News Inverno 2005
Vorrei dare risposta a tutti i lettori che si sono trovati o si trovano nei guai con la gestione del cucciolo o
cucciolone siberiano o peggio ancora sono nei guai per pedigree vaganti, inesistenti o non corrispondenti
per i più svariati motivi (dai ritardi, alle date di nascita non congrue, all’origine dichiaratamente falsa etc.).
La maggioranza di questi problemi è riconducibile ad allevatori improvvisati o comunque non competenti e
sicuramente non così interessati alla razza ed al miglioramento della stessa.
Ecco qualche suggerimento a chi si appresta all’acquisto di un cucciolo.
(Vale per qualunque razza non solo per i nostri amati siberiani)
F
orse una delle cose più importanti quando si
desidera acquistare un cucciolo di razza pura, qualunque essa sia, è di conoscere bene
cosa si intende per ALLEVATORE.
Secondo la normativa Enci e all’etimologia della
parola “allevare” che significa assistere, crescere,
“tirar su” (ad levare in latino) è allevatore chiunque
accoppi, nel nostro caso, cani di razza pura e ne
produca cuccioli, ovviamente corredati da
pedigree, poiché parliamo di regolamenti ENCI.
Ora è evidente che tale definizione è piuttosto
semplicistica e nell’arco del tempo la cinofilia si è
notevolmente evoluta per cui è in corso uno studio
per effettuare delle modifiche tendenti a “premiare”
chi non si limita ad accoppiare due cani e a fornirgli
un pedigree ottemperando alle semplici regole burocratiche dell’Enci, cioè riconoscere univocamente
colui che effettua un vero lavoro di selezione (dal
Latino “seligere” scegliere) vale a dire chi effettua
“una scelta operata per separare dal resto la parte
migliore o più adatta” tale da poter migliorare o
mantenere ad alto livello la razza allevata.
In attesa che giunga ad una conclusione accettabile tale lavoro già in atto in Enci da molto tempo andiamo a verificare cosa un acquirente deve sapere
ed aspettarsi al momento dell’approccio con l’ allevatore, ma anche cosa dovrebbe fare un allevatore
corretto e responsabile nei confronti dei clienti e dei
propri cani.
Innanzi tutto per prima cosa l’acquirente NON DEVE AVERE FRETTA, il cane non è un soprammobile per cui la decisione “VOGLIO IL CANE E LO
VOGLIO OGGI” dovrebbe scomparire dalla mente
di chi non ha voglia di beccarsi un’enorme fregatura dopo un paio d’ore. La ricerca dell’allevatore serio non è semplice né facile, e se pur attualmente,
finita la moda, i rischi sono minori non vuol dire che
sono scomparsi.
Un allevatore che dà disponibilità continuativa di
cuccioli, non fa domande sulla collocazione del cane, dà risposte evasive sull’alimentazione o sulle
profilassi veterinarie da effettuare al cane una volta
consegnato, che ci risponde che non ci sono problemi di salute o carattere e che il cucciolo è facile
da allevare e che il prezzo è XY, quasi sicuramente
è un signore molto interessato ALLA VENDITA VELOCE E SENZA TROPPI PROBLEMI dei cuccioli; in
tal caso facilmente ci troveremo senza nessun aiuto
nel momento di ingresso del cucciolo in casa sempre che poi il suddetto cucciolo non risulti disastrato
affettivamente, socialmente e fisicamente.
Un allevatore deontologicamente corretto infatti ha
una responsabilità oggettiva e soggettiva nei confronti dei propri animali e nei confronti dei futuri
proprietari ai quali deve dare delle garanzie, ma
dai quali chiederà garanzie sul corretto trattamento dei propri animali.
Ora tale allevatore NON può avere tante cucciolate
in contemporanea a meno che non vi sia un vero e
proprio staff di persone qualificate per seguirle,
questo in quanto i cuccioli necessitano di intense
cure affettive e di socializzazione diversificate a
seconda del carattere di ciascun cucciolo.
Anche se parliamo di cani di razza ogni cucciolo ha
caratteristiche diverse pur mantenendo una costante di base uniforme, e, nel caso di nostri amici pelosi, questo è un particolare indispensabile per una
corretta futura felice vita insieme.
Normalmente chi deve cedere un proprio cucciolo,
frutto di lungo lavoro e passione, caso mai atteso
da tanto tempo, dà l’idea di non voler cedere l’ animale fornendo situazioni negative più che positive delle quali l’acquirente non deve sentirsi offeso
o pensare che sono solo fandonie, l’allevatore sta
semplicemente facendo VERAMENTE il suo lavoro
e cioè mettere l’acquirente di fronte alle difficoltà e
responsabilità che comporta allevare un cucciolo e
cerca di capire quale capacità ha la persona che
ha di fronte nel fare ciò correttamente, per cui facilmente farà domande personali sulla collocazione
dell’animale e sulla possibilità di accudirlo.
Normalmente spiegherà poi accuratamente quale
alimentazione è migliore per il cucciolo e la corretta
somministrazione dei pasti nonché si raccomanderà sulla frequenza delle visite dal veterinario e sui
controlli periodici da fare in estate per tutte le profilassi etc.etc.
L’allevatore inoltre dovrà dare
tutte le garanzie DELLA CORRETTA REGISTRAZIONE DEI CUCCIOLI ALL’ENCI in quanto
solo così si è certi della reale presenza del
pedigree. Un allevatore corretto farà vedere al
futuro acquirente i pedigree ufficiali o loro fotocopie (il maschio potrebbe non essere di proprietà
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dell’allevatore) dai quali sarà possibile desumere
anche l’eventuale accertamento di esenzione dalla
displasia dell’anca. (I gradi che permettono l’utilizzo
in riproduzione sono “A”, “B” e “C”). Se nascono
dubbi potrebbe essere opportuno richiedere di vedere il modello ‘A’ di iscrizione della cucciolata
con la ricevuta di pagamento, ma normalmente se
l’allevatore è disponibile a presentare i pedigree
con tutti i dati dei cani e dare profuse informazioni
degli stessi non dovrebbero esserci problemi.
Ricordiamo sempre che i pedigree stranieri per essere validi devono recare il timbro dell’ENCI con il
numero ROI (è la nuova definizione del vecchio
LOI) e che quelli italiani devono avere il proprietario
corrispondente all’allevatore per la femmina, per il
maschio, visto che potrebbe essere di un altro proprietario, questo comunque deve corrispondere.
Al momento della consegna dei cuccioli normalmente verranno consegnati in copia i pedigree dei
genitori, libretto sanitario riportante le vaccinazioni
effettuate, certificato di iscrizione all’ASL con relativo microchip, e, all’acquirente verrà invece richiesto il codice fiscale e l’indirizzo completo onde poter effettuare la registrazione all’ENCI e passaggio
di proprietà alla ASL (questo in alcune regioni non
c’è ancora) naturalmente richiederà anche numero
di telefono e recapiti vari per poter sapere se ci sono problemi soprattutto nei primi giorni dopo l’ acquisto. Meglio ancora se l’allevatore produrrà un
vademecum di “istruzioni” preliminari se non un vero e proprio contratto di tutela del cane e dell’ acquirente.(questo sistema è usato normalmente in
Inghilterra e personalmente lo uso da circa 16 anni).
L’acquirente dovrà recarsi nell’arco di 15gg. alla
ASL di appartenenza per far registrare il cucciolo.
Spesso per sicurezza l’allevatore NON intesta subito il pedigree al futuro proprietario anche se per lui
risulta una spesa maggiorata (chi non fa grandi
“numeri” non si pone problemi di pochi spiccioli a
cucciolo), in quanto evita l’eventuale perdita o l’ errato invio degli avvisi da parte delle delegazioni.
Il pedigree arriverà dopo circa 7-8 mesi (qualche
volta 12, ma ultimamente sono un po’ più rapidi).
L’allevatore dovrà dare inoltre la disponibilità alle
richieste di aiuto dei futuri proprietari in quanto
spesso l’impatto con il cucciolo non è così semplice.
Naturalmente l’allevatore darà tutte le indicazioni legali, veterinarie e pratiche per la gestione
del cucciolo e rimarrà a disposizione per aiutare il neo proprietario nella gestione dell’animale
a lunga scadenza.
Nel caso dei Siberiani questo comportamento sarà
provvidenziale poiché spesso il proprietario, inesperto della razza, (ricordiamo che il comportamento e addirittura le profilassi veterinarie differenziano
in certi casi notevolmente dai cani comunemente
conosciuti) rischia di provocare danni gravi se non
irreparabili per situazioni di semplice risoluzione se
si conosce come gestirle. E’ evidente che l’ allevatore in grado di farlo è REALMENTE appassionato
e conoscitore della razza che alleva.
L’allevatore inoltre sarà in grado di dirvi che tipologia di cane state acquistando, e cioè se il cucciolo
in questione ha delle speranze espositive o meno,
se il carattere è idoneo al lavoro e alle expo o
semplicemente è un buon cane da compagnia.
Questo particolare è piuttosto importante perché vi da l’idea di chi è l’allevatore e del suo
comportamento: infatti DA UNA CUCCIOLATA
NON ESCONO TUTTI CAMPIONI ANCHE SE I
GENITORI LO SONO E COSI’ NON TUTTI SONO
IDONEI AL LAVORO ANCHE SE I GENITORI LO
SONO !!!!
Diffidate da chi vi spaccia un’intera cucciolata di
livello “da campionato” sparando cifre da capogiro
solo perché caso mai i genitori sono campioni!
E’ un sistema come un altro per recuperare alte cifre e mascherare l’incapacità di scelta da parte
dell’allevatore che in tal caso è tutto meno che “selezionatore”. Stessa cosa dicasi di chi vi vende un
cane asserendo che è “da campionato” sicuro, in
quanto dal momento in cui il cucciolo lascia l’ allevamento intervengono una serie di fattori che potrebbero pregiudicarne l’eventuale carriera, è più
logico chi vi vende un cane che “potrebbe” diventare “da campionato” offrendovi l’assistenza dovuta
perché ciò avvenga!!!
Per ultimo un allevatore che rispetti tutti i passi
precedenti al momento in cui voi vorrete diventare
“neo allevatori” con una sua femmina vi darà tutte
le indicazioni con i migliori accoppiamenti da effettuare per avere cuccioli veramente validi (non obbligatoriamente con i propri soggetti), per evitare
problemi alla vostra cagnolina in un momento delicatissimo come quello del parto e della gravidanza
(ricordate che oltre al lato affettivo, importantissimo, lei rappresenta anche un importantissimo patrimonio genetico assolutamente da preservare in
tutti i modi sia fisicamente che psichicamente) e vi
starà sicuramente a fianco nel portare a termine la
cura e scelta dei cuccioli che saranno anche loro
ovviamente importantissimi.
Forse a questo punto qualcuno si chiederà se sarà
mai possibile trovare un allevatore con questi requisiti. La mia risposta e SI in tutte le razze esistono e quasi sempre non sono grandi produttori di
cani, ci vuole solo un po’ di pazienza e perseveranza e ricordare sempre che la FRETTA è cattiva
consigliera.
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Valeria RODARO
(allevatrice e giudice ENCI)
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