ANNO I.
%
Num. 1 .
>.P.Q.R.
ABBONAMENTI
ITALIA
Franco per tutto il Regno, L. 5 —
U n numero separalo . . . » — 1 0
U n numero arretrato . . . » — 2 0
Si p u b b l i c a
ESTERO
Fiir Oeslerreich und Déutschland
jalirlicli
F i . -4
Pour la France et la Suisse,
par an
Fr. IO
l'or England and Malta a
year
Se. 10
GIORNALE I I l
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A ^ Z E ^ E S W X ^ I E C S E :
JESU
CHRISTNA
«li Betlemme
Iesu Chrìstna o Gesù Cristo nacque in Betlemme milleottocentosettant'anni or sono, e
vidde la luce in una misera capanna.
Fu figlio al falegname Giuseppe, e a Maria
della tribù di Giù ila.
Sino dalla sua infanzia diede segni d'amorevole inclinazione e di divino intelletto.
All'età di dodici anni andò coi suoi genitori
a Gerusalemme per celebrarvi la Pasqua ebraica. Giuseppe e Maria avendo ripreso il viaggio
per Nazaret, e credendo che Gesù fosse rimasto indietro con qualche parente od amico, camminarono un giorno intiero senza di lui, e dopo
averlo inutilmente cercato, fra le più dolorose
angustie ritornarono a Gerusalemme, ove, dopo
il terzo giorno, lo ritrovarono nel tempio circondato dai dottori che con loro disputava, facendoli rimaner al massimo meravigliati con la
sapienza delle sue risposte.
Con gli stessi genitori si condusse poi a Na-
LIANE, CAPI FABBRICA l ARTIERI
Homeniea. 5
Domeniche
LETTERE E MANOSCRITTI
devono essere affrancati.
Messidoro.
iiiii,ii»
Società Operaia di Sannazaro
LE SOCIETÀ' OPERAIE
O) (3) fi,1 Notizie ricavate dai rispettivi giornali locali.
(2) I giornali francesi dicono che nel bosco di Boulogne vengono ingrassati
dei cani senza pelo di razza chinese, e la carne di questi cani s e r v e d'alimento alla maggior p a r t e degli operai di Parigi, che abitano vicino al bosco
di Boulogne.
le
Per abbonarsi inviare un Vaglia Postale di
Lire 5 all'Amministrazione del Giornale
in Roma, via Quattro Fontane N. 98. 1° piano.
L'abbonamento si considera dal 1° luglio 1874
al 30 giugno 1875.
Anno 5635.
Di ottomila trecento sessanta Comuni che compongono il
Ragno d'Italia, appena mille di questi hanno l'operaio stretto
in società con l'amico artigiano. Quasi tutte queste Società operaie sono costituite allo scopo di soccorrere, con
u.i giornaliero sussidio, il socio artiere che cade malato.
Ha duecento società, a tale umano sollievo, hanno agg unto quello morale delle scuole notturne e festive, acciò
l'operaio e il figlio d'esso s'istruiscano. Ottanta Banche
Popolari in oggi sono in vigore, e queste offrono, ai solvibili soci, dei prestiti a insensibile frutto. Più di novanta
focietà operaje si sono dato premura d'impiantare Magazzeni Cooperativi, onde con questi fornire all'operaio i generi di prima necessità a prezzi i più ristretti. Infine poche
società hanno appoggiato il sistema delle cucine economiche, che se non fanno bene, tali cucine, non recano neanche pregiudizio.
Da tutto questo complesso d'istituzioni a favore dell'operaio, si rileva che molto si è fatto, ma molto ancora resta
a farsi, e farsi subito.
La fame batte alle nostre porte.
E inutile illudersi, la sentiamo.
Non sarà la fame che in oggi fa strage nell'Asia Minore,
non sarà quella del Nord che costringe l'operajo tedesco a
cibarsi di sole patate, (1) non sarà neanche quella dell'artigiano parigino, che da più mesi mangia carne di cane; (2)
ma sarà sempre fame; eloquente appetito.
In Sicilia e nel napoletano i fichi d'India hanno sostituito il piatto di maccheroni (3). Nel romano i torsi di cavolo sono raccolti da terra dall'operajo disoccupato. Nel
lombardo il tradizionale risotto ha lasciato luogo alla bionda
polenta (4). E nel veneto, in toscana e nel resto d'Italia si
ride... di fame.
Solo il Piemonte ha saputo combattere quest'Idra da
mille teste, la fame.
E chi l'ha vinta è stato l'operaio unito all'operaio,
Uniamoci dunque, uniamoci!
Non perdiamoci in fanciullaggini da piazza, nè in dannosi
scioperi, ma pensiamo seriamente ai casi nostri.
Uniamoci coi lavoratori di terra, come per le prime diedero lodevole esempio le società operaje di Mortara, Fuligno, Sabbionetta, Yerzuolo e Cassolnuovo, e una volta
che l'operajo sarà unito al contadino, ne troverà soddisfacenti vantaggi.
Uniamoci ancora coi capi fabbrica, coi proprietari d'officine, cogli artieri capitalisti, e di comune accordo studiamo i mezzi opportuni per combattere l'attuale caro dei
viveri.
Uniamoci, infine, tutti in società ojieraje anche senza
pagamento mensile, solo per assembramento onde deliberare, in materia sociale, sul bene comune. Non è un consiglio questo che diamo, è una preghiera che rivolgiamo ai
nostri fratelli artigiani, e vogliamo sperare che saremo ascoltati, cosìfraqualche mese l'Italia conterà altre mille
società operaje.
tutte
Resoconto Finanziario dal 1 dicembre 1872 al 31 dicembre 1873.
FONDI
ORDINARI
Quote mensili pagate dai Soci Effettivi.
Anticipazione Atto per l'anno 1874. . .
L. 35311—1
124 20
Total Entrate L. 3655 20
Spese
L. 648:
Sovvenzioni ai Soci Ammalati .
. . . . .
Gratificazione al Segretario e Bidello
» 115;
Fitto Locale per l'anno 1873
» 65
Anticipazione fitto per l'anno 1874
» 124
Spese d'Ufficio per Legna, Illuminazione e Cancelleria. 68
Totale Spese L. 1020,40
Fondo Ordinario al 31 Dicembre 1873 L. 2634 80
FONDI
Provvista di mobili ed effetti diversi
L. » 170 55
Somma erogata a coprire le maggiori spese fatte per
la festa d'inaugurazione
» 282 —
Spese d'Ufficio, per francobolli, giornale, piccole riparazioni ed altro
: . . » 19 .
Provvista di libretti e stampati
» 276
Sussidi straordinari! accordati dal Consiglio . - . » 14 80
Totale Spese L.
762 35
Fondo straordinario L. 2109 39
Totale Fondo Sociale al 31 Dicembre 1873 L. 4744119
D i m o s t r a z i o n e dell'Impiego del Fondo Sociale a l 31 D i c e m b r e 1873.
Presso il Cassiere:
N. 4 Cartelle del Debito Pubblico —- Valor nominale. . . L.] 800
Buono della Banca Popolare di Pavia N. 262p52 scaduto il
29 Marzo 1874
»
Id,
id.
id. » 286[75 id. 21 Giugno »
Libretto della Cassa di Risparmio di Pavia N. 137 con interessi maturati a tutto Dicembre 1873
»
In contanti
»
Valore mobili ed effetti d'Ufficio
Anticipazione fitto dell'anno 1874
STRAORDINARI
Tasse d'ammissione dei Soci Effettivi
L. 653
Quote pagate dai Soci Onorari
» 377
Valore di N. 589 Libretti distribuiti ai Soci Effettivi. »! 176
Provento netto di 2 Feste da Ballo date il 1 Gennaio
ed il 15 Settembre
413
Provento netto di 2 Lotterie di una focaccia donata. » 25
{'Valor nominale delle Cartelle j
Donazione fatta dal Sig.'rendita e residuo dell'acquisto f g j g
Cav. Deputato Strada, >di esse colle Lire 600 effettive (
donate.
»j
Donazione fatta dal Sig. Nocca Giovanni
» 100
Interessi di Capitali
» 130
Valori mobili ed oggetti diversi dell'Ufficio . . . » 183
Totale entrate L. 2871 74
4436 49
183 ' 50
124; 20
4744 lf
Totale L.
Sannazzaro 2 Marzo 1874.
IL
PRESIDENTE
BARBIERI GIUSEPPE.
Il
Cassiere
DAGLIO
ANTONIO
I Revisoì'i
LOVA
GIUSEPPE
CURTI
INNOCENTE
FAGNA.NI
GUIDO
^.A/wn/uv
ilEPs^iiOXa
— ( P a r t e U f f i c i a l e ) — Articolo di fondo — Rendiconti delle Società Operaie
— Banche popolari — Inaugurazioni — Comunicati ecc. — A P P E N D I C E , Biografie d'operai illustri,
S e C O l l C i S l
(Parte Xstruttrva)
— Letteratura, — Aritmetica, — Geometria, —
— Fisica — Ottica — Chimica — Storia — Geografia ecc. — A P P E N D I C E , Dizionario dell' Artiere.
T e r z a
— ( P a r t e D o m e s t i c a ) — Igiene, Economia, Educazione, Agricoltura,' Cucina
Consigli, Segreti, Utili Cognizioni, Arti e Mestieri, ecc. — A P P E N D I C E ,
Romanzi.
P a g i n a
— ( P a r t e R i c r e a t i v a ) — Cronaca Settimanale, Rivista Giornalistica, Teatri,
Ghiribizzi, Varietà, Sciarada, Enimma, Rebus, ecc. —- A P P E N D I C E , Avvisi per Soci.
-— Statuti
Meccanica,
Casalinga,
Aneddoti,
Ogni socio h a il diritto d'inserire nel giornale qualsiasi articolo, purché non parli di politica t) di religione, essendo nostro intendimento
rispettare
qualsivoglia ispirazione, e lasciare a d ognuno piena libertà di coscienza.
In complesso 1 ' A R T I G I A N O desidera di servire ai bisogni dell'operaio, intendendo per Operaio quello che d à una forma alla materia, e considerando
come capi operai tutti coloro che con genio o capitali aiutano l'artiere nella sua mano d'opera.
L ' A R T I G I A N O cercherà ogni mezzo per f a r dell'Operaio una sola famiglia, consigliarlo nelle estreme necessità, istruirlo i n qualunque scienza a lui bisognevole, prevenire i dannosi scioperi, e trovare i modi per combattere l'attuale caro dei viveri ; sempre però con quell'educazione che l'esigenze sociali
d'oggigiorno impongono.
L ' A R T I G I A N O , infine, procurerà d'ottenere il comune bene, e non
cancellerà mai dalle sua bandiera : UNLTÀ-LAVORO-1STRUZIONE.
Salute e Fratellanza.
SISTO BOSI.
B i o g r a l l e
zaret, e continuò a vivere con gran sommissione e docilità verso di essi, conducendo una
povera esistenza all'officina di falegname del
detto di lui padre Giuseppe.
Nè riverenza minore aveva Gesù verso la genitrice sua amorosissima, la quale quanto più
poteva con esso lui s'intratteneva; sicché è
dolce il credere, che assai di frequente con
Maria si ritrovasse, e mentre Giuseppe lavorava,
attendeva pur essa a manuali opere, venendo
dal figliolo amorosamente servita. Laonde in
quella avventurata famiglia, modello e tipo di
ogni educata cosa, esistevavi una continua gara
di scambievole venerazione ed obbedienza.
Fattosi maggiore in età, si recò Christna in
Galilea, ove si diede a predicare nelle sinagoghe
l'amore e la fratellanza, e particolarmente nel
tempio israelitico di Nazaret parlò contro la
schiavitù dei popoli.
Da quel momento il falegname Gesù divenne
un profondo filosofo, un sommo enciclopedico,
mi giusto legislatore, un tipo divino. Del suo
nome ne fu degno a oltranza, giacche •— in
lingua ebraica — Gesù significa Salvatore.
Tanta scienza divina doveva fargli avere
molti discepoli, ma ancora assai nemici.
c i ' O p e r a i
illustri.
Difatti, ricondottosi Gesù a Gerusalemme,
al supplizio, e Gesù prendendo anch'esso una
diede occasione ai Giudei ili macchinare contro
a l'alzò contro la vittima, e disse agli
la sua vita, siccome nemico e distruttore delle
<- i (anch'essi pronti a scagliare il loro sasso):
r
leggi in allora in vigore.
%)uesta donna ha peccato; chi di noi è senza
Ma Gesù fece provare il contrario, cioè esser l eccato scagli la prima pietra.
egli ubbidientissimo a tutte le Autorità, ed
nessuno si mosse.
anzi si prendeva incarico di fare osservare le
Escili doveva muoversi ?
leggi però con quel metodo filosofico, del quale
Se in quel circolo di uomini vi si fosse trosoltanto lui era possessore.
vate uno senza peccato sarebbe stato quello il
Chiesto se si dovevano pagare le imposte ai Divino Gesù, e a lui solo avrebbe toccato scaPrefetti di Cesare Imperatore Romano, rispose: gliare la prima pietra. E anche senza il Gesù
chi di quei Giudei poteva asserire nort aver mai
Date a Cesare quel che è di Cesare, a Dio
errato? Ecco dunque in qual modo senza viiquel che di Dio.
lai'
le leggi il Salvatore Christna seppe salvare
Un giorno incontrandosi con una turba di
la peccatrice Magdalena,
nobili giudei che avevano in mezzo a loro una
Il sunto della sua dottrina era tutto a benedonna, fu da questa fermato, e : Maestro — le
ficio dell'umana generazione, come nell'amore
disse la povera femmina —• voi vi chiamate
della giustizia e della pace, nella carità ver50
Gesù, salvatemi.
il prossimo, nel soffrire le persecuzioni, nel di•—• Chi è, e che fece questa misera? chiese
sprezzare le vanità e gli onori, nell'abborire
Gesù a loro.
l'avarizia,
l'ipocrisia e l'egoismo, nel mantenei e
•— È una donna della citta di Magdala, e
la mondana riputazione, e perdonare ai nemici
peccò d'impurità. Essa è condannata ad essere
delle sofferte ingiurie. Diede finalmente la 1 cilapidata; vi opporreste forse alle leggi?
gola generale di NON F A R E A L T R U I QUELLO CI E
•— No fratelli; anzi mi unisco a voi per obbedirle.
NON S I V O R R E B B E F O S S E F A T T O A NOI S T E S S I .
Poco dopo arrivarono in un campo destinato
(Continua)
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