Istituto Comprensivo Enrico Fermi – Macerata Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria Scuola Secondaria di I grado C.T.P. E.d.A. – C.R.T. PARTE Iª ALUNNI Il presente regolamento è un ampliamento dello “Statuto delle studentesse e degli studenti della Scuola Secondaria” (D.P.R. n.249/98 e 235/2007) che è illustrato all’inizio dell’anno scolastico alle classi entranti, nonché del Patto Formativo, consegnato a ciascun alunno e firmato dai Docenti e da un genitore o da chi esercita la patria potestà sul minore. Essi devono essere rigorosamente rispettati considerato che il comportamento è anche oggetto di valutazione. Nei primi giorni dell’anno scolastico gli alunni: Leggeranno il regolamento e il Patto formativo insieme ai propri insegnanti, in particolare al Docente Coordinatore di classe; faranno conoscere il regolamento ai propri genitori. 1) ORARIO DI FUNZIONAMENTO Tutte le scuole dell'infanzia dell'Istituto Comprensivo adottano il seguente orario: 8.00 -16.00 dal lunedì al venerdì per un totale di 40.ore settimanali (da settembre fino al 30 giugno). , Dal lunedì al venerdì Ingresso Dal lunedì al venerdì Uscita antimeridiana 1° uscita pomeridiana 2° uscita pomeridiana 8.00-16.00 (tutte le Scuole dell’Infanzia) 8.00-9.00 (Agazzi, Andersen,Via Pace, Ricci, Don Bosco) 8.00-9.15 (Helvia Recina) 12.00-12.15 (Agazzi, Andersen,Via Pace, Ricci) 12.00-12.30 (Don Bosco) 12.00-13.00 (Helvia Recina) 13.30-14.00 (Agazzi, Andersen,Via Pace) 13.45-14.15 (Don Bosco) 14,00-14,30 (Padre Matteo Ricci, Helvia Recina) 15.30-16.00 (per tutti i plessi) Le scuole primarie dell'Istituto Comprensivo adottano il seguente orario: Plesso “E. MEDI”: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.10 alle ore 16.10 (con servizio mensa e dopo-mensa dalle ore 12.10 alle ore 14.10) Plesso “S. PERTINI”: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.10 alle ore 16.10 (con servizio mensa e dopo-mensa dalle ore 12.10 alle ore 14.10) Plesso “Q.RE PACE”: dal lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle ore 13.00 (con servizio mensa e dopo-mensa dalle ore 13.00 alle ore 14.00). Plesso “E. DE AMICIS” dal lunedì al sabato, dalle ore 8.05 alle ore 12.35, per tutte le classi ad eccezione della classe 5^ dal lunedì al sabato dalle ore 8.05 alle ore 13.00. Plesso “A. FRANK” dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.10 alle ore 16.10 (con servizio mensa e dopo-mensa dalle ore 12.10 alle ore 14.10), per le classi 1^,2^,3^,4^e 5^ dal lunedì al sabato, dalle ore 8.10 alle ore 12.40. 1 La scuola secondaria di 1° grado “E. Fermi” adotta il seguente orario: CLASSI A TEMPO NORMALE 07.55 – 08.55 1ª unità oraria 08.55 – 09.54 2ª unità oraria 09.54 – 10.07 2ª intervallo 10.07 – 11.00 3ª unità oraria 11.00 – 11.55 4ª unità oraria 11.55 – 12.50 5ª unità oraria CLASSI A TEMPO PROLUNGATO 07.55 – 08.55 1ª unità oraria 08.55 – 09.54 2ª unità oraria 09.54 – 10.07 2ª intervallo 0.07 – 11.00 3ª unità oraria 11.00 – 11.55 4ª unità oraria 11.55 – 12.50 5ª unità oraria 12.50 – 13.50 mensa 13.50 – 14.50 6ª unità oraria 14.50 – 15.50 7ª unità oraria La 2ªC effettua il rientro lunedì e mercoledì (fino alle ore 16.50), negli altri giorni, compreso il sabato, gli alunni hanno lezione solo in orario antimeridiano. Il CTP /EDA osserva il seguente orario (esclusivamente pomeridiano) Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì venerdì 18,45 18,45 18,45 18,45 18,45 22,00 22,00 22,00 22,00 22,00 2) ENTRATA Gli alunni entrano nell’edificio scolastico attraverso l’ingresso principale (portone al piano terra per la Secondaria di 1° grado “Fermi”) nei 5 minuti che precedono l’inizio delle lezioni e sono accolti dai docenti di classe. È vietato farsi accompagnare in auto dai propri genitori nella zona del cortile riservata al personale scolastico (salvo casi eccezionali e particolari) e in generale in tutti gli spazi antistanti le scuole dell’Istituto. I docenti si troveranno in classe cinque minuti prima dell’orario d’inizio delle lezioni. Possono accedere ai locali delle scuole primarie e dell’infanzia nei 20 minuti che precedono l'inizio delle lezioni, gli alunni che usufruiscono del servizio di scuolabus o che per seri e documentati motivi ne abbiano avuto autorizzazione dal D.S. A tal proposito, la scuola non è più in grado di assicurare il pre-scuola se non per un numero esiguo di alunni, considerata la scarsa disponibilità di personale preposto alla vigilanza a disposizione (collaboratori scolastici). Nel caso si verificassero richieste numericamente rilevanti di tale servizio, si chiederà l’intervento di una cooperativa esterna, pagata dai genitori interessati . L’ingresso nella scuola e nelle aule, così come l’uscita degli alunni, devono essere oggetto di concomitante sorveglianza da parte del personale ausiliario addetto e devono essere caratterizzate da una coordinata e ben organizzata sequenza di modalità. 3) RITARDI I genitori sono tenuti al rispetto dell’orario scolastico. In caso di motivato ritardo, gli alunni, muniti di giustificazione nell’apposito libretto, dovranno essere accompagnati da un genitore all’interno dell’edificio o in assenza del genitore, fermarsi in portineria, rivolgendosi al collaboratore scolastico presente. L’alunno non accompagnato da familiare sarà ammesso in classe con permesso del D.S. (del docente titolare in classe nei plessi di scuola primaria) e il giorno successivo dovrà esibire la giustificazione del genitore. Nel caso in cui l’alunno, anche nei giorni seguenti, non dovesse giustificare il ritardo, la scuola contatterà la famiglia. In ogni caso, al fine di evitare interruzione delle lezioni e conseguente distrazione degli altri alunni, lo studente attenderà in portineria l’inizio dell’ora successiva. I ritardi frequenti ed abituali saranno comunicati ai genitori e valutati sul piano disciplinare. 4) ATTESA NELL’ATRIO PRIMA DELLE LEZIONI Dopo essere entrati nell’edificio scolastico non è più possibile uscire fino al termine delle lezioni, salvo casi particolari e sempre se prelevati da soggetti adulti e autorizzati. 2 5) SISTEMAZIONE NELLE AULE Appena entrati nell’aula, gli alunni predisporranno sul banco l’occorrente per la lezione. Gli zainetti e le sacche sportive debbono essere “sistemate” accanto al banco, ma senza intralciare i compagni e gli spostamenti nell’aula. A scuola si porta solamente ciò che serve per le lezioni: è opportuno, altresì, non portare denaro, e altri oggetti di valore. In merito ai cellulari si consiglia di evitare di portarlo con sé a scuola. In ogni caso la scuola declina ogni responsabilità per furto o uso improprio del medesimo. I docenti daranno istruzioni, in base all’orario definitivo delle lezioni, per evitare carichi eccessivi degli zaini. E’ assolutamente vietato utilizzare telefoni cellulari ,(MP3 e lettori CD ), anche durante l’intervallo e nella pausa mensa. Non è previsto che i genitori portino a scuola libri o altro corredo scolastico, dimenticati dai propri figli (se non eccezionalmente). 6) INTERVALLO Durante l’intervallo gli alunni, sia che restino in classe, sia che escano nell’atrio o nei corridoi o all’esterno devono essere sorvegliati dal docente in servizio nella classe , secondo il piano prestabilito dalla scuola e dal collaboratore scolastico di turno. E’ assolutamente vietato sedersi lungo le scale e spostarsi liberamente ad altri piani. Non è permesso correre per i corridoi o dentro le aule e affacciarsi alle finestre I docenti che intendono utilizzare per la ricreazione, spazi alternativi alla propria aula, dovranno assicurare la massima vigilanza, controllando lo stato di pulizia o la presenza di eventuali pericoli, evitando lo svolgersi di giochi pericolosi. Le altre uscite degli alunni dalle aule per andare in bagno devono essere limitate allo stretto necessario preferibilmente evitando la prima e l'ultima ora di lezione, e devono avvenire sempre in modo ordinato (possibilmente un alunno alla volta). Gli alunni sono tenuti a rispettare le regole di buon comportamento verso materiali e ambienti. Il personale scolastico vigila affinché gli alunni non si trattengano a lungo nei corridoi e nei bagni. Al suono della campana è obbligatorio rientrare immediatamente in aula. 7) SPOSTAMENTI ALL’INTERNO DELL’EDIFICIO SCOLASTICO Tutti gli spostamenti durante le ore di lezione debbono essere autorizzati dagli insegnanti, i quali eviteranno di lasciare gli alunni senza sorveglianza. Per tutti gli alunni è vietato: entrare da soli nella sala insegnanti recarsi presso l’ufficio di segreteria durante le lezioni servirsi dell’ascensore senza autorizzazione È previsto l’accesso nei locali della Segreteria o della Dirigenza solo su convocazione specifica 8) MENSA Il servizio mensa è organizzato dal Comune di Macerata. Per qualsiasi informazione o problematica inerente (allergie a determinati alimenti, motivi religiosi, ecc vanno dichiarate nella domanda d’iscrizione.) è necessario rivolgersi all'Ufficio Scuola del Comune. Per ottenere l'esonero dalla mensa, qualora prevista per tutti gli alunni, occorre presentare regolare istanza al D.S., corredata da certificato medico. Gli alunni, prelevati al termine delle lezioni per la pausa pranzo, che vengano riportati a scuola prima dell'inizio delle lezioni pomeridiane, devono produrre una dichiarazione che esenti la scuola da ogni responsabilità. Alla scuola spettano la vigilanza e i correlati aspetti educativi. Viene eletto annualmente un Comitato Mensa, composto da rappresentanti dei genitori, che svolge funzioni di controllo sulla qualità del servizio, riscuote (dove ancora necessario) la quota pasto secondo le modalità esplicitate nell’assemblea iniziale e, segnala agli interessati, situazioni di gravi ritardi nei pagamenti. Gli alunni a mensa si recano ordinatamente secondo l'orario fissato, accompagnati dai rispettivi docenti: gli alunni prendono il posto loro assegnato e si alzano quando tutto il gruppo classe ha terminato il pranzo; non è consentito portare fuori dalla mensa alcun tipo di cibo o bevanda; è altresì vietato introdurre a mensa cibi o bevande proprie. 3 Cinque minuti prima del suono della campanella, qualora fossero uscite in giardino, nell'atrio o in palestra, le classi accompagnate dai docenti devono rientrare ordinatamente nelle aule per l'inizio delle lezioni pomeridiane. Le norme sulla vigilanza degli alunni, già indicate al punto 6. INTERVALLO, si ritengono valide anche durante le attività di interscuola, di cui al presente punto. 9) FESTE DI COMPLEANNO Si ritiene opportuno non consentire la distribuzione di cibi o dolciumi provenienti a vario titolo dall’esterno della scuola, pur riconoscendo e autorizzando momenti gratificanti di condivisione in occasione dei compleanni dei singoli alunni o festività in genere. La motivazione specifica è da imputare a quanto di seguito esplicitato: non sempre è possibile valutare la provenienza e la salubrità dei cibi non tutti gli alunni possono mangiare di tutto (allergie, patologie varie, selezione per motivi religiosi…) occorre pertanto non creare situazioni spiacevoli di emarginazione. 10) INDISPOSIZIONE DEGLI ALUNNI Gli alunni indisposti durante le ore di lezione saranno trattenuti a scuola in attesa che la famiglia, o persone da essa autorizzate, vengano a prelevarli. In casi eccezionali e solo per percorsi a piedi, potranno essere accompagnati a casa da un collaboratore scolastico. Il personale docente in servizio annoterà, nel registro di classe, gli alunni che escono anticipatamente e faranno firmare (su apposito foglietto) l’uscita del ragazzo dalla persona che lo preleva. 11) SOMMINISTRAZIONE FARMACI I docenti non hanno alcun obbligo di legge nel somministrare farmaci non considerati salvavita o ad effettuare terapie, permane solo l’obbligo di prestare il primo soccorso per eventuali casi urgenti. Qualora sussista una dichiarazione specifica dell’ASL e una liberatoria scritta dei genitori si cercherà di individuare, su base volontaria e in virtù di un rapporto fiduciario, un accordo tra operatore scolastico e genitori. Si ritiene assolutamente indispensabile che i genitori degli alunni portino a conoscenza dei docenti eventuali problematiche significative legate alle condizioni di salute dei propri figli che possano richiedere più specifiche attenzioni e cautele nell'organizzazione del tempo scolastico. Si invitano le famiglie a non portare a scuola alunni con sospette malattie contagiose. 12) VARIAZIONI DELLA PATRIA POTESTA’ SOPRAGGIUNTE IN ITINERE Le famiglie sono tenute a comunicare alla scuola, variazioni delle situazioni familiari, per separazioni o divorzi. Ogni variazione di patria potestà, potestà parentale o tutela dell’alunno deve essere ufficialmente documentata. 13) INFORTUNI In caso di malessere o infortunio di lieve entità, che si verifichino durante le ore di lezione o extracurricolari (lezione, intervallo, interscuola) la scuola si atterrà a quanto disposto dalla normativa vigente. In caso di infortunio grave la scuola provvede ad informare la famiglia e a far trasportare il ragazzo, accompagnato da un docente o da un collaboratore scolastico, tramite ambulanza, al più vicino posto di pronto soccorso. I genitori debbono comunicare all’atto dell’iscrizione il loro recapito durante la giornata e quello di una persona di loro fiducia. Ogniqualvolta si verifichi un infortunio dell'alunno, il docente dovrà presentare una dettagliata relazione scritta sull'accaduto al D.S. immediatamente (seguire schema della segreteria), tenendo conto dei seguenti punti: svolgimento del fatto, chi era presente, ora e luogo. Sarà cura dei docenti, informarsi presso le famiglie delle conseguenze sopraggiunte, segnalando comunque l'eventuale assenza dell'alunno dopo l'infortunio e comunicando alla famiglia le procedure e la pratica assicurativa connessa. 14) TERMINE DELLE LEZIONI 5 minuti prima del termine delle lezioni, quando l’insegnante dirà di prepararsi, l’alunno: sistema velocemente, ma in modo ordinato, il proprio zaino; 4 mette a posto il proprio banco e la propria sedia; si mette in fila per due per essere accompagnato dal proprio insegnante che precederà il gruppo classe avviandolo fino all’uscita (portone a piano terra per la Secondaria di 1° grado). scende per le scale senza correre. 15) USCITA Alla vigilanza nei corridoi, nell'atrio, durante l'ingresso, durante l'uscita deve provvedere anche il personale collaboratore scolastico. Alla fine delle lezioni, l'insegnante dell'ultima ora accompagnerà la classe ordinatamente, in fila, fino all'ingresso principale, accertandosi della regolare uscita di tutti gli alunni. Per evitare che gli alunni, molto tempo prima che suoni la campanella, restino nei corridoi, i ragazzi si preparano prima della fine delle lezioni nelle aule ed escono dalle stesse solo dopo il suono della campanella nell'ordine stabilito ( prima le classi più vicine all’uscita). In tal modo si eviterà la sosta degli allievi nei corridoi e rischi connessi (spinte, litigi). Gli alunni della scuola primaria, in quanto minori, vanno prelevati a scuola dai genitori nell'orario stabilito, rispettando la massima puntualità, appena fuori dall’ingresso principale. E' consigliabile che il bambino che non trovi il genitore ad aspettarlo, rientri immediatamente a scuola. Il genitore che, per gravi ed eccezionali motivi, non possa essere presente in orario al termine delle lezioni, è tenuto ad avvertire telefonicamente, chiedendo la disponibilità a vigilare sull'alunno fino al suo arrivo. In tal caso il docente vigilerà personalmente fatto salvo che per impegni improrogabili e documentabili ( in tal caso delegherà il collaboratore scolastico nel breve lasso di tempo che intercorre fino all’arrivo del genitore). Nei casi di ritardo ripetuto e immotivato, il docente avrà cura di informare il D.S., che contatterà i genitori per i provvedimenti del caso. 16) USCITA ANTICIPATA È opportuno sensibilizzare i genitori affinché non si verifichino richieste di uscite anticipate sistematiche onde evitare che si rechi danno al profitto scolastico. L'uscita degli alunni prima della conclusione delle attività scolastiche è consentito nei casi eccezionali di assoluta necessità dopo che il genitore o chi ne fa le veci avrà compilato e firmato l'apposita richiesta (registro per le scuole dell’infanzia), utilizzando il libretto delle giustificazioni, in dotazione ad ogni alunno delle scuole primarie e secondarie dell' I.C. I bambini verranno prelevati direttamente dal genitore o da persone autorizzate, purché maggiorenni, con delega scritta all’atto dell’iscrizione. Nei casi sistematici, motivati e documentati che riguardano terapie specialistiche o esoneri dal servizio di mensa scolastica, il permesso permanente verrà rilasciato dal D.S. e reso noto ai docenti interessati tramite comunicazione scritta. Anche il collaboratore scolastico è messo a conoscenza di eventuali uscite anticipate sistematiche, tramite comunicazione scritta. 17) ASSENZE Quando si rientra a scuola dopo un’assenza è obbligatorio presentare il libretto delle giustificazioni: la dimenticanza del libretto viene “tollerata” solo per il primo giorno; se la dimenticanza si ripete anche nel giorno successivo, l’alunno verrà tenuto a scuola, ma la mancata giustificazione verrà segnalata al D.S. Le assenze possono verificarsi per motivi di salute oppure per motivi di famiglia; è opportuno che il genitore indichi sempre con chiarezza il motivo dell’assenza. Attenzione: per le assenze oltre cinque giorni è obbligatorio presentare, insieme al libretto anche il certificato medico. Si può verificare che un alunno resti assente per più di cinque giorni per motivi di famiglia: in questo caso non verrà richiesto il certificato medico solo se la famiglia, servendosi del libretto delle giustificazioni , abbia comunicato in anticipo al Dirigente scolastico il motivo dell’assenza. Nel caso in cui un alunno resti assente nei giorni che precedono l’inizio delle vacanze natalizie o pasquali è necessario che la famiglia comunichi al Dirigente scolastico, anche telefonicamente, il motivo dell’assenza. In mancanza di detta comunicazione, al rientro dopo le vacanza, all’alunno verrà comunque richiesto il certificato medico. Nel caso di malattie infettive il bambino potrà essere riammesso a scuola solo dietro presentazione dell'apposito foglio rilasciato dalla A.S.L. 5 Eventuali ripetute irregolarità nella frequenza scolastica degli alunni debbono essere segnalate dai docenti al D.S. Nel caso di assenza ingiustificata che si protragga per un mese intero, si procederà al depennamento d'ufficio del bambino per l’inserimento di altri bambini in lista di attesa. 18) RITIRI DALLA FREQUENZA DELLA SCUOLA DELL’INFANSIA Gli eventuali ritiri dalla frequenza debbono essere tempestivamente comunicati per iscritto dai genitori al D.S.. I suddetti ritiri verranno inoltrati in Comune con la data del protocollo del giorno in cui è stato effettuato il ritiro. Non sono ammesse altre forme (verbali o telefoniche) di ritiro. La mancata frequenza per oltre 30 giorni consecutivi, senza giustificato motivo, comporta il ritiro d’ufficio. In caso di malattia prolungata, il certificato medico dovrà essere tempestivamente presentato in Direzione e in Comune. Potranno essere considerati validi altri motivi (trasferimento temporaneo, ferie del genitore, ecc.. ) previa comunicazione scritta al Dirigente Scolastico che li valuterà singolarmente. I ritiri, a domanda o d’ufficio, dopo il termine per le iscrizioni, fanno decadere dal diritto di conferma d’iscrizione; in tali casi per l’iscrizione all’anno successivo occorre presentare una nuova domanda e l’alunno verrà posto in coda all’elenco degli iscritti e ad una eventuale lista d’attesa (d. C.di C. 09.06.2003 – 30/11/2005). 19) TRASFERIMENTI DEGLI ALUNNI DI SCUOLA PRIMARIA Il genitore che intende trasferire in altra scuola il proprio figlio successivamente alle iscrizioni o nel corso dell’ anno scolastico, deve fare richiesta del Nulla - Osta all’Istituto di appartenenza. 20) DIARIO SCOLASTICO Ogni alunno deve essere provvisto di un adeguato “diario scolastico” funzionale da utilizzare esclusivamente per annotazioni riguardanti le materie di studio. Il diario deve essere portato a scuola tutti i giorni. Esso sarà utilizzato anche per comunicazioni scuola/famiglia. Tutte le comunicazioni con indicata la data debbono essere sempre firmate da un genitore; la firma deve corrispondere a quella che si trova nel libretto delle comunicazioni. 21) LEZIONI DI CORPO, MOVIMENTO, SPORT L’alunno è tenuto a rispettare le regole del buon comportamento e a non compiere atti che possano mettere in pericolo la sicurezza propria e altrui. Durante le ore di educazione fisica tutti gli alunni sono obbligati ad indossare la tuta o un qualsiasi abbigliamento ginnico e a calzare scarpe ginniche. La tuta e le scarpe utilizzate per l’attività fisica non debbono essere indossate e calzate durante le altre ore di lezione. Dimenticare l’occorrente a casa è considerata una negligenza. Qualora accanto al docente intervenga un esperto esterno, l’insegnante resta in ogni caso l’unico responsabile della classe. 22) ESONERO DALLE LEZIONI DI CORPO, , MOVIMENTO, SPORT Si può essere esonerati dalle lezioni di educazione fisica sia per l’intero anno scolastico sia per periodi di tempo più o meno lunghi. In tutti i casi sono necessari: la richiesta scritta, indirizzata al Dirigente scolastico, da parte dei genitori; il certificato medico, con l’indicazione chiara del periodo di esonero. L’alunno esonerato, comunque, deve essere presente alle lezioni di educazione fisica partecipando a tutte le attività non incompatibili con le sue condizioni. 23) AULE SPECIALI Aule speciali (biblioteca, audiovisivi, informatica…) e nuove attrezzature (LIM): gli alunni sono tenuti a rispettare le regole di buon comportamento verso materiali e ambienti. L’uso dei locali e delle attrezzature è regolamentato all’inizio dell’anno. Il docente è responsabile della classe e del gruppo di alunni con cui si reca nei suddetti locali, nel rispetto delle norme che regolano orari d’accesso e uso delle attrezzature o prelievo/prestito di libri. Se intervengono esperti esterni, il docente resta l’unico responsabile della classe. Il materiale preso in consegna sarà 6 restituito nel tempo previsto e secondo modalità concordate con il responsabile organizzativo delle aule speciali. 24) CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEI COMPITI A CASA I compiti assegnati devono costituire un momento di rafforzamento delle abilità acquisite a scuola e di riflessione individuale riguardo ai contenuti presentati nell’ambito delle attività scolastiche quotidiane. Affinché rispondano pienamente agli scopi individuati, i docenti devono aver cura che essi risultino rispettosi dei ritmi di lavoro di ciascun bambino, evitando di conseguenza: che la loro esecuzione vada a gravare pesantemente in termini di eccessivo impegno sull’alunno, in modo tale che egli non riesca ad avere uno spazio adeguato per il tempo libero; che vengano amplificate le differenze individuali al punto che “chi rimane indietro non possa neanche sperare di recuperare” Nelle scuole primarie e secondarie organizzate a tempo pieno (sei ore al giorno di attività curricolare + i servizi di mensa e dopo-mensa) è consuetudine: assegnare compiti scritti (italiano, matematica) prevalentemente di venerdì perché siano svolti per il lunedì ed orali (storia, geografia, scienze, ecc.) a giorni alterni, infrasettimanali, raramente“oggi per domani” in modo che l’alunno impari gradualmente a gestire il suo tempo e ad organizzarsi per acquisire una modalità di lavoro con cui necessariamente dovrà fare i conti alla Scuola Secondaria di 1°o 2° grado. 25) COMPORTAMENTO A SCUOLA Il comportamento dell'alunno deve essere ispirato a principi di rispetto nei confronti di tutto il personale della scuola e dei compagni e alla massima correttezza durante le attività previste dalla scuola. L'alunno dovrà utilizzare gli ambienti, i laboratori, le attrezzature e i materiali con cura e acquisire consapevolezza che tali dotazioni sono un bene comune. È prevista la richiesta di rimborso alle famiglie per danni causati deliberatamente dagli alunni stessi. È opportuno presentarsi a scuola puliti, ordinati e con abbigliamento consono all’ambiente. All’ingresso dell’insegnante in classe, gli alunni devono alzarsi in piedi e salutare. È doveroso che gli alunni si rivolgano con il “lei” agli insegnanti. Durante le lezioni i discenti devono essere attenti e non disturbare. E’ vietato: urlare, correre, imbrattare muri, rovinare i banchi e le sedie, sporcare, usare un linguaggio volgare e, per motivi di igiene e di salute, masticare“gomme americane” durante le ore di lezione Non è consentito agli alunni portare a scuola oggetti pericolosi (taglierini, laser,pistole giocattolo, ecc.) o di valore: la scuola declina ogni responsabilità nei riguardi di un loro eventuale smarrimento e/o danneggiamento. L’alunno dovrà essere diligente nell'esecuzione dei compiti assegnati per casa ed essere, in caso eccezionale di inadempienza, giustificato per iscritto dal genitore. Ogni alunno è tenuto, sotto la responsabilità della famiglia, ad essere sempre provvisto di tutto l'arredo scolastico giornaliero necessario. Avrà cura del materiale eventualmente ricevuto in prestito dalla scuola o dai compagni e della propria persona. Durante le ore di lezione è vietato l'uso del cellulare sia per chiamare che per rispondere. Della custodia dei telefonini sono comunque responsabili gli alunni. 26) EPISODI DI BULLISMO Nei casi di particolare ed estrema gravità, in cui sussistano situazione di pericolo per l’incolumità delle persone, anche riconducibili ad episodi di violenza fisica o psichica o a gravi fenomeni di “bullismo” sarà possibile applicare, a seguito delle approvazioni delle modifiche normative proposte dal Ministero della Pubblica Istruzione, sanzioni più rigorose, che potranno condurre anche alla non ammissione allo scrutinio finale o all’Esame di Stato conclusivo del ciclo di studi. VEDI REGOLAMENTO ORGANO DI GARANZIA 27) TELEFONI CELLULARI 7 L’ uso dei cellulari da parte degli studenti , durante lo svolgimento delle attività didattiche è vietato, come stabilito da normativa ministeriale vigente. Il divieto deriva anche dai doveri sancito dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. 24 Giugno 1998, n. 249). “L’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa sia per i compagni,per gli alunni più grandi anche di plagio, oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente configurando, pertanto, un’infrazione disciplinare sanzionabile attraverso provvedimenti” (Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, Ministero della Pubblica Istruzione, Roma, 15 Marzo 2007). 28) RISARCIMENTO DANNI Il corretto uso dell’edificio scolastico e dei suoi arredi è un irrinunciabile fatto civiltà. Di essi è proprietaria la collettività e ad essa si deve rispondere per la buona conservazione. L’alunno che reca danno all’edificio o agli arredi scolastici o alle attrezzature è obbligato al risarcimento. Nell’ipotesi che non fosse possibile identificare il responsabile del danneggiamento, o nel caso in cui si riconoscesse responsabile la collettività tutta, o parte di essa, sarà chiamata a rispondere l’intera scuola o la classe a seconda dei casi. L’entità del danno sarà determinata dalla Dirigenza o dalla Giunta Esecutiva, sentiti gli organi competenti. 29) FATTI ACCADUTI FUORI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA Episodi, talora segnalati dai genitori, di disturbo, tra alunni, o simili, che avvengano fuori dell’orario scolastico e in altri ambienti, se posti a conoscenza della scuola, ricevono la dovuta attenzione per gli opportuni interventi educativi. Tuttavia, è necessario che le famiglie coinvolte comunichiamo direttamente tra loro per chiarire le responsabilità dei figli. Anche l’uso inappropriato di internet o media in genere da parte di minorenni,al di fuori della scuola,ricade sotto la responsabilità dei genitori. 30) ADATTAMENTO AL CALENDARIO SCOLASTICO Il calendario scolastico dell’Istituto sarà aggiornato ogni anno sulla base della normativa vigente e comunicato attraverso l’Albo e una circolare interna. PARTE IIª DOCENTI 31) INGRESSO E SORVEGLIANZA ALLA RICREAZIONE Il personale docente deve presentarsi in servizio almeno 5 minuti prima del suono del campanello d’inizio delle lezioni, deve subito recarsi in aula controllando l’ingresso regolare degli alunni. Durante la ricreazione,se soggetto a turno di sorveglianza, controlla lungo i corridoi e in prossimità degli ingressi ai bagni, in collaborazione al personale ATA,il regolare svolgimento dell’intervallo. Tutti i docenti al termine della ricreazione e al cambio dell’ora devono assicurare un celere rientro in classe degli alunni,evitando di attardarsi in sala insegnanti. 32) ASSENZE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E OBBLIGHI CONNESSI In ottemperanza alle disposizioni di cui all'art. 71 del Decreto Legge in oggetto, tenuto conto, altresì, delle successive Circolari del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, nonché del vigente Contratto Collettivo Nazionale del Comparto Scuola, si formalizzano di seguito le disposizioni in materia di assenze per malattia del personale dipendente e le modalità di attivazione delle visite fiscali. Le nuove fasce previste dal DM del 18/12/2009, vanno dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Ai sensi dell'art. 2 dello stesso D.M., sono esclusi dall'obbligo di rispettare le fasce di reperibilità i dipendenti per i quali l'assenza è riconducibile ad una delle seguenti circostanze: · Patologie gravi che richiedono terapie salvavita; 8 · · · Infortuni sul lavoro; Malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio; Stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta. Sono esclusi ulteriori controlli per i dipendenti nei confronti dei quali è già stata effettuata la visita fiscale per il periodo di prognosi indicato nel certificato. In ogni caso, i dipendenti possono ricevere la visita fiscale una sola volta nell'arco della giornata. In caso di assenza per malattia, il Dipendente è tenuto: 1) ad avvertire, telefonicamente, entro le ore 8 del giorno di assenza, salvo comprovato impedimento e comunque non oltre l'inizio dell'orario di lavoro del giorno in cui si verifica l'assenza, anche nel caso di eventuale prosecuzione della stessa, precisando: a). motivo e durata dell’assenza; b). l’orario di servizio del giorno; c). le ore nelle quali non vi è compresenza; d). la presumibile scadenza della prognosi; e). il luogo di reperibilità (se diverso da quello conosciuto dall’I.C.) per consentire l'effettuazione dei prescritti controlli di legge (visita fiscale). E’ auspicabile inoltre che il personale ATA che effettua il 1° turno di servizio contatti direttamente il/la collega per concordare uno scambio di turno, evitando così di lasciare il posto “scoperto” e dando alla segreteria la possibilità di effettuare la sostituzione in tempi più ampi evitando disservizi. La visita fiscale, obbligatoria nel caso di assenze anche di 1 solo giorno se immediatamente precedenti o successive a quelle festive, non è disposta se il dipendente è ricoverato in strutture ospedaliere, pubbliche o private. Inoltre, il dipendente, qualora ritenga che la sua malattia sia riconducibile ad una delle circostanze indicate sopra (Patologie gravi che richiedono terapie salvavita - Infortuni sul lavoro - Malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio - Stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta) deve fornire contestualmente tale informazione all'ufficio per evitare l'attivazione impropria di visita fiscale. Il dipendente dovrà comunicare per le vie brevi anche la presumibile scadenza della prognosi. Qualora tale termine scada in giorno festivo esso è prorogato al primo giorno lavorativo successivo. 2) Con circolare n° 1 del 19/03/2010, il Dipartimento della Funzione pubblica ha impartito le istruzioni per l'invio telematico dei certificati di malattia da parte dei medici. I medici dipendenti dal SSN e i medici in regime di convenzione con il SSN dovranno trasmettere obbligatoriamente per via telematica i certificati all'INPS che, a sua volta, li trasmette all'amministrazione del lavoratore. Si ritiene utile riportare il comma 4 della circolare n° 1/2010 che così recita: omissis 4. Oneri e vantaggi per il lavoratore. E' cura del lavoratore fornire nel corso della visita al medico curante o alla struttura sanitaria pubblica la propria tessera sanitaria, da cui si desume il codice fiscale. Il lavoratore deve dichiarare al medico di lavorare presso un'amministrazione pubblica e deve fornire allo stesso l'indirizzo di reperibilità da inserire nel certificato, se diverso da quello di residenza (o domicilio abituale) in precedenza comunicato all'amministrazione. Il lavoratore può chiedere al medico copia cartacea del certificato e dell'attestato di malattia, ovvero, anche in alternativa, può chiedere al medico di inviare copia degli stessi alla propria casella di posta elettronica o PEC. In caso di impossibilità da parte del medico di provvedere alla stampa di copia cartacea del certificato e dell'attestato di malattia ovvero di inoltro alla casella di posta elettronica o di PEC del lavoratore di una copia di tali documenti in formato pdf, il lavoratore deve richiedere al medico il numero di protocollo identificativo del certificato emesso. 9 L'invio telematico effettuato dal medico soddisfa l'obbligo del lavoratore di recapitare l'attestazione di malattia ovvero di trasmetterla tramite raccomandata A/R alla propria amministrazione..., fermo restando l'obbligo di quest'ultimo di segnalare tempestivamente la propria assenza...(come descritto al punto 1). L'INPS mette immediatamente a disposizione dei lavoratori le attestazioni di malattia relative ai certificati ricevuti. Tramite il proprio cod. fiscale e il numero di protocollo del certificato ad esso rilasciato, il lavoratore potrà infatti accedere direttamente al sistema INPS per visualizzare il relativo attestato. omissis – 3) Come sopra ricordato, l’art. 2 del DM 18.12.2009 n. 206 ha elencato alcune fattispecie di esclusione dall’obbligo di rispettare le fasce di reperibilità entro cui devono essere effettuate le visite di controllo (e cioè dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 di tutti i giorni, anche se non lavorativi o festivi). Tali esclusioni riguardano: patologie gravi che richiedano terapie salvavita ( deve trattarsi non solo di patologie gravi ma richiedenti anche terapie temporaneamente e/o parzialmente invalidanti) infortuni sul lavoro malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta. i dipendenti nei confronti dei quali sia già stata effettuata la visita fiscale per il periodo di prognosi indicato nel certificato. Il Parere del Dipartimento Funzione Pubblica precisa che l’Amministrazione può riconoscere al dipendente la sussistenza del regime di esenzione dalla visita fiscale solo quando la stessa sia in possesso della necessaria documentazione formale e cioè: - documentazione relativa alla causa di servizio - accertamento legale dell’invalidità - denuncia di infortunio - certificato di malattia che indica la causa di esenzione Pertanto, in tale caso, l’amministrazione si astiene dal richiedere la visita fiscale; altrimenti deve disporre l’accertamento fin dal primo giorno di assenza (se immediatamente precedente o successivo a giornate festive) Non solo: i casi di assenza richiamati ai punti A –B- C- D sono sottratti sia dal computo dei giorni totali di assenza per malattia sia dalla decurtazione del trattamento economico di cui all’ultimo capoverso. E’ interesse quindi del dipendente che l’amministrazione abbia tutti gli atti necessari per applicare in maniera corretta la normativa, facendo pervenire tempestivamente alla scuola (secondo le consuete modalità: PEC, fax, raccomandata, consegna a mano), tutta la documentazione sopra menzionata e/o copia del certificato cartaceo contenente la diagnosi (che, per dar luogo alla suddetta esenzione, dovrà necessariamente essere coerente con la malattia riconosciuta). Quali giustificativi dell'assenza per malattia NON potranno essere accettate certificazioni rilasciate da medici liberi professionisti non convenzionati con il servizio Sanitario Nazionale. La corrispondenza tra documento cartaceo e certificato telematico sarà verificata dall’Amministrazione mediante consultazione del sito INPS. Il certificato, deve contenere espressamente l'indicazione che si tratta, a seconda dei casi, di: · Patologie gravi che richiedono terapie salvavita; ( il certificato, rilasciato dalla competente ASL, deve obbligatoriamente riportare:: a) che trattasi di “grave patologia” 10 b) il tipo di terapia cui il lavoratore è sottoposto: non possono addursi motivi di riservatezza e di privacy c) che la suddetta terapia “è invalidante” d) la durata di tale periodo di malattia) · · · Infortuni sul lavoro; Malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio; Stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta. Qualora il certificato di malattia non riporti la necessaria indicazione, l'amministrazione attiverà la richiesta di visita fiscale ed opererà la dovuta decurtazione. Ai fini del suddetto obbligo di reperibilità dovranno essere preventivamente fornite dal Dipendente le seguenti informazioni: - domicilio presso il quale può essere reperito qualora durante l'assenza per malattia dimori in luogo diverso da quello di residenza o ulteriori variazioni in corso di malattia. previsione di assenze dal domicilio durante le fasce di reperibilità, con indicazione della durata e della motivazione, anche in presenza di espressa autorizzazione ad uscire da parte del proprio medico curante dalla residenza o dal domicilio comunicato (per visite mediche, prestazioni o accertamenti specialistici o per altri giustificati motivi, che devono essere, a richiesta, documentati). Al riguardo, poiché l'assenza dal domicilio in occasione delle visite fiscali integra un comportamento sanzionabile disciplinarmente e comporta decurtazioni economiche, il Dipendente ha l'onere di presentare, entro 15 giorni, adeguata giustificazione dell'assenza al Dirigente Scolastico, (per visto e osservazioni in ordine alle motivazioni addotte). Decorso il suddetto termine senza che il dipendente abbia prodotto alcuna giustificazione o nel caso che risulti inadeguata quella da lui prodotta, l'Amministrazione deve procedere alla trattenuta dello stipendio, dandone comunicazione all'interessato. In tal caso la trattenuta dello stipendio deve essere ugualmente operata anche se il dipendente si è presentato alla visita ambulatoriale, qualora lo stesso non abbia provveduto comunque a giustificare l'assenza dal proprio domicilio al momento della visita di controllo. La visita ambulatoriale non ha lo scopo di sanare l'assenza dal domicilio, ma solo quello di certificare l'effettività della malattia e di valutarne la durata (Corte di Cassazione, sentenza del 14/09/1993). L'inosservanza delle suddette disposizioni è passibile di apertura di procedimento disciplinare, in quanto costituisce violazione degli obblighi contrattuali e del codice di comportamento. A decorrere dal 26 giugno 2008, data di entrata in vigore del DL 112/2008, convertito con modifiche con Legge n. 133/08, per i primi 10 giorni di assenza per (ogni periodo di) malattia va corrisposto il solo trattamento economico fondamentale. Pertanto per il periodo di assenza in questione non dovrà essere corrisposta alcuna indennità o emolumento, comunque denominati, aventi carattere fisso o continuativo nonché ogni altro trattamento accessorio. Come specificato nella circolare 8/2008 del 5 settembre 2008 della Funzione Pubblica, per le parti non incompatibili con il nuovo regime legale continuano ad applicarsi le decurtazioni retributive già previste dai CCNL vigenti in caso di periodi di assenza per malattia 11 PARTE IIIª L’ISTITUZIONE SCOLASTICA 33) RAPPORTI ESTERNI: GLI ENTI LOCALI Oltre ad assolvere compiti tradizionali, quali: la messa a disposizione degli edifici scolastici, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi, la fornitura di arredi scolastici, i cosiddetti servizi per il diritto allo studio (mense, trasporto, buoni-libro), gli Enti Locali , il Comune, interviene nella programmazione territoriale dell’offerta formativa tramite: l’istituzione, l’aggregazione, la fusione, programmazione della rete scolastica; la soppressione di scuole e la gli interventi di edilizia scolastica; la fornitura di materiale d’ufficio e i piani di utilizzazione degli edifici e delle attrezzature; Il supporto ad attività specificatamente formative e/o perequative ( servizio di supporto organizzativo per gli alunni in situazione di svantaggio o di handicap, educazione degli adulti, azioni tese a realizzare la continuità orizzontale e verticali fra i vari gradi e ordini di scuole, interventi per l’educazione alla salute e contro la dispersione scolastica). La scuola, definisce e consegna agli alunni e alle famiglie al momento dell'iscrizione uno specifico Piano dell'offerta formativa (POF), nel quale presenta: le discipline e le attività che scelgono per la quota di curricolo da loro pianificata; le discipline e le attività aggiuntive della quota facoltativa del curricolo, le possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie, sia per la quota 'locale' che per quella facoltativa; le azioni di continuità, orientamento, sostegno, recupero e gli strumenti compensativi corrispondenti alle concrete esigenze degli alunni; gli adattamenti del calendario scolastico; l'articolazione dell'orario complessivo annuale di ciascuna disciplina e attività e, in questo ambito, le modalità di raccordo tra i tempi dell' insegnamento e i ritmi di apprendimento degli alunni; articolazione di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi; l'organizzazione dell'istituto e le modalità di impiego dei docenti; la progettazione della ricerca e della sperimentazione; gli accordi di rete con altre scuole (con il possibile scambio dei docenti che abbiano uno stato giuridico omogeneo); i rapporti con il territorio. 34) CONCESSIONE IN USO DI LOCALI SCOLASTICI Gli edifici scolastici, o parte di essi, possono essere concessi in uso dall’ Ente Locale proprietario, sentito il parere obbligatorio ma non vincolante, del Consiglio d’Istituto. L’Ente Locale proprietario formalizza la concessione in uso tramite atto scritto, contenente tutti gli elementi descrittivi necessari, e la inoltra per conoscenza all’Istituto Comprensivo. L’Ente Locale proprietario fornisce al concessionario le chiavi dell’edificio. Per la concessione dei locali scolastici si fa riferimento agli specifici regolamenti attuativi, agli Atti del Consiglio d’Istituto, predisposti di concerto con l’ Amministrazione Comunale di Macerata. 35) ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI, DISTRIBUZIONE MATERIALE AGLI ALUNNI Durante l’orario di lezione, non è consentito l’accesso ai locali scolastici di estranei non autorizzati dalla dirigenza scolastica. Non è consentita la distribuzione agli alunni di avvisi e/o materiale non autorizzato per iscritto dalla Dirigenza Scolastica. Ciò per ovvi motivi logistici e di sicurezza. In caso di dubbio, docenti e collaboratori scolastici si devono accertare presso la Direzione Didattica della concessione o meno della sopracitata autorizzazione tramite telefono. Chi contravviene a quanto sopra disposto si assume ogni conseguenza dell’atto effettuato. 12 E’ fatto divieto, in ogni caso, di distribuire materiale informativo relativo ad attività che abbiano fini di lucro ed effettuare raccolta di fondi o sottoscrizioni; si può derogare alla seguente disposizione con specifica delibera del Consiglio d’Istituto. 36) BIBLIOTECHE DI PLESSO E SUSSIDI DIDATTICI Presso ogni plesso è costituita una biblioteca scolastica,più o meno adeguata, a seconda degli spazi a disposizione. Gli alunni possono servirsi dei volumi della biblioteca anche a casa. Le famiglie sono responsabili del buon uso e della conservazione dei libri prestati. Il patrimonio librario può essere incrementato con donazioni da parte di privati od enti. I sussidi didattici acquistati con fondi dello Stato in uso presso un plesso scolastico possono essere richiesti da altri plessi. La custodia del materiale didattico, tecnico e scientifico, è affidata ad un insegnante in servizio nel plesso, mediante elenchi descrittivi sottoscritti dal D.S. Al termine di ogni anno scolastico avviene la riconsegna, mediante ricognizione. Tutte le operazioni verranno verbalizzate. In caso di furto, smarrimento, deterioramento del materiale, il Consiglio d’Istituto avvia gli atti per la cancellazione del materiale dall' inventario. 37) INVENTARIO I beni mobili si iscrivono nell’ inventario in ordine cronologico con numerazione progressiva ed ininterrotta con l'indicazione di tutti gli elementi, che valgano a stabilirne: la provenienza la consistenza lo stato di conservazione il valore Ogni oggetto va contrassegnato con il numero progressivo col quale è stato iscritto in inventario. In appositi, distinti registri, sono iscritti i libri. Non si iscrivono in inventario gli oggetti fragili e di facile consumo; quei materiali, cioè, che sono destinati a deteriorarsi rapidamente per l’uso continuo. Tale materiale è iscritto in un registro di carico. Qualsiasi variazione in aumento o in diminuzione dei beni mobili è deliberata dal Consiglio d’Istituto. Sulle fatture di liquidazione degli acquisti effettuati, è annotato il numero di inventario dei singoli oggetti; ad esse è allegato il verbale di collaudo redatto da una commissione formata da personale della scuola. Il materiale mancante per furto o smarrimento od altre cause, o reso inservibile dall'uso è eliminato dall'inventario, nel rispetto delle procedure fissate dal Ministero del Tesoro. Alle delibere vanno allegate le denunce presentate alle locali autorità di Pubblica Sicurezza od un verbale redatto dalla Commissione di cui al Comma Precedente. Qualora nei plessi esistano laboratori vigono le stesse regole. 38) MANUTENZIONE DEI LOCALI SCOLASTICI L’ ente locale, obbligato per legge alla manutenzione degli edifici scolastici, è l'unico responsabile degli incidenti provocati da deficienze strutturali. All’ inizio di ciascun anno scolastico è richiesta ai Sindaci la dichiarazione di agibilità e di abitabilità dei locali scolastici e continuamente, in corso di anno, manutenzioni per la sicurezza. 39) LIQUIDAZIONE DELLE SOMME A DISPOSIZIONE DEI PLESSI * In ottemperanza alla normativa vigente e con particolare riferimento al disposto della C.M. N.5 del 9.1.92 è vietata qualsiasi gestione di denaro al di fuori del bilancio dell’istituzione scolastica. Di norma, il criterio di ripartizione di ogni somma assegnata è il seguente: la quota totale è stata ripartita per metà in base al numero delle classi/sezioni, per metà in base al numero degli alunni. Le somme destinate alla realizzazione dei progetti sono legate alla gestione dell’autonomia e debbono essere gestite separatamente dalle altre e sono assegnate su presentazione di progetti. 13 Per le altre somme, che possono essere spese individualmente o per gruppi, è necessario che le fatture relative portino l’indicazione di chi effettua la spesa. 40) SICUREZZA DEI LOCALI SCOLASTICI Le porte e i cancelli degli edifici scolastici devono rimanere chiusi per tutto il tempo di permanenza a scuola degli alunni e non solo durante i momenti di ricreazione. Durante lo svolgimento delle lezioni , possono accedere ai locali scolastici solo coloro che sono stati preventivamente autorizzati, per iscritto o tramite telefonate al plesso, da parte del D.S. Non si devono dare informazioni di alcun tipo a persone sconosciute. Nel caso si verificassero tali richieste, il personale scolastico inviterà tali persone a recarsi in Presidenza. 41) PROVE DI EVACUAZIONE Ogni plesso effettua le prove di evacuazione come prescritto dalle normative vigenti e fa pervenire in direzione il verbale compilato della prova stessa. In ogni anno scolastico devono essere effettuate due prove di evacuazione. I giorni in cui saranno effettuate le prove di evacuazione per gli adempimenti di competenza devono essere comunicati in direzione. Successivamente deve essere inviata in Direzione relazione specifica con elenco delle osservazioni e dei rilievi. 42) CIRCOLARI INTERNE E’ fatto obbligo al personale docente e non docente di leggere attentamente le comunicazioni diramate tramite circolari interne e di apporre firma su apposita scheda da rinviare in Direzione per presa visione; decorsi tre giorni dalla data di emanazione, le circolari interne si considerano giunte a conoscenza di tutto il personale. Quando richiesto (scioperi, sospensioni del servizio….), darne sollecita comunicazione alle famiglie tramite il diario/quaderno degli alunni o direttamente. 43) DIRITTO DI RIUNIONE Tutte le componenti (docenti, non docenti e genitori) hanno diritto di riunione nella scuola, al di fuori dell’orario scolastico, previa autorizzazione del DS rilasciata al richiedente il quale si assume la responsabilità del corretto uso dei locali. L’autorizzazione verrà rilasciata su presentazione di domanda, la quale dovrà contenere l’Ordine del Giorno della riunione. 44) ACCESSO AGLI UFFICI * Il DS riceve su appuntamento anche telefonico o su richiesta, secondo le possibilità, sia mattino che pomeriggio. La Segreteria è aperta al pubblico nei giorni feriali (LUNEDI’SABATO) dalle ore 8.30 alle ore 9.30 e dalle 11.00 alle ore 13.00 e nel pomeriggio, (dal lunedì al giovedì) dalle ore 15,30 alle ore 17,30 Segreteria CTP/EDA MATTINO lunedì mercoledì giovedì 7,45-9,30 12,00-13,00 martedì-venerdì 12,00-13,00 POMERIGGIO martedì-venerdì 17,00-19,00 45) TRASPARENZA E PUBBLICITA’ DEGLI ATTI L’utente ha diritto di accesso ai documenti che lo riguardano a che risultino in possesso della scuola, richiedendone copia, secondo quanto stabilito dalla legge 241 del 7 agosto 1990. La scuola assicura la presenza di opportune bacheche adibite all’esposizione di materiale informativo. La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto avviene mediante affissione all’albo della copia integrale del testo delle deliberazioni (se non concernenti singole persone) sottoscritta dal segretario della seduta e dal Presidente. Detta affissione avviene entro 10 giorni dalla relativa seduta del Consiglio e deve rimanere esposta per almeno 10 giorni. I verbali e tutti gli altri scritti preparatori sono depositati negli uffici di Segreteria e sono a disposizione di chiunque ne faccia richiesta seconda la legge suddetta. Alle sedute del Consiglio di Istituto, salvo quando non siano in discussione argomenti riguardanti persone, possono assistere senza diritto di parola e di voto gli elettori delle componenti rappresentate e i membri dei consigli circoscrizionali. 14 Regolamento interno per l'effettuazione delle visite guidate e viaggi d'Istruzione A.S. 2010/2011 In riferimento all'art.10 del D.L. vo n. 297 del 16 aprile 1994, ed in applicazione delle disposizioni emanate in materia di visite d'istruzione dal MPI con C.M. n. 291 del 14 Ottobre 1992 e segg., IL CONSIGLIO DI ISTITUTO Delibera quanto segue: A) ASPETTI NORMATIVI ED ORGANIZZATIVI 1. Le visite guidate e i viaggi d'istruzione costituiscono iniziative didattico-culturali, integrative e complementari delle attività istituzionali della scuola nell'ambito degli obiettivi formativi del P.O.F. d'Istituto e nessun alunno può esserne escluso,salvo casi disciplinari. 2. In base al piano dell'offerta formativa, adottato dal Consiglio d'Istituto, i Consigli di Classe della scuola Secondaria di I grado programmano visite istruttive da effettuarsi dopo il primo mese di lezione ed entro il mese di Aprile successivo. 3. Per le classi prime della scuola Secondaria di I grado le visite guidate, della durata massima di una giornata, e per le seconde, della durata massima di due giorni, avvengono di norma , nell'ambito della regione Marche e delle regioni confinanti. Per le classi terze medie è previsto un viaggio d'istruzione della durata massima di 4 giorni, nell'ambito del territorio nazionale e degli stati europei confinanti. 4. E' necessario che le visite guidate e i viaggi d'istruzione siano predisposte per tutti gli alunni della classe, e sempre per almeno i due terzi di essa. 5. Per un miglior servizio di vigilanza degli alunni - qualora se ne ravvisi la necessità - alle visite istruttive dell'intera giornata possono partecipare i rappresentanti di classe e i collaboratori scolastici. 6. Per gli alunni con handicap deve essere assicurata adeguata assistenza tramite il personale docente (di sostegno e/o di classe); permanendo una situazione di particolare disagio e/o gravità, è richiesta la presenza del genitore del bambino o predisposta altra misura di sostegno, commisurata alla specificità del caso. 7. Tutti gli alunni possono partecipare alle gite di istruzione tuttavia, qualora il comportamento di un discente risulti problematico, indisciplinato o tale da costituire pericolo per i compagni, il suddetto può partecipare alla gita solo se accompagnato da genitore o da altro familiare adulto, il consiglio di classe comunque può richiedere la sua esclusione. 8. Le visite d'istruzione debbono essere preventivate e pianificate all'inizio dell'anno scolastico e possibilmente entro il mese di Ottobre, per consentire agli organi collegiali interessati di pronunciarsi in merito, assolvendo agli obblighi previsti in materia. Dopo la riunione dei Consigli di Classe, cui compete la formulazione del piano visite, viene inviata al Dirigente Scolastico la richiesta di autorizzazione alla loro effettuazione, da compilarsi su appositi stampati forniti dalla segreteria dell'Istituto Comprensivo. Nella richiesta, i docenti proponenti devono precisare: gli obiettivi didattici e culturali della visita istruttiva, la data e la presumibile durata della visita istruttiva o del viaggio d'istruzione, il numero delle classi partecipanti e degli alunni prevedibilmente presenti; gli insegnanti assicurano assidua vigilanza degli alunni, il rispetto dell’itinerario stabilito e gli orari. Al di fuori di tale organizzazione non sarà possibile nessuna uscita. 9. A visita conclusa, il docente accompagnatore con compiti di capogruppo è tenuto ad informare con relazione scritta il Dirigente scolastico sull'andamento dell'attività, sugli inconvenienti verificatosi, anche relativamente ai servizi (trasporti, pasti, albergo etc.) 15 10. Le iniziative concernenti le visite istruttive, proposte dai singoli Consigli di Classe, sono deliberate dal Collegio dei Docenti, approvate dal Consiglio d'Istituto, e quindi autorizzate dal Dirigente scolastico che provvede, tramite la funzione strumentale e apposito personale responsabile di segreteria, d'intesa con il docente coordinatore di classe a dar seguito, verificate le condizioni richieste, alle procedure necessarie: acquisizione preventivi, richiesta autorizzazione alle famiglie, richiesta contributo etc.. Qualora dovesse saltare, per mancanza di accompagnatori o sopraggiunti improvvisi motivi,la data dell’uscita,la Scuola,che non può essere paragonata ad una agenzia di viaggio,non effettuerà di nuovo la gara per fissare un’ ulteriore data della stessa gita. 11. Per le uscite a piedi nei dintorni della scuola o della città è necessaria solo la comunicazione preventiva scritta al Dirigente Scolastico B) ASPETTI AMMINISTRATIVI E CONTABILI 12. Per ciascuna visita istruttiva, è richiesta al genitore una quota di partecipazione. 13. La quota versata dall'alunno per le visite istruttive viene restituita interamente solo se la comunicazione dell'eventuale assenza dell'interessato all'uscita avviene entro i termini previsti dall’agenzia organizzatrice antecedentemente alla data di effettuazione della visita stessa. In caso di visita guidata o viaggio d'istruzione per l'intero giorno si restituiscono della quota versata - solo le somme corrispondenti alle spese personali (pranzo, guida, ingressi, …) e non anche quelle per il noleggio del pullman, che sono comunque trattenute. 14. Tutti i partecipanti alle visite d'istruzione (alunni docenti, esperti, altri,…) sono coperti dalla garanzia assicurativa in atto dell'Istituto Comprensivo all'inizio di ogni anno scolastico. 15. Gli alunni che non intendono partecipare alle visite istruttive sono tenuti a frequentare regolarmente la scuola; se assenti, devono giustificarsi con l'insegnante il giorno successivo. 16. Al pagamento delle visite istruttive provvede l'Istituto gestendo i fondi dell'apposito progetto del Programma Annuale della scuola, dietro presentazione di regolari fatture della Agenzia o Ditta scelta dal Consiglio di Istituto. STRALCIO DELLA NORMATIVA INERENTE LE "VISITE GUIDATE E I VIAGGI DI ISTRUZIONE" - C.M. N.291/92 ART. 2 - FINALITA' C. 2.1 - I viaggi devono essere funzionali agli obiettivi cognitivi, culturali e didattici peculiari a ciascun tipo di scuola e di indirizzo di studi. ART. 4 - DESTINATARI C. 4.1 - Sono gli alunni delle scuole dell’Infanzia ,della Primaria o della scuola Secondaria di I grado. Tutti i partecipanti a viaggi o visite debbono essere in possesso di un documento di identificazione.... per i bambini della scuola materna data la loro tenera età, sulla base delle proposte avanzate dai collegi docenti nell'ambito della programmazione didattico-educativa, i Consigli di Istituto potranno deliberare l'effettuazione di brevi gite secondo modalità e criteri adeguati in relazione all'età dei bambini, avendo cura di predisporre, ovviamente, ogni iniziativa di garanzia a tutela per i bambini medesimi. C. 4.3 - La partecipazione dei genitori degli alunni potrà essere consentita, a condizione che non comporti oneri a carico del bilancio dell'istituto e che gli stessi si impegnino a partecipare alle attività programmate per gli alunni. C. 4.4 - Per gli alunni minorenni è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la patria potestà familiare. C. 4.5 - Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione della maggioranza degli alunni componenti le singole classi coinvolte, anche se è auspicabile la presenza pressoché totale degli alunni delle classi. 16 ART. 5 - DESTINAZIONE C. 5.4 -Per gli alunni della scuola dell'obbligo si fa presente quanto segue: riguardo al 1° ciclo della scuola elementare si ritiene opportuno raccomandare che gli spostamenti avvengano nell'ambito delle rispettive PROVINCE, mentre per il 2° ciclo l'ambito territoriale può essere allargato all'intera REGIONE. Nella scuola secondaria possono essere programmate uscite anche fuori Regione o Estero Ovviamente tale criterio territoriale assume carattere generale e orientativo, essendo connesso con la volontà di evitare lunghi viaggi e con l'opportunità di far conoscere approfonditamente il proprio territorio..Infatti non si esclude la possibilità di uno "sconfinamento" in altra provincia o regione,allorché la località di partenza sia confinante o, comunque prossima, ad altra provincia od altra regione. ART. 6 - ORGANI COMPETENTI C. 6.1 - I viaggi di istruzione sono rimessi all'autonomia decisionale degli organi collegiali della scuola. In particolare spetta al Consiglio di Istituto, ai sensi dell'art.6 del D.P.R. 416/74, determinare, sulla base delle accertate disponibilità finanziarie, i criteri generali per la programmazione e l'attuazione delle iniziative, utilizzando gli orientamenti programmatici dei Consigli di classe... dei quali si rende promotore il Collegio dei Docenti. ART. 7 - DURATA DEI VIAGGI E PERIODI DI EFFETTUAZIONE C. 7.1 - Appare adeguato indicare in 6 giorni il periodo massimo utilizzabile per le visite guidate e i viaggi di istruzione, per ciascuna classe, si può utilizzare un giorno intero per i viaggi di istruzione fino alla classe seconda della secondaria di I grado,fino a tre giorni per le classi terminali della secondaria. C. 7.2 - E' fatto divieto di effettuare visite e viaggi nell'ultimo mese delle lezioni, durante il quale l'attività didattica è in modo più accentuata, indirizzata al completamento dei programmi di studio, in vista della conclusione delle lezioni. C. 7.3 - Particolare attenzione va posta, nella programmazione delle iniziative in esame, al problema della sicurezza. Deve essere, pertanto, evitata, per quanto possibile, la programmazione dei viaggi in periodi di alta stagione o nei giorni prefestivi.. ART. 8 - DOCENTI ACCOMPAGNATORI art. 8.2 - ...si conviene che nella programmazione dei viaggi debba essere prevista la presenza di almeno un accompagnatore ogni 15 alunni, fermo restando che l’eventuale elevazione di una unità fino ad un massimo di tre unità complessivamente...può essere deliberata.. ART. 10 - ASSICURAZIONE Tutti i partecipanti a viaggi contro gli infortuni, anche sono responsabili solo per docenti. CONTRO GLI INFORTUNI o gite di istruzione debbono essere garantiti da polizza assicurativa se possono essere accompagnatori anche i genitori,questi ultimi i propri figli,resta il resto della classe sotto la responsabilità dei ISCRIZIONI ALLE CLASSI PRIME Prime INFANZIA A seguito di opportuno sperimentazione effettuata per due anni consecutivi ,si è ritenuto non accettare (salvo situazioni particolari valutabili al momento) l’iscrizione di bambini anticipatari nati oltre il mese di gennaio,infatti la scuola non riesce a gestire, per carenze di mezzi e personale, una fascia di età che ancora ha bisogno del nido. Il Comune inoltre ha dichiarato di non poter concedere ulteriori strutture e personale specifico per “classi con molti anticipatari”. Rimane la possibilità di sperimentare la presenza a scuola,qualora vi fosse disponibilità di posti, successivamente alla scadenza del compimento dell’età. Anche le richieste di funzionamento per il mattino del sabato,saranno prese in considerazione solo se un congruo numero di bambini (non inferiore a n°15) richiedesse tale servizio,infatti 17 l’apertura di un intero plesso deve trovare giustificazione nell’esigenza di un discreto numero di utenti. LA FREQUENZA DEL PRIMO ANNO DI SCUOLA DI INFANZIA RISPETTERA’UN PRECISO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ED INSERIMENTO GRADUALE degli alunni (vedi protocollo accoglienza) L’Istituto alla chiusura delle iscrizioni vaglia le domande e predispone la graduatoria di plesso, inserendo i bambini in relazione ai seguenti criteri di priorità: 1. BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI e/o SEGNALATI DAI SERVIZI TERRITORIALI DEL COMUNE (residenti ), hanno la precedenza nella propria fascia di riferimento (quelli non appartenenti al Comune non hanno precedenza) 2. BAMBINI DI PLESSO (residenti nel territorio del plesso, ovvero nelle vie adiacenti alla scuola) a) di 5 anni b) di 4 anni c) di 3 anni 3. BAMBINI DI ZONA (residenti nel territorio limitrofo: quartiere e territorio di competenza dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi”) a) di 5 anni b) di 4 anni c) di 3 anni 4. PRESENZA DI FRATELLI/SORELLE ISCRITTI O FREQUENTANTI LA SEDE SCOLASTICA RICHIESTA 5. PRESENZA DI FRATELLI/SORELLE CHE FREQUENTANO LA PRIMARIA DI RIFERIMENTO 6. BAMBINI FUORI ZONA (residenti altrove o domiciliati per motivi di lavoro, sempre nel Comune di Macerata ) a) di 5 anni b) di 4 anni c) di 3 anni 6. BAMBINI DI COMUNI LIMITROFI a) di 5 anni b) di 4 anni c) di 3 anni In caso di parità di punteggio ha priorità il bambino nato prima (più vecchio). Ad ognuna delle 6 fasce si applicano i seguenti ALTRI PUNTEGGI. A) Famiglie monogenitoriali (bambini con un genitore solo) 7 punti B) Condizione lavorativa con entrambi i genitori lavoratori 5 punti C) Fratelli già frequentanti lo stesso plesso 5 punti D) Fratelli che frequentano la scuola primaria di riferimento 3 punti E) Fratelli/sorelle o genitore disabile o con invalidità 2 punti F) Per ogni genitore lavoratore nel Comune 1 punto G) Alunni risultanti in lista d’attesa nell’anno precedente 1 punto CALCE ALLA GRADUATORIA : Domande di iscrizione pervenute dopo la chiusura delle iscrizioni Alunni anticipatari PER GLI ISCRITTI in lista d’attesa o posizionati in calce alla graduatoria. Da metà ottobre di ogni anno scolastico si procede alla verifica dei posti venutisi a creare (per ritiri/trasferimenti in uscita/non presentazione) e si procede ai nuovi inserimenti sulla base della graduatoria della lista d’attesa,(sempre favorendo il bambino con età anagrafica maggiore) integrata con i trasferimenti in entrata. A tutela degli utenti e dei docenti, per evitare che durante tutto l’anno ci siano inserimenti di bambini, si procede come segue: - da metà ottobre e fino ad aprile vengono inseriti(se i numeri di alunni per classe non superano i termini di sicurezza) i bambini provenienti da trasferimento per cambio di residenza documentato, che presentano l’attestato di frequenza della precedente scuola. Per regolare le richieste di inserimento dopo la data di fine aprile (termine da considerarsi ultimo per gli inserimenti) si specifica che, ad esclusione dei casi segnalati dai servizi territoriali, possono essere inseriti in presenza di posti liberi,solo bambini frequentanti l’ultimo anno -Eventuali casi particolari, compresi ingressi in servizio di nuovo personale scolastico con bambini in età scolare, se documentati, devono essere valutati dal Dirigente Scolastico, di volta in volta. CLASSI PRIME PRIMARIA CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA PER LE CLASSI PRIME 18 1 ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI e/o SEGNALATI DAI SERVIZI TERRITORIALI DEL COMUNE ( residenti nel plesso) hanno la precedenza nella propria fascia di riferimento 2 ALUNNI DI PLESSO (residenti nel territorio del plesso) 3 ALUNNI DI ZONA (residenti nel territorio ) 4 BAMBINI CHE HANNO FREQUENTATO LA SCUOLA DELL’INFANZIA DI RIFERIMENTO,indipendentemente dalla zona territoriale di appartenenza e in relazione agli anni di frequenza 6 BAMBINI FUORI ZONA (residenti nel comune ) 7 BAMBINI COMUNI LIMITROFI In caso di parità di punteggio ha priorità il bambino nato prima (più vecchio), ad ognuna delle 7 fasce si applicano i seguenti ALTRI PUNTEGGI:. A) Fratelli già frequentanti la stessa scuola primaria 10 punti B) Fratelli che frequentano la scuola dell’infanzia di riferimento 8 punti C) Famiglie monogenitoriali (bambini che vivono con un genitore solo) 7 punti D) Fratelli che frequentano una scuola dell’infanzia del Circolo 5 punti E) Condizione lavorativa con entrambi i genitori lavoratori o studenti 5 punti F) Fratello/sorella o genitore disabile o con invalidità riconosciuta 2 punti G) Per ogni genitore lavoratore nel Comune 1 punto I bambini iscritti fuori tempo massimo verranno posti in calce alla graduatoria. CLASSI PRIME SECONDARIA primo grado 1. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 1.1. Le classi sono unità di aggregazione degli alunni, aperte alla socializzazione e allo scambio delle diverse esperienze educative. 1.2. I criteri mirano a raggiungere due principali obiettivi: o l'eterogeneità all'interno di ciascuna classe (ogni classe dovrebbe essere, in piccolo, uno spaccato della società) o l'omogeneità tra le sezioni parallele. 1.3. Nella formazione dei gruppi classe si terranno globalmente presenti,per un’equa distribuzione numerica , le seguenti variabili: sesso; valutazione ottenuta nell’Esame di Stato del primo ciclo ed esiti degli incontri di Continuità eventuali indicazioni dell'équipe psico-pedagogica in particolare per gli alunni con difficoltà di apprendimento e/o comportamento casi particolari per difficoltà sociali,relazionali o comportamentali fornite dai servizi sociali alunni iperattivi o disgrafici alunni ripetenti 1.4. Gli alunni provenienti dallo stesso comune saranno di norma mantenuti nella stessa classe se in numero pari o inferiore a quattro; se maggiori di quattro saranno suddivisi in modo equilibrato. La Commissione formazione classi terrà conto nel limite del possibile delle richieste delle famiglie. 1.5 I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico saranno iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto di quanto espresso nel Protocollo INTERCULTURA della SCUOLA. Si rispetterà il limite del 30% previsto dalla C.M. n.2 dell’8 gennaio 2010 Precedenza assoluta 1. Alunni certificati 2. Alunni non compresi nel punto precedente ai quali vengono attribuiti i seguenti punteggi : · Punteggi territorialità 1. residenti nel comune di Macerata punti 5 19 2. 3. 4. residenti nell’ambito territoriale della scuola secondaria di 1° grado punti 3 non residenti MC con nonni res. nel Comune punti 1 non residenti a MC almeno 1 genitore lavora a Macerata punti 1 (punteggi di cui al numero 3 e 4, non cumulabili) · Punteggi Famiglia 1. Famiglia monoparentale con genitore che lavora punti 3 2. famiglia con genitori che lavorano entrambi punti 2 3 fratelli già frequentanti la stessa scuola secondaria I grado punti 3 4 Alunni che hanno frequentato le scuole primarie dell’Istituto punti 5 · Altri criteri 1. Figli di dipendenti dell’Istituto Comprensivo residenti nel Comune di Macerata punti 1 Formate le classi in base ai criteri e punteggi indicati ,sarà estratta pubblicamente la sezione. 20 21