UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Corso di Laurea Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale LA RESPONSABILITÀ DEL GIORNALISTA: IL DIBATTITO ATTORNO ALLA PUBBLICAZIONE DELLE FOTO DELLA DECAPITAZIONE DI NICK BERG Relatore: Prof. Giampaolo Azzoni Correlatore: Prof. Lorenzo Passerini Tesi di Laurea di Luca Degrada 1 INDICE I. Le responsabilità del giornalista II. La riproduzione fotografica del dolore III. Il caso delle foto della decapitazione di Nick Berg 2 L’ETICA PROFESSIONALE DEL GIORNALISTA Problema etico aumento quantità informazioni Diminuzione qualità Concetti etici: libertà, responsabilità, oggettività, verità, onestà, riservatezza, privacy, democrazia. Informazione di qualità = verità e oggettività Responsabilità del giornalista verso la collettività 3 L’ETICA PROFESSIONALE DEL GIORNALISTA Libertà di stampa vantaggi svantaggi Necessità di un’autoregolamentazione ETICA e DEONTOLOGIA 4 I CODICI DEONTOLOGICI ITALIANI SULLA STAMPA Storia dei codici recente. Diritti ribaditi nelle Carte: Doveri ribaditi nelle Carte: diritto alla libertà d’informazione verità diritto di cronaca e critica lealtà rettifica di notizie inesatte o errori rispetto del segreto professionale tutela minori e soggetti deboli 5 I CODICI DEONTOLOGICI ITALIANI SULLA STAMPA 1° Codice: LA CARTA DI TREVISO (1990) Rapporto giornalismo – minori Tutela del minore sia come protagonista attivo sia passivo. LA CARTA DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEL GIORNALISTA (1993) Analizza tutti gli aspetti della deontologia giornalistica. 6 I CODICI DEONTOLOGICI ITALIANI SULLA STAMPA CODICE INFORMAZIONI E SONDAGGI (1995) VADEMECUM CARTA DI TREVISO (1995) CODICE DEONTOLOGICO RELATIVO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (1996) REGOLAMENTO IN MATERIA DI PUBBLICAZIONE E DIFFUSIONE DEI SONDAGGI SUI MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA (2002) Regola l’uso di banche dati e archivi personali dei giornalisti. Tutela di minori, soggetti deboli, malati, dignità delle persone. Vieta pubblicazioni lesive della dignità della persona. 7 GLI OBBLIGHI GIURIDICI Art.2 legge n.69/63: Giornalismo = informazione critica Non esiste il concetto giuridico di ‘giornalismo’. Libertà di stampa Art. 2 e 21 Costituzione Diritto di cronaca Art. 21 Costituzione LIMITAZIONI: divieto pubblicazioni contrarie al BUON COSTUME (Art. 2 Cost.) tutela personalità altrui (Art. 2 legge 69/63) dovere di rettifica (Art. 2 legge 69/63) rispetto segreto professionale (Art. 2 legge 69/63) 8 divieto pubblicazione stampati raccapriccianti (Art. 15 legge 47/48) RIPRODUZIONE IMMAGINI RACCAPRICCIANTI Art. 21 Cost. sesto comma: “sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume[…]”. Art 15 legge 47/48: sono penalmente perseguibili “stampati i quali illustrino, con particolari impressionanti o raccapriccianti, avvenimenti realmente verificatisi o anche soltanto immaginari, in modo da poter turbare il comune senso della morale e l’ordine familiare […]”. 9 LA RIPRODUZIONE FOTOGRAFICA DEL DOLORE RIPRODUZIONE DI IMMAGINI RACCAPRICCIANTI 2 INTERROGATIVI: Ci aiutano a entrare in contatto col dolore degli altri? Ci aiutano a capire ciò che sta avvenendo? 2 IDEE: Con le foto le guerre, le crisi, le catastrofi diventano “reali”. In un mondo ipersaturo di tali immagini ne diventiamo insensibili. 10 LA RIPRODUZIONE FOTOGRAFICA DEL DOLORE Risultato: Con le fotografie un evento diventa più reale, ma finisce per diventarlo meno quando vi si è ripetutamente esposti. MA COSA PROVA CHE LE FOTOGRAFIE ABBIANO UN IMPATTO DECRESCENTE, CHE LA NOSTRA CULTURA DELLO SPETTACOLO NEUTRALIZZI LA FORZA MORALE DELLE IMMAGINI DI ATROCITÀ? Il flusso di immagini nei mass media è talmente grande che ci impedisce di privilegiarne una. 11 IL CASO DELLE FOTO DELLA DECAPITAZIONE DI NICK BERG 11 MAGGIO 2004: in internet compare il video della decapitazione del civile americano Nick Berg, assassinato da un gruppo di terroristi iracheni un mese prima. 13 MAGGIO 2004: “Libero” diretto da Vittorio Feltri, “il Foglio” diretto da Giuliano Ferrara e “Tgcom” diretto da Paolo Liguori, pubblicano i fotogrammi tratti dal video della decapitazione. 12 IL CASO DELLE FOTO DELLA DECAPITAZIONE DI NICK BERG Libero 13/05/04 Guai a chiudere gli occhi di Vittorio Feltri “Un documento che non ammette discussioni”. “Non è con l’autocensura che si fermano i terroristi”. “L’opinione pubblica deve sapere, ha il diritto di sapere e noi abbiamo il dovere di informarla a costo di urtarne la sensibilità”. “mai nascondere la verità per quanto mostruosa, raccapricciante”. 13 IL CASO DELLE FOTO DELLA DECAPITAZIONE DI NICK BERG Il Foglio 13/05/04 14 IL CASO DELLE FOTO DELLA DECAPITAZIONE DI NICK BERG Tgcom 13/04/05 Scrive Paolo Liguori: “Questo documento è crudo e agghiacciante, ma necessario a testimoniare l’orrore e a muovere coscienze e memoria. Qualcuno 60 anni fa obiettò che non era necessario ripetere all’infinito le immagini dei campi di sterminio per capire cosa è stato l’Olocausto Non siamo d’accordo. Quel video ( per quanto monco), quella foto sono lì a dirci contro chi è necessario mobilitarsi […]”. 15 IL CASO DELLE FOTO DELLA DECAPITAZIONE DI NICK BERG Franco Abruzzo, presidente dell’ODG della Lombardia, denuncia Feltri, Ferrara e Liguori per la pubblicazione delle immagini della decapitazione. MOTIVO: La Costituzione e le leggi sulla professione giornalistica impongono la tutela della dignità umana e vietano espressamente pubblicazioni raccapriccianti contrarie al buon costume e che potrebbero turbare il comune senso della morale. 16 IL CASO DELLE FOTO DELLA DECAPITAZIONE DI NICK BERG LA DIFESA DEI GIORNALISTI DENUNCIATI: Da “Libero” del 14 maggio 2004 Feltri risponde: “Le foto servono per non dimenticare. Per non dimenticare, occorre sapere. Ecco il perché della foto di quella testa mozzata tenuta per i capelli da un assassino. Fa comprendere in quale guerra siamo impegnati e contro chi[…]”. 17 IL CASO DELLE FOTO DELLA DECAPITAZIONE DI NICK BERG Da “Il Foglio” del 15/05/05 Giuliano Ferrara risponde alle accuse dell’Ordine pubblicando le foto di celebri decapitazioni artistiche. 18 IL CASO DELLE FOTO DELLA DECAPITAZIONE DI NICK BERG Articolo comparso su “tgcom” il 15/05/04: Malafede e ignoranza di Paolo Liguori: “A prescindere dalla opportunità di pubblicare, con mille cautele ( per rispetto prima di tutto dei lettori, che sono i nostri veri interlocutori, non di Abruzzo e il suo ordine), una testimonianza di valore storico, c’è proprio un errore pratico nel denunciare come diffusore chi ha visto, purgato, spiegato, titolato e motivato ciò che era già in Rete brutalmente alla portata di tutti, senza filtri […]”. 19 CONCLUSIONI La pubblicazione delle foto era senza dubbio di carattere impressionante e raccapricciante. Ai sensi di ciò che dice la Costituzione negli articoli 2 e 21 e nelle leggi 47/48 e 63/69, tali immagini non possono essere tutelate dal diritto di cronaca. Visti i codici deontologici della professione le foto della decapitazione vanno contro l’etica giornalistica. 20 CONCLUSIONI È sufficiente come giustificazione la volontà di denunciare l’orrore per renderne consapevoli gli altri? Risponde Susan Sontag in “Davanti al dolore degli altri”: “[…] le fotografie non ci aiutano a capire. La narrazione può farlo, le fotografie no; le fotografie ci ossessionano”. 21