Ufficio stampa
Rassegna stampa
martedì 7 febbraio 2012
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INDICE
Il Resto del Carlino
Monti smorza le polemiche: «Ora le riforme» Trasporto locale, Passera piccona il pubblico
07/02/12
Pubblica Amministrazione
4
Il Resto del Carlino Ravenna
prima pagina
07/02/12
5
Prima pagina
Cibo e medicinali per i bisognosi Ci pensano gli scout
07/02/12
Alfonsine
prima pagina faenza lugo
07/02/12
7
Prima pagina
Tagli alla giustizia voluti dal governo Né Lugo, né Faenza hanno i requisiti
07/02/12
Lugo
Un’insolita domenica a spalare la neve
07/02/12
Alfonsine, Conselice, Lugo, Massa Lombarda, Bagnacavallo
«Cento anni sono passati in un batter d’occhio
07/02/12
13
Bagnacavallo
L’AGENDA DELLA SETTIMANA
07/02/12
14
Cotignola, Fusignano, Bagnacavallo
SUCCESSO IL CIRCO DELLA PACE AL FESTIVAL DI BUDAPEST
07/02/12
11
12
Lugo
Il Museo dispone di 10mila incisioni
07/02/12
8
9
Lugo
Ieri raggiunti i 13 gradi sotto zero
07/02/12
6
Bagnacavallo
15
Corriere Romagna Ravenna
PRIMA PAGINA
07/02/12
16
Prima pagina
Muri di ghiaccio davanti ai treni quando arrivano ai passaggi a livello
07/02/12
Lugo
Pane e Internet, corsi di “sopravvivenza”
07/02/12
18
Massa Lombarda
Diecimila stampe: il Museo civico ora fa concorrenza agli Uffizi
07/02/12
Bagnacavallo
Spirito e Materia: evoluzione territoriale e degustazioni locali
07/02/12
Bagnacavallo
Finalmente un po’ di respiro
07/02/12
19
20
21
Lugo
Il Circo della Pace a Budapest per la conferenza sul circo sociale
07/02/12
17
Bagnacavallo
22
La Voce di Romagna Ravenna
prima pagina
07/02/12
23
Prima pagina
Provincia sotto zero e oggi sono attese nevicate
07/02/12
24
Conselice
Uno studio approfondito delle tipicità della Romagna: via alla presentazione
07/02/12
Massa Lombarda
“Ci vediamo al Pavaglione stasera?” I soci sono diventati più di mille
07/02/12
Lugo
ll gelo rompe un tubo in un palazzo
07/02/12
26
27
Lugo
Pensioni: è corsa a fare il conto corrente
07/02/12
25
28
Cronaca, Lugo
Pagina 2 di 48
Al Binario va in scena “La storia quasi vera di Cotignola”
07/02/12
Cotignola
Una collezione di diecimila stampe contemporanee
07/02/12
Bagnacavallo
Il Circo della Pace è protagonista al Festival internazionale di Budapest
07/02/12
Bagnacavallo
Tornano gli antichi riti propiziatori della campagna romagnola con i Lòm a Merz per avere un’annata
favorevole
07/02/12
Bagnacavallo
29
30
31
32
Il Sole 24 Ore
Protezione civile dimezzata
07/02/12
33
Pubblica Amministrazione
Con la nuova Imu il mercato cambia volto
07/02/12
34
Pubblica Amministrazione
Gli immobili non locati e quell'ansia da fisco
07/02/12
37
Pubblica Amministrazione
Un complesso di interventi senza una linea guida
07/02/12
Pubblica Amministrazione
Con l'aumento delle tasse di torna a parlare di riforma del catasto
07/02/12
Pubblica Amministrazione
Compravendite ferme ma i prezzi non calano
07/02/12
41
Pubblica Amministrazione
Niente azione individuale se il Comune è in dissesto
07/02/12
Pubblica Amministrazione
I posti a concorso possono crescere anche se il bando è già aperto
07/02/12
39
40
Pubblica Amministrazione
Nuova residenza in tempo reale ma non subito
07/02/12
38
Pubblica Amministrazione
42
43
Italia Oggi
Province, esenzioni Ici a maglie strette
07/02/12
44
Pubblica Amministrazione
Eì ancora in vigore il blocco dei tributi locali
07/02/12
45
Pubblica Amministrazione
Chiusura per neve recuperata con ferie o permessi retribuiti
07/02/12
Pubblica Amministrazione
Imu versata con F24
07/02/12
47
Pubblica Amministrazione
Sos nuove scuole Si accettano permute
07/02/12
46
48
Pubblica Amministrazione
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07/02/2012
il Resto del Carlino
Monti smorza le polemiche: «Ora le rifo
Trasporto locale, Passera piccola il pubblico
L'Ocse promuove l'Italia: «Le liberalizzazioni aumenteranno il Pii dell'8%»
Apprezzamenti arrivano
anche dalla coppia
Sarkozy- Merket. IL governo
viene additato atta Grecia
come modello «per
gli spettacoLari successi»
ROMA
LA SVOLTA era nell'aria da tempo, dopo settimane di incoraggiamenti pubblici. Ma gli apprezzamenti internazionali che ottiene
nel giorno in cui lo spread tra i ti tali tedeschi e quelli italiani scende sono i 380 punti sono medaglie
da appuntare al petto: «L'Italia
to
dall'incontro con Gurria per ari-
aun iare una frenata sul mercato
del lavoro: nessun intento di esaperazione da parte nostra, Si barcamena tra il leader Pd e Berluscoe dichiara: «li governo italiano
e avido di co laborare con l'Oesc
proprio perché sì occupa di citelle
cose che noi intendiamo realizzae, a partire dalle riforme strum
Gurria fissa le priorità: ,Misure per accrescere la concorrenza
cerca di essere un motivo dì esem
pio», scandisce Mario Monti al ter-
mine dell'incontro con il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria (nella foto). che lo sprona ad
andare avanti «perche le vostre riforme servono all'Europa».
L'ENDORSEMENT al governo
che arriva da Sarkozv e Merkei
più entusiastico del previsto: vie-ne additato come modello «per gli
spettacolari successi» alla Grecia.
«Noi ci troviamo in una situazione meno difficile riconosce il
pre mie r
ma non semplice».
L'accresciuta credibilità, oltre a
farci uscire dall'isolamento, produce benefici per le casse pubbliche e le tasche degli italiani. Meno paghiamo per sostenere il debito pubblico, meno serve aumentare le tasse. Ecco perché Monti cura le relazioni internazionali (ieri
sera ha partecipato con Napolitano, Passera, Gianni Letta al ricevimento all'ambasciata britannica
per i 60 anni della regina Elisabetta, giovedì incontrerà il presidente Obama alla Casa bianca) senza
dimenticare la sua evanescente
maggioranza. Né l'opposizione:
domani vedrà Bassi & co. Registra le fibrillazioni sulla riforma
elettorale né gli sfugge la preoccupazione di Bersani.
spun-
e liberalizzare i mercati potrebbero aumentare la produttività del%
% nei 10 anni successivi». Monti
assicura: «Ci saranno interventi
per la crescita»; un pacchetto che
parte dalla riforma del lavoro per
arrivare alle infrastrutture. Tra le
proposte, puntualizza il ministro
Passera, c'è quella «di incentivare
la nascita di grandi operatori privati nei trasporti locali» superando «l'abnorme diffusione della
proprietà pubblica». intanto, il
premier non cambia programma:
bisogna rimuovere le rendite di
posizione che bloccano lo sviluppo. «Da riforme non sempre gradevoli e quasi mai gradite vengono
benefici di crescita senza dover attendere troppo». Nessuna retromarcia sulle liberalizzazioni:
«Non è mania di persecuzione del
Governo chiamare tutte le categorie a sperare di più nella crescita
di tutti, rinunciando a una parte
dei privilegi».
Att. Co.
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il Resto del Carlino
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Martedì 7 febbraio 2012
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Redazione: via Satara 40, 40100 Ravenna TeL 0544 249611 Fax 0544 39019
Pubblicità: S.P.E. Ravenna L.B.Atberti, 60 TeL 0544 278055/ Fax 0544 270457
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Ravennati i trader più importanti
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Cervia, scorte al limite
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il Resto del Carlino
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Martedì 7 febbraio 2012
Redazione, via XX settembre 15, 4801E Faenza - Tel. 0546 26589 - Fax 0546 664750
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La polizia municipale di Faenza
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Lugo
I dati della municipale
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Ogni giorno
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Servizio sa.4 pagina 13
Bagnacavatio
Sicurezza
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I
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il Resto del Carlino
07/02/2012
Ravenna
Tagli alla giustizio voluti dal governo
Né Lugo, né Faenza hanno i requisiti
era già contenuto nella 'manovra bis' dei precedente governo. E
stato però io schema d decreto legislativo presentato dal governo Montì a deiineare la nuova mappa della giustizìa italiana, che
prevede la soppressione delle sedi distaccate dei irìbunaiì, e l'accorpamento di molti uffici del giudice di pace, secondo criteri
come estensione del terntorio, numero dì abitanti e carichi di
lavoro. Quello dj Faenza non ha i requisiti minimi per essere
'salvato' (come del resw Lugo); è quindi destinato a essere accorpato al tribunale dì Ravenna, ameno che gh enti locali non deci-'
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07/02/2012
Ravenna
Un'insolita domenica a spalare la neve
Decine di volontari si sono messi al lavoro a Lugo assieme all'assessore Scardovi
SONO stati tanti i volontari che a
Lugo (come anche nella vicina Faenza) hanno contribuito ad affrontare l'emergenza neve. Coordinati
dalla Protezione Civile della Bassa Romagna, sono scesi in campo
il gruppo dì radioamatori AARICB, il gruppo di unita cinofile
VAB 'Le aquile', i Boy Scout di
Lugo e altri cittadini reclutati anche attraverso il social network
Facebook. Suddivisi per zona, i
gruppi hanno aiutato la Polizia
Municipale e l'ufficio tecnico del
Comune di Lugo a liberare strade
e marciapiedi dalla neve. 'Armati'
dì pale e badili, sono intervenuti
nel centro storico ma anche nelle
zone periferiche.
book, riuscendo a radunare alcune decine di persone che non si sono risparmiate, anche di domenica pomeriggio. Ieri, il sindaco Raffaele Cortesi e l'amministrazione
comunale hanno ringraziato, con
una nota stampa, tutti coloro che
hanno prestato volontariamente
il proprio servizio dando un contributo fondamentale a gestire
l'emergenza. Che, in effetti, a Lugo non è stata da poco, anche se
un po' meno grave rispetto a quel-
IN CAMPO, anche alcuni rappresentanti dell'amministrazione comunale, come l'assessore alla cultura Marco Scardovi e il presidente del consiglio comunale Elena
Zannoni, che aveva anche provveduto al 'reclutamento' su Face-
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le di altre città vicine. Ma sta di
fatto che il susseguirsi delle nevicate ha creato parecchi problemi,
tanto da richiedere, in alcuni casi,
l'intervento dei Vigili del Fuoco,
che in vicolo Rainieri, traversa di
via Matteotti, hanno dovuto spingersi fino ai tetti per eliminare alcuni pericolosi cumuli di ghiaccio e neve,
LE TEMPERATURE gelide
hanno anche provocato la forma-
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il Resto del Carlino
07/02/2012
Ravenna
zio ne di 'candelotti' di ghiaccio,
ben visibili sia intorno ai lampioni che alle grondaie di alcune abitazioni, tra cui quelle comunali di
via Mentana. Come segnalato da
alcuni cittadini, in alcune zone si
sono verificate situazioni particolarmente critiche, come quella
del parcheggio della Chiesa di
San Gabriele, che domenica mattina si presentava completamente
ricoperto di neve e ghiaccio, rimossi grazie all'intervento di un
parrocchiano che con il suo trattore ha liberato il piazzale consentendo ai fedeli di partecipare alla
Messa. Molti i privati che si sono
occupati di liberare i marciapiedi
e gli ingressi davanti alle loro abitazioni, specie nei quartieri residenziali, dove la situazione si presentava particolarmente grave.
CERTO è che in questi giorni la
questione 'neve a Lugo' ha imperversato sulla rete, generando anche un'accesa discussione sulle
modalità più opportune per affrontare l'emergenza: c'è chi ha
sostenuto che "spetta all'amministrazione comunale intervenire
in questi casi, non si può sempre
contare sul volontariato", e chi invece ha affermato che "per fortuna che c'è il volontariato, perché
non si può pretendere che l'amministrazione comunale risolva tutto, ci vuole anche la solidarietà".
Da tutti è comunque stato espresso un 'encomio' ai volontari che
hanno offerto il loro contributo.
Lorenza Montanari
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Resto del Carlino
Ravenna
07/02/2012
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il Resto del Carlino
Ravenna
'Il Tondo', alla presenza del
presidente dell'associazione
dei Vigili del Fuoco di
Ravenna Ivo Rondoni e di
amici e parenti. Montanari,
nato a Lugo il primo febbraio
1912, durante la leva militare
NEOCENTENAMO
«Non ho certo fretta
di 'partire', ma lascio fare
atta Divina Provvidenza»
neocentenario Adolfo Montanari è stato festeggiato al
`Tondo' dai vigili del fuoco in servizio e da quelli in pensione
LA FESTA AL TONDO' PER ADOLFO MONTANARI
«Cento
sono passati
in un batter d'occhio»
«CENT'ANNI sono passati
come il tempo che occorre
per prendere un caffè. So che
la mia vita si avvia verso una
fine, ma lascio fare alla
Divina Provvidenza, perché
io non ho fretta di partire».
Così Adolfo Montanari ha
commentato il suo 100'
genetliaco, festeggiato
domenica al Centro Sociale
del Fuoco. Raggiunta la
pensione si impegnò facendo
volontariato nel sociale come
barelliere per gli ammalati in
viaggio verso Lourdes e altri
luoghi di pellegrinaggio,
infine prestò la sua opera nei
lavori manuali alla Casa
della Carità e dai frati del
Carmine. Il pompiere più
anziano d'Italia non dimostra
aveva indossato la divisa dei
pompieri. Per questa ragione
nel 1940, allo scoppio della
Seconda guerra mondiale,
venne richiamato per
prestare servizio in un primo
tempo a Ravenna, poi a
Lugo, Brindisi, Lecce e
Savona. Al termine del
conflitto, in un Paese alle
prese con lutti e distruzioni,
si impegnò nel servizio civile
per il recupero e il disinnesco
di ordigni inesplosi. A questo
suo servizio volontario univa
l'attività di muratore, svolta
nella piccola impresa edile di
famiglia. La quiete della sua
vita venne interrotta dalla
perdita della giovane moglie
che lo lasciò vedovo con una
figlia di 3 anni e un bimbo di
11 mesi. Adolfo tuttavia
seppe reagire con forza
d'animo a quel dramma
proseguendo la sua vita, col
lavoro di muratore e il
servizio volontario di Vigile
certo la sua età, avendo
ancora una mente lucida, un
fisico asciutto e un'andatura
sciolta, il tatto accompagnato
dalla semplicità e dalla
saggezza dei ronriagnoli di un
tempo. La giornata di Adolfo
Montanari inizia presto al
mattino per andare al.
"Fondo' a consumare la
prima colazione, poi
prosegue con una camminata
per Lago per incontrare gli
amici. Alla sera spesso torna
al 'Tondo' per una partita a
carte con gli amici. Il suo
motto, "solidarietà, amicizia
e salute", dimostra come
anche dopo una lunga vita,
non priva di avversità, si
possa guardare con serenità e
fiducia all'ultima parte di un
lungo percorso. Festeggiato
dai tanti amici, ex pompieri,
animatori e collaboratori
volontari, intervenuti a
ringraziarlo per una vita
dedicata al lavoro e al
servizio della comunità,
Adolfo Montanari ha
ricevuto in dono una Caveja
con il cavallino rampante in
ferro battuto realizzata da un
ex pompiere novantenne e
dalle mani del presidente e
vicepresidente della
associazione dei Vigili del
Fuoco un quadro con targa in
metallo al "Pompiere più
vecchio d'Italia" Infine il
taglio della torta sulle note
musicali delle vecchie
canzoni romagnole.
Daniele Filippi
patambulatara
ar.26.2 dai ladri
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press LinE
il Resto del Carlino
07/02/2012
Ravenna
A GNACAVA1LO IMPORTANTE TRAGUARDO TAGLIATO ALLE `CAPPUCCINE
dispone di i
E' UN TRAGUARDO certamente importante quello tagliato nei giorni scorsi al Museo Civico delle
Cappuccine di Bagnacavallo, un dato che, sottolineano i dirigenti, «sembrava impensabile fino a pochi
anni fa»: il 2 febbraio, con l'acquisizione e l'inventanazione di un.'acquaforte dell'artista Ermes Bajoni
(Manifisto! del 2011), il Gabinetto delle Stampe del
museo ha raggiunto infatti la quota di 10mila opere
incisorie conservate nella sua collezione di stampe
contemporanee. Il dato è molto significativo, rilevano ancora al Museo, «perchè sottolinea ancora una
volta il notevole peso acquisito a livello nazionale
dal nostro istituto culturale, che sul fronte della mole di opere incisorie conservate nelle proprie raccolte si pone ormai a confronto con ben più blasonate
istituzioni italiane come il Gabinetto Disegni e
Stampe degli Uffizi, rispetto al quale tuttavia può
vantare una maggiore specializzazione
italiana dal '900 ai giorni nostri».
Ed è proprio la raccolta contemporanea a rappresentare un vero e proprio unicum in Italia. I diecimila
fogli raggiunti oggi dal Gabinetto delle Stampe testimoniano l'attività artistica di ben 1.480 incisori italiani, «il che vuoi dire che l'intera storia recente dello sviluppo di questo interessante e antico mezzo
espressivo è rappresentata e tramandata al futuro dal
museo bagnacavallese».
aiiicisioni
Il Gabinetto delle Stampe, fondato nel 1990 in seguito alla consistente donazione di stampe antiche da
parte di Emilio Ferroni, è oggi un'articolazione del
Museo Civico delle Cappuccine. Da allora, grazie a
un'attività dedicata allo studio e alla divulgazione
dell'incisione italiana contemporanea, il Gabinetto è
divenuto un punto di riferimento a livello nazionale
per questo tipo di espressione artistica. Acquaforte,
acquatin ta, bulino, maniera nera, xilografia e diverse altre tecniche calcografiche e xilog,rafiche sono
rappresentate nella vasta collezione bagnacavallese.
Varie sono le iniziative promosse: la pubblicazione
periodica del Repertorio degli Incisori Italiani, mostre monografiche, collettive o tematiche su varie tecniche o autori «e soprattutto il quotidiano lavoro di
ricerca che ha portato alla costituzione di un corposo archivio che monitora l'attività di quasi tutti gli
incisori viventi. Le continue e consistenti donazioni
da parte degli autori stessi hanno portato a un cospicuo incremento del patrimonio di fogli originali che
oggi, appunto, supera quota diecimila. Tra queste
opere spiccano i nomi di Ennio Calabria, Aligi Sass u, Ernesto Treccani, Giulio Ruffini, Armando Donna, Dolores Sella, Remo Wolf e molti altri».
Per informazioni sul Gabinetto delle Stampe di Bagnaca-vallo si può visitare il sito www.centrolecappuccine.it/gabinettostampe
visiLto ar.26.2 dai ladri
I
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il Resto del Carlino
Ravenna
pressunE
07/02/2012
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L'AGENDA DELLA SETTIMANA
M1.
Ob
"":"s'
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\ \ 5\ \\
'WC
\
IL TEATRO delrArchivolt
in collaborazione con ta
Fondazione Giorgio Gab e
presenta 'Eretici e
corsari' con Neri Marc
e Claudio Gioè. Andrà i
scena al teatro Goldon di
Bagnacavatio domani alt
21. Info: 0545-64330,
www.accademiapercluta.
MUSICHE del
Risorgimento domani alle
20,30 all'Alighieri. Paolo
Manetti dirigerà
'Orchestra da camera di
Ravenna, il cero Santo
Spirito di Ferrara, il coro
ce Calamosca Mariani e
ore Oeniz Leone.
gresso gratuito.
Ecco
COMINCIA domani al
Cisim di Lido Adriano la
rassegna di documentar
dal titolo 'Storia di artisti,
di esili, di confini', Alte 21
`Juarez: la città dove te
donne sono usa e getta'
seguire incontro con
Valentina Morigi. Info
www.ccisim.com.
ek,'"
TORNANO a Ravenna con
it nuovo album i
Megafaun, riconosciu ti
ormai come una delle più
belle realtà del cosiddetto
weird-fotk americano.
Saranno sabato al
Bronson tinto:
333-2097141). In cono
anche i Ronin.
O spettacolo "Miles
r ^osus' con Corrado
Tedeschi e Nathatie
Caldenazzo, rinviato per
neve andrà in scena
giovedì al Cinema Teatro
Moderno di Fusignano
te 21. Ingresso: 10-15
uro. Info: TeatroVivo
-41426, 348 7767039.
VENERO) sera al teatro
Rasi, Gianfranco
Carofiglio proporrà
lo spettacolo 'La
manomissione dette
parole'. Prima asso/
ore 21, 0544-249244
TRO per grandi e
fini venerdì e sabato
21 con ta fiaba
icatatrata' per
stare ta storia di
gnola. Al teatro
Binario Rei.: 334 46219281
pettacolo-concerto che
ae origine dal Libro di
ssimitiano Fabbri.
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0, via
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press LinE
il Resto del Carlino
07/02/2012
Ravenna
SUCCESSO IL CIRCO DELLA PACE AL FESTIVAL DI BUDAPEST
IL CIRCO della Pace di Bagnacavallo, a un mese dalla sua conclusione,
continua a riscuotere prestigiosi riconoscimenti. L'ultimo è l'invito alla
conferenza sul circo sociale organizzata nell'ambito del Festival
Internazionale del Circo di Budapest, giunto quest'anno alla sua nona
edizione, che ha proprio nell'esperienza del Circo della Pace uno dei
suoi principali protagonisti. Una prestigiosa vetrina internazionale come
Festival di Budapest è un mezzo fondamentale per la diffusione della
valenza benefica del Circo delta Pace.
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Corriere
press LinE
RAVENNA
07/02/2012
orriere
SALDI
di Ravenna Faenza-Lugo e Imola
I I zI 1 31, lo
euro 1,20
Anno XX / N. 37
REDAZIONE E PUBBLICITÀ: VIA DEGOTA AI, 5 - RAVENNA- TEL. 0544-218262 FAX: 0544-33793. SPEDIZIONE 10 A P.- D.L. 353103 (COM ,. IN L.271021011 ART. 1 NINE -DCB MALI' ALTRE SEDI: AIMINI 105E -354111),
FORLÌ IA43355201, CESENA I0547-611900 I, FAENZALUGO (0546-23120 IMOLA (0542-28784 RSM (0549-995147)- E-MAIL: RAIIENNÚCORRIEREROMAGNA.IT- IN ABBINAMENTO CON LA STAMPA
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Aget, per Dupree
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si è complicata
7 Sara En'anil OnOCCIli0 oli
«Mini riposo poi si riparte»
23 Elena Bu c
è "Antigone '
stasera a Cervia
MARTEDÌ
7 FEBBRAIO 2012
•
Dirty Beaches al Bronson
presenta ‘ 413ac11,111(Is"
wwww~mwk\kknunrar
Il processo a Ravenna
Patteggia 22mesi
per la morte
di Brian Filipi
RAVENNA. Ha patteggiato un
anno, dieci mesi e 15 giorni la
donna accusata di aver investito e ucciso Brian Filipi.
• DOMINI a pagina 5
«Per l'acqua si paghi
solo il dovuto»
RAVENNA. Vogliono rispettare
la legge modificata da un referendum e pagare solo quello che ora la
legge chiede di pagare per l'acqua.
• SERVIZIO a pagina 8
«Il settore agricolo
non paghi l'Irnu»
RAVENNA. Le tre centrali cooperative
chiedono di riconsiderare il meccanismo dell'Inni sul computo agricolo.
• SERVIZIO a pagina 9
Imola, prepara un caffè
e si ustiona al volto
Trasportata al Bufalini di Cesena una 24enne che si
è ustionata al volto a Sesto Imolese.
• SERVIZIO a pagina 17
IMOLA.
Imola, all'autodromo
riapre il ristorante
IMOLA. Pubblicato il bando
per la gestione del ristorante
sotto alla tribuna centrale.
• GIORGI a pagina 17
C E TOMu,,A SUE° AL CUORE 0, Per l'emergenza neve
le risorse impiegate dall'amministrazione comunale oscillano fra gli 80 e 100 mila euro al giorno. Cifra che,
pertanto, a partire dalle prime precipitazioni che sono
cominciate la scorsa settimana ha raggiunto la soglia
dei 600 mila euro.
Cornicioni pericolosi
Ma a Faenza o •I Ni•
si torna a scuola
• SERVIZI a pagina 11
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SCUOLE CM WSE, Un impegno di spesa al quale si aggiungeranno gli oneri dovuti agli interventi necessari al ripristino
delle superfici stradali appena le temperature risaliranno e la
normalità tornerà a scandire le giornate di tutti i cittadini.
Nuova allerta meteo, anche oggi le scuole rimarranno chiuse.
• SERVIZI a pagina 3
Paura ghiaccio
A Imola scuole
ancora chiuse
• SERVIZI a pagina 18 e 19
pressLinE
07/02/2012
Còa-,ere
RAVENNA
Muri di ghiaccio davanti ai treni
quando arrivano ai passaggi a livello
FAENZA. Sono forti i disagi per chi viaggia in treno sulle linee
della Romagna. Ieri una moltitudine di convogli sono risultati
soppressi, e chi è riuscito a partire è andato incontro a
sorprese poco piacevoli. Nella mattinata una cinquantina di
passeggeri diretti a Ravenna, si sono visti cancellare il loro
treno. Con un altro convoglio si sono portati a Lugo, ma anche
qui non hanno trovato nulla per Ravenna. Hanno perciò deciso
di tornare a Faenza, ma anche il treno che doveva partire per
la città manfreda si è guastato a Lugo, così sono rientrati solo
grazie ad un bus sostitutivo.
Un'altra anomalia del tutto impensabile si è presentata su
diverse linee ferroviarie della Romagna. È successo che in
corrispondenza dei passaggi a livello gli spazzaneve stradali
hanno lasciato grandi cumuli ai margini della strada, diventati
muri di ghiaccio, alti anche cinquanta/sessanta centimetri,
posti trasversalmente ai binari, quando la strada incrocia la
ferrovia. Ebbene certi treni, soprattutto i primi della giornata,
tali muretti se li sono trovati davanti. Ne sanno qualcosa quei
passeggeri che hanno avvertito forti urti, oppure rallentamenti
a passo d'uomo, causa di ritardi.
Pagina 11
Badili, sale e si ritorna tra i banchi
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Caiiere
press LIETE
RAVENNA
07/02/2012
Pane e Internet corsi di "sopravvivenza"
,
Massa Lombarda: nuova edizione, al centro Venturini, dell'iniziativa regionale
titolo dell'iniziativa è una
felice intuizione, perché
ormai internet è diventato
per molti importante come il pane. Nel pomeriggio, alle 14.30, nell'aula
multimediale del centro
culturale Venturini parte
il progetto regionale "Pane e internet", finalizzato
all'alfabetizzazione dei
cittadini all'uso di internet e dei servizi online della pubblica amministrazione locale.
Dopo il successo dell'edizione 2010, con venti
presenze provenienti da
Massa Lombarda e dai comuni limitrofi, l'amministrazione comunale ha deciso di dare continuità
all'iniziativa fornendo
nuovamente i locali e le
postazioni informatiche
necessarie per lo svolgimento del corso, mentre a
carico della Regione saranno docente, tutor e materiale didattico. Il corso è
riservato ad adulti princi-
L'iniziativa si inserisce
negli obiettivi della Legge
regionale 11/2004 sullo
sviluppo regionale della
società dell'informazione,
e fa parte di una serie di
azioni mirate a favorire
l'accesso alle tecnologie
da parte dei cittadini, e
contrastare il fenomeno
del "knowledge divide",
ovvero il divario di conoscenza che separa chi è in
grado di utilizzare il personal computer e la rete
internet, da chi non lo è.
pianti, preferibilmente oltre i 45 anni di età. Categorie privilegiate e svincolate rispetto all'età sono
le donne in cerca di lavoro
e gli immigrati. La partecipazione al corso degli allievi è totalmente gratuita. Le lezioni si svolgono
tutti i martedì e giovedì
per cinque settimane, per
un totale di 20 ore. La prima sessione del corso si
svolgerà dalle 14.30 alle
16.30 e la seconda dalle
16.30 alle 18.30.
MASSA LOMBARDA.
Il
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press LIETE
07/02/2012
Caiiere
RAVENNA
Diecimila stampe:
il Museo civico ora fa
concorrenza. agli Uffizi
In particolare la raccolta contemporanea
locale non ha eguali in Italia
Non avrà il blasone degli Uffizi,
ma ha ben poco da invidiare
al Gabinetto di disegni e
stampe fiorentino. Quello
BAGNACAVALLO.
del Museo civico di Bagnacavallo, infatti, ha appena
raggiunto un traguardo che
fino a qualche anno fa sembrava impensabile.
Il 2 febbraio scorso, con
l'acquisizione e l'inventariazione di un'acquaforte
dell'artista Ermes Bajoni
(Manifesto!, 2011), ha raggiunto la quota di diecimila
opere incisorie conservate
nella sua collezione di stampe contemporanee. E rispetto agli Uffizi, Bagnacavallo
può vantare una maggiore
specializzazione sull'incisione italiana dal '900 ai
giorni nostri.
Del resto è proprio la raccolta contemporanea a rappresentare un vero e proprio
unicum in Italia. I diecimila
fogli raggiunti oggi dal Gabinetto delle Stampe testimoniano l'attività artistica
di ben 1.480 incisori italiani,
il che vuol dire che l'intera
storia recente dello sviluppo
di questo interessante e antico mezzo espressivo è rappresentata e tramandata al
futuro dal museo bagnacavallese.
Il Gabinetto delle Stampe,
fondato nel 1990 in seguito a
una consistente donazione
di stampe antiche da parte
di Emilio Ferroni, è oggi
un'articolazione del Museo
Civico delle Cappuccine. Da
allora, per mezzo di un'attività molto dinamica dedicata allo studio e alla divulgazione dell'incisione italiana
contemporanea, è divenuto
un vero punto di riferimento
a livello nazionale per questo tipo di espressione artistica. Acquaforte, acquatinta, bulino, maniera nera, xilografia e diverse altre tecniche calcografiche e xilografiche sono rappresentate
nella vasta collezione bagnacavallese.
Varie sono le iniziative
promosse: la pubblicazione
periodica del Repertorio degli incisori italiani, mostre
monografiche, collettive o
tematiche su varie tecniche
o autori e soprattutto il quotidiano lavoro di ricerca che
ha portato alla costituzione
di un corposo archivio che
monitora l'attività di quasi
tutti gli incisori viventi.
Le continue e consistenti
donazioni da parte degli autori stessi hanno portato a
un cospicuo incremento del
patrimonio di fogli originali
che oggi, appunto, supera
quota diecimila. Tra queste
opere spiccano i nomi di Ennio Calabria, Aligi Sassu,
Ernesto Treccani, Giulio
Ruffini, Armando Donna,
Dolores Sella, Remo Wolf e
molti altri.
Per informazioni sul Gabinetto delle Stampe di Bagnacavallo: www.centrolecappuccine.it/ gabinettostampe.
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press LIETE
07/02/2012
Caiiere
RAVENNA
Bagnacavallo. Domenica 12
Spirito e Materia:
evoluzione territoriale
e degustazioni locali
BAGNACAVALLO. Rinviato per
maltempo domenica scorsa, si terrà
domenica prossima, 12 febbraio, il
quarto e ultimo appuntamento della
tredicesima edizione di Spirito e Materia, programmato al convento di
San Francesco.
Immutato sarà il programma del
pomeriggio che si aprirà alle 15 con il
ricercatore e giornalista Pietro Barberini. Per la parte riservata allo "spirito" parlerà di Bagnacavallo: evoluzione territoriale ai margini delle terre alte. Poi l'intermezzo musicale sarà affidato al duo Dodici corde, che
presenterà un connubio fra musica
irlandese e romagnola in Tra la statale 16 e l'Irlanda. Infine per la sezione dedicata alla materia le degustazioni saranno a cura dell'agriturismo
Celti Centurioni di Bagnacavallo.
Informazioni e prenotazioni: Ufficio Informazioni Turistiche del Comune, tel. 0545 280898; email [email protected];
www.romagnadeste.it.
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press LIETE
07/02/2012
Caiiere
RAVENNA
Finalmente uno' di respiro
Maltempo: il sindaco Cortesi ringrazia i numerosi volontari
LUGO. Dopo alcuni giorni di
previsioni non sempre azzeccate, finalmente è stato centrato
l'intervallo concesso dal maltempo. Un "sollievo", sia per gli
addetti alla rimozione del manto bianco, sia per i cittadini impegnati nelle operazioni di pulizia, ovvero togliere la neve dalle auto, davanti a casa e nei cortili. Tra l'altro ieri il cielo soleggiato, nonostante il freddo, nelle
ore centrali ha contribuito, assieme al sale, a far sciogliere
quel micidiale strato di ghiaccio, spesso motivo di scivolate e
di cadute. Una evoluzione seguita passo passo dall'apparato comunale, che ha approfittato della viabilità e degli spazi pubblici
liberi da neve per spargere, soprattutto nelle zone in ombra, il
quantitativo di sale necessario.
L'azienda convenzionata con il
Comune per la cura del verde
pubblico si è invece occupata di
rimuovere alberi o rami spezza-
ti dal peso della neve. Intenso
anche il lavoro dei pompieri per
rimuovere il ghiaccio dai cornicioni. Oggi però è annunciata altra neve. L'auspicio è che non
sia di intensità tale da dover rifare l'opera di sgombero degli
spazi centrali adibiti a ospitare
il mercato ambulante settimanale di domani. Nel frattempo il
sindaco Raffaele Cortesi, a nome proprio e di tutta l'amministrazione comunale, rivolge un
caloroso ringraziamento ai volontari (radioamatori Aaricb, unità cinofile Vab "Le aquile",
Boy scout e altri cittadini reclutati anche attraverso Facebook), per il supporto dato alla
polizia municipale e all'apparato tecnico del Comune, con pale
e badili. (a.r.g.)
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press LinE
07/02/2012
Caiiere
RAVENNA
Ieri presenti in Ungheria Ruggero Sintoni e Alessandro Serena
Il Circo della Pace a Budapest
per la conferenza sul circo sociale
BAGNACAVALLO. Il Circo della Pace di Bagnacavallo, a un mese
dalla sua conclusione, continua a riscuotere prestigiosi riconoscimenti. L'ultimo è l'invito alla conferenza sul circo sociale organizzata nell'ambito dell'importantissimo Festival internazionale del circo di Budapest, giunto quest'anno alla sua nona edizione, che ha
proprio nell'esperienza del Circo della Pace uno dei suoi principali
protagonisti. Al convegno, che ha avuto luogo ieri, erano presenti
Ruggero Sintoni e Alessandro Serena, ideatori del Circo della Pace,
Bogdan Zajac della Fondazione Ocelot (partner dell'edizione 2011/12
del Circo della Pace) e Daniel Romila, uno degli applauditi protagonisti dello spettacolo Homeless. The wandering of the circus - Casa
dolce casa che è andato in scena nello chapiteau di Piazza della Libertà dal 22 dicembre all'8 gennaio scorso. Insieme al Circo della
Pace, sono presenti alla conferenza internazionale alcune delle più
importanti esperienze di circo sociale del mondo.
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~ree /P
GEMO Fklefil~ FAMAYIa S
MARTEDÌ
7. FEBBRAIO 2012
DI
ROMAGNA
RAVENNA
FAENZA LUGO
& IMOLA
ANNO
J119111
CASO L'autopsia chiarirà se è scivolato in acqua a causa del gelo
o se si è trattato di un gesto estremo legato a disagi personali
E' di un ravennate il corpo
trovato nel Candiano
COMMENTI
La riflessione
I la un nome il cadavere ripescato nel primo pomeriggio di
domenica in un tratto dcl portoale
utn Candiano a ridosso
del centro di Ravenna. E'
quello di un ravennate di 62
anni che viveva in zona con
l'anziana madre. L'assenza di
altre tracce sulla neve a parte
quelle della vittima e di segni
sul contro eventualmente riconducibili a dei colpi, hanno
fatto per ora escludere alla
Questura la pista dell'omicidio. L'autopsia che verrà eseguita nelle prossime ore svelerà in maniera definitiva se
dietro al decesso dell'uomo un lavoratore stagionale negli
hotel della Riviera con alcuni
problemi legati a un disagio
personale - ci sia stato un gesto estremo o una caduta accidentale eventualmente con-
Neve Faenza, crolla cornicione
Allerta a Imola e Lugo Avute.
La neve
ci interroga
su un grande
Mistero
Dagli eventi
scaturisce
un singolare
appello
Negri a pagina 39
L'Italia e gli altri
Identificato il corpo dell'uomo ripescato dal carnale Candiano
netta al gelo e a una bottiglia
di whiskey mezza vuota trovata poco distante dalla polizia
Scientifica e portata in laboratorio.
A pagina 14
AUtOV
ove tutte multe ai 60 all'ora
un anno a Faenza su 1.858 verbali ben
1.284 sono ad auto che superavano il limite sei 50
fino a 10 km/h. E i multati si sentono presi in giro.
II caso In
Pensioni: è corsa
al conto corrente
a Polizia Municipale di Faenza ha tracciato il bilancio 2011.
Molti risultati lusinghieri: meno incidenti, mortalità in strada
dimezzata in un decennio, più controlli sul territorio, addirittura meno midte per divieto di sosta, ossia una delle più
odiose peri cittadini (da 3,664 verbali del 211111, ai 3299 del 2011); altrove i dati si equivalgono, a dimostrazione di una tenuta sostanziale.
Restano però due punti oscuri: il primo è solo un allarme sociale, nel
senso che sone cresciute a dismisura le querele a seguito di incidenti
stradali (mero: ormai si chiama l'avvocato per qualunque cosa por
di spillare quattrini); il secondo riguarda le !nube da autovelme sto
1.858, hen 1.284 sono per limite di velocità superato fino a I O km/h;
soltanto 8 del totale viaggiavano oltre 40 km/h più del consentito.
A pagina 19
LUGO Tra un mese lo
pensioni di importo
mensile superiore a mille
euro non potranno poi
essere riscosse in contanti. Nella provincia di
Ravenna è Poste Italiane
ad attestarsi in pale position con il 70% di accrediti, tra oltre 20mila
pensionati, su conti correnti e libretti di risparmio. La cifra riflette pure
la realtà del lughese.
A pagina 21
Più di mille i soci
del gruppo per
il centro storico
LOGO Ha raggiunto i
1.026 iscritti il gruppo lug hese su. Facebook denominato "Ci vediamo al
Pavaglione stasera?", nato poco piu di un anno fa
con l'intento di ripopola
re il centro storico lughese, troppo spesso semideserto, per farlo tornare
ad essere un vero punto
di riferimento per la
città.
A pagina 21
Grana lolel
FAME DELLA FRATIA
(9/14%///k74
impercorso vascolare., salma, cascata di ghiaccio.
bagno turco, bagno romano, kneipp,
wasser paradisi', docce emozionali, 2 piscine icrmali
con idromassaggi, erommempia, salette e spazi nel.
nel. 0543 4.60911
Ai_ PORTO OPERAZIONE
DI FINANZA E DOGANE
Traffico rifiuti
sequestro
da 800 chili
Almeno 800 chili di peso per
un totale di 85 compressori por
frigoriferi usati che carne tale
andavano stoccati corna rifiuti
speciali. ti' quanto i militari
della guardia di Finanza di Ravenna (Prima compagnia) c i
funzionari dell'agenzia delle
Dogane hanno sequestrato al
porto. Il materiale em nascosto
tra masserizie di vario genere
all'intenso di un container in
partenza per Dakar, in Senegal.
La successiva consulenza degli
esponi dell'Arpa ha già confermato quanto ipotizzato dagli
investigatori. L'esportatore senegalese è stato denunciato.
A pagina 15
Le mosse
di Monti e Draghi
hanna cambiato
l'immagine
dell'Italia
Basterà
per il futuro?
Pelanda a pagina 39
Web 2.0
La sicurezza
della rete
nasce dal
rapporto
tra adulti
e figli
Caraceni a pagina 38
Le lettere
Emergenza
Fatto poco
o fatto il giusto?
E c'è chi la
butta in poesia
A pagina 38
Lungofiume
Autodromo
Circo Orfei
bloccato in città
Nel circuito arriva
"Motolandia"
IMOLA Bloccato da ormai
cinque giorni. Il Circo Orfei,
dopo una settimana di
spettacoli annullati, non riesce a levare le tende dall'area Lungofiume, perché un
viaggio in queste condizioni
meteo potrebbe essere pericoloso per gli 80 animali:
struzzi, elefanti e cavalli potrebbero patire il freddo.
A pagina 25
IMOLA All'autodromo Enzo
e Dino Ferrari di Imola torna dopo tanti anni Motolandia. L'evento sarà organizzato in collaborazione
con la società Sciacca
Group, l'azienda di Walter
Sciacca, che a dicembre ha
ceduto il timone di direttore del circuito a Pietro Benvenuti.
A pagina 25
•
Pagina 23 di 48
II
LE PREVISIONI La colonnina di mercurio scesa fino a -10 in città
Dalla serata odierna possibili precipitazioni su tutto il Ravennate
Provincia sotto zero
e oggi sono attese nevicate
La neve ha concesso una tregua ma a picchiare duro, tra la
notte di domenica e la giornata
di ieri, è stato il gelo. Le temperature sono andate ampiamente sotto lo zero su tutto il territorio provinciale. La zona più
fredda del Ravennate, con la
colonnina di mercurio piombata a - 12, è stata quella del
Lughese, in particolare l'area di
Conselice e Lavezzola. In città,
invece, si sono sfiorati i - 10
gradi. Già dalla giornata odierna, tuttavia, le temperature dovrebbero tornare a rialzarsi e
ad avvicinarsi allo zero. Fin da
questa mattina, infatti, sono attese nuove nevicate, ad iniziare
dalla zona collinare della provincia. La perturbazione, comunque, toccherà anche l'entroterra e la città. Proprio in
città sinora - secondo le stime
di Meteoromagna - sarebbero
caduti complessivamente tra i
40 e i 50 centimetri di neve.
Mentre in provincia è il Faentino, con punte di 60 centimetri,
a detenere lo scettro di zona regina delle nevi. Quello che
Inizia
a scarseggiare
la riserva di sale
per far fronte
al rischio ghiaccio
preoccupa maggiormente in
queste giornate, tuttavia, è il fenomeno ghiaccio. Anche perché il sale inizia a scarseggiare.
La salatura delle strade in tutta
la zona di Ravenna continua da
giorni e giorni. Il sale utilizzato
proviene in gran parte dalla salina di Cervia, costretta a fronteggiare le richieste delle Province di Forlì - Cesena e di Ra-
venna, ma anche di privati. Ma
il sale di Cervia non è infinito,
e negli ultimi giorni la quantità
disponibile è "drasticamente
diminuita". Al momento, le
scorte di sale di scarto "si sono
particolarmente ridotte", specie
nelle ultime 48 ore, "e il rischio,
se le condizioni meteo dovessero continuare ad essere così
avverse e quindi il fabbisogno
di sale da parte del territorio
dovesse rimane tale, è attingere
alle scorte di sale alimentare".
A segnalarlo, in un comunicato, è il presidente della società
Parco della Salina, Giuseppe
Pomicetti, che, in ogni caso, ricorda che "il sale c'è. Ma naturalmente sarebbe bene non attingere alle scorte di sale alimentare, anche perché, non avendo la palla di cristallo, nessuno di noi può sapere che stagione salifera sarà quella del
2012". Infine, Pomicetti ringrazia "tutti i dipendenti della salina che si sono prestati ad orari di lavoro fuori dal consueto
per dare risposta alle numerose
richieste".
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AGRICOLTURA E BIODIVERSITÀ Pere, ciliegie e pesche
sotto la lente di ingrandimento
Uno studio approfondito delle tipicità
della Romagna: via alla presentazione
RAVENNA Il Centro Ricerca Produzioni Vegetali (CRPV) continua nella strada intrapresa di presentare le più recenti attività interessanti per lo sviluppo del nostro territorio rurale con la
realizzazione di parte importante dei
"Progetti comprensoriali integrati per
il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità a tutela del
patrimonio genetico di varietà e razze
autoctone" per le province di Forfi-Cesena e Ravenna. Nello specifico il Crpv
IE Astra si occuperanno di alcune vecchie varietà vegetali dei territori delle
provincie citate come le pesche Bella
di Cesena, S. Anna Balducci e Buco Incavato, le ciliegie Corniole, la pera Mora di Faenza e il Cardo Gigante di Romagna, sulle quali dovrà realizzare nel
prossimo periodo, sino a metà 2013,
tra le altre cose: una ricerca bibliogra-
fica, una scheda di identificazione precisa con caratteristiche precise e immagini d'epoca, l'individuazione sul
territorio di coltivazioni e piante madri
da cui prelevare materiale riproduttivo,
l'analisi fitosanitaria di queste per ga-
rantirne la sanità, l'analisi genetica per
la loro identificazione precisa. Sono
stati organizzati tre incontri di presentazione: il primo è alle 17.30 a Massa
Lombarda il 15 febbraio alla sala Facchini di via Saffi,4.
Uno studio sulla frutta e la biodiversità
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Fiato corto
iwr il imrlo
di Ilavenna
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Grande traguardo in poco più di un anno per il gruppo nato sul social
network con l'intento di ripopolare il centro storico lughese spesso semi-deserto
FACEBOOK
"Ci vediamo al Pavaglione stasera?"
I soci sono diventati più di mille
4(
F
quota mille fu. Il gruppo su Facebook made in Lugo denominato "Ci vediamo al Pavaglione
stasera?" ha raggiunto e superato quota mille iscritti. Esattamente
1.026. Una cifra che sembrava non arrivare mai, dato che erano mesi che il
gruppo si assestava oltre i 950, ma non
riusciva a trovare "il millesimo". Un risultato che inorgoglisce i fondatori i
quali, in poco più di un anno, hanno saputo calamitare l'attenzione dei lughesi.
"Siamo davvero molto contenti - esordisce Marco Balbi, uno dei fondatori del
gruppo -: un grande risultato simbolico,
ma non solo, e che per noi rappresenta
una bella soddisfazione, ma certamente
non un punto d'arrivo". Dodici mesi che
hanno portato questo gruppo, nato con
l'intento di ripopolare il centro storico
lughese, troppo spesso semi-deserto, ad
essere un vero punto di riferimento per
la città. Il suo essere una sorta di piazza
virtuale l'ha fatto diventare, di volta in
volta, un luogo dove proporre le proprie
idee su come migliorare il centro, una
vetrina per "postare" i propri spunti, esprimere dissensi e critiche, sempre senza alcun tipo di censura, come nel caso
dell'emergenza neve degli ultimi giorni.
"L'importante sarà
mantenere le discussioni in termini costruttivi"
"Per noi è un obbligo dare spazio e voce
a tutti - sottolinea Balbi -. In un anno mi
è capitato solamente una volta di censurare un post che era estremamente
grave e volgare, ma fortunatamente è
stata una. In questo gruppo c'è posto
per tutti, per ogni idea, spunto o critica
purché costruttiva, senza preclusioni o
censure, all'insegna della democrazia".
Un gruppo che non ha fatto solo parole,
ma, anzi, che le idee raccolte potessero
divenire realtà. Non ultimo il gruppo di
volontari che durante il weekend sono
andati in giro per le strade di Lugo a ripulire dalla neve i marciapiedi. Tante
proposte sono state fatte anche all'amministrazione comunale e la presenza
negli incontri con le istituzioni per il Masterplan, ne è un esempio evidente.
Quali sono, dunque, gli obiettivi più immediati? "Direi che bisogna passare dalle
parole ai fatti, anche perché di incontri
su vari tavoli ne stiamo facendo parecchi
- spiega -. Abbiamo molte idee e proposte e confidiamo che possano essere
prese in considerazione per divenire
realtà in tempi brevi. Non sempre quanto proposto è stato ascoltato a pieno, ma
noi rimaniamo fiduciosi e continueremo
a fare sentire la nostra voce". Questi obiettivi si possono definire "istituzionali",
mentre per quanto riguarda il gruppo,
quali sono gli auspici in vista del secondo anno di vita? "Non guardiamo ai numeri ma alla sostanza - conclude Balbi
-. L'importante sarà mantenere il livello
del gruppo e delle sue discussioni sempre più in termini costruttivi e mai banali. Qualche volta alcune discussioni
sono sfociate in polemiche un po' faziose o sterili; speriamo che il livello del dialogo rimanga sempre di qualità".
Alessandro Passanti
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L1K30
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AL AR E GAS
Il gelo rompe un
tubo in un palazzo
VOLTANA Allarme gas ieri mattina in un palazzo di piazza Unità.
Alcuni residenti in un condominio
di dodici appartamenti hanno avvertito a pochi metri dal portone
d'ingresso un forte odore di metano, proveniente dal tubo che
porta il gas dalla condotta principale di Hera ai contatori e hanno
subito chiesto l'intervento dei vigili del fuoco, temendo un'esplosione. Alle 9.30 è arrivata una
squadra di pompieri del Distaccamento di Lugo, che dopo avere
messo in sicurezza l'area ha verificato che la perdita era dovuta a
una fessura che si era prodotta
nel tubo probabilmente a causa
del gelo. A questo punto i vigili
del fuoco hanno avvertito Hera
perché inviasse gli operai a eseguire la riparazione. Il lavoro è
stato abbastanza lungo e, mentre
alle 12 i pompieri hanno fatto
rientro in caserma, il condominio
è rimasto senza gas fino al pomeriggio, quando è stata completata la riparazione del tubo. Nel resto della giornata i vigili del fuoco hanno proseguito l'opera di rimozione di pericolosi blocchi di
ghiaccio pendenti dai cornicioni.
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LLGO
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Pensioni: è corsa a fare il conto corrente
ACCREDITI
In marzo i pagamenti oltre mille curo non saranno più in contanti. Le Poste hanno già il 70% dei clienti
banca virtuale per accedere via internet
caccia al pensionato. E alsia alle informazioni sui propri rapporti
la sua pensione. Con l'approvazione, lo scorso 22 e sia per predisporre bonifici. "Al momento - commenta Fulvio Ferretti, didicembre, del Decreto
rettore della Bcc di Lugo - non dispo"Salva Italia", il quale prevede che il paniamo di dati esaustivi relativamente
gamento in conalla risposta della
tanti delle pensioni Tanti anziani aderiscoclientela alla nostra
da parte delle Pubofferta: certo è che
no
alle
buone
condizioni
bliche amministratutte le nostre sedi
zioni sia limitato a di Credito cooperativo e stanno riscontranmille euro, anche Gruppo Carisp Ravenna do parecchio inteda noi Poste Italiaresse al riguardo".
ne e banche si soAltro istituto che ano attivate per incrementare nelle progevola considerevolmente gli accrediti
prie sedi gli accrediti da parte dei pendelle pensioni è il Gruppo Cassa di Risionati. Nella provincia di Ravenna è
sparmio di Ravenna, che, su proposta
Poste Italiane ad attestarsi in pole podel direttore generale Nicola Sbrizzi, ha
sition con il 70% di accrediti, tra oltre
deliberato l'istituzione del nuovo pro20mila pensionati, su conti correnti e
dotto "Conto Formula Zero Senior".
libretti di risparmio. "Questa cifra, che
Marilena Spataro
riflette pure la realtà del lughese - fanno
sapere direttamente dalla sede regionale di Bologna -, è il risultato di recenti
adesioni, sebbene di pensioni accreditate ne abbiamo sempre avute parecchie". Per incoraggiare ulteriormente i
pensionati le Poste hanno previsto
un'assicurazione gratuita contro i furti
di contante, costi azzerati per gli ultra
65enni sui libretti e tasso promozionale
al 4% per i correntisti Bancoposta. Cofferta si rivolge sia ai vecchi che ai nuovi
clienti. In questi giorni negli uffici postali di Lugo, come pure negli altri 76
della provincia di Ravenna, il personale
è impegnato a illustrare le caratteristiche e i vantaggi degli strumenti elettronici di prelievo o di pagamento. Tra le
banche che si sono mosse con particolare tempestività per favorire gli accrediti delle pensioni, in linea con il Decreto "Salva Italia", c'è la Banca di Credito cooperativo ravennate e imolese,
che ha predisposto la formula "Pensione comoda Bcc" con cui si offre un
conto corrente o un libretto di risparmio con tasso agevolato sulle giacenze
a zero spese per 12 mesi (bolli inclusi).
Tale conto corrente è un pacchetto che
include numerosi servizi, tra cui la carta
Bancomat, il carnet assegni, l'addebito
automatico delle bollette, il servizio di
LUGO
Pensioni: è corsa a fare il Tronto urente
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TEATRO
Al Binario va in scena "La storia
quasi vera di Cotignola"
COTIGNOLA Una fiaba "musicatatrata" per raccontare "La
storia quasi vera di Cotignola". Appuntamento al teatro
"Binario" venerdì e sabato 11 prossimi, alle 21, con uno
spettacolo-concerto che trae origine da un libro scritto e
disegnato da Massimiliano Fabbri, direttore della Scuola
d'Arte e Mestieri di Cotignola, poi musicato e teatralizzato
da "Le loro facce", un gruppo di cotignolesi non professionisti.
Lo spettatore ascolterà cover e pezzi originali creati ad
hoc e vedrà comparire in carne ed ossa alcuni personaggi
protagonisti della fiaba. Il doppio appuntamento, organizzato dall'associazione "Cambio Binario", in collaborazione
con la Scuola Arte e Mestieri e l'associazione Primola, è rivolto a tutti. L'ingresso è gratuito. Per ulteriori informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero 3344621928 tutti i giorni dalle 18 in poi, oppure inviare una
mail all'indirizzo [email protected].
Massimiliano Fabbri ha scritto e disegnato il libro
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MUSEO CIVICO DELLE CAPPUCCINE
Una collezione di
diecimila stampe
contemporanee
BAGNACAVALLO Con l'acquisizione e l'inventariazione di
un'acquaforte dell'artista Ermes
Bajoni (Manifesto!, 2011), il Gabinetto delle Stampe del Museo
Civico delle Cappuccine ha raggiunto la quota di 10mila opere
incisorie conservate nella sua
collezione di stampe contemporanee. Si tratta di un dato molto
significativo, che sottolinea ancora una volta il notevole peso
acquisito a livello nazionale dall'istituto culturale bagnacavallese, che, sul fronte della mole di Il Gabinetto delle Stampe
opere incisorie conservate nelle
proprie raccolte, si pone ormai
a confronto con ben più blasonate istituzioni italiane, come il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, rispetto al quale tuttavia
può vantare una maggiore specializzazione sull'incisione italiana
dal '900 ai giorni nostri. E' proprio la raccolta contemporanea a
rappresentare un vero e proprio unicum in Italia. I 10mila fogli
raggiunti dal Gabinetto delle Stampe testimoniano l'attività artistica di ben 1.480 incisori italiani, il che vuol dire che l'intera storia
recente dello sviluppo di questo interessante e antico mezzo espressivo è rappresentata e tramandata al futuro dal museo bagnacavallese. Il Gabinetto delle Stampe, fondato nel 1990 in seguito a una consistente donazione di stampe antiche da parte di
Emilio Ferroni, è oggi un'articolazione del Museo delle Cappuccine. Da allora il Gabinetto è divenuto un vero punto di riferimento
a livello nazionale per questo tipo di espressione artistica. Acquaforte, acquatinta, bulino, maniera nera, xilografia e diverse
altre tecniche calcografiche e xilografiche sono rappresentate
nella vasta collezione bagnacavallese. Varie sono le iniziative promosse: la pubblicazione periodica del Repertorio degli Incisoti Italiani, mostre monografiche, collettive o tematiche su varie tecniche o autori e soprattutto il quotidiano lavoro di ricerca che ha
portato alla costituzione di un corposo archivio che monitora l'attività di quasi tutti gli incisori viventi. Le continue e consistenti
donazioni da parte degli autori stessi hanno portato a un cospicuo
incremento del patrimonio di fogli originali che oggi, appunto,
supera quota 10mila, Tra queste opere spiccano i nomi di Ennio
Calabria, Aligi Sassu, Ernesto Treccani, Giulio Ruffini, Armando
Donna, Dolores Sella, Remo Wolf e molti altri.
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CONVEGNO
Ruggero Sintoni e Alessandro Serena hanno raccontato l'esperienza bagnacavallese
Il Circo della Pace è protagonista
al Festival internazionale di Budapest
I
l Circo della Pace di Bagnacavallo, a
un mese dalla sua conclusione,
continua a riscuotere prestigiosi riconoscimenti. L'ultimo, in ordine
temporale, è l'invito alla conferenza sul
circo sociale organizzata nell'ambito del
Festival internazionale del Circo di Budapest, giunto quest'anno alla nona edizione, che ha proprio nell'esperienza
del Circo della Pace uno dei suoi principali protagonisti. Al convegno, che si è
tenuto ieri; erano presenti Ruggero Sintoni e Alessandro Serena, ideatori del
Circo della Pace, Bogdan Zajac della
Fondazione Ocelot (partner dell'edizione 2011-2012 del Circo della Pace) e Dani.el. Romila, uno degli applauditi protagonisti dello spettacolo "Homeless. The
Casa dolce casa Lo spettacolo di Natale
wandering of the circus - Casa dolce casa" che è andato in scena nel tendone di
piazza della Libertà dal 22 dicembre all'8
gennaio scorsi. Assieme al Circo della
Pace, erano presenti alla conferenza in-
ternazionale alcune delle più importanti
esperienze di circo sociale del mondo,
comprese associazioni che negli anni
passati sono state ospiti a Bagnacavallo,
come il Circo Para Todos di Cali in Colombia e la sua fondatrice Felicity Simpson. La conferenza precede il Gran
Galà internazionale del Circo con cui si.
chiuderà il Festival. Il Circo della Pace di
Bagnacavallo, anche grazie al sostegno
del Culture Programme - Education e
Culture DG dell'Unione Europea, ha così
avuto modo di continuare a far parlare
di sé anche fuori dai confini nazionali ed
è stato uno degli stimoli al desiderio di
dare merito alla importantissima valenza che tutte le esperienze di circo sociale
del mondo hanno.
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"suoi" tutti in musica di ilarco Grandi
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Tornano gli antichi riti propiziatori della campagna
romagnola con i Lòm a Merz per avere un'annata favorevole
Dal 27 febbraio al 3 marzo nelle aziende agricole verranno accesi i grandi falò attorno a cui si
svolgeranno iniziative e incontri sulla cultura contadina, degustando vini e cibi tipici dell'enogastronomia locale
TRADIZIONE
Tradizioni popolari, cultura e cucina rurale sono i tre elementi
che si combinano per ridare vita
in Romagna ad un antico rito: i
fuochi magici, Lòm a Merz (i lumi di marzo). L'edizione 2012,
"Le feste del fuoco: appena cala
l'ombra della sera", è in programma da lunedì 27 febbraio a sabato 3 marzo, nelle aie e nelle case
di campagna di diversi Comuni
fra le province di Ravenna, Forlì,
Ferrara e Bologna: tra i tanti Bagnacavallo, Russi, Brisighella, Casola Valsenio, Faenza, Riolo Ter-
me, Imola e Modigliana. Qui verranno accesi dei grandi falò attorno ai quali si svolgeranno iniziative e incontri sulla tradizione
e la cultura contadina romagnola, fra balli, spettacoli, mostre
mentre sarà possibile degustare
vini e cibi tipici dell'enogastronomia locale. Ad animare le serate
ci saranno scrittori, cuochi, sommelier, maestri artigiani, cantastorie, antropologi. Un'attenzione
particolare quindi per continuare
una tessitura fra dialetto, storia,
musica, vita, costume, buon cibo
e buon vino, che ha come obiettivo quello far conoscere e valorizzare le tradizioni, per traghettarle nel futuro. Hanno già dato
la loro conferma di partecipazione: numerosi scrittori, giornalisti,
artigiani, artisti e associazioni tra
cui "Friedrick Schurr" per la valorizzazione del dialetto romagnolo, Sloow Food condotta di
Ravenna, Accademia italiana della Cucina.liprimo appuntamento andrà in scena aVilla Corte di
Brisighella con convivio e musica, per poi proseguire in tutta la
Romagna con un calendario dettagliato ancora in via di definizione. La Romagna è una terra storicamente votata all'agricoltura.
E l'agricoltura, come molte altre
attività "all'aperto" era, ed è
tuttora, soggetta alle avversità
rnetereologiche. Così la tradizione contadina voleva venissero
fatti dei riti propiziatori, come i
"Lòm a Merz" con cui si celebrava l'arrivo della primavera e si invocava un'annata favorevole per
il raccolto nei campi, ricacciando
il freddo e il rigore dell'inverno.
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press LinE
Il Sole12
07/02/2012
La riorganizzazione allo studio di Palazzo Chigi
d•
•
Protezione civ ile « imezzata»
Marco Ludovico
ROMA.
arà inevitabile, una volta finita l'emergenza neve, decidere il futuro prossimo
della Protezione civile. Nella
bufera delle ultime polemiche
sin da sabato il presidente del
Consiglio, Mario Monti, da Monaco ha riconosciuto l'impegno del dipartimento guidato
da Franco Gabrielli. Sulla stessa linea il ministro dell'Interno,
Anna Maria Cancellieri, che pure ha sottolineato a più riprese
il ruolo dai prefetti. Ma Gabrielli fa i conti con questioni precedenti alla neve e anche al naufragio del Concordia. Problemi
di soldi, di procedure, di assetti
istituzionali: tutti da rivedere e
tutti in forse, a quanto pare.
L'immagine abbagliante, iperefficiente e trionfalistica di un dipartimento in soccorso anche
ad Haiti dopo il terremoto - il
capo di allora, Guido Bertolaso,
criticò perfino l'intervento
americano - sembra perdersi
nella notte dei tempi. Una vicenda, invece, che risale giusto
a due anni fa, gennaio 2010. Og-
S
gi i circa 700 dipendenti distribuiti nelle tre sedi romane in
via Ulpiano (quella storica),
via Vitorchiano (operativa) e
via Affile (sede dei mezzi) si interrogano ogni giorno sul loro
destino. L'idea di lasciare la presidenza del Consiglio per ritornare sotto l'ala del ministero
dell'Interno - riaffacciatasi alla
nascita del governo Monti e sollecitata dalla Cancellieri - è solo una delle ipotesi. Pochi sanno, peraltro, che un paio di giorni dopo il suo insediamento da
Cancellieri andò preoccupato
l'ormai ex sottosegretario Gianroprio per perorare la
ni Letta proprio'
causa di una Protezione salda a
palazzo Chigi, non all'Interno.
Quest'ultimo scenario poi è stata messo in sospeso dalla stessa
titolare del Viminale, che al Senato la settimana scorsa ha detto: deciderà Monti. In realtà
sembra avanzarsi un'altra e più
temuta - per i (grati interessati
- soluzione: una Protezione divisa a metà. Ripartita tra ministero dell'Economia e Viminale. A viale XX settembre sarebbe destinato il settore delle or-
dinanze di protezione civile, in
pratica la stima, la gestione e il
controllo totale delle spese. Sarebbe l'epilogo di una situazione già lamentata più volte da
Gabrielli, cioè l'obbligo ormai
imprescindibile, che Bertolaso
non aveva, del «concerto con
l'Economia» per le ordinanze.
Al ministero dell'Interno andrebbe a finire la parte operativa dell'attuale Protezione.
Monti, di certo, non si farà dettare l'agenda della riforma della Protezione dall'emergenza
neve. È certo che sta rivedendo
presenze e ruoli dei dipartimenti di palazzo Chigi. È altrettanto
certo che segue con occhio attento e minuzioso il tema delle
ordinanze di protezione civile
e la «bollinatura» della Ragioneria generale è ormai un requisito irrinunciabile. Oggi il premier vedrà Gabrielli e all'incontro dovrebbero esserci anche
Cancellieri e il sottosegretario
alla presidenza del Consiglio,
Antonio C atricalà. Di certo il
presidente del Consiglio potrà
avere molti spunti per decidere
con i criteri ormai guida di ogni
sua scelta: rigore finanziario, efficienza amministrativa, snellimento delle procedure. Con la
Protezione civile l'intervento
ha, del resto, natura politica, come testimonia anche il dibattito di questi giorni. Ma il Pdl, sceso lancia in resta contro Gabrielli, ora deve chiarire il suo
modello. Letta e l'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi tentarono persino di
istituire una Protezione civile
Spa, una sorta di privatizzazione naufragata in Parlamento.
Le inchieste sui Grandi Eventi,
peraltro, hanno gettato troppi
sospetti e critiche ,su un certo
schema di funzionamento. Il
problema per Monti, oggi, è un
altro. Evitare che la Protezione
civile torni stretta nelle pastoie
burocratiche. Garantire rapidità e coordinamento con tutti gli
altri settori dello Stato interessati , come i ministero Interno,
Difesa, Economia. E assicurare
flussi di risorse adeguati.I1Fondo nazionale di Protezione civile è azzerato da 2004.
[email protected]
RIPRODUZIONE RISERVATA
..Protezionc civile «dimezzare»
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press LinE
II
Sole/ /,1
07/02/2012
CON LA NUOVA IMU
TL MERCATO
CAMBIA VOLTO
Una «botta» fiscale che si farà sentire per i proprietari
Diventano meno convenienti seconda abitazione e affitto
di Saverio Fossati
sette mesi che hanno sconvolto la vita
degli italiani non sono ancora finiti. Ma
questa raffica di manovre, o meglio di
scossoni (soprattutto fis c. ali) che non lasciavano il tempo di riaversi si stanno concludendo e, sullo sfondo di un panorama da
dopobomba, si può cominciare a raccogliere le idee. E a verificare quanto sia cambiata
advvero la nostra vita, a cominciare da uno
dei cardini del quotidiano: la casa, Leggi,
tasse, obblighi e di conseguenza il mercato
sono cambiati e le strategie della famiglia e
degli operatori vanno ormai ripensate.
/
Chi compra e che vende
La batosta sul mercato è arrivata con l'anticipo dell'Imu, prevista per il 2013 e in vigore
già dal i ° gennaio di quest'anno. A introdurla subito, rendendola molto più dura, è stato il Dl di Natale (o "salva Italia"), che ha
ripristinato la patrimoniale sull'abitazione
principale e inasprito quella sulle seconde
case. Se per alcuni anni si è pagato poco o
nulla sulla casa in cui si abita, ora il discorso
cambia e, tranne che per monolocali e bilocali, la botta si farà sentire.
Le reazioni del mercato (Si vedano anche
le storie raccolte alla pagina seguente) sono
state preoccupate perché quelle tante o poche centinaia di curo all'anno in più da sommare al mutuo per l'acquisto hanno fatto riflettere più di un acquirente che, magari, sta
in affitto a prezzi più che ragionevoli, fuori
dai centri maggiori. In particolare, sulle seconde case, dove l'aliquota Imu è quasi doppia rispetto a quella sull'abitazione principale, il peso rappresenta quasi un mese di affitto
diuna casa vacanza nello stesso posto. E allora mantenere un'abitazione al mare o ai monti può cominciare a diventare un lusso insopportabile dal punto divista dei semplici conti
economici della famiglia: tra manutenzione,
condominio e Imu forse conviene vendere
una casa che si usa solo un mese o due all'anno, e andare in affitto. Cambi d'orizzonte pesanti, che possono spostare decine di miliardi d'investimenti anche facendoli uscire da
un settore già in cattiva salute.
D'altra parte, chi, invece, è proprietario, deve confrontarsi conl'Imu che non è rimborsabile dall'inquilino, oltretutto in una congiuntura del mercato locativo che ha visto una discesa progressiva dei canoni. Non solo: la
constatazione che un affitto abitativo rende
ormai meno del 2% netto potrebba indurre a
tmarifiessione pesante anche ipiccoliinvestitori (per non parlare di quelli grandi): gli effetti dell'Imu su un mercato già molto ingessato
potrebero essere di un'ulteriore depressione, non tanto sulla possibilità che prezzi di
vendita e canoni di locazione scendano ancora ma proprio in termini di blocco del merca-
to. Oltretutto, per chi invece tiene sfitto, è sparitol'incremento diun terzo dell'Irpef (assorbita dall'Imu), quindi non esiste alcuna penalizzazioneper chinon loca l'immobile. Unpericolosissimo invito all'affitto in nero.
Ma la stagione dell'immobiliare era iniziata già con il Dl svluppo (7o/zon), che fissava
le nuove regole per la tassazione delle case rurali, complicando la vita a chi vive e lavora in
agricoltura:ora tutti devono riclassificarle entro il 31 marzo, altrimenti perderanno le esenzioni dalle imposte sui redditi per gli anni passati, indipendentemente dal fatto che effettivamente usino gli immobili a scopi agricoli o
li abitino in quanto agricoltori.
Incompenso è stata affrontata anchelafaccenda delle case fantasma, ricondotte alla luce da ispezioni araffica dell'agenzia del Territorio dopo la scadenza dell'ultima proroga disposta con il Dl sviluppo. Il problema è che
centinaia di migliaia di proprietari spesso inconsapevoli di aver commessoim abuso edilizio si sono ritrovati regolarizzati a forza ma
solo dal punto di vista fiscale: la loro speranza
è che i Comuni non diano un'occhiata al piano regolatore e si accontentino di incassare la
nuova (e insperata) u sugli immobili emer- •
si. E in effetti, sinora, tranne che in Trentino,.
tutto tace. All'italiana.
Tutto questo, tral'altro, sotto i timori per la
riforma delle tariffe d'estimo: un allineamento degli attuali valori catastali a quelli di mercato, sia dal punto di vista della proprie che
della locazione (il disegno di legge delega è
allo studio dell'EcOnomia) provocherebbe
un nuovo terremoto e, se non venissero rapidamente cambiate le attuali regole sulle aliquote dell'Imu, il mattone comincerebbe a
scottare nelle mani di famiglie e investitori.
Forse non è un caso se la riforma, annunciata
un mese fa, è rimasta ferma (e segreta).
GLI EFFETTI
I cambi di
Ristrutturare e costruire
Anche le inossidabili regole sulla detrazione
dall'Irpefde136% delle spese sostenute perlavori di recupero edilizio sono state cambiate,
con la manovra di Natale e con il decreto sviluppo. Ora il proprietario che vuole mettere
mano a una manutenzione seria deve rispetta=
re nuovi criteri, anzitutto perché dal 14 maggio scorso è scomparso l'obbligo di compilare
e spedire al Centro operativo di Pescara la denuncia di inizio lavori.
Tuttavia, per tutti i lavori iniziati a partire
dal 2011 è subentrato l'obbligo di compilazione di una nuova sezione (ITIB) nella dichiarazione dei redditi (nel modello 730 sono i righi
51, 52 e 53). Ma più in generale sono cambiate
(e, va riconosciuto, semplificate) le regole di
base: anzitutto la detrazione de136% è divenuta "stabile", quindi non serve più la proroga di
fine anno al cardiopalma per chi hai lavori in
corso. Poi non è più necessario serbare documentazione dell'Iciversata da.11997 in poi. Negli acquisti di immobili ristrutturati da imprese, non ha più rilievo che l'inizio dei lavori di
ristrutturazione sia posteriore a131 dicembre
strategia e orizzonte
possono contribuire a spostare
decine di miliardi di investimenti
facendoli uscire da un settore
che è già in cattiva salute
Cfl T
AP'LAPRESSE
L'approfondimento
L'inchiesta che si apre oggi si propone di
raccontare «L'anno che ha cambiato la vita degli
italiani». Con articoli di approfondimento, analisi
e storie cercheremo di fare luce sul tormentato
periodo che il nostro Paese ha vissuto dall'estate
scorsa a oggi, attraverso una serie di manovre e
decreti legge varati sull'onda dell'urgenza e con
un passaggio politico netto dal governo guidato
da Silvio Berlusconi a quello di Mario Monti
Gli appuntamenti
•
e Oggi l'inchiesta si occupa delle novità sulla
casa: nei prossimi giorni toccherà alle regole
sull'uso del contante, all'irrompere dello spread
nelle nostre vite e alle regole che hanno cambiato
il risparmio. Con questa iniziativa il Sole 24 Ore
vuole forni re ai propri lettori gli strumenti per
fare il punto
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zoo7.Naturalmente ci sonoanchenuove limi-
tazioni: è cessata la possibilità per i contribuenti di età non inferiore a 75 e 8o anni di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3
rate annuali di pari irriportaLa detrazione del
55% per il risparmio energtico è stata confermata ma solo per il zon.
L'Iva in edilizia non è cambiata (se non per
i rari casi di housing sociale) con disappunto
delle imprese che non possono recuperare
l'imposta E anche le leggi regionaliper ilnuovo "piano casa" (essendo fallito quello precdente), previsto dal Dl sviluppo, sono rimaste nel cassetto. Chi voleva ampliare la propria abitazione, quindi, aspetterà. E con lui il
mercato dell'edilizia.
RIPRDDLIZIDNE RISERVALA
press LinE
Il Sole/2
07/02/2012
TUTTE LE NOVITÀ
PER GLI IMMOBILI
DA DIA A SCIA
FABBRICATI RURALI
A CURA DI Saverio Fossati
CHE COSACAMBIA
PERI
cirrAwhii
I lavori possono iniziare subito
Agevolazioni a rischio
Il decreta sviluppo (Dl 70/2011), a [l'articolo
Entro ilprossimo 30 novembre tutti i fabbricati
5, completa la liberalizzazione nell'edilizia
rurali ancora iscritti al catasto dei terreni
privata, introducendo itsistema del
dovranno essere inseriti nel catasto dei fabbricati,
così da poter pagare Fini. Il decreto salva - Italia,
silenzio-assenso anche per permesso di
costruire (escluse però le zone con vincoli
infatti, tassa anche le cascine, le stalle etutti gli
altri fabbricati rurali, che sino alta fine del 2011
ambientali paesaggistici eculturali). Il
decr eto, inoltre, chiarisce definitivamente la
erano esenti dattici. E proprio per evitare di
pagare l'Ici per gli anni passati, i proprietari
possibilità applicare anche all'edilizia la
hannotempo fino at31 marzo per presentare le
Scia, la segnalazione certificata introdotta
nel 2010, che prende il postodetla Dia e
istanze di variazione catastale in categoria A/6 e
consente di avviare i cantieri senza attendere AP.O. Adempimento che però non evita il
30 giorni
pagamento detl'Imu (Di 70/2011 e 210/2011)
_
ISOGGETTLCOLNVOLTI
DAlLE NOVITÀ LEGISLATIVE
• Famiglie* Professionisti
Tutte le categorie professionali del mondo
edilizio sono i nteressate aquesta
semplificazione,dai geometriagli ingegneri,
oltre naturalmente ai committenti
Agricoltori ma non solo
Dovranno adeguarsi tutti coloro che abitanoin
case così classificate ma anche i proprietari di
case ancora iscritte al solo catasto terreni, per
cui i termini sono però diversi
La norma é già pienamentein vigore e il termine
perii naccatastamento nellenuove categorie e
1131maszo 2012. Per gli immobili nel catasto.
terrenk.ètelnpOSinoa130noveMbre2012
•
-t.
CASE ERI?
ABBASTANZA
Si dichiarai' prezzo «vero»
Una modifica introdotta in sede di conversione
del 01 70/2011 riguarda la possibilità di vendere
gli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Ero).
Basta che siano passati cinque anni dalla data
del primo trasferimento, per ottenere la
rimozione, delle convenzioni che regolano gli
interventi e dei vincoli relativi alprezzo
massimo di cessione (sti ncoli che costringevano
a vendere unità immobiliari a prezzi inferiori a
quelli di mercato). Ora basterà stipulare una
convenzione accessoria, versando al Comune un
corrispettivo commisurato al valore dell'area
Tassata anche la prima casa
L'Imu sarà applicata in via sperimentale dal
I venditori
Con la possibilità di stipulare a prezzo vero (e
non a quello fissato dalle vecchie convenzioni)
i venditori evitano così di dichiarare il falso ma
anche peri notai è un imbarazzo di meno
Tutti i proprietari
2012 a l 2014 in tutti i Comuni italiani (Dl
201/2011). L'aliquota base si attesta a17,6 per
mille, già previsto dal decreto sulfederalismo: i
sindaci possono aumentare o diminuire
l'aliquota del 3 per mille. Per l'abitazione
principale verrà ridotta al4 per mille, che i
Comuni potranno portare al 2 o al 6 per mille: i
proprietari hanno anche una detrazione di 200
euro più 50 per ogni figlio residente. La base
imponibile, rispetto attici, è aumentata del
60% per le abitazioni e relative pertinenze
Decine di milioni di italiani, persone fisiche e
giuridiche proprietarie o titolari di diritti reali
su oltre 60 milioni di immobili sono chiamati a
pagare la nuova imposta
•
I. LI
La
nuova tassacolpiscegennaio
dati°' 2012
e iComurii hanno la possibilità di
-anado
pp leaiquotdfrnzcleb
leentr°
i131,marzo 2012
ABBASTANZA 2,—
Arrivano le tasse
La conclusione dell'iter del DI milleproroghe 2011
sta dispiegando adesso i suoi effetti: per due
milioni di case non risultanti in catasto, il cui
termine per la denuncia era lo scorso 2 maggio
2011, l'agenzia del Territorio ha ultimato la
ricognizione, E ora la palla passa ai municipi per
l'esazione deltIci e dell'Irpef arretrate (dal2007,
per chi non si è messo in regola in tempo) e della
nuova Imu. La rendita presunta, infatti, è già stata
assegnata e 'proprietari che ne hanno il sospetto
devono andare a verifica re il loro immobile sul
sito dell'Agenzia: www.agenziaterritorio.govit
Due milioni
Sono due milioni le «unità immobiliari» fatte
emergere, dal gabbiotto degli attrezzi a veri e
propri appartamenti:i loro proprietari devono
paga re le tasse, alcuni addirittura dal 2007
ola
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Termini scaduti
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ABBASTANZA
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ABBASTANZA
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07/02/2012
RISTRUTTURAZIONI E 36%
RIDOTTE LE AGEVOLAZIONI
Tar non conta più
Le autorità che utilizzano un bene immobile per
stopi di interesse pubblico possono disporre
che l'immobile sia acquisito al loro patrimonio.
L'acquisizione può essere effettuata anche se è
stato annullato l'atto con cui è stata dichiarata
la pubblica utilità dell'opera o il decreta di
esproprio. L'indennizzo per il pregiudizio
patrimoniale da pagare al proprietario
corrisponde al valore venale del bene; quello
relativo al pregiudizio non patrimoniale è
liquidato forfettariamente nella misura del
10% del valore del bene (Dl 98/2011)
Salta la comunicazione a Pescara
Rinnovata la detrazione del 36%(D170, 98,
138 e 201/2011): non ha più scadenza e viene
estesa alle riparazioni dopo le calamità anche
precedenti al 2012. Non si manda più la
comunicazione a Pescara ma la si indica nella
dichiarazione dei redditi. Le quote di
detrazione non usufruite direttamente (per
vendita) possono essere cedute al nuovo
proprietario. Gli anziani non possono più avere
la detrazione in poche rate: tutti dividono in 10
anni. Proroga (ma per il solo 2012) anche perii
55% sul risparmio energetico
Bonus casa a rischio.
Nette manovre di luglio e dicembre (Dl 98/2011 e
D1201/2011) è stato deciso di ridurre di 20
miliardi la spesa pubblica annua per agevolazioni
da qui al 2014. Le alternative sono due: la riforma
fiscale e assistenziale (da varare entro il 30
settembre dell'anno prossimo) o, in mancanza,
l'aumento automatico dell'Iva sugli immmobiti
non abitativi (tranne quelli di lusso) dal 21%
attuale a123 percento. Inoltre, dal l*gennaio
2013, i bonus per casa e famiglie (come il 36%)
saranno legati all'Isee secondo dettagli definiti
da un Dpcm da varare entro fine maggio 2012
Cittadini vessati
La norma si applica anche se è imposta una
servitù e il bene continua a essere utilizzato dal
proprietario. Riguarda tutti coloro i cui (per lo
più) terreni devono ospitare opere pubbliche
Chi fa lavori in casa
In media 800mila famiglie all'anno effettuano te
pratiche per beneficiare della detrazione del
36% delle spese sostenute per lavori di recupero
edilizio e del 55% per il risparmio energetico
Chi compra, vende e ristruttura
Sono coinvolti í cittadini che effettuano le
circa 500-600mita compravendite di
abitazioni e le 400mila ristrutturazioni ogni
anno
In vigore
La norma è già in pienamente in viogre e non
necessita di provvedimenti attuativi
In vigore
La norma è già pienamente in vigore e non
necessita di provvedimenti attuativi
La dati chiave
Entro il 30 settembre 2012 dovrà essere varata
la riforma fiscale, altrimenti tutti i bonus
elencati net Dl 98/2011 saranno ridotti del 5%
(dati_ ° gennaio 2012) con un Dm dell'Economia
ESPROPRI FACILI
BOX IN LIBERA VENDITA
MUTUI
CASE ALL'ESTERO
TANTO
ABBASTANZA
ABBASTANZA
Si scomputano te tasse estere
La nuova Ivie (imposta sul valore degli
immobili situati all'estero), pari alio 0,76% del
valore dell'immobile, si deve pagare già per il
2011 (Dl 201/2011) e probabilmente per
l'intero anno. Per evitare ilfenomeno della
doppia imposizione, però, la legge riconosce al
contribuente la deduzione di un credito
d'imposta pari all'ammontare dell'eventuale
"patrimoniale" versata nello Stato in cui è
l'immobile. Probabilmente resterà in debito
dell'Erario italiano una buona fetta dei
. proprietari: da un quinto a oltre la metà
Doppio preventivo per le polizze
Nel Dl1/2012 (ancora da convertire in legge) e
nel 70/2012 sono contenute norme a favore di
chi compra casa: la banca deve forni re almeno
due preventivi per la polizza vita che viene
allegata al mutuo ed è a carico del mutuatario.
Putroppo sarà facile eludere la disposizione
con la creazione di polizze "fantoccio" o con
cartelli occulti o ancora presentando proposte
molto vicine per premio e prestazioni. In
compenso sarà possi bile rinegoziarci mutui
casa sino a 150mi la euro entro il 30aprile
2012
Salta la «pertinenza» (DI semplificazioni)
Posti auto e box realizzati negli edifici esistenti
(come prescritto dalla legge 122/89) diventano
liberamente vendibili, anche separata mente
dall'a ppartamentd di cui sono pertinenza,
purché il nuovo proprietario li destini a
pertinenza di un'unità immobiliare situata
netto stesso Comune. Il vincolo di i nvendibilità
separata permane invece per ì parcheggi
realizzati nel sottosuolo comunale e acquistati
in diritto di superficie per un massimo di 90
anni. La nuova norma vale in deroga ai titoli
edilizi e alte convenzioni firmate con il Comune
Almeno 400mila
Non è molto chia ra la platea ma Scenari
Immobiliari stima in almeno 400mila gli
acquisti esteri degli italiani negli ultimi
vent'anni, per un valore di 50 miliardi
3SOmila
N.d.
Le proiezioni di chi chiederà un mutuo
fondiario parlano di un dimezzamento rispetto
al periodo pre crisi, quando erano circa
700mila all'anno
Non è definibile il numero degli interessati
perché sinora le vendite di questo genere non
erano permesse
In attesa di chiari menti
Anche se la norma retroagisce at2011 non è
chiaro su quali imposte già pagate all'estero
vadano scomputate: la dizione «pa t ri mo ni a te» ,‘
necessita di un elenco delle Entrate
In vigore
In vigore con dubbi
La norma non necessita di attuazione ma
ABBASTANZA
La norma è già pienamente in vigore e non
necessita ufficialmente di provvedimenti
attuativi a n ch e se l'Abi dovrà dare istruzioni
alle banche
PER NIENTE
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andrebbe chiarito se rimane l'obbligo che tutti
gli appartamenti dello stabile abbiano la
possibilità di utilizzare i posti auto realizzati
ABBASTANZA
press LinE
Il Sole12
07/02/2012
Chi non riesce a vendere...
Gli immobili non locati
e quell'ansia da fisco
di Francesca Milano
e tenere un immobile sfitto e in« venduto diventa così oneroso,
forse allora conviene abbassare
il prezzo della richiesta». È l'amara conclusione che fa Giulia S., 58enne napoletana che da un anno cerca (invano) di
vendere un fabbricato.
«Dopo averlo faticosamente liberato
da un inquilino moroso, che non mi pagava più il canone da oltre otto anni - racconta - ho deciso di non riaffittarlo e di
venderlo. Non volevo correre il rischio
di "mettermi in casa" un nuovo cattivo
pagatore. Così mi sono rivolta a un paio
di agenti per sapere quale fosse il prezzo
giusto e ho dato mandato a uno di qiiesti
di cercare di venderlo. Ma pare che la
mia richiesta sia inarrivabile per i (pochi) potenziali acquirenti».
L'immobile, situato nel centro storico
di Napoli, è stato ereditato: «Nella divisione ereditaria - spiega la proprietaria - l'immobile era stato valutato molto di più. Ma
più gli anni passano, più perde valore e invece che diventare un guadagno, per me è
diventato solo un costo».
Con l'arrivo dell'Imu, infatti, mantenerlo diventa ancora più oneroso. «Non
posso continuare a pagare le tasse per
un immobile che non produce alcun reddito e che, in più, con il tempo continua a
svalutarsi». La soluzione è una sola: vendere. Ma il mercato è fermo, le offerte
arrivate in un anno si contano sulle dita
di una mano e sono tutte di molto inferiori alla valutazione che gli agenti hanno
fatto. «So che probabilmente ci perderò
dei soldi sulla carta - spiega Giulia - ma
preferisco vendere ora a meno, piuttosto che aspettare che il mercato si riprenda e intanto pagare l'Imu».
Oltre alle tasse, lasciar passare altri anni
significa anche andare incontro a ulteriori
spese di manutenzione. Così la proprietaria ha deciso di abbassare la sua richiesta
A NAPOLI
Tenere un immobile
non produttivo
diventa molto oneroso
La cessione si scontra
con la mancanza di risorse
del 5%: «Se riuscissi a vendere - dice - eviterei di pagare l'Imu, quindi forse alla fine
i conti tornerebbero, anche se dalla vendita incasserei meno». Senza contare che
con i soldi della vendita la signora Giulia
potrebbe - come spera - comprare due mini appartamenti per le figlie. «Spero - dice
- che lo sconto di cui Aglio futuro compratore beneficerà sia lo stesso sul quale potrò contare io comprando in un momento
di stallo del mercato come questo. Sempre a patto che io riesca a vendere».
[email protected]
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Gin Paumemodelle tvse si torna
a parlare di riforma del Catasto
mobilinunlocati
• nsiadafisco
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press unE
II
soler /,1
07/02/2012
ANALISI
di Gualtiero Tamburini
Un complesso di interventi
senza una linea guida
impressionante scorrere l'enorme
quantità di norme di 1;;npatto diretto
sul settore immobiliare che dal
decreto "sviluppo" del luglio 2011 a oggi,
incluso il decreto "semplificazioni" ancora
in bozza, il Governo Berlusconi, prima, e
quello Monti, poi, si direbbe senza alcuna
discontinuità tecnica, hanno emanato.
Una vera e propria bulimia di leggi che
supera, credianih, - anche per un settore
normativo-dipendente come l'immobiliare
- ogni record precedente. Una bulimia
dettata dall'ansia di "fare qualcosa" in una
situazione di emergenza con il meritevole
intento di rimettere in moto l'economia. Il
ritmo della produzione di norme è quello di
un nuovo provvedimento al mese; sono
infatti sette i decreti legge in poco più di un
semestre 'e in ciascuno le novità, in decine di
articoli e commi, sono numerose. Inoltre,
molte di queste rinviano a successivi
decreti di attuazione, quindi a ulteriori
profluvi normativi.
I dati sull'impatto che una terapia di
successo su immobiliare-costruzioni
potrebbe avere spiegano il tentativo in atto;
tuttavia più di un dubbio su come
sembrerebbe attuarsi, cioè al di fuori di una
visione d'insieme, riguarda la sua reale
efficacia. Secondo una recente stima di
Federimmobiliare, ben i119,4% del reddito
nazionale viene prodotto da immobiliare e
costruzioni con oltre due milioni di
occupati. Ma il valore del settore va ben oltre
questi dati, se si considera la formidabile
capacità di attivazione dell'intera economia
e l'indispensabile ruolo nella formazione di
circa metà degli investimenti fissi del Paese,
con le implicazioni che questi possono avere
sulla competitività del tessuto industriale, la
qualità dell'ambiente e della vita stessa delle
famiglie. Invece, l'immobiliare sembra
essere preso in seria considerazione
soprattutto quando si tratta di spremerne un
contributo fiscale, come è accaduto anche lo
scorso Natale, in occasione del Decreto
"Salva Italia", quando da esso si sono estratti
poco meno di quaranta miliardi, una misura
più che doppia dì quella che sarebbe stato
giusto imputargli in proporzione al peso che
riveste nell'economia.
Oggi la potenzialità di volano della crescita
rappresentata dall'industria immobiliare non
è sfruttata appieno, essendo frenata danna
varietà enorme di fattori tra cui un contesto
normativo sempre più farraginoso,
complicato e senza una vision che metta a
sistema investimento, produzione e gestione.
Un paio di esempi tratti dalla enorme
attività normativa dell'ultimo semestre
possono aiutare a capire. Prendiamone uno
all'inizio del semestre. Nel decreto
"sviluppo" spiccano le finalmente varate
nuove regole fiscali per i fondi immobiliari.
Tuttavia, solo con una successiva circolare
dell'Agenzia delle entrate del i6 dicembre
2011 queste hanno potuto essere definite.
Il problema è (anche) che le nuove regole
fiscali arrivano dopo una assurda vacatio
legis iniziata un anno prima, quando erano
state dettate incerte linee della riforma
incompiuta dei fondi immobiliari. Pur
tralasciando il danno, anche d'immagine, per
il Paese, della lunga fase di incertezza, resta il
F4
fatto che nessuna risposta è stata data - e una
riforma dei fondi immobiliari poteva essere
l'occasione - a questioni strategiche
fondamentali come l'incentivazione
all'investimento long term soprattutto degli
investitori esteri,
Oggi, infatti, questi, salvo qualche Cassa di
previdenza, sono praticamente scomparsi,
mentre, per un sostenibile sviluppo del
Paese, sono indispensabili. Perché solo così
si possono offrire immobili in locazione a
famiglie e imprese, altrimenti costrette a
investire direttamente risorse che
dovrebbero meglio impiegare nelle attività
caratteristiche o rigenerare grandi aree
abbandonate o sottoutilizzate per le quali
occorrono grandi volumi di investimenti.
Per gli investitori esteri non speculativi,
peraltro, sarebbe proprio il caso, se non si
può fare di meglio, di individuare corsie
preferenziali che li convincano a superare le
diffidenze nei confronti delle incertezze
normative che connotano l'Italia. Un altro
esempio, il più recente, può essere tratto dal
decreto legge sulle semplificazioni;
IL QUADRO
Trascurata la possibilità
di utilizzare il comparto
per far crescere l'economia
L'immobiliare resta
un serbatoio per il gettito
obiettivo, questo, che potrebbe essere ricco
di straordinarie potenzialità se si pensa che il
mondo immobiliare. Infatti, una recente
indagine Delphy condotta sugli opinion
maker dell'industria immobiliare,
presentata in occasione dell'assemblea di
Federimmobiliare, vede al primo posto,
prima addirittura del tema fiscale, quello
della semplificazione.
Tuttavia, scorrendo la bozza di decreto
legge che circola, la promessa contenuta nel
titolo si riduce a due soli e circoscritti
ambiti, la dichiarazione unica per gli
impianti termici e la commerciabilità dei
parcheggi "Tognoli", dimenticando, sempre
per citare uno dei desiderata espressi nella
citata indagine, la normativa edilizia e
urbanistica. In questa materia, infatti, lo
spread con la Germania e gli altri grandi
Paesi europei - misurato con la lunghezza
dei tempi necessari (e le incertezze) per
completare gli iter autorizzativi - è forse
maggiore di quello sui tassi di interesse;
però si può combattere senza vincoli di
bilancio. La risorsa che occorre è la volontà
politica, una risorsa della quale neppure un
governo tecnico può fare a meno e che nella
fattispecie consiste nello stabilire che, per
una ripresa economica sostenibile del
Paese, occorre anche mettere in campo una
politica industriale immobiliare. Il tempo
che il Governo Monti ha davanti e le
competenze che possiede sono sufficienti
perché finalmente venga realizzata. Un
settore che rappresenta quasi i/5 dell'intera
economia lo meriterebbe, mentre il Paese
ne avrebbe assoluta necessità.
Pagina 38 di 48
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Il Sole
07/02/2012
It punto critico
Con l'aumento delle tasse si torna
a parlare di riforma del Catasto
Angelo Busani
alta rispetto a quella di compravendite e successioni) i nodi vengono energicamente al
più significativa della fiscalità immobi- pettine e chiamano a gran voce una riforma.
liare degli ultimi mesi, rappresenta La direzione obbligata è quella dell'aumento
certo un perno fondamentale del riassetto del- •dci valori, cui si contrapporrà - si spera - una
la finanza pubblica, ma anche lagoccia che ha parallela riduzione delle aliquote. Un interprobabilmente fatto traboccare il vaso vento, quindi, a "costo zero" per i contribuendell'inefficienza nell'attuale sistema catastale ti (in generale), ma con l'emersione, indubbiadi rilevamento dei valori immobiliari. Troppo mente costosa per gli interessati, delle situaforti le disparità di trattamento che esso pro- zioni che oggi viaggiano a fari spenti.
voca, tanto più inaccettabili quanto più la presAlla radice del male vi è anche un sistema,
sione fiscale aumenta.
quello catastale, allestito non per fotografare i
A breve termine, l'introduzione dell'Imu valori di mercato ma per mostrare laredditiviavrà un primo sensibile effetto sul portafoglio tà dell'immobile: l'intento dipassare dal reddidei cittadini; a medio termine potrebbe inve- to al valore mediante un "semplice" moltiplice rappresentare la spinta definitiva per af- catore della rendita è una pia illusione, perché
frontare davvero il tema dell'attribuzione di ovviamente non è questo il metodo migliore
rendite catastali che siano aggiornate (e ag- per stabilire la base imponibile da applicare a
giornabili con rapidità e flessibilità) in corri- imposte che invece si fondano sul valore del
spondenza della realtà del mercato. Oggi il Ca- bene caso per caso considerato.
tasto offre spesso valori assai lontani da quelli
Pure l'attuale metodo di calcolo delle rendicorrenti, considera degradate aree urbane di te è completamente fuori asse, se si pensa che
grande pregio, tratta come fatiscenti case di sul «metro quadrato» si fonda solo la rendita
lusso, e talvolta attribuisce valutazioni eleva- catastale di negozi e garage, mentre per uffici
te in quartieri che nel tempo si sono degradati. e appartamenti la rendita si basa su quell'anaVisto che le aliquote dell'Imu si applicano a cronistica unità di misura che è il «vano»,
una base imponibile assai robusta (molto più un'entità che il mercato nemmeno lontanaI : Imu, che è senz'altro l'innovazione
mente conosce ed è quanto di meno standardizzabile possa capitare.
In base ai progetti governativi fin qui trapelati, la revisione del sistema catastale dovrebbe essere compiuta in tre passaggi. Dapprima
i Comuni dovrebbero essere segmentati nelle
«microzone», cioè in tanti àmbiti omogenei
(tendenzialmente corrispondenti ai vari
"quartieri" cittadini) per tipologia edilizia, data di edificazione, infrastrutture e reti di collegamento al resto del territorio (si tratta di un
lavoro che l'agenzia del Territorio dovrebbe
aver già svolto fm dai primi anni zoo()); in queste microzone, che sono alcune decine a Torino, Milano e Venezia, e che diventano oltre
35o a Roma, vanno monitorate le quotazioni
dimercato, come fa giàl'Osservitorio delmercato immobiliare, apparato gestito dall'agenzia del Territorio in collaborazione con diversi attori del mercato immobiliare.
Realizzata la base di partenza, si tratterà
di stabilire il valore di mercato delle diverse
unità immobiliari, partendo dai valori medi
unitari per ogni tipologia di immobili ubicati
nelle varie zone (e poi moltiplicarli per lametiratura delle singole unità immobiliari),
comparando le situazioni simili e utilizzando correttivi per perequaré tra loro lc casistiche peculiari. Infine, si dovrà definire la redditività dei beni con l'utilizzo dei coefficienti di fruttuosità applicabili in relazione al pregio delle singole microzone, e considerando
l'incidenza che sul reddito hanno le spese di
manutenzione, i costi di amministrazione e,
le quote di ammortamento.
Acquisti di abitazioni. Circa 600mila all'anno
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Pagina 39 di 48
press LinE
Il Sole12
07/02/2012
Cornpravendite ferme
ma i prezzi non calano
T
utto è cominciato con la nascita
del figlio. All'improvviso i 55 metri
quadri in cui vivevano Marco M.
bancario 3ienne, e Paola, avvocato, sono
divèntati inadeguati a ospitare l'allegra
valanga di culle, passeggini, seggioloni e
fasciatoi. «Tanto vale comprare casa»,
si sono detti, potendo contare sulla possibilità di ottenere un mutuo. «Dalle famiglie di origine - spiega Marco - ci è arrivato anche un aiuto economico, così abbiamo programmato un budget intorno
ai 35omila euro».
Ben presto, però, la loro determinazione ha dovuto scontrarsi con la dura
realtà del mercato immobiliare romano: la cifra per la quale erano disposti a
indebitarsi per trent'anni 'non bastava
per un trilocale in buono stato, in zona
Aurelio/Trionfale e dintorni. «Ci siamo ritrovati in "deliziose stanzette per
il bimbo" senza finestre - racconta Marco -, in palazzine post-abusive con
splendido affaccio su calcinacci, in "luminosi piani terra con giardino" bui come catacombe anche a mezzogiorno. E
giù richieste di 36o, 37o, 39omila curo.
"Sa, qui si paga anche il quartiere", rispondevano gli agenti immobiliari alle
nostre timide proteste».
Stufi di dover "pagare anche il quartiere" hanno iniziato a prendere in considerazione di uscire dalla "sacra" linea del
Grande raccordo anulare e spingere la ricerca sulla direttrice della Cassia. «Questa deviazione geografica ci ha regalato
un paio di weekend di respiro - continua
il giovane padre di famiglia -: tanto verde, appartamenffpiù grandi e luminosi,
qualche villetta a schiera degna di nota.
Ma abbiamo desistito dall'idea della Cassia quando le testimonianze di amici ci
hanno descritto l'ingresso quotidiano
verso il centro di Roma come un "inferno": per la serie, hai la villetta, ma ci stai
dentro solo per dormire».
Dopo mesi di scoraggianti ricerche,
A ROMA
Acquistare un trilocale
in una zona che è servita
della metropolitana
spesso sfonda il budget
a disposizione delle famiglie
hanno inaugurato il nuovo anno decisi a
esplorare il quadrante nord-est, dal Nomentano a Prati Fiscali. «L'idea che ci siamo fatti - afferma Marco - è che Roma
ha un mercato immobiliare "drogato"
dalla stessa arretratezza di una capitale
europea che ha, ad esempio, una copertura di metropolitane ridicola rispetto alle
dimensioni della città. Noi non demordiamo, ma l'idea di trasferirci altrove seppur' rimanendo in Italia - comincia,
di tanto in tanto, a fare capolino».
Fr.Mi.
(E/ RIPRODUZIONE RISERVATA
(IERI Patimento delle cose si torna
a parlare di riforma del Casato
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mairreezin n La
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Il Sole/2
07/02/2012
Novanta giorni per cambiare regole
Nuova residenza
in tempo reale
ma non subito
Gianni Trovati
MILANO
MIO Cambi di residenza, di abitazioni all'interno del Comune e costituzione di nuove famiglie in tempo reale, ma non
subito.
Nella versione finale del decreto sulle semplificazioni,
riapprovato venerdì scorso dal
Consiglio dei ministri, spunta
un nuovo calendario per una
delle regole che nei giorni scorsi hanno ottenuto più fortuna
mediatica: per far partire davvero la procedura ultra-veloce,
che certifica il cambio di residenza entro due giorni dalla richiesta, il Governo si dà tempo
90 giorni (il conto alla rovescia
scatta dalla data di pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale» del
decreto sulle liberalizzazioni).
In questi tre mesi, il ministero
dell'Interno e quello della Pubblica amministrazione dovranno scrivere un regolamento
per semplificare e «rendere
compatibili» le procedute generali dell'anagrafe, scritte nel
Dpr 223/1989.
I tempi supplementari nascono dall'esigenza di evitare il
rischio di una «doppia esistenza» burocratica del cittadino
che cambia Comune di residenza, ma anche di chi costituisce
una nuova famiglia oppure si
trasferisce senza superare i
confini del Comune. Le questioni più delicate sono due: il
Comune di destinazione, con
le regole attuali, ha 45 giorni di
tempo per effettuare tutti i controlli del caso e validare la richiesta di cambio di residenza,
ma se gli effetti dell'istanza decorrono in automatico dopo
due giorni dalla sua presentazione l'affacciarsi di sovrapposizioni diventa concreto. Con
la conseguenza, per esempio,
che chi si è trasferito continui a
usufruire di bonus economici
nel Comune che ha abbandonato o addirittura, per chi trasloca in periodi di elezioni, che si
trovi a essere residente (e votante) in due Comuni. La previsione della prima versione del
decreto, che imponeva al Comune di origine di bloccare automaticamente tutti gli effetti
della vecchia residenza in tempo altrettanto reale, non è stata
considerata sufficiente a evitare il rischio-doppioni.
Anche perché la rete telematica delle anagrafi abbraccia ormai quasi tutti i Comuni
(è iscritto il 97% degli enti, ed
è attivo con gli aggiornamenti dei dati il 93%), ma gli incro.
ci e le verifiche in temi, o reale con la nuova normativa sono da testare sul campo. Soprattutto, sono da armonizzare le procedure e i tempi dei
controlli che sono obbligatori per i Comuni che "accolgono" il nuovo residente.
Nel frattempo, sempre sul
versante delle verifiche sulle diverse situazioni fotografate dagli uffici, le burocrazie locali devono fare i conti anche con gli
effetti della «decertifìcazione»
prevista nella legge di stabilità.
Il divieto di chiedere certificati
che provino «stati, qualità personali e fatti», imposto dall'articolo 15 della legge183/2ou, impone infatti di creare una rete
di dati condivisibili (in termini
di informazioni, ma anche di
formati elettronici) con i vari
ministeri a cui gli enti dovranno rivolgersi per ottenere ciò
che fino a ieri chiedevano direttamente ai cittadini. La conseguenza più diretta è una nuova
spinta alle autocertificazioni: il
Comune di Roma, per esempio, ha messo online 20 casi di
«dichiarazioni sostitutive» di
certificati (dall'esistenza in vita al titolo di studio) e dieci diverse «dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà», da utilizzare per casi più "complessi" (dal pagamento tardivo di
assegni alle dichiarazioni di
«copie conformi»). Resta da capire il grado di semplificazione
effettivaper i cittadini se una foresta di moduli per l'autocertificaZine sostituisce il vecchio labirinto dei certificati.
,11.0011,10. RISFRVATA
I punti chiave
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01 i DUE GIORNI
Cori le nuove regole gli
effetti giuridici del cambio di
residenza decorrono
dall'atto della dichiarazione,
e l'iscrizione va effettuata
dal Comune entro due giorni
dalla richiesta
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02 I I CONTROLLI
I Comuni hanno oggi 45
giorni di tempo per
effettuare le verifiche
collegate al cambio di
residenza
.
0 unico vale la sostanza
031 IL REGOLAMENTO
Il Governo ha 90 giorni per
uniformare le regole
evitando il rischio di
«doppie residenze»
Ia° delle paghe
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press LinE
Il Sole12
07/02/2012
Giustizia amministrativa. Ai creditori si applica il principio della par condicio
Niente azione individuale
se il Comune è in dissesto
Il singolo può
agire conclusa
la gestione
straordinaria
Luciano Cimbolini
Ilprincipio dellapar condicio
creditorum che informa la procedura del dissesto degli enti locali
prevale anche nel caso in cui ci si
trovi di fronte a un giudizio di ottemperanza rivolto alla mera esecuzione di un precedente giudicato. Questo è il principio riaffennato dal Consiglio di Stato, sezione
IV, con la decisione n.226/2012.
L'articolo 248, comma 2, del
Tuelprevede che nonpossano essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti dell'en-
te per i debiti che rientrano nella
competenza dell'organo straordinario di liquidazione in pendenza
della procedura di dissesto. Questa norma pone un divieto di
un'azione esecutiva individuale
nei confronti dell'ente locale che
va esteso a tutte le azioni aventi
un medesimo contenuto, tra le
quali, rientra anche il giudizio di
ottemperanza, qualora esso sia rivolto alla mera esecuzione di una
sentenza del giudice ordinario di
condanna al pagamento di una
somma di denaro.
Nel caso di specie, il cessionario di un credito vantato nei confronti di un Comune dissestato,
sul quale si era già formato il giudicato, aveva proposto un ricorso,
respinto dal Tar Campania, per
l'esecuzione del giudicato.Il Consiglio di Stato ha confermato la decisione del Tar, poiché la procedura di liquidazione dei debiti de-
gli enti locali dissestati è essenzialmente dominata dal principio
della par condicio dei creditori,
per cui la tutela della concorsualità comporta l'inibitoria anche del
ricorso di ottemperanza in quanto misura coattiva di soddisfacimento individuale del creditore.
Le doglianze dell'appellante andavano dedotte nei confronti del
procedimento di formazione
dell'elenco dei creditori ammessi, atteso che è in quella sede che
l'organo straordinario di liquidazione procede, eventualmente errando, alla formazione dell'elenco dei soggetti partecipanti al riparto delle risorse reperite nella
procedura.
A differenza del fallimento, la
procedura di dissesto non lede in
modo definitivo le pretese deicreditori dell'ente locale, ma le rende solo ad essa non opponibili. Secondo la Corte costituzionale
(sentenza n. 269/98), resta la facoltà del creditore di agire nei
confronti dell'ente, una volta cessato lo stato di dissesto ed esaurita la procedura di gestione straordinaria. Non rientra fra gli effetti
della liquidazione straordinaria
in caso di dissesto, finalizzata al risanamento dell'ente e al soddisfacimento dei debitipregressi, quello di determinare l'estinzione dei
crediti rimasti insoddisfatti in sede concorsuale, poiché i crediti
non ammessi o residui, conclusa
la procedura di liquidazione, potranno essere fatti valere nei confronti dell'ente risanato. In altre
parole, nei confronti della gestione liquidatoria non può essere
esperita nessuna azione esecutiva, compresa l'ottemperanza; terminato il dissesto, l'azione può essere intrapresa di nuovo nei confronti dell'ente ritornato in bonis.
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RIPRODUZIONE RISERVATA
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niente azione individuale
sei! Comune è in dissesto
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Il Sole12
07/02/2012
I giudici intervengono sulle farmacie in Sardegna
I posti a concorso possono crescere
anche se il bando già aperto
Guglielmo Saporito
oro Le liberalizzazioni passano
anche per corrette procedure di
selezione e utilizzo dei posti disponibili. Questo è il contenuto
dell'ordinanza del Consiglio di
Stato del 14 gennaio 2012, n. no in
tema di farmacie.
La questione riguardava il
conferimento di sedi farmaceutiche, ma si presta ad applicazioni
per altre professioni ad accesso
limitato e per i concorsi in genere. Una legge del 2003 (articolo
48, comma 29, legge 326) preve-
de che il conferimento di farmacie vacanti o di nuova istituzione avvenga con un bando quadriennale della Regione.
In Sardegna, si discuteva
dell'obbligo di inserire nell'elenco delle sedi disponibili anche le
farmacie divenute vacanti dopo
la pubblicazione del bando. Le farmacie vacanti, infatti, erano aumentate durante il concorso, innalzando i posti disponibili. Ma
se le operazioni di concorso si dilungano ed ostacolano la cadenza
quadriennale del bando, si rischia
di riservare a una ristretta cerchia
di concorrenti l'accesso ai posti, a
scapito delle nuove leve. Sul punto, il Consiglio di Stato dà rilievo
all'esigenza di garantire la periodicità del concorso, con la conseguenza che si può ampliare il numero delle farmacie da assegnare, includendovi quelle divenute
vacanti dopo l'emanazione del
bando, ma solo nel caso in cui sia
rispettata la cadenza quadriennale. In pratica, se il bando per assegnare io farmacie si apre a gennaio 2012, e mentre si svolgono le se-
lezioni dei 50 che si sono iscritti al
concorso si liberano altre 5 farmacie, queste possono rientrare nel
bando già aperto, e le farmacie da
distribuire fra i5o concorrenti salgono da io ai.5. Questa possibilità,
secondo il Consiglio di Stato, deve però rispettare il limite dei
quattro anni di valenza del bando. Se cioè lo svolgimento del concorso richiede più di quattro anni, per assegnare le farmacie che
si liberano dopo il 2016 è necessario aprire un altro bando. Questo
principio può essere utile anche
per altri casi in cui c'è necessità di
saturare i posti vacanti, garantendo una migliore selezione e pari
possibilità ai concorrenti. Pensiamo, ad esempio, ai concorsi per diventare notaio dove i candidati
concorrono a più bandi perché
non conoscono l'esito delle prove relative ai bandi precedenti.
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I Niente ailoneindividuale
se il Comune è in dissesto
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ItaliaOggi
07/02/2012
Province, esenzioni lei
a maglie strette
La provincia è tenuta a pagare l'Ici (e dal 2012 anche l'Intu) se
gli immobili non sono destinati al soddisfacimento di compiti
istituzionali dell'ente pubblico che ne è proprietario. Non è
infatti sufficiente che li metta a disposizione di terzi, anche
se la provincia è obbligata a darli in uso allo stato per lo
svolgimento di attività didattiche. Lo ha stabilito la Ctp dii
Terni, prima sezione con la sentenza n. 237 del 7 novembre
2011. Per il giudice tributario, è indispensabile che l'utilizzo
avvenga in forma immediata e diretta, e cioè da soggetti interni alla struttura organizzativo-amministrativa dell'ente
poiché solo ín questo caso Fuso può essere caratterizzato di;
fini istituzionali. L'esenzione lei per gli immobili posseduti
dagli enti pubblici territoriali (regioni, province, comuni) è
condizionata dalla destinazione effettiva che a questi viene
data. Per il riconoscimento dell'esenzione non è sufficiente la
volontà di destinare l'immobile a finalità istituzionali. L'articolo 7, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 504/1992,
it aneva l'esenzione dall'imposta per gli immobili Posseduti
stata, regioni, province, comuni, comunità montane, consorzi fra questo tipo di enti, unità sanitarie locali e così via,
destinati esclusivamente a compili. istituzionali. Anche la Cassazione (sentenze 14146/2003 e 21571/200 41) ha chiarito che
non spetta l'esenzione Lei se l'ente pubblico non fornisce la
prova che
abbia questa destinazione esclusiva. La
pronuncia è interessante considerato che la nuova discip Dina
Imu impone ai comuni di pagare il tributo per gli immobili
siti anche sul proprio territorio se non destinati ai compiti
i,stitu:Iiionall.
zi
La novità è rappresentata dal fatto che l'esonero
è con onato dalla destinazione dell'immobile e non comp ete più gli úninobili ubicati sul territorio di altri comuni.
L'amministrazione comunale, dunque, anche per gli inunobili
siti sul suo territorio deve pagare la quota d'imposta riservata
allo stato, qualora non sia destinato a sede o ufficio dell'ente.
Per esempio, un Immobile di proprietà dell'ente che viene
dato in affitto o concesso in uso allo stato per lo svolgimento di attívità3icolastiche è assoggettato a imposizione, non
potendosi configurare una finalità istituzionale.
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Sergio Tro
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Lrrni cer I con F24
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ItaliaOggi
07/02/2012
E ancora in vigore il blocco dei tributi locali
DI IRENA
Rocci
È ancora in vigore il blocco del potere dei comuni
delle province e delle regioni di aumentare le aliquote o le tariffe dei tributi di loro competenza. A
nulla rileva l'abrogazione del comma 7 dell'art. 1
del dl 27 maggio 2008, n. 93 che per primo aveva
introdotto detta sospensione. Non appare dunque
condivisibile il giudizio espresso dall'Ifel nella nota
relativa alla «sintesi della disciplina Imu e del calcolo delle variazioni delle risorse 2011-2012».
In attesa di nuovi interventi normativi continua ad essere operante la norma attualmente in
vigore, e cioè l'art. 1, comma 123, della legge 13
dicembre 2010, n. 220, in base alla quale «resta
confermata, sino all'attuazione del federalismo
fiscale, la sospensione del potere delle regioni e
degli enti locali di deliberare aumenti dei tributi,
delle addizionali, delle aliquote ovvero delle maggiorazioni di aliquote di tributi ad essi attribuiti
con legge dello stato». Un'analisi comparativa
delle norme può essere di ausilio per tastare con
mano la veridicità della tesi più restrittiva per
gli enti territoriali. Il comma 7 dell'art. 1 del dl
n. 93 del 2008 esordiva affermando che «dalla
data di entrata in vigore del presente decreto e
fino alla definizione dei contenuti del nuovo patto
di stabilità interno, in funzione della attuazione
del federalismo fiscale, è sospeso il potere delle
regioni e degli enti locali di deliberare aumenti
dei tributi, delle addizionali, delle aliquote ovvero delle maggiorazioni di aliquote di tributi a
essi attribuiti con legge dello stato»; continuava
poi a enunciare i casi in cui detto blocco non si
applicava e cioè quando scattavano gli automatismi fiscali per il ripiano dei disavanzi in materia
sanitaria e per il mancato rispetto del patto di
stabilità interno. Dal confronto dei testi delle due
norme appare evidente che, il richiamo al comma
7 dell'art. 1 del dl n. 93 del 2008 deve considerarsi
meramente superfluo, dal momento che il legislatore ha espressamente ripresentato il contenuto
dispositivo che intendeva ribadire, vale a dire «la
sospensione del potere delle regioni e degli enti
locali di deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote ovvero delle maggiorazioni
di aliquote di tributi a essi attribuiti con legge
dello stato».
Né a sostenere il contrario varrebbe affermare
che quesfultima norma era più completa, escludendo del blocco specifiche fattispecie, giacché
sia gli automatismi fiscali, previsti per i casi di
squilibrio economico nel settore sanitario e sia gli
aumenti delle aliquote per il mancati rispetto del
patto di stabilità, per il loro carattere di norme
eccezionali trovano comunque applicazione. A ogni
modo anch'essi sono stati confermati dall'art. 5,
comma 4, e dall'art. 6, comma 10 del dlgs 6 maggio
2011, n. 68. Semmai il problema è quello di stabilire se si sia o meno di fronte «all'attuazione del
federalismo fiscale», giacché, in mancanza di una
norma esplicita, tutto si gioca sul significato da
dare a questa locuzione. Per il ministero dell'economia e delle finanze il blocco è ancora operativo, tanto che propone impugnative innanzi agli
organi giurisdizionali per regolamenti comunali
o provinciali che dispongono l'aumento delle aliquote o delle tariffe sui tributi di competenza. Per
l'Ifel, invece, il blocco è venuto meno, tanto che
sollecita i comuni a fare manovre sull'Imu e sulle
altre entrate tributarie in base all'apodittica affermazione «vista l'avvenuta cessazione del regime
di sospensione delle facoltà regolamentari a suo
tempo instaurata con il dl n. 93 del 2008».
Se ciò è valido per l'Imu questo non può certo dirsi per la Tosap o l'imposta comunale sulla
pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni o il
relativo canone per l'installazione dei mezzi pubblicitari, i quali restano sotto la cappa del blocco.
La questione non è certo dí lana caprina o di interpretazione logico-sistematica delle disposizioni
coinvolte, giacché i comuni devono predisporre i
bilanci e vorrebbero, giustamente, conoscere come
muoversi in questa bufera di norme sin troppo
esplicative da un lato e alquanto fumose dall'altro. Sembra essere ineludibile un intervento del
legislatore che decida liberamente se la pressione fiscale (a parte le eccezioni già accordate)
debba essere ancora contenuta, o possa ancora
essere «ritoccata» in aumento dalle manovre
degli enti territoriali.
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07/02/2012
ItaliaOggi
Chiusura per neve recuperata
con ferie o permessi retribuiti
I lavoratori pubblici di Roma e provincia, che non sono andati
al lavoro nei giorni scorsi a causa delle avverse condizioni meteorologiche e in ossequio alle disposizioni di chiusura degli
uffici pubblici contenute nelle ordinanze prefettizie del 3 e 4
febbraio scorsi, potrebbero essere costretti a dover recuperare, con ferie o permessi retribuiti, le giornate lavorative non
svolte. Le abbondanti nevicate, vere e proprie cause di forza
maggiore che impongono la chiusura degli uffici pubblici per
garantire la sicurezza, non sono imputabili né al lavoratore
né al datore di lavoro. Di conseguenza, quest'ultimo non è
tenuto a corrispondere la prestazione lavorativa.
A questa conclusione si perviene leggendo un parere
dell'Aran del 25 maggio 2011 (n.50) che, in risposta a un
quesito sul punto, non lascia margine ad alcun dubbio. I giorni
non lavorati vanno scomputati dalle ferie o dal monte ore
dei permessi retribuiti per motivi personali che spettano ai
lavoratori annualmente per contratto.
Il quesito posto all'Aran chiedeva in che termini considerare
la prestazione lavorativa, qualora la stessa non possa essere
effettuata per cause derivanti da «eventi naturali o per provvedimenti autoritativi che impongono la chiusura dell'amministrazione» (come si vede, entrambi i casi ricorrono per il
maltempo che ha colpito la Capitale in questi giorni).
Per l'Agenzia, nel caso in questione occorre fare riferimento al concetto di «forza maggiore», ovvero un evento che non
è imputabile né ai lavoratori né al datore di lavoro, con la
conseguenza «che quest'ultimo non è tenuto a corrispondere
la retribuzione per le ore di mancata prestazione» (citando
sul punto l'articolo 2099 del codice civile e la sentenza della
Cassazione, sez. lav., n.481 del lontano 1984).
Attenzione, nulla vieta alla stessa amministrazione di corrispondere ugualmente la retribuzione per i giorni in cui si
è verificata la situazione di forza maggiore, ma a una condizione. Ovvero, che il dipendente utilizzi, al fine di motivare
l'assenza, gli strumenti forniti dal contratto collettivo di comparto, quali le ferie, le festività soppresse, i permessi retribuiti ex articolo 18 Ceni del 1995 (18 ore annuali), oppure
altre modalità previste dal contratto per il recupero delle ore
non lavorate. In pratica, il lavoratore romano che è rimasto a
casa, se ha già fruito dei permessi retribuiti, si vedrà costretto, alla riapertura degli uffici, a restare di più in servizio per
recuperare le ore non lavorate causa maltempo.
Manlio Edoardi
—oRiproduzione riservata
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07/02/2012
ItaliaOggi
Ascotributi auspica un chiarimento dalle Entrate
Imu versata con F24
Ai comuni la scelta sulla riscossione
DI SERGIO TROVATO
Imu deve essere versata
ir con il modello F24, ma i
comuni possono decidere
se il tributo debba essere riscosso da loro direttamente o
tramite i concessionari affidatari
del servizio. Questa è la posizione
che ha assunto Ascotributi locali
in una recente nota, nella quale
auspica che la tesi possa trovare
conferma nel provvedimento del
direttore dell'Agenzia delle entrate
di prossima emanazione, che dovrà
sciogliere i dubbi sulle modalità di
versamento della nuova imposta
locale. In realtà, la norma di legge
non è molto chiara nella formulazione sulle modalità di versamento dell'imposta. IJarticolo 13 del dl
Monti (201/2011), infatti, si limita
a stabilire che la somma di competenza dello stato deve essere versata «contestualmente all'imposta
municipale propria». Inoltre, in deroga a quanto disposto dall'articolo
52 del decreto legislativo 446/1997,
che attribuisce agli enti il potere di
decidere le modalità di riscossione, spontanea e coattiva, delle
proprie entrate, l'Imu deve essere versata solo con 1'F24. Dun-
que, il contribuente dovrà effettuare un duplice versamento:
uno a favore del comune e l'altro
a favore dello stato.
Nella nota dell'associazione di
categoria si fa rilevare che il versamento tramite F24 era già previsto per l'Ici ed è regolamentato
dal provvedimento del direttore
dell'Agenzia delle entrate del 26
aprile 2007. In base agli articoli 6
e 7 di questo provvedimento, l'amministrazione finanziaria deve
accreditare giornalmente alle tesorerie comunali, ai concessionari
o agenti della riscossione le somme
incassate con í modelli F24 e a trasmettere periodicamente un flusso
informativo contenente il dettaglio
delle informazioni relative alle
somme riscosse. I comuni, infatti,
sono tenuti a fornire all'Agenzia
delle entrate le coordinate bancarie o postali sulle quali accreditare le somme riscosse. Eventuali
variazioni delle coordinate devono essere comunicate almeno 30
giorni prima dell'operatività dei
cambiamenti richiesti. L'Agenzia,
poi, trasmette agli enti locali le informazioni relative alla riscossione
di imposta, sanzioni e interessi, con
il rispetto della seguente tempisti-
ca: entro nove giorni lavorativi in
tutti i casi ín cui sia possibile la
trasmissione dei dati in via telematica; con cadenza mensile negli
altri casi. Pertanto, secondo Ascotributi, considerato che l'articolo 13
del dl Monti fa salve le disposizioni
contenute nel decreto sul federalismo municipale (dlgs 23/2011)
e, in particolare, la potestà regolamentare in materia di entrate
degli enti locali «anche per i nuovi
tributi previsti dal presente provvedimento», i comuni «sono pienamente legittimati a richiedere
all'amministrazione finanziaria
che le attuali modalità operative
anche in ordine al soggetto destinatario dell'accredito giornaliero
delle somme incassate tramite
F24 siano riconfermate nell'emanando provvedimento del direttore
dell'Agenzia delle entrate previsto
dal citato comma 12 dell'art. 13».
— ro Riproduzione riservata
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ItaliaOggi
07/02/2012
Dal Cipe il piano nazionale per l'edilizia scolastica
Sos nuove scuole
Si accettano permute
DI EMANUELA MICUCCI
arole d'ordine: riduzione dei consui e miglioramento dell'efficienza
energetica degli edifici scolastici. Sia
per l'ammodernamento e la messa
in sicurezza del patrimonio
scolastico sia per la costruzione di nuove scuole. Non solo.
Entro 2 anni dall'entrata in
vigore del decreto di Semplificazione, comuni e province
proprietari degli edifici scolastici avranno l'obbligo di contenerne i consumi di energia
e migliorane l'efficienza energetica. Primo passo la ricognizione del patrimonio immobiliare pubblico per individuare
edifici e aree non più utilizzati da poter destinare a questi
interventi, tra cui caserme,
immobili e terreni di proprietà del ministero
della difesa non più utilizzati a fini militari.
Mentre la costituzione di fondi immobiliari
valorizzeranno il patrimonio edilizio scolastico attraverso strumenti finanziari innovativi, articolati in un sistema nazionale e
locale, per acquisire e costruire nuove scuole.
pm
Quindi, verranno messi a disposizione gli
edifici scolastici per valorizzarli o dismetterli a privati o enti pubblici attraverso la
permuta con immobili già esistenti o da costruire o da destinare a nuove scuole. Per
semplificare le procedure, poi, per le nuove
scuole è acquisito automaticamente il vincolo di destinazione a uso scolastico
con il collaudo dell'opera,
mentre per gli edifici oggetto di permuta cessa
con il trasferimento delle
attività scolastiche. Infine,
si definiranno le modalità
di compartecipazione degli enti locali coinvolti. Il
piano di edilizia scolastica
prevede, per il 2012, 100
milioni di euro e, per il
triennio 2012/14. è esteso
alla primaria e infanzia
nel rispetto, però, dei saldi strutturali di
finanza pubblica. Cronoprogramma, e verifica periodica della realizzazione del piano
saranno definiti dal Cipe, sotto il controllo
del ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca.
CRiproduzione riservata
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Its, non è finna
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Rassegna stampa - Unione dei Comuni della Bassa Romagna