Indice
Manutenzione e sicurezza: istruzioni per l’uso
Introduzione .............................................................................................................................
Strutture ..................................................................................................................................
Murature interne ......................................................................................................................
Copertura ..................... ..........................................................................................................
Serramenti ...............................................................................................................................
impianto elettrico .....................................................................................................................
impianto idrico sanitario ...........................................................................................................
Impianto termoidraulico ...........................................................................................................
Pavimenti ................................................................................................................................
Risparmio energetico ...............................................................................................................
Incidenti domestici ...................................................................................................................
Tabella della manutenzione programmata ...............................................................................
pag.2
pag.2
pag.2
pag.3
pag.3
pag.4
pag.5
pag.5
pag.6
pag.7
pag.7
pag. 12
Libretto immobiliare
Manutenzione e sicurezza
Istruzioni per l’uso
Con questo “Libretto immobiliare” EDILTEKNO Costruzioni & Ristrutturazioni S.r.l. vuole offrire ai suoi Clienti uno
strumento utile ed - allo stesso tempo - di agevole consultazione sia per quanto riguarda l’utilizzo che la gestione del
proprio alloggio.
Introduzione
La manutenzione della casa è necessaria per almeno tre ragioni:
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 l'opportunità di vivere in un ambiente igienico e sicuro;
 la necessità di mantenerne sotto controllo il degrado;
 la salvaguardia nel tempo del valore dell'immobile.
La casa è un luogo fisico frutto di una complessa produzione di idee ed opere; alla costruzione di un edificio - infatti concorrono progettisti, imprese edili, specialisti ed operai i quali, tutti insieme, lavorano allo scopo di costruire un
oggetto destinato a funzionare e durare nel tempo.
Ma come ogni prodotto dell'opera umana, anche la casa è destinata a deperire se non viene costantemente
mantenuto un buon livello di efficienza.
Infatti i materiali da costruzione - siano questi di derivazione naturale od artificiale - a contatto con l'ambiente
circostante, si avviano più o meno lentamente verso un fatale processo di degrado, anche se utilizzati nel migliore dei
modi possibile. Se poi si considera l'usura a cui è normalmente sottoposta una casa, ci si rende conto della
fondamentale importanza che riveste la manutenzione.
Basti pensare a quante volte in un anno si utilizza una porta o la maniglia che serve ad aprirla; a quante volte in un
giorno si calpesta il medesimo tratto di pavimento o si usa un interruttore per accendere la luce; a quali condizioni di
variabilità termica è sottoposta una tubazione dell'acqua calda, ecc.
Per questi motivi la manutenzione va eseguita con continuità e seguendo alcuni principi fondamentali:
 la pulizia, ovvero l'attività quotidiana di salvaguardia dell'ambiente in cui si vive: è il primo ed imprescindibile
momento della manutenzione;
 il controllo costante dello stato della casa, necessario sia per la sicurezza domestica che per conservare il più a
lungo possibile l'efficienza dell'abitazione;
 l'intervento rapido e competente - laddove è necessario - per evitare maggiori costi e risultati di pessima qualità.
In questi ultimi due casi è importante rivolgersi a tecnici specialisti, poiché un intervento di controllo o di
manutenzione errati possono essere dannosi sia per la casa, che pericolosi per chi li esegue.
E' quindi necessario rivolgersi a Ditte specializzate - ed a questo scopo può essere utile costituire un piccolo
indirizzario di tecnici di fiducia - ricordando che è sempre meglio affidarsi a chi ha costruito o montato il manufatto
perché ne conosce, meglio di altri, le caratteristiche.
Strutture
Le strutture di una casa si possono distinguere in strutture verticali, quali pilastri e muri portanti, e strutture
orizzontali, come le solette.
A meno di casi eccezionali di difetti di progettazione o d'esecuzione della struttura, gli elementi portanti della casa
non necessitano di alcuna manutenzione.
E' però importante sottolineare come vada evitato, in generale, ogni intervento di modifica dei componenti strutturali e
che, qualora ciò si rendesse necessario, è meglio far precedere l'intervento da un progetto redatto da un tecnico
abilitato (architetto, ingegnere, ecc.) nonché far eseguire le opere da personale esperto e specializzato.
Murature interne
Le murature interne di una casa sono i divisori che definiscono i diversi ambienti.
Tali divisori, tecnicamente definiti 'tavolati', sono il più delle volte costruiti da mattoni forati, intonacati su entrambe le
facce. In alternativa, possono anche essere realizzati con blocchi prefabbricati di cemento, lastre di cartongesso od
altro.
La finitura superficiale dei tavolati può essere a gesso o ad intonaco cosiddetto "civile".
Il gesso conferisce una grande levigatezza alla superficie del muro, ma è sensibile all’umidità (perciò è meglio non
prevederlo in ambienti "umidi" come bagni, cucine, cantine, ecc.) ed agli urti.
Su entrambe le finiture può essere applicata una normale tinteggiatura così come altri tipi di pittura o tappezzeria.
Le murature interne non necessitano, in generale, di manutenzione se non nelle finiture superficiali (tinteggiature,
tappezzeria, stucchi, piastrellature, ecc.) ma può comunque essere utile seguire qualche consiglio, ad esempio:
non eseguire opere in assenza di Autorizzazione comunale (D.I.A. ovvero denuncia d'inizio attività);
non eseguire demolizioni senza l'assistenza di tecnici specializzati;
evitare gli urti violenti che possono danneggiare il gesso o l'intonaco;
eseguendo fori col trapano, evitare di farli nei pressi di una presa per l'elettricità: i tavolati ospitano i percorsi
dell'impianto elettrico il quale oltre a danneggiarsi, può essere fonte di grave pericolo per chi esegue l'intervento;
 allo stesso modo, evitare di eseguirli in prossimità di rubinetterie o impianti idraulici (es.: lavandini, doccia, bidet,
ecc.);
 dovendo eseguire chiodature si consiglia l'utilizzo di mezzi adeguati per spessore e tipo, allo scopo di evitare il
danneggiamento dell'intonaco;
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 nel caso di rifacimento della finitura superficiale, far precedere la pittura con la stuccatura accurata delle parti di
muro ammalorate da urti o fori.
Copertura
Un elemento importante, per la salvaguardia della propria casa e per evitare danni a terzi, è la manutenzione
dell'impermeabilizzazione di coperture, terrazzi e balconi.
Anche se i sistemi ed i prodotti per impermeabilizzare una copertura, a falde o piana, sono diversi è comunque
importante verificare sempre l'esistenza di un Certificato di Garanzia del prodotto, di norma della durata di un periodo
di circa dieci anni.
Le coperture piane, soprattutto quelle dei terrazzi, sono quelle che più di altre necessitano di controllo e
manutenzione, effettuata da Ditte specializzate.
L'utente può però attenersi ad alcuni consigli per evitare di danneggiare il manto impermeabile, ovvero:
 non tagliare, forare o incidere in alcun modo il pavimento ed il manto impermeabile della copertura;
 non appoggiare sul pavimento vasi o impianti dal peso eccessivo;
 mantenere pulito il terrazzo e sgombri i giunti del pavimento da infiorescenze e crescita di vegetazione
spontanea.
Serramenti
I serramenti di una casa necessitano di una diversa manutenzione a seconda che si tratti di serramenti esterni, e
perciò soggetti agli agenti atmosferici, o di serramenti interni come le porte.
I serramenti esterni hanno bisogno di frequenti controlli e di manutenzione, per ritardarne l'eventuale sostituzione.
Ovviamente il tipo di manutenzione dipende dal materiale con cui è realizzato il serramento oltre che dalle condizioni
climatiche e d'uso.
La conservazione e la manutenzione dei serramenti esterni è importante perché sono, allo stesso tempo, gli elementi
di separazione e di contatto tra l'interno della casa e l'ambiente esterno: separano l'abitazione dal freddo e dal caldo,
dall'acqua e dal vento, dai rumori e dalle intrusioni. Un serramento efficiente è fondamentale per accedere,
illuminare, aerare gli ambienti e proteggere la vita domestica quotidiana.
Serramenti in legno
La durata di un serramento di legno dipende da molteplici fattori, quali le condizioni ambientali, il tipo di legno usato,
le dimensioni in sezione dei singoli elementi, il tipo di finitura superficiale, la qualità della ferramenta usata (es.:
cerniere, chiusura, ecc.). Una manutenzione frequente è indispensabile per prolungarne la vita e per garantire
l'efficienza d'uso. I difetti più ricorrenti, nel tempo, sono:
 la possibilità di deformazione e la perdita di stabilità a causa dell'umidità;
 il deperimento della finitura superficiale dovuta all'azione del calore e dell'escursione termica;
 il cedimento della ferramenta per ossidazione del metallo o degrado del legno nelle zone di ancoraggio.
Pulizia
Il serramento va pulito con regolarità, utilizzando una semplice soluzione di acqua (10%) e alcool (90%), passando
uno straccio pulito e intinto nella soluzione, e procedendo alla successiva asciugatura. La ferramenta va oliata con la
medesima regolarità.
Manutenzione ordinaria
Controllare annualmente lo stato di finitura del serramento; se la superficie appare opaca o ruvida al tatto è
necessario intervenire riverniciando il serramento, non prima di averlo 'carteggiato' con carta abrasiva a grana sottile
su tutta la superficie.
Per quanto riguarda le tapparelle, si consiglia di verificare periodicamente lo stato di conservazione del nastro
avvolgitore e di tenere puliti ed oliati gli ingranaggi posti all'interno del cassonetto.
Manutenzione straordinaria
Qualora il serramento sia notevolmente ammalorato, o presenti difetti di chiusura e movimento, è necessario
l'intervento di uno specialista per restaurarlo o procedere all'eventuale sostituzione.
Serramenti in alluminio
I serramenti in alluminio hanno una durata ed una resistenza all'uso elevata. Il manufatto è costituito
dall'assemblaggio di profilati estrusi e protetti da un 'bagno anodico' ed è completato da guarnizioni in gomma
indispensabili alla tenuta dell'infisso agli agenti atmosferici.
Anche in questo caso la manutenzione è indispensabile per prolungarne la vita e per garantire l'efficienza d'uso. Il
difetto più frequente è il deperimento delle guarnizioni in gomma;
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Pulizia
II serramento va pulito con regolarità, utilizzando acqua e normali detersivi. Per una pulizia più profonda esistono
tuttavia in commercio prodotti specifici per l'alluminio anodizzato. La ferramenta va oliata con la medesima regolarità.
Nel caso delle tapparelle, si consiglia di verificare periodicamente lo stato di conservazione del nastro avvolgitore e di
tenere puliti ed oliati gli ingranaggi posti all'interno del cassonetto.
Manutenzione ordinaria
Controllare periodicamente lo stato di conservazione delle guarnizioni in gomma, per eventuali sostituzioni rivolgersi
alla Ditta produttrice.
Manutenzione straordinaria
Qualora il serramento sia fortemente ammalorato, o presenti difetti di chiusura e movimento, è necessario l'intervento
di uno specialista per la riparazione o l'eventuale sostituzione.
Serramenti in ferro
La durata di un serramento in ferro dipende da molteplici fattori ovvero: le condizioni ambientali, le dimensioni in
sezione dei singoli elementi, il tipo di finitura superficiale e la qualità della ferramenta usata.
Il fattore che però incide maggiormente sulla durata è il tipo di trattamento antiossidante applicato al metallo nella
costruzione del manufatto.
La manutenzione è indispensabile per prolungarne la vita e l'efficienza d'uso. I difetti che si possono riscontrare nel
tempo sono:
 la possibilità di deformazione e la perdita di stabilità a causa delle continue dilatazioni termiche;
 l'ossidazione del metallo, che a partire dal degrado della finitura superficiale danneggia l'intero infisso.
Manutenzione ordinaria
Controllare con frequenza lo stato di finitura del serramento; se la superficie appare opaca o appaiono macchie di
ruggine, è necessario intervenire riverniciando il serramento, non prima di averlo pulito a fondo, 'carteggiato' e
trattato con antiruggine (qualora il metallo non sia stato sottoposto, in fase di costruzione, alla zincatura).
Manutenzione straordinaria
Qualora il serramento sia notevolmente ammalorato, o presenti difetti di chiusura e movimento, è necessario
l'intervento di uno specialista per restaurarlo o procedere all'eventuale sostituzione.
Serramenti in plastica (PVC)
I serramenti in plastica, realizzati in estrusi di policloruro di vinile (PVC), sono poco diffusi come finestre mentre
hanno sempre più impiego come tapparelle.
Il materiale plastico non necessita praticamente di alcuna manutenzione se non la normale pulizia, mentre il suo
degrado è irreversibile: una volta ammalorato, il serramento è da sostituire interamente.
Per ciò che riguarda le tapparelle, si consiglia di verificare periodicamente lo stato di conservazione del nastro
avvolgitore e di tenere puliti ed oliati gli ingranaggi posti all'interno del cassonetto.
Impianto elettrico
La manutenzione dell'impianto elettrico è fondamentale per la sicurezza degli utenti e per l'efficienza complessiva
dell'ambiente domestico.
Nel caso di questo impianto, la manutenzione significa l'aggiornamento costante alle normative, anche per quanto
riguarda gli apparecchi: quando si acquistano apparecchi e materiali elettrici bisogna verificare che abbiano il
marchio IMQ, ovvero che siano approvati dall'Istituto Italiano del Marchio di Qualità che garantisce la corrispondenza
alle Norme di sicurezza CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano).
Proprio perché l'impianto elettrico è un elemento fondamentale sia per la casa che per la sicurezza di chi ci abita, è
importante mantenerlo in perfetta efficienza e sotto controllo, in particolare nei cosiddetti "ambienti umidi" quali
cucine, bagni e cantine. E' altrettanto necessario che tali impianti siano realizzati, controllati e riparati da personale
specializzato che conosca e applichi le norme sopracitate e usi materiali ed apparecchi approvati dall'Istituto Italiano
per il Marchio di Qualità.
L'impianto elettrico è costituito da due parti: una a monte del contatore (questo compreso) ed una a valle del
contatore. Se la manutenzione è da effettuarsi sulla prima, bisogna rivolgersi direttamente all'Ente erogatore (ad
esempio ENEL, AEM, ecc.); se invece la manutenzione riguarda la parte interna all’alloggio è necessario rivolgersi a
personale specializzato e che abbia possibilmente realizzato l'impianto.
Un impianto elettrico ben eseguito deve prevedere:
 un interruttore generale con ‘salvavita’ e circuito di messa a terra;
 un numero sufficiente di circuiti per l'alimentazione degli apparecchi;
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 una adeguata protezione dei circuiti;
 conduttori di sezione sufficiente per l'alimentazione degli apparecchi;
 un numero sufficiente di prese di corrente.
Il primo principio per la sicurezza dell'utente è che tale impianto sia realizzato correttamente; il secondo principio è
quello di non manomettere l'impianto; il terzo è quello di seguire pochi ma utili consigli:
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dovendo cambiare una lampadina staccare comunque l'interruttore generale;
non tenere apparecchi elettrici in prossimità di prese d'acqua;
non usare apparecchi elettrici con le mani bagnate;
non togliere le spine dalle prese tirando il filo;
sostituire le spine rotte;
staccare le spine prima di manomettere apparecchi elettrici;
non attaccare più di un apparecchio ad una presa (prese multiple);
non coprire le lampade né occludere le prese d'aria degli apparecchi.
Impianto idrico-sanitario
L'impianto idrico-sanitario è costituito da un circuito di tubazioni di adduzione e scarico delle acque, incassato nelle
murature e nei pavimenti.
Le tubazioni dell'acqua possono essere realizzate in ferro zincato, rame o polietilene.
La pressione dell'acqua, oltre un certa quota da terra, dev'essere garantita da un'autoclave. Inoltre, è possibile
installare in prossimità dell'attacco all'acquedotto comunale un impianto di addolcimento che regolando la durezza
dell'acqua, consente di evitare la formazione del calcare che può danneggiare l'intero impianto e gli apparecchi ad
esso collegati.
Qualora tale impianto non fosse presente, è possibile applicare dei piccoli 'addolcitori' (con dosatori di polifosfati) sul
circuito interno dell'unità immobiliare. Per tale installazione è meglio rivolgersi a Ditte specializzate, perché un errata
dosatura dell’addolcitore può causare corrosione nel materiale delle tubazioni. All'attacco dell'impianto centrale può
essere applicato anche un sistema di filtraggio che eviti, nel circuito, la formazione di sabbia e impurità,
particolarmente dannosi per l'efficienza dei rubinetti.
Al contrario, lo scarico delle acque nere alla fognatura comunale avviene tramite tubazioni di sezioni più grandi,
realizzate in grès, polietilene o ghisa.
L'impianto idrico-sanitario non necessita di particolare manutenzione se non nel caso di rotture. In quest'eventualità è
necessario rivolgersi a tecnici qualificati capaci di riparare il danno. Per una maggior durata dell'impianto e degli
apparecchi igienici, si possono comunque seguire alcune indicazioni:
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tenere puliti i sifoni degli apparecchi igienici (lavabi, bidet);
tenere puliti i rompigetto avvitati sulla bocca dei rubinetti;
non appoggiare oggetti metallici su vasche o lavabi per evitare di danneggiare lo smalto;
allo stesso modo non usare paste abrasive per la pulizia degli apparecchi sanitari;
in caso di ingorgo di uno scarico, usare con attenzione e parsimonia i composti chimici in commercio adatti allo
scopo, un uso frequente od eccessivo possono danneggiare l'impianto. Nei casi più difficili è meglio rivolgersi al
proprio idraulico.
Impianto termo-idraulico
Impianti a gas
La manutenzione dell'impianto a gas, sia esso di riscaldamento dell'acqua, sia che alimenti i fuochi della cucina, è
importante non solo per l'efficienza e la vivibilità della casa, ma soprattutto per la sicurezza di chi la abita.
E' importante ricordare, inoltre, che l'utente è il diretto responsabile dell'impianto, a partire dal contatore (escluso) fino
agli apparecchi ed agli impianti di scarico dei fumi.
In seguito alla Legge 46/90 gli impianti a gas devono essere realizzati, revisionati e riparati da Ditte e personale
specializzato che conosca e applichi le norme specificate nelle tabelle UNI-CIG (Comitato Italiano Gas), che sia
iscritto alla Camera di Commercio o all'Albo delle Imprese Artigiane.
Tali Ditte devono inoltre rilasciare, al termine dei lavori, una "dichiarazione di conformità" dell'impianto alle normative
in vigore.
Il primo principio per la sicurezza dell'utente è che l'impianto sia realizzato correttamente; il secondo principio è
quello di non manometterlo; il terzo è quello di seguire pochi ma utili consigli:
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quando si acquistano apparecchi e impianti a gas bisogna verificare che possiedano il marchio IMQ;
non occludere l'esalatore dei fumi;
mantenere un costante ricambio d'aria;
far controllare periodicamente la canna fumaria;
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sostituire alla scadenza indicata il tubo di gomma del gas collegato ai fuochi della cucina;
mantenere puliti i bruciatori della cucina;
chiudere il rubinetto del gas durante le ore notturne e in caso di prolungata assenza;
in presenza di odore di gas non accendere fiammiferi, né interruttori, né apparecchi elettrici. Per maggiore
sicurezza ci si può dotare di un semplice rivelatore di gas, normalmente in commercio.
Radiatori
I corpi scaldanti variano per forma e funzione a seconda dell'impianto, delle esigenze domestiche e della dimensione
dell'ambiente da riscaldare. I radiatori possono essere realizzati in alluminio, ghisa o acciaio e non necessitano di
manutenzione particolare se non in caso di perdite d'acqua. In tal caso rivolgersi a personale specializzato.
Nel caso di impianto di riscaldamento centralizzato è possibile intervenire sulle manopole di regolazione del calore
poste sul radiatore, per aumentarne o diminuirne la temperatura. Dove l'impianto di riscaldamento è autonomo è
invece consigliabile farsi regolare l'emissione di calore dell'impianto da un tecnico specializzato.
Bisogna inoltre tenere conto che la copertura dei radiatori con copricaloriferi o con tessuti in 'lana di vetro' riduce
l'emissione del calore di oltre il 30%.
Pavimenti
Pavimenti in legno (parquet)
La qualità di un pavimento di legno e la sua durata dipendono da molti fattori quali il tipo di posa (inchiodato,
incollato, ad incastro), dalle dimensioni e dallo spessore del materiale, dal tipo di legno e dalla sua stagionatura.
Bisogna però tenere conto delle caratteristiche intrinseche del legno il quale, a causa delle normali variazioni
termiche e d'umidità verificabili all'interno di un alloggio, può subire una serie di dilatazioni che producono movimenti
ed assestamenti, spesso evidenti nei pressi dei giunti.
Ma il pavimento in legno può comunque avere lunga durata, purché sia sottoposto alla giusta manutenzione e non
venga esposto ad agenti fisici quali urti, incisioni, ecc.
E' bene infine sapere che l'esposizione continua a fonti di luce naturale o artificiale può anche produrre una modifica
della colorazione del legno.
Pulizia
I pavimenti in legno sono normalmente protetti da una vernice trasparente, più o meno lucida, che consente una
manutenzione meno impegnativa del passato, quando veniva utilizzata la sola cera. Cosi trattato il pavimento è
maggiormente impermeabile e refrattario allo sporco.
Si consiglia comunque di proteggerlo ulteriormente con uno strato di cera idrosolubile metallizzata o cera non
siliconica lucida. Per il lavaggio, usare acqua con detersivi comuni o specifici avendo cura di non eccedere nella
quantità sia dell'una che dell'altro. Lo strato di vernice, per la sua composizione, può essere intaccato da agenti
chimici: evitare perciò di usare, per la pulizia, solventi ed acidi.
Manutenzione ordinaria
A seconda dell'uso più o meno intenso cui può essere sottoposto il parquet è bene procedere, ogni tanto o nel caso
di pavimento ammalorato o macchiato, al rifacimento dello strato di vernice superficiale. A tale scopo si consiglia di
rivolgersi a Ditte specializzate.
Manutenzione straordinaria
A seconda dell'uso e del legno di cui è composto il parquet, si può anche rendere necessario dopo alcuni anni, la
cosiddetta 'lamatura' del pavimento. Questa operazione, consiste nell'asportazione di un sottile strato di legno e della
rimessa 'a piombo' del piano di calpestio. Tale intervento è ripetibile più volte a seconda dello spessore dei materiale
usato e del tipo di posa. In seguito si procede alla normale riverniciatura del parquet. Anche per questa operazione si
consiglia di rivolgersi a Ditte specializzate.
Pavimenti e rivestimenti in materiale lapideo
La pietra è con il legno il materiale più antico usato in edilizia. La sua durata è di solito oltre la media degli altri tipi di
pavimento pur dipendendo questa da vari fattori, quali la natura e la qualità del materiale usato, la correttezza della
posa in opera, l'uso dei locali pavimentati.
Con il termine materiale lapideo si intendono materiali diversi tra loro per aspetti geologici, petrografici, strutturali e
fisico-chimici. Più precisamente si può parlare di marmo, granito, travertino o pietra.
Il marmo è una roccia cristallina, compatta e lucidabile. Molto usata per pavimenti, rivestimenti, scale e davanzali, ha
caratteristiche di durevolezza e grande varietà di colori.
Il granito è invece una roccia fanero-cristallina, compatta e lucidabile. Anch'essa molto usata, più dura del marmo e in
grado di mantiene più a lungo la lucidatura.
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Il travertino, infine, è una roccia calcarea sedimentaria, molto usata per rivestimenti murali e lucidabile solo nel caso
di alcuni tipi.
Si chiama genericamente pietra una numerosa tipologia di rocce (tenere, meno tenere o dure) quali il tufo, le quarziti,
l'ardesia, le trachiti, ecc.
Il trattamento superficiale del materiale lapideo può influenzarne la manutenzione e la durata; i principali tipi di finitura
sono: a 'spacco', la levigatura, la lucidatura, la bocciardatura e la fiammatura. Naturalmente non tutti questi
trattamenti sono effettuabili sui tutti i tipi di pietra ed in generale bisogna dire che più il materiale mantiene intatta la
compattezza dello strato superficiale, più a lungo dura.
Un altro elemento da considerare è il tipo di lavorazione, più o meno industriale, del manufatto: esistono piastrelle di
marmo, prelucidate e realizzate in serie, che permettono l'utilizzo di piccoli spessori e l'incollaggio con mastice; al
contrario si effettuano lavorazioni tradizionali con lucidatura in opera del pavimento posato a malta nel caso di
spessori maggiori.
I più usuali problemi che marmi, graniti o pietre possono avere nel tempo sono: macchie, di origine naturale o
artificiale; rotture, dovute ad urti violenti; instabilità, causata da cattivi assestamenti del sottofondo; corrosione,
causata da umidità soprastante o sottostante alla lastra.
Pulizia
I pavimenti in materiale lapideo possono essere considerati tra i più 'igienici', grazie alla loro levigatezza e
compattezza. Ciò non toglie che alcuni marmi o graniti e la maggior parte delle pietre possono venire macchiate da
oli o intaccati da acidi.
Si possono anche verificare macchie per cause naturali, quali l'affiorare di ruggine in lastre di materiale contenente
piccole quantità di ferro.
La normale pulizia dei pavimenti in marmo e granito avviene tramite lavaggio seguito, eventualmente, dalla ceratura
(meglio se con cere d'origine naturale come cera d'api, cere vegetali, ecc.). Prima di effettuare un nuovo intervento di
ceratura è importante rimuovere lo strato precedente attraverso il normale lavaggio o a mezzo di appositi prodotti.
Manutenzione ordinaria
A seconda dell'uso più o meno intenso che si fa del pavimento si può procedere, ogni qualche anno, alla levigatura
del pavimento (operazione che consiste nel rimuovere un sottilissimo strato di materiale) e alla lucidatura effettuate
con apposite macchine, previa ristuccatura dei giunti.
A tale scopo si consiglia di rivolgersi a Ditte specializzate.
Manutenzione straordinaria
Se il pavimento è stato in qualche modo danneggiato da agenti chimici o meccanici (macchie profonde, urti, ecc.) si
può procedere al loro restauro interpellando Ditte specializzate. Esistono tecniche e materiali specifici sia per la
rimozione delle macchie che per la stuccatura delle parti danneggiate.
Da ultimo si può intervenire sostituendo le lastre danneggiate: è importante a questo scopo conservare, in fase di
acquisto, piccole quantità di materiale originale. Infatti, pur essendo facile al momento del restauro procurarsi marmi,
graniti o pietre dello stesso tipo, la somiglianza tra il pavimento esistente ed il sostituto sarà relativa: la pietra è infatti,
per sua natura, diversa per colore, venatura e aspetto a seconda del luogo e della profondità da cui viene estratta.
Inoltre il pavimento esistente subisce comunque, a contatto con l'ambiente esterno, un progressivo invecchiamento.
Pavimenti e rivestimenti in ceramica
La ceramica, usata da tempo a questo scopo, è un materiale di grande durata e di facile manutenzione. II nome
generico indica manufatti a base di argilla addizionata con opportuni materiali e va distinta in prodotti a pasta porosa
(quali il 'cotto' o le 'maioliche') e a pasta compatta (come il 'grès', il 'klinker' e la 'monocottura').
La differenza tra i vari tipi di ceramica è dovuta inoltre sia alla diversa composizione dei materiali che alla
temperatura di cottura. I primi hanno una superficie opaca e porosa e sono perciò più facilmente macchiabili; i
secondi hanno la superficie smaltata o vetrificata il che li rende impermeabili.
Diversa è anche la resistenza agli urti e all'usura per sfregamento e calpestio.
Pulizia
I pavimenti in 'cotto' o 'maiolica' possono essere protetti sia con trattamenti eseguiti da Ditte specializzate, sia da
normali cerature. Sono lavabili con prodotti specifici normalmente in commercio ma possono rimanere macchiati da
oli o altre sostanze.
I pavimenti in 'monocottura', 'grès' e 'klinker', sia lucidi che opachi, per la loro compattezza e levigatezza non offrono
alcuna aderenza allo sporco e possono essere tenuti puliti con semplici lavaggi di acqua e comuni detergenti. Nel
caso del 'grès porcellanato fine' invece, essendo leggermente assorbente, è meglio ricorrere ai prodotti specifici in
commercio.
E' infine utile ricordare come alcune tinte superficiali, sottoposte a frequente uso, possano opacizzarsi o scolorire.
Manutenzione ordinaria
Per pavimenti in piastrelle di 'cotto' o 'maiolica', può essere consigliabile rifare, periodicamente, il trattamento
protettivo impermeabilizzante.
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Per pavimenti realizzati con elementi di 'cotto' di grande spessore, si può procedere, dopo un certo numero di anni
alla levigatura effettuata con speciali macchine.
I pavimenti in 'monocottura' non necessitano invece di manutenzione diversa da quella della normale pulizia. Per
lavaggi più incisivi si può intervenire con soluzioni di acqua e soda.
Manutenzione straordinaria
Sottoposta ad urti od ad usura particolare, la piastrella può subire danneggiamenti irreparabili. In questo caso si può
intervenire sostituendo l'intera parte: è importante a questo scopo acquistare inizialmente quantità maggiori di
materiale originale e conservarlo.
Per questa operazione si consiglia di rivolgersi a Ditte specializzate.
Pavimenti in moquette
I pavimenti realizzati in moquette - o in tessuti vegetali - necessitano di cura e continua manutenzione, non molto
diversa da quella che potremmo avere per un abito.
Questi materiali sono infatti realizzati con tessuti di origine animale come la lana o vegetale come il cocco.
La loro durata e pulizia dipende oltre che dal tipo di materiale, dalla tessitura nonché dalle tecniche di posa in opera
(incollata o inchiodata). Inoltre alcune tinte, sottoposte all'effetto della luce naturale, possono nel tempo subire
modifiche cromatiche.
Pulizia
I pavimenti in moquette necessitano di una pulizia quasi quotidiana, da effettuarsi con aspirapolvere o battitappeto:
più lungo e folto è il tessuto, più questo raccoglie le polveri diffuse nell'aria o lo sporco provocato dal calpestio.
Tenere particolarmente pulite le zone di maggior passaggio e quelle dove la pulizia è più difficile come angoli e
spigoli.
Manutenzione ordinaria
La moquette va regolarmente lavata almeno ogni tre mesi, con una soluzione di acqua ed ammoniaca, con detersivi
appositi o a vapore. Esistono inoltre in commercio appositi macchinari, così come Ditte specializzate ad effettuare
questo tipo di intervento.
Manutenzione straordinaria
Come ogni altro tessuto la moquette può macchiarsi: utilizzare per la pulizia gli appositi smacchiatori esistenti in
commercio.
Sottoposta a tagli, bruciature od ad una usura particolare, la moquette può anche subire danneggiamenti irreparabili.
In questo caso si può intervenire sostituendo le parti danneggiate: è importante a questo scopo acquistare e
conservare le necessarie quantità di materiale originale. Però, a differenza di altri rivestimenti, la moquette può
essere sostituita con rapidità, facilità e senza danni per la casa.
In questi casi si consiglia comunque di rivolgersi a Ditte specializzate.
Pavimenti in linoleum
Il pavimento di linoleum (prodotto derivato dall'impasto di sughero, legno, caucciù e olio di lino con il quale viene
rivestita una tela di juta) non necessita di particolare manutenzione anche se negli anni, con l'usura, può scolorire o
cambiare di tono.
Pulizia
I pavimenti in linoleum possono essere protetti con normali cerature, che ne consentono una più facile pulizia. Sono
lavabili con prodotti specifici normalmente in commercio.
Manutenzione ordinaria
I pavimenti in linoleum non necessitano di manutenzione diversa dalla normale pulizia.
Manutenzione straordinaria
Sottoposto ad usura particolare, il linoleum può subire danneggiamenti. In questo caso si può intervenire sostituendo
le parti deteriorate: è importante a questo scopo acquistare e conservare piccole quantità di materiale originale.
Per questa operazione si consiglia di rivolgersi a Ditte specializzate.
Pavimenti vinilici e in gomma
I pavimenti sintetici o in gomma non necessitano di particolare manutenzione anche se negli anni, con l'usura,
possono scolorire o cambiare tonalità.
Pulizia
I pavimenti in gomma possono essere protetti da normali cerature, che ne consentono una più facile pulizia.
Sono lavabili con prodotti specifici normalmente in commercio.
Manutenzione ordinaria
Questi tipi di pavimenti non necessitano di manutenzione diversa dalla normale pulizia.
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Manutenzione straordinaria
Sottoposti ad usura particolare, i pavimenti sintetici possono subire una serie di danneggiamenti. In questo caso si
può intervenire sostituendo le parti rovinate: è importante a questo scopo conservare una certa quantità di materiale
originale.
Per questa operazione si consiglia di rivolgersi a Ditte specializzate.
RISPARMIO ENERGETICO
La quantità di energia che serve al funzionamento della casa è elevata ma, spesso, l'energia che si consuma
inutilmente è ancor più consistente, con un grave costo economico sia per il singolo utente che per la collettività.
In seguito alla Legge 373/76 ed alla Legge 10/91, gli edifici devono essere progettati ed eseguiti secondo tecniche
tali da permettere il risparmio energetico, tramite l'uso di materiali e manufatti isolati termicamente.
E' però importante che l'utente impari comunque ad usare solo l'energia necessaria al funzionamento della casa, allo
scopo di garantire il comfort di chi la abita. E' bene quindi seguire alcuni semplici ma utili consigli:
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non lasciare accese le luci né gli apparecchi elettrici quando non serve;
usare, quando è possibile, lampadine e regolazioni degli elettrodomestici a “basso consumo”;
non usare troppe elettrodomestici od altri apparecchi contemporaneamente;
usare l'energia elettrica quando questa costa meno, ad esempio di notte;
non lasciare aperti i rubinetti dell'acqua;
non usare l’acqua calda quando non serve;
non aprire in continuazione gli sportelli del frigorifero e/o del congelatore;
non tenere il termostato dello scaldabagno sulla massima potenza;
tenere puliti ed efficienti i bruciatori delle caldaie e delle cucine;
non accostare apparecchi scaldanti ad apparecchi refrigeranti;
non lasciare troppo a lungo le finestre aperte nelle stagioni in cui funziona il riscaldamento;
non accendere e spegnere ripetutamente lo scaldabagno.
INCIDENTI DOMESTICI
Gli incidenti domestici sono sempre più numerosi ed originati da cause diverse. La loro prevenzione, oltre che da una
quotidiana attenzione, è possibile anche attraverso una maggiore informazione dell'utente.
Infatti anche la casa può divenire a tutti gli effetti un luogo pericoloso, se non si tengono in dovuto conto gli
avvertimenti e le informazioni in parte contenute in questo libretto, ma generalmente diffuse da Enti e associazioni
pubbliche e private.
E' utile ricordare, inoltre, come il numero degli incidenti domestici sia pari a quello degli incidenti sul lavoro e doppio
rispetto a quelli stradali.
La maggior parte degli incidenti domestici colpisce le donne e non a caso la cucina è l'ambiente a più alto grado di
pericolosità della casa.
E' infatti un luogo ad alta concentrazione tecnologica, che ospita non solo tutti gli impianti (gas, acqua, energia
elettrica), ma anche un elevato numero di elettrodomestici.
La cucina è paragonabile ad una sorta di piccolo laboratorio, dove si maneggiano apparecchi e strumenti di diverso
genere, tutti potenzialmente pericolosi, sia per chi li usa che per i bambini.
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Ma ogni ambiente domestico ha un suo grado di pericolosità: basti pensare a come gli incidenti domestici più
frequenti siano le cadute causate da gradini o scale, dalla scivolosità dei pavimenti, da oggetti abbandonati per terra,
ecc.
E' quindi chiara l'importanza di avere in casa una cassetta di Pronto Soccorso, necessaria almeno per il primo
intervento e che dovrebbe contenere come minimo:
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compresse di garza sterile;
bende di garza arrotolate;
cotone idrofilo sterile;
un rotolo di cerotto;
una scatola di cerotti medicati di varie misure e dimensioni;
un paio di forbici a punta arrotondata;
una pinza anatomica;
qualche spilla da balia;
un laccio emostatico;
siringhe "usa e getta";
disinfettante (non alcool denaturato);
un flacone di tintura di iodio;
un prodotto antiustione;
un prodotto analettico, cioè in grado di stimolare l'attività cardiaca, circolatoria e respiratoria.
possono inoltre rivelarsi utili:
 un termometro clinico;
 una borsa per ghiaccio o acqua calda;
 un apparecchio per inalazioni;
 dispositivo per irrigazioni;
 bicchierino per lavaggio oculare;
 una lampadina tascabile.
Infine è importante imparare a conoscere i simboli grafici che la Comunità Europea ha voluto adottare per identificare
i prodotti nocivi, causa frequente di avvelenamenti. Quando sì trovano questi simboli, i prodotti così indicati vanno
tenuti in luoghi inaccessibili ai bambini, alle persone non responsabili, agli animali.
I prodotti più comuni che richiedono particolare attenzione sono:
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antiruggine;
prodotti di pulizia;
insetticidi;
brillantanti per lavastoviglie;
detersivi in polvere;
liquidi smacchiatori;
diluenti;
solventi.
Prodotti nocivi
Prodotti a basso rischio.
Conservarli in luoghi non accessibili ai bambini.
E' pericolosa sia l'ingestione che l'inalazione.
Richiudere bene le confezioni dopo l'uso.
Prodotti irritanti
Prodotti a medio rischio.
Conservarli in luoghi non accessibili ai bambini.
E' pericolosa sia l'ingestione che l'inalazione.
Richiudere bene le confezioni dopo l'uso.
Prodotti infiammabili
Prodotti ad alto rischio.
Conservarli in luoghi non accessibili ai bambini.
Non usare in vicinanze di fiamme e fonti di calore.
Non spruzzare su fiamme libere o fuochi anche a distanza.
Richiudere bene le confezioni dopo l'uso.
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Prodotti corrosivi
Prodotti a rischio anche mortale.
Conservarli in luoghi non accessibili ai bambini.
E' pericoloso anche il solo contatto con la pelle.
Non mescolare con altre sostanze.
Richiudere bene le confezioni dopo l'uso.
Prodotti tossici
Prodotti ad alto rischio mortale.
Conservarli in luoghi non accessibili ai bambini e lontano da cibi e medicinali.
E' pericolosa sia l'ingestione che l'inalazione.
Richiudere bene le confezioni dopo l'uso.
TABELLA DELLA MANUTENZIONE PROGRAMMATA
(indicativa per un'unità immobiliare urbana, nuova, di medie dimensioni, abitata da 4 persone)
Manufatto
Copertura
Impermeabilizzazione
Impianto a gas
Caldaia
Tubo gas cucina
Impianto termo-idraulico
Elementi radianti
Scaldabagno
Impianto elettrico
Impianto idraulico
Scarichi
Rubinetti
Serramenti
in legno
in ferro
in alluminio
Pavimenti
in legno
in materiale lapideo
in ceramica
in moquette
ogni anno
ogni 5 anni
ogni 10 anni
ogni 20 anni
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revisione
restauro o rifacimento
revisione
controllo scadenza
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controllo
controllo
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controllo
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pulizia e controllo
pulizia e controllo
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pulizia
pulizia
pulizia
pittura
pittura
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restauro o sostituzione
restauro o sostituzione
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pulizia
pulizia
pulizia
minimo tre lavaggi
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verniciatura
sostituzione
lamatura
lucidatura
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