Sandra Cavallini - biografia Attrice e coautrice in Variazioni sul cielo con Margherita Hack, regia di Fabio Massimo Iaquone e Sue Jane Stoker, musiche C-Project (Il Rossetti, Teatro Stabile del FVG – Promomusic – Mittelfest); è Marcellina ne Le nozze di Figaro con Tullio Solenghi, regia di Matteo Tarasco (Compagnia Lavia); attrice in Fedra 2003 assolo amatissimo dalla critica, su testo di Paolo Puppa per la regia di Angelo Generali (Rosaspina.Un teatro - ERT). Attrice in L'apparenza inganna e in Italiani si nasce e noi lo nacquimo di e con Tullio Solenghi e Maurizio Micheli (La Contrada, Teatro Stabile di Trieste); è Acroteleuzia e Artotrogo nel Miles Gloriosus con Vanessa Incontrada e Maximillian Nisi (Teatro Vivo, Plautus Festival). Interpreta Comare Page in Falsaff e Le allegre comari di Windsor per la regia di Antonio Salines. Interpreta Isabella nella felice trasposizione scenica, Teatro del Frizzo, dell’opera madrigalistica L’Amphiparnaso di Orazio Vecchi. Esperienze dai richiami espressionisti in Pampas da Ulrike Meinhof per la regia di Fabio Maccarinelli (CTL Brescia) e in Reparto n.6 di Cechov (Teatro del Frizzo, Santibriganti - Torino), assolve più ruoli in trasposizione femminile per la regia di Petru Vutcarau (Teatro Ionesco di Chisanau). Voce in scena, a fianco di M° Piero Bonaguri, ne La città capovolta - atti unici per attrice e chitarra amplificata (Rai Trade - Conservatorio G. B. Martini di Bologna), musiche del M°Adriano Guarnieri e del M° Gilberto Cappelli, che vantano entrambi il Premio Abbiati, testi di Ungaretti; interpreta Costanza nell'opera da camera del M° Adriano Guarnieri Nell'alba dell'umano – Processo a Costanza, libretto di Silvia Cecchi (Rai Trade, Angelica, Accademia Filarmonica Bologna). Riscuote vivo interesse, nell'assolo Rapporto su La Banalità del Male riduzione scenica ed adattamento teatrale dal noto saggio di Hannah Arendt (ideazione e drammaturgia di Paola Bigatto). Attrice e autrice in Trapassando il futuro grazie alla fiducia e alla collaborazione con Comitato delle Memorie, Cedost, Associazione Familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, Associazione familiari delle vittime della Uno bianca. Attrice per le regie di Leonesi, Salines, Ferrarini, Fava, Maccarinelli, Radice, Generali, Cotugno, Longhi, Solenghi, Giraldo, Iaquone e Stoker, Tarasco, Vutcarau. Attrice per il Teatro Aperto, Teatro Dehon di Bologna per oltre una decina di allestimenti. Primo Premio nel Concorso di Teatro di Lettura – Accademia Antoniana di Bologna. Premio Speciale della giuria artistica con Le tentazioni, in coppia con Mauro Piombo del Teatro del Frizzo, per originalità e qualità interpretativa (il Buttafuori - Teatro dell'Angolo, Hiroshima Mon Amour, Torino). Direzione Artistica della rassegna teatrale La Ribalta - quartiere San Donato, Bologna (1996 – 2007). Frequenta lo Stage Internazionale di Commedia dell'Arte. Allieva, attrice e assistente a fianco di Antonio Fava dal 1988 al 1992 in Italia e all'estero nella ricerca e nella pratica del teatro di maschera in origine e in trasposizione moderna. Studia con Matilde Marullo, Gianfranco Ferri, Giovanna Giovannini, Germana Giannini, Yves Lebreton, Maria Teresa Di Clemente, Philip Radice. Presso il Laboratorio Comico Permanente - Bologna, conduce l'attività didattica sperimentale e di ricerca sul linguaggio della maschera teatrale dalla Commedia dell'Arte al Comico Contemporaneo per partiture espressive vocali, gestuali e del profondo. Collabora con Giorgio De Marchi, scultore e mascheraio. TEATRO Fedra 2003 di Paolo Puppa, regia di Angelo Generali – Rosaspina - ERT; Rapporto su la banalità del male assolo dal noto saggio di Hannah Arendt; attrice e coautrice – ideazione, drammaturgia e regia di Paola Bigatto; Variazioni sul cielo ideatrice, attrice e coautrice; con Margherita Hack e C-Project, regia di Fabio Massimo Iaquone. Promomusic - Il Rossetti, Teatro Stabile del FVG - Mittelfest (2004-2005-2006); Miles Gloriosus con Vanessa Incontrada e Maximilian Nisi (interpretand0 Artotrogo e Acroteleuzia) – regia di Cristiano Roccamo -Teatrao Vivo, Plautus Frestival (estiva 2011); Le nozze di Figaro con Tullio Solenghi (interpret. Marcellina) regia di Matteo Tarasco – Compagnia Lavia (2007-08); L'apparenza inganna con Tullio Solenghi e Maurizio Micheli (interpretando Giulia), regia di Tullio Solenghi - La Contrada, Teatro Stabile di Trieste (2012-2013); Italiani si nasce e noi lo nacquimo di e con Tullio Solenghi e Maurizio Micheli – regia di Marcello Cotugno - La Contrada, Teatro Stabile di Trieste (2010-2011); Pampas (interpretando Monika) regia di Fabio Maccarinelli – C.Teatro Laboratorio Brescia (2001); Trapassando il futuro LUNGO LA GALLERIA, quella volta delle bombe. LA TRANSIZIONE - la vicenda della Uno bianca. Attrice e coautrice in collaborazione con Comitato delle Memorie, Cedost, Associazione Familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 e Associazione familiari delle vittime della Uno bianca; La città capovolta atti unici per attrice e chitarra amplificata; con M°Piero Bonuaguri - musiche di M°A. Guarnieri e M° G. Cappelli – testi di Ungaretti - Conservatorio G. B. Martini Bologna e Rai Trade (2006); Nell'alba dell'umano. Processo a Costanza opera da camera del M°Adiano Guarnieri, testi di Silvia Cecchi – regia di Claudio Longhi. Angelica, Accademia Filarmonica di Bologna e Rai Trade (2009). Le tentazioni attrice e coautrice con Mauo Piombo, Teatro del Frizzo, Torino – Hiroscima Mon Amour (TO) Premio Speciale della giuria artistica per originalità e qualità interpretativa (1991 - 1994; L’Amphiparnaso attrice e coautrice, dal capolavoro madrigalistico di Orazio Vecchi - Teatro del Frizzo, Torino (1996); Reparto n.6 di Anton Cechov, regia di Petru Vutcarau – Teatro del Frizzo, Theatropolis, Festival Internazionale delle Arti Teatrali, Santibriganti – Torino (2000); I giorni felici che si vivono quando nascono i fiori liberamente tratto da Samuel Beckett – attrice e coautrice; con Pino Mainieri – Teatro del Frizzo, Femmere Teatro (1998-2000); Chiacchiere e racconti attice e autrice, dalla tradizione emiliana (maschere di Giorgio De Marchi (2003); Farse Mobili regista e coautrice con Lo Stabile della Luna, spettacolo do Commedia dell'Arte (2004); Il malato immaginario di Moliere (interpretando Tonina) regia di Luciano Leonesi – Teatro Aperto (1995 - 2002); Il borghese gentiluomo di Moliere (interpretando la signora Juordain) regia di Leonesi - Teatro Aperto (1999); L’avaro di Moliere (interpretando Frosina) regia di Luciano Leonesi - Teatro Aperto; Romeo e Giulietta di W. Shakespeare (interpretando la balia di Giulietta) regia di Ferrarini - Teatro Aperto (1997); La bisbetica domata di Shakespeare (interpret. Caterina) regia di Ferrarini con Aldo Sassi - Teatro Aperto (1996); Falstaff e le allegre comari di Windsor (interpr. Comare Page) regia di Antonio Salines - Teatro Aperto (2001); La valigia di Pandora di Giorgio Celli – regia di Ferrarini - Teatro Aperto; Trappola per topi di Agatha Christie (interpretando la signora Boyle) regia di Guido Ferrarini - Teatro Aperto; La cena dei cretini, di Francis Veber (interpretando Marlene) - Teatro Aperto; Il Cardinal Lambertini di Testoni (interpretando Isabella Pietramellara) regia di Luciano Leonesi - Teatro Aperto; Daddy Blues di Veber (interpretando Jaquiline Merril) - Teatro Aperto (2002); La vedova di Cefalù regia di Antonio Fava - Teatro del Vicolo - RE (1991); Monologhi da strada regia di Antonio Fava- Teatro del Vicolo -RE (1990); An verre de bosciolé sivvuplé regia di Antonio Fava e Jacques Lecoq- Teatro del Vicolo - RE (1989); Paté de cuir regia di Antonio Fava - Teatro del Vicolo (RE), Istituto Universitario Ginevrino (1988). OPERE VIDEO Coautrice e regista del cortometraggio Una storia sporca - la vicenda della uno bianca video ospite al Bellaria Film Festival 2006 nella sezione a cura dell’associazione D.E-R (Documentaristi Emilia-Romagna. Coautrice e regista del corto narrativo e musicale Una serata strana - storia tra realtà e sogno sul tema dell'identità negata nell'ambito del progetto Katun Party, Bologna. Sandra Cavallini - estratto della rassegna stampa Fedra 2003 - regia di Angelo Generali (Rosaspina.Unteatro - ERT) L’INTENSA FEDRA DI SANDRA CAVALLINI AD AQUILEIA E’ sembrata costruita sulla tecnica e sulla bravura di Sandra Cavallini la riscrittura di Fedra, il classicissimo tema del teatro greco e latino che martedì sera ha aperto Aquileiaestate 2005[…] Sessanta minuti intensi, in accelerazione costante, motivati da un testo intrigante che, come si diceva, ha avuto il sostegno del sudore di una Fedra inedita, claustrofobia, chiusa dentro i fantasmi ossessivi della sua mente.[…] Tutta la narrazione si appoggia sulla parola, sul corpo ossessivo, pregno della Cavallini-Fedra, un corpo che lascia la sua dimensione spaziale per espandersi, contrarsi, illuminarsi od oscurarsi a seconda del codice linguistico utilizzato. IL MESSAGGERO VENETO Alessandro Montello, 28 luglio 2005 LA FEDRA DEL 2003… Fedra rivive così in una Sandra Cavallini superbamente carnale, offuscata alla platea da un velo mai sollevato durante i dodici quadri, sovratitolati da didascalie luminose, in cui si articola il dramma borghese di una donna che materializza nel figliastro timido e profumato. IL GAZZETTINO Davide Lorigliola, 31 luglio 2005 QUESTA FEDRA “PADANA” AIUTA A EVITARE L’ANALISTA Protagonista Sandra Cavallini, una brava attrice già vista recitare accanto a Margherita Hack in “Variazioni sul cielo”, ma che qui preferisce confessare le proprie pene a quattro microfoni che la circondano. Il mito antico presentava Fedra come depositaria di una passione impossibile e devastante per il figliastro Ippolito, molto più giovane di lei e poco sensibile ai richiami dell’amore. IL PICCOLO Roberto Canziani, 28 luglio 2005 Va da sé che è impressionante constatare quanto possa essere efficace l’uso intelligente d’un mito, pur antichissimo, nella lettura e nella comprensione profonda della nostra realtà contemporanea[…] L’amore incestuoso di Fedra trova in questa intensa ri-scrittura una nuova e intelligente lettura: è incestuosa, e in quanto tale estremamente autentica ed affascinante, l’incapacità (che forse è pure politica) di questa donna di lasciar andar via il suo amore […] Sandra Cavallini è sola sulla scena e sa dare di questa vicenda un’interpretazione davvero intensa e complessa trovando, di battuta in battuta, il giusto e difficile equilibrio espressivo tra i toni patetici e straziati di un’anima che si perde negli spasimi velenosi dell’amore frustrato ed una rigorosa e forzata compostezza d’atteggiamento che la ragione, da sola, non può garantire. Un equilibrio che si riscontra anche nell’impostazione registica complessiva: accanto alla vicenda mitica e umana è infatti presente ed attiva in scena un’importante e felice riflessione su quale linguaggio scenico e spettacolare oggi può esprimere efficacemente questa vicenda. DRAMMA.IT di Paolo Randazzo, 16 OTTOBRE 2005 SE FEDRA INDOSSA ABITI BORGHESI La Fedra di Puppa è una donna spaesata in una vicenda medio borghese lombardo-veneta d’oggi che percorre l’inferno del desiderio[…] Non si arriva però ad una confessione, alla catarsi finale, perché la vita va avanti, inesorabile, e i bei gesti, così come quelli tragici, non sono più consentiti. Il monologo è tenuto magistralmente da Sandra Cavallini. IL DOMANI DI BOLOGNA, Eugenia Palumberi, 14 marzo 2005 Variazioni sul cielo - regia di Fabio Massimo Iaquone (Il Rossetti - Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia, Promomusic, Mittelfest) Sembrava che Variazioni sul cielo, tratto da 'Sette variazioni sul cielo' di Margjerita Hack, fosse nato esclusivamente per il Mittelfest; in verità, dato il successo e anche la struttura particolarmente teatrale, la messainscena di fabio massimo Iaquone ha potuto vantare una tournée, come ospite in teatri importanti come l'Eliseo di Roma, il Ponchielli di Crtemona, il Carcano di Milano. (…). Il palcoscenico, oltre che di Sandra Cavallini, vide la presenza della scienziata che raccontava delle stelle, del Big bang, accompagnata da un pubblico numeroso, affascinato, come in una specie di sogno dove il mondo onirico trovava un posto per la scienza e viceversa. Miracolo della scienza o miracolo del Teatro? TEATRO E SCIENZA, da Eschilo a Brecht e Barrow - Andre Bisicchia, UTET 2005 Una sera al teatro Eliseo di Roma mi ha riportato con la memoria agli anni della dolce vita […] Qui Roberto Rossellini presentò gli amici più cari Ingrid Bergman; Vittorio De Sica […]; Luchino Visconti […] Le feste spesso finivano all'alba e perfino al rivalità tra gli artisti sfumava nel clima euforico di una Roma vitalissima, creativa, capitale di intere generazioni di artisti. Oggi, l'Eliseo, dove ho assistito allo spettacolo Variazioni, sembra conoscere una nuova stagione di successi. PANORAMA Mario d'Urso, 15 ottobre 2004 L’esegesi dei testi iniziatici, impostati come sequenze di sogno (nel continuo processo di realizzazione) di una donna che ancora bambina provava il supremo diletto osservando il firmamento, è affidata a Sandra Cavallini a cui inoltre, dobbiamo il pensiero di trasporre i libri della Hack nella dimensione teatrale. Con gesto attentamente curato - un po’ da trapezista e da graziosa ballerina fanciullesca – e con registri narrativi modulati sulle risonanze fiabesche del racconto, l’attrice agisce nel coinvolgente disegno creativo firmato dal regista. IL GAZZETTINO Dejan Bozovic, 5 dicembre 2004 Margherita Hack […]si è trovata piuttosto bene a scrivere i testi di questo evento che poi ottimamente è stato sviluppato dalla regia di Fabio Massimo Iaquone che ha unito suoni e immagini a corredo, bello ma anche utile, dei testi e della recitazione partecipata ma anche doverosamente precisa di Sandra Cavallini. IL MESSAGGERO VENETO G. Carbonetto, 24 luglio 2004 La messa in scena, liberamente ispirata al testo di Margherita Hack “Sette variazioni sul cielo” è interpretata alla perfezione da Sandra Cavallini, unica interprete cui si deve l’idea dello spettacolo. NUOVA AGENZIA RADICALE Sonia Arlacchi, 8 febbraio 2005 In quella cosmogonia l’attrice che racconta a spezzoni le fasi della sua indagine dell’alto pare persa, come un’Alice sorpresa in un’astrale paese delle meraviglie. IL GAZZETTINO Angela Felice, 25 luglio 2004 Una materia difficile, che tuttavia arriva la pubblico in modo efficace, nella rielaborazione del testo ad opera di Sandra Cavallini - che è anche interprete sulla scena - e nella regia di Fabio massimo Iaquone, che hanno il privilegio di avere scartato la tentazione dell’enfasi a tutto vantaggio dell’essenziale. Le parole scelte con cura, definiscono i contenuti che si ritagliano come bassorilievi, e la Cavallini interagisce elegantemente con la scenografia, tutta giocata sulle creazioni video. LA NUOVA VENEZIA Alessandra Lionello, 28 ottobre 2005 Quasi una magnifica fiaba, un'odissea, dove i protagonisti sono le stelle, la luna, la prima passeggiata sulla sua superficie in tutto e per tutto simile, nello spirito al viaggio di Colombo L'Unità Maria grazia Gregori, 26 luglio 2004 Non siamo lontani dall'ansia di ricerca astrofisica riversata da Margherita Hack e Sandra Cavallini, in Variazioni sul cielo, sulla scia del libro quasi omonimo in uno spettacolo per luci, suoni e sogni [..] come una novella combattiva Eva, in un viaggio-conferenza tra i magici video naturisti del regista Fabio Massimo Iaquone, attraversando con semplicità i secoli tra domande infinite per formulare l'ipotesi di un "multiverso" in cui potremmo convivere con irraggiungibili extraterrestri lontani milioni di anni luce. LA REPUBBLICA Franco Quadri, 26 luglio 2004 … e altro La tragedia è sempre ad un passo dal prorompere dando alla comicità della poliedrica S. Cavallini una cifra di forte originalità. BRESCIA OGGI – 29 Agosto 1991 Sandra Cavallini già brillante con “Il malato Immaginario” ha colto un altro bel successo […] con il Teatro del Frizzo, in scena “Le tentazioni” […] una dimensione di lucida originalità in un racconto che senza sosta regala schietti (ed improvvisi) momenti di esilarante comicità, i due interpreti mettono in mostra tutta la loro bravura con una performance, piccolo gioiello di gestualità e azione scenica, come di rado è dato vedere. IL RISVEGLIO POPOLARE, F. Ganio-Ottavio, 19 Marzo 1999 Lo spettacolo, con lui assassino poco convinto malgrado cappi, coltelli ed accette, e lei donna dai molteplici ruoli da rinnovare a grande velocità. Desideri erotici si intrecciano a desideri di morte, in un gioco folle, ricco di sorprese ed allegria. LA GAZZZETTA DI PARMA, Valeria Ottolenghi, 26 Agosto 1993 Un torinese ed una bolognese, si caratterizzano per un maggior utilizzo delle tecniche teatrali dove a scatenare la risata non sono le battute, ma le situazioni surreal-orrorifiche di una suora e del suo giustiziere. LA REPUBBLICA, 13 Aprile 1993 A tu per tu con il passeggio serale, S. Cavallini e M. Piombo, pronti a confrontarsi con la quotidianità e a sfidarne la distrazione. […] Sfoggio da affiatamento fra le “maschere” inscenando una comicità asciutta, a tratti lugubre, fino al grottesco e al folleggiante. Il dominio dei carattere e della corporeità lascia comunque spazio all’improvvisazione. […] Forse la Commedia dell’Arte è anche questo, è desiderio comico di realtà e di credibilità. LA GAZZETTA DI REGGIO EMILIA Mario Gobbi, 14 Agosto 1993 applausi particolarmente calorosi sono andati al termine a Sandra Cavallini e Aldo Sassi, rispettivamente nei ruoli della balia e del frate, entrambi così pronti a partecipare all’avventura d’amore di Giulietta e Romeo, incoscienti come i due giovani GAZZETTA DI PARMA Valeria Ottolenghi, 29 Novembre 1997 Sandra Cavallini è una balia amorevole, pettegola, angosciata, di una sensibilità, duttilità e misura non comuni. LA SCRITTURA INCANTATA Nino Campisi, Settembre 1997 A seconda dell’intensità gli interpreti mostrano in scena maggiore o minore spessore drammaturgico bene la signora Jouridain di S. Cavallini. IL RESTO DEL CARLINO Alberto Artese, 29 Dicembre 1997 Molto più schietta, più vera e anche molto applaudita dal pubblico dell’Abeliano la signora Jourdain, ne “Il borghese gentiluomo”, impersonata da S. Cavallini. L’attrice interpreta il ruolo della donna dal buon senso, lungimirante ma allo stesso tempo spiritosa e coraggiosa. LA PUGLIA Elia Parlavecchia, 23 Febbraio 1997 Sandra Cavallini è una superba Caterina ne “La bisbetica domata”, nevrotica e piena di sfumature tonali e di guizzi. QUI PARMA – 28 Novembre 1996 Ecco la serva Tonina (una incisiva ed energica Sandra Cavallini) sgambettare continuamente ed invano tra rimbotti acidi del padrone. GIORNALE DELLA TOSCANA S. Maggiorelli , 25 Gennaio 1999 Brava in particolare Sandra Cavallini che, nel ruolo di Tonina, la serva vivace, decisa, attivissima di Argante, muove tutta la commedia. GAZZETTA DI PARMA Valeria Ottolenghi, 29 Gennaio 1999 “Cerco un paese innocente” ha inciso nei cuori una catena di impressioni, ravvivando la memoria con gli strumenti della cronaca e stimolando i sensi con l’emozione della musica e delle parole. Un’armonica commistione di linguaggi costruita dall’attrice Sandra Cavallini, ideatrice del progetto. (…) Ma vince la commozione quando sul palco sale Sandra Cavallini e scandisce il suo monologo dove si rincorrono voci di un dramma terribile che intreccia il linguaggio freddo del criminale ai pensieri confusi di vittime e testimoni. Sullo sfondo scendono, ad una ad una, strisce di tela su cui Gino Pellegrini ha dipinto file di occhi, e l’applauso sembra non finire mai. IL RESTO DEL CARLINO Luciana Cavina, 6 gennaio 2006 [email protected] - tel. 3484450843 - www.sandracavallini.it