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MLXXXII
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22/04/2014
rev.2/EP
Università degli Studi della Basilicata
Documento di valutazione del rischio art. 17 comma 1
lettera a D.Lgs.81/08
PROCEDURA OPERATIVA DI SICUREZZA
ATTUAZIONE DELLE MISURE TECNICHE,ORGANIZZATIVE,
PROCEDURALI PER EVITARE OGNI ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI
AD AGENTI BIOLOGICI, IN ACCORDO CON IL TITOLO X
DEL DECRETO LEGISLATIVO N° 81 DEL 9 APRILE 2008
Scheda
POS/1
Oggetto
Metodi comportamentali per la gestione della sicurezza microbiologica del personale di laboratorio e "Buona
Prassi di Tecnica Microbiologica" per i seguenti laboratori:
a. Microbiologia industriale
b. Fisiologia dei microrganismi sezione Batteri
c. Multifunzionale
Obiettivo
Attuazione delle misure tecniche,organizzative,procedurali per evitare ogni esposizione dei lavoratori ad agenti,
biologici, in accordo con il Titolo X del Decreto legislativo n. 81 del 9 Aprile 2008.
Ottenere la stretta osservanza da parte di tutti i componenti del laboratorio delle norme di sicurezza
microbiologica al fine di salvaguardare la loro salute ed evitare il diffondersi di malattie e/o infezioni all'esterno
del laboratorio.
Responsabilità
Responsabile dell’attività didattica e di ricerca in laboratorio.
Classificazione del laboratorio
Per la classificazione del laboratorio si fa riferimento all’agente biologico utilizzato più pericoloso che appartiene al
gruppo 2.
PROTOCOLLO
Misure di carattere generale a cura del Responsabile del laboratorio
Organizzazione
• Informazione e formazione ai lavoratori e soggetti equiparati su:
- rischi riferiti al posto di lavoro e alle mansioni;
- modalità operative in laboratorio (individuazione delle caratteristiche di pericolosità e di rischio
associato attraverso l’esame dell’etichettatura, procedure stabilite dal responsabile del laboratorio);
- possibili danni derivanti dall'utilizzo di attrezzature o sostanze pericolose senza le dovute precauzioni;
- misure di prevenzione e protezione da attuare in ogni specifica situazione;
- misure antincendio e vie di fuga; piano d'emergenza.
• Riduzione al minimo il numero dei lavoratori che sono o potrebbero essere esposti.
• Procedure Operative Standard e di Sicurezza a disposizione del personale del laboratorio.
• Esercitazioni di sicurezza da effettuarsi a intervalli regolari.
• Accesso al solo personale autorizzato durante le operazioni che prevedono l'uso di agenti biologici.
• Le zone pericolose devono essere segnalate opportunamente.
• Gli ingressi e le uscite, comprese quelle di sicurezza, devono essere facilmente accessibili ed adeguatamente
segnalate ed i corridoi devono essere lasciati sgombri da ostacoli di qualsiasi natura.
• Affiggere in laboratorio un cartello con i nominativi e numeri di telefono cellulare dei lavoratori incaricati
dell’attuazione delle misure di primo soccorso e antincendio che prestano servizio nel Dipartimento.
• Informare dei pericoli mediante segnali di avvertimento e sicurezza.
• Uso della cappa di aspirazione (0,5 m/sec in ogni punto del vano libero).
• Uso di cappa biologica adeguata ad agenti biologici di Classe 2
• Uso delle apparecchiature conformemente al libretto di uso e manutenzione.
• Divieto di introdurre bombole contenenti gas infiammabili o ossigeno nel laboratorio a meno che
apparecchiature di laboratorio alimentate a combustibile gassoso non abbiano ciascun bruciatore dotato di
dispositivo automatico di sicurezza totale che intercetti il flusso del gas in mancanza di fiamma (DM
26/8/1992) e il locale non sia munito di ventilazione sufficiente. Bombole contenenti gas inerti possono
essere introdotte temporaneamente solo se il locale dispone di sufficiente aerazione permanente al fine di
USB – Servizio Prevenzione e Protezione
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Scheda POS/1
•
•
evitare pericoli di asfissia. Nell’uso attenersi a quanto riportato nella POS/2 - UTILIZZO DI BOMBOLE DI GAS
NEI LABORATORI.
L’affollamento massimo nei laboratori chimici (rischio di esplosione e di incendio) in funzione delle uscite è il
definito nel modo seguente:
- non può essere superiore a 5 persone se è presente una sola porta di larghezza inferiore a 120 cm
e/o non apribile nel verso dell’esodo;
- per valori superiori a 5 persone è necessaria una porta di larghezza pari a 120 cm e apribile nel verso
dell’esodo ogni 5 persone.
A prescindere dall’affollamento possibile in funzione delle uscite, evitare il più possibile l'affollamento di
operatori o altre persone nei laboratori. Evitare interferenze verificando che anche lo spazio dietro le spalle
dell'operatore sia essere adeguato. In ciascun ambiente occorre attenersi ad una disponibilità di spazio totale
lordo per ogni lavoratore occupato corrispondente ad una superficie di almeno 2 m² ed una cubatura non
inferiore a 10 m³.
Attrezzature e impianti
• Interventi sugli impianti eseguiti solo da personale specializzato e al termine del lavoro, nei casi previsti, deve
essere rilasciata la dichiarazione di conformità ai sensi della legislazione vigente.
• Cappe di laboratorio adeguate al tipo di operazioni che si svolgono, su ognuna di esse deve essere
chiaramente indicato le operazioni per le quali sono utilizzabili (uso di solventi, manipolazione di sostanze
tossiche ecc.).
• Attrezzature di laboratorio (armadi di sicurezza, ecc.) installate correttamente e conformemente a quanto
riportato sul manuale di istruzioni (richiedere certificato di collaudo alla ditta installatrice). In caso di dubbi
contattare il S.P.P.
• Tutti gli apparati elettrici devono avere il collegamento elettrico a terra.
• Ogni locale deve essere bene aerato.
• Utilizzare armadi di sicurezza per conservare le sostanze pericolose (infiammabili, acidi e basi, ecc.)
Presidi di sicurezza
• La cassetta di pronto soccorso deve trovarsi in un luogo bene in vista e deve essere sempre completa del
necessario materiale di primo intervento. In base al DECRETO 15 luglio 2003, n.388 il contenuto minimo del
pacchetto di medicazione deve essere il seguente:
- Guanti sterili monouso (2 paia).
- Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio
- da 125 ml (1).
- Flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml (1).
- Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (1).
- Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (3).
- Pinzette da medicazione sterili monouso (1).
- Confezione di cotone idrofilo (1).
- Confezione di cerotti di varie misure pronti all'uso (1).
- Rotolo di cerotto alto cm 2,5 (1).
- Rotolo di benda orlata alta cm 10 (1).
- Un paio di forbici (1).
- Un laccio emostatico (1).
- Confezione di ghiaccio pronto uso (1).
- Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (1).
- Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di
emergenza.
• Gli estintori devono essere ben in vista e facilmente raggiungibili.
• Le docce di emergenza e i lavaggi oculari devono essere facilmente raggiungibili.
• I Dispositivi di Protezione Individuale necessari devono essere sempre disponibili, facilmente accessibili ed
indossati dai lavoratori.
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Scheda POS/1
PROTOCOLLO
Norme di comportamento generale
Cibi e bevande
Tutti gli alimenti, eccetto i campioni per le analisi, sono strettamente proibiti in laboratorio.
Igiene personale
Mantenere una scrupolosa cura della propria igiene personale; per le attività di laboratorio indossare un camice
possibilmente con polsini ad elastico e con allacciatura posteriore. Nell'entrare ed uscire dal laboratorio rimuovere
il camice; se possibile utilizzare armadietti differenti per i vestiti e per i camici da lavoro. Indossare guanti
monouso quando necessario.
Pulizia dei locali
Disinfettare giornalmente i banchi di lavoro con soluzioni di Lysoform greggio al 10%. Le superfici delle
attrezzature devono essere disinfettate in caso di versamento. I pavimenti devono essere disinfettati ogni volta
che è possibile e sempre in caso di versamento. Le istruzioni operative per gli addetti alla pulzia e alla
manutenzione sono riportate nell’allegato 1.
Visitatori
I visitatori non devono avere accesso al laboratorio se non espressamente autorizzati.
In caso di accesso devono essere dotati di camice monouso e sempre accompagnati. La visita avviene a loro
rischio e pericolo. La porta di accesso del locale del laboratorio di analisi deve riportare una targa con la
indicazione: "Ingresso vietato agli estranei - Accesso riservato solo al personale autorizzato".
Chiusura serale del laboratorio
L'operatore che alla sera è ultimo ad andare via, deve essere responsabile della chiusura corretta di tutti i servizi
del laboratorio. Pertanto deve seguire le procedure di controllo sotto descritte:
1. che le finestre del laboratorio siano chiuse
2. che tutti gli strumenti siano spenti
3. che tutti i rubinetti dell'acqua di raffreddamento delle strumentazioni siano chiusi
4. che il rubinetto generale dell'acqua sia chiuso
5. che tutte le sostanze chimiche siano ben chiuse e riposte negli appositi scomparti.
che tutte le luci di illuminazione siano spente.
Responsabilità nei confronti di terzi
Il Decreto Legislativo 81/08 impone misure di prevenzione nei confronti dei lavoratori dipendenti di imprese
appaltatrici o lavoratori autonomi, per cui, fra l'altro, ogni Responsabile di laboratorio deve attuare misure di
prevenzione e protezione dai rischi che possano derivare dall'attività lavorativa, anche nei confronti di terzi. In
particolar modo, per quanto riguarda la responsabilità nei confronti dei dipendenti dell'impresa di pulizia, durante
gli intervalli di tempo in cui si effettuano le pulizie nei laboratori, le sostanze pericolose, i materiali biologici o
radioattivi non devono essere presenti in situazioni tali da costituire pericolo.
Idonee misure devono essere anche adottate per l'intervento del personale di imprese di manutenzione civile,
meccanica, elettrica, o addette ad arredi e apparecchiature (ad esempio ed in particolare, in occasione di
manutenzioni a cappe, loro sistemi d'aspirazione - tubazioni, ventilatori - ed eventuali filtri).
Contenitori per campioni
1. Si devono utilizzare solo contenitori che garantiscano la tenuta ermetica. Nessun residuo deve rimanere sulla
parete esterna del contenitore.
2. Ogni contenitore deve essere identificato con etichetta autoadesiva indelebile.
3. Gli eventuali documenti di accompagnamento non devono essere arrotolati attorno al contenitore ma inseriti in
un sacchetto a doppia tasca ermetica.
4. Per gli agenti del gruppo 2, 3, 4 si deve prevedere l'applicazione del simbolo di rischio biologico sia sul
contenitore che sulla documentazione.
Trasporto campioni
Per campioni contaminati con certezza con agenti biologici di classe 2 si deve adottare un sistema a doppio
contenitore a tenuta ermetica con assorbente che garantisca, in caso di malaugurato incidente, la non fuoriuscita
del liquido. Il contenitore deve essere sterilizzabile.
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Scheda POS/1
Apertura contenitori dei campioni
1. Il personale che riceve ed apre i contenitori dei campioni deve essere al corrente del potenziale rischio
microbiologico ed essere in grado di operare correttamente in situazioni di emergenza, come ad esempio in caso
di rotture.
2. Le confezioni contenenti i campioni vanno ricevute in apposito locale ed aperte su apposito vassoio. I campioni
etichettati con il simbolo di pericolo biologico devono essere aperti in cappa di sicurezza biologica.
3. Le superfici di appoggio devono essere mantenute disinfettate con fazzolettini imbibiti di disinfettante.
4. Prima della introduzione nel frigorifero del laboratorio, la parte esterna protettiva del campione deve essere
disinfettata con alcool al 70% od altro idoneo disinfettante.
Aerosol (dispersione nell'atmosfera di materiale infetto)
L'aerosol, una delle maggiori cause di contaminazione ambientale e di infezioni, si può formare:
•
nel momento di apertura di provette, pipette e contenitori;
•
nell'impiego di agitatori, siringhe, centrifughe;
•
nello svuotamento di pipette con soffiaggio;
•
nella sterilizzazione di anse o aghi bagnati alla fiamma;
•
durante l'apertura di fiale di liofilizzati.
E' pertanto indispensabile evitare per quanto possibile la formazione di aerosol adottando gli appositi mezzi ideati
a questo scopo ed attenendosi alle corrette norme di laboratorio per rendere asettico l’ambiente di lavoro.
1. L' ansa metallica usata per striscio deve avere il cerchio completamente chiuso e non deve essere più
lunga di 6 cm.
2. Il rischio della diffusione dei microrganismi sul banco di lavoro durante la flambatura dell'ansa è eliminato
adottando anse monouso sterili in plastica o l'inceneritore di batteri.
3. II test della catalasi per microrganismi sospetti di essere agenti biologici di classe 2 non deve essere
eseguito su vetrino ma in provetta o con copri-vetrino.
4. I rifiuti vanno riposti in contenitori contenenti busta autoclavabile.
5. Il piano di lavoro deve essere decontaminato con idoneo disinfettante alla fine di ogni periodo di lavoro.
Uso delle cabine di sicurezza biologica
1. II personale che opera nelle cabine di sicurezza biologica deve essere opportunamente addestrato;
protocolli scritti devono essere a disposizione di tutto il personale. In particolare si deve far comprendere
che la cabina non protegge le mani da fuoriuscite di liquidi, rotture od operazioni inadeguate.
2. La cabina deve essere utilizzata solo se sia stato accertato il suo corretto funzionamento. Il responsabile
deve accertare che sia seguita la periodicità degli interventi di manutenzione.
3. Il pannello protettivo in vetro non deve essere alzato durante il lavoro.
4. La strumentazione ed il materiale presenti all'interno della cappa devono essere ridotti al minimo e
posizionati nella parte posteriore dell'area di lavoro.
5. Non si deve impiegare una lampada a gas tipo Bunsen all'interno della cabina in quanto il calore prodotto
distorce il flusso d'aria e può danneggiare i filtri. E' consigliabile adottare Bunsen con accensione
elettronica o impiegare materiale monouso.
6. Tutta l'attività manuale si deve concentrare nella parte media e posteriore della superficie di lavoro e
deve essere visibile attraverso la protezione in vetro.
7. Il passaggio di persone alle spalle dell'operatore deve essere ridotto al minimo.
8. L'operatore non deve disturbare il flusso d'aria con movimenti ripetuti e reintroduzioni continue delle
braccia.
9. Gli aspiratori della cabina devono essere lasciati funzionare regolarmente per diversi minuti al termine di
ogni ciclo di lavoro.
10. E' opportuno ricordare che le cabine a flusso laminare orizzontale non sono cabine di sicurezza e servono
solo a proteggere il campione e non l'operatore e l'ambiente.
Ingestione e contatto con pelle ed occhi
1. Particelle e goccioline che si formano durante la manipolazione microbiologica sedimentano rapidamente
sul piano di lavoro e sulle mani dell'operatore. Le mani devono pertanto essere lavate frequentemente e
gli operatori non devono toccarsi la bocca e gli occhi.
2. Alimenti, bevande, sigarette devono essere banditi dal laboratorio.
3. II viso e gli occhi devono essere protetti durante tutte le operazioni che qualche modo provocare schizzi o
produzione di aerosol di materiale infetto.
USB – Servizio Prevenzione e Protezione
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Scheda POS/1
4. Le lenti a contatto non danno nessuna protezione agli occhi. Corpi estranei possono infiltrarsi nello spazio
capillare tra occhio e lente, causando dolore con risultante spasma muscolare che rende difficile la
rimozione della lente. Le lenti a contatto non sono raccomandabili nelle aree in cui c'è presenza di
prodotti chimici, fumi, o altre sostanze o bioaerosol pericolosi. Se devono essere impiegate, ci si deve
proteggere anche con gli occhiali o la maschera.
Impiego di pipette e pipettatori
1. L'aspirazione dalle pipette deve avvenire mediante pipettatore. Evitare nel modo più assoluto il
pipettaggio con la bocca.
2. Tutte le pipette devono essere dotate di stuello di cotone; in caso di uso di puntali usare puntali muniti di
filtro.
3. L'aria non deve essere fatta gorgogliare in liquidi contenenti agenti infetti o potenzialmente infetti.
4. Il liquido non deve essere espulso dalla pipetta con forza.
5. Per evitare la dispersione di materiale infetto accidentalmente caduto da una pipetta, tenere a portata di
mano una carta assorbente imbibita di disinfettante.
6. Preferire le pipette a spazio morto in quanto non richiedono la espulsione dell'ultima goccia.
7. Le pipette contaminate devono essere immerse completamente in un disinfettante contenuto in una
vaschetta.
8. II recipiente per la raccolta delle pipette utilizzate deve essere mantenuto all'interno della cabina
biologica di sicurezza sino al termine del ciclo di lavoro.
9. Le micropipette devono essere sempre mantenute in posizione verticale, mai adagiate sul banco di
lavoro.
Uso di centrifughe
1. Le centrifughe devono operare conformemente alle istruzioni fornite dal fabbricante e sottoposte a
regolare periodica manutenzione.
2. Le centrifughe devono essere posizionate ad una altezza che permetta a qualsiasi operatore di poter
vedere chiaramente l'interno.
3. Ispezionare giornalmente rotori e ditali per accertarne l'integrità.
4. I ditali e contenitori devono sempre essere bilanciati a coppie.
5. Al termine dell' impiego svuotare e conservare capovolti i ditali per essere certi della completa
eliminazione dei fluidi di bilanciamento.
6. L'impiego dei tubi da centrifuga sigillabili garantisce protezione contro la diffusione di eventuali aerosol
infetti.
Uso di omogeneizzatori e sonicatori
1. Non impiegare i tradizionali "frullini tipo cucina" in quanto non garantiscono la tenuta ermetica e possono
disperdere aerosol. Impiegare omogeneizzatori tipo "Stomacher".
2. Accertare sempre le buone condizioni del contenitore, delle chiusure e delle guarnizioni di tenuta.
3. Lavorando con materiale infetto o potenzialmente infetto, posizionare gli omogeneizzatori all’interno della
cabina di sicurezza biologica.
Ordinaria manutenzione ed impiego di frigoriferi e congelatori
1. Frigoriferi, congelatori e produttori di ghiaccio devono essere sbrinati , puliti e disinfettati periodicamente
per garantire il corretto funzionamento e per la eliminazione di eventuali fiale o provette che si possono
essere rotte durante la conservazione. L'operatore deve indossare maschera protettiva e guanti isolanti.
Ultimata la pulizia, disinfettare tutte le superfici. Sterilizzare in autoclave il materiale eventualmente
raccolto.
2. Tutti i contenitori conservati all'interno del frigorifero/congelatore devono essere chiaramente identificati
con apposite etichette che resistono alle basse temperature. Su ogni etichetta deve essere riportato un
riferimento relativo al contenuto, alla data, al nome dei ricercatore, etc. Utilizzare solo contenitori a
tenuta ermetica. Eliminare le chiusure fatte con fogli di alluminio o simili. I prodotti a rischio devono
essere conservati in contenitore dotato di chiave e fissato all'interno del frigorifero in modo amovibile. La
chiave deve essere fornita ad un solo responsabile.
3. Tutto il materiale obsoleto, scaduto od anonimo deve essere sterilizzato in autoclave ed eliminato.
4. Le soluzioni infiammabili non devono essere conservate in un normale frigorifero ma in una unità a prova
di esplosione.
USB – Servizio Prevenzione e Protezione
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Scheda POS/1
Apertura di fiale
La pressione dell'atmosfera all'interno di una fiala può essere ridotta e di conseguenza, durante l'apertura si può
verificare la fuoriuscita di materiale sottoforma di aerosol. Questa operazione deve pertanto avvenire in cabina di
sicurezza biologica se si opera con materiale infetto o chimicamente dannoso. Per il prodotto liofilizzato di una
fiala operare nel modo seguente:
1. Decontaminare la parte esterna della fiala.
2. Proteggere le mani con cotone o con un panno.
3. Agire sul punto di pre-rottura.
4. Togliere con precauzione la parte superiore della fiala.
5. Aggiungere lentamente il liquido di risospensione evitando la formazione di schiuma.
Impiego di lampade a raggi ultravioletti
In presenza di personale le lampade U.V. ad irradiazione diretta devono essere sempre spente.
In caso di necessità adottare gli appositi occhiali schermati.
Sterilizzazione in autoclave
Fare riferimento alla POS 3
Decontaminazione ed eliminazione rifiuti
Tutti i prodotti contaminati dei laboratorio (campioni, materiale monouso, terreni nutritivi, diluenti, reagenti, etc,)
vanno riposti, immediatamente dopo l'uso, in sacchi termoresistenti ed autoclavati prima del loro trasferimento al
di fuori del laboratorio. Ogni sacco deve riportare chiaramente l'indicatore chimico di sterilizzazione
virato, a conferma dell' avvenuta decontaminazione (132° C per 15 minuti ).
Impiego di supporti per provette
Utilizzare supporti autoclavabili, distinguibili per colore, con bordi arrotondati salvadita, numeri e lettere di
identificazione per ciascun foro, infrangibili e con targa per etichetta impermeabile di identificazione.
Acqua dei bagnomaria
La temperatura e la stagnazione dell'acqua dei bagnomaria favorisce la moltiplicazione di germi e di alghe.
All'acqua deve essere pertanto aggiunto un antimicrobico. Si consiglia di rinnovare l'acqua ogni 4-6 settimane.
Trasferimento campioni singoli con documenti cartacei
Adottare sacchetti a tenuta ermetica a doppia tasca in modo da tener separato il contenitore del campione ed i
documenti di accompagnamento.
Flaconi di sicurezza
I flaconi che si utilizzano in laboratorio devono garantire la sicurezza per il laboratorista, il
prodotto e l’ambiente. Questo obiettivo si raggiunge con flaconi che:
- garantiscano la tenuta ermetica anche senza guarnizione;
- siano infrangibili (adottando la corretta resina plastica in funzione del prodotto contenuto);
- abbiano pareti molto robuste e resistenti;
- abbiano riportato in modo indelebile il tipo di resina per un corretto riciclo;
- abbiano indicato la capacità.
Uso di standard di riferimento nocivi alla salute
Eliminare gli standard di riferimento riconosciuti essere nocivi alla salute utilizzando "succedanei" atossici o
eseguire tutte le operazioni in cappa biologica di sicurezza.
USB – Servizio Prevenzione e Protezione
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Scheda POS/1
PROTOCOLLO
Interventi correttivi "Non conformità"
Premessa
Nel gestire gli interventi correttivi in un laboratorio di microbiologia si deve ricordare che si opera con
microrganismi vivi, invisibili ad occhio nudo. Anche se ci si trova in un laboratorio che normalmente non tratta
germi pericolosi (ad esempio settore agro-alimentare) sul terreno nutritivo che viene eliminato al termine degli
esami può successivamente svilupparsi ogni tipo di microrganismo con le relative conseguenze. Occorre pertanto
la massima cautela operando sempre in sicurezza biologica.
Fuoriuscita di mercurio
Il mercurio accidentalmente sparso sul pavimento a causa di rotture di termometri deve essere raccolto mediante
l'ausilio di una pompa per vuoto a mano corredata di trappola.
Informare tutto il personale dell'incidente occorso per le opportune precauzioni.
Misure di emergenza a seguito di incidente nel trasporto campioni
Informare il responsabile del laboratorio ed attendere istruzioni sul da farsi.
Isolare temporaneamente l’imballo.
Se non si conosce il patogeno trasportato occorre identificarlo.
Distruggere o autoclavare l’imballo e il contenuto.
Se l’agente biologico appartiene al gruppo 2 (o superiori) le persone esposte devono essere tenute sotto controllo
medico.
Cabina di sicurezza biologica in avaria
Informare il responsabile del laboratorio.
Far intervenire il Servizio di Assistenza Tecnica.
Non utilizzare la cabina sino ad intervento avvenuto.
Spargimento di liquidi sul piano di lavoro della cabina di sicurezza biologica
Portare la ventilazione della cabina alla massima velocità per alcuni minuti.
Indossare guanti e mascherina protettiva e bonificare le superfici con disinfettante, dopo aver raccolto il liquido
fuoriuscito.
Trasferire tutto il raccolto, unitamente a guanti e maschera, in sacchetto termoresistente.
Sterilizzare in autoclave a 132 ° C per 20 minuti.
Spargimento di liquidi biologici sul pavimento
Chiudere la porta a chiave vietando l'accesso ad estranei.
Indossare guanti e mascherina protettiva.
Neutralizzare ed assorbire il liquido con l'apposita polvere e lasciare agire per 30 minuti.
Raccogliere la polvere con l'apposita paletta monouso e trasferire il tutto in sacchetto termoresistente unitamente
ai guanti ed alla mascherina utilizzata. d5. Sterilizzare il sacchetto in autoclave a 132° C per 20 minuti.
Ingestione
Rivolgersi al medico notificando la natura esatta dell'agente biologico o della sostanza.
Contatto con pelle ed occhi
Lavare abbondantemente con acqua corrente pulita la parte interessata per almeno 15 minuti.
Rivolgersi al medico notificando la natura esatta della sostanza o dell'agente biologico.
N.B.: se è possibile contattare immediatamente uno dei lavoratori incaricati delle misure di primo soccorso che
sono dotati anche di borsa di pronto soccorso. Si consiglia di avere sempre a portata di mano i recapiti telefonici
di quelli che lavorano nei pressi del proprio laboratorio. I nominativi si possono reperire sulla pagina Web del
S.P.P.
Iniezioni, tagli e abrasioni accidentali
Il soccorritore deve innanzitutto indossare guanti monouso.
Rimuovere gli abiti, lavare le mani e le parti coinvolte.
Lavare accuratamente la ferita con acqua e sapone.
Applicare un idoneo disinfettante della pelle.
Pulire con garza sterile.
USB – Servizio Prevenzione e Protezione
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Scheda POS/1
Comprimere localmente se ci sono piccole emorragie.
Coprire con garza la ferita.
Se necessario rivolgersi alle cure di un medico.
N.B.: se è possibile contattare immediatamente uno dei lavoratori incaricati delle misure di primo soccorso che
sono dotati anche di borsa di pronto soccorso. Si consiglia di avere sempre a portata di mano i recapiti telefonici
di quelli che lavorano nei pressi del proprio laboratorio. I nominativi si possono reperire sulla pagina Web del
S.P.P.
Aspirazione in eccesso di liquido dall'aspirapipette
Sostituire il sistema filtrante a barriera.
Seguire le istruzioni dei fabbricante per la bonifica dell'aspirapipette.
Contaminazione micropipetta
La micropipetta può contaminarsi con liquido se viene lasciata sul banco di lavoro in posizione orizzontale e non
sull'apposito supporto in posizione verticale.
Seguire le istruzioni del fabbricante per la bonifica della pipetta.
Fuoriuscita di liquidi (aerosol) da centrifuga
Lasciare riposare la centrifuga per 30 minuti.
Avvisare il responsabile della sicurezza.
Protetti da guanti (e mascherina protettiva se necessario) trasferire materiale e rotore in disinfettante non
corrosivo, lasciando agire per 24 ore.
Disinfettare tutta la parte interna della centrifuga.
Raccogliere eventuali frammenti e trasferire tutto in sacchetto termoresistente unitamente a guanti e mascherina.
Sterilizzare in autoclave a 132 ° C per 20 minuti.
Rottura di fiale o fuoriuscita di liquidi in incubatore, frigorifero, congelatore
Indossare guanti (e mascherina protettiva se necessario ).
Trasferire il materiale in unità alla corretta temperatura, dopo aver disinfettato le parti esterne dei materiale.
Ultimato lo svuotamento, disinfettare tutte le pareti, ripiani, etc,. Avvisare il responsabile della sicurezza ed il
medico.
Congelatore, frigorifero, incubatore in avaria
Trasferire il materiale in unita' alla corretta temperatura, dopo aver disinfettato le parti esterne dei materiale.
Avvisare il Servizio di Assistenza Tecnica.
Avvisare il responsabile della sicurezza ed il medico.
Rovesciamento di liquidi biologici, colture sugli abiti
Togliere il camice.
Lavare e disinfettare le mani e le parti eventualmente coinvolte.
Trasferire il camice in sacchetto termoresistente.
Sterilizzare in autoclave a 132 ° C per 20 minuti.
USB – Servizio Prevenzione e Protezione
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Scheda POS/1
Università degli Studi della Basilicata
Documento di valutazione del rischio art. 17
comma 1 lettera a D.Lgs.81/08
22/04/2013
rev.2.0
Prof. Eugenio
Parente
Allegato 1 alla
POS 1
Scopo. Questa istruzione operativa ha lo scopo di minimizzare i rischi per la sicurezza dei lavoratori addetti alla
pulizia e manutenzione dei locali derivanti da agenti biologici.
Ruoli e responsabilità. Il personale del laboratorio deve operare in conformità alle POS da 1 a 8. Il personale
addetto alle pulizie deve attenersi strettamente alle istruzioni che seguono.
ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI ALLA PULIZIA E ALLA MANUTENZIONE.
In questo laboratorio potrebbero essere stoccati o manipolati agenti biologici pericolosi per la
salute dei lavoratori (max. classe 2).
Le aree, le superfici, gli armadi, in cui possono essere manipolati agenti biologici pericolosi o i rifiuti biologici
potenzialmente contaminati sono identificati dal simbolo:
Vi preghiamo pertanto di attenervi alle seguenti semplici istruzioni per minimizzare i rischi per la vostra salute:
a. Gestione dei rifiuti: potete svuotare soltanto i contenitori marcati con la dicitura Rifiuti non
pericolosi. Questi contenitori contengono rifiuti assimilabili ai rifiuti solidi urbani. In nessun caso dovete
svuotare contentitori per rifiuti speciali.
b. Superfici dei banchi: in nessun caso dovete pulire la superficie dei banchi. La pulizia della superficie dei
banchi di lavoro è affidata al personale di laboratorio che è tenuto ad utilizzare soluzioni di benzalconio
cloruro (Lysoform greggio, diluito al 10%, usare senza risciacquare e lasciar agire almeno 5
min.; la miscela originale e quella diluita sono classificate come non pericolose) .
c. Superfici di mobili: se il capitolato dell’appalto lo prevede potete pulire senza alcun rischio la superficie
di mobili quali: scrivanie, cassettiere, armadi, frigoriferi.
d. Pavimenti: se il capitolato dell’appalto lo prevede potete pulire senza alcun rischio i pavimenti a meno
che non notiate versamenti di sostanze solide o liquide. In questo caso, allontanatevi dal laboratorio e
avvertite immediatamente il responsabile del laboratorio (il numero di telefono è affisso sulla porta del
laboratorio) o il personale addetto alla gestione delle emergenze o l’SPP, che si regoleranno per la
gestione dell’emergenza secondo la POS 8, Versamenti.
e. Macchine e attrezzature: vi è fatto esplicito divieto di intervenire su qualsiasi attrezzatura presente in
laboratorio. Se ritenete che il funzionamento dell’attrezzatura stia provocando un rischio per voi o per
altri lavoratori vi preghiamo di segnalarlo al responsabile del laboratorio (il numero di telefono è affisso
sulla porta del laboratorio) o al personale addetto alla gestione delle emergenze o al SPP.
f. Armadi per reagenti e frigoriferi: vi è fatto esplicito divieto di aprire gli armadi per reagenti o i
frigoriferi.
Grazie per la collaborazione
Il responsabile del laboratorio
USB – Servizio Prevenzione e Protezione
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Scheda POS/1
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Università degli Studi della Basilicata Documento di valutazione del