77:gennaio 18/12/09 15:28 Pagina 1 a n n o V I I I - n u m e r o 7 7 - G e n n a i o 2 0 1 0 - p o s t e i t a l i a n e . s p e d i z i o n e i n a . p . 7 0 % d . c . / d . c . i . To r i n o - t a s s a p a g a t a / t a x e p e r ç u e / o r d i n a r i o la rivista 77 del cinema GENNAIO 2010 Paesaggi con figure Il cinema di Michelangelo Antonioni Magnifiche visioni Festival Permanente del Film Restaurato Puzzle America Il cinema di Emile de Antonio Tra Palermo e Brooklyn Omaggio a John Turturro L’ultimo spettacolo /Schermi americani Il cinema USA degli ultimi 40 anni Crossroads Sotto il cielo di Fred La voce segreta delle parole Il grande cinema in lingua originale Gli anni della Dolce Vita Mostra fotografica alla Mole Antonelliana Zabriskie Point (1970) Paesaggi con figure L’Avventura e più mi rendo conto che il linguaggio visivo di Antonioni ci faceva concentrare sul ritmo del mondo: i ritmi visivi della luce e del buio, delle forme architettoniche, di personaggi collocati come figure in un paesaggio che appare sempre terribilmente ampio - scrive Michael Scorsese – E c’era anche il ritmo, inteso in senso musicale, che sembrava essere in sincrono con il ritmo del tempo, nel suo muoversi lento e inesorabile, rendendo possibile quelli che ho identificato come i difetti emotivi dei personaggi, che lentamente li confondono e li spingono verso un’altra ‘avventura’ e poi ancora un’altra e così via. Proprio come il tema di apertura che accresce la tensione e la disperde, la accresce e la disperde. Senza fine”. Con il suo cinema Antonioni rovescia il mondo perché decostruisce il rapporto tra spazio e tempo e sperimenta un realismo nuovo, immerso nel caos aggiungendo al racconto la frammentazione e l’ellissi. “Ha messo in scena un uomo e una donna, la guerra dei sessi e un’eventuale soluzione di questa guerra. Bisognava barattare il cinema dell’ideale, dunque un cinema maschile, perché solo gli uomini hanno degli ideali, con un cinema che lasciasse apparire le donne. Il problema è stato la coppia, prima eterosessuale, poi, dopo il ‘68, le coppie mal assortite, disperate, deleuziane”, scriveva ancora Serge Daney. Il cinema di Michelangelo Antonioni di Grazia Paganelli M ichelangelo Antonioni appartiene alla generazione immediatamente successiva a quella “neorealista” e, infatti, a quel cinema guarda quando dirige il suo primo film, il cortometraggio Gente del Po, girato nel ’43 ma portato a termine solo nel ’47, subito dopo la guerra e dopo l’esperienza parigina di aiuto regista per Marcel Carné. “La mia sola presunzione è di aver imboccato da solo la via del neorealismo” dice Antonioni che, però, compie subito un passo in avanti verso un cinema di introspezione e di disincantata rappresentazione della realtà umana. Si sente l’urgenza del cambiamento che, però, descrive attraverso la forma della crisi, nel confronto tra i personaggi e nel rapporto tra questi e la società. In pochi anni realizza i documentari N.U. – Nettezza urbana, L’Amorosa menzogna e il suo primo lungometraggio Cronaca di un amore, in cui prende corpo la struttura narrativa che sarà poi adottata anche nei film successivi. Al centro ci sono sempre storie d’amore malate e destinate a tragica fine, intrecci rarefatti dove l’attesa e il disorientamento prevalgono, dove tutto porta alla definizione di una esistenza vuota, quasi sospesa nel nulla. Lo stesso percorso seguono Il grido e i tre episodi de I vinti, e ritorna più spigoloso e “astratto” nei film della trilogia dei primi anni Sessanta. L’avventura, La notte e L’eclisse che si assomigliano per il progressivo acuirsi del disagio che investe i personaggi, quasi all’improvviso consapevoli della illusoria vanità dei legami. È cinema che scuote la visione e la coscienza, denso e contraddittorio, moderno e tormentato. “Più vedo La retrospettiva dedicata a Michelangelo Antonioni è un progetto del Museo Nazionale del Cinema e del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale realizzato con la collaborazione di Cineteca del Comune di Bologna, The Film Foundation, Rai Teche, Cineteca del Friuli, Centro Nazionale del Cortometraggio, British Film Institute, Cooper Films e Sony Classics. 77:gennaio 18/12/09 15:29 Pagina 2 la rivista del cinema ø i protagonisti 13 gennaio - 2 febbraio Paesaggi con figure. Il cinema di Michelangelo Antonioni L e R a s s e g n e d e l Nell’episodio italiano il giovane Giulio, pratica il contrabbando. Una notte, sorpreso dalla polizia, fugge dopo aver ucciso un guardiano e cade da un’impalcatura. Nell’episodio inglese Aubrey Allan comunica ad un giornale di aver scoperto il cadavere di una donna. Viene avvertita la polizia e Aubrey scrive per il giornale un articolo sul rinvenimento del cadavere. M a s s i m o 3 p r o g r a m m a la festa arriva la notizia della morte di Tommaso e l’alba sorprende Lidia e Giovanni l’uno accanto all’altra, ancor più tristi e disillusi ma, forse, con una nuova speranza. Sc.: M. Antonioni, Ennio Flaiano, Tonino Guerra; Fot.: Gianni Di Venanzo; Int.: Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau, Monica Vitti. DOM 16, h. 21.15, LUN 18, h. 18.00 Sc.: Suso Cecchi d’Amico, Diego Fabbri, M. Antonioni, Turi Vasile, Giorgio Bassani, Roger Nimier; Fot.: Enzo Serafin; Int.: Jean-Pierre Mocky, Franco Interlenghi, Peter Reynolds. VEN 15, h. 16.30, DOM 17, h. 22.30 G e n n a i o Copia restaurata digitalmente a partire dal negativo originale che è stato trasformato in 2K e quindi ripulito in modo da rimuovere lo sporco, le righe e la polvere e stabilizzare l’immagine. Anche l’audio è stato restaurato digitalmente usando l’audio originale del negativo. È stato creato, così, un internegativo da cui è stato ricavato un interpositivo master in bianco e nero che, a sua volta, ha generato una copia di prova. Dopo aver controllato la pellicola, è stato stampato il 35mm bianco e nero definitivo. Sc.: Suso Cecchi d’Amico, M. Antonioni; Fot.: Gianni Di Venanzo; Int.: Eleonora Rossi Drago, Gabriele Ferzetti, Valentina Cortese. LUN 18, h. 16.00, MER 20, h. 20.30 Michelangelo Antonioni Chung Kuo Cina Michelangelo Antonioni L’eclisse Michelangelo Antonioni Italia/Francia 1962, 125’, b/n Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale Poco dopo la rottura di una relazione, Vittoria si lega ad un giovane procuratore di borsa, Piero. Gli appuntamenti tra i due si succedono, fornendo alla ragazza fugaci evasioni dalla noia di una vita monotona. Quando un ubriaco ruba l’auto di Piero e muore accidentalmente, Vittoria ha modo di constatare il cinico comportamento del giovane procuratore, che si preoccupa soltanto della carrozzeria danneggiata. Dopo uno dei loro soliti incontri, Vittoria riceve da Piero l‘invito per un ulteriore appuntamento, al quale nessuno dei due si recherà perché in essi, e soprattutto in Vittoria, si va affermando un’amara certezza: quella della insormontabile solitudine degli uomini. La signora senza camelie Michelangelo Antonioni Italia 1953, 105’, b/n Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale Clara Manni, commessa in un negozio di tessuti, viene scelta per interpretare un film che ha molto successo. Le vengono subito offerti altri ruoli ma il produttore Gianni Granchi, con cui si sposa, le impedisce di girare film commerciali. Lui vuole che sua moglie si faccia notare per le doti di attrice ma il film Giovanna d’Arco, che ha realizzato per lei, risulta un fiasco. La rovina economica spinge Gianni a tentare il suicidio e Clara, per salvarlo, riprende a recitare nei film che il marito aveva scartato. Anche il matrimonio la delude e Clara finisce per accettare la corte di un giovane diplomatico col quale fugge. Si tratta però di una nuova delusione: la donna scopre ben presto che il suo spasimante non l’ama veramente. Alla fine, sentendosi vinta, si rassegna ad accettare le parti insulse che le offrono e a vivere una vita senza amore. Italia 1957, 92’, b/n Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale Aldo lavora come operaio in uno zuccherificio della Val Padana e convive da sette anni con Irma, a sua volta sposata con un uomo che è emigrato sparendo nel nulla. Quando giunge la notizia della sua morte, Aldo vorrebbe sposare la donna ma Irma gli confessa di non amarlo più. Aldo lascia la fabbrica e inizia a vagabondare con la bambina per i paesi della regione. Ritorna al paese dopo molto tempo e giunge inosservato alla casa di Irma. Attraverso la finestra, la scorge mentre prodiga le sue cure al bimbo avuto dall’uomo che ha sposato. Aldo comprende di non essere per lei che un ricordo del passato e, salito in cima alla torre dello zuccherificio, si lancia nel vuoto. Sc.: M. Antonioni, Suso Cecchi d’Amico, Francesco Maselli, Pier Maria Pasinetti; Fot.: Enzo Serafin; Int.: Lucia Bosé, Gino Cervi, Andrea Checchi. MER 13, h. 16.30, DOM 17, h. 20.30 Sc.: M. Antonioni, Elio Bartolini, Ennio De Concini; Fot.: Gianni Di Venanzo; Int.: Alida Valli, Steve Cochran, Betsy Blair. SAB 16, h. 16.30, MAR 19, h. 20.30 Il grido Sc.: M. Antonioni, Tonino Guerra; Fot.: Gianni Di Venanzo; Int.: Monica Vitti, Alain Delon, Lilla Brignone. DOM 17, h. 16.00, MAR 19, h. 18.15 Michelangelo Antonioni I cortometraggi # 1 Italia 1943-1953, 81’, b/n Il programma comprende i cortometraggi realizzati da Antonioni tra il 1943 e il 1953. Gente del Po (1947, 9’), (N.U.) - Nettezza urbana (1948, 11’), Superstizione (1949, 9’), L’amorosa menzogna (1949, 10’), La villa dei mostri (1950, 10’), Tentato suicidio (1953, 22’), Sette canne, un vestito (1949, 10’, copia conservata dalla Cineteca del Friuli). Michelangelo Antonioni Deserto Rosso Italia/Francia 1964, 116’, col. Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale Un incidente d’auto provoca in Giuliana uno choc che si tramuta in uno stato di nevrosi depressiva, aggravato dall’ambiente particolare in cui la professione del marito, ingegnere elettronico, la costringe a vivere. Corrado, amico del marito, è attratto dalla donna e tenta di aiutarla ad uscire dalla sua solitudine piena di incubi, intrecciando con lei una fuggevole e amara relazione. Tale esperienza non fa che peggiorare lo stato depressivo della donna al punto da indurla a tentare il suicidio, ma fallisce. Ora a Giuliana non resta che continuare la sua vita in precario equilibrio tra rassegnazione e pazzia. MER 13, h. 18.30, MER 20, h. 22.30 Michelangelo Antonioni L’avventura Michelangelo Antonioni Cronaca di un amore Italia 1950, 110’, b/n Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale Un ricco industriale concepisce qualche sospetto sul conto della sua giovane e bella moglie, Paola, che ha sposato e ama appassionatamente. Vuole conoscere meglio i precedenti della donna e incarica delle ricerche un’agenzia d’investigazioni. Paola è di Ravenna e da studentessa ha avuto una passione per un compagno di studi, Guido, che era fidanzato con una sua amica, morta in seguito a un terribile incidente. Guido sospetta delle indagini che vengono condotte sulla sua ex amante e l’avverte. I due, che si sentono ancora responsabili della morte della fidanzata di Giulio, nel rivedersi, sentono rinascere la loro passione e lei, che vuole a ogni costo liberarsi del marito, riesce a persuadere l’amante ad assassinarlo. Sc.: M. Antonioni, Daniele D’Anza, Piero Tellini, Silvio Giovaninetti, Francesco Maselli; Fot.: E. Serafin, Aldo Scavarda; Int.: Lucia Bosé, Massimo Girotti, Enrico Fontana. MER 13, h. 20.30 (ingr. euro 4), VEN 15, h. 18.30 Michelangelo Antonioni I vinti Italia 1950, 110’, b/n Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale Film in tre episodi ambientati rispettivamente in Francia, Italia e Inghilterra. Nell’episodio francese Pierre, studente di liceo, è uno spaccone che vuole far credere ai compagni di guadagnare molti soldi. I compagni decidono di ucciderlo per derubarlo. Italia/Francia 1960, 143’, b/n Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale Anna, figlia di un ambasciatore a riposo e fidanzata del giovane architetto Sandro, viene invitata con l’amica Claudia a una gita sullo yacht di un ricco costruttore. La crociera si svolge nella zona delle isole Eolie, nell’incanto di superbe vedute marine delle quali però nessuno dei partecipanti sembra accorgersi. Ad un certo punto i gitanti sbarcano su un piccolo scoglio e tra Anna e Sandro ha luogo un’accanita discussione. La minaccia di un improvviso temporale spinge tutti a tornare alla nave ma, al momento di imbarcarsi, si accorgono che Anna è sparita. Lo yacht deve ripartire per evitare la tempesta, ma Sandro e Claudia rimangono sullo scoglio per cercarla. Italia 1972, 240’, col. Copia cortesemente concessa da Rai Teche Documentario sulla Cina diviso in tre parti. La prima è stata girata nella zona vecchia della città di Pechino. La seconda in una fabbrica dell’Henan e nella parte vecchia della città di Suzhou. L’ultima parte mostra il porto e le industrie di Shanghai. Sc.: M. Antonioni; Fot.: Luciano Tovoli. MER 20, h. 16.00 Michelangelo Antonioni Zabriskie Point Italia/Usa 1970, 111’, col., v.o. sott.it. Copia conservata da British Film Institute A Los Angeles, durante uno scontro tra la polizia e un gruppo di contestatori, viene ucciso un agente. Il giovane Mark viene ritenuto colpevole dell’omicidio ma riesce a fuggire a bordo di un aereo da turismo rubato. Arriva a Zabriskie Point, la zona più bassa e desolata del deserto californiano dove incontra Daria con cui intreccia una relazione sentimentale. Dopo qualche tempo Mark fa ritorno a Los Angeles per restituire l’aereo rubato, ma trova ad accoglierlo la polizia che gli spara uccidendolo. Daria, che ha appreso per radio la notizia della morte di Mark, nella sua impotente disperazione non può far altro che immaginare la distruzione di tutti i simboli della spietata società nella quale è costretta a vivere. Sc.: Fred Gardner, Sam Shepard, Tonino Guerra, M. Antonioni, Clare Peploe; Fot.: Alfio Contini; Int.: Mark Frechette, Daria Halprin, Paul Fix. MER 27, h. 15.30, SAB 30, h. 20.30 Michelangelo Antonioni I cortometraggi # 2 Italia 1983-2004, 50’, col. Secondo programma di cortometraggi realizzati tra il 1983 e il 2004: Ritorno a Lisca Bianca (Italia 1983, 8’); India Kumbha Mela (Italia 1989, 18’); Roma (episodio del film collettivo 12 registi per 12 città, Italia 1989, 10’); Lo sguardo di Michelangelo (Italia 2004, 15’). MER 27, h. 17.20, SAB 30, h. 22.15 Sc.: M. Antonioni, Tonino Guerra; Fot.: Carlo Di Palma; Int.: Monica Vitti, Richard Harris, Carlo Chionetti. DOM 17, h. 18.15, MAR 19, h. 22.30 Sc.: M. Antonioni, Elio Bartolini, Tonino Guerra; Fot.: Aldo Scavarda; Int.: Gabriele Ferzetti, Monica Vitti, Lea Massari. SAB 16, h. 18.30, MAR 19, h. 15.30 Michelangelo Antonioni Blow-Up Michelangelo Antonioni Le amiche Italia 1955, 106’, b/n Copia restaurata dalla Cineteca del Comune di Bologna presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata con il sostegno di GUCCI e The Film Foundation Clelia viene inviata a Torino con l’incarico di aprire una filiale della casa di mode romana per cui lavora. Nel suo albergo alloggia anche Rosetta, una ragazza di famiglia agiata che tenta di avvelenarsi per amore, essendosi innamorata di un uomo sposato. Il drammatico episodio offre a Clelia l’occasione di conoscere, oltre a Rosetta, anche Momina, che è sposata ma separata dal marito, e Nene. Rosetta, ormai ristabilita, rivede Lorenzo e gli rivela il suo amore. Nene, venuta a conoscenza della relazione tra il marito e la ragazza, decide di lasciare libero Lorenzo e di partire per New York, dov’è stata invitata ad allestire una mostra personale delle sue opere. Ma Lorenzo non accetta di essere lasciato dalla moglie. Anche Clelia vive una tortuosa vicenda d’amore, ma poi abbandona tutto e fa ritorno a Roma. Michelangelo Antonioni La notte Italia/Francia 1961, 122’, b/n Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale Dopo pochi anni di matrimonio lo scrittore Giovanni Pontano e sua moglie Lidia si accorgono che il loro amore è finito nel grigiore della noia. I due vanno a far visita a Tommaso, loro caro amico che trascorre le ultime ore della sua vita in una lussuosa clinica, e poi insieme raggiungono la fastosa villa di un industriale che sta proponendo a Giovanni un lavoro redditizio. Durante 2 Italia/Gran Bretagna 1966, 110’, col., v.o. sott.it. Thomas, un fotografo annoiato dalle modelle che passano nel suo studio e nella sua vita, per reazione si propone di realizzare un fotolibro che vuol essere uno studio della vita di Londra in tutta la sua realtà. Attratto dalla calma che vi regna, si sofferma in un parco dell’East End e qui riprende le effusioni sentimentali di un uomo e di un donna; quest’ultima se ne accorge e lo insegue fino a casa per chiedergli la consegna della pellicola: è così disperata da offrirsi a lui, pur di riaverla. Con un trucco Thomas sostituisce il negativo, quindi comincia a sviluppare e ad ingrandire le fotografie. Vengono in tal modo alla luce alcuni particolari, come la mano di un uomo che tiene una pistola ed una strana ombra sull’erba che potrebbe essere un cadavere. Non sapendo se è stato testimone di un delitto o se lo ha evitato, Thomas ritorna di notte nel parco e trova veramente un cadavere, che il giorno dopo non c’è più. Palma d’oro a Cannes nel 1967. Sc.: M. Antonioni, Tonino Guerra; Fot.: Carlo Di Palma; Int.: David Hammings, Vanessa Redgrave, Peter Bowles. MER 27, h. 18.30, DOM 31, h. 16.00 77:gennaio 18/12/09 15:29 Pagina 3 la rivista del cinema L e R a s s e g n e d e l M a s s i m o 3 p r o g r a m m a G e n n a i o Puzzle America Il cinema di Emile de Antonio Michelangelo Antonioni Professione reporter “P a mia vita è l’inversione del sogno americano, che è ‘ti spacchi il culo per fare un sacco di soldi e quando hai quarant’anni vai in pensione’. Ho scherzato con la mia vita. Ho passato tutto il mio tempo a fare tutte le cose che la gente che vuole andare in pensione spera di fare una volta in pensione, ma che non ha le energie per fare. Ho conosciuto molte donne, bevuto molto, giocato molto pesante. Questo è quello che facevo quando ero giovane. Quando ho raggiunto la mezza età ho iniziato a lavorare duramente, senza fermarmi”. […]. “Faccio film politici fin dal 1961, quando Dan Talbot e io progettammo Point of Order. La mia vita politica attiva era iniziata molto prima – nei tardi anni trenta, quando ero uno studente a Harvard. La fine della seconda guerra mondiale fece completamente a pezzi il mio marxismo. La prassi fece marcia indietro. Senza un partito, senza una macchina per l’azione, ho enormemente assaporato con autoindulgenza le contraddizioni del capitalismo della guerra fredda, la sua pietà e ipocrisia, l’opulenza ostentata della Casa Bianca. [...] Il mio edonismo ed egoismo erano aberranti. Un marxista negli Stati Uniti durante gli anni cinquanta era come un marxiano; nessuna base, nessun luogo solido. Il vero cambiamento e la rivoluzione sembravano lontani un anno luce. [...] Nel 1960, la mia politica si rianimò e rinacque gemella, fusa con il mio lavoro nel cinema. Una serie di film, analitici e critici, ne fu il risultato”. […]. “Sono sopravvissuto come regista di film indipendenti perché sono una tartaruga. Faccio accuratamente le mie uova e spero che sopravvivano. Oggi è più difficile di qualsiasi altro momento degli ultimi venticinque anni. Viviamo in uno Stato di polizia”. Emile De Antonio nasce nel 1919 a Scranton, in Pennsylvania. Dopo gli studi ad Harvard, dove conosce John F. Kennedy, presta servizio militare durante la seconda Guerra mondiale. Quindi inizia frequentare gli ambienti dell’arte, lavorando spesso con alcuni dei più famosi esponenti della Pop Art come Jasper Johns, Robert Rauschenberg e Andy Warhol. Nel 1959 si avvicina al mondo del cinema creando una casa di produzione (la G-String Productions), con il preciso intento di distribuire i film dell’avanguardia. Quando passa dietro la macchina da presa lo fa seguendo un punto di vista rigidamente politico, che lo porterà a realizzare documentari di grande impatto, ma anche ad essere tenuto sotto stretta osservazione da parte dell’FBI. Muore il 16 dicembre 1989. Michelangelo Antonioni/Wim Wenders Al di là delle nuvole Italia/Spagna/Francia 1975, 125’, col., v.o. sott.it. Copia conservata da Sony Classics David Locke è un reporter nato in Inghilterra e cresciuto in America, apprezzato nei suoi servizi televisivi perché dotato di uno straordinario spirito di osservazione, come dichiara il suo produttore Martin Knight. Mentre si trova in uno sperduto e sinistro alberghetto sahariano scopre casualmente il cadavere di un certo Robertson al quale, approfittando di certe somiglianze somatiche, si sostituisce. Entrato in questo giuoco per fuggire dal passato e dal presente che l’hanno nauseato, seguendo le indicazioni di un libretto d’appunti dello scomparso, vaga da Monaco a Ginevra a Barcellona. Sua moglie, decisa a rintracciare Robertson per saperne di più sulla scomparsa del marito, involontariamente muove attorno al marito il meccanismo della polizia e della diplomazia. Italia/Francia/Germania 1995, 119’, col. Un regista, pensando ad una storia da lui immaginata, rivive a Ferrara l’incontro di un giovane tecnico, Silvano, con una graziosa insegnante, Carmen. I due si ritrovano nella stessa pensione e si innamorano e si separano. Si incontrano dopo tre anni ma nulla accade tra loro. Una cartolina di Portofino ricorda al regista la giovane donna di una boutique, che gli raccontò di aver ucciso il padre con dodici coltellate. Successivamente a Parigi il regista osserva la giovane Olga che avvicina Roberto, marito di Patrizia, che lo supplica di lasciare l’amante. Letto un annuncio immobiliare, Patrizia si reca nell’appartamento e trova Carlo. Tra Carlo e Patrizia nasce una storia d’amore. Poi una sera ad Aix en Provence il regista nota un giovane che segue per strada una donna bruna. Sc.: Mark Peploe, Peter Wollen, M. Antonioni; Fot.: Luciano Tovoli; Int.: Jack Nicholson, Maria Schneider, Jenny Runacre. SAB 30, h. 16.00, DOM 31, h. 21.00 Sc.: M. Antonioni, W. Wenders, Tonino Guerra; Fot.: Alfio Contini, Robby Müller; Int.: Kim Rossi Stuart, Inés Sastre, John Malkovich, Sophie Marceau, Peter Weller, Jean Reno, Fanny Ardant, Chiara Caselli. LUN 1 febbraio, h. 19.30, MER 3 febbraio, h. 16.30 La retrospettiva dedicata ad Emile de Antonio, a cura di Silvano Cavatorta, Giorgia Brianzoli, Daniela Persico, Federico Rossin, è un progetto del festival Filmmaker/doc 14 di Milano realizzato con il sostegno di Comune di Milano, Provincia di Milano, Regione Lombardia e Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema e con la collaborazione di Museo Nazionale del Cinema, Cineteca del Comune di Bologna, Sulmonacinema. * il testo compare nel volume: American Collage. Il cinema di Emile de Antonio, a cura di Federico Rossin, che Filmmaker ha pubblicato per i tipi di Agenzia X in occasione della retrospettiva. ø non fiction Puzzle America. Il cinema di Emile de Antonio Michelangelo Antonioni Il mistero di Oberwald Italia/Germania 1981, 128’, col. Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale La giovane regina di un paese di lingua tedesca, rimasta vedova il giorno stesso delle nozze per l’assassinio del giovanissimo re, vive appartata, cambiando continuamente dimora e mostrandosi abitualmente col volto coperto da un velo nero. Sebastian, giovane poeta anarchico, riesce a introdursi nell’appartamento della regina, con l’intenzione di ucciderla. La somiglianza fra l’attentatore e il giovane re assassinato è impressionante. Fra la regina e l’anarchico nasce l’amore. Il capo della polizia, il Conte di Foehn cerca di strumentalizzare questa passione. Sebastian, per non nuocere alla regina, che è ormai decisa a tornare a corte e ad assumere il potere, si avvelena. La regina vede nell’inevitabile morte di Sebastian la possibilità di realizzare il desiderio di morte che l’ha sempre ossessionata. Insulta e deride il giovane morente fino a spingerlo ad ucciderla. Sc.: Tonino Guerra, M. Antonioni; Fot.: Luciano Tovoli; Int.: Monica Vitti, Franco Branciaroli, Luigi Diberti. SAB 30, h. 18.15, MAR 2 febbraio, h. 21.45 8-12 gennaio Emile de Antonio In the Year of the Pig Usa 1968, 101’, b/n, v.o. sott.it. Controstoria della guerra in Vietnam realizzata a conflitto ancora in corso: un’opera concettualmente complessa, di grande rigore storiografico e dalla struttura sinfonica raffinatissima: un film che scova nelle radici profonde dell’imperialismo occidentale in Indocina il male storico che ha portato a un lungo e sanguinoso conflitto. SAB 9, h. 16.30, MAR 12, h. 20.30 Emile de Antonio AA.VV. Point of Order Eros Usa 1963, 97’, b/n Film di montaggio basato sulla registrazione audiovisiva delle udienze processuali tra l’esercito e Joseph McCarthy, senatore repubblicano a capo della celebre commissione sulle attività antiamericane. Impietosa e divertente decostruzione del linguaggio televisivo ai suoi albori e irrisione di ogni retorica demagogica. Italia/Usa/Francia 2004, 104’, col. Film in tre episodi diretti rispettivamente da Antonioni, Steven Soderbergh e Wong Kar-wai. Ne Il filo pericoloso delle cose un uomo, dopo la fine del suo matrimonio, incontra per caso una donna di cui, in passato, era stato a lungo innamorato. L’uomo trascorre con lei alcuni giorni di intensa passione senza immaginare che questa, poco dopo, incontrerà sua moglie. Equilibrium è il racconto di un’ossessione amorosa, quella di due uomini, uno psicanalista e un suo paziente, mentre in La mano un apprendista sarto e una prostituta d’alto bordo si innamorano tra le stoffe e i vestiti che lui realizza. VEN 8, h. 16.30, DOM 10, h. 20.30 Emile de Antonio Millhouse: A White Comedy Usa 1971, 93’, b/n, v.o. sott.it. Biografia sarcastica, impietoso atto d’accusa, feroce sberleffo e quadro di un’epoca: protagonista è Richard Milhous Nixon, l’unico uomo politico americano capace restare sulla cresta dell’onda per quasi un trentennio di agone pubblico. De Antonio preconizza con geniale impudenza quello che sarebbe venuto di lì a poco, lo scandalo Watergate: la fine di un’era. SAB 9, h. 18.30, MAR 12, h. 22.30 Emile de Antonio America is Hard to See Sc.: M. Antonioni, Tonino Guerra, S. Soderbergh, Wong Kar-wai; Fot.: Marco Pontecorvo, S. Soderbergh, Wong Kar-wai Int.: Christopher Buchholz, Luisa Ranieri, Robert Downey jr., Gong Li. LUN 1 febbraio, h. 21.45, MAR 2 febbraio, 18.30 Usa 1970, 101’, b/n, v.o. sott.it. Racconto della fallimentare campagna per la presidenza del senatore democratico Eugene McCarthy nel 1968. Le alleanze sbagliate, il ruolo dei media, le oscure trame della politica costituiscono gli ingredienti principali di un potente film di denuncia che mette in scena con efficacia la tragedia politica dei partiti americani. VEN 8, h. 18.30, LUN 11, h. 16.15 Emile de Antonio Underground Usa 1976, 88’, col., v.o. sott.it. Confronto con un gruppo di militanti della Weather Underground Organization, allora ricercati numero uno dall’Fbi in quanto considerati pericolosi terroristi. De Antonio realizza un film collettivo, coinvolgendo nel progetto gli stessi intervistati e firmando l’opera con tutti i suoi collaboratori: un atto di precisa scelta politica e di grande coraggio e impegno civile. SAB 9, h. 20.30, DOM 10, h. 18.15 Emile de Antonio Rush to Judgement Usa 1966, 95’, b/n, v.o. sott.it. Mark Lane e de Antonio, per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, mettono sotto processo il loro paese con un film. Costruiscono la loro opera come una controinchiesta che smaschera tutti gli errori, i depistaggi, le inadeguatezze che la commissione Warren commise durante le indagini sull’omicidio di John F. Kennedy. Michelangelo Antonioni Identificazione di una donna Italia 1982, 155’, col. Niccolò è un regista alla ricerca di una protagonista femminile. Quando incontra Mavi, giovane aristocratica, piuttosto bizzarra e, a suo modo, attraente Niccolò ne resta conquistato fino a dimenticare il suo film. Ma subito iniziano ad accadere strane cose: telefonate di minaccia, incontri inquietanti, Niccolò che si sente seguito. Mavi, sfugge ad ogni spiegazione e alla fine scompare. Intanto è venuta in aiuto di Niccolò un’altra donna, Ida, questa volta borghese, non più velata, lunare come Mavi, ma solare e schietta. Anche con Ida, Niccolò cerca di rivivere la situazione ambigua vissuta con Mavi, nella quale, cercando una donna per il suo film, ha trovato una donna per se stesso. Sc.: M. Antonioni, Gérard Brach, Tonino Guerra; Fot.: Carlo Di Palma; Int.: Thomas Milian, Daniela Silverio, Christine Boisson. DOM 31, h. 18.00, LUN 1 febbraio, h. 16.30 Carlo Di Carlo Antonioni su Antonioni VEN 8, h. 20.30, DOM 10, h. 22.30 Emile de Antonio Painters Painting Usa 1972, 116’, b/n e col., v.o. sott.it. Affresco di una generazione di pittori, di critici, di mercanti d’arte che hanno cambiato il volto dell’arte contemporanea americana. La macchina da presa di de Antonio percorre con sublime eleganza quadri e volti, e raccontandoci l’evoluzione storica di una forma espressiva ci parla anche di economia, di società, di denaro e passioni, di politica ed estetica. SAB 9, h. 22.15, LUN 11, 18.15 Italia 2008, 55’, col. Copia proveniente da Cineteca del Comune di Bologna Il regista Carlo di Carlo, che con Antonioni ha in comune un passato da critico e una manciata di film che li ha visti collaborare (Il deserto rosso, Zabriskie Point, Chung Kuo. Cina, Professione: reporter, Al di là delle nuvole), ritaglia dalle interviste fatte negli anni aneddoti, impressioni e descrizioni per cucirle nel documentario che racconta il grande cineasta attraverso la sua voce. Partendo dal Leone d’oro ricevuto nel 1964 alla Mostra del cinema di Venezia per Il deserto rosso, di Carlo compie un viaggio in avanti e indietro nel tempo seguendo un filo narrativo biografico ma non necessariamente cronologico. Usa 1982, 92’, col., v.o. sott.it. De Antonio ricostruisce con giusto distacco il processo intentato contro otto uomini e donne, i Ploughshares 8, un gruppo di attivisti cattolici pacifisti guidati dal reverendo gesuita Daniel Berrigan, che nel 1980 sabotarono a colpi di martello alcune testate nucleari e sparsero sangue su documenti segreti: i veri protagonisti rievocano l’evento recitando quanto appena vissuto in tribunale. Usa/Gb 1989, 90’, b/n e col., v.o. sott.it. Perseguitato, schedato e considerato sin dalla sua giovinezza un potenziale “sovversivo” dal FBI – e dal suo inossidabile capo J. Edgar Hoover – Emile de Antonio, pochi mesi prima di morire, racconta, con elegante autoironia, la sua vita e la sua epoca proprio a partire dagli enormi faldoni di documenti raccolti contro di lui: a cucire il tutto la presenza magica di John Cage, suo amico e maestro da sempre. MAR 2 febbraio, h. 20.30, MER 3 febbraio, h. 18.45 VEN 8, h. 22.30, MAR 12, h. 16.30 DOM 10, h. 16.30, MAR 12, h. 18.30 Emile de Antonio In the King of Prussia 3 Emile de Antonio Mr. Hoover and I 77:gennaio 18/12/09 15:29 Pagina 4 la rivista del cinema ø percorsi L e R a s s e g n e 27 gennaio di Alberto Barbera Un nuovo festival? Si, ma diverso da tutti gli altri. Per diverse, buone ragioni. La prima è che non si esaurisce nell’arco di otto-dieci giorni, non farcisce il suo programma con un numero debordante di film, non costringe gli spettatori a scelte dolorose, né a maratone spossanti o code faticose. Non insinua il dubbio che per un certo titolo non valga la pena di scomodarsi. In linea di massima, non promette sorprese inattese e non offre il pretesto per delusioni cocenti. Non serve a promuovere l’uscita di un film o a rivelare un cineasta di domani. Invece. Dura tutto l’anno, al ritmo più che sopportabile d e l M a s s i m o 3 di due appuntamenti al mese (che, in futuro, potrebbero diventare quattro, se la formula dovesse piacere ed attecchire). Ogni volta, il festival propone un capolavoro o qualcosa che gli si avvicina parecchio - selezionato fra gli innumerevoli titoli che hanno fatto la storia del cinema. La sua peculiarità maggiore consiste nell’offrire solo film in copie restaurate dalle principali Cineteche di tutto il mondo, o dalle (poche) società di produzione che hanno cura di conservare nel modo migliore il proprio inestimabile patrimonio. Garantisce al pubblico un’esperienza unica e irripetibile, perché quel film e quella copia potranno essere difficilmente recuperati in un’altra occasione (se si salta l’appuntamento), visto che né la tv né internet ci penseranno mai a riproporli. E vederseli in DVD non è affatto la stessa cosa, almeno fino a quando gli schermi domestici non raggiungeranno le stesse dimensioni di quelli cinematografici. Ancora. Tutte le serate saranno presentate da cineasti, critici o personalità del mondo della cultura, che accetteranno di spiegare in pubblico le ragioni del loro amore per quel titolo o quell’autore, l’importanza del film in rapporto al suo contesto storico o all’evoluzione della settima arte. Consentirà di vedere o rivedere film che appartengono all’età d’oro del cinema classico, spaziando dal muto alle nouvelles vagues degli anni ’60 e oltre. Servirà anche a correggere giudizi consolidati e gerarchie di vecchia data, riscoprendo il piacere del grande cinema e rivalutando opere ingiustamente trascurate o colpevolmente dimenticate. Infine – e non è l’ultima delle ragioni che fanno di questo appuntamento un evento speciale – tutti i film saranno presentati in versione originale con sottotitoli italiani, per rispettarne l’integrale compiutezza e consentire allo spettatore di godere delle autentiche voci degli attori, troppo spesso alterate (quando non mortificate) dalla deprecabile abitudine del doppiaggio. Ecco perché l’abbiamo definito un festival. Ed ecco perché l’abbiamo chiamato Magnifiche visioni. Siamo sicuri che gli spettatori del Cinema Massimo – sempre più numerosi col passare degli anni – apprezzeranno e ci ringrazieranno. p r o g r a m m a G e n n a i o Vincente Minnelli Brigadoon Usa 1954, 108’, col., v.o. sott.it. Copia ristampata da Swashbuckler Films. La proiezione è organizzata per gentile concessione di Hollywood Classics. Un misterioso villaggio scozzese compare per un solo giorno ogni cento anni. In questo villaggio capitano per sbaglio due turisti americani, Tommy Albright e Jeff Douglas, nel momento in cui sta per essere celebrato un matrimonio e uno di loro, Tommy, si innamora di una ragazza del villaggio, la bella Fiona. Primo film di Minnelli girato in CinemaScope, basato su una storia del tedesco Friedrich Gerstäcker (da cui fu tratto un musical di grande successo), venne ambientato in Scozia, perché si reputava che la fine della Seconda Guerra Mondiale fosse ancora troppo vicina per portare sulle scene una storia ambientata in Germania. Sc.: Alan Jay Lerner; Fot.: Joseph Ruttenberg; Int.: Gene Kelly, Cyd Charisse, Van Johnson. MER 27, h. 20.45 I prossimi appuntamenti Martedì 9 febbraio, h. 20.45 Io sono un campione (The Sporting Life) di Lindsay Anderson (Gb 1963, 134’, b/n) Mercoledì 24 febbraio, h. 20.45 Lola Montès di Max Ophüls (Francia/Germania 1955, 115’, col.) Martedì 2 marzo, h. 20.45 Playtime di Jacques Tati (Francia 1967, 126’, col.) ø i protagonisti 23-26 gennaio Tra Palermo e Brooklyn. Omaggio a John Turturro In occasione dello spettacolo teatrale Fiabe italiane che va in scena al teatro Carignano all’interno della stagione del Teatro Stabile di Torino (dal 19 al 31 gennaio) per la regia di John Turturro, il Museo Nazionale del Cinema organizza un omaggio all’attore newyorkese con una rassegna di film da lui interpretati e diretti, scegliendo tra la lunga filmografia che ne ha fatto uno dei protagonisti di Hollywood. La rassegna è realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile e il Dams dell’Università degli Studi di Torino. Joel Coen Barton Fink È successo a Hollywood Usa 1991, 116’, col. Nel 1941 Barton Fink, giovane commediografo di New York, idealista ed impegnato, che si è conquistato il successo della critica e del pubblico a Broadway, si trasferisce ad Hollywood per scrivere una sceneggiatura per il produttore cinematografico Jack Lipnick. Qui Barton prende alloggio in una squallida camera di un sinistro albergo. Per risolvere la propria crisi, chiede consigli a W.P. Mayhew, noto sceneggiatore alcolizzato, salvo poi ricorrere all’aiuto della segretaria di questi Audrey Taylor, che da tempo scrive i soggetti firmati da Mayhew, e promette di raggiungerlo la notte per lavorare. Il mattino dopo, però, Barton trova al suo risveglio la giovane assassinata. Sc.: J. e Ethan Coen; Fot.: Roger Deakins; Int.: John Turturro, John Goodman, Judy Davis. SAB 23, h. 16.15, DOM 24, h. 20.15 John Turturro Mac Usa 1992, 109’, col. Ambientata negli anni ‘50, nel quartiere Queens di New York, la storia di una famiglia di origine italiana Mercoledì 24 marzo, h. 20.45 Martedì 11 maggio, h. 20.45 Martedì 15 giugno, h. 20.30 Ispettore Callaghan: Il caso Scorpio è tuo! (Dirty Harry) Margherita fra i tre di Ivo Perilli (Italia 1942, 66’, b/n) Touki Bouki Il viaggio della iena Uno tra la folla di Djibril Diop Mambéty (Senegal 1973, 110’, col.) Sciacalli nell’ombra (The Prowler) di Ennio Cerlesi e Piero Tellini (Italia 1946, 86’, b/n) Come Back, Africa di Joseph Losey (Usa 1951, 92’, b/n) Mercoledì 26 maggio, h. 20.30 di Lionel Rogosin (Usa 1959, 81’, b/n) Mercoledì 28 aprile, h. 20.45 Lawrence d’Arabia Mercoledì 30 giugno, h. 20.45 Rotaie di Mario Camerini (Lawrence of Arabia) Senso di Luchino Visconti (Italia 1954, 123’, col.) di Don Siegel (Usa 1071, 102’, col.) Martedì 13 aprile, h. 20.45 di David Lean (Gran Bretagna 1962, 222’, col.) (Italia/Germania 1929, 74’, b/n) composta da tre fratelli. La loro vita di operai immigrati, è durissima: ma alla morte del padre, spronati da Mac, il maggiore, che identifica la libertà con il costruire qualcosa di proprio, i tre fratelli si ribellano al capo cantiere polacco che specula su materiali di scarto e pensa solo al guadagno. Rischiando tutti i loro averi, riescono a comprare un lotto e a mettersi in proprio. Ma il patto non regge alle prove della vita, delle rivalità, delle insofferenze. E la separazione, per Mac sinonimo di tradimento, è inevitabile. Peter Weir Fearless - Senza paura Usa 1994, 123’, col. Quando Max, un architetto di successo, ed il suo socio Jeff salgono sull’aereo diretto a Huston, sperano di tornare a casa con in mano un contratto che frutterà loro un grosso guadagno. Quando Carla e il suo bambino salgono sullo stesso aereo, sono pronti a godersi una splendida vacanza. L’aereo però, ha un problema al motore ed in breve comincia a perdere quota, mentre i suoi passeggeri si troveranno faccia a faccia con la morte. Tre mesi dopo, né Carla né Max sono ancora capaci di dar voce all’orrore che si portano dentro da quell’infausto giorno in cui il bambino di lei ed il miglior amico di lui hanno perso la vita. Sc.: Brandon Cole, J. Turturro; Fot.: Ron Fortunato; Int.: J. Turturro, Michael Badalucco, Carl Capotorto. SAB 23, h. 18.30, DOM 24, h. 22.30 John Turturro Romance & Cigarettes Sc.: Rafael Yglesias; Fot.: Allen Daviau; Int.: Jeff Bridges, Rosie Perez, J. Turturro. LUN 25, h. 16.00, MAR 26, h. 18.20 Usa 2005, 105’, col. Nick, un operaio newyorkese, è sposato da molti anni con Kitty, madre dei suoi tre figli. Lei, una donna in apparenza tenace e forte, nell'intimità lascia trasparire tutta la sua fragilità. Nick la ama ancora ma ha anche una relazione clandestina molto appassionata con Tula, una donna affascinante di cui non riesce a fare a meno. Un giorno però Kitty scopre l'infedeltà di Nick al quale, proprio nello stesso momento, Tula chiede di operare una scelta e di impegnarsi completamente nella loro storia. Nick, prigioniero dei propri istinti, si trova a dover scegliere tra tradimento e redenzione ma capisce anche di dover riuscire a riconquistare Kitty prima che sia troppo tardi se non vuole che sfumino le sue ultime possibilità. Roman Paska, John Turturro Prove per una tragedia siciliana Italia 2009, 77’, col., v.o. sott.it. Un film che è una dichiarazione d’amore alla Sicilia. L’isola è vista attraverso lo sguardo lucido e affettuoso di un italo-americano che torna nella sua antica terra (i nonni materni di Turturro erano di Palermo e di Aragona, in provincia di Agrigento) per ritrovare le proprie radici e scoprirne tradizione e modernità. La Sicilia e l’America, la storia di una relazione viva e nascosta. Una memoria ritrovata attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo, compiuto a ritroso rispetto a quello dei tanti siciliani emigrati nel Novecento. Turturro è in Sicilia per fare i sopralluoghi per un film che ha in mente da tempo, e che alla fine si realizzerà in questo, che è il diario della sua ricerca. Sc.: R. Paska, J. Turturro; Fot.: Marco Pontecorvo; Int.: J. Turturro, Mimmo Cuticchio, Donatella Finocchiaro. LUN 25, h. 20.45 – ingresso euro 4 Sc.: J. Turturro; Fot.: John Stern; Int.: James Gandolfini, Susan Sarandon, Kate Winslet. SAB 23, h.20.30, DOM 24, h.16.00 Francesco Rosi La tregua Michael Cimino Il siciliano / The Sicilian Italia/Francia 1996, 125’, col. Subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, un gruppo di deportati viene liberato dai russi dal lager di Auschwitz. Ci sono polacchi, cechi, francesi e anche italiani. Per un po’ tutti rimangono uniti, poi gli italiani si affidano a un connazionale e cercano di trovare il modo per tornare a casa. Comincia così un viaggio pieno di difficoltà. Nel gruppo c’è Primo, che continua a rivivere dentro di sé gli orrori del lager, ci sono Cesare, Daniele, Ferrari, Unverdorben, D’Agata. Insieme attraversano l’Europa centrale, ora a piedi ora sui treni di fortuna, talvolta pensando di aver trovato la strada giusta, altre in preda allo sconforto. In rapidi flashback riaffiorano i ricordi del lager e Primo a contatto con una realtà che si riapre alla vita, sente quasi la colpa di essere sopravvissuto. Usa 1987, 117’, col. In Sicilia nel 1940, trasportando in una bara grano rubato per sfamare i poveri, Salvatore Giuliano e Aspasio Pisciotta incappano nei carabinieri: Salvatore spara, ne uccide uno e fugge insieme a Pisciotta. Nella fuga rubano i cavalli dell’americana Camilla, duchessa di Crotone. Ma Salvatore è ferito e si rifugia in fin di vita in un convento di frati. Dopo molti giorni Giuliano si riprende, contro ogni logica, e ritorna al suo sogno di dare la terra ai contadini, e di annettere infine la Sicilia agli Stati Uniti d’America. Salvatore Giuliano si avventura così in ogni sorta di impresa, in aperta rivolta contro quelli che ritiene i tre poteri che impediscono il suo sogno: mafia, aristocrazia e chiesa. Sc.: F. Rosi, Sandro Petraglia, Stefano Rulli, dal libro di Primo Levi; Fot.: Pasqualino De Santis, Marco Pontecorvo; Int.: John Turturro, Massimo Ghini, Stefano Dionisi. LUN 25, h, 18.15, MAR 26, h. 16.00 Sc.: Steve Shagan; Fot.: Alex Thompson; Int.: Joss Ackland, Richard Bauer, J. Turturro. SAB 23, h. 22.30, DOM 24, h. 18.00 4 Prima del film incontro con John Turturro Robert De Niro L’ombra del potere The Good Shepherd Usa 2006, 167’, col. Nel 1939 Edward Wilson, giovane e promettente studente di Yale, grazie alle sue doti intellettive, la sua reputazione e ai suoi ideali patriottici, viene scelto per entrare nell’esclusiva società segreta degli Skull and Bones, l’associazione da cui proviene la maggior parte dei leader nazionali ed internazionali, per essere destinato a far carriera nel mondo dei servizi segreti. Dai primi passi mossi presso l’Ufficio Servizi Strategici (OSS), alla partecipazione alla fondazione della CIA, alle sfide con il KGB durante gli anni della Guerra Fredda, Wilson diventerà una figura chiave nel panorama dello spionaggio mondiale. Sc.: Eric Roth, Fot.: Robert Richardson; Int.: Matt Damon, Angelina Jolie, Alec Baldwin. MAR 26, h. 20.45 77:gennaio 18/12/09 15:30 Pagina 5 la rivista del cinema ø percorsi L e R a s s e g n e d e l M a s s i m o 3 p r o g r a m m a G e n n a i o 15 e 29 gennaio L’ultimo spettacolo / Schermi americani Immagini degli Stati Uniti dal cinema degli ultimi quarant’anni Michael Cimino Il cacciatore / The Deer Hunter di Giulia Carluccio Usa 1978, 183’, col., v.o. sott.it. Copia proveniente da Carlotta Films Tre amici, Michael, Stan e Steven, lavorano nella stessa acciaieria a Clayton, in Pennsylvania e hanno la passione di andare insieme a cacciare i cervi. Richiamati alle armi, partono per il Vietnam, all’indomani del matrimonio di Steven con Angela (in attesa di un figlio). In Indocina sono catturati dai vietcong e sottoposti a brutali torture. L’esperienza della guerra segna per sempre l’esistenza dei tre amici: Steven resta paralizzato e Nick fa la roulette russa a Saigon. Michael decide di tornare in Vietnam per riportare a casa il vecchio amico, ma non riuscirà a salvarlo. La retrospettiva, nata dalla collaborazione tra il Dams e il Museo Nazionale del Cinema, e in particolare da un collettivo universitario, “Gli Ultracorpi”, in collegamento con il Corso di Storia del cinema Nordamericano e il Laboratorio Multimediale “G. Quazza”, fa riferimento a una serie di iniziative e incontri che intendono riflettere sul cinema, ma anche sulla storia, sulla cultura e sulla società americana, attraverso una serie di film chiave, compresi tra il 1971 de L’ultimo spettacolo (The Last Picture Show) di Peter Bogdanovich, al 2008 di The Wrestler, di Darren Aronofsky. Attraverso opere d’autore (da Altman a Scorsese, da Spielberg a Tarantino e ai Coen) e cult di genere (da L’esorcista, The Exorcist, di William Friedkin, 1973, a Zombi, Down of the Dead, di George A. Romero, 1978), insieme a titoli più recenti (da Matrix, di Larry e Andy Wachoski, 1999, in poi), l’idea è quella di cogliere la dimensione storica dei film in questione, non soltanto in riferimento alla storia del cinema, ma più in generale al valore di testimonianza, documento, fonte, oltreché agente di storia, che questi possiedono. In questo senso, la selezione dei titoli non coincide esattamente con l’obiettivo di mostrare i “migliori film” del periodo preso in esame, quanto piuttosto di proporre quelli più rappresentativi e rivelatori di determinate configurazioni storico-sociali, anche nel funzionamento complessivo della mappa, nelle reciprocità, e anche nelle contraddizioni, che la rassegna nel suo insieme vuole mettere in luce. È in quest’ottica che ai film scelti si accompagneranno incontri con studiosi di cinema, registi, storici, scrittori, che di volta in volta proporranno un’angolazione, uno sguardo specifico, magari anche tendenzioso, con cui guardare, o riguardare, queste possibili immagini degli Stati Uniti contemporanei. Gli incontri, già avviati dal mese di ottobre al Laboratorio “G. Quazza” del DAMS di Torino, proseguiranno fino al mese di maggio 2010, mentre le proiezioni al Cinema Massimo (ingresso euro 4,00; studenti universitari euro 3,00) verranno inaugurate il 15 gennaio con il mitico Il cacciatore (The Deer Hunter), di Michael Cimino (1978), presentato dallo sguardo di un regista come Daniele Gaglianone e da uno storico e critico del cinema come Gianni Volpi. La rassegna proseguirà nei mesi successivi, dopo un secondo, ghiotto appuntamento il 29 gennaio con Toro scatenato (Raging Bull), di Martin Scorsese (1980), presentato dallo storico dei media Peppino Ortoleva e dal documentarista Enrico Verra. Il programma degli incontri, delle proiezioni e in generale dell’iniziativa, curato dal collettivo “Gli Ultracorpi” (Riccardo Fassone, Andrea Mattacheo, Attilio Palmieri e Hamilton Santià), è coordinato dalla sottoscritta e, per le attività al Laboratorio “G. Quazza”, da Nello Rassu. ø in breve Sc.: Deric Washburn; Fot.: Vilmos Zsigmond; Int.: Robert De Niro, John Cazale, John Savage, Christopher Walken, Meryl Streep. VEN 15, h. 20.45, ingresso: euro 4,00, studenti universitari: euro: 3,00 Presentazione a cura di Gianni Volpi e Daniele Gaglianone Martin Scorsese Toro Scatenato / Raging Bull Copia proveniente da Park Circus Usa 1980, 129’, b/n, v.o. sott.it. Jake La Motta, proveniente dall’ambiente italo-americano e dalla miseria, è cosciente e orgoglioso della propria forza taurina. Infatti, con il nomignolo di “Toro del Bronx”, nel 1941, inizia la sua carriera trionfale nella boxe. Ribelle a qualsiasi condizionamento, rifiuta le protezioni mafiose di Tommy Comoe e famiglia; praticamente gestisce se stesso con il solo aiuto del fratello Joey nelle vesti di manager. Nel frattempo, di carattere duro e primitivo, abbandona la moglie ebrea e sposa Vickie, una ragazza che, a causa della sua bellezza, lo renderà sempre più geloso e tirannico. Le sue vittorie lo portano di diritto ad essere il candidato per la corona mondiale dei pesi medi; ma la mancanza di una organizzazione potente gli sbarra la strada. Sc.: Paul Schrader, Mardik Martin; Fot.: Michael Chapman; Int.: Robert De Niro, Joe Pesci, Cathy Moriarthy. VEN 29, h. 16.30, ingresso: euro 4,00, studenti universitari: euro: 3,00 Presentazione a cura di Peppino Ortoleva e Enrico Verra ø crossroads 11 gennaio Corti d’autore. La seduzione di Lubitsch di Gianni Volpi Il Lubitsch touch, il tocco alla Lubitsch ha segnato un’epoca del cinema americano. È stato il maestro inarrivabile di un’arte della commedia come arte immorale del “saper vivere” e arte sofisticata del saper alludere. Alla sua scuola si sono formate schiere di collaboratori, Billy Wilder su tutti. Lubitsch era emigrato a Hollywood nel 1923. Era già assai famoso. Ebreo berlinese, era stato attore e collaboratore in teatro di Max Reinhardt, e in cinema, tra farse monacensi e supercolossi “all’italiana”, aveva mostrato una disinvoltura di messa in scena fuori dal comune. Nel 1919 Lubitsch ha appena ventisette anni quando realizza piccoli capolavori come Die Puppe e Die Austerprinzessin, ma ha alle spalle un’opera già vasta di 23 film, per lo più brevi e scritti in un paio di giorni nei caffè della Friedrichstrasse (lo dice il suo collaboratore del periodo Hans Kräly) e oggi quasi tutti invisibili. La principessa delle ostriche e La bambola di carne sono entrambi interpretati da Ossi Oswalda, la “Mary Pickford tedesca”, e sono entrambi storie da operetta degli equivoci a proposito di matrimoni combinati. Jean Domarchi, in un celebre numero Lubitsch dei Cahiers du Cinéma, febbraio ‘68, ne parla come di una sorta di “ars poetica lubitschiana”. La bambola di carne inizia addirittura con Lubitsch, gran burattinaio, intento a costruire sotto i nostri occhi, pezzo a pezzo, la sua scena che poi animerà con le vicissitudini di un rampollo di nobile casata alle prese con una sposa-bambola. Nutrito, per un verso di lazzi, malizie, doppi sensi osceni, crapule di frati da farsa, per l’altro, di gag, inseguimenti, gusto del filmare alla lettera da gran cinema muto, il film è un raro esempio di “espressionismo comico” in cui ci sono i miti del doppio e dell’automa umano, ma tradotti in leggerezza, in arabesco. Scene dipinte, stilizzazione dei gesti, Lubitsch si rivela da subito artista dell’astrazione. Ancor più in quella cultura, così weimeriana, affonda le sue radici il raffinatissimo La principessa delle ostriche in cui, a ragione, lo scrittore Claude Ollier vede la mise en place di uno stile da “Murnau del burlesque“. Incentrato sulla figlia di un magnate americano delle ostriche in fregola di nobiltà, il film è giocato su un’ossessiva moltiplicazione di tutto (segretarie, valletti, invitati, camerieri, ballerini e musicisti di fox-trot, cavalli, bottiglie, ecc.), è una sfrenata caricatura dei personaggi e delle loro ossessioni tra eros e denaro, un sogno jarriano di un’America di pacchiana opulenza. Il denaro si ritrova al centro di Se avessi un milione (1932) che, in una serie di episodi girati da più registi coordinati da Lubitsch, racconta come il casuale regalo di un milione di dollari da parte di un capitalista eccentrico muti la vita delle persone che possono così realizzare i più diversi sogni. Brevi e bellissimi sono i due episodi girati direttamente da Lubitsch, quello, di struggente malinconia, della giovane prostituta e quello fulmineo dell’impiegato Charles Laughton, che propone un efficace modo di usare il sonoro nascente. Per il ciclo “W l’Italia”, sarà presentato Notturno stenopeico di Carlo Michele Schirinzi, premiato come miglior cortometraggio al Torino Film Festival 2009. La Giuria nella sua motivazione scrive che “interrogandosi in profondità e con originalità sulla sostanza fisica delle immagini, il film si fa carico di uno dei più urgenti drammi contemporanei, suscitando la partecipazione diretta dello spettatore”. Schirinzi è uno degli esponenti di punta di un cinema che sa unire ricerca e attualità e radici culturali (è salentino e viene dall’Accademia e dalla videoart), trovando la chiave tecnica - una tecnica che si fa stile, si fa visione, si fa persino etica dei media - per raccontare, anzi letteralmente per avvicinare a noi i protagonisti dei medioevali affreschi di Galatina e quelli delle nuove “arche” degli albanesi che attraversano l’Adriatico. 22 gennaio Anteprima di Sotto il cielo di Fred Con la proiezione e la sonorizzazione dal vivo di The Way of the Strong (1928) di Frank Capra, si inaugura il 22 Gennaio 2010, nella sala Uno del Cinema Massimo, la manifestazione Sotto il cielo di Fred. Il film veniva presentato dalla Columbia come la storia «dell’uomo più brutto del mondo, capace di sopportare tutto tranne la propria faccia in uno specchio». È una commedia drammatica che introduce gli spettatori nell’atmosfera del film gangster americano tanto amato da Fred Buscaglione. A sonorizzare la pellicola sarà il trio diretto da Stefano Maccagno al pianoforte, Dino Contenti al contrabbasso e Nicola Stranieri alla batteria. L’evento – promosso dall’Associazione culturale F.E.A. in collaborazione con l’Associazione Piemonte Movie e il Museo Nazionale del Cinema – si inserisce nel ricco calendario di appuntamenti di Sotto il cielo di Fred, la kermesse multidisciplinare indetta per celebrare il cinquantesimo anniversario della scomparsa di Fred Buscaglione. Dal 3 al 12 febbraio sono in programma le fasi finali del Premio Buscaglione - la prima edizione del concorso musicale per cantautori emergenti - con l’esibizione dal vivo dei dieci semifinalisti e la Notte Rossa che, a imitazione della celebre Notte Bianca, propone un percorso enogastronomico fra le piole e i ritrovi conviviali torinesi che culminerà nella serata di sabato 6 febbraio. Il fulcro della manifestazione sarà però il Cineporto di via Cagliari 42 che ospiterà la mostra fotografica La dolce vita torinese (1945-1960) e il ciclo di incontri su Fred Buscaglione, sulle origini del jazz a Torino e sulla vita notturna della città negli anni Cinquanta. Sempre al Cineporto, la retrospettiva cinematografica I re della malavita curata da Gabriele Diverio e Vittorio Sclaverani dell’Associazione Piemonte Movie. Non è difficile immaginare quanto piacessero a Fred Buscaglione personaggi come quelli dei film in programma. Diventare il re nella propria città dopo essere stato per anni uno dei tanti ragazzi di periferia. Il suo amore per Clark Gable e per gli attori americani di genere è riscontrabile nell’abbigliamento – doppiopetto gessato e cappello a larghe falde - e negli atteggiamenti da duro che Buscaglione adottò nel corso dei suoi spettacoli. Un whisky, un gruppo di pupe ai suoi piedi e Fred raccontava con il suo swing di duri alle prese con la vita di strada nelle grandi città americane. Impreziosendo le proprie canzoni con un elemento Frank Capra in più: quell’ironia che gli era propria e che gli permetteva di ottenere un immediato feeling con il suo pubblico. Il talento lo portò ad imbracciare Usa 1928, 61’, b/n, v.o. did.it. contrabbasso, violino e tromba, ma siamo certi che Copia restaurata proveniente da Sony Pictures/Park Circus ha sognato per tutta la vita di trovarsi in uno di quei Handsome Williams è un gangster dal volto sfigurato film che amava tanto a sparare con un mitra dal e dal carattere violento che s’innamora di Alice, una finestrino di un’auto in corsa. ragazza cieca che chiede l’elemosina suonando il Il programma La seduzione di Lubitsch + W l’Italia Lunedì 11 gennaio, h. 20.30 (sala Tre), ingresso euro 3 The Way of the Strong La bambola di carne (Die Puppe, Germania 1919, 44’), con Ossi Oswalda, Victor Janson La principessa delle ostriche (Die austerprinzessin, Germania 1919, 59’ e non 45’ come nelle edizioni italiane), con Ossi Oswalda, Herman Thimig Info e programma su: www.sottoilcielodifred.it www.piemontemovie.com Associazione F.E.A.: www.sottoilcielodifred.it, [email protected]. Se avessi un milione (If I had a Million, Usa 1932, 5’ + 3’), con Richard Bennett, Wynne Gibson, Charles Laughton La proiezione sarà introdotta da Francesca Lonardelli, direttore di Sotto il cielo di Fred, Alessandro Gaido, direttore di Piemonte Movie – gLocal Film Festival, Alberto Barbera e Maurizio Ternavasio, autore della biografia su Fred Buscaglione. Notturno stenopeico di Carlo Michele Schirinzi (Italia 2009, 8’) 5 violino vicino al suo locale. Vergognandosi della propria condizione, l’uomo fa in modo che ogni volta che la ragazza tenta di toccargli il viso, ella si trovi in realtà a sfiorare il volto di uno dei suoi uomini. Contemporaneamente, un gangster rivale tenta di chiudere una volta per tutte i conti con Williams, e decide di rapire Alice. Sc.: William Counselman, Peter Milne; Int: Mitchell Lewis, Alice Day, Margaret Livingston. VEN 22, h. 21.00 – Sala Uno ingresso 7,00 euro, ridotto 5,00 euro 77:gennaio 18/12/09 15:30 Pagina 6 la rivista del cinema ø percorsi L e R a s s e g n e d e l M a s s i m o 3 p r o g r a m m a G e n n a i o 18 gennaio Colpi di genio. Scienziati e inventori nel cinema Questo mese prende il via la rassegna cinematografica Colpi di genio. Scienziati e inventori nel cinema. Il ciclo di proiezioni, nato dalla collaborazione tra il Museo Nazionale del Cinema, il Dams e il corso di Laurea di Scienze della Comunicazione dell’Università di Torino, fa parte di una più ampia serie di eventi (conferenze, seminari, spettacoli, attività per le scuole) dedicati al rapporto tra scienza e cinema: le iniziative si succederanno fino a luglio, quando Torino, in occasione dell’Esof (European Science Open Forum, 2-7 luglio 2010), sarà la capitale internazionale della ricerca e della sperimentazione scientifica. La rassegna cinematografica proporrà tra gennaio e luglio una quindicina di film, proiettati al Cinema Massimo o nella Sala Incontri della Bibliomediateca “Mario Gromo”. Vite geniali e diaboliche invenzioni. Senso di una rassegna di Peppino Ortoleva In un secolo condizionato in tutti i suoi aspetti dalle scoperte scientifiche e dalle invenzioni, nel quale come scrisse una volta uno straordinario scienziato-narratore, Isaac Asimov, sappiamo che l’innovazione tecnologica, oltre a forgiare il nostro passato, segnerà le svolte del nostro futuro, il cinema, arte tecnologica ma anche arte popolare per eccellenza, si è trovato di continuo nel corso della sua storia a rispondere a una varietà di richieste. Ad esempio, aiutarci a capire, se non l’astruso sapere tecnico-scientifico in quanto tale, quanto meno le persone che quel sapere hanno prodotto; ad esempio, sforzarsi di immaginare il futuro, oggetto di paure spesso più che speranze, che la scienza e la tecnica ci stanno preparando; ad esempio, farsi portatore di una diffidenza diffusa verso lo scienziato percepito come personalità instabile e proclive alla follia. Ne sono derivati, così, tra amplificazione degli stereotipi e tentativi di pedagogia di massa, alcuni dei generi che, in modo spesso ricorrente, hanno accompagnato il secolo del cinema. Tra questi, il film biografico centrato sulle “belle menti” dei grandi del passato (Louis Pasteur e Maria Sklodowska Curie, Edison e Galileo) corrispondente a un genere letterario di grande fortuna, la biografia per aneddoti dei geni e delle loro lotte. O la fantascienza, che nella sua espressione letteraria è relativamente di nicchia mentre al cinema ha prodotto alcuni dei blockbuster di tutti i tempi. La fantascienza cinematografica ha forse ancor più di quella scritta le sue radici nella narrativa anticipatrice dei Verne di Viaggio al centro della terra, dei Wells della Macchina del tempo e dell’Uomo invisibile (il cui linguaggio venne insieme celebrato e insieme stravolto un film fuori da tutti i canoni come il cèco La diabolica invenzione) ma è anche, non casualmente, un’occasione che si offre al cinema per esplorare, con effetti speciali e sperimentazioni di tutti i generi (ad esempio il 3D), il suo futuro tecnico e non solo. Sullo sfondo, il tema forse più ricorrente di tutti: quello dello scienziato apprendista stregone, impegnato in esperimenti terrificanti, o a volte buffi, sui suoi simili o su se stesso, impasto di lucidità e di follia, di scienza e di magia. Come il cinema stesso. Ron Howard A Beautiful Mind Usa 2001, 134’, col. Nel 1947, John Forbes Nash Jr. viene ammesso a Princeton per la specializzazione post lauream in matematica. A differenza di quasi tutti i suoi colleghi, tuttavia, non appartiene a famiglie prestigiose che, da generazioni, si susseguono nell’Università né ha frequentato le loro scuole esclusive. La situazione non è facile né per Nash né per l’Università anche perché John non frequenta le lezioni ed è ossessionato da un solo pensiero: trovare un’idea veramente originale. Ai suoi occhi, infatti, questa è l’unica cosa che avrà mai valore nella vita... Sc.: Akiva Goldsman; Fot.: Roger Deakins; Int.: Russell Crowe, Ed Harris, Jennifer Connelly. LUN 18, h. 20.30 – ingresso euro 3,00 Prima del film, presentazione del volume di Paolo Perrone Quando il cinema dà i numeri. Dal mathematics movie all’ossessione numerologica (Ed. Le Mani). Saranno presenti il matematico Michele Emmer (Università di Roma La Sapienza) e l’autore Paolo Perrone. Coordina Gian Paolo Caprettini (Università di Torino). ø cult! 29 gennaio Gli anni della Dolce Vita Lombroso e La Neuropatologia Fotografie di Marcello Geppetti e Arturo Zavattini Il 17 febbraio 1908 Camillo Negro, neuropsichiatra all’Ospedale Cottolengo, presentò all’Ambrosio Biograph i filmati realizzati con Roberto Omegna: registrazioni pionieristiche di “tipi” e “casi” di soggetti affetti da disturbi neuropatologici. Tra il selezionato pubblico in sala sedeva anche Lombroso, autore di “L’uomo delinquente” e scienziato di fama mondiale. In occasione del recente riallestimento del Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso”, il Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con il Museo dell’Uomo ripropone al pubblico il restauro del documentario La neuropatologia (1908, prod. Ambrosio; 35mm, bn, 633 m, 31’ a 18ft/s, did. it.). La serata, ad ingresso libero, avrà luogo al Cinema Massimo venerdì 29 gennaio alle ore 21. di Alberto Barbera Quella della Dolce vita è una storia che è stata scritta e riscritta un’infinità di volte. E allora, come annota il compianto Tullio Kezich in uno dei suoi ultimi scritti, “come ricordare (il film) con qualcosa che non sia già stato detto, visto e stampato?”. Noi ci proviamo, perché a 40 anni dalla “prima”, tenutasi a Milano il 5 febbraio 1960 - non senza contestazioni, anche violente - di quel film non ci si può proprio dimenticare. E non soltanto perché è uno dei film più giustamente celebrati del suo autore, ma anche perché è uno dei pochi lavori per il cinema che siano assurti a metafora di un determinato momento storico, cartina di tornasole di una condizione etica prima ancora che epocale, rappresentazione insuperata dell’Italia e degli italiani alla vigilia del grande boom, del quale seppe non solo pronosticare l’avvento ma la fine stessa, inscritta nel dna di una società malata, in quanto priva di anticorpi e moralmente fragile. Lo facciamo in virtù del riemergere contestuale di due serie di immagini fotografiche: le une praticamente inedite, mentre le altre è come se lo fossero, perché all’epoca vennero prevalentemente pubblicate su riviste e giornali stranieri. Le prime, realizzate da Arturo Zavattini (figlio del grande Cesare e operatore alla macchina del film di Fellini) sono poche, ma estremamente significative. Le seconde, assai più numerose, appartengono a Marcello Geppetti, uno dei tanti, mitici paparazzi che animarono le notti romane di Via Veneto e dintorni, negli anni gloriosi che dal film presero il nome. Zavattini rubò pudicamente alcune immagini nelle pause del set e il risultato - nella sua voluta e, vorrei dire, ricercata semplicità - è tanto più straordinario in quanto ci rivela istanti insospettati di una lavorazione che molti di noi avrebbero probabilmente immaginato diversa. Geppetti fece invece al meglio il suo lavoro di ladro di privacy, documentando la dolce vita vera che si svolgeva sotto gli occhi di tanti comprimari, testimoni e comparse, in quel grande circo Barnum in cui si era trasformata Roma alla fine degli anni ‘50, invasa da star e starlette provenienti un po’ da ogni parte, ma soprattutto da Hollywood. Le une e le altre, richiamandosi a vicenda e magari contrapponendosi involontariamente, crediamo possano contribuire a restituirci un ritratto singolare di un film e di un epoca per molti versi assolutamente memorabili. La proiezione è accompagnata al pianoforte dal M° Stefano Maccagno e seguita da un incontro con Adriano Chiò (Università Torino, Dipartimento Neuroscienze), Giacomo Giacobini (Coordinatore Museo dell’Uomo, Università Torino), Claudia Gianetto (Museo Nazionale del Cinema), Silvano Montaldo (Direttore Museo Antropologia Criminale). Introduce Alberto Barbera. Marlene Kuntz vs La signorina Else La mostra fotografica dedicata alla Dolce Vita, a cura di Alberto Barbera e realizzata in collaborazione con la Fondazione Solares di Parma, sarà ospitata dal Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana dal 20 gennaio al 21 marzo compreso. È finalmente disponibile in tutti i negozi il dvd del film La signorina Else sonorizzato dai Marlene Kuntz, con la partecipazione di Gianni Maroccolo e Ivana Gatti. Il progetto, concepito dal Museo Nazionale del Cinema e presentato in prima assoluta a Torino il 13 aprile 2007, trova finalmente il suo sbocco editoriale grazie alla partnership nata con Minerva – RaroVideo e alla collaborazione della Cineteca del Comune di Bologna, che aveva restaurato il capolavoro di Paul Czinner. Il dvd, curato da Stefano Boni e Grazia Paganelli, contiene un booklet bilingue con testi e saggi di approfondimento sia sul film che sulla band, e una ricca sezione di extra realizzati in occasione della replica dello spettacolo al Festival di Trento 2008. Il risultato delle improvvisazioni della band potrà essere apprezzato grazie alla presenza di tre diverse registrazioni live tra cui lo spettatore potrà scegliere. 6 77:gennaio 18/12/09 15:30 Pagina 7 la rivista del cinema L e R a s s e g n e d e l M a s s i m o 3 p r o g r a m m a G e n n a i o Fotogrammi Visioni del cielo, dalla lanterna magica alle proiezioni digitali A partire da gennaio è disponibile presso il Museo il laboratorio didattico destinato alle scuole secondarie di secondo grado Visioni del cielo, dalla lanterna magica alle proiezioni digitali, realizzato in collaborazione con Infini.To – Parco Astronomico di Pino Torinese. Il percorso, a carattere scientificodivulgativo, è dedicato al confronto tra i metodi di rappresentazione del cielo e dei corpi celesti del 1800 e le più moderne tecnologie. Notiziario Associazione Museo Nazionale del Cinema Programma: Niente meglio del catalogo del Festival Piemonte Movie può riassumere il rapporto di collaborazione e sinergia che lega l’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) e l’Associazione Piemonte Movie. Quando la piccola associazione moncalierese nel 2000 muoveva i suoi primi passi, il sodalizio fondato da Maria Adriana Prolo aveva già un curriculum invidiabile, a partire dalla fondazione del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Eppure, grazie alla fiducia di uno dei suoi soci, Franco Prono, Piemonte Movie incominciò ad affiancare l’AMNC nel Da dicembre sono in vendita le tessere di lavoro di riscoperta e promozione della abbonamento per la Multisala Massimo. Gli cinematografia piemontese. Un lungo percorso abbonamenti, validi tutti i giorni e in tutte le fasce in provincia per approdare nel 2008 a Torino, orarie dal 1 gennaio al 31 dicembre 2010, consentono grazie alla fiducia dell’allora presidente Steve al pubblico di seguire la programmazione del cinema Della Casa, al sostegno del Museo del Cinema Massimo ad una tariffa ancor più vantaggiosa rispetto a quella dei biglietti ridotti. Le tessere, inoltre, e del Torino Film Festival. Nasceva il Festival costituiscono un’ottima idea regalo per i vostri amici e Piemonte Movie - evoluzione della Rassegna parenti cinefili. Le tipologie sono le seguenti: annuale della cinematografia regionale - che dava vita alla prima edizione del Concorso Spazio Abbonamento sale Uno e Due Piemonte, erede della storica Anteprima Spazio (5 spettacoli) euro 20 Torino. E così torniamo al catalogo, il vero Abbonamento sala Tre “hardware” del Festival. Un’edizione speciale (10 spettacoli) euro 30 di Mondo Niovo, storica rivista dell’AMNC, Per informazioni: che per l’occasione si trasforma non solo in Cinema Massimo, via Verdi 18, Torino catalogo ma in un annuario del cinema Tel. 011/81.38.574 regionale. Ecco la sinergia, ecco un esempio [email protected] del sistema cinema: l’apporto scientifico dell’AMNC ed il lavoro organizzativo di Piemonte Movie, fusi in un testo di memorialistica del cinema locale. Un volume da collezione diffuso all’interno di Piemonte Movie gLocal Film Festival, nuova e definitiva definizione per una manifestazione che tra il 4 e il 12 marzo 2010 porterà il meglio della produzione annuale del cinema nella nostra regione e premierà il miglior cortometraggio piemontese del 2009. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 gennaio. Per il bando consultare il sito www.piemontemovie.com. Cinema Massimo Abbonamenti 2010 Museo Nazionale del Cinema (2 ore): la divulgazione scientifica dell’astronomia nell’800, e in particolare l’uso della lanterna magica per mostrare rappresentazioni dei fenomeni celesti. Proiezione, con una lanterna magica originale, di vetri astronomici dalla collezione del Museo. Infini.To - Parco Astronomico (2 ore): la visita al Museo aiuta a scoprire le informazioni che ci arrivano dal cielo, le scienze che consentono di sistematizzarle e gli strumenti attraverso i quali riusciamo a rivelarle. All’interno del Planetario si assiste a uno spettacolo con la proiezione di immagini del cielo visibile a occhio nudo e immagini inviate dai satelliti nello spazio. Per informazioni e prenotazioni: Infini.To tel. 011/8118640. Programma dettagliato su: www.museocinema.it/educa LA VOCE SEGRE TADEL LEPA ROLE I film di gennaio Per chi volesse essere inserito nella mailing list dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema: [email protected] Per maggiori informazioni: www.amnc.it Prosegue nella Sala Tre del Cinema Massimo la rassegna La voce segreta delle parole – Il grande cinema in lingua originale. Come sempre in programma quattro grandi film in versione originale con sottotitoli in italiano. Come sempre è possibile organizzare proiezioni mattutine per le scuole. Per informazioni: 011/8138516-517, e-mail: [email protected]. Le proiezioni in lingua francese sono organizzate in collaborazione con Délégation Culturelle de Turin (Ambassade de France en Italie). Ingresso Intero € 7,00 / Ridotto Aiace, militari, under18 e studenti universitari € 5,00 Ridotto over60 € 3,50 / Abbonamento 10 ingressi € 30,00 Ricky - Una storia d’amore e libertà di François Ozon (Francia 2009, 90’) v.o. francese, sott. it. Giovedì 7 gennaio h. 16.30/18.15/20.30/22.15 Divisa tra la figlia Lisa e il lavoro in fabbrica, la vita di Katie cambia all’improvviso quando conosce Paco, un collega con cui inizia una relazione piena di passione. Il frutto del loro amore, Ricky, è un bambino con un dono inaspettato: due piccole ali, che crescono giorno dopo giorno. Bastardi senza gloria / Inglorious Basterds di Quentin Tarantino (Usa 2009, 160’) v.o. inglese, sott. it. Giovedì 14 gennaio, h. 15.00/18.00/21.00 Nella Francia occupata dai nazisti, Shosanna Dreyfus assiste all’uccisione della sua famiglia ma riesce a fuggire rifugiandosi a Parigi. Nel frattempo il tenente Aldo Raine mette assieme una squadra speciale di soldati ebrei noti come “The Basterds”, incaricati di uccidere ogni soldato tedesco che incontrano. Julie & Julia di Nora Ephron (Usa 2009, 123’) v.o. inglese, sott. it. Giovedì 21 gennaio, h. 16.00/18.10/20.20/22.30 Julie Powell, una giovane trentenne, ha bisogno di qualcosa che spezzi la monotonia della sua esistenza e così decide di cucinare, nell’arco di un anno, tutte le 524 ricette del libro “Mastering the Art of French Cooking”, scritto da Julia Child. Nel paese delle Creature Selvagge Where the Wild Things Are di Spike Jonze (Usa 2009, 99’) v.o. inglese, sott. it. Giovedì 28 gennaio, h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Vestito con un costume da lupo, il piccolo Max gioca gettando lo scompiglio in casa: stremata, la madre decide di punirlo mandandolo a letto senza cena. Nella sua stanzetta, la fantasia di Max esplode creando un mondo fatto di misteriose foreste e strane creature. In quel mondo immaginario Max diventa un eroe. la rivista del cinema Hanno collaborato a questo numero Alessandra Aimar, Giulia Carluccio, Claudia Gianetto, Peppino Ortoleva, Serena Santoro, Vittorio Sclaverani e Gianni Volpi Mensile del Museo Nazionale del Cinema Anno VIII - Numero 77 - Gennaio 2010 Reg. Trib. Torino n. 5560 del 17/12/2001 Comunicazione e promozione Maria Grazia Girotto Direttore Responsabile Alberto Barbera Resp. Programmazione e Coord. Redazionale Stefano Boni Grazia Paganelli Ricerche Iconografiche Grazia Paganelli Ufficio Stampa Veronica Geraci Progetto grafico Studio Cantono Layout esecutivi Gianluca Negro Stampa Editrice La Stampa S.p.A. Sponsor tecnici Mole Antonelliana Redazione Via Montebello 22 - 10124 Torino Tel. 011.81.38.520 - Fax 011.81.38.530 [email protected] La pubblicazione è realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per il Cinema (Promozione per la Cultura Cinematografica) Ringraziamenti Museo Nazionale del Cinema Fondazione Maria Adriana Prolo Archivi di cinema, fotografia ed immagine Via Montebello 22 - 10124 Torino Tel. 011.81.38.511 - Fax 011.81.38.558 www.museocinema.it Presidente Alessandro Casazza Direttore Alberto Barbera Alessandro Baricco, Roma • Bruno Boschetto, Torino • Lucia Bosè, Madrid • British Film Institute, London • Gian Paolo Caprettini, Torino • Carlotta Films, Paris • Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Roma • Cinecittà Luce, Roma • Cineteca del Comune di Bologna • Cineteca del Friuli, Gemona (UD) • CNC – Centro Nazionale del Cortometraggio, Torino • Cooper Films, Madrid • DAMS – Università degli Studi di Torino • Délégation Culturelle de Turin (Ambassade de France en Italie) • Ditta Amerigo Cadeddu, Torino • Michele Emmer, Roma • Esperia Film, Roma • The Film Foundation, New York • Filmmaker Film Festival – doc14, Milano • Daniele Gaglianone, Torino • Hollywood Classics, London • Stefano Maccagno, Torino • MultiServizi, Torino • Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso”, Torino • NeonVideo, Borgo d’Ale (VC) • N.I.P., Torino • Park Circus, Glasgow • Paolo Perrone, Torino • RAI Teche, Roma • Mauro Regis, Torino • Sony Pictures Releasing Italia, Roma • Sony Pictures Releasing Usa, Culver City, CA • Swashbuckler Films, Paris • Teatro Stabile Torino • John Turturro, New York • Universal Pictures, Milano • Enrico Verra, Torino • Warner Bros. Italia, Milano Cineteca del Museo Nazionale del Cinema / Personale della Multisala Massimo Un ringraziamento particolare a La Stampa – Torino Sette per il contributo alla diffusione della rivista. 77:gennaio 18/12/09 15:30 Pagina 8 la rivista del cinema L e R a s s e g n e d e l M a s s i m o DA MARTEDÌ 22 DICEMBRE A MERCOLEDÌ 6 GENNAIO 2010 COMPRESO h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Il canto delle spose di K. Albou (F 2008, 100’)§ SABATO 16 GENNAIO h. 16.30 Il grido di M. Antonioni (I 1957, 102’) h. 18.30 L’avventura di M. Antonioni (I/F 1960, 143’) h. 21.15 La notte di M. Antonioni (I/F 1961, 122’) GIOVEDÌ 7 GENNAIO h. 16.30/18.15/20.30/22.15 Ricky – Una storia d’amore e libertà di F. Ozon (F 2009, 90’, v.o. sott.it.)§ DOMENICA 17 GENNAIO h. 16.00 L’eclisse di M. Antonioni (I/F 1962, 125’) h. 18.15 Deserto rosso di M. Antonioni (I/F 1964, 116’) h. 20.30 La signora senza camelie di M. Antonioni (I 1953, 105’) h. 22.30 I vinti di M. Antonioni (I/F 1953, 98’) VENERDÌ 8 GENNAIO h. 16.30 Point of Order di E. de Antonio (Usa 1964, 97’, v.o. sott.it.) h. 18.30 America Is Hard to See di E. de Antonio (Usa 1970, 101’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Rush to Judgement di E. de Antonio (Usa 1967, 95’, v.o. sott.it.) h. 22.30 In the King of Prussia di E. de Antonio (Usa 1982, 92’, v.o. sott.it.) SABATO 9 GENNAIO h. 16.30 In the Year of the Pig di E. de Antonio (Usa 1968, 101’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Millhouse: A White Comedy di E. de Antonio (Usa 1971, 93’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Underground di E. de Antonio (Usa 1976, 88’, v.o. sott.it.) h. 22.15 Painters Painting di E. de Antonio (Usa 1972, 116’, v.o. sott.it.) DOMENICA 10 GENNAIO h. 16.30 Mr. Hoover and I di E. de Antonio (Usa 1989, 90’, v.o. sott.it.) h. 18.15 Underground di E. de Antonio (Usa 1976, 88’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Point of Order di E. de Antonio (Usa 1964, 97’, v.o. sott.it.) h. 22.30 Rush to Judgement di E. de Antonio (Usa 1967, 95’, v.o. sott.it.) LUNEDÌ 11 GENNAIO h. 16.15 America Is Hard to See di E. de Antonio (Usa 1970, 101’, v.o. sott.it.) h. 18.15 Painters Painting di E. de Antonio (Usa 1972, 116’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Corti d’autore. La seduzione di Lubitsch* MARTEDÌ 12 GENNAIO h. 16.30 In the King of Prussia di E. de Antonio (Usa 1982, 92’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Mr. Hoover and I di E. de Antonio (Usa 1989, 90’, v.o. sott.it.) h. 20.30 In the Year of the Pig di E. de Antonio (Usa 1968, 101’, v.o. sott.it.) h. 22.30 Millhouse: A White Comedy di E. de Antonio (Usa 1971, 93’, v.o. sott.it.) MERCOLEDÌ 13 GENNAIO h. 16.30 La signora senza camelie di M. Antonioni (I 1953, 105’) h. 18.30 I cortometraggi #1 di M. Antonioni (I 1947-53, 81’) h. 20.30 Cronaca di un amore di M. Antonioni (I 1950, 110’)# GIOVEDÌ 14 GENNAIO h. 15.00/18.00/21.00 Bastardi senza gloria di Q. Tarantino (Usa 2009, 160’, v.o. sott.it.)§ VENERDÌ 15 GENNAIO h. 16.30 I vinti di M. Antonioni (I/F 1953, 98’) h. 18.30 Cronaca di un amore di M. Antonioni (I 1950, 110’) h. 20.45 Il cacciatore di M. Cimino (Usa 1978, 183’, v.o. sott.it.)# Il film sarà presentato da Daniele Gaglianone e Gianni Volpi LUNEDÌ 18 GENNAIO h. 16.00 Le amiche di M. Antonioni (I 1955, 106’) h. 18.00 La notte di M. Antonioni (I/F 1961, 122’) h. 20.30 A Beautiful Mind di R. Howard (Usa 2001, 134’)* Il film sarà presentato da Michele Emmer e Paolo Perrone MARTEDÌ 19 GENNAIO h. 15.30 L’avventura di M. Antonioni (I/F 1960, 143’) h. 18.15 L’eclisse di M. Antonioni (I/F 1962, 125’) h. 20.30 Il grido di M. Antonioni (I 1957, 102’) h. 22.30 Deserto rosso di M. Antonioni (I/F 1964, 116’) MERCOLEDÌ 20 GENNAIO h. 16.00 Chung Kuo Cina di M. Antonioni (I 1972, 240’) h. 20.30 Le amiche di M. Antonioni (I 1955, 106’) h. 22.30 I cortometraggi #1 di M. Antonioni (I 1947-53, 81’) h. 17.30/22.30 – Sala Uno Gran Torino di C. Eastwood (Usa 2008, 116’)° GIOVEDÌ 21 GENNAIO h. 16.00/18.10/20.20/22.30 Julie & Julia di N. Ephron (Usa 2009, 123’, v.o. sott.it.)§ VENERDÌ 22 GENNAIO h. 21.00 – Sala Uno The Way of the Strong di F. Capra (Usa 1928, 65’, did.or. sott.it.)§ Accompagnamento musicale dal vivo di Stefano Maccagno, Dino Contenti e Nicola Stranieri SABATO 23 GENNAIO h. 16.15 Barton Fink – È successo a Hollywood di J. Coen (Usa 1991, 115’) h. 18.30 Mac di J. Turturro (Usa 1992, 109’) h. 20.30 Romance & Cigarettes di J. Turturro (Usa 2005, 105’) h. 22.30 Il siciliano di M. Cimino (Usa 1987, 117’) DOMENICA 24 GENNAIO h. 16.00 Romance & Cigarettes di J. Turturro (Usa 2005, 105’) h. 18.00 Il siciliano di M. Cimino (Usa 1987, 117’) h. 20.15 Barton Fink – È successo a Hollywood di J. Coen (Usa 1991, 115’) h. 22.30 Mac di J. Turturro (Usa 1992, 109’) LUNEDÌ 25 GENNAIO h. 16.00 Fearless – Senza paura di P. Weir (Usa 1994, 123’) h. 18.15 La tregua di F. Rosi (I/F 1996, 125’) h. 20.45 Prove per una tragedia siciliana di R. Paska (I 2009, 77’, v.o. sott.it.)# Il film sarà presentato da John Turturro Gli Eventi del Mese Info CORTI D’AUTORE. LA SEDUZIONE DI LUBITSCH Lunedì 11 gennaio, h. 20.30 Sala Tre – Ingresso euro 3,00 MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA INAUGURAZIONE RETROSPETTIVA ANTONIONI Mercoledì 13 gennaio, h. 20.30 Sala Tre – Ingresso euro 4,00 DANIELE GAGLIANONE E GIANNI VOLPI PRESENTANO IL CACCIATORE Venerdì 15 gennaio, h. 20.45 Sala Tre – Ingresso euro 4,00/3,00 MICHELE EMMER E PAOLO PERRONE PRESENTANO A BEAUTIFUL MIND Lunedì 18 gennaio, h. 20.30 Sala Tre – Ingresso euro 3,00 IL RESTAURO DI THE WAY OF THE STRONG Venerdì 22 gennaio, h. 21.00 Sala Uno Ingresso euro 7,00/5,00 JOHN TURTURRO PRESENTA PROVE PER UNA TRAGEDIA SICILIANA Lunedì 25 gennaio, h. 20.45 Sala Tre – Ingresso euro 4,00 MAGNIFICHE VISIONI IL RESTAURO DI BRIGADOON Mercoledì 27 gennaio, h. 20.45 Sala Tre Ingresso euro 5,50/4,00/3,00 Mole Antonelliana Via Montebello, 20 - Torino www.museocinema.it Infoline 27 ore su 24 Tel. +39 011 2178 540 Info orari e biglietteria Tel. +39 011 8138 560/561 Orari Da martedì a venerdì e domenica: 9.00-20.00 sabato: 9.00-23.00 / lunedì chiuso TARIFFE PEPPINO ORTOLEVA ED ENRICO VERRA PRESENTANO TORO SCATENATO Venerdì 29 gennaio, h. 16.30 Sala Tre – Ingresso euro 4,00/3,00 CULT! LOMBROSO E LA NEUROPATOLOGIA Venerdì 29 gennaio, h. 21.00 Sala Tre – Ingresso libero MUSEO Intero, euro 7,00 Ridotto, euro 5,00 studenti universitari fino a 26 anni; over 65; gruppi min. 15 persone Giovani e scuole, euro 2,00 da 6 a 18 anni; gruppi scolastici Gratuito, fino a 5 anni; disabili e accompagnatore MUSEO + ASCENSORE PANORAMICO Intero, euro 9,00 Ridotto, euro 7,00 studenti universitari fino a 26 anni; over 65; gruppi min. 15 persone Giovani e scuole, euro 4,50 da 11 a 18 anni; gruppi scolastici Gratuito, fino a 5 anni; disabili e accompagnatore ASCENSORE PANORAMICO Intero, euro 5,00 Ridotto, euro 3,50 da 11 a 18 anni; studenti universitari fino a 26 anni; over 65; gruppi min. 15 persone Gratuito, fino a 10 anni; disabili e accompagnatore VISITE GUIDATE Visite guidate gruppi scolastici Prenotazione obbligatoria, max 25 persone / gruppo In italiano euro 60,00 / gruppo + biglietto ridotto In inglese, francese, tedesco, spagnolo euro 60,00 / gruppo + biglietto ridotto Tel. +39 011 8138 564 / 565 (da lunedì a venerdì 9.00 – 16.00) Visite guidate gruppi Prenotazione obbligatoria, max 25 persone / gruppo, diritto di prenotazione € 1,50 / biglietto In italiano euro 80,00 / gruppo + biglietto ridotto 3 p r o g r a m m a G e n n a i o MARTEDÌ 26 GENNAIO h. 16.00 La tregua di F. Rosi (I/F 1996, 125’) h. 18.20 Fearless – Senza paura di P. Weir (Usa 1994, 123’) h. 20.45 L’ombra del potere – The Good Shepherd di R. De Niro (Usa 2006, 167’) MERCOLEDÌ 27 GENNAIO h. 15.30 Zabriskie Point di M. Antonioni (I/Usa 1970, 111’, v.o. sott.it.) segue I cortometraggi #2 di M. Antonioni (I 1983-2004, 51’) h. 18.30 Blow-Up di M. Antonioni (Gb/I 1966, 110’, v.o. sott.it.) h. 20.45 Brigadoon di V. Minnelli (Usa 1954, 108’, v.o. sott.it.) GIOVEDÌ 28 GENNAIO h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Nel paese delle Creature Selvagge di S. Jonze (Usa 2009, 99’, v.o. sott.it.)§ VENERDÌ 29 GENNAIO h. 16.30 Toro scatenato di M. Scorsese (Usa 1980, 129’, v.o. sott.it.)# Il film sarà presentato da Peppino Ortoleva ed Enrico Verra h. 21.00 La Neuropatologia di C. Negro (I 1908, 31’)° Accompagnamento dal vivo al pianoforte del M° Stefano Maccagno SABATO 30 GENNAIO h. 16.00 Professione: reporter di M. Antonioni (I/E/F 1975, 125’, v.o. sott.it.) h. 18.15 Il mistero di Oberwald di M. Antonioni (I/G 1981, 121’) h. 20.30 Zabriskie Point di M. Antonioni (I/Usa 1970, 111’, v.o. sott.it.) segue I cortometraggi #2 di M. Antonioni (I 1983-2004, 51’) DOMENICA 31 GENNAIO h. 16.00 Blow-Up di M. Antonioni (Gb/I 1966, 110’, v.o. sott.it.) h. 18.00 Identificazione di una donna di M. Antonioni (I 1982, 155’) h. 21.00 Professione: reporter di M. Antonioni (I/E/F 1975, 125’, v.o. sott.it.) LUNEDÌ 1 FEBBRAIO h. 16.30 Identificazione di una donna di M. Antonioni (I 1982, 155’) h. 19.30 Al di là delle nuvole di M. Antonioni/W. Wenders (I/F/G 1995, 119’) h. 21.45 Eros di AA.VV. (I/F/Usa 2004, 104’) MARTEDÌ 2 FEBBRAIO h. 18.30 Eros di AA.VV. (I/F/Usa 2004, 104’) h. 20.30 Antonioni su Antonioni di C. Di Carlo (I 2008, 55’) h. 21.45 Il mistero di Oberwald di M. Antonioni (I/G 1981, 121’) MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO h. 16.30 Al di là delle nuvole di M. Antonioni/W. Wenders (I/F/G 1995, 119’) h. 18.45 Antonioni su Antonioni di C. Di Carlo (I 2008, 55’) ° * ingresso libero ingresso euro 3,00 # ingresso euro 4,00 § ingresso euro 7,00/5,00/3,50 In inglese, francese, tedesco, spagnolo euro 90,00 / gruppo + biglietto ridotto Tel. +39 011 2178 540, [email protected] (da lunedì a venerdì 10.00 - 17.00) Visite guidate con interprete LIS Ogni primo venerdì del mese alle 18.00 su prenotazione Tel. +39 011 8138 517, [email protected] CINEMA MASSIMO Via Verdi, 18 - Torino - Tel. +39 011 8138 574 Sala 1 e 2 Intero, euro 7,00 Ridotto: - Aiace, militari, under18 e studenti universitari, euro 5,00 - Over 60, euro 3,50 BIBLIOMEDIATECA “Mario Gromo” Via Matilde Serao, 8/A - Torino Tel. +39 011 8138 599 - Fax +39 011 8138 595 [email protected] Biblioteca e videoteca lun. e ven. 9.00 - 13.00 mar. e gio. 9.00 - 13.00, 13.30 - 17.30 mer., sab. e dom. chiuso Per vedere in sede i film della videoteca è necessaria la prenotazione Archivio mar. 9.30 - 13.00, 13.30 - 17.30 (previo appuntamento) L’archivio è consultabile su prenotazione: [email protected] Tel. +39 011 8138 596 (solo martedì) Abbonamento sale 1 e 2 (5 ingr.), euro 20,00 MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA Al mercoledì (esclusi festivi e pre-festivi) biglietto ridotto per tutti, euro 3,50 Fondazione Maria Adriana Prolo Archivi di cinema, fotografia ed immagine Uffici: Via Montebello, 22 - 10124 Torino Tel. +39 011 8138 511 Fax +39 011 8138 506 [email protected] www.museocinema.it Sala 3 Intero, euro 5,50 Ridotto: - Aiace, militari, under18 e studenti universitari (spett. serali), euro 4,00 - Over 60 e studenti universitari (spett. pomeridiani), euro 3,00 Abbonamento sala 3 (10 ingr.), euro 30,00