitare
sprechi, che sia funzionante per 17 ore giornaliere (viene in sostanza disabilitato fra le 24
e le 7 del mattino ma tale settaggio può essere liberamente deciso dai condomini e non
varia sostanzialmente il risultato finale dell’analisi).
I m pi anto fotovoltai c o a s e rvizio dei s in g oli a p p art a m enti
Ogni appartamento sarà infine dotato di un impianto fotovoltaico singolo posto sulla
copertura dell’edificio. A causa dell’esposizione delle falde verranno utilizzati moduli in
silicio amorfo per una potenza nominale pari a 1,28 kWp cadauno da cui è attesa una
produzione media annua durante il ventennio pari a 1.210 kWh.
Per i consumi elettrici del singolo appartamento (illuminazione, lavatrici, lavastoviglie, TV,
forno ecc. con elettrodomestici in classe A) per una famiglia di 3 persone si considera un
consumo annuo di 2.500 kWh e l’impianto fotovoltaico sarà capace di contribuire per il
48,4% dei consumi previsti.
Ri epilo g o finale
In sostanza abbiamo fatto una valutazione sull’intervento che vuol analizzare a livello
globale (per tutti e 21 gli appartamenti) i costi di gestione a livello energetico.
Essendo presenti più impianti fotovoltaici la valutazione è stata fatta basandoci sulle
produzioni del decimo anno di vita quando si ottengono i valori medi di produzione nel
ventennio ed il contributo GSE del periodo settembre/dicembre 2011.
Sono inclusi: consumi per riscaldamento invernale, consumi elettrici condominiali, consumi
elettrici degli appartamenti, produzione di acqua calda sanitaria comprensiva di ricircolo.
Sono esclusi: consumi relativi al condizionamento estivo, consumi per cottura cibi
(entrambi dettati da un uso strettamente personale e quindi difficilmente valutabili a
priori), tutti i gravami che sulla bolletta dell’energia elettrica e del gas non sono
direttamente riconducibili all’acquisto di energia.
In conclusione il condominio a utoprodu c e per il 47,6 % dell’ener gi a g l ob ale
utilizzata a c o s t o vi cino a zero (in cidenza 75 € a nnui a d a p p art a m ento).
Tutti i dati riepilogativi dei fabbisogni energetici contenuti nella presente documentazione
derivano da una relazione di calcolo dettagliata realizzata in base alla Legge 10/91 e
successive modifiche a disposizione di coloro che avessero piacere di approfondire le
tematiche descritte.
In quel caso è possibile contattare i tecnici dello studio tecnico ing. Angelo Bernardini che
si sono occupati della fase di progettazione impiantistica e verifica energetica ed in
particolare:
ing. Fulvio Frugoli tel. 0583 244429 - email: [email protected] –
responsabile progettazione impiantistica e verifica energetica;
ing. Valerio Volpi tel. 0583 244472 – email: [email protected] – responsabile
impianti fotovoltaici e solare termico
p.i. Francesco Bellandi tel. 0583 244429 – email: [email protected] –
responsabile progettazione acustica.
GLI IMPIANTI ELETTRCI
Tutti gli impianti elettrici sono stati realizzati secondo le lavorazioni tipiche .
E ' stata data particolare attenzione per le finiture finali e per le dotazioni di ogni singolo
appartamento .
Per esempio sono stati istallati video citofoni del tipo incassato con schermo LCD a colori , sono
stati realizzati impianti di allarme per ogni appartamento , impianti di video sorveglianza
condominiale , illuminazioni scenografiche nei prospetti impianti di motorizzazione delle basculanti
dei garage .
Tutti i materiali usati sono di ultima generazione e ovviamente a norma CEE .
Gli impianti elettrici sono stati realizzati dalle ditte Pluriservice srl ed F&A srl di Lucca
Fase muraria delle parte impiantistica
Esempi delle varie finiture
GLI ASCENSORI DI NUOVA GENERAZIONE .
Evolux Ceam
I primi ascensori a batteria ad alto risparmio energetico
Le batterie vengono alimentate da un carica batterie collegatoalla rete 220 V monofase e assorbono al
massimo 2,5 Ampère.
Il motore viene alimentato dalle batterie solo durante la corsa della cabina. Durante il periodo di
stazionamento, le batterie si ricaricano.Quando il movimento della cabina è favorevole al carico presente (ad
es. vuota in salita) il motore funziona come una dinamo: l’energia non viene dissipata ma accumulata nelle
batterie che quindi si ricaricano.L’energia accumulata dalla batteria è in grado di mantenere in servizio
l’impianto permettendo la normale salita e discesa della cabinacon passeggeri a bordo anche in caso di blackout prolungato. Conforme alla direttiva europea 89/106/CE su risparmio energetico, impatto ambientale e
sicurezza d’uso.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI :
Sicurezza: mai più black-out!
evolux.eco® è dotato di un originale sistema di emergenza ad alta efficienza. Dispone dell’energia
necessaria per garantire il normale funzionamento anche in caso di prolungato BLACK-OUT.
Risparmio energetico
L’innovativo sistema rigenerativo consente di risparmiare sui costi di allacciamentoe di esercizio: è in
grado di recuperare fino al 60% dell’energia utilizzata durante la corsa e renderla disponibile per la
successiva movimentazione dell’impianto.
Per alimentare evolux.eco® è sufficiente la normale rete elettrica a 220V monofase presente in tutte le
abitazioni ed una potenza inferiore ad 1kW. Funzionante anche con pannelli solari fotovoltaici
o qualunque altra fonte di energia rinnovabile. È presente un dispositivo che riduce i consumi
quando l’impianto non viene utilizzato.
Silenziosità e comfort
Efficienza e massimo comfort grazie ad un argano gearless di ultima generazione. Le cinghie piatte
in acciaio rivestite di poliuretano e l’argano gearless garantiscono una corsa più silenziosa e una
precisione di fermata straordinaria.
Economia di spazio
L’assenza del locale macchine consente l’ottimizzazionedello spazio per una perfetta integrazione
estetica e funzionale con l’architettura d’insieme. Può essere installato inqualsiasi abitazione in modo
veloce ed efficiente.
GLI IMPIANTI IDRICI
Gli impianti idrici sono stati realizzati utilizzando tubazioni in multistrato per l'adduzione dell'acqua
, tubazioni del tipo GHEBERIT in plastica antirumore per gli scarichi dei servizi .
Tutti gli scarichi sono stati canalizzati e portati all'esterno delle costruzioni e mascherati all'interno
di cavedi in muratura o mascherine in rame . Questo ha portato alla totale eliminazione del rumore
degli scarichi nelle abitazioni .
Esempio di un wc nella fase muraria
tubazioni e scarichi realizzati su materassino
Tutti i sanitari sono del tipo sospeso con cassetta dello scarico incassata. I sanitari così come le
rubinetterie ed i piatti doccia sono materiali di alto pregio di primarie ditte presenti sul mercato . Di
certo non si può parlare di un capitolato cosiddetto di cantieristica. Infine è stato dotato ogni
servizio igienico due servizi e rispettivamente uno con vasca idromassaggio ed uno con piatto
doccia.
Tutte le forniture dei materiali idro termo sanitario così come i pavimenti ed i rivestimenti sono
stati forniti dalla CLLAT SPA di Altopascio .
Esempo di un bagno finito con angolo doccia
esempio di bagno finito con vasca idromassaggio
I rivestimenti
Tutti i pavimenti ed i rivesti interni sono di primaria importanza . Sono stati utilizzati materiali della
Brix , Iris e Mosaici della Bisazza . Tutti gli abbinamenti sono stati armoniosamente studiati da un
tecnico specializzato in architettura e designer di interni .
Il tecnico è stato messo a disposizione dei clienti sin dall'inizio del cantiere per quanto riguarda le
divisioni interne e per l a'rredamento di tutti gli ambienti .( Arch Iunior Luisi Claudia )
Mosaico Bisazza Petrolio abbinato con Rovere listone grezzo
esempio di un wc con angolo doccia con mosaico Brix
PAVIMENTI IN LEGNO
I pavimenti di tutti gli appartamenti sono per la maggior parte in Parquet. Sono state utilizzate varie
essenze di legno in spessore 15 mm con 5 mm di legno nobile. Il legno è stato acquistato presso la
ditta lucchese Menconi e tutto il materiale è rintracciabile e garantito dieci anni.Stesso discorso vale
per i zoccolini battiscopa.
PORTE INTERNE E BLINDATI
Le porte interne sono del tipo pantografato color bianco con disegno a tre bugne “ alla Lucchese “
Mentre io portono blindati sono stati collocati su un telaio in ferro munito di doppia guarnizione ed
hanno un abbattimento acustico di 42dB.
esempio di porta di capitolato
Portone blindato insonorizzato
SISTEMAZIONI ESTERNE
Tutte le sistemazioni esterne sono state realizzate in perfetta regola d'arte ed in conformità con gli
esecutivi che troverete nei progetti in possesso dell'impresa. Inoltre tutto quanto prescritto è stato
minuziosamente documentato con video e foto che i clienti finali troveranno nel DVD che verrà
consegnato . Qui di seguito viene mostrato qualche esempio della documentazione fotografica in
questione la quale racconta la storia dell'intera sistemazione esterna .
Canalizzazione delle acque meteoriche colegate infine alla fossa di scolo comunale
canalizzazione tubazione gas per caldaia cond.
Preparazione del sottofondo per il parcheggio
preparazione del sottofondo stradale del parcheggio
viste della sistemazione esterna finale
Questo piccolo manuale ha lo scopo di descrivere in maniera chiara tutte le varie lavorazioni e di
soprattutto i materiali e le tecnologie impiegate durante tutta la fase di costruzione.
Le informazioni generali date , a nostro giudizio , dimostrano al cliente la filosofia dell'azienda e la
trasparenza con la quale operiamo ed inoltre è possibile passare dalle informazioni di carattere
generale ai i piccoli particolari del proprio appartamento e di tutta la costruzione in generale.
Infatti oltre al manuale in questione all'utente finale viene consegnato un dvd con la cronostoria di
tutte le lavorazioni e la più minuziosa descrizione fotografica degli impianti e di tutte le tubazioni .
Avere questo tipo di informazioni è stato molto utile anche dopo alcuni anni che l'inquilino ha
abitato l'immobile ed infatti permette di conoscere ed intercettare senza particolari difficoltà “tutto
ciò che non si vede “ dopo la consegna dell'immobile .
Questa politica negli anni ha riscosso un notevole successo ed un grande apprezzamento da tutti i
clienti finali .
VEDI ANCHE IL DOSSIER CASA REALIZZATO DALL'ENTE CERTIFICATORE QUALITALIA
Lucca , 18 luglio 2012
Ippolito Paolo
REALIZZATO DA:
Sistema di Garanzia Totale Qualità Approvato da IMQ
Amministratore Unico
( Certificazione ISO 9001:2000 N.9165.IPPL)
IPPOLITO PAOLO
WWW.IPPOLITOCOSTRUZIONI.IT- [email protected]
PROPRIETA ' :
AMMINISTRATORE UNICO IPPOLITO GIUSEPPE
VIA DEL BRENNERO 151 SAN MARCO LUCCA
TEL 0583/343381- 0583331712 – [email protected]
Scarica

clicca qui - Residenza Cinque stelle.