Lampadine a basso consumo Le classiche lampadine a incandescenza, dotate di filamento in tungsteno, sono le più economiche al momento dell’acquisto, ma le più costose per quello che riguarda i consumi. Non contengono sostanze tossiche e pericolose per cui possono essere smaltite tra i rifiuti indifferenziati. Le classiche lampadine a incandescenza sono ormai bandite dal mercato e sono state sostituite dalle lampadine a fluorescenza che contengono mercurio. Le lampadine fluorescenti consumano meno elettricità delle loro parenti spendaccione e durano dalle 6 alle 10 volte di più, ma la presenza di mercurio all’interno le rende delle potenziali minacce per l’ambiente. L’informazione che doveva mettere in guardia sul contenuto delle lampadine fluorescenti è passata in secondo piano rispetto all’enfasi con cui si è promosso l’utilizzo della nuova illuminazione eco-compatibile. Il produttore nell’imballo dovrebbe fornire al consumatore informazioni chiare sulla vita delle lampadine a fluorescenza, sul consumo energetico, sulla qualità della luce e sulle modalità di smaltimento. A fronte di un notevole guadagno in termini di carico energetico, le lampadine fluorescenti richiedono quindi operazioni di dismissione specifiche. Pertanto le lampadine fluorescenti sono considerate a pieno titolo parte di quella grande famiglia composta dall’apparecchiature elettriche ed elettroniche definita RAEE. 14