Associazione Storico Culturale L’ARME, LE DAME, I CAVALIERI Comune di Cittadella Pro Cittadella Regione del Veneto Manifestazione Storica di Interesse Locale XVIII Voci Dall’evo Di Mezzo Rievocazioni Di Vita Medievale Tra Storia E Spettacolo A.D. 1256: La caduta di Padova… e la liberazione di Cittadella 26-27-28 Settembre 2014 cenni storici Le prime tracce di popolamento del territorio cittadellese provengono dalle indagini archeologiche condotte dagli anni ‘80, che documentano la presenza di un insediamento dell’età del Bronzo Recente, La conquista romana della Pianura Padana inizia nel 148 a.c. con la costruzione della via Postumia, che collegava Genova con Aquileia e che fungeva da decumano massimo per la centuriazione. Costruita dal Libero Comune di Padova a partire dal 1220, Cittadella era una fortificazione militare posta a difesa del limite nord del contado patavino. Isolata da un fossato si apriva verso l’esterno tramite quattro porte, ciascuna con il suo ponte levatoio e collegate tramite ballatoi ad un camminamento di ronda ad oggi quasi interamente percorribile. Federico II, che nel 1236 scende in Italia, rimane ammirato... “dalle sicure difese del castello”, chiude al suo interno solo il Mastio, dove stava il Capitano e la sua guarnigione, e una chiesa presso Porta Padova, che aveva nel torresino la torre campanaria, usata dai soldati dare l’allarme di pericolo. All’inizio nessuno viveva dentro le mura. La gente, che popolava queste campagne, risiedeva presso le chiese o vicino ai piccoli monasteri oppure lungo i corsi d’acqua. Erano contadini, falegnami, pastori, lanaioli, fornai, fabbri, tessitori, che all’uopo diventavano soldati al comando del Capitano di Cittadella. Padova infatti offriva protezione alle persone che abitavano la campagna, garantendo protezione nel suo castello, in cambio di prestazioni militari e del pagamento di tributi. Verso la metà del XIV secolo, chi non possiede campi o greggi viene ad insediarsi dentro alle mura, dove vengono costruiti una chiesa e i palazzi del governo. Ceduta a Venezia nel 1405, i secoli e la storia ci hanno restituito quella che il prof. Bortolami definiva felicissima sintesi di cultura e natura. L’antefatto ed …il fatto Nel 1256 Ezzelino fu scomunicato da papa Innocenzo VI e nello stesso anno il successore di questi, Alessandro IV, bandì contro di lui una crociata.E’ il mese di marzo 1256 ed ecco che il santo apostolico Vicario di Cristo e vescovo di Ravenna, Filippo Fontana, su istanza del marchese d’Este e di Tiso Novello da Camposampiero e di altri nobili espulsi dalle loro città, radunò genti da ogni parte e predicando la croce di Cristo discese dalle parti di Venezia. Ansedisio dei Guidotti, podestà a Padova per conto di Ezzelino, quando sentì che il legato era giunto a Venezia e che i Padovani espulsi avevano eletto per loro podestà Marco Quirini, volle passare per primo all’attacco.Per prima cosa fece rinforzare tutti i castelli dei villaggi del padovano: Bovolenta, Conselve, Correzzola, Concadàlbero, Piove ed altri. Ma l’esercito dei crociati conquistò uno dopo l’altro questi castelli. Siamo a giugno del 1256: mentre Ezzelino si trovava altrove, Ansedisio incaricato di difendere Padova, non riuscendo a fermare i nemici, che attraversarono il Brenta, si rinchiuse in città. I crociati, conquistati gli altri castelli, arrivarono a Piove di Sacco e da lì marciarono su Padova. Dopo aver annientato alcune milizie di Ansedisio, presso il ponte sul Bacchiglione, si impadronirono dei sobborghi. E’ il 20 giugno e i crociati, sia cavalieri sia fanti, circondarono le mura e tutta la città di Padova. Dopo che la gente del legato combatteva senza risultati, si riunì al ponte Altinate una gran massa di attaccanti, e non soltanto di laici ma anche di chierici e di frati conventuali. Così avanzando tentarono di abbattere la porta Altinate, con macchine da guerra: dall’alto, dagli assediati fu gettato sugli assedianti olio, pece e fuoco, che si propagò anche alla porta. A quel punto i crociati, apertosi un varco, entrarono nella città, mentre Ansedisio, con alcuni dei suoi, fuggì per raggiungere Ezzelino, inseguito da alcuni crociati, mentre infuriava la battaglia. La notizia della liberazione si diffuse nei territori controllati da Padova.” Ed ecco che gli abitanti di Cittadella mandano a dire a Tiso da Camposampiero di venire al più presto ad occupare Cittadella a suo piacere e volontà. E così colui che era capitano per conto di Ezzelino e aveva retto finora Cittadella e quanti vollero, tra quelli che erano con lui, subito salirono sul girone, temendo pericoli per le loro persone. Nel frattempo giunse Tiso e,data assicurazione a quelli che erano saliti sul girone, ebbe Cittadella e la prese sotto la sua protezione, e trattò tutti gli abitanti e gli altri, nelle cose e nelle persone, come fedeli della Chiesa, a onore e volontà del legato e del podestà e di tutto il comune padovano”. Dalla Cronica di Rolandino. di Santin Mario & C. Cittadella (PD) - Tel. Fax 049 5970341 Cittadella (PD) - Via Luparense, 13 www.gscolori.it Si ringraziano per la collaborazione: Associazione Nazionale Carabinieri Cittadella Gruppo Volontari di Ca’ Onorai Protezione Civile Cittadella Gruppo Maratoneti Cittadellesi Avis Cittadella Filarmonica Cittadellese Associazione Mato Grosso Cittadella Banda Ciro Bianchi Cittadella Acqua Vera Antonio Michelini s.a.s . Cittadella Angelo Bottazzo Un ringraziamento particolare a: Gruppo Antichi Mestieri Cittadella Gruppo Mercatino Cittadella Gruppo Amici del Cavallo del Lungo Brenta Gruppo Musici Cittadella Gruppo musicale Vox Maiorum Cittadella e…… a quanti hanno contribuito alla riuscita della manifestazione il presidente ing. ferdinando amabile PIZZE CON FARINA DI KAMUT PIZZE CON FARINA DI RISO Via Roma 206 - Galliera Veneta Tel. 049 5999284 - Cell. 339 3875262 La rievocazione tra storia e spettacolo Nella Cittadella medievale, il 21 giugno dell’anno domini 1256, c’è fermento: è giunta la notizia, con i particolari, che Padova, dopo breve assedio, è stata liberata dai crociati. Davanti agli occhi della gente scorre la sequenza di ciò che è accaduto a Padova. In serata si rievocano questi avvenimenti: l’assedio da parte dei crociati, la battaglia, la caduta della città e la fuga degli ezzeliniani. Finalmente si respira aria di festa: la città si anima con la fiera, le taverne,i giochi, i musici e i giullari. I festeggiamenti si protraggono fino a notte inoltrata. Il giorno successivo, la domenica pomeriggio, i potenti della città, le famiglie più importanti: gli Ovettari, i Da Cittadella, i Borsati, con il popolo accolgono i liberatori, tra cui Tiso da Camposampiero, il legato papale, Filippo Fontana e il podestà Rainaldo Pinceto, designato da Padova al governo della città. Nel villaggio si svolge la cerimonia della consegna delle chiavi della città a Tiso; seguono l’atto di sottomissione alla chiesa e la resa del capitano ezzeliniano e della sua guarnigione. Per festeggiare l’avvenuta liberazione si svolge il “Palio delle Quattro Porte”: una corsa a piedi in cui si sfidano i quattro borghi. Seguono la premiazione del borgo vincitore e i giochi equestri, spettacoli di falconeria, di arceria e animazioni con musici e giullari. All’imbrunire, in corteo per le vie del centro, illuminato dalle fiaccole, si accompagnano fuori dalla città i liberatori. Infine incendio del castello (parte esterna delle mura tra porta Vicenza e porta Padova). OSTERIA TIPICA CON CUCINA Via Mura rotta, 9 - 35013 CITTADELLA (PD) Tel. 049 9402317 Origini del mercato a Cittadella Nel medioevo, con i comuni ripresero le attività e i commerci lungo le vie d’acqua (La Brenta) e le strade romane. A Cittadella attorno alla chiesa romanica di S.Donato, prima pieve cristiana nel territorio, si teneva un importante mercato annuale che gli Ezzelini trasferirono poi a Onara. Negli “ANNALES PATAVINI” è scritto: “...Tunc inceptum fuit castrum Cittadellae”. Correva l’anno 1220 e il comune di Padova decideva la costruzione di un grande castello sia con fini militari, sia per controllare le risorgive intorno, le vie della Valsugana e dell’altopiano, importanti per i commerci della pianura padovana con la montagna. Ne 1231 il comune di Padova decideva che i privilegi di mercato di Onara, passassero a Cittadella: “... il mercato annuale che in precedenza si teneva nella curia di Onara, lo si faccia nel Castello di Cittadella ogni anno nella festa di S. Luca”. La fiera annuale a Cittadella è una continuazione di quella tradizione. Nel villaggio medievale si ricrea l’atmosfera del mercato: tra banchi, taverne e animazioni di strada, si vedono all’opera artigiani come il candelaio, i tintori, il fabbro, l’arcaio, le ricamatrici, il vasaio, affiancati da venditori, che offrono le merci dei mercanti: erbe aromatiche, spezie, miele, marmellate ed altri prodotti. IL PALIO Il palio non è solo corsa di cavalli, ma anche gara di lotta, di tiro con l’arco e con la balestra, che non sono altro che addestramenti militari, che si trasformano nel tempo in gara sportiva. A metà strada fra addestramento militare ed esercizio atletico si collocano le corse podistiche come palii, che caratterizzano i festeggiamenti in occasione di avvenimenti importanti, come…… può essere accaduto nel giugno nel 1256, quando Cittadella si affranca dalla tirannia di Ezzelino. Nel VI “Palio delle Quattro Porte “ si sfidano sotto forma di staffetta, su un percorso di circa due chilometri e mezzo per ogni frazione, quattro squadre di due elementi ciascuna e ognuna con i colori del borgo di appartenenza. I premi vanno ai primi tre che all’arrivo riescono a toccare il premio “quillo che de li dicti correturi a pede prima venerà et toccarà lu premio, guadagna ed habia quillo; lu secundo che venerà da poi quillo primo e toccarà……” Il Torneo di tiro con arco storico I tornei di tiro con l’arco erano anche un’occasione per esercitarsi, visto che tutti gli abitanti di sesso maschile dovevano essere pronti, in caso di necessità, alla difesa della città, come riportato dagli statuti: “Gli arcieri non osino saettare con l’arco o con altro strumento pericoloso atto a nuocere a Cittadella o nei borghi o nelle vie pubbliche, pena una multa di venti denari di piccoli e la perdita dell’arma. Le esercitazioni vanno fatte negli spazi appositamente adibiti, come nei luoghi di tiro pubblici con bersagli ed altri luoghi simili, a condizione comunque di evitare sempre l’inganno e la colpa nascosta.” Via Monte Cavallo, 79 32015 Puos d’Alpago (BL) Tel. 0437 989179 - 988070 Fax 0437 989272 Ospedaletto d’Istrana (TV) - via Garibaldi, 4 Tel. 0422 73651 - 0337 490583 Caffè Nazionale di Ranzato Antonio Via Garibaldi, 36 - Cittadella TUTTO GOMME S.r.l. - Cittadella (PD) Via Del Commercio, 66 Tel. 049 5973728 - e-mail:[email protected] GEFER S.p.A. Via Sudafrica, 29 - 00144 Roma Tel. 06.597831 - Fax 06.5922814 Cittadella (PD) Via Pilastroni, 38 - Tel. 049 5970229 Via Roma, 11 - 35013 Cittadella (PD) Tel. 049 940 3288 Zurlo Elettrodomestici Viale del Commercio, 2 - 35013 Cittadella Tel. 049 597 0918 Per informazioni: Associazione “ L’Arme, le Dame, i Cavalieri” - cell. 345 6688301 www.armedamecavalieri.it - [email protected] IAT Ufficio Turistico - tel. 049 9404485 [email protected] Pro Cittadella - tel. 049 5970627 - [email protected] Comune di Cittadella - Ufficio Cultura - tel. 049 9413473-4