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Notiziario
La tristezza nel cuore di Dio
doveva essere insostenibile,
Gesù stava per essere ucciso.
Aveva addirittura detto loro che
sarebbero venuti meno sotto il
peso delle difficoltà e lo
avrebbero
abbandonato,
lasciandolo solo nel momento
del maggior bisogno.
Ho quale terribile solitudine
avvolse il cuore di Gesù il
Messia. “Egli venne in casa sua
ma i suoi non l’anno ricevuto”.
ma quando coloro che l’anno
ricevuto arrivano al punto di
rinnegarlo, questo deve essere
insopportabile,
Gesù
però
sapeva che poteva ancora
contare sull’amore del Padre,
Era il Padre che gli era vicino
alla Sua nascita, era il Padre
che lo commissionò al suo
battesimo. Era il Padre che gli
era vicino durante quei
quaranta giorni di tentazione,
e poi ogni mattina ispirando il
suo cammino quotidiano.
Ed ora era il Padre che
sarebbe stato lì nel giardino,
alla croce, nella tomba, alla
resurrezione. Il Padre era
vicino al Figlio e il Figlio era
vicino al Padre. L’uomo
mortale era totalmente fragile
e imperfetto: argilla, polvere e
vapore. Eppure il Padre era
stato con Lui prima dell’inizio.
Il Padre sarebbe rimasto
“Dio può trasformare il tuo fallimento in successo”
“...terminato di parlare [Gesù] disse a Simone:
“prendi il largo. E gettate le vostre reti per pescare”
Simone gli rispose: ”Maestro tutta la notte ci siamo
affaticati e non abbiamo preso nulla; però secondo
la Tua Parola, getterò le reti”. E, fatto, così, presero
una tal quantità di pesci, che le reti si
rompevano” (Luca 5:4-6).In questo racconto ci sono
due principi da valutare attentamente.
1) Dio può servirsi anche di un fallimento pur di
attirare la nostra attenzione. Quando il Maestro si
rivolse a Pietro, questo era stanco, deluso e, per di
più, a mani vuote. Gesù potrebbe parlarci nel bel
2013 Anno -3
consistente e verace.
Quando uno porta la croce, deve
riconoscere che attraverso un pianeta
traumatizzato. Parte di questa tragedia è
vivere in una società divisa e devastata
fino all’estremo. Questo si manifesta nei
matrimoni che falliscono, famiglie che
vanno in pezzi, amicizie interrotte e anche
nelle molte separazioni segue pagina 2
Mezzo di una crisi matrimoniale, sull’orlo
di uno smarrimento nell’educazione dei
figli o quando non siamo più in grado di
reggere le sfide che il lavoro, ci
presenta.
Egli non vuole che sfuggiamo ai
problemi, bensì, desidera che impariamo
da essi e che scopriamo la differenza
che la Sua presenza può rappresentare nella vita
qualora lo rendessimo partecipe delle nostre difficoltà.
2) Dio può anche farci conoscere il fallimento e, poi,
portarci al successo. Alle volte diamo per scontato che
una sconfitta sia la diretta conseguenza del non essere
nella volontà di Dio.
La verità, invece, è che l’insuccesso ci sorprende
perché confidiamo sulle nostre misere forze piuttosto
che contare sulla Sua.
Quando Gesù parlò, i pesci “reagirono”. La Bibbia
afferma:
Segue pagina 2
a
gin
Dalla 1°pa
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Pagina 2
“… presero una tal quantità di pesci, che le reti si rompevano.
Allora fecero segno ai loro compagni dell' altra barca, di venire ad
aiutarli. Quelli vennero e riempirono tutt'e due le barche, tanto che
affondavano” (Luca 5:6-7).
Le nostre condizioni non potranno mai limitare la mano di Dio,
solo la nostra caparbia incredulità potrà farlo.
Obbedendo, scopriremo l’immensa abbondanza che Egli intende
riversare su noi: un abbondanza tale da superare ogni nostra più
rosea attesa.
a
Dalla 1 pagin
Nella chiesa. E’ dovunque ed è doloroso.
Coloro che portano la croce incontrano giorni duri,
nei quali sembra che ognuno fugge e se ne
va per la sua strada.
E’ in quei momenti che bisogna ricordare
alla
propria anima oppressa che il Padre è ancora vicino; il Figlio e al nostro fianco, portando il giogo e lo
Spirito continua a cingerci dall’alto. Colui che porta la croce comprende allora che non c’è luogo
intorno al globo in cui il credente sarà mai totalmente solo, Dio sarà là, aspettandoci, sostenendoci
ed amandoci. Coloro che portano la croce del diavolo non avranno mai questa compagnia.
Ma coloro che si trovano nel cammino del Calvario hanno invece la sicurezza che anche se il mondo
stesso dovesse dissolversi, Dio sarà il loro solido fondamento. Oggi puoi avere la certezza che
attraverso la fede sarai accompagnato da Colui che ti ha formato nel seno materno.
Era lì al momento del tuo concepimento e resterà al tuo fianco finché lo vedrai attraverso le porte
della Sua gloria. “Ecco L' ora viene, anzi è venuta, che sarete dispersi, ciascuno per conto
suo, e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me “ (Giovanni 16:32).
Ha cura di te!
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L’uomo ha bisogno di pace, da sempre l’ha cercata e non è mai
riuscito a trovarla.
Da quando l’uomo è stato creato, e da Dio reso padrone delle immense risorse della terra, si è reso
responsabile di un’impressionante susseguirsi di lotte fratricide. Ha versato molto sangue innocente per la
sua insaziabile avidità per imporre una pace che gli consentisse di godere il frutto della sua ingiustizia.
La storia ci insegna che l’uomo sa parlare di pace, ma non la sa realizzare, infatti ogni tentativo di pace che
esclude Cristo è destinato al fallimento.
La Parola di Dio afferma: "Quando diranno: "Pace e sicurezza", allora una rovina improvvisa verrà loro
addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno" (1°Tessalonicesi 5:1-3). Questa profezia si
riferisce ai nostri tempi, ci annuncia una pace agognata e voluta da tutti gli stati del mondo. Peccato che non
possa durare.
È scritto che dopo un breve periodo d’apparente successo, in cui ci sarà finalmente pace e sicurezza per
tutti, un’improvvisa rovina piomberà sui popoli e nessuno scamperà. Gesù dice che il Suo regno non è di
questo mondo. "Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono
tuoi" (Giovanni 17).
Il peccato rende nemici di Dio.
Se siamo nemici di Dio, come potremo essere amici tra noi? Il peccato produce sempre e solo morte! A
causa del peccato ci odiamo, ci uccidiamo, opprimiamo, sfruttiamo, commettiamo ingiustizie, infliggiamo
indicibili sofferenze al nostro prossimo. Con la guerra nel cuore come potremo risolvere i problemi della
pace?
Ringraziamo Dio che non ci ha abbandonati.
È scritto: "Perché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in
lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16). Con queste parole il Signore ci indica la via per
eccellenza che conduce alla vera pace! Quindi è necessario credere in Cristo Gesù, accettare il Suo amore,
ricevere per fede la vita eterna.
Non c’è peccatore che non possa essere riscattato.
È scritto: "Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. Se
confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità" (1°
Giovanni 1:8-9). Nella lettera ai Romani 10:9 si legge: "Se con la bocca avrai confessato Gesù come
Signore e avrai creduto con il cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato". Sei pronto ad arrenderti
a Gesù ora? Vuoi veramente gustare la pace di Cristo ora? InvocaLo con tutto il tuo cuore con una semplice
preghiera: "Gesù, entra nel mio cuore, fai di me un uomo nuovo, un uomo di pace alla Tua Gloria!".
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Il mio pensiero di questi giorni è: [devo avere più fede! Altrimenti
diventa veramente difficile.
Guardare avanti con speranza è l’unica cosa che illumina e colora
il mio cammino.
Perciò mi accosto con umiltà e devozione a Dio perché lo sento
come Padre, amico e unica persona su cui posso mettere tutta la
mia fiducia.
Sento di amarLo in maniera profonda e di mettere la mia vita
giorno per giorno nelle Sue mani!].
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La gloriosa presenza del Signore in mezzo al popolo
ebreo era visibile per mezzo di quella che la Parola di
Dio chiama la nuvola. “Io verrò a te, aveva detto il
Signore a Mosè, in una folta nuvola”.
Per i veri cristiani del tempo della Grazia la gloriosa
manifestazione del Signore è possente realtà che non
è data da una nuvola visibile, che gli ebrei chiamavano
schekinah, ma dalla potenza dello Spirito Santo
visibilmente nei suoi effetti.
Quella che la schekinah, era per il popolo d’Israele, lo
Spirito Santo è per la chiesa che forma l’insieme di tutti
i vari credenti.
Israele si regalava nella sua vita secondo i movimenti
della gloriosa nuvola e si muoveva o restava fermo in
conformità a quella celeste indicazione.
Così ogni vero figliolo di Dio non è più diretto dalla
naturale, mossa dalle passioni o dai sentimenti che
provengano dall’io non rigenerato, ma è guidato dalla
divina potenza dello Spirito Santo, che lo conduce
sulla via delle “buone opere le quale Iddio (ha per
lui) dinanzi preparato.
Perciò lungo il nostro cammino cristiano la cosa più
importante non è di partire o rimanere fermi, ma
di ubbidire agli ordini di Dio mediante la Sua Parola
e il Suo Spirito. Per i paurosi e i timidi la difficoltà
sorge quando viene dato il segnale della partenza;
per gli impulsivi ed impazienti la tentazione di
disubbidire viene quando la nuvola tarda a
muoversi.
Il Signore conduce i Suoi in modo infallibile, la
nostra sola certezza è non sapere quando Egli dirà
fermatevi o camminate. chiediamoGli di farci
grazia di
non prendere iniziative, di non
camminare da soli, né di rimanere senza il Suo
ordine.
Se desideri ricevere gratuitamente una copia del Vangelo di Giovanni, compila questo coupon, ritaglialo
lungo la linea tratteggiata o fotocopialo e, dopo averlo inserito in una busta affrancata, invia la tua richiesta a:
redazione “Gesù è il Signore” Vico Castellina
N°19 80136 Napoli.
Saremo onorati dalla tua richiesta, per
conoscere meglio il Figlio dell’Iddio vivente,
che ha donato Gesù sulla croce per la nostra
salvezza!
Inviatemi: una copia gratuita del Vangelo di Giovanni
Cognome
Nome
Via
N°
Cap.
Città
Prov.
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Il tempo passa molto in fretta; il passato
è un ricordo che ha lasciato gioie e
rimpianti, il futuro è sempre atteso con
speranza, mentre il presente è un
momento
per
consumare,
delle
considerazioni, e prendere delle
decisioni,.
E’ necessario anche un bilancio per
quando riguarda l’aspetto spirituale
della vita, chiudere i conti con il passato
e aprirne di nuovi per il futuro.
Un bilancio spirituale
Tanti vivono senza mai tirare le somme,
è come se andassero avanti per forza
di pigrizia senza aver avuta mai la gioia
di vivere. La paura che “non tornino i
conti” induce tanti a proseguire la
propria
esistenza
senza
mai
esaminarsi.
Per vivere una vita secondo la volontà
di Dio, invece, è necessario fermarsi e,
attraverso la Sua Parola, esaminarsi:
“Esaminatevi per vedere se siete nella
fede; mettetevi alla prova” (2°Cor.13:5).
La vita, le azioni dell’uomo non devono
essere considerate sulla base di quello
che gli altri pensano, ma secondo il
metro di Dio.
Chi sale sulla bilancia è sempre in
difetto: “… tu sei stato pesato con la
bilancia e sei stato trovato mancante
“ (Daniele 5:27).
La giustizia dell’uomo al cospetto di Dio
è sempre inadeguata: “Tutti quanti
siamo diventati come l' uomo impuro,
tutta la nostra giustizia come un abito
sporco; tutti quanti appassiamo come
foglie e la nostra iniquità ci porta via
come il vento “ (Isaia 64:6),
Chi pensa di chiudere i bilanci della
propria vita spirituale in attivo, perché si
confronta con gli altri e perciò si
assolve, in realtà sta falsando i
conteggi, “ Non c' è nessun giusto,
neppure uno “ (Romani 3:10).
I conti con il passato
Ci sono esperienze particolarmente
dolorose che accompagnano l’uomo
per tutta la vita, senza che egli riesca a
distaccarsene; è come se ogni
individuo avesse un conto sempre
aperto con il passato.
È possibile tracciare una riga
sopra e chiudere definitivamente i
conti con la vecchia vita?
Non solo è possibile,
ma necessario:
“Basta
con
il
tempo
trascorso... vivendo nelle
dissolutezze, nelle passioni,
nelle ubriachezze, nelle
orge, nelle gozzoviglie, e
nelle
illecite
pratiche
idolatriche” (1°Pietro 4:3).
“...il salario del peccato è la
morte” (Romani 6:23).
È necessario chiudere i conti con il peccato per mezzo del
perdono di Dio: “Voi, che eravate morti nei peccati e nella in
circoncisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui,
perdonandoci tutti i nostri peccati” (Colossesi 2:13).
Senza l’intervento di Dio l’uomo non è capace di dare un taglio
netto al passato: “Può un moro cambiare la sua pelle o un
leopardo le sue macchie? Solo allora anche voi, abituati come
siete a fare il male, potrete fare il bene” (Geremia 13:23).
Chiunque si riconosce peccatore e invoca la misericordia di Dio,
può chiudere con la vecchia vita e divenire una nuova creatura in
Cristo. Per tirare le somme di una vita vissuta senza Dio,
caratterizzata dall’insoddisfazione del cuore, dall’attrazione per il
solo piacere, dal desiderio per fare ciò che non onora il Signore, è
necessario morire: “Così anche voi fate conto di essere morti al
peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù. e non prestate le vostre
membra al peccato, come strumenti d' iniquità; ma presentate voi
stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come
strumenti di giustizia a Dio “ (Romani 6:11-13).
Novi conti per il futuro
La buona volontà, gli sforzi e i mezzi umani non bastano quindi
per dare inizio ad una nuova vita; solamente la salvezza in Cristo
segna la fine del vecchie e l’inizio di un nuovo capitolo nel quale
possono essere scritte tante belle pagine.
Anche per te che stai leggendo questo notiziario può iniziare una
nuova esistenza, nonostante fino ad oggi tu abbia vissuto nella
sregolatezza, i rapporti con le persone care sono incrinati e non
hai prospettive per il futuro, la soluzione c’è ed è Gesù, fai di Lui il
tuo Salvatore: “In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto
il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per
mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati” (Atti 4:12).
E quindi tempi di bilanci, fai un risecando di come hai vissuto la
tua vita fino ad oggi, se ti rendi conto che chiudi il passato con
una perdita, rivolgiti a Dio affinché Lui ti dona il resto dei tuoi anni
ricchi di benedizioni: “Figlio mio, non dimenticare il mio
insegnamento,
e
il
tuo
cuore
osservi
i
miei
comandamenti, perché ti procureranno lunghi anni, di vita e di
prosperità” (Proverbi 3:1-2). Dio ti benedica!
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La costituzione italiana attribuisce alla famiglia la sola connotazione
naturale; “la repubblica riconosce i diritti della famiglia come società
naturale fondata sul matrimonio” [art. 29].
L’unione civile è una forma di convivenza tra due persone che spontaneamente scelgono di non avvalersi
del vincolo giuridico del matrimonio. Ad essi comunque gli ordinamenti giuridici di alcuni paesi hanno
riconosciuto uno status secondo il quale le coppie di fatto possono essere sia eterosessuali che
omosessuali.
Una delle difficoltà emerge dal considerare il legame tra un uomo e una donna paragonabile all’unione tra
due persone dello stesso sesso, siano essi maschio o femmine. Pur credendo fermamente che la fede non
si debba imporre, alcune riflessione ci sembrano doverose alla luce di alcuni principi etico - sociali
universalmente condivisi, quale l’unione naturale tra l’uomo e la donna. La stessa costituzione italiana
attribuisce alla famiglia la sola connotazione naturale: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come
società naturale fondata sul matrimonio” (art. 29).
In questo contesto uno dei grandi pregi dell’insegnamento bilico è la sua completa armonia con le
inalterabili leggi dell’esistenza. Limitiamo il nostro sguardo al Nuovo Testamento e soffermiamoci sul termine
“naturale” alla luce di quando dice l’Apostolo Paolo “Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro
donne hanno cambiato l' uso naturale in quello che è contro natura; similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto
naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine” (Romani 1:26-27). Sempre Paolo scrive: “Non sapete che
gl' ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v' illudete; né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né
sodomiti, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio” (1°Corinzi 6:9-10).
Dunque, la Scrittura ed il buon senso civico convergono nell’affermare che l’unione sentimentale, prima di quella fisica
è contemplata soltanto tra un uomo e una donna. L’epistola di Giuda allude a “Sodoma e Gomorra e le città vicine, che
si abbandonarono … alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio, portando la pena di un fuoco
eterno” (Giuda 7).
Per Gesù stesso l’argomento rappresentò un “banco di prova” volto a testare la serietà dei Suoi insegnamenti, ecco
alcune Sue affermazioni: “Ed egli rispose loro: «Non avete letto che il Creatore, da principio, li creò maschio e femmina
e che disse: Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l' uomo non lo separi»” (Matteo
19:4-6).
Da principio è una legge che ha superato la prova del tempo; il principio biblico non invecchia, né teme i mutamenti di
costume delle civiltà. Li creò maschio e femmina, dalla cosiddetta creazione inferiore, ossia quella animale, fino al
coronamento del creato rappresentata nell’umanità, vi è una differenza biologica sostanziale che non potrà in alcun
modo essere mitigata.
Lascerà il padre e la madre, anche questa verità è innegabile, nessuno può venire al mondo attraverso una coppia
omosessuale, tutti hanno un padre e una madre! Infine l’uomo ... si unirà a sua moglie, da questa unione naturale nasce
la famiglia. Le coppie di fatto anche se non riconosciute in unioni civili certamente sono sempre state una realtà.
La Chiesa delle origine affrontò questo argomento per la guida dello Spirito Santo. Fu proprio l’Apostolo Paolo a
dichiarare che questa posizione può essere ribaltata e divenire un motivo per glorificare Dio: “tali eravate alcuni di voi;
ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito
del nostro Dio” (1°Corinzi 6:11). Quindi l’omosessualità, non è destinata ad essere permanente: tali eravate alcuni!
In sintesi, da queste affermazioni bibliche si comprende chiaramente che la testimonianza circa l’omosessualità attesta
che si tratta di un grave peccato ma, come dice Paolo, c’è speranza grazie al perdono di Cristo e alla purificazione nello
Spirito Santo.
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Ti
asp
etti
am
o!
Fonseca vico Castellina N°19 80136 Napoli.
Pastore della comunità “Vittorio Livigni”.«Saremo onorati di una
tua visita, per condividere la gioia della salvezza in Gesù Cristo, non
importa tu chi sia ho di quale religione appartieni, il Signore e morto
per te e per me!»
Domenica ore: 11-00
Martedì
ore: 19-00
Giovedì
ore: 19-00
Il nostro Dio prova gioia, prova tristezza, si può arrabbiare e questi sono veri
e propri sentimenti.
La Bibbia ci fa capire fin da subito che il nostro Dio è una persona con un
carattere ben preciso, non è quello che pensiamo ho vogliamo noi.
Egli addirittura discute e condente, ama, ha delle cose che Gli piacciono
tantissimo e delle cose che ha in abominio. Egli è geloso, protegge e ha una
voce potente.
L’energia invece non ha nessuna di queste caratteristiche, fulmina
indifferentemente chiunque gli si avvicina e non ha discernimento, non fa
piani e disegni per il futuro, non comunica, il nostro Signore invece si!
No, caro amico, Dio non è un’energia indistinta, Dio è una persona nel vero
senso della parola! Chi ti racconta le favole ti descriva un dio minore che
coincide praticamente con la natura e con noi stessi, Egli ti offre come unica
prospettiva alla fine «il dissolversi di tutto nel nulla».
ma qual è il problema? Mettilo alla prova, parlagli e digli che vuoi sentirlo e
conoscerlo. Noi crediamo sia per fede sia per esperienza vissuta
giornalmente che seguiamo l’unico è vero Dio d’ineguagliabile potenza.
Dopo questa affermazione inizia la parte più importante: «Tacere per
ascoltare la risposta da parte della persona più imputante dell’universo».
All’iddio creatore del cielo e della terra
“Poi Dio disse: facciamo l’uomo a
nostra Immagine è somiglianza …”
[Genesi 1:26]
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La mia testimonianza
Il mio nome e Mario, e abito a Napoli, o 54
anni e fino a 15
anni fa mi ritenevo una persona migliore degli altri, solo perché nella
mia vita non ho mai rubato e mai avuto grane con la legge. Sono
sposato da 33 anni o tre figli e non o mai tradito mia moglie.
Veramente una bella famiglia questo mi portava a giudicare le persone
di questo mondo dicevo sempre mi mancano solo un po’ di soldi per
essere perfetto. Vedendo quelle persone malvagie che vivevano in
maniera diversa dalla mia mi portava anche a maledire .
Il cambiamento e avvenuto, un po' per volta. Iniziando quando mio fratello Vincenzo in carne si ammalò di
un tumore maligno hai polmoni la sua infermità duro circa 10 mesi e a solo 40 anni morì lasciando tre figli.
Ma quello che più mi faceva arrabbiare era la calma, e la tranquillità di un altro mio fratello, Felice
convertito da oltre 10 anni, e dicevo in me stesso ma guarda un po’? Sta morendo nostro fratello e lui come
se niente fosse, con il solito sorriso con cui parlava con alcuni fratelli in Cristo. Uno dei fratelli vedendomi
che li osservavo mi parlò del Signore, e mi invito in chiesa per pregare per mio fratello. Ci andai ma
vedendo il modo in cui pregavano non riuscivo a pregare come di solito ero abituato a fare, persone che
invocano il Signore in modo diverso dal mio mi portava lontano dalla realtà. Il culto finì, andai via era la
prima volta che avevo avuto una esperienza con la chiesa evangelica. Ma senza che succedesse niente
nella mia vita, pochi giorni dopo mio fratello morì. Passarono 2 anni e finalmente il mio cuore si aprì alla
presenza e alla potenza di DIO. Una sera di febbraio del 1998 che venni da lavoro mia moglie mi disse:
Mario si e aperta una chiesa evangelica, poco distante della nostra abitazione, che dici vogliamo andarci?
Le risposi: ti farò sapere? Il giorno dopo mentre lavoravo, ricordò le parole che mia moglie Anna mi aveva
detto il giorno prima. Così telefonò a mia moglie e gli dissi: Anna ieri mi hai accennato della chiesa
evangelica che si e aperta, sai anche l'orario, e il giorno, dei loro culti?
No mi rispose. Ma se vuoi saperlo mi informerò? Gli risposi di si. Quel giorno mi ricordo che non finiva più,
pensavo solo, chissà qual è il giorno, e a che ora iniziava il culto. Dico il culto, perché ricordo quel giorno
che andai in chiesa evangelica, e lo sentì ad un fratello. Finalmente, la mia giornata di lavoro terminò,
andai a casa, e mia moglie mi disse: che incominciava alle ore 19,30. Guarda caso, proprio quella stessa
sera. Nel mio cuore già sentivo una gioia che a parole non si può spiegare, mia moglie mi guardò stupita e
disse: Mario ma mi ascolti?
Me lo disse più di una volta, il Signore già stava operando nella mia vita in un modo meraviglioso.
Andammo in chiesa con grande gioia, mi ricordo che prima di entrare in chiesa, mi guardavo intorno per
vedere se qualcuno mi conosceva, ma finalmente entrammo, e senza dire niente ci sedemmo, stavano
seduti gli uomini da una parte, e le donne dall'altra parte. Eravamo non più di venti persone, un uomo si
avvicinò, e mi consegno il libretto dei cantici, il culto iniziò, sentivo un qualcosa in me che non capivo, ma
era bello. Mi sembrava che il mondo, si allontanava dalla mia presenza, il pastore predicò, (Luca 15:11,a
32) il figliol prodigo. I versi che entrarono nel mio cuore furono il (20, e il 21). Scoppiò in pianto che non
potevo trattenere. So solo, che, sentivo chissà cosa avessi fatto, e dicevo: Gesù perdonami. Mentre dicevo
quelle parole, non vedevo più il volto del pastore, ma vedevo due grande braccia aperte, e una luce
immensa che avvolgeva la mia vita, e proprio come dice il verso (20) sentivo la compassione di Gesù nel
mio cuore, mi sentivo protetto. Quando fini il culto, cercavo di spiegare hai fratelli la mia gioia, ma senza
riuscirci, i fratelli comprendevano bene la mia gioia. Al nostro rientro a casa, mangiando parlavo con mia
moglie, non ricordo per quante ore ancora. E da quel giorno meraviglioso sono passati 15 anni che con
l'aiuto dello Spirito Santo, cerco di servire il Signore, ho fatto il battesimo in acqua insieme a mia moglie, il
26\11\2000, e il 26\03\2001 il Signore mi battezzò con il suo Santo Spirito, nello stesso giorno il Signore
battezzò anche mia moglie. Il giorno 26 e come un giorno particolare, per i doni che il Signore ci ha donati.
Il Signore ci a donato la gioia di vedere scendere nelle acque battesimali, il nostro primo figlio, e
testimoniare con gioia di servire il Signore. Nella chiesa il Signore mi onora, dandomi un compito di
Diacono. E mi da la gioia di testimoniare del suo grande amore, e della salvezza che vuole dare a chiunque
crede in Cristo Gesù il Signore.
Mario Amato
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Luglio/Agosto - Chiesa Cristiana Evangelica Emmanuel