In Missione 10 Sabato, 2 luglio 2011 Missionari rientrati: il gusto di lasciarsi interrogare Il 20 giugno sono rientrati in Italia per il consueto periodo di riposo don Corrado Necchi, Brunetta Cincera, e Laura Pellizzari, missionari fidei donum in Cameroun. Rimaranno in diocesi fino alla fine di agosto. Quello riservato ai missionari, generalmente ogni tre anni, non è un semplice periodo di vacanza. E’ prima di tutto un’occasione per riabbracciare i propri familiari, le proprie comunità e la Chiesa da cui si è partiti. Un’occasione che, allora, diventa ancora più importante per i missionari fidei donum che partono come dono di una Chiesa particolare ad un’altra. Il loro ritorno diventa così per noi l’opportunità di avere notizie sulla vita di quelle parrocchie che, pur a migliaia di chilometri di distanza, stanno condividendo con noi questo cammino. Per questo don Corrado, Laura e Brunetta, incontreranno, in questi mesi, molte comunità della diocesi condividendo la loro esperienza. Un’attività certamente impegnativa (per chi sperava in un po’ di meritato riposto) ma gradita, perché porta con sé il sapore della condivisione. L’auspicio dell’Ufficio Missionario è che quante più parrocchie e gruppi si rendano disponibili a mettersi in ascolto. Perché sostenere la missione significa anche avere la voglia di lasciarsi interrogare. Per contattare i nostri missionari è possibile rivolgersi all’Ufficio Missionario diocesano al 031242193. Lettere. Ci scrive don Corrado Necchi, fidei donum nella missione diocesana in Cameroun D oveva essere un Dopo aver accomodato la viaggio tranquillo. cosa tra noi (“Monsieur, non Accompagno Laura ed ho i documenti della moto, il direttore del nostro né l’assicurazione”) davanti Liceo dal Vescovo. Mi ritrovo, ai vigili, incontro Bernard. invece, a percorrere la pista tra In prigione accusato di Mogode da Mokolo con il fiato favoreggiamento per un furto sospeso. Laura ed Emmanuel, di 30 buoi (mai avvenuto!) e il direttore, sono dietro, sul per non averli restituiti (“Se cassone, con Geneviève. Ma ce ne dai anche solo 5, ti non mi preoccupano. Alla lasciamo...”). Ha passato la mia destra Julienne. A 4 anni giornata in attesa di essere ha perso una gamba cadendo ascoltato dai giudici. Se da un albero. Ora ne ha 12. Le la famiglia non fosse stata abbiamo da poco cambiato presente: niente acqua, né la protesi. Va a Mokolo per le cibo. Comincio a pensare che vacanze scolastiche. A fianco di Amnesty avrebbe qualcosa Julienne c’è la giovane Delphine. da dire... Un salto in farmacia Aiuta nell’alfabetizzazione. Ha per ritirare l’esito di analisi, perso il marito, malato di AIDS, una chiacchierata con il due anni fa. Ora teme per sè Vescovo, e... si ritorna a casa. e per i suoi due bambini. Si Le tappe si fanno al contrario. è convinta a fare il test. Quale Angèle sta meglio. Tre accompagnamento? Quale boccette di flebo vuote sono sostegno? All’ospedale di sul letto. Il glucosio l’ha tirata Mokolo ci aspetta Brunetta. Lei è un po’ su. Anche la mamma addentro. Ci può aiutare. è più sollevata. Ma scopriamo Il sedile dietro è occupato, che un collaboratore di invece, da Angèle. Sdraiata con Laura è morto. 20 anni. Due la testa sulle ginocchia di sua settimane con un male allo Il viaggio in macchina tra Mogode e Mokolo ci racconta uno spaccato madre. Vedova è rientrata da stomaco. Finisce gli esami a poco à Rhumzu. Catecumena. scuola. Entra in ospedale lo di vita africana, dove vita e morte, speranza e dolore si confondono E’ veramente grave. Da mesi è stesso giorno. Muore dopo malata. Da giorni non mangia. poche ore. A Tada siamo Non parla. Uno scheletro. La accolti da mamma Clarisse. mamma ripete al ritmo del respiro: “Mi Uno scoiattolo sbuca dalla strada. Ci villaggio, sale con lei. Ha aiutato a partorire Stento a credere che sia la stessa donna che muore! Mi muore!” Ieri sera mi hanno precede per qualche metro per poi quasi tutte le mamme di Rhumzu. Lei non è gridava in macchina. Il bambino è nato. E’ mostrato il libretto sanitario: AIDS. Una rituffarsi nella campagna. Ma non riesce a turbata. “Mon père, non ce la faccio più!” Mi sano. E’ Zra: secondo figlio! corsa contro il tempo. Un test. Una cura, distogliermi dai miei pensieri. grida la donna. Non so cosa fare. Il marito La sera, sotto la veranda di casa, si segue il forse. Penso a sua madre. Una donna Sulla strada un imprevisto: “Mon père, ci segue in moto. Dei bambini ci corrono consiglio di Compieta: “A questo punto è semplice. Un marito violento. Per mia mia moglie non riesce a partorire. E’ da incontro e ci salutano festosi. Questa volta bene sostare”. Veramente, ogni giorno, “vita fortuna, parla un discreto francese. In ieri che ha perso le acque...” Non si fida non ho voglia di ricambiare il saluto. Sono e morte si affrontano in duello”. Forse è per questi mesi è stata abbandonata da tutti. dell’ospedale di Rhumzu. Vuole andare a nervoso. Al completo, la compagnia si mette questo che, dopo un’affermazione, qui, Se Angèle morirà, sarà stata uccisa dalla Tada, il dispensario cattolico di Mokolo. in moto. Mai il tratto Rhumzu-Mokolo mi è subito si aggiunge: “pour le moment”. Le malattia, dall’ignoranza e dalla solitudine. Andiamo a vedere la donna. Clarisse. Grida sembrato così lungo. Mai le pozze di fango Sue Parole risuonano vere: “Stolto! Perchè La malattia è curata gratuitamente in dal dolore. Non ho voglia di portarla. Ho così insidiose. A Tada lasciamo la futura ti agiti? Perchè ti affanni ad accumulare Cameroun, ma cozza contro inefficienze paura. La sdraiamo sul cassone. E se mi mamma e Julienne. All’ospedale di Mokolo sempre più, schiacciando gli altri? Questa del servizio sanitario e noncuranza dei partorisce per strada? Arrivo alla Missione lasciamo Angèle e Delphine. E la strada sera stessa ti può essere chiesta la vita... medici. L’ignoranza della malattia e di come di Rhumzu. Prendo una stuoia per attutire continua. Circa un’ora ancora verso Maroua. Cerca quello che conta davvero, tutto il resto proteggersi (beati voi che credete ancora i colpi sulla schiena e una coperta. Esco Adesso c’è l’asfalto. Lascio Laura e il preside ti sarà dato”. E’ con riconoscenza che questa che un po’ di plastica sia più potente di una e... non c’è più. L’hanno già trasportata in Curia. Con Geneviève vado al palazzo sera prego: “Signore, nelle tue mani affido buona educazione!) è diffusa. La solitudine in una casa vicina. Forse partorisce. Ma il di giustizia. Dopo aver fatto scivolare a il mio spirito. Ora lascia, Signore, che il tuo viene dal sentirsi appestati, additati, tenuti bambino non vuole uscire. La riportano in terra, per diversi metri, una moto che mi ha servo vada in pace secondo la tua Parola” . in disparte, anche dai familiari... macchina. La levatrice, la donna saggia del tagliato la strada e il suo conducente (illeso!). Buona notte! Una giornata difficile Talamona Mozzate Facebook Il 3 luglio: incontro con i parenti dei missionari Giovedì 7 luglio una serata con p. Alex Zanotelli Continuate a seguirci su internet “Un mondo diverso è possibile”. E’ questo il titolo dell’incontro che si terrà giovedì 7 luglio, alle 21, a Mozzate, all’interno dell’area festa. Una serata, organizzata dall’associazione “Amici del Centrafrica onlus”, a cui parteciperà padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, già direttore della rivista Nigrizia, per anni missionario in Sud Sudan e a Korogocho, uno dei più grandi slum di Nairobi. Attualmente il missionario svolge la sua missione nel Rione Sanità a Napoli. L’iniziativa rientra nella Festa della Associazioni di Mozzate. L’Ufficio Missionario diocesano non va in vacanza. Per tutto il periodo estivo, oltre agli articoli e approfondimenti che potrete leggere su “Il Settimanale”, continueranno ad essere aggiornati il sito internet www.centromissionaricomo.it e la nostra pagina facebook (cercate Centro Missioanario Como). Qui trovare gli appuntamenti organizzati in diocesi oltre a notizie dalla missioni diocesane e dai nostri missionari. Sulla pagine facebook trovate anche una selezione di articoli su tematiche legate alla mondialità, alle “notizie dimenticate” e alla Chiesa nel mondo. Vi aspettiamo. Domenica 3 luglio nella parrocchia di Talamona si terrà l’annuale Giornata di incontro, testimonianza e festa con i parenti dei missionari della diocesi di Como. Il ritrovo è alle ore 10.00 all’oratorio di Talamona. Il programma della giornata prevede, alle 10.30, la S. Messa. A seguire il pranzo, presso l’Oratorio, alcune testimonianze missionarie e la preghiera conclusiva. Condivideremo la festa con padre Mario Mazzoni – missionario Comboniano in Perù – che proprio domenica ricorderà nella sua parrocchia di origine il 60° anniversario di ordinazione presbiterale. Sono invitati tutti i missionari in vacanza, i familiari, gli amici. E’ gradita la prenotazione al’Ufficio missionario per questioni organizzative entro venerdì 1 luglio. Tel. 031 242193. Gruppo Africano Festa di fine anno a Castelletto frazione di Merone Sabato 2 luglio il Gruppo Africano e tutti gli amici che hanno condiviso il cammino lungo quest’anno (un incontro al mese nell’oratorio di San Rocco a Como) si ritroveranno per una giornata di festa a Castelletto, frazione di Merone, sul lungolago di Pusiano. La giornata si aprirà alle 11 con la S. Messa, seguirà, il pranzo in condivisione e alcuni giochi. Nel pomeriggio ci sarà spazio anche per la condivisione del programma del prossimo anno.